Tumori e metastasi cerebrali negli adulti - Un'informazione della Lega contro il cancro per malati e familiari - Lega contro ...

Pagina creata da Emanuele Scognamiglio
 
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Tumori e metastasi cerebrali negli adulti - Un'informazione della Lega contro il cancro per malati e familiari - Lega contro ...
Tumori e metastasi
cerebrali negli adulti

           Un'informazione della Lega
                       contro il cancro
                  per malati e familiari
Tumori e metastasi cerebrali negli adulti - Un'informazione della Lega contro il cancro per malati e familiari - Lega contro ...
Le Leghe contro il cancro in Svizzera:
prossimità, confidenzialità, professionalità
Offriamo consulenza e sostegno di prossimità ai pazienti oncologici, ai
loro familiari e amici. Nelle 60 sedi delle Leghe contro il cancro operano
un centinaio di professionisti ai quali si può far capo gratuitamente
durante tutte le fasi della malattia.
Le Leghe cantonali organizzano campagne di sensibilizzazione e pre-
venzione delle malattie tumorali presso la popolazione, con l’obiettivo
di promuovere stili di vita salutari e quindi ridurre il rischio individuale
di ammalarsi di cancro.

Impressum
Editrice                                              Collaboratori Lega svizzera contro il cancro,
Lega svizzera contro il cancro                        Berna
Effingerstrasse 40, casella postale, 3001 Berna       Dr. med. Karin Huwiler, collaboratrice scientifica
Tel. 031 389 91 00, fax 031 389 91 60                 Sabine Jenny, MAE, infermiera professionale HF
info@legacancro.ch, www.legacancro.ch                 Susanne Lanz, redattrice
                                                      Nicole Maeder, collaboratrice scientifica
Direzione del progetto – 2a edizione in tedesco
                                                      Ernst Schlumpf, collaboratore redazionale
Nicole Maeder, collaboratrice scientifica,
                                                      Lorenzo Terzi, collaboratore pubblicazioni
Lega svizzera contro il cancro, Berna
                                                      Dr. med. Mark Witschi, collaboratore scientifico
Ernst Schlumpf, collaboratore pubblicazioni,
Lega svizzera contro il cancro, Berna                 Traduzione
                                                      Christian La Cava, Zurigo
Familiare di una persona colpita dal cancro
in qualità di esperta                                 Lettorato
Sibille Wild-Lüscher, commerciante, Nieder-           Antonio Campagnuolo, Lugano
urnen                                                 Paolo Valenti, Zurigo
Consulenza specialistica                              Immagine di copertina
Dr. med. Eva Ebnöther, Zollikon                       Adamo ed Eva, disegno di Albrecht Dürer
Dr. med. Silvia Hofer, capo servizio Medicina
                                                      Illustrazioni
oncologica, Dipartimento di Medicina, Ospedale
                                                      p. 7: Frank Geisler, illustratore scientifico,
cantonale di Lucerna
                                                      Berlino
PD Dr. med. Patrick Roth, medico capoclinica
                                                      pp. 13, 14, 16: Daniel Haldemann, Wil SG
e coordinatore dell’Istituto di ricerca cerebrale,
Ospedale universitario di Zurigo                      Immagini
Prof. Dr. med. Roger Stupp, direttore della clinica   p. 4: ImagePoint AG, Zurigo
oncologica e responsabile del Centro tumori,          pp. 20, 40: Shutterstock
Ospedale universitario di Zurigo                      p. 45: Armin Thöni, Lindenhofspital, Berna
Prof. Dr. med. Michael Weller, direttore della        p. 66: Peter Schneider, Thun
clinica neurologica e responsabile dell’Istituto
                                                      Design
di ricerca cerebrale, Ospedale universitario
                                                      Wassmer Graphic Design, Zäziwil
di Zurigo
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                                                      Jordi AG, Belp

Questo opuscolo è disponibile anche in lingua tedesca e francese.

© 2015, 2009, Lega svizzera contro il cancro, Berna | 2 a edizione rivista

LSC | 8.2018 | 800 I | 031078012111
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Indice

 5 Editoriale                           36 La pianificazione del
                                           trattamento
 6 Che cos’è il cancro?                 36 Pianificazione del trattamento
                                        36 Principi della terapia
12   Il sistema nervoso                 37 Obiettivi della terapia
12   Il sistema nervoso centrale        38 Si faccia accompagnare e
12   Il sistema nervoso periferico         consigliare
13   Il cervello                        38 Spetta a Lei decidere

17 Tumori cerebrali                     42 Quale terapia in caso di
18 Cause e fattori di rischio              gliomi o metastasi cerebrali?
19 Classificazioni OMS dei              42 Terapia dei gliomi
   tumori cerebrali                     50 Terapia delle metastasi
                                           cerebrali
21 I gliomi                             52 Studi clinici
22 Disturbi e sintomi
23 Esami e diagnosi                     53 Gestione degli effetti indesi-
                                           derati
26   Altri tumori cerebrali             53 L’informazione è essenziale
26   Meningiomi                         54 Farmaci e misure di accom-
26   Adenomi ipofisari                     pagnamento
26   Neurinomi
27   Linfomi del sistema nervoso        55 Ulteriori possibilità di
     centrale                              trattamento
                                        55 Terapie di supporto
28 Metastasi cerebrali                  57 Terapia del dolore
28 Disturbi e sintomi                   57 Medicina complementare
28 Esami e diagnosi                     58 Misure palliative

29 Particolarità delle affezioni        61 Dopo le terapie
   tumorali al cervello                 62 Assistenza dopo il
29 Cambiamento della psiche                trattamento
30 Crisi epilettiche                    63 Riabilitazione
30 Guida dei veicoli                    65 Consulenza psicosociale
32 Volare                               65 Il ritorno alla quotidianità
32 Anche i familiari sono
   coinvolti                            67 Consulenza e informazione

                                     Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   3
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Cara lettrice, caro lettore

     Quando nel      Una diagnosi di cancro è spesso             I tumori cerebrali e le metastasi
testo è utilizzata
                     uno shock, sia per chi la riceve in         cerebrali possono portare a cam-
      soltanto la
 forma maschile      prima persona, sia per i familiari e        biamenti mentali nei pazienti. Si
    o femminile,     gli amici. Stravolge la quotidiani-         tratta di una grande sfida sia per le
 essa si riferisce   tà e cambia, da un momento all’al-          persone colpite sia per l’ambiente
    a entrambe.      tro, le prospettive di vita. Scatena        circostante. Il presente opuscolo
                     una tempesta di sentimenti con-             offre una panoramica completa di
                     trastanti di paura, di rabbia e di          questi cambiamenti e informazioni
                     speranza. Suscita mille interroga-          sulle opzioni di trattamento.
                     tivi.
                                                                 In caso di domande, non esiti a ri-
                     Con le informazioni contenute in            volgersi a un medico o al perso-
                     questo opuscolo, vorremmo sup-              nale curante. Chieda aiuto a chi Le
                     portarla nell'affrontare la malattia.       sta vicino: familiari, amici, vicini di
                     Lo sviluppo, la diagnosi e il tratta-       casa.
                     mento dei gliomi e delle metastasi
                     cerebrali sono qui descritti in detta-      Nei numerosi opuscoli della Lega
                     glio. I gliomi sono un tipo comune          contro il cancro troverà ulteriori in-
                     di tumore al cervello e le metastasi        formazioni e suggerimenti. Inoltre,
                     cerebrali derivano da altri tumori          può contare sul sostegno e sulla
                     presenti nel corpo. Suggerimenti            disponibilità all’ascolto delle con-
                     utili per il post-terapia e altri ser-      sulenti specializzate delle Leghe
                     vizi di supporto possono aiutarla           cantonali e regionali nonché della
                     a gestire meglio la Sua vita con il         Linea cancro.
                     cancro.
                                                                 A p. 74 sono elencati i recapiti dei
                     La terapia dei gliomi e delle meta-         rispettivi servizi di consulenza.
                     stasi cerebrali è diventata più effi-
                     cace e più tollerabile negli ultimi         Le auguriamo ogni bene.
                     anni. Essa può rallentare il decorso
                     della malattia e alleviare i sintomi.               La Sua Lega contro il cancro
                     Anche se una guarigione perma-
                     nente non è possibile, le misure di
                     accompagnamento possono tut-
                     tavia mantenere e promuovere la
                     qualità della vita.

