Tecnologie innovative per un utilizzo efficiente dell'energia in serra
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Review n. 7 – Italus Hortus 15 (1), 2008: 25-36 Tecnologie innovative per un utilizzo efficiente dell’energia in serra Sjaak Bakker1*, Steven Adams2, Thierry Boulard3, Juan Ignacio Montero4 1 Wageningen UR Greenhouse Horticulture, P.O. Box 16, 6700 AA Wageningen (Olanda) 2 Warwick HRI, University of Warwick, Wellesbourne, Warwick, CV35 9EF (Regno Unito) 3 INRA-URIH, 400, Route des Chappes, BP 167, 06 903 Sophia Antipolis (Francia) 4 IRTA, Centre de Cabrils, Ctra. Cabrils s/n, 08348 Barcelona (Spagna) Ricevuto 22 gennaio 2008; Accettato 29 febbraio 2008 serra è ottenere il massimo profitto economico, l’uti- lizzo finale dell’energia deve necessariamente tener Innovative technologies for an effi- conto del bilancio fra ricavi e costi, specifico di ogni cient use of energy regione: ad es., per la Finlandia il consumo totale di energia è stato stimato intorno a 1.900 MJm-2 all’anno Abstract. Efficient use of energy in greenhouses (Olofsson et al., 2006), per l’Olanda a 1.500 MJ m-2 has been subject of research and development for (van der Knijff et al., 2004) e per il sud dalla Francia decades. The final energy efficiency, e.g. the amount a 500-1.600 MJ m-2 (Vésine et al., 2007). of energy used per unit of product, is the determined Inoltre, con l’attuale e spiccato interesse per il by improvements in energy conversion, reductions in riscaldamento globale e i cambiamenti climatici, l’uti- energy use for environmental control and the efficien- lizzo di combustibili fossili è nuovamente all’atten- cy of crop production. The new European targets on zione della comunità internazionale e del mondo poli- reduction of CO2 emission have resulted in a renewed tico, come testimoniato anche da Al Gore nel recente interest in innovative technologies to improve energy efficiency in greenhouses designed for North- as well film “An inconvenient truth” (Una verità scomoda). as South European regions. In this paper an overview In seguito al protocollo internazionale di Kyoto molti of the recent developments is presented from both the governi hanno fissato i livelli di emissioni massime di Northwest European as well as the Mediterranean CO2 per i diversi comparti industriali, ad esempio, in perspective. The developments range from new modi- Olanda l’obiettivo è di ridurre del 30% le emissioni di fied covering materials, innovative and energy conser- CO2 nel 2020 rispetto al 1990. Di conseguenza, anche vative climate control equipment and plant response l’industria serricola è di fronte a pressioni economi- based control systems, to integrated energy efficient che, politiche e sociali tese alla riduzione dei consumi greenhouse designs. e all’incremento dell’efficienza energetica. Semplificando, ci sono due vie per migliorare l’ef- Key words: greenhouse, energy consumption, ficienza energetica in serra: ridurre l’energia in energy efficiency, innovative technologies. ingresso nel sistema e incrementare la produzione per Introduzione unità di energia. La prima soluzione prevede due stra- tegie: l’impiego di tecnologie per una più efficiente Dopo la prima “crisi energetica”, avvenuta tra il conversione delle sorgenti energetiche, al fine di mas- 1973 e il 1986, quando il calo degli approvvigiona- simizzare la quota parte di energia utile (per es. riscal- menti causò il primo significativo incremento del damento, raffrescamento, illuminazione), e la riduzio- prezzo del petrolio, l’utilizzo dell’energia in serra (fig. ne delle dispersioni energetiche nell’ambiente. 1) è diventato nuovamente uno dei principali argo- L’incremento della produzione per unità di energia menti di ricerca. può essere raggiunto in molti modi, specialmente in Ridurre i costi energetici torna ad essere una condizioni di crescita sub-ottimali. Il miglioramento e necessità primaria in quanto rappresentano una consi- la razionalizzazione dei sistemi di irrigazione, nutri- stente quota del costo totale di produzione. Per l’Italia zione, controllo di malattie e infestanti, ecc., nonché il è stato stimato che l’energia utilizzata per il condizio- migliore utilizzo dell’area disponibile per la coltiva- namento delle serre incida già per il 20-30% del costo zione in serra comportano di fatto un incremento della totale di produzione (De Pascale e Maggio, 2004), produzione e dell’efficienza energetica. mentre in Francia risulti pari al 12-14% (Boulard, Concentrare l’attenzione solamente sull’efficienza 2001) e, nel caso degli ortaggi, al 22%, dato compara- energetica, senza considerare l’energia totale utilizza- bile con quello del nord Europa (van der Knijff et al., ta, potrebbe causare inaspettate e, da un punto di vista 2004). Poiché l’obiettivo finale della produzione in ambientale, indesiderate conseguenze. Nell’area 25
Bakker et al. Fig. 1 - Uso dell’energia nella serricoltura Europea. Fig. 1 - Energy use in European greenhouse horticultur. mediterranea, il riscaldamento è attualmente utilizzato In Italia, Francia, Regno Unito e Olanda il consu- anche per ottenere anticipi di produzione e raccolti mo totale di energia e le relative emissioni di CO2 evi- costanti in termini quantitativi e qualitativi (Baudoin, denziano fluttuazioni poco significative nonostante gli 1999), portando da un lato, a un’elevata efficienza sforzi attuati in campo serricolo per migliorare l’effi- energetica ma, dall’altro, ad elevati consumi (Boulard, cienza energetica: esempio, in Olanda le emissioni di 2001, Vésine et al., 2007). In tali regioni, anche i pro- CO2 nel 2004 sono state di 6,44 milioni di tonnellate, grammi di produzione intensiva che prevedono il con- rispetto ai 6,76 del 1990 (van der Knijff et al., 2004). trollo di altri parametri climatici (esempio tramite ero- È da segnalare, tuttavia, che l’efficienza energetica in gazione di CO 2 o illuminazione supplementare) serra è gradualmente migliorata, principalmente per (Boulard, 2001), nonché l’utilizzo di sistemi di raffre- effetto dell’incremento delle produzioni. scamento per estendere il periodo di crescita nei La sfida maggiore consiste nel trovare la strada periodi più caldi (De Pascale e Maggio, 2004), con- che contemperi il miglioramento dell’efficienza ener- corrono ad un incremento del consumo energetico. getica con la riduzione del consumo di energia globa- Queste stesse considerazioni sono valide per le regio- le, da cui dipendono le emissioni di CO2 dell’industria ni del nord Europa con particolare riferimento agli serricola. Un sistema efficiente lo si ottiene attraverso elevati livelli di illuminazione artificiale: esempio, un processo di ottimizzazione ed è il risultato di un oltre 200 Wm-2 in Finlandia (Olofsson et al., 2006) e continuo miglioramento e adattamento dei fattori pro- più di 100 Wm-2 in Olanda. duttivi alle condizioni limitanti che si possono verifi- 26
