SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità

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SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità
SUV sportivi: Alfa Romeo
Stelvio e Jaguar F-Pace, le
novità
Due fra i più importanti modelli nella categoria dei SUV
sportivi sfoggiano interessanti novità nelle rispettive gamme.
Per weekend all’insegna del brio e del piacere di guidare,
senza dimenticare la distinzione regalata dal loro design e
dal prestigio delle marche; col valore aggiunto, tipico dei
SUV, della notevole versatilità in termini di spazio e
capacità di muoversi anche fuori dall’asfalto. Alfa Romeo
Stelvio Sport Edition e Jaguar F-Pace modello 2019, scopriamo
ciò che hanno da offrirci.

ALFA ROMEO STELVIO SPORT EDITION, IL NOME DICE TUTTO

La nuova serie speciale Alfa Romeo Stelvio Sport Edition
arriva nei concessionari italiani piena di spunti
interessanti. L’allestimento da cui parte è il top di gamma
SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità
Executive, a cui si aggiungono importanti componenti per
accentuare la guida brillante che questo SUV permette fin
dalla sua versione d’ingresso. La motorizzazione è la 2.2
diesel da 210 cavalli con cambio automatico AT8 e trazione
integrale Q4. Troviamo quindi nella dotazione di serie le
sospensioni attive e il differenziale posteriore
autobloccante: sportività e sicurezza al massimo grado in ogni
condizione.

Per quanto riguarda il pacchetto di assistenza alla guida,
abbiamo frenata automatica d’emergenza con riconoscimento
pedone, avviso invasione corsia, avviso traffico in
attraversamento posteriore e cruise control adattivo.

La strumentazione di questa serie speciale dello Stelvio
include Alfa Connect 3D con navigatore su schermo da 8,8
pollici e compatibilità smartphone Apple CarPlay e Android
Auto. L’estetica si distingue per pinze freno nere, rosse o
gialle, cristalli posteriori oscurati, cornice vetri in nero
lucido. Gli interni comprendono sedili riscaldati e a
regolazione elettrica a sei vie, rivestiti in pelle pregiata
di tipo sportivo. Prezzo da 59.700 euro. Porte aperte nei
concessionari il 12-13 e 26-27 maggio.

JAGUAR F-PACE 2019, ARRIVA LA MICIDIALE SVR
SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità
La novità più vistosa legata al modello 2019 del SUV Jaguar F-
Pace è l’ingresso in gamma della versione top SVR. Significa
motore V8 5.0 sovralimentato con compressore volumetrico,
potenza straordinaria di 550 cavalli, accelerazione 0-100 in
4,3 secondi e 283 Km/h di velocità massima. Ma anche la serie
normale di F-Pace ha aggiunto novità interessanti, soprattutto
dal punto di vista tecnologico. Infatti è stato introdotto in
gamma il sistema di cruise control adattivo integrato
all’assistenza alla sterzata. Utile per la marcia in colonna
in autostrada, esso agisce sui comandi per mantenere il
veicolo all’interno della propria carreggiata, adattando la
velocità a quella del flusso del traffico, arrivando anche
all’arresto del veicolo.
SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità
Un altro dispositivo molto utile per la sicurezza è il sistema
di frenata d’emergenza ad alta velocità. Il radar è in grado
di rilevare una collisione imminente, avvertire il guidatore
e, in caso di assenza di risposta, attivare i freni. A
differenza dei dispositivi urbani, questo opera a velocità da
10 a 160 Km/h.

Dal punto di vista estetico troviamo specchietto retrovisore
senza cornice, battitacco illuminati con la scritta Jaguar,
pedali in metallo lucido, tappetini pregiati premium,
rivestimento del cielo in pelle scamosciata e controller
cromati del sistema di regolazione dei sedili a 10 vie. Fra i
nuovi optional ci sono i sedili sportivi a 14 regolazioni.

Infine i motori a benzina ora sono dotati del filtro
antiparticolato. La Jaguar F-Pace ha un prezzo di partenza di
47.300 euro.
SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità
Weekend in SUV al Parco delle
Dolomiti bellunesi
Volete un SUV, lo sappiamo. Perché non si sfugge alla moda.
Poiché disponete di cospicue risorse, lo volete premium. E
dato che avete famiglia e/o tanti bagagli, ne preferite uno
abbastanza grosso. Ma quando l’avete comprato, dove andate?
Usarlo solo per recarsi al lavoro è uno spreco. Allora ecco un
interessante itinerario per voi, un weekend in SUV in vista
della bella stagione: il Parco delle Dolomiti bellunesi, luogo
d’incantevole bellezza. E quali sono i SUV? Tre proposte dalla
differente personalità: Audi Q5, Mercedes GLC e Volvo XC60.
Per quanto riguarda i motori, riteniamo che la logica per
veicoli di queste dimensioni e votati alle lunghe percorrenze
extraurbane debba privilegiare il diesel. Sempre che i
politici la smettano con l’assurda guerra che gli stanno
muovendo contro.

AUDI Q5, PERFETTO TUTTOFARE
SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità
Sa andare ovunque in scioltezza. Audi Q5 è un SUV di
dimensioni medio-grandi, come i concorrenti selezionati in
questo confronto. La lunghezza di 466 cm non lo rende
particolarmente ingombrante. Il bagagliaio che va da 550 a
1.550 litri permette di caricare quello che si vuole. Anche il
design è universale, nel senso che piace a persone anche molto
diverse tra loro, con una certa preferenza per il pubblico un
po’ più giovane (intorno alla trentina). Dentro la perfezione
costruttiva regna sovrana, del resto Audi è una garanzia in
queste cose. Magari lesina sugli accessori di serie, non che
gli altri regalino qualcosa, del resto. Le sospensioni
pneumatiche incollano a terra l’auto e rendono la marcia
particolarmente confortevole.
SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità
La mitica trazione integrale quattro, autentico marchio di
fabbrica della casa degli anelli, fa il resto. Il motore a
quattro cilindri 2.0 TDI in configurazione da 190 cavalli
potrebbe un po’ essere penalizzato negli utilizzi più
sportivi, tuttavia la coppia di 400 Newton metri aiuta
parecchio. Prezzi da 49.500 a 53.000 euro. Sotto non è il caso
di scendere, soprattutto se si viaggia spesso a pieno carico.
Per chi vuole il massimo, sempre in tema di gasolio, al top
c’è il 3.0 V6 TDI da 286 cavalli e ben 620 Nm, i cui prezzi
vanno da 59.200 a 62.700 euro.

PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI, L’ITINERARIO
SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità
Veduta delle Dolomiti bellunesi. Credit: Pigiuri, CC 3.0

Il Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi è molto esteso. Da
un punto di vista viabilistico è attraversato da tre strade
provinciali. Da lì si sceglie la località preferita. Partendo
da ovest in generale, si percorre senza indugio la A4.
Superata Vicenza Est, si esce al bivio A31-Valdastico; tenere
la sinistra, in direzione Piovene. Successivamente si uscirà a
Vicenza Nord; imboccare la SR 53, direzione Treviso. Da qui
mancano un centinaio di chilometri. Tenendo sempre come
indicazione Belluno, arrivati a Santa Giustina, svoltare a
sinistra nella SP 2 in direzione Sospirolo si arriverà nel
cuore del Parco. Poi è solo questione di scegliere cosa
visitare.

