Si spengono le luci del San Paolo - Associazione Italiana Napoli Club
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Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli ClubAnno XIVNr.194 del 19/05/2019 Si spengono le luci del San Paolo
Direttore responsabile:Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Saverio Passaretti(presid.A.i.n.c),Francesco Basile,Fabrizio Piccolo, Bruno Marra,Armando Lupini,Fabio Rea,Raffaele Castiello,Carlo Longobardi,Vincenzo Rea Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 5/12/2007
Ultimo atto al San Paolo Saverio Passaretti Cala il sipario sul campionato calcistico concesso al San Paolo 4 pareggi e due 2018/19 ed il Napoli ospita al S. Paolo l’Inter sconfitte. di Spalletti, una stagione di transizione quella Non c’è da aspettarsi, dunque, un Napoli degli azzurri al primo anno della conduzione arrendevole, nonostante le motivazioni di Mister Carlo Ancelotti. decisamente inferiori a quelle dei rivali. Statisticamente non possono segnalarsi L’Inter, dal canto suo, in trasferta non brilla miglioramenti rispetto alle precedenti per regolarità: ha conquistato 9 successi, 4 annualità, unico risultato una tranquilla pareggi e 5 sconfitte fuori dalle mura amiche. qualificazione in Champion, per chiudere Dal fronte dei tifosi ci si aspetta la solita dignitosamente occorre trarre il massimo in folcloristica scenografia di chiusura, uno queste due ultime gare sia per ben figurare stadio risistemato grazie all’occasione che per acquisire nuove certezze “Universiadi” sarà la vera novità del momento nell’organizzazione del gioco. nella speranza che il restyling prosegua L’ostacolo più arduo è sicuramente la sfida anche nei settori non in vista. coi nerazzurri impegnati a conquistare un Tutto pronto … ma consentitemi … con una posto in Europa in una bagarre finale che nota di profonda tristezza legata alla vede ben sei squadre in sei punti e sotto il prematura scomparsa di Paolo Serretiello Vesuvio si impegneranno al massimo per grande professionista del settore dare un senso ad una stagione altalenante. comunicazione, patron di Radio Marte Gli uomini dalle caratteristiche più svariante sempre al fianco degli azzurri. sono presenti in formazione da Ivan Perisic a Scompare un amico dal carattere Matteo Politano per concludere con Mauro apparentemente burbero ma con una grande Icardi che sarebbe pronto al rientro l’argentino cuore ! non ha vissuto un momento felicissimo e il Ciao Paolo non sarai dimenticato ! reintegro nell’organico è stato accompagnato da un blocco psicologico che ha rallentato il cammino nella graduatoria dei goleador ed ha fatto spegnere la vena realizzativa. La struttura offensiva dei nerazzurri può creare serie difficoltà alla retroguardia di Ancelotti. Gli azzurri dovranno limitare le discese dei velocisti, arginare il gioco in costruzione dei centrocampisti avanzati e monitorare costantemente i movimenti della punta centrale. Il Napoli, però, ha ancora il dente avvelenato dalla partita d’andata, vinta dai milanesi all’ultimo respiro e avvelenata dalle tristi guerriglie extracampo tra tifoserie e dal caso Koulibaly. La squadra di Ancelotti, inoltre, vorrebbe rimpinguare uno score casalingo quest’anno non proprio florido: prima del successo con il Cagliari, gli azzurri non centravano da 3 partite la posta piena tra le mura amiche e nella stagione hanno
