Svolta epocale per il porto di Trieste
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24 Agosto 2022 - Svolta epocale per il porto di Trieste Delrio, Serracchiani e D’Agostino ieri a Trieste TRIESTE – Punto di svolta per il porto di Trieste: lo scalo ha finalmente un decreto che consente di gestire con chiarezza i suoi punti franchi. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio ha firmato ieri mattina a Trieste nella sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia il decreto attuativo sui punti franchi, alla presenza della presidente Debora Serracchiani e del presidente dell’AdSp del Mare Adriatico orientale, Zeno D’Agostino. «È una data epocale – ha detto D’Agostino – perché in meno di un anno abbiamo reso operativo uno strumento che per 23 anni nessuno ha avuto la forza, ma soprattutto la voglia, di portare a compimento. Convegni, proclami e strumentalizzazioni sull’argomento, ma nessun atto concreto. Solo grazie al lavoro sinergico svolto assieme alla presidente della Regione Debora Serracchiani, all’Agenzia delle Dogane e al Governo, si è arrivati a una svolta definitiva sull’annosa questione del Porto Franco Internazionale di Trieste». Il presidente dell’AdSp ha inoltre evidenziato che «la mancanza di un testo normativo sull’argomento, previsto già dalla precedente legge di riforma sui porti (L. 84/94) ma mai realizzato, ha comportato che la gestione dei punti franchi si sostenesse fino ad oggi, grazie alla collaborazione tra le Amministrazioni coinvolte nella gestione dello scalo. Naturalmente una situazione come questa non è riuscita a determinare l’effettivo sviluppo delle enormi potenzialità che questo regime comporta. Oggi si apre una nuova era per il porto e per Trieste». Con l’emanazione del nuovo decreto – previsto dal Decreto legislativo del 4 Agosto 2016, che ha creato le nuove Autorità di Sistema portuale – si semplifica la gestione dei punti franchi, rendendoli più efficienti e più funzionali alle sfide globali che in questa fase storica il porto di Trieste è chiamato a sostenere. Dettaglio di rilievo è che, a differenza delle proposte passate, il presente decreto ha riconosciuto in modo organico l’attuale vigenza della normativa internazionale che caratterizza i punti franchi triestini, ma soprattutto ha evidenziato come l’Italia sia ancora impegnata nel rispetto della volontà del https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - legislatore internazionale. Non a caso i richiami espliciti del decreto all’Allegato VIII del Trattato Internazionale di pace del 1947, al memorandum di Londra del 1954, ai decreti del commissario del Governo del 1955 e del 1959, testimoniano da parte governativa la vocazione internazionale dello scalo giuliano, come unicum nel panorama del nostro Paese. Tra i contenuti salienti del decreto, l’attribuzione all’AdSp del Mare Adriatico orientale del potere di modificare l’area dei punti franchi. E’ di certo la novità più importante, che attualizza i principi contenuti nell’Allegato VIII del Trattato di pace agli artt. 18-20: il nuovo decreto prevede che tale valutazione sia in capo al presidente del porto, quale soggetto istituzionalmente deputato alla gestione dei punti franchi. L’Autorità avrà anche il potere di autorizzare le attività di manipolazione e trasformazione industriale delle merci nei punti franchi, fornendo assistenza tecnica agli investitori. Potrà inoltre riorganizzare le aree del Porto Franco per rispondere alle molteplici esigenze del commercio internazionale, prevedendo l’individuazione di aree specifiche da destinare alle attività industriali quali stoccaggio, manipolazione, trasformazione, e di aree in cui concentrare le attività del settore logistico legate al transito della merce. Importante il riferimento allo sviluppo ferroviario con l’attribuzione all’Authority del compito di potenziare i collegamenti ferroviari e di vigilare sul rispetto delle regole di utilizzo delle infrastrutture. Infine non potevano mancare i compiti della promozione internazionale e della gestione della formazione, aspetti che rivestiranno un’importanza cruciale per il