MERCEDES GLC, SPORTIVO E SCALATORE
SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità
Il Mercedes GLC, nonostante l’aspetto massiccio, ama la
sportività e, soprattutto, le escursioni in fuoristrada. Qui
la trazione integrale 4Matic con le sue sofisticate assistenze
elettroniche (accentuate nel pacchetto optional Offroad)
consente a questo SUV quasi di rivaleggiare con i fuoristrada
duri e puri; non per niente è cugino della leggendaria Classe
G. La marcia su asfalto è brillante, grazie ad una massa
contenuta e ad un assetto indovinato, anche qui le sospensioni
pneumatiche danno quel qualcosa in più. Lunghezza di 466 cm,
standard nella categoria; discreto ma non da primato il
bagagliaio, da 395 a 1.445 litri.
SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità
Non dimentichiamo i motori. A tale proposito (parliamo sempre
di diesel), consigliamo come punto di miglior equilibrio il
quattro cilindri 2.1 da 204 cavalli e 500 Newton metri di
coppia, capace di spingere molto forte e anche di bere poco,
quando si tiene a riposo il piede destro. I prezzi per questa
motorizzazione vanno da 50.443 a 58.893 euro. Se non basta,
c’è il sei cilindri in linea 3.0 da 258 cavalli e 620 Nm, da
56.554 a 65.004 euro.

DOLOMITI BELLUNESI, PATRIMONIO DELL’UMANITA’
La diga nella Valle del Mis. Credit: Mil2707, CC 3.0

Le Dolomiti sono inserite nella lista dei patrimoni naturali
dell’umanità da parte dell’Unesco, agenzia dell’Onu. La
sezione delle Dolomiti bellunesi comprende i rilievi più
grandi, dalle Tre Cime di Lavaredo alla Marmolada, dalle
Tofane alla Croda Rossa d’Ampezzo. L’omonimo Parco nazionale è
d’istituzione abbastanza recente, 1988; comprende una vasta
zona della provincia di Belluno. I confini naturali sono il
fiume Cismon ad ovest, poi il lungo percorso del Piave nelle
altre direzioni. Amministrativamente fanno parte del parco 15
comuni, di cui ovviamente Belluno è il capofila.

Altre località molto note sono Cortina d’Ampezzo e Feltre. Il
parco, nelle sue zone protette, è una riserva naturale in cui
vivono nel proprio habitat originale molte specie di animali:
marmotte, ermellini, cervi, numerosi uccelli e anche diversi
rettili (attenzione alla velenosissima vipera dal corno). Le
attività turistiche invernale sono ovviamente centrate sullo
sci, Cortina al top. D’estate le escursioni diventano il punto
focale. Fra le tante attrazioni, meritano una visita anche le
antiche fortificazioni di Feltre.

VOLVO XC60, L’ELEGANZA FATTA SUV

Lunghezza non esagerata, 469 cm, il SUV Volvo XC60 si è
rinnovato lo scorso anno e ha dato una bella rinfrescata al
design. Tipicamente le Volvo sono auto da grandi viaggi in
relax, cullati da un notevole lusso, da un comfort assoluto e
con la tranquillità di un apparato di sicurezza sempre
all’avanguardia (sicurezza e Volvo sono praticamente sinonimi
dal 1927, anno di fondazione della casa svedese). Il
bagagliaio non è da record, capienza da 505 a 1.432 litri.
I motori sono potenti ma l’anima di questa Volvo non è rivolta
alla prestazione o alle sensazioni prettamente sportive. Ciò
non significa che i cavalli difettino. Il motore diesel 2.0 a
quattro cilindri è offerto in due configurazioni di potenza:
190 (D4) e 235 cavalli (D5). I prezzi per il D4 vanno da
48.500 a 56.400 euro, per il D5 da 55.350 a 60.950 euro.

Subaru    Forester     2019:
raffinato e tecnologico
Il Subaru Forester 2019 rappresenta la quinta generazione di
questo SUV di medie dimensioni e si è da poco mostrato al
mondo, naturalmente negli Stati Uniti, di gran lunga il
mercato più importante per la casa giapponese, sotto i
riflettori del salone di New York. Mezzo da weekend per
eccellenza, gli amanti delle località montane, collinari e
campagnole (ma tutto sommato anche lacustri e marine) potranno
approfittare delle solide doti tipiche di ogni Subaru, a cui
si aggiunge una robusta iniezione tecnologica. Al primo posto,
come sempre, la sicurezza.

TECNOLOGIA ROBUSTA E MODERNA PER IL SUBARU FORESTER 2019

Chi compra una Subaru generalmente la tiene a lungo. Bada al
sodo, cerca affidabilità sul lungo termine e praticità, spazio
per passeggeri e bagagli, sicurezza sui percorsi difficili,
comfort nei viaggi lunghi. Ma anche alta qualità nei
materiali. Perché il cliente Subaru vuole una vera e propria
compagna di viaggio meccanica su cui contare sempre.

Il SUV Subaru Forester 2019 prosegue in questa tradizione di
lunga data. Ripetiamo quindi le caratteristiche fondamentali:
trazione integrale permanente simmetrica e motori boxer per un
comportamento stradale sicuro in ogni situazione, a cui si
aggiungono i più moderni sistemi di assistenza alla guida
racchiusi sotto il nome Eyesight; fra i sistemi disponibili
troviamo frenata automatica d’emergenza, cruise control
adattivo, mantenimento automatico corsia, monitoraggio
attenzione conducente tramite un inedito sistema di
riconoscimento facciale, chiamato DriverFocus. Il tutto
intorno ad un telaio molto più rigido e leggero (quindi auto
più robusta e maneggevole e consumi minori).

La trazione integrale del Subaru Forester 2019 include un
dispositivo X-Mode ottimizzato, per controllare meglio il
veicolo nelle condizioni più scivolose, soprattutto nelle
discese ripide. L’altezza minima da terra di 220 mm rende
questo veicolo ottimo per il fuoristrada, nella nuova serie
tali caratteristiche sono ulteriormente migliorate.
Al cuore della meccanica troviamo il motore boxer 2.5 a
benzina, aspirato e a iniezione diretta. Esso è stato
ampiamente riprogettato, la potenza è di 182 cavalli, coppia
di 239 Newton metri. La trasmissione è abbinata al cambio
automatico CVT Lineartronic. Naturalmente l’unità a benzina è
vista soprattutto in chiave americana. Ma i modelli venduti in
Europa dovrebbero disporre anche di un 2.0 diesel.

SUBARU FORESTER 2019: DESIGN PIU’ FRESCO
Esternamente il design del Subaru Forester 2019 non si stacca
radicalmente dal modello precedente. L’evoluzione stilistica
si allinea alle impostazioni viste con le ultime versioni di
Impreza e XV, in particolare nei LED dei proiettori. Rinnovato
anche il disegno dei cerchi in lega, da 17 o 18 pollici. La
gamma dispone ora di ulteriori colori per la carrozzeria,
particolari tonalità di verde, blu e rosso.
Per quanto riguarda gli interni, c’è più spazio per i
passeggeri e anche nel bagagliaio. Sono migliorati i sedili,
ora più ergonomici; l’impianto di climatizzazione è
decisamente raffinato, in grado di calibrare con precisione la
temperatura in base al numero di passeggeri; infotainment al
passo coi tempi, basato su display touch da 8 pollici e le
immancabili compatibilità con Apple Carplay e Android Auto; si
aggiungono anche la funzionalità hotspot wi-fi e l’avviamento
del motore in remoto. Le vendite del Subaru Forester 2019
partiranno in autunno negli Stati Uniti, pochi mesi dopo
dovrebbe cominciare la commercializzazione in Europa.
Bentley Bentayga al Pikes
Peak: verso il record del
cielo
La “corsa verso le nuvole”, come recita lo slogan ufficiale;
semplicemente Pikes Peak per tutti gli appassionati. Celebre
negli USA, meno in Europa, tuttavia il suo fascino è
innegabile. Una cronoscalata ai confini del cielo che dalle
nuvole parte anche. Il 24 giugno 2018 vedremo una vettura che
non ci aspetteremmo: la Bentley Bentayga al Pikes Peak per
conquistare il record di classe.

