THE GREAT GIG IN THE... PAGES! - Liceo Giulio Cesare
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LE IDI DI... APRILE THE GREAT GIG IN THE... PAGES! Niente di nuovo sul Il terzo occhio su un Oroscopo fronte orientale mondo distorto Capricorno: Mesetto pesante. Il “Land Day” è un giorno Vi sarete ormai accorti, se Siete insicuri e non riuscite a annuale di commemorazio- non riguardo a voi stessi, che trasmettere quello... ne, organizzato dai cittadini pare non esista più luogo che Acquario: Tutto uguale, nulla palestinesi, per ricordare meriti un’attenzione tale da cambia... a meno che non... continua a pag. 4... continua a pag. 10... continua a pag. 12... Vorrei aprire questo mese con il ricordo di un ricordato: “Dai banchi per sempre, ciao Iamma” ragazzo come noi, Edoardo Iammarino. recita lo striscione appeso al cancello del Giulio, Ho deciso di farlo solo adesso perché prima cancello che lui varcava, come noi, ogni gior- io non avevo la forza di scrivere di lui, e voi, no. Lui ha lasciato un segno in ognuno di noi, forse, non avevate la forza per leggere di lui, anche in chi non lo conosceva, e i fatti lo dimo- come se vedere queste parole scritte rendesse strano. Al suo funerale professori, amici, paren- questo tragico avvenimento più vero di quanto ti, conoscenti e anche sconosciuti si sono raccolti già non lo sia. Potrei dire che aveva un sorriso per ricordarlo, gli studenti del liceo si sono riuniti abbagliante, uno sguardo acceso, un buonumore in un minuto di silenzio, sono state appese foto in contagioso, insomma potrei descriverlo come un sua memoria in alcune classi. Colgo anzi l’occa- ragazzo perfetto, ma sfocerei nella banalità per- sione per informare chiunque volesse partecipare chè, oltre ad essere tutto ciò, Edoardo era prima ad un’iniziativa del III E: è iniziata una raccolta di tutto un ragazzo come noi. Come noi si na- fondi che si protrarrà fino alla fine dell’anno sco- scondeva per non farsi interrogare in matemati- lastico, e il ricavato verrà donato all’organizza- ca, si poneva domande prive di risposte, viveva zione benefica “Medici Senza Frontiere” con la i primi amori giovanili, si aggirava tra i corridoi causale del bonifico “In memoria di Edoardo chiedendosi cosa avrebbe fatto da grande, ma, Iammarino”. soprattutto, come tutti i ragazzi della nostra età, Oltre a mantenere vivo il suo ricordo, dobbiamo Edoardo amava stare con i suoi amici. Non sape- vivere la nostra vita anche per lui. Come ha det- va litigare con loro, e se proprio succedeva, do- to un suo amico, se avessimo voluto scalare una po già 10 minuti era di nuovo da loro con un montagna di mille metri ora ne scaleremo una di «Frate’ se tu ci credi, io ci credo, amici per sem- duemila, perché in fondo, come qualcuno ha tro- pre» stampato sulla bocca. Per lui una delle vato il coraggio di dire, dando voce ai nostri pen- cose più importanti era condividere tutto con gli sieri, quando il mondo perde un ragazzo come amici, perché, che fossero gioie o dispiaceri, era Edoardo diventa un posto un po’ più povero. giusto viverli assieme. Non chiediamoci perchè Edoardo, il Giulio ti ha nel cuore. è successo, non arriveremo mai a una risposta, piuttosto ricordiamolo come è degno di essere Caterina D’Amico (3E)
LE IDI DI... APRILE Garbo e professionalità: l’Eredità che Fabrizio ci ha lasciato Frizzi, 60 anni, si è spento nella notte all’o- modi garbati e gentili, al suo gusto per il gio- spedale Sant’Andrea di Roma, in seguito ad co, fosse ancora possibile davanti ad un tele- una emorragia cerebrale. Il 23 ottobre scor- visore coniugare divertimento e informazio- so venne colto da un malore, un’ischemia, ne. Per questo la sua famiglia, e quella allarga- durante la registrazione di una puntata del ta dei telespettatori, perdono oggi un grande suo programma “L’Eredità”; venne quindi ri- personaggio, un eterno ragazzo buono e ge- coverato al Policlinico Umberto I di Roma, neroso, che fino all’ultimo è rimasto aggrap- per poi essere dimesso alcuni giorni dopo. spato al pubblico e alla vita. Tornò in tv a dicembre, sempre alla guida del Con il suo sorriso e la sua lena costante, programma di RaiUno - uno dei più celebri Frizzi ha continuato inesorabilmente a lavo- tra i 73 che aveva condotto nel corso della rare e a riempire i nostri salotti, nonostante sua brillante carriera. la malattia e il terribile calvario che ha do- Fabrizio, del resto, era un uomo Rai d’altri vuto affrontare. tempi, era un uomo del servizio pubblico, ed All’apice della carriera e dei successi per- ed era orgoglioso di esserlo. Era sinonimo di sonali, il destino ha riservato per lui questo garbo e cordialità, mai volgare o irrispetto- triste epilogo, e a noi il rammarico di non so: era un professionista. poterlo più vedere ogni sera: ironico e amabi- In tutto il marcio e il disincantato che riempie