Energia in serra care in un determinato ambiente. In generale, gli (2%), ad esempio dall’utilizzo di colonne a traliccio. obiettivi definiti da De Pascale e Maggio (2004) per Al momento attuale, quindi, un incremento significati- l’area mediterranea sono validi anche per le regioni vo della trasmissione luminosa è da attendersi princi- settentrionali e sono i seguenti: durante il periodo palmente dalle innovazioni nei materiali di copertura. autunno/inverno, massimizzare la quantità di radiazio- Possiamo dividere i materiali di copertura appros- ne (sia artificiale che naturale) e minimizzare le perdi- simativamente in tre gruppi: vetro, film plastici e te di energia; durante il periodo primavera/estate, laminati di plastica rigida, ciascuno con le proprie ridurre le alte temperature attraverso il raffrescamen- caratteristiche rispettivamente per trasmissione della to. Sistemi di raffrescamento in serra sono stati intro- luce a differenti lunghezze d’onda, capacità isolante, dotti perfino in Finlandia (Särkkä et al., 2006). Tutto ma anche sostenibilità e costo. Per quanto concerne questo permette di ottimizzare il livello di produzione l’efficienza energetica e l’utilizzo ottimale della e conseguentemente l’efficienza energetica in serra radiazione solare, si deve considerare la trasmissione per (quasi) tutto l’anno. della luce visibile (o radiazione foto-sinteticamente Poiché le tecnologie e le innovazioni nel campo attiva, Photosynthetically Active Radiation - PAR) e dell’efficienza energetica delle serre sono numerose, dell’infrarosso IR (Hemming et al., 2004a). Per il questo lavoro si concentrerà su diversi aspetti relativi periodo invernale, si deve puntare a materiali che alla progettazione di serre energeticamente efficienti, combinino un’alta trasmissione della radiazione visi- con particolare riguardo a componenti fondamentali bile con una bassa trasmittanza della radiazione IR e come: materiali di copertura, sistemi per il controllo un alto livello d’isolamento. In questo modo in serra climatico e sistemi di controllo basati sulla risposta entra la maggior quantità di energia solare utile per la delle piante. produzione agricola (“energia verde”) e per l’incre- mento di temperatura, mentre viene limitata la perdita Massimizzare e modificare la radiazione in entrata di calore. Molti dei film plastici attualmente in uso nelle serre sono al di sotto dei livelli considerati ottimali per serre energeticamente efficienti, dato che la loro tra- Il primo passo per la creazione di serre energetica- smissione IR è elevata; fa eccezione la membrana mente efficienti è di massimizzare l’utilizzo della ETFE di recente introduzione (Hemming, 2005; radiazione naturale incidente, sia per il positivo Waaijenberg, et al., 2005). impatto sulla produzione che per la riduzione dell’e- Per migliorare ulteriormente la trasmittanza lumi- nergia supplementare per il riscaldamento. Per la col- nosa dei materiali, sono stati sviluppati, negli ultimi tura di pomodoro in Olanda, l’aumento del 10% della decenni, molti rivestimenti antiriflesso che permetto- trasmittanza radiativa in serra provocherebbe un no un incremento del 5-6% della trasmissione della miglioramento dell’efficienza pari all’8% (Elings et luce (Hemming et al., 2006a). Tali materiali possono al., 2005). Un ulteriore miglioramento dell’efficienza anche ridurre le perdite di luce causate dalla conden- della serra si può ottenere sia mediante un aumento sa, altrimenti considerevoli specialmente per i mate- della trasmissione della luce da parte della struttura riali plastici. Recenti innovazioni in questo campo sia attraverso una minimizzazione delle perdite dovu- riguardano modifiche della struttura superficiale, ad te alla riflessione, modificando la pendenza del tetto. es. a forma di micro V, che sono state messe a punto Nell’Europa meridionale un considerevole aumento per aumentare l’efficienza dei pannelli solari ma che della trasmissione luminosa è stato raggiunto aumen- costituiscono una promettente tecnologia per la coper- tando l’inclinazione del tetto da valori prossimi a 0°C, tura delle serre (Sonneveld e Swinkels, 2005a). tipici di aree con bassa piovosità, a valori intorno a Benché la trasmissione della radiazione globale sia 30ºC, con effetti positivi sulle colture nei mesi inver- di primaria importanza, recenti studi dimostrano che nali (Soriano et al., 2004). Nel Nord Europa, l’adozio- la luce diffusa è in grado di penetrare più a fondo ne di componenti costruttive integrate che prevedono all’interno della copertura vegetale rispetto alla luce gronde di ridotte dimensioni, ampi pannelli di vetro diretta. I materiali di copertura che diffondono la luce (>1,7 m) e telai dipinti di bianco hanno consentito di in entrata, a parità di livelli di trasmissione globale e ottenere strutture con limitata intercettazione lumino- di coibenza, migliorano la produzione delle colture e sa (Janssen e ‘t Hart, 2006). l’efficienza energetica (Pollet et al., 2000; Jongschaap Considerando le limitazioni date dalle attuali tec- et al., 2006; Hemming et al., 2006b). In condizioni di nologie dei materiali e dalle norme costruttive interna- elevato irraggiamento solare, può essere considerato zionali, si possono prevedere solo ulteriori migliora- l’impiego di lenti di Fresnel per separare la radiazione menti marginali della trasmissione delle strutture diretta da quella diffusa e utilizzare il surplus di radia- 27
