TERAPIA EMDR PER I DISTURBI LEGATI ALLO STRESS E AL TRAUMA - Centro Ricerca e Studi in Psicotraumatologia Milano Presidente EMDR Europe Association

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TERAPIA EMDR PER I DISTURBI LEGATI ALLO STRESS E AL TRAUMA - Centro Ricerca e Studi in Psicotraumatologia Milano Presidente EMDR Europe Association
TERAPIA EMDR
PER I DISTURBI LEGATI
   ALLO STRESS E
     AL TRAUMA
                  !
         Dott.ssa Isabel Fernandez
      Centro Ricerca e Studi in
        Psicotraumatologia
               Milano
 Presidente EMDR Europe Association
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“Il trauma è il risultato mentale
di un evento o una serie di eventi
       improvvisi ed esterni
 in grado di rendere l’individuo
    temporaneamente inerme
 e di disgregare le sue strategie
   di difesa e di adattamento”

                              OMS, 2002
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Piano d'azione per la salute mentale 2013-2020
       Organizzazione Mondiale della Sanità

                              !
"   L'esposizione ad eventi stressanti in giovane età è un
    fattore di rischio consolidato per l’insorgere di disturbi
    mentali che può essere prevenibile.
"   I gruppi vulnerabili possono includere: i membri di
    famiglie che vivono in povertà, le persone con malattie
    croniche, i neonati ed i bambini esposti a maltrattamenti e
    trascuratezza, gli adolescenti esposti all'uso di sostanze, i
    gruppi di minoranza, gli anziani, le persone che vivono la
    discriminazione e le violazioni dei diritti umani, lesbiche,
    gay, bisessuali e transessuali, i detenuti e le persone
    esposte a conflitti, disastri naturali o altre emergenze
    umanitarie.
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I costi dei disturbi mentali in
     Europa sono altissimi. Le
     statistiche più recenti sulla
  psicopatologia, indicano che in
Europa si spendono (in miliardi di
 euro) : per i disturbi dell’umore
    113.4; disturbi psicotici 93.9;
dipendenze 65.7; disturbi d’ansia
 74.4; disturbi di personalità 27.3;
   disturbi somatoformi 21.2; e
       disturbi alimentari 0.8
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PREVALENZA DI EVENTI TRAUMATICI NEI
        DISTURBI MENTALI
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DEPRESSIONE
  Lo stress e i suoi correlati neurobiologici
 sono fattori significativi per lo sviluppo di
  una depressione: stressors cronici e acuti
contribuiscono in modo evidente               a
   questo disturbo e possono precipitare
      l’insorgenza di una depressione
   (Helm e Nemeroff, 2001; Mc Farlane,2010)
Spesso il primo esordio di una depressione è
 più legato a stressor psicosociali specifici
          dalle ricadute successive.
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È importante rilevare che 80%
     dei casi di PTSD hanno
comorbidità con la depressione.
   La depressione migliora in
 modo significativo se il PTSD è
trattato per prima, senza fare un
   trattamento specifico per la
           depressione
   (van Etten e Taylor, 1998)
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Episodi di umiliazione
svalutanti della persona,
  perdite e separazioni
erano fortemente legati a
    episodi depressivi
    (Kendler et al. 2003),
oltre a episodi traumatici
         con la «T»
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IL RUOLO
   DELLO
 STRESS E
DEL TRAUMA
 NEL DSM V
DISTURBO                   FATTORI STRESSANTI             ATTACCAMENTO
                           E/O TRAUMATICI

Disturbo della fluenza con Stress come fattore            /
esordio nell’infanzia      esacerbante

Disturbo da deficit di     Abuso nell’infanzia            Trascuratezza, adozioni
attenzione/iperattività                                   multiple

Disturbi da tic            Fattori stressanti spesso      /
                           peggiorano il disturbo
Disturbo depressivo        Esperienze infantili avverse
maggiore
Disturbo depressivo        /                              Perdita dei genitori o
persistente (distimia)                                    separazione dei
                                                          genitori

