SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità
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SUV sportivi: Alfa Romeo Stelvio e Jaguar F-Pace, le novità Due fra i più importanti modelli nella categoria dei SUV sportivi sfoggiano interessanti novità nelle rispettive gamme. Per weekend all’insegna del brio e del piacere di guidare, senza dimenticare la distinzione regalata dal loro design e dal prestigio delle marche; col valore aggiunto, tipico dei SUV, della notevole versatilità in termini di spazio e capacità di muoversi anche fuori dall’asfalto. Alfa Romeo Stelvio Sport Edition e Jaguar F-Pace modello 2019, scopriamo ciò che hanno da offrirci. ALFA ROMEO STELVIO SPORT EDITION, IL NOME DICE TUTTO La nuova serie speciale Alfa Romeo Stelvio Sport Edition arriva nei concessionari italiani piena di spunti interessanti. L’allestimento da cui parte è il top di gamma
Executive, a cui si aggiungono importanti componenti per accentuare la guida brillante che questo SUV permette fin dalla sua versione d’ingresso. La motorizzazione è la 2.2 diesel da 210 cavalli con cambio automatico AT8 e trazione integrale Q4. Troviamo quindi nella dotazione di serie le sospensioni attive e il differenziale posteriore autobloccante: sportività e sicurezza al massimo grado in ogni condizione. Per quanto riguarda il pacchetto di assistenza alla guida, abbiamo frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedone, avviso invasione corsia, avviso traffico in attraversamento posteriore e cruise control adattivo. La strumentazione di questa serie speciale dello Stelvio include Alfa Connect 3D con navigatore su schermo da 8,8 pollici e compatibilità smartphone Apple CarPlay e Android Auto. L’estetica si distingue per pinze freno nere, rosse o gialle, cristalli posteriori oscurati, cornice vetri in nero lucido. Gli interni comprendono sedili riscaldati e a regolazione elettrica a sei vie, rivestiti in pelle pregiata di tipo sportivo. Prezzo da 59.700 euro. Porte aperte nei concessionari il 12-13 e 26-27 maggio. JAGUAR F-PACE 2019, ARRIVA LA MICIDIALE SVR
La novità più vistosa legata al modello 2019 del SUV Jaguar F- Pace è l’ingresso in gamma della versione top SVR. Significa motore V8 5.0 sovralimentato con compressore volumetrico, potenza straordinaria di 550 cavalli, accelerazione 0-100 in 4,3 secondi e 283 Km/h di velocità massima. Ma anche la serie normale di F-Pace ha aggiunto novità interessanti, soprattutto dal punto di vista tecnologico. Infatti è stato introdotto in gamma il sistema di cruise control adattivo integrato all’assistenza alla sterzata. Utile per la marcia in colonna in autostrada, esso agisce sui comandi per mantenere il veicolo all’interno della propria carreggiata, adattando la velocità a quella del flusso del traffico, arrivando anche all’arresto del veicolo.
Un altro dispositivo molto utile per la sicurezza è il sistema di frenata d’emergenza ad alta velocità. Il radar è in grado di rilevare una collisione imminente, avvertire il guidatore e, in caso di assenza di risposta, attivare i freni. A differenza dei dispositivi urbani, questo opera a velocità da 10 a 160 Km/h. Dal punto di vista estetico troviamo specchietto retrovisore senza cornice, battitacco illuminati con la scritta Jaguar, pedali in metallo lucido, tappetini pregiati premium, rivestimento del cielo in pelle scamosciata e controller cromati del sistema di regolazione dei sedili a 10 vie. Fra i nuovi optional ci sono i sedili sportivi a 14 regolazioni. Infine i motori a benzina ora sono dotati del filtro antiparticolato. La Jaguar F-Pace ha un prezzo di partenza di 47.300 euro.
Weekend in SUV al Parco delle Dolomiti bellunesi Volete un SUV, lo sappiamo. Perché non si sfugge alla moda. Poiché disponete di cospicue risorse, lo volete premium. E dato che avete famiglia e/o tanti bagagli, ne preferite uno abbastanza grosso. Ma quando l’avete comprato, dove andate? Usarlo solo per recarsi al lavoro è uno spreco. Allora ecco un interessante itinerario per voi, un weekend in SUV in vista della bella stagione: il Parco delle Dolomiti bellunesi, luogo d’incantevole bellezza. E quali sono i SUV? Tre proposte dalla differente personalità: Audi Q5, Mercedes GLC e Volvo XC60. Per quanto riguarda i motori, riteniamo che la logica per veicoli di queste dimensioni e votati alle lunghe percorrenze extraurbane debba privilegiare il diesel. Sempre che i politici la smettano con l’assurda guerra che gli stanno muovendo contro. AUDI Q5, PERFETTO TUTTOFARE
Sa andare ovunque in scioltezza. Audi Q5 è un SUV di dimensioni medio-grandi, come i concorrenti selezionati in questo confronto. La lunghezza di 466 cm non lo rende particolarmente ingombrante. Il bagagliaio che va da 550 a 1.550 litri permette di caricare quello che si vuole. Anche il design è universale, nel senso che piace a persone anche molto diverse tra loro, con una certa preferenza per il pubblico un po’ più giovane (intorno alla trentina). Dentro la perfezione costruttiva regna sovrana, del resto Audi è una garanzia in queste cose. Magari lesina sugli accessori di serie, non che gli altri regalino qualcosa, del resto. Le sospensioni pneumatiche incollano a terra l’auto e rendono la marcia particolarmente confortevole.
La mitica trazione integrale quattro, autentico marchio di fabbrica della casa degli anelli, fa il resto. Il motore a quattro cilindri 2.0 TDI in configurazione da 190 cavalli potrebbe un po’ essere penalizzato negli utilizzi più sportivi, tuttavia la coppia di 400 Newton metri aiuta parecchio. Prezzi da 49.500 a 53.000 euro. Sotto non è il caso di scendere, soprattutto se si viaggia spesso a pieno carico. Per chi vuole il massimo, sempre in tema di gasolio, al top c’è il 3.0 V6 TDI da 286 cavalli e ben 620 Nm, i cui prezzi vanno da 59.200 a 62.700 euro. PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI, L’ITINERARIO
Veduta delle Dolomiti bellunesi. Credit: Pigiuri, CC 3.0 Il Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi è molto esteso. Da un punto di vista viabilistico è attraversato da tre strade provinciali. Da lì si sceglie la località preferita. Partendo da ovest in generale, si percorre senza indugio la A4. Superata Vicenza Est, si esce al bivio A31-Valdastico; tenere la sinistra, in direzione Piovene. Successivamente si uscirà a Vicenza Nord; imboccare la SR 53, direzione Treviso. Da qui mancano un centinaio di chilometri. Tenendo sempre come indicazione Belluno, arrivati a Santa Giustina, svoltare a sinistra nella SP 2 in direzione Sospirolo si arriverà nel cuore del Parco. Poi è solo questione di scegliere cosa visitare. MERCEDES GLC, SPORTIVO E SCALATORE
Il Mercedes GLC, nonostante l’aspetto massiccio, ama la sportività e, soprattutto, le escursioni in fuoristrada. Qui la trazione integrale 4Matic con le sue sofisticate assistenze elettroniche (accentuate nel pacchetto optional Offroad) consente a questo SUV quasi di rivaleggiare con i fuoristrada duri e puri; non per niente è cugino della leggendaria Classe G. La marcia su asfalto è brillante, grazie ad una massa contenuta e ad un assetto indovinato, anche qui le sospensioni pneumatiche danno quel qualcosa in più. Lunghezza di 466 cm, standard nella categoria; discreto ma non da primato il bagagliaio, da 395 a 1.445 litri.
