GIU 2021 19_27 - torinojazzfestival.it - Torino Jazz Festival
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Il TJF approda alla nona edizione con l’ambizione di accompagnare con la musica il desiderio di ripartenza che tutti proviamo. Nonostante i tempi complessi il Festival mantiene l’alto livello qualitativo che lo contraddistingue ospitando artisti internazionali ai quali si affiancano artisti e maestranze del panorama italiano della musica dal vivo, con l’intento di continuare l’azione di sostegno che la Città ha intrapreso sin dalla scorsa edizione. Ulteriore spazio è offerto dal TJF all’aspetto formativo e ai giovani musicisti che studiano il jazz e ne praticano le forme espressive; sfogliando il programma si possono, infatti, apprezzare conferenze tematiche di alto livello e concerti che vedono gli studenti esibirsi sui palchi più prestigiosi della rassegna. Il necessario rispetto delle misure di sicurezza e le difficoltà logistiche rendono questa edizione speciale: è evidente lo sforzo ideativo e organizzativo messo in campo per poter proporre il palinsesto ora sotto i nostri occhi. Un sentito ringraziamento va dunque a chi realizza materialmente il festival: i jazzisti sui palchi, i tecnici e la direzione artistica affidata a Diego Borotti e Giorgio Li Calzi. Questi mesi dominati dal Covid-19 hanno svelato quante siano le professionalità coinvolte nel mondo dell’arte e quale prezioso lavoro svolgano “dietro le quinte”. Un ultimo ringraziamento va all’attore più NON ABBIAMO UNA STORIA. importante, quello che si trova di fronte al palco: il pubblico, con il suo entusiasmo nel voler tornare a NE ABBIAMO TANTE. frequentare i concerti e gli incontri. ASCOLTALE SU INTESA SANPAOLO ON AIR Buon TJF 2021 a tutte/i. Scopri tutti i podcast di Intesa Sanpaolo On Air su gruppo.intesasanpaolo.com e Spotify, Apple Podcast, Google Podcast. Francesca Leon Chiara Appendino Assessora alla Cultura di Torino Sindaca di Torino gruppo.intesasanpaolo.com 3
“Tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri” Gustav Mahler. Il jazz esalta l’individualità innovatrice invece di mortificarla in nome della cultura ufficiale, ha una grande memoria statica ma è votato al guizzo dinamico verso il futuro, sublima nel gioco culturale la lotta generazionale. Il jazz e il TJF sopravvivono alla sventura planetaria grazie alle donne ed agli uomini che lo creano, lo mettono in scena e l’ascoltano. Andare a un concerto di jazz significa partecipare alla storia, spesso sofferta, di migliaia di uomini e donne che hanno scelto un percorso più monastico che mondano. È stato rivoluzionario per Billie Holiday intonare Strange Fruit al Cafè Society di New York nel 1939 così come lo è oggi resistere e mettere in scena il meglio della propria arte in ogni festival sopravvissuto. Diego Borotti Direzione artistica Il jazz è sempre stato sinonimo di terra di confine e libertà di espressione. E mai come oggi, anche la parte fortunata del pianeta, il nostro mondo occidentale, ha compreso l’importanza di poter varcare un confine per sentirsi liberi, una piccola cosa rispetto a chi fugge dalla disperazione per migliorare la propria condizione e quella dei propri figli. Il jazz rappresenta nella musica quella libertà che nasce dall’imprevisto della vita, elemento destabilizzante che genera anticorpi e adattamento insieme alla speranza e alle condizioni di poter creare una nuova società e un nuovo linguaggio. Fondamentalmente i cicli della storia si ripetono, ma per fortuna i mutamenti creano nuove forme di vita. Vi aspettiamo al TJF 2021, un festival contemporaneo fortemente ancorato al terreno e pensato per una collettività che ha voglia di conoscere tutto ciò che sta intorno a sé e tutto ciò che sta al di fuori di un semplice concerto. Giorgio Li Calzi Direzione artistica 3
PROGRAMMA DAY BY DAY SAB GIANLUCA PETRELLA GIO BIRÉLI LAGRÈNE & CHARLIER/ SOURISSE MULTIQUARIUM BIG BAND 19_6 COSMIC RENAISSANCE 24_6 “REMEMBER JACO PASTORIUS” DOM ERIOS JUNIOR JAZZ ORCHESTRA 20_6 FEAT. JOAN CHAMORRO VEN DONNY MCCASLIN QUARTET GUEST GAIL ANN DORSEY 25_6 "BOWIE'S BLACKSTAR" LUIGI MARTINALE QUARTET GUEST STEFANO "COCCO" CANTINI+ CLASSWING ENSEMBLE+PINO NINFA SAB NATE WOOD 26_6 "fOUR" LUN GIANLUIGI TROVESI/ FILARMONICA TRT/FABRIZIO BOSSO ARTO LINDSAY AND BAND 21_6 “BERG HEIM: UNA PICCOLA MONTAGNA MAGICA” ZIG ZAG POWER TRIO FT. VERNON REID, WILL MAR ROBERT HENKE CALHOUN, & MELVIN GIBBS 22_6 “CBM 8032 AV” DOM ROBERTO DANI MER URI CAINE/FURIO DI CASTRI/ ANDY SHEPPARD 27_6 “SOLO” 23_6 “FIVE VISIONS” OPENING KORABEAT EMANUELE CISI/ FRANCESCA CORRIAS SALIF KEITA “NO EYES” “UN AUTRE BLANC” 4 5