Disturbo disforico         Stress, traumi interpersonali /
premestruale
Disturbo d’ansia di        Fattori stressanti (morte di Iperprotezione e intrusività
separazione                un genitore, allontanamento dei genitori
                           da casa, genitorialità)

Mutismo selettivo          /                               Inibizione sociale dei
                                                           genitori; genitori
                                                           iperprotettivi, controllanti
Fobia specifica            Evento traumatico o             Iperprotettività genitoriale;
                           osservazione di evento          perdita di un genitore o
                           traumatico occorso ad altri     separazione
                           (abuso fisico o sessuale)
Disturbo d’ansia sociale   Esperienza stressante o
                           umiliante;

                           Maltrattamento e avversità
                           infantili
Disturbo di panico         Abuso sessuale o fisico
                           infantile; fattori stressanti
Agorafobia                Eventi negativi in età        Ridotto calore e
                          infantile                     iperprotettività

Disturbo d’ansia          Avversità infantili           Iperprotettività genitoriale
generalizzata
Disturbo ossessivo-       Abuso fisico e sessuale       /
compulsivo                infantile; altri eventi
                          traumatici
Disturbo di dismorfismo   Abuso infantile               trascuratezza
corporeo
Disturbo da accumulo      Eventi di vita stressanti e
                          traumatici
Disturbo dissociativo     Eventi traumatici e/o abusi   trascuratezza
dell’identità             nell’infanzia
Amnesia dissociativa      Esperienze traumatiche        Traumi interpersonali
                          singole o ripetute
Disturbo di                 Abuso fisico e/o sessuale     Traumi interpersonali
depersonalizzazione/                                      nell’infanzia (abuso
derealizzazione                                           emotivo e trascuratezza)
Disturbo da sintomi         Evento stressante recente     /
somatici
Disturbo da ansia di        Forte stress o minaccia per   /
malattia                    la vita dell’individuo
Disturbo di conversione     Maltrattamento e/o abuso;     /
                            eventi di vita stressanti

PICA                        /                             abbandono

Disturbo da ruminazione     Situazioni di vita stressanti Abbandono; problemi nella
                                                          relazione genitore-bambino

Disturbo evitante/          /                             Ansia familiare
restrittivo dell’assunzione
di cibo
Anoressia nervosa           Evento stressante            /

Bulimia nervosa             Abuso sessuale e/o fisico    /

Enuresi/encopresi           Eventi stressanti            /

Insonnia                    Eventi stressanti            /

Disturbo da                 Stress psicologico           /
ipersonnolenza
Disturbi dell’arousal del   Stress psicologico           /
sonno non-rem
Disturbo da incubi          Stress psicologico acuto o   /
                            cronico
Disturbo erettile           Disturbo da stress post-
                            traumatico
Disturbo del desiderio      Fattori stressanti durante   Prime relazioni con il
sessuale e dell’eccitazione l’infanzia                   caregiver
sessuale femminile
Disturbo del dolore          Abuso sessuale e/o fisico   /
genito-pelvico e della
penetrazione
Disturbo del desiderio       Traumi nell’infanzia        /
sessuale ipoattivo
maschile
Disturbo oppositivo-         /                           Clima familiare rigido e
provocatorio                                             negligente
Disturbo esplosivo           Traumi emotivi              /
intermittente
Disturbo della condotta      Abuso fisico e sessuale     Rifiuto e trascuratezza
                                                         genitoriale; frequenti cambi
                                                         di caregiver
Disturbo da uso di           /                           Situazione familiare
cannabis                                                 instabile e violenta
Disturbo da uso di         Maltrattamenti e traumi    /
inalanti                   nell’infanzia

Disturbo da uso di         /                          Ambiente domestico
stimolanti                                            instabile
Disturbo da uso di altra (o Traumi o maltrattamenti
sconosciuta) sostanza       nell’infanzia
Disturbo antisociale di    Abusi                      Incuria, genitori instabili o
personalità                                           imprevedibili
Disturbo borderline di     Abuso fisico e sessuale    Incuria; perdita precoce di
personalità                                           un genitore
Disturbo voyeuristico      Abuso sessuale infantile   /