BENTLEY BENTAYGA AL PIKES PEAK: LA CORSA VERSO LE NUVOLE

Su una Bentayga “normale” si possono fare anche queste cose

Un SUV così grande e lussuoso come la Bentley Bentayga non
sembrerebbe il veicolo più adatto ad una competizione del
genere, eppure ha il suo perché. Dobbiamo però fare un piccolo
passo indietro e spiegare di cosa si tratta. Il nome ufficiale
è Pikes Peak International Hill Climb, quindi è una
cronoscalata. La montagna chiamata Pikes Peak si trova in
Colorado, ai confini orientali della catena delle Montagne
Rocciose. E’ un percorso infernale, estremamente tortuoso, in
cui ogni curva lambisce un abisso senza protezioni. Da alcuni
anni le cose sono notevolmente migliorate perché hanno steso
l’asfalto; tuttavia per gran parte della sua storia (la corsa
venne istituita nel 1916, è la seconda più antica negli Stati
Uniti dopo la 500 miglia di Indianapolis) i folli e
ardimentosi piloti che l’hanno affrontata sfidavano la morte
sullo sterrato. Se non ci credete, andate a vedere su You Tube
quel celebre filmato sulla scalata del 1988 vinta da Ari
Vatanen a bordo di una Peugeot 405.

Un tratto della terrificante salita del Pikes Peak. Credit:
CameraCourage CC 3.0

La cronoscalata del Pikes Peak parte dalla quota di 2.862
metri sul livello del mare; dopo un percorso di poco meno di
20 Km e 156 curve si arriva al traguardo, posto a 4.300 metri
di altitudine. Spesso durante la salita cambiano le condizioni
meteo; data la quota ci si può trovare improvvisamente sulla
neve o sul ghiaccio, anche in piena estate. Esistono diverse
categorie o classi in cui è suddivisa la corsa: auto e moto,
due o quattro ruote motrici, modelli di produzione o
prototipi, motori a combustione o elettrici, eccetera. Il
record assoluto è stato realizzato nel 2013 dal nove volte
campione mondiale di rally Sébastien Loeb, a bordo di una
specialissima Peugeot 208 T16 da 875 cavalli per 875 Kg. Il
tempo è di 8’13″878. Invece il primato che ci interessa in
questo momento è quello della categoria SUV di produzione. E’
stato registrato nel 2014 da Paul Dallenbach al volante di una
Range Rover Sport, tempo di 12’35″610.

BENTLEY BENTAYGA AL PIKES PEAK: LA VETTURA PER IL RECORD

Il pilota Rhys Millen accanto alla Bentley Bentayga che
guiderà al Pikes Peak

Ora vediamo come la Bentely Bentayga si appresta a dare
l’assalto a questo record. Partiamo dal pilota: Rhys Millen,
neozelandese, 45 anni, uno che se ne intende. Infatti ha già
vinto per due volte la corsa al Pikes Peak e ne detiene il
record nella categoria delle elettriche. E’ anche un figlio
d’arte, suo padre Rod vinse questa gara per cinque volte.
Passiamo all’auto. Gli specialisti inglesi della casa di Crewe
stimano che, per battere il record, la Bentayga dovrà
mantenere una velocità media di almeno 60 miglia orarie, cioè
96,6 Km/h. Là sopra, in mezzo a tutte quelle curve sul ciglio
del burrone, è un’impresa terribile.

E’ importante ricordare che la classe in cui si è iscritta la
Bentley Bentayga è riservata ai SUV di produzione. Quindi non
ci saranno modifiche meccaniche. Le uniche differenze rispetto
alla Bentayga che chiunque può comprare (purché milionario)
riguardano ovviamente lo svuotamente degli interni,
l’inserimento della gabbia di protezione, dell’estintore,
l’uso di sedili e cinture da corsa. Solo lo scarico sarà
modificato, fornito dalla Akrapovic (quello usato sulla
Continental GT3-R). Altro dettaglio importante, la vettura
monterà pneumatici stradali, forniti dalla Pirelli. Quindi il
motore sarà lo stesso W12 da 600 cavalli e 900 Newton metri
delle unità in vendita. Non resta che attendere il 24 giugno.

Auto e donne: in campagna col
crossover
Quando si parla di auto e donne, si deve andare oltre il
cliché citycar-shopping. Al pari degli uomini, usano l’auto
per accompagnare tutte le proprie attività, siano esse
lavorative o familiari. E quando arriva il momento di
rilassarsi, quindi nel weekend, non c’è niente di meglio che
una gita in campagna. Mettiamo a confronto tre modelli fra i
crossover compatti di fascia premium che possono essere
apprezzati anche dal pubblico femminile per design e
praticità. Da Audi, DS e Mini tre auto in grado di andare
dappertutto con grazia.

AUTO E DONNE: AUDI Q2, SFUGGE AGLI SCHEMI

Cos’è la nuova Audi Q2? Non del tutto un SUV, non proprio un
crossover, vagamente un look da coupé, non certo una berlina.
Sfugge alla classificazione. Ma in fin dei conti le etichette
contano relativamente. Le dimensioni sono sicuramente
compatte, data la lunghezza di soli 419 cm. Nonostante misure
da citycar, il bagagliaio stupisce per capienza, da 405 a
1.050 litri. L’aspetto esterno è improntato alla decisione,
dote apprezzata anche dal pubblico femminile. Gli interni
offrono la solita perfezione Audi con una marcata spinta verso
i giovani; l’apparato multimediale MMI Plus comprende
connessioni complete con SIM di bordo e funzioni hotspot Wifi.
L’estetica è altamente personalizzabile, dalle cuciture a
contrasto in giallo, arancione o rosso, alle decorazioni in
alluminio spazzolato, da tessuti di pregio alla pelle nappa.
Auto e donne e colori: ce ne sono ben 10 nell’Audi Q2 per
l’illuminazione ambientale interna.
Tra i motori, ci sono soluzioni diesel da 116 a 190 cavalli o
a benzina da 116 a 190 cavalli. Trazione anteriore o, nelle
configurazioni più potenti, integrale quattro. Da suggerire,
per chi non fa molti chilometri, il tranquillo 1.0 TFSI da 116
cavalli o, per chi fa ogni tanto viaggi a pieno carico, il 1.4
TFSI da 150 cavalli con disattivazione parziale dei cilindri,
per consumare meno benzina. Vivamente consigliato il cambio
automatico S tronic. Nell’allestimento Design, il più chic, i
rispettivi prezzi di listino sono 29.300 e 32.200 euro.

DS 4 CROSSBACK, ELEGANZA FRANCESE
DS 4 Crossback è, come dice il nome, un vero crossover. Nasce
come mezzo urbano ma sa anche ricoprire il ruolo di sapiente
accompagnatore nelle gite del weekend. Qui le linee sono molto
arrotondate, dolci e graziose. E’ una vettura improntata
all’eleganza, ad un incedere di classe. La moda ha
un’importanza consistente in questo modello, quindi cadiamo a
pennello nell’ambito preferino del discorso auto e donne; pur
trattandosi di cliché, da qui non si sfugge.
Dunque è particolarmente fashion l’allestimento Moondust, top
di gamma con tutto. Gli interni sono altamente raffinati, a
partire dal tradizionale disegno decorativo a “cinturino di
orologio” impresso sui sedili di tutte le DS attuali. Le
dimensioni sono compatte ma non troppo, data la lunghezza di
428 cm. Rispetto alla DS 4 berlina, la Crossback è più alta da
terra di 3 cm.
I motori sono pimpanti, poiché a benzina si va da 130 a 165
cavalli e a gasolio da 120 a 180 cavalli. Da considerare
particolarmente la versione 1.6 col diesel BlueHdi da 120
cavalli in allestimento Moondust. Di serie c’è tanto, compresi
i sedili in pelle/tessuto e il volante in pelle. Prezzo di
listino 32.650 euro.

