STEVE MCQUEEN SUNSHINE STATE - CLOUDFRONT.NET
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Steve McQueen Steve McQueen Sunshine State Steve McQueen (Londra, 1969; vive e lavora tra Londra e 31 marzo - 31 luglio 2022 Amsterdam) è tra gli artisti e film-maker di maggiore ri- A cura di Vicente Todolí lievo attivi oggi. Durante la sua carriera quasi trentenna- le ha influenzato il modo di concepire ed esporre il mezzo Mostra organizzata da Pirelli HangarBicocca, Milano, filmico. Rivolgendo il suo sguardo radicale alla condizio- in collaborazione con Tate Modern, Londra ne umana – con i suoi drammi e la sua fragilità –, il coin- volgente lavoro di McQueen pone importanti interrogati- vi su questioni come la costruzione dell’identità, il senso di appartenenza e il diritto alla libertà. Spaziando tra video, installazione e fotografia, Steve McQueen conce- pisce il medium filmico come forma scultorea in movimento nello spa- zio e nel tempo. Parallelamente alla sua pratica nel campo delle arti visi- ve, ha assunto anche un ruolo di ri- lievo nell’industria cinematografica con la realizzazione di lungometrag- Mediazione culturale gi e documentari per cinema e tele- I mediatori culturali sono presenti negli spazi espositivi per rispondere visione, vincendo inoltre l’Oscar per alle domande del pubblico, fornendo informazioni ed elementi di contesto il miglior film con 12 anni schiavo (12 che possano favorire una fruizione approfondita delle opere. Il dialogo Years a Slave) (2013). tra mediatore e visitatore dovrà svolgersi nel rispetto del distanziamento sociale e delle norme sulla tutela della salute personale. Profondamente legato alla tradizio- ne cinematografica, il lavoro di Steve Public Program 13 maggio: Conversazione itinerante nella mostra tra Steve McQueen McQueen è stato inizialmente asso- e Cora Gilroy-Ware. Steve McQueen ciato al cinema sperimentale degli anni settanta, ma Foto John Russo anche al New Queer Cinema, espressione coniata nel 10 giugno: DJ set con Dennis Bovell. 11-12 giugno: Cinema della Fondazione Prada. Proiezione della serie di film 1992 a proposito del movimento in cui convergono pra- Small Axe. Il 12 giugno conversazione tra Steve McQueen e ospiti internazionali. tiche filmiche, video e attivismo per la lotta all’AIDS. Il Scopri di più sul nostro sito web. 3 film è da sempre al centro delle riflessioni dell’artista,
approcciatosi all’immagine in movimento attraverso la pellicola Super 8 che, come afferma: «Ha plasmato il modo in cui lavoro ancora oggi, la pellicola Super 8 era davvero costosa e dovevo avere in anticipo un’idea di ciò che intendevo riprendere… l’economia di mezzi mi ha aiutato a sviluppare la mia pratica di regista e artista». Nato da genitori di origini caraibiche, McQueen si è for- mato a Londra alla Chelsea School of Art nel 1990 e suc- cessivamente al Goldsmiths College e alla NYU Tisch School of the Arts di New York per un anno, nel 1993. Subito dopo aver concluso gli studi, esordisce con mo- stre personali presso rinomate istituzioni internazio- nali come il MoMA di New York e il Van Abbemuseum di Eindhoven (entrambe nel 1997). L’artista racconta: «Per me il filmmaking è un processo che comincia con la ma- tita, passa dal pennello e si compie attraverso la mac- china da presa. Inizia sempre dalla prospettiva: sin da quando ero bambino, un foglio di carta bianco è una cor- nice. È una vera e propria evoluzione verso l’immagine». Exodus, 1992-97 (still) della città. Inseguendo la coppia, che talvolta devia ed Film Super 8mm esce dall’inquadratura, McQueen è costretto a fare una trasferito su video, I suoi primi lavori, realizzati in bianco e nero e voluta- colore, silenzioso, panoramica pur di continuare a seguirla con l’obietti- mente senza sonoro, sono connotati da un approccio 1’5’’, proiezione vo. La scena esprime il rapporto istintivo e spontaneo continua sperimentale e di improvvisazione che richiama le avan- tra il movimento dell’artista e la macchina da