Il popolo dell'acqua verso i referendum
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L’Argomento Il popolo dell’acqua verso i referendum a cura di Eugenio Melandri e Nicola Perrone in piena estate. Con l’aggravante che viva e attiva in tutto il paese. È nato Ce la faremo questa decisione costerà alle casse dello Stato oltre 300 milioni di euro. E in un quello che è stato definito “il popolo dell’acqua”. Un popolo inclusivo, vi- periodo di vacche magre e di tagli che vace, propositivo. Un popolo che mette I l 12 e 13 giugno andremo a votare per decidere, fra le altre materie sottoposte a referendum, se in Ita- lia l’acqua sarà ancora gestita come bene comune o affidata alle leggi del toccano settori vitali, non si tratta di una cifra di poco conto. Da anni ci battiamo perché nel nostro paese (e in tutto il mondo) la gestione dell’acqua sia pubblica, partecipata insieme tante sensibilità, tante asso- ciazioni di base, ma anche sindacati ed enti locali, tanta gente che chiede soltanto il diritto di usufruire dei beni comuni senza mercificarli e porli sotto mercato. Un momento importante di e democratica. Solidarietà e Coope- l’egida del profitto di pochi, attraverso vita democratica che chiede la parte- razione Cipsi, il Contratto Mondiale le cosiddette leggi di mercato. È sta- cipazione di tutti. Anche per fermare sull’acqua da oltre 15 anni ha fatto di to questo il motivo che ci ha spinti a il tentativo del governo di annullare questo impegno uno dei cardini del promuovere questi referendum. Con il referendum, facendogli mancare il proprio lavoro. Da sempre abbiamo il grande risultato di raccogliere, in quorum necessario del 50% più uno difeso l’acqua dagli speculatori, dal pochissimo tempo, quasi un milione dei votanti. mercato e dagli interessi. Un cammino, e mezzo di firme. È questo, infatti, il senso della decisio- questo, che abbiamo fatto con tanti Adesso si tratta di vincere la sfida de- ne di non accorpare i referendum alle altri compagni di viaggio. Sono nati finitiva, contrastando il tentativo di elezioni amministrative di maggio, così in tutto il territorio nazionale tanti invalidare il referendum attraverso spostandone la data a metà giugno, comitati locali, fino a formare una rete l’astensionismo. Di qui l’impegno a Solidarietà internazionale 03/2011 17
L’Argomento portare alle urne almeno 25 milioni dei rapporti tra uomo e madre terra. razionali di industrializzazione che di votanti. Certi come siamo che la Terra, cibo, acqua, fuoco, cioè energia, sono la causa principale dei processi stragrande maggioranza della gente sono i beni messi a disposizione dalla di distruzione del pianeta e quindi del nostro paese sia contraria alla natura. Tutto il benessere, la crescita dell’umanità”. “Gli esseri umani non privatizzazione dell’acqua. e l’evoluzione della razza umana si possono vivere senza la Madre Terra, In una parola, è arrivato il momento di deve al rapporto che nel corso della però il pianeta può esistere senza schierarsi, di darsi da fare. Il percorso storia l’uomo ha saputo instaurare l’essere umano. Per questo i diritti in difesa dell’acqua bene comune ha con questi beni comuni. della terra sono ancora più importanti bisogno del contributo di tutte e tutti Questo rapporto armonico sembra degli stessi diritti umani”. attraverso la partecipazione fino al che oggi si sia interrotto. Pensare di risolvere i cambiamenti voto referendario. Ha bisogno di un La madre terra sembra volersi ribel- climatici temporeggiando e rinvian- “passaparola” organizzato, anche lare ai livelli di sfruttamento o me- do le decisioni, significa non voler per contrastare la mancanza di in- glio ai trend di sovrapproduzione prendere atto della realtà. È arrivato formazione e il tentativo di invalidare e di eccessivo consumo che stanno il momento in cui la comunità inter- questo evento che rappresenta invece portando alla distruzione di tutte nazionale deve dimostrare di saper un momento alto di partecipazione le risorse naturali. La serie di even- prendere decisioni chiare e efficaci. democratica. Se ognuno di noi farà la ti naturali che hanno sconvolto il Decisioni che non prendano in con- propria parte, siamo sicuri di farcela. Giappone, anticipano quali potranno siderazione solo azioni economiche essere i possibili scenari se l’uomo e di mercato, come il Green Found, Questo fascicolo è composto di quat- continuerà a violentare l’ambiente e ma valori e necessità più alte e non tro parti. a sfidare Madre Terra. Il processo di rinviabili. La sfida dell’acqua nel XXI seco- sfruttamento delle risorse è passato Abbiamo voluto richiamare questo lo: Rosario Lembo, presidente del però dalla sfera economica alle borse appello, proveniente da un paese che, Comitato italiano per un Contratto finanziarie. Le tendenze in atto sono seppur con molte contraddizioni, mondiale sull’acqua, illustra il tema quelle di gestire la produzione e la sta cercando di costruire un nuovo dell’acqua ponendolo all’interno delle commercializzazione di questi beni rapporto più armonico e rispettoso grandi sfide che attraversano questo in termini di speculazione finan- tra uomo e natura. Proprio il popolo nostro tempo, soprattutto quella am- ziaria e di creazione di nuove bolle boliviano è stato tra i primi a conosce- bientale e dei cambiamenti climatici. speculative. re le conseguenze nefaste dei processi I quesiti referendari: viene illustrato di privatizzazione dell’acqua. Acqua, l’itinerario che ha portato alla propo- Chi distrugge la Madre Terra? cibo ed energia sono le risorse sulle sta di referendum e il contenuto dei Nell’aprile dello scorso anno, in un quali la finanza e la speculazione quesiti referendari. incontro svoltosi a Cochabamba in internazionale hanno messo gli oc- Perché votare e votare sì: la legisla- Bolivia, i popoli indigeni hanno lan- chi per assicurarsene il controllo e zione italiana sull’acqua. Le ragioni ciato al mondo una proposta provo- la gestione. Si prevede infatti che la del sì, confrontate anche con gli argo- catoria. Hanno chiesto ai governi e domanda di questi beni subirà trend menti di chi sostiene le ragioni del no. ai popoli del mondo di abbandonare crescenti, a motivo della crescita della Un piccolo vademecum di propo- questo modello di produzione e di popolazione mondiale e quindi dei ste di suggerimenti: bibliografia e consumo, per ristabilire l’armonia consumi. Controllare il mercato di sitografia. Proposte di lavoro in vista con la natura. In più, hanno proposto questi prodotti significa quindi as- della campagna referendaria. una progressiva riconversione delle sicurarsi guadagni e profitti sempre spese militari per dedicare risorse maggiori. alla difesa della Madre Terra, hanno lanciato un referendum mondiale Il mondo ha sete e la sete 1. La terra, sull’ambiente insieme all’idea di dar vita – in concomitanza con la pros- sima giornata della terra che si terrà è destinata a crescere Il pianeta Terra è composto prevalen- temente di acqua. Nonostante ciò, pur l’acqua e i il 22 aprile 2011 – ad un tribunale di giustizia climatica per sottoporre a giudizio chi distrugge la Madre Terra. prelevando solo il 6,7% delle risorse idriche rinnovabili, la popolazione mondiale si trova all’inizio di questo beni comuni Questa provocatoria proposta costi- tuisce un segnale inequivocabile, anche perché lanciata al mondo da XXI secolo