Strategist's Take - Intesa Sanpaolo
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MARKET STRATEGY 4 giugno 2021 Strategist’s Take Market Strategy Team Mercati alla prova delle banche centrali Global Markets Securities GlobalStrategy@intesasanpaolo.com +39 02 7261 2015 Le prossime due settimane potrebbero rivelarsi decisive per comprendere la direzione che i mercati prenderanno nella seconda metà del 2021. Si parte oggi alle 14:30 negli Stati Uniti con le statistiche sul mercato del lavoro di maggio, per arrivare giovedì 10 al meeting della BCE e finire il 16 giugno con il FOMC. Nei primi cinque mesi del 2021 la ripresa dell’economia internazionale, sulla scia del successo della campagna di vaccinazione (oltre due miliardi di dosi somministrate nel mondo) e dei maxi-stimoli fiscali e monetari, è stata accompagnata dalla crescita dei prezzi al consumo a livello globale, con il reflation trade indiscusso protagonista dei mercati. In questo contesto, da inizio anno le migliori performance sono state registrate dalle materie prime, con il +19.5% del Bloomberg Commodity Index, seguite dall’equity europeo (+14.8% l’Euro STOXX 50) e statunitense (+11.6% l’S&P 500), soprattutto grazie ai titoli ciclici, delle risorse di base e dell’Oil&Gas. Negativa la performance dei governativi sulle due sponde dell’Atlantico: - 3.5% per l’indice Bloomberg Barclays US Treasury e -3.2% per il corrispondente paniere europeo. Bene, invece, il Bloomberg Barclays Global High Yield index (+1.9%). Un primo test per i mercati si avrà, quindi, oggi con i dati sul lavoro negli Stati Uniti a maggio. Nel dettaglio, si capirà se il grande miss sulla rilevazione di aprile dei Non Farm Payrolls (+266mila nuovi occupati rispetto a una stima di un milione) sia stato soltanto un’eccezione statistica oppure sintomo di una ripresa meno forte rispetto a quella attualmente prevista. Secondo le stime degli economisti, lo scorso mese i nuovi posti di lavoro creati nel settore non agricolo dovrebbero esser stati pari a 674mila, con la disoccupazione in calo al 5.9% dal precedente 6.1%. È evidente che questi numeri saranno discussi il 15 e 16 giugno nel corso del FOMC per decidere se ufficializzare o meno quanto emerso dai verbali del meeting di aprile, in cui un “un numero di membri” riteneva che fosse quasi arrivato il momento di parlare di una possibile svolta nel piano di acquisto di titoli. Tra questi, mercoledì Patrick Harker ha dichiarato che si può pensare di discutere una riduzione del programma mensile di acquisto da $120 miliardi in quanto l’economia sta recuperando e il mercato del lavoro rimbalzando. Nel frattempo, la Fed pianifica di vendere i corporate bond e gli ETF su questi strumenti acquistati l’anno scorso in pieno panic selling, nell’ambito di uno dei programmi emergenziali varati a inizio pandemia: un portafoglio di $13.7 miliardi, i cui titoli saranno ceduti gradualmente entro fine anno. Nessuna sorpresa particolare è attesa dalla riunione di giovedì della BCE, nonostante a maggio l’inflazione nell’Eurozona sia salita al 2% dall’1,6% di aprile, raggiungendo, per la prima volta in più di due anni, l’obiettivo dichiarato di Eurotower. Diversi membri della BCE ripetono da settimane che l’attuale aumento dei prezzi è transitorio e che non ci sono ragioni per intervenire sulle misure di politica monetaria ultra-espansiva attualmente in essere: tassi negativi, forward guidance e acquisto di titoli. In uno studio, l’istituto di Francoforte ha calcolato che, senza l’utilizzo contemporaneo di questi tre strumenti, nel 2019 la crescita del PIL e dell’inflazione nell’Eurozona sarebbe stata inferiore rispettivamente dell’1.1% e dello 0.75% rispetto a quanto effettivamente conseguito, mentre il tasso di disoccupazione sarebbe stato dell’1.1% più elevato. Questo documento non è stato preparato in linea con I requisiti normativi finalizzati a promuovere Produzione: 4 giugno 2021 alle 12:25 l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è nemmeno soggetto ad alcuna Prima distribuzione: 4 giugno 2021 alle 12:25 limitazione nell’effettuare transazioni prima della distribuzione del documento di ricerca.
