I Registri Tumori Animali: la sfida di stimare l'incidenza dei tumori canini - Giuseppe Ru - IZSTo
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"I Registri Tumori Animali: a che punto siamo in Italia?" Genova, 21 novembre 2017 I Registri Tumori Animali: la sfida di stimare l'incidenza dei tumori canini Giuseppe Ru BEAR - Biostatistica, epidemiologia ed analisi del rischio
scaletta L’importanza dei tumori nel cane L’approccio epidemiologico I registri tumori per la misura dell’incidenza La registrazione del tumore canino: numeratori, denominatori, possibilità di confronto, risorse Conclusioni
Prima causa di morte nel cane adulto in tutti gli studi recenti - 1995-2000 Svezia N= 43.172 - 1984-2004 VMDB N= 41.259 - 2004 UK N= 15.881 - 2009-2011 UK N= 5,095 - 2010 Giappone N= 4.169 - 2012-2014 Taiwan N= 2.306 (Bonnett et al., 2005; Fleming et al., 2011; Adams et al., 2010; O’Neill et al., 2013; Inoue et al., 2015; Huang et al., 2017)
Cosa si studia dei tumori dei cani (fonte Pub Med 2017) (canine or dog) and (cancer or tumor) and (therapy or treatment or surgical or medicine) 16.117 articoli
Cosa si studia dei tumori dei cani (fonte Pub Med 2017) (canine or dog) and (cancer or tumor) and (therapy or treatment or surgical or medicine) 16.117 articoli (canine or dog) and (cancer or tumor) and (diagnosis or diagnostic) 11.915 articoli
Cosa si studia dei tumori dei cani (fonte Pub Med 2017) (canine or dog) and (cancer or tumor) and (therapy or treatment or surgical or medicine) 16.117 articoli (canine or dog) and (cancer or tumor) and (diagnosis or diagnostic) 11.915 articoli (canine or dog) and (cancer or tumor) and (epidemiology or epidemiological) 15.17 articoli
Si fa poca epidemiologia veterinaria • Scarsa conoscenza del problema (epidemiologia descrittiva): mancano dati di incidenza! • Scarse conoscenze sui fattori di rischio (epidemiologia analitica) e quindi poca (nessuna) prevenzione per i diretti interessati • Scarse conoscenze sulla sopravvivenza nella popolazione canina generale e quindi impossibile valutare/confrontare l'efficacia dell'assistenza sanitaria offerta • Impossibile sfruttare una fonte di informazioni utili all'uomo...(per noi operatori di sanità pubblica)
Epidemiologia descrittiva dei tumori • Descrivere la patologia nella popolazione! • Raccogliere dati e fare confronti! • Verificare: • dove la malattia picchia più duro • se nel tempo l’andamento si modifica • quali caratteristiche distinguono i soggetti più colpiti • Le differenze ci suggeriranno delle spiegazioni, delle ipotesi Per fare tutto ciò serve un Registro Tumori
Cos’è un Registro tumori? “Organizzazione che si occupa di raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione dei dati relativi ai soggetti affetti da neoplasia” (Muir e coll 1985). Per farsi un’idea: Sito dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM): http://www.registri-tumori.it/cms/it
Obiettivo generale di un Registro tumori di popolazione Individuare tutti i casi diagnosticati (e solo i nuovi casi!) in uno specificato periodo di tempo, in una popolazione di composizione e dimensioni ben definite per produrre tassi di incidenza Quindi, se è auspicabile la creazione di archivi elettronici dei casi osservati, d'altra parte un registro tumori è molto di più!
Obiettivi specifici: • il continuo monitoraggio del livello di cancro nella popolazione; • la valutazione degli effetti di una diagnosi precoce e del trattamento; • l'identificazione degli agenti che promuovono e causano il cancro: indagini epidemiologiche e di laboratorio; • la valutazione dell’efficacia della rimozione dall'ambiente dei fattori iniziatori e promotori del cancro.
