Il popolo dell'acqua verso i referendum

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Il popolo dell'acqua verso i referendum
L’Argomento

         Il popolo
     dell’acqua verso
      i referendum
a cura di Eugenio Melandri e Nicola Perrone
                                             in piena estate. Con l’aggravante che         viva e attiva in tutto il paese. È nato
Ce la faremo                                 questa decisione costerà alle casse dello
                                             Stato oltre 300 milioni di euro. E in un
                                                                                           quello che è stato definito “il popolo
                                                                                           dell’acqua”. Un popolo inclusivo, vi-
                                             periodo di vacche magre e di tagli che        vace, propositivo. Un popolo che mette

I    l 12 e 13 giugno andremo a votare
     per decidere, fra le altre materie
     sottoposte a referendum, se in Ita-
lia l’acqua sarà ancora gestita come
bene comune o affidata alle leggi del
                                             toccano settori vitali, non si tratta di
                                             una cifra di poco conto.
                                             Da anni ci battiamo perché nel nostro
                                             paese (e in tutto il mondo) la gestione
                                             dell’acqua sia pubblica, partecipata
                                                                                           insieme tante sensibilità, tante asso-
                                                                                           ciazioni di base, ma anche sindacati
                                                                                           ed enti locali, tanta gente che chiede
                                                                                           soltanto il diritto di usufruire dei beni
                                                                                           comuni senza mercificarli e porli sotto
mercato. Un momento importante di            e democratica. Solidarietà e Coope-           l’egida del profitto di pochi, attraverso
vita democratica che chiede la parte-        razione Cipsi, il Contratto Mondiale          le cosiddette leggi di mercato. È sta-
cipazione di tutti. Anche per fermare        sull’acqua da oltre 15 anni ha fatto di       to questo il motivo che ci ha spinti a
il tentativo del governo di annullare        questo impegno uno dei cardini del            promuovere questi referendum. Con
il referendum, facendogli mancare il         proprio lavoro. Da sempre abbiamo             il grande risultato di raccogliere, in
quorum necessario del 50% più uno            difeso l’acqua dagli speculatori, dal         pochissimo tempo, quasi un milione
dei votanti.                                 mercato e dagli interessi. Un cammino,        e mezzo di firme.
È questo, infatti, il senso della decisio-   questo, che abbiamo fatto con tanti           Adesso si tratta di vincere la sfida de-
ne di non accorpare i referendum alle        altri compagni di viaggio. Sono nati          finitiva, contrastando il tentativo di
elezioni amministrative di maggio,           così in tutto il territorio nazionale tanti   invalidare il referendum attraverso
spostandone la data a metà giugno,           comitati locali, fino a formare una rete      l’astensionismo. Di qui l’impegno a
Solidarietà internazionale 03/2011                                                                                                17
Il popolo dell'acqua verso i referendum
L’Argomento

portare alle urne almeno 25 milioni         dei rapporti tra uomo e madre terra.        razionali di industrializzazione che
di votanti. Certi come siamo che la         Terra, cibo, acqua, fuoco, cioè energia,    sono la causa principale dei processi
stragrande maggioranza della gente          sono i beni messi a disposizione dalla      di distruzione del pianeta e quindi
del nostro paese sia contraria alla         natura. Tutto il benessere, la crescita     dell’umanità”. “Gli esseri umani non
privatizzazione dell’acqua.                 e l’evoluzione della razza umana si         possono vivere senza la Madre Terra,
In una parola, è arrivato il momento di     deve al rapporto che nel corso della        però il pianeta può esistere senza
schierarsi, di darsi da fare. Il percorso   storia l’uomo ha saputo instaurare          l’essere umano. Per questo i diritti
in difesa dell’acqua bene comune ha         con questi beni comuni.                     della terra sono ancora più importanti
bisogno del contributo di tutte e tutti     Questo rapporto armonico sembra             degli stessi diritti umani”.
attraverso la partecipazione fino al        che oggi si sia interrotto.                 Pensare di risolvere i cambiamenti
voto referendario. Ha bisogno di un         La madre terra sembra volersi ribel-        climatici temporeggiando e rinvian-
“passaparola” organizzato, anche            lare ai livelli di sfruttamento o me-       do le decisioni, significa non voler
per contrastare la mancanza di in-          glio ai trend di sovrapproduzione           prendere atto della realtà. È arrivato
formazione e il tentativo di invalidare     e di eccessivo consumo che stanno           il momento in cui la comunità inter-
questo evento che rappresenta invece        portando alla distruzione di tutte          nazionale deve dimostrare di saper
un momento alto di partecipazione           le risorse naturali. La serie di even-      prendere decisioni chiare e efficaci.
democratica. Se ognuno di noi farà la       ti naturali che hanno sconvolto il          Decisioni che non prendano in con-
propria parte, siamo sicuri di farcela.     Giappone, anticipano quali potranno         siderazione solo azioni economiche
                                            essere i possibili scenari se l’uomo        e di mercato, come il Green Found,
Questo fascicolo è composto di quat-        continuerà a violentare l’ambiente e        ma valori e necessità più alte e non
tro parti.                                  a sfidare Madre Terra. Il processo di       rinviabili.
La sfida dell’acqua nel XXI seco-           sfruttamento delle risorse è passato        Abbiamo voluto richiamare questo
lo: Rosario Lembo, presidente del           però dalla sfera economica alle borse       appello, proveniente da un paese che,
Comitato italiano per un Contratto          finanziarie. Le tendenze in atto sono       seppur con molte contraddizioni,
mondiale sull’acqua, illustra il tema       quelle di gestire la produzione e la        sta cercando di costruire un nuovo
dell’acqua ponendolo all’interno delle      commercializzazione di questi beni          rapporto più armonico e rispettoso
grandi sfide che attraversano questo        in termini di speculazione finan-           tra uomo e natura. Proprio il popolo
nostro tempo, soprattutto quella am-        ziaria e di creazione di nuove bolle        boliviano è stato tra i primi a conosce-
bientale e dei cambiamenti climatici.       speculative.                                re le conseguenze nefaste dei processi
I quesiti referendari: viene illustrato                                                 di privatizzazione dell’acqua. Acqua,
l’itinerario che ha portato alla propo-     Chi distrugge la Madre Terra?               cibo ed energia sono le risorse sulle
sta di referendum e il contenuto dei        Nell’aprile dello scorso anno, in un        quali la finanza e la speculazione
quesiti referendari.                        incontro svoltosi a Cochabamba in           internazionale hanno messo gli oc-
Perché votare e votare sì: la legisla-      Bolivia, i popoli indigeni hanno lan-       chi per assicurarsene il controllo e
zione italiana sull’acqua. Le ragioni       ciato al mondo una proposta provo-          la gestione. Si prevede infatti che la
del sì, confrontate anche con gli argo-     catoria. Hanno chiesto ai governi e         domanda di questi beni subirà trend
menti di chi sostiene le ragioni del no.    ai popoli del mondo di abbandonare          crescenti, a motivo della crescita della
Un piccolo vademecum di propo-              questo modello di produzione e di           popolazione mondiale e quindi dei
ste di suggerimenti: bibliografia e         consumo, per ristabilire l’armonia          consumi. Controllare il mercato di
sitografia. Proposte di lavoro in vista     con la natura. In più, hanno proposto       questi prodotti significa quindi as-
della campagna referendaria.                una progressiva riconversione delle         sicurarsi guadagni e profitti sempre
                                            spese militari per dedicare risorse         maggiori.
                                            alla difesa della Madre Terra, hanno
                                            lanciato un referendum mondiale             Il mondo ha sete e la sete
1. La terra,                                sull’ambiente insieme all’idea di dar
                                            vita – in concomitanza con la pros-
                                            sima giornata della terra che si terrà
                                                                                        è destinata a crescere
                                                                                        Il pianeta Terra è composto prevalen-
                                                                                        temente di acqua. Nonostante ciò, pur
l’acqua e i                                 il 22 aprile 2011 – ad un tribunale di
                                            giustizia climatica per sottoporre a
                                            giudizio chi distrugge la Madre Terra.
