TMWma gazine - ROMA INTER - TMW Magazine

Pagina creata da Andrea D'Amico
 
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TMWma gazine - ROMA INTER - TMW Magazine
TMWmagazine
                    Mensile di critica e approfondimento calcistico

#71 NOVEMBRE 2017

                    LAZIO STYLE
                    INZAGHI, IMMOBILE E LUIS ALBERTO: A ROMA VA DI MODA IL BIANCOCELESTE

               FOCUS                   ROMA
                                       KOLAROV: IL REGISTA DI
                                       FASCIA
                                                                      INTER
                                                                      VECINO: DA SCOMMESSA A
                                                                      LEADER
TMWma gazine - ROMA INTER - TMW Magazine
SOMMARIO                                                                                                                          TMWmagazine
                         #71 NOVEMBRE 2017

         COPERTINA							INTERVISTA / FOCUS								RUBRICHE

                                      LAZIO                                            INTERVISTA                                                      TMW RADIO
                                      TRE UOMINI E UNA                                 GIUSEPPE BORRELLO                                               GIACOMO LOSI

                                                                                                                                                  36
                                                                                       LO SCOPRITORE DI CIRO                                           BANDIERA DELLA ROMA DEGLI ANNI ’60, SI È
                                      SQUADRA
                                                                                                                                                       RACCONTATO DAGLI STUDI DI TMW RADIO
                                      DAI FISCHI AGLI APPLAUSI,                        IMMOBILE: “E DIRE CHE LE
                                      DALLA METÀ CLASSIFICA
                                      AL SOGNO CHAMPIONS
                                                                                  9    GRANDI LO SNOBBAVANO”
                                                                                                                                                        METEORE
                                      PASSANDO PER
                                      UN’EUROPA LEAGUE DA                              FOCUS ROMA                                                 38
                                                                                                                                                        WALDEMAR VICTORINO
                                                                                                                                                        VICTORINO, ISPIRÒ HOLLY E BENJI

                                      PROTAGONISTI, CON UN                             IL REGISTA DI FASCIA
                                                                                       KOLAROV SI È SUBITO IMPOSTO
                                      UOMO AL COMANDO E DUE
                                      GIOCATORI SEMPRE PIÙ                             NELLA NUOVA ROMA, PORTANDO                                       SNAPSHOT
                                      DECISIVI.                                  13    TANTA QUALITÀ E PERSONALITÀ                                      STAIRWAY TO HEAVEN

                                                                                                                                                  39    LE SQUADRE ITALIANE IMPEGNATE NELLE COPPE

                            5
                                                                                       FOCUS INTER                                                      EUROPEE

                                                                                       MATIAS VECINO
                                                                                       DA SCOMMESSA A LEADER
                                                                                                                                                        RECENSIONE
                                                                                                                                                        UNA VITA IN GIOCO. L’AMORE, IL CALCIO, LA SLA
                                                                                       DELLA NUOVA INTER. ECCO CHI È
                                                                                 14    MATIAS VECINO                                              52    LA LOTTA DI STEFANO BORGONOVO
                                                                                                                                                        RACCONTATA DALLA MOGLIE CHANTAL

         EDITORIALI
EDITORIALE                                 3       CAGLIARI                 19   HELLAS VERONA                  24   NAPOLI                        27       TORINO                                31
FRATELLI D’ITALIA                                  IN FAMIGLIA                   LINEA VERDE                         I GIORNI DI MARIO RUI                  UNA PROMESSA DA MANTENERE

ATALANTA                                  16       CHIEVO VERONA            20   INTER                          14   ROMA                          13       UDINESE                               32
IL RISCATTO                                        DUTTILITÀ E CERTEZZA          IL LEADER CHE NON TI ASPETTI        LE FRECCE NELL’ARCO                    UNA NUOVA SCOMMESSA

BENEVENTO                                 17       CROTONE                  21   JUVENTUS                       25   SAMPDORIA                     28       SERIE B                               34
FALSA (RI)PARTENZA                                 L’UOMO IN PIÙ                 PJACA DELLA VITTORIA                PRAET L’INTERNAZIONALE                 RILANCIO AL RIBASSO

BOLOGNA                                   18       FIORENTINA               22   LAZIO                          5    SASSUOLO                      29       SERIE C                               35
RODRIGO RINASCE. DESTRO                            IL MOMENTO DEL CHOLITO        TRE UOMINI E UNA SQUADRA            CHE FINE HA FATTO BERARDI?             THIS IS THE END
TRAMONTA
                                                   GENOA                    23   MILAN                          26   SPAL                          30
                                                   PAGA JURIC                    LUCE IN FONDO AL TUNNEL             IL LUNGO DIGIUNO

in copertina foto Antonello Sammarco/Image Sport
                                                                                                                                                                 TMWmagazine                           2
TMWma gazine - ROMA INTER - TMW Magazine
EDITORIALE               Michele                     #EDITORIALE
                                                                                                                       CRISCITIELLO                #INZAGHI

   FRATELLI D’ITALIA
                                                                                                                       @MCriscitiello              #LAZIO

                                                                                                                                                                                     Editore
                                                                                                                                                                                    TC&C s.r.l.

                                                                                                                                                                     Sede Centrale, Legale ed Amministrativa
                                                                                                                                                                        Strada Setteponti Levante, 114
                                                                                                                                                                          52028 Terranuova B.ni (AR)
                                                                                                                                                                     Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872

                                                                                                                                                                             Redazione giornalistica
                                                                                                                                                                     Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872

                                                                                                                                                                             Sede redazione Firenze
                                                                                                                                                                         Via da Pordenone 12, Firenze
                                                                                                                                                                     Tel. 055 3999336 | Fax 055 3999336

                                                                                                                                                                             Direttore Responsabile
                                                                                                                                                                                Michele Criscitiello
                                                                                                                                                                        criscitiello@tmwmagazine.com

                                                                                                                                                                               Direttore Editoriale
                                                                                                                                                                                 Luca Bargellini
                                                                                                                                                                         bargellini@tmwmagazine.com

                                                                                                                                                                                  Redazione
                                                                                                                                                                                Marco Conterio
                                                                                                                                                                         conterio@tmwmagazine.com
                                                                                                                                                                                Chiara Biondini
                                                                                                                                                                         biondini@tmwmagazine.com

                                                                                                                                                                               Hanno collaborato

U
                                                                                                                                                                   Diego Anelli, Simone Bernabei, Tommaso
                                                                                                                                                                   Bonan, Ivan Cardia, Alessandro Carducci,
                   no, attaccante di buon livello con una carriera caratterizzata da qualche picco di estremo valore, l’altro fuoriclasse                          Barbara Carere, Raimondo De Magistris,
                   della realizzazione in grado di incendiarsi nell’area avversaria mettendo in fila record e trionfi. L’ambivalenza dei fratelli                    Lorenzo Di Benedetto, Luca Esposito,
                   Inzaghi nel mondo del calcio è paradossale oltre che straordinaria per gli effetti che continua ad avere nel panorama                          Marco Frattino, Andrea Giannattasio, Pietro
                                                                                                                                                                    Lazzerini, Gianluigi Longari, Tommaso
                   nazionale. Soprattutto perché, a meno di un decennio di distanza, la storia rischia di ripetersi anche se a parti comple-                        Loreto, Simone Lorini, Andrea Losapio,
                   tamente invertite. Questa volta, sulla panchina ed alla guida di una squadra, il fuoriclasse è Simone mentre Filippo è                         Lorenzo Marucci, Tommaso Maschio, Gae-
                   quello costretto ad inseguire. Il tecnico della Lazio è stato protagonista di una lunga gavetta, trascorsa in quell’ambiente                   tano Mocciaro, Andrea Piras, Stefano Sica,
                                                                                                                                                                       Daniel Uccellieri, Antonio Vitiello
romano che lo ha costruito e trasformato dall’attaccante di cui sopra in uno degli allenatori più promettenti del panorama continentale.
La storia è nota nel suo passato, con quella panchina prima solo assaggiata sebbene con riscontri più che positivi, e poi riconquistata                                          Fotografi
quasi per caso dopo la querelle Biella che caratterizzò la cale estate del 2016 a colpi di comunicati e battaglie legali. Ad un anno e                              Federico De Luca, Federico Gaetano,
                                                                                                                                                                    Image Sport Agency, Agenzia Liverani
mezzo di distanza, infatti, ci troviamo a raccontare di un vero e proprio miracolo di organizzazione e risultati: quello impostato da un
allenatore mai sopra le righe, elegante ed efficace nella costruzione di un collettivo che viaggia a medie da scudetto e non sembra inten-                                     Realizzazione grafica
zionato a fermarsi proprio ora che il decollo sta per prendere il via arrivando a vette che parevano impossibili da esplorare. In attesa che                                       TC&C s.r.l.
l’inevitabile deflagrazione del talento del suo condottiero possa assumere i contorni che tutti si attendono. Simone Inzaghi è il tecnico
più corteggiato del nostro calcio, ed i motivi sono finalmente sotto gli occhi di tutti.                                                                             Supplemento mensile gratuito alla testata
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                                                                                                                                                                          Comunicazione, numero 18246

