THE GREAT GIG IN THE... PAGES! - Liceo Giulio Cesare

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LE IDI DI... APRILE

             THE GREAT GIG IN THE... PAGES!
   Niente di nuovo sul                   Il terzo occhio su un                       Oroscopo
   fronte orientale                      mondo distorto                              Capricorno: Mesetto pesante.
   Il “Land Day” è un giorno             Vi sarete ormai accorti, se                 Siete insicuri e non riuscite a
   annuale di commemorazio-              non riguardo a voi stessi, che              trasmettere quello...
   ne, organizzato dai cittadini         pare non esista più luogo che               Acquario: Tutto uguale, nulla
   palestinesi, per ricordare            meriti un’attenzione tale da                cambia... a meno che non...
                 continua a pag. 4...                   continua a pag. 10...                     continua a pag. 12...

  Vorrei aprire questo mese con il ricordo di un               ricordato: “Dai banchi per sempre, ciao Iamma”
  ragazzo come noi, Edoardo Iammarino.                         recita lo striscione appeso al cancello del Giulio,
  Ho deciso di farlo solo adesso perché prima                  cancello che lui varcava, come noi, ogni gior-
  io non avevo la forza di scrivere di lui, e voi,             no. Lui ha lasciato un segno in ognuno di noi,
  forse, non avevate la forza per leggere di lui,              anche in chi non lo conosceva, e i fatti lo dimo-
  come se vedere queste parole scritte rendesse                strano. Al suo funerale professori, amici, paren-
  questo tragico avvenimento più vero di quanto                ti, conoscenti e anche sconosciuti si sono raccolti
  già non lo sia. Potrei dire che aveva un sorriso             per ricordarlo, gli studenti del liceo si sono riuniti
  abbagliante, uno sguardo acceso, un buonumore                in un minuto di silenzio, sono state appese foto in
  contagioso, insomma potrei descriverlo come un               sua memoria in alcune classi. Colgo anzi l’occa-
  ragazzo perfetto, ma sfocerei nella banalità per-            sione per informare chiunque volesse partecipare
  chè, oltre ad essere tutto ciò, Edoardo era prima            ad un’iniziativa del III E: è iniziata una raccolta
  di tutto un ragazzo come noi. Come noi si na-                fondi che si protrarrà fino alla fine dell’anno sco-
  scondeva per non farsi interrogare in matemati-              lastico, e il ricavato verrà donato all’organizza-
  ca, si poneva domande prive di risposte, viveva              zione benefica “Medici Senza Frontiere” con la
  i primi amori giovanili, si aggirava tra i corridoi          causale del bonifico “In memoria di Edoardo
  chiedendosi cosa avrebbe fatto da grande, ma,                Iammarino”.
  soprattutto, come tutti i ragazzi della nostra età,          Oltre a mantenere vivo il suo ricordo, dobbiamo
  Edoardo amava stare con i suoi amici. Non sape-              vivere la nostra vita anche per lui. Come ha det-
  va litigare con loro, e se proprio succedeva, do-            to un suo amico, se avessimo voluto scalare una
  po già 10 minuti era di nuovo da loro con un                 montagna di mille metri ora ne scaleremo una di
  «Frate’ se tu ci credi, io ci credo, amici per sem-          duemila, perché in fondo, come qualcuno ha tro-
  pre» stampato sulla bocca. Per lui una delle                 vato il coraggio di dire, dando voce ai nostri pen-
  cose più importanti era condividere tutto con gli            sieri, quando il mondo perde un ragazzo come
  amici, perché, che fossero gioie o dispiaceri, era           Edoardo diventa un posto un po’ più povero.
  giusto viverli assieme. Non chiediamoci perchè               Edoardo, il Giulio ti ha nel cuore.
  è successo, non arriveremo mai a una risposta,
  piuttosto ricordiamolo come è degno di essere                                          Caterina D’Amico (3E)
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                Garbo e professionalità: l’Eredità che
                       Fabrizio ci ha lasciato
Frizzi, 60 anni, si è spento nella notte all’o-    modi garbati e gentili, al suo gusto per il gio-
spedale Sant’Andrea di Roma, in seguito ad         co, fosse ancora possibile davanti ad un tele-
una emorragia cerebrale. Il 23 ottobre scor-       visore coniugare divertimento e informazio-
so venne colto da un malore, un’ischemia,          ne. Per questo la sua famiglia, e quella allarga-
durante la registrazione di una puntata del        ta dei telespettatori, perdono oggi un grande
suo programma “L’Eredità”; venne quindi ri-        personaggio, un eterno ragazzo buono e ge-
coverato al Policlinico Umberto I di Roma,         neroso, che fino all’ultimo è rimasto aggrap-
per poi essere dimesso alcuni giorni dopo.         spato al pubblico e alla vita.
Tornò in tv a dicembre, sempre alla guida del      Con il suo sorriso e la sua lena costante,
programma di RaiUno - uno dei più celebri          Frizzi ha continuato inesorabilmente a lavo-
tra i 73 che aveva condotto nel corso della        rare e a riempire i nostri salotti, nonostante
sua brillante carriera.                            la malattia e il terribile calvario che ha do-
Fabrizio, del resto, era un uomo Rai d’altri       vuto affrontare.
tempi, era un uomo del servizio pubblico, ed       All’apice della carriera e dei successi per-
ed era orgoglioso di esserlo. Era sinonimo di      sonali, il destino ha riservato per lui questo
garbo e cordialità, mai volgare o irrispetto-      triste epilogo, e a noi il rammarico di non
so: era un professionista.                         poterlo più vedere ogni sera: ironico e amabi-
In tutto il marcio e il disincantato che riempie   le, proprio come il Woody di Toy Story, che
ormai i nostri schermi, l’appuntamento su          lui ha doppiato e con cui siamo tutti cresciuti.
RaiUno alle 18:50 era la garanzia che almeno       In questi giorni, in segno di rispetto, molti
per un’ora al giorno non avremmo visto scan-       programmi televisivi si sono fermati e altret-
dali, crimini o polemiche. Che, grazie ai suoi     tanti si sono concentrati sul ricordo del con-
                                                   duttore romano.
                                                   Amici, colleghi, parenti e ammiratori hanno
                                                   speso “belle parole” per quello che era uno
                                                   dei personaggi più amati dei nostri palinse-
                                                   sti; l’impressione ricavata e che ci invita a
                                                   riflettere è che non si sia trattato di sempli-
                                                   ci frasi di rito, ma di espressioni di cordo-
                                                   glio autenticamente sentite: Fabrizio Frizzi
                                                   era veramente un’anima buona ed una brava
                                                   persona. Così è sempre stato nell’immagina-
                                                   rio collettivo, ed è questa l’immagine che
                                                   rimarrà in tutti noi. L’eredità più grande ce
                                                   l’ha lasciata proprio lui. Ciao Fabrizio dai
                                                   zio dai tuoi telespettatori del Giulio!

