Telve Valsugana "Biglietto da visita" - Grafiche Dalpiaz

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Telve Valsugana "Biglietto da visita" - Grafiche Dalpiaz
Telve
Valsugana
“Biglietto da visita” ®
Telve Valsugana "Biglietto da visita" - Grafiche Dalpiaz
Falegnameria

Agostini Pio                                s.a.s.
         di Roberto e Ivan

          • PORTE MASSICCE IN LEGNO
       • SERRAMENTI A BASSO CONSUMO
           ENERGETICO CERTIFICATI CE
              • ARCHI SU MISURA
                ... dal 1973

  Zona Artigianale, 4 - 38050 Telve (TN)
  Tel. 0461 766293 - Fax 0461 777263
www.agostinipiosas.it • info@agostinipiosas.it
Telve Valsugana "Biglietto da visita" - Grafiche Dalpiaz
Telve Valsugana
                                           La Giunta Comunale
         Sindaco: dott. Fabrizio Trentin                                              Assessore: dott. Walter Bailoni
 Riceve il martedì dalle 19.00 alle 20.00 su appuntamento                           Incarichi: ambiente e politiche sociali
               Venerdì dalle 08.30 alle 12.00                                                Riceve il martedì dalle 11.00
      Sabato dalle 08.30 alle 12.30 su appuntamento                                          alle 12.00 su appuntamento
                sindaco@comune.telve.tn.it                                                    giunta@comune.telve.tn.it

        Vicesindaco: sig. Paolo Stroppa                                         Assessore: dott.ssa Lorenza Trentinaglia
 Incarichi: Lavori pubblici e attività economiche                                     Incarichi: Cultura e istruzione
          Riceve tutti i giorni su appuntamento                                Riceve il lunedì dalle 17.00 alle 18.00 su appuntamento
               giunta@comune.telve.tn.it                                                      giunta@comune.telve.tn.it

                                               Assessore: ing. Patrizio Ferrai
                                           Incarichi: foreste, edilizia privata e sport
                                        Riceve il martedì dalle 18.30 alle 19.30 su appuntamento
                                                       giunta@comune.telve.tn.it

                     “La Collana di guide dei Paesi del Trentino”. “Biglietto da visita ®” è edita e stampata da
         Grafiche Dalpiaz s.r.l. - 38123 Ravina di Trento (TN) - Via Stella 11/b - Tel. 0461 913545 - www.grafichedalpiaz.com
Telve Valsugana "Biglietto da visita" - Grafiche Dalpiaz
Telve Valsugana
                                             Numeri ed indirizzi utili
Uffici comunali: 0461 766054                                                Polizia Municipale: 0461 758770
Biblioteca comunale: 0461 766714                                            Referenti per il Comune di Telve: 335 5964227
Ufficio postale: 0461 766002                                                Pattuglia Reperibile: 329 2107691 - 329 2107692
Farmacia: 0461 766084                                                       Comprensorio C3
Ambulatorio pediatrico: 0461 766304                                         Centralino: 0461 755555
Ambulatorio comunale: 0461 766025                                           Servizio tariffa RSU: 0461 755541
Ambulatorio infermieristico: dal lunedì al sabato 9.00-9.30                 N. verde per problemi inerenti lo smaltimento rifiuti: 800 703328
                             giovedì 8.30-9.00 tel. 0461 777319             Ufficio tecnico: 0461 754196
Guardia Medica: 0461 753125 0461 753016                                     Distretto sanitario n. 2: 0461 762572
Canonoica: 0461 766065 begin                                                Consultorio familiare: 0461 754638
Cassa Rurale Centro Valsugana: 0461 782577                                  Assistente sociale (giovedì ore 9.00-11.00): 0461 766736
Scuola materna: 0461 766315                                                 Trasporto pubblico Trentino Trasporti: 800 498504
Scuola elementare: 0461 766062                                              Soccorso alpino: 0461 233166
Scuola media “don L. Milani”: 0461 766072                                   VVF di Telve: 0461 766965

La scheda                                            Cap: 38050                                       Mercato settimanale: venerdì mattina
                                                     Festa del Patrono: S. Maria Assunta              Altitudine: 550 m s.l.m.
Abitanti: 2020                                                           (15 agosto)
Superficie: 64,85 km2                                Frazioni: Caverna, Dami, Martinelli, Parise      Sito Web: www.comune.telve.tn.it
Altitudine: 550 m s.l.m.                             Distanza da Trento: 49 km.                       E-mail: segreteria.telve@comuni.infotn.it
Telve Valsugana "Biglietto da visita" - Grafiche Dalpiaz
Telve Valsugana
              Posizione geografica                          Castelnuovo e Borgo Valsugana, ad
                                                            ovest con Telve di Sopra e Palù del Fer-
              Il comune di Telve si trova a 538 m. di       sina, a nord-ovest con Pinè, a nord con
              quota in Valsugana, sulla riva sinistra       Valfloriana e Castello di Fiemme e le
              del fiume Brenta che, attraversando           isole amministrative Cauriol (comune
              da ovest ad est il Trentino sud-orienta-      di Pieve Tesino) e Fregasoga-Spruggio
              le, collega il capoluogo Trento (distan-      (comune di Baselga di Pinè). È a 3 km
              te 38 Km dal paese) con il Veneto.            dalla statale n. 47 della Valsugana, che
              Il territorio di Telve si estende su 6.485    a ovest si dirige verso Trento e in dire-
              ettari, dislocati sulla sinistra idrografi-   zione opposta scende attraversando il
              ca del fiume lungo le pendici meridio-        Veneto fino a Padova. Il casello auto-
              nali del monte Salubio, nella catena          stradale di Trento Centro, a 39 km, dà
              del Lagorai ed è indicativamente com-         accesso alla A22 Brennero-Modena.
              preso tra il corso dei torrenti Ceggio,       La più vicina stazione ferroviaria dista
              ad ovest e il torrente Maso, ad est. Gli      3 km e appartiene alla linea Trento-
              abitanti sono circa 2000 concentrati          Venezia. Gli aeroporti internazionali
              principalmente nel Paese ma l’abitato         di riferimento sono Venezia e Verona,
              si estende in piccoli masi quali Parise,      entrambi a 140 km circa, mentre quel-
              Pozza, Martinelli e Dami tra i 393 metri      lo di Milano/Linate e quello di Milano/
              del fondovalle ai 2574 m. slm di Cima         Malpensa per i voli di linea intercon-
              delle Buse, al confine con i comuni di        tinentali distano rispettivamente 261
              Castello di Fiemme e Pieve Tesino.            km e 300 km.
              Confina ad est con i comuni di Pieve          Fa riferimento al sistema portuale del
              Tesino, Scurelle e Carzano, a sud con         capoluogo regionale Veneto.
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Telve Valsugana
Il territorio                              Le origini
La superficie del territorio comunale è    Il rinvenimento sulle alture di Borgo
prevalentemente occupata da boschi,        e Castel Pietro di reperti archeolo-
pascoli e zone agricole.                   gici risalenti all’epoca preistorica
Il pascolo, in parte abbandonato, è        dimostrerebbe la presenza di stan-
localizzato al di sopra dei 1000 m e       ziamenti umani anche nel territorio
con gli alpeggi di alta quota ricopre il   di Telve sin dall’età del bronzo.
25% del territorio. I boschi (62% del      I vari popoli che percorsero la valle
territorio) costituiti prevalentemente
                                           nella successiva età del ferro, indi-
da conifere sono dislocati al di sopra
                                           cati come Reti, furono caratterizzati
degli 800 m. e costituiscono la prin-
cipale risorsa per il Paese mentre la      da un’unità etnico culturale estesa
superficie agricola si estende preva-      al Trentino, alle Prealpi venete, al
lentemente sul conoide del torrente        Tirolo e alla Bassa Engadina. Tale
Ceggio, a valle dell’abitato.              origine comune si evidenzia nelle
                                           numerose concordanze tra nomi di
                                           località valsuganotte e altre, regio-
                                           nali ed extraregionali. Per quanto
                                           riguarda il nome Telve, troviamo
                                           corrispondenti in Alto Adige con
                                           “Telves”, in provincia di Como con la
                                           “Val d’Intelvi”. In Tirolo con “Tetfs” e
                                           nel feltrino con “Telva”.