                                                                                        prelevando solo il 6,7% delle risorse
                                                                                        idriche rinnovabili, la popolazione
                                                                                        mondiale si trova all’inizio di questo
beni comuni                                 Questa provocatoria proposta costi-
                                            tuisce un segnale inequivocabile,
                                            anche perché lanciata al mondo da
                                                                                        XXI secolo di fronte a un allarme
                                                                                        idrico. Ciò è dovuto da un lato alla
                                                                                        scarsità di acqua dolce disponibile e,
                                            una minoranza silenziosa di uomini e        dall’altro, a un trend crescente della
“Non ereditiamo il mondo dai nostri         donne che hanno un rapporto diretto         domanda di acqua per usi produttivi.
padri, ma lo prendiamo in prestito          con la terra. Manifesta come in diver-      La difficoltà di accesso alle risorse
dai nostri figli”.                          se parti del mondo stia crescendo la        idriche per uso umano è determinata
(Proverbio dei nativi americani)            consapevolezza che questo modello           sia dalla distribuzione non uniforme
di Rosario Lembo                            di sviluppo è giunto al capolinea. Se       della risorsa, sia da altri fattori tra
                                            si vuole evitare di distruggere la terra,   loro concatenati: tra questi, la cre-

I    l secondo decennio del XXI secolo
     si sta caratterizzando sempre di
     più come il decennio dello scon-
tro frontale tra Uomo e Madre Terra.
Il 21 aprile di quest’anno, a New York,
                                            è necessario avviare al più presto una
                                            nuova fase.
                                            Il presidente boliviano Evo Morales, al
                                            termine della conferenza di Cancun
                                            aveva lanciato una serie di richiami
                                                                                        scita demografica e della miseria, il
                                                                                        basso livello degli investimenti messi
                                                                                        a disposizione per accedere a risorse
                                                                                        idriche sicure e per salvaguardare
                                                                                        l’ambiente.
si svolgerà una speciale sessione delle     molto significativi: “Il mondo non          Ma la rarefazione dell’acqua risiede
Nazioni Unite che affronterà il tema        può proseguire con programmi ir-            anche in una serie di cause esogene,
18                                                                                                  Solidarietà internazionale 03/2011
Il popolo dell'acqua verso i referendum
L’Argomento

legate ai modelli di sviluppo e soprat-              depauperamento delle risorse idriche,      produrre energia alternativa, cioè
tutto alla crescita esponenziale dello               a livello mondiale, è rappresentato        energia idroelettrica attraverso la
sfruttamento della risorsa idrica a                  dal modello di “agricoltura” che as-       costruzione di dighe e centrali, o la
fini produttivi.                                     sorbe in media il 70% dell’insieme         costruzione di grandi invasi o circuiti
È opportuno ricordare che per oltre                  dei prelievi d’acqua. I prelievi per uso   di raffreddamento a supporto delle
4 miliardi di anni la quantità di ac-                agricolo raggiungono il 90% nei paesi      costruzioni di nuove centrali nucleari.
qua dolce del pianeta Terra è rimasta                in via di sviluppo, contro un prelievo     Il piano di rilancio della costruzione
stabile. Solo negli ultimi 200 anni la               del 20% per l’industria e un 10% per       delle grandi dighe che si diffondono
disponibilità di acqua dolce ha co-                  usi domestici.                             sempre di più soprattutto in Cina, ne-
minciato a diminuire. Una tendenza                   La responsabilità dell’agricoltura ri-     gli Stati Uniti e nell’ex Unione Sovieti-
che è andata aumentando sempre di                    siede nel modello intensivo di produ-      ca, in India, ma anche in Turchia e in
più nel corso degli ultimi 50 anni. La               zione che, sotto la pressione delle im-    altri paesi del Mediterraneo, dimostra
punta di rottura è stata raggiunta nel               prese multinazionali che controllano       la tendenza a sfruttare le risorse idri-
2007, anno in cui si è cominciato a                  l’agrobusiness, punta su colture alta-     che disponibili più per usi produttivi
prelevare e consumare più acqua di                   mente idrovore. Nella maggior parte        (per agricoltura ed energia elettrica)
quanto il ciclo naturale della terra ne              dei casi non per produrre cibo ad uso      piuttosto che per uso umano.
possa mettere a disposizione. Questo                 umano ma per produrre mangimi o            La costruzione delle dighe ha com-
deficit del bilancio idrico, fra uomo e              per la produzione di biocombustibili.      portato lo spostamento di un gran
natura, è destinato ad aumentare nei                 Un’agricoltura distruttiva, sempre         numero di persone (tra 30 e 60 mi-
prossimi 15 anni. Ad accelerarlo e a                 meno rispettosa dell’ambiente, im-         lioni) e determina danni irreversibili
peggiorare l’impronta idrica purtrop-                prontata a promuovere cicli produt-        all’ambiente, con effetti climatici e
po concorreranno diversi fattori. Sotto              tivi dominati da un uso massiccio di       ambientali disastrosi, come le inon-
la spinta della crescita demografica                 prodotti chimici e di materiali pesanti    dazioni che hanno colpito ciclicamen-
e per effetto dei cambiamenti clima-                 (nitrati, piombo, mercurio, arsenico,      te la Cina a partire dal 2000.
tici, le risorse idriche disponibili pro             ecc.) che concorrono ad inquinare le
capite negli ultimi 54 anni si sono                  falde, quindi a ridurre la disponibilità   La mercificazione dell’acqua
ridotte del 50%, da 16.800 m³ a 8.470                di risorse idriche pulite.                 L’acqua consegnata nelle mani del
m³. Questa tendenza alla riduzione                   Un modello produttivo sempre più           mercato e affidata ai processi di glo-
continuerà: si prevede che nel 2025                  idrovoro che punta allo sfruttamento       balizzazione guidati dalle grandi
si arriverà a un dimezzamento della                  delle falde freatiche, man mano che        imprese multinazionali, si trasfor-
disponibilità, che scenderà a 4.800                  le acque di superficie e le falde meno     ma così da bene comune a merce. Di
m³ pro capite. La domanda di acqua                   profonde si inquinano o non sono           qui la tendenza di amministratori e
potabile crescerà soprattutto nelle                  più disponibili a causa delle opere        cittadini di delegarne la gestione ai
grandi città in funzione dei crescenti               idrauliche e di sbarramento costruite      privati e al mercato (privatizzazione
livelli di urbanizzazione. Non per nul-              a monte dei fiumi.                         della gestione). In più, dato che l’acqua
la la giornata mondiale dell’acqua di                Inoltre, la domanda crescente di ener-     diventa una risorsa sempre più scarsa,
quest’anno richiama l’attenzione sul                 gia esige l’aumento in termini ormai       si propone di farla pagare sempre di
tema “Acqua per le città: come rispon-               insostenibili dell’uso e del consumo       più, aumentando le tariffe. Pensando
dere alle sfide dell’urbanizzazione”.                dell’acqua, soprattutto quella di su-      così di ridurre i consumi (acqua come
                                                     perficie a questo scopo attraverso         il petrolio).
Gli usi industriali dell’acqua                       la realizzazione di grandi opere in-       Infine, essendo l’acqua una merce
Ma il maggior incremento della do-                   frastrutturali (dighe, sbarramenti,        rara, una risorsa che ha assunto un
manda di risorse idriche si registre-                salti, ecc.).                              valore economico, si crea il “mercato
rà nel settore degli usi produttivi e                Per rispondere all’esaurimento delle       dell’acqua” (patrimonializzazione).
industriali.                                         energie fossili come carbone e petro-      L’accesso all’acqua e il suo utilizzo
Il principale fattore responsabile del               lio, si punta a utilizzare l’acqua per     diventano un servizio industriale le-
                                                                                                gato all’utilità individuale e collettiva.
                                                                                                In questo modo, l’acqua pur essendo
                                                                                                un bene naturale, si trasforma in una
                                                                                                merce che si accumula, si trasporta
                                                                                                in battelli, in tubature, si conserva in
                                                                                                stock e si vende.
                                                                                                L’acqua, bene comune indispensabile
                                                                                                per mantenere la vita, viene trasfor-
                                                                                                mata dal mercato in un prodotto in-
                                                                                                dustriale, la cui gestione viene affidata
                                                                                                alle banche e a strumenti finanziari
                                                                                                (fondi di investimento) che garan-
                                                                                                tiscono le risorse necessarie per gli
                                                                                                investimenti. I fondi che ne derivano
                                                                                                vengono a loro volta collocati presso i
                                                                                                risparmiatori, i fondi pensione, i fondi
                                                                                                sovrani e quant’altro, per garantire
                                                                                                remunerazioni superiori a quelle delle
                                                                                                obbligazioni emesse dai singoli Stati.
