2 LUGLIO - 21 SETTEMBRE - XXV
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STA XXV GIO N 2019 i Mola di Bari Es tate 2 LUGLIO – 21 SETTEMBRE Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali Direzione artistica Piero Rotolo
Direttore artistico Piero Rotolo Direttore di produzione Maurizio Pellegrini Comitato artistico Pasquale Attolico, Gianni Ciliberti, Flavio Maddonni Organizzazione tecnica Nico Iacoviello Web e Social media Alessandro Griseta Ufficio stampa Francesco Mazzotta Staff Angelo Fiume, Tania Guardavaccaro, Vito Contessa
Quattordici appuntamenti per un’estate musicale tra due mondi, Europa e Americhe, classica e popolare, jazz e world. Proposte che hanno in comune la ricerca di radici antiche e lontane, e uno sguardo capace di andare oltre i confini di genere, anche quando si tratta di proposte “accademiche” ma anche decisamente più “pop”. Sarà una lunga cavalcata che si aprirà con il dittico “Lo Scoiattolo in gamba” e “Gianni Schicchi” (2 luglio), una finestra sul melodramma del Novecento nel segno di Rota e Puccini. Si proseguirà con le immagini sonore dalla Spagna del Trio Palomares, impegnato in un programma di musiche di Albeniz, Falla e altri ancora fortemente impregnate di folclore iberico (7 luglio). Hanno, invece, contaminato la tradizione della propria terra con il jazz e il progressive, i siciliani Oi Dipnoi (10 luglio)w che con la loro musica hanno fatto il giro del mondo. Mentre letteralmente tra due mondi, complice il tango, si muovono i musicisti del Patagonien Quartett, che reinterpretano il folclore sudamericano partendo da Vienna e dalla tradizione classica europea (12-13 luglio), e quelli del Duo Perfetto, costruttori di un ponte davvero particolare tra Cagliari e Buenos Aires (14 luglio). Viene da lontano il canto a cappella dei Neri per Caso, che ripropongono con le voci e i loro corpi-strumento i successi di questi anni e originali interpretazioni di molte hit internazionali (23 luglio). E se ha il taglio della “celebrazione laica” l’omaggio a Billie Holiday di Joe Barbieri, tra i più eleganti cantautori in circolazione, per l’occasione coadiuvato da tre grandi del jazz italiano (25 luglio), è un’apologia del ritmo il progetto MaroCuba dal groove irresistibile che vede insieme due giganti della musica internazionale, la pianista cubana Marialy Pacheco e il percussionista marocchino Rhani Krija (30 luglio). Mondi che si incontrano, dunque, in Swango, crasi di swing e tango operata da un siciliano, Fabrizio Mocata, con la sua orchestra “atipica” e un progetto costruito proprio nel Paese del “pensiero triste che si balla” (1 agosto), e nella sintesi sonora del duo Shine composto da Kekko Fornarelli e Roberto Cherillo, che fondono jazz, elettronica, contaminazioni nordeuropee, trip-hop anglosassone e richiami alla musica orientale (4 agosto, “concerto all’alba”). E poi – dopo l’incursione nella lirica con la vincitrice del Concorso Valerio Gentile, Marianna Mappa (31 agosto) – c’è il musicista simbolo che ispira l’intera programmazione estiva dell’Agìmus, Louis Moreau Gottschalk, il pianista e compositore di New Orleans, cresciuto a Parigi e diventato il primo moderno promotore della fusione tra musica classica europea e musiche popolari afroamericane. Personaggio che l’Agìmus celebra nel bicentenario della nascita con una conversazione musicale tra due esperti dell’argomento, il pianista Domenico Di Leo e il musicologo Stefano Zenni (7 settembre). A chiudere l’intensa programmazione, un duo e un trio classici. Prima il clarinettista Rocco Parisi con il pianista Maurizio Barboro in un programma di fantasie e virtuosismi (15 settembre), poi il Tamèsis Piano Trio con perle di Dvorak, Shostakovich e Joun (21 settembre). Per un finale, anche questo, tra due mondi geografici, culturali e musicali.