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Telve Valsugana
L’abitato                                     la toponomastica evidenzia come questi
                                              nuclei siano individuati dal soprannome
Sul conoide alluvionale del torrente          del nucleo familiare più numeroso che
Ceggio, in posizione solatìa, è adagiato      in passato vi ha abitato o che tutt’ora
l’abitato di Telve (548 msm).                 lì vive: Dori, Dami, Batistori, Micheloni,
Oltre al centro principale, il comune di      Martinei, sono alcuni esempi.                  INSTALLAZIONE DI IMPIANTI
Telve è costituito da altre località abita-   Il centro storico dell’abitato di Telve pre-       IDRAULICO-SANITARI
te chiamate “masi”: si tratta di piccoli      senta una particolare struttura urbanisti-
ed isolati nuclei abitati, che “sono la de-   ca, essendo organizzato prevalentemen-
rivazione storica della schematizzazio-       te in rioni chiamati “cormèi”. Essi sono          Installazione di impianti idraulici
ne del territorio montano operata nella       costituiti da edifici addossati che contor-
zona di Telve dai due castelli feudali di     nano uno spazio aperto, generalmente            Riscaldamento a gas metano, gpl, legna
Castel Alto e di Arnana (Gorfer)”. A parte    un cortile alternato (almeno nel passato)      o gasolio sia tradizionali che a pavimento
Parise, situato a nord-ovest del paese,       da orti e fienili (Verone, Crestani) o più              Impianti di aspirazione
                                              raramente una piazzetta o un vicolo (So-
                                              tocesa, Steneghi). Gorfer (1990) riporta                     Pannelli solari
                                              che “in passato ogni cormèlo componeva                 Manutenzione degli stessi
                                              un’entità chiusa anche fisicamente. Delle
                                              chiusure con porte esterne rimangono i
                                              resti nel cormèlo de le Veròne.” Tranne
                                              che per i cormèi più antichi, anche in que-
                                              sto caso, come per i Masi, i toponimi cor-       Via Daman, 4 • 38050 Telve (TN)
                                              rispondono al cognome o al soprannome           Tel. 0461 777064 • cell. 347 9661257
                                              della famiglia più numerosa o più antica
Telve Valsugana "Biglietto da visita" - Grafiche Dalpiaz
Telve Valsugana
che lì risiede (Ghèbri, Crestani, Mosèri,    attraverso la lente concreta del pos-
ecc.). L’origine di questi toponimi risale   sesso e della solidità della casa. Ancor
prevalentemente al primo dopoguerra,         oggi i vari palazzi di Telve, e ce ne sono
quando, in seguito alla ricostruzione del    diversi, sono lì a ricordarci un cogno-
paese interamente distrutto dal conflitto    me autorevole, un titolo nobiliare, un
mondiale, i diversi gruppi familiari vi si   periodo di fortuna e di attività.
sono insediati stabilmente.
L’abitato si articola in viuzze sulle
quali si affacciano portici e mura che         STUDIO ASSOCIATO
nascondono preziosi cortili. Di tanto           di ARCHITETTURA
in tanto il dedalo di stradine si apre
in una piazzetta per poi proseguire e
confluire nelle due piazze principali:
piazza Maggiore e piazza Vecchia.
Per quel che riguarda la conformazio-          arch. Leopoldo Fogarotto
ne edilizia e strutturale, Telve è andato
                                               arch. Bruno Battisti
formandosi progressivamente senza
scosse e sobbalzi, attraverso vicende
secolari e secolari progressioni che si
riflettono nello stato generale del pae-
se. Ogni variazione, ogni avanzamento è            Via Don Rizzoli, 29
legato allo stato economico della fami-             Tel. 0461 767084
glia costruttrice ed ancora il prestigio,          TELVE VALSUGANA
interno ed esterno del casato, è visto
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Telve Valsugana
Le piazze                                         PIAZZA MAGGIORE
                                                  Percorrendo piazza Maggiore vediamo
                                                                                                    Nell’angolo nord-ovest della piazza si
                                                                                                    trova un complesso di costruzioni risa-
                                                  sulla destra il complesso di edifici sette-       lenti al XVII secolo che, senza soluzione
PIAZZA VECCHIA
                                                  centeschi che fu della famiglia Paterno,          di continuità, si sviluppa lungo tutto il
Già “Piazza Napoleone” è situata nel cuo-
                                                  ora Micheletti. Casa Micheletti, nonostan-        vicolo Verone. Si tratta di alcune case
re del paese ed è sempre stata il punto
                                                  te i vari rimaneggiamenti e adattamenti,          padronali, affiancate da antiche struttu-
più vissuto dalla comunità, ospitando
                                                  conserva sulla facciata che guarda la             re produttive, oggi trasformate in case
numerosi servizi e attività commerciali.
                                                  piazza un pregevole portale lapideo, sti-         di abitazione, un tempo adibite a filanda.
È delimitata su tre lati da edifici tra i quali
                                                  listicamente già neoclassico, con conci a         Tutto il complesso di edifici, fino a via
“casa Avancini” a nord, casa Fedele-Spa-
                                                  bugne alternate e capitelli tuscanici. La         Lavandaie, nel 1859 apparteneva al pos-
golla a est e palazzo De Bellat a sud, che
                                                  chiave di volta a specchio trapezioidale          sidente Carlo Stenico. È uno degli angoli
da più di trent’anni ospita il municipio.
                                                  del portale reca in alto il monogramma di         più suggestivi e caratteristici di Telve
Ad ovest è costeggiata dall’alto muro di
                                                  Cristo e sotto la data 1796 seguita dalle         con sottoportici e androni e una serie di
cinta interrotto dall’antica portale che per-
                                                  iniziali “G. B. P.” Giovanni Battista Paterno     arcate oggi tamponate, posto al limitare
mette l’accesso al parco di palazzo Buffa.
                                                  e dai tre chiodi dell’ordine francescano.         occidentale del paese con ampia vista
Nella parte alta la piazza è caratterizzata
                                                  Esso immette in un ampio androne a                sul torrente Ceggio, come starebbe a
da una fontana ottagonale in granito.
                                                  volta ribassata dal quale si sale ai piani        indicare il toponimo “il Verone”, trasfor-
                                                  superiori attraverso una scala in pietra          mato dai residenti in “le Verone”.
                                                  coperta da una volta a botte che diventa a        Chiude la piazza il Palazzo Sartorelli, casa
                                                  crociera con unghie cordonate nei piane-          natale di vari esponenti di questa famiglia
                                                  rottoli. L’orto di Casa Micheletti, al quale si   tra i quali Giuseppe Antonio, notaio e can-
                                                  accede attraverso un cancello affiancato          celliere a Castel Telvana fra gli anni 1754-
                                                  da monumentali pilastri bugnati, è recin-         1756, morto a Telve nel 1797; il pittore Carlo
                                                  tato da un alto muro coronato da qualche          Sartorelli (1751-1832); il botanico e farma-
                                                  merlo ornamentale settecentesco.                  cista Casimiro (1774-1852); lo studioso e
Telve Valsugana "Biglietto da visita" - Grafiche Dalpiaz
Telve Valsugana
farmacista Lino (1894-1971?), ecc. L’edificio,                                                 superiori. Sul lato est stavano un por-
ampliato e rimaneggiato nel Settecento,                                                        ticato adibito a deposito agricolo e un
conserva parte della originaria struttura                                                      fienile, oltre ad una fontana in pietra; al
cinquecentesca come l’interessante mono-                                                       piano superiore un grande salone con
fora con conci a specchio e il portalino in                                                    una stufa ad “olle” di pregiata fattura.
marmo con sopralume lunettato, entrambi                                                        Queste due parti dell’edificio ospitano
aperti sul lato che dà su via Fontane.                                                         oggi gli uffici comunali.
Sul lato opposto della piazza, quello vicino                                                   Il fabbricato a sera, unito al corpo cen-
alla chiesa, si affaccia l’elegante palazzo                                                    trale tramite una piccola stanza sopra
della Fondazione Sartorelli, una costruzio-                                                    l’attuale portico, comprendeva le stalle al
ne settecentesca di impianto cinquecen-                                                        piano terra, i fienili e l’abitazione dei di-
tesco, elevata per tre piani su una pianta                                                     pendenti al primo piano, il granaio all’ul-
ad “L” che, nonostante la recente ristrut-                                                     timo. Oggi qui troviamo la biblioteca, gli
turazione. Ha mantenuto l’originario as-
                                                 I palazzi                                     ambulatori comunali e il “Museo degli usi
setto architettonico e buona parte delle         del centro storico                            e costumi e delle tradizioni telvane”.
membrature e rifiniture in pietra come
gli stipiti modanati di porte e finestre, le     PALAZZO DE BELLAT
coperture a volta dei locali al pianterreno      L’attuale sede del municipio, biblioteca
                               e il portale      e ambulatori era nel secolo scorso la
                               ad arco con       casa padronale della famiglia De Bellat.