Copertura della popolazione umana - Aree Rosse: registri accreditati (44) 62.2% della popolazione italiana - Aree Azzurre: registri in attività (34.6% pop) - Aree Grigie: nessuna registrazione (3.2% pop) - ITACAN. La banca dati AIRTUM (ISPO- Firenze): tutti i dati dei registri accreditati
Oggetto della registrazione (unità statistica considerata): Il tumore! Non il soggetto portatore
Le fonti dei casi per un registro dei tumori dell’uomo Con rilevazione attiva, passiva o più spesso mista!
Il registro canino di Ivrea
I piccoli numeri del registro di Ivrea: •46 comuni •90 mesi di attività di registrazione (2001 -2008) •Popolazione stimata con cattura- ricattura: di 10.095 cani •Cani osservabili: 9.182 (91%) •Denominatore complessivo: 68.865 anni-cane •Numeratore: 1.172 tumori (554 maligni , 618 benigni) •Tasso di incidenza annuo dei Umani… tumori maligni: 804 per 100.000 86.874 ab. Ivrea: 24.259 ab.
la misura dell’incidenza dei tumori canini, come ogni misura, è soggetta a errori casuali (precisione) ed errori sistematici (validità)
la sfida di stimare l'incidenza: i numeratori Possibile una raccolta esaustiva (sensibilità della rilevazione)? assenza di dati di mortalità (anche per la sopravvivenza); collaborazione dei LP (incentivi, fisco…) e dei proprietari; accesso ai dati dei laboratori d’analisi (e completezza dei dati); Escludere i casi incidenti fuori registro (specificità della rilevazione) Discriminare: Casi incidenti o prevalenti? Primitivi, metastasi, recidive; i tumori multipli (mastocitomi, t mammari) Sistema informativo: Classificazione e codifica (sede/morfologia), duplicazioni dei casi; dati mancanti; possibilità di follow up
Criteri di qualità in campo medico Giacomin, Corso Airtum, 2007
la sfida di stimare l'incidenza: i denominatori Alla ricerca della popolazione canina osservata Per noi altrettanto impegnativa quanto lo è la rilevazione dei casi Uso delle anagrafi canine: rischi di sovrastima o sottostima Necessità di ricorrere a strategie di stima (cattura- ricattura, surveys) Necessità di stimare la popolazione «assistita» (osservabile) non quella esistente Indispensabile la struttura per sesso, età e razza
Effetto per sesso ed età
Popolazioni con strutture diverse Baioni et al., 2017 Capello et al., 2015 14+ femmine maschi 12-13,9 10-11,9 Cani 8-9,9 6-7,9 4-5,9 2-3,9 0-1,9 -25.0 -20.0 -15.0 -10.0 -5.0 0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0 percentage of all dogs by sex Ivrea Veneto Carvelli et al., 2016 Capello et al., 2015 Gatti Roma H Veneto
Così le incidenze (di riferimento?) in letteratura sono varie e chissà quanto confrontabili Da Merlo et al. Popolazioni bersaglio di differente tipo, vari approcci per stimarne le dimensioni, dubbi sulla completezza maschi 12-13,9 10-11,9 14+ femmine della raccolta, nessuna standardizzazione dei tassi 8-9,9 6-7,9 4-5,9 (almeno per età e razza...) 2-3,9 0-1,9 -25.0 -20.0 -15.0 -10.0 -5.0 0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0 percentage of all dogs by sex
Effetto della razza
la sfida di stimare l'incidenza: il confronto con tra dati canini • Manca l'accordo su una popolazione standard per standardizzare e rendere confrontabili i tassi: punto particolarmente critico per popolazioni eterogenee per importanti confondenti (età, razza, mole) • Manca un sistema di codifica delle diagnosi condiviso (ICD - O) e utilizzato correntemente nell'archiviazione (elettronica?)