MINI COUNTRYMAN, SPAZIO DA VENDERE
La Mini Countryman di oggi si avvicina molto ad un SUV. Il
look è certamente “campagnolo” (del resto con quel nome non
potrebbe essere altrimenti). Le dimensioni sono abbastanza
compatte per un’auto normale, enormi per una Mini in senso
classico, perché in questo caso la lunghezza è di 430 cm. E’
soprattutto la versatilità uno dei suoi punti di forza,
cominciando dal bagagliaio capace di caricare da 450 a 1.390
litri. Il divanetto posteriore inoltre è reclinabile e
scorrevore, offrendo ulteriori possibilità. Si sta molto
comodi in quattro (c’è spazio anche per cinque), quindi
l’ideale per un weekend in famiglia o tra amici.
A tal proposito è interessante l’optional della picnic bench,
cioè un elemento ripiegabile per il bordo del vano di carico,
su cui ci si può sedere per una colazione all’aperto. Il
design, da vera Mini, è pensato per non passare inosservato,
fuori e dentro. Gli interni sfoggiano due zone nettamente
distinte, dal punto di vista del look, fra plancia e zona
inferiore. Materiali pregiati e tante combinazioni di colori
fanno il resto.
Tanti motori a disposizione, trazione anteriore o integrale
All4, cambio anche automatico. Dato l’utilizzo prevalentemente
da viaggio con carico, vale la pena considerare la versione
Cooper D con motore diesel da 150 cavalli. L’allestimento Hype
è quello più esuberante. Cambio Steptronic per il massimo
relax. Prezzo di listino 36.300 euro (38.350 per la All4).

Nuovo Volkswagen Touareg: la
grande avventura
Il nuovo Volkswagen Touareg si è mostrato al mondo a Pechino,
anticipando l’esordio pubblico che avverrà alla fine di aprile
durante il salone della capitale cinese. Esso diventa
sostanzialmente l’ammiraglia della casa tedesca. Il nuovo
Touareg è ricco di tecnologia e assume un design più dinamico;
diventa anche più leggero e con un bagagliaio più capiente.
Resta un SUV di grandi dimensioni e potenzialità, ottimo per
weekend ovunque la vostra fantasia voglia condurvi; che siano
viaggi brevi o molto lunghi, sull’asfalto o in fuoristrada,
non importa: lui saprà portarvi dappertutto in scioltezza, in
coppia o con l’intera famiglia.

IL DESIGN DEL NUOVO VOLKSWAGEN TOUAREG

Il nuovo Volkswagen Touareg si allinea alla terza generazione
portandosi dietro un successo commerciale di alto livello:
circa un milione di esemplari, risultato non da poco
considerando la fascia di mercato premium a cui appartiene.
Come si evolve il suo design per restare al passo coi tempi?
Le sue dimensioni variano leggermente, la carrozzeria è di
poco più lunga (4.878 mm, +77), larga (1.984 mm, +44) e bassa
(1.702 mm, -7). Ciò significa che le proporzioni diventano più
slanciate e sportiveggianti. All’anteriore spicca la calandra
cromata che guida l’occhio verso i fari dal rinnovato sistema
a LED. Le fiancate ci ricordano che questo è un SUV, in
particolare osservando i grossi passaruota (cerchi da 18 a 21
pollici); la coda sottolinea l’imponenza d’inseme della
vettura.

Negli interni domina il nuovo Innovision Cockpit, cioè una
postazione di guida completamente ridisegnata e digitale al
massimo. Troviamo il cruscotto con display da 12 pollici e la
zona multimediale al centro su schermo touch addirittura da 15
pollici. Qui si comandano tutte le funzioni della vettura,
intrattenimento, comunicazioni e regolazioni. Touareg è
inoltre sempre connesso, grazie alla SIM dedicata.

Da un punto di vista estetico il nuovo Volkswagen Touareg
mostra una grande cura e completezza. Inserti in legno a pori
aperti, pelle conciata al vegetale, dettagli in alluminio e
cromo; i sedili naturalmente dispongono di regolazione
elettrica e, come optional, funzioni di massaggio. I sedili
posteriori scorrono di 160 mm e s’inclinano di 21 gradi per
sfruttare ancora meglio lo spazio. Per quanto riguarda il
bagagliaio, la capacità è aumentata di 113 litri, arrivando
ora a 810 litri in configurazione cinque posti.
IL NUOVO VOLKSWAGEN TOUAREG CI VEDE ANCHE DI NOTTE

Cominciamo dai sistemi di assistenza alla guida, perché nel
nuovo Touareg sono parecchi, da vera ammiraglia che si
rispetti. Evidenziamo innanzitutto il dispositivo di visione
notturna, per la prima volta in una Volkswagen. Una telecamera
frontale ad infrarossi rileva l’impronta termica (appunto, la
radiazione infrarossa) degli esseri viventi, quindi sia
persone che animali, trasmettendo l’immagine in bianco e nero
sul cruscotto digitale ed evidenziando le sagome in giallo o
rosso a seconda del rischio di collisione. In caso di pericolo
viene emesso un allarme e precaricati i freni, pronti ad
intervenire automaticamente con la frenata d’emergenza in
assenza di risposta da parte del guidatore.

Troviamo poi tutti i sistemi noti fra quelli più avanzati: ad
esempio frenata automatica d’emergenza urbana con
riconoscimento pedoni, frenata multipla anticollisione,
riconoscimento segnaletica, mantenimento corsia, rilevamento
stanchezza, assistenza agli incroci. Non mancano nemmeno il
parcheggio semiautomatico e l’assistenza alle manovre con
rimorchio. Molto importanti anche i fari a matrice di LED,
estremamente sofisticati.

MOTORI E CARATTERISTICHE TECNICHE DEL NUOVO VOLKSWAGEN TOUAREG

Sul mercato europeo le motorizzazioni disponibili al lancio,
previsto a primavera inoltrata, saranno due turbodiesel TDI V6
da 231 e 286 cavalli, affiancati da un V6 a benzina da 340
cavalli. Successivamente, data ancora da definire, arriverà
anche una versione ibrida plug-in da 367 cavalli. Previsto
anche un V8 a benzina.

Il cuore della trasmissione del nuovo Touareg è naturalmente
la trazione integrale 4Motion, abbinata ad un cambio
automatico ad 8 rapporti. Il differenziale centrale è
autobloccante, la coppia viene ripartita tra i due assi
automaticamente (fino al 70% davanti o all’80% dietro). Sono
disponibili parecchie modalità di guida: cinque per l’asfalto
e altri cinque per il fuoristrada. Per chi vuole andare oltre,
c’è il pacchetto offroad optional che aggiunge ulteriori
profili di guida e protezioni adatte quasi alla Dakar (che
peraltro il Touareg vinse tre volte). Non dimentichiamo le
sospensioni pneumatiche, capaci di aumentare la profondità di
guado fino a 570 mm. Per quanto riguarda il corpo vettura,
segnaliamo i 106 Kg in meno, grazie alla carrozzeria in
alluminio e acciaio.

