Franceschini: Porto Vecchio è interesse nazionale
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16 Marzo 2020 - Franceschini: Porto Vecchio è interesse nazionale TRIESTE – «Il recupero del Porto Vecchio può essere un’opera del Paese, di vero interesse nazionale». E’ il giudizio espresso a Roma dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nel corso di un incontro con la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. «Il recupero di un’area di questa tipologia, estremamente particolare e pregiata anche per il fatto di essere ancora integra, può essere l’occasione – ha osservato Serracchiani – per fare un grande investimento». L’obiettivo, infatti, ha spiegato Serracchiani, è «coinvolgere investitori pubblici e privati, cogliendo l’opportunità di attingere a fondi comunitari. E proprio con l’intento di accelerare e rendere concrete le ipotesi abbozzate abbiamo già preso accordi per incontrarci nuovamente e verificare i contenuti dell’accordo di programma». Insomma il Porto Vecchio potrebbe essere una occasione con «tutte le caratteristiche necessarie per valorizzare la città di Trieste e un esteso hinterland, contemperando le esigenze della tutela architettonica e dell’attualità – ha proseguito Serracchiani -. L’attenzione del Governo, già dalla fase iniziale, è estremamente importante, anche in considerazione delle dimensioni dell’intervento. Abbiamo deciso di svolgere assieme un approfondito ragionamento sullo sviluppo dell’area – ha aggiunto la presidente della Regione – e di impegnarci a cercare le condizioni per un accordo di programma tra tutte le istituzioni interessate, dal livello governativo a quello regionale e locale. Ciascun soggetto può contribuire in base al proprio ruolo e competenze, affinché siano avviate le procedure di recupero dell’area». All’incontro era presente, per il comune di Trieste, l’assessore allo Sviluppo e Attività economiche Edi Kraus. https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - Boom di container a Venezia in Marzo VENEZIA – Record storico per i container nello scalo veneziano, negli ultimi dodici mesi, da Aprile 2014 a Marzo 2015, l’Autorità portuale di Venezia ha registrato una movimentazione di 475mila teu che, in valore assoluto, supera il precedente record di 458mila teu, ottenuto nel 2011. Nel dettaglio, i dati di traffico del settore container fanno infatti segnare + 17,7% nel primo trimestre 2015, nel corso del quale i container si assestano a 125.612 teu (+ 17,7%) rispetto ai 106.641 dei primi tre mesi del 2014. Un indicatore che trova conferma anche nei dati del mese di Marzo + 32,6% e un trend che pone l’ambizioso, ma ora raggiungibile, obiettivo di portare lo scalo lagunare a superare i 500mila teu l’anno. L’Authority segnala in particolare, l’aumento di container pieni in export ancor più rilevante dell’aumento dei container vuoti in import, che conferma la vocazione all’export del porto veneziano a servizio delle imprese e dei mercati dell’hinterland. Complessivamente per il porto di Venezia nel primo trimestre sono passate 5,9 milioni di tonnellate di merci (+ 12%) il settore commerciale cresce del 5% e quello petrolifero del 44,9%; scende invece il settore industriale (- 4,9%). Per quanto riguarda le altre merceologie, mostrano quasi tutte un segno positivo, crescono le rinfuse liquide (petrolio e raffinati) a Marzo + 64% (+ 35% nel trimestre) e le merci varie in colli + 20% (+ 14% nel trimestre) scendono invece le rinfuse solide (- 9% sul trimestre) ma restano positive le movimentazioni di carbone (+ 6,3% nel trimestre) e minerali (+ 19%) un dato che sottolinea quanto il 2014 sia stato un anno record per le rinfuse solide cerealicole grazie ai raccolti particolarmente buoni del centro-est europeo. Scende invece, la movimentazione dei passeggeri – 35,5% sempre nel primo trimestre, per effetto delle limitazioni imposte al