                                                              Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   5
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Che cos’è il cancro?

Il termine «cancro» denota un in-       verso un ingrossamento dei lin-
sieme di malattie diverse che pre-      fonodi oppure con alterazioni del
sentano caratteristiche comuni:         quadro ematologico.
• cellule che, in origine, erano
   normali incominciano a pro-          I tumori maligni solidi che origi-
   liferare in modo incontrollato,      nano dai tessuti di rivestimento,
   trasformandosi così in cellule       come la pelle e le mucose, o dai
   cancerose;                           tessuti ghiandolari sono chiamati
• le cellule cancerose s’infiltrano     «carcinomi». La maggior parte dei
   nel tessuto circostante distrug-     tumori maligni è costituita da car-
   gendolo e invadendolo;               cinomi.
• le cellule cancerose hanno la
   capacità di staccarsi dal loro       I tumori maligni solidi originano
   luogo d’insorgenza per formare       da tessuti connettivi, adiposi, car-
   nuovi focolai di malattia in altre   tilaginei, muscolari e ossei o da
   parti del corpo (metastasi).         vasi. I tumori e le metastasi cere-
                                        brali ivi descritti appartengono a
Quando si parla di «cancro» s’in-       questa categoria.
tende una crescita incontrollata,
maligna di cellule corporee. Spes-      Benigno o maligno?
so il cancro è chiamato anche «tu-      I tumori benigni, crescendo, com-
more». Un tumore è un accumulo          primono i tessuti sani, ma non li
patologico di cellule che può es-       infiltrano. Inoltre, i tumori benigni
sere di natura benigna o mali-          non formano metastasi. Secondo
gna. I tumori maligni sono spes-        la loro localizzazione, anche i tu-
so designati anche con il termine       mori benigni possono tuttavia
«neoplasie». Una neoplasia è una        provocare seri disturbi dovuti alla
massa di nuova formazione, una          compressione di tessuti sani (per
neoformazione (dal greco neos =         es. nervi) o a stenosi di orifizi o
nuovo).                                 condotti anatomici (per es. vasi
                                        sanguigni).
Vi sono oltre duecento tipi diversi
di cancro. Si opera una distinzione     Vi sono tumori benigni che, con
tra tumori solidi, che originano        il tempo, possono evolvere in tu-
dalle cellule di un organo e che        mori maligni. I polipi intestinali
formano un nodulo (per es. nel          ne sono un esempio. Si tratta di
cancro del seno), e malattie del si-    escrescenze sulla superficie della
stema sanguigno e linfatico (per        mucosa intestinale che possono
es. leucemie). Una leucemia può         precedere la comparsa di un can-
manifestarsi, per esempio, attra-       cro dell’intestino.

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Grafico 1

 Come si forma un tumore
 Esempio: carcinoma, tumore maligno che trae origine da tessuti
 epiteliali di rivestimento

 Il tumore incomincia a svilupparsi nel tessuto sano.

 Tumore maligno                                                   Tessuto sano
 Il tumore si infiltra nei tessuti adiacenti. Attraverso i vasi sanguigni
 (in rosso/blu) e linfatici (in verde), le cellule tumorali si diffondono
 in altri organi dove formano metastasi.

 Cellule tumorali
                                                               Vasi sanguigni
 Vasi linfatici
                                                        Cellule tumorali

                                    Tumori e metastasi cerebrali negli adulti    7
I tumori maligni, invece, s’infil-      ramente. Tali cellule proliferano in
trano nei tessuti adiacenti, dan-       modo incontrollato e si accumu-
neggiandoli. Inoltre, essi formano      lano fino a formare un nodulo, un
nuovi vasi sanguigni per approvvi-      tumore.
gionarsi di sostanze nutritive.
                                        Dimensioni inimmaginabili
Le cellule cancerose possono rag-       Un tumore con un diametro di un
giungere i linfonodi e altri organi     centimetro è costituito da milioni
attraverso i vasi linfatici e sangui-   di cellule. Gli sono occorsi presu-
gni, e formarvi metastasi. Di solito,   mibilmente diversi anni per rag-
è possibile stabilire da quale or-      giungere tale grandezza. In altre
gano e tipo di cellula derivino le      parole: un tumore non insorge
metastasi.                              dall’oggi al domani. La sua velo-
                                        cità di crescita può variare secon-
Tutto ha inizio nella cellula           do il tipo di cancro.
I tessuti e gli organi che formano il
nostro corpo sono costituiti da mi-     Cause
lioni di cellule. Il nucleo cellulare   Le malattie oncologiche sono da
racchiude il piano di costruzione       ricondurre a mutazioni del patri-
dell’essere vivente: il patrimonio      monio genetico delle cellule. Al-
genetico (genoma) con i suoi cro-       cuni dei fattori che favoriscono tali
mosomi e geni; esso è composto          mutazioni e che giocano un ruolo
dal DNA (acido desossiribonu-           nell’insorgenza del cancro sono
cleico), il materiale portatore del     noti:
messaggio genetico.                     • il naturale processo d’invec-
                                           chiamento;
La divisione cellulare dà origine       • lo stile di vita (alimentazione
a nuove cellule, assicurando così          poco equilibrata, attività fisica
il ricambio cellulare. Il patrimo-         insufficiente, fumo, alcol, ecc.);
nio genetico può subire dei danni       • influssi esterni (per es. virus,
se, durante il processo di divisione       sostanze nocive, fumo, raggi
cellulare, si verificano degli errori      UV);
oppure per tante altre cause. Nor-      • fattori ereditari e genetici.
malmente le cellule sono in grado
di riconoscere e riparare i danni       Vi sono fattori di rischio influen-
subiti oppure di programmare la         zabili e fattori di rischio non in-
propria morte. Tuttavia, può acca-      fluenzabili. Si stima che all’incirca
dere che tali meccanismi falliscano     un terzo delle malattie oncologiche
e che le cellule danneggiate (mu-       potrebbero essere evitate elimi-
tate) riescano a moltiplicarsi libe-    nando fattori di rischio come il ta-

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bacco o l’alcol. Le altre malattie         Stile di vita
oncologiche sono da ricondurre a           Lo stile di vita è modificabile. In
fattori di rischio non modificabili o      altre parole, è possibile modifi-
sconosciuti.                               care le proprie abitudini in fatto di
                                           fumo, alcol, alimentazione e mo-
In generale, sono molteplici i fat-        vimento. Vivendo in modo sano,
tori che concorrono all’insorgenza         si può quindi ridurre il proprio ri-
del cancro. Nel caso singolo, in-          schio di ammalarsi di alcuni tipi di
vece, spesso non è possibile indi-         cancro.
viduare con esattezza i fattori che
hanno causato la malattia.                 Influssi esterni
                                           A taluni influssi esterni, come per
Invecchiamento                             esempio le polveri sottili, siamo
Il naturale processo d’invecchia-          esposti involontariamente. Le no-
mento favorisce l’insorgenza di            stre possibilità di mettercene al
malattie oncologiche. La maggior           riparo sono assai limitate. Da tal
parte dei tipi di cancro sono tanto        altri influssi esterni, invece, pos-
più frequenti quanto più avanzata          siamo salvaguardarci, per esem-
è l’età. Suppergiù il 90 percento          pio attraverso la protezione solare
delle malattie oncologiche insor-          contro i raggi UV o le vaccinazioni
gono in persone che hanno supe-            contro i virus che favoriscono l’in-
rato i 50 anni di età.                     sorgenza del cancro.

