Nuovi orizzonti Smart City & Innovation a cura di Rödl & Partner Edizione: Giugno 2014 www.roedl.de / www.roedl.com/it

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Nuovi orizzonti Smart City & Innovation a cura di Rödl & Partner Edizione: Giugno 2014 www.roedl.de / www.roedl.com/it
Nuovi orizzonti
Smart City & Innovation
a cura di Rödl & Partner
Edizione: Giugno 2014 · www.roedl.de / www.roedl.com/it

Sommario                                                           le umano, intellettuale e sociale di chi le abita, grazie
                                                                   all'impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunica-
> Alla ricerca del finanziamento Smart                             zione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza ener-
                                                                   getica.
> Efficienza energetica tra priorità europee e ritardi
  italiani: possibili soluzioni, casi virtuosi e prospettive       Ma “Smart” oggi non è solo la città ed il relativo sistema
                                                                   urbanistico. La crescente diffusione della tecnologia e
> Procurement innovativo: e se fossero gli appalti pubblici        dell’innovazione ci induce a collegare il concetto “Smart”
  a guidare l’innovazione?                                         ad una realtà nettamente più ampia, le cui dimensioni ed
                                                                   estensioni principali coinvolgono l’economia, la mobilità,
> “Watify-Stimulating digital entrepreneurship”: un                l’ambiente, le persone e la loro vita sociale e lavorativa.
  programma al servizio dello sviluppo imprenditoriale
                                                                   Proprio dall’osservazione dei fenomeni innovativi e tecno-
> Internet of things e le istruzioni del Garante Privacy           logici che stanno invadendo tutti i campi della nostra vita,
                                                                   abbiamo avvertito l’esigenza di approfondire le tematiche
> Smart Mobility e Intelligent Transport System (ITS): il
                                                                   giuridiche e fiscali legate al mondo Smart, il cui evolversi
  futuro passa da qui                                              in tempi tanto rapidi lascia spesso impreparati gli operatori
                                                                   coinvolti.
> Smart Working: la nuova frontiera del telelavoro
                                                                   Le sfide per la regolamentazione e quelle implicate nella
                                                                   corretta individuazione delle norme di settore possono
                                                                   rivelarsi più ardue da superare rispetto agli ostacoli tecni-
Cari Lettori,
                                                                   co-scientifici che hanno stimolato questa innovazione.
                                                                   E un simile orizzonte non può non vedere impegnati, al
la crisi ha imposto un cambiamento sociale radicale, in cui
                                                                   fianco degli utenti e degli operatori economici, i profes-
la scarsità di risorse, non solo economiche, ha alimentato
                                                                   sionisti alla ricerca di soluzioni innovative.
l’esigenza di efficienza in tutti i settori della quotidianità:
efficienza energetica, forza lavoro, pubblica amministra-
                                                                   Come tutti, anche noi avvocati e commercialisti siamo
zione, mondo dell’economia e della convivenza sociale in
                                                                   chiamati a far fronte ad un grande cambiamento ed alle
generale.
                                                                   nuove sfide che esso ci pone. Sulla spinta di questo trend
                                                                   di innovazione, siamo lieti di presentarVi Smart City &
Tale esigenza ha indotto la società moderna a ripensare la
                                                                   Innovation, approfondimento dedicato al mondo Smart in
realtà, nell’ottica della condivisione nella sua accezione più
                                                                   tutte le sue declinazioni. Il nostro obiettivo è avviare un
ampia. Una realtà in cui l’innovazione e la tecnologia
                                                                   percorso di ricerca che aiuti ad orientarsi in una realtà più
rivestono un ruolo sempre più centrale, ponendosi al ser-
                                                                   intelligente ma anche più articolata e complessa.
vizio del cittadino, rendendo la quotidianità più tecnologi-
ca, più intelligente, più agile, più connessa.

Il concetto di “Smart” viene prevalentemente associato
alla città, intesa come un insieme di strategie
di pianificazione urbanistica tese all'ottimizzazione e
all'innovazione dei servizi pubblici, così da mettere in
relazione le infrastrutture materiali delle città con il capita-

                                                                                                                                   1
Nuovi orizzonti Smart City & Innovation a cura di Rödl & Partner Edizione: Giugno 2014 www.roedl.de / www.roedl.com/it
Smart City & Innovation                                                                                                   Edizione: Giugno 2014

> Alla ricerca del finanziamento Smart                                           L’EIP-SCC propone la combinazione di più ambiti come
                                                                                 l’ICT, l’efficientamento energetico e management dei
                                                                                 trasporti, affinché nelle città europee si giunga a soluzioni
di Laura De Lisa, Rödl & Partner Roma, e Stefano Da-
                                                                                 innovative, a scarso impatto ambientale ed in grado di
magino, Rödl & Partner Milano
                                                                                 affrontare le sfide sociali e sanitarie con cui esse si con-
                                                                                 frontano oggi. Alcune di queste sfide sono partite nel
Nel 2050 il mondo sarà popolato da circa 9 miliardi di
                                                                                 2007, con il documento “EU’s 20/20/20 climate action
persone (contro i 7 miliardi attuali), concentrate per circa il
                                                                                 goals”, noto per aver fissato tre obiettivi principali per gli
70% in aree urbane.
                                                                                 Stati Membri europei, da raggiungere entro il 2020:
Considerando che, ad oggi, il 50% della popolazione
mondiale vive in città, consumando circa il 75% delle
risorse energetiche a disposizione ed è responsabile della
produzione dell’80% delle emissioni ad effetto serra, lo
scenario futuro urbano potrebbe essere sostenibile solo
con radicali cambiamenti tecnologici e di stili di vita.

Con questo obiettivo, già da qualche anno, diverse ammi-
nistrazioni in tutto il mondo - in partnership con grandi
aziende, università e centri di ricerca - hanno dato inizio a
progetti sperimentali che spaziano dalla sostenibilità am-
bientale, al risparmio e all’efficienza energetica, ai traspor-
ti intelligenti, a moderne infrastrutture di connessione,
ecc. In particolare, l’Unione Europea, con l’iniziativa Smart
City, ha stanziato nella nuova programmazione 2014-
2020 con Horizon 20201, ma anche tramite i fondi strut-
                                                                                 Secondo la strategia energetica dell’Unione Europea, è
turali (i.e. PON, POR) e strumenti finanziari, specifiche
                                                                                 prioritario implementare e finanziare soluzioni energetiche
risorse per introdurre elementi “smart” nelle città euro-
                                                                                 innovative che, integrate con i sistemi di trasporto (re-
pee.
                                                                                 sponsabili di circa un quarto delle emissioni totali di gas
Per la Commissione Europea è l’European Innovation                               serra in Europa), l’information technology, il trattamento
                                                                                 intelligente dei rifiuti e delle acque, conducano ad una
Partnership on Smart Cities and Communities (EIP-SCC) il
                                                                                 transizione verso società a basse emissioni di carbonio e
punto di riferimento per l’avvio e la sostenibilità dei pro-
                                                                                 dotate di infrastrutture di ultima generazione.
getti smart cities. L’EIP-SCC coinvolge città, aziende e
anche i cittadini nel miglioramento della vita nel contesto
                                                                                 I fondi strutturali e la Banca Europea degli investimenti
urbano attraverso soluzioni sostenibili e un approccio
                                                                                 prevedono già adesso – ma con l’avvio delle programma-
integrato, che risultino efficaci nella realizzazione nelle
                                                                                 zione 2014-2020 questo avverrà in modo ancora più inci-
città europee di:
                                                                                 sivo – il cofinanziamento ad enti pubblici e privati di pro-
                                                                                 getti integrati che, in selezionati ambiti di riferimento (i.e.
                                                                                 efficientamento energetico, trasporti, ecc.), aggiungano
                                                                                 elementi preziosi allo sviluppo di città “smart”.