Subaru Forester, perfetto
compagno per un weekend in
Val Taleggio
La Lombardia non è solo Milano. Quando si parla di paesaggi,
turismo a misura d’uomo, natura, agricoltura e gastronomia,
artigianato e piccola impresa, ci si deve dirigere verso nord.
Dalla provincia di Varese a quella di Brescia, l’arco alpino
offre infinite opportunità. Una zona forse non tra le più
celebri ma altamente suggestiva si trova a pochi chilometri da
Bergamo, un’estensione occidentale della Val Brembana: è la
Val Taleggio, la nostra destinazione per un weekend a bordo
del poliedrico SUV Subaru Forester, da noi provato nell’ultima
versione, il modello 2018. Un affidabile e versatile
assistente per accompagnarci dove vogliamo, come preferiamo.

VAL TALEGGIO, NATURA DA RISCOPRIRE
La sorgente del torrente Enna. Credit: Marco Fleming, CC 3.0

Da un punto di vista amministrativo la Val Taleggio è composta
da due comuni: Taleggio e Vedeseta. Essi poi si suddividono in
numerose frazioni. Per arrivarci da Milano e provincia
esistono diverse strade, a seconda del punto di partenza e dei
gusti. La distanza varia fra 80 e 100 Km. Il percorso più
rapido prevede l’autostrada A4 fino a Dalmine, poi la statale
470 fino San Giovanni Bianco, quindi la provinciale 25 in
corrispondenza dell’indicazione Valle Taleggio (si svolta a
sinistra). Geograficamente la valle è attraversata dal
torrente Enna (un affluente del fiume Brembo), la cui sorgente
si trova proprio da queste parti e costituisce di per sè
un’interessante meta per escursioni naturalistiche. Perché da
essa si snoda una gola scavata dal corso d’acqua lunga circa
tre chilometri e conduce a San Giovanni Bianco, nella Val
Brembana propriamente detta.
Due delle frazioni di Taleggio: Sottochiesa e Pizzino

Tale percorso è chiamato Orrido della Val Taleggio, affiancato
dalla strada provinciale 25. Il percorso pedonale farà la
gioia degli escursionisti, tra le parecchie cascate che lo
animano. Senza parlare delle trote che renderanno felici i
pescatori. Da un punto di vista artistico vale la pena di
visitare la chiesa di Faggio e i suoi affreschi molto antichi.
Per quanto riguarda invece la gastronomia, quel nome così
famoso trova ovviamente qui le sue origini. Ci arriveremo fra
qualche riga.

SUBARU FORESTER, UN COMPAGNO DI VIAGGIO DEL QUALE FIDARSI
In uno scorcio di tardo inverno che ci ha fatto ricordare la
sua inclemente presenza, meteorologicamente parlando, siamo
saliti a bordo del Subaru Forester protagonista di questa
prova e lo abbiamo condotto a destinazione sotto una pioggia
incessante (e anche un po’ di neve e fango); d’altra parte, un
SUV che mantiene la carrozzeria pulita è come se non
assolvesse alla sua missione. Comodo e spazioso ma non
eccessivamente ingombrante (è più corto di una berlina di
segmento D e altrettanto largo), il Forester si guida con
notevole facilità anche nei caotici tratti urbani, dove il
cofano a bordi alti rende agevole capire “dove finisce la
macchina” anche quando non ci si è ancora abituati. Per le
manovre invece la telecamera posteriore e, soprattutto, quella
anteriore che mostra il lato destro anche quando si procede in
avanti trasformano le difficoltà di parcheggio in un ricordo
del passato. Sui fondi viscidi e nelle curve a qualsiasi
velocità ragionevole emerge la famosa meccanica Subaru, una
firma d’autore più che un marchio di fabbrica: trazione
integrale permanente simmetrica e motore boxer mantengono
l’auto incollata al suolo come se viaggiasse sui binari,
attenuando inoltre, grazie al baricentro naturalmente più
basso, la tendenza ad aumentare il rollio (inclinazione
laterale in curva) tipica dei veicoli alti.

Quando invece si marcia tranquillamente sulle statali,
l’accoppiata motore diesel 2.0-cambio automatico CVT
Lineartronic permette di rilassarsi mantenendo i consumi
bassi, sfiorando appena l’acceleratore e restando poco oltre i
1.500 giri. Si può usare il cambio anche in modo manuale
simulando sette marce (i CVT, cambi a variazione continua,
dispongono di un numero infinito di rapporti). Ci sono i
paddles al volante; se non s’indovina il momento giusto per la
cambiata si sente un po’ di quel trascinamento tipico dei CVT,
ci si deve fare l’abitudine. Il motore è sufficientemente
brillante per cavarsela in ogni situazione, grazie soprattutto
all’abbondante coppia motrice. Freni assolutamente autorevoli.
Sterzo preciso e leggero. Se si affonda il pedale
dell’acceleratore in autostrada, la forma e l’altezza si fanno
sentire sui consumi, ma questo è un problema di tutti i SUV. A
velocità ragionevoli    invece   sono   possibili   percorrenze
interessanti.

LE NOVITA’ DEL SUV SUBARU FORESTER 2018

Il modello 2018 del SUV Subaru Forester è un aggiornamento del
restyling uscito nel 2016, appartenente alla terza generazione
del modello, risalente al 2013. Ricordiamo che ad inizio
primavera verrà presentata la quarta generazione, in arrivo
sui vari mercati nel 2019. La novità principale del Forester
2018 è data dall’ingresso nella dotazione di serie del
pacchetto di sicurezza e assistenza alla guida EyeSight Driver
Assist, così come nei modelli più recenti costruiti dalla casa
delle Pleiadi (la parola Subaru in giapponese indica proprio
quell’ammasso stellare e il suo logo ne riproduce le stelle
più luminose).

Si tratta di un apparato basato su una telecamera frontale
stereoscopica. EyeSight è sempre attivo, da sette secondi dopo
l’accensione. Esso monitora costantemente il traffico e lo
stato del veicolo, avvisando il guidatore in caso di pericolo
imminente. Inoltre, in caso di mancata o insufficiente azione
da parte del conducente, esso interviene prima con una frenata
di avvertimento e, se necessario, con una vera e propria
frenata d’emergenza. In questo modo si riesce ad evitare le
collisioni o almeno a ridurne le conseguenze; Eyesight
interviene con differenze di velocità fino a 50 Km/h fra il
proprio veicolo e quello in rotta di collisione, unico sistema
finora in grado di funzionare ad un valore così elevato. Ciò
che abbiamo descritto finora è il sistema chiamato Pre-
Collision Braking.

EyeSight aggiunge il cruise control adattivo (regola la
velocità in base a quella degli altri veicoli per mantenere la
distanza di sicurezza, funzionando fino al completo arresto),
gestisce l’acceleratore tagliando la potenza se s’inserisce
per sbaglio la marcia avanti invece della retro, avvisa che il
veicolo che precede si sta allontanando dopo una fermata,
avvisa in caso d’invasione di corsia e mantiene l’auto in
corsia durante la marcia autostradale in colonna.

L’esemplare di Subaru Forester da noi provato ha il motore 2.0
diesel da 148 cavalli, il cambio automatico CVT Lineartronic e
l’allestimento Sport Unlimited. Oltre ai sedili in pelle, i
vetri oscurati e un corposo pacchetto di equipaggiamenti,
troppo lungo da poter elencare, aggiunge di nuovo rispetto
alla serie precedente la radio digitale DAB+, per un suono
cristallino privo d’interferenze. Segnaliamo anche l’apparato
di connettività Starlink per la compatibilità con gli
onnipresenti smartphone Android Auto ed Apple CarPlay.