                                                                            Camilla Mauro (3F)

                                                                                                       2
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                  Non si raccolgono le cose per terra!
Tiangong-1 si è disintegrata alle 2.15 ora ita-    menti dell’ormai celebre laboratorio cinese. In
liana nell’impatto con l’atmosfera sul Pacifico    effetti, le possibili zone indicate erano il Pa-
meridionale. Questo è quanto riporta l’agen-       cifico meridionale e l’Atlantico meridionale.
zia governativa cinese Xinhua. Ma cos’è esat-      La caduta è avvenuta tra le isole Cook e le
tamente questo misterioso punto interrogativo      isole del Vento (Tahiti), dunque nei territori
di cui tanto si è parlato negli ultimi giorni?     della Polinesia meridionale e di quella fran-
Tiangong-1, letteralmente “Tempio del Cie-         cese. Interessante è notare come una caduta
lo”, è stato il primo laboratorio orbitale cine-   incontrollata abbia avvicinato Tiangong-1 al
se lanciato nello spazio ed è rientrato nel        cosiddetto Punto Nemo, il cimitero per anto-
progetto di costruzione di una grande stazio-      nomasia di satelliti, il punto più distante da
ne spaziale che sarà portata a termine pre-        qualsiasi terraferma, quindi il luogo più sicu-
sumibilmente entro il 2022.                        ro dove dirottare navicelle spaziali. Per dare
Ha destato curiosità in tutto il mondo per le      un po’ di cifre, secondo alcuni media britan-
notizie mediatiche circa il suo impatto sulla      nici vi era una possibilità su mille miliardi
Terra, poichè il suo rientro era di fatto incon-   che un essere umano, tra i 7,5 miliardi di abi-
trollato, sebbene la Cina non lo abbia mai         tanti della Terra, potesse essere colpito da un
dichiarato esplicitamente. Tuttavia, grazie al     detrito. Un evento più unico che raro: l’idea
sito Satview è stato possibile seguire le ulti-    di essere colpito da un solo frammento di
me orbite del laboratorio prima della caduta.      Tiangong-1 forse suggestionerebbe chiunque
La Tiangong-1 ha concluso così la sua sto-         nonostante la pericolosità di un tale avveni-
ria nella notte italiana tra domenica 1 aprile     mento. Le possibilità che un qualche fram-
(giorno di Pasqua) e lunedì 2 aprile, dopo aver    mento cadesse sul territorio nazionale dimi-
trascorso in orbita 2.375 giorni e 21 ore dal      nuirono progressivamente durante la giornata
29 settembre 2011, giorno del lancio che lo        di Pasqua: inizialmente le fasce di pericolo
ha portato ad un apogeo di 362 km alla ve-         sull’Italia erano quattro, poi due, infine una,
locità di 27000 km/h. Nelle ore precedenti         ovvero la parte orientale dell’isola di Lampe-
l’impatto si era diffusa la falsa notizia che      dusa, possibilità comunque scongiurata dalle
l’Italia avrebbe potuto ricevere alcuni fram-      modeste dimensioni dell’isola. Se anche un
                                                   piccolo detrito avesse deciso all’ultimo di
                                                   sbarcare sul nostro suolo, a causa di accordi
                                                   internazionali, la stazione spaziale sarebbe ri-
                                                   masta di proprietà della Cina (il “Made in
                                                   China” sì, ma “Ce ripigliamm’ tutt’ chell che
                                                   è ‘o nuost’” pure?!), di conseguenza nessuno
                                                   avrebbe potuto conservare un tale trofeo o,
                                                   per giunta, toccarlo, per motivi di sicurezza.
                                                   Infatti, come dice la nonna a Pierino: “Non
                                                   si raccolgono le cose per terra!”. Peccato!

