Tumori e metastasi cerebrali negli adulti - Un'informazione della Lega contro il cancro per malati e familiari - Lega contro ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Tumori e metastasi cerebrali negli adulti Un'informazione della Lega contro il cancro per malati e familiari
Le Leghe contro il cancro in Svizzera: prossimità, confidenzialità, professionalità Offriamo consulenza e sostegno di prossimità ai pazienti oncologici, ai loro familiari e amici. Nelle 60 sedi delle Leghe contro il cancro operano un centinaio di professionisti ai quali si può far capo gratuitamente durante tutte le fasi della malattia. Le Leghe cantonali organizzano campagne di sensibilizzazione e pre- venzione delle malattie tumorali presso la popolazione, con l’obiettivo di promuovere stili di vita salutari e quindi ridurre il rischio individuale di ammalarsi di cancro. Impressum Editrice Collaboratori Lega svizzera contro il cancro, Lega svizzera contro il cancro Berna Effingerstrasse 40, casella postale, 3001 Berna Dr. med. Karin Huwiler, collaboratrice scientifica Tel. 031 389 91 00, fax 031 389 91 60 Sabine Jenny, MAE, infermiera professionale HF info@legacancro.ch, www.legacancro.ch Susanne Lanz, redattrice Nicole Maeder, collaboratrice scientifica Direzione del progetto – 2a edizione in tedesco Ernst Schlumpf, collaboratore redazionale Nicole Maeder, collaboratrice scientifica, Lorenzo Terzi, collaboratore pubblicazioni Lega svizzera contro il cancro, Berna Dr. med. Mark Witschi, collaboratore scientifico Ernst Schlumpf, collaboratore pubblicazioni, Lega svizzera contro il cancro, Berna Traduzione Christian La Cava, Zurigo Familiare di una persona colpita dal cancro in qualità di esperta Lettorato Sibille Wild-Lüscher, commerciante, Nieder- Antonio Campagnuolo, Lugano urnen Paolo Valenti, Zurigo Consulenza specialistica Immagine di copertina Dr. med. Eva Ebnöther, Zollikon Adamo ed Eva, disegno di Albrecht Dürer Dr. med. Silvia Hofer, capo servizio Medicina Illustrazioni oncologica, Dipartimento di Medicina, Ospedale p. 7: Frank Geisler, illustratore scientifico, cantonale di Lucerna Berlino PD Dr. med. Patrick Roth, medico capoclinica pp. 13, 14, 16: Daniel Haldemann, Wil SG e coordinatore dell’Istituto di ricerca cerebrale, Ospedale universitario di Zurigo Immagini Prof. Dr. med. Roger Stupp, direttore della clinica p. 4: ImagePoint AG, Zurigo oncologica e responsabile del Centro tumori, pp. 20, 40: Shutterstock Ospedale universitario di Zurigo p. 45: Armin Thöni, Lindenhofspital, Berna Prof. Dr. med. Michael Weller, direttore della p. 66: Peter Schneider, Thun clinica neurologica e responsabile dell’Istituto Design di ricerca cerebrale, Ospedale universitario Wassmer Graphic Design, Zäziwil di Zurigo Stampa Jordi AG, Belp Questo opuscolo è disponibile anche in lingua tedesca e francese. © 2015, 2009, Lega svizzera contro il cancro, Berna | 2 a edizione rivista LSC | 8.2018 | 800 I | 031078012111
Indice 5 Editoriale 36 La pianificazione del trattamento 6 Che cos’è il cancro? 36 Pianificazione del trattamento 36 Principi della terapia 12 Il sistema nervoso 37 Obiettivi della terapia 12 Il sistema nervoso centrale 38 Si faccia accompagnare e 12 Il sistema nervoso periferico consigliare 13 Il cervello 38 Spetta a Lei decidere 17 Tumori cerebrali 42 Quale terapia in caso di 18 Cause e fattori di rischio gliomi o metastasi cerebrali? 19 Classificazioni OMS dei 42 Terapia dei gliomi tumori cerebrali 50 Terapia delle metastasi cerebrali 21 I gliomi 52 Studi clinici 22 Disturbi e sintomi 23 Esami e diagnosi 53 Gestione degli effetti indesi- derati 26 Altri tumori cerebrali 53 L’informazione è essenziale 26 Meningiomi 54 Farmaci e misure di accom- 26 Adenomi ipofisari pagnamento 26 Neurinomi 27 Linfomi del sistema nervoso 55 Ulteriori possibilità di centrale trattamento 55 Terapie di supporto 28 Metastasi cerebrali 57 Terapia del dolore 28 Disturbi e sintomi 57 Medicina complementare 28 Esami e diagnosi 58 Misure palliative 29 Particolarità delle affezioni 61 Dopo le terapie tumorali al cervello 62 Assistenza dopo il 29 Cambiamento della psiche trattamento 30 Crisi epilettiche 63 Riabilitazione 30 Guida dei veicoli 65 Consulenza psicosociale 32 Volare 65 Il ritorno alla quotidianità 32 Anche i familiari sono coinvolti 67 Consulenza e informazione Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 3
Cara lettrice, caro lettore Quando nel Una diagnosi di cancro è spesso I tumori cerebrali e le metastasi testo è utilizzata uno shock, sia per chi la riceve in cerebrali possono portare a cam- soltanto la forma maschile prima persona, sia per i familiari e biamenti mentali nei pazienti. Si o femminile, gli amici. Stravolge la quotidiani- tratta di una grande sfida sia per le essa si riferisce tà e cambia, da un momento all’al- persone colpite sia per l’ambiente a entrambe. tro, le prospettive di vita. Scatena circostante. Il presente opuscolo una tempesta di sentimenti con- offre una panoramica completa di trastanti di paura, di rabbia e di questi cambiamenti e informazioni speranza. Suscita mille interroga- sulle opzioni di trattamento. tivi. In caso di domande, non esiti a ri- Con le informazioni contenute in volgersi a un medico o al perso- questo opuscolo, vorremmo sup- nale curante. Chieda aiuto a chi Le portarla nell'affrontare la malattia. sta vicino: familiari, amici, vicini di Lo sviluppo, la diagnosi e il tratta- casa. mento dei gliomi e delle metastasi cerebrali sono qui descritti in detta- Nei numerosi opuscoli della Lega glio. I gliomi sono un tipo comune contro il cancro troverà ulteriori in- di tumore al cervello e le metastasi formazioni e suggerimenti. Inoltre, cerebrali derivano da altri tumori può contare sul sostegno e sulla presenti nel corpo. Suggerimenti disponibilità all’ascolto delle con- utili per il post-terapia e altri ser- sulenti specializzate delle Leghe vizi di supporto possono aiutarla cantonali e regionali nonché della a gestire meglio la Sua vita con il Linea cancro. cancro. A p. 74 sono elencati i recapiti dei La terapia dei gliomi e delle meta- rispettivi servizi di consulenza. stasi cerebrali è diventata più effi- cace e più tollerabile negli ultimi Le auguriamo ogni bene. anni. Essa può rallentare il decorso della malattia e alleviare i sintomi. La Sua Lega contro il cancro Anche se una guarigione perma- nente non è possibile, le misure di accompagnamento possono tut- tavia mantenere e promuovere la qualità della vita. Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 5