rilancio in chiave innovativa dei punti franchi triestini. «Il Porto Franco ha quasi 300 anni – ha concluso D’Agostino – ma con questo decreto lo abbiamo riportato a nuova vita. Ora potremo dare certezze agli investitori internazionali e far diventare questo status una leva strategica da integrare con i poteri di pianificazione e i compiti di promozione propri dell’ente per un vero decollo del porto e del suo sistema logistico in ambito internazionale. Penso soprattutto agli sviluppi della Via della Seta, da oggi potremo giocare un ruolo finalmente decisivo: non saremo più solo un porto, ma un nodo chiave delle catene logistico industriali globali». La presidente Debora Serracchiani, ha definito la firma del decreto «una svolta epocale che segna un momento storico per il porto di Trieste: la firma del decreto attuativo che norma il regime di punto franco internazionale dello scalo giuliano. Il che, in concreto, significa la possibilità di poter fare manifattura industriale, trasformazione delle merci e logistica in un https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - sistema doganale unico in Europa. Lo sblocco di una situazione di stallo che attendeva una soluzione operativa da sessant’anni». E proprio il ministro Delrio ha voluto ribadire le formidabili opportunità che si aprono per il porto di Trieste e di conseguenza per tutto il territorio regionale: la garanzia di poter operare in uno spazio extradoganale, la capacità di sviluppare impresa e l’offerta sui mercati internazionali dell’unico porto franco in Europa. «Una vocazione continentale, quella di Trieste, che – ha sottolineato il ministro – fa parte della storia della città e che in questo caso può diventare una forza trainante per l’intero Paese. Essere l’unico porto franco in Europa significa per Trieste più facilità di accesso delle merci, extra territorialità doganale, e quindi più competitività». «Questo riconoscimento – ha concluso – rentra nella nostra visione del sistema portuale italiano come unico. L’Italia deve porsi sempre più come porta del Sud e dell’Est Europa. In questo senso Trieste rafforza l’interno sistema, non a scapito degli altri, ma attraendo più traffici. Si rafforza la vocazione europea dell’Italia che intende essere protagonista del sistema logistico e portuale mondiale». Serracchiani ha poi posto l’accento sulle prospettive occupazionali che il decreto di fatto favorisce: «Un porto che da due anni si sta già sviluppando con 250 posti in più e al quale adesso diamo un’ulteriore impennata che può tradursi in tanti posti di lavoro». Infine, il sindaco Roberto Dipiazza, intervenuto alla firma del decreto attuativo, ha parlato di «un momento veramente storico per la nostra città. Questo porterà veramente molto interesse, lavoro e sviluppo per Trieste. Oggi credo che siamo l’unico scalo d’Europa Porto Franco. Mi sono emozionato perché ho capito l’importanza della giornata. I triestini forse non si ricordano, ma il Porto Franco era fermo da 20-30 anni. Oggi il decreto attuativo lo sblocca, con grande opportunità di lavoro e crescita per la nostra città». https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - Il Gnl azzererà emissioni particolato CATANIA – «Il Gnl azzererà le emissioni di particolato e abbasserà notevolmente le emissioni di CO2. L’obiettivo è quello di creare poli di stoccaggio per la produzione di Gas Naturale Liquefatto in Sicilia per una riconversione energetica totalmente ecologica che coinvolgerà tutti, dai piccoli pescherecci alle grandi ammiraglie del mare, cambiando radicalmente i consumi e la qualità ambientale in tutta l’area del Mediterraneo». Lo ha affermato il sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali Giuseppe Castiglione a Catania durante un incontro sulle linee guida del Piano strategico nazionale per la diffusione del Gas naturale liquefatto (Gnl) e le prospettive di sviluppo per l’economia del mare nell’area euromediterranea. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, l’eurodeputato Salvo Pogliese, membro della Commissione Trasporti Ue, ed il direttore generale del Trasporto marittimo Enrico Maria Pujia. Il sottosegretario ha aggiunto che «stiamo anticipando gli investimenti sull’energia rinnovabile nel settore del trasporto marittimo nel rispetto dei vincoli che impone l’Ue per il 2025». «Catania – ha detto Pogliese – è di nuovo nella Ten-T Comprehensive network, la rete che raggruppa le principali infrastrutture dell’Unione europea, una posizione che permetterà alla Sicilia di accedere ai fondi provenienti da Bruxelles. Cresce il traffico di traghetti e merci – ha aggiunto – e crescerà ancora di più l’incidenza dei passeggeri provenienti dalle crociere con nuove tecnologie. Ecco perché il sistema portuale di Catania e Augusta, con Gela in futuro, deve essere antesignano rispetto all’utilizzo di carburanti ecologici e compatibili che portano al risparmio energetico e al rispetto dell’ambiente». Al termine fase transitoria pesatura https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - contenitori GENOVA – Come stabilito dalla circolare del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto (133/2017), sabato primo Luglio, terminerà la fase transitoria dell’implementazione delle regole sulla pesatura dei contenitori (Vgm) in conformità alla Regola VI/2 della Convenzione Solas 74. Il processo di documentazione del Vgm è in carico allo “shipper” (come qualificato sulla polizza di carico o documento di trasporto marittimo) o in carico di chi opera per nome e per conto di esso. Pertanto lo “shipper” deve compilare la dichiarazione detta Shipping Document e conservarla per tre mesi, per metterla a disposizione in sede di eventuali controlli. In una sua circolare, Cosco Shipping Lines Italy sottolinea i requisiti necessari alla documentazione del Vgm con il “Metodo 2”: lo shipper deve essere in possesso di processi di gestione della qualità che comprendono le attività di pesatura conformi alle direttive dello stato dove si completa il contenitore (esempio: ISO 9001), se già in possesso di autorizzazioni Aeo (Aeos / Aeoc) esso deve avere procedure aziendali conformi e documentate alle linee guida sul Vgm. Se si intende utilizzare il “Metodo 2”, bisogna dare comunicazione al reparto competente del ministero via Pec allegando le certificazioni e la visura camerale (o documento analogo in caso di stato estero). Se si intende utilizzare il “Metodo 1”, la pesa certificata deve comunicare la matricola, che deve essere riportata sullo Shipping Document. Record a Los Angeles: 9 milioni di teu SAN PEDRO – Il porto di Los Angeles ha stabilito il nuovo record di contenitori movimentati in un anno. La scorsa settimana, infatti, la nave “Ever Sigma” della Evergreen Line, ha sbarcato nello scalo californiamo il nono milioniesimo teu, fissando anche il nuovo primato di teu movimentati in dodici mesi in qualsiasi porto del Nord America. https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - «Nove milioni di teu rappresentano una pietra miliare per Los Angeles, ed è per noi una grande soddisfazione che proprio Evergreen Line, nostro cliente di lunga data, abbia sbarcato il contenitore che ha stabilito questo nuovo record», ha dichiarato il direttore esecutivo del porto, Gene Seroka. Da parte sua, Roy Amalfitano, vice presidente della Evergreen Shipping Agency (America) Corporation ha dichiarato che «Evergreen, partner del porto di Los Angeles da oltre 50 anni, è orgogliosa di essere la compagnia di navigazione che ha sbarcato il nono milionesimo teu degli ultimi di dodici mesi. Complimenti a tutti coloro che sono stati coinvolti, inclusi il capitano e l’equipaggio della “Ever Sigma”, i lavoratori portuali della International Longshore and Warehouse Union, il management del terminal Everport di Los Angeles. Los Angeles rimane un importante e strategico gateway per Evergreen e intendiamo accrescere la nostra attività nello scalo californiano». Il periodo di dodici mesi in cui è stato raggiunto questo nuovo record, va dal 1° Luglio 2016 al 30 Giugno 2017. Inoltre, lo scalo è anche in corsa per concludere il 2017 con un volume superiore a quello dell’anno scorso. Nel 2006, Los Angeles fu il primo porto a superare una movimentazione annua di otto