di fronte a un allarme idrico. Ciò è dovuto da un lato alla scarsità di acqua dolce disponibile e, una minoranza silenziosa di uomini e dall’altro, a un trend crescente della “Non ereditiamo il mondo dai nostri donne che hanno un rapporto diretto domanda di acqua per usi produttivi. padri, ma lo prendiamo in prestito con la terra. Manifesta come in diver- La difficoltà di accesso alle risorse dai nostri figli”. se parti del mondo stia crescendo la idriche per uso umano è determinata (Proverbio dei nativi americani) consapevolezza che questo modello sia dalla distribuzione non uniforme di Rosario Lembo di sviluppo è giunto al capolinea. Se della risorsa, sia da altri fattori tra si vuole evitare di distruggere la terra, loro concatenati: tra questi, la cre- I l secondo decennio del XXI secolo si sta caratterizzando sempre di più come il decennio dello scon- tro frontale tra Uomo e Madre Terra. Il 21 aprile di quest’anno, a New York, è necessario avviare al più presto una nuova fase. Il presidente boliviano Evo Morales, al termine della conferenza di Cancun aveva lanciato una serie di richiami scita demografica e della miseria, il basso livello degli investimenti messi a disposizione per accedere a risorse idriche sicure e per salvaguardare l’ambiente. si svolgerà una speciale sessione delle molto significativi: “Il mondo non Ma la rarefazione dell’acqua risiede Nazioni Unite che affronterà il tema può proseguire con programmi ir- anche in una serie di cause esogene, 18 Solidarietà internazionale 03/2011
L’Argomento legate ai modelli di sviluppo e soprat- depauperamento delle risorse idriche, produrre energia alternativa, cioè tutto alla crescita esponenziale dello a livello mondiale, è rappresentato energia idroelettrica attraverso la sfruttamento della risorsa idrica a dal modello di “agricoltura” che as- costruzione di dighe e centrali, o la fini produttivi. sorbe in media il 70% dell’insieme costruzione di grandi invasi o circuiti È opportuno ricordare che per oltre dei prelievi d’acqua. I prelievi per uso di raffreddamento a supporto delle 4 miliardi di anni la quantità di ac- agricolo raggiungono il 90% nei paesi costruzioni di nuove centrali nucleari. qua dolce del pianeta Terra è rimasta in via di sviluppo, contro un prelievo Il piano di rilancio della costruzione stabile. Solo negli ultimi 200 anni la del 20% per l’industria e un 10% per delle grandi dighe che si diffondono disponibilità di acqua dolce ha co- usi domestici. sempre di più soprattutto in Cina, ne- minciato a diminuire. Una tendenza La responsabilità dell’agricoltura ri- gli Stati Uniti e nell’ex Unione Sovieti- che è andata aumentando sempre di siede nel modello intensivo di produ- ca, in India, ma anche in Turchia e in più nel corso degli ultimi 50 anni. La zione che, sotto la pressione delle im- altri paesi del Mediterraneo, dimostra punta di rottura è stata raggiunta nel prese multinazionali che controllano la tendenza a sfruttare le risorse idri- 2007, anno in cui si è cominciato a l’agrobusiness, punta su colture alta- che disponibili più per usi produttivi prelevare e consumare più acqua di mente idrovore. Nella maggior parte (per agricoltura ed energia elettrica) quanto il ciclo naturale della terra ne dei casi non per produrre cibo ad uso piuttosto che per uso umano. possa mettere a disposizione. Questo umano ma per produrre mangimi o La costruzione delle dighe ha com- deficit del bilancio idrico, fra uomo e per la produzione di biocombustibili. portato lo spostamento di un gran natura, è destinato ad aumentare nei Un’agricoltura distruttiva, sempre numero di persone (tra 30 e 60 mi- prossimi 15 anni. Ad accelerarlo e a meno rispettosa dell’ambiente, im- lioni) e determina danni irreversibili peggiorare l’impronta idrica purtrop- prontata a promuovere cicli produt- all’ambiente, con effetti climatici e po concorreranno diversi fattori. Sotto tivi dominati da un uso massiccio di ambientali disastrosi, come le inon- la spinta della crescita demografica prodotti chimici e di materiali pesanti dazioni che hanno colpito ciclicamen- e per effetto dei cambiamenti clima- (nitrati, piombo, mercurio, arsenico, te la Cina a partire dal 2000. tici, le risorse idriche disponibili pro ecc.) che concorrono ad inquinare le capite negli ultimi 54 anni si sono falde, quindi a ridurre la disponibilità La mercificazione dell’acqua ridotte del 50%, da 16.800 m³ a 8.470 di risorse idriche pulite. L’acqua consegnata nelle mani del m³. Questa tendenza alla riduzione Un modello produttivo sempre più mercato e affidata ai processi di glo- continuerà: si prevede che nel 2025 idrovoro che punta allo sfruttamento balizzazione guidati dalle grandi si arriverà a un dimezzamento della delle falde freatiche, man mano che imprese multinazionali, si trasfor- disponibilità, che scenderà a 4.800 le acque di superficie e le falde meno ma così da bene comune a merce. Di m³ pro capite. La domanda di acqua profonde si inquinano o non sono qui la tendenza di amministratori e potabile crescerà soprattutto nelle più disponibili a causa delle opere cittadini di delegarne la gestione ai grandi città in funzione dei crescenti idrauliche e di sbarramento costruite privati e al mercato (privatizzazione livelli di urbanizzazione. Non per nul- a monte dei fiumi. della gestione). In più, dato che l’acqua la la giornata mondiale dell’acqua di Inoltre, la domanda crescente di ener- diventa una risorsa sempre più scarsa, quest’anno richiama l’attenzione sul gia esige l’aumento in termini ormai si propone di farla pagare sempre di tema “Acqua per le città: come rispon- insostenibili dell’uso e del consumo più, aumentando le tariffe. Pensando dere alle sfide dell’urbanizzazione”. dell’acqua, soprattutto quella di su- così di ridurre i consumi (acqua come perficie a questo scopo attraverso il petrolio). Gli usi industriali dell’acqua la realizzazione di grandi opere in- Infine, essendo l’acqua una merce Ma il maggior incremento della do- frastrutturali (dighe, sbarramenti, rara, una risorsa che ha assunto un manda di risorse idriche si registre- salti, ecc.). valore economico, si crea il “mercato rà nel settore degli usi produttivi e Per rispondere all’esaurimento delle dell’acqua” (patrimonializzazione). industriali. energie fossili come carbone e petro- L’accesso all’acqua e il suo utilizzo Il principale fattore responsabile del lio, si punta a utilizzare l’acqua per diventano un servizio industriale le- gato all’utilità individuale e collettiva. In questo modo, l’acqua pur essendo un bene naturale, si trasforma in una merce che si accumula, si trasporta in battelli, in tubature, si conserva in stock e si vende. L’acqua, bene comune indispensabile per mantenere la vita, viene trasfor- mata dal mercato in un prodotto in- dustriale, la cui gestione viene affidata alle banche e a strumenti finanziari (fondi di investimento) che garan- tiscono le risorse necessarie per gli investimenti. I fondi che ne derivano vengono a loro volta collocati presso i risparmiatori, i fondi pensione, i fondi sovrani e quant’altro, per garantire remunerazioni superiori a quelle delle obbligazioni emesse dai singoli Stati. Si arriva così al nocciolo della questio- ©Archivio Forum italiano dei movimenti per l'acqua ne. L’attuale modello di globalizzazio- Solidarietà internazionale 03/2011 19