Che cos’è il cancro? Il termine «cancro» denota un in- verso un ingrossamento dei lin- sieme di malattie diverse che pre- fonodi oppure con alterazioni del sentano caratteristiche comuni: quadro ematologico. • cellule che, in origine, erano normali incominciano a pro- I tumori maligni solidi che origi- liferare in modo incontrollato, nano dai tessuti di rivestimento, trasformandosi così in cellule come la pelle e le mucose, o dai cancerose; tessuti ghiandolari sono chiamati • le cellule cancerose s’infiltrano «carcinomi». La maggior parte dei nel tessuto circostante distrug- tumori maligni è costituita da car- gendolo e invadendolo; cinomi. • le cellule cancerose hanno la capacità di staccarsi dal loro I tumori maligni solidi originano luogo d’insorgenza per formare da tessuti connettivi, adiposi, car- nuovi focolai di malattia in altre tilaginei, muscolari e ossei o da parti del corpo (metastasi). vasi. I tumori e le metastasi cere- brali ivi descritti appartengono a Quando si parla di «cancro» s’in- questa categoria. tende una crescita incontrollata, maligna di cellule corporee. Spes- Benigno o maligno? so il cancro è chiamato anche «tu- I tumori benigni, crescendo, com- more». Un tumore è un accumulo primono i tessuti sani, ma non li patologico di cellule che può es- infiltrano. Inoltre, i tumori benigni sere di natura benigna o mali- non formano metastasi. Secondo gna. I tumori maligni sono spes- la loro localizzazione, anche i tu- so designati anche con il termine mori benigni possono tuttavia «neoplasie». Una neoplasia è una provocare seri disturbi dovuti alla massa di nuova formazione, una compressione di tessuti sani (per neoformazione (dal greco neos = es. nervi) o a stenosi di orifizi o nuovo). condotti anatomici (per es. vasi sanguigni). Vi sono oltre duecento tipi diversi di cancro. Si opera una distinzione Vi sono tumori benigni che, con tra tumori solidi, che originano il tempo, possono evolvere in tu- dalle cellule di un organo e che mori maligni. I polipi intestinali formano un nodulo (per es. nel ne sono un esempio. Si tratta di cancro del seno), e malattie del si- escrescenze sulla superficie della stema sanguigno e linfatico (per mucosa intestinale che possono es. leucemie). Una leucemia può precedere la comparsa di un can- manifestarsi, per esempio, attra- cro dell’intestino. 6
Grafico 1 Come si forma un tumore Esempio: carcinoma, tumore maligno che trae origine da tessuti epiteliali di rivestimento Il tumore incomincia a svilupparsi nel tessuto sano. Tumore maligno Tessuto sano Il tumore si infiltra nei tessuti adiacenti. Attraverso i vasi sanguigni (in rosso/blu) e linfatici (in verde), le cellule tumorali si diffondono in altri organi dove formano metastasi. Cellule tumorali Vasi sanguigni Vasi linfatici Cellule tumorali Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 7
I tumori maligni, invece, s’infil- ramente. Tali cellule proliferano in trano nei tessuti adiacenti, dan- modo incontrollato e si accumu- neggiandoli. Inoltre, essi formano lano fino a formare un nodulo, un nuovi vasi sanguigni per approvvi- tumore. gionarsi di sostanze nutritive. Dimensioni inimmaginabili Le cellule cancerose possono rag- Un tumore con un diametro di un giungere i linfonodi e altri organi centimetro è costituito da milioni attraverso i vasi linfatici e sangui- di cellule. Gli sono occorsi presu- gni, e formarvi metastasi. Di solito, mibilmente diversi anni per rag- è possibile stabilire da quale or- giungere tale grandezza. In altre gano e tipo di cellula derivino le parole: un tumore non insorge metastasi. dall’oggi al domani. La sua velo- cità di crescita può variare secon- Tutto ha inizio nella cellula do il tipo di cancro. I tessuti e gli organi che formano il nostro corpo sono costituiti da mi- Cause lioni di cellule. Il nucleo cellulare Le malattie oncologiche sono da racchiude il piano di costruzione ricondurre a mutazioni del patri- dell’essere vivente: il patrimonio monio genetico delle cellule. Al- genetico (genoma) con i suoi cro- cuni dei fattori che favoriscono tali mosomi e geni; esso è composto mutazioni e che giocano un ruolo dal DNA (acido desossiribonu- nell’insorgenza del cancro sono cleico), il materiale portatore del noti: messaggio genetico. • il naturale processo d’invec- chiamento; La divisione cellulare dà origine • lo stile di vita (alimentazione a nuove cellule, assicurando così poco equilibrata, attività fisica il ricambio cellulare. Il patrimo- insufficiente, fumo, alcol, ecc.); nio genetico può subire dei danni • influssi esterni (per es. virus, se, durante il processo di divisione sostanze nocive, fumo, raggi cellulare, si verificano degli errori UV); oppure per tante altre cause. Nor- • fattori ereditari e genetici. malmente le cellule sono in grado di riconoscere e riparare i danni Vi sono fattori di rischio influen- subiti oppure di programmare la zabili e fattori di rischio non in- propria morte. Tuttavia, può acca- fluenzabili. Si stima che all’incirca dere che tali meccanismi falliscano un terzo delle malattie oncologiche e che le cellule danneggiate (mu- potrebbero essere evitate elimi- tate) riescano a moltiplicarsi libe- nando fattori di rischio come il ta- 8
bacco o l’alcol. Le altre malattie Stile di vita oncologiche sono da ricondurre a Lo stile di vita è modificabile. In fattori di rischio non modificabili o altre parole, è possibile modifi- sconosciuti. care le proprie abitudini in fatto di fumo, alcol, alimentazione e mo- In generale, sono molteplici i fat- vimento. Vivendo in modo sano, tori che concorrono all’insorgenza si può quindi ridurre il proprio ri- del cancro. Nel caso singolo, in- schio di ammalarsi di alcuni tipi di vece, spesso non è possibile indi- cancro. viduare con esattezza i fattori che hanno causato la malattia. Influssi esterni A taluni influssi esterni, come per Invecchiamento esempio le polveri sottili, siamo Il naturale processo d’invecchia- esposti involontariamente. Le no- mento favorisce l’insorgenza di stre possibilità di mettercene al malattie oncologiche. La maggior riparo sono assai limitate. Da tal parte dei tipi di cancro sono tanto altri influssi esterni, invece, pos- più frequenti quanto più avanzata siamo salvaguardarci, per esem- è l’età. Suppergiù il 90 percento pio attraverso la protezione solare delle malattie oncologiche insor- contro i raggi UV o le vaccinazioni gono in persone che hanno supe- contro i virus che favoriscono l’in- rato i 50 anni di età. sorgenza del cancro. Di norma, la divisione cellulare e i Fattori genetici meccanismi di riparazione si svol- Si stima che da cinque a dieci pa- gono correttamente. Cionono- zienti oncologici su cento presen- stante, con il tempo e l’avanzare tano un’alterazione del patrimonio dell’età, si accumulano gli errori genetico che accresce il rischio di nel patrimonio genetico che po- contrarre il cancro e la cui natura trebbero dare origine a una malat- ereditaria può essere accertata. In tia oncologica. Con l’età aumenta tali casi si parla di tumori «eredi- quindi il rischio di ammalarsi di tari». Le persone con una presunta cancro. Poiché nella nostra società o accertata predisposizione al can- l’aspettativa media di vita è in au- cro dovrebbero poter beneficiare mento, si assiste a un incremento di una consulenza genetica. Non è dei casi di cancro. possibile influire sulla predisposi- zione stessa, ma alcuni tipi di can- cro possono essere diagnosticati precocemente oppure prevenuti con misure profilattiche. Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 9