                                                                       Alessandro D’Ilario (2E)
                                                                          Guglielmo Coen (2E)

                                                                                                      3
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                   Niente di nuovo sul fronte orientale
Il “Land Day” è un giorno annuale di com-              ba un colpo di artiglieria di un carro armato
memorazione, organizzato dai cittadini pa-             israeliano ferisce mortalmente un contadino
lestinesi, per ricordare l’espropriazione, da          palestinese, reo di aver oltrepassato i confi-
parte del governo israeliano, di terre appar-          ni stabiliti. All’inizio della protesta, svoltasi
tenenti allo stato palestinese, avvenuta il 30         lungo il perimetro della fascia di sicurezza
marzo del 1976. Da quel giorno, una volta              istituita da Israele a cui hanno manifestato
all’anno e per sei settimane, i palestinesi or-        circa ventimila palestinesi, altri colpi di ar-
ganizzano la “Marcia del ritorno”, piazzando-          tiglieria uccidono due giovani a sud-est del-
si lungo il confine riconosciuto ufficialmente         la frontiera e un diciassettenne nei pressi di
da Israele e dall’ONU in segno di protesta.            Jabaliya. È l’inizio di una feroce guerriglia
La durata dell’evento non è casuale: la fine di        che vedi schierati i manifestanti contro i carri
questi quarantasei giorni di protesta coin-            armati e i cecchini israeliani. Alla fine della
cide con il riconoscimento dello stato di              prima giornata il bilancio è di quindici morti
Israele da parte delle Nazioni Unite. Un               e oltre 1500 feriti, tutti di parte palestinese.
giorno, il 15 maggio, che in Palestina è ricor-        Le motivazioni ufficiali fornite dalla guardia
dato come “Nakba”, ovvero la “Catastrofe”.             nazionale israeliana sono state le “provocazio-
Lo scopo della protesta è dunque quello di             ni sovversive” dei manifestanti che avrebbero
rendere giustizia ai connazionali del ’48              iniziato a bersagliare i soldati lungo il con-
riottenendo le terre sottratte e da allora ri-         fine con bombe carta e molotov. Da entram-
conosciute come “occupate” da Israele.                 be le parti sono iniziate le accuse con l’Anp
Dall’inizio della “Catastrofe” i rapporti tra la       (Autorità nazionale palestinese) che ha chie-
Palestina e Israele si sono progressivamente           sto un “immediato intervento internazionale
deteriorati e sono più volte sfociate in conflit-      e urgente per fermare il bagno di sangue”.
to armato. La guerra dei sei giorni è probabil-        Nelle ultime ore la posizione israeliana si è ul-
mente la maggiore causa degli attriti tra i due        teriormente incrinata dopo la scoperta dell’u-
paesi medio-orientali. Nonostante gli accordi          tilizzo di particolari strumenti anti-sommos-
bilaterali di pace stretti ad Oslo nel 1983 e il ri-   sa come i droni-lacrimogeni, testati appunto
conoscimento della Palestina da parte dell’O-          sui manifestanti. Quest’ultima notizia è stata
NU nel 2012, il conflitto arabo-israeliano non         esposta anche dalla Human Rights Watch,
ha mai vissuto un periodo di tregua. Da en-            un’organizzazione non governativa che ha evi-
trambe le parti si è più volte violata la legalità     denziato la necessità di istituire una commis-
con gli attentati orchestrati dai terroristi pa-       sione di inchiesta per chiarire le “motivazioni
lestinesi e le violazioni territoriali israeliane.     che avrebbero portato Israele ad utilizzare su
Giungendo ai fatti più vicini arriviamo al 30          civili disarmati delle evidenti armi offensive”.
30 marzo del 2018. I gazani, nome con cui              Dal fronte occidentale nessuna dichiarazione
vengono oggi indicati i palestinesi residen-           ufficiale, mentre il bilancio sale a 18 morti e
ti nella Striscia di Gaza, organizzano come            mai come negli ultimi vent’anni il confine
di consueto i preparativi per la marcia.               arabo-palestinese è diventato così rovente.
Già dalle prime ore del mattino però le cose
scivolano di mano. Alle prime luce dell’al-                                  Alfonso La Manna (2E)

                                                                                                           4
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                               We still have a dream
«Dio mi ha permesso di salire sulla monta-         passeggeri neri e bianchi sugli autobus di
gna. E di là ho guardato. E ho visto la Terra      Montgomery violasse la stessa Costituzione
Promessa. Forse non ci arriverò insieme a          Americana.
voi. Ma voglio che questa sera voi sappiate        Da allora Luther King fu sempre in prima
che noi, come popolo, arriveremo alla Terra        linea nella lotta contro la discriminazio-
Promessa. E questa sera sono felice. Non ho        ne razziale. Arrestato in diverse occasioni,
paura di nulla. Non ho paura di alcun uomo».       sostenne comunque strenuamente la non-
Così diceva il 3 aprile 1968, alla folla riuni-    violenza, distinguendosi da altri movimenti
ta per ascoltarlo a Memphis, il premio Nobel       contro la segregazione di opposta natura che
per la Pace Martin Luther King; quasi una          erano esplosi in quel periodo.
premonizione dell’attentato che gli costerà la     Fu artefice di proteste pacifiche come la
vita il giorno successivo.                         campagna di Birmingham che scosse l’opi-
Sono passati 50 anni da quel 4 aprile mac-         nione pubblica statunitense e internazionale
chiato di sangue, il giorno in cui James Earl      per la spropositata repressione delle forze
Ray con un solo colpo di fucile uccise uno         dell’ordine contro i giovanissimi manifestanti.
dei maggiori rappresentanti del movimento          Ma resta senza dubbio nell’immaginario
contro la segregazione razziale.                   collettivo la celebre “marcia per il lavoro e
Un uomo che non aveva paura di morire poi-         la libertà” del 1963 a Washington che vide
chè credeva che le idee in difesa della giusti-    la storica stretta di mano tra il presidente
zia e dei diritti gli sarebbero sopravvissute.     Kennedy e King e il suo discorso-simbolo
E proprio a sostegno dei diritti dei lavora-       “I have a dream”, manifesto dei suoi ideali.
tori, non solo neri ma anche bianchi, il re-       «Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete
verendo King si era recato quel giorno             di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del
nella cittadina del Tennessee per partecipare      risentimento […] Dovremo continuamente
allo sciopero dei netturbini.                      elevarci alle maestose vette di chi rispon-
La storia pubblica dell’apostolo della non         de alla forza fisica con la forza dell’anima».
violenza ebbe inizio dopo il fatidico “no”
di Rosa Parks, la sarta afroamericana che
nel 1955 rifiutò di cedere il suo posto a se-
dere su un autobus a un bianco. A seguito
dell’arresto della donna, Luther King di-
venne presidente della MIA, il comitato che
organizzò quello che passerà alla storia co-
me il “boicottaggio di Montgomery”.
Per quasi un anno i neri si rifiutarono di sali-
re sugli autobus finché la loro protesta pacifi-
ca ottenne un riconoscimento epocale con le
sentenze del 1956 della Corte Distrettuale
prima, e della Corte Costituzionale poi, che
sancivano come la segregazione forzata di                                          continua a pag. 6