le, proprio come il Woody di Toy Story, che ormai i nostri schermi, l’appuntamento su lui ha doppiato e con cui siamo tutti cresciuti. RaiUno alle 18:50 era la garanzia che almeno In questi giorni, in segno di rispetto, molti per un’ora al giorno non avremmo visto scan- programmi televisivi si sono fermati e altret- dali, crimini o polemiche. Che, grazie ai suoi tanti si sono concentrati sul ricordo del con- duttore romano. Amici, colleghi, parenti e ammiratori hanno speso “belle parole” per quello che era uno dei personaggi più amati dei nostri palinse- sti; l’impressione ricavata e che ci invita a riflettere è che non si sia trattato di sempli- ci frasi di rito, ma di espressioni di cordo- glio autenticamente sentite: Fabrizio Frizzi era veramente un’anima buona ed una brava persona. Così è sempre stato nell’immagina- rio collettivo, ed è questa l’immagine che rimarrà in tutti noi. L’eredità più grande ce l’ha lasciata proprio lui. Ciao Fabrizio dai zio dai tuoi telespettatori del Giulio! Camilla Mauro (3F) 2
LE IDI DI... APRILE Non si raccolgono le cose per terra! Tiangong-1 si è disintegrata alle 2.15 ora ita- menti dell’ormai celebre laboratorio cinese. In liana nell’impatto con l’atmosfera sul Pacifico effetti, le possibili zone indicate erano il Pa- meridionale. Questo è quanto riporta l’agen- cifico meridionale e l’Atlantico meridionale. zia governativa cinese Xinhua. Ma cos’è esat- La caduta è avvenuta tra le isole Cook e le tamente questo misterioso punto interrogativo isole del Vento (Tahiti), dunque nei territori di cui tanto si è parlato negli ultimi giorni? della Polinesia meridionale e di quella fran- Tiangong-1, letteralmente “Tempio del Cie- cese. Interessante è notare come una caduta lo”, è stato il primo laboratorio orbitale cine- incontrollata abbia avvicinato Tiangong-1 al se lanciato nello spazio ed è rientrato nel cosiddetto Punto Nemo, il cimitero per anto- progetto di costruzione di una grande stazio- nomasia di satelliti, il punto più distante da ne spaziale che sarà portata a termine pre- qualsiasi terraferma, quindi il luogo più sicu- sumibilmente entro il 2022. ro dove dirottare navicelle spaziali. Per dare Ha destato curiosità in tutto il mondo per le un po’ di cifre, secondo alcuni media britan- notizie mediatiche circa il suo impatto sulla nici vi era una possibilità su mille miliardi Terra, poichè il suo rientro era di fatto incon- che un essere umano, tra i 7,5 miliardi di abi- trollato, sebbene la Cina non lo abbia mai tanti della Terra, potesse essere colpito da un dichiarato esplicitamente. Tuttavia, grazie al detrito. Un evento più unico che raro: l’idea sito Satview è stato possibile seguire le ulti- di essere colpito da un solo frammento di me orbite del laboratorio prima della caduta. Tiangong-1 forse suggestionerebbe chiunque La Tiangong-1 ha concluso così la sua sto- nonostante la pericolosità di un tale avveni- ria nella notte italiana tra domenica 1 aprile mento. Le possibilità che un qualche fram- (giorno di Pasqua) e lunedì 2 aprile, dopo aver mento cadesse sul territorio nazionale dimi- trascorso in orbita 2.375 giorni e 21 ore dal nuirono progressivamente durante la giornata 29 settembre 2011, giorno del lancio che lo di Pasqua: inizialmente le fasce di pericolo ha portato ad un apogeo di 362 km alla ve- sull’Italia erano quattro, poi due, infine una, locità di 27000 km/h. Nelle ore precedenti ovvero la parte orientale dell’isola di Lampe- l’impatto si era diffusa la falsa notizia che dusa, possibilità comunque scongiurata dalle l’Italia avrebbe potuto ricevere alcuni fram- modeste dimensioni dell’isola. Se anche un piccolo detrito avesse deciso all’ultimo di sbarcare sul nostro suolo, a causa di accordi internazionali, la stazione spaziale sarebbe ri- masta di proprietà della Cina (il “Made in China” sì, ma “Ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost’” pure?!), di conseguenza nessuno avrebbe potuto conservare un tale trofeo o, per giunta, toccarlo, per motivi di sicurezza. Infatti, come dice la nonna a Pierino: “Non si raccolgono le cose per terra!”. Peccato! Alessandro D’Ilario (2E) Guglielmo Coen (2E) 3