Perché io? L’opuscolo intitolato «Quando an- È possibile che si stia chiedendo che l’anima soffre» (vedi p. 70) del- perché il cancro abbia colpito pro- la Lega contro il cancro si sofferma prio Lei. Forse si domanda fra l’al- sugli aspetti psicologici della ma- tro: «Che cosa ho sbagliato?» È più lattia, suggerendo possibili moda- che normale porsi tali interrogativi lità di gestione degli stati d’animo ed essere colti dallo sgomento o ad essa legati. dalla rabbia. Le cause che portano all’insorgenza di una malattia on- cologica sono molto complesse e difficili da capire anche per gli spe- cialisti. Nessuno può mettersi completa- mente al riparo dal cancro. Pos- sono ammalarsi di cancro sia le persone che conducono una vita sana, sia le persone con compor- tamenti a rischio. Inoltre, di cancro ci si può ammalare a qualsiasi età. Che una persona si ammali di can- cro oppure no, in parte, è anche una questione di casualità o di de- stino. In ogni caso, una diagnosi di cancro comporta indiscutibilmen- te un carico emotivo importante. 10
I miei appunti Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 11
Il sistema nervoso Il sistema nervoso è costituito segnali di dolore. Esso li analizza dall’encefalo, dal midollo spinale e reagisce trasmettendo una ri- e dai nervi periferici. sposta ad essi. Quando in questo opuscolo si parla Il midollo spinale è racchiuso nella di «cervello», ci si riferisce in realtà cavità della colonna vertebrale, nel all’encefalo. Quest’ultimo appar- cosiddetto «canale spinale». Esso tiene al sistema nervoso centrale ritrasmette le informazioni oppure (vedi sotto) ed è situato all’interno le elabora in modo indipendente. della scatola cranica. L’encefalo La colonna vertebrale e il cranio è anatomicamente costituito da proteggono il sistema nervoso cervello (diviso a sua volta in te- centrale dagli influssi esterni. Intor- lencefalo e diencefalo), cervelletto no al cervello e al midollo spinale, e tronco cerebrale. che sono rivestiti dalle meningi, scorre il liquido cerebrospinale Il sistema nervoso è paragonabile detto ancha «liquor» (vedi «Il si- a centri di comando collegati con stema ventricolare», p. 16). le rispettive vie di comunicazione delle informazioni. Tali centri ela- borano le informazioni che le vie Il sistema nervoso nervose trasmettono dal corpo ai periferico centri e viceversa. Il sistema nervoso periferico (SNP) Il sistema nervoso recepisce anche comprende quella parte del siste- le informazioni provenienti dal- ma nervoso che si situa al di fuori l’ambiente circostante, innescan- del cervello e del midollo spinale. do le rispettive reazioni in base al- le informazioni ricevute. Alcuni nervi del sistema nervoso periferico recepiscono i segnali dall’ambiente e li trasmettono al Il sistema nervoso cervello, mentre altri nervi trasmet- centrale tono gli impulsi dal cervello a tutto il corpo. Il cervello e il midollo spinale sono definiti con l’espressione «sistema I nervi facciali sono gli unici ad es- nervoso centrale» (SNC). Il cervello sere direttamente collegati al cer- recepisce, attraverso i nervi, se- vello. Tutti gli altri nervi conflui- gnali recanti informazioni prove- scono nel midollo spinale. nienti da tutto il corpo, per esempio 12
Grafico 2 Il cervello in sezioni a emisfero cerebrale b meningi c ipofisi d tronco cerebrale e cervelletto Il cervello stituendo una percentuale pari a solamente il due percento di tutto Il cervello è un organo con un me- il peso corporeo, esso necessita, tabolismo elevato, vale a dire che rispetto ad altri organi, di molta necessita soprattutto di glucosio, energia per svolgere le sue fun- di zuccheri e di ossigeno. Pur co- zioni. Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 13
La funzione del cervello pure controllati il linguaggio, le Il cervello è l’organo centrale di co- azioni mirate, l’apprendimento e mando, di percezione degli stimoli la memoria. e di controllo di tutto il corpo. Nello stesso tempo, il cervello è Esso controlla e coordina la mag- anche la sede della vita psichica, gior parte dei movimenti e le fun- della personalità e delle capacità zioni interne – per esempio la re- mentali, dove nascono la creati- spirazione, il battito cardiaco, la vità, i sentimenti e i pensieri di una pressione sanguigna, la tempera- persona. tura corporea – e regola la produ- zione di ormoni. La sostanza del cervello Il cervello è costituito da cellule Nel cervello vengono elaborati gli nervose (neuroni) e dal tessuto di stimoli sensoriali come la vista, supporto (cellule gliali), che forma, l’udito o il tatto. Qui vengono però per esempio, l'involucro dei nervi. Grafico 3 sistema locomotore percezione del corpo linguaggio udito vista equilibrio Suddivisione dei lobi cerebrali e a lobo frontale del cervelletto (a–e) b lobo parietale c lobo occipitale d lobo temporale e cervelletto 14
Le cellule gliali possono essere Lobo occipitale (grafico 3, c) suddivise a loro volta in cellule di Esso è situato nella regione poste- supporto (astrociti) e cellule che riore del cervello e rappresenta la producono lo strato isolante attor- sede, fra l’altro, dei centri respon- no alle cellule nervose (oligoden- sabili della vista. drociti). Lobo temporale (grafico 3, d) Gli emisferi cerebrali (grafico 2, a) È situato lateralmente, in prossi- I due emisferi cerebrali costitui- mità delle tempie e costituisce, tra scono la parte più importante del l’altro, la sede dei centri responsa- cervello e sono la sede in cui si svi- bili dell’udito, del linguaggio, del luppano importanti facoltà: il pen- gusto e della memoria. siero e la creatività. Il cervelletto (grafico 2, e; Ogni emisfero governa la parte grafico 3, e) opposta del corpo: l’emisfero de- Si situa nella regione posteriore stro è responsabile della parte si- del cranio (occipite), dietro il tronco nistra del corpo e viceversa. cerebrale e coordina i movimenti e controlla l’equilibrio e la postura Ogni emisfero si suddivide a sua del corpo. volta in quattro lobi. Il tronco cerebrale (grafico 2, d) Lobo frontale (grafico 3, a) Collega il cervello al midollo spi- È situato direttamente dietro la nale. In esso si situano i centri ner- fronte e costituisce la parte ante- vosi che regolano le molte funzioni riore del cervello. In questo lobo primarie e involontarie (vegeta- sono situati i centri di controllo del tive), cioè quelle funzioni corporee sistema locomotore, del pensiero, indipendenti dalla nostra volontà, della memoria, del giudizio e del- per esempio il battito cardiaco, la le associazioni di idee. Gran parte respirazione, la digestione o la re- della personalità di una persona è golazione della temperatura cor- controllata nel lobo frontale. porea. Lobo parietale (grafico 3, b) Nel tronco cerebrale vengono, in- Si trova nella zona centrale del oltre, elaborati gli impulsi nervosi cervello. Esso costituisce il centro del midollo spinale e ritrasmessi di raccolta delle informazioni rela- agli emisferi cerebrali. tive alle percezioni del corpo (fra cui il tatto e l’orientamento). Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 15