Bakker et al. zione diretta per la produzione di elettricità (Souliotis li effetti su quantità e qualità delle produzioni, deter- et al., 2006). minati dall’aumento di umidità e dalla riduzione di In ogni caso, l’effetto positivo di tali innovazioni illuminazione conseguenti all’impiego degli schermi. tecnologiche si ha solo se la copertura viene pulita In questo campo, Dieleman e Kempkes (2006) hanno regolarmente dato che la trasmissione del materiale si dimostrato che oltre ai risparmi energetici che si posso- riduce notevolmente a causa della polvere. no ottenere dalla chiusura degli schermi durante la notte, un ulteriore 4% di risparmio può essere conse- Minimizzare le perdite di energia tramite l’utilizzo guito senza perdite di produzione in pomodoro, ritar- di schermi termici e di materiali di copertura iso- dando l’apertura degli schermi fino a che i livelli di lanti radiazione solare non raggiunga valori di 50-150 Wm-2. L’evoluzione dei materiali di schermatura riguarda Allo scopo di realizzare serre in grado di conservare principalmente l’isolamento termico e la trasmissione l’energia è fondamentale incrementare l’isolamento e di vapore, sia mediante materiali tessuti o con l’utiliz- ridurre i ricambi d’aria, poiché le perdite per convezio- zo di materiali con una specifica resistenza al vapore. ne e irraggiamento dalle pareti della serra e il trasferi- Materiali di copertura mento di calore sensibile e latente attraverso la ventila- Un aumento della capacità di isolamento termico zione sono i maggiori processi di perdita di energia delle coperture delle serre ha un elevato impatto sui nelle serre con sistema di ventilazione naturale. consumi energetici, ma molte di queste presentano Uno schermo termico aggiunge una barriera addi- svantaggi che riguardano la riduzione della trasmis- zionale fra l’ambiente della serra e la zona circostante sione della luce e l’incremento d’umidità. Lo sviluppo riducendo sia le perdite per ventilazione che per con- di materiali che combinano alti valori di isolamento vezione. Inoltre se mobile, lo schermo presenta un con elevati valori di trasmissione della luce risulta minor impatto sulla trasmissione della luce rispetto a essere una delle maggiori sfide. In pratica, il rispar- schermi fissi o a doppi strati di copertura. In Olanda il mio energetico che potenzialmente si potrebbe ottene- 79% dell’area destinata a coltivazione serricola e in re con materiali di copertura a doppio e triplo strato, Francia il 33% delle serre riscaldate sono equipaggia- non viene quasi mai raggiunto, dato che i serricoltori te con schermi termici (Van der Knijff et al., 2004; cercano di compensare gli effetti negativi modifican- Vésine et al., 2007). In teoria, gli schermi se rimango- do i parametri ambientali della serra aumentando ad no chiusi quasi permanentemente possono ridurre l’u- esempio la deumidificazione (Sonneveld e Swinkels, tilizzo di energia di oltre il 35-40% a seconda del 2005b). materiale (Bakker e van Holsteijn, 1995). In pratica Il materiale di copertura per serra Lexan® però, ciò non avviene essendoci delle restrizioni alla ZigZag™ è un esempio di materiale che combina un chiusura imposte dalle condizioni di umidità e lumi- alto valore di trasmittanza (80% per luce diffusa) con nosità, tanto che nelle pratiche commerciali il rispar- un valore di resistenza termica pari a 3,4 Wm-2K-1 mio energetico è limitato al 20% (Dieleman e (Swinkels et al., 2001). Rispetto all’impiego del vetro Kempkes, 2006). Bisogna considerare, inoltre, che la singolo, con tale materiale si può arrivare a risparmi presenza degli schermi determina una riduzione della energetici momentanei del 45% e del 20-25% per luce in entrata, più o meno marcata in funzione degli periodi di un anno (Sonneveld e Swinkels, 2005b). aspetti costruttivi e dei materiali utilizzati; di conse- Tuttavia, l’applicazione pratica è ancora limitata a guenza l’effetto sull’efficienza energetica può essere causa degli elevati costi. Alternative promettenti per il ulteriormente ridotto. futuro sono i vetri a doppio strato antiriflesso Nel campo della costruzione di schermi termici è (Hemming et al., 2006a), combinazioni di vetri a stata indagata un’ampia gamma di soluzioni, ma ad micro V (Sonneveld e Swinkels, 2005a) o sistemi di oggi i sistemi mobili a scorrimento sono i più diffusi copertura a triplo strato (Bot et al., 2005). Un in tutta Europa. Le innovazioni mirano a ridurre sem- approfondito studio di simulazione ha dimostrato che pre più l’intercettazione della luce provocata dai siste- i doppi vetri antiriflesso producono sia un alto valore mi costruttivi e dagli schermi in posizione ripiegata di trasmissione della luce diffusa (82-86%), sia una (Van Staalduinen, 2007). Altre innovazioni riguarda- riduzione dell’energia del 26%, che porta ad un gua- no le operazioni di controllo sulla base delle relazioni dagno dell’efficienza energetica del 40%. Con gli tra energia e produzione. Infatti, un uso energetica- attuali livelli dei prezzi il tempo di ritorno dell’inve- mente efficiente degli schermi termici richiede una stimento si aggira intorno ai 7 anni (Hemming et al., compensazione fra risparmio energetico e gli eventua- 2006a). 28
Energia in serra Minimizzare le perdite di energia per ventilazione vera senza per questo modificare la produzione in e per calore latente frutti (Esmeijer, 1998). Differenti tecniche possono essere utilizzate quali, solo in inverno, l’uso di anti- Nell’arco di un anno, l’energia viene dispersa dalla traspiranti in concomitanza con elevati livelli di CO2 serra all’ambiente soprattutto a causa della ventilazio- che non influenzano significativamente la fotosintesi ne naturale. Molte prove finalizzate alla riduzione dei e la crescita. Le simulazioni mostrano che l’energia consumi energetici delle serre si sono quindi concen- risparmiata può essere del 5-10% per pomodori e trate sui processi di ventilazione e sugli effetti del tra- peperoni, e del 2-5% per cetrioli (Dieleman et al., sferimento di energia termica e di massa (Molina-Aiz 2006). Una riduzione controllata dell’area delle foglie et al., 2005; Valera et al., 2005; Baeza et al., 2005 e per colture con un alto indice di area fogliare, tipo i 2007; Sase, 2006) e sull’utilizzo di queste conoscenze peperoni, può portare ad una diminuzione dell’ener- nelle operazioni di controllo dell’efficienza energetica gia utilizzata senza impatti sulla produttività (Dueck (Körner e Challa, 2003a). Durante i periodi caratteriz- et al., 2006). La sistematica riduzione delle foglie zati da radiazione relativamente bassa e temperature inferiori per mantenere valori del LAI fra 6 e 3 provo- ambientali moderate, la ventilazione naturale o forzata ca una riduzione della traspirazione del 10% e un è generalmente utilizzata per prevenire livelli di umi- risparmio energetico del 