                                                                                 Un esempio recente è il POI Energie Rinnovabili e Rispar-
                                                                                 mio Energetico 2007-2013, risultato di una cooperazione
                                                                                 tra il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), il Mini-
                                                                                 stero dell'Ambiente (MATTM), le Regioni italiane Obiettivo
                                                                                 "Convergenza" ed un nutrito partenariato economico e
                                                                                 sociale, volto alla riduzione dei consumi energetici
                                                                                 all’interno delle attività produttive localizzate nelle regioni
                                                                                 dell’obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia,
                                                                                 Sicilia).

                                                                                 All’interno dell’articolato sistema di finanziamenti comuni-
                                                                                 tari dedicato alla ricerca e sviluppo hanno un ruolo impor-
1
  Horizon 2020, con un budget di quasi 80 miliardi di Euro, è il principale      tante anche i così detti Piani Operativi (PO). I PO sono gli
programma dell’UE di sostegno ai progetti di ricerca e innovazione, attraverso
la destinazione di contributi a fondo perduto nella misura del 70% e del 100%
a PMI, grandi aziende, università, centri di ricerca, enti pubblici e privati.

                                                                                                                                                   2
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Smart City & Innovation                                                                                   Edizione: Giugno 2014

strumenti operativi per mezzo dei quali si cerca di attuare      2015, per un budget complessivo pari a 108.180.000
il Quadro Strategico Nazionale (QSN).                            Euro. Destinatari delle azioni sono enti pubblici e privati,
                                                                 piccole e medie imprese, centri di ricerca, università e –
In base alle tematiche affrontate e ai soggetti istituzionali    più in generale – qualsiasi ente dotato di personalità giu-
competenti, i PO possono essere:                                 ridica che abbia sede in uno dei 28 Stati Membri dell’UE o
                                                                 Paesi Associati (ad es.: Turchia, Israele, Serbia, Albania,
  Nazionali (PON): in settori con particolari esigenze di       ecc.).
   integrazione a livello nazionale, la cui Autorità di Ge-
   stione è una Amministrazione Centrale. All’interno            Dal momento che il fine ultimo del Programma Quadro è
   dei PON vi sarà un programma speciale chiamato                stimolare la ricerca per la creazione di valore aggiunto a
   PON “Città Metropolitane” che coinvolgerà 14 Città            livello europeo, è richiesta la partecipazione di un partena-
   metropolitane. Il Programma si colloca nel contesto           riato costituito da almeno tre entità indipendenti residenti
   dell’Agenda urbana europea per le politiche di coe-           in 3 diversi Stati Membri (o Paesi Associati).
   sione e si pone l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle
   grandi città attraverso la realizzazione di progetti che      Cosa presentare
   perseguano comuni risultati attesi. Il documento di
   programmazione prevede come principale linea                  Entro la data del 3 marzo 2015 occorrerà presentare alla
   d’azione l’utilizzo dello strumento “Città intelligen-        Commissione Europea, tramite il canale telematico Partici-
   te/Smart city” per il ridisegno e la modernizzazione          pant Portal:
   dei servizi urbani, attraverso piani di investimento per
   il miglioramento delle infrastrutture di rete e dei ser-          Il partenariato proponente,
   vizi pubblici e con ricadute dirette e misurabili sui cit-
   tadini residenti e, più in generale, sugli utilizzatori           Una relazione completa da circa 70 pagine, che
   della città. Tre i principali risultati attesi: aumento            esponga il progetto, gli obiettivi, le modalità di di-
   della mobilità sostenibile nelle aree urbane, riduzione            vulgazione dei risultati conseguibili e la sua soste-
   dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture             nibilità nel tempo.
   pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non resi-
   denziali, diffusione di servizi digitali attraverso la rea-   Entro 5 mesi dalla scadenza (i.e. 3 agosto 2015) la Com-
   lizzazione di servizi che permettano di ridurre gli spo-      missione Europea rende noto al capofila (coordinatore
   stamenti fisici e di accelerare i tempi di esecuzione         scientifico del progetto) l’esito del processo di valutazione.
   delle pratiche a costi più bassi (rapporti delle imprese      In caso di accoglimento, entro 3 mesi dall’aggiudicazione
   e dei cittadini con le Pubbliche amministrazioni).            del progetto si giunge all’accordo per il finanziamento con
                                                                 la Commissione Europea (Granting).
  Regionali (POR): multisettoriali, riferiti alle singole re-   SCC-03 è un bando volto principalmente alla divulgazione
   gioni gestiti dalle Amministrazioni Regionali;                e messa in rete di progetti smart cities già in corso, con un
                                                                 budget ammissibile tra 0,5 ed 1 milione di Euro per pro-
  Interregionali (POIN): su tematiche in cui risulta parti-     getto (cofinanziamento al 100% per tutti i proponenti),
   colarmente efficace un’azione fortemente coordinata           ed un focus sulle attività di comunicazione dei risultati e
   fra Regioni che consenta di cogliere economie di sca-         buone pratiche.
   la e di scopo nell’attuazione degli interventi (Energia,
   Attrattori culturali naturali e turismo); gestiti dalle       Le sfide e gli obiettivi di SCC-01-2015
   Regioni, con la partecipazione di centri di competen-
   za nazionale o Amministrazioni centrali.                      la call riguarda progetti finalizzati alla realizzazione dei
                                                                 seguenti obiettivi principali:
Lo slancio all’innovazione e ricerca nella transizione verso
“smart cities” europee è tuttavia nel programma quadro               realizzazione di distretti a zero (o quasi) consumo
Horizon 2020, che cofinanzia soluzioni innovative che                 energetico: attraverso diverse leve, come lo sfrut-
integrino contemporaneamente tutti gli ambiti essenziali              tamento efficiente dei rifiuti e delle energie rinno-
per lo sviluppo delle città europee.                                  vabili, sensibilizzando la comunità al consumo re-
                                                                      sponsabile, favorendo la ristrutturazione ed effi-
I bandi (call for proposals) di Horizon 2020: smart                   cientamento energetico di edifici esistenti pubblici
cities and communities nell’agenda 2014-2015                          e privati;

Sono attualmente in corso due call for proposals (SCC-01             creazione di infrastrutture integrate: caldeggiando
ed SCC-03) a valere sulla programmazione 2014-2015 di                 soluzioni innovative che coinvolgano i sistemi di
Horizon 2020, entrambe in scadenza il prossimo 3 marzo                connessione in rete delle città, i sistemi di riscalda-

                                                                                                                                  3
Smart City & Innovation                                                                                   Edizione: Giugno 2014

       mento e raffreddamento, la rete di pubblica illumi-     > Efficienza energetica tra priorità
       nazione, ecc.
                                                                 europee e ritardi italiani: possibili
    sviluppo di una mobilità urbana sostenibile: sia            soluzioni, casi virtuosi e prospettive
     pubblica che privata, anche per il trasporto delle
     merci.                                                    di Valerio Rugge e Maurizio Oropesa, Rödl & Partner
                                                               Milano
Modalità di finanziamento: sono finanziabili progetti che
coinvolgano almeno 2-3 città per un budget tra i 18 e i        Tra le priorità dell’UE vi è quella di realizzare, all’interno di
25 milioni di Euro per ogni progetto.                          ciascun Paese membro, una riduzione dei consumi di
Cofinanziamento: 70% per aziende ed enti profit in gene-       energia primaria del 20% entro il 2020.
re/ 100% per enti no profit.                                   Tale esigenza, tuttavia, non sembra essere condivisa –
                                                               almeno non con altrettanta impellenza – dal legislatore
Sicuramente la leva dei finanziamenti comunitari sarà uno      italiano che, ad oggi, non ha ancora provveduto ad attua-
dei maggiori driver che stimoleranno la crescita degli inve-   re la Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, il cui
stimenti nei settori coinvolti, a vario titolo, nei progetti   termine ultimo per il recepimento da parte degli Stati
“smart”. Per questo motivo, riteniamo che la normativa         membri scadeva il 5 giugno 2014.
rimarrà in continuo divenire e probabilmente anche
l’importo dei finanziamenti dedicati a queste tematiche        La Direttiva citata richiede a ciascuno Stato dell’Unione di
sarà destinato ad essere incrementato.                         approntare specifiche soluzioni contrattuali capaci di in-
                                                               centivare la domanda e l’offerta dei servizi energetici, allo
Naturalmente sarà nostra premura seguire e riportare ogni      scopo di alimentarne e svilupparne il mercato. La Direttiva
futura evoluzione.                                             raccomanda, in particolare, l’adozione di soluzioni che
                                                               consentano di non far gravare sul beneficiario finale del
Contatti per ulteriori informazioni                            servizio il costo dell’efficientamento energetico.