                                                                                                                                                                   TMWmagazine
                                                                                                                                 foto Daniele Buffa/Image Sport
                                                                                                                                                                                                                      3
TMWma gazine - ROMA INTER - TMW Magazine
TMWma gazine - ROMA INTER - TMW Magazine
COPERTINA LAZIO             Lorenzo
                                                       DI BENEDETTO
                                                       @Lore_Dibe88

                                          #LAZIO
                                        #INZAGHI
                                      #COPERTINA

Tre  uomini
  euna
Squadra
                                                   TMWmagazine
foto Antonello Sammarco/Image Sport
                                                                      5
TMWma gazine - ROMA INTER - TMW Magazine
COPERTINA LAZIO

 Dai fischi agli applausi, dalla metà                                                    Inzaghi e le idee per una
   classifica al sogno Champions                                                       Lazio che sogna la Champions
  passando per un’Europa League
  da protagonisti, con un uomo al                                                           puntare su di lui, per una scelta di
                                                                                             mercato che si è rivelata azzecca-
comando e due giocatori sempre più                                                           tissima anche grazie, come dice-
               decisivi.                                                                     vamo, al fatto che Simone Inzaghi
                                                                                             sia riuscito a esaltare le sue quali-

 I
                                                                                             tà in campo e a permettergli di
         l cammino della Lazio, nella prima parte di                                        riprendere la fiducia che sembrava
         questa stagione, è sembrato inarrestabile, o                                      aver smarrito. Il merito del tecnico
         quasi, e la maggior parte dei meriti devono                                       biancoceleste non si ferma però
         essere attribuiti sicuramente a Simone                                                  soltanto al centravanti italiano,
         Inzaghi. Non solo per come è riuscito a                                                      visto che lo stesso allena-
         dare una sua impronta alla squadra, attra-                                                       tore è riuscito a tirar
 verso il gioco e lo spirito di sacrificio, ma anche                                                       fuori dal cilindro un
 per essere riuscito a tirare fuori il meglio da ogni                                                       altro giocatore che
 giocatore, recuperando qualcuno che sembrava                                                               in questa stagione è
 aver smarrito la strada e lanciando giovani molto                                                           risultato decisivo in
 interessanti che stanno                                                                                     più di un’occasione.
 riuscendo a imporsi                                                                                          Stiamo       parlando
 trascinando i biancoce-          Immobile bomber principe:                                                    di Luis Alberto,
 lesti sia in campionato         rinato dopo le esperienze in                                                  spagnolo      prove-
                                                                                                                niente dalla cante-
 che in Europa League.                    Liga e in Bundes                                                      ra del Barcellona
 Nel primo caso il nome
 è quello di Ciro Immo-                                                                                          e dall’esperienza
 bile, bomber principe della Lazio sia nella Serie A                                                             al Liverpool, non
 2016/2017 che nella stagione in corso dove il suo                                                                proprio esaltan-
 tecnico molto raramente decide di fare a meno di                                                                 te. Classe 1992,
 lui, anche in partite nelle quali potrebbe rinunciar-                                                             prima di appro-
 ci. Dopo essersi imposto come capocannoniere                                                                      dare nella Capi-
 con la maglia del Torino del 2014 il bomber napo-                                                                  tale ha vestito
 letano aveva deciso di continuare la sua carriera                                                                  anche le maglie,
 fuori dai confini italiani, ma dopo le esperienze non                                                              in prestito, di
 certo esaltanti sia al Siviglia che al Borussia Dort-                                                             Malaga e Depor-
 mund lo stesso Immobile ha però deciso di tornare                                                                 tivo La Coruna e
 nel Bel Paese e la Lazio è stata molto intelligente a                                                            soprattutto con

                                                          foto Federico Gaetano

                                                                                                      TMWmagazine                      6
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COPERTINA LAZIO

    quest’ultimi aveva fatto
    intravedere buone cose,
    tanto da attirare le atten-           Luis Alberto la sorpresa: Keita
    zioni di Claudio Lotito                    è soltanto un ricordo
    e Igli Tare che avevano
    creduto in lui affidandolo
    proprio a Inzaghi. Dopo
                                          quello della rinascita del club capitolino. Sarebbe
    una prima stagione di
                                          però ingiusto parlare soltanto di questi tre uomini,
    adattamento, dove è
                                          perché nei sorrisi di tutto il popolo biancoceleste
    sceso in campo soltanto
                                          non si può però non citare anche tutti gli altri artefi-
    nove volte segnando un
                                          ci di questo momento, dal capitano Senad Lulic a
    gol, quest’anno il gioca-
                                          Marco Parolo, fino a Lucas Leiva, Stefan De Vrij
    tore è diventato un punto
                                          e Sergej Milinkovic-Savic. Tutti giocatori che non
    fermo dell’undici titolare
                                          stanno certo facendo rimpiangere Lucas Biglia e
    della formazione bian-
                                          Keita Balde partiti nel corso dell’ultima estate.
    coceleste, tanto da non
    far rimpiangere Felipe
    Anderson, fermo ai box
    da praticamente tutta la
    stagione. Immobile e Luis
    Alberto     rappresentano
    dunque le note più positi-
    ve di una squadra che sta
    facendo benissimo sia
    in Serie A che in Europa
    League, dove ha passa-
    to il turno, qualificandosi
    ai sedicesimi di finale da
    prima in classifica, con
    ben due turni di anticipo.
    Ripetersi non è mai facile,
    anzi è molto complicato,
    ma la Lazio, Immobile e
    Inzaghi ci stanno riuscen-
    do eccome, sfruttando
    poi la freschezza dello
    spagnolo, per continuare
    a sognare la Champions
    League che coronereb-
    be un biennio d’oro,
                                                                          foto Daniele Buffa/Image Sport

    foto Antonello Sammarco/Image Sport

                                                                      TMWmagazine                          7
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INTERVISTA

Gaetano               #BORRELLO
MOCCIARO               #IMMOBILE
@gaemocc                  #LAZIO

                      “                  E dire che le
                                           grandi lo
                                         snobbavano
                                         Parla Giuseppe Borrello, lo scopritore di Ciro Immobile

           foto Insidefoto/Image Sport

                                                                                  TMWmagazine      9
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INTERVISTA

         Capii presto che Ciro aveva le qualità per
      sfondare. Il fiuto del gol non gli è mai mancato

U
                 n Ciro Immobile così non si era mai     da calciatore ma vedevi delle caratteristiche, delle
                 visto. E nemmeno alla Lazio c’era       movenze che ti facevano capire che era speciale.
                 stato un giocatore con un simile        Infatti lo portai in seguito al Sorrento”.
                 impatto sottorete. Piola, Signori,
                 Chinaglia: i loro record sono stati     A Sorrento inizia a farsi notare fuori dalla regione.
                 spazzati via dal centravanti di Torre   “C’erano già diverse società che lo seguivano, ma
Annunziata arrivato all’apice della maturità calcisti-   nessuno realmente pronto a investirci. Io, al contra-
ca. Chi l’ha visto “nascere” giura che ha avuto sin      rio, ero convinto che Ciro potesse essere un gioca-
dai primi calci l’innato senso del gol. A raccontar-     tore professionista”.
celo Giuseppe Borrello, “scopritore” proprio di
Immobile.                                                Cosa la portava a questa convinzione?

Giuseppe Borrello, Ciro Immobile è a oggi il             “Aveva una qualità che altri non avevano: un fiuto
miglior centravanti italiano. Che effetto le fa?         del gol mai visto finora. Ogni palla che toccava era
                                                         gol, sempre gol. Una media spaventosa. Una volta,
“Mi riempie d’orgoglio perché ho sempre creduto          nel campionato Giovanissimi, segnò quasi da metà
potesse arrivare in alto. Anche quando, da ragazzi-      campo: lancio del portiere, lui si trova sull’out sini-
no, qualcuno aveva su di lui qualche perplessità”.       stro, la sposta leggermente e colpisce in rete. Una
                                                         rete che a quell’età non vedi certo fare”.
Andiamo con ordine, da quanto tempo conosce
Ciro?                                                    A 17 anni il trasferimento alla Juventus.
“Praticamente da sempre. Conosco benissimo               “C’era un rapporto di colla-
la famiglia, soprattutto il papà Antonio, col quale                                                                            e le prime impressioni non
                                                         borazione fra noi e la Juven-
abbiamo giocato assieme, nei campionati regionali                                                                              furono molto convincenti.
                                                         tus. I bianconeri, tramite
in Campania. Posso dire che ho visto Ciro nascere”.                                                                            C’erano delle perplessi-
                                                         Massimo Filardi (campione         Oltre alla Juventus si interessò    tà, la Juventus posso dire
                                                         d’Italia col Napoli 1986/87)
E grazie al padre è entrato nella sua scuola             mi chiesero se c’era un attac-
                                                                                           a lui anche l’Inter. Ma decise di   che non ci credesse molto
calcio.                                                  cante interessante e io non              puntare su Balotelli         all’inizio”.
“Gestivo la scuola calcio Torre Annunziata 88, che       ebbi dubbi nel raccoman-
Ciro frequentava quando aveva 7-8 anni. Chiara-          dare Ciro Immobile. Portai                                            Si fece vivo qualcun altro?
mente a quell’età non puoi prevedere una carriera        Massimo a vederlo dal vivo                                            “L’Inter. Fece un provino ma