presa, guardie di inizio Novecento e i film muti. Creati con ri- conferendo alle riprese un approccio quasi diaristico. sorse limitate, esprimono già il suo forte interesse per l’atto del guardare e dell’osservare insito nell’esperienza Agli esordi della sua carriera, McQueen impiega diver- cinematografica. Per la sua prima opera, Exodus (1992- si codici propri del lessico cinematografico per met- 97), l’artista non segue infatti una struttura narrativa li- tere in luce contraddizioni o discriminazioni assimila- neare o una sceneggiatura, ma documenta una situa- te dalla cultura contemporanea occidentale. Ne sono zione che lo colpisce nei pressi della strada londinese un esempio il duello rappresentato in Bear (1993), in cui Brick Lane. Exodus è una ripresa della durata di 65 se- due corpi nudi, uno dei quali è l’artista, sono ritratti men- condi che ritrae due uomini dall’aspetto elegante men- tre combattono in un incontro di wrestling, oppure lo 4 tre trasportano due palme in vaso per le vie affollate 5 slapstick in Deadpan (1997), basato su un’iconica scena
trasferisce la proiezione filmica dallo schermo all’am- biente espositivo. Nei primi anni duemila l’artista approfondisce tema- tiche legate a questioni identitarie, storiche e sociali, integrandone le potenzialità documentarie nel suo lin- guaggio filmico, come avviene in Western Deep (2002) e Caribs’ Leap (2002). La sua ricerca si focalizza, al con- tempo, sulla tangibilità dell’esperienza cinematografica tramite la rappresentazione di una forte fisicità e tattili- tà. In alcune opere, tra cui Cold Breath (1999) o Charlotte (2004), la camera si sofferma minuziosamente su det- tagli di corpi trasmettendone la fragilità. Successivamente la sua pratica si amplia rivolgendosi anche all’industria cinematografica e nel 2008 realiz- Bear, 1993 (still) di un film del 1928 con Buster Keaton (1895-1966). In za il suo primo lungometraggio dal titolo Hunger, con il Film 16mm trasferito questo caso l’artista si sostituisce al personaggio che quale vince il premio della Caméra d’Or a Cannes. Il film su video, bianco e nero, silenzioso, originariamente si trova di fronte a una casa la cui fac- è un ritratto del lento deterioramento del corpo di Bobby 10’35”, proiezione ciata si stacca e crolla intorno a lui. Con quest’opera Sands, membro dell’Armata della Repubblica Irlandese continua nel 1999 vince il Turner Prize, uno dei riconoscimenti che morì nel 1981 a causa di uno sciopero della fame du- più prestigiosi nell’ambito delle arti visive. rato 66 giorni nella prigione di Maze, come forma di pro- testa contro il governo britannico e il regime carcerario Insieme a una nuova generazione di artisti, McQueen a cui erano sottoposti i detenuti repubblicani. contribuisce a creare un linguaggio visivo innovativo, rafforzando il dialogo tra cinema e contesto museale. Nel 2009 l’artista rappresenta la Gran Bretagna alla 53. Successivamente, infatti, molti dei suoi lavori inclu- Biennale di Venezia e negli anni che seguono diverse dono il colore e il sonoro, configurandosi come instal- sono le istituzioni internazionali che gli dedicano mo- lazioni video con proiezioni nello spazio. L’artista è in- stre personali, tra cui l’Art Institute of Chicago (2012), teressato anche alle modalità in cui sono presentate lo Schaulager di Basilea (2013), il Whitney Museum of le immagini in movimento: la grandezza dello scher- American Art di New York (2017) e la Tate Britain di Londra mo, la dimensione acustica e il rapporto tra spetta- (2019), per la quale realizza Year 3, uno dei più ambi- tore e film sono tutti aspetti cruciali. Attivando un ziosi ritratti di giovani mai realizzati nel Regno Unito. 6 confronto tanto corporeo quanto lirico, il suo lavoro 7 Composto da migliaia di fotografie di classe di tutti gli