LE IDI DI... APRILE Niente di nuovo sul fronte orientale Il “Land Day” è un giorno annuale di com- ba un colpo di artiglieria di un carro armato memorazione, organizzato dai cittadini pa- israeliano ferisce mortalmente un contadino lestinesi, per ricordare l’espropriazione, da palestinese, reo di aver oltrepassato i confi- parte del governo israeliano, di terre appar- ni stabiliti. All’inizio della protesta, svoltasi tenenti allo stato palestinese, avvenuta il 30 lungo il perimetro della fascia di sicurezza marzo del 1976. Da quel giorno, una volta istituita da Israele a cui hanno manifestato all’anno e per sei settimane, i palestinesi or- circa ventimila palestinesi, altri colpi di ar- ganizzano la “Marcia del ritorno”, piazzando- tiglieria uccidono due giovani a sud-est del- si lungo il confine riconosciuto ufficialmente la frontiera e un diciassettenne nei pressi di da Israele e dall’ONU in segno di protesta. Jabaliya. È l’inizio di una feroce guerriglia La durata dell’evento non è casuale: la fine di che vedi schierati i manifestanti contro i carri questi quarantasei giorni di protesta coin- armati e i cecchini israeliani. Alla fine della cide con il riconoscimento dello stato di prima giornata il bilancio è di quindici morti Israele da parte delle Nazioni Unite. Un e oltre 1500 feriti, tutti di parte palestinese. giorno, il 15 maggio, che in Palestina è ricor- Le motivazioni ufficiali fornite dalla guardia dato come “Nakba”, ovvero la “Catastrofe”. nazionale israeliana sono state le “provocazio- Lo scopo della protesta è dunque quello di ni sovversive” dei manifestanti che avrebbero rendere giustizia ai connazionali del ’48 iniziato a bersagliare i soldati lungo il con- riottenendo le terre sottratte e da allora ri- fine con bombe carta e molotov. Da entram- conosciute come “occupate” da Israele. be le parti sono iniziate le accuse con l’Anp Dall’inizio della “Catastrofe” i rapporti tra la (Autorità nazionale palestinese) che ha chie- Palestina e Israele si sono progressivamente sto un “immediato intervento internazionale deteriorati e sono più volte sfociate in conflit- e urgente per fermare il bagno di sangue”. to armato. La guerra dei sei giorni è probabil- Nelle ultime ore la posizione israeliana si è ul- mente la maggiore causa degli attriti tra i due teriormente incrinata dopo la scoperta dell’u- paesi medio-orientali. Nonostante gli accordi tilizzo di particolari strumenti anti-sommos- bilaterali di pace stretti ad Oslo nel 1983 e il ri- sa come i droni-lacrimogeni, testati appunto conoscimento della Palestina da parte dell’O- sui manifestanti. Quest’ultima notizia è stata NU nel 2012, il conflitto arabo-israeliano non esposta anche dalla Human Rights Watch, ha mai vissuto un periodo di tregua. Da en- un’organizzazione non governativa che ha evi- trambe le parti si è più volte violata la legalità denziato la necessità di istituire una commis- con gli attentati orchestrati dai terroristi pa- sione di inchiesta per chiarire le “motivazioni lestinesi e le violazioni territoriali israeliane. che avrebbero portato Israele ad utilizzare su Giungendo ai fatti più vicini arriviamo al 30 civili disarmati delle evidenti armi offensive”. 30 marzo del 2018. I gazani, nome con cui Dal fronte occidentale nessuna dichiarazione vengono oggi indicati i palestinesi residen- ufficiale, mentre il bilancio sale a 18 morti e ti nella Striscia di Gaza, organizzano come mai come negli ultimi vent’anni il confine di consueto i preparativi per la marcia. arabo-palestinese è diventato così rovente. Già dalle prime ore del mattino però le cose scivolano di mano. Alle prime luce dell’al- Alfonso La Manna (2E) 4
LE IDI DI... APRILE We still have a dream «Dio mi ha permesso di salire sulla monta- passeggeri neri e bianchi sugli autobus di gna. E di là ho guardato. E ho visto la Terra Montgomery violasse la stessa Costituzione Promessa. Forse non ci arriverò insieme a Americana. voi. Ma voglio che questa sera voi sappiate Da allora Luther King fu sempre in prima che noi, come popolo, arriveremo alla Terra linea nella lotta contro la discriminazio- Promessa. E questa sera sono felice. Non ho ne razziale. Arrestato in diverse occasioni, paura di nulla. Non ho paura di alcun uomo». sostenne comunque strenuamente la non- Così diceva il 3 aprile 1968, alla folla riuni- violenza, distinguendosi da altri movimenti ta per ascoltarlo a Memphis, il premio Nobel contro la segregazione di opposta natura che per la Pace Martin Luther King; quasi una erano esplosi in quel periodo. premonizione dell’attentato che gli costerà la Fu artefice di proteste pacifiche come la vita il giorno successivo. campagna di Birmingham che scosse l’opi- Sono passati 50 anni da quel 4 aprile mac- nione pubblica statunitense e internazionale chiato di sangue, il giorno in cui James Earl per la spropositata repressione delle forze Ray con un solo colpo di fucile uccise uno dell’ordine contro i giovanissimi manifestanti. dei maggiori rappresentanti del movimento Ma resta senza dubbio nell’immaginario contro la segregazione razziale. collettivo la celebre “marcia per il lavoro e Un uomo che non aveva paura di morire poi- la libertà” del 1963 a Washington che vide chè credeva che le idee in difesa della giusti- la storica stretta di mano tra il presidente zia e dei diritti gli sarebbero sopravvissute. Kennedy e King e il suo discorso-simbolo E proprio a sostegno dei diritti dei lavora- “I have a dream”, manifesto dei suoi ideali. tori, non solo neri ma anche bianchi, il