traffico delle grandi navi. https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - Nuovo quartier generale Msc a Genova Cardinale Angelo Bagnasco – Arcivescovo di Genova Franco Zuccarino – Presidente e Amministratore Delegato dell’Agenzia Marittima Le Navi Luca Lotti – Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luigi Merlo – Presidente dell’Autorità Portuale di Genova Claudio Burlando – Presidente della Regione Liguria GENOVA – Sono state inaugurate nel capoluogo ligure le “Torri Msc”, due nuove costruzioni localizzate in via Balleydier nell’area di San Benigno (costo dell’opera 51 milioni di euro). Ospitano dalla fine dello scorso mese di Marzo il quartier generale del Gruppo “Msc”, secondo player al mondo di navi portacontenitori. Ad accogliere gli ospiti, fra i quali erano presenti le massime rappresentanze delle Istituzioni regionali, i vertici del Gruppo “Msc” e numerosi operatori internazionali del settore dello shipping e dei trasporti. Prima della visita ai nuovi locali, la benedizione del cardinale Bagnasco e per concludere una cena per gli ospiti, il presidente e amministratore delegato dell’agenzia marittima Le Navi, Franco Zuccarino ha tenuto una conferenza stampa. «La scelta di un nuovo quartier generale è un segnale importaante che abbiamo voluto dare a tutta la città e a tutta la regione. L’agenzia maittima Le Navi è nata a Genova quaranta anni fa e non ha mai abbandonato il capoluogo ligure. Oggi la sola sede genovese de Le Navi impiega 217 dipendenti che salgono a oltre 500 con quelli delle filiali dislocate in tutta Italia. Il Gruppo “Msc” crede in questa città e nelle sue potenzialità, qui tutti noi intendiamo lavorare e crescere. Prova ne sono i 500mila teu e i 671mila passeggeri movimentati lo scorso anno tra il porto genovese e quello di Spezia». Durante l’incontro, molto partecipato come detto in apertura non è mancata una “previsione” dell’armatore Gian Luigi Aponte, fondatore e proprietario della Mediterranean Shipping Company che schiera una flotta di 500 navi. «Nel 2015, nella movimentazione di contenitori dall’Italia verso l’estero cresceremo sicuramente del 20-25%, perché credo che l’economia mondiale si https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - sia equilibrata nel giusto senso. Il dollaro è tornato ad essere forte e l’euro è sceso ad un livello “decoroso”, dopo che sfortunatamente, per sei anni, è stato mantenuto elevato artificialmente ed ha rovinato l’Europa. Il ritorno del dollaro ai giusti livelli, darà vita ad un boom economico in Europa e in Italia. L’esportazione crescerà moltissimo, l’importazione diminuirà e l’economia interna del Paese si svilupperà molto di più in virtù di questo cambiamento dei livelli monetari. I consumi miglioreranno e determinate materie anziché essere importate dall’Oriente saranno prodotte in Italia». L’armatore si è quindi soffermato sui porti e ad una nostra precisa domanda che chiedeva che cosa bisogna fare per .avvicinarci al nord Europa ha detto: «Occorre ridisegnare la mappatura dei porti italiani. In Italia bisognerebbe svilupparne quattro o cinque al massimo. Sono più che sufficienti. E poi sviluppare molto i porti interni, i dry port. La pianificazione va fatta “a livello centrale e non regionale”. Non sono io il ministro delle Infrastrutture – ha concluso Aponte -, ma secondo il mio parere, i porti e le infrastrutture devono essere gestiti a livello centrale per poter fare una strategia dando delle priorità. Basterebbe che lo facesse il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture con un tavolo di addetti ai lavori. Lo sviluppo degli interporti, consentirebbe infine, una logistica via treno migliore e con una distribuzione dai terminal interni su gomma». Durante la serata è stata fatta anche la “storia” dell’agenzia marittima Le Navi che nasce a Genova nel 1974, ponendosi da subito come