L’Argomento ne capitalistica del mercato si pone perché continui a mantenere viva la come risposta ad una minoranza della Madre Terra e tutti gli esseri viventi famiglia umana che vuole continuare che la abitano. Perché sia trattata a tutti i costi a mantenere livelli di e venerata come bene comune che benessere e di crescita economica, appartiene a tutte le specie viventi di anche a scapito della distruzione ieri, di oggi e di domani. Per costruire della terra e della condanna della un mondo che sia abitabile e vivibile maggioranza della famiglia uma- per tutti. na alla miseria e all’abbandono. Di Qualcuno ha detto che “la soluzione qui la mercificazione della vita in alle disuguaglianze è la democrazia. un contesto di povertà strutturale La soluzione alla crisi dell’acqua è la crescente. La trasformazione dei di- democrazia ecologica”. Per costruirla ritti in bisogni a cui sopperire attra- dobbiamo partire dai comportamenti verso il mercato. La devastazione / di ogni cittadino, di ognuno di noi. predazione delle risorse del pianeta Contrastare la mercificazione dell’ac- terra. Con un unico comandamento a qua e sottrarla alle logiche speculative cui obbedire: tutte le risorse naturali del mercato è possibile. L’importante devono essere ridotte a merce, da è cominciare ad agire. (segreteria@ ©Archivio Forum italiano dei movimenti per l'acqua sfruttare, consumare. contrattoacqua.it) Per raggiungere questo scopo si è bene comune” costituitosi nel dicem- disposti a tutto, anche alla guerra. bre del 2010. Non è un caso che si sia giunti perfino Vediamo di approfondire i due que- a teorizzare la guerra preventiva per garantire la sicurezza collettiva. Che poi altro non è che il mantenimento 2. Un siti referendari e cosa succederà se, come è auspicabile, raggiungeranno il quorum, con la maggioranza dei SI. dei livelli di benessere da parte di una minoranza sempre più ristretta della famiglia umana. Senza preoccuparsi referendum, Perché un referendum e perché sostenere i SI della malattia mortale che si infligge alla madre terra. Senza nessuna at- tenzione nei confronti delle future anzi, due Come è noto lo strumento del refe- rendum, previsto dalla nostra Costi- tuzione, prevede solo la possibilità di generazioni. “Perché - si chiedeva abrogare delle norme, o parti di esse, Woody Allen - dovrei curarmi dei posteri? Loro che cosa hanno fatto per me?”. Vale la pena mobilitarsi I l Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua nasce nel 2006, come una struttura informale che rag- gruppa i vari comitati di cittadini nati in diverse città a difesa dell’acqua ma non ha una funzione propositi- va. I referendum proposti vogliono eliminare alcuni vincoli, voluti dal legislatore, che impongono la cessio- ne ai privati della gestione dell’acqua. Ci piace concludere questa riflessione come bene comune e come diritto Si creerebbero così i presupposti per sul bene comune acqua, ricordando umano. L’interesse da parte di citta- promuovere in Italia un nuovo quadro che nel luglio 2010 l’assemblea delle dini e comitati nei confronti dell’ac- legislativo, che preveda la gestione Nazioni Unite ha approvato una riso- qua prende il via in Italia nel marzo pubblica dei servizi locali, in parti- luzione proposta dal governo bolivia- del 2003, a Firenze, per iniziativa del colare dei servizi idrici, gestiti dagli no, che riconosce il diritto all’acqua e Comitato italiano per il Contratto enti locali. L’obiettivo è far tornare impegna i singoli Stati e la comunità Mondiale con la realizzazione del pubblici questi servizi che toccano internazionale a farsi carico di ga- 1° Forum Mondiale Alternativo dei direttamente la vita dei cittadini nei rantire il diritto all’acqua per tutti. Movimenti per l’acqua. loro diritti fondamentali. Si tratta cioè Questo riconoscimento, confermato Il primo successo politico raggiunto di restituire agli enti locali, che sono i da una successiva risoluzione del dal Forum italiano è stato la presen- più prossimi ai cittadini, la sovranità Consiglio economico e sociale delle tazione di una legge di iniziativa po- su questi servizi. L’acqua è il primo Nazioni Unite, che arriva dopo 20 polare, supportata da oltre 400.000 di questi, in quanto bene comune anni di mobilitazione da parte dei firme. Nel luglio del 2007 il testo di essenziale alla vita. movimenti dell’acqua, del Contratto legge è stato depositato in parlamen- I principi sottostanti tale modello di mondiale sull’acqua (www.contrat- to. La proposta giace tutt’oggi inevasa gestione pubblica e partecipata, che toacqua.it) e di diversi altri comitati presso la Commissione Ambiente comporta il coinvolgimento di cittadi- di cittadini, apre nuovi orizzonti. Un senza che nessuna forza politica si ni e territori, sono cosi sintetizzabili: futuro legato, però, alla capacità di sia fatto carico di condividerla. —— l’acqua è un bene comune e un mobilitazione, e che dipende dal li- Successivamente è stata lanciata la diritto umano universale; vello di responsabilità che ciascuno campagna referendaria di raccolta fir- —— l’acqua è un bene essenziale alla di noi sarà capace di assumersi. me che ha portato alla raccolta di oltre vita; È necessario mettere in atto in diverse 1 milione e 400.000 firme a sostegno di —— l’acqua appartiene a tutti; parti del mondo una mobilitazione tre quesiti referendari, depositati nel —— l’acqua non deve essere fonte di culturale capace di “rimettere la ge- luglio del 2010. I successivi controlli di profitti; stione dell’acqua in mano ai cittadini conformità e legittimità da parte della —— quella dell’acqua è una battaglia e alle comunità locali”. Ad essi dovrà Corte Costituzionale hanno portato di civiltà. essere affidato il compito di essere i la Corte a dichiarare ammissibili due Si tratta di obiettivi innanzitutto cul- garanti della sua conservazione, per dei tre quesiti proposti dal Comitato turali che, tuttavia, hanno una forte trasmetterla alle generazioni future, Promotore nazionale “2SI per l’acqua rilevanza politica. 20 Solidarietà internazionale 03/2011
L’Argomento 2009, n. 99 recante «Disposizioni per alla seguente parte: «dell’adeguatez- lo sviluppo e l’internazionalizzazione za della remunerazione del capitale delle imprese, nonché in materia di investito»?”. energia» e dall’art. 15 del decreto-legge L’abrogazione parziale dell’art. 154 del 25 settembre 2009, n. 135, recante «Di- D.lgs 152/06 (Decreto Ambientale) si sposizioni urgenti per l’attuazione di propone di eliminare dalla tariffa la obblighi comunitari e per l’esecuzione quota relativa alla remunerazione di sentenze della corte di giustizia della del capitale investito che assicura al Comunità europee» convertito, con gestore profitti garantiti senza vin- modificazioni, in legge 20 novembre coli di reinvestimento. Ciò vuol dire 2009, n. 166?”