Ancelotti la soluzione,non il problema Fabrizio Piccolo Superasse gli 80 punti sarebbe difficile anche (e solo a tratti) Zielinski hanno reso meglio per i critici più nostalgici considerare un rispetto alle ultime stagioni, gli altri chi più chi fallimento la stagione del Napoli ma si sa, non meno hanno fatto tutti peggio e non per colpa c’è peggior cieco di chi non vuol vedere ed sua. Ci sono gli “spremuti” come Mertens e allora rieccoci a dover ascoltare critiche Callejon, ci sono gli inadeguati come Hysaj e malsane su Ancelotti e giudizi severi su un Mario Rui, c’è chi come Allan ha fatto 3 mesi Napoli che ha avuto il solo torto di blindare il da Pallone d’oro e gli altri sotto la media, secondo posto con anni luce di anticipo. Ci hanno deluso Verdi e Diawara, il vero fosse stata quella lotta serrata che oggi tiene Ghoulam non s’è mai visto e Insigne ha sul fuoco adrenalinico tutte le big tranne la litigato più che segnato. Al netto delle belle Juve, c’è da scommettere che tante parole notizie Fabian (calato pur’egli in maniera sarebbero state risparmiate. Ancelotti è stato vistosa) e Meret, uno scenario che avrebbe fin troppo chiaro nelle ultime uscite. Anche potuto portare a una classifica disastrosa. alzando un po’ la voce, all’occorrenza. Perchè con qualsiasi altro allenatore che non Sempre con modi garbati, sia chiaro, ma un fosse stato Ancelotti questo Napoli avrebbe leader calmo sa bene quando deve stare lottato per il quarto posto e stop. Oggi si parla calmo e quando deve fare il leader. Ha di un Napoli che non diverte e che non spiegato perché non ha senso parlare di emoziona, eppure quando (sembra secoli fa) stagione fallimentare, ha contestato le critiche si batteva il Liverpool e si dominava a Parigi alla condizione fisica, ha ribadito di non voler contro il Psg tutti erano pazzi di Re Carlo. cambiare aria e di non essere pentito. Ma è Un’opera incompiuta? Forse sì, perché quello che non ha detto che veramente dà quando il Napoli è uscito dalla Champions, ragione al tecnico azzurro. Il calo del Napoli con la consapevolezza di non poter fino al postArsenal aveva portato a un raggiungere la Juve e con la tranquillità di fuoriuscire di critiche, di rimpianti del passato, non poter perdere il secondo posto, qualcosa di accuse quasi tutte infondate. Ha si è rotto. Ci ha provato Ancelotti a motivare perfettamente ragione Ancelotti quando parla tutti, a cambiare, a far giocare tutta la rosa, a del vero grande rimpianto, l’eliminazione dalla mettere in discussione tutti, ma non è bastato coppa Italia. Era alla portata di questo Napoli, in alcuni momenti ad accendere un l’aver perso – in malo modo – col Milan è encefalogramma che si stava appiattendo, l’unica vera macchia stagionale. Il resto no. mettendo a nudo problemi vecchi per un ciclo Non un secondo posto alle spalle della Juve, che sta finendo. Ora anziché contestare perché il gap attuale – che già si è ridotto l’Ancelotti del primo anno (che per inciso sta parecchio e potrebbe continuare a ridursi è facendo come il suo predecessore al primo figlio anche delle motivazioni venute meno anno, quando pure c’era un certo Higuain) quando si è capito che non ci sarebbe stata bisogna proprio fare il contrario. Aggrapparsi storia. Quando i bianconeri hanno preso il a lui per ricostruire questa squadra, nei volo, la molla che teneva in piedi i sogni muscoli e nell’anima. E state pur certi che scudetto del Napoli sono crollati. Non i quarti riuscirci con un altro tecnico sarebbe stato di Europa League, perché ci sta di perdere difficilissimo. Ancelotti è e soprattutto sarà la con l’Arsenal (e nel recente passato con la soluzione. Non il problema. E i conti si vecchia gestione tecnica il Napoli non ci era faranno ad agosto quando si vedrà che arrivato fino ai quarti). Quello che Ancelotti squadra avrà (ri)costruito. non ha detto e che diciamo noi è questo. Di tutta la rosa azzurra solo Koulibaly e in parte