punto di riferimento per il settore dello shipping soprattutto per quanto riguarda l’area del Maghreb e i mercati del Sud America Costa Pacifica. La svolta risale però all’anno successivo, quando giunge alla guida dell’azienda Franco Zuccarino che acquisisce la rappresentanza di Mediterranean Shipping Company, di Empremar e di alcune primarie compagnie operanti in Sud America e Asia. A partire dal 1996 l’agenzia marittima Le Navi stabilisce un rapporto monomandatario con la compagnia di Gianluigi Aponte: una partnership vincente, in concomitanza con la rapida espansione che ha consentito al Gruppo Msc di diventare in pochi anni il secondo operatore portacontainer al mondo in termini di flotta e di capacità di stiva. In oltre quarant’anni di attività, la sede non è mai stata spostata da Genova: nel tempo sono state però inaugurate ben 9 filiali a La Spezia, Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli, Bari, Gioia Tauro e Civitavecchia e 7 sub-agenzie a Trieste, Ravenna, Ancona, Palermo, Catania, Pozzallo e Venezia. Msc è il secondo player al mondo grazie a una flotta di 500 navi https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - portacontainer, 52 nuove unità in costruzione e una capacità di stiva pari a 2,5 milioni di teu. Nel 2014 ha movimentato nei porti italiani un totale di 1.160.000 teu, di cui 500mila in Liguria, tra il porto di Genova e quello di Spezia. Obama cancella Cuba dalla «lista nera» NEW YORK – Con un nuovo significativo passo verso la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Washington e l’Avana, Barack Obama ha deciso di depennare Cuba dalla “lista nera” dei Paesi che sostengono il terrorismo. Una decisione sollecitata dal governo cubano, che ha subito espresso soddisfazione, ma che negli Usa ha anche sollevato aspre critiche da parte di diversi alti esponenti repubblicani, in particolare di coloro che sperano di ottenere la candidatura alla elezioni presidenziali del 2016. Si tratta però di una mossa che era ampiamente attesa, in particolare dopo l’incontro di Obama con Raul Castro a Panama, sabato scorso, e che è maturata grazie ad una revisione della “lista” da parte del Dipartimento di Stato. Una revisione effettuata in base a diversi parametri e informazioni di intelligence, che ha portato a stabilire che «il governo cubano non ha fornito alcun sostegno al terrorismo internazionale negli ultimi sei mesi» e «ha fornito rassicurazioni che non sosterrà atti di terrorismo in futuro», come ha affermato Obama in un’informativa spedita al Congresso. Il presidente non ha bisogno di una approvazione formale da parte del Congresso, che però ha 45 giorni di tempo per compiere una analisi della sua decisione e eventualmente promuovere una apposita legge per bloccarla; un’eventualità che però è considerata quantomeno improbabile. Tuttavia, il senatore di origini cubane Marco Rubio, che lunedì ha annunciato la sua candidatura alla Casa Bianca, l’ha già definita un passo «terribile», perchè «invia ai nostri nemici all’estero il messaggio agghiacciante che la Casa Bianca non è più seria nel chiamare il terrorismo col suo vero nome». Per l’ex governatore della Florida Jeb Bush, in questo modo Obama «ha abbracciato l’oppressivo dittatore di Cuba». Ma ci sono anche numerosi esponenti politici di entrambi gli schieramenti che https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - approvano la decisione di Obama, così come, secondo diversi sondaggi, la maggioranza degli americani. Josefina Vidal, direttore delle relazioni con gli Usa al ministero degli Esteri di Cuba, ha espresso soddisfazione, affermando in un comunicato che «il governo cubano riconosce la giusta decisione del presidente degli Stati Uniti di cancellare Cuba da una lista in cui ha mai meritato di comparire». Era «un imprescindibile passo prima della ripresa di rapporti bilaterali» ha scritto il sito web