A Martedì 2 luglio 2019 ore 20.45 ANTEPRIM Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Dittico LO SCOIATTOLO IN GAMBA GIANNI SCHICCHI Musica di Nino Rota Musica di Giacomo Puccini (1959) (1918) Libretto di Eduardo De Filippo Libretto di Giovacchino Forzano Due operine, una di Rota, l’altra di Puccini, aprono la Personaggi Interpreti Personaggi Interpreti programmazione estiva dell’Agìmus, che con il Dipartimento Lo Scoiattolo Caterina Dellaere Gianni Schicchi Roberto Calamo di canto e teatro musicale del Conservatorio di Monopoli rende Il Re Liu Wanlin Lauretta Chiara Salentino omaggio a due grandi del Novecento con la messa in scena de Il Ciambellano Roberto Calamo Zita Caterina Dellaere “Lo scoiattolo in gamba” e “Gianni Schicchi”. Titoli che hanno Un Ministro Biagio Cuscito Rinuccio Oronzo D’Urso come fil-rouge il tema dell’astuzia. Perché molto furbo è il protagonista dell’opera “Lo scoiattolo in gamba”, composta Un Autista Oronzo D’Urso Gherardo Ma Ke da Nino Rota su libretto di Eduardo De Filippo, il quale aveva La Regina Gabriella Sammarco Nella Antonella Scalone elaborato il testo partendo da un compito della figlioletta Luisa. e con Simona Caliandro Gherardino Samuele Giuliani Il personaggio salta, corre veloce e reagisce con prontezza al Luana Calvaro Betto Luo JunJiè Lei Liu mutare delle situazioni, lasciando tutti spiazzati. Simone Liu Wanlin Federica Ruggieri Marco Biagio Cuscito Ed è un gran birbone, pronto a ridersela delle miserie umane Xu Quin La Cesca Jiang Beiyi - chiamate venalità e smania di possesso - Gianni Schicchi, il Wang Jie personaggio tratto dall’Inferno di Dante Alighieri che dà il titolo Li Zihiun Wang Spinelloccio e Notaio Vito Tommaso ad uno degli atti unici, con libretto di Giovacchino Forzano, della Zichun Wang Ziyu Pinellino Wang Jie cosiddetta trilogia di Puccini. Messi insieme, questi due scrigni di genialità musicale e teatrale, composti a distanza di quarant’anni l’uno dall’altro, Regia nel 1959 il primo, nel 1918 il secondo, vedono Ettore Papadia Maestri collaboratori Giovanni Guarino sul podio dell’Ensemble Musicale del Conservatorio di Giana Iaffaldano Direttore Monopoli intitolato a Nino Rota dirigere sul palco due cast Raffaella Migailo Ettore Papadia di giovani interpreti con Caterina Dellaere e Roberto Calamo rispettivamente nei ruoli dello Scoiattolo e di Schicchi. Firma Orchestra da Camera del Conservatorio “Rota” di Monopoli la regia Giovanni Guarino. Concerto n. 666
ANTEPRIMA Domenica 7 luglio 2019 ore 20.45 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Spagna y Flamenco T R I O P A L O M A R E S Joaquín Palomares violino Suoni dalla Spagna con il Trio Palomares composto dal violinista Joaquín Palomares, dal chitarrista Fernando Espì e dalla danzatrice Estefanìa Brao, che tra virtuosismo Fernando Espì chitarra strumentale e passi di danza del folklore iberico ripercorrono per l’Agìmus la grande Estefanìa Brao danzatrice letteratura musicale del loro Paese tra Ottocento e Novecento. Il concerto-spettacolo si apre con una serenata dalla suite per orchestra “Impresiones de España” di Joaquín Malats, pianista e compositore di straordinario talento molto legato ad Isaac Albéniz, PROGRAMMA del quale il Trio Palomares propone il “Tango” dalla suite “España op. 165 n. 2”. Joaquín Malats (1872-1912) Albéniz ebbe il merito di esaltare il carattere folkloristico della musica spagnola Serenata de Impresiones de España al pari di Enrique Granados e Manuel De Falla, altri autori immancabili di questo Federico Garcia Lorca (1898-1936) Canciones Españolas Antiguas: programma. Di Granados si ascolterà la Danza Española n. 5 “Andaluza”, mentre Los pelegrinitos di Falla verranno eseguite quattro delle sette “Canciones Españolas”, ovvero “El Anda jaleo - Los 4 muleros paño moruno”, “Nana” e “Polo” dai temi tipicamente andalusi e “Jota” dai moduli Sevillanas del Siglo XVIII - El Café de Chinitas Zorongo Nana de Sevilla dell’Aragona, oltre alla “Danza” dall’opera lirica “La vida breve”. In programma anche Isaac Albéniz (1860-1909) alcuni estratti dalle “Canciones Españolas Antiguas” di Federico Garcia