                               semplice          I fabbricanti formavano un unico com-
                               smusso del        plesso ad “U” e l’attuale piazzale Depero
                               muro di cin-      costituiva l’orto. Il fronte nord dell’edi-
                               ta, riferibile    ficio comprendeva numerosi avvolti nei
                               al XVI sec.       seminterrati e gli appartamenti ai piani
Telve Valsugana
IL PALAZZO BUFFA                                                                            IL PALAZZO TRENTINAGLIA
                                                                                            Salendo per via Grazie, s’incontra sulla
L’attuale Palazzo dei baroni Buffa di
                                                                                            destra un complesso di edifici contras-
Castellalto che sorge nel cuore del
                                                                                            segnati da un vivace intonaco rosso sul
centro abitato di Telve, circondato da
                                                                                            quale risaltano i bianchi stipiti marmo-
un vasto parco recintato da un alto                                                         rei di porte e finestre. Si tratta dell’antico
muro, è il risultato di numerosi in-                                                        Palazzo Trentinaglia, dal 1985 trasforma-
terventi succedutisi nel corso di oltre                                                     to in alloggi ITEA. Quello che fu il Palazzo
cinque secoli. Il nucleo originale del                                                      Trentinaglia, era un complesso di edifici
palazzo, risalente alla fine del XV seco-                                                   costituiti dalla casa padronale, posta a
lo, ricavato probabilmente da una più                                                       sud, dalle stalle, i rustici e i locali per la
antica abitazione fortificata, costruita     che richiamano la storia della famiglia.       servitù, posti a est e a nord e tutti dispo-
in paese dai signori da Thelvo, è for-       Il portico è separato dall’ampio parco,        sti ad U attorno a un cortile chiuso sul
mata dal basamento sud del palazzo,          delimitato da alte mura, da un arco            lato a sera da un alto muro. A mezzo-
quello che dà in via Grazie.                 settecentesco a lato del quale svettano        giorno del magnifico palazzo padronale,
Chiamato in passato anche Misericor-         due maestosi tassi di oltre trecento anni      innalzato per quattro piani su una pianta
dienburg (primo ospedale del paese),         di età. Nel giardino ci sono verso nord        ad “L”, si apre un ampio giardino terraz-
il palazzo è di proprietà della famiglia     le antiche stalle e a est, verso la piazza     zato, chiuso anch’esso da un alto muro
Buffa alla quale nel 1674 l’imperatore       Vecchia, la “palazzina” con avvolti del Cin-   di cinta. Al centro della facciata prospi-
Leopoldo conferì il titolo di nobili e ba-   quecento un tempo casa della servitù. Il       ciente il giardino, caratterizzata da re-
roni di Montegiglio, Castellalto e Haiden.   palazzo verso sud è ornato da bifora e da      golarità e simmetria, si apre al piano da
Di pianta quadrangolare il palazzo ha su     monofore con inferriate seicentesche.          una bifora rettangolare. Esso immette in
via Grazie un bel portale bugnato con un     Dal 2004 portico e parco sono aperti           un profondo androne voltato a botte con
caratteristico portico interno in acciot-    al pubblico in occasione della sagra di        arco ribassato, appartenente al XVII se-
tolato. Qui sono murate alcune lastre        San Michele.                                   colo. L’accesso al palazzo lungo l’attuale
Telve Valsugana
                                                proprietà degli eredi della famiglia d’An-
                                                na che, oriundi di Aosta, pare siano stati
                                                a servizio dei signore de Telvo fin dal XIII
                                                secolo. Dalla nobile famiglia furono scel-
                                                ti, dal 1727 al 1831, i capitani di Castel
                                                Telvana. Il palazzo ha una forma molto          Alimentari e Agricoltura
                                                movimentata, con il tetto disposto su
                                                vari livelli ed un grande terrazzo che si
                                                affaccia a sud. In paese sono ancora da
                                                ricordare nella parte alta dell’abitato la
via Grazie avviene attraverso dei portali       casa cinquecentesca “del Capitano”, con
lapidei arcuati con voluta in chiave di vol-    monofore, bifora, trifora e un portale
ta e arco poggiante su piedritti imprezio-      che immette in un vasto atrio.
siti da un’elegante cordonatura. Il nucleo
del palazzo potrebbe risalire tra la fine
del XVI e l’inizio del XVII secolo. Nella sua
veste attuale rivela un ampliamento e un
rimaneggiamento ascrivibili stilistica-
mente alla prima metà del XVIII secolo.
VILLA D’ANNA
Si trova ad est dell’abitato ed è anch’essa
circondata da una vasta zona verde dove
                                                                                                   TELVE VALSUGANA
spiccano due pioppi piramidali, un cedro                                                         Tel. e fax 0461 766076
del Libano ed un maestoso cipresso. È di
Telve Valsugana
La chiesa di                              Sulla facciata a sud si trovano tre pie-
                                          tre tombali, una delle quali appartiene
“Santa Maria Assunta”                     a Margherita di Fuchsberg, prima mo-
                                          glie di Franceso il Castellano.
L’edificio, lungo 35 metri e largo 18,
                                          Costruita probabilmente nel XII secolo
presenta un’altezza della navata di
                                          la chiesa, più piccola dell’attuale, era
19 metri. In stile tardobarocco, è ca-
                                          inizialmente dedicata a San Michele         di Rattin Cassiano
ratterizzato da un particolare gioco      Arcangelo. Due secoli dopo le ven-
di volumi e di movimento del tetto,       ne affiancata un’altra piccola chiesa       38050 Telve (TN)
disposto su più livelli. Il campanile
cinquecentesco ospita sei campane
                                          (cappella di Santa Maria), utilizzata       Via Daman, 6
                                          da una cospicua colonia di tedeschi.        tel. 0461 766028
risalenti all’inizio del secolo scorso.   Nel 1474 ottenne un proprio battistero      fax 0461 767907
                                          e fu intitolata a Santa Maria Assunta.
                                          Venne riedificata nel 1733 e nel 1741
                                          - come attesta la scritta sull’arco del
                                          presbiterio - assumendo la struttura        officinarattin@alice.it
                                          attuale. Nel 1840 un fulmine provocò
                                          l’incendio di una parte della copertura    posanto sul colle di Santa Giustina.
                                          e nel corso della Grande Guerra, il 17     L’architettura interna è frutto del
                                          maggio 1917, una granata squarciò la       progetto dei fratelli maestri murato-
                                          base del cupolone, rovinando l’altare      ri comaschi Antonio e Pietro Bianchi.
                                          maggiore. Fino al 1862 era circonda-       Presenta un’unica navata con quattro
                                          ta dal cimitero, dove però già da oltre    cappelle laterali con gli altari del Sa-
                                          trent’anni non si seppelliva più nessu-    cro Cuore, del Crocefisso, della Ma-
                                          no, essendo stato creato il nuovo cam-     donna del Rosario e di Santa Teresa
Telve Valsugana
del Bambin Gesù; sul lato sinistro del-
la pala di quest’ultimo è rappresenta-
                                             to che si era appunto fatto costruire.
                                             Nessuno però si preoccupò di com-
                                                                                         La chiesa di
to il paese di Telve. I due altari ai lati
dell’arco santo sono dedicati a San
                                             pletare con la data della sua morte
                                             l’iscrizione in tedesco.
