Stagione 2019-2020 - Rai Cultura

Pagina creata da Samuele Iorio
 
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Stagione 2019-2020
Auditorium Rai “Arturo Toscanini”, Torino
                                                    osn.rai.it

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      24–25/10
      11–12/10           Venerdì 24
                         Giovedì
                         Venerdì
                                 11 ottobre
                                    ottobre2019,
                                 25ottobre
                         Sabato 12
                                            2019,20.00
                                    ottobre2019,
                                                  20.30
                                            2019,20.30
                                                  20.00

                         JAMES CONLON direttore
                         MARIANGELA VACATELLO pianoforte
                         ROBERTO RANFALDI violino
                         Beethoven
                         Prokof’ev
                         Beethoven
                         Mendelssohn-Bartholdy
                         Šostakovič
3°
                                GIOVEDÌ 24 OTTOBRE 2019
                                ore 20.30
                                VENERDÌ 25 OTTOBRE 2019
                                ore 20.00

                                James Conlon direttore

                                Ludwig van Beethoven (1770-1827)
                                Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 Pastorale
                                (1807-1808)

                                Allegro ma non troppo (Lieto ridestarsi di
                                   sentimenti all’arrivo in campagna)
                                Andante molto mosso (Scena presso il
                                   ruscello)
                                Allegro (Allegra riunione di contadini)
                                Allegro (Tuono e temporale)
                                Allegretto (Canto di pastori. Ringraziamento
                                   per il ritorno del bel tempo)

                                Durata: 39’ ca.

                                Ultima esecuzione Rai a Torino:
                                22 gennaio 2015, Juraj Valčuha

                                __________

                                Sergej Prokof’ev (1891 - 1953)
                                Sinfonia n. 3 in do minore op. 44 (1928)

                                Moderato
                                Andante
                                Allegro agitato
                                Andante mosso. Allegro moderato
                                Durata: 34’ ca.

                                Ultima esecuzione Rai a Torino:
                                4 novembre 2016, Juraj Valčuha.

Nella foto
Sergej Prokof’ev                Il concerto di giovedì 24 ottobre
e Sergej Eisenstein nel 1943.   è trasmesso in diretta su Radio3
Da L’Approdo Musicale           per Il Cartellone di Radio3 Suite
n. 13 edizione del 1961         e sul circuito Euroradio.
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 Pastorale