Lorca, il Tango op. 165, n. 2 quale fu prima ancora che poeta un ottimo compositore e musicista. E fu attraverso Enrique Granados (1867-1916) De Falla che affinò quel rapporto con la musica popolare avuto sin dall’infanzia. Danza Española n. 5 Andaluza La selezione comprende “Los peregrinitos”, “Anda, jaleo”, “Los cuatro melerose”, Pablo de Sarasate (1844-1908) “Sevillanas del Siglo XVIII”, “El Café de Chinitas”, “Zorongo” e “Nana de Sevilla”. Playera - Romanza andaluza Manuel de Falla (1876-1946) Completa il quadro una finestra su Pablo de Sarasate, grande violinista, dotato di una Canciones Españolas: El paño moruno straordinaria comunicativa, del quale si ascolteranno “Playera” e “Romanza Andaluza”. Nana - Jota - Polo Danza de La Vida Breve Concerto n. 667
Mercoledì 10 luglio 2019 ore 20.45 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari ANTEPRIMA Sicilia tra folk, jazz e progressive T R I O O I D I P N O I Valerio Cairone organetto, zampogna e voce Dalla Sicilia sono andati alla conquista del mondo contaminando tradizione Marco Carnemolla della propria terra, jazz e progressive. Si chiamano Oi Dipnoi, dal nome dei pesci basso fretless e voce preistorici capaci di adattarsi all’ambiente e sopravvivere anche respirando l’ossigeno atmosferico. Mario Gulisano tamburello, marranzano, cajon, dumbek e voce E da “sopravvissuti” anche loro, ma della scena musicale siciliana, hanno esportato la propria proposta in India, Australia, Cile e molti altri Paesi, tra cui Ungheria e Francia. Adesso arrivano in Puglia, ospiti dell’Agìmus, con le loro sonorità arcaiche e nuove al contempo, ricche di personalità. Che è poi la personalità dei musicisti che compongono il trio, a partire dal polistrumentista Valerio Cairone, il quale ha raccolto le melodie e i canti della provincia minore di pastori, contadini e carrettieri, ossia quell’universo già ben esplorato dai letterati siciliani fino all’inizio del ’900, creando un repertorio originale in cui i temi vengono sviluppati dall’organetto e dalla voce e sorretti da una solida sezione ritmica formata dalle percussioni etniche di Mario Gulisano e dal basso di Marco Carnemolla. Il primo lavoro in studio risale al 2015. S’intitola “Bastrika” ed è caratterizzato dalla presenza di due prestigiosi ospiti, i fratelli Daniel e Vilmos Gryllus dei Kaláka, il gruppo folk più importante e longevo d’Ungheria. E di rilievo è anche la partecipazione alla “Etnafjord” con il quartetto vocale femminile svedese Kraja, esperienza seguita da una tournée in Italia, Ungheria e Croazia. Concerto n. 668
ANTEPRIMA Venerdì 12 luglio 2019 - ore 20.45 Sabato 13 luglio 2019 - ore 20.45 Chiostro Santa Chiara - Mola di Bari Museo Pino Pascali - Polignano a Mare Saluti (latino-americani) da Vienna PATA G O N I E N Q U A R T E T T Vincitori di concorsi internazionali Una formazione tra due mondi che tra due mondi musicalmente si muove. Christian Kausel violino È il Patagonien Quartett, gruppo musicale formato nel 2011 a Vienna dai musicisti latino-americani Christian Kausel (violino), Daygoro Serón (violoncello), Daygoro Serón violoncello Franco Hernàndez (basso) e Alejandro Lòpez (chitarra), che l’Agìmus torna Maximiliano Igor contrabbasso ad ospitare dopo il successo di due anni fa. Alejandro Lòpez chitarra Il Patagonien Quartett reinterpreta la musica popolare sudamericana attraverso una chiave di lettura che affonda le radici nella tradizione classica europea. Dunque, una rivisitazione legata all’ambiente nel quale i quattro componenti si Musiche di Torrese, Troilo, sono formati, come spiega il titolo questo concerto, “Saluti (latino-americani) Strauss II, Gardel, Piazzolla, Marquez (12 luglio) da Vienna”. Musiche di Borravino, Youmans, Sánchez, Porro, Nominati nel 2013 dalla Fondazione Yehudi Menuhin nella categoria Live Music Party, Mercury, Gatti, Page/Plant (13 luglio) Now-Wien, e vincitori nel 2016 della Tim Competition, il Trofeo internazionale di musica del compianto Luigi Fait, il gruppo propone un vasto repertorio di musica latino-americana, dai tanghi di Astor Piazzolla e Carlos Gardel alle musiche di Anìbal Troilo, Mario Garña e Severino Araujo, con un’incursione nel mondo di Johann Strauss. Tanto per non dimenticare dove sono cresciuti. in collaborazione Tutta la musica eseguita dal Patagonien Quartett è scritta da Daygoro Seron e comprende arrangiamenti originali che conferiscono al quartetto un sound Tim unico e caratteristico. Competition Concerto n. 669