Non dimentichiamo i motori. A tale proposito (parliamo sempre di diesel), consigliamo come punto di miglior equilibrio il quattro cilindri 2.1 da 204 cavalli e 500 Newton metri di coppia, capace di spingere molto forte e anche di bere poco, quando si tiene a riposo il piede destro. I prezzi per questa motorizzazione vanno da 50.443 a 58.893 euro. Se non basta, c’è il sei cilindri in linea 3.0 da 258 cavalli e 620 Nm, da 56.554 a 65.004 euro. DOLOMITI BELLUNESI, PATRIMONIO DELL’UMANITA’
La diga nella Valle del Mis. Credit: Mil2707, CC 3.0 Le Dolomiti sono inserite nella lista dei patrimoni naturali dell’umanità da parte dell’Unesco, agenzia dell’Onu. La sezione delle Dolomiti bellunesi comprende i rilievi più grandi, dalle Tre Cime di Lavaredo alla Marmolada, dalle Tofane alla Croda Rossa d’Ampezzo. L’omonimo Parco nazionale è d’istituzione abbastanza recente, 1988; comprende una vasta zona della provincia di Belluno. I confini naturali sono il fiume Cismon ad ovest, poi il lungo percorso del Piave nelle altre direzioni. Amministrativamente fanno parte del parco 15 comuni, di cui ovviamente Belluno è il capofila. Altre località molto note sono Cortina d’Ampezzo e Feltre. Il parco, nelle sue zone protette, è una riserva naturale in cui vivono nel proprio habitat originale molte specie di animali: marmotte, ermellini, cervi, numerosi uccelli e anche diversi rettili (attenzione alla velenosissima vipera dal corno). Le attività turistiche invernale sono ovviamente centrate sullo sci, Cortina al top. D’estate le escursioni diventano il punto
focale. Fra le tante attrazioni, meritano una visita anche le antiche fortificazioni di Feltre. VOLVO XC60, L’ELEGANZA FATTA SUV Lunghezza non esagerata, 469 cm, il SUV Volvo XC60 si è rinnovato lo scorso anno e ha dato una bella rinfrescata al design. Tipicamente le Volvo sono auto da grandi viaggi in relax, cullati da un notevole lusso, da un comfort assoluto e con la tranquillità di un apparato di sicurezza sempre all’avanguardia (sicurezza e Volvo sono praticamente sinonimi dal 1927, anno di fondazione della casa svedese). Il bagagliaio non è da record, capienza da 505 a 1.432 litri.
I motori sono potenti ma l’anima di questa Volvo non è rivolta alla prestazione o alle sensazioni prettamente sportive. Ciò non significa che i cavalli difettino. Il motore diesel 2.0 a quattro cilindri è offerto in due configurazioni di potenza: 190 (D4) e 235 cavalli (D5). I prezzi per il D4 vanno da 48.500 a 56.400 euro, per il D5 da 55.350 a 60.950 euro. Subaru Forester 2019: raffinato e tecnologico Il Subaru Forester 2019 rappresenta la quinta generazione di questo SUV di medie dimensioni e si è da poco mostrato al mondo, naturalmente negli Stati Uniti, di gran lunga il mercato più importante per la casa giapponese, sotto i riflettori del salone di New York. Mezzo da weekend per
eccellenza, gli amanti delle località montane, collinari e campagnole (ma tutto sommato anche lacustri e marine) potranno approfittare delle solide doti tipiche di ogni Subaru, a cui si aggiunge una robusta iniezione tecnologica. Al primo posto, come sempre, la sicurezza. TECNOLOGIA ROBUSTA E MODERNA PER IL SUBARU FORESTER 2019 Chi compra una Subaru generalmente la tiene a lungo. Bada al sodo, cerca affidabilità sul lungo termine e praticità, spazio per passeggeri e bagagli, sicurezza sui percorsi difficili, comfort nei viaggi lunghi. Ma anche alta qualità nei materiali. Perché il cliente Subaru vuole una vera e propria compagna di viaggio meccanica su cui contare sempre. Il SUV Subaru Forester 2019 prosegue in questa tradizione di lunga data. Ripetiamo quindi le caratteristiche fondamentali: trazione integrale permanente simmetrica e motori boxer per un comportamento stradale sicuro in ogni situazione, a cui si
aggiungono i più moderni sistemi di assistenza alla guida racchiusi sotto il nome Eyesight; fra i sistemi disponibili troviamo frenata automatica d’emergenza, cruise control adattivo, mantenimento automatico corsia, monitoraggio attenzione conducente tramite un inedito sistema di riconoscimento facciale, chiamato DriverFocus. Il tutto intorno ad un telaio molto più rigido e leggero (quindi auto più robusta e maneggevole e consumi minori). La trazione integrale del Subaru Forester 2019 include un dispositivo X-Mode ottimizzato, per controllare meglio il veicolo nelle condizioni più scivolose, soprattutto nelle discese ripide. L’altezza minima da terra di 220 mm rende questo veicolo ottimo per il fuoristrada, nella nuova serie tali caratteristiche sono ulteriormente migliorate.
Al cuore della meccanica troviamo il motore boxer 2.5 a benzina, aspirato e a iniezione diretta. Esso è stato ampiamente riprogettato, la potenza è di 182 cavalli, coppia di 239 Newton metri. La trasmissione è abbinata al cambio automatico CVT Lineartronic. Naturalmente l’unità a benzina è vista soprattutto in chiave americana. Ma i modelli venduti in Europa dovrebbero disporre anche di un 2.0 diesel. SUBARU FORESTER 2019: DESIGN PIU’ FRESCO
Esternamente il design del Subaru Forester 2019 non si stacca radicalmente dal modello precedente. L’evoluzione stilistica si allinea alle impostazioni viste con le ultime versioni di Impreza e XV, in particolare nei LED dei proiettori. Rinnovato anche il disegno dei cerchi in lega, da 17 o 18 pollici. La gamma dispone ora di ulteriori colori per la carrozzeria, particolari tonalità di verde, blu e rosso.
Per quanto riguarda gli interni, c’è più spazio per i passeggeri e anche nel bagagliaio. Sono migliorati i sedili, ora più ergonomici; l’impianto di climatizzazione è decisamente raffinato, in grado di calibrare con precisione la temperatura in base al numero di passeggeri; infotainment al passo coi tempi, basato su display touch da 8 pollici e le immancabili compatibilità con Apple Carplay e Android Auto; si aggiungono anche la funzionalità hotspot wi-fi e l’avviamento del motore in remoto. Le vendite del Subaru Forester 2019 partiranno in autunno negli Stati Uniti, pochi mesi dopo dovrebbe cominciare la commercializzazione in Europa.