                                                                                                Si arriva così al nocciolo della questio-
©Archivio Forum italiano dei movimenti per l'acqua                                              ne. L’attuale modello di globalizzazio-
Solidarietà internazionale 03/2011                                                                                                      19
Il popolo dell'acqua verso i referendum
L’Argomento

ne capitalistica del mercato si pone       perché continui a mantenere viva la
come risposta ad una minoranza della       Madre Terra e tutti gli esseri viventi
famiglia umana che vuole continuare        che la abitano. Perché sia trattata
a tutti i costi a mantenere livelli di     e venerata come bene comune che
benessere e di crescita economica,         appartiene a tutte le specie viventi di
anche a scapito della distruzione          ieri, di oggi e di domani. Per costruire
della terra e della condanna della         un mondo che sia abitabile e vivibile
maggioranza della famiglia uma-            per tutti.
na alla miseria e all’abbandono. Di        Qualcuno ha detto che “la soluzione
qui la mercificazione della vita in        alle disuguaglianze è la democrazia.
un contesto di povertà strutturale         La soluzione alla crisi dell’acqua è la
crescente. La trasformazione dei di-       democrazia ecologica”. Per costruirla
ritti in bisogni a cui sopperire attra-    dobbiamo partire dai comportamenti
verso il mercato. La devastazione /        di ogni cittadino, di ognuno di noi.
predazione delle risorse del pianeta       Contrastare la mercificazione dell’ac-
terra. Con un unico comandamento a         qua e sottrarla alle logiche speculative
cui obbedire: tutte le risorse naturali    del mercato è possibile. L’importante
devono essere ridotte a merce, da          è cominciare ad agire. (segreteria@          ©Archivio Forum italiano dei movimenti per l'acqua
sfruttare, consumare.                      contrattoacqua.it)
Per raggiungere questo scopo si è                                                       bene comune” costituitosi nel dicem-
disposti a tutto, anche alla guerra.                                                    bre del 2010.
Non è un caso che si sia giunti perfino                                                 Vediamo di approfondire i due que-
a teorizzare la guerra preventiva per
garantire la sicurezza collettiva. Che
poi altro non è che il mantenimento
                                           2. Un                                        siti referendari e cosa succederà se,
                                                                                        come è auspicabile, raggiungeranno
                                                                                        il quorum, con la maggioranza dei SI.
dei livelli di benessere da parte di una
minoranza sempre più ristretta della
famiglia umana. Senza preoccuparsi
                                           referendum,                                  Perché un referendum e
                                                                                        perché sostenere i SI
della malattia mortale che si infligge
alla madre terra. Senza nessuna at-
tenzione nei confronti delle future
                                           anzi, due                                    Come è noto lo strumento del refe-
                                                                                        rendum, previsto dalla nostra Costi-
                                                                                        tuzione, prevede solo la possibilità di
generazioni. “Perché - si chiedeva                                                      abrogare delle norme, o parti di esse,
Woody Allen - dovrei curarmi dei
posteri? Loro che cosa hanno fatto
per me?”.
Vale la pena mobilitarsi
                                           I    l Forum Italiano dei Movimenti
                                                per l’acqua nasce nel 2006, come
                                                una struttura informale che rag-
                                           gruppa i vari comitati di cittadini nati
                                           in diverse città a difesa dell’acqua
                                                                                        ma non ha una funzione propositi-
                                                                                        va. I referendum proposti vogliono
                                                                                        eliminare alcuni vincoli, voluti dal
                                                                                        legislatore, che impongono la cessio-
                                                                                        ne ai privati della gestione dell’acqua.
Ci piace concludere questa riflessione     come bene comune e come diritto              Si creerebbero così i presupposti per
sul bene comune acqua, ricordando          umano. L’interesse da parte di citta-        promuovere in Italia un nuovo quadro
che nel luglio 2010 l’assemblea delle      dini e comitati nei confronti dell’ac-       legislativo, che preveda la gestione
Nazioni Unite ha approvato una riso-       qua prende il via in Italia nel marzo        pubblica dei servizi locali, in parti-
luzione proposta dal governo bolivia-      del 2003, a Firenze, per iniziativa del      colare dei servizi idrici, gestiti dagli
no, che riconosce il diritto all’acqua e   Comitato italiano per il Contratto           enti locali. L’obiettivo è far tornare
impegna i singoli Stati e la comunità      Mondiale con la realizzazione del            pubblici questi servizi che toccano
internazionale a farsi carico di ga-       1° Forum Mondiale Alternativo dei            direttamente la vita dei cittadini nei
rantire il diritto all’acqua per tutti.    Movimenti per l’acqua.                       loro diritti fondamentali. Si tratta cioè
Questo riconoscimento, confermato          Il primo successo politico raggiunto         di restituire agli enti locali, che sono i
da una successiva risoluzione del          dal Forum italiano è stato la presen-        più prossimi ai cittadini, la sovranità
Consiglio economico e sociale delle        tazione di una legge di iniziativa po-       su questi servizi. L’acqua è il primo
Nazioni Unite, che arriva dopo 20          polare, supportata da oltre 400.000          di questi, in quanto bene comune
anni di mobilitazione da parte dei         firme. Nel luglio del 2007 il testo di       essenziale alla vita.
movimenti dell’acqua, del Contratto        legge è stato depositato in parlamen-        I principi sottostanti tale modello di
mondiale sull’acqua (www.contrat-          to. La proposta giace tutt’oggi inevasa      gestione pubblica e partecipata, che
toacqua.it) e di diversi altri comitati    presso la Commissione Ambiente               comporta il coinvolgimento di cittadi-
di cittadini, apre nuovi orizzonti. Un     senza che nessuna forza politica si          ni e territori, sono cosi sintetizzabili:
futuro legato, però, alla capacità di      sia fatto carico di condividerla.            —— l’acqua è un bene comune e un
mobilitazione, e che dipende dal li-       Successivamente è stata lanciata la              diritto umano universale;
vello di responsabilità che ciascuno       campagna referendaria di raccolta fir-       —— l’acqua è un bene essenziale alla
di noi sarà capace di assumersi.           me che ha portato alla raccolta di oltre         vita;
È necessario mettere in atto in diverse    1 milione e 400.000 firme a sostegno di      —— l’acqua appartiene a tutti;
parti del mondo una mobilitazione          tre quesiti referendari, depositati nel      —— l’acqua non deve essere fonte di
culturale capace di “rimettere la ge-      luglio del 2010. I successivi controlli di       profitti;
stione dell’acqua in mano ai cittadini     conformità e legittimità da parte della      —— quella dell’acqua è una battaglia
e alle comunità locali”. Ad essi dovrà     Corte Costituzionale hanno portato               di civiltà.
essere affidato il compito di essere i     la Corte a dichiarare ammissibili due        Si tratta di obiettivi innanzitutto cul-
garanti della sua conservazione, per       dei tre quesiti proposti dal Comitato        turali che, tuttavia, hanno una forte
trasmetterla alle generazioni future,      Promotore nazionale “2SI per l’acqua         rilevanza politica.
20                                                                                                    Solidarietà internazionale 03/2011
Il popolo dell'acqua verso i referendum
L’Argomento

                                            2009, n. 99 recante «Disposizioni per           alla seguente parte: «dell’adeguatez-
                                            lo sviluppo e l’internazionalizzazione          za della remunerazione del capitale
                                            delle imprese, nonché in materia di             investito»?”.
                                            energia» e dall’art. 15 del decreto-legge       L’abrogazione parziale dell’art. 154 del
                                            25 settembre 2009, n. 135, recante «Di-         D.lgs 152/06 (Decreto Ambientale) si
                                            sposizioni urgenti per l’attuazione di          propone di eliminare dalla tariffa la
                                            obblighi comunitari e per l’esecuzione          quota relativa alla remunerazione
                                            di sentenze della corte di giustizia della      del capitale investito che assicura al
                                            Comunità europee» convertito, con               gestore profitti garantiti senza vin-
                                            modificazioni, in legge 20 novembre             coli di reinvestimento. Ciò vuol dire
                                            2009, n. 166?”.                                 impedire di fare profitti sull’acqua
                                            L’abrogazione dell’art. 23 bis L. 133/08        eliminando il “cavallo di Troia” che
                                            e successive modifiche (decreto Ron-            ha aperto la strada ai privati nella
                                            chi) consentirebbe di impedire la               gestione dei servizi idrici.