alunni del terzo anno delle elementari della capitale, La mostra quest’opera offre uno spaccato del futuro e un’imma- gine di speranza di una generazione a venire. “Sunshine State” è un’e- splorazione immersiva In stretto dialogo con la storia del cinema dalle origini nella ricerca artistica di a oggi, l’opera di Steve McQueen apre a una riflessione Steve McQueen degli ulti- singolare sull’immagine in movimento, attingendo a mo- mi vent’anni. Il percorso menti chiave dell’industria cinematografica, come per espositivo riunisce sei ope- esempio The Jazz Singer (Il cantante di jazz) del 1927. Il re filmiche e una scultura, film, considerato il primo lungometraggio in cui i dialoghi presentate all’interno dello sono sincronizzati, è presente nella nuova produzione spazio delle Navate e sul- dell’artista Sunshine State ed è una parte significativa la facciata esterna dell’e- della mostra. Mettendo a fuoco eventi storici ricondu- dificio. La mostra mette in cibili al passato coloniale, il suo lavoro si interroga inol- Sunshine State, 2022 luce l’intenso legame tra corporalità e soggettività, tra tre sul senso più profondo dell’“atto del guardare” e su (still) vissuto e rappresentazione nella poetica dell’artista, Video HD, 30’1’’, come questo possa essere un veicolo sostanziale per proiezione continua intersecandosi a temi urgenti e sociali, come le questioni la comprensione della realtà. Opera commissionata razziali e post-coloniali. per l’International Film Festival Rotterdam (IFFR) 2022 Muovendosi nell’oscurità dello spazio, i visitatori incon- Fotogramma da The trano proiezioni di scale diverse che appaiono come ri- Jazz Singer. Courtesy Warner Bros. Pictures tratti di storie, persone e luoghi remoti, trasmettendo il senso più profondo, i drammi e la fragilità della con- dizione umana. La mostra presenta inoltre in anteprima mondiale la nuo- va installazione video Sunshine State (2022), da cui deriva il titolo dell’intera esposizione in Pirelli HangarBicocca. L’opera si sofferma sul passaggio nel cinema dal muto al sonoro, sovrapponendolo al racconto intimo di un avve- nimento personale, generando così una riflessione sul- le influenze del grande schermo nella definizione e per- cezione dell’identità individuale e collettiva. 8 9
1. Static, 2009 2. Cold Breath, 1999 Realizzato in 16mm, il film mostra il capezzolo dell’ar- tista mentre lui stesso lo sfiora, lo pizzica e lo stro- fina insistentemente, evo- cando momenti intensi di fisicità. Nel silenzio della pellicola, scandita dal suo- no meccanico del proietto- re che procede incessante- mente, l’immagine diventa sempre più astratta. Cold Breath, 1999 (fotogramma) Cold Breath assume tratti autobiografici, portando lo Film 16mm, bianco Static, 2009 (still) Proiettato su uno schermo di grandi dimensioni, Static e nero, 10’, proiezione spettatore in un’intimità che trascende i limiti tra cor- Film 35mm trasferito restituisce un ritratto inedito di un’icona del ventesimo continua poralità e soggettività. Come accade in uno dei film in HD, colore, suono, 7’3’’ secolo: la Statua della Libertà di New York. Il film è gi- d’esordio di McQueen, Bear (1993), in cui due uomini rato da un elicottero che ruota attorno al monumento, nudi sono ritratti mentre lottano, anche in Cold Breath alternando riprese da lontano che mostrano lo skyline il corpo viene elevato a “presenza iconica” nello spazio metropolitano a close-up che rivelano il metallo corroso espositivo, come affermato dal curatore Okwui Enwezor e ossidato. L’instabilità e il tremolio delle riprese rendo- (1963-2019). Giocando sull’ambivalenza tra impeto e de- no difficoltoso l’atto del guardare. Il disorientamento è siderio, l’artista mette in discussione il senso più pro- inoltre amplificato dal rumore assordante dell’elicotte- fondo dell’osservare e, come egli stesso ha sottolineato: ro che riproduce acusticamente il movimento circolare «L’immagine del capezzolo è come un occhio, per questa della cinepresa. Realizzato nel 2009, quando la Statua ragione ho voluto esplorarla per indagare la sensibilità fu riaperta per la prima volta al pubblico dopo l’11 set- del tocco». L’enfasi sull’atto del guardare, illustrato in tembre 2001, Static evoca poeticamente tematiche le- modo ancora più esplicito in Charlotte (2004), è esplo- gate al concetto di libertà e di sorveglianza e alla co- rata nella sua restituzione più fisica e carnale, attraver- struzione dell’identità. so una continua reiterazione dell’azione. 10 11