Di norma, la divisione cellulare e i       Fattori genetici
meccanismi di riparazione si svol-         Si stima che da cinque a dieci pa-
gono correttamente. Cionono-               zienti oncologici su cento presen-
stante, con il tempo e l’avanzare          tano un’alterazione del patrimonio
dell’età, si accumulano gli errori         genetico che accresce il rischio di
nel patrimonio genetico che po-            contrarre il cancro e la cui natura
trebbero dare origine a una malat-         ereditaria può essere accertata. In
tia oncologica. Con l’età aumenta          tali casi si parla di tumori «eredi-
quindi il rischio di ammalarsi di          tari». Le persone con una presunta
cancro. Poiché nella nostra società        o accertata predisposizione al can-
l’aspettativa media di vita è in au-       cro dovrebbero poter beneficiare
mento, si assiste a un incremento          di una consulenza genetica. Non è
dei casi di cancro.                        possibile influire sulla predisposi-
                                           zione stessa, ma alcuni tipi di can-
                                           cro possono essere diagnosticati
                                           precocemente oppure prevenuti
                                           con misure profilattiche.

                                        Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   9
Perché io?                               L’opuscolo intitolato «Quando an-
È possibile che si stia chiedendo        che l’anima soffre» (vedi p. 70) del-
perché il cancro abbia colpito pro-      la Lega contro il cancro si sofferma
prio Lei. Forse si domanda fra l’al-     sugli aspetti psicologici della ma-
tro: «Che cosa ho sbagliato?» È più      lattia, suggerendo possibili moda-
che normale porsi tali interrogativi     lità di gestione degli stati d’animo
ed essere colti dallo sgomento o         ad essa legati.
dalla rabbia. Le cause che portano
all’insorgenza di una malattia on-
cologica sono molto complesse e
difficili da capire anche per gli spe-
cialisti.

Nessuno può mettersi completa-
mente al riparo dal cancro. Pos-
sono ammalarsi di cancro sia le
persone che conducono una vita
sana, sia le persone con compor-
tamenti a rischio. Inoltre, di cancro
ci si può ammalare a qualsiasi età.
Che una persona si ammali di can-
cro oppure no, in parte, è anche
una questione di casualità o di de-
stino. In ogni caso, una diagnosi di
cancro comporta indiscutibilmen-
te un carico emotivo importante.

10
I miei appunti

                 Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   11
Il sistema nervoso

Il sistema nervoso è costituito            segnali di dolore. Esso li analizza
dall’encefalo, dal midollo spinale         e reagisce trasmettendo una ri-
e dai nervi periferici.                    sposta ad essi.

Quando in questo opuscolo si parla         Il midollo spinale è racchiuso nella
di «cervello», ci si riferisce in realtà   cavità della colonna vertebrale, nel
all’encefalo. Quest’ultimo appar-          cosiddetto «canale spinale». Esso
tiene al sistema nervoso centrale          ritrasmette le informazioni oppure
(vedi sotto) ed è situato all’interno      le elabora in modo indipendente.
della scatola cranica. L’encefalo          La colonna vertebrale e il cranio
è anatomicamente costituito da             proteggono il sistema nervoso
cervello (diviso a sua volta in te-        centrale dagli influssi esterni. Intor-
lencefalo e diencefalo), cervelletto       no al cervello e al midollo spinale,
e tronco cerebrale.                        che sono rivestiti dalle meningi,
                                           scorre il liquido cerebrospinale
Il sistema nervoso è paragonabile          detto ancha «liquor» (vedi «Il si-
a centri di comando collegati con          stema ventricolare», p. 16).
le rispettive vie di comunicazione
delle informazioni. Tali centri ela-
borano le informazioni che le vie          Il sistema nervoso
nervose trasmettono dal corpo ai           periferico
centri e viceversa.
                                           Il sistema nervoso periferico (SNP)
Il sistema nervoso recepisce anche         comprende quella parte del siste-
le informazioni provenienti dal-           ma nervoso che si situa al di fuori
l’ambiente circostante, innescan-          del cervello e del midollo spinale.
do le rispettive reazioni in base al-
le informazioni ricevute.                  Alcuni nervi del sistema nervoso
                                           periferico recepiscono i segnali
                                           dall’ambiente e li trasmettono al
Il sistema nervoso                         cervello, mentre altri nervi trasmet-
centrale                                   tono gli impulsi dal cervello a tutto
                                           il corpo.
Il cervello e il midollo spinale sono
definiti con l’espressione «sistema        I nervi facciali sono gli unici ad es-
nervoso centrale» (SNC). Il cervello       sere direttamente collegati al cer-
recepisce, attraverso i nervi, se-         vello. Tutti gli altri nervi conflui-
gnali recanti informazioni prove-          scono nel midollo spinale.
nienti da tutto il corpo, per esempio

12
Grafico 2

                                        Il cervello in sezioni
                                        a emisfero cerebrale
                                        b meningi
                                        c ipofisi
                                        d tronco cerebrale
                                        e cervelletto

Il cervello                             stituendo una percentuale pari a
                                        solamente il due percento di tutto
Il cervello è un organo con un me-      il peso corporeo, esso necessita,
tabolismo elevato, vale a dire che      rispetto ad altri organi, di molta
necessita soprattutto di glucosio,      energia per svolgere le sue fun-
di zuccheri e di ossigeno. Pur co-      zioni.

                                     Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   13
La funzione del cervello                 pure controllati il linguaggio, le
Il cervello è l’organo centrale di co-   azioni mirate, l’apprendimento e
mando, di percezione degli stimoli       la memoria.
e di controllo di tutto il corpo.
                                         Nello stesso tempo, il cervello è
Esso controlla e coordina la mag-        anche la sede della vita psichica,
gior parte dei movimenti e le fun-       della personalità e delle capacità
zioni interne – per esempio la re-       mentali, dove nascono la creati-
spirazione, il battito cardiaco, la      vità, i sentimenti e i pensieri di una
pressione sanguigna, la tempera-         persona.
tura corporea – e regola la produ-
zione di ormoni.                         La sostanza del cervello
                                         Il cervello è costituito da cellule
Nel cervello vengono elaborati gli       nervose (neuroni) e dal tessuto di
stimoli sensoriali come la vista,        supporto (cellule gliali), che forma,
l’udito o il tatto. Qui vengono però     per esempio, l'involucro dei nervi.