milioni di teu, un record decennale che è stato battuto nel 2016 con un traffico di 8,8 milioni. Quello di Los Angeles è il principale porto dell’America, fortemente impegnato a sviluppare attività strategiche innovative e sostenibili a beneficio dell’economia e della qualità della vita nella California del sud. Come principale scalo del Nord America per volume di container e valore delle merci, nel 2016 ha generato scambi per un valore di 272 miliardi di dollari. Per capire meglio il suo impatto sulla popolazione locale, basti ricordare che le operazioni portuali e le relazioni commerciali generate dal complesso portuale di San Pedro Bay creano un posto di lavoro su nove nelle cinque contee della Southern California. Convegno a Livorno sui Depositi Iva LIVORNO – In Camera di Commercio si è tenuto ieri un interessante convegno tecnico sulla materia fiscale dei Depositi Iva, è stato promosso nell’ambito https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - della Convenzione stipulata tra la Direzione Interregionale delle Dogane per la Toscana, la Sardegna e l’Umbria e la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno. Hanno aperto i saluti: Maurizio Macera, presidente del Consiglio territoriale degli spedizionieri doganali di Firenze, e Mario Benvenutti, vice presidente. Daniela Miele, funzionaria dell’Area legale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, Direzione Interregionale di Toscana, Sardegna e Umbria – Ufficio delle Dogane di Livorno, è entrata nel vivo della recentissima modifica normativa dell’art. 50 bis del D. L. 30 Agosto 1993, n. 331, che ha interessato l’istituto del Deposito Iva; una relatrice d’eccezione, specialista del settore e della materia, già conosciuta per i numerosi seminari tenuti in passato. Al seminario ha partecipato anche Adelia Soloperto della Direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate di Livorno per rispondere a quesiti riguardandi specifiche circolari della stessa Agenzia. La Dogana, nella persona della Miele, in un’ottica di collaborazione tra Agenzie, ha richiesto la presenza all’evento anche dell’Agenzia delle Entrate per il commento delle recenti circolari emanate dalla stessa a seguito delle modifiche entrate in vigore dal primo Aprile 2017. È stato spiegato ai numerosi operatori economici presenti, importatori/imprese, agenzie marittime, case di spedizione, studi commerciali e di avvocati, il contenuto della recentissima riforma normativa di Aprile a seguito del decreto legge n. 193 del 22 ottobre 2016, che ha modificato l’art. 50 bis, comma 6 del dl n. 331 del 1993 e demandato ad un nuovo Decreto ministeriale del 23/2/2017 la normativa di dettaglio. Con schemi e una disamina caso per caso, sono stati forniti importanti ragguagli agli operatori e risposte ai quesiti pervenuti. I Depositi Iva sono “luoghi privilegiati” in cui vengono immessi beni e le merci in sospensione dell’imposta sul valore aggiunto Iva, sono speciali strutture in cui gli operatori possono custodire le merci senza che le stesse siano sottoposte alla relativa imposizione tributaria temporaneamente differita. Daniela Miele ha esposto una interessante panoramica dello sviluppo dell’istituto a livello comunitario sottolineando come non tutti gli Stati membri prevedono i depositi Iva, soprattutto in quegli Stati in cui le procedure di rimborso dell’Iva sono molto rapide ed efficienti le procedure di compensazione dell’imposta. Ha precisato che nel 2011 l’istituto era già stato interessato da una https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - importante modifica legislativa, volta a ridurre i le numerosi frodi perpetrate a danno del gettito erariale con il D. L. 70/2011 (“decreto sviluppo”), pertanto era stato modificato il comma 4 lett. b dell’art. 50 bis del D. L. n. 331 del 1997, prevedendo la prestazione di una idonea garanzia, per le merci Extra Ue immesse in libera pratica e introdotte in deposito Iva, vincolata sino “all’estrazione del bene” dal deposito. L’attuale nuova disciplina da una parte è volta a potenziare nuovamente le misure antifrode e di evasione dell’Iva all’estrazione