                                                                                                       5
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Continua...                                           I loro resti mortali
Proprio i valori del suo sogno a cui sacrificò   Roma ne è tappezzata. Manifesti ovunque,
la sua vita, gli valsero il Premio Nobel per     per le strade, alle fermate dei mezzi, sugli
la Pace nel 1964. Questo importante ricono-      autobus, fissano gli occhi del passante su un
scimento non impedì l’anno successivo, che       simbolo: il prisma che scompone la luce e
l’ennesima manifestazione pacifica fosse         e sconvolge la vista.
soffocata nel sangue: il cosidetto “Bloody       Per qualcuno prudono ricordi di gioventù,
Sunday”. A solo due settimane di distanza,       per qualcun altro lo sguardo si lascia con-
superati una serie di ostacoli, la marcia        durre da una curiosità frizzante verso nomi
ebbe finalmente luogo. King partì il 21 mar-     e icone di un’epoca finita.
zo da Selma alla testa di 4000 persone.          Ed è al Macro, a Roma, che i loro resti mor-
Quando arrivò a Montgomery, quattro gior-        tali si patinano di mito nella lenta metamor-
ni dopo, a seguirlo erano in 20000.              fosi in reliquie della cultura rock.
Ma il cammino verso il sogno della terra         Il Museo d’Arte Contemporanea di Roma
promessa indicato da Martin Luther King          ospita dal 19 gennaio e per tutto il pros-
non può dirsi concluso. La discriminazio-        simo mese fino al 1 maggio THE PINK
ne è tuttora viva in forme diverse e causa       FLOYD EXHIBITION: THEIR MORTAL
di costanti tensioni sociali ma il pastore di    REMAINS, una fenditura nel tempo che per-
Atlanta ha creduto fino al suo ultimo gior-      mette di sbirciare nella carriera di una delle
no di vita nel potere della democrazia.          migliori rock band di sempre, offrendo un
Nelle sue parole è contenuta la grande           punto di vista inedito ed esclusivo.
eredità che ci ha lasciato.                      Ideata da Storm Thorgerson, padre di cele-
«Da qualche parte ho letto della libertà di      bri copertine di album tra cui quella di
riunione. Da qualche parte ho letto della li-    The Dark Side of the Moon, e sviluppata da
bertà di parola. Da qualche parte ho letto       Aubrey Powell dello studio grafico Hip-
della libertà di stampa. Da qualche parte ho     gnosis in stretta collaborazione con Nick
ho letto che la grandezza dell’America è il      Mason, consulente della mostra per conto
diritto di protestare per il diritto».           della band, l’esibizione si fa palcoscenico
                                                 per l’ultimo spettacolo dei Pink Floyd.
                      Beatrice Marsili (2E)                                     continua a pag. 7

  « I have a dream that my four little children will
 one day live in a nation where they will not be jud-
 ged by the color of their skin, but by the content of
      their character. I have a dream today! »

                                                                                                    6
THE GREAT GIG IN THE... PAGES! - Liceo Giulio Cesare
LE IDI DI... APRILE

     Continua...

     L’atmosfera stessa, appartata e ipnotica, come
     se conservasse l’eco di un miracolo appena
     avvenuto, reca la loro inconfondibile cifra.
     Il percorso si snoda fluido e, nonostante l’im-
     pressionante quantità di materiale esposto, il
     visitatore non ha mai l’impressione di fermar-
     si troppo a lungo o di dimenticare qualcosa di
     importante. Alla sua vista si offre tutto ciò che
     è stato contaminato dalla loro genialità musi-
     cale: strumenti, spartiti, stampe, palloni aero-
     statici rivelano una visuale completa sugli anni
     della produzione musicale della band, sugge-
     rendo nella straordinaria ricchezza di stimoli e
     creatività i loro leggendari spettacoli.
     A ciò si aggiungono interviste inedite e cimeli
     introvabili altrove, che trovano il loro spazio in
     un’organizzazione impeccabile e rigorosa sen-
     za apparire rigida. Chi guida è, ovviamente, la                  Ma come?!
     musica, accompagnata da testi immortali, su-
     blime e crudele nella sua nudità. E mette a nu-             E la cultura classica?
     do anche noi, disarmati da maschere e conven-           I lettori perdoneranno il titolo provocatorio di
     zioni, scossi da melodie perforanti, suoni che          di questo articolo, ma la scelta è dettata dall’e-
     provengono da un abisso della nostra coscien-           sigenza di manifestare un certo stupore.
     za, un lato che non si può illuminare ma                Da diversi anni, ormai, il nostro Liceo mette a
     neanche ignorare.                                       disposizione i suoi locali per gli incontri del-
     «And if I show you my dark side,                        la Associazione Italiana di Cultura Classica
     will you still hold me tonight?                         (AICC), in occasione dei quali studiosi di pre
     And if I open my heart to you and show you my           stigio sono chiamati a illustrare temi legati
     weak side, what would you do?».                         all’Antico. Tali conferenze, come suol dirsi,
                                                             “cadono a fagiolo”, poiché trattano argomenti
                                 Matilde Sacchi (2G)         oggetto di studio nella nostra scuola, rappresen-
                                                             tando perciò un momento prezioso di approfon-
                                                             dimento: noi studenti ne usciamo culturalmente
                                     e  s u n i s in tune,   arricchiti, proprio perché le tematiche proposte
                         g under th
    n d e ve r y t h i n
                                    b y t h e moon »         sono coerenti con il nostro percorso di studi.
  A                               d
«
         h e s u  n   i s eclipse                            Per chi non avesse colto la perifrasi, ecco il
   but t                                                     concetto espresso in termini più brutali: ogni in
                                                             contro è un’occasione d’oro per ripassare o stu-
                                                             diare in anticipo aspetti peculiari degli autori
                                                             latini e greci (ovvero per prendere spunto per
                                                             qualche tesina!).
                                                                                                continua a pag. 8