Grafico 3

                                                          sistema
                                                          locomotore
                                                          percezione
                                                          del corpo
                                                          linguaggio
                                                          udito

                                                          vista

                                                          equilibrio

Suddivisione dei lobi cerebrali e        a   lobo frontale
del cervelletto (a–e)                    b   lobo parietale
                                         c   lobo occipitale
                                         d   lobo temporale
                                         e   cervelletto

14
Le cellule gliali possono essere            Lobo occipitale (grafico 3, c)
suddivise a loro volta in cellule di        Esso è situato nella regione poste-
supporto (astrociti) e cellule che          riore del cervello e rappresenta la
producono lo strato isolante attor-         sede, fra l’altro, dei centri respon-
no alle cellule nervose (oligoden-          sabili della vista.
drociti).
                                            Lobo temporale (grafico 3, d)
Gli emisferi cerebrali (grafico 2, a)       È situato lateralmente, in prossi-
I due emisferi cerebrali costitui-          mità delle tempie e costituisce, tra
scono la parte più importante del           l’altro, la sede dei centri responsa-
cervello e sono la sede in cui si svi-      bili dell’udito, del linguaggio, del
luppano importanti facoltà: il pen-         gusto e della memoria.
siero e la creatività.
                                            Il cervelletto (grafico 2, e;
Ogni emisfero governa la parte              grafico 3, e)
opposta del corpo: l’emisfero de-           Si situa nella regione posteriore
stro è responsabile della parte si-         del cranio (occipite), dietro il tronco
nistra del corpo e viceversa.               cerebrale e coordina i movimenti
                                            e controlla l’equilibrio e la postura
Ogni emisfero si suddivide a sua            del corpo.
volta in quattro lobi.
                                            Il tronco cerebrale (grafico 2, d)
Lobo frontale (grafico 3, a)                Collega il cervello al midollo spi-
È situato direttamente dietro la            nale. In esso si situano i centri ner-
fronte e costituisce la parte ante-         vosi che regolano le molte funzioni
riore del cervello. In questo lobo          primarie e involontarie (vegeta-
sono situati i centri di controllo del      tive), cioè quelle funzioni corporee
sistema locomotore, del pensiero,           indipendenti dalla nostra volontà,
della memoria, del giudizio e del-          per esempio il battito cardiaco, la
le associazioni di idee. Gran parte         respirazione, la digestione o la re-
della personalità di una persona è          golazione della temperatura cor-
controllata nel lobo frontale.              porea.

Lobo parietale (grafico 3, b)               Nel tronco cerebrale vengono, in-
Si trova nella zona centrale del            oltre, elaborati gli impulsi nervosi
cervello. Esso costituisce il centro        del midollo spinale e ritrasmessi
di raccolta delle informazioni rela-        agli emisferi cerebrali.
tive alle percezioni del corpo (fra
cui il tatto e l’orientamento).

                                         Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   15
Grafico 4
                                                             Il sistema ventricolare
                                                             a ventricolo laterale
                                                             b terzo ventricolo
                                                             c quarto ventricolo
                                                             d liquido cerebrospinale

L’ipofisi (grafico 2, c)                Il sistema ventricolare
L’ipofisi (o ghiandola pituitaria)      All’interno del cervello si trovano
produce ormoni che controllano a        varie cavità (ventricoli), che forma-
loro volta numerose funzioni cor-       no il sistema ventricolare, e all’in-
poree e che regolano la funzione        terno del quale viene prodotto il
di altri organi che producono or-       liquido cerebrospinale (liquor).
moni, come la tiroide, le ovaie, le
ghiandole surrenali e i testicoli.      Quest’ultimo è una sostanza chiara
                                        che, partendo da qui, scorre in tutto
Gli ormoni dell’ipofisi sono impor-     il sistema nervoso, compreso il
tanti, per esempio, per la crescita e   midollo spinale e il cervello. La sua
la capacità riproduttiva.               funzione è di proteggere questi
                                        organi dagli impatti fisici e dalle
                                        lesioni.

16
Tumori cerebrali

Tumori cerebrali primari                    disturbi del linguaggio, cambia-
Le proliferazioni cellulari nel cer-        menti di personalità o crisi epilet-
vello e nel midollo spinale ven-            tiche (vedi p. 22).
gono spesso definite «tumori del
sistema nervoso centrale» (SNC). I          Tumori cerebrali benigni
tumori primari si sviluppano diret-         Sono costituiti da cellule a crescita
tamente dalle cellule del cervello          lenta. Normalmente, questi tumori
e del suo involucro e non devono            non si infiltrano nel tessuto sano
essere confusi con le metastasi ce-         adiacente. Tuttavia, possono cau-
rebrali.                                    sare gravi disturbi e sintomi, per
                                            esempio se la pressione nel cervel-
Negli adulti, i tumori cerebrali ma-        lo aumenta o se i tumori premono
ligni primari rappresentano sola-           su aree importanti del cervello.
mente il due percento circa di tutte
le affezioni tumorali e sono da con-        Per questo motivo, in determinati
siderare quindi rari in relazione           casi, un tumore benigno può cau-
ad altri tumori.                            sare le stesse limitazioni di un tu-
                                            more maligno.
Nei bambini, i tumori sono in ge-
nerale una malattia rara. Tuttavia,         Tumori cerebrali maligni
quando i bambini sono colpiti dal           Sono costituiti da cellule a prolifera-
cancro, essi si ammalano spesso             zione rapida che si infiltrano nel tes-
di tumori cerebrali maligni.                suto circostante danneggiandolo.

Negli adulti, i tumori cerebrali dia-       Metastasi cerebrali
gnosticati si sviluppano perlopiù           Le metastasi sono tumori secon-
dalle cellule gliali (tessuto di sup-       dari derivanti da tumori di altri or-
porto) e solo molto raramente dai           gani (vedi p. 28). Quando raggiun-
neuroni (cellule nervose).                  gono il cervello vengono definiti
                                            «metastasi cerebrali». Le metastasi
Quando un tumore cerebrale si               cerebrali vengono definite in base
sviluppa, esso distrugge, tramite           all'origine del tumore originario,
repressione e occupando sempre              per esempio metastasi di un tu-
più spazio, il tessuto cerebrale at-        more del polmone, di un tumore
tiguo. Inoltre, il tumore si sviluppa       del seno, di un tumore del rene o
nel tessuto cerebrale circostante.          di un melanoma.
A seconda della localizzazione del
tumore e della velocità di crescita,        Le metastasi cerebrali sono molto
possono verificarsi, come primi             più comuni dei tumori cerebrali pri-
sintomi, vari disturbi quali paralisi,      mari. Le metastasi cerebrali sono

                                         Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   17
generalmente meglio delimitate           ecc.) che può favorire lo sviluppo
rispetto ai tumori cerebrali pri-        di tumori cerebrali.
mari. Sviluppandosi reprimono il
tessuto cerebrale sano.                  Un fattore di rischio sono le radia-
                                         zioni ionizzanti (radiazioni dovute
                                         ad una radioterapia precedente o
Cause e fattori di rischio               causate da incidenti nucleari), che
                                         possono essere una causa di tu-
Nonostante la ricerca approfon-          mori cerebrali.
dita, finora non è ancora stato possi-
bile identificare né cause né fattori    Non vi sono misure preventive o
di rischio chiari che portano allo       metodi di diagnosi precoce, quindi
sviluppo dei tumori cerebrali.           né screening né esami preventivi.
                                         Gli screening sono esami condotti
I tumori al cervello insorgono di        su un gran numero di individui per
regola spontaneamente, senza al-         rilevare i fattori di rischio o le fasi
cuna causa o influenza esterna.          iniziali di una malattia. Sebbene
Solo in casi molto rari si è in pre-     i tumori cerebrali possano insor-
senza di una malattia ereditaria         gere a qualsiasi età, l’incidenza
(neurofibromatosi, sindrome di           è più elevata fra gli adulti di età
Turcot, sindrome di Li-Fraumeni,         superiore ai 50 anni.

 I telefoni cellulari
 L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) classifica i campi
 elettromagnetici che vengono emanati dai telefoni cellulari come
 «potenzialmente cancerogeni». Tuttavia, studi su larga scala non
 sono riusciti a stabilire un legame significativo tra l’influsso delle
 onde elettromagnetiche e la frequenza con cui si telefona con un
 dispositivo mobile.

 L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) raccomanda di
 mantenere più bassa possibile l'esposizione alle radiazioni nell’uti-
 lizzo di telefoni cellulari, soprattutto per i bambini e gli adolescenti.
 Informazioni aggiornate sugli studi e sul comportamento corretto
 nell’utilizzo di telefoni cellulari e smartphones sono disponibili sul
 sito web dell’UFSP (vedi p. 72, «Internet») e sul sito della Lega
 contro il cancro (www.legacancro.ch).