delle merci, prevedendo nuovi oneri e responsabilità in capo ai gestori del deposito e al versamento del tributo tramite F24 all’uscita dei beni dal deposito, ma da contraltare positivo, ha anche esteso a qualsiasi tipologia di transazione e beni l’utilizzo dello stesso, creando nuove opportunità di commercializzazione prima precluse. La funzionaria, esperta dell’agenzia doganale, ha evidenziato con premura gli importanti vantaggi di tale istituto fiscale a favore degli scambi commerciali, così riassunti: – la funzione di convenienza finanziaria, che consente di rinviare ad un momento successivo l’esborso economico del tributo e soltanto qualora vi sia effettiva commercializzazione della merce nel territorio dello stato; permette un recupero di liquidità differendo l’esborso finanziario. – per tutto il tempo che le merci sono custodite all’interno del deposito possono essere oggetto di cessioni a catena, nonché di lavorazioni e manipolazioni oltre la semplice custodia dei beni nazionali e comunitari senza pagamento dell’Iva all’interno della struttura (fino all’estrazione). – gode di semplificazione in tema di rappresentanza (la cosiddetta Rappresentanza Leggera del depositario), con ridotti obblighi e risparmio di costi. – influenza positivamente le scelte commerciali e strategiche aziendali conservandone la competitività, consentendo l’acquisto di materie prime/prodotti finiti per le esigenze di mercato quando il prezzo è più basso o di rivenderle quando è più alto. https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - Anita e Confindustria su misure autotrasporto ROMA – La conversione in Legge della cosiddetta “Manovrina” ha apportato significative novità anche nel settore dell’autotrasporto, tra cui misure per contrastare la concorrenza sleale e favorire la lotta all’abusivismo, lo snellimento di alcuni oneri amministrativi, i fondi a favore dell’intermodalità e ulteriori stanziamenti per le riduzioni compensate dei pedaggi autostradali e interventi a sostegno della sicurezza stradale. Il raggiungimento di tali risultati è frutto anche del grande lavoro di collaborazione tra Confindustria e Anita, che si sono impegnate su queste tematiche per incentivare l’efficienza e la competitività delle imprese italiane e di tutto il sistema Paese. «Lo shift intermodale – afferma Guido Ottolenghi, presidente del Comitato tecnico di Confindustria su logistica, trasporti, economia del mare – rappresenta una soluzione strategica dell’attuale sistema trasportistico italiano, nell’ottica di un trasporto merci più efficiente ed economicamente più sostenibile, volto al potenziamento della catena logistica e alla riduzione di ingenti costi diretti e indiretti (incidentalità, congestione, inquinamento acustico ed atmosferico) per operatori, utenti finali e per la collettività. Dobbiamo, pertanto, dare atto al Governo e al Parlamento – conclude Ottolenghi – di aver saputo ben interpretare questa visione dell’intermodalità come volano per la crescita del Paese». Anche il presidente di Anita, Thomas Baumgartner ha espresso soddisfazione per «l’introduzione di misure che, pur essendo a costo zero per lo Stato, rappresentano un incentivo concreto allo sviluppo dell’intermodalità e favoriscono l’operatività quotidiana delle imprese». https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - Economia circolare target di Bureau Veritas MILANO – Bureau Veritas Italia assume un ruolo pionieristico nello sviluppo dell’economia circolare in Italia, investendo in anticipo anche rispetto a un quadro normativo tutt’oggi incerto. Lo fa proponendosi come player nella certificazione “Remade in Italy”, la prima eco-etichetta accreditata per la verifica della circolarità di un prodotto realizzato con materie prime seconde da riciclo. Per questo si è rivolta a oltre 20.000 aziende clienti per sondare la loro disponibilità a rivedere i propri processi in ottica circolare, cogliendone aspettative e bisogni. La ricerca, condotta su un campione significativo di imprese da Bureau Veritas Italia in collaborazione con “Altis” – Alta scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e