3. Charlotte, 2004 4. Sunshine State, 2022 In Charlotte la fisicità è Presentato per la prima nuovamente sezionata e le volta al pubblico, Sunshine riprese mostrano il primo State è un video a due ca- piano dell’occhio dell’at- nali proiettato su entram- trice britannica Charlotte bi i lati di due schermi po- Rampling, su cui incombe sti l’uno accanto all’altro. il dito dell’artista. Il colore Concepito come un’espe- rosso penetra l’immagine, rienza immersiva, è com- instabile sia per la ripresa posto da una sequenza a mano sia per l’alternarsi continua di immagini e da Charlotte, 2004 di momenti fuori fuoco, come a sottolineare il rappor- una narrazione orale che (fotogramma) to volubile tra la lente della cinepresa 16mm e lo sguar- Sunshine State, 2022 (still) evolvono ciclicamente per tutta la durata. La specularità Film 16mm, colore, Video HD, 30’1’’, silenzioso, 5’42’’, do della donna. proiezione continua della struttura dell’installazione è ulteriormente raffor- proiezione continua Opera commissionata zata dall’inversione del bianco e nero presente nel film. Con una gestualità che oscilla tra minaccia ed eccita- per l’International Film Festival Rotterdam zione, il polpastrello dell’artista si avvicina alla palpe- (IFFR) 2022 Il lavoro inizia con le immagini del sole infuocato: un’in- bra accarezzandola, muovendosi sulle rughe, fino a toc- Fotogramma da The Jazz quadratura lo mostra nei minimi dettagli, e nell’altra in- care per un attimo il bulbo oculare. Nel film le due figure Singer. Courtesy Warner vece l’obbiettivo si allontana dal globo luminoso. Con il Bros. Pictures sono unite da un legame intimo di confronto e resisten- susseguirsi delle immagini, si percepisce la voce dell’ar- za e la loro complicità svela l’analogia tra sguardo e in- tista che sussurra «Shine on me Sunshine State, shine quadratura nella manipolazione visiva del linguaggio fil- on me» [«Risplendi su di me Stato del Sole, risplendi su mico. L’opera è anche un omaggio all’attrice, una delle di me»], sovrapponendosi alle riprese del sole incande- icone del cinema europeo. Il duello silenzioso evoca- scente. Una dissolvenza conduce a una nuova scena, in to in Charlotte, tanto sensuale quanto fragile, diviene cui torna la voce dell’artista che narra una vicenda lega- dunque la manifestazione tangibile dell’osservare, atto ta a suo padre, accompagnata da un estratto del musi- fondante del lessico cinematografico. cal The Jazz Singer. Il film del 1927, il cui protagonista è il celebre cantante Al Jolson (1886-1950), è stato il pri- mo lungometraggio sonoro della storia del cinema a in- cludere dialoghi in sincrono con le immagini. I due schermi mostrano le medesime immagini ma mai 12 13 nello stesso momento; il protagonista appare mentre
si prepara a entrare in scena a Broadway. McQueen si una chiesa cattolica. Le prime immagini mostrano un sofferma, enfatizzandolo, sul momento in cui Jolson si monocromo dai toni grigio-azzurri che si tramuta in un stende della pittura nera sul volto, alternando spezzo- cielo, in cui nuvole bianche si dissolvono sullo sfondo. ni in cui il film scorre normalmente ad altri in cui le se- La scena è periodicamente scandita da figure dai trat- quenze sono riavvolte all’indietro e affiancando immagi- ti umani che cadono vertiginosamente, talvolta in lon- ni in negativo e positivo. Con questo approccio, l’artista tananza, simili ad apparizioni fantasmatiche, a volte in sottopone la figura a una metamorfosi, trasformando- primo piano, come sospese nella loro discesa. la in una presenza quasi spettrale e invisibile. Sunshine State si conclude con la stessa sequenza iconica rac- Sul secondo schermo