                                                               Gli strumenti

                                                               Ecco dunque la nascita dei cc.dd. “contratti di rendimento
                                                               energetico” (o, secondo il termine più in voga, di deriva-
                                                               zione anglosassone, EPC - Energy Performance Contract).
                                                               Questa tipologia di accordo, già originariamente prevista
Laura De Lisa                                                  dall’abrogata direttiva 2006/32/CE (recepita in Italia dal
Dottore Commercialista                                         D.Lgs. n. 115/2008), torna alla ribalta nella rinnovata – ma
Tel.:   + 39 (06) 96701270                                     forse non meno complicata – definizione dell’art. 2 della
E-Mail: laura.delisa@roedl.it                                  Direttiva del 2012. Si tratta, secondo il legislatore euro-
                                                               peo, dell’“accordo contrattuale tra il beneficiario e il forni-
                                                               tore di una misura di miglioramento dell’efficienza ener-
                                                               getica, verificata e monitorata durante l'intera durata del
                                                               contratto, laddove siano erogati investimenti (lavori, forni-
                                                               ture o servizi) nell'ambito della misura in funzione del
                                                               livello di miglioramento dell'efficienza energetica stabilito
                                                               contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica
Stefano Damagino                                               concordati, quali i risparmi finanziari”.
Dottore Commercialista
Tel.: +39 (02) 6 32 88 41                                      Semplificando, l’EPC configura un contratto attraverso il
E-Mail: stefano.damagino@roedl.it                              quale un fornitore (di norma una “Energy Service Compa-
                                                               ny” od ESCo) si obbliga – impegnando mezzi finanziari
                                                               propri o di soggetti terzi – a compiere una serie di inter-
                                                               venti volti alla riqualificazione energetica di un impianto o
                                                               di un edificio di proprietà di un soggetto beneficiario; ciò
                                                               a fronte di un corrispettivo commisurato all’entità dei
                                                               risparmi energetici effettivamente conseguiti dal beneficia-
                                                               rio in virtù dell’intervento. Le modalità di erogazione del
                                                               corrispettivo alla ESCo possono variare in base al caso
                                                               concreto; in generale, il meccanismo di payback prevede

                                                                                                                                   4
Smart City & Innovation                                                                                                 Edizione: Giugno 2014

una condivisione, secondo percentuali da definirsi tra le                     ancora, dalle detrazioni d’imposta ai c.d. “certificati bian-
parti, del risultato positivo derivante dal risparmio energe-                 chi”.
tico.
                                                                              E’ probabile, tuttavia, che le forme di contributi pubblici e
E’ lo stesso legislatore europeo a suggerire le modalità di                   le agevolazioni a vario titolo offerte non siano comunque
reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dei                   sufficienti a sostenere i progetti di efficientamento, i cui
progetti di efficientamento energetico, prevedendo lo                         costi iniziali e tempi di payback potrebbero scoraggiare gli
schema del c.d. “FTT” (Finanziamento Tramite Terzi), in                       operatori di settore.
base al quale l’operazione è finanziata da un soggetto
terzo che fornisce i capitali per la misura di miglioramento                  Una formula efficace per risolvere il problema del finan-
dell’efficienza energetica e addebita “al beneficiario un                     ziamento dell’attività potrebbe essere rappresentato dalla
canone pari a una parte del risparmio energetico conse-                       costituzione di una società di scopo (SPV) con la parteci-
guito avvalendosi della misura stessa”2.                                      pazione di un socio equity.
                                                                              Una struttura mista, a metà tra corporate e project, con-
Le criticità                                                                  sentirebbe alla SPV di acquistare una maggiore credibilità
                                                                              finanziaria indipendente dalle previsioni sulla capacità del
Un simile schema, in ipotesi vincente se associato al mec-                    progetto di generare cash flow. La SPV, inoltre, sarebbe in
canismo finanziario che lo caratterizzerebbe (ossia quello                    grado di offrire un più ampio spettro di tutele al finanzia-
del Finanziamento Tramite Terzi), secondo gli operatori del                   tore di debito, quali, ad esempio, il pegno sulle proprie
settore risulta, invece, di difficile attuazione nella pratica,               quote, il rilascio di parent company guarantees o di even-
in particolare con riguardo ai progetti in cui siano coinvol-                 tuali fideiussioni da parte dei soci. Di più, l’ingresso di soci
ti soggetti privati. Ciò per via degli ingenti costi connessi                 equity e la conseguente maggiore solidità patrimoniale
agli interventi di efficientamento energetico e delle diffi-                  della SPV potrebbe infondere fiducia negli investitori quali-
coltà di accesso al credito bancario che le ESCo si trovano                   ficati e consentire un ulteriore finanziamento derivante
a fronteggiare.                                                               dall’emissione di bond.

Infatti, se è vero che “è necessario individuare e rimuovere                  Così congegnata, l’operazione di efficientamento permet-
gli ostacoli di tipo regolamentare e non regolamentare                        terebbe alla ESCo di avvalersi di una serie di supporti ulte-
all'uso dei contratti di rendimento energetico e di altri                     riori rispetto ai semplici fondi rotativi, ai quali residuerebbe
accordi di finanziamento da parte di terzi per realizzare                     un ruolo di finanziamento ulteriore, riferibile ai costi non
risparmi energetici” e che “è opportuno affrontare a livel-                   già coperti dal capitale e dai mutui bancari.
lo nazionale la questione degli ostacoli alla ristrutturazione
del parco immobiliare esistente dovuti alla frammentazio-                     Le prospettive
ne degli incentivi tra i differenti soggetti interessati”, è
parimenti indubbio che finora poco sia stato fatto3.                          In un simile panorama, figura chiave è senz’altro quella
                                                                              del consulente legale, al quale può essere affidata la reda-
Le soluzioni                                                                  zione del contratto di finanziamento e del collegato siste-
                                                                              ma di garanzie (c.d. security package), la valutazione e la
A mitigare tale impasse, ricorre una variegata – seppur                       negoziazione dell’EPC e dei contratti collegati, così come
frammentaria e disorganica – gamma di finanziamenti,                          un’utile opinione sulla strutturazione dell’operazione e
incentivi ed agevolazioni, di matrice nazionale ed europea:                   sull’individuazione dei fondi a cui il progetto può essere
si va dai circa 900 milioni di Euro stanziati dal c.d. “Conto                 ammesso.
Termico” (erogati a privati e P.A. nell’ambito di interventi
volti sia all’incremento dell’efficienza energetica sia                       Se la strutturazione delle operazioni rappresenta ancora
all’implementazione di fonti di produzione rinnovabili), al                   un tema di confronto, l’efficientamento energetico è un
meccanismo di finanziamento c.d. “ELENA” (per il soste-                       argomento di urgenza assoluta: costituisce, infatti, un
gno all’assistenza tecnica nei progetti di efficientamento);                  parametro fondamentale, oltre che di sensibilità ambien-
dagli iniziali 200 milioni di Euro del fondo rotativo Kyoto                   tale, di valorizzazione economica, essendo capace di limi-
(erogati fino all’anno scorso dalla Cassa Depositi e Presti-                  tare fortemente i consumi degli immobili “energivori” e di
ti), al fondo EEEF (il cui target di circa 800 milioni di Euro                generare notevoli risparmi di spesa per la produzione
garantisce finanziamenti basati sul mercato per progetti                      d’impresa.
pubblici di efficienza energetica ad ampio raggio); ed
                                                                              I casi virtuosi non mancano: a fine maggio si è tenuta la
                                                                              sesta edizione dell'ABB Energy Efficiency Award, che ha
2
  Cfr. art. 2, comma 1 lett. m) del D.Lgs. n. 115/2008 in recepimento della   visto premiati i cinque migliori progetti di efficientamento
direttiva 2006/32/CE.
3
   Cfr. paragrafo n. 48 del Considerando introduttivo della Direttiva         realizzati dai clienti italiani della multinazionale svizzera
2012/27/UE.