Bentley Bentayga al Pikes Peak: verso il record del cielo La “corsa verso le nuvole”, come recita lo slogan ufficiale; semplicemente Pikes Peak per tutti gli appassionati. Celebre negli USA, meno in Europa, tuttavia il suo fascino è innegabile. Una cronoscalata ai confini del cielo che dalle nuvole parte anche. Il 24 giugno 2018 vedremo una vettura che non ci aspetteremmo: la Bentley Bentayga al Pikes Peak per conquistare il record di classe. BENTLEY BENTAYGA AL PIKES PEAK: LA CORSA VERSO LE NUVOLE Su una Bentayga “normale” si possono fare anche queste cose Un SUV così grande e lussuoso come la Bentley Bentayga non sembrerebbe il veicolo più adatto ad una competizione del genere, eppure ha il suo perché. Dobbiamo però fare un piccolo passo indietro e spiegare di cosa si tratta. Il nome ufficiale
è Pikes Peak International Hill Climb, quindi è una cronoscalata. La montagna chiamata Pikes Peak si trova in Colorado, ai confini orientali della catena delle Montagne Rocciose. E’ un percorso infernale, estremamente tortuoso, in cui ogni curva lambisce un abisso senza protezioni. Da alcuni anni le cose sono notevolmente migliorate perché hanno steso l’asfalto; tuttavia per gran parte della sua storia (la corsa venne istituita nel 1916, è la seconda più antica negli Stati Uniti dopo la 500 miglia di Indianapolis) i folli e ardimentosi piloti che l’hanno affrontata sfidavano la morte sullo sterrato. Se non ci credete, andate a vedere su You Tube quel celebre filmato sulla scalata del 1988 vinta da Ari Vatanen a bordo di una Peugeot 405. Un tratto della terrificante salita del Pikes Peak. Credit: CameraCourage CC 3.0 La cronoscalata del Pikes Peak parte dalla quota di 2.862 metri sul livello del mare; dopo un percorso di poco meno di 20 Km e 156 curve si arriva al traguardo, posto a 4.300 metri di altitudine. Spesso durante la salita cambiano le condizioni
meteo; data la quota ci si può trovare improvvisamente sulla neve o sul ghiaccio, anche in piena estate. Esistono diverse categorie o classi in cui è suddivisa la corsa: auto e moto, due o quattro ruote motrici, modelli di produzione o prototipi, motori a combustione o elettrici, eccetera. Il record assoluto è stato realizzato nel 2013 dal nove volte campione mondiale di rally Sébastien Loeb, a bordo di una specialissima Peugeot 208 T16 da 875 cavalli per 875 Kg. Il tempo è di 8’13″878. Invece il primato che ci interessa in questo momento è quello della categoria SUV di produzione. E’ stato registrato nel 2014 da Paul Dallenbach al volante di una Range Rover Sport, tempo di 12’35″610. BENTLEY BENTAYGA AL PIKES PEAK: LA VETTURA PER IL RECORD Il pilota Rhys Millen accanto alla Bentley Bentayga che guiderà al Pikes Peak Ora vediamo come la Bentely Bentayga si appresta a dare l’assalto a questo record. Partiamo dal pilota: Rhys Millen,
neozelandese, 45 anni, uno che se ne intende. Infatti ha già vinto per due volte la corsa al Pikes Peak e ne detiene il record nella categoria delle elettriche. E’ anche un figlio d’arte, suo padre Rod vinse questa gara per cinque volte. Passiamo all’auto. Gli specialisti inglesi della casa di Crewe stimano che, per battere il record, la Bentayga dovrà mantenere una velocità media di almeno 60 miglia orarie, cioè 96,6 Km/h. Là sopra, in mezzo a tutte quelle curve sul ciglio del burrone, è un’impresa terribile. E’ importante ricordare che la classe in cui si è iscritta la Bentley Bentayga è riservata ai SUV di produzione. Quindi non ci saranno modifiche meccaniche. Le uniche differenze rispetto alla Bentayga che chiunque può comprare (purché milionario) riguardano ovviamente lo svuotamente degli interni, l’inserimento della gabbia di protezione, dell’estintore, l’uso di sedili e cinture da corsa. Solo lo scarico sarà modificato, fornito dalla Akrapovic (quello usato sulla Continental GT3-R). Altro dettaglio importante, la vettura monterà pneumatici stradali, forniti dalla Pirelli. Quindi il motore sarà lo stesso W12 da 600 cavalli e 900 Newton metri delle unità in vendita. Non resta che attendere il 24 giugno. Auto e donne: in campagna col crossover Quando si parla di auto e donne, si deve andare oltre il cliché citycar-shopping. Al pari degli uomini, usano l’auto per accompagnare tutte le proprie attività, siano esse lavorative o familiari. E quando arriva il momento di rilassarsi, quindi nel weekend, non c’è niente di meglio che una gita in campagna. Mettiamo a confronto tre modelli fra i
crossover compatti di fascia premium che possono essere apprezzati anche dal pubblico femminile per design e praticità. Da Audi, DS e Mini tre auto in grado di andare dappertutto con grazia. AUTO E DONNE: AUDI Q2, SFUGGE AGLI SCHEMI Cos’è la nuova Audi Q2? Non del tutto un SUV, non proprio un crossover, vagamente un look da coupé, non certo una berlina. Sfugge alla classificazione. Ma in fin dei conti le etichette contano relativamente. Le dimensioni sono sicuramente compatte, data la lunghezza di soli 419 cm. Nonostante misure da citycar, il bagagliaio stupisce per capienza, da 405 a 1.050 litri. L’aspetto esterno è improntato alla decisione, dote apprezzata anche dal pubblico femminile. Gli interni offrono la solita perfezione Audi con una marcata spinta verso i giovani; l’apparato multimediale MMI Plus comprende connessioni complete con SIM di bordo e funzioni hotspot Wifi. L’estetica è altamente personalizzabile, dalle cuciture a contrasto in giallo, arancione o rosso, alle decorazioni in alluminio spazzolato, da tessuti di pregio alla pelle nappa. Auto e donne e colori: ce ne sono ben 10 nell’Audi Q2 per l’illuminazione ambientale interna.
Tra i motori, ci sono soluzioni diesel da 116 a 190 cavalli o a benzina da 116 a 190 cavalli. Trazione anteriore o, nelle configurazioni più potenti, integrale quattro. Da suggerire, per chi non fa molti chilometri, il tranquillo 1.0 TFSI da 116 cavalli o, per chi fa ogni tanto viaggi a pieno carico, il 1.4 TFSI da 150 cavalli con disattivazione parziale dei cilindri, per consumare meno benzina. Vivamente consigliato il cambio automatico S tronic. Nell’allestimento Design, il più chic, i rispettivi prezzi di listino sono 29.300 e 32.200 euro. DS 4 CROSSBACK, ELEGANZA FRANCESE
DS 4 Crossback è, come dice il nome, un vero crossover. Nasce come mezzo urbano ma sa anche ricoprire il ruolo di sapiente accompagnatore nelle gite del weekend. Qui le linee sono molto arrotondate, dolci e graziose. E’ una vettura improntata all’eleganza, ad un incedere di classe. La moda ha un’importanza consistente in questo modello, quindi cadiamo a pennello nell’ambito preferino del discorso auto e donne; pur trattandosi di cliché, da qui non si sfugge.
Dunque è particolarmente fashion l’allestimento Moondust, top di gamma con tutto. Gli interni sono altamente raffinati, a partire dal tradizionale disegno decorativo a “cinturino di orologio” impresso sui sedili di tutte le DS attuali. Le dimensioni sono compatte ma non troppo, data la lunghezza di 428 cm. Rispetto alla DS 4 berlina, la Crossback è più alta da terra di 3 cm.