il film inizia con le riprese dell’al- chiusa in una successione continua di sfondi bianchi e ba a Grenada mentre l’obiettivo segue il movimento del- neri che provocano un effetto di sfarfallio. le barche che galleggiano all’orizzonte. Con il passare del tempo, la riva si anima e diventa scenario di attivi- tà quotidiane come la pesca e il ritorno degli studenti 5. Caribs’ Leap, 2002 da scuola. La lentezza delle riprese sembra dilatare ul- teriormente la cornice temporale fino alle scene finali, Caribs’ Leap è composta da in cui la cinepresa si sofferma su un ambiente dai trat- due video girati sull’isola ti funerei al tramonto. caraibica di Grenada, luo- go d’origine della madre e Se da un lato il primo video crea un cortocircuito in cui del padre di Steve McQueen. una frazione di secondo si amplifica in un loop infinito, Per la mostra “Sunshine dall’altro il secondo sembra invertire questa concezione State” l’artista ha deciso di temporale, restituendo un’immagine di Grenada lungo presentarne una parte su l’arco di un’intera giornata. Passato e presente si sus- uno schermo LED posizio- seguono secondo un moto ciclico che dà vita a una ri- nato sulla facciata esterna flessione sull’oppressione coloniale e su forme di resi- Caribs’ Leap, 2002 (still) di Pirelli HangarBicocca e l’altra all’interno del percor- stenza che risuonano ancora nel vissuto odierno. Film 35mm trasferito su so espositivo delle Navate. video, colore, silenzioso, 12’6’’, proiezione continua Opera commissionata Il primo dei due video commemora un avvenimento sto- da documenta e Artangel, con il supporto di Heinz rico che risale al 1651, quando – come forma di resisten- & Simone Ackermans za all’occupazione francese – gli abitanti di Grenada (i nativi caraibici) saltarono dal punto più alto dell’iso- la andando incontro alla morte, pur di evitare di capito- 14 lare ed essere catturati. Nello stesso luogo ora sorge 15
6. Western Deep, 2002 della perforazione e dell’estrazione mineraria. Volevo che lo spettatore percepisse per davvero le molecole Girato all’interno della mi- di polvere. In Western Deep, il suono faceva parte del- niera d’oro di TauTona in la texture che volevo catturare». Sudafrica, tra le più pro- fonde al mondo, Western L’opera è complementare a un altro lavoro di McQueen, Deep inizia nel buio più Caribs’ Leap, entrambi commissionati per documenta completo mentre alcuni nel 2002 e sempre esposti insieme. In particolare, nel- minatori scendono sotto la mostra in Pirelli HangarBicocca Western Deep è pre- terra per più di tre chilo- sentato nello spazio del Cubo all’interno di una sala di metri con ascensori indu- proiezione appositamente progettata, ricalcando l’o- striali. L’oscurità è a tratti scurità cavernosa che pervade il film, mentre parte del interrotta dalle luci posi- secondo lavoro è mostrato all’esterno dell’edificio, in ri- zionate sui caschi dei lavo- sonanza con il cielo e la luminosità irradiante dell’ocea- Western Deep, 2002 (still) ratori, illuminandone i volti e le sagome. Il film li segue no, uno dei principali elementi presenti in Caribs’ Leap. Film Super 8mm nella discesa in profondità e trasmette il senso claustro- trasferito su video, colore, suono, 24’12’’ fobico e tetro dei cunicoli saturi di polvere che raggiun- Opera commissionata gono temperature molto elevate. Il calore dell’ambien- 7. Moonlit, 2016 da documenta e Artangel, con il te si propaga anche nei corpi degli uomini a cui viene supporto di Heinz & misurata la temperatura. Il pulsare ritmico e il suono Due rocce di marmo rivestite da una lamina di foglia d’ar- Simone Ackermans intermittente di un segnale rosso d’allarme contraddi- gento sono disposte a terra l’una accanto all’altra. In stinguono un’altra scena in cui i minatori sono sottopo- questo lavoro prende forma l’idea di riflesso, mentre il sti a esercizi fisici di resistenza. La dimensione sonora senso di gravità risulta rafforzato contestualmente alla alterna forti rumori