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Ancelotti,il futuro azzurro nelle mani di Re Carlo Bruno Marra Diceva Ennio Flaiano: “la felicità consiste nel mondo rossonero. Poi il giro trionfale sulle desiderare ciò che si ha”. Perché molto panchine in Europa: Chelsea, PSG, Real spesso si ignora o si banalizza quello che Madrid, Bayern Monaco. E per ogni Nazione abbiamo nella nostra vita. E l’esistenza c’è un trionfo d’autore. azzurra di oggi si chiama Carlo Ancelotti, un Fino ad una estate fa…la storia di noi due. tesoro prezioso che non ha bisogno di “Non sono venuto a pettinare le bambole”. E’ didascalia, perché la sua carriera è scolpita la frase DI Re Carlo che fa il giro dell’emisfero nel marmo come un fregio eterno. azzurro. Quest’anno è stato esplorativo, Un’estate fa, la storia di noi due. Una storia costruttivo e concreto. Il Napoli ha confermato finiva, un’altra cominciava. Terminava il secondo posto ed ha posto le basi per il l’avventura con Maurizio Sarri, in maniera non futuro. Sarà la prima vera stagione semplice e per una decisione pressochè ancelottiana, dopo l’anno zero. Con il unilaterale. “Il Comandante”, come lo sopracciglio alzato fino al cielo. Perché oggi il chiamano in un eterno slancio di Napoli ha il più grande tecnico della nostra romanticismo i tifosi azzurri, pensa, crede e storia, per palmares e nobiltà. La felicità ritiene finito un ciclo. Decide per sé e per i consiste nel desiderare ciò che si ha… suoi, saluta con un lungo inchino la standing ovation del San Paolo e si imbarca oltre Manica. Aurelio De Laurentiis non è il tipo da farsi vacillare i polsi. Guarda avanti e soprattutto guarda in alto. Una telefonata allunga la vita: pronto Carlo, sono Aurelio. “Così, così, così…” direbbe Filumenao Marturano. Il Presidente e il tecnico si raccontano tutto e si capiscono al volo. Ci vediamo alla Filmauro. Uno porta la penna, l’altro porta il contratto. Napoli realizza di avere in pochi giorni l’allenatore più titolato d’Europa. Carlo Ancelotti è un esemplare raro di personaggio sportivo che ha vinto tutto sia da calciatore che da tecnico. A 23 anni lo storico scudetto della Roma del Barone Liedholm, il suo mentore non solo tattico ma anche umano. Poi la sua vita a stelle e strisce. Le stelle sono quelle dell’Impero Berlusconiano, le strisce sono quelle del Milan. Una teca in cui c’è di tutto: scudetti, Coppa dei Campioni, Coppa Intercontinentale. Prima da illuminato centrocampista e poi da sapiente allenatore. Ancelotti diventa il “claime” di successo del
NapoliInter,i precedenti Fabio Rea Napoli ed Inter, autentica “classica” del Calcio Risultati più ricorrenti (i primi 5) italiano, si sfideranno per la 83° volta in Napoli 1 – 0 Inter (14 volte); Napoli 0 – 0 Inter Campania. Gli azzurri vorranno “vendicare” la (12 volte); Napoli 1 – 1 Inter (9 volte); sconfitta dell’andata, quando subirono in 9 e a Napoli 2 – 1 Inter (8 volte); Napoli 3 – 1 Inter tempo scaduto il gol di Lautaro (ancora vivi (6 volte); Napoli 0 – 2 Inter (6 volte) nella mente i “buu” razzisti ai danni di Partita con più reti in assoluto: 7 Koulibaly, sanzionato da Mazzoleni anziché 10/02/1980 Napoli 3 – 4 Inter (19’ e 32’ essere supportato) mentre i nerazzurri Muraro, 22’ aut. Pasinato, 35’ Improta, 57’ cercheranno di conquistare quei punti che Altobelli, 71’ Baresi, 81’ Guidetti) – Serie A mancano per blindare il 3° posto e, dunque, la Vittoria Napoli più recente partecipazione alla prossima Champions. 02/02/2016 – Napoli 3 – 0 Inter (2’ Zielinski, 5’ Qui di seguito alcuni numeri di questo Hamsik, 51’ Insigne) – Serie A attesissimo match: Vittoria Inter più recente Incontri alla 37° giornata 19/01/2016 – Napoli 0 – 2 Inter (74’ Jovetic, 2010/11: 15/05/2011 Napoli 1 – 1 Inter (15’ 92’ Ljajic) – Coppa Italia Eto’o, 46’ Zuniga) Totale incontri: 82 Miglior sequenza di vittorie consecutive Vittorie Napoli: 39 (36 in A, 1 in Div. Naz., 2 in Napoli: 5 Coppa Italia) 25/01/2012 Napoli 2 – 0 Inter (50’ rig. e 93’ Pareggi: 23 (20 in A, 3 in Coppa Italia) Cavani) – Coppa Italia Vittorie Inter: 20 (17 in A, 1 in Div. Naz., 2 in 26/02/2012 Napoli 1 – 0 Inter (59’ Lavezzi) – Coppa Italia) Serie A Reti Napoli: 100 (91 in A, 4 in Div. Naz., 5 in 05/05/2013 Napoli 3 – 1 Inter (3’, 33’ rig. e Coppa Italia) 78’ Cavani, 23’ rig. Alvarez) – Serie A Reti Inter: 