L’interminabile dibattito sul significato della Pastorale ha ori-
gine nella natura ambigua della Sinfonia. Beethoven s’invaghì
del progetto ardito e sperimentale di scrivere una sinfonia in
uno stile di mezzo tra l’antico e il moderno, imboccando una
strada radicalmente nuova. Era consapevole che non fosse
facile afferrare il progetto, e si premurò di aggiungere, nel ma-
noscritto usato per la prima esecuzione, avvenuta a Vienna il
22 dicembre 1808, la celebre definizione mehr Ausdruck der
Empfindung als Malerey (più espressione del sentimento che
pittura). La preoccupazione non era infondata. I critici, infatti,
hanno sempre oscillato tra letture di tipo ermeneutico e la ne-
gazione di qualsiasi rapporto tra forma musicale e descrizione
poetica. Il musicologo americano Owen Jander, per esempio,
ha sostenuto di recente la tesi che l’episodio dell’usignolo,
della quaglia e del cuculo, nel secondo movimento, raffiguri la
profezia dell’imminente sordità. Ma d’altra parte, pur rifiutando
tesi così narrative, è lecito ignorare del tutto le didascalie, ac-
cantonando ogni elemento non riconducibile direttamente al
testo musicale?
La Pastorale è articolata in cinque movimenti, ma in effetti si di-
vide in due parti chiaramente distinte. La prima metà è formata
dai due movimenti iniziali, indipendenti l’uno dall’altro: l’arrivo
in campagna e la scena al ruscello. La seconda, invece, com-
prende la sequenza degli ultimi tre movimenti, che formano un
unico percorso narrativo. La convivenza di uno stile descrittivo
e di una scrittura formale implica una dualità della percezione
del tempo.
I due movimenti iniziali sono composti in forma sonata, il pri-
mo molto elaborato e il secondo lento ed espressivo. Pur ac-
cumunati dal medesimo clima espressivo, i due movimenti
non stabiliscono tra loro alcuna relazione temporale. Potreb-
bero esprimere le sensazioni di un’esperienza vissuta nella
stessa giornata come a distanza di molto tempo. La musica
della seconda parte, invece, racconta una serie di avvenimenti
concatenati nel tempo. L’ascoltatore percepisce l’ultima parte
della sinfonia come un’unica vicenda, il cui significato è pie-
namente comprensibile solo attraverso le didascalie. La dif-
ferenza tra le due parti non riguarda però soltanto il carattere
narrativo, ma anche la percezione psicologica del tempo. Solo
l’ultimo dei tre movimenti della seconda parte è concepito in
forma classica.
Il primo, la Riunione dei contadini, è una sorta di scherzo, più di
sapore che di forma beethoveniana, mentre la sezione più de-
scrittiva della Sinfonia, il Temporale, è scritta in stile del tutto li-
bero, teatrale. La forma sonata classica, soprattutto in Beetho-
ven, configura una freccia temporale indirizzata a una mèta, in
cui il presente si proietta nel futuro in maniera assolutamente
volitiva. Nella Pastorale, invece, predomina uno stile segnato
dall’uso di forme ripetitive, dall’assenza di forti contrasti te-
matici, dall’uniformità della struttura armonica. In altre parole,
Beethoven cerca di rappresentare la circolarità del tempo, l’e-
terno ritorno del divenire della natura. La differenza di stile cor-
risponde a un diverso grado d’identificazione con la figura del
protagonista. La prima parte esprime un sentimento elegiaco,
che rispecchia il mondo antico, stabile e ben ordinato della
campagna. La natura, vista dall’eroe, appare come un luogo
sicuro e immutabile, governato da leggi patriarcali. Il caratte-
re narrativo della seconda parte, invece, spezza la lenta ruota
del tempo. Lo scoppio del temporale determina un’improvvisa
accelerazione, catapultando il mondo arcadico della campa-