I motori sono pimpanti, poiché a benzina si va da 130 a 165 cavalli e a gasolio da 120 a 180 cavalli. Da considerare particolarmente la versione 1.6 col diesel BlueHdi da 120 cavalli in allestimento Moondust. Di serie c’è tanto, compresi i sedili in pelle/tessuto e il volante in pelle. Prezzo di listino 32.650 euro. MINI COUNTRYMAN, SPAZIO DA VENDERE
La Mini Countryman di oggi si avvicina molto ad un SUV. Il look è certamente “campagnolo” (del resto con quel nome non potrebbe essere altrimenti). Le dimensioni sono abbastanza compatte per un’auto normale, enormi per una Mini in senso classico, perché in questo caso la lunghezza è di 430 cm. E’ soprattutto la versatilità uno dei suoi punti di forza, cominciando dal bagagliaio capace di caricare da 450 a 1.390 litri. Il divanetto posteriore inoltre è reclinabile e scorrevore, offrendo ulteriori possibilità. Si sta molto comodi in quattro (c’è spazio anche per cinque), quindi l’ideale per un weekend in famiglia o tra amici.
A tal proposito è interessante l’optional della picnic bench, cioè un elemento ripiegabile per il bordo del vano di carico, su cui ci si può sedere per una colazione all’aperto. Il design, da vera Mini, è pensato per non passare inosservato, fuori e dentro. Gli interni sfoggiano due zone nettamente distinte, dal punto di vista del look, fra plancia e zona inferiore. Materiali pregiati e tante combinazioni di colori fanno il resto.
Tanti motori a disposizione, trazione anteriore o integrale All4, cambio anche automatico. Dato l’utilizzo prevalentemente da viaggio con carico, vale la pena considerare la versione Cooper D con motore diesel da 150 cavalli. L’allestimento Hype è quello più esuberante. Cambio Steptronic per il massimo relax. Prezzo di listino 36.300 euro (38.350 per la All4). Nuovo Volkswagen Touareg: la grande avventura Il nuovo Volkswagen Touareg si è mostrato al mondo a Pechino, anticipando l’esordio pubblico che avverrà alla fine di aprile durante il salone della capitale cinese. Esso diventa sostanzialmente l’ammiraglia della casa tedesca. Il nuovo
Touareg è ricco di tecnologia e assume un design più dinamico; diventa anche più leggero e con un bagagliaio più capiente. Resta un SUV di grandi dimensioni e potenzialità, ottimo per weekend ovunque la vostra fantasia voglia condurvi; che siano viaggi brevi o molto lunghi, sull’asfalto o in fuoristrada, non importa: lui saprà portarvi dappertutto in scioltezza, in coppia o con l’intera famiglia. IL DESIGN DEL NUOVO VOLKSWAGEN TOUAREG Il nuovo Volkswagen Touareg si allinea alla terza generazione portandosi dietro un successo commerciale di alto livello: circa un milione di esemplari, risultato non da poco considerando la fascia di mercato premium a cui appartiene. Come si evolve il suo design per restare al passo coi tempi? Le sue dimensioni variano leggermente, la carrozzeria è di poco più lunga (4.878 mm, +77), larga (1.984 mm, +44) e bassa (1.702 mm, -7). Ciò significa che le proporzioni diventano più slanciate e sportiveggianti. All’anteriore spicca la calandra
cromata che guida l’occhio verso i fari dal rinnovato sistema a LED. Le fiancate ci ricordano che questo è un SUV, in particolare osservando i grossi passaruota (cerchi da 18 a 21 pollici); la coda sottolinea l’imponenza d’inseme della vettura. Negli interni domina il nuovo Innovision Cockpit, cioè una postazione di guida completamente ridisegnata e digitale al massimo. Troviamo il cruscotto con display da 12 pollici e la zona multimediale al centro su schermo touch addirittura da 15 pollici. Qui si comandano tutte le funzioni della vettura, intrattenimento, comunicazioni e regolazioni. Touareg è inoltre sempre connesso, grazie alla SIM dedicata. Da un punto di vista estetico il nuovo Volkswagen Touareg mostra una grande cura e completezza. Inserti in legno a pori aperti, pelle conciata al vegetale, dettagli in alluminio e cromo; i sedili naturalmente dispongono di regolazione elettrica e, come optional, funzioni di massaggio. I sedili posteriori scorrono di 160 mm e s’inclinano di 21 gradi per sfruttare ancora meglio lo spazio. Per quanto riguarda il bagagliaio, la capacità è aumentata di 113 litri, arrivando ora a 810 litri in configurazione cinque posti.
IL NUOVO VOLKSWAGEN TOUAREG CI VEDE ANCHE DI NOTTE Cominciamo dai sistemi di assistenza alla guida, perché nel nuovo Touareg sono parecchi, da vera ammiraglia che si rispetti. Evidenziamo innanzitutto il dispositivo di visione notturna, per la prima volta in una Volkswagen. Una telecamera frontale ad infrarossi rileva l’impronta termica (appunto, la radiazione infrarossa) degli esseri viventi, quindi sia persone che animali, trasmettendo l’immagine in bianco e nero sul cruscotto digitale ed evidenziando le sagome in giallo o rosso a seconda del rischio di collisione. In caso di pericolo viene emesso un allarme e precaricati i freni, pronti ad intervenire automaticamente con la frenata d’emergenza in assenza di risposta da parte del guidatore. Troviamo poi tutti i sistemi noti fra quelli più avanzati: ad esempio frenata automatica d’emergenza urbana con riconoscimento pedoni, frenata multipla anticollisione,
riconoscimento segnaletica, mantenimento corsia, rilevamento stanchezza, assistenza agli incroci. Non mancano nemmeno il parcheggio semiautomatico e l’assistenza alle manovre con rimorchio. Molto importanti anche i fari a matrice di LED, estremamente sofisticati. MOTORI E CARATTERISTICHE TECNICHE DEL NUOVO VOLKSWAGEN TOUAREG Sul mercato europeo le motorizzazioni disponibili al lancio, previsto a primavera inoltrata, saranno due turbodiesel TDI V6 da 231 e 286 cavalli, affiancati da un V6 a benzina da 340 cavalli. Successivamente, data ancora da definire, arriverà anche una versione ibrida plug-in da 367 cavalli. Previsto anche un V8 a benzina. Il cuore della trasmissione del nuovo Touareg è naturalmente la trazione integrale 4Motion, abbinata ad un cambio automatico ad 8 rapporti. Il differenziale centrale è autobloccante, la coppia viene ripartita tra i due assi
automaticamente (fino al 70% davanti o all’80% dietro). Sono disponibili parecchie modalità di guida: cinque per l’asfalto e altri cinque per il fuoristrada. Per chi vuole andare oltre, c’è il pacchetto offroad optional che aggiunge ulteriori profili di guida e protezioni adatte quasi alla Dakar (che peraltro il Touareg vinse tre volte). Non dimentichiamo le sospensioni pneumatiche, capaci di aumentare la profondità di guado fino a 570 mm. Per quanto riguarda il corpo vettura, segnaliamo i 106 Kg in meno, grazie alla carrozzeria in alluminio e acciaio. Subaru Forester, perfetto compagno per un weekend in Val Taleggio La Lombardia non è solo Milano. Quando si parla di paesaggi, turismo a misura d’uomo, natura, agricoltura e gastronomia, artigianato e piccola impresa, ci si deve dirigere verso nord. Dalla provincia di Varese a quella di Brescia, l’arco alpino offre infinite opportunità. Una zona forse non tra le più celebri ma altamente suggestiva si trova a pochi chilometri da Bergamo, un’estensione occidentale della Val Brembana: è la Val Taleggio, la nostra destinazione per un weekend a bordo del poliedrico SUV Subaru Forester, da noi provato nell’ultima versione, il modello 2018. Un affidabile e versatile assistente per accompagnarci dove vogliamo, come preferiamo. VAL TALEGGIO, NATURA DA RISCOPRIRE
La sorgente del torrente Enna. Credit: Marco Fleming, CC 3.0 Da un punto di vista amministrativo la Val Taleggio è composta da due comuni: Taleggio e Vedeseta. Essi poi si suddividono in numerose frazioni. Per arrivarci da Milano e provincia esistono diverse strade, a seconda del punto di partenza e dei gusti. La distanza varia fra 80 e 100 Km. Il percorso più rapido prevede l’autostrada A4 fino a Dalmine, poi la statale 470 fino San Giovanni Bianco, quindi la provinciale 25 in corrispondenza dell’indicazione Valle Taleggio (si svolta a sinistra). Geograficamente la valle è attraversata dal torrente Enna (un affluente del fiume Brembo), la cui sorgente si trova proprio da queste parti e costituisce di per sè un’interessante meta per escursioni naturalistiche. Perché da essa si snoda una gola scavata dal corso d’acqua lunga circa tre chilometri e conduce a San Giovanni Bianco, nella Val Brembana propriamente detta.