. impedire di fare profitti sull’acqua L’abrogazione dell’art. 23 bis L. 133/08 eliminando il “cavallo di Troia” che e successive modifiche (decreto Ron- ha aperto la strada ai privati nella chi) consentirebbe di impedire la gestione dei servizi idrici. totale e definitiva privatizzazione dell’acqua potabile in Italia. Viene, Se vincono i SI infatti, eliminato l’obbligo di affidare Il successo dei due quesiti referen- la gestione del servizio idrico solo dari, consentirebbe di modificare le attraverso gara di appalto o la ces- norme che nel corso degli ultimi 20 Le modalità di gestione dei servizi sione ai privati di almeno il 40% del anni hanno determinato lo sman- pubblici locali previsti dal quadro pacchetto azionario detenuto dalle tellamento dei modelli di gestione legislativo vigente in Italia prima società totalmente pubbliche control- pubblica dei servizi pubblici locali e dell’entrata in vigore dell’art. 23 del late dagli enti locali. L’obbligo della l’avvio dei processi di privatizzazione decreto Ronchi, prevedevano la pos- privatizzazione, oltre che il servizio nella gestione dei servizi idrici e dei sibilità per gli enti locali (comuni) di idrico, tocca anche il trasporto pub- servizi pubblici locali. scegliere tra affidamento a imprese blico locale e la gestione dei rifiuti. Nello specifico, abrogando l’art. 23 private tramite la gara, affidamento del decreto Ronchi, decadrebbero a società di capitale S.p.A. miste pub- Il secondo quesito quelle norme che hanno imposto il blico-private o affidamento diretto a referendario: fuori i colpo di grazia, sancendo la natura S.p.A. a totale capitale pubblico, cioè profitti dall’acqua commerciale dei servizi e applicando a società controllate dagli enti locali Il testo che troveremo nella scheda ai modelli di gestione criteri a tutela (gestione in house). referendaria recita così: della concorrenza e del libero merca- Le tre forme di gestione sono di carat- “Volete voi che sia abrogato il comma to, ancora più rigidi di quelli previsti tere privatistico. Gli obblighi previsti 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idri- dalla giurisprudenza europea. dall’art. 23 hanno accelerato questa co integrato) del Decreto Legislativo A livello immediato, attraverso l’a- scelta privatistica, eliminando la so- n. 152 del 3 aprile 2006 «Norme in brogazione dell’art. 23, gli enti lo- pravvivenza delle gestioni dirette materia ambientale», limitatamente cali (comuni) potranno recuperare tramite società controllate dai co- muni e introducendo l’obbligo della riduzione del controllo pubblico nel capitale delle società miste. I comuni, infatti, devono ridurre ad un massi- mo del 30-40%, il capitale azionario Ruolo degli enti locali S detenuto in queste società. tato: fissa le norme quadro entro le quali il livello locale può organizzare la fornitura La vera alternativa che i Comitati del servizio idrico. Il governo ha il compito di fissare criteri generali di disciplina intendono porre al centro del dibat- (risparmio idrico, schemi tipo, livelli minimi di servizi), l’approvazione del metodo tito politico attraverso la campagna tariffario e la sua revisione, l’esercizio dei poteri sostitutivi per il completamento delle referendaria, è quella tra privatizza- procedure di affidamento. zione e ripubblicizzazione del servizio Regioni: definiscono la regolamentazione dei servizi idrici, possono indirizzare la scelta idrico. dei modelli di affidamento della gestione, designano ATO (Ambiti territoriali ottimali) e AATO (autorità territoriali ottimali), possono revisionare gli ATO e coordinare i rapporti Il primo quesito tra comuni, individuando l’ente responsabile del servizio. D’accordo con le Autorità di referendario: fermare la bacino, aggiornano i piani regolatori dei bacini idrografici. Tramite le Agenzie regionali privatizzazione dell’acqua di protezione dell’ambiente (Arpa) controllano gli enti/società di gestione, le questioni Il testo che troveremo nella scheda ambientali e le attività industriali. referendaria recita così: Province: hanno un compito di controllo del rispetto delle norme; in alcuni casi parte- “Volete voi che sia abrogato l’art. 23- cipano alla definizione e organizzazione pratica del servizio da svolgere sul territorio. bis (Servizi pubblici locali di rilevanza Con la soppressione degli AATO introdotta dalla legge 183/2010 (decreto Calderoli), è economica) del decreto legge 25 giugno stata conferita loro la funzione di organo di governo dell’acqua e dei rifiuti. 2008 n. 112 «Disposizioni urgenti per Comuni: sono spesso individuati come soggetti destinatari del dettato di legge, in lo sviluppo economico, la semplifi- funzione dell’autonomia riconosciuta dalla Costituzione. Sono i proprietari di reti e cazione, la competitività, la stabiliz- acquedotti. In più della metà degli ATO gestiscono direttamente acqua e rifiuti, attra- zazione della finanza pubblica e la verso società a totale capitale pubblico. Questa autonomia e possibilità di gestione perequazione tributaria» convertito, diretta, riconosciuta dalla stessa Commissione europea, è stata annullata dall’art. 23 con modificazioni, in legge 6 agosto del Decreto Ronchi. • 2008, n. 133, come modificato dall’art. 30, comma 26 della legge 23 luglio Solidarietà internazionale 03/2011 21
L’Argomento l’autonomia politica di decisione sui vedrebbero decadere l’obbligo di ce- servizi pubblici locali e sull’acqua, e dere ai privati le loro partecipazioni avranno la responsabilità della loro azionarie, che entro il 2013 dovran- gestione, rispettando, naturalmente, no ridursi a non oltre il 30%. Oggi la la normativa comunitaria. partecipazione azionaria oscilla tra Ciò avrebbe due effetti immediati: il 51 e il 70%, cosa che consente a que- Il primo. Il territorio nazionale è di- sti comuni-azionisti di esercitare un viso in 92 “ATO” (Ambito territoriale minimo di controllo sulle politiche di ottimale). Si tratta di assemblee di gestione dei servizi locali. Scendendo sindaci che cogestiscono il servizio la quota di partecipazione al 30% gli idrico. Oltre la metà di questi, 64 su enti locali verrebbero a trovarsi in mi- 92, non ha ancora proceduto ad al- noranza. Questa tipologia interessa la cun affidamento o gestisce il servi- maggioranza dei comuni di importanti zio idrico attraverso società a totale regioni come la Toscana (Acquapubli- capitale pubblico. Composti da città ca), l’intera Emilia Romagna (Hera) e capoluoghi o di grandi dimensioni, i il Lazio (Acea). comuni degli ATO vedrebbero deca- dere l’obbligo di indire le gare entro Il successo del secondo quesito refe- il 31 dicembre 2011, conservando così rendario, determinerebbe l’abroga- la facoltà di continuare a gestire di- zione del comma 1 dell’art. 154 e come rettamente acqua, rifiuti e trasporti effetto immediato comporterebbe pubblici locali, cioè i tre servizi pub- una riduzione del 7% delle tariffe blici locali oggetto dell’art. 23. dell’acqua ma, soprattutto determi- Il secondo. I comuni che sono azionisti nerebbe una riduzione dell’interes- ©Archivio Forum italiano di società miste a cui hanno delegato se da parte delle principali imprese dei movimenti per l'acqua in precedenza la gestione dell’acqua, multinazionali a partecipare alle gare di appalto indette da amministratori locali. In questo quadro, infatti, non verrebbe assicurata la possibilità di avere per legge un profitto garantito. Il quadro normativo precedente La scomparsa della remunerazione minima garantita comporterebbe al Decreto Ronchi inoltre la revisione dei piani di in- vestimento. R egio decreto n. 1775 dell’11 dicembre 1933: è il primo provvedimento che definisce Il successo dei due quesiti sarebbe la natura pubblica dell’acqua e la responsabilità per la pubblica amministrazione un segnale in controtendenza con di affidare concessioni che rispettino l’interesse pubblico. Prima del 1933 l’acqua in l’orientamento prevalente e ormai Italia era gestita a livello