                                                                                                                                 TMWmagazine                  10
INTERVISTA

                         Il Napoli? Non lo ha mai preso
                               in considerazione

i nerazzurri erano già coperti in attacco con     “Una carriera così è difficile da prevedere.
un altro 1990: Mario Balotelli”.                  Ma come dicevo, i gol li ha sempre fatti,
                                                  aveva una media di uno o due reti a partita
Alla fine la Juventus si è convinta.              in ogni campionato che abbia giocato”.
“Sì, arriva l’ok e Ciro sale a Torino. E si
corona il suo sogno, visto che è da picco-        Un neo nella carriera è l’esperienza all’e-
lo tifoso bianconero e poteva ammirare dal        stero: Dortmund e Siviglia non sono
vivo il suo idolo Alessandro Del Piero”.          state esperienze fortunate.
                                                  “Non si è ambientato, soprattutto in Germa-
Ironia del destino Immobile diventerà             nia ha avuto problemi con la lingua”:
poi un idolo del calcio.
“Questa è la vita. Ma del resto un conto          Lei oggi lavora a Cava de’ Tirreni e fa
è avere la passione da bambino per una            l’osservatore per il Genoa. Ci sono oggi
squadra, un altro conto è diventare un            nuovi Ciro Immobile?
calciatore professionista”.                       “Con le sue caratteristiche no. Ma devo
                                                  dire che in altri ruoli ci sono interessanti
Un giocatore di Torre Annunziata che si           prospetti della classe 2004 e 2005”.
mette in mostra a Sorrento. Possibile
che il Napoli non si sia mai interessato?
“Mai, il Napoli non l’ha mai preso in consi-
derazione. Io ho sempre spinto per Ciro,
perché lo meritava: del resto si vedeva che
aveva una marcia in più rispetto agli altri,
ma evidentemente non tutti se ne sono
accorti”.

Che ragazzo era Ciro Immobile?
“Ragazzo vivace, che non ha mai perso un
allenamento, non ha mai avuto un rimpro-
vero e non si è mi lamentato. Era focalizza-
to da sempre nel diventare professionista”.

Pensava potesse crescere così tanto?

                                                                      foto Daniele Buffa/Image Sport

                                                                                                       TMWmagazine   11
FOCUS ROMA

              Il regista di fascia
        Alessandro
                                                                                                                                                    #ROMA
                                                                                                                                                 #KOLAROV
        CARDUCCI                                                                                                                                   #FOCUS
        @AleCarducci

Kolarov si è subito imposto nella nuova Roma, portando tanta qualità e personalità

D
                  opo 7 anni passati in Inghilterra, al        zione, ancora una volta sbloccando una gara tesa.
                  City, Aleksandar Kolarov ha fatto il         Personalità è anche prendere per mano una squadra
                  suo clamoroso ritorno nella Capita-          schiaffeggiata per due volte dal Chelsea, a Stamford
                  le, questa volta alla Roma. Non sono         Bridge, emotivamente provata da un inizio di gara così
                  molti i giocatori che possono dire di        negativo. Personalità è anche dribblare, nel corso della
                  aver vestito entrambe le maglie capi-        stessa partita, due avversari e scaricare di forza e di
toline. Se a Milano, invece, non è così strano vedere          rabbia in rete. Quella è stata la molla che permes-
un giocatore passare i Navigli e cambiare casacca, a           so alla Roma di sbloccarsi e di sfiorare addirittu-
Roma le cose sono un pochino diverse. La rivalità tra          ra il colpaccio a Londra. È spesso lui ad avere il
le due tifoserie è più accesa e non a caso quasi tutti i       maggior possesso palla nel corso di una parti-
giocatori che hanno disputato il derby nella Capitale lo       ta. Ci si aspetta che siano i centrocampisti il
definiscono tra i più sentiti al mondo.                        fulcro del gioco e, invece, chi tocca più pallo-
                                                               ni spesso è proprio il serbo con la faccia da
Ci vuole quindi una buona dose di personalità e di sfac-       duro e lo sguardo di chi ne ha viste tante.
ciataggine e Kolarov, di personalità, ne ha da vendere.        Con Perotti forma un asse d’acciaio,
Si è fatto così scivolare addosso gli insulti e i fischi che   rompendo e disordinando le linee avver-
i suoi nuovi tifosi gli hanno inizialmente riservato. Così     sarie. Eppure Kolarov non sarebbe
come si è fatto scivolare addosso gli insulti dei suoi ex      probabilmente tornato se Mario Rui
tifosi laziali: “Il tempo cambia tutto, lo sai, e cambiamo     non avesse deciso di cambiare idea
anche noi”, canta Vasco Rossi. Più che il tempo, sono          e di raggiungere il suo ex allenatore,
state le prestazioni in campo a far cambiare idea a            Maurizio Sarri, al Napoli. Era previ-
molti tifosi. Kolarov dà tutto per la causa e il suo appor-    sto che il portoghese facesse il tito-
to in termini di esperienza e personalità è fondamentale       lare dopo l’infortunio di Emerson ma

                                                                                                                [                                           ]
per una squadra che, in passato, ha mostrato qualche           la vita, così come il calcio, è frutto di
crepa. Già dalla prima giornata, il serbo ha fatto capire      programmazione ma anche di casua-
le sue intenzioni, decidendo il match delicato contro          lità. Mario Rui ha così cambiato idea,
l’Atalanta con una punizione magistrale, che ha rega-
lato tre punti pesanti a una Roma già messa in discus-
                                                               impuntandosi così tanto per andare
                                                               via che Monchi ha dovuto acconten-
                                                                                                                    Si è fatto scivolare addosso gli insulti
sione. Di professione fa il terzino ma ha già messo a          tarlo, cedendolo per circa 10 milioni. Il              e i fischi che i suoi nuovi tifosi gli
segno qualche gol importante. Parlavamo della perso-
nalità: a Torino, contro i granata, segna ancora su puni-
                                                               doppio di quanto, poi, la Roma abbia
                                                               poi speso per Kolarov. I casi della vita.
                                                                                                                         hanno inizialmente riservato

                                                                                                                                          TMWmagazine
                                                                                                foto Antonello Sammarco/Image Sport
                                                                                                                                                            13
FOCUS INTER

    Il leader che non ti aspetti
    Da scommessa a leader della nuova Inter.                                    Ecco chi è              Matias Vecino
          Gianluigi                                                                                                                          #INTER
          LONGARI                                                                                                                           #VECINO
          @Glongari                                                                                                                         #FOCUS

N
                  ell’anima di un’Inter che continua a       propria squa-                       guardie avversarie.
                  raccogliere punti, sta facendosi largo     dra diven-
                  un cuore che pulsa e sembra pompa-         tandone                             Insomma una soluzione di estremo valore in più per
                  re ottimismo e garra ad ogni batti-        fattivamen-                         una batteria già ricca di scelte potenziali, ma allo
                  to. Matias Vecino è un ingrediente         te       uno                        stesso tempo bisognosa di un profilo in grado di pren-
                  fondamentale del positivo avvio di         dei leader                          dersi responsabilità della giocata nel momento del
stagione del club nerazzurro, e sembra animato da un         tecnici.                            bisogno. E non è un caso che proprio nelle gare più ad
entusiasmo d’altri tempi palesato ad ogni opportunità        Galoppate                           alto pathos, dal Derby in poi, Matias Vicino sia diventa-
di scendere in campo con la maglia interista indosso.        di cinquanta                        to un passo dopo l’altro un caposaldo imprescindibile
Un sentimento dilagante, probabile retaggio dell’impo-       metri ricche                         dell’armata di Spalletti. Arrivando a toccare picchi di
stazione calcistica dei padri fondatori uruguaiani ed in     di qualità                           rendimento inusitati anche per un ragazzo sgrezzato
grado di trasformarlo da umile lavoratore nelle segrete      oltre che di                          dal nostro calcio e capace di farsi apprezzare in più di
stanze della mediana meneghina, a solista capace di          puro stra-                            un’esperienza nel nostro paese.
acuti indispensabili per verve atletica e spirituale come    potere
nelle battute finali di un derby che ha indubitabilmen-      fisico, in                          La più bella sorpresa del mercato nerazzurro, parados-
te contribuito a decidere. Plasmato da Maurizio Sarri        grado di                            salmente, è quindi un giocatore che in Italia si cono-
ai tempi del suo miracolo empolese, “Mate” è pronto          conclu-                             sceva benissimo. Ma che solamente in pochi si aspet-

                                                                                   [                                                                     ]
a contendere il bottino più importante proprio al suo        dersi                               tavano potesse diventare così forte.
vecchio maestro sotto la guida di un altro suo estimato-     sia con
re della prima ora come Luciano Spalletti: colui che gli     l’aper-
ha consegnato le chiavi di un sogno a tinte nerazzurre,      tura
dal quale Vecino non sembra avere la minima intenzio-        illu-                           Spalletti gli ha consegnato le
ne di svegliarsi senza avere prima lasciato un segno
tangibile ed impossibile da dimenticare.                                                     chiavi del sogno nerazzurro
                                                             minan-
Proprio la descrizione che il tecnico di Certaldo ha fatto   te       in
delle qualità dell’ex centrocampista della Fiorentina la     favore      di
dicono lunghissima sulle aspettative che il nuovo corso      un compa-
nerazzurro abbia nei confronti del proprio numero            gno, sia con
undici. Un giocatore totalizzante nella sua ambivalenza:     staffilate in
capace tanto di interdire la manovra avversaria quanto       grado di terri-                  foto Daniele Mascolo/PhotoViews
di prendersi sulle spalle la cavalleria rusticana della      ficare le retro-