Grafico 4 Il sistema ventricolare a ventricolo laterale b terzo ventricolo c quarto ventricolo d liquido cerebrospinale L’ipofisi (grafico 2, c) Il sistema ventricolare L’ipofisi (o ghiandola pituitaria) All’interno del cervello si trovano produce ormoni che controllano a varie cavità (ventricoli), che forma- loro volta numerose funzioni cor- no il sistema ventricolare, e all’in- poree e che regolano la funzione terno del quale viene prodotto il di altri organi che producono or- liquido cerebrospinale (liquor). moni, come la tiroide, le ovaie, le ghiandole surrenali e i testicoli. Quest’ultimo è una sostanza chiara che, partendo da qui, scorre in tutto Gli ormoni dell’ipofisi sono impor- il sistema nervoso, compreso il tanti, per esempio, per la crescita e midollo spinale e il cervello. La sua la capacità riproduttiva. funzione è di proteggere questi organi dagli impatti fisici e dalle lesioni. 16
Tumori cerebrali Tumori cerebrali primari disturbi del linguaggio, cambia- Le proliferazioni cellulari nel cer- menti di personalità o crisi epilet- vello e nel midollo spinale ven- tiche (vedi p. 22). gono spesso definite «tumori del sistema nervoso centrale» (SNC). I Tumori cerebrali benigni tumori primari si sviluppano diret- Sono costituiti da cellule a crescita tamente dalle cellule del cervello lenta. Normalmente, questi tumori e del suo involucro e non devono non si infiltrano nel tessuto sano essere confusi con le metastasi ce- adiacente. Tuttavia, possono cau- rebrali. sare gravi disturbi e sintomi, per esempio se la pressione nel cervel- Negli adulti, i tumori cerebrali ma- lo aumenta o se i tumori premono ligni primari rappresentano sola- su aree importanti del cervello. mente il due percento circa di tutte le affezioni tumorali e sono da con- Per questo motivo, in determinati siderare quindi rari in relazione casi, un tumore benigno può cau- ad altri tumori. sare le stesse limitazioni di un tu- more maligno. Nei bambini, i tumori sono in ge- nerale una malattia rara. Tuttavia, Tumori cerebrali maligni quando i bambini sono colpiti dal Sono costituiti da cellule a prolifera- cancro, essi si ammalano spesso zione rapida che si infiltrano nel tes- di tumori cerebrali maligni. suto circostante danneggiandolo. Negli adulti, i tumori cerebrali dia- Metastasi cerebrali gnosticati si sviluppano perlopiù Le metastasi sono tumori secon- dalle cellule gliali (tessuto di sup- dari derivanti da tumori di altri or- porto) e solo molto raramente dai gani (vedi p. 28). Quando raggiun- neuroni (cellule nervose). gono il cervello vengono definiti «metastasi cerebrali». Le metastasi Quando un tumore cerebrale si cerebrali vengono definite in base sviluppa, esso distrugge, tramite all'origine del tumore originario, repressione e occupando sempre per esempio metastasi di un tu- più spazio, il tessuto cerebrale at- more del polmone, di un tumore tiguo. Inoltre, il tumore si sviluppa del seno, di un tumore del rene o nel tessuto cerebrale circostante. di un melanoma. A seconda della localizzazione del tumore e della velocità di crescita, Le metastasi cerebrali sono molto possono verificarsi, come primi più comuni dei tumori cerebrali pri- sintomi, vari disturbi quali paralisi, mari. Le metastasi cerebrali sono Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 17
generalmente meglio delimitate ecc.) che può favorire lo sviluppo rispetto ai tumori cerebrali pri- di tumori cerebrali. mari. Sviluppandosi reprimono il tessuto cerebrale sano. Un fattore di rischio sono le radia- zioni ionizzanti (radiazioni dovute ad una radioterapia precedente o Cause e fattori di rischio causate da incidenti nucleari), che possono essere una causa di tu- Nonostante la ricerca approfon- mori cerebrali. dita, finora non è ancora stato possi- bile identificare né cause né fattori Non vi sono misure preventive o di rischio chiari che portano allo metodi di diagnosi precoce, quindi sviluppo dei tumori cerebrali. né screening né esami preventivi. Gli screening sono esami condotti I tumori al cervello insorgono di su un gran numero di individui per regola spontaneamente, senza al- rilevare i fattori di rischio o le fasi cuna causa o influenza esterna. iniziali di una malattia. Sebbene Solo in casi molto rari si è in pre- i tumori cerebrali possano insor- senza di una malattia ereditaria gere a qualsiasi età, l’incidenza (neurofibromatosi, sindrome di è più elevata fra gli adulti di età Turcot, sindrome di Li-Fraumeni, superiore ai 50 anni. I telefoni cellulari L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) classifica i campi elettromagnetici che vengono emanati dai telefoni cellulari come «potenzialmente cancerogeni». Tuttavia, studi su larga scala non sono riusciti a stabilire un legame significativo tra l’influsso delle onde elettromagnetiche e la frequenza con cui si telefona con un dispositivo mobile. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) raccomanda di mantenere più bassa possibile l'esposizione alle radiazioni nell’uti- lizzo di telefoni cellulari, soprattutto per i bambini e gli adolescenti. Informazioni aggiornate sugli studi e sul comportamento corretto nell’utilizzo di telefoni cellulari e smartphones sono disponibili sul sito web dell’UFSP (vedi p. 72, «Internet») e sul sito della Lega contro il cancro (www.legacancro.ch). 18