gna in una dimensione drammatica e lacerante. La natura per-
turbante di questo episodio è simbolicamente espressa dalla
tonalità di fa minore, che rappresenta una radicale rottura con
il resto della Sinfonia, interamente avvolta nella distesa tonali-
tà di fa maggiore. Ma il mondo elegiaco della prima parte era
stato contraddetto anche dallo stile realistico impiegato nella
scena del ballo, che raffigura il mondo contadino. La comi-
cità dei musicanti, con i loro grossolani errori e la frettolosa,
incongrua sovrapposizione di danze, sembra riflettere una
deformità morale intervenuta a turbare la purezza dell’antica
vita pastorale. Il ritorno della forma sonata nel finale acquista
così un senso quasi religioso, apparendo appunto come una
rilettura degli antichi culti. Questo aspetto rituale è confermato,
negli abbozzi di Beethoven, da una precedente versione della
didascalia che accompagna l’ultimo movimento, in cui si parla
di un ringraziamento an die Gottheit, alla divinità.
Resta da chiarire qual è il disegno ideale che collega l’inte-
ro percorso. Una lettura della Pastorale non può prescindere
forse dalla figura di Goethe, che in quegli anni s’intreccia in
molteplici forme con il lavoro di Beethoven. Il tentativo della
Sinfonia d’interpretare in chiave moderna l’antico genere pa-
storale, per esempio, potrebbe corrispondere all’aspirazione
goethiana di rinnovare il genere dell’idillio, di cui lo scrittore
si era occupato in un testo allora notissimo, Hermann und Do-
rothea (1797). Ma certi echi rimandano ad alcune pagine dei
Dolori del giovane Werther. In una delle prime lettere del roman-
zo (10 maggio), Werther parla della natura con accenti che
sembrano evocare immagini della Pastorale: «Una meraviglio-
sa serenità, simile a questo dolce mattino di primavera, mi è
scesa nell’anima […] Quando la bella valle effonde intorno a
me i suoi vapori e il sole alto investe l’impenetrabile tenebra
di questo bosco […] e io mi stendo nell’erba alta accanto al
torrente […] oh, se tu potessi esprimere tutto questo, se tu po-
tessi effondere sulla carta ciò che in te vive con tanta pienezza
e tanto calore…». La famosa scena del ballo, cui è legato l’e-
pisodio cruciale dell’incontro con Lotte, mostra delle sorpren-
denti affinità con la seconda parte della Sinfonia. Werther è
invitato a un ballo («I nostri giovanotti avevano organizzato un
ballo in campagna al quale ero felice di partecipare anch’io»).
Nel mezzo delle danze scoppia un temporale, che spaventa le
ragazze e turba l’animo di tutti. Passato il peggio, Lotte e Wer-
ther si ritrovano insieme a osservare il paesaggio. «Ci avvici-
nammo alla finestra, tuonava ancora lontano, una magnifica
pioggia cadeva scrosciando leggera e soave sui campi e un
profumo vivificante saliva fino a noi come un soffio di vento
pieno di tepore. [Lotte] stava appoggiata sui gomiti e contem-
plava la campagna; alzò gli occhi al cielo, poi li rivolse verso di
me e vidi che erano pieni di lacrime. Posò la mano sulla mia e
disse: -Klopstock! - mi ricordai subito della stupenda ode». La
poesia evocata da Lotte s’intitola Frühlingsfeier (Festa di prima-
vera) e rappresenta un testo cardine dell’estetica kantiana del
sublime. L’ode di Klopstock termina appunto con una grande
preghiera alla divinità (Jehova) dopo un violento temporale,
così come l’Allegretto finale esprime la gratitudine commossa
verso il Creatore benevolo con accenti e modi (la forma ripeti-
tiva del tema, la sua trasformazione in un corale) pervasi da un
potente e nuovo afflato religioso.
Sergej Prokof’ev
Sinfonia n. 3 in do minore op. 44