79 (69 in A, 4 in Div. Naz., 6 in 15/12/2013 Napoli 4 – 2 Inter (9’ Higuain, 35’ Coppa Italia) Cambiasso, 39’ Mertens, 41’ Dzemaili, 47’ Nagatomo, 81’ Callejon) – Serie A 04/02/2015 Napoli 1 – 0 Inter (93’ Higuain) – Coppa Italia Miglior sequenza di vittorie consecutive Inter: 3 04/02/1940 Napoli 0 – 1 Ambrosiana Inter (78’ Guarnieri) – Serie A 16/03/1941 Napoli 0 – 1 Ambrosiana Inter (42’ rig. Demaria) – Serie A 03/05/1942 Napoli 0 – 1 Ambrosiana Inter (89’ rig. Campanelli) – Serie A Più lunga striscia di imbattibilità (in assoluto) Napoli: 13 partite (9 vittorie – 4 pareggi) Dal 18/02/2001 (Napoli 1 – 0 Inter) al 30/11/2015 (Napoli 2 – 1 Inter) Più lunga striscia di imbattibilità Inter: 5 partite (2 vittorie – 3 pareggi) Dal 30/03/1991 (Napoli 1 – 1 Inter) al 07/05/1995 (Napoli 1 – 3 Inter)
Memoria corta e permalosità immotivata Carlo Longobardi Da qualche giorno le cronache sportive calcistiche Sport ha aggiunto, se possibile, benzina sul sono dominate, tra l’altro, dalle sorti del Palermo fuoco, con i social media che hanno fatto da calcio, le cui disavventure finanziarie hanno detonatore e da distorsore alle parole dette. Per i determinato lo stravolgimento della classifica di detrattori non è assolutamente sufficiente il serie B, oltre a deprimere e mortificare secondo posto mai in discussione e conquistato nuovamente la storica tifoseria della prestigiosa con larghissimo anticipo, non costituisce merito città del sud. I rosanero da tempo sono una Champions giocata ad altissimo livello e che sballottolati da un capo all’altro e costretti a ci ha visti uscire, per pochissimo, per mano della riporre speranze di futuro a molteplici cordate di favorita per la finale, non viene acquisita con presunti imprenditori/prenditori che si rivelano favore la posizione assunta da Don Aurelio sempre spregevoli quanto fasulli faccendieri che proprio nella circostanza citata, nella quale ha fingono, millantano e compiono l’ennesimo buco parlato senza preclusioni o sudditanze di sorta a nell’acqua. Subito dopo, in attesa delle finali delle tutto il gotha presente e con l’auspicata (un coppe europee di club, l’attenzione si è spostata tempo) sfrontatezza, neppure, infine, la sulla Coppa Italia vinta per l’ennesima volta dalla correttezza dei bilanci viene vista con gradimento, Lazio che in questa competizione primeggia la anche quest’ultima circostanza sembra essere classifica degli ultimi vent’anni. Al termine della una caratteristica di poco conto, molto più partita vittoriosa è stato intervistato, come di rilevante porre l’accento sui compensi attribuiti al prammatica, il presidente biancoceleste che ha C.d.A. ben rappresentato l’euforia del momento, Il popolo ferito nell’orgoglio si è ulteriormente dicendosi, altresì, relativamente appagato perché rizzelato quando è stato fatto accenno alla la sua Lazio ancora non riesce a conquistare “discutibile” frequentazione di una parte del tifo l’olimpo del calcio che è la tanto agognata (sia estremista di tutte le squadre, anche se si è detto sportivamente che economicamente) Champions “nei nostri stadi”, si è parlato di questione League. E’ bastato mettere insieme i due eventi “nazionale” e non di specifica problematica per tornare un momento a ieri, quando un napoletana. incontro al Renzo Barbera generava importanti Visto che appare assolutamente inutile qualsiasi timori e produceva delusioni, o quando l’accesso tentativo di spiegazione, chiarimento o parallelo alla seconda coppa continentale sembrava un storico, sarebbe interessante semplicemente traguardo irraggiungibile. Oggi si chiude la ribaltare la domanda: “alla luce dei risultati sportivi stagione, almeno per quanto riguarda le partite acquisiti, tenendo presente il livello straordinario casalinghe, e la domanda frequente che viene di qualità di vita espresso dalle nostre parti e la posta ai sostenitori azzurri è sempre la stessa: lunga fila dei potenziali acquirenti, quali sono le “l’anno calcistico del Napoli è stato fallimentare o aspettative future a parte lo stucchevole quanto no?”