TALEGGIO, UN FORMAGGIO STAGIONATO 700 ANNI

La Val Taleggio è su tutte le nostre tavole. Sì, il Taleggio,
uno dei formaggi tipici più noti, nasce proprio da queste
parti. Il vero Taleggio gode dell’etichetta DOP (Denominazione
d’origine protetta). La sua stagionatura fa la differenza. La
sua produzione è una vera tradizione storica, poiché risale a
ben 700 anni fa. Quindi è un classico prodotto del Made in
Italy da proteggere e difendere nei confronti di fin troppe
nazioni e multinazionali straniere rapinatrici, ipocrite,
truffaldine e mistificatrici. Ma il discorso sarebbe troppo
lungo, le colpe di una classe politica nazionale incompetente
sono sotto gli occhi di tutti. Per il momento la difesa di
questo prodotto è affidata al Consorzio Tutela Taleggio.
E questa zona è la sua vera casa. Oltre a mangiarlo da solo,
esistono innumerevoli ricette che ne fanno uso. Allora, già
che ci siamo, segnaliamo un luogo del posto in cui provare
queste specialità. Ad esempio il Ristorante pizzeria San
Marco, dove la cucina è locale sul serio, per turisti in
famiglia, solitari o in gruppi numerosi. Un luogo dove
soggiornare? Ad esempio Borgo Zen, hotel a conduzione
familiare con parcheggio, wi-fi, spa, centro fitness e anche
business center.

Info: Consorzio Tutela Taleggio – www.taleggio.it.

Ristorante pizzeria San Marco – Via Santa Rosa 64, 24010
Taleggio (BG) – Tel. 0345.47340.

Hotel Borgo Zen – Via Roma 110, Taleggio – Tel. 0345.47006 –
info@ilborgozen.it – ilborgozen.it.

SUBARU FORESTER: CARATTERISTICHE TECNICHE E PREZZI
Al volo la scheda del SUV Subaru Forester 2018. Cominciamo
dalle dimensioni: lunghezza 4.595 mm, larghezza 1.795, altezza
1.735 mm, passo 2.640 mm, altezza minima da terra 220 mm. Peso
in ordine di marcia da 1.485 a 1.645 Kg.

Le motorizzazioni sono tutte a quattro cilindri boxer 2.0. Due
a benzina: la 2.0i è aspirata, a iniezione indiretta e cambio
manuale a 6 marce, trazione integrale con differenziale
centrale a giunto viscoso a slittamento limitato. Potenza 150
cavalli, coppia massima 198 Newton metri a 4.200 giri. La
versione 2.0 XT turbocompressa ad iniezione diretta ha una
potenza di ben 241 cavalli e 350 Nm di coppia tra 2.400 e
3.600 giri. Trazione integrale con ripartizione attiva della
coppia e cambio CVT Lineartronic. Per quanto riguarda il
diesel, la potenza è di 148 cavalli e la coppia massima di 350
Nm da 1.600 a 2.400 giri. Stesse scelte scelte per la
trasmissione, quindi manuale o Lineartronic.

Dati ufficiali sui consumi medi, ciclo combinato: 2.0i, 6,9
l/100 Km; 2.0 XT 8,5 l/100 Km; diesel manuale 5,7 l/100 Km,
diesel Lineartronic 6,3 l/100 Km. Accelerazione 0-100: 2.0i
10,6 secondi; 2.0 XT 7,5 secondi; diesel 9,9 secondi;
rispettive velocità massime: 190, 221 e 190 (188 col
Lineartronic) Km/h.

Chiudiamo con i prezzi di listino chiavi in mano. Gli
allestimenti sono tre: Style, Sport Style e Sport Unlimited.
Si va da 29.990 a 42.490 euro. L’esemplare da noi provato
costa 40.990 euro con i soli allestimenti di serie.

Range Rover Sport SVR, record
sulla strada più pericolosa
del mondo
Un conto è battere un record su una pista o su un lunghissimo
rettilineo; un altro è farlo in una delle strade più
pericolose del mondo. La Land Rover si è messa in testa di
usare un SUV come la sua impressionante Range Rover Sport SVR
per andare più velocemente di una supercar lungo le 99 curve
della famigerata Tianmen Road, in Cina. Un’impresa paurosa, in
tutti i sensi. Riviviamo questo brivido.

LA TIANMEN ROAD, UNA DELLE STRADE PIU’ PERICOLOSE DEL MONDO

Qui lo scenario è altrettanto importante del protagonista,
anzi fa tutta la differenza. La Tianmen Road è un’infernale
strada che costeggia l’omonima montagna (Tianmen significa
“alle porte del cielo”), situata nella regione di Hunan;
rispetto a Pechino si trova a sud-ovest, alla distanza di
circa 1.500 Km. In cima a questo rilievo si trova una delle
caverne naturali più grandi del mondo, una nota meta turistica
della zona, ad una quota poco oltre i 1.500 metri. Ci si può
arrivare in tre modi: tramite una funivia lunga 7.455 metri, a
sua volta un’attrazione; a piedi, percorrendo uno strettissimo
sentiero che costeggia gli strapiombi; oppure salendo lungo la
Tianmen Road.

La strada è allucinante, di una pericolosità estrema, perché
le curve sono quasi tutte dei veri e propri tornanti
contornati da precipizi, inoltre il clima della zona lascia
molto spesso l’asfalto in condizioni un po’ scivolose. Se poi
volete informarvi su quali siano le altre strade più
pericolose del mondo, rileggete il nostro articolo a questo
link. Va detto che la Tianmen Road non è una strada aperta al
normale traffico privato: la percorrono solo gli autobus
oppure le biciclette. A parte le auto speciali che tentano i
record, ovviamente.
LA RANGE ROVER SPORT SVR HA BATTUTO LA FERRARI

In nessuna competizione normale un SUV potrebbe andare più
forte di una supercar, per questioni di peso e caratteristiche
dinamiche. Ma esistono delle situazioni molto particolari.
Come questa, appunto. Nel 2016 un’altra vettura ha tentato la
scalata alla Tianmen Road: una Ferrari 458 Italia pilotata da
Fabio Baroni; il percorso di 11,3 Km è stato completato in
10’31”. Una prestazione certamente superlativa.
E anche un’occasione perfetta per dimostrare le potenzialità
della nuova Range Rover Sport SVR. La sigla SVR sta per
Special Vehicle Operation. E’ una divisione di Jaguar e Land
Rover in cui si preparano versioni molto spinte dei rispettivi
modelli. Come AMG di Mercedes o M-Division di BMW, tanto per
capirci. Cosa ha di speciale la Range Rover Sport SVR? Motore
V8 5.0 sovralimentato da supercharger (compressore
volumetrico, azionato da un collegamento meccanico all’albero
motore, invece dei gas di scarico utilizzati dai
turbocompressori), potenza di 585 cavalli e coppia di 700
Newton metri, accelerazione 0-100 in 4,5 secondi, velocità
massima 280 Km/h. Ma soprattutto tante modifiche telaistiche
per ridurre i problemi intrinseci dei veicoli alti nelle
situazioni estreme della guida su tratti tortuosi. Aggiungiamo
poi l’uso della fibra di carbonio in diverse componenti per
ridurre considerevolmente il peso.