SAB_19 GIU Conservatorio Giuseppe Verdi _ H.17.30 _ H.21.00 IL GIANLUCA PETRELLA COSMIC RENAISSANCE Gianluca Petrella _ trombone, laptop, Moog, effetti Mirco Rubegni _ tromba Riccardo Di Vinci _ basso DIFFUSO Federico Scettri _ batteria, laptop Simone Padovani _ percussioni NEI LOCALI Da anni Gianluca Petrella sembra inseguire obiettivi interplanetari: aveva portato la Cosmic Band al TJF 2013 e ora DELLA CITTÀ si presenta nuovamente alla guida di un progetto “spaziale”. Cresciuto artisticamente sotto la Mole, Petrella è considerato da anni uno dei maggiori trombonisti al mondo, esploratore di generi, dal jazz all'elettronica, dalla house alla musica d'avanguardia, passando per il pop, come certifica l’incontro con Jovanotti. Cosmic Renaissance è un razzo sonoro ispirato a Sun Ra, lo storico maestro del jazz sperimentale JAZZ nonché guida riconosciuta dell’immaginario afro-futurista. L’originalità stilistica di Petrella, la perizia del gruppo, si intersecano durante il concerto in mille orbite, tra spazi dilatati e ritmi serrati, tra spiritualità e fisicità. CL(H)UB POSTO UNICO NUMERATO € 5,00 Foto di K. Righi 27 SET_ 3 OTT 2021 IL RINASCIMENTO DEL JAZZ PARTE IN AUTUNNO 7 giorni di grande musica Info: torinojazzfestival.it 6 7
DOM_20 GIU DOM_20 GIU Conservatorio Giuseppe Verdi Conservatorio Giuseppe Verdi _ H.15.00 _ H.21.00 ERIOS JUNIOR JAZZ ORCHESTRA LUIGI MARTINALE QUARTET FEAT. JOAN CHAMORRO GUEST STEFANO "COCCO" CANTINI+ CLASSWING ENSEMBLE+PINO NINFA Mario Biasio _ direzione Angelo Rolando, Fabio Buonarota, Davide Cason, Luigi Martinale _ pianoforte, composizioni e arrangiamenti Giacomo De Bona, Gianluca Tagliazucchi, Simone Locarni, Stefano Cocco Cantini _ sax tenore e soprano Anais Drago _ docenti del progetto Yuri Goloubev _ contrabbasso Sofia Volante, Marta De Leo, Vittoria Oliva _ voci Zaza Desiderio _ batteria Tommaso Profeta, Arianna Soligo, Mattia Basilico, Classwing Ensemble Gabriele Langella, Paolo Antonini, Riccardo Ripamonti _ sassofoni del Conservatorio "G.F. Ghedini" di Cuneo Camilla Rolando, Francesco Di Mauro, Samuele Crevacore, Bruno Mosso _ direttore, arrangiamenti Nicolò Cannone, Matteo Valentino _ trombe Gaia Sereno, Luca Madeddu _ violino Didier Yon, Yannick Vallet, Gabriel Santos Freitas Cavicchioli, Andrei Imbrea _ viola Matteo Selvaggio _ tromboni Tommaso Cavallo _ violoncello Gioela Scamazzon, Nicholas Gramaglia _ chitarre Cecilia Molinero _ flauto Leonardo Concina _ pianoforte Sara Barroero _ clarinetto Pietro Barbera _ contrabbasso Francesco Chiesa _ corno francese Federico Volante, Luca Codecco, Thomas Allen _ batteria Pino Ninfa _ visual artist Erios Jazz Strings: Matilde Cerutti, Francesca Sgarioto, Nicholas Gramaglia, Francesco Vanni _ archi Il pianista e compositore Luigi Martinale da tempo coltivava SPECIAL GUEST: Joan Chamorro _ sax baritono l’idea di unire le forze con il maestro Bruno Mosso, collega al Conservatorio di Cuneo. I due hanno lavorato per mesi La Erios Junior Jazz Orchestra, fondata e diretta dal alle partiture che ora presentano in concerto: una fusione professor Mario Biasio insieme al collega Angelo Rolando, “a caldo” tra jazz e classica. La formula scelta da Martinale presenta un organico di trenta ragazzi giovanissimi. Una per definire il progetto è: “libertà creativa del jazz e rigore classica big band americana, ma completamente under 20! della tradizione classica”. Il jazz mainstream possiede una La EJJO annovera tra le fila talenti premiati nei concorsi, meravigliosa "cantabilità" e si mescola al mondo classico a partire dal batterista, di soli undici anni. La EJJO vuole per produrre musica senza tempo. Il concerto si giova suscitare tra i giovani un “cortocircuito” positivo tra dello speciale apporto di Pino Ninfa, uno dei maestri della educazione all’ascolto e pratica strumentale. Joan Chamorro, fotografia italiana e amico di vecchia data del TJF, che fondatore dell’orchestra giovanile più celebre in Europa, la accompagna la musica con una selezione di scatti. Sant' Andreu Jazz Band di Barcellona, suona in concerto con le promesse della Erios dopo aver fortemente voluto il gemellaggio fra le due formazioni. POSTO UNICO NUMERATO € 5,00 POSTO UNICO NUMERATO Produzione Originale TJF € 5,00 Foto di Alberto Perro 8 9