I pilastri di qualità della registrazione
la sfida di stimare l'incidenza: le risorse necessarie Accanto al processo diagnostico, il processo di registrazione assorbe molto tempo: - per la rilevazione esaustiva (attiva, passiva?, mista) dei casi; - per le attività di stima e mantenimento dei denominatori
il problema... … di ottenere i finanziamenti per avviare gli studi e per mantenerli nel tempo Progetto per mantenere in vita il registro deio ! canini dell'area di Ivrea a t tumori Progetto per registrare i tumoric i Progetto per attivare una rete di registri tumori canini canini in un'area Progetto per registrareo c contaminata da PCB e diossine i tumori canini in un'area contaminata da B cromo esavalente
conclusioni - Riconoscere la complessità della registrazione tumorale: inutili dati distorti e imprecisi - Perseguire l’introduzione di standard veterinari (regole!) di registrazione tumorale: esistono criteri consolidati sviluppati in campo medico. - Confrontarsi con AIRTUM e formare ad hoc - Definire/concordare buone pratiche per la stima dei denominatori: un gruppo di lavoro? - Attrezzarsi per il confronto (geografico, temporale) tra tassi standardizzati - Complessità richiede risorse adeguate
"I Registri Tumori Animali: a che punto siamo in Italia?" Genova, 21 novembre 2017 Grazie per l’attenzione BEAR - Biostatistica, epidemiologia ed analisi del rischio
Limiti e problemi dei registri tumori del cane • Molto faticoso/laborioso ottenere stime attendibili su dimensioni e composizione delle popolazioni canine osservate (le anagrafi non bastano!!) • Dipendono dalla collaborazione, dalla partecipazione attiva (ed entusiasta?) dei veterinari clinici • Occorre un buon sistema informativo per evitare errori, duplicazioni… • Non sempre possibile l’accesso a banche dati (es laboratori di analisi) e i dati sono spesso incompleti • Difficili i confronti fra registri: ad es. differenze nella progettazione, nei sistemi di codifica e mancano di stime di incidenza standardizzate ad es. per età • Errori casuali e sistematici sempre in agguato
Calcolo incidenze e confronti • Uomini • Cani (maschi) – 783 casi ogni – 470 casi ogni 100.000 /anno 100.000 /anno • Donne • Cani (femmine) – 613 casi ogni – 945 casi ogni 100.000 /anno 100.000 /anno • fonte: I TUMORI IN ITALIA (1998- • fonte: Registro tumori del cane (area 2002) - RAPPORTO AIRTUM 2006 Ivrea – 2001-2007) Ru et al., 2008
Le sedi più colpite (tassi annuali per 100,000) Femmine Maschi Mammella 656 /100mila Cute 209 Cute 178 Testicolo 103 Ovaio 40 Milza 22 Milza 36 Linfonodo 22 Gengiva 18 Fegato, t.osseo, stomaco, polmone fegato, t.osseo, intestino, mammella
Sopravvivenza per sede 1.00 0.75 probabilità 0.50 0.25 0.00 0 500 1000 1500 2000 2500 giorni m am mella ovaio testicolo
Problemi nella stima dell'incidenza • Numeratori: difficoltà nella raccolta esaustiva, non facile ottenere collaborazione dai clinici, difficoltà a raccogliere dati affidabili di buona qualità • Mancano sistemi di certificazione della morte (e della causa) per calcolare come per l'uomo mortalità e sopravvivenza relative • Tumori multipli nel medesimo individuo (mastocitomi, mamm) • Denominatori e struttura delle popolazioni canine (per non parlare dei gatti...): non esistono metodi consolidati per determinarli ad es. censimenti/anagrafi vs. stime (cattura e ricattura, indagini campionarie, coefficienti) • Manca l'accordo su una popolazione standard (per standardizzare e rendere confrontabili i tassi) • Manca un sistema di codifica delle diagnosi condiviso (ICDO) e utilizzato correntemente nell'archiviazione (elettronica?)