Domenica 14 luglio 2019 ore 20.45 Museo Pino Pascali - Polignano a Mare ANTEPRIMA Da Bonaria a Buenos Aires D U O P E R F E T T O Vincitori di concorsi internazionali Un Duo Perfetto per viaggiare “Da Bonaria a Buenos Aires”. Clorinda Perfetto pianoforte Marinai di questa escursione tra due mondi la pianista Clorinda Perfetto e il Robert Witt violoncello violoncellista Robert Witt, vincitori del Premio Tim, il Torneo Internazionale di musica. PROGRAMMA Eseguono un programma sardo-argentino finalizzato a mettere in luce, attraverso Gaspar Cassadò (1897-1966) le musiche di Cassadò, Granados, Porrino, Rachel, Bragato, Piazzolla, Marquez e Requiebros Iturralde un inaspettato ponte di collegamento tra Cagliari e Buenos Aires. Enrique Granados (1867-1916) Intermezzo - Danza Andalusa L’origine di questo legame risale al lontano 1536, anno in cui il conquistatore spagnolo Ennio Porrino (1910-1959) Pedro de Mendoza, capo di una spedizione che doveva esplorare e colonizzare i Il Canto dello schiavo territori attorno al Mar de la Plata, fondò un villaggio al quale diede il nome di Puerto G. Rachel No potho reposare de Nuestra Señora de los Buenos Aires. A bordo della nave della spedizione erano Josè Bragato (1915-2017) presenti dei marinai sardi che, facendo leva sulla devozione alla Madonna di Bonaria, Tango invocata attraverso l’intonazione di musiche sacre, convinsero il capitano Mendoza Astor Piazzolla (1921-1992) affinché con il nome del villaggio si rendesse omaggio alla Vergine venerata. Escualo Arturo Marquez (1950) Pertanto, durante il concerto il Duo Perfetto ripropone musicalmente il tragitto Danzon in collaborazione percorso quasi cinquecento anni fa dal grande esploratore spagnolo. Astor Piazzolla (1921-1992) Oblivion Vincitore di vari concorsi internazionali di musica da camera e protagonista di Pedro Iturralde (1929) numerosi concerti tra Berlino e Roma, il Duo Perfetto ha pubblicato il suo secondo Tim Pequena Czarda Competition disco per l’etichetta Brilliant Classics. Concerto n. 670
EVENTI Martedi 23 luglio 2019 ore 21.15 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Canto 2.0 N E R I P E R C A S O Avevano 25 anni, quando nel 1995 vinsero la categoria “giovani” del Festival di Saremo con il brano “Le ragazze”. Niente orchestra. Sbaragliarono la concorrenza utilizzando semplicemente le loro voci. E i loro corpi come cassa di risonanza. A Sanremo sono tornati l’anno scorso per duettare con Elio e le storie tese in “Arrivedorci”. Sono i Neri per Caso, ovvero i fratelli Ciro e Gonzalo Caravano, il cugino Domenico Pablo “Mimì” Caravano, gli amici d’infanzia Mario Crescenzo e Massimo de Divitiis. Mentre Diego Caravano (fratello di Mimì), che due anni fa ha deciso seriamente di fare l’insegnante, è stato ottimamente rimpiazzato da Daniele Blaquier, rivelazione di The Voice of Italy. I Neri per Caso, una scoperta di Claudio Mattone, sono il gruppo a cappella più noto del panorama italiano. E hanno anche reinterpretato a modo loro molte cover. Chi non ricorda quel “dududu” in “Donne” di Zucchero, oppure la recente versione di “Englishman in New York” di Sting o “Chandelier” di Sia, con la voce di Ciro che riproduce alla perfezione i suoni di una batteria modello anni Ottanta? E anche in questo spettacolo, oltre ad alcuni brani inseriti nell’ultimo cd dedicato ai Beatles, ci sono brani della musica internazionale e i successi di una lunga carriera, costellata dalle importanti collaborazioni con Lucio Dalla, Gino Paoli, Claudio Baglioni, Renato Zero, Mario Biondi e il re del canto a cappella, Bobby McFerrin, che, come i Neri per Caso, trasforma il proprio corpo in uno strumento. Concerto n. 671