                                                                                                                                                 5
Smart City & Innovation                                                                                                          Edizione: Giugno 2014

durante lo scorso anno (A2A, AFV Acciaierie Beltrame,                                   > Procurement innovativo: e se fossero
Albasolar, Galbani e Grandi Navi Veloci). Ciò testimonia
come, pur a fronte di costi iniziali spesso gravosi e delle                               gli appalti pubblici a guidare
incertezze sulla possibilità di ottenere rapidamente ritorni                              l’innovazione?
economici, gli operatori siano pronti ad investire nei pro-
getti di efficientamento4.                                                              di Tiziana Fiorella e Elena Urbani, Rödl & Partner Mila-
                                                                                        no
Di ciò non potrà non tenere conto il legislatore nazionale
in sede di recepimento della Direttiva europea: il ritardo                              Di recente, cronaca ed attualità hanno puntato il dito sulla
maturato si spera potrà garantire una particolare atten-                                nostra pubblica amministrazione, accusata di essere retro-
zione al rafforzamento del sistema delle ESCo, allo svilup-                             grada ed inadeguata per far fronte alle esigenze che la
po e alla diffusione di modelli contrattuali innovativi (sui                            realtà impone; una realtà che grazie allo sviluppo della
quali è al lavoro anche ENEA5) e all’incremento di mecca-                               tecnologia si sta innovando molto velocemente, troppo
nismi di accesso ai finanziamenti pubblico-privati a soste-                             forse, per una pubblica amministrazione i cui strumenti
gno dei progetti di efficientamento energetico.                                         sono appesantiti da una macchina burocratica e normativa
                                                                                        eccessivamente complicata.
L’auspicio di tutti gli operatori del settore è che il sistema
delineato dal legislatore europeo trovi idonea attuazione a                             Di fronte alle sfide dell’innovazione non solo le strutture
livello nazionale al fine di garantire la rapida e massima                              delle amministrazioni pubbliche appaiono tremendamente
diffusione di questo modello di business, che, grazie alla                              arretrate, ma le procedure di appalto si rivelano strumenti
propria flessibilità, potrà essere applicato, oltre che in                              ormai macchinosi ed obsoleti per affrontare le nuove
relazione al rinnovamento degli edifici, anche nell’ambito                              esigenze del mercato, in particolare per attuare progetti
delle infrastrutture nonché dei sistemi di gestione delle reti                          particolarmente articolati che richiedono l’apporto della
idriche e di illuminazione.                                                             ricerca e dell’innovazione in settori sempre più
                                                                                        all’avanguardia come l’energia, la salute, i trasporti, la
Contatti per ulteriori informazioni                                                     sicurezza, la difesa e l’ICT (Information and Communica-
                                                                                        tion Technology) - settori in cui le soluzioni tecnologiche
                                                                                        da adottare sono particolarmente complesse e richiedono
                                                                                        necessariamente la stretta collaborazione con il privato.

                                                                                        Ad aggravare la situazione, si aggiunge il fatto che in tali
                                                                                        settori la pubblica amministrazione, spesso, non dispone
                                                                                        delle informazioni e delle conoscenze necessarie a com-
                                                                                        prendere quali siano le effettive esigenze di tecnologia, le
Valerio Rugge
                                                                                        sue potenzialità, le opportunità che essa potrebbe offrire
Dottore                                                                                 all’efficientamento della macchina pubblica, da un lato, al
Tel.: +39 (02) 6 32 88 41                                                               miglioramento dei servizi pubblici, dall’altro; in certi casi,
E-Mail: valerio.rugge@roedl.it                                                          manca persino la piena consapevolezza da parte
                                                                                        dell’amministrazione del prodotto o del servizio da acqui-
                                                                                        stare, nonché le competenze tecniche per predisporre un
                                                                                        adeguato disciplinare di gara o un capitolato tecnico.

                                                                                        E proprio tali difficoltà inducono le amministrazioni a
                                                                                        rivolgersi sempre più spesso agli operatori commerciali
                                                                                        privati anche per l’individuazione degli strumenti tecnolo-
Maurizio Oropesa                                                                        gici più adatti a far fronte alle esigenze della PA.
Avvocato                                                                                La necessità di affrontare questo dialogo continuo con il
Tel.: +39 (02) 6 32 88 41                                                               privato ha dato vita a nuove forme di appalto pubblico,
E-Mail: maurizio.oropesa@roedl.it                                                       definite appunto “innovative”.

                                                                                        Il c.d. procurement innovativo
4
  Cfr. “Efficienza energetica nelle imprese, primiate cinque aziende italiane”, Il
Sole 24 Ore, 30 maggio 2014.                                                            In un contesto in cui pubblico e privato hanno voglia e
5
  Cui il legislatore ha demandato il compito di mettere “a disposizione un              necessità di dialogare, implementare, inventare, innovare
contratto-tipo per il miglioramento del rendimento energetico dell'edificio, che
individui e misuri gli elementi a garanzia del risultato e che promuova la finan-       insieme, sempre più spesso si sente parlare del c.d. “pro-
ziabilità delle iniziative, sulla base del modello contrattuale previsto all'articolo   curement innovativo” o “partenariato per l’innovazione”
7, comma 12, del decreto del Ministro dello sviluppo economico 28 dicembre
2012” (cfr. art. 5, comma 3 del D.L. n. 63 del 4 giugno 2013).                          o “smart procurement”, appunto.

                                                                                                                                                         6
Smart City & Innovation                                                                                                     Edizione: Giugno 2014

Ma di cosa si tratta?                                             tenariato, dialogo attraverso il quale si dovrebbero con-
                                                                  cordare e negoziare le caratteristiche del prodotto / servi-
Per procurement innovativo si intende l’insieme delle pro-        zio / lavoro innovativo oggetto di appalto, fino a giungere
cedure orientate all’acquisto di servizi di ricerca, sviluppo     al prodotto / servizio / lavoro nella sua configurazione
ed innovazione finalizzate al soddisfacimento di bisogni          finale.
pubblici in un dialogo continuo tra pubblico e privato,
attraverso una procedura di approccio multi-fasico.               Ciascuna fase è caratterizzata dalla previsione di un pa-
                                                                  gamento rateale della remunerazione in favore del partner
In tale ottica, da un lato, il committente pubblico è chia-       prescelto – che può essere anche più di uno- e, al termine
mato ad uno sforzo di maggiore programmazione                     di ciascuna fase, la stazione appaltante è sempre libera di
nell’identificare le proprie esigenze per poi stimolare           risolvere il rapporto con i partner, riducendo così progres-
l’investimento privato in termini di ricerca ed innovazione       sivamente il numero dei concorrenti in lizza (a condizione
e quindi di nuove tecnologie; dall’altro gli operatori com-       però che abbia precedentemente indicato nei documenti
merciali, tra cui anche le piccole e medie imprese, diven-        di gara le condizioni per avvalersi della risoluzione). Nel
gono esse stesse promotrici di servizi innovativi al servizio     caso di procedura con più partner, l’amministrazione non
della pubblica amministrazione.                                   rivela agli altri partner le soluzioni proposte o le altre in-
                                                                  formazioni riservate comunicate da un partner, senza
Come evidenziato nella Comunicazione della Commissio-             l’accordo di quest’ultimo.
ne europea del 14.1.20076, attraverso il procurement              Il procurement innovativo comprende forme avanzate di
innovativo è il settore pubblico a fare da volano -a medio        partenariato e collaborazione tra il settore pubblico e
e lungo termine- non solo sull’efficienza dei servizi pubbli-     quello privato, quali l’appalto pre-commerciale, il concorso
ci, ma soprattutto sulla capacità d’innovazione e sulla           di progettazione, il dialogo competitivo e le procedure
competitività delle imprese europee, ingenerando un ciclo         negoziate con o senza bando.
virtuoso capace di attrarre investimenti significativi, e
soprattutto, di generare nuova occupazione.                       Le forme di procurement innovativo appena menzionate
Va da sé che in tempi di forte crisi, soprattutto occupazio-      trovano già una compiuta disciplina nel D.lgs. n.
nale, in cui stiamo vivendo, la prospettiva assume un rilie-      163/2006, c.d. “Codice Appalti”, ad eccezione
vo peculiare e lo smart procurement acquisisce un partico-        dell’appalto pre-commerciale.
lare appeal che incuriosisce non solo gli addetti ai mestieri.    Quest’ultimo, infatti, viene introdotto dal c.d. “Decreto
                                                                  Crescita 2.0.” (art. 19 D.L. 179/2012) che lo associa ai
La disciplina                                                     grandi progetti strategici di ricerca ed innovazione con-
                                                                  nessi alla realizzazione dell’Agenda Digitale Italiana7, al
Ma vediamo qual è l’impianto normativo che sorregge               programma europeo Horizon 2020 e all’obiettivo di favo-
l’istituto.                                                       rire lo sviluppo di comunità intelligenti.