Mercato governativo e dei tassi d’interesse Tassi Swap 03-Jun 5d chg (bps) Tassi Reali e Inflazione 03-Jun 5d chg (bps) EUR swap rate 10Y 0.1299 - 1 EUR Real rate 10Y -1.4140 - 5 USD swap rate 10Y 1.5988 + 3 US Real rate 10Y -0.9810 + 0 GPB swap rate 10Y 1.0777 + 3 UK Real rate 10Y -2.6710 + 3 JPY swap rate 10Y 0.1263 + 1 EUR Inflation swap 5Y5Y 1.5950 + 4 Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Spreads (bps) 03-Jun 5d chg (bps) Curva BTP 03-Jun 5d chg (bps) EUR Bund asset swap 31.53 + 0 10Y - 2Y 124.20 + 0 Bund - BTP 108.10 - 3 30Y - 10Y 98.80 + 3 Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Ennesima settimana interlocutoria sul fronte dei tassi, in attesa del dato sul Spread BTP-Bund 10 anni mercato del lavoro americano di oggi pomeriggio e dei meeting delle banche centrali per il mese di giugno. Il Non Farm Payroll è l’osservato speciale in questa occasione, dopo il deludente dato del mese scorso. Si potrà comprendere se l’osservazione di aprile sia stata un dato fuori linea nell’ambito di un trend di forte crescita dei nuovi occupati, oppure rappresenti un segnale di un mercato del lavoro che ancora stenta. In realtà, sembra nell’aria l’ufficializzazione di un punto di svolta nel programma degli acquisti dei titoli, con alcuni membri del FOMC che ritengono l’ultimo trimestre dell’anno come il periodo corretto per rallentare gli interventi sul mercato. Quindi, in attesa di spunti sul fronte dei dati economici o di decisioni da parte del banchieri centrali, la volatilità sui titoli governativi si è attestata ai minimi del 2021, con i decennali americani e tedeschi che hanno scambiato durante la settimana in un range trading dell’ordine di 4 bps. In definitiva, l’impressione sul mercato rimane sempre la stessa, ossia che il trade di reflazione stia prendendo una pausa (anche piuttosto lunga), ma la direzione dei tassi rimane comunque segnata, con uno scenario più probabile che prevede nuovi aumenti dei rendimenti unitamente ad una maggior dell’inclinazione delle curve. EGBs: variazione settimanale dei rendimenti Con riferimento all’Italia, le previsioni di crescita sono state riviste al rialzo da parte del Governatore Visco durante il consueto appuntamento per le “Considerazioni Finali”, affermando che la seconda metà dell’anno vedrà una decisa accelerazione dell’attività economica, e che per la media del 2021. l’espansione del PIL potrebbe superare il 4%. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, secondo Visco, rappresenta una formidabile sfida per il rilancio del Paese, ma cruciali saranno le modalità di implementazione; è necessaria inoltre, secondo il Governatore, una complementarietà tra intervento statale e gli operatori privati. Le parole incoraggianti del Governatore erano già state anticipate dal mercato che, dopo la fiammata al rialzo dello spread contro Germania fino a quasi 125bps, ha ritracciato circa 18bps, confermando le nostre aspettative per un trading range tra 100 e 125bps. Dati al 04/06/2021 Per quanto riguarda i dati usciti in settimana, questi risultano tutti allineati su Elaborazione di Intesa Sanpaolo su dati un sentiero di crescita diffusa. La stima finale dell’indice PMI manifatturiero Bloomberg di maggio è stata rivista verso l’alto a 63.1 da 62.8 preliminare, in crescita da 62.9 di aprile. Si tratta di un nuovo massimo storico. La lettura finale beneficia di revisioni al rialzo per le indagini tedesca (64.4 da 64.0) e francese (59.4 da 59.2). Inoltre, la stima flash dell’inflazione nel mese di maggio mostra una forte crescita, da 1.6% a 2.0% a/a (+0.3% m/m), toccando il massimo da ottobre 2018. Di contro, l’indice core BCE al netto di alimentari freschi ed energia vede un’accelerazione solamente marginale, a 0.9% a/a da 0.8% precedente, segnale che il rialzo è legato esclusivamente alle componenti più volatili. Da ultimo, sono state tracciate le linee guida dell’inizio delle emissioni sotto il programma NGEU per questo secondo semestre. Il target di emissioni di titoli a medio-lungo termine ammonterà a circa 80mld, iniziando con un sindacato da 10mld, appena annunciato, e altri due collocamenti programmati entro la fine di luglio. Una volta a regime, l’EU emetterà con cadenza mensile tramite un sindacato ed una asta classica. 2