LUN_21 GIU MAR_22 GIU OGR OGR _ Prova aperta con accesso in sala dalle H.17.00 _ H.21.00 _ H.21.00 ROBERT HENKE GIANLUIGI TROVESI/FILARMONICA TRT/ “CBM 8032 AV” FABRIZIO BOSSO “BERG HEIM: UNA PICCOLA MONTAGNA MAGICA” Robert Henke _ 5 computer Commodore CBM 8032, La montagna incantata di Thomas Mann banco mixer, programmazione nella musica di Gianluigi Trovesi Il compositore e artista multimediale tedesco Robert Henke, Gianluigi Trovesi _ clarinetto, clarinetto basso noto per i lavori di musica elettronica, le installazioni laser e sassofono contralto e anche per essere stato uno degli ideatori del fortunato Federico Marchesano _ contrabbasso programma per creare musica Ableton Live, presenta “CBM Fulvio Maras _ batteria e percussioni 8032 AV”. SPECIAL GUEST: Fabrizio Bosso _ tromba La performance porta in scena alcuni computer dei primi anni Ottanta attentamente restaurati e interconnessi; il risultato è Filarmonica TRT un insieme di suoni, rumori digitali e colori che si mescolano Stefano Montanari _ direttore grazie a una regia calibrata. Corrado Guarino _ arrangiamenti Spiega Henke: “Uso una tecnologia che quarant’anni fa era “Con il suo inconfondibile stile compositivo, seriamente avveniristica per creare una versione alternativa di quel giocoso e giocosamente serio, Gianluigi Trovesi ha lavorato futuro. Ne risulta un concerto audio-visuale che si serve di alla scrittura musicale di Berg Heim: una piccola montagna macchine del passato per presentare una visione estetica e magica, intrecciandola strettamente alla narrazione del sonora del presente. I limiti tecnologici rafforzano un certo romanzo di Thomas Mann, La montagna incantata o magica, minimalismo radicale nell’espressione; tuttavia le specifiche secondo la più recente traduzione. Tra citazioni, variazioni, tessiture e i timbri combinati con la presenza fisica dei libere interpretazioni e reinvenzioni dei più diversi universi computer sul palco diffondono un potente ottimismo”. musicali, dalle danze popolari al melodramma, dalla tradizione liederistica alla serie dodecafonica, la partitura POSTO UNICO NUMERATO € 10,00 musicale, stratificata e immaginifica, non perde mai il gusto del divertimento, del sorriso che nasce dagli accostamenti inaspettati tra alto e basso e dalla successione di emozioni contrastanti”. Maria Tosca Finazzi Un progetto straordinario che segna l'incontro di Gianluigi Trovesi con la Filarmonica del Teatro Regio di Torino diretta da Stefano Montanari e la tromba di Fabrizio Bosso. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17.00, prova aperta al pubblico: soundcheck e rifiniture del concerto. Una coproduzione Filarmonica TRT e Torino Jazz Festival POSTO UNICO NUMERATO € 10 PROVA APERTA POSTO UNICO NUMERATO € 3,00 Foto di Roberto Cifarelli 10 11
MER_23 GIU MER_23 GIU Conservatorio Giuseppe Verdi OGR _ H.17.30 _ H.21.00 URI CAINE/FURIO DI CASTRI/ANDY SHEPPARD EMANUELE CISI/FRANCESCA CORRIAS “FIVE VISIONS” “NO EYES” Uri Caine _ pianoforte, Fender Rhodes Emanuele Cisi _ sax tenore Andy Sheppard _ sax tenore, soprano Dino Rubino _ pianoforte Furio Di Castri _ contrabbasso Rosario Bonaccorso _ contrabbasso Gianluca Palazzo _ chitarra Adam Pache _ batteria Alessandro Romano _ batteria SPECIAL GUEST: Francesca Corrias _ voce Quartetto d’archi del Conservatorio Un atto d’amore per omaggiare uno dei massimi geni della Edoardo de Angelis _ violino (docente) storia del jazz e “inventori” del sax tenore, Lester Young. Raul Roa _ violino Emanuele Cisi, in questa speciale occasione insieme a Giorgia Lenzo _ viola Francesca Corrias, prende ispirazione dal poema No Eyes Manuel Zigante _ violoncello (docente) dello scrittore beat David Meltzer, che utilizza lo slang unico e iconico di Young per evocarne il mondo espressivo, e ne Stefano Bassanese (docente), Ilaria Lemmo, mette in musica alcune liriche, con un gruppo “all-star”. Marco Marasciuolo, Federico Primavera _ elettronica Emanuele Cisi è uno dei più importanti sassofonisti italiani, con una attività concertistica e discografica di rilievo “Le visioni sono ispirate dai Canti dell’innocenza e internazionale. dell’esperienza del grande poeta e pittore inglese William Blake (1757-1827). Blake è stato un mistico e sosteneva di avere visioni fin dalla giovinezza: immagini di singolare POSTO UNICO NUMERATO Produzione Originale TJF potenza che lo hanno ispirato e che ha riversato nei quadri, € 10,00 nei disegni, nella poesia e nella filosofia. I Canti dell’innocenza e dell’esperienza prefigurano una realtà duale: l’innocenza, che rappresenta il mondo prima della caduta e l’esperienza, che lo ritrae nella stagione della decadenza. Le composizioni si rifanno in particolare a cinque poemi: Night, Spring, The Sick Rose, Tyger, Laughing Song. “Non vedo l’ora di suonare con l’ensemble e due grandi amici come Furio Di Castri e Andy Sheppard la musica che ho scritto.” (Uri Caine) Una collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino che coinvolge docenti e studenti dei Dipartimenti di Jazz, Musica da Camera e Musica Elettronica. POSTO UNICO NUMERATO Produzione Originale TJF € 10,00 Foto di Roberto Cifarelli Foto di Sara Da Costa Foto di Sara Deidda 12 13