Classificazione OMS Per valutare tali fattori viene effet- dei tumori cerebrali tuato un prelievo del tessuto me- diante un intervento chirurgico. La classificazione elaborata dal- Nel caso di una localizzazione diffi- l'Organizzazione mondiale della cile viene effettuata solo una biop- sanità (OMS) suddivide i tumori sia (ossia il prelievo di un cam- cerebrali in base alle cellule da cui pione di tessuto) e il prelievo viene sono originati. poi esaminato al microscopio. Inoltre, in base ad una particolare scala distingue quattro gradi di malignità di un tumore (grado di malignità). Il grado di malignità dipende dal- la misura in cui le cellule tumo- rali differiscono dalle cellule sane e dalla loro rapidità di crescita e diffusione. Classificazione della malignità in base ai gradi I–IV definiti dall'OMS Grado I Tumori a crescita lenta, delimitati in modo chiaro, che in genere possono essere trattati con successo mediante un intervento chirurgico. Grado II Tumori a crescita relativamente lenta che tendono a ripresentarsi dopo un trattamento, talvolta come tumore di grado più elevato. Grado III Tumori maligni che crescono più rapidamente dei tumori di grado I o II e che invadono il tessuto circo- stante. Anche questi tumori possono riapparire dopo un primo trattamento, spesso anche con un grado di malignità maggiore. Grado IV Tumori molto maligni a crescita rapida che si diffondono rapidamente nel tessuto adiacente. Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 19
20
I gliomi Nel presente opuscolo ci concen- I gliomi si sviluppano dalle cellule treremo in particolare sui gliomi. gliali, che formano il tessuto di Questi rappresentano, infatti, il supporto del sistema nervoso. I di- gruppo più grande dei tumori cere- versi tipi di cellule gliali producono brali primari. Inoltre, illustreremo diversi gliomi. Gli astrocitomi, brevemente anche alcuni altri tu- chiamati anche «tumori astrocita- mori cerebrali. Considerando che ri», si sviluppano da cellule gliali a le metastasi di altri tumori si ma- forma di stella (astrociti). nifestano spesso nel cervello, ci occuperemo, sebbene in misura I tumori astrocitari vengono rag- minore, anche delle metastasi ce- gruppati in diverse categorie. rebrali. Astrocitomi pilocitici L'OMS distingue più di 100 tipi di (grado I OMS) tumori cerebrali che vengono clas- Si manifestano principalmente nei sificati in base al tipo di cellule da bambini e nei giovani adulti. Il de- cui hanno avuto origine. Essi sono corso è di solito benigno, in quanto molto diversi fra loro dal punto di nella maggior parte dei casi pos- vista della struttura cellulare e dei sono essere completamente ri- tipi di tessuto. mossi chirurgicamente in modo da guarire le persone che ne sono I tumori cerebrali primari più co- affette. muni sono i gliomi, che compren- dono gli astrocitomi (grado OMS Astrocitomi (grado II e III OMS) da I a III), gli oligodendrogliomi Questi tumori possono insorgere (grado II e III OMS) e i glioblastomi in tutte le aree del cervello e del (grado IV OMS). Questi ultimi midollo spinale. Negli adulti si svi- sono i più comuni e rappresentano luppano con maggiore frequenza circa il 50 percento di tutti i gliomi. nel cervello. 500–700 persone colpite Ogni anno, in Svizzera, circa 500–700 persone contraggono un tumore cerebrale, perlopiù un glioma. Gli uomini si ammalano con una frequenza leggermente maggiore rispetto alle donne. Quattro pazienti su dieci hanno tra i 50 e i 69 anni, gli altri sono più giovani o più anziani. Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 21
Astrocitomi diffusi (grado II OMS) non sono necessariamente l’indi- Sono particolarmente comuni nei zio di un tumore. Tuttavia, tali sin- giovani adulti e tendono a ripre- tomi dovrebbero essere chiariti sentarsi dopo un trattamento, dal punto di vista medico. spesso con un grado di malignità maggiore. Negli adulti, questi disturbi si svi- luppano perlopiù gradualmente: Astrocitomi anaplastici • crisi epilettiche (vedi p. 30), che (grado III OMS) si manifestano, per esempio, Colpiscono principalmente per- attraverso movimenti involon- sone di età superiore ai 50 anni. tari di braccia e gambe o turbe Questi tumori possono trasfor- della coscienza; marsi gradualmente in glioblasto- • nausea e vomito (a causa mi (grado IV). dell'aumentata pressione nella cavità cranica); Oligodendrogliomi • vertigini e disturbi dell'equili- (grado II e III OMS) brio; Si sviluppano da un altro tipo di • disturbi della vista: disturbi del cellule gliali, ossia dagli oligoden- campo visivo o visione doppia; drociti. Questi tumori si manife- • disturbi del linguaggio e afasia stano soprattutto negli adulti sot- anomica (ossia difficoltà nel to i 50 anni. trovare le parole con cui espri- mersi); Glioblastomi (grado IV OMS) • cambiamenti dell'umore (per Questi tumori maligni sono i tu- es. apatia, irritabilità), del mori cerebrali più frequenti negli comportamento e della perso- adulti e si manifestano a partire nalità; dai 50 anni di età. • riduzione della capacità di apprendimento e di giudizio nonché disturbi della memoria; Disturbi e sintomi • mal di testa insolitamente forti che si presentano spesso I sintomi dipendono soprattutto durante la notte o alle prime dall’ubicazione del tumore e dalla ore del mattino. Si tratta di mal loro rapidità di crescita, meno dal- di testa perlopiù acuti e diversi la loro natura. dai soliti dolori al capo. I sintomi descritti qui di seguito possono anche essere dovuti ad altre malattie più innocue e quindi 22
Esami e diagnosi Lo scopo dell'esame obiettivo è: • la verifica della capacità di Nel caso di disturbi e sintomi che funzionamento del sistema denotano un tumore cerebrale, di nervoso; regola vengono effettuati diversi • l’accertamento della capacità accertamenti: indagine in merito di reazione e di coordina- ai sintomi (anamnesi), esami neu- mento; rologici, ossia relativi al sistema • l'esame della capacità di nervoso, e diagnostica per imma- reazione di diversi gruppi gini. In definitiva, tuttavia, la dia- muscolari a stimoli esterni: gnosi può essere garantita solo se i movimenti oculari, il campo viene prelevato ed esaminato un visivo e i riflessi vengono campione di tessuto. Sulla base controllati molto accurata- dei risultati, è possibile pianificare mente. la terapia più appropriata. Se gli esami neurologici consoli- Una diagnosi precoce di un tu- dano il sospetto di un tumore ce- more cerebrale non significa tutta- rebrale si effettuano esami di dia- via sempre che esso possa essere gnostica per immagini. trattato con maggiore successo. Diagnostica per immagini Anamnesi Per diagnosticare e supportare la Il medico esegue dapprima una terapia, nel caso di un tumore ce- consultazione accurata del pazien- rebrale ci si avvale dei seguenti te (anamnesi) per farsi un'idea strumenti di diagnostica per im- riguardo ai sintomi. Tra l’altro, egli magini: vorrà sapere quando si manife- • risonanza magnetica tomo- stano i sintomi e quanto sono pro- grafica (chiamata anche MRT o nunciati. dall’inglese MRI oppure tomo- grafia a risonanza magnetica), Esame obiettivo • tomografia assiale compute- Se si sospetta un tumore cerebrale, rizzata (TC) il medico eseguirà anche un esa- • tomografia a emissione di me fisico approfondito (chiamato positroni (PET) «obiettivo»). Una parte importante • spettroscopia di risonanza di questo controllo è l'esame neu- magnetica nucleare (NMR). rologico. Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 23