Anche la Terza Sinfonia di Prokof’ev è stata considerata molto
spesso come musica a programma, scatenando l’indignazi-
one del compositore. L’equivoco nasce dal fatto che la Sinfo-
nia op. 44 è tratta in gran parte dall’Angelo di fuoco, l’opera più
sfortunata di Prokof’ev, che non ebbe mai modo di vedere in
scena il suo lavoro. L’angelo di fuoco, un’opera in cinque atti
tratta dal romanzo omonimo di Valerij Brjusov, fu un progetto
a lungo accarezzato da Prokof’ev, che dopo il fallimento del-
le trattative per allestire il lavoro a Berlino nel 1926 gettò la
spugna, deluso dai numerosi tentativi falliti di rappresentare la
sua opera più ardita e sperimentale, e decise di ricavare dalla
partitura una suite sinfonica, o per meglio dire di trasformare
la musica dell’opera in una sinfonia per la sala da concerto.
Il lavoro fu compiuto in gran parte nell’estate del 1928, dopo
un paio d’anni di sostanziale silenzio, sull’onda di un risveglio
creativo che porta anche alla composizione del balletto Le Fils
prodigue op. 46, l’ultima commissione di Diaghilev a Prokof’ev.
La partitura della versione in francese dell’Angelo di fuoco è
rimasta nel cassetto dell’editore parigino di Prokof’ev fino al
1952, e fu eseguita postuma in forma di concerto a Parigi nel
1954, mentre per la prima rappresentazione teatrale, in lingua
italiana, bisogna aspettare la Biennale di Venezia del 1955, con
la direzione di Nino Sonzogno e la regia di Giorgio Strehler.
La Terza Sinfonia, invece, metamorfosi puramente strumentale
dell’opera, imbottita di esoterismo e di simbolismo visionario, è
venuta alla luce a Parigi il 17 maggio 1929 con la direzione di Pierre
Monteux. Prokof’ev replicava, a chi lo criticava di aver scritto mu-
sica a programma, che le parti dell’opera trasferite nella Sinfonia
erano state concepite in forma sinfonica, e che semmai era l’op-
era a essere inquinata, per così dire, dalla musica strumentale e
non viceversa. La Sinfonia è dedicata al vecchio amico e com-
pagno di conservatorio Nicolaj Mjaskovskij, che era consider-
ato, per la sua dedizione alla musica strumentale e per il suo
grande lavoro pedagogico, una sorta di coscienza musicale di
Mosca. Dedicare la Sinfonia a lui significava forse ribadire, oltre
alla fraterna amicizia che li legava, il carattere indipendente del
lavoro e la natura puramente sinfonica della scrittura.
Detto questo, la Terza è certamente la Sinfonia più drammat-
ica scritta da Prokof’ev fino a quel momento, soprattutto a
confronto con la corrosiva e avanguardistica Seconda e con
l’apollinea Sinfonia classica. Il primo movimento, Moderato, è
una forma sonata costruita attorno a tre temi principali, for-
temente contrastanti. I primi due sono legati al personaggio
di Renata, che nell’opera è posseduta dalle fantasie erotiche
suscitate dalla sfrenata passione per il suo stesso angelo cus-
tode, che le appariva nelle visioni fin da bambina. La sua dis-
perata follia è rappresentata dall’ostinata ripetizione del tema
cromatico, mentre l’amore per l’angelo Madiel prende la forma
di un’espressiva melodia dei corni, rinforzati in maniera ge-
niale dai contrabbassi nel registro acuto. Il terzo tema, invece,
è completamente diverso, più calmo e lirico. Nell’opera è lega-
to al cavaliere Ruprecht, che s’innamora della sventurata fan-
ciulla e vorrebbe aiutarla a ritrovare la serenità. Gli ingredienti
per impastare il dramma ci sono tutti, ma il linguaggio dello
sviluppo è di natura totalmente strumentale e si aggroviglia in
oscuri labirinti contrappuntistici.
La musica della parte centrale è tolta quasi di peso da uno
degli intermezzi dell’opera, a dimostrazione che forse le af-
fermazioni di Prokof’ev non erano infondate. I principali temi
dell’opera, infatti, si fondono assieme in un vero e potente
movimento sinfonico, il primo veramente riuscito della sua
produzione. Il racconto della storia, per così dire, prosegue nel
successivo Andante, che mostra la tormentata Renata in cerca
di pace in un monastero. Il lato demoniaco dell’opera, tuttavia,
emerge sullo sfondo, con una brulicante selva di tremoli e di
figure ostinate, solcate di quando in quando da fruscii e sibili
misteriosi. Non è altro che una preparazione al selvaggio caos
dello scherzo, un Allegro agitato di sconvolgente efficacia. Il
riferimento è alla scena degli spiriti dell’Atto II, nello studio del
mago Agrippa. Prokof’ev, nella sua autobiografia, pretende di
aver trovato ispirazione nel finale della Terza Sonata di Chopin,
ma qui la ridda di figure fantasmagoriche è dipinta da un tor-
rente sonoro di sbalorditiva ruvidezza orchestrale. Il demone
modernista di Prokof’ev prende il sopravvento in maniera im-
pressionante, spingendo la sua musica oltre i confini del lin-
guaggio tradizionale.
Il Finale, Andante mosso, non è per niente consolatorio, né
rasserenante. Al contrario, sprofonda la sinfonia in un cupo
scenario di morte e sofferenza, aprendosi con una catastro-
fica marcia funebre di violenza mahleriana. Al pianista Svia-
toslav Richter, che l’ascoltò nel 1939, fece l’effetto della «fine
dell’universo». Non è necessario un riferimento operistico per
assistere all’Apocalisse di questo finale, che non cede in alcun
momento a un desiderio di distensione. L’unico punto meno
brutale è il Poco più mosso in si bemolle minore, in cui il terrore
lascia spazio per un breve momento alla tristezza e alla com-
miserazione, perfettamente incarnati nel suono dei clarinetti
e dell’oboe. Ma la marcia macabra si rimette in moto subito,
incalzante e sempre più veloce, verso la nefasta e inesorabi-
le conclusione sull’accordo più emblematico delle tragedie
umane, il fatale e beethoveniano do minore.