privatistico: i privati potevano scavare pozzi, costruire invasi, dominante nella classe politica ita- raccogliere l’acqua e quindi venderla e commerciarla. Con questo provvedimento legi- liana, di destra come di sinistra, che slativo, l’acqua viene considerata una risorsa nazionale, essenziale per scopi energetici considera l’acqua una merce. e diventa un bene demaniale. Il Parlamento dovrà procedere ad Legge n. 319 del 10 maggio 1976 (“Legge “Merli”, sostituita dal dgls 152/99): cerca approvare, nel più breve tempo di razionalizzare l’uso della risorsa. Scopo fondamentale è la protezione dell’acqua possibile, una nuova legge quadro dall’inquinamento degli scarichi industriali, dati i crescenti danni ambientali creati da sui servizi pubblici locali e di rego- queste attività. Demanda alle regioni la regolamentazione degli scarichi civili, senza lamentazione del Servizio idrico. però fornire un quadro completo d’azione su tutti i corpi idrici. I Movimenti per l’acqua potran- Legge n. 183 del 18 maggio 1989: introduce una prospettiva più ampia alle politiche no rilanciare la legge di iniziativa idriche, cercando di assicurare la protezione del suolo, delle acque e avviare una ge- popolare sull’acqua che prevede il stione degli usi della risorsa a favore dello sviluppo socio economico del territorio. Lo riconoscimento dell’acqua come strumento utilizzato sono i Bacini Idrografici, che considerano sia qualità che quantità diritto umano e bene comune, il delle acque. La legge non ottiene molti risultati per mancanza di un quadro legislativo riconoscimento del servizio idrico di riferimento chiaro, anche se si avvicina alle Direttive europee in materia di gestione come un servizio di interesse ge- della risorsa. nerale nazionale, la ripubblicizza- Legge n. 36 del 5 gennaio 1994 (“Legge Galli”): è il primo tentativo di riformare la zione del servizio idrico attraverso legge sulle risorse idriche; ridefinisce le responsabilità e le autorità competenti e i la gestione tramite enti di diritto nuovi approcci sulle politiche di gestione della risorsa. I principi generali sono: tutte le pubblico con la partecipazione di acque sono pubbliche (anche quelle sotterranee); le risorse devono essere salvaguar- cittadini e lavoratori. date secondo principi di solidarietà; gli usi sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse, per proteggere ambiente, agricoltura, fauna e flora acquatiche, processi Se vincono i no o non si geomorfologici ed equilibri idrici. La legge sancisce che l’utilizzo umano della risorsa raggiunge il quorum è prioritario e gli altri usi sono ammessi se quello umano è stato soddisfatto. Pone il Il quadro legislativo introdotto dal principio della “netta separazione di ruoli tra l’attività di indirizzo e controllo e quella decreto Ronchi sancirà definitiva- gestionale”, mentre per quanto attiene le modalità gestionali dei servizi idrici si rinvia mente che l’acqua è un servizio di alla normativa sugli enti locali per la scelta del modello di gestione, senza escludere rilevanza economica, cioè una mer- nemmeno la gestione in economia. • ce. Le modalità ordinarie di gestione saranno affidate a gara e i gestori a cui verranno affidati i servizi pub- 22 Solidarietà internazionale 03/2011
L’Argomento che vogliono mantenere l’affidamen- to del servizio alle attuali società da loro controllate, avranno l’obbligo di Loro dicono no ridurre la quota di capitale pubblico Andrea Ronchi, già ministro detenuto al 30% entro dicembre 2011 delle Politiche Comunitarie e al 40% entro giugno 2013. Con questa legge, si è inteso creare Per far comprendere la drammaticità le condizioni per una seria politica delle conseguenze di questo prov- industriale, che aprisse le porte del vedimento è sufficiente immaginare mercato e della concorrenza anche di applicare gli effetti del provve- alla gestione dei servizi, presupposto dimento sul bene casa, cioè sulla necessario per la ripresa degli investi- proprietà che una famiglia italiana menti, soprattutto nel settore idrico. con grandi sacrifici è riuscito ad ac- Adesso i conservatori, non solo di si- quisire. La conseguenze dell’art. 23 nistra, attaccano questo impianto, sarebbero le seguenti: scioglimento raccontando la menzogna che vo- dell’assemblea di condominio; obbli- gliamo privatizzare l’acqua. C’è un go di affidare la manutenzione della dato di fondo che interessa tutti: noi nostra casa a un’impresa privata dobbiamo spiegare agli italiani che identificata tramite gara di appalto; noi non vogliamo far pagare l’acqua. conferimento a questa impresa per Domando ai referendari: come mai 30 anni della manutenzione sulla in questi decenni coloro che hanno base di un’offerta; obbligo di met- gestito le infrastrutture non si sono tere a disposizione del gestore le preoccupati che l’Italia è tra i peggiori risorse finanziarie, tramite banche paesi del mondo occidentale per la o istituti finanziari, che concede- massima dispersione – pari al 38% - di ranno i capitali prendendo in ga- un bene pubblico come l’acqua? Que- blici locali per i prossimi 25-30 anni ranzia ipotecaria la nostra casa, le sto 38% disperso costa alla collettività saranno solo Società di capitale ed a risorse necessarie. Un vero e proprio due miliardi e mezzo l’anno. Come mai fare profitto attraverso un aumento esproprio. non ci sono state date risposte, quan- delle tariffe, che attualmente sono do per esempio in Germania il 4-6% le più basse d’Europa. di dispersione diventa uno scandalo L’acqua sarà consegnata nelle mani nazionale? Perché da noi nessuno si di imprese multinazionali in preva- lenza europee, interessate a accapar- rare il controllo e lo sfruttamento 3. Due “Sì” interroga sui motivi, sulle responsa- bilità di questa alta percentuale di dispersione del bene pubblico? delle risorse idriche nel nostro paese. La legge Ronchi collocherà tutti i servizi pubblici essenziali locali convinti Per capirci, per ogni litro d’acqua che arriva in casa, nell’acquedotto ne passano tre! Sapete quanto costa (non solo l’acqua) sul mercato, sot- toponendoli alle regole della con- correnza e del profitto. Verranno all’acqua per mettere a norma tutto il sistema infrastrutturale e gli acquedotti? Ci servono più di 60 miliardi di euro. E così espropriati i comuni e lo stesso Stato del controllo diretto delle reti, cioè degli acquedotti che nel corso pubblica chi li paga? O mettiamo nuove tasse, o si fa quello che abbiamo fatto: il privato non deve essere visto come della storia sono stati realizzati con il predatore, che entra nelle case del la fiscalità generale. Tutti gli adempimenti e gli obblighi previsti dal provvedimento reste- ranno in vigore. I comuni che gestiscono i servizi I l 12 giugno è vicino. In quella data i cittadini del nostro paese saranno chiamati ad esprimersi con il voto sull’abolizione di parti della Legge Ronchi che consegna i servizi pubblici cittadino perché c’è la depurazione, l’allaccio, la distribuzione, che hanno un costo. Non costa l’acqua che è bene sacrosanto, ma il resto. Se vince il SÌ si ferma l’Italia delle idrici e i rifiuti - in prevalenza quelli locali, e tra questi il servizio idrico, ai liberalizzazioni, vince l’Italia delle delle regioni Lombardia, Veneto, privati e al mercato. Naturalmente i di- municipalizzazioni, che è tutto meno Friuli, Puglia ecc. - attraverso so- fensori di questa legge