Come spesso accade, l’innovazione, anche normativa è di           Nonostante la previsione, il Decreto Crescita 2.0 non di-
matrice europea: la nuova Direttiva sugli appalti pubblici        sciplina la procedura dell’appalto pre-commerciale, ragio-
n. 2014/24/UE, approvata lo scorso 15 gennaio 2014 dal            ne per la quale la relativa applicazione risulta ancora poco
Parlamento europeo, ha dedicato infatti proprio ai parte-         diffusa in Italia. E’ il caso di osservare, tuttavia, che il Co-
nariati per l’innovazione una specifica disposizione: l’art.      dice Appalti è destinato a subire, nei prossimi mesi, una
31. Ai sensi di tale norma, in un primo momento,                  profonda riforma in attuazione delle nuove direttive euro-
l’amministrazione aggiudicatrice si limita ad individuare         pee n. 2014/24/UE (direttiva sugli appalti pubblici) e
nel bando di gara le esigenze di prodotti, servizi o lavori       2014/23/UE (direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di
che devono essere soddisfatte ed i requisiti minimi degli         concessione). Il testo delega della riforma del codice (che
offerenti; solo successivamente essa avvia una procedura,         dovrà essere completata entro aprile 2016) è già pronto e
articolata in più fasi, in cui esamina le proposte presentate     comporterà una semplificazione delle procedure e proprio
dagli offerenti interessati e ne negozia con loro le caratte-     una maggior apertura nei confronti delle piccole e medio
ristiche specifiche che condurranno all’accordo sulla pro-        imprese.
posta finale, che verrà aggiudicata esclusivamente sulla
base del miglior rapporto qualità/prezzo.

In estrema sintesi, il partenariato per l’innovazione consi-      7
                                                                    L'Agenda Digitale Italiana (ADI) è stata istituita il primo marzo 2012 con
                                                                  decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro per
ste in una procedura, articolata in più fasi, ciascuna delle      la pubblica amministrazione e la semplificazione; il Ministro per la coesione
quali viene scandita da uno stretto dialogo con i concor-         territoriale; il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro
renti con i quali si è deciso di stipulare il contratto di par-   dell'economia e delle Finanze. Nel Decreto Crescita 2.0. sono previste le misure
                                                                  per l'applicazione concreta dell'ADI. I principali interventi sono previsti nei
                                                                  settori: identità digitale, PA digitale/Open data, istruzione digitale, sanità
6
    (COM (2007) 799                                               digitale, divario digitale, pagamenti elettronici e giustizia digitale.

                                                                                                                                                             7
Smart City & Innovation                                                                                                                 Edizione: Giugno 2014

In ogni caso, in considerazione anche delle esigenze con-                        Il campo di applicazione dell’appalto pre-commerciale è
tingenti di razionalizzare, velocizzare e dare impulso alle                      limitato ai servizi di ricerca e di sviluppo: può coprire attivi-
opere pubbliche, l’attuale Governo ha già avviato un per-                        tà che vanno dalla ricerca all’elaborazione di soluzioni, alla
corso di riforma che nei prossimi mesi dovrebbe porre in                         messa appunto di prototipi fino allo sviluppo iniziale di
essere alcune riforme che prevedono la semplificazione                           quantità limitate di primi prodotti o servizi in forma di
delle formalità delle procedure di gara, nonché la disin-                        serie sperimentale, ma non invece attività di sviluppo
centivazione del contenzioso in materia di appalti, di re-                       commerciale.
cente additato quale uno dei principali responsabili dei
ritardi nell’esecuzione dei contratti pubblici.                                  L’intera procedura è multistadio, ovvero presenta più fasi
                                                                                 con funzione preparatoria, in cui le diverse imprese con-
In attesa di vedere quindi come verrà riformato il nuovo                         corrono contemporaneamente proponendo di volta in
Codice Appalti e come il dialogo competitivo, il concorso                        volta soluzioni alternative per soddisfare le richieste del
di progettazione e le altre procedure negoziate saranno                          committente pubblico, o come spesso accade, per risolve-
disciplinati, vale la pena puntare l’attenzione sulla forma                      re problematiche di rilevanza sociale.
di smart procurement più all’avanguardia: l’appalto pre-
commerciale.                                                                     Nel PCP, si applica la condivisione di rischi e benefici:
                                                                                 l’acquirente pubblico non riserva al proprio uso esclusivo i
L’appalto pre-commerciale: una grande sfida per                                  risultati delle attività di ricerca e sviluppo, ma condivide i
l’Europa                                                                         rischi e i benefici (compresi i diritti di proprietà intellettua-
                                                                                 le) con le imprese partecipanti. Ad esempio, nel caso in cui
Con il termine appalto pre-commerciale o “Pre-                                   dall’esecuzione delle attività derivino diritti di brevetto o
Commercial Public Procurement (PCP)” si intende una                              simili, la stazione appaltante e l’impresa ne saranno conti-
forma di partenariato relativa alla fase di ricerca e di svi-                    tolari. Tale condivisione dei risultati deve avvenire alle
luppo, che si colloca in un momento antecedente alla                             condizioni di mercato: occorre cioè che l’indicazione della
commercializzazione dei prodotti o dei servizi e che pre-                        spesa prevista dalle imprese offerenti per raggiungere gli
suppone una condivisione dei rischi e dei benefici tra il                        obiettivi innovativi non sia superiore al prezzo di mercato.
committente pubblico ed i partner privati.
                                                                                 Un aspetto essenziale del PCP è la sottrazione di tale pro-
Un recente studio dell’Università di Manchester8 ha defini-                      cedura all’applicazione delle Direttive europee e della
to il pre-commercial procurement, a livello generale, come                       disciplina del Codice Appalti9 e delle relative formalità.
quel tipo di sistema di aggiudicazione di servizi di ricerca e                   Tuttavia, come stabilito dalla Commissione Europea10, il
sviluppo che combina l’appalto pubblico a condizioni                             PCP rimane assoggettato ai principi di alto rango: econo-
peculiari relative al diritto di proprietà e ai pagamenti dei                    micità, efficacia, imparzialità, trasparenza, parità di trat-
prodotti / servizi oggetto di gara.                                              tamento e proporzionalità.