                                            totale e definitiva privatizzazione
                                            dell’acqua potabile in Italia. Viene,           Se vincono i SI
                                            infatti, eliminato l’obbligo di affidare        Il successo dei due quesiti referen-
                                            la gestione del servizio idrico solo            dari, consentirebbe di modificare le
                                            attraverso gara di appalto o la ces-            norme che nel corso degli ultimi 20
Le modalità di gestione dei servizi         sione ai privati di almeno il 40% del           anni hanno determinato lo sman-
pubblici locali previsti dal quadro         pacchetto azionario detenuto dalle              tellamento dei modelli di gestione
legislativo vigente in Italia prima         società totalmente pubbliche control-           pubblica dei servizi pubblici locali e
dell’entrata in vigore dell’art. 23 del     late dagli enti locali. L’obbligo della         l’avvio dei processi di privatizzazione
decreto Ronchi, prevedevano la pos-         privatizzazione, oltre che il servizio          nella gestione dei servizi idrici e dei
sibilità per gli enti locali (comuni) di    idrico, tocca anche il trasporto pub-           servizi pubblici locali.
scegliere tra affidamento a imprese         blico locale e la gestione dei rifiuti.         Nello specifico, abrogando l’art. 23
private tramite la gara, affidamento                                                        del decreto Ronchi, decadrebbero
a società di capitale S.p.A. miste pub-     Il secondo quesito                              quelle norme che hanno imposto il
blico-private o affidamento diretto a       referendario: fuori i                           colpo di grazia, sancendo la natura
S.p.A. a totale capitale pubblico, cioè     profitti dall’acqua                             commerciale dei servizi e applicando
a società controllate dagli enti locali     Il testo che troveremo nella scheda             ai modelli di gestione criteri a tutela
(gestione in house).                        referendaria recita così:                       della concorrenza e del libero merca-
Le tre forme di gestione sono di carat-     “Volete voi che sia abrogato il comma           to, ancora più rigidi di quelli previsti
tere privatistico. Gli obblighi previsti    1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idri-    dalla giurisprudenza europea.
dall’art. 23 hanno accelerato questa        co integrato) del Decreto Legislativo           A livello immediato, attraverso l’a-
scelta privatistica, eliminando la so-      n. 152 del 3 aprile 2006 «Norme in              brogazione dell’art. 23, gli enti lo-
pravvivenza delle gestioni dirette          materia ambientale», limitatamente              cali (comuni) potranno recuperare
tramite società controllate dai co-
muni e introducendo l’obbligo della
riduzione del controllo pubblico nel
capitale delle società miste. I comuni,
infatti, devono ridurre ad un massi-
mo del 30-40%, il capitale azionario          Ruolo degli enti locali
                                              S
detenuto in queste società.                        tato: fissa le norme quadro entro le quali il livello locale può organizzare la fornitura
La vera alternativa che i Comitati                 del servizio idrico. Il governo ha il compito di fissare criteri generali di disciplina
intendono porre al centro del dibat-               (risparmio idrico, schemi tipo, livelli minimi di servizi), l’approvazione del metodo
tito politico attraverso la campagna          tariffario e la sua revisione, l’esercizio dei poteri sostitutivi per il completamento delle
referendaria, è quella tra privatizza-        procedure di affidamento.
zione e ripubblicizzazione del servizio       Regioni: definiscono la regolamentazione dei servizi idrici, possono indirizzare la scelta
idrico.                                       dei modelli di affidamento della gestione, designano ATO (Ambiti territoriali ottimali) e
                                              AATO (autorità territoriali ottimali), possono revisionare gli ATO e coordinare i rapporti
Il primo quesito                              tra comuni, individuando l’ente responsabile del servizio. D’accordo con le Autorità di
referendario: fermare la                      bacino, aggiornano i piani regolatori dei bacini idrografici. Tramite le Agenzie regionali
privatizzazione dell’acqua                    di protezione dell’ambiente (Arpa) controllano gli enti/società di gestione, le questioni
Il testo che troveremo nella scheda           ambientali e le attività industriali.
referendaria recita così:                     Province: hanno un compito di controllo del rispetto delle norme; in alcuni casi parte-
“Volete voi che sia abrogato l’art. 23-       cipano alla definizione e organizzazione pratica del servizio da svolgere sul territorio.
bis (Servizi pubblici locali di rilevanza     Con la soppressione degli AATO introdotta dalla legge 183/2010 (decreto Calderoli), è
economica) del decreto legge 25 giugno        stata conferita loro la funzione di organo di governo dell’acqua e dei rifiuti.
2008 n. 112 «Disposizioni urgenti per         Comuni: sono spesso individuati come soggetti destinatari del dettato di legge, in
lo sviluppo economico, la semplifi-           funzione dell’autonomia riconosciuta dalla Costituzione. Sono i proprietari di reti e
cazione, la competitività, la stabiliz-       acquedotti. In più della metà degli ATO gestiscono direttamente acqua e rifiuti, attra-
zazione della finanza pubblica e la           verso società a totale capitale pubblico. Questa autonomia e possibilità di gestione
perequazione tributaria» convertito,          diretta, riconosciuta dalla stessa Commissione europea, è stata annullata dall’art. 23
con modificazioni, in legge 6 agosto          del Decreto Ronchi. •
2008, n. 133, come modificato dall’art.
30, comma 26 della legge 23 luglio
Solidarietà internazionale 03/2011                                                                                                      21
Il popolo dell'acqua verso i referendum
L’Argomento

 l’autonomia politica di decisione sui             vedrebbero decadere l’obbligo di ce-
 servizi pubblici locali e sull’acqua, e           dere ai privati le loro partecipazioni
 avranno la responsabilità della loro              azionarie, che entro il 2013 dovran-
 gestione, rispettando, naturalmente,              no ridursi a non oltre il 30%. Oggi la
 la normativa comunitaria.                         partecipazione azionaria oscilla tra
 Ciò avrebbe due effetti immediati:                il 51 e il 70%, cosa che consente a que-
 Il primo. Il territorio nazionale è di-           sti comuni-azionisti di esercitare un
 viso in 92 “ATO” (Ambito territoriale             minimo di controllo sulle politiche di
 ottimale). Si tratta di assemblee di              gestione dei servizi locali. Scendendo
 sindaci che cogestiscono il servizio              la quota di partecipazione al 30% gli
 idrico. Oltre la metà di questi, 64 su            enti locali verrebbero a trovarsi in mi-
 92, non ha ancora proceduto ad al-                noranza. Questa tipologia interessa la
 cun affidamento o gestisce il servi-              maggioranza dei comuni di importanti
 zio idrico attraverso società a totale            regioni come la Toscana (Acquapubli-
 capitale pubblico. Composti da città              ca), l’intera Emilia Romagna (Hera) e
 capoluoghi o di grandi dimensioni, i              il Lazio (Acea).
 comuni degli ATO vedrebbero deca-
 dere l’obbligo di indire le gare entro            Il successo del secondo quesito refe-
 il 31 dicembre 2011, conservando così             rendario, determinerebbe l’abroga-
 la facoltà di continuare a gestire di-            zione del comma 1 dell’art. 154 e come
 rettamente acqua, rifiuti e trasporti             effetto immediato comporterebbe
 pubblici locali, cioè i tre servizi pub-          una riduzione del 7% delle tariffe
 blici locali oggetto dell’art. 23.                dell’acqua ma, soprattutto determi-
 Il secondo. I comuni che sono azionisti           nerebbe una riduzione dell’interes-           ©Archivio Forum italiano
 di società miste a cui hanno delegato             se da parte delle principali imprese          dei movimenti per l'acqua
 in precedenza la gestione dell’acqua,             multinazionali a partecipare alle gare
                                                                                                 di appalto indette da amministratori
                                                                                                 locali. In questo quadro, infatti, non
                                                                                                 verrebbe assicurata la possibilità di
                                                                                                 avere per legge un profitto garantito.
Il quadro normativo precedente                                                                   La scomparsa della remunerazione
                                                                                                 minima garantita comporterebbe
al Decreto Ronchi                                                                                inoltre la revisione dei piani di in-
                                                                                                 vestimento.