                                                                                                                                TMWmagazine                   14
EDITORIALE ATALANTA

   IL RISCATTO                                                                                      Una crescita, quella del
                                                                                             centrocampista, che dovrà concludersi
     Andrea                                                                      #ATALANTA
     LOSAPIO                                                                    #CRISTANTE        con la riconferma a Bergamo
     @Losapiotmw

   Da Golden Boy del Milan a quasi meteora.                                                  Sassuolo e Udinese. La parte era comunque quella del comprima-
   La rinascita di Cristante agli ordini di Gasp                                                rio, pur trovando una ottima continuità di rendimento. Troppo

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                                                                                                     importante l’apporto dei Kessie e dei Kurtic, oppure di
                  n anno fa Bryan Cristante, quando militava nel                                        un Freuler comunque grande attore nel centrocampo
                  Pescara, rischiava di vedere compromessa la                                               nerazzurro. Al termine della stagione le presen-
                  propria carriera. In realtà anche due stagioni or                                            ze sono 12, con un ottimo ruolino di marcia.
                  sono, di questi tempi, quando (non) giocava nel                                                  Le voci estive che volevano De Roon di
                  Benfica. E pure tre, a dirla tutta. Insomma, l’ex                                                  ritorno – situazione effettivamente acca-
                  Milan sembrava passato da crisalide - pronto a                                                         duta - lo avevano messo in dubbio,
diventare meravigliosa farfalla - allo status di eterno incompiu-                                                         sebbene Gasperini non avesse
to, dopo aver vinto un Golden Boy del Viareggio, come Spinaz-                                                              dubbi: la sua intenzione era quella di
zola, e segnato alla prima presenza da titolare in un Milan-A-                                                             puntare su Cristante perché perfet-
talanta, quando si dice il destino, firmando il 3-0 finale nella                                                            to, anche fisicamente, per il gioco
giornata ricordata per i 100 gol di Ricardo Kakà con i rossoneri.                                                           dell’Atalanta. Per ora la fiducia è
E lo è stato almeno fino a gennaio, quando               Cristan-                                                           stata ripagata, con quattro reti in
te è divenuto, tutto a un tratto, il perfetto sostitu-                                                                      campionato (l’ultima con la SPAL),
to di Roberto Gagliardini, passato all’Inter per                                                                            uno in Europa League e l’esordio,
28 milioni di euro. Sedici presenze e zero reti,                                                                            contro la Macedonia, con la maglia
con il Pescara che non riusciva proprio a fare                                                                              azzurra della Nazionale maggiore.
punti utili per togliersi dalla zona retroces-                                                                             Inutile dire che il miglioramento espo-
sione. Anzi, l’unica vittoria era arrivata per                                                                             nenziale di Cristante porterà con sé
un errore da parte dei dirigenti del Sassuolo                                                                             anche un riscatto da esercitare al 30
che non avevano inserito Ragusa nella lista                                                                               giugno 2018 e che appare come scon-
degli eleggibili per la sfida della seconda di                                                                           tato. L’Atalanta ha trovato sì un nuovo
campionato poi divenuta 3-0 per gli abruzzesi.                                                                           leader ma, com’è probabile in caso di
Così più di qualcuno aveva storto il naso, non                                                                           ottime prestazioni, anche una nuova
comprendendo fino in fondo perché Cristante                                                                             plusvalenza come chi ha già salutato,
avrebbe dovuto fare bene con la banda Gasperini, se                                                                     dai Conti ai Kessie, appunto. Insomma,
non era mai riuscito a sfondare in nessuna delle altre                                                                 quasi cinque anni dopo il bozzolo è final-
situazioni. Vero è che a Palermo e Pescara la neces-                                                                  mente alle spalle per chi sognava già in
sità era quella di lottare per salvarsi, ma in rosane-                                                                grande. E che può diventarlo a breve,
ro aveva comunque un ampio margine anche grazie                                                                      anche in termini di livello assoluto.
alle contemporanee presenze di Dybala e Vazquez.
A Bergamo, invece, è rinato. Buttato nella lista quasi
subito, alla seconda opportunità ha timbrato il cartellino                                                                     foto Daniele Buffa/Image Sport
proprio con il Palermo, di testa, concedendo bis e tris con

                                                                                                                                        TMWmagazine                  16
EDITORIALE BENEVENTO

      FALSA (RI)PARTENZA
        Marco                                                                                    #BENEVENTO
        FRATTINO                                                                                    #DEZERBI
        @MFrattino

 Il Benevento ha esonerato Marco Baroni puntando su                do già tre giorni dopo il suo arrivo nel Sannio, col pari
Roberto De Zerbi, ma i sanniti sono ancora a zero punti            contro il Cagliari conquistato nei minuti di recupero
                                                                   ma perso dopo pochi secondi vista la rete di Leonardo

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                                                                   Pavoletti. Sarà difficile, dunque, per De Zerbi ma non
                   n sogno estivo tramutatosi in un vero           impossibile. Intanto l’ex allenatore di Foggia e Paler-
                   e proprio incubo autunnale, o quasi. Il         mo sta provando a conquistare il primo storico punto
                   Benevento puntava a essere una delle            del Benevento in Serie A, voglioso anche di lasciare
                   rivelazioni di questa Serie A, ma le prime      definitivamente alle spalle la sua parentesi siciliana
                   dodici giornate di campionato hanno             conclusa con l’esonero di Zamparini dopo sette scon-
                   detto tutt’altro. La classifica è davvero       fitte di fila in campionato (otto in totale, consideran-
  drammatica, tuttavia la Società e la piazza credono in           do l’eliminazione in Coppa Italia contro lo Spezia il 30
  un ribaltamento a stretto giro di posta. Perché bisogna          novembre 2016). Adesso De Zerbi è arrivato al terzo
  sempre puntare a migliorarsi e la ‘Strega’ non ha stac-          ko consecutivo alla guida della ‘Strega’, ma la musica
  cato la spina, tutt’altro. A dimostrarlo è l’ultima parti-       dovrà cambiare a breve. È necessario, per evitare un
  ta prima della sosta di novembre, quella disputata in            altro cambio di gestione tecnica a una squadra che
  casa della Juventus. Il primo tempo chiuso in vantag-            non riesce proprio a scrollarsi di dosso l’etichetta di
  gio all’Allianz Stadium di Torino ha fatto tremare i sei         squadra materasso. Affibbiata finora, purtroppo, dal
  volte di fila campioni d’Italia che, però, nella ripresa         pessimo rendimento che vede il Benevento protago-
  hanno ribaltato la situazione vincendo per 2-1 grazie            nista del peggiore inizio di campionato di tutti i tempi
  alle reti di Gonzalo Higuain e Juan Cuadrado. Ma il gol          a livello europeo, rimediando la stessa striscia nega-
  di Amato Ciciretti, al netto di tutte le difficoltà pale-        tiva del Manchester United nel lontano 1930. Un club
  sate in queste settimane dalla formazione di Roberto             che poi, nei decenni successivi, è diventato a dir poco
  De Zerbi, ha confermato che il Benevento proverà a               leggendario. Il Benevento non punta a questo ma
  giocarsela fin quando sarà possibile.                            vuole semplicemente lottare per la salvezza, obietti-
                                                                   vo che può essere perseguito soltanto conquistando
                                                                   qualche vittoria nel minor tempo possibile.
       La classifica piange ma la                                  Sassuolo, Atalanta e Milan saranno le prossime avver-
      buona prestazione contro la                                  sarie della squadra del tecnico bresciano, che deve
      Juventus lascia ben sperare                                  sfruttare la sosta per rimettere la sua formazione in
                                                                   carreggiata. Altrimenti la prima storica stagione del
                                                                   Benevento in Serie A potrebbe virtualmente finire prima
                                                                   del previsto e assumere contorni ancor più dramma-
  Proprio De Zerbi, tecnico dei campani dallo scorso 23            tici di quelli attuali, uno scenario che dalle parti dello
  ottobre, è l’incaricato dal presidente Oreste Vigorito           stadio Ciro Vigorito non hanno voglia di immaginarlo.
  per riportare i giallorossi sulla retta via. Ci stava riuscen-   Figuriamoci di viverlo.
                                                                                                                 foto Antonello Sammarco/Image Sport

                                                                                                                                                       TMWmagazine   17
EDITORIALE BOLOGNA

     RODRIGO RINASCE. DESTRO TRAMONTA
                                                                        #BOLOGNA
       Tommaso                                                           #PALACIO                         essere già appagato, con la pancia piena tipica di chi
       MASCHIO
                                                                                                            pensa che tutto gli sia dovuto e non ci sia bisogno
                                                                                                            di sbattersi per mantenere inalterate le gerarchie
Sopravanzato anche da Petkovic il centravanti si avvia                                                      e cercare di (ri)conquistare un pubblico che l’ave-
                  verso l’addio                                                                             va accolto calorosamente con un bagno di folla in

