DSM V Principali cambiamenti rispetto al DSM-IV - Seminario d'approfondimento Prof. Pasquale Chianura Corso di Psicologia Clinica dello Sviluppo ...
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DSM V Principali cambiamenti rispetto al DSM-IV Seminario d’approfondimento Prof. Pasquale Chianura Corso di Psicologia Clinica dello Sviluppo Anno Accademico 2013-2014
Il DSM V: verso un migliore approccio dimensionale alla diagnosi Per far fronte alla condizione di “eterogeneità” dei sintomi contemporanei e al conseguente alto livello di comorbidità diagnostica il DSM V pone molta attenzione alla valutazione dimensionale del sintomo Come? Attraverso una più attenta focalizzazione su determinati indicatori clinici: Condivisione di substrati neurali Caratteristiche familiari Fattori di rischio genetici Specifici fattori di rischio ambientali comorbilità Marker biologici Antecedenti temperamentali risposta al trattamento Similarità dei sintomi Decorso della malattia
Nel quadro clinico di ogni disturbo oltre i criteri diagnostici vi è la presenza di Specificatori (specificare se…)liddove è necessario evidenziare il livello di gravità del disturbo e la presenza/assenza di criteri determinanti Ad esempio: Disturbo dello spettro autistico specificare la gravità attuale: il livello di gravità si basa sulla compromissione della comunicazione sociale e sui pattern di comportamento ristretti,ripetitivi(vedi Tabella) Specificare se: Con o senza compromissione intellettiva associata Con o senza compromissione del linguaggio associata …
Oppure nel caso del Disturbo Ossessivo Compulsivo(DOC) Specificatori ↓ Specificare se: con insight buono o sufficiente (l’individuo crede che la casa sicuramente, o probabilmente, non brucerà) con insight scarso (l’individuo crede che probabilmente la casa brucerà se la stufa non viene controllata 30 volte) con insight assente/convinzioni deliranti (l’individuo è convinto che la casa brucerà se la stufa non viene controllata 30 volte)
∙ Il Sistema multiassiale Il DSM V propone una documentazione delle diagnosi non assiale (in passato Asse I,AsseII,AsseIII), con notazioni separate per alcuni importanti fattori psicosociali e contestuali ( in passato Asse IV) e la disabilità (in passato AsseV) ∙ Al fine di aumentare la specificità diagnostica, il DSM V ha sostituito la precedente designazione NAS(non altrimenti specificato) con due opzioni per l’indirizzo clinico: disturbo con altra specificazione e disturbo senza specificazione (quando il clinico determina che vi sono evidenze per specificare la natura della manifestazione,allora è possibile attribuire la diagnosi con altra specificazione; al contrario quando il clinico non è in grado di specificare e descrivere ulteriormente la manifestazione clinica, allora è possibile utilizzare la diagnosi senza specificazione. → più flessibilità decisionale all’operatore clinico
Disturbi del Neurosviluppo *Denominazione Disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) sostituisce il termine ritardo mentale *I Disturbi della comunicazione comprendono: Il Disturbo del linguaggio (che unisce i precedenti disturbo della espressione del linguaggio e disturbo misto della espressione e della ricezione del linguaggio) Il Disturbo fonetico-fonologico (in precedenza disturbo della fonazione) Il Disturbo della fluenza con esordio nell’infanzia (in precedenza balbuzie) Il Disturbo della comunicazione sociale(pragmatica) una nuova condizione che comporta persistenti difficoltà nell’uso sociale della comunicazione verbale e non verbale
Il Disturbo dello spettro dell’ autismo riunisce Il disturbo autistico(autismo) Il disturbo di Asperger Il disturbo disintegrativo dell’infanzia Il disturbo di Rett Il disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato n.b. specificatori : livello di gravità,livello di sviluppo,età cronologica →dalla varietà di tali fattori deriva il termine “spettro” Il Disturbo da deficit di attenzione/iperattività(DDAI) La descrizione dell’età di esordio è stata modificata( da “alcuni sintomi di iperattività-impulsività o di disattenzione che causano menomazione devono essere stati presenti prima dei 7 anni di età” a “diversi sintomi di disattenzione o di iperattività-impulsività erano presenti prima dei 12 anni”) ora è possibile una diagnosi in comorbidità con un disturbo dello spettro dell’autismo per gli adulti cut off di 5 sintomi (invece dei 6 richiesti per gli individui più giovani, sia per disattenzione, sia per iperattività-impulsività)