R
      egio decreto n. 1775 dell’11 dicembre 1933: è il primo provvedimento che definisce         Il successo dei due quesiti sarebbe
      la natura pubblica dell’acqua e la responsabilità per la pubblica amministrazione          un segnale in controtendenza con
      di affidare concessioni che rispettino l’interesse pubblico. Prima del 1933 l’acqua in     l’orientamento prevalente e ormai
Italia era gestita a livello privatistico: i privati potevano scavare pozzi, costruire invasi,   dominante nella classe politica ita-
raccogliere l’acqua e quindi venderla e commerciarla. Con questo provvedimento legi-             liana, di destra come di sinistra, che
slativo, l’acqua viene considerata una risorsa nazionale, essenziale per scopi energetici        considera l’acqua una merce.
e diventa un bene demaniale.                                                                     Il Parlamento dovrà procedere ad
Legge n. 319 del 10 maggio 1976 (“Legge “Merli”, sostituita dal dgls 152/99): cerca              approvare, nel più breve tempo
di razionalizzare l’uso della risorsa. Scopo fondamentale è la protezione dell’acqua             possibile, una nuova legge quadro
dall’inquinamento degli scarichi industriali, dati i crescenti danni ambientali creati da        sui servizi pubblici locali e di rego-
queste attività. Demanda alle regioni la regolamentazione degli scarichi civili, senza           lamentazione del Servizio idrico.
però fornire un quadro completo d’azione su tutti i corpi idrici.                                I Movimenti per l’acqua potran-
Legge n. 183 del 18 maggio 1989: introduce una prospettiva più ampia alle politiche              no rilanciare la legge di iniziativa
idriche, cercando di assicurare la protezione del suolo, delle acque e avviare una ge-           popolare sull’acqua che prevede il
stione degli usi della risorsa a favore dello sviluppo socio economico del territorio. Lo        riconoscimento dell’acqua come
strumento utilizzato sono i Bacini Idrografici, che considerano sia qualità che quantità         diritto umano e bene comune, il
delle acque. La legge non ottiene molti risultati per mancanza di un quadro legislativo          riconoscimento del servizio idrico
di riferimento chiaro, anche se si avvicina alle Direttive europee in materia di gestione        come un servizio di interesse ge-
della risorsa.                                                                                   nerale nazionale, la ripubblicizza-
Legge n. 36 del 5 gennaio 1994 (“Legge Galli”): è il primo tentativo di riformare la             zione del servizio idrico attraverso
legge sulle risorse idriche; ridefinisce le responsabilità e le autorità competenti e i          la gestione tramite enti di diritto
nuovi approcci sulle politiche di gestione della risorsa. I principi generali sono: tutte le     pubblico con la partecipazione di
acque sono pubbliche (anche quelle sotterranee); le risorse devono essere salvaguar-             cittadini e lavoratori.
date secondo principi di solidarietà; gli usi sono indirizzati al risparmio e al rinnovo
delle risorse, per proteggere ambiente, agricoltura, fauna e flora acquatiche, processi          Se vincono i no o non si
geomorfologici ed equilibri idrici. La legge sancisce che l’utilizzo umano della risorsa         raggiunge il quorum
è prioritario e gli altri usi sono ammessi se quello umano è stato soddisfatto. Pone il          Il quadro legislativo introdotto dal
principio della “netta separazione di ruoli tra l’attività di indirizzo e controllo e quella     decreto Ronchi sancirà definitiva-
gestionale”, mentre per quanto attiene le modalità gestionali dei servizi idrici si rinvia       mente che l’acqua è un servizio di
alla normativa sugli enti locali per la scelta del modello di gestione, senza escludere          rilevanza economica, cioè una mer-
nemmeno la gestione in economia. •                                                               ce. Le modalità ordinarie di gestione
                                                                                                 saranno affidate a gara e i gestori a
                                                                                                 cui verranno affidati i servizi pub-
 22                                                                                                            Solidarietà internazionale 03/2011
Il popolo dell'acqua verso i referendum
L’Argomento

                                            che vogliono mantenere l’affidamen-
                                            to del servizio alle attuali società da
                                            loro controllate, avranno l’obbligo di
                                                                                          Loro dicono no
                                            ridurre la quota di capitale pubblico         Andrea Ronchi, già ministro
                                            detenuto al 30% entro dicembre 2011           delle Politiche Comunitarie
                                            e al 40% entro giugno 2013.                   Con questa legge, si è inteso creare
                                            Per far comprendere la drammaticità           le condizioni per una seria politica
                                            delle conseguenze di questo prov-             industriale, che aprisse le porte del
                                            vedimento è sufficiente immaginare            mercato e della concorrenza anche
                                            di applicare gli effetti del provve-          alla gestione dei servizi, presupposto
                                            dimento sul bene casa, cioè sulla             necessario per la ripresa degli investi-
                                            proprietà che una famiglia italiana           menti, soprattutto nel settore idrico.
                                            con grandi sacrifici è riuscito ad ac-        Adesso i conservatori, non solo di si-
                                            quisire. La conseguenze dell’art. 23          nistra, attaccano questo impianto,
                                            sarebbero le seguenti: scioglimento           raccontando la menzogna che vo-
                                            dell’assemblea di condominio; obbli-          gliamo privatizzare l’acqua. C’è un
                                            go di affidare la manutenzione della          dato di fondo che interessa tutti: noi
                                            nostra casa a un’impresa privata              dobbiamo spiegare agli italiani che
                                            identificata tramite gara di appalto;         noi non vogliamo far pagare l’acqua.
                                            conferimento a questa impresa per             Domando ai referendari: come mai
                                            30 anni della manutenzione sulla              in questi decenni coloro che hanno
                                            base di un’offerta; obbligo di met-           gestito le infrastrutture non si sono
                                            tere a disposizione del gestore le            preoccupati che l’Italia è tra i peggiori
                                            risorse finanziarie, tramite banche           paesi del mondo occidentale per la
                                            o istituti finanziari, che concede-           massima dispersione – pari al 38% - di
                                            ranno i capitali prendendo in ga-             un bene pubblico come l’acqua? Que-
blici locali per i prossimi 25-30 anni      ranzia ipotecaria la nostra casa, le          sto 38% disperso costa alla collettività
saranno solo Società di capitale ed a       risorse necessarie. Un vero e proprio         due miliardi e mezzo l’anno. Come mai
fare profitto attraverso un aumento         esproprio.                                    non ci sono state date risposte, quan-
delle tariffe, che attualmente sono                                                       do per esempio in Germania il 4-6%
le più basse d’Europa.                                                                    di dispersione diventa uno scandalo
L’acqua sarà consegnata nelle mani                                                        nazionale? Perché da noi nessuno si
di imprese multinazionali in preva-
lenza europee, interessate a accapar-
rare il controllo e lo sfruttamento
                                            3. Due “Sì”                                   interroga sui motivi, sulle responsa-
                                                                                          bilità di questa alta percentuale di
                                                                                          dispersione del bene pubblico?
delle risorse idriche nel nostro paese.
La legge Ronchi collocherà tutti i
servizi pubblici essenziali locali
                                            convinti                                      Per capirci, per ogni litro d’acqua
                                                                                          che arriva in casa, nell’acquedotto
                                                                                          ne passano tre! Sapete quanto costa
(non solo l’acqua) sul mercato, sot-
toponendoli alle regole della con-
correnza e del profitto. Verranno
                                            all’acqua                                     per mettere a norma tutto il sistema
                                                                                          infrastrutturale e gli acquedotti? Ci
                                                                                          servono più di 60 miliardi di euro. E
così espropriati i comuni e lo stesso
Stato del controllo diretto delle reti,
cioè degli acquedotti che nel corso
                                            pubblica                                      chi li paga? O mettiamo nuove tasse,
                                                                                          o si fa quello che abbiamo fatto: il
                                                                                          privato non deve essere visto come
della storia sono stati realizzati con                                                    il predatore, che entra nelle case del
la fiscalità generale.
Tutti gli adempimenti e gli obblighi
previsti dal provvedimento reste-
ranno in vigore.
I comuni che gestiscono i servizi
                                            I   l 12 giugno è vicino. In quella data
                                                i cittadini del nostro paese saranno
                                                chiamati ad esprimersi con il voto
                                            sull’abolizione di parti della Legge
                                            Ronchi che consegna i servizi pubblici
                                                                                          cittadino perché c’è la depurazione,
                                                                                          l’allaccio, la distribuzione, che hanno
                                                                                          un costo. Non costa l’acqua che è bene
                                                                                          sacrosanto, ma il resto.