                                                                                         “Santa Giustina”
Giuseppe e alla Madonna Addolorata.          Il pulpito, sul lato sinistro della chie-   La scoperta nel 1982 degli affreschi
Gli altari e le altre opere marmoreee        sa, è in legno dipinto in finta marmo       - successivamente restaurati - risa-
sono di Antonio Giuseppe Sartori.            - come pure la balaustra che ospita         lenti all’inizio del Trecento ha con-
L’altare maggiore, in stile barocco, è       l’organo - ha struttura esagonale e         sentito di datare al XIII secolo l’epo-
dedicato a Santa Maria Assunta, con          sulle pareti sono rappresentate le ta-      ca di edificazione della chiesa, sorta
una pala del 1923 opera di Umberto           vole della legge.                           forse sul sito di un tempio dedicato
Martina. Davanti a questa spicca il                                                      a qualche dio pagano. Inizialmente
tabernacolo, circondato da sei mae-                                                      aveva la porta a mezzodì e una pic-
stose colonne marmoree con capitelli                                                     cola finestra a sera. La riedificazione
corinzi.                                                                                 del 1664 portò ad un primo amplia-
Sull’arco un affresco del 1946 di Fran-                                                  mento, allo spostamento della por-
cesco Chiletto rappresenta la libera-
                                                                                         ta sul lato a sera e al collocamento
zione di San Pietro dal carcere e la
conversione di San Paolo.                                                                della pala di
Accanto all’altare di sinistra troviamo                                                  Santa Giu-
una pietra tombale a parete, in mar-                                                     stina, opera
mo rosso, fatta costruire per sè da                                                      del pittore
Francesco IV, ultimo erede di Castel-                                                    fiemmese
lalto, che morì a Trento nel 1554; la                                                    Antonio Zeni
sua salma venne trasportata a Telve e                                                    (1665) e co-
sepolta in chiesa, dietro al monumen-                                                    pia di quel-
Telve Valsugana
la, che si trova nella chiesa di Santa                                                   ferro, posta
Giustina a Padova, dipinta da Paolo
Veronese. Dal 1780 lo spazio circo-
                                                                                         nel piazza-
                                                                                         le sul lato    CARTOLERIA
stante ospita il cimitero, ampliato la
prima volta nel 1796, come ricorda
                                                                                         sud della       SCUOLA - UFFICIO - ARTICOLI REGALO
                                                                                         chiesa. Nel
la scritta sullo zoccolo di pietra che                                                   1982, in oc-
sorregge la colonna con la croce di                                                      casione dei
                                                                                         lavori    di
                                                                                         ristruttura-
                                                                                         zione della
                                                                                         cappella,
                                                                                         vennero
                                                             scoperti sulle pareti a nord e a sud
                                                             affreschi tardo-gotici e post-giotte-
                                                             schi e iscrizioni in italiano, tedesco e    Via Ortigara, 8 - Tel. 0461 754640
                                                             latino. Gli affreschi risultano rovina-        BORGO VALSUGANA (TN)
              Nel cuore del LAGORAI,                                                                        e-mail: gaiardocentrocarta@gmail.com
            da sempre punto di ristoro di                    ti dalle martellature eseguite forse
     viandanti, cacciatori, boscaioli, malghesi,             nel XVII secolo per farvi aderire un                  I NOSTRI SERVIZI:
         e semplici uomini di MONTAGNA.                      nuovo intonaco.                            fotocopie, laser color, timbri, targhe, fax,
      OSTERIA BAR LA CASINA di D’Aquilio Francesco           Sulla parete a nord sono raffigurati         plastificazioni, rilegature, tesi di laurea,
Loc. Acqua Calda - S.P. 31 Passo Manghen - Telve Valsugana   sedici santi e sante, con ampi man-               stampa da file, cartellonistica,
      tel. 346 8553608 - francesco_daquilio@virgilio.it                                                      stampa su stoffa, stampa digitale,
                                                             telli; in mano hanno le corone dorate,       partecipazioni nozze, agende, calendari
          GIORNO DI CHIUSURA MARTEDÌ
                                                             libri, bastoncini e palme.
Telve Valsugana
La chiesa di San                               gua, venne rinchiuso in un sacco e getta-
                                               to nel fiume Moldava dal ponte San Car-
Giovanni Nepomuceno                            lo. Secondo la tradizione quando il sacco
La piccola chiesa fu eretta nella secon-       toccò l’acqua apparvero cinque stelle o
da metà del Settecento; le cronache            fiammelle che, insieme alla palma e al            BASSA VALSUGANA
attestano infatti che “il giorno 1 giugno      crocefisso, sono il simbolo del santo.             Società Cooperativa
1767 il vescovo di Feltre, Andrea Minuc-       Fino agli anni Settanta sulla piazzetta, a
                                                                                               SEDE:
ci, compì la visita pastorale alle diverse     sinistra dell’entrata della chiesa, esisteva    Via XX settembre, 35
chiese della Pieve e in più a quella nuo-      una bella fontana in pietra. Ancora oggi è      38050 OSPEDALETTO (TN)
                                               ben visibile il basamento della vasca.          Tel. 0461 768114 • Fax 0461 770200
va cappella intitolata a San Giovanni Ne-                                                      e-mail: fc.ospedaletto@pop.ftcoop.it
pomuceno, di proprietà di casa D’Anna          L’ultimo restauro della cappella è del 2000.
                                                                                               FILIALI:
de Celò, costruita qualche anno prima”.                                                        Castelnuovo • Carzano • Tezze Vals.
Sorge sulla suggestiva piazzetta di San Gio-                                                   Grigno • Telve di Sopra • Olle
vanni nella parte alta del paese, a ridosso
delle abitazioni, anche se un basso muro
di cinta le riserva uno spazio tutto suo.
L’ingresso principale, rivolto a sud, è sor-
montato dalla statua del santo e da un
piccolo rosone a forma di quadrifoglio.
La pala dell’altare rappresenta San Gio-
vanni Nepomuceno, un sacerdote vissu-
to a Praga nel Trecento presso la corte
di Venceslao IV e ucciso per ordine del
re in modo crudele: gli fu tagliata la lin-
Telve Valsugana
L’economia                                       ta di circa 1000 metri, è occupata dal
                                                 castagno, pianta che caratterizza tutto
                                                                                                ra (pappa reale, propoli, polline, cera).
                                                                                                Saporitissimi e molto rinomati sono anche
Da sempre comune ad elevata vocazio-             il versante sinistro della Valsugana, da       i salumi della locale cooperativa agricola.
ne agricola, Telve riserva ancor oggi una        Roncegno fino a Spera. I marroni, di           Non possiamo dimenticare infine il bo-
notevole parte del proprio territorio al         ottima qualità, sono molto ricercati e         sco, un elemento naturale di notevole
settore primario.                                vengono consumati dai proprietari o            importanza sia per l’economia del comu-
Il conoide - formato dal torrente Ceggio a       venduti direttamente in zona.                  ne di Telve che per la salvaguardia e la
valle dell’abitato - ma anche numerosi al-       Alle quote più alte della val Calamento        bellezza del suo territorio.
tri appezzamenti a nord e ad est del paese       sono ancora attive numerose malghe,
sono occupati da coltivazioni pregiate che
producono mele, uve per spumante o vino
                                                 elementi tipici dell’economia agricola
                                                 della zona, per lo più di proprietà del            Pecoraro
                                                                                                   Elisabetta
da tavola e i piccoli frutti (fragole, lamponi   comune di Telve: a Valtrighetta, Casa-
e mirtilli), diventati negli ultimi anni tra i   bolenga, Cagnon di Sotto e di Sopra,
più apprezzati prodotti della zona.              Val Solero di Sotto e di Sopra, Ziolera e
La fascia a monte di Telve, fino alla quo-       Valpiana vengono ogni anno monticate
                                                 decine di capi bovini ed il formaggio, il        TABACCHI
                                                 burro e la ricotta qui prodotti sono da
                                                                                                            GIORNALI
                                                 tutti considerati di grande bontà.
                                                 Ricordiamo inoltre altri prodotti, sicu-                           CARTOLERIA
                                                 ramente più di nicchia ma sempre di
                                                 grande qualità, come il miele che molti
                                                 producono per autoconsumo ma che è                  Via Paradiso, 9
                                                 possibile anche trovare in vendita assie-          tel. 0461 766902
                                                 me ad altri preziosi derivati dell’apicoltu-
Telve Valsugana
L’agricoltura                                  varietà come la Pavana e il Grinto alla
                                               coltivazione razionale di vitigni di uva
                                                                                           poco, grazie ad uno specifico program-
                                                                                           ma europeo, una vecchia varietà di mais,
L’Agricoltura nell’intera Valsugana orien-     bianca come il Müller Thurgau o lo          detta Spin, nome derivante dalla parti-
tale ha rivestito sempre un ruolo impor-       Chardonnay: in particolare quest’ul-        colare conformazione del chicco, che
tante; le pendici esposte a sud hanno fa-      timo viene utilizzato quasi esclusiva-      permette la produzione di una farina da
vorito la coltivazione della vite, del melo,   mente per la produzione di “uve base        polenta particolarmente saporita.
del frumento, del tabacco e del gelso per      spumante”, cioè destinate alla produ-
i bachi da seta. Il castagno ha rappresen-     zione di vino dalle mille bollicine.
tato un’importante fonte di reddito per        La frutticoltura si è sviluppata recente-
le famiglie e ancora oggi questa coltura       mente con varietà meno vigorose ma più
risulta essere interessante sia dal punto      produttive che hanno sostituito le gran-
di vista qualitativo che quantitativo.         di piante di melo, denominate “franchi”.
L’allevamento dei bovini e la pastorizia       Le notevoli escursioni termiche tra not-
sono sempre state fondamentali per             te e giorno favoriscono la colorazione
i prodotti lattiero-caseari: per questo        delle mele ed i terreni fertili permetto-
erano destinati a prato-pascolo mol-           no di ottenere produzioni saporite.
ti terreni fino alle quote più alte con        Recentemente si è diffusa la coltiva-
campivoli (piccoli pascoli) e malghe           zione dei “piccoli frutti” come fragole,
per l’alpeggio estivo del bestiame.            mirtilli, ribes, lamponi e more: specie
Ancor oggi le attività legate all’alleva-      che crescono bene su terreni acidi e
mento e all’agricoltura, anche se note-        possono essere coltivati anche su limi-
volmente trasformate e meno praticate,         tate superfici.