meccanici, conferendo tangibilità luminosità che pervade i due elementi e l’ambiente cir- all’infrastruttura della miniera, a pause di silenzio che costante. Come l’asteroide Chicxulub, che 66 milioni si dipanano tra le ombre nel percorso. di anni fa provocò catastrofiche distruzioni sulla Terra, le due sculture evocano mondi ultraterreni, ma al tem- In Western Deep, realizzato su pellicola Super 8mm, po stesso sono connesse alla rigenerazione della ter- McQueen crea una correlazione tra il medium filmico e ra e alla sua ricchezza minerale, quasi fossero porta- la matericità del terreno della miniera. L’artista com- trici di nuova vita. menta in proposito: «Volevo girare su un supporto che avesse una grana, che facesse presa sullo spettatore. Volevo qualcosa a cui lo spettatore potesse aggrappar- 16 si, che avesse consistenza, la corporeità della roccia, 17
Opere in mostra Navate 1. Static, 2009 4. Sunshine State, 2022 Film 35mm trasferito in HD, colore, suono, Video HD, 30’1’’, proiezione continua 7’3’’ Opera commissionata per l’International Film Festival Rotterdam (IFFR) 2022 6 2. Cold Breath, 1999 5. Caribs’ Leap, 2002 Film 16mm, bianco e nero, 10’, Film Super 8mm trasferito su video, colore, proiezione continua suono, 28’53’’, proiezione continua Film 35mm trasferito su video, colore, silenzioso, 12’6’’, proiezione continua 5 Opera commissionata da documenta e Artangel, con il supporto di Heinz & Simone Ackermans 7 3. Charlotte, 2004 6. Western Deep, 2002 Film 16mm, colore, silenzioso, 5’42’’, Film Super 8mm trasferito su video, colore, proiezione continua suono, 24’12’’ Opera commissionata da documenta e Anselm Kiefer Artangel, con il supporto di Heinz & Simone I Sette Palazzi Celesti Ackermans 2004-2015 4 7. Moonlit, 2016 2 rocce di marmo e lamina di foglia d’argento 90 x 60 x 40 cm 90 x 80 x 45 cm Cliccare QUI per leggere lo script di Sunshine State, 2022 2 1 3 5 Per tutte le opere: Courtesy l’artista, Marian Goodman Gallery e Thomas Dane Gallery Accesso “Sunshine State” 18 19
Questa pubblicazione accompagna la mostra “Sunshine State” di Steve McQueen Mostre selezionate Prestatori Numerose sono le istituzioni di rilievo internazionale Steve McQueen, Thomas Dane Gallery, Marian Goodman Gallery che hanno presentato le opere e i progetti monografici Ringraziamenti di Steve McQueen, tra cui Tate Modern, Londra (2020); Massimo Berardini, Irma Boom, Edwin Carels, India Castle-Gibb, Giorgio Cellerino, Tate Britain, Londra (2019-21); MoMA Museum of Modern Roberto Cellerino, Simone Colombo, Chiara Costa, Thomas Dane, Alessandro Ferrari, Art, New York, Institute of Contemporary Art, Boston Pinky Ghundale, Paul Gilroy, Cora Gilroy-Ware, Mauro Girola, Andrea Goffo, Marian Goodman, Maurizio Guarnieri, Rosa Gubay, Merten Houfek, Vanja Kaludjercic, Clara Kim, Rose Lord, (2017); Whitney Museum of American Art, New York Viola Lo Monaco, Amy Luo, Susan MacDiarmid, Michele Maddalo, Deborah Maggiolo, (2016); Schaulager, Basilea (2013); Art Institute of Maria Miranda, Fiontán Moran, Ester Morant, Clare Morris, Solveig Nelson, Rune S. Nielsen, Chicago (2012); National Portrait Gallery, Londra (2010); Kirstine Ourde Andersen, Linda Pellegrini, Vitalij Podzharyy, Rodrigo Rossi, Eleanor Royer, Salvatore Russo, Matilde Sergio, Georgia Spickett-Jones, Peter Sprenger-Landau, Francesca Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead (2008); Trovalusci, Rosemary Vallejos Coca, Angela Vettese, Hamza Walker, Hannah Wright The Renaissance Society, Chicago (2007); Fondazione Prada, Milano (2005); ARC – Musée d’Art Moderne de la Un ringraziamento speciale a Ville de Paris (2003); Museu Serralves, Porto, Fundació International Film Festival Rotterdam (IFFR), Thomas Dane Gallery, Marian Goodman Gallery Antoni Tàpies, Barcellona (2002); Institute of Contem- Testi a cura di porary Arts, Londra, Kunsthalle Zürich (1999); Museum Lucia Aspesi, Fiammetta Griccioli, Mariagiulia Leuzzi Boijmans van Beuningen, Rotterdam (1998); Portikus, Graphic Design