Risonanza magnetica tomografica (PET) sfrutta questo aspetto. Men- La risonanza magnetica tomogra- tre le tecnologie convenzionali (TC fica (MRT, MRI) effettuata median- e MRT) forniscono solo immagini te mezzi di contrasto è il metodo anatomiche, la PET può anche ren- standard per la diagnosi dei tumo- dere visibili i processi metabolici. ri cerebrali. A tale scopo al paziente viene somministrata una soluzione mar- Il tomografo a risonanza magne- cata radioattivamente, per esem- tica produce immagini in sezione pio la fluoro-etil-tirosina (FET). del corpo. A tale scopo, con la riso- nanza magnetica vengono prodot- La PET può anche essere combi- ti e registrati segnali che vengono nata con una TC o con una MRT. elaborati in un'immagine. Spettroscopia di risonanza Tomografia assiale computerizzata magnetica nucleare La tomografia assiale computeriz- Nella spettroscopia di risonanza zata (TC) è, analogamente alla ri- magnetica (NMR) vengono resi vi- sonanza magnetica, una speciale sibili anche i processi metabolici, il procedura a raggi X che visualizza che consente di trarre conclusioni in sezioni le strutture del corpo e sul tipo di tumore o rispettivamen- degli organi. Nell’esame tomogra- te sulla sua malignità. Il tessuto fico computerizzato ci si avvale dei tumorale distrutto dalla terapia raggi X. può essere distinto dalle cellule tumorali maligne ancora attive. I metodi di diagnostica per imma- gini TC e MRT possono determi- Le varie informazioni fornite dal- nare con precisione l’ubicazione, le le procedure di diagnostica per dimensioni e l'estensione, ovvero immagini consentono un'atten- la massa del tumore, nonché ta pianificazione della terapia, per la compromissione di importanti esempio di un’operazione e/o di centri cerebrali (centro del lin- una radioterapia, e aiutano a pro- guaggio, dell’udito, della vista, teggere il tessuto sano circostante. ecc.). Biopsia Tomografia a emissione di La diagnostica per immagini, tutta- positroni via, non è praticamente mai suf- I tumori maligni hanno un meta- ficiente per classificare con pre- bolismo molto più pronunciato cisione un tumore, e dunque un rispetto ai tessuti sani. La tomo- esame microscopico del tessuto è grafia a emissione di positroni essenziale. 24
Di conseguenza, di regola, in caso Puntura lombare si sospetti la presenza di un tumo- La puntura lombare è un intervento re cerebrale, si effettua in un se- con cui si inserisce un ago tra le condo momento un intervento chi- vertebre lombari nello spazio che rurgico per rimuovere il tumore. circonda il midollo spinale. L’inter- Qualora un tale intervento non vento può essere effettuato con dovesse essere possibile, viene o senza anestesia locale. Quindi prelevato un campione di tessuto vengono prelevati ed esaminati mediante biopsia. alcuni millilitri (ml) di liquido ce- rebrospinale (liquor) per verificare Una biopsia può essere effettuata la presenza di eventuali cellule laddove la PET mostra la massima tumorali. Si tratta di un esame che attività, nel caso in cui il tumore si si rende necessario solo in deter- trovi in un punto difficile da rag- minati casi. giungere e non sia operabile. Marcatori molecolari Inoltre, fornisce quindi informa- La moderna diagnostica dei tumo- zioni sul tipo e sul grado del tu- ri cerebrali include anche esami more, indicazioni che consentono molecolari (genetici) del materiale una raccomandazione terapeutica. tumorale. Questi ulteriori esami contribuiscono a caratterizzare me- glio i tumori e a rendere la terapia più individuale e mirata. Idrocefalo Con il termine «idrocefalo» (dal latino hydros = acqua, kephalus = testa) ci si riferisce a un ingrandimento dei ventricoli in cui si trova il liquido cerebrospinale (liquor). Alcuni tumori cerebrali provocano un’idrocefalia perché impediscono il deflusso del liquido cerebrospinale. In questo modo aumenta la pressione all'interno del cranio (pressione intracranica), fattore che può provocare nausea, vomito e turbe della coscienza e – se il disturbo non viene trattato – può portare anche alla morte. L'idrocefalia può essere trattata con il drenaggio ventricolare, descritto a pagina 44. Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 25
Altri tumori cerebrali Meningiomi Tumori non funzionanti Nelle cellule di questi tumori non I meningiomi sono tumori cere- vengono prodotti ormoni. Tutta- brali comuni. Di regola (oltre via, si possono verificare i seguen- l'85%) sono tumori benigni e pos- ti problemi: sono essere trattati con successo • la pressione di questi tumori con la chirurgia. Essi si sviluppano può anche compromettere la dalle meningi nella cavità cranica produzione di ormoni dell’ipo- o lungo la spina dorsale. In rari fisi, fattore che può a sua volta casi, i meningiomi possono anche provocare vari disturbi. essere maligni (grado II e III) e ri- • I primi sintomi degli adenomi apparire dopo l'intervento chirur- ipofisari sono spesso disturbi gico. In questi casi, dopo l'inter- della vista, poiché il tumore vento chirurgico, si raccomanda preme sui nervi ottici. spesso la radioterapia. Neurinomi Adenomi ipofisari I neurinomi originano dalle cellule Gli adenomi ipofisari (tumori della che rivestono i nervi (le cosiddette ghiandola pituitaria) sono general- «cellule di Schwann»). Si tratta di mente tumori benigni e vengono tumori benigni che crescono len- suddivisi in due gruppi in base agli tamente. aspetti funzionali: i tumori funzio- nanti (o secernenti) e quelli non Si possono sviluppare nell'area funzionanti (non secernenti). dei nervi cranici, nel midollo spi- nale o nei nervi periferici di tutto Tumori funzionanti il corpo. Sono costituiti da cellule ipofisa- rie che producono ormoni. Questi I neurinomi si presentano con ormoni possono innescare vari maggiore frequenza nella regione sintomi, come disturbi della ferti- del nervo uditivo e di quello dell'e- lità o della crescita. quilibrio (neuroma dell’acustico o schwannoma vestibolare), dove la pressione sul nervo può provo- care disturbi dell’udito e dell'equi- librio. 26