GIO_24 GIU VEN_25 GIU OGR OGR _ H.17.30 _ H.17.30 _ H.21.00 _ H.21.00 BIRÉLI LAGRÈNE & CHARLIER/ DONNY MCCASLIN QUARTET SOURISSE MULTIQUARIUM BIG BAND GUEST GAIL ANN DORSEY “REMEMBER JACO PASTORIUS” "BOWIE'S BLACKSTAR" Stéphane Chausse _ sax alto, clarinetto Donny McCaslin _ sassofoni Frédéric Couderc, Stéphane Guillaume _ sassofoni, clarinetti Jason Lindner _ tastiere Rémi Biet _ sax tenore Nate Wood _ batteria Lucas Saint-Cricq _ sax alto e tenore Tim Lefebvre _ basso Pierre Drevet, Claude Egea, Yves Le Carboulec, SPECIAL GUEST: Gail Ann Dorsey _ voce, chitarra Denis Leloup, Erik Poirier _ trombe Philippe Georges, Damien Verheve _ tromboni Donny McCaslin aveva già alle spalle una carriera ventennale Didier Havet _ trombone, tuba quando nel 2016 David Bowie lo chiamò a collaborare al Olivier Louvel _ chitarra elettrica suo testamento artistico, Blackstar. Quell’esperienza lo ha Benoît Sourisse _ pianoforte, organo elettrico catapultato sulla scena internazionale, ma soprattutto ha Biréli Lagrène _ basso elettrico cambiato profondamente la sua concezione della musica. André Charlier _ batteria McCaslin presenta in concerto Blow, il suo ultimo lavoro, Nicolas Charlier _ percussioni frutto dell’esperienza con Bowie. “Prima di lavorare con lui, cose come quelle che propongo in questo disco mi La scomparsa di Jaco Pastorius (1951-1987) ha lasciato sembravano impossibili”, spiega il sassofonista. Con il gruppo, un vuoto immenso nel mondo musicale. Pastorius è stato dove sono presenti altri due musicisti reclutati da Bowie una colonna portante dei Weather Report nel loro periodo come Jason Lindner e la sua grintosa bassista Gaill Ann di grazia, ha inciso con Herbie Hancock, accompagnato Dorsey, propone materiali che rivelano un jazz incandescente, Joni Mitchell e suonato con chitarristi del calibro di Pat sapientemente mescolato al rock, al pop e all’elettronica. Metheny, Mike Stern e Biréli Lagrène. Proprio il virtuoso chitarrista francese, erede della tradizione manouche di Django Reinhardt, per rendere questo omaggio ancora POSTO UNICO NUMERATO Produzione Originale TJF € 10,00 più sorprendente, abbandona momentaneamente il suo strumento e imbraccia quello di Jaco, il basso elettrico fretless. Sospinto da una affiatata big band, la scaletta pesca Foto di Lindsey Morano nei dischi di Pastorius e recupera brani immortali dei Weather Report, ripercorrendo le tappe più significative di una carriera tanto straordinaria quanto breve. POSTO UNICO NUMERATO Prima Italiana € 10,00 Foto di Jacky Lehmann 14 15
Photo credit: Andrea Rossetti for OGR Torino SAB_26 GIU Teatro Vittoria _ H.11.30 _ H.15.00 NATE WOOD "fOUR" Nate Wood _ tastiere, basso, batteria, voce “Sono un introverso, genero più energia suonando da solo che con altri”. Il polistrumentista Nate Wood si racconta così, pur lavorando da sempre con grandi artisti: nel suo curriculum troviamo Chaka Khan e Donny McCaslin (con il quale suona al TJF). Il progetto fOUR lo vede salire sul palco in perfetta solitudine e, da una postazione predisposta con cura, proporre i brani suonando contemporaneamente tutti e quattro gli strumenti a disposizione, senza overdub. Un esercizio che rende spettacolari le esibizioni, come segnalano gli importanti numeri di visualizzazioni dei video in rete. La sua musica testimonia i molti ambiti in cui Wood si muove tra impro- jazz, rock, songwriting e l’influenza mai celata di Aphex Twin. Dall’uscita di X.it (2018) gira il mondo proponendo questo concerto in solo. POSTO UNICO NUMERATO Prima Italiana € 5,00 Fino al 25.07.2021 Jessica Stockholder Cut a rug a round square OGR Torino | Corso Castelfidardo, 22 ogrtorino.it #WeAreOGR 16 17
SAB_26 GIU SAB_26 GIU OGR OGR _ H.17.30 _ H.21.00 ARTO LINDSAY AND BAND ZIG ZAG POWER TRIO FT. VERNON REID, WILL CALHOUN, Arto Lindsay _ chitarra, voce, rumori & MELVIN GIBBS Paul Wilson _ tastiere Melvin Gibbs _ basso Vernon Reid _ chitarra elettrica Marivaldo Paim _ percussioni Melvin Gibbs _ basso elettrico Kassa Overall _ batteria Will Calhoun _ batteria Arto Lindsay è un musicista temerario, sempre pronto a Salgono sul palco tre leggende della musica. Vernon Reid e mescolare le carte. Nato negli Stati Uniti ma cresciuto in Will Calhoun, membri fondatori delle icone del rock Living Brasile, il compositore, cantante, chitarrista e produttore Colour, insieme al bassista Melvin Gibbs (Rollins Band e Arto Lindsay ha saputo prendere il meglio da entrambe le Arto Lindsay) danno vita a un live ricco di energia e groove culture, riproponendolo in modo unico. La sua musica può contagiosi che pesca a piene mani nelle loro comuni radici essere tumultuosa come la no wave newyorkese di cui è stato funk e jazz. I tre mettono in secondo piano gli infuocati un protagonista assoluto o presentarsi calda e ammaliante, trascorsi hard rock per scavare nella musica con libertà, come i raffinati ritmi del Brasile. Arto suona brani provenienti quella che un power trio consente al meglio. Come ha scritto dall’ultimo, variegato album, Cuidado Madame (2017) e pezzi The New Yorker: “Un trio di grande potenza che porta in dote il scritti per il lavoro di prossima uscita. Il concerto ripropone noise, il funk, il rock ed il jazz.” per intero l’inimitabile genio di Arto Lindsay, la sua gamma eclettica di tessiture musicali, di noise, elettronica, melodia, poesia, sensualità. POSTO UNICO NUMERATO Prima europea € 10,00 POSTO UNICO NUMERATO Unica data Italiana € 10,00 ENTRAMBI I CONCERTI ACQUISTATI INSIEME € 16,00 Foto di Anitta Boa Vida 18 19