                                                                                                                    7
THE GREAT GIG IN THE... PAGES! - Liceo Giulio Cesare
LE IDI DI... APRILE

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Capirete allora il perché del mio disappun-           tato la questione morale e politica con straor-
to: non solo tali incontri sono “pubblicizzati”       dinaria precisione e coinvolgente entusiasmo,
dalla scuola in modo, a mio avviso, poco              per non tacere della raffinata qualità esposi
efficace (è un semplice avviso sul sito del           tiva.
Liceo a notificare gli eventi), ma agli stu-          Mi è stato riferito che l’AICC ipotizza di
denti essi sembrano importare poco.                   modificare la sede in cui si tengono gli incon-
L’incontro di martedì 10 aprile, per esempio          tri, proprio in ragione della scarsa affluenza
(Commedia, carnevale e politica nella Grecia          di noi studenti! Allora coraggio: invito tutti
Antica: perché leggere Aristofane ieri e oggi),       voi a dare una chance.
ha visto discutere di Aristofane un brillante
Maurizio Sonnino, che dell’autore ha affron-                      Marzia Mariam Temperini (2G)

         «Arrivato in quel luogo, anche un dio avrebbe
           guardato stupito e gioito nell’animo suo»
È il pomeriggio di un’estate afosa, siete appena      siamo soliti frequentare: dall’Eden a quello
di ritorno da un viaggio o in attesa di partire e     di Epicuro, dalla campagna del Decameron a
avvertite la necessità di fuggire il tedio che solo   Versailles, passando attraverso i giardini mo-
il calore di una monotonae insofferente giorna-       nastici, repubblicani e principeschi. In ciascun
ta di luglio sa offrire. La vostra mente proietta     capitolo l’autore trascende la mera descrizio-
immagini di un locus amoenus, un po’ “alla            ne botanica e paesaggistica per dedicarsi a
Titiro e Melibeo”, e pensate bene di recarvi in       disquisizioni di carattere letterario e filosofi-
un parco, magari nella tanto amata Villa Ada,         co, citando personaggi ben noti della cultura,
per trovare frescura sotto l’ombra di un albero       da Platone ad Anna Arendt.
frondoso. La natura rigogliosa, il dolce canto        L’interesse che deriva da una lettura così pia-
degli uccellini, lo scorrere allegro di un fiumi-     cevole è congeniale anche, e soprattutto, alla
ciattolo e il profumo inebriante dei fiori colo-      stagione primaverile: da poco le temperature
rati non possono che ispirare all’uomo quiete         rigide ci hanno abbandonato per dare spazio
e serenità, tanto dei sensi quanto della mente.       a un clima più mite e al fiorire degli alberi,
È precisamente questa l’atmosfera evocata dal         accompagnati da giornate più lunghe.
                         saggio di Robert Po-         «È strano che l’essere umano crei qualcosa
                         gue Harrison, Giardini,      come i giardini, perché significa che ci sono
                         riflessioni sulla condi-     aspetti della nostra umanità che non trovano
                         zione umana. I giardini      naturalmente corrispondenza nella natura, e
                         chiamati in causa però       per i quali siamo noi a dover fare spazio nel-
                         sono piuttosto originali,    la natura».
                         non di certo quelli che
                         noi abitanti di Roma                     Marzia Mariam Temperini (2G)