                                                   Oreste Bossini
James Conlon
Il direttore d’orchestra americano è Direttore principale
dell’OSN Rai dall’ottobre 2016.

È Direttore musicale dell’Opera di Los Angeles. È stato Diret-
tore musicale del Cincinnati May Festival (1979-2016) – di cui
è oggi Direttore Onorario – Direttore musicale del Ravinia Fe-
stival, sede estiva della Chicago Symphony Orchestra (2006-
2015), Direttore principale dell’Opéra de Paris (1995-2004),
Direttore generale musicale della Citta di Colonia, dove era a
capo della Gürzenich-Orchester e dell’Opera di Colonia (1989-
2002) e Direttore musicale della Filarmonica di Rotterdam
(1983-1991). Dal 1976 a oggi ha diretto più di 270 opere al Me-
tropolitan di New York e calcato i più prestigiosi palcoscenici
internazionali: Teatro alla Scala di Milano, Staatsoper di Vien-
na, Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Royal Opera House di
Londra, Teatro dell’Opera di Roma, Maggio Musicale Fiorenti-
no e Opera di Chicago.
Nel 2016 ha celebrato il decimo anniversario all’Opera di Los
Angeles, dove ha diretto opere di 22 compositori diversi e 24
nuove produzioni. Fra i suoi recenti impegni a Los Angeles
spiccano la direzione del primo ciclo L’anello del Nibelungo,
l’avvio della serie Recovered Voices, la guida delle celebra-
zioni per il centenario della nascita di Britten e le esecuzioni
di Macbeth di Verdi, Il ratto del serraglio di Mozart, Salome di
Strauss e Tosca di Puccini.
Nell’ultima stagione ha diretto Carmen di Bizet, Nabucco di
Verdi, Candide di Bernstein e Orphée et Euridice di Gluck. In
ambito sinfonico, si segnalano inoltre collaborazioni con l’Or-
chestre Symphonique de Montréal, la National Symphony di
Washington, la New World Symphony di Miami, l’Orchestra
Filarmonica Slovena, la Deutsches Symphonie-Orchester Ber-
lin, l’Orchestre National de France; la direzione del concerto di
Capodanno alla Fenice di Venezia; la partecipazione al Festival
dei Due Mondi di Spoleto.
La particolare attenzione riservata ai lavori meno noti di com-
positori oscurati dal nazismo gli è valsa diversi riconoscimenti,
tra cui il Premio Zemlinsky nel 1999 per aver portato la musica
del compositore dimenticato all’attenzione internazionale. Tali
sforzi lo hanno condotto inoltre alla creazione della Fondazio-
ne OREL e dell’iniziativa Ziering-Conlon alla Colburn School.
La sua ricca discografia vanta incisioni per Bridge, Capriccio,
Decca, EMI, Erato e Sony Classical, nonché l’assegnazione di
quattro Grammy Awards: Best Classical Album e Best Opera
Recording 2009 con Ascesa e caduta della citta di Mahagonny
di Weill (EuroArts); Best Opera Recording e Best Engineered
Album nel 2017 con The Ghosts of Versailles di Corigliano (Pen-
taTone).
Nel corso della carriera è stato insignito di numerose onori-
ficenze: Legion d’Onore (2002) e Cavalierato dell’Ordre des
Arts et des Lettres di Francia (2004); Premio di Opera News
(2005); Library Lion della Public Library di New York; Meda-
glia dell’American Liszt Society (2008); Premio Galileo 2000
(2008); Dushkin Award del Music Institute of Chicago (2009);
Lifetime Achievement Award dell’Istituto Italiano di Cultura di
Los Angeles (2010); Sachs Fund Prize (2016); dottorati ad ho-
norem da parte della Juilliard School, della Chapman Univer-
sity e della Brandeis University. Recentemente è entrato a far
parte della American Classical Music Hall of Fame. Nel maggio
2018 è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore del-
la Repubblica Italiana.
Partecipano al concerto
Violini primi               Violoncelli             Controfagotto
*Robert Kowalski            *Massimo Macrì          Bruno Giudice
°Marco Lamberti             Ermanno Franco
°Giuseppe Lercara           Marco Dell’Acqua        Corni
Antonio Bassi               Stefano Blanc           *Ettore Bongiovanni
Constantin Beschieru        Eduardo dell’Oglio      Gabriele Amarù
Lorenzo Brufatto            Pietro Di Somma         Emilio Mencoboni
Irene Cardo                 Amedeo Fenoglio         Paolo Valeriani
Aldo Cicchini               Michelangiolo Mafucci
Patricia Greer              Carlo Pezzati           Trombe
Valerio Iaccio              Fabio Storino           *Roberto Rossi
Martina Mazzon                                      Alessandro Caruana
Enxhi Nini                  Contrabbassi            Daniele Greco D’Alceo
Francesco Punturo           *Gabriele Carpani
Matteo Ruffo                Antonello Labanca       Tromboni
Elisa Schack                Silvio Albesiano        *Joseph Burnam