Mercato del credito Indici cash EUR (OAS/Sov) 03-Jun 5d chg (bps) Indici cash USD (OAS) 03-Jun 5d chg (bps) Corporates 84.9 - 1 IG All Sectors 91.0 - 1 Senior 75.4 - 1 IG Financials Snr 69.8 - 1 Lower Tier 2 119.9 - 2 IG Financials Sub 103.6 - 1 Euro HY: 3% Issuer Cons 285.7 - 7 HY All Sectors 333.1 - 8 Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Indici CDS - iTraxx Europe 03-Jun 5d chg (bps) Indici CDS - CDX NA 03-Jun 5d chg (bps) Main 49.7 - 1 Markit CDX NA IG 50.9 - 0 Xover 246.2 - 4 Markit CDX NA HY 287.8 - 2 Financial SNR 58.0 - 1 Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Il calendario delle festività è stato particolarmente impattante per il Euro Aggregate Corporate (OAS) mercato del credito in Europa, in relazione soprattutto al tradizionale bank holiday dell’ultimo lunedì di maggio, ma anche per il Corpus Domini che è stato festeggiato ieri in diversi paesi europei. Lunedì, in particolare, è stato il quarto giorno dell’anno in cui non sia stato collocato alcun deal. Di conseguenza, l’attività del mercato primario è stata decisamente sommessa e concentrata nelle sole giornate di martedì e mercoledì, con volumi che a ieri ammontavano a soli €15 mld. Il bilancio totale year to date dei volumi collocati in forma sindacata vede un deficit di oltre il 10% rispetto al corrispondente periodo nel 2020. Più volte ci siamo soffermati nel sottolineare sia cambiata la contribuzione di ciascun macro-genere di emittenti rispetto al recente passato, con una leadership da parte degli SSA che è stata confermata dei dati conclusivi di maggio, per il quinto mese consecutivo. La relativa stabilità nell’attività da parte dei financials, nonostante le inferiori emissioni di covered bonds compensate dalle altre categorie di passività, si accompagna ad un minor ricorso al mercato dei capitali da parte degli emittenti corporate, nel complesso. Da parte di quest’ultimi, notiamo da tempo l’assenza dal mercato soprattutto di grossi deal, quei periodici Jumbo multi-tranche capaci di catalizzare l’attenzione U.S. Corp (OAS) degli operatori grazie a spread e importi superiori alla media, indurre aggiustamenti di portafoglio significativi e dare quindi un impulso all’attività di mercato. Una parziale eccezione si è verificata mercoledì, con l’emissione da parte del gigante svizzero dell’alimentare Nestlè che ha collocato €3.15 mld in 4 tranche. Influenzata anche dalla stagionalità, la settimana che va a concludersi non ha offerto particolari spunti, trovandosi nell’ambito di un mercato che si muove da mesi in un range molto stretto e caratterizzato da una mancanza di volatilità che non incentiva la movimentazione delle posizioni. In questo contesto i segmenti a più elevato beta continuano ad attrarre interessi da parte degli investitori, facendo segnare spread in contrazione sebbene in modo molto lento e graduale, ormai. Tra i vari componenti a maggior rischiosità, vorremmo segnalare gli additional tier 1 europei: l’indice Bloomberg Barclays relativo a questa passività, mercoledì, ha fatto segnare Dati al 04/06/2021 un minimo assoluto di 3.42% in termini di rendimento complessivo, Elaborazione di Intesa Sanpaolo su dati ritoccando il record toccato alla vigilia dello scoppio della pandemia. Si Bloomberg tratta di una performance giustificata da oggettivi miglioramenti della capitalizzazione dei sistemi bancari, oltre che dalla frenetica ricerca di rendimento. Peraltro, riteniamo doveroso segnalare come ciò avvenga solo un mese prima della attesa eliminazione del ban generalizzato alla distribuzione di dividendi, come ampiamente anticipato dalle autorità di vigilanza. Sul fronte ESG la settimana offre poco in termini di attività di mercato, fatta eccezione per la persistente offerta di deal inaugurali da parte di emittenti noti agli investitori, come per esempio le utility tedesche RWE e EWE questa settimana, che si affacciano per la prima volta su questo segmento. A conclusione, riteniamo molto rilevante la presa di posizione da parte di Jens Weidmann: mercoledì ha sostanzialmente aperto la porta ad un significativo ribilanciamento dell’esposizione nel portafoglio della BCE, per tener conto dei rischi connessi con il cambiamento climatico, ribaltando un suo iniziale scetticismo nei confronti di politiche attive della banca centrale, in quest’ambito. 3