  D
                                                                                                            stazione al suo arrivo al Bologna.
                      oveva essere l’anno della consacra-
                      zione per Mattia Destro. Il numero                                                   Istantanee molto lontane nel tempo, più di quanto
                      10 del Bologna aveva vissuto un                                                      sia passato realmente, con Destro che sembra
                      precampionato senza problemi fisici a                                                essere arrivato al capolinea. Come testimoniano
                      compromettere il suo cammino verso                                                   anche le scelte e le parole di Donadoni che da inizio
                      la migliore condizione possibile, era                                                settembre a oggi ha schierato il numero 10 titola-
  da tutti considerato il titolare inamovibile attorno al                                                  re solo in due occasioni (Napoli e Lazio in casa)
  quale ruotare i vari Federico Di Francesco, Simone                                                       lasciandolo in panchina per 90 minuti in quattro gare
  Verdi, Rodrigo Palacio, Ladislav Krejci e di certo                                                       (Fiorentina, Inter, Sassuolo e SPAL) e concedendo-
  poco disturbato dalla concorrenza di Bruno Petko-                                                        gli qualche minuto in altre tre (Genoa, Atalanta e
  vic, vice designato. In pochi mesi però le cose sono                                                     Roma). “In queste settimane Destro si è allenato a
  cambiate con Destro che ha compiuto in doppio salto                                                      pieno ritmo - ha spiegato Donadoni - e ha le stesse
  all’indietro nelle scelte e nelle gerarchie di Roberto                                                   chance degli altri di partire titolare, dipende da
  Donadoni. Dopo alcune prestazioni opache in avvio                                                        come si allena”, parole che non suonano come una
  di stagione e l’ormai solito atteggiamento indolente                                                     bocciatura completa, come alcuni hanno inteso, ma
  e poco combattivo infatti il tecnico del Bologna ha                                                      che fanno capire che Destro non è più inamovibile
  deciso di puntare sulla verve e la classe di Palacio                                                     né incedibile nonostante rappresenti l’acquisto più
  come riferimento centrale venendo ripagato. L’argen-                                                     oneroso della gestione Saputo e prenda il doppio di
  tino infatti, a dispetto dell’età, ha subito mostrato una                                                stipendio rispetto al secondo compagno più ricco.
  voglia e una fame non comuni a chi è ormai giunto                                                        Gennaio si avvicina, il Sassuolo bussa alla porta, e
  al termine della propria carriera, stupendo tutti per la                                                 se Mattia non cambierà atteggiamento la separa-
  dedizione che mette in campo. Molti infatti in estate                                                    zione potrebbe diventare sempre più concreta. Un
  pensavano a un’operazione low cost, Palacio è arri-                                                      addio probabilmente senza rimpianti visto il rendi-
  vato a costo zero, fatta giusto per allungare le rota-                                                   mento tenuto in questi tre anni dal centravanti.
  zioni in avanti puntando su un giocatore che sareb-
  be venuto sotto le due torri a svernare. Nessuno, o
  comunque in pochi, si aspettavano che l’ex di Inter
  e Genoa potesse ripercorrere la strada tracciata da
  Roberto Baggio, Giuseppe Signori e Marco Di Vaio -
                                                                               Destro ha le stesse chance degli altri di partire
  tutti arrivati in rossoblù più giovani di Palacio - pren-                         titolare, dipende da come si allena
  dendo in mano l’attacco del Bologna. Così invece è
  stato a scapito di un Destro che pur avendo 9 anni
  meno di Palacio, e avendo vinto molto meno, sembra                     foto Daniele Buffa/Image Sport

                                                                                                                                      TMWmagazine                  18
EDITORIALE CAGLIARI

     IN FAMIGLIA
                                                               #CAGLIARI
       Tommaso                                                   #LOPEZ                                            freschezza all’entusiasmo contagio-
       BONAN
                                                                                                                      so di inizio stagione. Un entusia-
                                                                                                                      smo perso quasi all’improvviso,
La dirigenza cambia: panchina affidata allo         Sau col nuovo allenatore                                          dalla gara col Sassuolo in poi.
      storico capitano Diego Lopez
                                                       ha avuto il miglior                                            La decisione di affidargli la guida

“
  Q
                                                                                                                      tecnica - fondamentalmente - è
                     uesta è casa mia”. È
                     iniziata così la terza
                                                     rendimento di sempre                                             di facile lettura: lui che, storico
                                                                                                                      capitano dal 1998 al 2010, quella
                     avventura di Diego                                                                              maglia è arrivato a cucirsela
                     Lopez sulla panchi-      continuare con Massimo Rastelli                                    addosso. Lui che proprio in rossoblù
                     na del Cagliari. Del     alla guida della rosa. E allora, spazio         ha cominciato la carriera di allenatore. Allievi, Prima-
                     resto, nel calcio        a Diego Lopez. Uno che - come                   vera, poi vice in prima squadra (con Ivo Pulga), poi
  come nella vita, risulta quasi naturale     detto - a Cagliari è di casa. Trecento-         da solo, fino all’esonero (legato anche ad alcuni attri-
  affidarsi nei momenti difficili a quelle    quattordici presenze in carriera con            ti con la vecchia dirigenza), alla B col Bologna e alla
  persone che conosci meglio. Che ti           la maglia dei sardi (con sette reti):          parentesi col Palermo. Curiosamente compromessa
  conoscono meglio. È stato così                insomma, una bandiera. E non è                - quest’ultima - proprio dalla sconfitta contro il suo
  anche per il presidente Tomma-                un caso se l’attuale nuovo tecnico            Cagliari. Un allenatore che sa cosa vuol dire lottare
  so Giulini, che ha visto preci-               della squadra faccia parte ormai da           nelle difficoltà - dunque - ma che soprattutto conosce
  pitare la situazione sotto i propri          tempo della Hall of Fame. La società           alla perfezione l’ambiente cagliaritano. Dentro e fuori
  occhi. Troppe delusioni, così come           ha deciso di affidare dunque all’uru-          dal terreno di gioco. Ciò che serviva. In un cammino
  troppo altalenanti erano                           guaiano, 43 anni compiuti ad             costellato di incertezze - quello che porta alla salvez-
  stati fino a quel                                       agosto, il compito di far           za - si è deciso di andare sul sicuro. Su chi ha la
  momento i                                                       rientrare il Caglia-        capacità di adattarsi e calarsi velocemente in questa
  risultati. O                                                          ri sui binari         realtà, senza lesinare scelte coraggiose. Come quella
  almeno                                                                 giusti,        di    del cambio di modulo, passato da Rastelli e Diego
  n o n                                                                   provare        a    Lopez dall’ormai radicato 4-3-3 a quello con tre difen-
  tali da                                                                 tirare fuori        sori centrali di ruolo. Un 3-5-2 in cui il solito Leonar-
  poter                                                                    il     meglio      do Pavoletti continua a rappresentare il terminale
                                                                            d a l l a         offensivo, affiancato via via da uno tra Diego Farias
                                                                              squadra         e Marco Sau. E chissà che proprio quest’ultimo non
                                                                              almeno          possa essere stato decisivo nella scelta della dirigen-
                                                                               sino alla      za di affidarsi al nuovo allenatore. Il miglior rendimen-
                                                                                riaper-       to col Cagliari, infatti, l’attaccante l’ha avuto con Diego
                                                                                tura del      Lopez in panchina: stagione 2012/2013, dodici gol
                                                                                 merca-       e finalmente la consacrazione nel calcio che conta.
                                                                                  t o ,       Quasi un segno del destino, al quale si aggrappano
                                                                                   ridare     entrambi. Nel nome di una salvezza che - almeno sulla
                                                                                    soli-     carta - con Diego Lopez in panchina ha una faccia un
                                                                                    dità e    po’ più familiare.

                                                                                                                            TMWmagazine
                                                                                             foto Federico De Luca
                                                                                                                                                            19
EDITORIALE CHIEVO

   DUTTILITÀ E CERTEZZA
      Lorenzo                                                                                     #CHIEVO
      MARUCCI                                                                                     #CASTRO                                       Samp aveva mostrato segnali
      @lorenzomarucci                                                                                                                           d’interesse per lui. D’altra parte
                                                                                                                                                la sua qualità e la sua versatilità
Lucas Castro perno del Chievo e uomo mercato                                                                                                    sono caratteristiche che fanno
                                                                 È un rendimento ad ogni modo costante il                                       gola a molte squadre. In dodici
                                                                 suo, che fa anche pensare che di questo                                        occasioni in carriera ha fatto
                                                                 passo possa aspirare a vestire nella                                           anche la punta centrale.
                                                                 prossima stagione la magia di una
                                                                 big. Del resto dopo vari anni passati                                              Castro sembra rappresentare