Due delle frazioni di Taleggio: Sottochiesa e Pizzino Tale percorso è chiamato Orrido della Val Taleggio, affiancato dalla strada provinciale 25. Il percorso pedonale farà la gioia degli escursionisti, tra le parecchie cascate che lo animano. Senza parlare delle trote che renderanno felici i pescatori. Da un punto di vista artistico vale la pena di visitare la chiesa di Faggio e i suoi affreschi molto antichi. Per quanto riguarda invece la gastronomia, quel nome così famoso trova ovviamente qui le sue origini. Ci arriveremo fra qualche riga. SUBARU FORESTER, UN COMPAGNO DI VIAGGIO DEL QUALE FIDARSI
In uno scorcio di tardo inverno che ci ha fatto ricordare la sua inclemente presenza, meteorologicamente parlando, siamo saliti a bordo del Subaru Forester protagonista di questa prova e lo abbiamo condotto a destinazione sotto una pioggia incessante (e anche un po’ di neve e fango); d’altra parte, un SUV che mantiene la carrozzeria pulita è come se non assolvesse alla sua missione. Comodo e spazioso ma non eccessivamente ingombrante (è più corto di una berlina di segmento D e altrettanto largo), il Forester si guida con notevole facilità anche nei caotici tratti urbani, dove il cofano a bordi alti rende agevole capire “dove finisce la macchina” anche quando non ci si è ancora abituati. Per le manovre invece la telecamera posteriore e, soprattutto, quella anteriore che mostra il lato destro anche quando si procede in avanti trasformano le difficoltà di parcheggio in un ricordo del passato. Sui fondi viscidi e nelle curve a qualsiasi velocità ragionevole emerge la famosa meccanica Subaru, una firma d’autore più che un marchio di fabbrica: trazione integrale permanente simmetrica e motore boxer mantengono
l’auto incollata al suolo come se viaggiasse sui binari, attenuando inoltre, grazie al baricentro naturalmente più basso, la tendenza ad aumentare il rollio (inclinazione laterale in curva) tipica dei veicoli alti. Quando invece si marcia tranquillamente sulle statali, l’accoppiata motore diesel 2.0-cambio automatico CVT Lineartronic permette di rilassarsi mantenendo i consumi bassi, sfiorando appena l’acceleratore e restando poco oltre i 1.500 giri. Si può usare il cambio anche in modo manuale simulando sette marce (i CVT, cambi a variazione continua, dispongono di un numero infinito di rapporti). Ci sono i paddles al volante; se non s’indovina il momento giusto per la cambiata si sente un po’ di quel trascinamento tipico dei CVT, ci si deve fare l’abitudine. Il motore è sufficientemente brillante per cavarsela in ogni situazione, grazie soprattutto all’abbondante coppia motrice. Freni assolutamente autorevoli. Sterzo preciso e leggero. Se si affonda il pedale dell’acceleratore in autostrada, la forma e l’altezza si fanno sentire sui consumi, ma questo è un problema di tutti i SUV. A
velocità ragionevoli invece sono possibili percorrenze interessanti. LE NOVITA’ DEL SUV SUBARU FORESTER 2018 Il modello 2018 del SUV Subaru Forester è un aggiornamento del restyling uscito nel 2016, appartenente alla terza generazione del modello, risalente al 2013. Ricordiamo che ad inizio primavera verrà presentata la quarta generazione, in arrivo sui vari mercati nel 2019. La novità principale del Forester 2018 è data dall’ingresso nella dotazione di serie del pacchetto di sicurezza e assistenza alla guida EyeSight Driver Assist, così come nei modelli più recenti costruiti dalla casa delle Pleiadi (la parola Subaru in giapponese indica proprio quell’ammasso stellare e il suo logo ne riproduce le stelle più luminose). Si tratta di un apparato basato su una telecamera frontale stereoscopica. EyeSight è sempre attivo, da sette secondi dopo
l’accensione. Esso monitora costantemente il traffico e lo stato del veicolo, avvisando il guidatore in caso di pericolo imminente. Inoltre, in caso di mancata o insufficiente azione da parte del conducente, esso interviene prima con una frenata di avvertimento e, se necessario, con una vera e propria frenata d’emergenza. In questo modo si riesce ad evitare le collisioni o almeno a ridurne le conseguenze; Eyesight interviene con differenze di velocità fino a 50 Km/h fra il proprio veicolo e quello in rotta di collisione, unico sistema finora in grado di funzionare ad un valore così elevato. Ciò che abbiamo descritto finora è il sistema chiamato Pre- Collision Braking. EyeSight aggiunge il cruise control adattivo (regola la velocità in base a quella degli altri veicoli per mantenere la distanza di sicurezza, funzionando fino al completo arresto), gestisce l’acceleratore tagliando la potenza se s’inserisce per sbaglio la marcia avanti invece della retro, avvisa che il veicolo che precede si sta allontanando dopo una fermata, avvisa in caso d’invasione di corsia e mantiene l’auto in
corsia durante la marcia autostradale in colonna. L’esemplare di Subaru Forester da noi provato ha il motore 2.0 diesel da 148 cavalli, il cambio automatico CVT Lineartronic e l’allestimento Sport Unlimited. Oltre ai sedili in pelle, i vetri oscurati e un corposo pacchetto di equipaggiamenti, troppo lungo da poter elencare, aggiunge di nuovo rispetto alla serie precedente la radio digitale DAB+, per un suono cristallino privo d’interferenze. Segnaliamo anche l’apparato di connettività Starlink per la compatibilità con gli onnipresenti smartphone Android Auto ed Apple CarPlay. TALEGGIO, UN FORMAGGIO STAGIONATO 700 ANNI La Val Taleggio è su tutte le nostre tavole. Sì, il Taleggio, uno dei formaggi tipici più noti, nasce proprio da queste parti. Il vero Taleggio gode dell’etichetta DOP (Denominazione d’origine protetta). La sua stagionatura fa la differenza. La sua produzione è una vera tradizione storica, poiché risale a ben 700 anni fa. Quindi è un classico prodotto del Made in Italy da proteggere e difendere nei confronti di fin troppe nazioni e multinazionali straniere rapinatrici, ipocrite, truffaldine e mistificatrici. Ma il discorso sarebbe troppo lungo, le colpe di una classe politica nazionale incompetente sono sotto gli occhi di tutti. Per il momento la difesa di questo prodotto è affidata al Consorzio Tutela Taleggio.