Mercato azionario Indici azionari 03-Jun 5d chg Settori Euro STOXX 03-Jun 5d chg MSCI EM 1,383.57 2.16% Auto 654.82 4.74% NIKKEI 225 29,058.11 1.78% Petrolio & gas 280.00 3.60% FTSE MIB 25,452.33 1.58% Banche 100.39 2.07% SWISS MKT 11,510.60 1.50% Risorse di base 239.90 1.99% DAX 15,632.67 1.47% Media 256.35 -0.05% Euro STOXX 50 4,079.24 0.99% Turismo e Tempo libero 214.06 -0.49% FTSE 100 7,064.35 0.64% Farmaceutici 858.68 -0.83% S&P 500 4,192.85 -0.19% Utility 373.71 -2.33% Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. I principali indici azionari chiudono la settimana in positivo, sostenuti S&P 500 futures dall'ottimismo di una forte ripresa economica dopo la pandemia. Tuttavia, le preoccupazioni circa una riduzione, seppur graduale, del supporto della Fed continuano a pesare sul sentiment. Dal punto di vista tecnico, riteniamo che il mercato americano rimanga vulnerabile a una correzione nelle prossime settimane. Il S&P500 futures potrebbe prima raggiungere un top indicativamente in area 4,440-4,350 e successivamente stornare fino all’8%. Un’importante area di supporto rimane quella a 4,280-4,170, mentre il cedimento di quota 4,170 rischierebbe di aprire la strada verso i 4,100-4,060. Nel complesso, il mercato azionario rimane però impostato al rialzo almeno fino all’autunno. I dati sull’occupazione continuano a segnalare un ritorno alla normalità per il mercato del lavoro americano, così come per il settore dei servizi, che sta registrando una crescita molto rapida, come evidenziato dall’indice ISM che ha raggiunto il valore record di 64 a maggio. Al contempo, la crescita dei prezzi delle materie prime, tra cui il petrolio (ai massimi dall’ottobre del 2018), sta mettendo pressione sulle valutazioni dei titoli dei comparti maggiormente esposti a un rialzo dell’inflazione. I settori ciclici sono, invece, Revisioni EPS da inizio anno quelli che stanno beneficiano maggiormente delle riaperture: attività ricreative, cinema/teatri, turismo, ristorazione e trasporti. Ci aspettiamo, nell’attuale fase di mercato, che continui la buona performance azionaria delle società operanti in questi business, con i dati di oggi sull’occupazione negli Stati Uniti che potrebbero contribuire a dare ulteriore slancio. L’equity europeo è rimasto particolarmente in voga tra gli investitori nelle ultime settimane, grazie alla loro ampia esposizione ai settori ciclici. Secondo i dati di Bloomberg, gli ETF indicizzati agli indici azionari del vecchio Continente hanno raccolto circa €4.5 miliardi a maggio, portando a segno il terzo mese consecutivo di sottoscrizioni, con una netta crescita rispetto a marzo ed aprile. La componente dividendo, in ripresa dopo il taglio di circa il 30% nel 2020 a causa dalla pandemia di Covid, gioca a favore delle azioni europee. Il dividend yield per l’indice STOXX Europe 600 è di circa 3 punti percentuali al di sopra dei rendimenti dei titoli di stato tedeschi. Da inizio Dati al 04/06/2021 anno gli EPS per i titoli dello STOXX 600 sono stati rivisti al rialzo del 13% e del Elaborazione di Intesa Sanpaolo su dati 6%, rispettivamente, per il 2021 e il 2022, e i payout sono aumentati nel primo Bloomberg trimestre, rispetto all'anno precedente. I dividend futures per lo Euro STOXX 50 scontano ora una ripresa delle cedole europee del 16% nel 2021 rispetto ai valori del 2019 e un’ulteriore crescita del 11% nel 2022. Tuttavia, in un contesto di tassi in crescita questo vantaggio tenderà ad assottigliarsi. Ci si attende, infatti, che i dividend yield rimarranno al di sotto di quelli del 2019, a meno di una sostanziale sorpresa al rialzo degli utili. Per il momento questa eventualità non è ancora nei prezzi e, nell’ultimo mese, le stime di EPS per il 2022 per l’indice STOXX Europe 600 sono rimaste sostanzialmente invariate. La volatilità sul comparto azionario è vista in salita, soprattutto nella seconda metà dell’anno. Mentre, negli Stati Uniti l’indice VIX è tornato vicino ai 18 punti, dalla scadenza di luglio in avanti, i futures su VIX prezzano un incremento della volatilità, verso i 21-24 punti. Minore volatilità è attesa invece per il mercato equity europeo, con la curva dei VSTOXX future piatta intorno ai 21 punti. Come spiegarsi questa differenza? Secondo uno studio riportato da Bloomberg esiste una forte correlazione tra aumento della volatilità, misurata dal VIX, e risalita dei rendimenti del Treasury. Inoltre, la forte esposizione del mercato americano al comparto tecnologico lo rende maggiormente vulnerabile a un eventuale storno. 4