Luca Bagagli                Alessandra Avico        Antonello Mazzucco
                            Alessandro Belli
Violini secondi             Pamela Massa            Trombone basso
*Paolo Giolo                Cecilia Perfetti        Gianfranco Marchesi
Enrichetta Martellono       Vincenzo Antonio
Valentina Busso             Venneri                 Tuba
Pietro Bernardin                                    Matteo Magli
Roberto D’Auria             Flauti
Paolo Lambardi              *Dante Milozzi          Timpani
Isabella Tarchetti          Luigi Arciuli           *Claudio Romano
Daniele Cabassi
                                                    Percussioni
Carlotta Conrado            Ottavino
                                                    Carmelo Giuliano Gullotto
Claudia Curri               Fiorella Andriani
                                                    Alberto Occhiena
Daniela Godio
                                                    Emiliano Rossi
Marta Violetta Nahon        Oboi
Anna Pecora                 *Nicola Patrussi
                                                    Arpe
Cosetta Ponte               Sandro Mastrangeli
                                                    *Margherita Bassani
                                                    Ilaria Bergamin
Viole                       Corno inglese
*Ula Ulijona                Teresa Vicentini
Matilde Scarponi
                                                    *prime parti
Giovanni Matteo Brasciolu   Clarinetti              °concertini
Nicola Calzolari            *Luca Milani
Federico Maria Fabbris      Graziano Mancini
Riccardo Freguglia
Alberto Giolo               Clarinetto basso
Agostino Mattioni           Salvatore Passalacqua
Davide Ortalli
Clara Trullén-Sáez          Fagotti
Greta Xoxi                  *Andrea Corsi
Martina Anselmo             Mauro Monguzzi
www.sistemamusica.it èèil ilnuovo
                               www.sistemamusica.it              nuovo portale   delladella
                                                                            portale     mu-
                               sica classica
                               musica         a aTorino
                                       classica    Torinonel
                                                           nelquale
                                                                quale troverete     notizie,
                                                                        troverete notizie,
                               appuntamenti e approfondimenti su concerti, spet-
                               appuntamenti e approfondimenti
                               www.sistemamusica.it      è inil città.
                                                                 nuovo      su concerti,
                               tacoli ed eventi realizzati             Dalportale     della
                                                                             sito è inoltre
                               spettacoli
                               possibile
                               musica      ed  eventi
                                          acquistare
                                       classica        realizzati
                                                      on line
                                                 a Torino           in
                                                           neli quale   città.
                                                                biglietti  delleDal
                                                                       troverete     sito è
                                                                                 principali
                                                                                   notizie,
                               inoltre
                               stagionipossibile
                                        torinesi.eacquistare
                               appuntamenti                     on line i su
                                                    approfondimenti         biglietti delle
                                                                                  concerti,
                               principali stagioni torinesi.
                               spettacoli ed eventi realizzati in città. Dal sito è
                               inoltre possibile acquistare on line i biglietti delle
                               principali stagioni torinesi.