E questa zona è la sua vera casa. Oltre a mangiarlo da solo, esistono innumerevoli ricette che ne fanno uso. Allora, già che ci siamo, segnaliamo un luogo del posto in cui provare queste specialità. Ad esempio il Ristorante pizzeria San Marco, dove la cucina è locale sul serio, per turisti in famiglia, solitari o in gruppi numerosi. Un luogo dove soggiornare? Ad esempio Borgo Zen, hotel a conduzione familiare con parcheggio, wi-fi, spa, centro fitness e anche business center. Info: Consorzio Tutela Taleggio – www.taleggio.it. Ristorante pizzeria San Marco – Via Santa Rosa 64, 24010 Taleggio (BG) – Tel. 0345.47340. Hotel Borgo Zen – Via Roma 110, Taleggio – Tel. 0345.47006 – info@ilborgozen.it – ilborgozen.it. SUBARU FORESTER: CARATTERISTICHE TECNICHE E PREZZI
Al volo la scheda del SUV Subaru Forester 2018. Cominciamo dalle dimensioni: lunghezza 4.595 mm, larghezza 1.795, altezza 1.735 mm, passo 2.640 mm, altezza minima da terra 220 mm. Peso in ordine di marcia da 1.485 a 1.645 Kg. Le motorizzazioni sono tutte a quattro cilindri boxer 2.0. Due a benzina: la 2.0i è aspirata, a iniezione indiretta e cambio manuale a 6 marce, trazione integrale con differenziale centrale a giunto viscoso a slittamento limitato. Potenza 150 cavalli, coppia massima 198 Newton metri a 4.200 giri. La versione 2.0 XT turbocompressa ad iniezione diretta ha una potenza di ben 241 cavalli e 350 Nm di coppia tra 2.400 e 3.600 giri. Trazione integrale con ripartizione attiva della coppia e cambio CVT Lineartronic. Per quanto riguarda il diesel, la potenza è di 148 cavalli e la coppia massima di 350 Nm da 1.600 a 2.400 giri. Stesse scelte scelte per la trasmissione, quindi manuale o Lineartronic. Dati ufficiali sui consumi medi, ciclo combinato: 2.0i, 6,9 l/100 Km; 2.0 XT 8,5 l/100 Km; diesel manuale 5,7 l/100 Km, diesel Lineartronic 6,3 l/100 Km. Accelerazione 0-100: 2.0i 10,6 secondi; 2.0 XT 7,5 secondi; diesel 9,9 secondi; rispettive velocità massime: 190, 221 e 190 (188 col Lineartronic) Km/h. Chiudiamo con i prezzi di listino chiavi in mano. Gli allestimenti sono tre: Style, Sport Style e Sport Unlimited. Si va da 29.990 a 42.490 euro. L’esemplare da noi provato costa 40.990 euro con i soli allestimenti di serie. Range Rover Sport SVR, record
sulla strada più pericolosa del mondo Un conto è battere un record su una pista o su un lunghissimo rettilineo; un altro è farlo in una delle strade più pericolose del mondo. La Land Rover si è messa in testa di usare un SUV come la sua impressionante Range Rover Sport SVR per andare più velocemente di una supercar lungo le 99 curve della famigerata Tianmen Road, in Cina. Un’impresa paurosa, in tutti i sensi. Riviviamo questo brivido. LA TIANMEN ROAD, UNA DELLE STRADE PIU’ PERICOLOSE DEL MONDO Qui lo scenario è altrettanto importante del protagonista, anzi fa tutta la differenza. La Tianmen Road è un’infernale strada che costeggia l’omonima montagna (Tianmen significa “alle porte del cielo”), situata nella regione di Hunan;
rispetto a Pechino si trova a sud-ovest, alla distanza di circa 1.500 Km. In cima a questo rilievo si trova una delle caverne naturali più grandi del mondo, una nota meta turistica della zona, ad una quota poco oltre i 1.500 metri. Ci si può arrivare in tre modi: tramite una funivia lunga 7.455 metri, a sua volta un’attrazione; a piedi, percorrendo uno strettissimo sentiero che costeggia gli strapiombi; oppure salendo lungo la Tianmen Road. La strada è allucinante, di una pericolosità estrema, perché le curve sono quasi tutte dei veri e propri tornanti contornati da precipizi, inoltre il clima della zona lascia molto spesso l’asfalto in condizioni un po’ scivolose. Se poi volete informarvi su quali siano le altre strade più pericolose del mondo, rileggete il nostro articolo a questo link. Va detto che la Tianmen Road non è una strada aperta al normale traffico privato: la percorrono solo gli autobus oppure le biciclette. A parte le auto speciali che tentano i record, ovviamente.
LA RANGE ROVER SPORT SVR HA BATTUTO LA FERRARI In nessuna competizione normale un SUV potrebbe andare più forte di una supercar, per questioni di peso e caratteristiche dinamiche. Ma esistono delle situazioni molto particolari. Come questa, appunto. Nel 2016 un’altra vettura ha tentato la scalata alla Tianmen Road: una Ferrari 458 Italia pilotata da Fabio Baroni; il percorso di 11,3 Km è stato completato in 10’31”. Una prestazione certamente superlativa.
E anche un’occasione perfetta per dimostrare le potenzialità della nuova Range Rover Sport SVR. La sigla SVR sta per Special Vehicle Operation. E’ una divisione di Jaguar e Land Rover in cui si preparano versioni molto spinte dei rispettivi modelli. Come AMG di Mercedes o M-Division di BMW, tanto per capirci. Cosa ha di speciale la Range Rover Sport SVR? Motore V8 5.0 sovralimentato da supercharger (compressore volumetrico, azionato da un collegamento meccanico all’albero motore, invece dei gas di scarico utilizzati dai turbocompressori), potenza di 585 cavalli e coppia di 700 Newton metri, accelerazione 0-100 in 4,5 secondi, velocità massima 280 Km/h. Ma soprattutto tante modifiche telaistiche per ridurre i problemi intrinseci dei veicoli alti nelle situazioni estreme della guida su tratti tortuosi. Aggiungiamo poi l’uso della fibra di carbonio in diverse componenti per ridurre considerevolmente il peso. IL RECORD ALLE PORTE DEL CIELO
Ne è risultato un SUV con la tenuta e l’agilità di una vettura ben più bassa e leggera. La scalata alla Tianmen Road è stata affidata al pilota cinese, nato in Olanda, Ho-Pin Tung. Nel suo palmarès spicca la vittoria in classe LMP2 alla 24 ore di Le Mans del 2017, sulla Oreca-Gibson del team di Jackie Chan (sì, l’attore), tra l’altro giunta al secondo posto assoluto dietro la Porsche ibrida. Ho-Pin Tung ha effettuato il tentativo pochi giorni fa. Il suo tempo? 9’51”, media 68,8 Km/h. Record battuto, missione compiuta. Facile? Per niente, leggete le dichiarazioni del pilota: “Queste 99 curve sono state davvero uniche. La sfida più impegnativa era mantenere una concentrazione costante su ogni curva e tornante, sull’orlo di profondi dirupi. Le conseguenze di un errore potevano essere decisamente serie. La Range Rover Sport SVR mi è stata di grande aiuto; può anche essere un SUV ma ha le prestazioni e l’agilità di una supercar, e la capacità di arrivare dove quest’ultima non arriverà mai“.