P
                                                                 tra Catania e Chievo sembra essere                                                anche l’anima del gruppo del
                                                                 arrivato il momento di tentare                                                   Chievo, l’elemento in gradi porta-
                 unto                                                  anche una nuova avventura                                                 re il buonumore: sui social infatti
                 di forza e                                                  ancor più stimolante.                                             si diverte a postare alcuni video che
                 pedina pratica-                                                   Già nelle prece-                                         lo ritraggono mentre canta e strimpel-
                 mente inamovibile                                                       d e n t i                                      la la chitarra: “Sono nato a La Plata - ha
                 per il Chievo. Lucas                                                                                                raccontato - e lì sono cresciute e si sono
Castro è elemento che sa essere spesso                                                                                              sviluppate tante band musicali. Da bambi-
decisivo per i clivensi con i gol ma anche con                                                                                     no comprai una chitarra e poi da ragazzino
gli assist. Classe ’89 è un giocatore particolarmente                                                                                continuai a suonarla a Buenos Aires”. Addi-
gradito a Rolando Maran che lo ha apprezzato per la                                                                                     rittura ai tempi di Catania aveva creato
prima volta al Catania e lo ha poi voluto con sé anche                                                                                     i Los Vulcanos, una band in cui c’era
nell’esperienza con i veneti. All’età di 29 anni l’argen-                                                                                     anche il Papu Gomez in quartet-
tino pare aver raggiunto la sua completa maturazio-              sessioni di                                                                    to che comprendeva pure Pablo
ne distinguendosi anche per la capacità di inserirsi e           mercato comun-                                                                  Alvarez e Nicolas Spolli. A Verona
per il movimento senza palla. Lui ha raccontato che il           que Castro era entrato                                                           invece è capitato addirittura che
suo ruolo preferito sia quello della mezzala - Maran lo          nel mirino di varie squadre                                                       cantasse brani della canzone
utilizza prevalentemente come interno destro nel suo             tra cui ad esempio il Torino                                                       italiana davanti all’Arena. E chi lo
schema - perché gli piace partire da dietro e arrivare           che pare peraltro essere                                                           ha ascoltato ha assicurato che
di corsa entrando magari in area di rigore. Castro è             ancora in pressing sul                                                             anche in questo settore il talento
stato ed è comunque un elemento abbastanza duttile:              giocatore che viene valuta-                                                        non gli manca.
non a caso a Catania faceva l’esterno nel 4-3-3. All’ini-        to dal presidente Campe-
zio della sua carriera ha giocato prevalentemente da             delli intorno agli otto-dieci
esterno, grazie alle sue doti nella corsa e nel dribbling.       milioni. Anche il Genoa
                                                                 aveva pensato a lui in                                               Le sue passioni?
È soprannominato El Pata (la zampa, o meglio: piedo-             estate ma si è poi ritirato
ne visto che porta il 45 di scarpe) e fa anche della             dalla corsa consideran-                                          Il pallone e la chitarra
forza fisica e dei colpi di testa alcuni dei suoi punti          do eccessive le richie-
migliori: alcuni gol li ha realizzati in effetti sfruttando le   ste dei veneti. Nei mesi
sue capacità nel gioco aereo.                                    scorsi inoltre pure la
                                                                                                 foto Daniele Buffa/Image Sport

                                                                                                                                                          TMWmagazine                      20
EDITORIALE CROTONE

   L’UOMO IN PIÙ                                                                                                        L’obiettivo è ancora la salvezza ma
                                                                                                                            lo ‘Scida’ è un’arma in più
     Ivan F.                                                                                #CROTONE
     CARDIA                                                                                  #BUDIMIR
                                                                                             #TROTTA                   e sostiene la squadra a ogni partita. Un dodicesimo
     @ivanfcardia
                                                                                                                                                 uomo, che si chiama Ezio
  Quanto incide lo Scida sull’avvio del Crotone                                                                                                   Scida.

                                                                                                                                                         La prima stagione del

I
                                                                                                                                                        Crotone in Serie A non
        l prolifico risveglio di Ante Budimir                                                                                                          era infatti iniziata in Cala-
        e Marcello Trotta, cinque gol in                                                                                                             bria, bensì a Pescara. Ospiti
        due nei successi contro Fioren-                                                                                                            all’Adriatico nelle prime tre
        tina e Bologna, ha fruttato al                                                                                                           gare casalinghe della scorsa
        Crotone sei punti in due                                                                                                                annata, i rossoblù avevano rime-
        partite. Ossigeno puro,                                                                                                               diato soltanto un pareggio contro
per una squadra in forma,                                                                                                                   il Palermo, oltre alle sconfitte con
ma che comunque ha                                                                                                                        Genoa e Atalanta. Un punto nelle
come obiettivo concla-                                                                                                                   prime tre gare di casa: non un bel
mato quello di ripete-                                                                                                                  modo di iniziare l’avventura tra le mura
re l’impresa dell’an-                                                                                                                 “amiche”. Il tutto, con una media spetta-
no scorso. Dodici                                                                                                                   tori bassa: comprensibile, visto il viaggio
punti in questo                                                                                                                   non proprio agevole per i tifosi in Abruzzo.
primo scorcio                                                                                                                  Il ritorno allo Scida, l’anno scorso, segnò poi
di stagio-                                                                                                                   la differenza: al netto della sconfitta prevedibi-
ne, netta-                                                                                                                le contro il Napoli, già all’undicesima, la seconda
mente                                                                                                                   davvero in casa, il Crotone ebbe ragione del Chievo,
p i ù                                                                                                                  avviando una striscia positiva di tre risultati utili conse-
positi-                                                                                                                cutivi. Bilancio delle prime dodici giornate della
vo per i                                                                                                               scorsa stagione: cinque punti, di cui quattro in casa.
pitagorici,                                                                                                            Da agosto 2017 a oggi, invece, è cambiato tanto. Il
se paragona-                                                                                                           Crotone ha giocato in questo campionato già sei parti-
to a quello di                                 un anno           rimane                                                te allo Scida, casa sua, coi suoi tifosi e un’affluenza
fa. Alla dodi-            cesima giornata della Serie       difficile    da                                            di pubblico vicina in media ai 10mila spettatori. E gli
A 2016/2017, difatti, la squadra di Davide Nicola           raggiungere, perché                                        effetti positivi del ritrovato pubblico si fanno sentire:
aveva conquistato appena cinque punti. E la salvezza        la rosa allestita dal                                      sei partite in casa, otto punti conquistati. Due vittorie,
sembrava un miraggio, tanto che poi è arrivata soprat-      Crotone non sembra                                         due pareggi, due sconfitte: il Crotone non è diventato
tutto grazie a una seconda parte di stagione vissuta da     particolarmente più forte rispetto a quella delle diret-   imbattibile solo perché gioca in casa. Ma la musica è
protagonisti, correndo sempre a duemila, coniugando         te concorrenti. Detto questo, nelle fila rossoblù c’è,     ben diversa, rispetto all’anno scorso. Media punti di
prestazioni convincenti a risultati positivi. Quest’anno,   giustamente, una certa fiducia. Dovuta in buona parte      1,33 in casa: la differenza, per il Crotone, la fa davvero
la musica sembra diversa, nel senso positivo del termi-     ai due attaccanti di cui sopra, certo, ma anche a chi      lo Scida. Il dodicesimo giocatore di Nicola, l’uomo in
ne. A scanso di equivoci, chiariamo però subito una         davvero sta facendo la differenza in questo avvio di       più degli Squali.
cosa: vietato sedersi. La salvezza resta l’obiettivo, e     campionato. Un dodicesimo giocatore, che urla, canta

                    foto Carmelo Imbesi/Image Sport
                                                                                                                                                       TMWmagazine                     21
EDITORIALE FIORENTINA

IL MOMENTO DEL CHOLITO
Tommaso                                          #FIORENTINA
LORETO                                             #SIMEONE
@To_Lo_                                                                     Simeone rischia di sprecare
                                                                           troppe energie svariando sul
                             Alla terza sosta stagionale Simeone                 fronte offensivo
                                 ha fatto un gol in più del suo
                                                                         mento di una squadra nuova, infatti, il tecnico viola si
                                     predecessore Kalinic
                                                                         è visto costretto ad abbandonare il 4-2-3-1 iniziale per