Rischio di soprastima sottostima
Pericoloso trascurare alcuni confondenti così importanti: 1. età & sesso femmine 4970.4 maschi tassi per 100'000 (scala logaritmica) 2795.8 1704.8 1511.3 1187.4 929.3 1000 1022.2 821.0 737.0 534.3 241.0 236.3 119.0 77.7 50.9 16.6 10 0-1,9 2-3,9 4-5,9 6-7,9 8-9,9 10-11,9 12-13,9 >=14 classi d'età Dati dal registro dell'area di Ivrea sulla base di 68,000 anni-cane (2008)
Pericoloso trascurare alcuni confondenti così importanti: 2. razza 4.5 Yorkshire Terrier 4.4 Chow Chow 4.4 Alaskan Malamute 3.7 Boxer 3.0 Riesenschnauzer 2.5 Dalmata 1.9 Rottweiler 1.9 Pinscher 1.6 Siberian Husky 1.5 Cocker Spaniel inglese 1.5 Bracco italiano 1.5 razza Pitt Bull 1.5 Spinone italiano 1.5 Carlino 1.5 S. Bernardo 1.2 P. tedesco 1.1 Setter inglese 1.0 meticcio 1.0 West Highland White Terrier 0.9 altre razze 0.9 Segugio italiano a pelo raso 0.4 P. maremmano abruzzese 0.2 Shih-tsu 0.2 Barbone .01 .1 1 10 rapporto di incidenze Dati dal registro dell'area di Ivrea sulla base di 68,000 anni-cane (2008)
L'epidemiologia ambientale, i rischi chimici e le sentinelle animali
Sistemi di animali sentinella National Research Council, Committee on Animals as Monitors of Environmental Hazards, Board on Environmental Studies and Toxicology, 1991 • Sistemi nei quali dati su animali esposti a contaminanti nell’ambiente sono regolarmente e sistematicamente raccolti e analizzati • Questi sistemi possono essere utilizzati per identificare potenziali pericoli (hazards) ambientali o alimentari per altri animali o per l’uomo • Esempio recente: intossicazione da melamina nel 2007 mortalità in gatti americani, nel 2008 intossicazione di bimbi cinesi
Lo studio caso-controllo incentrato su cani/gatti visitati nelle cliniche veterinarie di Napoli (considerata area a rischio basso) e delle città confinanti con discariche abusive (aree a rischio elevato) ha analizzato 453 animali affetti da tumori e 1554 controlli esenti da neoplasie. Risultati: Nei cani (non nei gatti) residenti nelle aree a rischio è stato individuato un rischio neoplastico statisticamente significativo di 1,55 volte rispetto a quello dei residenti in città. Nel caso del linfoma il rischio saliva a 2,39 volte. 2009 Mar 6. [Epub ahead of print].
Motivi che rendono interessanti studi epidemiologici sui tumori canini • Possibilità di approfondire osservazioni fatte in campo umano (ovariectomia/t mammari – asbesto/ mesoteliomi) • Spunti di studio (insetticidi / t vescicali) • Conferma di ipotesi (guerra Vietnam / t testicolari) • Miglior trattamento di confondenti (fumo passivo / t polmonari) • Facile identificazione di sottogruppi (muso / t respiratori) • Misura dell'esposizione più accurata (campi elettromagnetici/ linfomi) • Fattori di rischio con ampia variazione (stazza / osteosarcomi) • Studi genetici (eterogeneità tra razze / omogeneità intrarazza) • Eventi sentinella (?) (riscaldam kerosene-carbone/ t sinusali) Da Kelsey et al. Epidemiologic studies of risk factors for cancer in pet dogs. Epidemiologic reviews (1998)
Vantaggi spesso ignorati nello studio epidemiologico dei tumori del cane • Risorsa abbondante (es in US stimata nel 1998 una popolazione di 53 milioni, in Italia di oltre 6.9m, Eurispes 2002) • Condivisione dello stesso ambiente di vita del proprietario • Esposizione più monotona e spesso dura una vita intera • Mobilità limitata, minor misclasificazione dell'esposizione • Malattia studiata in circostanze “naturali”, malattia che è il risultato della combinazione/interazione di più fattori • Durata della vita breve: accorcia i periodi di latenza • Relativa vicinanza filogenetica con l'uomo • Eterogeneità di risposta ad agenti cancerogeni come per l'uomo • No confondimento da fumo attivo, alcol, esposizioni occupazionali • Studi più rispettosi dei “diritti animali”
Molta strada da fare • In generale gli epidemiologi veterinari si sono occupati poco di temi ambientali e dei tumori in particolare • Di conseguenza, come epidemiologi veterinari, non abbiamo favorito nei colleghi clinici e patologi l'interesse per gli aspetti di sanità pubblica • Dati i potenziali vantaggi, è invece urgente avviare studi sull'epidemiologia dei tumori animali, garantendone un elevato il rigore metodologico
Se un'acciaieria...