DOM_27 GIU Teatro Vittoria Passione _ H.11.30 _ H.16.00 Creatività ROBERTO DANI Formazione “SOLO” Condivisione Roberto Dani _ batteria preparata Corpo/spazio/suono Una riflessione a partire dal silenzio Secondo il pianista, compositore e musicologo Carlo Boccadoro: “Dani si è da tempo distinto nel panorama VIENI A SUONARE CON NOI! internazionale come uno dei più straordinari musicisti in attività, autore di performance che coinvolgono mente, corpo CORSI DI FORMAZIONE MUSICALE 2021-2022 e suono in un tutt'uno di grande potenza espressiva”. Musicista e didatta, Roberto Dani concentra la propria ricerca sull’improvvisazione, esplorando i confini tra libertà e scrittura e le possibili connessioni con altri linguaggi quali la danza, la multimedialità, il teatro contemporaneo. Tra i tanti, ha suonato con Annette Peacock, Kenny Wheeler, Norma Winstone, Giorgio Gaslini e oggi collabora con il fortunato trio di Stefano Battaglia. E’ fresco di pubblicazione il suo lavoro in solo Notturno. POSTO UNICO NUMERATO € 5,00 Un progetto della In collaborazione con Partner www.comune.torino.it/corsimusica - www.facebook.com/CFMtorino 20 21
DOM_27 GIU DOM_27 GIU Foto di Valeria Fioranti OGR _ H.17.30 _ H.21.00 OPENING KORABEAT Cheikh Fall _ kora, voce Gianni Denitto _ sassofoni Andrea Di Marco _ basso Samba Fall _ batteria Badara Dieng _ percussioni Kora Beat nasce nel 2011 dall’incontro tra tre musicisti senegalesi e due esponenti della scena jazz/underground torinese. Si avvale della kora, strumento caratteristico dell’Africa occidentale utilizzato nella musica tradizionale. La loro musica è voce della Torino multietnica con una proposta “senza confini” intrisa di suoni e ritmi contemporanei africani con una sferzata jazz e funk. L’ultimo CD, Yakar (2019), racconta dei viaggi dei migranti, con il loro carico di dolori, ma lascia intravedere anche una luce di speranza. SALIF KEITA Foto di Thomas Dorn “UN AUTRE BLANC” Salif Keita _ voce Cisse Abou _ sequencer Adonaide Bohui _ tastiere Mamadou Diabate _ kora Oumarou Diarra _ batteria Djessou Mory Kante _ chitarra Molobaly Kone _ percussioni Modibo Sissoko _ basso Onane Lydie Zamati _ voce, danza Bah Kouyate _ voce, danza Discendente diretto del fondatore dell'impero del Mali, Salif Keita viene emarginato dalla comunità perché albino. Trova fuori dai confini del Mali le condizioni per esprimersi. La sua musica, che incorpora vari stili tradizionali dell'Africa occidentale mescolandoli a suggestioni europee e americane, ha conquistato il grande pubblico. Esponente di punta della world music negli anni Novanta, è stato tra i primi a trattare tematiche sui migranti e a collaborare con artisti internazionali come Vernon Reid, che il TJF ospita in un altro concerto. Celebrando i cinquant’anni di carriera, Keita stila un bilancio in quello che ha dichiarato essere il suo ultimo disco, Un Autre Blanc (2018). La propria condizione di “altro bianco”; diventa un grido di denuncia per i diritti negati agli albini, ancora soggetti a pesanti discriminazioni in varie zone dell’Africa; il tutto filtrato dall’omaggio al suo adorato Mali. POSTO UNICO NUMERATO Unica data Italiana € 10,00 22 23
SAB_26 GIU Camera - Centro Italiano per la Fotografia Sala Gymnasium _ H.16.00 “ART KANE HARLEM 1958” Guido Harari dialoga con Stefano Salis, giornalista del Sole 24 Ore DOM_20 GIU Oratorio di San Filippo Neri _ H.17.00 Il libro “Art Kane. Harlem 1958“ (Wall Of Sound Editions) a cura di Jonathan Kane e Guido Harari, uscito per celebrare "L’UMANITÀ, UNA SINFONIA DI MINORANZE" lo scatto di Kane “Harlem 1958”, immortala 57 musicisti Incontro con Telmo Pievani jazz, tutti presenti alle 10 di mattina tra la Quinta e Madison Avenue, ad Harlem. Il gruppo comprendeva, tra gli altri, Dizzy I gruppi umani attraversano confini da sempre. Siamo Gillespie, Thelonious Monk, Gerry Mulligan. migranti da due milioni di anni. Come migranti, siamo Il volume, con prefazioni di Quincy Jones e Benny Golson, partiti sempre dall’Africa, a più riprese, per disseminarci nel omaggia un periodo cruciale della storia americana e del mondo, forti delle nostre unicità: un’infanzia prolungata, il jazz. Guido Harari ha fotografato tanti miti musicali. Ha detto gioco, la sperimentazione, l’improvvisazione, l’imperfezione