negano che essa che efficiente. Noi vogliamo con que- cietà a totale controllo pubblico che privatizzi l’acqua e la giustificano af- sta legge delle liberalizzazioni fare registrano i migliori parametri di fermando che essa tende invece a ren- una cosa molto semplice: evitare le efficienza (tariffe e livelli di perdita dere più efficiente il servizio. L’acqua dispersioni del 38%, bonificare, sa- tra i più bassi d’Italia) ed efficacia – dicono – resta pubblica. Solo la sua nare, renderci più europei. (percentuali più alte di investimenti gestione verrebbe affidata ai privati. Bisogna adeguarsi all’Europa, siste- e controlli sulla qualità dell’acqua) Mettono poi in evidenza soprattutto il mare le nostre infrastrutture, ave- saranno obbligati, se vogliono con- problema della dispersione dell’acqua, re un servizio migliore, abbassare servare le concessioni in essere, a affermando che il pubblico non ha i le tariffe. I servizi pubblici devono trasformare le società in S.p.A. miste, fondi per poter fare gli investimenti essere aperti, liberalizzati. Ci deve cedendo a privati entro dicembre indispensabili per rendere efficiente essere il controllo dello Stato certo, 2011 almeno il 40% del capitale de- la rete idrica. Di più, sostengono che dobbiamo evitare le manipolazioni. tenuto. questa legge è stata fatta per adeguare Per questo è fondamentale il discorso Per quanto riguarda le società miste la normativa italiana alle direttive dell’authority. Questa battaglia refe- collocate in Borsa, i comuni azionisti europee. Ascoltiamoli. rendaria non è solo una battaglia sulle Solidarietà internazionale 03/2011 23
L’Argomento liberalizzazioni, ma sullo sviluppo ❝ ❝L’ex Ministro Ronchi dice che in dell’Italia. È una battaglia contro il conservatorismo negativo. Ma noi Italia c’è il 38% di dispersione idri- ca. Servono dai 40 ai 60 miliardi di euro. Chi paga? Antonio Iannamorelli, del comitato “AcquaLiberAtutti” “La privatizzazione dell’acqua è una diciamo “sì” È vero. Negli ultimi decenni gli inve- stimenti per la manutenzioni delle reti si sono ridotti anziché aumentare. grande bufala mediatica. Non esiste Ma questo fa parte di scelte politiche nessuna privatizzazione dell’acqua. Il referendum, invece, intende sta- talizzare il servizio idrico. Se vincessero i SÌ, questo risultato danneggerà i cittadini. Oggi sappia- A bbia mo ch iesto a Rosa- rio Lembo, presidente del Com itato ita l ia no per i l Contratto mondiale dell’acqua e Referente del Comitato Promo- nazionali, dell’assenza di una cultura limitata dell’acqua come bene anche da parte degli enti locali, ma anche delle pressioni esercitate dalle lobby del cemento che puntano a realizzare mo che paghiamo l’acqua in base a tore per il Sì ai Referendum per nuove opere infrastrutturali. Sono 20 quanta ne consumiamo. Se invece l’Acqua Pubblica di dirci in alcuni anni che in Italia non si fanno investi- dovessero vincere i SÌ, si dovrà pas- punti i motivi che hanno spinto menti pubblici per l’ammodernamento sare a un’imposta, a una tassa, quindi a proporre i referendum, anche della rete idrica. L’Italia non ha una verrà meno il principio di chi inquina rispondendo alle obiezioni del Piano idrico nazionale o un Fondo paga o chi più consuma più paga. fronte del No. nazionale a sostegno delle infrastrut- Pagherebbero tutti uguale come suc- ture, non ha un’Autorità Nazionale di cede per i rifiuti che si pagano in base ❝ ❝Rosario, perché questa fobia governo ed a tutela della risorsa, le ai metri quadrati di casa. del mercato? Non è una posi- competenze sono frazionate su più Al centro del mirino dei referendum zione ideologica? Ministeri e quello dell’Ambiente si c’è il decreto Ronchi. Ma esso è L’acqua non è una merce: è il sim- occupa solo della tutela delle acqua di perfettibile. Stiamo attenti: l’altro bolo della vita. Un bene indispen- superficie e dei mari. Certo, questo è quesito referendario sull’acqua è sabile per ogni essere vivente e un problema serio da affrontare. Oc- pericolosissimo perché blocca la per la soprav vivenza del Pianeta corre però dire che il fatto che quindici possibilità di avere gli investimenti Terra. Essa ha rappresentato nel- anni di gestioni attraverso S.p.A. non privati per migliorare la rete. In la storia dell’umanità un bene abbiano invertito la tendenza anche Italia servono 60 miliardi di euro in comune, un pat rimonio messo rispetto agli investimenti dimostra il 20 anni per rimettere a posto la rete a disposizione dell’uomo dalla fallimento di quei modelli di gestio- idrica. Questa è anche una grande natura. Quindi appartiene a tutti: ne. Anzi le gestioni che registrano le opportunità per il nostro sistema per questo la sua gest ione non percentuali più alte di perdita e minor economico, perché secondo i dati può essere delegata alle regole livelli di investimenti sono quelle che delle associazioni 200 mila persone del mercato, affidata a principi vedono la presenza dei privati cioè le lavoreranno in questo settore nei economici e della competitività. Spa miste, in cui i privati detengono prossimi anni. Se passa il secondo L’acqua non deve essere fonte di dal 40 al 49% dei pacchetti azionari e quesito sarà lo Stato a doverci met- profitti. Essendo un bene comune le Spa società quotate in borsa. Sono le tere questi soldi. E dove li prende, è un diritto anche per coloro che gestioni affidate a società come Acea visto che in Italia abbiamo problemi non fossero in grado di pagare le nel Lazio o a Pubbliaque in Toscana a a fare una manovra finanziaria di bollette. A tutti, anche ai cosiddet- detenere il record, sia delle percentuali 20 miliardi di euro? Dobbiamo im- ti “incipienti” va assicurata dalla più alte di perdite, sia delle tariffe più mettere bot, cct, creando ulteriore collettività una quantità adeguata alte. Il difetto sta nel modello di gestio- debito pubblico per finanziare la di acqua di buona qualità. Proprio ne improntato solo a criteri economici: spesa ordinaria. Dove prendere- per garantire la v ita di tutti. Se “full recovery cost”. Un modello che mo questi 60 miliardi? Significa la sua gestione viene affidata al prevede la trasformazione del servizio che le reti non verranno riparate, mercato, l’accesso all’acqua è su- idrico da servizio pubblico, cioè di l’ambiente verrà danneggiato e si bordinato solo potere di acquisto interesse generale legato a principi di perderanno tanti posti di lavoro di del singolo, essa diviene una sussidiarietà e di solidarietà, in servizio e grandi occasioni per far nascere merce venduta per fare profitti. economico, gestito su base industriale, nuove imprese come nel settore Rivendicare il diritto all’acqua è finalizzato alla domanda individuale, edilizio. una questione di civiltà. in cui chi accede all’acqua deve pagare tutti i costi ivi compresi gli investimenti e la remunerazione del capitale. È que- sto modello che deve essere messo in discussione. L’applicazione al “bene comune acqua” del principio applicato per l’ambiente, chi inquina paga, che prevede la copertura di tutti i costi del servizio, ivi compreso il profitto, sia garantito tramite le tariffe, innesca il meccanismo perverso per cui gli investimenti si fanno con un ricarico sulle tariffe, ma ipotizzando livelli crescenti di consumo in modo da non far aumentare troppo le tariffe. Più ©Archivio Forum italiano dei movimenti per l'acqua acqua si perde o viene utilizzata, più 24 Solidarietà internazionale 03/2011