           CONVENZIONE OSN RAI – VITTORIO PARK
Tutti gli abbonati, i possessori di Carnet e gli acquirenti dei singoli Concerti per
la Stagione    Sinfonica OSN
          CONVENZIONE
           CONVENZIONE          OSN  Rai
                                     OSN  2018-2019
                                        RAI  – VITTORIO
                                            RAI         che PARK
                                                  – VITTORIO  utilizzeranno
                                                                    PARK il VITTORIO PARK di
PIAZZA    VITTORIO     VENETO       nelle  serate  previste    dal cartellone, ritirando   il per
                                                                                              tagliando
Tutti gli
      gliabbonati,
           abbonati,i possessori
                        i possessori   di Carnet  e glieacquirenti
                                          di Carnet                  dei singoli
                                                          gli acquirenti         Concerti
                                                                           dei singoli  Concerti   la Sta-
                                                                                                      per
di sconto
gione       pressoOSN
        Sinfonica    la biglietteria
                            Rai         dell’Auditorium
                                  2019-2020     che         Rai “A. Toscanini”,
                                                    utilizzeranno    il VITTORIO avranno
                                                                                    PARK      diritto
                                                                                             di       alla
                                                                                                 PIAZZA
la Stagione Sinfonica OSN Rai 2018-2019 che utilizzeranno il VITTORIO PARK                              di
VITTORIO
riduzione delVENETO
                25% sulla nelletariffa
                                 serateoraria
                                         previste  dal cartellone, ritirando il tagliando di sconto
                                               ordinaria.
PIAZZA
presso laVITTORIO      VENETO
            biglietteria            nelle serate
                           dell’Auditorium         previste
                                              Rai “A.          dal cartellone,
                                                         Toscanini”,   avrannoritirando   il tagliando
                                                                                diritto alla   riduzione
di
delsconto   presso
    25% sulla        la oraria
                tariffa  biglietteria   dell’Auditorium Rai “A. Toscanini”, avranno diritto alla
                                 ordinaria.
Per informazioni
riduzione   del 25%
                          rivolgersi
                       sulla   tariffa
                                          al personale
                                       oraria  ordinaria.
                                                             di sala o in biglietteria
Per informazioni rivolgersi al personale                di sala o in biglietteria
Le varie convenzioni sono consultabili sul sito www.osn.rai.it alla sezione “riduzioni”.
Le varie convenzioni sono consultabili sul sito www.osn.rai.it alla sezione “riduzioni”.
Per informazioni rivolgersi al personale di sala o in biglietteria

Le varie convenzioni sono consultabili sul sito www.osn.rai.it alla sezione “riduzioni”.
1   RAI NUOVAMUSICA
    Giovedì 31 ottobre 2019 ore 20.30

    RYAN MCADAMS direttore
    SIMONE DINNERSTEIN pianoforte

    Charles Ives
    The Unanswered Question, per orchestra

    Philip Glass
    Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra d’archi

    Andrew Norman
    Play, per orchestra
    (Prima italiana)

    Il Concerto è gratuito
    per tutti gli abbonati alla Stagione Sinfonica

    Poltrona numerata: 5€ (in ogni settore)
    Poltrona numerata Under35: 3€ (in ogni settore)

    BIGLIETTERIA: Via Rossini, 15
    011.8104653 - biglietteria.osn@rai.it - www.osn.rai.it
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