Mercato delle valute FX 03-Jun 5d chg (pips) FX 03-Jun 5d chg (pips) EURUSD 1.2127 -68.0 EURCNY 7.7667 -138.0 EURGBP 0.8598 13.1 EURTRY 10.5684 1857.0 EURJPY 133.76 -15.0 EURBRL 6.1984 -1895.0 EURCHF 1.0958 20.6 EURRUB 88.7971 -7804.0 Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Petrolio 03-Jun 5d chg Metalli 03-Jun 5d chg Brent 71.31 3.05% Copper 446.30 -4.29% WTI 68.81 2.93% Gold 1,870.76 -1.36% Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. Elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg al 03-06-21. La settimana valutaria, nel volgere alle battute conclusive, ci regala un GBPUSD dollaro nuovamente protagonista grazie all’ottimo dato dell’ADP che ha visto un balzo a 978 mila unità per il mese di maggio, ben al di sopra delle 650 mila attese dal mercato e all’indice di Markit sul settore dei servizi, che a maggio ha segnato un balzo a 70.4 rispetto al precedente 64.7. Così, dopo una settimana in cui l’EUR/USD si manteneva all’interno di un range molto stretto, compreso tra 1.2160 e 1.2250, la valuta americana prende forza e si riporta in area 1.2110. Per quanto ci riguarda, il movimento era abbastanza nell’aria, in quanto stavamo notando come la valuta europea non fosse riuscita a sfondare la resistenza di 1.2260 e come ogni chiusura giornaliera fosse inferiore alla precedente. A nostro parere questo movimento correttivo di breve periodo potrebbe continuare e, una volta rotto il supporto di 1.2140, potrebbe, secondo il nostro parere, concretizzarsi un’ulteriore spinta rialzista favorevole al biglietto verde fino in area 1.2080. I dati occupazionali che usciranno oggi pomeriggio negli Stati Uniti saranno fondamentali per determinare il prossimo trend di breve periodo sull’EUR/USD. Anche la sterlina subisce il contraccolpo come l’Euro e, dopo un ottimo EURUSD movimento che ha spinto la valuta britannica fino a 1.4248, il Cable si trova a fare i conti con la forza del dollaro che spinge fino a 1.4101 prima di recuperare verso 1.4120. Il paese si trova a fare i conti con un’altra ondata di contagi causate dalla variante indiana anche se, grazie alla massiccia campagna vaccinale in atto, l’impatto non sta al momento preoccupando il mercato. Per quanto riguarda la dinamica del cambio, sarà molto importante per il Cable riuscire a mantenersi al di sopra del supporto di 1.4080 per non dover vedere svanire tutto il movimento positivo delle ultime tre settimane. Confermiamo la nostra view moderatamente positiva nei confronti della sterlina e riteniamo questi livelli piuttosto interessanti. Continuiamo infatti a seguire il target price di 1.4500 come obiettivo di breve-medio periodo. Riteniamo che la ripartenza delle attività economiche, grazie anche alla totale riapertura delle attività nel paese favoriranno innanzitutto la domanda interna e ci attendiamo l’uscita di dati macroeconomici positivi nelle prossime sedute. La politica monetaria Dati al 04/06/2021 ancora molto accomodante dovrebbe essere una spinta verso il nostro Elaborazione di Intesa Sanpaolo su dati target. Bloomberg Il USD/JPY torna prepotentemente sopra 110.00, e si assesta sulla prima resistenza di 110.20. La valuta nipponica, che durante i giorni scorsi aveva consolidato un movimento rialzista fino a 109.35, non riesce a resistere alla forza del biglietto verde e cede il passo. Il movimento difensivo dello yen pare essere molto debole e il trend rialzista favorevole al dollaro ci invita a considerare un ulteriore spinta fino a 110.45 anche se non escludiamo un tentativo finale verso i massimi dell’anno di 110.95, vero obiettivo del cambio. Sarà fondamentale la chiusura della settimana perché, qualora il dollaro non dovesse confermare questo movimento, si aprirebbero nuovamente le porte verso un ritracciamento del biglietto verde fino alla parte bassa del range di 109.40. Concludiamo la nostra analisi dando un rapido sguardo alle valute cosiddette “commodity related” che, nel corso della seduta di ieri, hanno perso oltre l’1.0% a causa della forza dei dati USA e del relativo crollo del prezzo del greggio, con il Brent che scende sotto i 71$. Riteniamo che per AUD, CAD, NZD e NOK si tratti di un movimento transitorio e che questo sell-off molto violento, potrebbe essere l’inizio di un nuovo trend rialzista. 5