Giovedi 25 luglio 2019 ore 21.15 EVENTI Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Dear Billie… omaggio a Billie Holiday JOE BARBIERI QUARTET Joe Barbieri chitarra e voce Gabriele Mirabassi clarinetto Inizia e si snoda come una lettera, come una confessione necessaria, l’omaggio Pietro Lussu pianoforte a Billie Holiday di Joe Barbieri, il raffinato cantautore napoletano lanciato da Pino Daniele. Luca Bulgarelli contrabbasso E nell’incipit c’è molto dello spirito, della suggestione e dell’intenzione che anima i passi di questa “celebrazione laica” della regina triste di Philadelphia. Il nesso che lega Joe a Billie staziona, infatti, in una privata dolenza, in un “graffio dell’alma” che – pur nell’incomparabile distanza – risiede nelle retrovie delle voci dei due artisti. Un graffio che li accosta, li apparenta, li rende in qualche modo solidali. Due pilastri del jazz hanno forgiato Barbieri, Chet Baker, destinatario di un precedente omaggio, e Lady Day, per l’appunto. Ascoltandola, già da ragazzo Joe Barbieri era entrato in una dimensione emotiva “altra”. E, pur senza saperlo, aveva fatto propria una gamma di percezioni già sue. A suggellare questo racconto privato, tre “pezzi da novanta” del jazz italiano: il contrabbassista Luca Bulgarelli, il pianista Pietro Lussu e il clarinettista Gabriele Mirabassi, che con sapiente misura e smisurata intensità creano le opportune stanze sonore a brani come “I’m A Fool to Want You”, “The very thought of You” e “You’ve Changed”, tanto per citarne alcuni. Ambienti nei quali la voce onirica ed evocativa di Barbieri, muovendosi in libertà e con incisività, diventa la protagonista di questa personalissima e palpitante lettera. Concerto n. 672
EVENTI Martedi 30 luglio 2019 ore 21.15 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari MaroCuba MARIALY PACHECO pianoforte RHANI KRIJA batteria e percussioni MaroCuba non è solo un acronimo. È la perfetta fusione tra lo spirito musicale della pianista cubana Pacheco e del percussionista marocchino Krija. Ci sono, naturalmente, comuni radici africane, nel temperamento e nel senso del ritmo. E uno straordinario feeling artistico, sbocciato qualche anno fa, quando Krija contribuì alla composizione e agli arrangiamenti del nuovo album di Marialy Pacheco, “Introducing”. Un’avventura rinnovatasi per l’album “Duets”, diventata l’anticamera di Marocuba, progetto che vede i due artisti ufficialmente insieme nella combinazione delle rispettive tradizioni musicali dentro il linguaggio del jazz. Il groove è irresistibile. E trae origine dalle singole esperienze dei due musicisti. Marialy Pacheco aveva debuttato sul mercato discografico con un disco prodotto insieme con Roberto Fonseca, il pianista del leggendario Ibrahim Ferrer del Buena Vista Social Club. E poi aveva vinto, prima donna in assoluto, il Montreaux Jazz Festival Award. Nelle sue sonorità è tangibile l’entusiasmo per Ruben Gonzales, Oscar Peterson e Keith Jarrett. Così come nell’arte di Rhani Krija, tra i percussionisti e batteristi più richiesti a livello mondiale, nel jazz e nella world music, ma anche nel rock e nel pop, il range musicale spazia dalla musica tradizionale del nord Africa ai ritmi andalusi e latinoamericani. Ed è proprio questa versatilità che ha portato il musicista marocchino a tenere tournée in giro per il mondo con Sting, Prince, Dominic Miller, Herbie Hancock, Al Di Meola, Placido Domingo, Annie Lennox e molti altri big della scena internazionale. Concerto n. 673
Giovedì 1 agosto 2019 ore 21.15 EVENTI Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Swango L’ A T I P I C A M O C A T A TA N G O W I N E O R Q U E S TA Fabrizio Mocata pianoforte e direzione Attraverso il tango e il jazz ha già riletto la musica di Puccini e Verdi. Ezio Borghese bandoneon E “al pensiero triste che si balla” il pianista e compositore siciliano Fabrizio Sergio Zanforlin violino Mocata ha continuato a dedicare la propria ricerca con un progetto capitanato Michele Staino contrabbasso dal tenore Fabio Armiliato, ospiti il compositore Premio Oscar, Luis Bacalov, e il soprano Daniela Dessì. Sandra Luna ospite speciale da Buenos Aires Un progetto che ha gettato le basi per il disco “Swango”, un crossover di swing e Piero e Maki