Il Disturbo specifico dell’apprendimento unisce le precedenti diagnosi di Disturbo della lettura Disturbo del calcolo Disturbo dell’espressione scritta Disturbo dell’apprendimento non altrimenti specificato Disturbi del movimento Disturbo dello sviluppo della coordinazione Disturbo da movimento stereotipato Disturbo di Tourette Disturbo persistente (cronico) da tic motori o vocali Disturbo transitorio da tic Disturbo da tic con altra specificazione Disturbo da tic senza specificazione
I Disturbi dello spettro della Schizofrenia ∙Sono stati operati due cambiamenti al Criterio A per la schizofrenia:1)l’eliminazione dell’attribuzione speciale di deliri bizzarri e allucinazioni uditive schneideriane di primo ordine;2) l’aggiunta della richiesta che almeno uno dei sintomi del Criterio A debba essere deliri,allucinazioni o eloquio disorganizzato ∙ I sottotipi della schizofrenia del DSM IV sono stati eliminati a causa della loro limitata stabilità, della poca attendibilità e della scarsa validità diagnostica. Per contro nella Sezione III del DSM V è compreso un approccio dimensionale che valuta la gravità dei principali sintomi della schizofrenia ,al fine di cogliere la rilevante eterogeneità dei sintomi e gravità manifestata dagli individui con disturbi psicotici. ∙ Il disturbo schizoaffettivo viene riconcettualizzato in termini di diagnosi longitudinale anziché di osservazione trasversale –più simile a schizofrenia,disturbo bipolare e disturbo depressivo maggiore, che sono collegati in questa condizione- e richiede che un episodio dell’umore maggiore sia presente per la maggior parte della durata totale del disturbo dopo che il Criterio A è stato soddisfatto
Disturbi Bipolari e disturbi correlati I criteri diagnostici per i disturbi bipolari presentano cambiamenti sia nell’umore sia nell’attività sia nell’energia. La diagnosi del DSM IV di disturbo bipolare I,episodi misti- che richiede che l’individuo soddisfi pienamente e contemporaneamente i criteri sia per la mania che per l’episodio depressivo maggiore- è sostituita da un nuovo specificatore “con caratteristiche miste”. Disturbo Bipolare e disturbi correlati con altra specificazione comprende la categorizzazione di individui con una storia pregressa di disturbo depressivo maggiore i cui sintomi soddisfano pienamente i criteri per l’ipomania,a eccezione del criterio della durata(cioè l’episodio dura solo due o tre giorni invece dei 4 o più consecutivi richiesti). Una seconda condizione che costituisce una variante del disturbo bipolare e disturbi correlati con altra specificazione,è che vi sono troppo pochi sintomi dell’ipomania per soddisfare pienamente i criteri per la sindrome bipolare II,anche se la durata,almeno 4 giorni consecutivi, è sufficiente. ∙ Specificatore per l’ansia
Disturbi Depressivi Per evitare il rischio di sovradiagnosi e sovratrattamento del disturbo bipolare nei bambini,viene inclusa una nuova diagnosi Disturbo da disregolazione dell’umore dirompente per individui fino ai 18 anni che presentano irritabilità persistente e frequenti episodi di discontrollo comportamentale estremo Disturbo depressivo persistente (comprende sia il disturbo depressivo maggiore cronico sia il precedente disturbo distimico) Lutto e depressione maggiore: differenziazione sintomatica in una nota esplicativa
I Disturbi d’ansia N.b. Il capitolo sui disturbi d’ansia non comprende più né il disturbo ossessivo- compulsivo (che si trova nel nuovo capitolo “Disturbo ossessivo- compulsivo e disturbi correlati”) né il disturbo post-traumatico da stress e il disturbo da stress acuto (che si trovano nel nuovo capitolo “Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti”) Disturbo di panico e agorafobia sono ora diagnosi separate Il Disturbo d’ansia di separazione e il mutismo selettivo sono ora classificati come disturbi d’ansia: diversamente dal DSM- IV i criteri diagnostici non specificano più che l’esordio debba avvenire prima dei 18 anni, e per gli adulti è stato aggiunto un criterio di durata “tipicamente di 6 mesi o più” per minimizzare il rischio di sovradiagnosi di paure transitorie.