Auto dell’anno 2018: vince la Volvo XC40 La Volvo XC40 ha vinto il premio Auto dell’anno 2018. Il voto si è tenuto lunedì 5 marzo, secondo tradizione il giorno precedente l’apertura del salone di Ginevra. Il SUV compatto svedese ha preceduto Seat Ibiza e BMW Serie 5. Deluse le aspettative degli italiani con l’Alfa Romeo Stelvio, addirittura ultima fra le sette finaliste. LA VOLVO XC40 PREFERITA DALLA GIURIA DI AUTO DELL’ANNO 2018 Hakan Samuelsson, presidente di Volvo Cars, posa accanto alla XC40 col premio Auto dell’anno 2018 Ricordiamo che il premio Auto dell’anno è un prestigioso riconoscimento assegnato da una giuria europea di giornalisti e si tiene fin dal lontano 1964. Vengono presi in
considerazione i modelli lanciati sui principali mercati continentali nell’anno precedente, senza distinzione di carrozzeria, segmento, alimentazione o altro. Con l’assegnazione del premio 2018 alla Volvo XC40 viene confermata la tendenza che vede primeggiare i SUV ormai dappertutto; lo scorso anno fu infatti la Peugeot 3008 a ricevere questo riconoscimento. La Volvo XC40 appartiene alla categoria dei SUV compatti (segmento C). Naturalmente si tratta di un modello premium, data la marca. Lusso, eleganza e sistemi di sicurezza all’avanguardia sono i suoi caratteri fondamentali. ALFA ROMEO STELVIO NON APPREZZATA DAI GIORNALISTI STRANIERI Non sembra esserci grande amore negli ultimi tra le auto italiane e i giornalisti della giuria di Auto dell’anno; ci riferiamo agli stranieri, poiché i membri italiani della giuria hanno dato voti molto favorevoli al SUV Alfa Romeo
Stelvio. Ma gli altri hanno decisamente maltrattato quest’auto che invece ha enormi caratteristiche positive in rapporto al segmento di cui fa parte. Anche lo scorso anno i giornalisti esteri riservarono un trattamento tutt’altro che favorevole all’Alfa Romeo Giulia. Per quanto riguarda il 2018, è sufficiente scorrere la classifica con i relativi punteggi. Eccoli: Volvo XC40 325 punti; Seat Ibiza 242; BMW Serie 5 226; Kia Stinger 204; Citroën C3 Aircross 171; Audi A8 169; Alfa Romeo Stelvio 163. Di seguito elenchiamo i modelli partecipanti che non sono stati “ammessi” alla votazione finale: Audi Q5, BMW X3, Ford Fiesta, Honda Civic, Hyundai i30, Hyundai Kona, Jeep Compass, Kia Picanto, Kia Rio, Kia Stonic, Land Rover Discovery, Mazda CX-5, Mini Countryman, Mitsubishi Eclipse Cross, Opel Crossland X, Opel Grandland X, Opel Insignia, Porsche Cayenne, Range Rover Velar, Renault Koleos, Seat Arona, Skoda Karoq, Subaru Impreza, Subaru XV, Suzuki Ignis, Suzuki Swift, Volkswagen Arteon, Volkswagen Polo, Volkswagen T-Roc. Jeep al salone di Ginevra 2018: a tutto fuoristrada Dopo le anteprime americane è finalmente giunto il momento della presentazione europea. Jeep al salone di Ginevra 2018 punta i riflettori su Wrangler, Cherokee e Grand Cherokee. Per weekend nel regno del fuoristrada. LA NUOVA JEEP WRANGLER AL SALONE DI GINEVRA 2018
La punta di diamante della marca americana del gruppo FCA al salone di Ginevra 2018 è certamente la Jeep Wrangler di nuova generazione, la quarta. Un fuoristrada duro e puro come ne rimangono pochi, anzi la definizione stessa del fuoristrada. A testimoniarlo, nello stand ginevrino verrà esposta accanto al nuovo modello l’originale Willys-Overland MB del 1941, “la” Jeep, da cui tutto nacque. La nuova Wrangler mantiene sostanzialmente inalterato il design. Irrinunciabili le caratteristiche iconiche come il parabrezza abbattibile e le portiere smontabili. Fra le tipologie di tetto ora si aggiunge quello ad azionamento elettrico. Per quanto riguarda gli interni, troviamo una consolle centrale completamente ridisegnata. Il sistema multimediale Uconnect, su display di varie dimensioni, fino ad 8,4 pollici, è completo di compatibilità con smartphone Apple CarPlay e Android Auto. Numerose anche le tecnologie di assistenza alla guida. Fiore all’occhiello della Jeep Wrangler è ovviamente la sua trasmissione con trazione integrale attiva, abbinata al cambio comprensivo di marce ridotte e bloccaggi elettrici dei differenziali.