re- «Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete verendo King si era recato quel giorno di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del nella cittadina del Tennessee per partecipare risentimento […] Dovremo continuamente allo sciopero dei netturbini. elevarci alle maestose vette di chi rispon- La storia pubblica dell’apostolo della non de alla forza fisica con la forza dell’anima». violenza ebbe inizio dopo il fatidico “no” di Rosa Parks, la sarta afroamericana che nel 1955 rifiutò di cedere il suo posto a se- dere su un autobus a un bianco. A seguito dell’arresto della donna, Luther King di- venne presidente della MIA, il comitato che organizzò quello che passerà alla storia co- me il “boicottaggio di Montgomery”. Per quasi un anno i neri si rifiutarono di sali- re sugli autobus finché la loro protesta pacifi- ca ottenne un riconoscimento epocale con le sentenze del 1956 della Corte Distrettuale prima, e della Corte Costituzionale poi, che sancivano come la segregazione forzata di continua a pag. 6 5
LE IDI DI... APRILE Continua... I loro resti mortali Proprio i valori del suo sogno a cui sacrificò Roma ne è tappezzata. Manifesti ovunque, la sua vita, gli valsero il Premio Nobel per per le strade, alle fermate dei mezzi, sugli la Pace nel 1964. Questo importante ricono- autobus, fissano gli occhi del passante su un scimento non impedì l’anno successivo, che simbolo: il prisma che scompone la luce e l’ennesima manifestazione pacifica fosse e sconvolge la vista. soffocata nel sangue: il cosidetto “Bloody Per qualcuno prudono ricordi di gioventù, Sunday”. A solo due settimane di distanza, per qualcun altro lo sguardo si lascia con- superati una serie di ostacoli, la marcia durre da una curiosità frizzante verso nomi ebbe finalmente luogo. King partì il 21 mar- e icone di un’epoca finita. zo da Selma alla testa di 4000 persone. Ed è al Macro, a Roma, che i loro resti mor- Quando arrivò a Montgomery, quattro gior- tali si patinano di mito nella lenta metamor- ni dopo, a seguirlo erano in 20000. fosi in reliquie della cultura rock. Ma il cammino verso il sogno della terra Il Museo d’Arte Contemporanea di Roma promessa indicato da Martin Luther King ospita dal 19 gennaio e per tutto il pros- non può dirsi concluso. La discriminazio- simo mese fino al 1 maggio THE PINK ne è tuttora viva in forme diverse e causa FLOYD EXHIBITION: THEIR MORTAL di costanti tensioni sociali ma il pastore di REMAINS, una fenditura nel tempo che per- Atlanta ha creduto fino al suo ultimo gior- mette di sbirciare nella carriera di una delle no di vita nel potere della democrazia. migliori rock band di sempre, offrendo un Nelle sue parole è contenuta la grande punto di vista inedito ed esclusivo. eredità che ci ha lasciato. Ideata da Storm Thorgerson, padre di cele- «Da qualche parte ho letto della libertà di bri copertine di album tra cui quella di riunione. Da qualche parte ho letto della li- The Dark Side of the Moon, e sviluppata da bertà di parola. Da qualche parte ho letto Aubrey Powell dello studio grafico Hip- della libertà di stampa. Da qualche parte ho gnosis in stretta collaborazione con Nick ho letto che la grandezza dell’America è il Mason, consulente della mostra per conto diritto di protestare per il diritto». della band, l’esibizione si fa palcoscenico per l’ultimo spettacolo dei Pink Floyd. Beatrice Marsili (2E) continua a pag. 7 « I have a dream that my four little children will one day live in a nation where they will not be jud- ged by the color of their skin, but by the content of their character. I have a dream today! » 6
LE IDI DI... APRILE Continua... L’atmosfera stessa, appartata e ipnotica, come se conservasse l’eco di un miracolo appena avvenuto, reca la loro inconfondibile cifra. Il percorso si snoda fluido e, nonostante l’im- pressionante quantità di materiale esposto, il visitatore non ha mai l’impressione di fermar- si troppo a lungo o di dimenticare qualcosa di importante. Alla sua vista si offre tutto ciò che è stato contaminato dalla loro genialità musi- cale: strumenti, spartiti, stampe, palloni aero- statici rivelano una visuale completa sugli anni della produzione musicale della band, sugge- rendo nella straordinaria ricchezza di stimoli e creatività i loro leggendari spettacoli. A ciò si aggiungono interviste inedite e cimeli introvabili altrove, che trovano il loro spazio in un’organizzazione impeccabile e rigorosa sen- za apparire rigida. Chi guida è, ovviamente, la Ma come?! musica, accompagnata da testi immortali, su- blime e crudele nella sua nudità. E mette a nu- E la cultura classica? do anche noi, disarmati da maschere e conven- I lettori perdoneranno il titolo provocatorio di zioni, scossi da melodie perforanti, suoni che di questo articolo, ma la scelta è dettata dall’e- provengono da un abisso della nostra coscien- sigenza di