L’Argomento aumenta il volume di acqua erogato, grado di destinare le risorse incamerate ❝ legge prevede anche semplifi- ❝La cioè il fatturato, quindi il profitto. Sulla al miglioramento delle reti idriche, le cazioni. Ad esempio, l’abolizione base di questi presupposti, un privato perdite degli impianti resteranno ai degli ATO per ridurre i costi. non ha alcun interesse a ridurre le medesimi livelli. In una parola, oltre Dal 31 dicembre 2011, verranno in- perdite o attivare politiche di riduzio- al danno anche la beffa. fatti soppresse le Autorità di Ambito ne dei consumi. Inoltre, la tensione territoriali, cioè gli organi di governo alla redditività immediata obbliga le ❝ ❝Ma, dicono, occorre mettersi al della gestione dei servizi pubblici sui aziende a remunerare gli azionisti. In passo con le direttive europee? territori. Un provvedimento apparen- questo modo gli investimenti per la Nulla di più falso. Lo si evince anche temente mottivato dalla riduzione dei manutenzione degli impianti o sulla dalle sentenze della Corte Costituzionale costi della politica, e nella scelta fra qualità dell’acqua non sono considerati ed in particolare quelle che illustrano le sopprimere le Province o gli ATO si è priorità delle politiche di gestione. Inol- motivazioni di accoglimento dei quesiti scelto di sottrarre la competenza sui tre la riduzione delle entrate fiscali dei referendari ( n. 24 e n. 26 del 2011). La nor- servizi pubblici locali, in particolare Comuni, i vincoli imposti dal patto di mativa comunitaria non impone alcuna acqua e rifiuti, ai Comuni per affidarli stabilità hanno ridotto la possibilità di scelta predefinita di gestione del servizio alle Province che, pur non essendo investimenti da parte degli enti locali idrico. Lascia invece ad ogni Stato mem- proprietari degli impianti, assume- per la manutenzione degli impianti bro e alle sue articolazioni la libertà di ranno il governo e quindi il potere di idrici, e più in generale di tutti i servizi decidere se scegliere una gestione diretta decidere le modalità di gestione dei pubblici locali. Questa situazione non o se mettere il servizio sul mercato. In nostri acquedotti e dei rifiuti. Il para- cambia con la messa a gara della gestio- Europa, l’Italia è tra i pochi paesi che ha dosso è che questo provvedimento è ne del servizio idrico, cioè affidandola deciso di mettere sul mercato il servizio stato voluto dalla Lega, paladina della al mercato e coinvolgimento i privati. idrico classificandolo come un servizio salvaguardia della autonomia degli Le imprese private non dispongono dei di rilevanza economica. È il Parlamento enti locali attraverso il Federalismo. miliardi nè sono disponibili a mettere su proposta del Governo che ha introdot- a disposizione i miliardi necessari per to l’obbligo di affidamento tramite gara. ❝ ❝Ma, si dice, almeno ci guadagne- fare gli investimenti senza non scari- Esistono, invece legislazioni nazionali, rà l’efficienza. care sugli utenti i costi finanziari dei come quella belga e olandese, che preve- È proprio il contrario. L’esperienza capitali presi in prestito dal mercato dono l’espresso divieto alla privatizza- maturata da diverse città e comuni e garantirsi percentuali di guadagno. zione della gestione per l’acqua. Ci sono italiani - sono ben 64 su 92 gli AATO poi esperienze di grandi città - Parigi che adottano modalità di gestione ❝I❝ sostenitori del no dicono invece e altre 30 municipalità francesi - che diretta dei servizi pubblici locali - che con la privatizzazione della dopo decenni di privatizzazione, hanno dimostrano che le gestioni virtuose gestione gli impianti sarebbero resi scelto la strada della ripubblicizzazione esistono. Ed è questo il paradosso, più efficienti e meno dispendiosi. dell’acqua, riprendendosi la gestione proprio nei comuni dove il servizio Il modello di privatizzazione imposto del servizio. è assicurato dal pubblico, città im- dall’art. 23 (decreto Ronchi) prevede che i Comuni che finora hanno gestito il servizio tramite società a totale capi- tale pubblico, cedano al privato il 40% dei pacchetti azionari che detengono. Le visioni dell’acqua in Europa Cosa faranno i privati? Prenderanno Modalità di affidamento dei servizi pubblici: l’autonomia degli Stati è rispettata dalla in prestito dei fondi dalle banche o Commissione europea, come dimostra il fatto che paesi della comunità quali Belgio, Olanda, dai mercati finanziari per acquistare Germania, hanno classificato il servizio idrico come servizio di interesse generale. le quote, quindi si indebiteranno. Poi, Anche la direttiva sui servizi (la direttiva Bolkenstein) che impone un regime di liberalizzazione, vinta la gara ed ottenuta la concessione afferma che ciò non riguarda la “liberalizzazione dei servizi d’interesse economico generale del servizio per 30 anni, caricheranno riservati a enti pubblici o privati, né la privatizzazione di enti pubblici che forniscono servizi”. i costi bancari sulle tariffe, che conse- Il Parlamento europeo con una risoluzione del 2003 ha dichiarato che l’acqua non è una guentemente aumenteranno. Saranno merce e deve essere esclusa dal mercato. Nel 2006 ha dichiarato l’acqua un diritto umano. i cittadini, i clienti di queste società di Una terza risoluzione (marzo 2009 in preparazione del Forum di Istanbul) ha confermato gestione a farsi carico anche del co- che l’acqua è un diritto umano non solo bene economico. Nonostante queste affermazioni sto finanziario del trasferimento al di principio, la posizione della Commissione si differenzia da quella del Parlamento rispetto privato. Le tariffe dovranno coprire i alla natura ai servizi idrici. costi bancari del finanziamento ot- La Commissione continua a considerare l’acqua “una merce, non come le altre, ma pur tenuto (tassi medi del 3,5%) più quelli sempre una merce”, cioè un servizio di interesse generale a livello di mercato interno. Nella del profitto gestionale e del rischio del stessa Carta Costituzionale di Nizza, di recente approvazione, tra i diritti dei cittadini europei privato (15-20%), e in più resta l’attuale non si annovera il diritto all’acqua. remunerazione degli azionisti. Di fatto Servizi idrici: la Commissione europea ha finora emesso un unico provvedimento, la Direttiva si assisterà ad un aumento delle tariffe Quadro del 2000/60. I principi che la direttiva quadro ha introdotto possono essere così almeno del 30% rispetto alle tariffe sintetizzati: l’acqua è un elemento necessario non solo all’uomo e alle sue attività econo- praticate nelle attuali gestione affidata miche. È necessario preservare le risorse naturali. L’acqua è una risorsa finita. ad un’azienda pubblica ed inoltre più Sarebbe opportuno avviare anche a livello europeo una revisione dell’approccio alla si ridurranno i consumi più aumen- risorsa e profondi cambiamenti sia culturali sia strutturali. Esistono forti pressioni da parte terà il costo a metro cubo erogato. Gli delle lobby per una nuova direttiva e per revisionare la direttiva Bolkenstein, soprattutto investimenti sugli impianti, cioè sugli in funzione del Forum dell’acqua che si svolgerà in Francia, sede delle principali imprese acquedotti, restano però a carico dei multinazionali, e precisamente a Marsiglia nel 2012. • Comuni in quanto proprietari degli impianti. Se i Comuni non saranno in Solidarietà internazionale 03/2011 25