Il Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati è un nuovo capitolo del DSM V. La categoria comprende: Disturbo ossessivo-compulsivo(DOC) Disturbo di dismorfismo corporeo Disturbo da accumulo(persistente difficoltà di gettare via o separarsi dai propri beni,a prescindere dal loro valore reale) Disturbo da escoriazione (stuzzicamento della pelle) Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati indotto da sostanze/farmaci Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati dovuto a un’altra condizione medica Tricotillomania(disturbo da strappamento di peli)
Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti La categoria comprende: Disturbo reattivo dell’attaccamento(relazione di attaccamento assente o fortemente sottosviluppata tra il bambino e i caregiver) Disturbo da impegno sociale disinibito(pattern di comportamento che implica un comportamento culturalmente inappropriato ed eccessivamente familiare con individui relativamente sconosciuti) Disturbo da stress post-traumatico (DSPT) Disturbo da stress acuto Disturbi dell’adattamento(presenza di sintomi emotivi o comportamentali in risposta a un evento stressante identificabile) Nota:i disturbi dell’adattamento possono essere diagnosticati in seguito alla morte di una persona cara quando l’intensità,la qualità o la persistenza delle reazioni di dolore eccedono quelle che possono essere normalmente attese→disturbo da lutto complicato persistente
I Disturbi Dissociativi I principali cambiamenti nei disturbi dissociativi presenti nel DSM V sono: ∙la derealizzazione è stata inclusa nel nome e nella struttura dei sintomi di ciò che in precedenza era definito disturbo di depersonalizzazione(che ora si chiama disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione) ∙La fuga dissociativa è ora uno specificatore dell’amnesia dissociativa e non una diagnosi separata ∙ I criteri per il disturbo dissociativo dell’identità sono stati modificati per indicare che i sintomi di disgregazione dell’identità possono essere riferiti dall’individuo o osservati da altre persone, e che i vuoti nella rievocazione degli eventi possono verificarsi per gli eventi quotidiani e non solo per gli eventi traumatici
Disturbi da comportamento dirompente,del controllo degli impulsi e della condotta Nuovo capitolo del DSM V che riunisce disturbi precedentemente compresi nel capitolo “Disturbi solitamente diagnosticati per la prima volta nell’infanzia, nella fanciullezza o nell’adolescenza” (cioè disturbo oppositivo-provocatorio,disturbo della condotta e disturbo da comportamento dirompente non altrimenti specificato) e il capitolo “Disturbi del controllo degli impulsi non classificati altrove”(cioè disturbo esplosivo intermittente,piromania e cleptomania). Questi disturbi sono tutti caratterizzati da problemi di autocontrollo delle emozioni e dei comportamenti. In particolare il DDAI si presenta frequentemente in comorbidità con i disturbi di questo capitolo ma viene elencato nei disturbi del neurosviluppo.
Nel DSM V i disturbi somatoformi vengono ora definiti come disturbi da sintomi somatici e correlati *Eliminati: disturbo di somatizzazione,ipocondria ,disturbo algico e disturbo somatoforme indifferenziato* Disturbo da ansia di malattia (diagnosticabile ex soggetti ipocondriaci con un elevato livello di ansia, a meno che l’ansia per la salute non sia meglio spiegata da un disturbo d’ansia primario, come il disturbo d’ ansia generalizzato) Fattori psicologici che influenzano altre condizioni mediche (nuovo disturbo mentale del DSMV) (presenza di uno o più fattori psicologici o comportamentali clinicamente significativi che influenzano negativamente una condizione medica,aumentando il rischio di sofferenza,morte o disabilità)
Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione A causa dell’eliminazione del capitolo “Disturbi solitamente diagnosticati per la prima volta nell’infanzia,nella fanciullezza e nell’ adolescenza” questo capitolo include disturbi come la pica e il disturbo da ruminazione. Il disturbo della nutrizione dell’infanzia e della prima fanciullezza è stato rinominato disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo. ∙Per l’anoressia nervosa è stato eliminato il requisito dell’amenorrea Bulimia nervosa→ riduzione della frequenza media minima richiesta di abbuffate e comportamento compensatorio inappropriato da due a una volta a settimana Disturbo da bing eating→identico criterio sopra esposto(una volta a settimana negli ultimi tre mesi invece che due giorni alla settimana per 6 mesi)