                                                                                            Via G. Fedele, 2 - Tel. 0461 766159
rappresentano un importante presidio           Nei terreni di fondovalle trova posto il
                                                                                            38050 Telve Valsugana (TN)
di salvaguardia del nostro territorio.         granoturco destinato all’alimentazione
                                                                                            vitfa br@tin.it - 333 26 52770
In viticoltura si è passati dalle vecchie      animale; inoltre è stata reintrodotta da
Telve Valsugana
La storia                                                                risale ad un
                                                                         documento
                                                                                           inutilmente di espugnare il castello di
                                                                                           Castellalto, si riversarono nel villaggio
I romani, comprendendo l’importanza                                      redatto     12    depredando e incendiando le abitazioni.
della Valsugana che metteva in comuni-                                   maggio del        Il susseguirsi di scontri, devastazioni,
cazione Aquileia con la Rezia, intraprese-                               1160 ove viene    stragi e soprattutto la tirannia dei ca-
ro la costruzione di una importante via                                  menzionato        stellani nei confronti della popolazione
ricalcata sul tracciato di una precedente                                tal Wala domi-    locale, avevano portato quest’ultima ai
pista preistorica, che da Altinio risaliva                               nus de Telvo,     limiti e il dissenso si trasformò in rivol-
a Feltre per poi penetrare in Valsugana                                  capostipite       ta. La Guerra Rustica fece molte vittime
attraverso il Tesino e congiungersi a                                    della famiglia.   anche in Valsugana.
Trento con la Claudia Augusta padana.                                    Sul finire del    Dal XVI al XVIII secolo la comunità di Tel-
Questa via, denominata Claudia Augusta        XIII secolo Telve era un centro vitale       ve è caratterizzata da una vivace attività
Altinate, nel suo tratto valsuganotto pro-    dotati di chiesa e di castello e nel 1296    economico-sociale con la presenza di
babilmente saliva da castel Nerva di Scu-     possedeva una Carta di Regola. È anche       numerosi artigiani e mercanti, di fuci-
relle verso Telve per ridiscendere verso      di questo periodo o poco oltre, l’inizio     ne e mulini, e molteplici manifestazioni
l’antico castrum Ausugum (castel Telva-       detta costruzione della chiesetta di San-    collettive sia religiose che profane con
na) dopo aver superato Castel S. Pietro.      ta Giustina, eretta sull’omonimo colle ad    lo sviluppo urbanistico-architettonico
In seguito alla caduta dell’Impero la valle   est del paese.                               ed il moltiplicarsi accanto a dimore ti-
fu sicuramente attraversata da orde di        Dopo un periodo di relativa pace la valle    picamente rurali, di residenze signorili
barbari finchè nel VI secolo vi giunsero i    venne stravolta dalla guerra tra la Casa     dislocate soprattutto attorno alla piazza
Longobardi che aggregarono la Valsuga-        d’Austria e la Repubblica di Venezia. Ne     principale: Casa Sartorelli, con elementi
na al Ducato di Trento. Successivamente       subirono penosamente le conseguenze          del primo Cinquecento l’edificio cinque-
vi si stanziarono i Franchi.                  gli abitanti di Telve che nel 1487 assi-     seicentesco alle Veronè e il palazzo Buffa.
La prima fonte certa che attesta la pre-      stettero impotenti all’arrivo delle trup-    Distintiva delle residenze signorili era la
senza di un insediamento stabile a Telve      pe veneziane che, dopo aver tentato          costruzione di cappelle private come la
Telve Valsugana
Chiesetta barocca di S. Giovanni Nepo-         Durante la guerra d’indipendenza, Telve       privato di buona parte della popolazione
muceno. In cima al portale campeggia           fu di nuovo teatro di duri combattimenti.     maschile con il graduale richiamo di nu-
la statua del santo, opera dello scultore      Nel 1866 ebbero luogo sul colle di San        merose classi di leva sempre più giovani,
Antonio Giuseppe Sartori. L’importanza         Pietro gli scontri tra le truppe austriache   mandate a morire sui campi di battaglia
storica del paese in questo periodo è in-      e quelle italiane guidate dal generale Me-    del fronte austro-russo.
dicata dalla presenza dell’Ospedale o “Cà      dici, che da Bassano era salito lungo la      Dopo la dichiarazione di guerra all’im-
di Dio”, attivo sicuramente già dal 1530.      Valsugana per tentare di ricongiungersi       pero austroungarico il 23 maggio 1915,
Il periodo di prosperità e di pace fu          a Trento con Garibaldi.                       le truppe italiane (alcuni battaglioni
interrotto dalla penetrazione irruenta         Pochi anni prima un’altra grave sciagura      alpini e di guardie di finanza e due bri-
dell’esercito francese in Valsugana del        si era abbattuta sul villaggio: un furioso    gate di fanteria) avanzarono molto len-
1796, guidato dal generale Bonaparte           incendio aveva infatti devastato la parte     tamente lungo il corso del Brenta nono-
che occupò la valle nel tentativo di con-      sud orientale dell’abitato investendo 13      stante la totale assenza di opposizione
quistare Trento.                               case abitate da 20 famiglie di contadini      da parte avversaria.
Nel 1810, dopo cinque anni sotto la do-        per un totale di circa 130 persone.           Le scarse forze austriache avevano in-
minazione bavarese, la Valsugana venne         Ma l’evento epocale, che portò prima          fatti scelto la tattica di temporeggiare
annessa al Regno d’Italia e incorporata        alla totale evacuazione e poi alla distru-    mentre si ritiravano su una linea arre-
al dipartimento dell’Alto Adige. La giuri-     zione del paese, fu il primo conflitto        trata che dalla conca dei laghi di Levico
sdizione di Castellalto fu quindi comple-      mondiale. I numerosi resti di trincee e di    e Caldonazzo correva lungo il crinale
tamente abolita e sottoposta alla giudi-       baraccamenti militari ancora visibili sul-    principale della catena del Lagorai, dalla
catura di pace di Borgo. Con il ritorno        le montagne di Telve e le toponomastica       Panarotta fino a passo Rolle. Nel territo-
della Casa d’Austria il giudizio patrimo-      locale testimoniano gli avvenimenti che       rio di Telve le postazioni austriache pas-
niale di Castellalto venne ripristinato,       interessarono la zona nei tragici mesi        savano lungo le creste dal monte Croce
finchè i baroni Buffa, nel 1825, rinuncia-     tra il 1915 e il 1917. Telve e la Valsugana   l passo del Manghen e da qui verso Zio-
rono alla giurisdizione e nel 1830 venne       rimasero infatti a lungo sulla linea del      lera e cima Valpiana ed oltre, verso il
istituito il giudizio distrettuale di Borgo.   fronte. Già nel 1914 il paese era stato       gruppo del Montalon. Le pattuglie mobili
Telve Valsugana
                                               gior parte di loro aveva scelto di rima-     L’ultimo sussulto della guerra fu nella
                                               nere, nella convinzione di poter meglio      notte del 18 settembre 1917 quando,
                                               tutelare i propri poveri averi in un con-    con l’appoggio di alcuni ufficiali e sot-
                                               flitto che si riteneva di breve durata. La   toufficiali traditori, le regie truppe ten-
                                               presenza di forze italiane espose tuttavia   tarono di aprire un varco nella prima
                                               il paese ad occasionali bombardamenti        linea austriaca presso Carzano.