coreografie tango pubblicato da Acqua Records, etichetta di primo piano nelle pubblicazioni di tango contemporaneo, per la prima volta con il lavoro di un italiano presente nel proprio prestigioso catalogo. È stato il celebre ballerino Pablo Veron a definire “swango” lo stile di Mocata, che si avvale di un’orchestra, L’Atipica Mocata/Tango Wine Orquesta, composta da un organico di strumenti tradizionali del tango, ma al contempo “atipica” per la proposta musicale e l’incursione di strumenti allogeni. Il progetto – che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento de La Académia Nacional de Tango de Buenos Aires, istituzione dalla quale Mocata ha ricevuto un invito al prossimo Festival Mondiale nella capitale Argentina – è incentrato sulle composizioni originali del musicista siciliano. Il quale propone anche la rilettura di alcuni classici di Gardel, Troilo, Piazzolla, Canaro e Scarpino, nel rispetto della tradizione ma anche con una elaborazione innovativa delle strutture classiche, melodiche e armoniche, con ospite speciale la cantante argentina Sandra Luna. Concerto n. 674
EVENTI Domenica 4 agosto 2019 ore 5.30 Lungomare Castello – Mola di Bari Concerto all’alba S H I N E Kekko Fornarelli Un mix sonoro che spazia dal puro piano jazz all’elettronica, passando per le pianoforte, sintetizzatori, samples contaminazioni nordeuropee, il trip-hop anglosassone e i richiami alla musica orientale. Roberto Cherillo voce e sintetizzatori Metteteci anche il fascino di un concerto alle prime luci dell’alba e la combinazione assumerà contorni magici. Il sole non avrà ancora iniziato a brillare nel cielo quando sul palco saliranno Kekko Fornarelli e Roberto Cherillo, che intanto faranno splendere la musica del loro progetto intitolato – neanche a farlo apposta – Shine. Un progetto a nome del quale poco meno di un anno fa hanno dato alle stampe il disco “Matter of Time”, sintesi perfetta di due rare personalità artistiche. Da un lato Roberto Cherillo, sperimentatore fuori dall’ordinario, pianista, compositore e tra le voci maschili più apprezzate in Italia, con studi d’avanguardia sui timbri e sulla voce. Dall’altro Kekko Fornarelli, pianista, produttore e compositore capace di “dipingere” situazioni sonore dopo aver sviluppato uno stile unico caratterizzato dal tentativo di creare musica da osservare più che da ascoltare. Insomma due sensibilità molto particolari che fanno ampio uso dell’elettronica, amalgamando i propri interventi con le distorsioni create dai synth per un risultato particolarmente seducente. Perché le atmosfere di Shine possiedono quella forza evocativa capace di incantare qualsiasi ascoltatore, anche il più distratto. Concerto n. 675
Sabato 31 agosto 2019 ore 21.15 CLOSING Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Per Giovanni Padovano MARIANNA MAPPA soprano ANGELA ZACCARIA pianoforte 1º premio Concorso internazionale di canto lirico Valerio Gentile - XXII edizione Non ha ancora trent’anni, ma è già una grande promessa della lirica. E non solo perché con la partecipazione di ha trionfato al Concorso Valerio Gentile, sul quale l’Agìmus accende ancora una volta Maurizio Pellegrini attore i riflettori ospitando il vincitore durante una serata dedicata a Giovanni Padovano, indimenticato presidente del sodalizio diretto da Piero Rotolo e protagonista della vita culturale pugliese in un periodo di grande sofferenza personale. PROGRAMMA Marianna Mappa, che nel 2014 si è diplomata in canto lirico due anni dopo aver Pietro Mascagni (1863-1945) Son pochi fiori da L’amico Fritz preso il diploma in pianoforte, ha già maturato una serie di importanti esperienze Giacomo Puccini (1858-1924) a livello nazionale ed internazionale. O mio babbino caro da Gianni Schicchi A partire dall’ammissione, nel 2016, al Centre Placido Domingo di Valencia, Umberto Giordano (1867-1948) attraverso il quale ha poi interpretato, sia al Palau de Les Arte Reina Sofia che Dio di giustizia da Fedora al Palau della Musica, ruoli importanti in “Turn of the Screw” e “Peter Grimes” di Giacomo Puccini (1858-1924) Vissi d’arte da Tosca Britten, “Bastiano e Bastiana” di