Disturbo esibizionistico   Abuso sessuale ed emotivo /
                           infantile

Disturbo pedofilico        Abusi sessuali infantili
DISTURBO                    FATTORI STRESSANTI            ATTACCAMENTO
                            E/O TRAUMATICI

Disturbo reattivo                                         Trascuratezza grave,
dell’attaccamento                                         ripetuti cambiamenti
                                                          caregiver primari
Disturbo da impegno                                       Trascuratezza grave,
sociale disinibito                                        ripetuti cambiamenti
                                                          caregiver primari
Disturbo da Stress Post-    Evento traumatico o           Per il bambini, trauma
traumatico                  osservazione di evento        perpetrato da un caregiver
                            traumatico occorso ad altri
Disturbo da stress acuto    Evento traumatico, più        /
                            storia di traumi precedenti
Disturbo dell’adattamento Eventi di vita stressanti       /
DSM V
              !
          Il ruolo del trauma
        in ambito relazionale
con le figure di attaccamento, dello
 stress traumatico                e
         dello stress estremo
sono evidenti nelle varie categorie
      diagnostiche del DSM V
Le esperienze sfavorevoli in età infantile, e
    il DSM V, ponendo l’enfasi in questi
elementi, alla base di salute mentale e fisica,
 significa che i servizi per la salute mentale
   devono dedicarsi all’età evolutiva con
 strumenti mirati sul trauma, capendo che
questi possono poi contribuire a sviluppare
            dei disturbi complessi.
   I servizi per l’infanzia e l’adolescenza
     sono fondamentali in questa nuova
         focalizzazione del DSM V
            e delle ultime ricerche
L’80 % dei bambini con traumi per esposizione a
traumi interpersonali, solo il 25% avevano la diagnosi
  di PTSD (van der Kolk e Spinazzola). Avevano in
 realtà patterns di regolazione emotiva e fisiologica e
      per tranquillizzarsi facevano presentavano
automutilazione, disturbi del sonno, dolori, problemi
    nel campo del linguaggio e della coordinazione
motoria fine. Erano dipendenti, anche con chi abusava
     di loro. Si sentivano senza valore e diffidenti.
Non si concentravano, avevano pochi amici. Tendenza
 ad essere vittimizzati ancora. Problemi quindi con la
  regolazione emotiva, la dissociazione, attenzione,
concentrazione, comportamenti a rischio, aggressività,
       controllo degli impulsi e auto immagine.
         Hanno tutti questi sintomi dovuto alla
         traumatizzazione ma non hanno PTSD
IL RUOLO DEL TRAUMA E DELLO STRESS
TRAUMATICO NEI DISTURBI MENTALI
                      !
    Le esperienze sfavorevoli infantili
       (ESI, childhood adversities»)
 sono associate al 44% delle psicopatologie
  durante lo sviluppo e il 30% negli adulti
      e sono le cause più frequenti di
      disturbipsicologici a tutte le età.
 Le Childhood adversities sono le cause più
frequenti di disturbi psicologici a tutte le età
       (Archives of Psychiatry, 2010)
CHE COSA SI INTENDE PER ADVERSE
 CHILDHOOD EXPERIENCES (ACES)?
                                 !
      Qualsiasi delle seguenti esperienze vissute all’interno del
      contesto famigliare prima dei 18 anni:
1.    Abuso fisico ricorrente
2.    Abuso psicologico ricorrente
3.    Abuso sessuale
4.    Presenza di un una persona dipendente da alcol o da sostanze
      all’interno del nucleo famigliare
5.    Presenza di una persone incriminata per un reato all’interno della
      famiglia
6.    Un membro della famiglia gravemente depresso, con disturbi
      mentali conclamati, istituzionalizzato o suicidario
7.    Presenza di una madre che viene trattata in modo violento
8.    Presenza di un solo o nessun genitore
9.    Trascuratezza fisica
10.   Trascuratezza emotiva
ESPERIENZE TRAUMATICHE E SALUTE