                                               da parte delle artiglierie sulla Panarotta   Una colonna di arditi della brigata
                                               e non mancarono le vittime innocenti.        Trapani raggiunse effettivamente le
                                               Il patrimonio bovino, suino ed ovino,
di Standschùtzen e gendarmeria aveva-          già depauperato dalle truppe au-
no il compito di sorvegliare i movimenti       stroungariche scese in più riprese
del nemico, simulando se possibile la          a requisire dai monti retrostanti, di-
presenza di forze consistenti nell’area.       sparve gradualmente con le successi-
Le pattuglie italiane erano già entrate a      ve requisizioni e le consegne forzate
Telve nel giugno 1915, ma solo il 24 ago-      ai reparti della sussistenza italiana           Acconciature
sto il paese venne stabilmente occupato:       impegnati nel difficile compito di ga-          di Alice Marastoni
fino ad allora austroungarici ed italiani      rantire il sostentamento alle truppe
si avvicendavano notte e giorno per le vie     operanti. In quei mesi il genio militare                                 Orario
dell’abitato ponendo non pochi problemi        italiano realizzò un’importante opera                              Lunedì 13.00 - 20.00
                                                                                                                                          - 19.00
                                                                                                          Martedì 8.00 - 12.00 / 14.00
all’imbarazzata popolazione, costretta         stradale: la carrozzabile che, parten-                            Mercoledì 13.00 - 20.00
                                                                                                                                          - 19.00
                                                                                                                 dì 8.00  - 12.00 / 14.00
ad inneggiare alternativamente all’im-         do dalla rotabile di Calamento, arri-                       Giove
                                                                                                          Venerdì 8.00 - 19.00 orario
                                                                                                                                        continuato
                                                                                                                                 orario contin uato
peratore ed a Vittorio Emanuele III. I ci-     vava sotto forma di ampia mulattiera                       Sabato 8.00   -  18.00

vili, come in molti altri centri della bassa   nei pressi della vetta del monte Salu-        P.zza S. Giovanni, 2 • Telve Valsugana (TN)
Valsugana, non erano infatti stati forza-      bio ove erano appostate artiglierie di
tamente evacuati dalle autorità e la mag-      medio e piccolo calibro.                         tel. 0461 1723835 • 349 3806609
Telve Valsugana
                                           e ristoro per gli esausti reparti asbur-
                                           gici. Torme di militari dispersi vaga-
                                           vano tra le case sventrate in cerca di
                                           qualunque cosa potesse loro tornare
                                           utile completando cosi la distruzione
                                           e il saccheggio.
                                           Il 3 novembre 1918, dopo il crollo del-
                                           lo schieramento austriaco sul monte
                                           Grappa, gli italiani occuparono di nuo-
                                           vo il paese, ma i profughi rientrarono
                                           in paese solo in dicembre e poi duran-
prime case di Telve, ma l’auspicato        te l’anno successivo.                            38050 Telve Valsugana (TN)
sfondamento fallì nella confusione,        Chi rientrò trovò un mare di rovine:
causa l’inadeguatezza e la sfiducia di     delle 255 case che costituivano il paese                 via Salubio, 1
chi aveva responsabilità di comando.       nel 1914 solo 5 potevano considerarsi                   0461 766090
Le modeste forze austriache riusciro-      abitabili all’inizio del 1919. Il lavoro di
no a circoscrivere ed eliminare l’infil-   ricostruzione dell’abitato fu impegna-
trazione, infliggendo al nemico gravis-    tivo e venne completato in pochi anni
sime perdite. La disfatta di Caporetto,    mentre la popolazione si adattava prov-       vo, Ronchi, Telve di Sopra e Torcegno)
nell’autunno 1917, costrinse gli italia-   visoriamente a sopravvivere in malsa-         venne aggregato al comune di Borgo
ni ad abbandonare anche la Valsuga-        ne baracche prefabbricate, erette in          finchè nel 1946, con il decreto Legi-
na nel novembre dello stesso anno.         tutta fretta dal genio militare italiano.     slativo n. 535 del 11 novembre, furono
Il fronte si spostò nel Canale di Brenta   Dopo l’annessione all’Italia, nel 1928,       ripristinate le vecchie amministrazioni
e sul monte Grappa, mentre Telve di-       con il Regio decreto n. 839 del 29 marzo,     comunali già soppresse dal fascismo e
venne piena retrovia, luogo di riposo      Telve (come pure Carzano, Castelnuo-          Telve riacquistò la sua autonomia.
Telve Valsugana
Castellalto                                      cambiano il loro nome originario con
                                                 quello dei domini de Castro Alto.
I de Telvo sono un’illustre famiglia i cui       Diventato nel 1671 di proprietà dei Baroni
componenti, benchè ministeriali del              Buffa il castello fu abitato di certo, almeno                                                             38100 Ravina (Trento) • Via Stella, 11/b z.i.
                                                                                                 38100 Ravina (Trento) • Via Stella, 11/b z.i.
vescovo-conte di Feltre, intrattengono           parzialmente, fino alla metà del 1700 per       Tel. 0461 913545 • Fax 0461 913186                        Tel. 0461 913545 • Fax 0461 913186
                                                                                                                                                           www.grafichedalpiaz.com
                                                                                                 www.grafichedalpiaz.com
rapporti diplomatici con la sfera politica       essere poi abbandonato a causa della po-
trentina. Il prestigio e l’autorità dei signo-   sizione isolata e difficilmente raggiungibi-
ri de Telvo sono dimostrati anche dai nu-        le. Fino al 1793, come dimostra una tela
merosi possedimenti che essi vantano in          opera di Carlo Sartorelli, era ancora com-
Tesino, a Civezzano, a Fornace, a Pinè e a       pletamente integro, ma poi subì l’asporta-
Vigolo Vattaro. Col passare degli anni la        zione del tetto e ripetuti “saccheggi” che
famiglia de Telvo si moltiplica e si divide      ne hanno decretato la progressiva ridu-
in tre rami feudali, ognuno dei quali occu-      zione allo stato attuale, aggravata da dan-
pa un proprio castello: Arnana, S. Pietro        ni subiti nel corso della Grande Guerra.
e Castellalto. Ciascun castello possiede         Rimangono comunque ancora visibili dei
il diritto di giurisdizione civile sulla villa   resti imponenti con una pianta a forma di
di Telve alternativamente per un anno. La        grande quadrilatero su una superficie tota-
linea di castel Arnana si estingue verso         le di circa 1.700 mq e alte mura perimetrali                                                                38123 TRENTO
                                                                                                                                                 Loc. Ravina, Via Stella 11/b
il 1310, mentre quella di castel S. Pietro       in granito rinforzate da barbacani angolari.
                                                                                                                                                           Tel. 0461 913545
                 una ventina d’anni dopo.        I ruderi del castello si ergono a nord                                                                    Fax 0461 913186
                 La dinastia dei de telvo        dell’abitato, sulle pendici del monte                                                           posta@grafichedalpiaz.com
                 facente capo a Castellalto      Salubio, in una radura circondata da                                                              www.grafichedalpiaz.com
                 continua; i suoi compo-         abeti e castagni sul dosso delimitato
                 nenti si stabiliscono nel       da due profonde vallette laterali, la val-
                 castello di Castellalto e       le di Nana e la Val San Nicolò.
Telve Valsugana
                                          pietra e legno e alcune vecchie ville
Telve e la sua montagna                   padronali. Sono inoltre presenti due       Musiera
L’area montana del comune di Telve        strutture turistico ricettive (albergo     Imboccata a nord del paese la strada che
comprende l’altopiano di Musiera e        La Ruscoletta e ristorante al Laghet-      conduce al passo Manghen, dopo aver
la val Calamento. Musiera è adagiata      to). Calamento è una lunga valle di        superato i masi, il bar Casina e le locali-
tra i 1300 e i 1500 metri sulle pendici   origine glaciale che si sviluppa, di-      tà Acqua Calda e Castrozza, a circa 6 km
sud-orientali del monte Salubio (1886     segnando un ampio arco, da sud-est         da Telve - in corrispondenza della località
m). La sua posizione prossima alla        a ovest. È percorsa dallo splendido        Molèti - si lascia la provinciale per pren-
Valsugana e la sua favorevole espo-       torrente Maso di Calamento, sempre
sizione conferiscono alla zona un cli-    ricco d’acqua in ogni stagione I fian-
                                                                                       Albergo - Ristorante tipico
ma relativamente mite e meno conti-       chi della valle sono ammantati da fo-
nentale. I suoi estesi e ondulati prati   reste di conifere (abete rosso, abete
sono stati utilizzati per secoli per il   bianco, larice e pino cembro) mentre
pascolo e per produrre foraggio.          il fondovalle è caratterizzato dalla
Nei prati di Musiera sorgono mol-         presenza di prati e di vecchie costru-
te caratteristiche baite costruite in     zioni tradizionali. Attraverso la Val
                                          Calamento si sviluppa la strada del
                                          passo Manghen che collega la Valsu-
                                          gana con la val di Fiemme. Lungo il
                                          suo percorso sono presenti alcune                      Loc. Musiera
                                          strutture turistico-ricettive (ristoran-         Telve Valsugana (TN)
                                          te Baessa, rifugio Malga Valtrighetta           tel. e fax 0461 766474
                                          e rifugio passo Manghen).