5%. Mentre, in pomodoro, dità relativa (eccessivamente) alti e a questa operazio- dimezzando l’area fogliare attraverso rimozione delle ne è legata una significativa frazione (dal 5 al 20%) foglie senescenti, si ha una riduzione di traspirazione dei consumi energetici (Campen et al., 2003a). del 30% senza effetti nocivi sulla produttività delle Esistono numerose differenti modalità di riduzione piante (Adams et al., 2002). dei consumi energetici connessi al controllo dell’umi- La riduzione del tasso di ventilazione, al fine di dità relativa, ad es. utilizzando valori soglia di umidità minimizzare le perdite di energia o anche l’utilizzo di più elevati (Elings et al., 2005), riducendo i livelli di tra- serre completamente chiuse prive di ventilazione spirazione della coltura, o deumidificando con ricupero naturale (Opdam et al., 2005), richiede soluzioni tec- di energia (Campen e Bot, 2002; Rousse et al., 2000). niche al fine di prevenire alti livelli di temperatura ed L’incremento dei valori soglia dell’umidità per- umidità. Sistemi di deumidificazione energeticamente mette di risparmiare energia: un 5% in più di umidità efficienti sia per regioni con climi moderati che semi- relativa consente di ridurre mediamente dal 5 al 6% aridi sono basati su impianti di raffrescamento o deu- l’energia utilizzata (Elings et al., 2005). Sebbene alti midificazione a pompa di calore combinati con siste- livelli di umidità siano generalmente associati ad un mi innovativi di scambiatori di calore e di recupero di incremento del rischio di attacchi fungini e ad una calore (Campen e Bot, 2001; Yildiz e Stombaugh, riduzione della qualità (ad es. Botrytis e marciumi api- 2006; Buchholz et al., 2006). L’applicazione nella cali), l’incremento di umidità può avere effetti positivi pratica commerciale è attualmente limitata in quanto i per la produzione e per la qualità delle coltivazioni, benefici economici in termini di produzione del rac- sia in condizioni di clima temperato che sub-tropicale colto e di risparmio energetico non compensano l’ul- (Bakker, 1991; Katsoulas et al., 2006; Montero, teriore incremento dei costi. 2006). L’incremento dei livelli di umidità può essere quindi considerato un’efficace soluzione per il miglio- Sistemi e metodi di raffrescamento delle serre ramento dell’efficienza energetica. Anche i primi energeticamente efficienti esperimenti pratici condotti in serre chiuse hanno dimostrato che i coltivatori potevano aumentare gra- In molte regioni europee e specialmente alle latitu- dualmente i valori di set-point verso livelli di tempe- dini meridionali, c’è un ampio surplus di energia sola- ratura ed umidità più elevate durante il giorno (in re su base annua. Tuttavia, l’impiego del raffresca- estate), e gli effetti positivi osservati su produzione ed mento non si limita solamente a tali aree. Nel 2006 il efficienza energetica sono da attribuire, almeno in primo Simposio sul raffreddamento delle serre racco- parte, a tale strategia (Raaphorst et al., 2005). glieva presentazioni sia da regioni equatoriali che Anche la riduzione della traspirazione ha effetti artiche. positivi sull’efficienza energetica, in quanto le colture La tendenza verso un maggior controllo delle con- con ridotta traspirazione apportano meno umidità nel- dizioni climatiche in serra e l’estensione dei cicli pro- l’aria e pertanto richiedono una minor energia per il duttivi per l’intero arco dell’anno, fanno sì che pro- controllo dell’umidità in condizioni di basso irraggia- gettazione della serra e degli impianti di raffresca- mento. La traspirazione delle colture si può anche mento assumano oramai la stessa importanza per la ridurre del 10-30% tra l’inverno e l’inizio della prima- riduzione delle perdite e per l’efficienza energetica. 29
Bakker et al. La ventilazione naturale è ovviamente il primo intervalli, generalmente, mostra effetti positivi sulla metodo di raffrescamento della serra. Specialmente crescita e sulla produzione, come riscontrato nella per le latitudini meridionali i metodi numerici (CFD) maggior parte degli ortaggi da frutto (Bakker, 1991; sono stati utilizzati sia per studiare le geometrie delle Montero, 2006; Katsoulas et al., 2006). Questi risulta- serre al fine del miglioramento della ventilazione ti indicano che il raffrescamento ad evaporazione naturale, sia per progettare sistemi di ventilazione diretta per nebulizzazione e con pannelli umidi e ven- naturale più efficienti. Alcuni recenti risultati in que- tilatori forniscono ancora i migliori risultati economi- sto campo sono stati mostrati da Baeza (2007). La ci ed incrementano l’efficienza energetica soprattutto ventilazione sopra-vento risulta più efficiente della attraverso gli effetti sulla produzione. ventilazione sotto-vento, e pertanto le nuove costru- La riduzione del flusso di energia solare entrante zioni serricole presentano grandi aperture poste nella nella serra, durante i periodi caratterizzati da eccessi- direzione dei venti dominanti. Sono inoltre già pre- va radiazione, è una comune tecnica di raffrescamento senti realtà nelle quali l’aria esterna può entrare e passivo. I sistemi di ombreggiamento mobile montati uscire dalla serra senza miscelarsi con l’aria interna; all’interno o all’esterno hanno molti vantaggi, come il in tali sistemi l’utilizzo di deflettori per convogliare miglioramento della temperatura, dell’umidità, della l’aria entrante verso la zona coltivata è altamente rac- qualità delle produzioni (ad esempio nella riduzione comandato. La pendenza della copertura della serra ha del marciume apicale nella coltivazione di pomodoro) un effetto significativo sul tasso di ventilazione, quin- e un netto incremento di efficienza dell’utilizzo del- di i tradizionali tetti orizzontali si stanno sostituendo l’acqua. Specialmente per le regioni meridionali i con serre simmetriche o asimmetriche aventi inclina- sistemi di ombreggiamento mobili esterni costituisco- zioni del tetto prossime ai 30°C. Sopra i 30°C d’incli- no mezzi di raffrescamento molto interessanti per nazione, la simulazione CFD non ha riscontrato nes- l’incremento dell’efficienza energetica (Lorenzo et sun ulteriore incremento della ventilazione. La venti- al., 2006). lazione sopra-vento ha come controindicazione la for- Materiali specifici che assorbono o riflettono diffe- mazione di un gradiente di temperatura ed umidità dal renti lunghezze d’onda, che