                            !
Nello studio realizzato da Kaiser Permanente ed il Center for
    Disease Control sulle esperienze sfavorevoli in età infantile su
    17,337 pazienti adulti del S.S.N.
d   11.0% hanno riferito di essere stati vittime di abusi emotivi
    durante l’infanzia;
d    30.1% riferivano abusi fisici;
d    23.5% erano stati esposti ad alcolismo in famiglia;
d    19.9% abusi sessuali;
d    18.8% a malattia mentale;
d    12.5% avevano assistito a violenza sulle loro madri;
d     4.9% riportavano abuso di droghe in famiglia.
Le avversità nell’infanzia sono comuni, spesso concomitanti e fortemente associati
all’esordio di un disturbo psichiatrico negli adolescenti negli USA
L’IMPATTO DEL TRAUMA
     SULLA SALUTE
                               !
È stata riscontrata una forte relazione causa-effetto tra l’ampiezza
 di esposizione alle Adverse Childhood Experiences (ACEs) e i
fattori di rischio tra le varie cause principali di morte negli adulti.
   Malattie quali attacco ischemico cardiaco, cancro, malattia
  cronica polmonare, fratture scheletriche, malattie al fegato,
 così come scarsa autovalutazione della salute hanno mostrato
       una relazione all’ampiezza delle esposizioni infantili.

  I risultati suggeriscono che l’impatto di esperienze infantili
     negative sulla salute da adulti sia forte e cumulativa.
                                                (Felitti et al., 2012)
Questo studio conferma altre ricerche precedenti che
avevano trovato una relazione altamente significativa
tra esperienze sfavorevoli in età infantile e
depressione, tentativi di suicidio, alcolismo, abuso
di sostanze, promiscuità sessuale, violenza
domestica, ecc. Inoltre, più esperienze sfavorevoli
nell’infanzia erano presenti, più le persone erano a
rischio di sviluppare disturbi cardiaci, tumori, diabete,
disturbi del fegato, ecc.
Felitti VJ, Anda RF, Nordernberg D, et al. Relationship of childhood abuse to many of the
leading causes of death in adults: the adverse childhood experiences (ACE) study. Am J Prev
Med. 1998; 14(4): 245-258.
A causa dell’influenza del
    trauma sul sistema dello
stress, questi bambini sono più
    soggetti allo sviluppo di
   patologie croniche come il
   diabete, la pressione alta,
          ictus o infarti
   (Proceedings of the National
    Academy of Sciences, 2013)
"   L’esposizione ad eventi stressanti ad un’età precoce rende
    il cervello meno resistente agli effetti degli eventi stressanti
    successivi. Se lo stress è cronico, esso produce livelli tossici
    di neurotrasmettitori che uccidono le cellule del cervello,
    in modo particolare nell’ippocampo.
"   Il maltrattamento e la trascuratezza sui minori potrebbe
    contribuire all’insorgenza di praticamente tutti i tipi di
    patologia. Nel cervello dei giovani adulti maltrattati o
    trascurati durante l'infanzia è possibile osservare
    cambiamenti specifici in regioni chiave sia interne che
    attigue all'ippocampo. Questi cambiamenti possono
    rendere i soggetti molto più vulnerabili all’insorgenza di
    depressione, PTSD e dipendenze (Martin Teicher, 2013).
    Alti livelli di ormoni dello stress associati al
    maltrattamento possono danneggiare l’ippocampo che, a
    sua volta, può influenzare l’abilità dei soggetti di
    affrontare gli eventi stressanti nel corso della vita.
Il maltrattamento nell’infanzia e la trascuratezza
 sono associati quindi con anomalie strutturali e
  funzionali in diverse aree cerebrali, incluso la
  corteccia prefrontale (logica e ragionamento),
corpo calloso (integrazione dell’emisfero destro e
sinistro), amigdala (riconoscimento della faccia e
    paura), lobo temporale (linguaggio, ecc.).
        L’abuso influisce anche sul sistema
    neuroendocrino, alterando la produzione
  dell’ormone regolatore dello stress cortisolo e
     dei neurotrasmettitori come adrenalina,
      dopamina, serotonina, che influiscono
         sull’umore e sul comportamento.
Oggi sappiamo che le esperienze possono continuare ad
  avere un impatto sulle strutture cerebrali nel corso della
nostra intera esistenza, modificando le connessioni che si
stabiliscono nelle reti neurali. Il modo in cui le esperienze
   traumatiche possono rimanere nella memoria non è un
         fatto mentale, ma è fisico, cioè come ricordo
 immagazzinato in una rete neurale non elaborato, perché
la capacità di elaborare l’informazione traumatica rimane
    interrotta. Le esperienze con emozioni intense creano
    circuiti di memoria implicita nel sistema limbico che
 possono durare una vita, una volta che il consolidamento
 complesso di queste tracce di memoria viene completato.
Questi circuiti consolidati sono chiusi in sinapsi durevoli
      e speciali. Per questo i ricordi emotivi sono tenaci.
                    «L’abuso è finito a 12 anni
 la vergogna, la rabbia e la paura sono rimaste per tutta la vita»
I ricordi di eventi traumatici rimangono
non verbali, frammentati, intrusivi e de-
  contestualizzati (Brewin et al., 1996). Il
ricordo originale rimane intatto prima di
   essere elaborato                   ed è
        quello che causa i sintomi.