Disforia di genere Nuova classe diagnostica del DSM V. Cambiamento nella concettualizzazione delle caratteristiche che definiscono il disturbo attraverso l’enfatizzazione del fenomeno dell’ “incongruenza di genere” anziché dell’identificazione col sesso opposto, come era il disturbo dell’identità di genere nella versione diagnostica precedente. Viene sistematicamente utilizzato il termine genere invece di sesso perché il concetto di sesso è inadeguato quando ci si riferisce a individui con un disturbo dello sviluppo sessuale. Set di criteri evolutivi appropriatamente differenziati per bambini,adolescenti,adulti
Il termine “Disforia” è in riferimento alla sofferenza che può accompagnare l’incongruenza tra il genere esperito da un individuo e il genere assegnato. Molti soffrono se non riescono a ottenere gli interventi fisici desiderati attraverso un trattamento ormonale e/o chirurgico. Il termine attuale è più descrittivo rispetto al precedente termine “disturbo dell’identità di genere” in quanto si concentra sulla disforia come problema clinico e non sull’identità in sè
Disturbi di Personalità I criteri per i DISTURBI DI PERSONALITA’ presentati nella sezione II del DSM V non sono cambiati rispetto a quelli del DSM IV MA per il DSM V è stato sviluppato un approccio alternativo da sottoporre a ulteriori studi che è stato inserito nella Sezione III “Modello alternativo del DSM V per i disturbi di personalità” L’inclusione di entrambi i modelli nel DSM V è determinata dall’esigenza clinica di maggiore chiarezza ed approfondimento in merito all’eterogeneità dei sintomi → i pazienti tendono a presentarsi con “modelli di sintomi” che non corrispondono ad un solo ed unico disturbo di personalità
Nel Modello alternativo del DSM V i disturbi di personalità sono caratterizzati da compromissioni del funzionamento della personalità(Criterio A) e da tratti di personalità patologici(Criterio B) Criterio A: Livello di funzionamento della personalità I disturbi del funzionamento del Sé e Interpersonale costituiscono il nucleo della psicopatologia della personalità e in questo modello di diagnosi alternativa vengono valutati lungo un continuum Il funzionamento del Sé comprende l’identità e l’autodirezionalità; Il funzionamento Interpersonale comprende l’empatia e l’intimità (cinque livelli di compromissione)
Criterio B: Tratti di personalità patologici I tratti di personalità patologica sono organizzati in cinque grandi domini: Affettività negativa, Distacco,Antagonismo,Disinibizione e Psicoticismo All’interno dei cinque grandi domini di tratto vi sono 25 sfaccettature del tratto (trait facets) specifiche Affettività negativa(vs.Stabilità emotiva) Labilità emotiva Ansia Angoscia di separazione Sottomissione Ostilità Perseverazione Depressività Sospettosità Affettività ridotta
Distacco(vs.Estroversione) Ritiro Evitamento dell’intimità Anedonia Depressività Affettività ridotta Sospettosità Antagonismo(vs.Disponibilità) Manipolatorietà Inganno Grandiosità Ricerca di attenzione Insensibilità Ostilità
Disinibizione(vs. Coscienziosità) Irresponsabilità Impulsività Distraibilità Tendenza a correre rischi Perfezionismo rigido Psicoticismo(vs. Lucidità mentale) Convinzioni ed esperienze inusuali Eccentricità Disregolazione cognitiva e percettiva Criteri C e D:Pervasività e Stabilità Criteri E,F,G: Diagnosi Differenziale
La Sezione III comprende i criteri diagnostici per il disturbo di personalità antisociale,disturbo evitante di personalità,disturbo borderline di personalità,disturbo narcisistico di personalità, disturbo ossessivo-compulsivo di personalità,disturbo schizotipico di personalità (le attuali diagnosi dei disturbi di personalità paranoide,schizoide,istrionico e dipendente rientrano nella diagnosi di DP-TS (diagnosi di disturbo di personalità tratto-specifico che può essere formulata quando un disturbo di personalità è considerato presente,ma non vengono soddisfatti i criteri per un disturbo specifico) * tratto specifico elevato = rilevante ai fini diagnostici La valutazione del funzionamento della personalità e dei tratti di personalità è importante ai fini di un indagine sul “continuum” salute- malattia(adattamento-disadattamento, funzionalità-disfunzionalità)
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