contengono pigmenti lato sopra-vento al lato sotto-vento. Per cui, le nuove termo-cromatici o foto-pigmenti o per interferenza, serre in ambiente meridionale dovrebbero avere una possono essere utilizzati per abbassare il carico termi- larghezza limitata, idealmente minore di 50 m. La co (Hoffmann e Waaijenberg, 2002), ma in genere ventilazione sotto-vento può essere adeguata per serre questi materiali riducono anche il livello della PAR. di larghe dimensioni, ma in ambienti meridionali Materiali in grado di riflettere parte dell’energia sola- richiede ulteriori studi per diventare operativa. Alcune re non necessaria per la crescita delle piante (infraros- proposte in questo campo sono attualmente in corso di so corto, NIR) mostrano risultati promettenti (Runkle evoluzione (Montero et al., 2007). et al., 2002; Garcia-Alonso et al., 2006; Hemming et Per il Nord-Ovest dell’Europa, Hamer et al. (2006) al., 2006c) e possono essere utilizzati sia come coper- hanno confrontato diversi sistemi di raffrescamento ture per la serra o come schermi. L’utilizzo dell’ener- per mantenere una temperatura in serra simile alle gia dell’infrarosso corto e la sua conversione in ener- condizioni che si possono avere con la ventilazione gia elettrica per alimentare sistemi di raffrescamento a naturale, mentre de Zwart (2006) ha progettato diffe- pannelli evaporativi e ventilatori è un esempio di renti sistemi di raffrescamento in grado di lasciare la combinazione del raffrescamento passivo e attivo da serra completamente chiusa, anche con massimi livelli utilizzare in futuro (Sonneveld et al., 2006). di radiazione. Il ritorno dell’investimento è modesto eccetto che nel caso di “raffrescamento evaporativo Impostazione energeticamente efficiente dei siste- diretto e indiretto” (Hammer et al., 2006; de Zwart, mi di controllo delle serre 2005). Anton et al. (2006) hanno confrontato diversi sistemi di raffrescamento e di ventilazione meccanica L’efficiente controllo ambientale possiede un gros- per le condizioni spagnole. La ventilazione meccanica so potenziale per il miglioramento dell’efficienza richiedeva un consumo energetico annuale pari a 9,3 energetica della produzione in serra ed il continuo kWh m-2, mentre il “raffrescamento evaporativo diret- progredire delle conoscenze dei processi fisiologici e to” per mezzo del sistema a nebulizzazione (fog) è delle interazioni tra crescita delle piante e ambiente apparso più conveniente in termini sia economici che sta aprendo gradualmente nuove prospettive. ambientali. Ciò è verosimilmente il risultato dell’ef- Una via per ridurre sostanzialmente l’utilizzo di fetto positivo delle basse temperature e dell’elevata energia consiste nel diminuire le temperature in serra; umidità, dato che l’aumento di umidità in piccoli tuttavia, questo approccio generalmente ritarda lo svi- 30
Energia in serra luppo e riduce la qualità di alcune coltivazioni. Nel questi sistemi, durante l’estate, venivano impostate lungo periodo sarà possibile selezionare cultivar tolle- temperature diurne relativamente basse (Opdam et al., ranti alle basse temperature (van der Ploeg, 2007), ma 2005), ma successivamente ci si è orientati verso la attualmente lavorare sull’integrale termico (TI) rap- combinazione di temperature diurne più alte e nottur- presenta probabilmente l’opzione migliore per molte ne più basse al fine di limitare il fabbisogno per il raf- colture. Nel 1981 Cockshull et al. dimostrarono che frescamento durante il giorno. L’adozione di ventila- gli effetti della temperatura sulle fasi fenologiche, ad zione naturale durante la notte (quando la CO2 non è esempio la fioritura, dipendono dalla temperatura necessaria e l’ermeticità della serra non è fondamen- media giornaliera piuttosto che dalle escursioni termi- tale), permette di ridurre le portate e quantità di acqua che diurne/notturne, mentre Hurd e Graves (1984) indispensabili per il raffrescamento diurno, rendendo mostrarono che la produttività e la precocità nelle col- il sistema più sostenibile in termini economici ed tivazioni di pomodoro dipendevano più dall’integrale ambientali. termico che dalle variazioni giornaliere. Comunque ci Nell’arco dell’anno, la massimizzazione del sono dei limiti a questo approccio, in quanto possono risparmio energetico può essere raggiunta combinan- sorgere problemi quando le piante crescono in condi- do gli elevati valori di set-point della ventilazione nei zioni di temperatura sia sub- che sovra-ottimali. periodi caldi, a set-point di riscaldamento più bassi Temperature sovra-ottimali, per esempio, non possono del normale durante il giorno e più elevati durante la essere utilizzate per compensare periodi di esposizione notte (in presenza di schermi termici) durante i perio- a basse temperature. Langton e Horridge (2006) hanno di freddi. Lo scopo è quello di sfruttare a pieno l’ap- dimostrato che, a parità di temperatura media, la fiori- porto solare e usare il riscaldamento supplementare, tura del crisantemo viene ritardata dall’alternanza fra se necessario, preferibilmente la notte quando le per- temperature sub-ottimali (14 °C) e sovra-ottimali (24 dite di calore possono essere contenute dall’utilizzo di °C) rispetto all’esposizione a 19 °C costanti. schermi termici. In tal caso si può prevedere un L’integrale termico è stato utilizzato per la prima risparmio energetico fino al 30% (Langton e Hamer, volta, ai fini del risparmio energetico, agendo sui set- 2003). In una simulazione su crisantemo da fiore reci- point del riscaldamento delle serre basati sulla velocità so, Körner (2003) ha stimato che adottando l’integrale del vento (Hurd e Graves, 1984; Bailey, 1985). Poiché termico si può ridurre il consumo energetico settima- le dispersioni termiche dalla serra aumentano linear- nale fino al 60% e avere risparmi annuali di 8, 15 e mente con la velocità del vento, si può risparmiare 18% applicando, rispettivamente, fluttuazioni termi- energia riducendo i set-point del riscaldamento in pre- che giornaliere (ampiezze di banda) di 2, 4 e 6 °C senza di vento. L’abbassamento termico può poi essere rispetto ai valori standard. Rijsdijk e Vogelezang compensato in periodi più favorevoli. Con tale modo di (2000) hanno dimostrato un risparmio del 18% per operare, Bailey (1985) ha stimato un risparmio energe- coltivazioni di piante in vaso, di rose e di peperoni tico del 5-10%, sebbene secondo Tantau (1998) appaia con un’ampiezza di banda di 8 °C. In ogni caso, più realistico un risparmio del 4% per la coltivazione quando si impostano le ampiezze di banda e, più in di piante ornamentali sotto schermi termici. generale quando si adottano strategie basate sull’inte- Una comune strategia utilizzata per l’integrale ter- grale termico, è necessario fare un bilancio contempe- mico consiste nell’impostare set-point per la ventila- rando la massimizzazione del risparmio energetico zione più alti del normale al fine di massimizzare il con la minimizzazione di eventuali effetti negativi su riscaldamento dovuto alla radiazione solare e com- quantità e/o qualità delle produzioni. Una riduzione pensare in tal modo le basse temperature che vengono della ventilazione e del riscaldamento, infatti, com- mantenute in serra durante le ore notturne o nei giorni porta un incremento dell’umidità relativa all’abbas- nuvolosi. Il risparmio energetico dipenderà dalla col- sarsi della temperatura. L’impiego di schermi termici tura e dalle fluttuazioni di temperatura che sono tolle- poi porta inevitabilmente a riduzione dell’illumina- rate e applicabili su di essa. Si ritiene che nell’arco di zione. Di qui la necessità del controllo dell’umidità un anno sono possibili risparmi fino al 16% (Langton relativa in serra. Ma le strategie di controllo dell’umi- e Hamer, 2003). Risparmi del 5-15% sono stati osser- dità relativa possono influenzare considerevolmente vati sia con simulazioni sia con prove sperimentali, l’entità del risparmio energetico che può essere otte- senza conseguenze sulla crescita e lo sviluppo delle nuto in seguito all’adozione dell’integrale termico. Il piante (Körner e Challa, 2003b; Dueck et al., 2004; risparmio di energia infatti può essere vanificato da Elings et al., 2005). In serre completamente chiuse un controllo troppo drastico dell’umidità. Così, eleva- questa strategia è utilizzata per ridurre il consumo di ti set-point di umidità relativa e un controllo dinamico energia per il raffrescamento. Originariamente, in dell’umidità possono ridurre significativamente l’uti- 31
Bakker et al. lizzo di energia (Körner, 2003). Per quanto riguarda sono elaborati nella forma state-space (van Straten, l’impostazione dei set-point di umidità, de Braak et 2006). Riducendo un modello complesso a poche o al. (1998) hanno dimostrato che è più efficiente dal addirittura ad una singola condizione, il modello punto di vista energetico intervenire su apertura/chiu- diventa efficace (Jones et al., 1999; Seginer e sura degli schermi termici piuttosto che su quella Ioslovich, 1998) e in accordo con van Straten et al. delle finestrature. (2006) questo approccio è molto utile per migliorare Per ottenere il massimo profitto in termini di effi- l’utilizzo dei modelli per un controllo energeticamen- cienza energetica, il controllo della serra non si deve te efficiente delle serre. basare esclusivamente sui fattori ambientali o su Sebbene l’introduzione di tecnologie innovative di attuatori quali riscaldamento, ventilazione e arricchi- controllo ambientale aumenti l’efficienza energetica, mento di CO2, bensì sull’efficienza energetica della ampi miglioramenti rispetto alla situazione attuale produzione e sul controllo della qualità. Questo possono essere già raggiunti semplicemente miglio- richiede sistemi di controllo basati su modelli mate- rando il progetto delle attrezzature dei sistemi di ven- matici che tengano conto dell’impatto che ogni singo- tilazione e di riscaldamento (Campen, 2004), control- la azione di controllo ha sia sulla produzione delle lando accuratamente e frequentemente la rete di sen- piante che sul consumo energetico. Questo approccio sori utilizzati (Bontsema et al., 2005) e verificando è stato seguito per decenni da quando Challa e van de più regolarmente i valori di soglia impostati. Sviluppi Vooren (1980) per primi descrissero una routine di innovativi in questo campo sono ad esempio i sistemi ottimizzazione fra il consumo energetico e la preco- automatici di diagnosi dei difetti, i sistemi on-line di cità nella produzione in cetriolo. I successivi passi Decision Support System (DSS) per il settaggio della riguardarono l’utilizzo di modelli relativamente sem- conservazione dell’energia e la comparazione on-line plici per la fotosintesi e la traspirazione delle piante, del settaggio di controllo attraverso internet (Buwalda seguiti da modelli più sofisticati, sia fisici et al., 2007). (Stanghellini, 1987; Van Henten, 1994) che della fotosintesi (Körner e van Ooteghem, 2003). Parte di Progetto integrato del “sistema serra” per un uso questi modelli (specialmente la parte che considera il efficiente dell’energia trasferimento di calore e di massa e la fotosintesi lorda) è utilizzata in sistemi commerciali di controllo Sebbene lo sviluppo e l’implementazione delle ambientale, anche se il loro utilizzo principale è anco- singole componenti per il risparmio energetico possa- ra nel campo della progettazione. Invece di essere uti- no realmente produrre dei risparmi energetici, l’unica lizzati per il controllo on-line delle operazioni i via per raggiungere l’ambizioso obiettivo di una ridu- modelli sono adoperati per valutare le nuove strategie zione del 30% di emissioni di CO2 consiste nell’inte- di controllo ambientale, come il receding horizon grazione di sistemi serricoli energeticamente conser- optimal control system che costituisce una parte del vativi che comprendano i materiali di copertura, sistema di progettazione integrata descritto da van impianti di riscaldamento e ventilazione/umidifica- Ooteghem et al. (2005). Anche la routine di ottimiz- zione, algoritmi di controllo e sistemi di conversione zazione per la temperatura e la CO2 sviluppata da energetica. Per il progetto e l’utilizzo operativo di Dieleman et al., (2005) sono state progettate utilizzan- sistemi serricoli energeticamente efficienti sono stati do un “modello di serra virtuale”. Le prove sperimen- sviluppati numerosi sistemi di supporto decisionale tali condotte con questa routine hanno mostrato un come il SERRISTE in Francia (Tchamitchian et al., lieve ma significativo incremento dell’efficienza ener- 2006) che aiuta sia i progettisti che i coltivatori con getica. Altri esempi di progressi verso sistemi di con- valutazioni affidabili e veloci sulle misure di rispar- trollo più efficienti sono i modelli basati sul controllo