   Così le esperienze traumatiche ed
emotivamente stressanti, se non elaborate
 diventano la base di patologia, ha una
     base neurobiologica (DSM V)
Le esperienze sono tradotte in
ricordi fisici immagazzinati. Quello
  che crea disagio nel PTSD, non è
l’esperienza in sè ma il suo ricordo
             (van der Kolk, 2000)
I ricordi e l’EMDR
"
                             !
    Molti studi e ricerche hanno evidenziato negli ultimi anni,
    come sia fondamentale lavorare sul ricordo vero e proprio di
    eventi traumatici o molto stressanti per facilitare le
    remissione di sintomi e del disagio legato a tali esperienze. In
    questo senso, il ruolo della memoria e di come l’evento
    rimane registrato, codificato e immagazzinato nella memoria
    è risultato di particolare importanza.
"   L’intuizione di Francine Shapiro è stata proprio questa, e cioè
    che quello che bisognava trattare terapeuticamente era il
    ricordo traumatico. Sviluppando           il protocollo EMDR
    standard, in 8 fasi Shapiro ha trovato il modo di rielaborare il
    ricordo in modo che non solo non produca più disagio ma che
    porti ad integrare l’esperienza traumatica nella propria storia
    in modo sereno e funzionale per la persona.
I ricordi traumatici
            !
I trattamenti che sono riconosciuti
  dalle linee guida internazionali
come più efficaci sono quelli che si
focalizzano sul ricordo del trauma,
 soprattutto sul ricordo episodico
  dell’evento traumatico, come il
          TFCBT e l’EMDR
EMDR è uno dei modelli
psicoterapeutici che è cresciuto di più
          negli ultimi anni.