                                                                                          Se vince il SÌ si ferma l’Italia delle
idrici e i rifiuti - in prevalenza quelli   locali, e tra questi il servizio idrico, ai   liberalizzazioni, vince l’Italia delle
delle regioni Lombardia, Veneto,            privati e al mercato. Naturalmente i di-      municipalizzazioni, che è tutto meno
Friuli, Puglia ecc. - attraverso so-        fensori di questa legge negano che essa       che efficiente. Noi vogliamo con que-
cietà a totale controllo pubblico che       privatizzi l’acqua e la giustificano af-      sta legge delle liberalizzazioni fare
registrano i migliori parametri di          fermando che essa tende invece a ren-         una cosa molto semplice: evitare le
efficienza (tariffe e livelli di perdita    dere più efficiente il servizio. L’acqua      dispersioni del 38%, bonificare, sa-
tra i più bassi d’Italia) ed efficacia      – dicono – resta pubblica. Solo la sua        nare, renderci più europei.
(percentuali più alte di investimenti       gestione verrebbe affidata ai privati.        Bisogna adeguarsi all’Europa, siste-
e controlli sulla qualità dell’acqua)       Mettono poi in evidenza soprattutto il        mare le nostre infrastrutture, ave-
saranno obbligati, se vogliono con-         problema della dispersione dell’acqua,        re un servizio migliore, abbassare
servare le concessioni in essere, a         affermando che il pubblico non ha i           le tariffe. I servizi pubblici devono
trasformare le società in S.p.A. miste,     fondi per poter fare gli investimenti         essere aperti, liberalizzati. Ci deve
cedendo a privati entro dicembre            indispensabili per rendere efficiente         essere il controllo dello Stato certo,
2011 almeno il 40% del capitale de-         la rete idrica. Di più, sostengono che        dobbiamo evitare le manipolazioni.
tenuto.                                     questa legge è stata fatta per adeguare       Per questo è fondamentale il discorso
Per quanto riguarda le società miste        la normativa italiana alle direttive          dell’authority. Questa battaglia refe-
collocate in Borsa, i comuni azionisti      europee. Ascoltiamoli.                        rendaria non è solo una battaglia sulle
Solidarietà internazionale 03/2011                                                                                               23
L’Argomento

liberalizzazioni, ma sullo sviluppo                                                            ❝
                                                                                             ❝L’ex    Ministro Ronchi dice che in
dell’Italia. È una battaglia contro il
conservatorismo negativo.                            Ma noi                                  Italia c’è il 38% di dispersione idri-
                                                                                             ca. Servono dai 40 ai 60 miliardi
                                                                                             di euro. Chi paga?
Antonio Iannamorelli, del
comitato “AcquaLiberAtutti”
“La privatizzazione dell’acqua è una
                                                     diciamo “sì”                            È vero. Negli ultimi decenni gli inve-
                                                                                             stimenti per la manutenzioni delle
                                                                                             reti si sono ridotti anziché aumentare.
grande bufala mediatica. Non esiste                                                          Ma questo fa parte di scelte politiche
nessuna privatizzazione dell’acqua.
Il referendum, invece, intende sta-
talizzare il servizio idrico.
Se vincessero i SÌ, questo risultato
danneggerà i cittadini. Oggi sappia-
                                                     A     bbia mo ch iesto a Rosa-
                                                           rio Lembo, presidente del
                                                           Com itato ita l ia no per i l
                                                     Contratto mondiale dell’acqua e
                                                     Referente del Comitato Promo-
                                                                                             nazionali, dell’assenza di una cultura
                                                                                             limitata dell’acqua come bene anche
                                                                                             da parte degli enti locali, ma anche
                                                                                             delle pressioni esercitate dalle lobby
                                                                                             del cemento che puntano a realizzare
mo che paghiamo l’acqua in base a                    tore per il Sì ai Referendum per        nuove opere infrastrutturali. Sono 20
quanta ne consumiamo. Se invece                      l’Acqua Pubblica di dirci in alcuni     anni che in Italia non si fanno investi-
dovessero vincere i SÌ, si dovrà pas-                punti i motivi che hanno spinto         menti pubblici per l’ammodernamento
sare a un’imposta, a una tassa, quindi               a proporre i referendum, anche          della rete idrica. L’Italia non ha una
verrà meno il principio di chi inquina               rispondendo alle obiezioni del          Piano idrico nazionale o un Fondo
paga o chi più consuma più paga.                     fronte del No.                          nazionale a sostegno delle infrastrut-
Pagherebbero tutti uguale come suc-                                                          ture, non ha un’Autorità Nazionale di
cede per i rifiuti che si pagano in base               ❝
                                                     ❝Rosario,    perché questa fobia        governo ed a tutela della risorsa, le
ai metri quadrati di casa.                           del mercato? Non è una posi-            competenze sono frazionate su più
Al centro del mirino dei referendum                  zione ideologica?                       Ministeri e quello dell’Ambiente si
c’è il decreto Ronchi. Ma esso è                     L’acqua non è una merce: è il sim-      occupa solo della tutela delle acqua di
perfettibile. Stiamo attenti: l’altro                bolo della vita. Un bene indispen-      superficie e dei mari. Certo, questo è
quesito referendario sull’acqua è                    sabile per ogni essere vivente e        un problema serio da affrontare. Oc-
pericolosissimo perché blocca la                     per la soprav vivenza del Pianeta       corre però dire che il fatto che quindici
possibilità di avere gli investimenti                Terra. Essa ha rappresentato nel-       anni di gestioni attraverso S.p.A. non
privati per migliorare la rete. In                   la storia dell’umanità un bene          abbiano invertito la tendenza anche
Italia servono 60 miliardi di euro in                comune, un pat rimonio messo            rispetto agli investimenti dimostra il
20 anni per rimettere a posto la rete                a disposizione dell’uomo dalla          fallimento di quei modelli di gestio-
idrica. Questa è anche una grande                    natura. Quindi appartiene a tutti:      ne. Anzi le gestioni che registrano le
opportunità per il nostro sistema                    per questo la sua gest ione non         percentuali più alte di perdita e minor
economico, perché secondo i dati                     può essere delegata alle regole         livelli di investimenti sono quelle che
delle associazioni 200 mila persone                  del mercato, affidata a principi        vedono la presenza dei privati cioè le
lavoreranno in questo settore nei                    economici e della competitività.        Spa miste, in cui i privati detengono
prossimi anni. Se passa il secondo                   L’acqua non deve essere fonte di        dal 40 al 49% dei pacchetti azionari e
quesito sarà lo Stato a doverci met-                 profitti. Essendo un bene comune        le Spa società quotate in borsa. Sono le
tere questi soldi. E dove li prende,                 è un diritto anche per coloro che       gestioni affidate a società come Acea
visto che in Italia abbiamo problemi                 non fossero in grado di pagare le       nel Lazio o a Pubbliaque in Toscana a
a fare una manovra finanziaria di                    bollette. A tutti, anche ai cosiddet-   detenere il record, sia delle percentuali
20 miliardi di euro? Dobbiamo im-                    ti “incipienti” va assicurata dalla     più alte di perdite, sia delle tariffe più
mettere bot, cct, creando ulteriore                  collettività una quantità adeguata      alte. Il difetto sta nel modello di gestio-
debito pubblico per finanziare la                    di acqua di buona qualità. Proprio      ne improntato solo a criteri economici:
spesa ordinaria. Dove prendere-                      per garantire la v ita di tutti. Se     “full recovery cost”. Un modello che
mo questi 60 miliardi? Significa                     la sua gestione viene affidata al       prevede la trasformazione del servizio
che le reti non verranno riparate,                   mercato, l’accesso all’acqua è su-      idrico da servizio pubblico, cioè di
l’ambiente verrà danneggiato e si                    bordinato solo potere di acquisto       interesse generale legato a principi di
perderanno tanti posti di lavoro                     di del singolo, essa diviene una        sussidiarietà e di solidarietà, in servizio
e grandi occasioni per far nascere                   merce venduta per fare profitti.        economico, gestito su base industriale,
nuove imprese come nel settore                       Rivendicare il diritto all’acqua è      finalizzato alla domanda individuale,
edilizio.                                            una questione di civiltà.               in cui chi accede all’acqua deve pagare
                                                                                             tutti i costi ivi compresi gli investimenti
                                                                                             e la remunerazione del capitale. È que-
                                                                                             sto modello che deve essere messo in
                                                                                             discussione. L’applicazione al “bene
                                                                                             comune acqua” del principio applicato
                                                                                             per l’ambiente, chi inquina paga, che
                                                                                             prevede la copertura di tutti i costi del
                                                                                             servizio, ivi compreso il profitto, sia
                                                                                             garantito tramite le tariffe, innesca
                                                                                             il meccanismo perverso per cui gli
                                                                                             investimenti si fanno con un ricarico
                                                                                             sulle tariffe, ma ipotizzando livelli
                                                                                             crescenti di consumo in modo da non
                                                                                             far aumentare troppo le tariffe. Più
©Archivio Forum italiano dei movimenti per l'acqua                                           acqua si perde o viene utilizzata, più
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L’Argomento

aumenta il volume di acqua erogato,            grado di destinare le risorse incamerate             ❝ legge prevede anche semplifi-
                                                                                                  ❝La
cioè il fatturato, quindi il profitto. Sulla   al miglioramento delle reti idriche, le            cazioni. Ad esempio, l’abolizione
base di questi presupposti, un privato         perdite degli impianti resteranno ai               degli ATO per ridurre i costi.