Focus della prossima settimana Date Country Event or data release Actual / Consensus / Last Currency 04 Jun 21 India RBI Repurchase Rate Actual 4.0% INR 04 Jun 21 United States Change in Nonfarm Payrolls Consensus 674k USD 04 Jun 21 Canada Net Change in Employment Consensus -25.0k CAD 04 Jun 21 Canada Unemployment Rate Consensus 8.2% CAD 04 Jun 21 United States Unemployment Rate Consensus 5.9% USD 04 Jun 21 United States Factory Orders Consensus -0.3% USD 04 Jun 21 United States Durable Goods Orders Consensus -1.3% USD 07 Jun 21 Germany Factory Orders MoM Consensus +0.5% EUR 07 Jun 21 Russia CPI YoY Consensus +5.8% RUB 08 Jun 21 Japan GDP SA QoQ Consensus -1.2% JPY 08 Jun 21 Japan GDP Annualized SA QoQ Consensus -4.9% JPY 08 Jun 21 Japan GDP Deflator YoY Consensus -0.2% JPY 08 Jun 21 Japan BoP Current Account Balance Consensus ¥1500.6b JPY 08 Jun 21 Germany Industrial Production SA MoM Consensus -0.5% EUR 08 Jun 21 Germany ZEW Survey Expectations Consensus 85 EUR 08 Jun 21 Germany ZEW Survey Current Situation Consensus -27.5 EUR 08 Jun 21 Eurozone GDP SA QoQ Consensus -0.6% EUR 08 Jun 21 Eurozone GDP SA YoY Consensus -1.8% EUR 08 Jun 21 Brazil Retail Sales YoY Consensus +20.0% BRL 08 Jun 21 United States Trade Balance Consensus -$68.5b USD 09 Jun 21 South Korea GDP YoY Consensus +1.8% KRW 09 Jun 21 South Korea GDP SA QoQ Consensus +1.6% KRW 09 Jun 21 South Korea Unemployment rate SA Consensus 3.6% KRW 09 Jun 21 Australia Westpac Consumer Conf SA MoM Last -4.8% AUD 09 Jun 21 China CPI YoY Consensus +1.6% CNY 09 Jun 21 China PPI YoY Consensus +8.5% CNY 09 Jun 21 United States MBA Mortgage Applications Last -4.0% USD 09 Jun 21 Mexico CPI MoM Consensus +0.15% MXN 09 Jun 21 Mexico CPI YoY Consensus +5.84% MXN 09 Jun 21 Mexico Bi-Weekly CPI Consensus 0.07% MXN 09 Jun 21 Brazil IBGE Inflation IPCA MoM Consensus +0.72% BRL 09 Jun 21 Brazil IBGE Inflation IPCA YoY Consensus +7.94% BRL 09 Jun 21 Canada Bank of Canada Rate Decision Consensus 0.25% CAD 09 Jun 21 China Money Supply M2 YoY Consensus +8.1% CNY 10 Jun 21 Japan PPI YoY Consensus +4.5% JPY 10 Jun 21 France Industrial Production MoM Consensus +0.5% EUR 10 Jun 21 France Industrial Production YoY Last +13.7% EUR 10 Jun 21 Italy Industrial Production MoM Consensus +0.0% EUR 10 Jun 21 South Africa Manufacturing Prod SA MoM Consensus +0.5% ZAR 10 Jun 21 South Africa Manufacturing Prod NSA YoY Consensus +87.4% ZAR 10 Jun 21 Eurozone ECB Main Refinancing Rate Consensus 0.0% EUR 10 Jun 21 Eurozone ECB Deposit Facility Rate Consensus 0.5% EUR 10 Jun 21 United States CPI MoM Consensus +0.4% USD 10 Jun 21 United States Initial Jobless Claims Last 385k USD 10 Jun 21 Russia Gold and Forex Reserve Last 605.9b RUB 11 Jun 21 United Kingdom Industrial Production MoM Consensus +2.0% GBP 11 Jun 21 United Kingdom Manufacturing Production MoM Last +2.1% GBP 11 Jun 21 Russia Key Rate Consensus 5.25% RUB 11 Jun 21 Mexico Industrial Production NSA YoY Last +1.7% MXN 11 Jun 21 India Industrial Production YoY Consensus +125.0% INR 11 Jun 21 United States U. of Mich. Sentiment Consensus 84 USD Dati al 04/06/21, Fonte: Bloomberg Intesa Sanpaolo Strategy Team Barbara Valbuzzi, CFA (Responsabile) barbara.valbuzzi@intesasanpaolo.com Luca Cigognini luca.cigognini@intesasanpaolo.com Gianluca De Sanctis gianluca.desanctis@intesasanpaolo.com Enrico Lazzaroni enrico.lazzaroni@intesasanpaolo.com Fabrizio Ligurgo fabrizio.ligurgo@intesasanpaolo.com Pasquale Lodato pasquale.lodato@intesasanpaolo.com Giulio Michelangeli giulio.michelangeli@intesasanpaolo.com Andrea Milani andrea.milani@intesasanpaolo.com Edoardo Montalbano edoardo.montalbano@intesasanpaolo.com Alberto Testori alberto.testori@intesasanpaolo.com 6