18
Classificazione OMS                        Per valutare tali fattori viene effet-
dei tumori cerebrali                       tuato un prelievo del tessuto me-
                                           diante un intervento chirurgico.
La classificazione elaborata dal-          Nel caso di una localizzazione diffi-
l'Organizzazione mondiale della            cile viene effettuata solo una biop-
sanità (OMS) suddivide i tumori            sia (ossia il prelievo di un cam-
cerebrali in base alle cellule da cui      pione di tessuto) e il prelievo viene
sono originati.                            poi esaminato al microscopio.

Inoltre, in base ad una particolare
scala distingue quattro gradi di
malignità di un tumore (grado di
malignità).

Il grado di malignità dipende dal-
la misura in cui le cellule tumo-
rali differiscono dalle cellule sane
e dalla loro rapidità di crescita e
diffusione.

 Classificazione della malignità in base ai gradi I–IV definiti dall'OMS

 Grado I      Tumori a crescita lenta, delimitati in modo chiaro, che in
              genere possono essere trattati con successo mediante
              un intervento chirurgico.

 Grado II     Tumori a crescita relativamente lenta che tendono a
              ripresentarsi dopo un trattamento, talvolta come tumore
              di grado più elevato.

 Grado III    Tumori maligni che crescono più rapidamente dei
              tumori di grado I o II e che invadono il tessuto circo-
              stante. Anche questi tumori possono riapparire dopo
              un primo trattamento, spesso anche con un grado di
              malignità maggiore.

 Grado IV     Tumori molto maligni a crescita rapida che si diffondono
              rapidamente nel tessuto adiacente.

                                        Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   19
20
I gliomi

Nel presente opuscolo ci concen-             I gliomi si sviluppano dalle cellule
treremo in particolare sui gliomi.           gliali, che formano il tessuto di
Questi rappresentano, infatti, il            supporto del sistema nervoso. I di-
gruppo più grande dei tumori cere-           versi tipi di cellule gliali producono
brali primari. Inoltre, illustreremo         diversi gliomi. Gli astrocitomi,
brevemente anche alcuni altri tu-            chiamati anche «tumori astrocita-
mori cerebrali. Considerando che             ri», si sviluppano da cellule gliali a
le metastasi di altri tumori si ma-          forma di stella (astrociti).
nifestano spesso nel cervello, ci
occuperemo, sebbene in misura                I tumori astrocitari vengono rag-
minore, anche delle metastasi ce-            gruppati in diverse categorie.
rebrali.
                                             Astrocitomi pilocitici
L'OMS distingue più di 100 tipi di           (grado I OMS)
tumori cerebrali che vengono clas-           Si manifestano principalmente nei
sificati in base al tipo di cellule da       bambini e nei giovani adulti. Il de-
cui hanno avuto origine. Essi sono           corso è di solito benigno, in quanto
molto diversi fra loro dal punto di          nella maggior parte dei casi pos-
vista della struttura cellulare e dei        sono essere completamente ri-
tipi di tessuto.                             mossi chirurgicamente in modo
                                             da guarire le persone che ne sono
I tumori cerebrali primari più co-           affette.
muni sono i gliomi, che compren-
dono gli astrocitomi (grado OMS              Astrocitomi (grado II e III OMS)
da I a III), gli oligodendrogliomi           Questi tumori possono insorgere
(grado II e III OMS) e i glioblastomi        in tutte le aree del cervello e del
(grado IV OMS). Questi ultimi                midollo spinale. Negli adulti si svi-
sono i più comuni e rappresentano            luppano con maggiore frequenza
circa il 50 percento di tutti i gliomi.      nel cervello.

 500–700 persone colpite
 Ogni anno, in Svizzera, circa 500–700 persone contraggono un
 tumore cerebrale, perlopiù un glioma. Gli uomini si ammalano con
 una frequenza leggermente maggiore rispetto alle donne. Quattro
 pazienti su dieci hanno tra i 50 e i 69 anni, gli altri sono più giovani
 o più anziani.

                                          Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   21
Astrocitomi diffusi (grado II OMS)      non sono necessariamente l’indi-
Sono particolarmente comuni nei         zio di un tumore. Tuttavia, tali sin-
giovani adulti e tendono a ripre-       tomi dovrebbero essere chiariti
sentarsi dopo un trattamento,           dal punto di vista medico.
spesso con un grado di malignità
maggiore.                               Negli adulti, questi disturbi si svi-
                                        luppano perlopiù gradualmente:
Astrocitomi anaplastici                 • crisi epilettiche (vedi p. 30), che
(grado III OMS)                           si manifestano, per esempio,
Colpiscono principalmente per-            attraverso movimenti involon-
sone di età superiore ai 50 anni.         tari di braccia e gambe o turbe
Questi tumori possono trasfor-            della coscienza;
marsi gradualmente in glioblasto-       • nausea e vomito (a causa
mi (grado IV).                            dell'aumentata pressione nella
                                          cavità cranica);
Oligodendrogliomi                       • vertigini e disturbi dell'equili-
(grado II e III OMS)                      brio;
Si sviluppano da un altro tipo di       • disturbi della vista: disturbi del
cellule gliali, ossia dagli oligoden-     campo visivo o visione doppia;
drociti. Questi tumori si manife-       • disturbi del linguaggio e afasia
stano soprattutto negli adulti sot-       anomica (ossia difficoltà nel
to i 50 anni.                             trovare le parole con cui espri-
                                          mersi);
Glioblastomi (grado IV OMS)             • cambiamenti dell'umore (per
Questi tumori maligni sono i tu-          es. apatia, irritabilità), del
mori cerebrali più frequenti negli        comportamento e della perso-
adulti e si manifestano a partire         nalità;
dai 50 anni di età.                     • riduzione della capacità di
                                          apprendimento e di giudizio
                                          nonché disturbi della memoria;
Disturbi e sintomi                      • mal di testa insolitamente
                                          forti che si presentano spesso
I sintomi dipendono soprattutto           durante la notte o alle prime
dall’ubicazione del tumore e dalla        ore del mattino. Si tratta di mal
loro rapidità di crescita, meno dal-      di testa perlopiù acuti e diversi
la loro natura.                           dai soliti dolori al capo.

I sintomi descritti qui di seguito
possono anche essere dovuti ad
altre malattie più innocue e quindi

22
Esami e diagnosi                            Lo scopo dell'esame obiettivo è:
                                            • la verifica della capacità di
Nel caso di disturbi e sintomi che            funzionamento del sistema
denotano un tumore cerebrale, di              nervoso;
regola vengono effettuati diversi           • l’accertamento della capacità
accertamenti: indagine in merito              di reazione e di coordina-
ai sintomi (anamnesi), esami neu-             mento;
rologici, ossia relativi al sistema         • l'esame della capacità di
nervoso, e diagnostica per imma-              reazione di diversi gruppi
gini. In definitiva, tuttavia, la dia-        muscolari a stimoli esterni:
gnosi può essere garantita solo se            i movimenti oculari, il campo
viene prelevato ed esaminato un               visivo e i riflessi vengono
campione di tessuto. Sulla base               controllati molto accurata-
dei risultati, è possibile pianificare        mente.
la terapia più appropriata.
                                            Se gli esami neurologici consoli-
Una diagnosi precoce di un tu-              dano il sospetto di un tumore ce-
more cerebrale non significa tutta-         rebrale si effettuano esami di dia-
via sempre che esso possa essere            gnostica per immagini.
trattato con maggiore successo.
                                            Diagnostica per immagini
Anamnesi                                    Per diagnosticare e supportare la
Il medico esegue dapprima una               terapia, nel caso di un tumore ce-
consultazione accurata del pazien-          rebrale ci si avvale dei seguenti
te (anamnesi) per farsi un'idea             strumenti di diagnostica per im-
riguardo ai sintomi. Tra l’altro, egli      magini:
vorrà sapere quando si manife-              • risonanza magnetica tomo-
stano i sintomi e quanto sono pro-            grafica (chiamata anche MRT o
nunciati.                                     dall’inglese MRI oppure tomo-
                                              grafia a risonanza magnetica),
Esame obiettivo                             • tomografia assiale compute-
Se si sospetta un tumore cerebrale,           rizzata (TC)
il medico eseguirà anche un esa-            • tomografia a emissione di
me fisico approfondito (chiamato              positroni (PET)
«obiettivo»). Una parte importante          • spettroscopia di risonanza
di questo controllo è l'esame neu-            magnetica nucleare (NMR).
rologico.