Il PCP comporta lo sviluppo di nuove soluzioni non ancora                        Per rispettare tali principi e non falsare la concorrenza dei
disponibili sul mercato al fine di acquistare il prodotto o il                   mercati, la procedura dell’appalto pre-commerciale deve
servizio finale di cui l'amministrazione aggiudicatrice potrà                    quindi garantire che (i) l’assetto relativo alla condivisione
beneficiare soltanto in una fase successiva.                                     dei rischi dei benefici venga preventivamente determinato,
Già da queste definizioni pare evidente un dato di netta                         ad esempio, definendo già nei documenti di gara i diritti e
differenziazione del PCP con le procedure tradizionali ed                        gli obblighi delle parti, anche in relazione diritti di proprie-
in particolar modo con il dialogo competitivo. Ed infatti, se                    tà intellettuale, e fornendo indicazioni sul prezzo; (ii)
l’appalto pre-commerciale attiene a questioni di particola-                      l’affidamento sia preceduto da un invito ad almeno cinque
re complessità e consiste in un confronto aperto con i                           imprese ai sensi dell’art. 27 del Codice Appalti; (iii) la fase
partner privati proprio come il dialogo competitivo, lo                          finale metta in competizione almeno due operatori com-
stesso si differenzia da quest’ultimo in quanto le soluzioni                     merciali; (iv) siano prefissati i tempi dell’intera procedura
proposte non sono ancora disponibili sul mercato.                                nel rispetto dei principi di imparzialità ed economicità 11.
Agli operatori commerciali nell’appalto pre-commerciale
viene richiesta quindi una forte capacità creativa ed inno-
vativa, ma non una capacità produttiva ed industriale.
                                                                                 9
                                                                                    L’art. 19, comma 1 lett. f) del Codice Appalti esclude dall’applicazione del
                                                                                 Codice Appalti “i contratti pubblici concernenti servizi di ricerca e di sviluppo
Analizziamone più precisamente le caratteristiche.                               diversi da quelli i cui risultati appartengono esclusivamente alla stazione appal-
                                                                                 tante , perché li usi nell’esercizio della sua attività, a condizione che la presta-
                                                                                 zione del servizio sia interamente retribuita da tale amministrazione”.
                                                                                 10
                                                                                     Comunicazione della Commissione europea del 30.12.2006 “Disciplina
8
  Review of Pre-commercial Procurement Approaches and effects on Innova-         Comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innova-
tion- Compendium of evidence on the Effectiveness of Innovation Policy           zione”, 2006/C323/01.
Intervention, Manchester Institute of Innovation Research, Manchester Business   11
                                                                                     Cfr. sul punto Michele Nulli, “Gli Appalti Precommerciali”, Osservatorio
School, University of Manchester                                                 Appalti, Università di Trento

                                                                                                                                                                        8
Smart City & Innovation                                                                                                                   Edizione: Giugno 2014

L’appalto pre-commerciale come soluzione concreta                                   tirarsi indietro. L’applicazione più ampia dell’appalto pre-
per l’innovazione?                                                                  commerciale potrebbe infatti creare mercati di grandi
                                                                                    dimensioni ed offrire un forte impulso al processo di inno-
Alla luce di tali considerazioni, pare evidente che l’appalto                       vazione del Paese.
pre-commerciale risponde pienamente all’obiettivo euro-
peo di garantire maggior flessibilità nelle procedure di                            Contatti per ulteriori informazioni
appalto, evitando meccanismi che sarebbero troppo com-
plessi ed inadeguati per lo sviluppo di “comunità intelli-
genti”.

Tuttavia, se in Paesi come la Cina, il Giappone e gli Stati
Uniti gli appalti pre-commerciali costituiscono ormai stru-
menti diffusi per risolvere problemi sociali concreti, come
ad esempio, il trattamento dell’inquinamento dei suoli o la                         Tiziana Fiorella
diagnosi precoce di malattie, in Europa, e soprattutto in                           Avvocato
Italia, stentano a decollare. Infatti, il settore pubblico degli
                                                                                    Tel.: +39 (02) 6 32 88 41
Stati Uniti spende 50 miliardi di dollari all’anno per gli
                                                                                    E-Mail: tiziana.fiorella@roedl.it
appalti pre-commerciali, una somma venti volte superiore
a quella spesa in Europa12. Tuttavia, e’ stato dimostrato
da studi della Commissione Europea come tale gap di
competitività tra USA e UE potrebbe essere colmato se
soltanto il 2,5 % del PIL europeo fosse destinato alla ricer-
ca e sviluppo e quindi agli appalti pre-commerciali.

In effetti, già nel 2006 la Comunicazione della Commis-
                                                                                    Elena Urbani
sione europea13 sottolineava l’importanza di sfruttare le
                                                                                    Dottoressa
opportunità offerte dagli appalti pre-commerciali per
                                                                                    Tel.: +39 (02) 6 32 88 41
accrescere la capacità d’innovazione dell’Unione Europea.
                                                                                    E-Mail: elena.urbani@roedl.it
Cosa frena allora lo sviluppo di tali strumenti?

Alla base di tale ritardo possono individuarsi molteplici
fattori: l’incertezza normativa e la mancanza di regole                             > “Watify-Stimulating digital entre-
procedurali chiare, l’insufficienza di risorse finanziarie e la
difficoltà di adozione del PCP. A tale ultimo proposito,
                                                                                      preneurship”: un programma al ser-
basti pensare che circa il 70% dei progetti di ricerca e                              vizio dello sviluppo imprenditoriale
sviluppo finanziati non si traducono in successo commer-
ciale14. Non resta quindi che auspicare che tali ostacoli                           di Carlo Impalà, Rödl & Partner Milano
vengano superati affinché l’appalto pre-commerciale trovi
una concreta e definitiva applicazione in UE e nel nostro                           Il 29 aprile scorso, la Commissione europea, in collabora-
Paese.                                                                              zione con DIGITALEUROPE ed EBN15, ha ufficialmente
                                                                                    lanciato la nuova iniziativa denominata Watify-Stimulating
La crescente attenzione del legislatore europeo e italiano                          digital entrepreneurship16 nel tentativo di “accelerare la
verso tale strumento, al centro delle ultime riforme legisla-                       creazione di posti di lavoro in materia di imprenditorialità
tive, e soprattutto le risorse finanziarie già stanziate in                         digitale” in Europa ed eliminare i dubbi e le paure che
Europa per favorire la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione                         bloccano startup, grandi e piccole imprese che fanno
lasciano intanto ben sperare per una diffusione sempre                              dell’innovazione digitale un mezzo di sviluppo e crescita.
più convinta dell’appalto pre-commerciale.                                          Il progetto - che durerà circa due anni - prevede il coinvol-
                                                                                    gimento di esperti chiamati a supportare l'imprenditoria
Di certo la sfida è ambiziosa, ma i premi e gli obiettivi in                        digitale in Europa attraverso la messa a disposizione di
gioco, di sicuro interesse pubblico, sono troppo elevati per                        linee guida per l’uso di tecnologie digitali, le quali eviden-
12
   Comunicazione del 14 dicembre 2007 “Appalti pre- commerciali: promuove-
re l’innovazione per garantire servizi pubblici sostenibili di elevata qualità in   15
                                                                                       EBN è una rete di circa 150 centri europei d'impresa e innovazione -
Europa” , SEC (2007) 1668.
                                                                                    Business and Innovation Centres (BIC) e di altre 100 organizzazioni
13
   Cfr. Comunicazione “Mettere in pratica la conoscenza: un’ampia strategia
                                                                                    finalizzata a sostenere la creazione di attività industriali innovative e a
dell’innovazione per l’UE”, COM (2006) 502.
                                                                                    favorire lo scambio di informazioni ed esperienze garantendo l'inqua-
14
   Dott.ssa Sara Bedin, esperta UE in materia di procurement pubblico di
                                                                                    dramento e la formazione dei BIC.
innovazione, intervento al Convegno Forum Pa del 28 maggio 2014, in Roma.