Mozart, “Madama Butterfly” di Puccini e altri Francesco Cilea (1866-1950) titoli con registi del calibro di Davide Livermore ed Emilio Lopez e direttori quali Io son l’umile ancella da Adriana Lecouvreur Diego Matheus e Fabio Biondi. Gerónimo Giménez (1854-1923) Ed è anche stata protagonista al Giovanni Paisiello Festival di Taranto lo scorso Me llaman la primorosa da El barbero de Sevilla anno nell’opera “Le gare generose” diretta da Giovanni Di Stefano con la regia di Pablo Luna (1879-1942) De Espana vengo da El Nino judìo Isa Traversi. Per l’Agìmus, accompagnata dalla pianista Angela Zaccaria, propone Ruperto Chapí (1851-1909) un florilegio di arie da opere di Mascagni, Puccini, Giordano e Cilea e, nella seconda Carceleras da La hijas de Zebedeo parte, un repertorio tutto spagnolo. Concerto n. 676
CLOSING Sabato 7 settembre 2019 ore 20.45 Salone del Conservatorio “Rota” - Monopoli L’eroe dei due mondi Omaggio a Louis Moreau Gottschalk nel bicentenario della nascita DOMENICO DI LEO pianoforte STEFANO ZENNI musicologo Conversazione musicale Esiste un legame tra Chopin e le musiche degli schiavi africani a New Orleans? Quale filo lega il ragtime e il tango, le danzas cubane e la musica afroperuviana? E, inoltre, com’è possibile che nel XIX secolo i tamburi della santería si siano uniti a un’orchestra sinfonica? Tutte queste domande trovano risposta in un solo nome: Louis Moreau Gottschalk (1829/1869), non solo uno trai più grandi pianisti romantici, ma soprattutto il più importante compositore statunitense del XIX secolo. Nativo di New Orleans, cresciuto a Parigi, concertista giramondo e di grande successo, sepolto a Rio de Janeiro, Gottschalk è stato il primo moderno promotore della fusione tra musica classica europea e musiche popolari afroamericane. Nel suo vasto e spettacolare repertorio, in cui non mancano felici esplorazioni del folklore spagnolo, spiccano capolavori in cui ritmi bantu, canti antillesi e danze cubane si fondono con le atmosfere di Chopin e il virtuosismo lisztiano. Ne scaturisce una musica elettrizzante e di eccezionale originalità, che getta ponti produzione tra culture lontane e anticipa la fioritura dei generi afroamericani del XX secolo, dal ragtime allo choro, dal son al tango. E che Domenico Di Leo, uno dei pochi pianisti italiani in grado di affrontare Gottschalk sul piano sia virtuosistico che idiomatico, esegue introdotto dalle parole di Stefano Zenni, uno dei massimi esperti di tradizione musicale afro-americana. Concerto n. 677
Domenica 15 settembre 2019 ore 20.45 CLOSING Castello Angioino – Mola di Bari Fantasie e virtuosismi ROCCO PARISI clarinetto e clarinetto basso MAURIZIO BARBORO pianoforte Il duo formato dal clarinettista Rocco Parisi e dal pianista Maurizio Barboro propone un programma di fantasie e virtuosismi con musiche di Schumann, Schubert, Chopin, Verdi e Borne, con Parisi che alterna l’uso del tradizionale PROGRAMMA clarinetto a quello del clarinetto basso, strumento poco conosciuto e raramente Robert Schumann (1810-1856) utilizzato in concerti classici. Pezzi Fantastici op. 73 I due musicisti vantano uno straordinario curriculum, con attività e concerti a Zart und mit Ausdruck livello nazionale ed internazionale. Lebhaft, leicht Rasch und mit Feuer Parisi, docente al Conservatorio Vivaldi di Alessandria, ha studiano in Olanda e Fryderyk Chopin (1810-1849) poi al Conservatorio “Ghedini” di Cuneo, ed è considerato “una figura di spicco Preludio in do diesis min. op. 45 nell’interpretazione della musica contemporanea e nell’innovazione della tecnica Franz Schubert (1797-1828) strumentale del clarinetto basso”. Sonata in la minore “Arpeggione” Maurizio Barboro si è, invece, formato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Allegro moderato Adagio a Roma con la pianista Lya De Barberiis. Titolare della Cattedra di Pianoforte Allegretto principale al Conservatorio “Paganini” di Genova, ha registrato diverse opere Giuseppe Verdi (1813-1901) - Luigi Bassi (1833-1871) ottenendo sempre lusinghieri apprezzamenti dalla critica. Fantasia da Concerto su “Rigoletto” Il programma si apre con i Pezzi Fantastici op. 73 di Schumann e prosegue con Claude Debussy (1862-1918) il Preludio op. 45 di Chopin, la Sonata “Arpeggione” di Schubert, la Fantasia da Preludio (da “Pour le Piano”) Valse “La plus que lente” concerto su “Rigoletto” di Verdi firmata da Luigi Bassi, il Preludio da “Pour le piano” François Borne (1840-1920) e il valzer “La plus que lente” di Debussy per chiudersi con la “Fantasia brillante “Fantaisie brillante sur Carmen” sulla Carmen” di François Borne. Concerto n. 678