Telve Valsugana
dere a sinistra la strada comunale che,
dopo cinque km e dodici tornanti immer-
                                              Calamento
si nel bosco di abeti, conduce a Musiera.     Se anzichè deviare per Musiera prose-
A 1.300 m di quota si arriva ai Prai de       guiamo lungo la strada provinciale del
soto di Musiera; qui il bosco si apre, la-    passo Manghen costeggiando il corso
sciando il posto a prati, pascoli e baite     del torrente Maso, a 10 km da Telve dopo
un tempo utilizzate quasi esclusivamen-       aver lasciato sulla destra la località di
te per monticare il bestiame e a servi-       Pontarso arriviamo in Calamento, a 1.200
zio delle attività agro-forestali, oggi per   metri di quota. Anche qui le casère di un
lo più recuperate alla funzione di allog-     tempo hanno lasciato il posto a case uti-
gio estivo di residenti e non. L’albergo      lizzate per le vacanze. La località è ada-     ambientale della zona è testimoniata
ristorante “Ruscoletta” offre la possibi-     giata sulla sinistra del torrente Maso,        dalla presenza di Valtrigona, l’unica oasi
lità di una sosta. Proseguendo lungo la       uno dei corsi d’acqua montani più belli e      WWF che si trovi in zona alpina, la più
strada principale, immersi nuovamente         naturali del Trentino, ed è circondata da      alta d’Europa. Da Valtrighetta la strada
nel bosco, dopo circa un chilometro si        boschi di conifere ricchi di funghi. Subito    provinciale prosegue toccando malga
arriva ai Prai de sòra: anche qui boschi      dopo una strada forestale conduce alle         Valsolero, per giungere - 7 km più avanti
e spazi aperti si alternano.                  malghe Cere e Valpiana, in una zona di         e 600 m più in alto - al passo Manghen
Da Musiera svariate sono le possibilità di    estrema bellezza e fascino. Da qui, come       e alla “Manghen Hütte”. Da qui la strada
escursioni: dalla breve passeggiata alle      pure dall’abitato, da Pupille e da numero-     scende in Val di Fiemme e tanti sentieri
più impegnative traversate, toccando          si altri punti della valle, partono svariati   portano su tutte le cime di questa magni-
magari località che nel corso della Pri-      sentieri per escursioni all’interno di un      fica zona del Lagorai.
ma Guerra Mondiale sono state teatro di       ambiente pressochè incontaminato e ric-        21 km e 1.500 m di dislivello da Telve al
significativi eventi bellici, come forcella   co anche in questo caso di testimonian-        passo Manghen, una bella soddisfazione
Lavoschio, monte Salubio o monte Ciste.       ze del passato. La particolare rilevanza       anche per i ciclisti che arrivano in vetta!
Telve Valsugana
Le antiche                                    no di Musiera, lungo la mulattiera,
                                              s’incontrano prima una lapide data-
                                                                                             soprattutto nella parte alta, tratti dell’an-
                                                                                             tico e rustico selciato in granito. Il bosco
strade montane                                ta 1836 e poco dopo, sulla destra, un          a queste quote è ancora ricco di faggi:
                                              grosso masso di granito che porta              un tempo tutto il versante era coperto di
Si parte dalla frazione Parise, situata       incisi una croce (delimitante un con-          latifoglie mentre ora prevalgono le coni-
tra Telve e Torcegno, salendo dolce-          fine) e una data: 1788.                        fere messe a dimora dall’uomo in tempi
mente verso ovest lungo una vecchia           Abbiamo ormai raggiunto quasi i 1400           più recenti. Il percorso è arricchito da
strada selciata delimitata da muretti         metri di quota: qui confluisce sulla           diversi capitelli, uno dei quali sorge nei
a secco, in un paesaggio rurale dal           destra l’antica strada di Resténa, che         pressi di un masso granitico inclinato
sapore antico. Nei prati circostanti          percorreremo in discesa. Ancora pochi          che presenta una rientranza utilizzata
vegetano castagni secolari, fra cui           passi e salendo lungo la strada foresta-       dai passanti per sedersi comodamente:
l’esemplare più grande della provin-          le di sinistra (CAI-SAT n. 381) si giunge      il luogo viene chiamato popolarmente
cia di Trento. Giunti ai margini della        finalmente a Musiera di sopra presso il        Pria dei Magiòi.
frazione Campestrini si inverte la dire-      ristorante “Al Laghetto”, dove possiamo        La vecchia strada di Resténa è inter-
zione prendendo la strada coincidente         ammirare i dolci rilievi prativi, le baite e   rotta da una strada forestale che si
con il sentiero CAI-SAT n. 381 (Sentie-       le vecchie ville padronali di Musiera.         segue per scendere fino a quota 780
ro della Pace) che porta in direzione         La discesa avviene come detto per la           metri circa, dove sulla destra si pren-
nord-est a Musiera.                           strada di Resténa, l’antica e più impor-       de il sentiero storico di Castellalto, le
L’antico percorso, in parte ancora sel-       tante via per raggiungere Musiera di-          cui rovine s’intravedono nel bosco. Il
ciato, sale per lunghi tratti infossato nel   rettamente da Telve. Da questa strada          sentiero aggira l’antica costruzione
terreno attraversando gli ultimi prati        in tempi passati veniva fatto scendere         e scende verso la frazione Parise da
coltivati per poi entrare e tagliare in un    il fieno raccolto sui prati dell’altopiano     dove siamo partiti. Ovviamente il cir-
ripido bosco di conifere e latifoglie.        fino alle stalle del paese. La strada, pro-    cuito si può percorrere anche in sen-
Poco prima di giungere sull’Altopia-          fondamente infossata, conserva ancora,         so inverso.
Telve Valsugana
Le malghe                                     alla qualità dell’erba prodotta dall’alpe,
                                              accompagnate ad un adeguato carico
                                                                                              prodotti d’eccellenza delle malghe del
                                                                                              Lagorai: entrambi hanno un colore gial-
Il gruppo montuoso del Lagorai è una del-     di bestiame, il quale da tradizione ri-         lognolo dovuto all’elevato contenuto di
le zone del Trentino in cui l’ambiente na-    mane in montagna da giugno a settem-            caroteni, presenti in quantità particolar-
turale è ancora in gran parte integro; la     bre, per un totale di circa 100 giorni.         mente elevata nei pascoli di alta quota.
presenza dell’uomo ha dato forma a una        La malga è da sempre montagna, pa-              I caratteristici profumi e sapori sono de-
sorta di “simbiosi” tra le attività umane e   scolo, cultura, prodotti di qualità, tra-       terminati dalla composizione botanica
la natura che trova espressione nelle nu-     mandati molto spesso di padre in figlio.        dei pascoli e della flora microbica locale.
merose malghe che punteggiano in modo         Alcune fonti comprovano che già in epo-
particolare il versante valsuganotto del      ca medievale (XIV secolo) sulle montagne
Lagorai, a monte dei paesi dell’Ecomuseo.     del Lagorai esistevano delle casàre per la
Situate generalmente oltre i 1400 me-         lavorazione dei prodotti; gli animali trova-      di Pecoraro Lidio & Ferrai Enrico
                                              vano riparo sotto sporgenze rocciose o            cell. 335 5497538 - 335 277132
tri di quota, le malghe sono costituite
da un pascolo più o meno ampio e da           sotto le fronde di qualche grande albero
alcuni edifici, perfettamente funzionali      chiamato maresana. Furono le leggi igie-
alle pratiche dell’alpeggio estivo.           niste del XIX secolo ad introdurre i grandi
Il loro pregio è legato alla quantità e       stalloni, detti barchi, sia per proteggere il
                                              bestiame dalle intemperie, sia per favori-
                                              re una corrette concimazione del pasco-
                                                                                                        Zona Artigianale e Commerciale, 1
                                              lo. Solo negli ultimi cinquant’anni anche                       38050 Telve Valsugana (TN)
                                              il malghese ha una residenza “dignitosa“,                            tel. e fax 0461 766317
                                                                                                                      info@ruscarpenteria.it
                                              mentre prima doveva arrangiarsi alla me-
                                              glio, nella casàra o nel barco (stallone).