dell’Avana “Cubadebate”. Cuba fu iscritta nella “lista nera” in piena guerra fredda, nel 1982, per il suo sostegno a gruppi ribelli comunisti dell’ America Latina, alle Farc colombiane, all’organizzazione basca Eta. Ora, che è stata depennata, il prossimo passo della marcia di riavvicinamento iniziata il 17 Dicembre con lo storico annuncio in contemporanea di Obama e Castro, sarà con ogni probabilità la riapertura dell’ambasciata americana all’Avana e di quella cubana a Washington. Non ci sono ancora indicazioni sui tempi, ma c’è chi è pronto a scommettere che, dopo oltre 50 anni, non ci sarà più molto da attendere. Ambiente e tecnologia navale al Propeller Trieste TRIESTE – Martedì prossimo, 21 Aprile, con inizio alle 18.30, all’Hotel Greif Maria Theresia di Viale Miramare, l’International Propeller Club Port of Trieste terrà un incontro dedicato alle nuove normative attinenti alla riduzione delle emissioni sulfuree e con particolare riferimento alle relative ricadute e sviluppi nel comparto marittimo. Relatori all’incontro Massimiliano Rimaboschi (Studio Legale Rimaboschi), Giorgio Cigui (Ufficio Rina di Trieste), Carlo Contessi (general manager Ship power-application development di Wartsila Italia), Giorgio Sulligoi (Dipartimento Ingegneria ed Architettura dell’Università di Trieste), Carlo Franzosini (Area protetta marina di Miramare). La crescente attenzione verso le problematiche ambientali ha spinto la https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - Comunità europea a disciplinare in modo più determinato e stringente la materia delle emissioni sulfuree con riguardo anche all’ambito marittimo. La direttiva comunitaria 2012/33 è solo l’ultimo tassello di una serie di interventi e provvedimenti progressivamente recepiti anche in Italia. Quali saranno gli sviluppi che ne deriveranno nei diversi campi d’applicazione? In che modo l’industria marittima ha risposto e risponderà all’esigenza di essere sempre più “environmentally friendly”? Che impatto ha avuto la normativa internazionale sullo sviluppo tecnologico nella propulsione navale e qual’ è l’attuale dinamica della produzione e del mercato? A questi ed altri quesiti cercheranno di dare una risposta gli esperti del settore seduti al tavolo dei relatori, moderati dal giornalista Riccardo Coretti. Due unità per Marina Militare da Fincantieri ROMA – Orizzonte Sistemi Navali spa, joint venture tra Fincantieri (51%) e Finmeccanica (49%), e prime contractor per l’Italia nell’ambito del programma internazionale italo-francese Fremm (Fregate europee multi missione), ha ricevuto da “Occar” (l’Organizzazione congiunta di cooperazione europea in materia di armamenti) la comunicazione dell’esercizio dell’opzione per la costruzione della nona e decima unità, a completamento della fornitura alla Marina Militare italiana di una serie di dieci navi. Il valore dell’ordine per Orizzonte Sistemi Navali è pari a 764 milioni di euro. Anche queste unità, la cui consegna è prevista dopo il 2020, al pari delle precedenti saranno caratterizzate da un’elevata flessibilità d’impiego e avranno la capacità di operare in tutte le situazioni tattiche. Avranno una lunghezza di 144 metri, una larghezza di 19,7 metri e un dislocamento a pieno carico di circa 6.700 tonnellate. Potranno raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi con una capacità massima di personale trasportato pari a 200 persone. Le navi del programma Fremm rappresentano lo stato dell’arte della difesa https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - italiana ed europea e sostituiranno le fregate della classe “Lupo” e della classe “Maestrale”, costruite da Fincantieri negli anni Settanta e destinate ad essere radiate dalla flotta. A margine dell’annuncio l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha dichiarato: «Considerato lo sforzo che lo Stato italiano compie, ci