non ha alcun interesse a ridurre le            medesimi livelli. In una parola, oltre             Dal 31 dicembre 2011, verranno in-
perdite o attivare politiche di riduzio-       al danno anche la beffa.                           fatti soppresse le Autorità di Ambito
ne dei consumi. Inoltre, la tensione                                                              territoriali, cioè gli organi di governo
alla redditività immediata obbliga le            ❝
                                               ❝Ma,    dicono, occorre mettersi al                della gestione dei servizi pubblici sui
aziende a remunerare gli azionisti. In         passo con le direttive europee?                    territori. Un provvedimento apparen-
questo modo gli investimenti per la            Nulla di più falso. Lo si evince anche             temente mottivato dalla riduzione dei
manutenzione degli impianti o sulla            dalle sentenze della Corte Costituzionale          costi della politica, e nella scelta fra
qualità dell’acqua non sono considerati        ed in particolare quelle che illustrano le         sopprimere le Province o gli ATO si è
priorità delle politiche di gestione. Inol-    motivazioni di accoglimento dei quesiti            scelto di sottrarre la competenza sui
tre la riduzione delle entrate fiscali dei     referendari ( n. 24 e n. 26 del 2011). La nor-     servizi pubblici locali, in particolare
Comuni, i vincoli imposti dal patto di         mativa comunitaria non impone alcuna               acqua e rifiuti, ai Comuni per affidarli
stabilità hanno ridotto la possibilità di      scelta predefinita di gestione del servizio        alle Province che, pur non essendo
investimenti da parte degli enti locali        idrico. Lascia invece ad ogni Stato mem-           proprietari degli impianti, assume-
per la manutenzione degli impianti             bro e alle sue articolazioni la libertà di         ranno il governo e quindi il potere di
idrici, e più in generale di tutti i servizi   decidere se scegliere una gestione diretta         decidere le modalità di gestione dei
pubblici locali. Questa situazione non         o se mettere il servizio sul mercato. In           nostri acquedotti e dei rifiuti. Il para-
cambia con la messa a gara della gestio-       Europa, l’Italia è tra i pochi paesi che ha        dosso è che questo provvedimento è
ne del servizio idrico, cioè affidandola       deciso di mettere sul mercato il servizio          stato voluto dalla Lega, paladina della
al mercato e coinvolgimento i privati.         idrico classificandolo come un servizio            salvaguardia della autonomia degli
Le imprese private non dispongono dei          di rilevanza economica. È il Parlamento            enti locali attraverso il Federalismo.
miliardi nè sono disponibili a mettere         su proposta del Governo che ha introdot-
a disposizione i miliardi necessari per        to l’obbligo di affidamento tramite gara.            ❝
                                                                                                  ❝Ma,    si dice, almeno ci guadagne-
fare gli investimenti senza non scari-         Esistono, invece legislazioni nazionali,           rà l’efficienza.
care sugli utenti i costi finanziari dei       come quella belga e olandese, che preve-           È proprio il contrario. L’esperienza
capitali presi in prestito dal mercato         dono l’espresso divieto alla privatizza-           maturata da diverse città e comuni
e garantirsi percentuali di guadagno.          zione della gestione per l’acqua. Ci sono          italiani - sono ben 64 su 92 gli AATO
                                               poi esperienze di grandi città - Parigi            che adottano modalità di gestione
❝I❝ sostenitori del no dicono invece           e altre 30 municipalità francesi - che             diretta dei servizi pubblici locali -
che con la privatizzazione della               dopo decenni di privatizzazione, hanno             dimostrano che le gestioni virtuose
gestione gli impianti sarebbero resi           scelto la strada della ripubblicizzazione          esistono. Ed è questo il paradosso,
più efficienti e meno dispendiosi.             dell’acqua, riprendendosi la gestione              proprio nei comuni dove il servizio
Il modello di privatizzazione imposto          del servizio.                                      è assicurato dal pubblico, città im-
dall’art. 23 (decreto Ronchi) prevede
che i Comuni che finora hanno gestito
il servizio tramite società a totale capi-
tale pubblico, cedano al privato il 40%
dei pacchetti azionari che detengono.            Le visioni dell’acqua in Europa
Cosa faranno i privati? Prenderanno              Modalità di affidamento dei servizi pubblici: l’autonomia degli Stati è rispettata dalla
in prestito dei fondi dalle banche o             Commissione europea, come dimostra il fatto che paesi della comunità quali Belgio, Olanda,
dai mercati finanziari per acquistare            Germania, hanno classificato il servizio idrico come servizio di interesse generale.
le quote, quindi si indebiteranno. Poi,          Anche la direttiva sui servizi (la direttiva Bolkenstein) che impone un regime di liberalizzazione,
vinta la gara ed ottenuta la concessione         afferma che ciò non riguarda la “liberalizzazione dei servizi d’interesse economico generale
del servizio per 30 anni, caricheranno           riservati a enti pubblici o privati, né la privatizzazione di enti pubblici che forniscono servizi”.
i costi bancari sulle tariffe, che conse-        Il Parlamento europeo con una risoluzione del 2003 ha dichiarato che l’acqua non è una
guentemente aumenteranno. Saranno                merce e deve essere esclusa dal mercato. Nel 2006 ha dichiarato l’acqua un diritto umano.
i cittadini, i clienti di queste società di      Una terza risoluzione (marzo 2009 in preparazione del Forum di Istanbul) ha confermato
gestione a farsi carico anche del co-            che l’acqua è un diritto umano non solo bene economico. Nonostante queste affermazioni
sto finanziario del trasferimento al             di principio, la posizione della Commissione si differenzia da quella del Parlamento rispetto
privato. Le tariffe dovranno coprire i           alla natura ai servizi idrici.
costi bancari del finanziamento ot-              La Commissione continua a considerare l’acqua “una merce, non come le altre, ma pur
tenuto (tassi medi del 3,5%) più quelli          sempre una merce”, cioè un servizio di interesse generale a livello di mercato interno. Nella
del profitto gestionale e del rischio del        stessa Carta Costituzionale di Nizza, di recente approvazione, tra i diritti dei cittadini europei
privato (15-20%), e in più resta l’attuale       non si annovera il diritto all’acqua.
remunerazione degli azionisti. Di fatto          Servizi idrici: la Commissione europea ha finora emesso un unico provvedimento, la Direttiva
si assisterà ad un aumento delle tariffe         Quadro del 2000/60. I principi che la direttiva quadro ha introdotto possono essere così
almeno del 30% rispetto alle tariffe             sintetizzati: l’acqua è un elemento necessario non solo all’uomo e alle sue attività econo-
praticate nelle attuali gestione affidata        miche. È necessario preservare le risorse naturali. L’acqua è una risorsa finita.