IL RECORD ALLE PORTE DEL CIELO
Ne è risultato un SUV con la tenuta e l’agilità di una vettura
ben più bassa e leggera. La scalata alla Tianmen Road è stata
affidata al pilota cinese, nato in Olanda, Ho-Pin Tung. Nel
suo palmarès spicca la vittoria in classe LMP2 alla 24 ore di
Le Mans del 2017, sulla Oreca-Gibson del team di Jackie Chan
(sì, l’attore), tra l’altro giunta al secondo posto assoluto
dietro la Porsche ibrida. Ho-Pin Tung ha effettuato il
tentativo pochi giorni fa. Il suo tempo? 9’51”, media 68,8
Km/h. Record battuto, missione compiuta. Facile? Per niente,
leggete le dichiarazioni del pilota: “Queste 99 curve sono
state davvero uniche. La sfida più impegnativa era mantenere
una concentrazione costante su ogni curva e tornante,
sull’orlo di profondi dirupi. Le conseguenze di un errore
potevano essere decisamente serie. La Range Rover Sport SVR mi
è stata di grande aiuto; può anche essere un SUV ma ha le
prestazioni e l’agilità di una supercar, e la capacità di
arrivare dove quest’ultima non arriverà mai“.
Auto dell’anno 2018: vince la
Volvo XC40
La Volvo XC40 ha vinto il premio Auto dell’anno 2018. Il voto
si è tenuto lunedì 5 marzo, secondo tradizione il giorno
precedente l’apertura del salone di Ginevra. Il SUV compatto
svedese ha preceduto Seat Ibiza e BMW Serie 5. Deluse le
aspettative degli italiani con l’Alfa Romeo Stelvio,
addirittura ultima fra le sette finaliste.

LA VOLVO XC40 PREFERITA DALLA GIURIA DI AUTO DELL’ANNO 2018

Hakan Samuelsson, presidente di Volvo Cars, posa accanto alla
XC40 col premio Auto dell’anno 2018

Ricordiamo che il premio Auto dell’anno è un prestigioso
riconoscimento assegnato da una giuria europea di giornalisti
e si tiene fin dal lontano 1964. Vengono presi in
considerazione i modelli lanciati sui principali mercati
continentali nell’anno precedente, senza distinzione di
carrozzeria, segmento, alimentazione o altro. Con
l’assegnazione del premio 2018 alla Volvo XC40 viene
confermata la tendenza che vede primeggiare i SUV ormai
dappertutto; lo scorso anno fu infatti la Peugeot 3008 a
ricevere questo riconoscimento.

La Volvo XC40 appartiene alla categoria dei SUV compatti
(segmento C). Naturalmente si tratta di un modello premium,
data la marca. Lusso, eleganza e sistemi di sicurezza
all’avanguardia sono i suoi caratteri fondamentali.

ALFA ROMEO STELVIO NON APPREZZATA DAI GIORNALISTI STRANIERI

Non sembra esserci grande amore negli ultimi tra le auto
italiane e i giornalisti della giuria di Auto dell’anno; ci
riferiamo agli stranieri, poiché i membri italiani della
giuria hanno dato voti molto favorevoli al SUV Alfa Romeo
Stelvio. Ma gli altri hanno decisamente maltrattato quest’auto
che invece ha enormi caratteristiche positive in rapporto al
segmento di cui fa parte. Anche lo scorso anno i giornalisti
esteri riservarono un trattamento tutt’altro che favorevole
all’Alfa Romeo Giulia. Per quanto riguarda il 2018, è
sufficiente scorrere la classifica con i relativi punteggi.
Eccoli: Volvo XC40 325 punti; Seat Ibiza 242; BMW Serie 5 226;
Kia Stinger 204; Citroën C3 Aircross 171; Audi A8 169; Alfa
Romeo Stelvio 163.

Di seguito elenchiamo i modelli partecipanti che non sono
stati “ammessi” alla votazione finale: Audi Q5, BMW X3, Ford
Fiesta, Honda Civic, Hyundai i30, Hyundai Kona, Jeep Compass,
Kia Picanto, Kia Rio, Kia Stonic, Land Rover Discovery, Mazda
CX-5, Mini Countryman, Mitsubishi Eclipse Cross, Opel
Crossland X, Opel Grandland X, Opel Insignia, Porsche Cayenne,
Range Rover Velar, Renault Koleos, Seat Arona, Skoda Karoq,
Subaru Impreza, Subaru XV, Suzuki Ignis, Suzuki Swift,
Volkswagen Arteon, Volkswagen Polo, Volkswagen T-Roc.

Jeep al salone di Ginevra
2018: a tutto fuoristrada
Dopo le anteprime americane è finalmente giunto il momento
della presentazione europea. Jeep al salone di Ginevra 2018
punta i riflettori su Wrangler, Cherokee e Grand Cherokee. Per
weekend nel regno del fuoristrada.

LA NUOVA JEEP WRANGLER AL SALONE DI GINEVRA 2018
La punta di diamante della marca americana del gruppo FCA al
salone di Ginevra 2018 è certamente la Jeep Wrangler di nuova
generazione, la quarta. Un fuoristrada duro e puro come ne
rimangono pochi, anzi la definizione stessa del fuoristrada. A
testimoniarlo, nello stand ginevrino verrà esposta accanto al
nuovo modello l’originale Willys-Overland MB del 1941, “la”
Jeep, da cui tutto nacque. La nuova Wrangler mantiene
sostanzialmente inalterato il design. Irrinunciabili le
caratteristiche iconiche come il parabrezza abbattibile e le
portiere smontabili. Fra le tipologie di tetto ora si aggiunge
quello ad azionamento elettrico.

Per quanto riguarda gli interni, troviamo una consolle
centrale completamente ridisegnata. Il sistema multimediale
Uconnect, su display di varie dimensioni, fino ad 8,4 pollici,
è completo di compatibilità con smartphone Apple CarPlay e
Android Auto. Numerose anche le tecnologie di assistenza alla
guida. Fiore all’occhiello della Jeep Wrangler è ovviamente la
sua trasmissione con trazione integrale attiva, abbinata al
cambio comprensivo di marce ridotte e bloccaggi elettrici dei
differenziali.
ESORDIO EUROPEO PER LA NUOVA JEEP CHEROKEE

La Jeep Cherokee si presenta al salone di Ginevra 2018
rinnovata. Il SUV bestseller della casa di Detroit si allinea
nel frontale al design introdotto un anno fa dalla Compass; si
fa ampio uso di luci a LED, anche al posteriore. Interni più
pratici e sempre di alta qualità; aumentata la capacità del
bagagliaio, il cui portellone è ora ad azionamento elettrico
anche senza mani. Il multimedia comprende l’ultimo
aggiornamento di Uconnect su schermi da 5 da 8,4 pollici,
inclusi Apple CarPlay e Android Auto. La trazione integrale
Active Drive è configurata su tre livelli a seconda delle
esigenze.

ARRIVA LA BELVA JEEP GRAND CHEROKEE TRACKHAWK
A Ginevra sarà possibile osservare la mostruosa Jeep Grand
Cherokee Trackhawk, l’esagerazione fatta SUV. E’ la Jeep più
potente di sempre, ordinabile ora anche in Italia. Al centro
di tutto è il debordante motore a benzina V8 6.2
sovralimentato con supercharger (compressore volumetrico), 700
cavalli di potenza e 868 Newton metri di coppia. Abbinato al
cambio automatico ad otto marce TorqueFlite, è in grado di
scattare in 3,7 secondi sullo 0-100 e raggiungere 289 Km/h.
Grazie all’impianto frenante Brembo, può anche arrestarsi in
soli 37 metri da 100 Km/h. Gli interni sono decisamente
lussuosi e l’apparato tecnologico comprende più di 65 sistemi
di sicurezza.