con “Aisec” – Associazione italiana per lo sviluppo dell’economia circolare, ha evidenziato un dato estremamente positivo: più del 90% dei rispondenti è interessato a valutare progetti di economia circolare e più del 60% sta già prendendo in considerazione progetti specifici di economia circolare che consentano di passare da un modello di semplice riduzione di impatto ambientale a un modello economico alternativo di creazione di valore attraverso riciclo, utilizzi alternativi dei rifiuti, utilizzo sostenibile delle risorse. In questa ottica Bureau Veritas Italia si candida ad affiancare le aziende nella quantificazione e rendicontazione dei progetti di economia circolare, con l’obiettivo finale di avvalorare e asseverare le dichiarazioni in tema di tracciabilità dei rifiuti, utilizzo di materiali riciclati e/o avvio a riciclo dei propri scarti. https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - Copenaghen: rimorchiatore manovrato da remoto COPENAGHEN – Il rimorchiatore “Svitzer Hermod”, 28 metri, ha fatto manovra nel porto di Copenaghen, ha effettuato una rotazione di 360 gradi per arrivare fino all’attracco e ha ormeggiato. Tutto senza equipaggio. Il comandante lo ha guidato da terra, dalla sala di controllo in banchina. «Rolls Royce e Svitzer, operatore globale di rimorchiatori, hanno effettuato la dimostrazione della prima nave commerciale a controllo remoto» annuncia una nota del colosso Rolls Royce, che sta lavorando al progetto di realizzazione entro il 2020 di navi senza pilota ed equipaggio, portacontainer e petroliere pilotate da terra e con il test segna il primo passo concreto. «Credo che sia stato un momento storico per l’industria marittima – ha sottolineato Mikael Makinen, presidente della divisione Marine di Rolls Royce -. Da un paio d’anni stiamo dicendo che le prime navi a controllo remoto sarebbero entrate in servizio entro fine decennio ma grazie alla combinazione tra la conoscenza operativa di Svitzer e la nostra capacità tecnologica questa visione diventerà realtà prima». Il progetto per le navi autonome a controllo remoto Aawa (Advanced autonomous waterborne applications initiative) di cui Rolls Royce è capofila, sta testando una serie di sensori in una gamma di condizioni operative e climatiche in Finlandia e ha creato un sistema simulato di controllo autonomo per analizzare il comportamento dell’intero sistema di comunicazione, con l’obiettivo, appunto di far diventare le navi senza equipaggio realtà in tempi brevi. Gip rafforza management Sech e Tdt GENOVA – Gruppo Investimenti Portuali (Gip), rafforza il proprio “senior https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - management team” nei settori finanza, commerciale e human resources per la piattaforma portuale costituita dai terminal container Sech di Genova e Tdt di Livorno, con l’assunzione di due senior managers di riconosciuta professionalità nel settore e con la promozione di due manager a livello di Gruppo. A seguito dell’investimento realizzato da Infracapital e Infravia lo scorso Febbraio (con l’aquisizione del 95% del Gruppo, ndr), Gip – si legge in un comunicato stampa – continua ad investire nel rafforzamento della propria organizzazione con l’obiettivo di ofrire alla propria clientela servizi sempre più in linea con i migliori standard internazionali. Paolo Casali, che ha ricoperto incarichi analoghi nel settore della portualità e proviene da Contship Italia Group dove ha avuto la responsabilità di varie posizioni fra cui Group Cfo, entra a far parte di Gip nella funzione di Finance and Integration Director, con compiti di integrazione fra Sech e Tdt Livorno (Terminal Darsena Toscana). Roberto Ferrari, che ha maturato varie esperienze in diverse realtà portuali, sarà il nuovo direttore generale del Terminal Sech di Genova in sostituzione di Alberto Cordella, che dopo tanti anni lascia l’azienda per assumere una nuova posizione di prestigio in un altro settore. Viene inoltre costituita la nuova posizione di direzione human resources di Gruppo. Massimo Lavezzini, mantenendo la carica di direttore personale e qualità di Sech, assume