attendiamo che i nostri lavoratori e quelli di tutte le aziende che beneficiano di queste commesse si adoperino al fine di consentire il raggiungimento di un livello di efficienza tale da permettere di ridurre i costi del prodotto finale, a vantaggio di tutto il Paese». «Il programma italo-francese per le nuove Fremm – ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica, Mauro Moretti – è il più importante programma militare in ambito navale mai realizzato a livello europeo. I sistemi prodotti da Finmeccanica e imbarcati sulle diverse unità navali consentono di gestire scenari operativi diversi ed in continua evoluzione con tecnologie all’avanguardia». Bilancio Anas in utile presto nuovo presidente ROMA – Il bilancio dell’Anas, «chiude in utile da sette anni consecutivi», ha affermato in una nota il presidente dimissionario Pietro Ciucci commentando ieri il voto del Cda che lo ha approvato. Al positivo risultato, ha aggiunto, ha contribuito «in maniera determinante la politica di contenimento dei costi di gestione perseguita dall’azienda, in linea con la normativa in materia di spending review». Il presidente ha sottolineato anche che il risultato «è già al netto della quota di versamento dovuto allo Stato a fronte della riduzione dei consumi intermedi e tiene conto dell’effetto negativo, quantificabile in 13,5 milioni di euro, determinato dalla svalutazione dei crediti, prevista dal decreto legge Sblocca-Italia». Il bilancio d’esercizio 2014 dell’Anas si è chiuso con un utile di 17,6 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto al 2013, che si era chiuso con un utile di 3 milioni. https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - Attualmente l’Anas «è fortemente impegnata nel dare attuazione nei tempi più brevi al Piano ordinario e straordinario di investimenti deciso dalle autorità di Governo – continua Ciucci – per colmare il gap infrastrutturale del nostro Paese con i partner europei e per favorire il superamento della crisi». Gli investimenti in nuove opere e in interventi di manutenzione straordinaria nel corso del 2014 sono stati pari a 2.140 milioni di euro. Secondo la nota, sono state portate a termine 26 opere con l’apertura al traffico di 130 km di strade e autostrade per un investimento di oltre 3 miliardi di euro. Alla data del 31 dicembre 2014 – prosegue la nota – i lavori in esecuzione per nuove opere ammontano a circa 8 miliardi di euro e riguardano 78 cantieri lungo i principali itinerari del Paese. Per quanto riguarda, in particolare, la nuova Salerno – Reggio Calabria, ad oggi sono stati realizzati 355 km, mentre è attualmente in corso la gara per la realizzazione del tratto tra il viadotto Stupino ed Altilia per 6 km, finanziato dalla Legge di stabilità 2014. Il cda ha convocato l’assemblea degli azionisti per il prossimo 18 Maggio per l’approvazione del bilancio nonché, in relazione alle dimissioni presentate dal presidente Ciucci, per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Sia export che import in crescita tendenziale ROMA – Rispetto al mese precedente, a Febbraio l’Istat rileva una crescita per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più ampia per le esportazioni (+ 2,5%) che per l’import (+ 0,6%). L’incremento congiunturale dell’export è determinato da una crescita delle vendite particolarmente sostenuta verso i mercati extra Ue (+ 4,5%), a fronte di un incremento più limitato (+ 0,8%) verso l’area Ue. I beni strumentali (+ 7,6%), i beni di consumo durevoli (+ 3,9%) e i prodotti energetici (+ 2,7%) sono in espansione. L’aumento congiunturale dell’import – secondo l’Istat – è principalmente determinato dall’area extra Ue (+ 1,1%). La crescita è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di beni, a eccezione dei prodotti intermedi (- https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - 1,8%) e dei prodotti energetici (- 1,3%). Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export (+ 1,1%) risulta positiva per entrambe le aree di interscambio. Al netto dei prodotti energetici la crescita è più sostenuta (+ 1,8%), con i beni di consumo durevoli (+ 3,2%) in rilevante espansione. A Febbraio l’incremento tendenziale delle esportazioni (+ 3,7%) è trainato dalle vendite verso l’area extra Ue (+ 7,1%). L’aumento in valore riflette la positiva dinamica sia dei valori medi unitari (+ 2,4%), sia dei volumi (+ 1,3%). Nello stesso mese, il contenuto incremento tendenziale dell’import (+ 1,0%) è la sintesi della crescita degli acquisti dall’area Ue (+ 4,9%) e della flessione (- 4,1%) dall’area extra Ue. Al netto dei prodotti energetici (- 27,8%), si registra una marcata crescita tendenziale (+ 6,8%). Sempre nl mese di Febbraio, l’avanzo commerciale è di 3,5 miliardi (+ 2,7 mld su Febbraio 2014). Al netto dell’energia, la bilancia risulta in attivo per 6,1 miliardi. Nel mese in esame, inoltre, la crescita tendenziale dell’export è particolarmente sostenuta per Stati Uniti (+ 48,5%) e Repubblica Ceca (+ 14,3%). Anche Polonia (+ 10,8%) e Turchia (+ 10,6%) sono in forte espansione. In marcata crescita le vendite di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+ 32,8%) e solo autoveicoli (+ 31,6%). Gli acquisti da Stati Uniti (+ 20,5%) e Cina (+ 18,1%) e di mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+ 30,1%) e solo autoveicoli (+ 19,1%) sono in forte crescita. Anversa: nel trimestre 2,351 milioni di teu ANVERSA – (M. B.) Nei primi tre mesi di quest’anno, iI porto di Anversa ha gestito un volume di merci di 51.023.670 tonnellate, il 5,9% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il traffico contenitori ha visto una forte espansione, così come ha mostrato una solida crescita anche il comparto https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - delle rinfuse liquide. L’Autorità portuale di Anversa si è detta molto soddisfatta di questi risultati, ciò nonostante, mantiene un cauto ottimismo per il prosieguo dell’anno a causa della continua turbolenza e volatilità del mercato. La quantità della merce containerizzata è aumentata dell’ 8,5%, a 28.216.101 tonnellate. In termini numerici, sono stati movimentati 2.351.299 teu, con un incremento del 9,5% rispetto al primo trimestre del 2014. Per contro, il volume ro-ro ha accusato una contrazione dell’ 8,7% a 1.081.344 tonnellate, con un calo del numero delle auto del 6,9% a 291.900 unità. Diminuito anche il volume delle merci convenzionali, – 3,5%, con 2.322.921 tonnellate. Con 1.566.113 tonnellate la quantità di acciaio gestito nel porto belga, è praticamente la stessa dello scorso anno (+ 0,3%). Balzo negativo, invece, nel segmento breakbulk, dovuto tra l’altro a una diminuzione della quantità di frutta movimentata (- 37,7%) a 173.321 tonnellate. Il comparto delle rinfuse liquide, sempre nei primi tre mesi del 2015, registra un aumentato del 4,7% a 15.801.788 tonnellate. I prodotti derivati del petrolio ammontano a 11.931.034 tonnellate, con un incremento dell’ 8,0%. Al contrario, risultano in contrazione, i prodotti chimici (- 3,0% a 2.650.778 tonnellate) e il petrolio greggio (- 7,0% a 1.135.059 tonnellate). Per quanto concerne le rinfuse solide, il loro volume nel trimestre è arrivato a 3.601.516 tonnellate, con un incremento del 3,6% rispetto ai primi tre mesi del 2014. La crescita è dovuta alla quantità di sabbia e ghiaia, aumentata del 63,3% a 541.293 tonnellate. Nel periodo in esame, è aumentata anche la quantità di carbone movimentato nel porto, + 24,6% a 373.829 tonnellate. Le statistiche diffuse dalla Port Authority, riguardano infine, il numero di navi che hanno fanno scalo ad Anversa: 3.408, ovvero l’1% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tuttavia, la stazza lorda complessiva è aumentata del 4,2% a 83.804.319 