                                         Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   23
Risonanza magnetica tomografica         (PET) sfrutta questo aspetto. Men-
La risonanza magnetica tomogra-         tre le tecnologie convenzionali (TC
fica (MRT, MRI) effettuata median-      e MRT) forniscono solo immagini
te mezzi di contrasto è il metodo       anatomiche, la PET può anche ren-
standard per la diagnosi dei tumo-      dere visibili i processi metabolici.
ri cerebrali.                           A tale scopo al paziente viene
                                        somministrata una soluzione mar-
Il tomografo a risonanza magne-         cata radioattivamente, per esem-
tica produce immagini in sezione        pio la fluoro-etil-tirosina (FET).
del corpo. A tale scopo, con la riso-
nanza magnetica vengono prodot-         La PET può anche essere combi-
ti e registrati segnali che vengono     nata con una TC o con una MRT.
elaborati in un'immagine.
                                        Spettroscopia di risonanza
Tomografia assiale computerizzata       magnetica nucleare
La tomografia assiale computeriz-       Nella spettroscopia di risonanza
zata (TC) è, analogamente alla ri-      magnetica (NMR) vengono resi vi-
sonanza magnetica, una speciale         sibili anche i processi metabolici, il
procedura a raggi X che visualizza      che consente di trarre conclusioni
in sezioni le strutture del corpo e     sul tipo di tumore o rispettivamen-
degli organi. Nell’esame tomogra-       te sulla sua malignità. Il tessuto
fico computerizzato ci si avvale dei    tumorale distrutto dalla terapia
raggi X.                                può essere distinto dalle cellule
                                        tumorali maligne ancora attive.
I metodi di diagnostica per imma-
gini TC e MRT possono determi-          Le varie informazioni fornite dal-
nare con precisione l’ubicazione, le    le procedure di diagnostica per
dimensioni e l'estensione, ovvero       immagini consentono un'atten-
la massa del tumore, nonché             ta pianificazione della terapia, per
la compromissione di importanti         esempio di un’operazione e/o di
centri cerebrali (centro del lin-       una radioterapia, e aiutano a pro-
guaggio, dell’udito, della vista,       teggere il tessuto sano circostante.
ecc.).
                                        Biopsia
Tomografia a emissione di               La diagnostica per immagini, tutta-
positroni                               via, non è praticamente mai suf-
I tumori maligni hanno un meta-         ficiente per classificare con pre-
bolismo molto più pronunciato           cisione un tumore, e dunque un
rispetto ai tessuti sani. La tomo-      esame microscopico del tessuto è
grafia a emissione di positroni         essenziale.

24
Di conseguenza, di regola, in caso          Puntura lombare
si sospetti la presenza di un tumo-         La puntura lombare è un intervento
re cerebrale, si effettua in un se-         con cui si inserisce un ago tra le
condo momento un intervento chi-            vertebre lombari nello spazio che
rurgico per rimuovere il tumore.            circonda il midollo spinale. L’inter-
Qualora un tale intervento non              vento può essere effettuato con
dovesse essere possibile, viene             o senza anestesia locale. Quindi
prelevato un campione di tessuto            vengono prelevati ed esaminati
mediante biopsia.                           alcuni millilitri (ml) di liquido ce-
                                            rebrospinale (liquor) per verificare
Una biopsia può essere effettuata           la presenza di eventuali cellule
laddove la PET mostra la massima            tumorali. Si tratta di un esame che
attività, nel caso in cui il tumore si      si rende necessario solo in deter-
trovi in un punto difficile da rag-         minati casi.
giungere e non sia operabile.
                                            Marcatori molecolari
Inoltre, fornisce quindi informa-           La moderna diagnostica dei tumo-
zioni sul tipo e sul grado del tu-          ri cerebrali include anche esami
more, indicazioni che consentono            molecolari (genetici) del materiale
una raccomandazione terapeutica.            tumorale. Questi ulteriori esami
                                            contribuiscono a caratterizzare me-
                                            glio i tumori e a rendere la terapia
                                            più individuale e mirata.

 Idrocefalo
 Con il termine «idrocefalo» (dal latino hydros = acqua, kephalus =
 testa) ci si riferisce a un ingrandimento dei ventricoli in cui si trova
 il liquido cerebrospinale (liquor).

 Alcuni tumori cerebrali provocano un’idrocefalia perché impediscono
 il deflusso del liquido cerebrospinale. In questo modo aumenta
 la pressione all'interno del cranio (pressione intracranica), fattore
 che può provocare nausea, vomito e turbe della coscienza e – se il
 disturbo non viene trattato – può portare anche alla morte.

 L'idrocefalia può essere trattata con il drenaggio ventricolare,
 descritto a pagina 44.

                                         Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   25
Altri tumori cerebrali

Meningiomi                              Tumori non funzionanti
                                        Nelle cellule di questi tumori non
I meningiomi sono tumori cere-          vengono prodotti ormoni. Tutta-
brali comuni. Di regola (oltre          via, si possono verificare i seguen-
l'85%) sono tumori benigni e pos-       ti problemi:
sono essere trattati con successo       • la pressione di questi tumori
con la chirurgia. Essi si sviluppano       può anche compromettere la
dalle meningi nella cavità cranica         produzione di ormoni dell’ipo-
o lungo la spina dorsale. In rari          fisi, fattore che può a sua volta
casi, i meningiomi possono anche           provocare vari disturbi.
essere maligni (grado II e III) e ri-   • I primi sintomi degli adenomi
apparire dopo l'intervento chirur-         ipofisari sono spesso disturbi
gico. In questi casi, dopo l'inter-        della vista, poiché il tumore
vento chirurgico, si raccomanda            preme sui nervi ottici.
spesso la radioterapia.

                                        Neurinomi
Adenomi ipofisari
                                        I neurinomi originano dalle cellule
Gli adenomi ipofisari (tumori della     che rivestono i nervi (le cosiddette
ghiandola pituitaria) sono general-     «cellule di Schwann»). Si tratta di
mente tumori benigni e vengono          tumori benigni che crescono len-
suddivisi in due gruppi in base agli    tamente.
aspetti funzionali: i tumori funzio-
nanti (o secernenti) e quelli non       Si possono sviluppare nell'area
funzionanti (non secernenti).           dei nervi cranici, nel midollo spi-
                                        nale o nei nervi periferici di tutto
Tumori funzionanti                      il corpo.
Sono costituiti da cellule ipofisa-
rie che producono ormoni. Questi        I neurinomi si presentano con
ormoni possono innescare vari           maggiore frequenza nella regione
sintomi, come disturbi della ferti-     del nervo uditivo e di quello dell'e-
lità o della crescita.                  quilibrio (neuroma dell’acustico o
                                        schwannoma vestibolare), dove
                                        la pressione sul nervo può provo-
                                        care disturbi dell’udito e dell'equi-
                                        librio.