                          C
                                                                         tornare a un più rotondo 4-3-3, trovando in Thereau
                                             on il gol messo a           uno dei punti fermi del reparto offensivo. Con l’infortu-
                                             segno contro la Roma,       nio del francese, rimasto fuori sia con il Crotone che
                                             Giovanni      Simeone       con la Roma, né Eysseric né Gil Dias hanno offerto
                                             ha superato Nikola          approvvigionamenti in quantità e così i centri di Sime-
                                             Kalinic. I numeri alla      one sono arrivati con una staffilata dal limite sotto la
                                             terza sosta stagiona-       traversa (assist di Benassi contro il Torino) e con un
                          le dicono che il centravanti argentino         colpo di testa acrobatico (assist di Biraghi contro la
                          della Fiorentina ha segnato 4 reti e           Roma). Due prodezze alle quali aggiungere le reti
                          offerto 3 assist, mentre il croato rosso-      segnate al Bentegodi, stadio veronese che gli ha
                          nero si ferma a 3 reti senza assist. La        portato fortuna sia contro l’Hellas che contro il Chievo,
                          faccia buona della medaglia del Cholito        ma che fino a oggi non sono state sufficienti a spinge-
                          è questa, con il tabù al Franchi interrot-     re la Fiorentina nelle zone europee della classifica. Tra
                          to prima contro il Torino e poi contro i       le pieghe dei problemi viola, del resto, c’è anche un
                          giallorossi. Due gol, uno sotto la Fieso-      attacco che ha nel duo Simeone-Thereau i suoi capo-
                          le e l’altro sotto la curva Ferrovia, che      cannonieri con 4 gol a testa, una quota di gran lunga
                          hanno ulteriormente cementato un               inferiore al ritmo tenuto dai bomber delle altre squadre
                          rapporto subito positivo tra Simeone e i       con i vari Immobile, Icardi, Dybala e Mertens già tutti
                          suoi nuovi tifosi, seppure i risultati della   in doppia cifra. Insomma se Firenze ha già scoperto e
                          Fiorentina bene raccontino i proble-           apprezzato la garra e l’agonismo di questo figlio d’arte
                          mi affrontati dall’arrivo a Firenze. Al di     è soprattutto sotto il profilo tattico che la Fiorentina si
                          là del confronto con il predecessore,          augura di scoprire presto il miglior Simeone. Riuscen-
                          quel Kalinic che dei movimenti in area         do a servirlo con costanza nel corso della partita e
                          di rigore ha fatto il proprio marchio di       magari aiutandolo a limitare la corsa a favore di una
                          fabbrica, l’ostacolo principale da supe-       maggiore precisione in zona gol. Delle tante sensa-
                          rare per il Cholito resta la solitudine        zioni sollevate dalle prima gesta in maglia viola c’è
                          in attacco. Perché come ampiamen-              infatti proprio quella legata a un attaccante che spreca
                          te prevedibile più che di coesistenza,         troppe energie svariando per tutto l’attacco piuttosto
                          con Babacar è giusto parlare di vera           che restare in area di rigore in attesa di palloni gioca-
                          e propria staffetta e perché, escluso          bili. Quando Simeone e la Fiorentina troveranno l’equi-
                          Federico Chiesa, anche sulle corsie            librio sotto questo profilo è molto probabile che anche
                          esterne Stefano Pioli ha avuto i suoi bei      la classifica ne risentirà positivamente.
                          grattacapi. Nel processo di assembla-

                         foto Federico De Luca
                                                                                                       TMWmagazine                     22
EDITORIALE GENOA

   PAGA JURIC
      Simone                                                                                         #GENOA
      BERNABEI                                                                                        #JURIC
      @Simo_Berna

           Salta la panchina del croato.                         mercato, ha preso il via con le tensioni fra il presidente
          Ma i problemi sono anche altri                         e parte della tifoseria e con la trattativa, o per meglio

T
                                                                 dire le trattative, per la cessione societaria. Che oggi
                 anto tuonò... che piovve. Già da diver-         pare essersi trasformata più in una cessione di parte
                 si giorni, anzi settimane, il nome di Ivan      delle quote del club, anche se di certezze provate
                 Juric era uno di quelli più traballanti         ancora non ce ne sono. Anche questo aspetto, però,
                 dell’intero panorama calcistico italiano.       influisce giocoforza sul risultato sportivo. Perché la
                 I risultati erano tutti contro il tecnico di    dirigenza, o almeno la proprietà, è lontana dalla squa-
                 Spalato e la sconfitta nel derby contro la      dra e comunque più in generale si percepisce questa
Sampdoria non ha fatto altro che far esplodere il tappo          sensazione di incertezza che non fa bene a nessuno,
e indurre il presidente Preziosi ad esonerare Juric. Un          giocatori e allenatori compresi. Per questo col ‘nuovo’
cambio rotta probabilmente era inevitabile, ma addos-            corso Ballardini bisognerà provare ad iniziare col
sare tutte le colpe al croato sarebbe ingiusto. Perché           piede giusto anche da quel punto di vista, con Preziosi
i problemi del Genoa, di questo Genoa, partono da                che dovrà risolvere quanto prima ogni vicenda legata
lontano e non riguardano certamente solo la squa-                alla cessione societaria o all’ingresso di nuovi capitali,
dra. Perché la rosa non sarà da primi 5 posti, ma la             italiani o esteri che siano. La situazione sotto la lanter-
qualità c’è e l’esperienza pure. C’è solo da assemblare          na, sponda rossoblù, è grave ma non compromessa,
al meglio questi fattori e tradurli in risultato sportivo.       ma servirà un repentino cambio di rotta per provare a
Le colpe di Juric, dicevamo: la prima e più lampan-              portare la barca in porto, tradotto alla salvezza. Come
te è quella di non aver saputo trasmettere il proprio            detto la qualità c’è, l’esperienza anche. L’unico dubbio
carattere alla squadra, apparsa troppo spesso fragile            potrebbe nascere sull’abitudine dei giocatori a lotta-
o comunque in grado di sciogliersi senza troppa resi-            re per certi traguardi, ma l’arrivo di Ballardini servirà
stenza alle prime avversità. Nel mezzo ci mettiamo               proprio a questo. Il tecnico conosce bene l’ambien-
pure un po’ di sfortuna, perché l’infortunio di Lapa-            te dalle due precedenti esperienze, quindi non avrà
dula ha certamente scombinato i piani (specialmente              grossi problemi di ambientamento. E la sosta, questa
quelli tattici). Ma come dicevamo le colpe non posso-            volta, arriva davvero al momento giusto.
no essere tutte dell’allenatore: Juric sapeva a cosa
andava incontro quando a suo tempo ha ‘ri-accettato’
la corte di Enrico Preziosi dopo l’esonero post 5-0 a
Pescara, ma forse non ha avuto abbastanza forza per                     Preziosi dovrà risolvere
imporre le sue idee, i suoi concetti e perché no i suoi                al più presto la questione
giocatori in sede di pianificazione del mercato. Anche                         societaria
se è vero che, alla luce della filosofia societaria del ‘tutti
sono in vendita davanti a offerte concrete’, è difficile
dire la propria e ancor di più farsi ascoltare. Ancora: la                                                                        foto Matteo Gribaudi/Image Sport
stagione del Grifone, oltre che per i problemi legati al

                                                                                                                               TMWmagazine                     23
EDITORIALE HELLAS

     LINEA VERDE
       Andrea                                                                                     #HELLAS
       GIANNATTASIO                                                                                #VERDE           tra i pali). Davanti a lui ci sono soltanto due
       @giannattasius                                                                                               “vecchi” pilastri come Romulo con 976’ e
                                                                                                                    Bessa con 959’. Tanto per fare un esempio,
L’Hellas si aggrappa al suo scugnizzo per la salvezza            non era stato ancora così                             il centravanti Pazzini, eroe della promozio-
                                                                 decisivo nell’econo-                                      ne dello scorso anno e capocannoniere

 P
                                                                 mia della sua                                              della squadra, in questa speciale classi-
                                                                 squadra.                                                   fica si trova addirittura al settimo posto,
                robabilmente un inizio di stagione così
                buono, all’interno di una rosa con decine                                                                   distante ben 165’ da Verde. Cifre che
                di carenze e ancora tanti punti interroga-                                                                  spiegano quanto incisivo sia diventa-
                                                                                              Le                            to l’apporto di Verde e, nel contempo,
                tivi, non se lo aspettava neppure Daniele
                                                                                        cifre colle-                         quanto si faccia sentire il peso della sua
                Verde, esterno del Verona con un innato
                                                                               zionate fino ad oggi                          assenza (l’unica volta che che Pecchia
                vizio per il gol. E forse, unica nota lieta di
                                                                        al Bentegodi dal classe ‘96                           lo ha lasciato in panchina 90’ per scelta
 un Hellas che flirta pericolosamente con i bassifondi
                                                                 di Napoli, infatti, raccontano sicu-                          tecnica è andato incontro alla débâcle
 della classifica fin da inizio stagione. Non è dunque un
                                                                 ramente un avvio più che positivo                              per 3-0 in casa contro la Lazio). Di
 caso che la freccia di scuola Roma sia diventato pronti
                                                                 dell’avventura a Verona di Verde,                               questo scugnizzo terribile, il Verona
 via una risorsa indispensabile nell’arco di Pecchia,
                                                                 vice-capocannoniere della squa-                                  non può proprio fare a meno...
 che dopo aver osservato da avversario l’esplosione di
                                                                 dra con tre reti (una in campio-
 Verde nella scorsa Serie B ad Avellino (38 presenze e
                                                                 nato, la sua prima in assoluto in
 8 gol, uno dei quali - decisivo per il successo dei Lupi
                                                                 Serie A, nel derby contro il Chievo
 - proprio al suo Verona l’11 febbraio scorso) in estate
                                                                 più due in Coppa Italia proprio all’A-
 ha chiesto con forza al ds Fusco di poterlo avere nella
                                                                 vellino) e assistman decisivo nell’u-
 sua rosa. Ottenendo in breve tempo la risposta entu-
                                                                 nica vittoria sin qui collezionata dal
 siasta del giocatore, alla sua terza esperienza in A
                                                                 Verona contro il Benevento, tre punti
 dopo quelle con la Roma stessa (fu lanciato tra i big
                                                                 pesantissimi in ottica salvezza. C’è però
 nel gennaio 2015 da Rudi Garcia) e quella deludente
                                                                 un altro dato che spiega quanto importan-
 a Frosinone, culminata con la retrocessione in Serie B.
                                                                 te sia subito diventato Verde per l’Hellas ed
 Due avventure però che sono già alle spalle, visto che
                                                                 è quello relativo ai minuti giocati: con i suoi
 i numeri messi insieme fino ad oggi dal talento campa-
                                                                 819’ disputati (numeri aggiornati all’11ª gior-
 no spiegano bene come questo inizio di stagione,
                                                                 nata di campionato) l’ex giallorosso è il terzo
 per il giocatore, sia decisamente il migliore della sua
                                                                 giocatore di movimento della rosa più utilizzato
 sua carriera da professionista, addirittura in crescen-
                                                                 da mister Pecchia (viene chiaramente esclu-
 do rispetto all’annata di Avellino, dove dopo 11 turni
                                                                 so da questa classifica l’intoccabile Nicolas