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Tutti i prezzi e I tassi qui inclusi sono mostrati come esclusiva indicazione e non si dovrebbe fare affidamento sugli stessi per riconsiderare qualsiasi posizione in carico a qualsiasi destinatario di questo documento. Per quotazioni specifiche, si prega di fare riferimento al proprio ordinario contatto in Intesa Sanpaolo. Non c’è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro sarà coerente con le opinioni, previsioni e stime contenute in questa comunicazione. Inoltre, qualsiasi informazione qui inclusa è soggetta a modifiche da parte dell’autore dopo la data della pubblicazione senza alcun avviso da parte di Intesa Sanpaolo alla persona a cui è stata distribuita questa comunicazione. Informazioni relative agli elementi essenziali e alla metodologia utilizzata con finalità di valutazione sono disponibili nel sito internet all’indirizzo: http://www.imi.intesasanpaolo.com/home/Market-Strategy-reports Il presente documento è stato preparato e pubblicato esclusivamente per, ed è destinato all'uso esclusivamente da parte di, Controparti Qualificate / Clienti Professionali, ad eccezione dei clienti professionali su richiesta, così come definiti dalla Direttiva MiFID II o eventualmente da parte di operatori dei Mercati o Investitori Istituzionali, che sono finanziariamente sofisticati ed in grado di valutare autonomamente i rischi di investimento, sia in generale sia in relazione a particolari operazioni e strategie di investimento. Tale documento, pertanto, potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori e i destinatari sono invitati a chiedere il parere del proprio consulente finanziario per qualsiasi necessità di chiarimento circa il loro contenuto. Incentivi relativi alla ricerca Ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva Delegata 593/17 UE, il presente documento è classificabile quale incentivo non monetario di minore entità in quanto contiene analisi macroeconomiche (c.d. Macroeconomic Research) o è relativo a Fixed Income, Currencies and Commodities (c.d. FICC Research) ed è reso liberamente disponibile al pubblico indistinto tramite il sito web di Banca IMI - Q&A on Investor Protection topics - ESMA 35-43-349, Question 8 e 9; Certificazione degli Strategists Gli Strategists che hanno preparato questo report, e coloro i cui nomi e ruoli appaiono in prima pagina, certificano che: 1) Le opinioni espresse su società qui citate riflettono in modo accurato opinioni personali indipendenti, eque ed equilibrate; 2) Nessun compenso diretto o indiretto è stato o sarà ricevuto in cambio di una qualsiasi opinione espressa. Altre informazioni: Né gli Strategists né qualunque altra persona strettamente collegata agli Strategists ha un interesse finanziario negli strumenti finanziari indicati. Conflitti d’interesse Intesa Sanpaolo è capogruppo del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (Gruppo ISP) che, tramite le società ad esso appartenenti, in possesso ove prescitto delle necessarie autorizzazioni, opera nel settore del credito e dei servizi finanziari, esercitando attività di banca di investimento e di finanza aziendale, di gestione di mezzi propri (attraverso l’acquisizione e gestione di partecipazioni e il proprietary trading), di consulenza in materia di investimenti, di emissione, collocamento, ricezione e trasmissione di ordini, esecuzione di ordini per conto della clientela e negoziazione per conto proprio di strumenti finanziari, di gestione di portafoglio (inclusa la gestione di schemi di investimento collettivi), di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione e di contribuzione agli indici critici, oltre alla ricerca in materia di investimenti e analisi finanziaria o altre forme di raccomandazione generale riguardanti le operazioni relative a strumenti finanziari. Intesa Sanpaolo e le altre società del Gruppo ISP sono coinvolte in un’ampia gamma di attività in relazione alle quali non può essere escluso che possano nascere nel tempo interessi relativi alle società emittenti, agli strumenti finanziari (inclusi strumenti finanziari derivati), ovvero alle operazioni finanziarie a cui si fa riferimento in questa comunicazione. A titolo esemplificativo, il Gruppo ISP in qualsiasi momento potrebbe: i) detenere su alcuni strumenti finanziari, posizioni direzionali lunghe o corte, derivanti da attività di trading non necessariamente in linea con i principi espressi in questo documento; ii) detenere in pegno alcuni degli strumenti finanziari a cui questo documento potrebbe far riferimento; iii) negoziare, per