Lou Reed: “Sono sempre felice di farmi fotografare da Guido. creativa, l’immaginazione, la socialità. Da una prima So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e piccola popolazione di pionieri africani - dai quali tutti noi sentimento”. L’incontro trova la sua logica collocazione negli discendiamo– si è aperto un ventaglio straordinario di culture, spazi di Camera, in contemporanea alla mostra dedicata a di lingue, di storie, di meticciati. Linguaggi universali umani, Lisette Model. come la musica e la scienza, in sempre nuove declinazioni. Affronta questi temi il filosofo ed esperto di teoria dell'evoluzione Telmo Pievani. DOM_27 GIU LUN_21 GIU Circolo dei lettori _ H.15.00 Camera - Centro Italiano per la Fotografia "YARDBIRD SUITE: VIAGGIO NELLA MUSICA Sala Gymnasium _ H.15.00 DI CHARLIE PARKER" Incontro con Stefano Zenni “ESPLORARE IL FUTURO DEL PASSATO. LAVORARE OGGI CON TECNOLOGIE DI IERI” A cento anni dalla nascita, la figura di Charlie Parker (1920- 1955) si staglia in tutta la sua tormentata e frenetica genialità. Robert Henke dialoga con l’artista In una manciata di anni di carriera, insieme a musicisti e sound designer Giorgio Sancristoforo come Dizzy Gillespie e Thelonious Monk, Parker ha cambiato Henke tiene corsi universitari e conferenze dove spiega la direzione del jazz, ne ha trasformato definitivamente la commistione tra intelligenza artificiale e composizione il linguaggio, ha alzato l’asticella del virtuosismo musicale, dove racconta la necessità estetica e filosofica di strumentale e, soprattutto, ha imposto una nuova logica riportare in vita computer obsoleti. Ha detto in più occasioni: dell’improvvisazione. Considerato oggi un classico, Parker è “i vecchi computer emanano un proprio groove”. Questa ancora un artista irriducibile, di cui va recuperata l’ampiezza visione consente a Henke di tracciare un collegamento di vedute musicali, la potenza creativa, la tellurica varietà tra il suo modo di pensare la performance e il jazz: “queste espressiva. tecnologie superate richiedono un notevole lavoro di Stefano Zenni. Musicologo, docente. È stato direttore del TJF interazione manuale del mixer con i computer collegati e in per 4 edizioni. questo intervento si concretizza la magia del momento e ci ritroviamo in un terreno comune”. In collaborazione con soundmit, l'evento dedicato agli strumenti INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA. musicali elettronici e alle nuove tecnologie musicali. DA GIOVEDÌ 24 GIUGNO ORE 10 (INCONTRI DEL 26 E 27 GIUGNO) SU TORINOJAZZFESTIVAL.IT www.soundmit.com ENTRO LE ORE 10 DEL GIORNO DELL'INCONTRO INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA. Tutti gli incontri saranno registrati DA GIOVEDÌ 17 GIUGNO ORE 10 (INCONTRI DEL 20 E 21 GIUGNO) e messi a disposizione sul canale Youtube del festival SU TORINOJAZZFESTIVAL.IT www.youtube.com/user/torinojazzfestival ENTRO LE ORE 10 DEL GIORNO DELL'INCONTRO 24 25
Torino Jazz Meeting 2021 - III EDIZIONE Convegni sul jazz e concerti/vetrine del jazz piemontese Torino Jazz Meeting nasce nel 2018 con l’obiettivo di SEDI_ sviluppare il network delle realtà che promuovono il jazz a livello regionale, nazionale e internazionale e come occasione di incontro-vetrina per le eccellenze del jazz piemontese. L’edizione 2021 è stata ideata tenendo conto della situazione Camera – Centro Italiano per la Fotografia emergenziale e delle misure di sicurezza vigenti. via delle Rosine 18 PROGRAMMA tram 13, 18 / autobus 24, 61, 68, 93 La partecipazione del pubblico avviene in streaming sulle piattaforme indicate. Location Incontri (solo per gli accreditati): Best Western Plus Circolo dei lettori Executive Hotel and Suites - Via Nizza 28, Torino via Bogino 9 26_GIUGNO tram 13, 15 / autobus 55, 56, 61 JAZZ IN ITALY H.14.30-16.30 Apertura Assemblea nazionale di I-Jazz e forum: “Jazz in Italy” Conservatorio Giuseppe Verdi L’Assemblea nazionale di I-Jazz, Associazione che raccoglie piazza Bodoni diversi tra i più conosciuti e seguiti festival jazz italiani, ospita, all’inizio dei lavori, un prezioso momento di confronto tram 13, 15, 18 / autobus 34, 35, 61, 68 tra i soci, aperto al pubblico in streaming. Si tratta di un incontro-dibattito tra le realtà che promuovono il jazz italiano, con l’obiettivo di consolidarlo e diffonderlo sempre più. Alle OGR - Officine Grandi Riparazioni 16.30 termina la parte dei lavori in forma di convegno aperto al corso Castelfidardo 22 pubblico e l’Assemblea prosegue con i soli soci per le attività istituzionali. metro Vinzaglio / autobus 12 Convegno in streaming sulla piattaforma www.italiajazz.it 27_GIUGNO Oratorio di San Filippo Neri TORINO JAZZ FESTIVAL PIEMONTE via Maria Vittoria 5 H. 10.00 tram 4, 13, 15 / autobus 55. 