ESORDIO EUROPEO PER LA NUOVA JEEP CHEROKEE La Jeep Cherokee si presenta al salone di Ginevra 2018 rinnovata. Il SUV bestseller della casa di Detroit si allinea nel frontale al design introdotto un anno fa dalla Compass; si fa ampio uso di luci a LED, anche al posteriore. Interni più pratici e sempre di alta qualità; aumentata la capacità del bagagliaio, il cui portellone è ora ad azionamento elettrico anche senza mani. Il multimedia comprende l’ultimo aggiornamento di Uconnect su schermi da 5 da 8,4 pollici, inclusi Apple CarPlay e Android Auto. La trazione integrale Active Drive è configurata su tre livelli a seconda delle esigenze. ARRIVA LA BELVA JEEP GRAND CHEROKEE TRACKHAWK
A Ginevra sarà possibile osservare la mostruosa Jeep Grand Cherokee Trackhawk, l’esagerazione fatta SUV. E’ la Jeep più potente di sempre, ordinabile ora anche in Italia. Al centro di tutto è il debordante motore a benzina V8 6.2 sovralimentato con supercharger (compressore volumetrico), 700 cavalli di potenza e 868 Newton metri di coppia. Abbinato al cambio automatico ad otto marce TorqueFlite, è in grado di scattare in 3,7 secondi sullo 0-100 e raggiungere 289 Km/h. Grazie all’impianto frenante Brembo, può anche arrestarsi in soli 37 metri da 100 Km/h. Gli interni sono decisamente lussuosi e l’apparato tecnologico comprende più di 65 sistemi di sicurezza. Porte aperte del 24 e 25
febbraio 2018: Opel a tutta X L’appuntamento dai concessionari per il weekend di porte aperte del 24 e 25 febbraio 2018 vede protagonista la Opel. I potenziali clienti che si recheranno nei punti della rete vendita col marchio del fulmine potranno vedere e provare in particolare la gamma SUV, per la quale ci sono alcune offerte interessanti. Vediamo quali. I SUV OPEL PER IL PORTE APERTE DEL 24 E 25 FEBBRAIO 2018 La chiamano “gamma x”, racchiude i modelli SUV della casa tedesca, tutti dotati di una lettera x nel nome. In occasione del weekend di porte aperte del 24 e 25 febbraio 2018, i visitatori dei concessionari potranno vedere in dettaglio le offerte del momento. In particolare c’è l’offerta Ecobonus, valida fino al 28 febbraio. Si tratta di uno sconto fino a 5.000 euro sul prezzo di listino per chi rottama un auto
immatricolata entro il 31 dicembre 2008 posseduta da almeno 6 mesi. Una panoramica sui modelli in questione. Per quanto riguarda Opel Grandland X, il SUV più grande della marca, vediamo nell’equipaggiamento: frenata automatica d’emergenza con rilevamento pedoni, cruise control automatico, assistenza chiamata emergenza OnStar, connessione wi-fi, telecamera posteriore con visione a 360 gradi, trazione anteriore con sistema avanzato IntelliGrip per l’uso in fuoristrada, multimedia smartphone Apple e Android. Motori 1.2 a benzina da 130 cavalli e 1.6 diesel da 120 cavalli, cambio manuale o automatico. Prezzi di listino chiavi in mano da 26.000 a 35.180 euro. Passiamo al SUV compatto Opel Mokka X. Qui troviamo trazione integrale, assistenza alla partenza in salita, controllo della discesa, multimedia smartphone Apple e Android, assistenza chiamata emergenza OnStar. Motori a benzina 1.4 e 1.6 da 115 a
152 cavalli, diesel 1.6 da 110 e 136 cavalli. Mokka X è disponibile anche con doppia alimentazione a benzina/GPL da 140 cavalli. Prezzi di listino da 20.050 a 32.600 euro. Opel Crossland X è un crossover urbano compatto. Spicca il bagagliaio da 520 litri, nonostante la lunghezza della vettura di soli 421 cm. Si segnala tra l’equipaggiamento l’avviso invasione corsia, telecamera posteriore a 180°, multimedia smartphone Apple e Android, assistenza chiamata emergenza OnStar, connessione wi-fi. Motori a benzina 1.2 da 81 o 110 cavalli e diesel 1.6 da 99 o 120 cavalli. Anche qui c’è una versione a GPL da 81 cavalli. Prezzi di listino da 16.950 a 26.850 euro. Weekend con la Porsche Cayenne a gustare il Porto La città di Porto, alla foce del fiume Douro, è la porta per la vallata omonima, dove la tradizione vinicola è famosa al punto d’aver reso la zona patrimonio dell’umanità Unesco. Paesaggi e saliscendi, strade e vigneti, esplorati guidando la nuova Porsche Cayenne, tra lusso, qualità e prestazioni, con paesaggi mozzafiato. PORTO E LA VALLE DEL DOURO, TURISMO CON STILE
Il paesaggio del Portogallo ha mille anime, che variano dal sud al nord, dalle coste alle città, alle vallate e alle colline. Verso la zona settentrionale, Porto vive una nuova giovinezza, con la spinta del turismo enologico e dai collegamenti low-cost: l’aeroporto cittadino è una struttura nuova e dimensionata allo sviluppo. Realizzata con sostanziosi contributi europei, rende la regione raggiungibile facilmente da mezzo continente: c’è persino un volo Ryanair Bordeux- Porto, per bere senza fine. Meta di turismo raffinato e di gusto, che raramente si ferma in città, dedicando magari solo una mezza giornata alla visita della “citade invicta” sulla sponda settentrionale del fiume Douro. Inizio di una vallata dove invece ci siamo diretti, anche noi come molti interessati alla particolarità paesaggistica ed enologica, all’origine del “vinho do Porto”.
Per questo viaggio lungo la Valle del Douro, regione ricca di bellezza e storia naturale e architettonica, abbiamo scelto una vettura importante, la nuovissima Porsche Cayenne, silenziosa e sicura, dinamica e capiente (non solo bagagli, anche per le casse di vino), e libera di muoversi su strada e fuori, indifferentemente. Perché, come scopriremo, le gite tra i vigneti permettono scorci diversamente impensabili, e non tutte le auto sono in grado di arrampicarsi né destreggiarsi lungo simili pendenze. Perché per la coltivazione di vini tanto particolari – e non solo del Porto, l’enologia della regione è in continuo sviluppo – è stato necessario sfruttare ogni metro di terreno con giacitura favorevole, terrazzando i pendii con le lastre di una sorta di ardesia, la pietra più diffusa a livello locale. Strutturazione del territorio che ha contribuito e rendere ancor più particolare il paesaggio, già affascinante per la sinuosità del Douro e dei suoi affluenti, con maestosità di queste colline e montagne curate come giardini.
LA PORSCHE CAYENNE SI GUIDA CON CLASSE Comfort e scorrevolezza, sicurezza e silenzio: le prestazioni, naturalmente ci sono, da apprezzare lungo la autostrade poco frequentate e tracciate per esaltare la guida, fino alle strade che scendono e risalgono in versanti lungo il fiume Douro – i dislivelli raggiungono anche i quattrocento metri – in un ambiente che sembra intatto da secoli. Salvo rivelare all’improvviso cantine e resort d’autore, tanto futuribili quanto inseriti nell’ambientati rispettando il paesaggio.
Che scorre ovattato attorno alla Porsche Cayenne S: la nuova è biturbo, e unisce una spinta impressionante alla capacità di veleggiare silenziosa, sfoderando però la grande agilità delle ruote posteriori sterzanti, che entusiasmano tra tornanti e nelle viuzze dei villaggi, dove il tempo sembra essersi fermato. Se poi ci fosse da effettuare un sorpasso deciso, basta premere il pulsante sulla parte bassa del volante: per venti secondi – con il “count-down” in vista sul cruscotto, tutta l’auto è regolata per la massima grinta. Tornando poi rilassante e turistica, apprezzando gli interni, del tutto nuovi, con eccellente accoglienza e funzionalità dei comandi, viaggiando con sensazioni tipiche delle vetture Porsche. UN’AREA PARTICOLARE
Dove nasce il Porto. Foto Paulo Lopes Al pari di altre aree vocate all’enologia, la regione del Douro ha una propria “Strada del Vino di Porto” con segnaletica turistica che ne suggerisce il percorso. La regione vinicola del Douro ha una superficie totale di circa 250mila ettari, tra i confini ovest e est con 40mila ettari occupati da vigneti. Divisa in tre sottoregioni, ciascuna con il proprio microclima e peculiarità che si riflettono sulla tipologia dei vini, resi speciali dall’inverno inverni freddi e umido (ma non come da noi) alternato all’estate calda e secca. Il Douro è quasi certamente la più antica regione del mondo ufficialmente delimitata per i vini. E la presenza operosa dell’uomo nei secoli permette di ammirare questo incredibile e unico paesaggio di vigneti e tenute. Non solo vino: architettura rurale e nobiliare, l’artigianato locale come cestini tradizionali, arazzi e ciotole in ceramica nera. E la cucina locale. Per una vacanza indimenticabile.
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