L’Argomento portanti come Milano, o Verona, i menti di partecipazione e di controllo dirigenti ed alla riduzione del 15% del 186 comuni della provincia di Milano all’interno del soggetto gestore. Se gli personale. Ciò dimostra che gestioni che hanno una gestione consortile, enti locali attraverso forme di gestione improntate all’efficienza si possono hanno fatto registrare “range” elevati diretta o associata (consorzi di più fare anche attraverso aziende pub- di efficacia, efficienza, economicità. comuni) assumono la gestione del bliche, se la politica accetta di fare Si caratterizzano infatti per tassi servizio idrico, è all’interno di queste un passo indietro. di perdita compresi tra il 10-15%, strutture che devono essere attivati incremento negli anni degli inve- nuove forme di governance che coin- ❝ ministro della funzione pub- ❝Il stimenti, le tariffe fra le più basse volgano i cittadini e tutti i soggetti che blica, Brunetta sostiene che ci d’Italia inferiori a 1 euro a metro utilizzano le risorse di quel bacino sono due rischi: il clientelismo del- cubo. Anche l’Acquedotto pugliese idrico (consiglio dei cittadini). le municipalizzate e la mancanza controllato dalla Regione, che per di risorse per gli investimenti per decenni ha registrato perdite supe- ❝ municipalizzate non rischia- ❝Le le infrastrutture legate all’acqua. riori al 47%, nel corso degli ultimi no di essere fonte di corruzione Il rischio del clientelismo per le as- anni ha ridotto le perdite al 35%, e di clientelismo? Se non altro il sunzioni è reale, ma è dovuto alla ed ha investito 200 milioni nel 2010 mercato risponde ai cittadini- natura dei soggetti gestori dei servizi contro i 20 milioni del 2005. Esistono utenti. pubblici, cioè alle Spa che sono so- quindi modalità di gestione pubblica, È vero. Spesso le aziende munici- cietà di capitale regolamentate dal le gestioni in house, capaci di dare palizzate vengono utilizzate dagli codice civile. Se le società di gestione risposte efficienti e di garantire gli amministratori o dai partiti, per fossero Enti di diritto pubblico tutte le investimenti necessari. Ma questi ricollocare quadri politici o per as- assunzioni dovrebbero avvenire per gioiellini saranno regalati al privati sunzioni clientelari. Recenti fatti di concorso pubblico e non con moda- che quando li avrà sfruttati, come è cronaca lo confermano. Però l’assenza lità di assunzione diretta. Il rischio avvenuto per le autostrade, per la di una cultura pubblica di servizio della mancanza di investimenti per le telefonia, li restituirà al pubblico. al ben comune è una responsabilità infrastrutture è reale. Dimostra però dell’attuale classe politica, di destra che la cessione ai privati della gestio- ❝ ❝Tra coloro che sostengono il No come di sinistra. Ma non esiste di per ne dell’acqua non è un vantaggio né ma anche da parte di chi vede sé nessuna correlazione tra gestione per il Paese-Italia, perché si svende un con favore il referendum, alcuni pubblica e corruzione. Anche nelle patrimonio naturale, né per i singoli sottolineano il vero nodo è legato gestioni affidate ai privati possono cittadini. Se i mercati finanziari ed i all’assenza di un’Autorità nazio- prevalere comportamenti di inef- vari Fondi di investimento sono inte- nale indipendente di controllo. ficienza e corruzione. Comincian- ressati ad investire in Italia sui servizi La proposta di un’Autorità Nazionale do dalla trasparenza delle gare di idrici per migliorare l’efficienza della di controllo, come strumento di go- appalto e dalle clausole contenute gestione, lo potrebbero fare anche vernance e tutela dei cittadini, è una nelle convenzioni di affidamento, alle dopo il successo referendario, che falsa soluzione. Perchè l’Authority modalità di assunzione per concorso avrebbe il solo risultato di reintro- è uno strumento di regolazione del o chiamata. Nel caso di una gestione durre in Italia le modalità previste dal libero mercato, e quindi vuol dire non efficiente del servizio da parte diritto comunitario. Se non lo faranno che si considera di fatto l’acqua una di società a totale controllo pubbli- è solo perché non si sentono sicuri merce. L’autorità funziona se lo Stato co, i cittadini hanno la possibilità di di poter fare guadagni in funzione si è data una chiara legislazione che chiedere le dimissioni del Sindaco o dell’incremento delle tariffe idriche, definisca con chiarezza le modalità del consiglio comunale. In ogni caso, di calcolo delle tariffe e una Carta ogni cinque anno ci sono le elezioni. ❝ ❝Quali sono le possibili conse- nazionale della qualità e di garanzia Se la gestione è affidata ad una So- guenze della privatizzazione? dei servizi e delle sanzioni. Occor- cietà mista (PPP) o ad un privato è Un rapporto di valutazione sull’im- re prendere atto che non esiste una conferita con un gara per 30 anni , i patto del modello di gestione Pub- legge-quadro organica sul servizio singoli cittadini, anche se diventas- blico-Privato (PPPs), realizzato nel idrico, un Ministero di competenza, sero azionisti, non hanno nessuna 2008 dal Centro di Ricerca Inter- e che anche in Inghilterra - dove l’Au- possibilità di cambiare le cose. Al nazionale, ha così sintetizzato le thority ha poteri molti forti di sanzioni massimo possono presentare un ri- principali conseguenze in Europa del privato a cui è stata affidata la corso tramite un “call-center”, senza ed in altri continenti: aumento delle gestione, a tutela dei consumatori e di però ottenere soddisfazioni e quindi tariffe. Sono aumentate a partire dal fissazione della tariffa - è emerso che essere rimborsati per i disguidi subiti. 1999 del 13% in Francia. In Toscana le società private non hanno fornito Sotto un consiglio comunale si può (imprese miste) le tariffe sono le informazioni corrette a livello di costi manifestare. Più difficile è manife- più alte d’Italia, a Viterbo dal 2008 e di bilanci, e quindi dei parametri sui stare in un’assemblea di azionisti. Per sono aumentate del +54%, a Latina quali l’Authority ha fissato le tariffe. ridurre i costi e la commistione della sono aumentate del 200%. Le poli- I presupposti su cui si fonda la Cam- politica a livello di occupazione delle tiche di gestione sono finalizzate pagna referendaria sono quelli che poltrone delle società municipalizza- alla massimizzazione del profitto l’acqua non è una merce, quindi non te è sufficiente eliminare per legge i a discapito della sostenibilità am- è un soggetto come l’Authority Na- compensi o fissarne tetti massimi, o bientale. Si indebolisce fortemente zionale il più appropriato a garantire ridurre la composizione dei consigli. il controllo politico sulle tariffe e il governo della risorsa con regole L’adozione di una politica di minor sulla gestione. Inevitabilmente alla definite su parametri nazionali. La ingerenza dei partiti nella gestione fine delle concessioni restano infra- vera governance deve essere attuata dell’Acquedotto Pugliese, adottata strutture obsolete perché il privato a livello dei territori, cioè dei bacini dal Governatore della regione, ha si limita alla manutenzione ordina- idrografici, attraverso nuovi stru- portato anche al dimezzamento dei ria minima. C’è la riduzione degli 26 Solidarietà internazionale 03/2011
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