manifestare un certo stupore. za, un lato che non si può illuminare ma Da diversi anni, ormai, il nostro Liceo mette a neanche ignorare. disposizione i suoi locali per gli incontri del- «And if I show you my dark side, la Associazione Italiana di Cultura Classica will you still hold me tonight? (AICC), in occasione dei quali studiosi di pre And if I open my heart to you and show you my stigio sono chiamati a illustrare temi legati weak side, what would you do?». all’Antico. Tali conferenze, come suol dirsi, “cadono a fagiolo”, poiché trattano argomenti Matilde Sacchi (2G) oggetto di studio nella nostra scuola, rappresen- tando perciò un momento prezioso di approfon- dimento: noi studenti ne usciamo culturalmente e s u n i s in tune, arricchiti, proprio perché le tematiche proposte g under th n d e ve r y t h i n b y t h e moon » sono coerenti con il nostro percorso di studi. A d « h e s u n i s eclipse Per chi non avesse colto la perifrasi, ecco il but t concetto espresso in termini più brutali: ogni in contro è un’occasione d’oro per ripassare o stu- diare in anticipo aspetti peculiari degli autori latini e greci (ovvero per prendere spunto per qualche tesina!). continua a pag. 8 7
LE IDI DI... APRILE Continua... Capirete allora il perché del mio disappun- tato la questione morale e politica con straor- to: non solo tali incontri sono “pubblicizzati” dinaria precisione e coinvolgente entusiasmo, dalla scuola in modo, a mio avviso, poco per non tacere della raffinata qualità esposi efficace (è un semplice avviso sul sito del tiva. Liceo a notificare gli eventi), ma agli stu- Mi è stato riferito che l’AICC ipotizza di denti essi sembrano importare poco. modificare la sede in cui si tengono gli incon- L’incontro di martedì 10 aprile, per esempio tri, proprio in ragione della scarsa affluenza (Commedia, carnevale e politica nella Grecia di noi studenti! Allora coraggio: invito tutti Antica: perché leggere Aristofane ieri e oggi), voi a dare una chance. ha visto discutere di Aristofane un brillante Maurizio Sonnino, che dell’autore ha affron- Marzia Mariam Temperini (2G) «Arrivato in quel luogo, anche un dio avrebbe guardato stupito e gioito nell’animo suo» È il pomeriggio di un’estate afosa, siete appena siamo soliti frequentare: dall’Eden a quello di ritorno da un viaggio o in attesa di partire e di Epicuro, dalla campagna del Decameron a avvertite la necessità di fuggire il tedio che solo Versailles, passando attraverso i giardini mo- il calore di una monotonae insofferente giorna- nastici, repubblicani e principeschi. In ciascun ta di luglio sa offrire. La vostra mente proietta capitolo l’autore trascende la mera descrizio- immagini di un locus amoenus, un po’ “alla ne botanica e paesaggistica per dedicarsi a Titiro e Melibeo”, e pensate bene di recarvi in disquisizioni di carattere letterario e filosofi- un parco, magari nella tanto amata Villa Ada, co, citando personaggi ben noti della cultura, per trovare frescura sotto l’ombra di un albero da Platone ad Anna Arendt. frondoso. La natura rigogliosa, il dolce canto L’interesse che deriva da una lettura così pia- degli uccellini, lo scorrere allegro di un fiumi- cevole è congeniale anche, e soprattutto, alla ciattolo e il profumo inebriante dei fiori colo- stagione primaverile: da poco le temperature rati non possono che ispirare all’uomo quiete rigide ci hanno abbandonato per dare spazio e serenità, tanto dei sensi quanto della mente. a un clima più mite e al fiorire degli alberi, È precisamente questa l’atmosfera evocata dal accompagnati da giornate più lunghe. saggio di Robert Po- «È strano che l’essere umano crei qualcosa gue Harrison, Giardini, come i giardini, perché significa che ci sono riflessioni sulla condi- aspetti della nostra umanità che non trovano zione umana. I giardini naturalmente corrispondenza nella natura, e chiamati in causa però per i quali siamo noi a dover fare spazio nel- sono piuttosto originali, la natura». non di certo quelli che noi abitanti di Roma Marzia Mariam Temperini (2G) 8
LE IDI DI... APRILE L’ANGOLO DELLE SERIE Ci vediamo nel Valhalla: Vikings Fin dall’infanzia ci è sempre stato ripetuto che litamente si sa ben poco, presentandolo nelle sue credere di sapere qualcosa prima ancora di cono- sfumature invece che soffermarsi sui luoghi co- scerla è sbagliato, per esempio che non dovremmo muni. In particolare ho trovato davvero affa- mai giudicare un libro solamente dalla sua coper- scinante la rappresentazione dei rituali in onore tina. In libreria, però, sono sempre le grafiche più delle sanguinarie divinità norrene, nonché l’in- belle e le edizioni più curate a catturare fin da su- contro fra la cultura vichinga e quella inglese, bito la nostra attenzione, perché ci aspettiamo che cristiana, in seguito ad una spedizione organiz- il contenuto sia altrettanto