Francoforte (1997). Leftloft McQueen ha partecipato a due edizioni consecutive Editing di documenta a Kassel (2002 e 1997) e a quattro della Malerba Editorial & Partners, Milano Biennale di Venezia (2015, 2013, 2007 e 2003), dove ha anche rappresentato la Gran Bretagna nel 2009. Ha ricevuto numerosi premi e onorificenze, tra cui Johannes Vermeer Prize (2016), Harvard University, W.E.B. Du Bois Medal (2014), CBE (Commander of the Most Excellent Order of the British Empire) (2011), OBE (Officer of the In copertina: Sunshine State, 2022 (still) Most Excellent Order of the British Empire) (2002) e il Video HD, 30’1’’, proiezione continua Opera commissionata per l’International Film Festival Rotterdam (IFFR) 2022 Turner Prize, Tate Gallery, Londra (1999). McQueen è Fotogramma da The Jazz Singer. Courtesy Warner Bros. Pictures stato inoltre premiato per Hunger con la Caméra d’Or al Festival di Cannes (2008) e con l’Oscar per il miglior film per 12 anni schiavo (12 Years a Slave) nel 2014. Per tutte le immagini: © Steve McQueen. Courtesy l’artista, Thomas Dane Gallery e Marian Goodman Gallery 20 Finito di stampare: marzo 2022
Pirelli HangarBicocca Pirelli HangarBicocca è una fondazione no profit nata a Milano nel 2004 dalla ri- conversione di uno stabilimento industriale in un’istituzione dedicata alla produ- Presidente Responsabile Comunicazione zione e promozione di arte contemporanea. Marco Tronchetti Provera e Ufficio Stampa Consiglio di Amministrazione Angiola Maria Gili Luogo dinamico di sperimentazione e ricerca, con i suoi 15.000 metri quadrati è Maurizio Abet, Gustavo Bracco, Ufficio Stampa tra gli spazi espositivi a sviluppo orizzontale più grandi d’Europa e ogni anno pre- Ernesto Paolillo, Ilaria Tronchetti Provera e Comunicazione Digitale senta importanti mostre personali di artisti italiani e internazionali. Ogni proget- General Manager Alessandro Cane to espositivo viene concepito in stretta relazione con l’architettura dell’edificio Alessandro Bianchi Comunicazione ed è accompagnato da un programma di eventi collaterali e di approfondimento. Giorgia Giulia Campi L’accesso allo spazio e alle mostre è totalmente gratuito e il dialogo tra pubblico Direttore Artistico e arte è favorito dalla presenza di mediatori culturali. A partire dal 2012 Vicente Vicente Todolí Sviluppo Partnership Todolí è il Direttore Artistico. Fabienne Binoche Curatore L’edificio, un tempo sede di una fabbrica per la costruzione di locomotive, com- Roberta Tenconi Organizzazione Eventi e Bookshop prende un’area dedicata ai servizi al pubblico e alle attività didattiche e tre spazi Assistente Curatore Valentina Piccioni espositivi caratterizzati dalla presenza a vista degli elementi architettonici origi- Lucia Aspesi nali del secolo scorso: lo Shed, le Navate, e il Cubo. Assistente Curatore Services Marketing & Operations Fiammetta Griccioli Erminia De Angelis Le Navate, oltre all’area dedicata alle mostre temporanee, ospitano la cele- Assistente alla Ricerca e Pubblicazioni bre opera permanente di Anselm Kiefer, I Sette Palazzi Celesti 2004-2015, che Mariagiulia Leuzzi Responsabile Budget e Produzione sin dall’inaugurazione delle sue sette torri in cemento armato, ha reso Pirelli Assistente Dipartimento Curatoriale Valentina Fossati HangarBicocca uno dei luoghi da non perdere a Milano, mentre nell’area esterna e Progetti Speciali Allestimenti si trova la scultura La Sequenza (1971-81) di Fausto Melotti. Tatiana Palenzona Matteo De Vittor Allestimenti Responsabile Programmi Cesare Rossi Pubblici ed Educativi Giovanna Amadasi Assistente di Gestione Progetti Educativi Alessandra Abbate Laura Zocco Produzione Programmi Pubblici Registrar Arianna Bertolo Dario Leone Sponsors tecnici
Pirelli HangarBicocca Via Chiese, 2 20126 Milano Contatti Tel. +39 02 66111573 info@hangarbicocca.org pirellihangarbicocca.org #ArtToThePeople INGRESSO GRATUITO Scopri tutte le nostre guide alle Seguici su mostre su pirellihangarbicocca.org
Puoi anche leggere