                                                                                                                                                                  9
Smart City & Innovation                                                                                   Edizione: Giugno 2014

zieranno e consentiranno di evitare gli ostacoli che impe-       municazione (ICT) per favorire l’innovazione, la crescita
discono sia la creazione di nuove imprese sia lo sviluppo di     economica e il progresso del sistema di imprese europee.
imprese già attive nel settore.
                                                                 Quadro di riferimento ed altre azioni dell’Unione
E’ noto, infatti, che le nuove attività stabilite sul web ten-   Europea in ambito digital
dono a crescere e fallire più celermente delle imprese più
tradizionali, in quanto tutto ciò che le concerne si manife-
                                                                 Il Programma Watify ricade nell’ambito di una più ampia
sta in scala esponenziale, il che significa che hanno sì utili
                                                                 campagna pan-europea di sensibilizzazione e di “eMento-
più elevati, ma che sono anche esposte a rischi maggiori,
                                                                 ring” per stimolare nuove idee di business utilizzando le
considerato l’ecosistema complesso e in rapida evoluzione
                                                                 tecnologie digitali. Tale campagna, a sua volta, si inquadra
in cui si trovano a dover operare. Ecco perché il program-
                                                                 all’interno del Piano d’Azione per l'Imprenditorialità 2020
ma Watify-Stimulating digital entrepreneurship mira a
                                                                 attraverso il quale la Commissione europea ha intenzione
fornire una sorta di ampio sistema di tutoraggio per chi
                                                                 di stimolare l’utilizzo “intelligente” delle ICT come veicola-
intende intraprendere nuove iniziative economiche in
                                                                 tore di imprenditorialità, sviluppo economico ed occupa-
ambito digital.                                                  zione.

L’applicazione pratica del Programma prevede, infatti, la
creazione di una piattaforma interattiva promossa dalla          Si legge, infatti, nel Piano d’Azione che un miglior uso
Commissione europea - alla quale si potrà accedere trami-        delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
te il sito http://ec.europa.eu/enterprise/dem/watify - volta     (ICT) può costituire la fonte principale per la crescita delle
a far conoscere e mettere online le migliori practice nel        economie nazionali e che le stesse piccole e medie impre-
settore dell’innovazione digitale e a mostrare come sia          se europee crescono a un ritmo da due a tre volte più
possibile dar vita a nuovi modelli di business online.           celere quando adottano le ICT.
                                                                 Gli imprenditori web necessitano quindi di misure di so-
I case studies di successo illustrati e discussi nella piatta-   stegno ad hoc che rafforzino strutturalmente l’ecosistema
forma saranno oggetto di una serie di iniziative formative       per le startup sul web.
che, attraverso la collaborazione di enti pubblici e privati,
consentirà di dare vita ad una sorta di tutoraggio per           In tale ottica, tra le altre azioni avviate dall’UE per inco-
imprese e start-up digitali.                                     raggiare lo sviluppo del settore si segnala:

In particolare, la piattaforma fornirà un meccanismo di               “Startup Europe” che mira a rafforzare il contesto
controllo per esaminare le principali tendenze nel mondo               imprenditoriale sul web e nel campo delle ICT:
dell’imprenditorialità digitale assicurando informazioni su
iniziative a sostegno degli imprenditori digitali, relazioni              -    rafforzando i legami tra le persone, le im-
sulle opportunità di business e tecnologie digitali, nonché                    prese e le associazioni che costruiscono e
informazioni di tipo statistico.                                               scalano l’ecosistema di startup (ad esempio,
                                                                               il Web Investors Forum, l’Assemblea Accele-
In questo modo, start-up, imprese già consolidate, enti                        rator, la Rete crowdfunding, etc.);
pubblici, e persino coloro che assistono gli imprenditori
digitali saranno in grado, anche per merito di tale iniziati-             -    ispirando gli imprenditori e fornendo loro
va, di individuare più facilmente le opportunità esistenti                     nuovi modelli di ruolo (ad esempio, Startup
nei diversi ambiti dell’innovazione digitale (quali, ad                        Manifesto, the Startup Europe Roadshow);
esempio, mobile, social, cloud computing, analisi dei dati,
digitalizzazione della produzione, prototipazione e test di               -    celebrando nuove e innovative startup (con
prodotti industriali, così come tecnologie collaborative).                     Tech All Stars e Europioneers), aiutandole ad
L’importanza di Watify è dimostrata dall’attività di suppor-                   espandere il proprio business (Startup Euro-
to e di coordinamento che ANITEC - l’associazione che                          pe Partnership, ACE Acceleration Program-
rappresenta l’industria del settore delle telecomunicazioni,                   me), e dando loro l’accesso ai finanziamenti
informatica ed elettronica di consumo in Europa - si è                         nell’ambito di HORIZON 2020.
impegnata a realizzare a livello nazionale, interessando e
coinvolgendo imprenditori, esperti del settore e investitori          Il dialogo aperto con le principali parti interessate e
in società innovative, con l’obiettivo di trovare le giuste            la ricerca “Fare Business nell’era digitale”, che ha
sinergie per dare un forte impulso al progetto.                        individuato le principali tendenze tecnologiche e ha
                                                                       proposto una strategia basata su cinque pilastri e 21
Ciò consentirebbe, altresì, di sfruttare maggiormente il               Raccomandazioni da attuare a livello nazionale e re-
potenziale delle tecnologie dell’informazione e della co-              gionale.

                                                                                                                                  10
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     Il “Digital Entrepreneurship Monitor”, ovvero uno           no tempestivamente fiutato le enormi potenzialità di que-
      strumento per monitorare le principali tendenze             sto mercato. Che i dispositivi informatici potessero colle-
      tecnologiche e di mercato, le opportunità di busi-          garsi fra loro attraverso reti wireless e bluetooth non stu-
      ness emergenti, i nuovi modelli di business e il loro       pisce più nessuno, ma che una simile rete potesse esten-
      impatto sull'economia europea, nonché le iniziative         dersi fino a inglobare oggetti di uso decisamente comune
      politiche nel settore in tutta Europa.                      e consentire agli stessi di servire, intuitivamente, la nostra
                                                                  quotidianità è quasi difficile da realizzare, anche per colo-
     L’avvio a febbraio 2014 di un Forum Strategico Poli-        ro che – come chi scrive – a 8 anni inviavano la loro prima
      tico sull’Imprenditoria Digitale per assicurare una         e-mail.
      buona governance politica nel settore digitale.
                                                                  I sistemi domotici cedono il passo agli smartphone, per-
Si evidenzia, infine, che tutte le azioni sopra richiamate si     mettendo l’estensione fisica di internet. E se Google ac-
inseriscono in un più ampio quadro di strumenti di finan-         quista per oltre 3 miliardi di dollari Nest Labs (azienda
ziamento europei e nazionali che vedono tra gli interventi        attiva nella domotica), Apple lancia il suo “Home kit”, un
finanziabili i progetti mirati a migliorare l’uso delle tecno-    sistema per facilitare l’integrazione e il controllo di oggetti
logie dell'informazione e della comunicazione (ICT); in           domestici.
particolare, l’ICT rappresenta uno dei tre pilastri (insieme a
trasporti ed efficientamento energetico) su cui è incentra-       Mentre Gartner Inc., multinazionale americana leader nel
ta l’attività di finanziamento comunitario di Horizon 2020.       settore della ricerca e della consulenza sull’IT, sostiene che
                                                                  entro il 2020 saranno circa 26 miliardi i dispositivi connessi
Contatti per ulteriori informazioni                               l’uno con l’altro nel mondo, un recente studio della
                                                                  School of Management del Politecnico di Milano (curato
                                                                  dall’Osservatorio Internet of Things) evidenzia che in Italia
                                                                  sono già 6 milioni gli oggetti interconnessi tramite mobile
                                                                  (ben un milione in più rispetto al 2012), per un ammonta-
                                                                  re innumerevole di dati scambiati.