bello. Credo che le sigle zata dal protagonista, due cività destinate da quel iniziali siano un po’ la copertina delle serie televi- momento in poi a scontrarsi e a condizionarsi. sive: di solito rappresentano l’essenza del prodot- Ho apprezzato moltissimo anche la caratterizza- to, ciò che dovrebbe distinguerlo da tutti gli altri. zione dei personaggi, che non sono mai banali e, Credo che la sigla di Vikings sia una delle più in tutte le loro sfaccettature, del tutto umani e cre- belle nel panorama seriale e racchiude in trenta dibili in ogni azione o battuta. A questo proposi- secondi tutta quella gamma di sensazioni che to non posso non parlare delle figure femminili, avvolgeranno lo spettatore per i successivi qua- tratteggiate in modo impeccabile, e in particolare rantacinque minuti. È un crescendo di bassi e di Lagertha, la moglie di Ragnar, che è, secondo tensione, immagini oniriche e di battaglia che me, fra i personaggi più belli e complessi che in incantano e che lasciano già pregustare la gran- questo momento dominano il piccolo schermo. dezza della serie e delle gesta dei personaggi. Vikings è una serie indubbiamente lenta, com- Vikings è un prodotto particolarissimo e davvero plessa, che richiede attenzione. A momenti cari- affascinante, unico sotto molti punti di vista, cosa chi di tensione e azione seguono scene ben più che gli ha permesso di crearsi una schiera di fan, intense, immagini oniriche che a tratti risultano ormai persi nelle leggende norrene. Quello del difficili da interpretare e momenti tenerissimi o soggetto è, infatti, il suo tratto più particolare: non di grande sofferenza. Ecco, se dovessi descriverla mi era mai capitato prima, nonostante le in- solamente con una parola probabilmente la defi- numerevoli serie televisive che ho seguito, di nirei ‘intensa’: è in grado di catturare l’attenzione imbattermi nelle storie dei Vichinghi. dello spettatore, che viene trascinato in un mondo Il protagonista è, infatti, il leggendario re Ragnar fatto di sangue, invasioni e tradimenti, ma anche Lothbrok, un personaggio circondato da un alone di legami affettivi ben radicati, di una fedel- di mistero, del quale è impossibile oggi attestare tà incontrastabile verso le divinità, con un uni- con certezza l’esistenza, ma al quale la serie ha co vero desiderio: quello di ottenere la gloria e saputo rendere giustizia. Un’altra caratteristica di raggiungere il mitico Valhalla dopo la morte. singolare è il fatto che la serie sia stata prodot- Vikings è una serie di altissima qualità, imperdi- ta dalla rete televisiva History, canale che solita- bile per gli amanti del profondo Nord o anche per mente trasmette veri e propri documentari sulla gli appassionati di Storia, una chicca che rende Storia. Ciò fa sì che Vikings sia curatissima, sia impossibile staccarsi dallo schermo... dopo la si- per quanto riguarda i costumi e le scenografie, gla del primo episodio. ma anche e in special modo per l’inquadramento storico, il che la rende ancora più intrigante poi- Martina Lombardo (3H) ché apre una finestra su un popolo del quale so- 9
LE IDI DI... APRILE Il terzo occhio su un mondo distorto Vi sarete ormai accorti, se non riguardo a voi «Il solo scattare foto, in generale, è sufficiente a stessi, che pare non esista più luogo che meriti far abbassare il punteggio nel test di memoria. - un’attenzione tale da scordarsi lo smartphone in ha affermato la Templeton - Il motivo? Probabil- tasca. Di fronte ad un luogo che non abbiamo mente la distrazione. Potrebbe essere che quando mai visto e che ci lascia senza parole, davanti ad usiamo i nostri dispositivi, ci distraiamo dall’e- un tramonto o ad un paesaggio mozzafiato, il ge- sperienza che stiamo vivendo e, a causa di que- sto parte quasi in automatico: tiriamo fuori il no- sta distrazione, non ricordiamo le cose a cui cre- stro cellulare per scattare una foto. E poi un’altra, diamo di prestare attenzione». Dal momento che e poi un’altra ancora. Il motivo è chiaro: vogliamo gli smartphone sono il nostro pane quotidiano, ricordare quel momento. Eppure, secondo un nuo- dunque, possono rappresentare una forte minac- vo studio, facendo così, otteniamo proprio l’effet- cia per i nostri ricordi: «Questo perchè - precisa to opposto. Stando a quanto rivelato da una ricer- la psicologa - abbiamo inserito nelle nostre vite ca, pubblicata sul Journal of Social Psychology, una potenziale gigantesca fonte di distrazione». se vogliamo davvero ricordare un evento, dovrem- Prosegue la psicologa dicendo che talvolta l’in- mo smetterla di scattare foto a raffica. L’ansia di contro con nuove esperienze e la vista di nuovi accumulare contenuti da pubblicare poi su Insta- luoghi non hanno più motivo di esistere senza la gram, Facebook, Twitter e altre piattaforme ha in- condivisione immediata. È essenziale riconoscere fatti