Linfomi del sistema La maggior parte di questi linfomi nervoso centrale sono denominati «linfomi non Hodgkin» e possono manifestarsi I linfomi sono affezioni tumorali a tutte le età, sebbene la frequenza maligne del sistema linfatico. massima si situi tra il 5° e il 7° de- cennio di vita. Negli scorsi anni il Il sistema linfatico è una parte cen- numero dei malati è aumentato in trale del sistema immunitario che modo significativo. Le ragioni di combatte gli agenti patogeni. I va- ciò non sono chiare. I linfomi del si linfatici ramificati attraversano sistema nervoso centrale vengono tutto il corpo e vengono utilizzati, di regola trattati con citostatici e/o tra l’altro, per lo smaltimento delle radioterapia (vedi pp. 46 sgg.). sostanze di scarto dei tessuti. Ulteriori informazioni generali sul Il cervello non fa parte del sistema tumore ai linfonodi sono reperi- linfatico. In rari casi, tuttavia, i linfo- bili nell’opuscolo della Lega contro mi si manifestano esclusivamente il cancro «Linfomi Hodgkin e non- nel cervello. Tali linfomi vengono Hodgkin» (vedi p. 70). Tuttavia, i chiamati «linfomi primari del si- linfomi del sistema centrale ner- stema nervoso centrale». voso non vengono discussi in tale opuscolo. Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 27
Metastasi cerebrali Le metastasi nel cervello, ossia i • nausea e vomito; tumori sviluppatisi come tumori • perdita della capacità visiva; secondari di altri tumori, sono più • perdita della funzione senso- frequenti dei gliomi. L'origine di riale; queste metastasi è solitamente da • paralisi di una metà del corpo ricercare in un cancro del polmone, (emiparesi); in un cancro del seno o in un can- • mal di testa; cro della pelle pigmentato (mela- • cambiamenti psicologici come noma). Tuttavia, anche il cancro conseguenza diretta della del rene, dell'intestino, dell'ovaio malattia organica del cervello o della prostata causa talvolta me- (sindrome psicorganica); tastasi cerebrali. A volte il tumore • paralisi dei nervi cranici. primario («tumore originario» o «tumore iniziale») non può essere identificato o comprovato. Esami e diagnosi Le metastasi cerebrali quindi non Importante per la diagnosi delle sono costituite da cellule cerebrali metastasi cerebrali è la questione ma da cellule del tumore primario. se il tumore primario è noto o no. In genere raggiungono il cervello attraverso il flusso sanguigno. Una risonanza magnetica cerebra- le (vedi pp. 23 sg.) con mezzi di Sporadicamente, le metastasi ce- contrasto è l'esame standard. rebrali possono essere i primi sin- tomi di un’affezione tumorale pre- L'esame fisico (obiettivo) generale cedentemente non diagnosticata. e la diagnostica per immagini di tutto il corpo (per es. la TC) do- vrebbero rilevare se il tumore pri- Disturbi e sintomi mario può essere riscontrato fuori dal cervello oppure se vi sono Come per i tumori cerebrali, le me- metastasi anche in altre parti del tastasi cerebrali possono causare, corpo. a seconda dei casi, sintomi gravi come: La diagnosi è assicurata da un esa- • crisi epilettiche; me del tessuto metastatico otte- • cambiamenti di personalità e nuto mediante biopsia o chirurgia di umore; a cielo aperto. Se un nesso con un • disturbi della percezione e tumore primario appare chiaro, è del pensiero (deficit cognitivi); possibile evitare di effettuare il • confusione; prelievo di un campione di tessuto. 28
Particolarità delle affezioni tumorali al cervello Cambiamento della Contesto sociale psiche • perdita della capacità di relazionarsi e delle relazioni I tumori e le metastasi cerebrali pos- sociali; sono provocare cambiamenti del- • problemi professionali e la psiche, che possono manifestar- sociali. si in modi molto diversi. I seguenti esempi sono solamente una raccol- Come opzioni di trattamento, in ta di alcuni di questi cambiamenti primo piano troviamo l’accompa- che non vuole essere esaustiva e gnamento psicoterapeutico, la te- non dice nulla sulla frequenza dei rapia di coppia, l’ergoterapia, le rispettivi sintomi. I cambiamenti tecniche di rilassamento, le tera- psicologici sono molto individuali pie creative come l'arteterapia e e Le raccomandiamo pertanto di la musicoterapia e le terapie cor- rivolgersi al medico. poree. Cambiamenti psichici Sul piano farmacologico possono • paura; essere impiegati principi attivi effi- • apatia; caci contro le depressioni (antide- • perdita di interesse; pressivi) e i disturbi psichici (anti- • graduale perdita della capacità psicotici), calmanti (tranquillanti, di provare emozioni; per es. benzodiazepine), nonché • disinteresse, incapacità di medicamenti contro l’ansia (an- reagire; siolitici). • allucinazioni, sviluppo di stati di delirio. A causa dei possibili cambiamenti psichici, è importante affrontare in Cambiamento della personalità tempo, assieme alle persone ma- • cambiamenti dell’indole e late, questioni come le direttive del carattere; anticipate o l'eutanasia – ossia • comportamenti inappropriati; finché la persona in questione è • eccitabilità, permalosità, ancora capace di discernimento. irritabilità fino all’aggressività; Ulteriori informazioni a tale riguar- • riduzione del controllo degli do sono reperibili negli opuscoli impulsi. della Lega contro il cancro «Can- cro – quando le speranze di gua- Memoria rigione svaniscono», «Scelte di • debolezza di concentrazione; fine di vita» e «Direttive anticipate • indolenza, smemoratezza, della Lega contro il cancro» (vedi eccessiva pignoleria. p. 70 sg.). Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 29
Crisi epilettiche Crisi generalizzate Nelle crisi generalizzate, le per- I tumori cerebrali e le metastasi sone in questione cadono a terra cerebrali possono scatenare crisi in genere in stato di incoscienza epilettiche e sono spesso il primo e vengono scosse da crampi mu- sintomo che induce ad ulteriori scolari per diversi minuti. accertamenti e diagnosi. Una crisi epilettica è un disturbo tempora- Può accadere che i pazienti stravol- neo nel cervello, che può manife- gano gli occhi, abbiano la schiuma starsi sotto forma di convulsioni, alla bocca e che perdano le urine e perdita di coscienza o anche di- le feci in modo involontario. sturbi della percezione (percezioni visive, rumori, odori) oppure stato Di norma, una crisi dura solo pochi confusionale. minuti, dopo di che la persona è spesso stanca e sonnolenta. Si distinguono le crisi epiletti- che focali e quelle generalizzate È molto importante evitare lesioni. (dette «grande male»). Crisi focali Guida dei veicoli Le crisi focali (dal latino focus = focolaio) sono perlopiù innocue. Ci si deve aspettare che i pazienti Esse si manifestano attraverso con tumori o metastasi cerebrali l’improvvisa incapacità di espri- (non operati oppure operati) pos- mersi oppure attraverso perce- sano avere disturbi neurologici e zioni insolite (per es. odore di bru- crisi epilettiche, che comportano ciato oppure la sensazione di os- severe restrizioni dell’idoneità al- servare una scena invece di essere la guida. parte di essa) oppure attraverso movimenti involontari di una parte In Svizzera esistono delle direttive del corpo o di un’estremità (brac- relative all’idoneità alla guida in cio o gamba). caso di epilessia (www.epi.ch). Talvolta, la percezione cosciente La valutazione dell’idoneità alla dell'ambiente viene a mancare per guida di una persona affetta da alcuni secondi, ma le persone col- tumori e metastasi cerebrali e crisi pite non cadono. epilettiche è un argomento diffi- cile. Le persone che hanno subito una crisi epilettica possono guidare nuovamente un veicolo solamente 30