tonnellate. https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - Confetra condivide perplessità M5S su bando «Pln» ROMA – «Il mercato non è disposto a pagare per servizi che ormai hanno tutte le più importanti flotte di autotrasporto e le case di spedizioni»: questo il commento di Confetra in merito alla scelta di affidare, ad un soggetto privato, ad un cosi detto promotore, la realizzazione dell’estensione della Piattaforma logistica nazionale (Pln) e la sua gestione per i prossimi venti anni. La piattaforma di tipo “Its” (Intelligent network system), programmata da Uirnet, soggetto pubblico responsabile del sistema logistico nazionale, è mirata a consentire il dialogo integrato degli attori intermodali e diversi “buffer” di compensazione per la gestione ottimale dei flussi di traffico da e per i nodi del sistema logistico, della catena logistica. La preoccupazione di Confetra, ribadita anche a sostegno della recente interrogazione presentata dall’onorevole Diego De Lorenzis (nella foto) (Movimento 5 Stelle) al ministro Graziano Delrio proprio sull’argomento. Ad aggiudicarsi l’appalto è stato il raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) formato da “HP enterprise services Italia srl”, da “F. A. I. Service società cooperativa” e da Vitrociset. L’impegno per Rti e quello di finanziare l’operazione con l’apporto di almeno 20 milioni di euro e di corrispondere a Uirnet un canone annuo di almeno 2 milioni e mzzo di euro a partire dall’anno 2015. «Si tratta di soggetti giuridici di natura privatistica che – rileva De Lorenzis – si troveranno a gestire dati tanto sensibili attinenti la piattaforma logistica nazionale ed in un ruolo che dovrebbe essere di assoluta imparzialità» che, secondo l’onorevole del Movimento 5 Stelle «appare in nuce tradita dal, tutt’altro che potenziale, conflitto di interesse generato dalla circostanza che si tratta, nel caso della Fai Service, di un’emanazione di un’associazione di categoria del trasporto». «I rilevanti interessi economici che necessariamente guidano l’attività dei soggetti privati – prosegue De Lorenzis – si pongono in forte attrito con la “mission” istituzionale volta alla realizzazione dell’interesse pubblico, ragion per cui sarebbe stato ben più utile ricorrere ad una società di natura pubblica». Nel tempo Uirnet – ricorda il parlamentare – ha fruito di un rilevante https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
16 Marzo 2020 - contributo pubblico (25,3 milioni di euro per la piattaforma e 15,2 milioni per il progetto security) «di cui occorre render conto, specie in considerazione del prossimo graduale traghettamento verso altri soggetti, tra l’altro di natura privata». Al ministro Delrio l’onorevole De Lorenzis chiede quindi di riferire «circa la scelta di attivare una procedura mediante pubblicazione di bando finalizzato alla presentazione di offerte col meccanismo della finanza di progetto e non della concessione, facendo specifico riferimento allo studio di fattibilità posto alla base della decisione» e sulla scelta «di avvalersi di un soggetto privato» sollecitando accertamenti «per la verifica dei requisiti dei singoli soggetti del Rti ai fini di escludere ipotesi, anche potenziali, di conflitto di interesse» e sulle «specifiche competenze tecniche del raggruppamento temporaneo di impresa». Le perplessità di De Lorenzis sono pienamente condivise da Confetra che «da tempo – si legge in una nota – sostiene, con ripetute sollecitazioni ai diversi Ministri, che il sistema logistico non sopporterà ulteriori costi per strutture inutili e “grandi fratelli” affidati a soggetti non meritevoli. E’ scontato che i cosiddetti promotori della Piattaforma logistica nazionale continueranno ad avere necessità di finanziamenti». https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/777/ | 16 Marzo 2020 -
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