CLOSING Sabato 21 settembre 2019 ore 20.45 Castello Angioino – Mola di Bari Vincitori di concorsi internazionali TA M È S I S P I A N O T R I O Francesca Fierro pianoforte C’è il patrimonio musicale boemo, che attraversa integralmente il Trio n. 4 op. 90 “Dumky” di Dvorak. E poi c’è la ninna nanna di Shostakovich, cuore emotivo del Andrea Montalbano violino Trio per pianoforte n. 1 op. 8. Urška Horvat violoncello Mentre sono delle vere cesellature le quattro parti del Trio miniaturen di Paul Joun, e un omaggio per niente velato a Vivaldi le Quattro stagioni in forma di tango nuevo firmate Astor Piazzolla. È il percorso disegnato per quest’affascinate programma concertistico dal Tamèsis Piano Trio, gruppo di musica da camera italiano-sloveno PROGRAMMA fondato dalla pianista Francesca Fierro, dal violinista Andrea Montalbano e dalla Antonín Dvořák (1841-1904) violoncellista Urška Horvat. Trio n. 4 op. 90 “Dumky” 1. Lento Maestoso (Allegro quasi doppio movimento) Hanno vinto tanti premi nazionali e internazionali. E oltre ad aver partecipato a Poco Adagio (Vivace non troppo/Vivace) numerosi seminari e accademie per strumento solista e musica da camera, hanno 2. Andante (Vivace non troppo/Allegretto) 3. Andante Moderato avuto il privilegio di lavorare con David Kenedy, Deniz Arman Gelenbe e David Cohen (Allegretto scherzando/Quasi Tempo di Marcia) al Conservatoire of Music and Dance Trinity Laban, dove hanno completato il corso 4. Allegro 5. Lento Maestoso di diploma post-laurea grazie ad una borsa di studio del Trinity College di Londra, della Beverley Creed Scholarship e del Offenheim Charitable Trust. Dimitri Shostakovich (1906-1975) Piano Trio n. 1 in do minore, op. 8 Nel 2016 il trio è entrato a far parte del programma di mentorship di Richard Paul Juon (1872-1940) Carne, che ha permesso alla formazione di lavorare con i prestigiosi Wihan in collaborazione Trio miniaturen Quartet e Carducci Quartet. Inoltre, il Trio ha conquistato il secondo premio alla 1. Reverie 2. Humoresque TIM International Chamber Competition e il terzo alla “Gran Prize Virtuoso” 3. Elegie Tim International Music Competition. Competition 4. Danse Phantastique Concerto n. 679
COME PARTECIPARE AGÌMUSCARD Acquistando biglietti per singoli spettacoli AgìmusCard_sostenitore (150€) oppure (ingresso gratuito per 12 mesi a tutti i concerti, posto riservato) sottoscrivendo una AgìmusCard AgìmusCard_fidelity (100€) (ingresso gratuito per 12 mesi a tutti i concerti eccetto “eventi”) BIGLIETTI AgìmusCard_studente (20€) (ingresso gratuito per 12 mesi a tutti i concerti eccetto “eventi”) Concerto 23 luglio L’AgìmusCard può essere sottoscritta in qualsiasi momento e conserva la validità per 20 euro (posto unico numerato) 12 mesi a partire dalla data di sottoscrizione. Essa garantisce un vantaggioso, comodo e sicuro accesso (gratuito, senza code, senza prenotazioni, senza acquisto di biglietti Concerti 25, 30 luglio per singoli concerti) ma, soprattutto,costituisce l’unico concreto sostegno all’attività 20 euro; 15 euro (ridotto over 65/under 30) dell’associazione, favorendone un costante potenziamento della qualità e quantità d’offerta Concerto 1 agosto 15 euro; 12 euro (ridotto over 65/under 30) BOOKING BONUS CULTURA online su www.vivaticket.it e centri vendita VivaTicket Botteghino del Chiostro Santa Chiara (giorni dei concerti) Utilizzabile da Ragazzi nati nel 2000 (18app - esercente fisico - categoria “Concerti”) ALTRI CONCERTI Docenti di ruolo (Carta del Docente - esercente fisico - ambito “Spettacoli dal vivo”) BIGLIETTI 10 euro | 8 euro (>65anni) | 5 euro (
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