Diossina nel latte a Bruzolo e S.Didero Cinque campioni “positivi” per i produttori vicini alle acciaierie Di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 8/3/05 “Altra diossina: questa volta nel latte. Cinque campioni di latte prelevati da aziende nei dintorni delle acciaierie di Bruzolo-San Didero e in altri punti della bassa valle sono risultati contaminati da simildiossine. [...] Così, dopo l’indagine sui terreni della bassa valle di Susa resa nota a Settembre, che ha scoperto la contaminazione da diossine e PCB tra San Didero, Bruzolo, Borgone e Villarfocchiardo; dopo le analisi dei fumi dello stabilimento della Beltrame dell’anno scorso; dopo lo studio epidemiologico che ha evidenziato una maggiore incidenza della mortalità per cancro nei comuni intorno allo stabilimento, adesso le sostanze cancerogene sono presenti anche nel latte…”
Tumori: la val Susa è sopra la media Ma lo studio epidemiologico dell’Arpa non individua le cause Dati preoccupanti a San Didero, ma la colpa è dell’acciaieria? Di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 18/2/2005 E adesso la valle si scopre anche a rischio cancro. […] Più tumori che in altre zone del Piemonte, anzi della media del Piemonte, Torino compresa. […] Uno studio che così com’è lascia molti dubbi e non dà tutte le risposte. […] “Per le neoplasie delle vie aeree, digestive superiori e dell’esofago – si legge – esiste un incremento di rischio generale nell’area rispetto alla media regionale con un eccesso nella parte alta della valle e (addirittura, ndr) un decremento del rischio in funzione della distanza dalla sorgente considerata”. Ma poi si precisa che “queste patologie riconoscono come principali fattori eziologici il fumo e l’alcool e non sono note relazioni causali con i fattori esaminati.
Ma c’è chi è esposto al rischio di tumori e non fuma, non beve, non ha esposizioni lavorative… …potrebbe valer la pena di conoscere l’incidenza dei tumori nella popolazione canina dell’area e fare qualche confronto con i valori attesi in assenza di rischi particolari! Come li otteniamo questi dati???
La probabilità di tumore sotto i 65 anni I morti per tumori sono il 12% di tutti i morti In media 1,144 morti/milione anno Fonte: CDC The global cancer online, 2002
Il tumore nell’uomo distribuzione dei tassi standardizzati per età
Cause tumorali e prevenzione • Per le grandi categorie di causa esistono stime: – 5-10% ruolo dei geni – 1-20% ruolo dell'ambiente (a seconda della definizione di ambiente) • La quota prevenibile: 80%!! L'incidenza si modifica se cessa l'esposizione Fonte Paolo Vineis
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Il processo di rilevazione • dimensioni territoriali devono poter garantire la massima esaustività della rilevazione ed il buon controllo della popolazione osservata • disponibilità del censimento o di una buona stima della popolazione → denominatore per il calcolo dell'incidenza; • condizione necessaria: chi è affetto dalla patologia possa facilmente venire in contatto con servizi sanitari che la diagnostichino; • ricerca dei casi deve essere la più completa possibile (ricercare la massima collaborazione è fondamentale) ma senza contare ciò che non interessa o è superfluo
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