                                                                                                          8
LE IDI DI... APRILE

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                       Ci vediamo nel Valhalla: Vikings
Fin dall’infanzia ci è sempre stato ripetuto che          litamente si sa ben poco, presentandolo nelle sue
credere di sapere qualcosa prima ancora di cono-          sfumature invece che soffermarsi sui luoghi co-
scerla è sbagliato, per esempio che non dovremmo          muni. In particolare ho trovato davvero affa-
mai giudicare un libro solamente dalla sua coper-         scinante la rappresentazione dei rituali in onore
tina. In libreria, però, sono sempre le grafiche più      delle sanguinarie divinità norrene, nonché l’in-
belle e le edizioni più curate a catturare fin da su-     contro fra la cultura vichinga e quella inglese,
bito la nostra attenzione, perché ci aspettiamo che       cristiana, in seguito ad una spedizione organiz-
il contenuto sia altrettanto bello. Credo che le sigle    zata dal protagonista, due cività destinate da quel
iniziali siano un po’ la copertina delle serie televi-    momento in poi a scontrarsi e a condizionarsi.
sive: di solito rappresentano l’essenza del prodot-       Ho apprezzato moltissimo anche la caratterizza-
to, ciò che dovrebbe distinguerlo da tutti gli altri.     zione dei personaggi, che non sono mai banali e,
Credo che la sigla di Vikings sia una delle più           in tutte le loro sfaccettature, del tutto umani e cre-
belle nel panorama seriale e racchiude in trenta          dibili in ogni azione o battuta. A questo proposi-
secondi tutta quella gamma di sensazioni che              to non posso non parlare delle figure femminili,
avvolgeranno lo spettatore per i successivi qua-          tratteggiate in modo impeccabile, e in particolare
rantacinque minuti. È un crescendo di bassi e             di Lagertha, la moglie di Ragnar, che è, secondo
tensione, immagini oniriche e di battaglia che            me, fra i personaggi più belli e complessi che in
incantano e che lasciano già pregustare la gran-          questo momento dominano il piccolo schermo.
dezza della serie e delle gesta dei personaggi.           Vikings è una serie indubbiamente lenta, com-
Vikings è un prodotto particolarissimo e davvero          plessa, che richiede attenzione. A momenti cari-
affascinante, unico sotto molti punti di vista, cosa      chi di tensione e azione seguono scene ben più
che gli ha permesso di crearsi una schiera di fan,        intense, immagini oniriche che a tratti risultano
ormai persi nelle leggende norrene. Quello del            difficili da interpretare e momenti tenerissimi o
soggetto è, infatti, il suo tratto più particolare: non   di grande sofferenza. Ecco, se dovessi descriverla
mi era mai capitato prima, nonostante le in-              solamente con una parola probabilmente la defi-
numerevoli serie televisive che ho seguito, di            nirei ‘intensa’: è in grado di catturare l’attenzione
imbattermi nelle storie dei Vichinghi.                    dello spettatore, che viene trascinato in un mondo
Il protagonista è, infatti, il leggendario re Ragnar      fatto di sangue, invasioni e tradimenti, ma anche
Lothbrok, un personaggio circondato da un alone           di legami affettivi ben radicati, di una fedel-
di mistero, del quale è impossibile oggi attestare        tà incontrastabile verso le divinità, con un uni-
con certezza l’esistenza, ma al quale la serie ha         co vero desiderio: quello di ottenere la gloria e
saputo rendere giustizia. Un’altra caratteristica         di raggiungere il mitico Valhalla dopo la morte.
singolare è il fatto che la serie sia stata prodot-       Vikings è una serie di altissima qualità, imperdi-
ta dalla rete televisiva History, canale che solita-      bile per gli amanti del profondo Nord o anche per
mente trasmette veri e propri documentari sulla           gli appassionati di Storia, una chicca che rende
Storia. Ciò fa sì che Vikings sia curatissima, sia        impossibile staccarsi dallo schermo... dopo la si-
per quanto riguarda i costumi e le scenografie,           gla del primo episodio.
ma anche e in special modo per l’inquadramento
storico, il che la rende ancora più intrigante poi-                                Martina Lombardo (3H)
ché apre una finestra su un popolo del quale so-

                                                                                                                   9
LE IDI DI... APRILE

                    Il terzo occhio su un mondo distorto
Vi sarete ormai accorti, se non riguardo a voi           «Il solo scattare foto, in generale, è sufficiente a
stessi, che pare non esista più luogo che meriti         far abbassare il punteggio nel test di memoria. -
un’attenzione tale da scordarsi lo smartphone in         ha affermato la Templeton - Il motivo? Probabil-
tasca. Di fronte ad un luogo che non abbiamo             mente la distrazione. Potrebbe essere che quando
mai visto e che ci lascia senza parole, davanti ad       usiamo i nostri dispositivi, ci distraiamo dall’e-
un tramonto o ad un paesaggio mozzafiato, il ge-         sperienza che stiamo vivendo e, a causa di que-
sto parte quasi in automatico: tiriamo fuori il no-      sta distrazione, non ricordiamo le cose a cui cre-
stro cellulare per scattare una foto. E poi un’altra,    diamo di prestare attenzione». Dal momento che
e poi un’altra ancora. Il motivo è chiaro: vogliamo      gli smartphone sono il nostro pane quotidiano,
ricordare quel momento. Eppure, secondo un nuo-          dunque, possono rappresentare una forte minac-
vo studio, facendo così, otteniamo proprio l’effet-      cia per i nostri ricordi: «Questo perchè - precisa
to opposto. Stando a quanto rivelato da una ricer-       la psicologa - abbiamo inserito nelle nostre vite
ca, pubblicata sul Journal of Social Psychology,         una potenziale gigantesca fonte di distrazione».
se vogliamo davvero ricordare un evento, dovrem-         Prosegue la psicologa dicendo che talvolta l’in-
mo smetterla di scattare foto a raffica. L’ansia di      contro con nuove esperienze e la vista di nuovi
accumulare contenuti da pubblicare poi su Insta-         luoghi non hanno più motivo di esistere senza la
gram, Facebook, Twitter e altre piattaforme ha in-       condivisione immediata. È essenziale riconoscere
fatti completamente modificato la nostra capacità        lo stato di dipendenza sul nascere, quando siamo
di godere di alcune esperienze. Emma Templeton,          consapevoli del vizio; imporci dei compiti sempli-
psicologa ricercatrice alla Dartmouth e coautrice        ci come attendere il ritorno da un viaggio per rac-
dello studio, ha coinvolto una serie di volontari in     contare di persona la meraviglia di luoghi lontani.
diverse attività: alcuni potevano registrare e con-      A parlarvi non è colei che ha vinto tale vizio, ma
dividere quanto visto e vissuto, altri no. Insieme al    una figlia della nuova generazione che inevita-
suo team, ha poi preso nota dei punteggi ottenuti dai    bilmente si guarda attorno. Fotografie di cibo,
partecipanti nei test di memoria, del loro coinvol-      cocktail, cani, gatti, nuovi acquisti, posti mozza-
gimento emotivo, di quanto fossero, in generale,         fiato, resort costosi… Altro frutto di tale condivi-
contenti e soddisfatti. In tutto, sono stati condot-     sione malata ed estesa ad ogni campo della vita
                             ti tre studi e da tutti e   quotidiana, è di certo l’invidia. Essa nasce dal de-
                             tre è risultato che colo-   siderio insaziabile di ciò che non possiamo ottene-
                             ro che non avevano          re; si pensi ai fisici scolpiti, spesse volte migliorati
                             utilizzato i media ri-      digitalmente, che divengono il nostro irraggiungi-
                             cordavano l’esperienza      bile obiettivo. Risultato di tutto ciò? Infelicità ed
                             vissuta molto più niti-     insoddisfazione cronica. Se la nonna esagera a ve-
                             damente rispetto a chi,     dere lo smartphone come un ordigno del diavolo,
                             invece, era stato im-       noi di certo lo veneriamo con pericolosa cecità.
                             pegnato tutto il tempo
                             a fotografare, registrare                                   Elena Sorgente (2E)
                             e condividere.