Nell’EMDR non cancelliamo i ricordi di
esperienze emotive negative e implicite,
     ma li elaboriamo, sbloccando
          le connessioni neurali
     che contengono questi ricordi:
         questo si chiama anche
      riconsolidamento del ricordo
EMDR
d   L’EMDR rappresenta
                               !
                              oggi un   importante sviluppo in
    psicoterapia legato all’elaborazione dell’informazione. Si
    basa su un processo fisiologico naturale.
d   Metodo clinico strutturato e complesso. E’ un metodo
    articolato (8 fasi).
d   La desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva sono il
    risultato dell’elaborazione adattiva a livello neurofisiologico.
d   Offre un nuovo modo di vedere la patologia: informazione
    immagazzinata in modo non funzionale. Si focalizza sul
    ricordo vero e proprio, non sulla reazione o sulla patologia.
L’EMDR è insieme
      alla terapia
   comportamentale
focalizzata sul trauma
   (TFCBT) la più
 efficace per il PTSD
LINEE GUIDA PER LA PRATICA
                 CLINICA
d    American Psychological Association
d   International Society for Traumatic Stress Studies
    (ISTSS)
d   Veterans Health Affairs e Ministero della Difesa
    U.S.A.
d   American Psychiatric Association
d    National Institute for Clinical Excellence (NICE), UK
d   Federal Sustance abuse and Mental Health
    Administration USA
d    World Health Organization (2013)
La base dell’EMDR: le componenti del
 ricordo e la stimolazione bilaterale
    alternata (movimenti oculari)
                  !
           immagine traumatica
             cognizione negativa
            emozioni disturbanti
              sensazioni fisiche
                      +
          stimolazione bilaterale

          Doppia focalizzazione
              (dual focus)
La forza dell’EMDR consiste nell’evocare dapprima il
ricordo traumatico in tutte le sue componenti (visiva,
emotiva, cognitiva e fisica, vale a dire attraverso le
sensazioni del corpo), poi nello stimolare il sistema
adattivo di elaborazione dell’informazione che fino a quel
momento non era ancora riuscito a digerire l’impronta non
funzionale. Si pensa che i movimenti oculari, paragonabili
a quelli che si verificano spontaneamente durante il sonno
REM, possano stimolare il sistema naturale di guarigione
del cervello perché completi quello che non era riuscito a
fare da solo. Come esistono alcuni rimedi naturali
impiegati da secoli per le proprietà attivanti di meccanismi
naturali di guarigione del corpo dopo un trauma sembra
proprio che i movimenti oculari dell’EMDR siano un
meccanismo naturale che accelera la guarigione da uno
shock psicologico.
Elaborazione Adattiva
                 dell’Informazione
                          !
I movimenti oculari tendono a stimolare il meccanismo che
riattiva la capacità del sistema di elaborazione
dell’informazione, permettendogli di recuperare
dell’informazione da una rete mnemonica diversa dove il
paziente troverà insight, comprensione e consapevolezza.
Ricerca sui movimenti oculari effetti su:
  d   Vividità
  d   Emozioni
  d   Richiamo associativo di ricordi autobiografici
Gunter & Bobner, 2008, Behaviour Research and Therapy 46 (913-931)
"   Durante i movimenti oculari fanno “associazioni
    spontanee” . I pazienti attraversano un’ampia rete di
    ricordi uniti gli uni agli altri da frammenti diversi. Spesso
    cominciano a rammentare altre scene collegate allo stesso
    evento traumatico, sia perché sono della stessa natura (per
    es. altri episodi di umiliazioni in famiglia) sia perché
    sollecitano le stesse emozioni (come un’identica sensazione
    di impotenza). AI pazienti accade sovente di provare
    potenti emozioni che risalgono in superficie anche se fino a
    quel momento non erano direttamente accessibili.
"   In una seduta EMDR è evidente come i movimenti oculari
    favoriscono un rapido accesso ai canali associativi legati al
    ricordo traumatico scelto come target. Man mano che
    questi canali sono attivati, possono collegarsi alle reti
    cognitive che invece contengono l’informazione ancorata
    nel presente, sciogliendo l’impronta neurologica della
    paura , della disperazione, ecc.
EMDR consente
                       !
"   Rivivere il trauma in sicurezza data dal
    setting terapeutico.
"   Desensibilizzazione nei confronti del ricordo.
"   Cambiamento della prospettiva cognitiva.
"   Narrativa.
"   Ricollocazione dell’evento nel passato.
"   Assimilazione e integrazione dell’esperienza.
EMDR e attaccamento
               !
Il grande contributo dell’EMDR al nostro lavoro clinico è quello di
rendere più funzionali e costruttivi i ricordi episodici legati alle
dinamiche familiari disfunzionali e alle figure di attaccamento.
Quello che ha sempre comportato anni di terapia ora lo possiamo
raggiungere in modo più mirato e più efficace, e dopo aver
lavorato su questi ricordi di schemi familiari e relazionali
disfunzionali il paziente non solo risolve le emozioni disturbanti
legate a questi ricordi, ma è consapevole del processo che fa (lo
capiamo dai feedback che dà durante l’elaborazione) e soprattutto
rafforza gli aspetti della sua autostima, del senso del Sé, è più
centrato sul qui ed ora, ha più fiducia sulle sue capacità e sul suo
valore come persona e allo stesso tempo questo processo di
differenziazione ha degli effetti sul suo sistema familiare.
Adaptive Information Processing Model