mio energetico per le coltivazioni serricole. Il rapido dell’umidità (Körner e Challa, 2003a) che migliorano cambiamento delle tecnologie e dei costi energetici la routine di ottimizzazione di umidità per evitare richiede un approccio dinamico simile ai sistemi inte- malattie fungine come la muffa grigia (Körner e rattivi di supporto decisionale (DSS) elaborati da Holst, 2005). Swinkels (2006). In questo esempio di DSS si può I modelli attuali sono raramente utilizzati per il selezionare un ampio spettro di componenti (dimen- controllo on-line delle serre perché questo richiede un sioni della serra, sistemi di riscaldamento, materiali approccio totalmente differente dell’utilizzatore finale di copertura, illuminazione, sistemi di conversione e rispetto alle pratiche correnti ed anche perché molti conservazione...) tenendo conto dei costi dell’energia modelli esistenti non sono appropriati per un rigoroso e dei livelli di controllo delle operazioni. I risultati controllo ottimale, in quanto questi solo raramente mostrano gli effetti economici ed energetici sia delle 32
Energia in serra scelte strategiche che operative. Un metodo di pro- ste tecnologie si riscontra nel basso livello di energia gettazione più generale ed ampio per il risparmio fornita dal sistema (acqua a 40 oC). energetico in serra, basato sulle procedure metodolo- Nel tentativo di combinare la produzione serricola giche di progetto è stato proposto da van Henten et con la produzione di elettricità al posto della produ- al., (2006). L’obbiettivo è la progettazione concettua- zione di acqua calda, Sonneveld et al. (2006 e 2007) le di sistemi di coltivazione protetta per le diverse hanno descritto un sistema di coperture paraboliche regioni del mondo. Questo strumento progettuale è per serre riflettenti l’infrarosso corto. Queste copertu- stato definito “la serra adattativa” perché tutti i siste- re riflettono e focalizzano l’infrarosso corto su speci- mi di coltivazione protetta, da quelli a bassa fino a fiche celle fotovoltaiche o collettori solari al fine di quelli ad alta tecnologia, si può ritenere che siano generare sia vapore che elettricità. I risultati così rag- basati sugli stessi componenti generici, come la strut- giunti, tuttavia, mostrano che l’energia elettrica che tura, i materiali di copertura, gli impianti, ecc., men- può essere generata non è sufficiente per soddisfare il tre la scelta del singolo sistema di coltivazione viene fabbisogno di una pompa di calore per mantenere la adattata alle condizioni locali della regione. serra completamente chiusa. D’altra parte, il limitato carico termico della serra, dovuto a materiali di Esempi nell’Europa Nord-Occidentale copertura riflettenti l’infrarosso corto, riduce signifi- Il concetto di “serra solare” sviluppato da Bot et cativamente la richiesta di energia per il raffresca- al. (2005) è un perfetto esempio di un progetto inte- mento che, in combinazione con la limitata produzio- grale energeticamente efficiente dove tutti i compo- ne di elettricità, potrebbe avere ancora un impatto nenti, incluse le tecnologie di conversione energetica significativo sull’efficienza energetica. Tuttavia a e di controllo ottimale, sono incorporati. L’obiettivo causa del prezzo corrente dell’energia, dell’ancora del progetto delle serre solari è lo sviluppo di sistemi limitato incremento della produzione vegetale e della serricoli che mantengano alti valori produttivi senza complessa e costosa installazione, finora (per le con- l’uso di combustibili fossili. Lo studio concerne un dizioni olandesi) tutti i sistemi e le concezioni di serre sistema che durante l’estate immagazzina la maggior completamente chiuse non sono risultate economica- parte di calore per bilanciare il fabbisogno energetico mente competitive. Attualmente (per il corrente prez- durante l’inverno (Waaijenberg et al., 2005), combi- zo di elettricità e gas), il concetto di serra tradizionale nato con gli algoritmi di controllo per sistemi dinami- con una ventilazione normale, dotata di riscaldamento ci di controllo (Van Ooteghem et al., 2005) da cui ne ed arricchimento di CO2 derivanti da sistemi di coge- risulta un risparmio energetico totale di oltre il 60%. nerazione di energia e calore (Combined Heat and Ciò permette un fabbisogno sostenibile di energia per Power, CHP), insieme alla vendita di elettricità ettaro di serra di soli 600 kW, forniti attraverso turbi- “verde” auto-generata alla rete nazionale, risulta esse- ne eoliche e pannelli fotovoltaici. re la miglior opzione economica. Sebbene ciò non si Per serre completamente chiuse (Opdam, 2005) il traduca in un risparmio energetico diretto della serra passo successivo per un progetto integrato è di sottrar- certamente si riducono le emissioni di CO2 delle cen- re il surplus di calore totale durante l’estate e restituir- trali elettriche a livello nazionale. Tuttavia, in altre lo durante il periodo invernale per il riscaldamento regioni Europee del Nord Ovest la situazione può della serra stessa e anche delle serre o delle strutture essere diversa. Ad esempio in Gran Bretagna, per vicine. Pertanto le prestazioni di queste serre, conside- anni non si sono installati impianti di cogenerazione rate come collettori solari, vengono massimizzate in CHP poiché, ad oggi, l’economia dei CHP non ha virtù di un’ulteriore riduzione delle perdite di calore, avuto successo. Inoltre le caratteristiche geologiche ottimizzando il calore immagazzinato attraverso delle differenti aree potrebbero limitare il potenziale scambiatori di calore molto efficienti (Bakker et al., di calore immagazzinato a lungo termine e conse- 2006). Le simulazioni mostrano che con questi siste- guentemente la diffusione di serre chiuse. Perciò, si mi ci si può aspettare una produzione di calore annua stanno introducendo diverse alternative per ridurre teorica intorno a 800 MJ, comparabili a 25 m3 di gas l’utilizzo di combustibili fossili come i reflui termici, naturale (de Zwart e Campen, 2005). Le prime prove le biomasse, i sistemi di digestione anerobica e le sor- su una serra a scala commerciale, però, hanno mostra- genti geotermiche. to che questa produzione di calore sarà di difficile rea- lizzazione in quanto l’output è limitato da vincoli Esempi nell’Europa meridionale sulle temperature impostate dai coltivatori, allo scopo Anche per le latitudini meridionali interessanti di minimizzare gli effetti negativi sulle colture (de progetti di ricerca sono rivolti al progetto di serre Zwart e van Noort, 2007). Un altro svantaggio di que- innovative ed energeticamente efficienti che incorpo- 33