                                                                                                                    10
LE IDI DI... APRILE

                          E-commerce, quanto mi pesi!
Salve a tutti, sono la Terra. Adesso sono proprio      questo? Ritornando alle mie strade, dovete sapere
esausta, non ce la faccio più a convivere con voi,     che dal 2006 il numero dei veicoli commerciali
ciechi opportunisti! Vi do tutto quello di cui ave-    è aumentato del 32%, arrivando a 330 milioni di
te bisogno: sottosuolo, terre, acque, combustibi-      unità. Più macchine che uomini! Nel 2050, anno
li, fonti di energie rinnovabili e non… e voi mi       in cui secondo alcune previsioni la mia salute sarà
ripagate così? Mi avete illusa spesso con accordi      ormai seriamente compromessa, avrò bisogno di
internazionali sul clima, sull’ambiente, sulla sal-    molte flebo. Non che non ne abbia bisogno ora:
vaguardia del territorio ma, mentre voi vi prende-     qualche dose di fiducia verso l’umanità mi fareb-
vate dei giorni di vacanza con la scusa di qualche     be bene. Sapevate che un veicolo pesante pro-
G7, G8, io me ne stavo qui, come al solito, per        duce quantità 10 volte maggiori di NOx (ossido
soddisfare i vostri bisogni. Mi state danneggiando     di azoto) e 6 di Pm10 (polveri sottili) rispetto ad
fisicamente: i miei ghiacciai “perenni” a mano a       un’automobile tradizionale? Uno studio britan-
mano si sciolgono, i miei corsi d’acqua pian pia-      nico dimostra che a Londra i mezzi pesanti so-
no si prosciugano. Scusate, ma cosa direste se vi      no responsabili del 30% delle emissioni di CO2.
prosciugassi il sangue nelle vene? Mi dedicate         Si prevede che il traffico aereo sarà responsabile
giornate mondiali, come quella che verrà il 22         del 22% di anidride carbonica, sempre nel fati-
aprile, ma poi i risultati sono sempre gli stessi.     dico anno 2050. Tanto i danni sono anche vostri:
E come se non bastasse i miei cieli sono attra-        l’OMS ha dichiarato che 3 mln di morti prema-
versati di continuo da ingombranti “cosi” che ri-      ture sono state causate da tale inquinamento.
producono la forma dei volatili, ma a differenza       Ora, a me non resta che soffrire aspettando con
loro, che si nutrono di quello che io offro, quegli    ansia il giorno in cui l’umanità si renderà conto
altri non fanno che inquinare i miei cieli candidi     del suo crimine e si riconcilierà con la Terra, sem-
e la mia aria salutare. Per non parlare delle mie      pre pronta a perdonare le creature che la abitano.
strade, non solo danneggiate da asfalti pericolanti,   La palla adesso passa a voi.
ma percosse ogni giorno da tir e camion giganti.
Poste Italiane mi ha riferito che lo scorso anno                               Alessandro D’Ilario (2E)
oltre 81 milioni di pacchi sono stati trasportati
su strada per colpa dell’e-commerce. I trasporti
nazionali del commercio online sono infatti qua-
si esclusivamente via terra. Nella sola Milano si
registrano quotidianamente circa 23000 consegne.
Vi consiglio di riflettere sulle ricadute ambientali
di questa circolazione, di cui ovviamente sono io
la vittima, ma questo forse non vi interessa. Per
non parlare del danno procuratomi dagli imballag-
gi di plastica… Pensate che in dieci anni il volu-
me della plastica immessa al consumo è aumenta-
to del 200%. Nel 2016 gli imballaggi di plastica
sono stati pari a 300 mila tonnellate. Credete che
io creda che voi crediate di poter riciclare tutto

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LE IDI DI... APRILE

                     OROSCOPO
CAPRICORNO
Mesetto pesante. Siete insicuri e non riuscite a trasmettere quello che provate e que-
sto vi causa un po’ di problemi con il partner. Gli amici però sono sempre
accanto a voi e riscoprite altre persone. Anche la scuola vi premia, pronti per il
rush finale? Io credo proprio di sì.