                            !
"   Le associazioni e la ristrutturazione cognitiva in genere
    avvengono in terapie verbali attraverso l'interazione
    verbale tra paziente e terapeuta. Utilizzando la
    stimolazione bilaterale alternata, mentre il pz è
    focalizzato su un ricordo episodico traumatico (T o t),
    si vede il processo di elaborazione che fa spontamente
    il pz, trasformando le emozioni disturbanti (paura,
    ansia, vergogna, dolore, dolore). Questo avviene
    attraverso nuove connessioni che portano
    naturalmente al pz a fare una ristrutturazione
    cognitiva, facendo nuovi links o associazioni cognitive,
    ma senza l'input del terapeuta
L’efficacia dell’EMDR nel trattamento del trauma è stata
                   supportata dalla ricerca neurobiologica.

"
                                        !
    La ricerca riguardante l’EMDR è una delle prime in cui sono stati evidenziati i
    cambiamenti neurobiologici che si verificano durante ogni seduta di
    psicoterapia, rendendo l’EMDR il primo trattamento psicoterapeutico con
    un’efficacia neurobiologica provata. Le scoperte in questo campo confermano
    l’associazione tra i risultati clinici della terapia con EMDR e alcuni cambiamenti
    a livello delle strutture e del funzionamento cerebrale. Questo ha reso l’EMDR la
    prima psicoterapia con un provato effetto neurobiologico e mostra parte dei
    meccanismi che sottendono questo trattamento estremamente efficace per il
    Disturbo da Stress Post-Tramatico

"   Cambiamenti dell’attivazione delle aree (EEG con 256 canali) da area limbica
    prefrontale e somatica sensoriale a area temporale superiore sinistra ,
    normalizzando in patterns cognitivi invece di limbici (Pagani, 2013)

"   L’emdr è un trattamento terapeutico che provoca dei cambiamenti biologici, e
    neurofisiologici (aumenta il volume dell’ippocampo, normalizza I livelli di
I CAMBIAMENTI IN PSICOTERAPIA

                                              !
                                        RISONANZA
    SPECT                               MAGNETICA                            EEG

Nel corso degli anni con il miglioramento delle tecniche strumentali di rilevazione anatomo-fisiologica
è stato possibile identificare il livello funzionale al quale le varie tecniche psicoterapiche, EMDR in
primis, agiscono durante il processo di guarigione clinica.
                                                                                         Pagani et al., 2012
EMDR E NEUROIMMAGINI
         !
EMDR E NEUROIMMAGINI
         !
!
SAN GIULIANO DI PUGLIA
          !
SAN GIULIANO DI PUGLIA: LA
                     RICERCA
                                        !

d   Durante la fase sintomatica a seguito dell’esposizione ad eventi traumatici:
    prevalente attivazione prefrontale
d   Dopo la scomparsa dei sintomi l’attivazione si sposta verso le aree cognitive-
    associative
d   Nei pazienti cronicamente esposti ad eventi traumatici, la risposta neurobiologica
    era simile a quella riscontrata nel campione sano
Efficacy Of EMDR Treatment With Traumatized
   Children: Psychological, Neuroendocrine And
          Electrophysiological Implications
Trentini C, Fania P, Pagani M, Speranza A.M, Nicolais G, Sibilia A, Verardo AR,
                            Inguscio L, Ammaniti M
RISULTATI
                 !
"    Spostamento dell’attivazione dalle regioni
    limbiche e prefrontali alle aree
    temporoparietale sinistra