Porte          aperte           del        24      e     25
febbraio 2018: Opel a tutta X
L’appuntamento dai concessionari per il weekend di porte
aperte del 24 e 25 febbraio 2018 vede protagonista la Opel. I
potenziali clienti che si recheranno nei punti della rete
vendita col marchio del fulmine potranno vedere e provare in
particolare la gamma SUV, per la quale ci sono alcune offerte
interessanti. Vediamo quali.

I SUV OPEL PER IL PORTE APERTE DEL 24 E 25 FEBBRAIO 2018

La chiamano “gamma x”, racchiude i modelli SUV della casa
tedesca, tutti dotati di una lettera x nel nome. In occasione
del weekend di porte aperte del 24 e 25 febbraio 2018, i
visitatori dei concessionari potranno vedere in dettaglio le
offerte del momento. In particolare c’è l’offerta Ecobonus,
valida fino al 28 febbraio. Si tratta di uno sconto fino a
5.000 euro sul prezzo di listino per chi rottama un auto
immatricolata entro il 31 dicembre 2008 posseduta da almeno 6
mesi.

Una panoramica sui modelli in questione. Per quanto riguarda
Opel Grandland X, il SUV più grande della marca, vediamo
nell’equipaggiamento: frenata automatica d’emergenza con
rilevamento pedoni, cruise control automatico, assistenza
chiamata emergenza OnStar, connessione wi-fi, telecamera
posteriore con visione a 360 gradi, trazione anteriore con
sistema avanzato IntelliGrip per l’uso in fuoristrada,
multimedia smartphone Apple e Android. Motori 1.2 a benzina da
130 cavalli e 1.6 diesel da 120 cavalli, cambio manuale o
automatico. Prezzi di listino chiavi in mano da 26.000 a
35.180 euro.

Passiamo al SUV compatto Opel Mokka X. Qui troviamo trazione
integrale, assistenza alla partenza in salita, controllo della
discesa, multimedia smartphone Apple e Android, assistenza
chiamata emergenza OnStar. Motori a benzina 1.4 e 1.6 da 115 a
152 cavalli, diesel 1.6 da 110 e 136 cavalli. Mokka X è
disponibile anche con doppia alimentazione a benzina/GPL da
140 cavalli. Prezzi di listino da 20.050 a 32.600 euro.

Opel Crossland X è un crossover urbano compatto. Spicca il
bagagliaio da 520 litri, nonostante la lunghezza della vettura
di soli 421 cm. Si segnala tra l’equipaggiamento l’avviso
invasione corsia, telecamera posteriore a 180°, multimedia
smartphone Apple e Android, assistenza chiamata emergenza
OnStar, connessione wi-fi. Motori a benzina 1.2 da 81 o 110
cavalli e diesel 1.6 da 99 o 120 cavalli. Anche qui c’è una
versione a GPL da 81 cavalli. Prezzi di listino da 16.950 a
26.850 euro.

Weekend   con   la  Porsche
Cayenne a gustare il Porto
La città di Porto, alla foce del fiume Douro, è la porta per
la vallata omonima, dove la tradizione vinicola è famosa al
punto d’aver reso la zona patrimonio dell’umanità Unesco.
Paesaggi e saliscendi, strade e vigneti, esplorati guidando la
nuova Porsche Cayenne, tra lusso, qualità e prestazioni, con
paesaggi mozzafiato.

PORTO E LA VALLE DEL DOURO, TURISMO CON STILE
Il paesaggio del Portogallo ha mille anime, che variano dal
sud al nord, dalle coste alle città, alle vallate e alle
colline. Verso la zona settentrionale, Porto vive una nuova
giovinezza, con la spinta del turismo enologico e dai
collegamenti low-cost: l’aeroporto cittadino è una struttura
nuova e dimensionata allo sviluppo. Realizzata con sostanziosi
contributi europei, rende la regione raggiungibile facilmente
da mezzo continente: c’è persino un volo Ryanair Bordeux-
Porto, per bere senza fine. Meta di turismo raffinato e di
gusto, che raramente si ferma in città, dedicando magari solo
una mezza giornata alla visita della “citade invicta” sulla
sponda settentrionale del fiume Douro. Inizio di una vallata
dove invece ci siamo diretti, anche noi come molti interessati
alla particolarità paesaggistica ed enologica, all’origine del
“vinho do Porto”.
Per questo viaggio lungo la Valle del Douro, regione ricca di
bellezza e storia naturale e architettonica, abbiamo scelto
una vettura importante, la nuovissima Porsche Cayenne,
silenziosa e sicura, dinamica e capiente (non solo bagagli,
anche per le casse di vino), e libera di muoversi su strada e
fuori, indifferentemente. Perché, come scopriremo, le gite tra
i vigneti permettono scorci diversamente impensabili, e non
tutte le auto sono in grado di arrampicarsi né destreggiarsi
lungo simili pendenze.

Perché per la coltivazione di vini tanto particolari – e non
solo del Porto, l’enologia della regione è in continuo
sviluppo – è stato necessario sfruttare ogni metro di terreno
con giacitura favorevole, terrazzando i pendii con le lastre
di una sorta di ardesia, la pietra più diffusa a livello
locale. Strutturazione del territorio che ha contribuito e
rendere ancor più particolare il paesaggio, già affascinante
per la sinuosità del Douro e dei suoi affluenti, con
maestosità di queste colline e montagne curate come giardini.
LA PORSCHE CAYENNE SI GUIDA CON CLASSE

Comfort e scorrevolezza, sicurezza e silenzio: le prestazioni,
naturalmente ci sono, da apprezzare lungo la autostrade poco
frequentate e tracciate per esaltare la guida, fino alle
strade che scendono e risalgono in versanti lungo il fiume
Douro – i dislivelli raggiungono anche i quattrocento metri –
in un ambiente che sembra intatto da secoli. Salvo rivelare
all’improvviso cantine e resort d’autore, tanto futuribili
quanto inseriti nell’ambientati rispettando il paesaggio.
Che scorre ovattato attorno alla Porsche Cayenne S: la nuova è
biturbo, e unisce una spinta impressionante alla capacità di
veleggiare silenziosa, sfoderando però la grande agilità delle
ruote posteriori sterzanti, che entusiasmano tra tornanti e
nelle viuzze dei villaggi, dove il tempo sembra essersi
fermato. Se poi ci fosse da effettuare un sorpasso deciso,
basta premere il pulsante sulla parte bassa del volante: per
venti secondi – con il “count-down” in vista sul cruscotto,
tutta l’auto è regolata per la massima grinta. Tornando poi
rilassante e turistica, apprezzando gli interni, del tutto
nuovi, con eccellente accoglienza e funzionalità dei comandi,
viaggiando con sensazioni tipiche delle vetture Porsche.

UN’AREA PARTICOLARE
Dove nasce il Porto. Foto Paulo Lopes

Al pari di altre aree vocate all’enologia, la regione del
Douro ha una propria “Strada del Vino di Porto” con
segnaletica turistica che ne suggerisce il percorso. La
regione vinicola del Douro ha una superficie totale di circa
250mila ettari, tra i confini ovest e est con 40mila ettari
occupati da vigneti. Divisa in tre sottoregioni, ciascuna con
il proprio microclima e peculiarità che si riflettono sulla
tipologia dei vini, resi speciali dall’inverno inverni freddi
e umido (ma non come da noi) alternato all’estate calda e
secca.

Il Douro è quasi certamente la più antica regione del mondo
ufficialmente delimitata per i vini. E la presenza operosa
dell’uomo nei secoli permette di ammirare questo incredibile e
unico paesaggio di vigneti e tenute.          Non solo vino:
architettura rurale e nobiliare, l’artigianato locale come
cestini tradizionali, arazzi e ciotole in ceramica nera. E la
cucina locale. Per una vacanza indimenticabile.
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