56 / Star 1, Star 2 Il programma del Torino Jazz Festival Piemonte 2021 Incontro divulgativo a cura del direttivo di Piemonte Jazz e degli operatori jazz locali coinvolti nella rassegna. Teatro Vittoria A seguire Torino Jazz Festival Piemonte: il network delle eccellenze territoriali. Convegno via Antonio Gramsci 4 Le realtà del jazz del Piemonte si sono aggregate creando metro Porta Nuova / tram 4, 15 / autobus 11, 55, un brand che costituisce uno tra i principali network italiani dedicati a questa musica. Il 2019 ha visto la nascita del 57, 58 /Star 1 Torino Jazz Festival Piemonte, frutto della collaborazione tra Piemonte Jazz, TJF e Fondazione Piemonte dal Vivo. Il Torino Jazz Meeting rappresenta un’occasione di presentazione dell’iniziativa, che quest’anno avrà luogo tra luglio e ottobre, e di dibattito tra gli operatori regionali del settore, aperti a un confronto con rappresentanti delle istituzioni e del mondo Torino Jazz Festival per una mobilità produttivo della regione. sostenibile! Raggiungi le sedi dei concerti I due appuntamenti sono in streaming sulla piattaforma di Piemonte jazz www.piemontejazz.it con i mezzi pubblici o con i mezzi in sharing! Torino Jazz Meeting è un progetto del Consorzio Piemonte Jazz realizzato in collaborazione con il Torino Jazz Festival 26 27
BIGLIETTERIA BIGLIETTI TORINO JAZZ FESTIVAL TORINO JAZZ FESTIVAL OGR - Officine Grandi Riparazioni Posto unico numerato € 10,00 Arto Lindsay and Band e Zig Zag Power Trio: c/o Urban Lab entrambi i concerti acquistati insieme € 16,00 piazza Palazzo di Città 8/F Gianluigi Trovesi/Filarmonica TRT/Fabrizio Bosso: tel + 39.011.01124777 prova aperta € 3,00 tjftickets@comune.torino.it All'ingresso saranno effettuati controlli di sicurezza da mercoledì 26 maggio lunedì/sabato 10.30/18.30 Conservatorio Giuseppe Verdi chiusa mercoledì 2 giugno Posto unico numerato aperta tutti i giorni da lunedì 14 a domenica 27 giugno sabato 19 e domenica 20 giugno € 5,00 mercoledì 23 giugno € 10,00 Teatro Vittoria tel + 39.011.01124777 Posto unico numerato € 5,00 nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria Per i nati dal 2007 biglietti per tutti i concerti € 5,00 INTERNET Se ancora disponibili i biglietti saranno posti www.torinojazzfestival.it in vendita 45 minuti prima dell’inizio dei concerti www.vivaticket.it Non è previsto servizio di guardaroba Il costo del servizio di acquisto è pari al 12% del prezzo del biglietto, con un minimo di € 1,00 Norme di sicurezza • l'assegnazione dei posti garantirà il necessario distanziamento • all'ingresso sarà misurata la temperatura e non sarà consentito l'accesso alle persone con temperatura superiore ai 37.4° C • tutti gli spettatori dovranno indossare la mascherina anche durante lo spettacolo (per i bambini valgono le norme di legge vigenti); non è ammessa la mascherina comunitaria • verrà assicurata regolare igienizzazione delle sedi di concerto 28 29
il Jazz è Ricerca UN PROGETTO FOTOGRAFICO PER UNA BUONA CAUSA Il progetto fotografico contribuisce a sostenere Fondazione Ricerca Molinette sia promuovendo la campagna di devoluzione Torino Jazz Festival e Fondazione Ricerca Molinette presentano del 5 x 1000 della Onlus torinese sia rendendo disponibili, in Jazz è Ricerca, una mostra fotografica a scopo benefico che cambio di donazioni per la Ricerca, le immagini di Massimo si propone di esplorare il legame esistente tra i mondi solo Forchino in diversi formati. apparentemente distanti della musica jazz e della ricerca Fondazione Ricerca Molinette scientifica. Il Torino Jazz Festival è un evento profondamente Ente senza scopo di lucro, nato nel 2001 per sviluppare la ricerca legato al tessuto urbano, così come lo è Fondazione Ricerca scientifica all’interno dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria Molinette, impegnata da 20 anni nel sostegno alla ricerca medico “Città della Salute e della Scienza” di Torino. La Fondazione si - scientifica all’interno di Città della Salute e della Scienza. impegna a sostenere in particolare la ricerca traslazionale, volta Jazz è Ricerca: i musicisti suonano con una continua tensione al a trasferire in ambito clinico i risultati della ricerca di laboratorio, cambiamento, proprio come fanno i ricercatori scientifici che, attraverso lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie. I progetti che sperimentando senza sosta, si impegnano a trasferire i risultati la Fondazione predilige sono un ponte tra scienza e medicina, ottenuti in laboratorio all’ambito clinico, per sviluppare nuove rispondono ad esigenze reali e mettono al centro il paziente terapie contro le malattie del nostro tempo. e il suo benessere. La Fondazione sostiene anche l’Ospedale Al torinese Massimo Forchino va il merito di aver pensato di far Molinette, nel quotidiano e durante