anche l’incarico di responsabile di tutte le politiche human resources di Gip spa (Sech e Tdt). Infine, conclude la nota, nell’ambito di questa riorganizzazione è stata creata a Genova la Direzione marketing di Gip, di cui è entrato a far parte Massimiliano Cozzani, che ha ricoperto negli ultimi anni il ruolo di direttore commerciale di Tdt. In forte crescita l’export extra-Ue ROMA – Sfiora il 14% l’incremento delle nostre vendite di beni al di fuori dell’Europa su base annua. In particolare, l’export di beni strumentali registra un ottimo + 17,4%. Anche le importazioni aumentano in maniera molto importante a Maggio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e pure https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - qui la componente beni strumentali fornisce un contributo superiore alla media (+ 31,7%). Oltre al dato tendenziale complessivo, l’Istat ha comunicato ieri le performance notevoli in molti mercati prioritari per il nostro export, Cina, Russia e Stati Uniti in testa. Anche sul fronte degli acquisti si delinea una forte accelerazione degli scambi con l’Asia: l’import dal Giappone è più che raddoppiato nel corso dell’ultimo anno e lo stesso dato riferito a India e Turchia supera il 35%. «Sono risultati molto incoraggianti» ha commentato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto (foto) «sia per la forte espansione delle nostre vendite all’estero che per la dinamica delle importazioni. In entrambi i casi è notevole il contributo dei beni strumentali, oltre che della componente energetica. Questo non mancherà di sostenere ulteriormente la nostra ripresa». Secondo il sottosegretario, «il dato sul commercio extra-Ue fa il paio con il tendenziale riferito al fatturato dell’industria, cresciuto del 6% sui mercati esteri negli ultimi dodici mesi. L’attenzione sempre maggiore che le nostre imprese dedicano ai mercati più lontani e a maggior potenziale sta dando i suoi frutti. In questo, il supporto pubblico che offriamo con il Piano straordinario per il Made in Italy è essenziale, soprattutto perché permette anche alle Pmi di cogliere le opportunità offerte dai mercati». I dati forniti ieri dall’Istat, infatti, evidenziano una crescita a Maggio delle esportazioni italiane verso l’area extra Ue del 2,2% rispetto al mese precedente e del 13,9% su base annua nei dati grezzi. Espansioni ancora maggiori riguardano le importazioni (+ 4,3% sul mese e + 22,3% sull’anno). La crescita dell’export è molto marcata per l’energia (+ 39%), ed elevata anche per i beni strumentali (+ 17,4%) e per i beni di consumo non durevoli (+ 12,3%). I mercati di sbocco più dinamici sono i paesi Mercosur (+ 38,2%), Cina (+ 35,3%), Russia (+ 26,7%) e Stati Uniti (+ 16%). Conseguono un incremento più contenuto le vendite verso paesi Asean (+ 14,8%), Giappone (+ 10,6%), Svizzera (+ 7,3%) e Turchia (+ 2,5%). Sul lato delle importazioni, aumentano soprattutto gli acquisti italiani da Giappone (+ 125,1%), India (+ 36,4%) e Turchia (+ 35,5%) e quelli di beni di consumo durevoli (+ 49%), beni strumentali (+ 31,7%) ed energia (+ 28,9%). Rispetto ad Aprile, l’incremento congiunturale delle esortazioni verso i paesi extra europei è esteso a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, a esclusione dell’energia (- 6,3%) e dei beni di consumo durevoli (- 2,7%). L’aumento è marcato per i beni intermedi (+ 4,3%) e i beni di https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
24 Agosto 2022 - consumo non durevoli (+ 4%). Quanto all’import, l’incremento congiunturale è più ampio per i beni strumentali (+ 15,2%) che registrano un marcato aumento dovuto anche all’acquisto di mezzi di navigazione marittima e per i beni di consumo durevoli (+ 10%). Il surplus commerciale (+ 2.658 milioni) è in diminuzione rispetto a quello dello stesso mese del 2016 (+ 3.257 milioni). Al contrario, il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici (+ 5.494 milioni) è in lieve aumento rispetto a Maggio 2016 (+ 5.492 milioni). https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/142/ | 24 Agosto 2022 -
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