conto proprio o dei propri clienti, strumenti finanziari, inclusi strumenti finanziari derivati, ovvero strumenti finanziari il cui valore dipende da, o è collegato a, strumenti finanziari, emittenti, parametri o indici a cui questo documento potrebbe far riferimento; iv) concedere prestiti a società emittenti di strumenti finanziari a cui questo documento potrebbe far riferimento; v) detenere partecipazioni rilevanti, nominare membri di organi sociali ovvero partecipare a patti parasociali di società a cui questo documento potrebbe far riferimento; vi) offrire servizi bancari, creditizi o altri servizi finanziari alle società emittenti di strumenti finanziari, ovvero ad altre società appartenenti al loro gruppo, a cui questo documento potrebbe far riferimento. Intesa Sanpaolo, inoltre, potrebbe agire in qualità di sponsor, specialista, partner di collocamento, market maker, corporate broker e/o provider di liquidità o in qualsiasi altro ruolo similare con riferimento a strumenti finanziari, inclusi strumenti finanziari derivati, a cui questo documento potrebbe far riferimento. Intesa Sanpaolo applica e mantiene una politica di gestione dei conflitti di interesse elaborata tenendo in considerazione la natura, le dimensioni e la complessità delle attività svolte, nonché l’organizzazione della Banca stessa e le attività svolte dal Gruppo di appartenenza. In tale ambito sono state individuate le tipologie di conflitti di interesse che possono verificarsi nella prestazione di servizi e attività di investimento e dei servizi accessori, inclusa la ricerca in materia di investimenti e analisi finanziaria o altre forme di raccomandazione generale riguardanti le operazioni relative a strumenti finanziari, e sono state individuate misure organizzative e procedurali volte a prevenire e/o gestire tali conflitti di interesse. Con riferimento a tutto quanto sopra, si rende altresì noto che Intesa Sanpaolo si è dotata del “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo” derivanti dal Decreto Legislativo n. 231 (disponibile sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo: https://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/governance/ita_dlgs_231_2001.jsp) che, in conformità alle normative italiane vigenti ed alle migliori pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzative e procedurali per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere informative, atti a prevenire un utilizzo illecito di dette informazioni nonché a evitare che i conflitti di interesse eventualmente insorti incidano negativamente sugli interessi della clientela. In relazione ai titoli governativi potenzialmente menzionati all’interno di questo documento, si rende noto che Intesa Sanpaolo agisce in qualità di market maker nei mercati primari per i titoli governativi dei maggiori paesi europei e in qualità di Government Bond Specialist, o simili, per i titoli governativi emessi dalla Repubblica d’Italia, dalla Repubblica Federale di Germania, dalla Repubblica Greca, dall’European Stability Mechanism e dall’European Financial Stability Facility. Questa comunicazione è ad uso esclusivo delle persone a cui è stata distribuita da Intesa Sanpaolo e non può essere riprodotta o redistribuita, direttamente o indirettamente, ad alcuna persona o pubblicata, completamente o parzialmente, per ragione alcuna, senza previo consenso scritto di Intesa Sanpaolo. Il copyright o qualsiasi altra proprietà intellettiva su dati, informazioni, opinioni e stime a cui si fa ivi riferimento appartengono al Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, se non dichiarato diversamente. Tali dati, informazioni, opinioni e stime non possono essere distribuite o riprodotte, né interamente né parzialmente, in qualsiasi forma o mezzo, senza previo consenso scritto di Intesa Sanpaolo. Ogni destinatario di questa comunicazione è invitato ad attenersi alle direttive sopracitate. La lista di tutte le raccomandazioni prodotte dagli Strategists e diffuse nell’arco dei precedenti 12 mesi è disponibile sul sito web Intesa Sanpaolo al seguente link: http://www.imi.intesasanpaolo.com/home/Ricerche-e-Commenti/Ricerca-Macro-FICC-Spons-liberamente-disponibile/Market- Strategy.html 7
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