                    Tolto il portiere Nicolas, Verde è il terzo
                 giocatore più utilizzato. Perfino più di Pazzini
                                                                                                                           foto Daniele Buffa/Image Sport

                                                                                                                                             TMWmagazine                  24
EDITORIALE JUVENTUS

   RIVOLUZIONE INATTESA
     Marco                                                                                        #JUVENTUS
     CONTERIO                                                                                        #PJACA             re al meglio e
     @marcoconterio                                                                                                     per crescere
                                                                                                                        ancora. Nella
        Il ritorno dopo un lungo calvario.                   tra due gare, novantatre in tre partite in Champions       sua seconda,
           Può essere lui il vice Higuain                    League dove Pjaca ha siglato finora l’unica rete bian-     nuova, vita in

L
                                                             conera quando ha aperto le danze nel 2-0 del Dragao        bianconero.
                                                             contro il Porto.
                e notizie che il ventinove marzo arriva-
                rono dal Santa Katarina di Zabok fecero
                                                              Adesso, in casa Juventus, ci si interroga su dove possa
                disperare la Juventus. Le lacrime estoni
                                                              giocare Pjaca una volta rientrato. Perché la scorsa
                di Marko Pjaca sono quelle di un talen-
                                                              stagione non ha trovato molto spazio ed era una rosa
                to che fa crack. Rottura al legamento
                                                              senza troppi esterni, giusto per usare un eufemismo.
                crociato durante l’esperienza con la
                                                              Adesso, Federico Bernardeschi e Douglas Costa
Nazionale e, dalla clinica specializzata in ortopedia a
                                                              hanno rinforzato la formazione di Allegri e, visto che
trenta chilometri da Zagabria, arrivò l’amaro responso.
                                                              Mario Mandzukic ha oramai messo le tende sull’e-
Al 64’ della gara con la maglia della Croazia, Pjaca
                                                              sterno mancino della trequarti, la sensazione è che
uscì dal campo di Tallin con le mani sul volto. Lacri-
                                                              Pjaca possa diventare il vice Gonzalo Higuain accen-
me, attesa, ansia. Poi un lungo stop, un recupero che
                                                              trando il suo raggio d’azione.
da marzo è terminato a inizio novembre quando è
tornato a disposizione prima
                                                                                      In estate, nonostante l’infor-
della Primavera di Alessandro
                                                                                      tunio, in fondo la Juventus
Dal Canto e poi della prima              “Credo tanto in Pjaca”,                      ha detto di no alla cessio-
squadra di Massimiliano Alle-
gri. Per l’ultima prima della               ammette        il ct  della               ne. Che fosse in prestito o a
                                                                                      titolo definitivo. La Fioren-
sosta contro il Benevento non                         Croazia                         tina ci ha provato, col
è stato convocato ma a breve
                                                                                      direttore sportivo
sarà a tutti gli effetti pronto per
                                                                                      viola     Panta-
tornare a giocare in campo.
                                                              leo Corvino che ha provato a chie-
                                                              dere l’inserimento di Pjaca quale
“Questo incidente di percorso non fermerà la tua
                                                              parziale contropartita nell’affare
carriera”, gli scrisse tramite Twitter Massimiliano Alle-
                                                              relativo a Federico Bernardeschi.
gri. Per Marko Pjaca un percorso lungo, fatto di fatica
                                                              Giuseppe Marotta e Fabio
e di lavoro. In gruppo è rientrato, seppur parzialmente,
                                                              Paratici, dg e ds bianconeri,
a metà ottobre. “Bello riaverti con noi”, lo riaccolse sui
                                                              ci hanno pensato e lo stesso
social Sami Khedira, centrocampista tedesco di casa
                                                              ha fatto anche il ventiduen-
Juventus. Non vedeva l’ora di riammirarlo con le scar-
                                                              ne di Zagabria. Che poi ha
pette anche il ct della Croazia. “In lui credo tanto”, ha
                                                              deciso, lui come la Vecchia
ammesso Zlatko Dalic. In bianconero, Pjaca ha finora
                                                              Signora. Meglio restare
giocato quattordici partite in Serie A ma per ‘soli’ 448
                                                              a Torino, per recupera-
minuti totali. Trentaquattro quelli in Coppa Italia divisi

                                                                                                                                         TMWmagazine
                                                                 foto Daniele Buffa/Image Sport
                                                                                                                                                       25
EDITORIALE MILAN

       LUCE IN FONDO AL TUNNEL
          Antonio                                                            #MILAN
          VITIELLO                                                         #BONUCCI
          @AntoVitiello

Acquistato come top player in estate, Leonardo Bonucci
  ha inciso in negativo sull’avvio di stagione del Milan                 Il crollo dell’ex Juve è stato
                                                                        pesante. Col Sassuolo segnali

    T
                   imidi segnali di ripresa. Può                                   di ripresa
                   essere intesa così l’ultima
                   prova di Leonardo Bonuc-
                                                             sierito troppo e in campo non ha            di essere all’altezza, era solo colpa mia. Devo dimo-
                   ci prima della sosta per i
                                                              giocato mai con serenità. Ecco             strare tutti i giorni di essere tornato, non bastano due
                   playoff dell’Italia, contro
                                                              perché l’avvio è stato negativo,           partite fatte bene. Voglio ricambiare la fiducia della
                   il Sassuolo si è rivista la
                                                               ma ora il difensore della Nazio-          società e dell’allenatore che mi hanno voluto”. Il Milan
    versione bianconera del difensore più
                                                                nale ha capito dove sbagliava,           è in ritardo sulla tabella di marcia, con questo passo
    pagato d’Italia. Da quando è arrivato al
                                                                 ha fatto un esame di coscienza          da lumaca non raggiungerebbe l’obiettivo prefissato
    Milan non ha mai spostato gli equilibri, in
                                                                 e ha deciso di ripartire da zero,       in estate, ovvero rientrare tra le prime quattro a fine
    alcune partite Leo non ha inciso in positi-
                                                                  come se fosse un ragazzino             stagione, e la fotografia dell’inizio stentato è quella di
    vo ma addirittura è stato uno dei peggio-
                                                                  all’esordio in serie A, accanto-       Bonucci. Doveva essere lui il valore aggiunto, l’ago
    ri in campo. Il peso delle responsabilità
                                                                    nando la sua storia gloriosa         della bilancia, invece non ha ancora dato il suo reale
    l’ha schiacciato, in alcune situazioni è
                                                                      alla Juventus. Ad incidere         contributo. Con il Sassuolo un piccolo passo avanti, la
    diventato insostenibile, peggiorando
                                                                       sulle sue prestazioni, oltre      speranza per il club che il vero Leonardo sia finalmen-
    poi di giorno in giorno fino all’episo-
                                                                         alle situazioni interne allo    te tornato, perché con il suo importante contributo la
    dio della gomitata ad Aleandro Rosi
                                                                           spogliatoio, c’è stata        squadra potrà risalire la classifica con più rapidità.
    in Milan-Genoa. E’ stato il punto più
                                                                             anche l’etichetta di        Tutto dipende da Bonucci e dalla sua trasformazione,
    basso toccato da Bonucci in questa
                                                                               difensore più pagato      il reset c’è stato durante le due giornate di squalifica
    prima parte di avventura rossonera, da
                                                                                della serie A, acqui-    che gli hanno fatto saltare le partite contro Chievo
    qual cartellino rosso però qualcosa è
                                                                                  stato a luglio per     e Juve, ora però deve iniziare a dare continuità alle
    cambiato. “L’espulsione e le due gior-
                                                                                   40 milioni di         prestazioni dopo il match positivo a Reggio Emilia. Il
    nate mi hanno permesso di lavorare,
                                                                                     euro (compre-       crollo, l’agonia e ora la lenta risalita.
    di mettere benzina e di togliermi un
                                                             s o                      De Sciglio),
    po’ di pressioni che avevo addosso,
                                                             e                         arrivato tra la
    sia per prestazioni non all’altezza sia
                                                             folla di                    Casa Milan
    per il passaggio estivo, mi ero creato
                                                             c o m e                       salvatore
    troppe aspettative, ho fatto un passo
                                                             della patria,                  c o m e
    indietro”, ha dichiarato Bonucci dopo
                                                             giocatore        in             grado
    la vittoria scaccia crisi a Reggio Emilia.
                                                             di spostare gli                 equi-
    Un eccesso di responsabilità, compre-
                                                            libri: “Se sono                  arrivate
    so l’investitura della fascia da capitano
                                                            le critiche è                    perché
    tolta a Montolivo, ha messo in difficol-
                                                           non avevo dimo-                  strato       foto Daniele Buffa/Image Sport
    tà Bonucci. Le critiche lo hanno impen-

                                                                                                                                          TMWmagazine                 26
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