completamente modificato la nostra capacità lo stato di dipendenza sul nascere, quando siamo di godere di alcune esperienze. Emma Templeton, consapevoli del vizio; imporci dei compiti sempli- psicologa ricercatrice alla Dartmouth e coautrice ci come attendere il ritorno da un viaggio per rac- dello studio, ha coinvolto una serie di volontari in contare di persona la meraviglia di luoghi lontani. diverse attività: alcuni potevano registrare e con- A parlarvi non è colei che ha vinto tale vizio, ma dividere quanto visto e vissuto, altri no. Insieme al una figlia della nuova generazione che inevita- suo team, ha poi preso nota dei punteggi ottenuti dai bilmente si guarda attorno. Fotografie di cibo, partecipanti nei test di memoria, del loro coinvol- cocktail, cani, gatti, nuovi acquisti, posti mozza- gimento emotivo, di quanto fossero, in generale, fiato, resort costosi… Altro frutto di tale condivi- contenti e soddisfatti. In tutto, sono stati condot- sione malata ed estesa ad ogni campo della vita ti tre studi e da tutti e quotidiana, è di certo l’invidia. Essa nasce dal de- tre è risultato che colo- siderio insaziabile di ciò che non possiamo ottene- ro che non avevano re; si pensi ai fisici scolpiti, spesse volte migliorati utilizzato i media ri- digitalmente, che divengono il nostro irraggiungi- cordavano l’esperienza bile obiettivo. Risultato di tutto ciò? Infelicità ed vissuta molto più niti- insoddisfazione cronica. Se la nonna esagera a ve- damente rispetto a chi, dere lo smartphone come un ordigno del diavolo, invece, era stato im- noi di certo lo veneriamo con pericolosa cecità. pegnato tutto il tempo a fotografare, registrare Elena Sorgente (2E) e condividere. 10
LE IDI DI... APRILE E-commerce, quanto mi pesi! Salve a tutti, sono la Terra. Adesso sono proprio questo? Ritornando alle mie strade, dovete sapere esausta, non ce la faccio più a convivere con voi, che dal 2006 il numero dei veicoli commerciali ciechi opportunisti! Vi do tutto quello di cui ave- è aumentato del 32%, arrivando a 330 milioni di te bisogno: sottosuolo, terre, acque, combustibi- unità. Più macchine che uomini! Nel 2050, anno li, fonti di energie rinnovabili e non… e voi mi in cui secondo alcune previsioni la mia salute sarà ripagate così? Mi avete illusa spesso con accordi ormai seriamente compromessa, avrò bisogno di internazionali sul clima, sull’ambiente, sulla sal- molte flebo. Non che non ne abbia bisogno ora: vaguardia del territorio ma, mentre voi vi prende- qualche dose di fiducia verso l’umanità mi fareb- vate dei giorni di vacanza con la scusa di qualche be bene. Sapevate che un veicolo pesante pro- G7, G8, io me ne stavo qui, come al solito, per duce quantità 10 volte maggiori di NOx (ossido soddisfare i vostri bisogni. Mi state danneggiando di azoto) e 6 di Pm10 (polveri sottili) rispetto ad fisicamente: i miei ghiacciai “perenni” a mano a un’automobile tradizionale? Uno studio britan- mano si sciolgono, i miei corsi d’acqua pian pia- nico dimostra che a Londra i mezzi pesanti so- no si prosciugano. Scusate, ma cosa direste se vi no responsabili del 30% delle emissioni di CO2. prosciugassi il sangue nelle vene? Mi dedicate Si prevede che il traffico aereo sarà responsabile giornate mondiali, come quella che verrà il 22 del 22% di anidride carbonica, sempre nel fati- aprile, ma poi i risultati sono sempre gli stessi. dico anno 2050. Tanto i danni sono anche vostri: E come se non bastasse i miei cieli sono attra- l’OMS ha dichiarato che 3 mln di morti prema- versati di continuo da ingombranti “cosi” che ri- ture sono state causate da tale inquinamento. producono la forma dei volatili, ma a differenza Ora, a me non resta che soffrire aspettando con loro, che si nutrono di quello che io offro, quegli ansia il giorno in cui l’umanità si renderà conto altri non fanno che inquinare i miei cieli candidi del suo crimine e si riconcilierà con la Terra, sem- e la mia aria salutare. Per non parlare delle mie pre pronta a perdonare le creature che la abitano. strade, non solo danneggiate da asfalti pericolanti, La palla adesso passa a voi. ma percosse ogni giorno da tir e camion giganti. Poste Italiane mi ha riferito che lo scorso anno Alessandro D’Ilario (2E) oltre 81 milioni di pacchi sono stati trasportati su strada per colpa dell’e-commerce. I trasporti nazionali del commercio online sono infatti qua- si esclusivamente via terra. Nella sola Milano si registrano quotidianamente circa 23000 consegne. Vi consiglio di riflettere sulle ricadute ambientali di questa circolazione, di cui ovviamente sono io la vittima, ma questo forse non vi interessa. Per non parlare del danno procuratomi dagli imballag- gi di plastica… Pensate che in dieci anni il volu- me della plastica immessa al consumo è aumenta- to del 200%. Nel 2016 gli imballaggi di plastica sono stati pari a 300 mila tonnellate. Credete che io creda che voi crediate di poter riciclare tutto 11