26
Linfomi del sistema                              La maggior parte di questi linfomi
nervoso centrale                                 sono denominati «linfomi non
                                                 Hodgkin» e possono manifestarsi
I linfomi sono affezioni tumorali                a tutte le età, sebbene la frequenza
maligne del sistema linfatico.                   massima si situi tra il 5° e il 7° de-
                                                 cennio di vita. Negli scorsi anni il
Il sistema linfatico è una parte cen-            numero dei malati è aumentato in
trale del sistema immunitario che                modo significativo. Le ragioni di
combatte gli agenti patogeni. I va-              ciò non sono chiare. I linfomi del
si linfatici ramificati attraversano             sistema nervoso centrale vengono
tutto il corpo e vengono utilizzati,             di regola trattati con citostatici e/o
tra l’altro, per lo smaltimento delle            radioterapia (vedi pp. 46 sgg.).
sostanze di scarto dei tessuti.
                                                 Ulteriori informazioni generali sul
Il cervello non fa parte del sistema             tumore ai linfonodi sono reperi-
linfatico. In rari casi, tuttavia, i linfo-      bili nell’opuscolo della Lega contro
mi si manifestano esclusivamente                 il cancro «Linfomi Hodgkin e non-
nel cervello. Tali linfomi vengono               Hodgkin» (vedi p. 70). Tuttavia, i
chiamati «linfomi primari del si-                linfomi del sistema centrale ner-
stema nervoso centrale».                         voso non vengono discussi in tale
                                                 opuscolo.

                                              Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   27
Metastasi cerebrali

Le metastasi nel cervello, ossia i     • nausea e vomito;
tumori sviluppatisi come tumori        • perdita della capacità visiva;
secondari di altri tumori, sono più    • perdita della funzione senso-
frequenti dei gliomi. L'origine di       riale;
queste metastasi è solitamente da      • paralisi di una metà del corpo
ricercare in un cancro del polmone,      (emiparesi);
in un cancro del seno o in un can-     • mal di testa;
cro della pelle pigmentato (mela-      • cambiamenti psicologici come
noma). Tuttavia, anche il cancro         conseguenza diretta della
del rene, dell'intestino, dell'ovaio     malattia organica del cervello
o della prostata causa talvolta me-      (sindrome psicorganica);
tastasi cerebrali. A volte il tumore   • paralisi dei nervi cranici.
primario («tumore originario» o
«tumore iniziale») non può essere
identificato o comprovato.             Esami e diagnosi
Le metastasi cerebrali quindi non      Importante per la diagnosi delle
sono costituite da cellule cerebrali   metastasi cerebrali è la questione
ma da cellule del tumore primario.     se il tumore primario è noto o no.
In genere raggiungono il cervello
attraverso il flusso sanguigno.        Una risonanza magnetica cerebra-
                                       le (vedi pp. 23 sg.) con mezzi di
Sporadicamente, le metastasi ce-       contrasto è l'esame standard.
rebrali possono essere i primi sin-
tomi di un’affezione tumorale pre-     L'esame fisico (obiettivo) generale
cedentemente non diagnosticata.        e la diagnostica per immagini di
                                       tutto il corpo (per es. la TC) do-
                                       vrebbero rilevare se il tumore pri-
Disturbi e sintomi                     mario può essere riscontrato fuori
                                       dal cervello oppure se vi sono
Come per i tumori cerebrali, le me-    metastasi anche in altre parti del
tastasi cerebrali possono causare,     corpo.
a seconda dei casi, sintomi gravi
come:                                  La diagnosi è assicurata da un esa-
• crisi epilettiche;                   me del tessuto metastatico otte-
• cambiamenti di personalità e         nuto mediante biopsia o chirurgia
  di umore;                            a cielo aperto. Se un nesso con un
• disturbi della percezione e          tumore primario appare chiaro, è
  del pensiero (deficit cognitivi);    possibile evitare di effettuare il
• confusione;                          prelievo di un campione di tessuto.

28
Particolarità delle affezioni tumorali
al cervello

Cambiamento della                           Contesto sociale
psiche                                      • perdita della capacità di
                                              relazionarsi e delle relazioni
I tumori e le metastasi cerebrali pos-        sociali;
sono provocare cambiamenti del-             • problemi professionali e
la psiche, che possono manifestar-            sociali.
si in modi molto diversi. I seguenti
esempi sono solamente una raccol-           Come opzioni di trattamento, in
ta di alcuni di questi cambiamenti          primo piano troviamo l’accompa-
che non vuole essere esaustiva e            gnamento psicoterapeutico, la te-
non dice nulla sulla frequenza dei          rapia di coppia, l’ergoterapia, le
rispettivi sintomi. I cambiamenti           tecniche di rilassamento, le tera-
psicologici sono molto individuali          pie creative come l'arteterapia e
e Le raccomandiamo pertanto di              la musicoterapia e le terapie cor-
rivolgersi al medico.                       poree.

Cambiamenti psichici                        Sul piano farmacologico possono
• paura;                                    essere impiegati principi attivi effi-
• apatia;                                   caci contro le depressioni (antide-
• perdita di interesse;                     pressivi) e i disturbi psichici (anti-
• graduale perdita della capacità           psicotici), calmanti (tranquillanti,
  di provare emozioni;                      per es. benzodiazepine), nonché
• disinteresse, incapacità di               medicamenti contro l’ansia (an-
  reagire;                                  siolitici).
• allucinazioni, sviluppo di stati
  di delirio.                               A causa dei possibili cambiamenti
                                            psichici, è importante affrontare in
Cambiamento della personalità               tempo, assieme alle persone ma-
• cambiamenti dell’indole e                 late, questioni come le direttive
  del carattere;                            anticipate o l'eutanasia – ossia
• comportamenti inappropriati;              finché la persona in questione è
• eccitabilità, permalosità,                ancora capace di discernimento.
  irritabilità fino all’aggressività;       Ulteriori informazioni a tale riguar-
• riduzione del controllo degli             do sono reperibili negli opuscoli
  impulsi.                                  della Lega contro il cancro «Can-
                                            cro – quando le speranze di gua-
Memoria                                     rigione svaniscono», «Scelte di
• debolezza di concentrazione;              fine di vita» e «Direttive anticipate
• indolenza, smemoratezza,                  della Lega contro il cancro» (vedi
  eccessiva pignoleria.                     p. 70 sg.).

                                         Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   29
Crisi epilettiche                       Crisi generalizzate
                                        Nelle crisi generalizzate, le per-
I tumori cerebrali e le metastasi       sone in questione cadono a terra
cerebrali possono scatenare crisi       in genere in stato di incoscienza
epilettiche e sono spesso il primo      e vengono scosse da crampi mu-
sintomo che induce ad ulteriori         scolari per diversi minuti.
accertamenti e diagnosi. Una crisi
epilettica è un disturbo tempora-       Può accadere che i pazienti stravol-
neo nel cervello, che può manife-       gano gli occhi, abbiano la schiuma
starsi sotto forma di convulsioni,      alla bocca e che perdano le urine e
perdita di coscienza o anche di-        le feci in modo involontario.
sturbi della percezione (percezioni
visive, rumori, odori) oppure stato     Di norma, una crisi dura solo pochi
confusionale.                           minuti, dopo di che la persona è
                                        spesso stanca e sonnolenta.
Si distinguono le crisi epiletti-
che focali e quelle generalizzate       È molto importante evitare lesioni.
(dette «grande male»).

Crisi focali                            Guida dei veicoli
Le crisi focali (dal latino focus =
focolaio) sono perlopiù innocue.        Ci si deve aspettare che i pazienti
Esse si manifestano attraverso          con tumori o metastasi cerebrali
l’improvvisa incapacità di espri-       (non operati oppure operati) pos-
mersi oppure attraverso perce-          sano avere disturbi neurologici e
zioni insolite (per es. odore di bru-   crisi epilettiche, che comportano
ciato oppure la sensazione di os-       severe restrizioni dell’idoneità al-
servare una scena invece di essere      la guida.
parte di essa) oppure attraverso
movimenti involontari di una parte      In Svizzera esistono delle direttive
del corpo o di un’estremità (brac-      relative all’idoneità alla guida in
cio o gamba).                           caso di epilessia (www.epi.ch).