Bakker et al. rano alti livelli di tecnologia e che hanno come ogget- Recentemente si stanno conducendo prove per ridurre to l’adattamento del concetto di serra chiusa o semi- significativamente i programmi di fertilizzazione, chiusa per queste regioni. Nel progetto Watergy, è dato che è stato dimostrato che l’attuale somministra- stata sviluppata una serra completamente chiusa aven- zione di azoto sia usualmente superiore al bisogno te lo scopo di realizzare un ricircolo completo dell’ac- effettivo. I risultati suggeriscono che la concentrazio- qua basato su scambiatori di calore innovativi ne di azoto nella soluzione nutritiva possa essere (Buchholz et al., 2005). L’attuale prototipo mostra ridotta a 7 mM, portando ad una riduzione del 70% risultati promettenti, ma così come nel caso delle lati- del nitrato percolato rispetto al controllo, senza ridu- tudini settentrionali, la fattibilità economica di serre zioni qualitative e quantitative della produzione completamente chiuse è ancora il maggior collo di (Muñoz et al., 2007). bottiglia. “L’approccio meridionale” prevalente per i futuri Conclusioni sviluppi dei sistemi serricoli è perciò ancora basato sull’evoluzione delle serre passive, per quelle aree Sia per le condizioni dell’Europa meridionale e dove il riscaldamento può essere conveniente ma non nord occidentale, gli orientamenti verso la progetta- strettamente necessario. Questo approccio normal- zione di serre energeticamente più efficienti hanno mente conduce ad ottenere ridotti livelli di resa, ma riguardato l’ottimizzazione delle serre come collettori conseguiti con bassi costi di investimento e di eserci- solari e hanno consentito di aumentare la produzione zio che lo rendono economicamente conveniente. Una sia per mezzo di un miglior controllo, sia grazie produzione sostenibile in serra senza fitofarmaci è all’ampliamento del periodo di produzione. anche di primaria importanza ed è necessario cercare Nell’Europa nord-occidentale si è riscontrato un di conciliare l’uso di nuove tecnologie, come gli studi incremento dell’interesse verso serre a tenuta d’aria sul CFD, la diffusione di reti antiafide con un suffi- con raffrescamento, recupero del calore ed ottimizza- ciente controllo climatico, particolarmente in condi- zione del controllo ambientale, mentre per le condi- zioni estive (Boulard e Fatnassi, 2006; Fatnassi et al., zioni dell’Europa meridionale c’è grande attenzione 2006). Dato che in questa situazione, l’input energeti- nell’utilizzo di un’efficiente ventilazione naturale, del co per il condizionamento climatico è molto limitato, raffrescamento e della riduzione del flusso di energia la riduzione di altri processi responsabili delle emis- solare entrante in serra durante l’estate. Per serre pas- sioni di CO2 nella gestione delle serre passive sono sive in regioni meridionali, che non utilizzano combu- tenute in conto mediante la analisi del ciclo di vita stibili fossili, l’attenzione è rivolta alla riduzione del- (LCA). l’energia spesa per le strutture serricole, per l’irriga- La LCA viene applicata all’intero processo di pro- zione, per gli impianti ausiliari e per i fertilizzanti. duzione per identificare quali parti del processo siano Oltre alla riduzione dell’utilizzo di energia, è aumen- energeticamente più dispendiose e, a tale riguardo, è tato nuovamente in tutta Europa l’interesse verso fonti stata condotta da Antón (2004) un’analisi generale alternative ai combustibili fossili, come i reflui termi- dell’impatto ambientale della produzione di pomodo- ci, le biomasse, i sistemi di digestione anerobica e le ro in serre non riscaldate in Europa meridionale. sorgenti geotermiche. Questo studio ha considerato tutti gli input di materia ed energia nel processo di produzione del pomodoro, Traduzione a cura del prof. Giacomo Scarascia e le emissioni o gli output prodotti dal processo. Lo Mugnozza e del dott. Alexandros Antifantis studio di Anton ha mostrato che le strutture serricole e (Università di Bari) gli impianti ausiliari (tubi d’irrigazione, plastiche per pacciamature, componenti di supporto per le colture, Riassunto ecc.) costituiscono il 51% delle emissioni totali di gas. Con riguardo alla struttura, le fondazioni e il cordolo L’utilizzo efficiente dell’energia in serra è stato un perimetrale di calcestruzzo sono responsabili della argomento di ricerca e sviluppo per decenni. maggior parte delle emissioni. Quindi gli sforzi devo- L’efficienza energetica totale, cioè la quantità di ener- no essere volti alla riprogettazione del sistema di fon- gia utilizzata per unità di prodotto, è determinata dal dazione ed all’utilizzo di calcestruzzo riciclabile al miglioramento della conversione energetica, dalla fine di ridurre l’utilizzo di energia. La produzione e riduzione del consumo energetico per il controllo dei l’utilizzo di fertilizzanti è un altro fattore con una parametri ambientali e dall’efficienza della produzio- forte influenza sul consumo di energia nella produzio- ne agronomica. I nuovi obiettivi europei sulla riduzio- ne di pomodoro (circa il 36% delle emissioni). ne delle emissioni di CO2 hanno generato un rinnova- 34
Energia in serra to interesse nelle tecnologie innovative volte a miglio- B UCHHOLZ M., J OCHUM P., Z ARAGOZA G., 2005. Concept for rare l’efficienza energetica in serra sia per le regioni water, heat and food supply from a closed greenhouse. The Watergy project. Acta Hort., 691: 509-516 europee settentrionali che meridionali. In questo arti- B UWALDA F., S WINKELS G.L.A.M., DE Z WART H.F., K IPP J., colo è presentata una panoramica dei recenti sviluppi K EMPKES F., VAN G ASTEL T., VAN B OKHOVEN H., 2007. per entrambe le prospettive dell’Europa Nord-occi- Promoting energy efficient production in horticulture - Exchange of knowledge between research and practice dentale e Mediterranea. Il campo di sviluppo riguarda through the internet. Greensys 2007 Naples (Italy), Acta i nuovi materiali di copertura, gli strumenti innovativi Hort., in press. di controllo climatico per la conservazione dell’ener- CAMPEN J.B., 2004. Improved temperature distribution by con- trollable side wall heating. 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