                                                                  Insomma, l’Internet delle cose ha iniziato a modificare le
Carlo Impalà                                                      modalità di approccio alla quotidianità sociale, familiare e
Avvocato                                                          professionale di miliardi di persone, migliorandone gli
Tel.: +39 (02) 6 32 88 41                                         standard. A tale progresso si accompagna un’inevitabile
E-Mail: carlo.impala@roedl.it                                     compressione del diritto alla riservatezza, messo a costan-
                                                                  te repentaglio dall’esigenza- non sempre del tutto consa-
                                                                  pevole- della condivisione. Ecco perché il Garante per la
                                                                  Protezione dei Dati Personali ha pubblicato alcune indica-
                                                                  zioni sui comportamenti da adottare quando si utilizzano
> Internet of things e le istruzioni del                          smartphone e tablet, al grido di “Fatti smart! Le indicazio-
  Garante Privacy                                                 ni del Garante per tutelare la tua privacy quando usi
                                                                  smartphone e tablet”.
di Valerio Rugge e Elena Urbani, Rödl & Partner Milano
                                                                  In primo luogo, il Garante raccomanda di non conservare
“Gli manca solo la parola…”. Chi l’ha detto? O meglio,            su smartphone e tablet informazioni di carattere riservato,
chi potrà più dirlo? Oggetti inanimati che condividono            come ad esempio password o codici di accesso, che po-
informazioni e dialogano fra loro, questo è Internet delle        trebbero essere smarrite, rubate o clonate. Per proteggere
cose (o secondo la terminologia anglosassone “Internet of         i propri dati il Garante raccomanda poi di utilizzare sem-
things”, o IoT). Ciò che nel nostro pensiero continuiamo          pre un codice PIN, un codice di blocco per i momenti in
ad associare al futuro è, in realtà, già parte della nostra       cui cellulari o tablet restano incustoditi e, in ogni caso, di
quotidianità: perché attendere il tram 7 minuti se è il tele-     conservare il codice IMEI ovvero il codice che si trova sulla
fonino a ricordarti quando devi uscire di casa? Perché            scatola del prodotto e che consente di bloccare il disposi-
preoccuparsi della spesa nel weekend se è il frigorifero a        tivo a distanza in caso di furto o smarrimento.
monitorare la scadenza dei cibi? Se poi conosce i tuoi
gusti e i tuoi orari, può collegarsi wi-fi e ordinare la spesa    Per la navigazione in internet i consigli sono quelli di:
a casa. Basta un click. No, neppure più quello.                   leggere attentamente ed eventualmente personalizzare le
                                                                  impostazioni privacy e le condizioni d’uso dei servizi; in-
Negli ultimi anni si è assistito al proliferare di soluzioni di   stallare software di sicurezza che prevengano l’attacco di
smart living offerte dai grandi player dell’hi-tech che han-      virus o le intrusioni da parte di pirati informatici; verificare

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che le reti wi-fi gratuite nei locali pubblici siano protette     > Smart Mobility e Intelligent Transport
da protocolli di scambio dati criptati.
Se si scaricano applicazioni sullo smartphone o sul tablet,         System (ITS): il futuro passa da qui
secondo il Garante della Privacy, si dovrebbero seguire
due ulteriori indicazioni: (i) evitare le fonti sconosciute,      di Paolo Peroni e Dario Acerra, Rödl & Partner Milano
utilizzando sempre i market ufficiali o comunque verifi-
cando, se possibile, l’affidabilità della fonte ufficiale; (ii)   In tutto il mondo, sono in costante crescita il numero dei
controllare se l’applicazione richiede l’accesso a contenuti      viaggiatori e la quantità di merci trasportate.
presenti sullo smartphone o sul tablet come, ad esempio,          L’International Transport Forum (OECD) prevede che il
foto, video e contatti in rubrica e leggere con attenzione        traffico globale, tra il 2000 e il 2050, aumenterà di tre o
le condizioni d’uso del servizio, per evitare di dover pagare     quattro volte. In questo contesto, le città stanno affron-
servizi non richiesti e soprattutto di veder esposte le in-       tando sfide difficili: già oggi si concentra nelle realtà urba-
formazioni di carattere personale.                                ne una larga parte della produzione e della popolazione,
                                                                  con ovvie conseguenze negative su tutti gli indicatori del
Occorre infine evitare di cliccare link presenti in e-mail,       sistema dei trasporti: sicurezza, congestione, inquinamen-
sms e messaggistica istantanea, perché si potrebbero              to. La sola congestione del traffico costa tra il 2% e il 3%
inconsapevolmente accettare comunicazioni indesiderate.           del PIL nazionale, contro una media europea dell’1%.
Come si comprende, le linee guida del Garante della Pri-
vacy si limitano a semplici accorgimenti quotidiani da non        Gli studi riferiscono che il processo di urbanizzazione già
sottovalutare e cui attenersi scrupolosamente.                    in corso si intensificherà, portando la popolazione urbana
                                                                  a più del 70% del totale già nel 2050. La domanda di
Tuttavia considerata l’estensione, ormai capillare                mobilità per passeggeri e merci crescerà sempre di più, a
dell’internet of things, l’auspicio è che il Garante interven-    causa del miglior tenore di vita e delle nuove caratteristi-
ga al più presto e che la tutela della privacy applicata a        che socio-economiche (il tasso di motorizzazione è in
smartphone e tablet si traduca presto in un vero e proprio        rapida crescita in molti Paesi e si prevede che, in alcuni
provvedimento idoneo a fornire rilevanza giuridica ai rela-       casi, possa aumentare anche del 350%).
tivi principi con conseguente maggiore tutela dei dati
degli utenti dell’IoT.                                            In Italia, il 70% degli spostamenti quotidiani implica un
                                                                  tragitto di meno di 10 km e il 50% avviene all’interno dei
Contatti per ulteriori informazioni                               comuni. Inoltre, il 76% degli incidenti si verifica in ambito
                                                                  urbano e i problemi di congestione del traffico e di supe-
                                                                  ramento delle soglie di qualità dell’aria interessano prima-
                                                                  riamente proprio le città.
                                                                  Le trasformazioni economico-sociali in corso produrranno
                                                                  un’ulteriore crescita della domanda di mobilità e, soprat-
                                                                  tutto, un cambiamento radicale nelle abitudini dei cittadi-
                                                                  ni. D’altronde, la competitività degli Stati e dell’intera
                                                                  Unione Europea dipende moltissimo dalla qualità e dalla
Valerio Rugge
                                                                  vivibilità delle proprie città. Le città italiane scontano forti
Dottore
                                                                  ritardi e carenze strutturali rispetto alle dotazioni e alla
Tel.: +39 (02) 6 32 88 41                                         qualità dei servizi di mobilità delle città europee con carat-
E-Mail: valerio.rugge@roedl.it                                    teristiche comparabili, in particolare, per quanto riguarda i
                                                                  sistemi di trasporto pubblico, della sosta e della mobilità
                                                                  ciclopedonale. Ritardi che – verosimilmente - non potran-
                                                                  no essere colmati nel breve termine, anche per la gravità
                                                                  della crisi economica, e che rendono ancor più urgente,
                                                                  quasi indifferibile, l’adozione di soluzioni più rapide, fles-
                                                                  sibili e, in una parola, più “smart”.

Elena Urbani                                                      Ripensare la mobilità
Dottoressa
Tel.: +39 (02) 6 32 88 41                                         Di fronte a un simile scenario, occorre ripensare la mobili-
E-Mail: elena.urbani@roedl.it                                     tà nel suo complesso, in modo da rispondere ai nuovi
                                                                  bisogni attraverso formule più flessibili, efficaci e sicure.
                                                                  L’obiettivo è re-inventare un modello urbano capace di
                                                                  migliorare la qualità della vita dei cittadini, rendendo più
                                                                  “facile” e veloce muoversi, con l’effetto virtuoso di libera-

                                                                                                                                     12
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