LE IDI DI... APRILE OROSCOPO CAPRICORNO Mesetto pesante. Siete insicuri e non riuscite a trasmettere quello che provate e que- sto vi causa un po’ di problemi con il partner. Gli amici però sono sempre accanto a voi e riscoprite altre persone. Anche la scuola vi premia, pronti per il rush finale? Io credo proprio di sì. AQUARIO Tutto uguale, nulla cambia... a meno che non vi diate una svegliata! Gli amici ini- ziano a non sopportarvi più ed io non li biasimo... Lasciate stare gli amori prima- verili, non fanno per voi. La scuola è terra bruciata ed i semi non attecchiscono. PESCI Tanti acciacchi, siete vecchi dentro ma non è un male, avete tanta sapienza dalla vostra! Siete scocciati ed i rapporti umani non vi soddisfano. Solitari a primavera? Pessima scelta. La scuola però sente il venticello fresco e vi dà ottimi risultati. ARIETE Sembrate tranquilli, ma lo siete davvero? Lasciate stare l’amore affidatevi alle amicizie che sanno sempre come tirarvi su, poiché conoscono i vostri desideri. A scuola come al solito zoppicando arrivate a fine anno e lo superate pure, forse. TORO È tempo di corrida. Ecco, quindi correte e pure veloce perché alcune occasioni vi stanno sfuggendo e anche per la scuola è ora di mettere in funzione il turbo... Vedete un po’ voi. GEMELLI La paura è il sentimento della vostra primavera. Paura di amare, paura di essere traditi, paura di non farcela con i voti. Affrontatela o perderete su tutti i fronti. 12
LE IDI DI... APRILE CANCRO Sognate il sole, il mare, il caldo... Sveglia! È ancora aprile dovete finire con il botto. Un penny per i vostri pensieri, ma metteteli da parte. Buttatevi, tentar non nuoce; gli amici tanto saranno sempre con voi. Svegliatevi anche con la scuola, il greco cola a picco nel vostro amato mare. LEONE Sognate ad occhi aperti, il che vi fa onore visto come va il mondo... Comunque non lasciatevi trasportare dai giudizi altrui, sapete solo voi cosa è meglio per voi e cosa desiderate. Quindi anche se gli amici vi inondano di consigli, pren- deteli con le pinze. Giostrate bene il vostro tempo o tornerete a stressarvi. VERGINE Stranamente siete molto calmi, forse anche troppo... Il partner e gli amici si preoccupano di questa calma apparente, hanno ragione? I temporali sono pri- maverili, prevenitevi dal ritrovarvi nell’occhio del ciclone. BILANCIA Momento nostalgia? I fiori vi fanno ricordare come eravate prima? Volete tornare indietro? Però avete fatto delle scelte, conviveteci... SCORPIONE Dante vi aveva nominato, posto sulla fronte della calotta stellare, ma brillate davvero? Siete arroganti e presuntuosi e questo incrina i rapporti, soprattutto la relazione con il partner... A scuola vi fate odiare ma come tecnica funziona. SAGITTARIO Siete persi, non sapete dove rivolgere la vostra attenzione così la concentrate su voi stessi ma questo non risolve i problemi. In questo senso fate finta che non vi importano i giudizi della gente ma, invece, vi feriscono nel profondo. Solo a scuola la situazione migliora perchè avete più forza di volontà. 13
LE IDI DI... APRILE CRUCIVERBA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Orizzontale Verticale 2. I supereroi tanto attesi che arriveranno nelle 1. La stagione in cui la natura si risveglia sale a 00:00 3. La dea a cui è dedicato questo mese 3. Cucciolo della pecora e simbolo cristiano 4. Lo porta il lattaio 4. La festa del 25 aprile 5. è nata il 4 aprile e cantava “Il cielo 7. Se non è al latte è... d’Irlanda” 9. Cade la domenica successiva al primo pleni- 6. Il regalo di pasqua lunio di primavera 8. Il film con i Jaegers e i Kaiju 12. La serie TV con Clarke protagonista che 10. Un’opera di pittura uscirà il 25 aprile 11. Tipico dolce di Pasqua napoletano 13. Alcuni le chiamano prove comuni, da noi 13. A Pasqua è ricca di prelibatezze inabissano la media e si chiamo prove per... 15. Il segno di chi nasce ad aprile 14. Il cibo che a detta del professor Lupin 16. Gesù lo spostò a Pasqua aiuta sempre 17. La trovi dentro l’uovo 18. Il giorno di aprile in cui fare scherzi è 18. La giornata delle burle si chiama lecito “... d’aprile” 19. Il maestro d’orchestra che è morto nel 1946 dirigendo l’orchestra 20. Un’azione che suscita una risata, si spera da entrambi 14
LE IDI DI... APRILE SUDOKU FACILE 6 3 1 7 4 3 7 5 1 4 6 7 8 2 9 1 7 8 3 2 6 MEDIO 3 5 9 1 5 6 3 8 5 4 9 1 8 3 5 9 8 7 2 6 5 7 9 8 6 4 9 4 2 8 8 6 3 5 4 8 4 1 8 5 9 7 3 8 7 2 9 DIFFICILE 5 7 9 4 4 8 DIRETTORE 7 1 2 5 Caterina D’Amico 4 7 6 VICEDIRETTORE 2 6 4 9 Matilde Sacchi 8 6 REDAZIONE 9 5 Francesca Foddai 3 7 2 5 Scilla Volpe Simoncelli IMPAGINAZIONE Emanuela Ramiccia DOCENTE REFERENTE Giuseppe Mesolella DOCENTI COLLABORATORI Gaetana Coviello Domenico Enea Luca Gori 15
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