Talvolta, la percezione cosciente       La valutazione dell’idoneità alla
dell'ambiente viene a mancare per       guida di una persona affetta da
alcuni secondi, ma le persone col-      tumori e metastasi cerebrali e crisi
pite non cadono.                        epilettiche è un argomento diffi-
                                        cile. Le persone che hanno subito
                                        una crisi epilettica possono guidare
                                        nuovamente un veicolo solamente

30
Che cosa possono fare gli altri quando una persona ha una crisi
epilettica?

Durante la crisi:

• resti con la persona colpita e non si allontani per cercare aiuto;

• allontani tutti gli oggetti vicini alla persona in questione contro cui
  potrebbe sbattere o con cui potrebbe ferirsi;

• non provi a metterla su un lettino; da lì potrebbe cadere per terra
  e ferirsi;

• cerchi di mettere la persona in una posizione laterale stabile in
  modo che il tratto respiratorio rimanga libero in caso di vomito;

• le metta qualcosa di morbido (coperta, maglione) sotto la testa;

• non cerchi di tenere ferma la persona mentre ha la crisi;

• non somministri cibo o bevande alla persona prima che si sia
  ripresa completamente.

Dopo la crisi:

• una volta passata la crisi, calmi la persona;

• le chieda che cosa le occorre come ulteriore aiuto;

• descriva per iscritto la crisi (data, durata, sintomi). Tali informazioni
  potranno essere utili al medico;

• chiami il medico se la crisi è durata più di dieci minuti, se le crisi
  si ripetono con brevi intervalli o se il paziente ha subito lesioni.

                                     Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   31
dopo diversi mesi trascorsi senza       per il soggiorno all'estero. In linea
crisi epilettiche, dopo avere se-       di principio, tuttavia, anche chi sof-
guito una terapia adeguata e dopo       fre di un tumore al cervello può in-
accertamenti da parte di un neuro-      traprendere viaggi in aereo senza
logo. Il rischio di un incidente che    problemi.
coinvolga sia la persona in que-
stione sia altri utenti della strada    Gli interessati dovrebbero, inoltre,
è elevato e pertanto si raccoman-       accertarsi di essere assicurati per
dano accertamenti approfonditi.         un eventuale rimpatrio imprevisto
Se possibile, sarebbe opportuno         in Svizzera.
rinunciare volontariamente alla
guida. Il giudizio degli esperti
spesso non concorda con il punto        Anche i familiari sono
di vista delle persone in questione,    coinvolti
e questo può dar luogo a discus-
sioni dolorose.                         La diagnosi di tumore o metastasi
                                        cerebrale provoca ansia, insicurez-
Una valutazione neurologica spe-        za e disperazione sia nei pazienti
cialistica periodica in merito all’i-   sia nei loro familiari.
doneità alla guida e all’eventuale
recupero di quest’ultima è inevi-       La minaccia esistenziale diventa
tabile.                                 improvvisamente molto reale e
                                        diretta perché tutto può cambiare.
                                        Spesso c'è, però, anche la speran-
Volare                                  za che tutto possa andare di nuovo
                                        bene.
All’interno di un aereo in fase di
decollo o atterraggio si verificano     Come conseguenza di un tumore
variazioni di pressione che molto       o di una metastasi cerebrale, la
raramente possono portare ad un         personalità del paziente, la sua
gonfiore del cervello e compro-         capacità di concentrazione e/o la
metterne la funzione.                   sua memoria possono cambiare
                                        (vedi p. 29). Per i familiari è spesso
Qualora volessero intraprendere         particolarmente difficile gestire
un viaggio in aereo, le persone in      questi cambiamenti. Le persone
questione dovrebbero prima discu-       che soffrono di un tumore o di una
terne con il loro medico curante.       metastasi cerebrale necessitano
Egli potrà consigliare se astenersi     spesso di cure impegnative. Ciò
da un volo e, se necessario, con-       richiede molta forza e pazienza.
segnerà loro un rapporto medico

32
I familiari che si occupano delle          che tengano conto anche delle
cure dovrebbero pertanto chiedersi,        proprie esigenze, poiché altrimenti
senza problemi di coscienza, se            potrebbe esservi il rischio che per-
e in quale misura possono offrire          dano le forze per assistere la per-
loro tali cure. Infatti, è importante      sona malata.

 Grado di soddisfazione dei familiari nell’assistenza della persona

 Il seguente sondaggio intende sostenere i familiari a riconoscere i
 propri limiti e le proprie risorse nell’assistenza della persona malata.
 Inoltre, offre anche una panoramica delle possibili strutture di
 assistenza.

 Come mi sento nell’assistere la persona colpita?
 Segnare con una crocetta

     Molto bene
     Bene
     Né bene né male
     Male
     Molto male

 Quali aspetti dell’assistenza stanno andando bene?

 In quale ambito vi sono problemi nell’assistenza?

                                        Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   33
Mi serve un cambiamento nell’assistenza della persona malata?
 Segnare con una crocetta

     Sì
     No, tutto va bene nella mia attività di assistenza
     Al momento no, forse in un secondo momento

 Se sì, di quali cambiamenti necessito?
    Mi serve aiuto nei lavori domestici
    Mi occorre una pausa
    Mi occorrono più pause
    Mi serve più tempo per me, per i miei amici, per la mia famiglia
    Mi serve aiuto o per meglio dire la presa a carico della cura della
    persona malata
    Mi occorre un sostegno psicologico

 Chi mi offre sostegno?
    Parenti
    Amici e amiche
    Vicini di casa
    Leghe cantonali e regionali contro il cancro
    Spitex
    Cure oncologiche domiciliari
    Psico-oncologo (vedi p. 67)
    Servizio di assistenza diurno
    Servizio di volontariato
    Servizio di trasporto
    Servizio pasti
    Sorveglianza notturna

 Nell’assistenza, Le raccomandiamo di avvalersi del supporto di
 specialisti. Parli con la Sua Lega cantonale o regionale contro il
 cancro (vedi pp. 74 sg.) riguardo all’offerta di sostegno.

34
La Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro

Un’affezione tumorale rappresenta sempre un peso enorme. Infatti,
non ne soffrono solamente le persone malate, bensì anche i loro
familiari, che spesso non devono occuparsi soltanto delle questioni
mediche, ma anche di quelle finanziarie e organizzative.

Il personale delle Leghe cantonali contro il cancro Le fornirà le
informazioni e La aiuterà nella riorganizzazione della Sua situazione
sociale e finanziaria. Inoltre, le Leghe cantonali contro il cancro
supportano le persone malate anche finanziariamente.

Esse sono in grado di rispondere a tutte le domande, quali:

• come organizzo un intervento Spitex?

• Chi si occupa dei bambini se un genitore deve andare all’ospedale?

• Chi si occupa dei bambini se questi hanno problemi psicologici?

• Come è possibile organizzare un aiuto domiciliare, un servizio di
  trasporto della Croce Rossa oppure l'intervento di un volontario
  per un’assistenza oraria dei pazienti?

• Come cambiano le condizioni finanziarie se una persona non è
  più in grado di lavorare?

• Com’è la situazione in relazione alle assenze dal lavoro, alle
  indennità giornaliere e all’Assicurazione per l’invalidità (AI)?

• Vi sono incontri di gruppo e corsi in cui i pazienti e i loro familiari
  possono parlare delle loro paure ed esperienze e imparare in che
  modo affrontare la malattia?

                                    Tumori e metastasi cerebrali negli adulti   35
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