ad un’azienda pubblica ed inoltre più            Sarebbe opportuno avviare anche a livello europeo una revisione dell’approccio alla
si ridurranno i consumi più aumen-               risorsa e profondi cambiamenti sia culturali sia strutturali. Esistono forti pressioni da parte
terà il costo a metro cubo erogato. Gli          delle lobby per una nuova direttiva e per revisionare la direttiva Bolkenstein, soprattutto
investimenti sugli impianti, cioè sugli          in funzione del Forum dell’acqua che si svolgerà in Francia, sede delle principali imprese
acquedotti, restano però a carico dei            multinazionali, e precisamente a Marsiglia nel 2012. •
Comuni in quanto proprietari degli
impianti. Se i Comuni non saranno in
Solidarietà internazionale 03/2011                                                                                                               25
L’Argomento

portanti come Milano, o Verona, i           menti di partecipazione e di controllo       dirigenti ed alla riduzione del 15% del
186 comuni della provincia di Milano        all’interno del soggetto gestore. Se gli     personale. Ciò dimostra che gestioni
che hanno una gestione consortile,          enti locali attraverso forme di gestione     improntate all’efficienza si possono
hanno fatto registrare “range” elevati      diretta o associata (consorzi di più         fare anche attraverso aziende pub-
di efficacia, efficienza, economicità.      comuni) assumono la gestione del             bliche, se la politica accetta di fare
Si caratterizzano infatti per tassi         servizio idrico, è all’interno di queste     un passo indietro.
di perdita compresi tra il 10-15%,          strutture che devono essere attivati
incremento negli anni degli inve-           nuove forme di governance che coin-            ❝ ministro della funzione pub-
                                                                                         ❝Il
stimenti, le tariffe fra le più basse       volgano i cittadini e tutti i soggetti che   blica, Brunetta sostiene che ci
d’Italia inferiori a 1 euro a metro         utilizzano le risorse di quel bacino         sono due rischi: il clientelismo del-
cubo. Anche l’Acquedotto pugliese           idrico (consiglio dei cittadini).            le municipalizzate e la mancanza
controllato dalla Regione, che per                                                       di risorse per gli investimenti per
decenni ha registrato perdite supe-           ❝ municipalizzate non rischia-
                                            ❝Le                                          le infrastrutture legate all’acqua.
riori al 47%, nel corso degli ultimi        no di essere fonte di corruzione             Il rischio del clientelismo per le as-
anni ha ridotto le perdite al 35%,          e di clientelismo? Se non altro il           sunzioni è reale, ma è dovuto alla
ed ha investito 200 milioni nel 2010        mercato risponde ai cittadini-               natura dei soggetti gestori dei servizi
contro i 20 milioni del 2005. Esistono      utenti.                                      pubblici, cioè alle Spa che sono so-
quindi modalità di gestione pubblica,       È vero. Spesso le aziende munici-            cietà di capitale regolamentate dal
le gestioni in house, capaci di dare        palizzate vengono utilizzate dagli           codice civile. Se le società di gestione
risposte efficienti e di garantire gli      amministratori o dai partiti, per            fossero Enti di diritto pubblico tutte le
investimenti necessari. Ma questi           ricollocare quadri politici o per as-        assunzioni dovrebbero avvenire per
gioiellini saranno regalati al privati      sunzioni clientelari. Recenti fatti di       concorso pubblico e non con moda-
che quando li avrà sfruttati, come è        cronaca lo confermano. Però l’assenza        lità di assunzione diretta. Il rischio
avvenuto per le autostrade, per la          di una cultura pubblica di servizio          della mancanza di investimenti per le
telefonia, li restituirà al pubblico.       al ben comune è una responsabilità           infrastrutture è reale. Dimostra però
                                            dell’attuale classe politica, di destra      che la cessione ai privati della gestio-
  ❝
❝Tra   coloro che sostengono il No          come di sinistra. Ma non esiste di per       ne dell’acqua non è un vantaggio né
ma anche da parte di chi vede               sé nessuna correlazione tra gestione         per il Paese-Italia, perché si svende un
con favore il referendum, alcuni            pubblica e corruzione. Anche nelle           patrimonio naturale, né per i singoli
sottolineano il vero nodo è legato          gestioni affidate ai privati possono         cittadini. Se i mercati finanziari ed i
all’assenza di un’Autorità nazio-           prevalere comportamenti di inef-             vari Fondi di investimento sono inte-
nale indipendente di controllo.             ficienza e corruzione. Comincian-            ressati ad investire in Italia sui servizi
La proposta di un’Autorità Nazionale        do dalla trasparenza delle gare di           idrici per migliorare l’efficienza della
di controllo, come strumento di go-         appalto e dalle clausole contenute           gestione, lo potrebbero fare anche
vernance e tutela dei cittadini, è una      nelle convenzioni di affidamento, alle       dopo il successo referendario, che
falsa soluzione. Perchè l’Authority         modalità di assunzione per concorso          avrebbe il solo risultato di reintro-
è uno strumento di regolazione del          o chiamata. Nel caso di una gestione         durre in Italia le modalità previste dal
libero mercato, e quindi vuol dire          non efficiente del servizio da parte         diritto comunitario. Se non lo faranno
che si considera di fatto l’acqua una       di società a totale controllo pubbli-        è solo perché non si sentono sicuri
merce. L’autorità funziona se lo Stato      co, i cittadini hanno la possibilità di      di poter fare guadagni in funzione
si è data una chiara legislazione che       chiedere le dimissioni del Sindaco o         dell’incremento delle tariffe idriche,
definisca con chiarezza le modalità         del consiglio comunale. In ogni caso,
di calcolo delle tariffe e una Carta        ogni cinque anno ci sono le elezioni.          ❝
                                                                                         ❝Quali    sono le possibili conse-
nazionale della qualità e di garanzia       Se la gestione è affidata ad una So-         guenze della privatizzazione?
dei servizi e delle sanzioni. Occor-        cietà mista (PPP) o ad un privato è          Un rapporto di valutazione sull’im-
re prendere atto che non esiste una         conferita con un gara per 30 anni , i        patto del modello di gestione Pub-
legge-quadro organica sul servizio          singoli cittadini, anche se diventas-        blico-Privato (PPPs), realizzato nel
idrico, un Ministero di competenza,         sero azionisti, non hanno nessuna            2008 dal Centro di Ricerca Inter-
e che anche in Inghilterra - dove l’Au-     possibilità di cambiare le cose. Al          nazionale, ha così sintetizzato le
thority ha poteri molti forti di sanzioni   massimo possono presentare un ri-            principali conseguenze in Europa
del privato a cui è stata affidata la       corso tramite un “call-center”, senza        ed in altri continenti: aumento delle
gestione, a tutela dei consumatori e di     però ottenere soddisfazioni e quindi         tariffe. Sono aumentate a partire dal
fissazione della tariffa - è emerso che     essere rimborsati per i disguidi subiti.     1999 del 13% in Francia. In Toscana
le società private non hanno fornito        Sotto un consiglio comunale si può           (imprese miste) le tariffe sono le
informazioni corrette a livello di costi    manifestare. Più difficile è manife-         più alte d’Italia, a Viterbo dal 2008
e di bilanci, e quindi dei parametri sui    stare in un’assemblea di azionisti. Per      sono aumentate del +54%, a Latina
quali l’Authority ha fissato le tariffe.    ridurre i costi e la commistione della       sono aumentate del 200%. Le poli-
I presupposti su cui si fonda la Cam-       politica a livello di occupazione delle      tiche di gestione sono finalizzate
pagna referendaria sono quelli che          poltrone delle società municipalizza-        alla massimizzazione del profitto
l’acqua non è una merce, quindi non         te è sufficiente eliminare per legge i       a discapito della sostenibilità am-
è un soggetto come l’Authority Na-          compensi o fissarne tetti massimi, o         bientale. Si indebolisce fortemente
zionale il più appropriato a garantire      ridurre la composizione dei consigli.        il controllo politico sulle tariffe e
il governo della risorsa con regole         L’adozione di una politica di minor          sulla gestione. Inevitabilmente alla
definite su parametri nazionali. La         ingerenza dei partiti nella gestione         fine delle concessioni restano infra-
vera governance deve essere attuata         dell’Acquedotto Pugliese, adottata           strutture obsolete perché il privato
a livello dei territori, cioè dei bacini    dal Governatore della regione, ha            si limita alla manutenzione ordina-
idrografici, attraverso nuovi stru-         portato anche al dimezzamento dei            ria minima. C’è la riduzione degli
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