Che cosa possono fare gli altri quando una persona ha una crisi epilettica? Durante la crisi: • resti con la persona colpita e non si allontani per cercare aiuto; • allontani tutti gli oggetti vicini alla persona in questione contro cui potrebbe sbattere o con cui potrebbe ferirsi; • non provi a metterla su un lettino; da lì potrebbe cadere per terra e ferirsi; • cerchi di mettere la persona in una posizione laterale stabile in modo che il tratto respiratorio rimanga libero in caso di vomito; • le metta qualcosa di morbido (coperta, maglione) sotto la testa; • non cerchi di tenere ferma la persona mentre ha la crisi; • non somministri cibo o bevande alla persona prima che si sia ripresa completamente. Dopo la crisi: • una volta passata la crisi, calmi la persona; • le chieda che cosa le occorre come ulteriore aiuto; • descriva per iscritto la crisi (data, durata, sintomi). Tali informazioni potranno essere utili al medico; • chiami il medico se la crisi è durata più di dieci minuti, se le crisi si ripetono con brevi intervalli o se il paziente ha subito lesioni. Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 31
dopo diversi mesi trascorsi senza per il soggiorno all'estero. In linea crisi epilettiche, dopo avere se- di principio, tuttavia, anche chi sof- guito una terapia adeguata e dopo fre di un tumore al cervello può in- accertamenti da parte di un neuro- traprendere viaggi in aereo senza logo. Il rischio di un incidente che problemi. coinvolga sia la persona in que- stione sia altri utenti della strada Gli interessati dovrebbero, inoltre, è elevato e pertanto si raccoman- accertarsi di essere assicurati per dano accertamenti approfonditi. un eventuale rimpatrio imprevisto Se possibile, sarebbe opportuno in Svizzera. rinunciare volontariamente alla guida. Il giudizio degli esperti spesso non concorda con il punto Anche i familiari sono di vista delle persone in questione, coinvolti e questo può dar luogo a discus- sioni dolorose. La diagnosi di tumore o metastasi cerebrale provoca ansia, insicurez- Una valutazione neurologica spe- za e disperazione sia nei pazienti cialistica periodica in merito all’i- sia nei loro familiari. doneità alla guida e all’eventuale recupero di quest’ultima è inevi- La minaccia esistenziale diventa tabile. improvvisamente molto reale e diretta perché tutto può cambiare. Spesso c'è, però, anche la speran- Volare za che tutto possa andare di nuovo bene. All’interno di un aereo in fase di decollo o atterraggio si verificano Come conseguenza di un tumore variazioni di pressione che molto o di una metastasi cerebrale, la raramente possono portare ad un personalità del paziente, la sua gonfiore del cervello e compro- capacità di concentrazione e/o la metterne la funzione. sua memoria possono cambiare (vedi p. 29). Per i familiari è spesso Qualora volessero intraprendere particolarmente difficile gestire un viaggio in aereo, le persone in questi cambiamenti. Le persone questione dovrebbero prima discu- che soffrono di un tumore o di una terne con il loro medico curante. metastasi cerebrale necessitano Egli potrà consigliare se astenersi spesso di cure impegnative. Ciò da un volo e, se necessario, con- richiede molta forza e pazienza. segnerà loro un rapporto medico 32
I familiari che si occupano delle che tengano conto anche delle cure dovrebbero pertanto chiedersi, proprie esigenze, poiché altrimenti senza problemi di coscienza, se potrebbe esservi il rischio che per- e in quale misura possono offrire dano le forze per assistere la per- loro tali cure. Infatti, è importante sona malata. Grado di soddisfazione dei familiari nell’assistenza della persona Il seguente sondaggio intende sostenere i familiari a riconoscere i propri limiti e le proprie risorse nell’assistenza della persona malata. Inoltre, offre anche una panoramica delle possibili strutture di assistenza. Come mi sento nell’assistere la persona colpita? Segnare con una crocetta Molto bene Bene Né bene né male Male Molto male Quali aspetti dell’assistenza stanno andando bene? In quale ambito vi sono problemi nell’assistenza? Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 33
Mi serve un cambiamento nell’assistenza della persona malata? Segnare con una crocetta Sì No, tutto va bene nella mia attività di assistenza Al momento no, forse in un secondo momento Se sì, di quali cambiamenti necessito? Mi serve aiuto nei lavori domestici Mi occorre una pausa Mi occorrono più pause Mi serve più tempo per me, per i miei amici, per la mia famiglia Mi serve aiuto o per meglio dire la presa a carico della cura della persona malata Mi occorre un sostegno psicologico Chi mi offre sostegno? Parenti Amici e amiche Vicini di casa Leghe cantonali e regionali contro il cancro Spitex Cure oncologiche domiciliari Psico-oncologo (vedi p. 67) Servizio di assistenza diurno Servizio di volontariato Servizio di trasporto Servizio pasti Sorveglianza notturna Nell’assistenza, Le raccomandiamo di avvalersi del supporto di specialisti. Parli con la Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro (vedi pp. 74 sg.) riguardo all’offerta di sostegno. 34
La Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro Un’affezione tumorale rappresenta sempre un peso enorme. Infatti, non ne soffrono solamente le persone malate, bensì anche i loro familiari, che spesso non devono occuparsi soltanto delle questioni mediche, ma anche di quelle finanziarie e organizzative. Il personale delle Leghe cantonali contro il cancro Le fornirà le informazioni e La aiuterà nella riorganizzazione della Sua situazione sociale e finanziaria. Inoltre, le Leghe cantonali contro il cancro supportano le persone malate anche finanziariamente. Esse sono in grado di rispondere a tutte le domande, quali: • come organizzo un intervento Spitex? • Chi si occupa dei bambini se un genitore deve andare all’ospedale? • Chi si occupa dei bambini se questi hanno problemi psicologici? • Come è possibile organizzare un aiuto domiciliare, un servizio di trasporto della Croce Rossa oppure l'intervento di un volontario per un’assistenza oraria dei pazienti? • Come cambiano le condizioni finanziarie se una persona non è più in grado di lavorare? • Com’è la situazione in relazione alle assenze dal lavoro, alle indennità giornaliere e all’Assicurazione per l’invalidità (AI)? • Vi sono incontri di gruppo e corsi in cui i pazienti e i loro familiari possono parlare delle loro paure ed esperienze e imparare in che modo affrontare la malattia? Tumori e metastasi cerebrali negli adulti 35
Puoi anche leggere