AQUARIO
Tutto uguale, nulla cambia... a meno che non vi diate una svegliata! Gli amici ini-
ziano a non sopportarvi più ed io non li biasimo... Lasciate stare gli amori prima-
verili, non fanno per voi. La scuola è terra bruciata ed i semi non attecchiscono.

PESCI
Tanti acciacchi, siete vecchi dentro ma non è un male, avete tanta sapienza dalla
vostra! Siete scocciati ed i rapporti umani non vi soddisfano. Solitari a primavera?
Pessima scelta. La scuola però sente il venticello fresco e vi dà ottimi risultati.

ARIETE
Sembrate tranquilli, ma lo siete davvero? Lasciate stare l’amore affidatevi alle
amicizie che sanno sempre come tirarvi su, poiché conoscono i vostri desideri.
A scuola come al solito zoppicando arrivate a fine anno e lo superate pure, forse.

TORO
È tempo di corrida. Ecco, quindi correte e pure veloce perché alcune occasioni vi
stanno sfuggendo e anche per la scuola è ora di mettere in funzione il turbo... Vedete
un po’ voi.

GEMELLI
La paura è il sentimento della vostra primavera. Paura di amare, paura di essere
traditi, paura di non farcela con i voti. Affrontatela o perderete su tutti i fronti.

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LE IDI DI... APRILE

CANCRO
Sognate il sole, il mare, il caldo... Sveglia! È ancora aprile dovete finire con il
botto. Un penny per i vostri pensieri, ma metteteli da parte. Buttatevi, tentar non
nuoce; gli amici tanto saranno sempre con voi. Svegliatevi anche con la scuola,
il greco cola a picco nel vostro amato mare.

LEONE
Sognate ad occhi aperti, il che vi fa onore visto come va il mondo... Comunque
non lasciatevi trasportare dai giudizi altrui, sapete solo voi cosa è meglio per
voi e cosa desiderate. Quindi anche se gli amici vi inondano di consigli, pren-
deteli con le pinze. Giostrate bene il vostro tempo o tornerete a stressarvi.

VERGINE
Stranamente siete molto calmi, forse anche troppo... Il partner e gli amici si
preoccupano di questa calma apparente, hanno ragione? I temporali sono pri-
maverili, prevenitevi dal ritrovarvi nell’occhio del ciclone.

BILANCIA
Momento nostalgia? I fiori vi fanno ricordare come eravate prima? Volete tornare
indietro? Però avete fatto delle scelte, conviveteci...

SCORPIONE
Dante vi aveva nominato, posto sulla fronte della calotta stellare, ma brillate
davvero? Siete arroganti e presuntuosi e questo incrina i rapporti, soprattutto la
relazione con il partner... A scuola vi fate odiare ma come tecnica funziona.

SAGITTARIO
Siete persi, non sapete dove rivolgere la vostra attenzione così la concentrate su
voi stessi ma questo non risolve i problemi. In questo senso fate finta che non
vi importano i giudizi della gente ma, invece, vi feriscono nel profondo. Solo a
scuola la situazione migliora perchè avete più forza di volontà.

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LE IDI DI... APRILE

                                CRUCIVERBA
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Orizzontale                                              Verticale
2. I supereroi tanto attesi che arriveranno nelle        1. La stagione in cui la natura si risveglia
   sale a 00:00                                          3. La dea a cui è dedicato questo mese
3. Cucciolo della pecora e simbolo cristiano             4. Lo porta il lattaio
4. La festa del 25 aprile                                5. è nata il 4 aprile e cantava “Il cielo
7. Se non è al latte è...                                   d’Irlanda”
9. Cade la domenica successiva al primo pleni-           6. Il regalo di pasqua
   lunio di primavera                                    8. Il film con i Jaegers e i Kaiju
12. La serie TV con Clarke protagonista che              10. Un’opera di pittura
     uscirà il 25 aprile                                 11. Tipico dolce di Pasqua napoletano
13. Alcuni le chiamano prove comuni, da noi              13. A Pasqua è ricca di prelibatezze
     inabissano la media e si chiamo prove per...        15. Il segno di chi nasce ad aprile
14. Il cibo che a detta del professor Lupin              16. Gesù lo spostò a Pasqua
     aiuta sempre                                        17. La trovi dentro l’uovo
18. Il giorno di aprile in cui fare scherzi è            18. La giornata delle burle si chiama
     lecito                                                   “... d’aprile”
19. Il maestro d’orchestra che è morto nel
     1946 dirigendo l’orchestra
20. Un’azione che suscita una risata, si spera
     da entrambi

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LE IDI DI... APRILE

                                                                SUDOKU

                            FACILE
                    6               3       1               7
    4       3       7                       5
            1               4       6       7                       8
            2       9       1       7       8       3
                                                            2       6                MEDIO
    3                               5                                    9   1            5   6              3

    8               5                       4       9       1                        8

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                    DIFFICILE
                                5                       7
        9                       4
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        7       1                       2                       5                        Caterina D’Amico
        4                                       7               6            VICEDIRETTORE
2               6       4                               9                                 Matilde Sacchi
                                8       6
                                                                             REDAZIONE
9               5
                                                                                         Francesca Foddai
                3               7               2       5                                Scilla Volpe Simoncelli

                                                                             IMPAGINAZIONE
                                                                                         Emanuela Ramiccia

                                                                             DOCENTE REFERENTE
                                                                                          Giuseppe Mesolella

                                                                             DOCENTI COLLABORATORI
                                                                                          Gaetana Coviello
                                                                                          Domenico Enea
                                                                                          Luca Gori

                                                                                                                   15
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