                                                                                                www.ruscarpenteria.it
                                              Il formaggio e soprattutto il burro sono
Telve Valsugana
Cose da vedere                           e infossate nella campagna segnano
                                         ancora qua e là il paesaggio, a ricordo      LE ROSE                     Via 18 Settembre, 35

nei dintorni di Telve                    delle fatiche di chi ha modellato e la-      RISTORANTE
                                                                                                                         38050 Carzano
                                                                                                                     Valsugana e Tesino
                                         vorato queste terre del passato.                                        tel. +39 0461 766177
Le campagne attorno a Telve con-                                                                                      +39 339 5476035
servano ancora in parte il fascino       I CAPITELLI                                                             fax +39 0461 767942
del tempo in cui agricoltura e alleva-   I capitelli, simbolo della tradizione re-                          E-mail B&B: beb@le-rose.it
                                                                                                E-mail ristorante: ristorante@le-rose.it
mento erano alla base dell’economia      ligiosa della gente locale, esprimono
di queste zone. Vecchi masi, terrazze    la devozione e la venerazione a santi
sostenute da muri a secco in granito,    quali modelli di carità, speranza e vir-
castagni secolari e stradine selciate    tù, come la Vergine Maria, San Giusep-
                                                           pe, Sant’Antonio. Sono
                                                           realizzati in muratura
                                                           o legno per opera
                                                           spontanea di perso-
                                                           ne e rappresentano
                                                           l’immagine del culto
                                                           e l’onore alla memo-       Il ristorante è aperto
                                                                                      tutti i giorni a pranzo
                                                           ria “per raccontare la     e a cena.
                                                           fede” nel segno della      Il giorno di chiusura è lunedì
                                                           preghiera dei fedeli e     (esclusi i lunedì festivi e prefestivi).
                                                           per invocare la prote-     Propone menu per ogni occasione:
                                                                                      pranzo di lavoro, matrimoni,
                                                           zione sull’esperienza      ricorrenze, feste di laurea.
                                                           umana del quotidiano.
Telve Valsugana
Museo degli usi e delle                                                lavorazione dei
                                                                       metalli e del le-
                                                                                           tà della vita domestica. È
                                                                                           stato ricostruito infine l’in-
tradizioni Telvate                                                     gno , a ricordo     terno di un tipico ambiente
                                                                       di come le lavo-    di malga, in cui avveniva la
Preziosa raccolta di oggetti facenti par-                              razioni di questi   lavorazione del latte per
te della realtà contadina e rurale del                                 materiali siano     ricavarne prodotti caseari.
paese che racconta attraverso i suoi          state attività caratteristiche del paese,    Una caratteristica che
spazi espositivi come e di cosa viveva la     che restano importanti anche oggi.           contraddistingue questo
gente telvata fino a non molto tempo fa.      La seconda sezione del Museo è situa-        piccolo museo sta nel fat-
Il museo, situato presso l’edificio che       ta al terzo piano: qui si trova una zona     to che tutti gli oggetti presenti, dai più
ospita la Biblioteca Comunale, si divide      centrale con una ricca esposizione di        preziosi ai più umili, siano stati donati
in due sezioni: a pianterreno troviamo        utensili di vita quotidiana, una piccola     dalla gente telvata all’associazione che
la ricostruzione di una cantina e di una      sezione dedicata alle scuole elemen-         lo cura, a testimonianza dell’impor-
stalla; si tratta dei medesimi ambienti       tari del paese. Troviamo inoltre delle       tanza di esso come memoria visiva di
di un tempo, nei quali sono stati riporta-    ricostruzioni di ambiente: la cucina         una realtà contadina non più corrente
                     ti oggetti e materiali   e la camera da letto che illustrano al       e della volontà di tenere vivo il ricordo
                     che vi si trovavano      visitatore la semplicità e la quotidiani-    di costumi di vita passati fortemente
                     fino a quando l’edi-                                                  identitari e non ancora dimenticati.
                     ficio ospitava una
                     tipica casa contadi-                                                  APERTURA: ogni primo sabato del
                     na. A fianco dei due                                                  mese 9.00 - 12.00
                     locali troviamo inol-
                     tre la ricostruzione                                                  Per visite guidate a gruppi o scolare-
                     di un’officina per la                                                 sche contattare il num. 0461766326
Telve Valsugana
La Sagra di S. Michele                           ‘Ncontramarzo
Nella domenica più vicina al giorno dedica-      È la rappresentazione storico-folcloristica
to al santo si tiene a Telve da alcuni anni      che le associazioni di Telve, sotto la regia
la sagra dedicata a San Michele, antico pa-      della Pro Loco, portano in scena ogni due
trono della chiesa arcipretale, raffigurato      anni, a partire dal 1987, nella prima dome-
anche negli affreschi tardo gotici della chie-   nica di marzo. La sfilata parte in cima al
setta di santa Giustina, con la lancia (sim-     paese con personaggi in costume che van-
bolo della difesa contro il male) e la bilan-    no dai signori di Castellalto, alle lavandaie
cia (per “pesare” le anime dopo la morte).       con il “bigòlo” in spalla, dai bambini con i
La sagra ricorda anche il tempo in cui           campanacci (che tra l’altro ogni anno gli
(dal 1200 al 1800) nel giorno di San
                                                 ultimi giorni di febbraio girano per il paese
Michele i sudditi dovevano salire al
                                                 a “risvegliare” la primavera) al bèo addob-
castello per portare le decime - parte
del raccolto e animali da cortile - ai si-       bato e inghirlandato, ai gruppi folcloristici
gnori della Giurisdizione di Castellalto.        e alla banda, per concludersi con la rap-
Coordinate dall’Oratorio don Bosco, fin          presentazione nella piazza maggiore. Qui
dal 2004, tutte le associazioni di volonta-      viene data voce alla “singolar tenzone” tra
riato di Telve animano il centro storico         il moroso e la morosa, tra gli amici di lui e
- portici e angoli caratteristici - con alle-    le amiche di lei, tra i canti delle lavandare e
stimenti culturali legati alla storia del pa-    i passi ritmati della paris, danza locale da
ese, con musica e degustazione di piatti e       ballare rigorosamente con vesti lunghe e
prodotti tipici. La sagra è anche l’occasio-     le zocolète ai piedi per lei e pantaloni alla
ne per l’apertura al pubblico dello storico      zuava e zòcoli per lui, fino alla dichiarazio-
parco del portico di palazzo Buffa.              ne finale tra i due innamorati.
Telve Valsugana
L’Ecomuseo                                       museo. Le tradizioni comuni scaturisco-
                                                 no dal rapporto molto stretto che le quat-
                                                                                                no laboratori tematici: il bosco e il legno,
                                                                                                la magia del formaggio, Castellalto e la
del Lagorai                                      tro comunità hanno sempre avuto con le         sua giurisdizione, le antiche culture di
                                                 montagne del Lagorai, i suoi pascoli e i       una volta. Ci si rivolge alle scuole anche
CHI SIAMO                                        suoi boschi hanno da sempre costituito         in maniera indiretta attraverso la sponso-
L’“Ecomuseo del Lagorai - nell’antica giuri-     la base per l’economia e la vita delle per-    rizzazione di attività che pongono l’atten-
sdizione di Castellalto” copre i territori dei   sone che abitano questo territorio.            zione alla valorizzazione e alla conoscenza
comuni di Carzano, Telve, Telve di Sopra e       I TEMI                                         del territorio (laboratori teatrali, giornate
Torcegno situati nella Bassa Valsugana sul-      La storia della giurisdizione di Castellalto   ecologiche, visite guidate a mostre).
la sinistra idrografica del fiume Brenta, tra    Castelli e Leggende                            Formazione
il conoide del torrente Ceggio e la sponda       La Grande Guerra – Il fatto di Carzano         Si promuovono corsi rivolti alla popo-
destra del torrente Maso per poi estender-       I segni del sacro                              lazione del posto su tematiche svilup-
si sino a duemila metri di quota delle mon-      L’acqua
tagne meridionali della catena del Lagorai.                                                     pate dall’Ecomuseo.
                                                 Le malghe del Lagorai                          Accompagnamenti guidati
L’idea di riunire i territori dei quattro co-
                                                 I castagneti                                   Legati alle tematiche ecomuseali gli
muni per dare vita all’Ecomuseo deriva
                                                 Il bosco e le aree naturalistiche protette     accompagnamenti che promuoviamo
dalla volontà di aiutare lo sviluppo soste-
nibile del territorio superando i confini        COSA FACCIAMO                                  hanno carattere escursionistico, didat-
amministrativi e valorizzando gli aspetti        Ricerca                                        tico, sportivo e coprono l’intero territo-
ambientali, storici, culturali e antropici       Attività di recupero e divulgazione su te-     rio dell’antica giurisdizione di Castellal-
dell’area. Gli stessi quattro paesi hanno        matiche storiche, ambientali, economiche,      to, i sentieri e le strutture recuperate e
infatti un passato in comune, essendosi          antropologiche legate all’ambiente e alla      gestite dall’ecomuseo.
trovati riuniti già in epoca medioevale          gente della giurisdizione di Castellalto.      Eventi o manifestazioni
sotto la giurisdizione dei signori di Ca-        Didattica                                      Si organizzano eventi e manifestazioni con
stellalto, da cui il sottotitolo dato all’Eco-   Rivolta alle scuole primarie, si propongo-     lo scopo di valorizzare il territorio, la gente
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