"     Questi dati evidenziano, nei bambini,
    un’elaborazione cognitiva dell'evento
    traumatico a seguito della terapia EMDR,
    insieme ad decremento significativo delle
    esperienze emotive negative
C’è un cambiamento significativo
nell’attivazione delle aree dopo la
  terapia con EMDR, da regioni
limbiche con una valenza emotiva
elevata a regioni corticali con una
 valenza associativa. Questo offre
 una base neurobiologica forte nel
        trattamento EMDR
                          (Pagani, 2012)
!

L’EMDR favorisce l’integrazione adattiva
delle memorie traumatiche migliorando la
connettività corticale e la conseguente
diminuzione
L’EMDR favorisce un’integrazione multisensoriale
adattiva degli aspetti dissociati dell’esperienza
traumatica.
Aumento e normalizzazione dei livelli basali di
cortisolo dopo il trattamento con EMDR
Journal of Clinical Psychology,Vol. 58 Issue 12, 2002
"   Siamo in una fase in cui siamo consapevoli che non ci
    possiamo limitare come psicoterapeuti a far stare meglio le
    persone, ma possiamo cambiare le funzioni fisiche e la
    struttura dei loro cervelli, tenendo presente che I sistemi
    emotivi antichi hanno un potere indipendente dai processi
    neocorticali.
"   Il cervello continua a rimodellarsi in risposta a queste
    esperienze. La comprensione della neuroplasticità ci sta
    dimostrando come la psicoterapia può stimolare
    l’attivazione neurale e può riorganizzare le informazioni
    legate alle esperienze di traumi dell’attaccamento a livello
    di connessioni neurali.
"   Tendiamo a dimenticare quanto giovane è questo campo e
    quanto poco sappiamo veramente.
"   Le Neuroscienze è un campo in continua evoluzione e uno
    dei contributi più importanti lo sta dando alla psicoterapia.
Conclusioni
                        !
"   Le esperienze terapeutiche possono cambiare in
    profondità i segni e le conseguenze di traumatizzazioni
    precoci e croniche.

"   Attraverso la terapia con EMDR imparano a creare una
    storia di vita e in particolare una storia della loro infanzia
    più coerente e con una prospettiva costruttiva. Possono
    acquisire più sicurezza emotiva ed essere in grado di
    formare una buona relazione con I propri figli
    (indipendentemente da quanta trascuratezza, abuso e
    traumatizzazione c’è stata nella loro infanzia)
Risultati clinici della terapia EMDR

                           !
"   I pazienti sviluppano la capacità di auto-regolazione,
    di consapevolezza della propria storia, di empatia
    soprattutto nelle relazioni affettive.
"   Questi sono stati i temi che hanno accompagnato la
    maggior parte degli approcci teorici in psicoterapia e
    psicopatologia. Il valore aggiunto che abbiamo oggi è
    di poter lavorare direttamente sul ricordo di eventi
    che rappresentano questi traumi relazionali e
    risolverli attraverso l’elaborazione tipica che avviene
    nelle sedute di EMDR.
Conclusioni
                    !
"   Dal 1989 abbiamo avuto la possibilità di lavorare con
    un metodo che ci ha permesso di vedere questi aspetti
    ripetutamente con ogni paziente, qualunque fosse la
    sua diagnosi o la sua storia. Stiamo assistendo ad una
    rivoluzione lavorando in questo modo perché
    osserviamo in diretta come il cervello è capace di
    riorganizzarsi, riconsolidando i ricordi nelle reti,
    facendolo naturalmente, sviluppando la capacità
    innata del paziente di guarire.
"    È sempre più entusiasmante vedere i percorsi di
    elaborazione che fanno i pazienti in ogni seduta di
    EMDR.
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