le emergenze. dialogare questi mondi. Attivo dagli anni Settanta come reporter COME SEGUIRE E SOSTENERE JAZZ È RICERCA per importanti quotidiani e riviste, fotografo di scena, autore di La mostra è visibile dal 1 al 14 giugno nelle stazioni della copertine per dischi, Forchino ha selezionato 7 immagini-simbolo metropolitana di Torino. del Torino Jazz Festival. Informazioni sulla mostra e sul progetto: Jazz è Ricerca espone nelle stazioni della metropolitana le www.torinojazzfestival.it | www.massimoforchino.com fotografie di grandi jazzisti immortalati durante il festival. Gli scatti rappresentano il primo passo di un progetto dinamico, Per sostenere il progetto e per maggiori informazioni sulla frutto di un lavoro in team, che il TJF segue anche online e Fondazione Ricerca Molinette: durante i concerti. www.fondazionericercamolinette.it 30 31
L’ERRORE di Alessandro Albert a cura di Maurizio Beucci Sabato 19 giugno dalle 15:00 alle 19:00, inaugura al Leica Store Torino la nuova mostra di Alessandro Albert “L’Errore” a cura di Maurizio Beucci. Una collezione di ritratti d’autore dei più importanti nomi che hanno calcato palchi e backstage del Torino Jazz Festival dal 2018. Alessandro Albert ci condurrà alla scoperta di quel microcosmo fatto di volti e personaggi, incertezze, tensioni e sfide che da sempre legano la musica jazz alla fotografia. Una mostra da scoprire, con oltre 50 opere esposte e proiettate. Si ringrazia il Torino Jazz Festival Leica Store Torino | Via Carlo Alberto 47 Ingresso libero con registrazione obbligatoria su Eventbrite Orari di apertura: dal martedì al sabato 10:00 -14:00 / 15:00-19:00 Tel.: 011 8127671 | e-mail: info@leicastore-torino.com
CHI SIAMO L’A.N.Co.S. – Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive - costituita all’interno del sistema Confartigianato quale articolazione organizzativa autonoma, senza finalità di lucro, è un Ente nazionale di tipo associativo avente lo scopo di promuovere l’elevazione culturale e morale, l’impegno civile e sociale, il rispetto dell’ambiente, la solidarietà e le attività di volontariato nei campi culturale, sociale, assistenziale, sportivo e del tempo libero, educativo e sanitario di tutti i cittadini senza alcuna distinzione di razza, religione o credo politico. L’ANCoS svolge prevalentemente attività culturali, sociali, sportive e benefiche. A tale scopo si articola nei Comitati provinciali. Su questi versanti l’Associazione si è dotata di un programma operativo che comprende iniziative sia a livello nazionale che territoriale, divulgato capillarmente in ambito locale, affinché tutti i Comitati provinciali possano collaborare alle iniziative promosse e realizzino, in rapporto alle esigenze ed alle caratteristiche dei contesti d’appartenenza, quelle di propria pertinenza. L’attività dei circoli affiliati, che rivestono un carattere culturale, ricreativo, sportivo e sociale, mira infatti a favorire la socializzazione dei componenti, con particolare attenzione agli anziani ed alle categorie più disagiate, senza tuttavia dimenticare i giovani e le loro esigenze attuali e future, soprattutto nel campo del tempo libero, della solidarietà e della cultura. SEDE ROMA - Via San Giovanni in Laterano, 152 Telefono: 06 70374280/216 ancos@confartigianato.it | www.ancos.it TORINO - Via Principe Tommaso, 18/bis Telefono: 011 6505760 ancosto@libero.it | www.ancos.it
TJF PER LA SOSTENIBILITÀ Con la consapevolezza delle difficoltà del periodo, il Torino Jazz Festival ha deciso di rivolgere uno sguardo attento verso quelle tematiche, come quelle ambientali e di accessibilità, che sono diventate prioritarie oggi per il benessere dei cittadini. Il Festival svolgerà dunque una serie di azioni legate alla sostenibilità, declinata in tutte le sue accezioni: ambientale, culturale, sociale ed economica. Il TJF è un progetto della Città di Torino che ha iniziato un percorso triennale per garantire un sistema di gestione sostenibile degli eventi culturali, secondo la norma UNI ISO 20121:2013 e certificato nel 2020 dall’organismo Bureau Veritas. Ridurre al minimo gli impatti negativi derivanti dall’organizzazione di grandi eventi, influenzare il cambiamento lasciando un’eredità positiva, essere fonte di ispirazione per il pubblico, i partner e gli stakeholder verso un modello di gestione responsabile, generare risparmi e ritorni economici attraverso buone pratiche, saranno le linee guida del TJF 2021. INFO: WWW.TORINOJAZZFESTIVAL.IT/SOSTENIBILITÀ Programma stampato su carta certificata Ecolabel Ue
OPERA: THE BOUNTY KILLART / ART-DIRECTION: IKIGAI MEDIA www.torinojazzfestival.it #tjf2021 UN PROGETTO DI MAIN PARTNER REALIZZATO DA CON IL CONTRIBUTO DI MEDIA PARTNER CHARITY PARTNER
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