. L’interrogativo è collegato, poi, alla infinita fine a se stesso ‘vogliamo vincere’?”. diatriba tra i proDe Laurentiis e i suoi contro, due Nel frattempo ci teniamo – e tanti di noi con anime arroccate ognuna in modo arcigno alle grandissimo piacere i sediolini multicolor, proprie convinzioni, che dovrebbero concorrere una nuova tinteggiatura, un paio di maxi allo stesso obiettivo e che invece stanno schermi, un grande allenatore, una rosa di scavando un solco infinito tra loro buono soltanto prim’ordine e una società sana. A ben venire, ad inquinare uno straordinario ciclo che non ha grande Napoli, grazie per l’ennesima precedenti nella nostra storia. Parlare di fallimento straordinaria stagione. equivale a considerare la follia come elemento di normalità. L’intervento del presidente ad un recente convegno promosso dal Corriere dello
Si spengono le luci del San Paolo tra nuovi colori e solide speranze Francesco Basile In un San Paolo, in fase di restyling, il Napoli stadio dall'Ara e, poi, le meritate vacanze per affronta la sua ultima partita casalinga calciatori e allenatore. Giuntoli e il suo staff stagionale. L'impianto di Fuorigrotta,infatti, sta saranno invece impegnati, fin da subito, a cambiando faccia in vista delle prossime dare il nuovo volto alla squadra, tra cessioni e Universiadi, che si terranno nel capoluogo acquisti; un volto che speriamo assomigli partenopeo il prossimo luglio. Tra le sempre più a quello voluto dal mister, ancora immancabili polemiche proseguono, più consono alla sua idea di gioco, ancora più lentamente, i lavori di ristrutturazione dello proteso alla vittoria finale. stadio, che, nello specifico, negli ultimi giorni, stanno riguardando la sostituzione dei vecchi seggiolini rossi, scambiati dal sole e dal tempo. Particolare sarà l'effetto cromatico fornito dai nuovi seggi, un mix di colori tra giallo, bianco, rosso e azzurro. I primi rappresentare i colori dello stemma della città; l'azzurro, inutile specificarlo. La scelta è stata dettata dalla volontà di avere un effetto cromatico "televisivo", ma senza dimenticare il colore sociale del club e l'effetto di mescolanza tra i colori che può nascondere eventuali vuoti sugli spalti. Ritornando al calcio giocato, l' Inter sarà la prossima e l'ultima avversaria casalinga di quest' annata, la prima di Carletto Ancelotti. Questa partita ha nulla da dire per gli azzurri, ormai matematicamente secondi già da due partite, ha invece una notevole importanza per la squadra di Spalletti, ancora in corsa per piazzare la qualificazione alla fase a gironi di Champions League. In settimana si è anche tenuta la tradizionale cena societaria di fine anno nel solito incantevole scenario di Villa d'Angelo al Vomero: presenti calciatori e consorti, oltreché il presidente, l'allenatore e i vari membri dello staff. "E' stata una annata bellissima grazie al lavoro di tutti voi. Sono entusiasta di aver trovato un allenatore come Carlo che è stato bravissimo a prendervi per mano e a convertirvi a un altro tipo di gioco". Queste le parole di ringraziamento di Aurelio de Laurentiis prima del taglio della torta. In un clima disteso si è salutata, quindi, la stagione 2018/2019, che ha già dato i suoi responsi qualche partita fa. Dopo la sfida con i nerazzurri ci sarà da affrontare il bologna allo
Il Napoli blinda il secondo posto, con Inter e Bologna per prestigio e nuova stagione… Vincenzo Rea La platonica vittoria con la Spal ha regalato al accogliente e moderno. Napoli tre punti importanti per crescita e mentalità e non di certo per la classifica visto che il secondo posto matematico era stato archiviato già con il Cagliari al San Paolo sette giorni prima. In un match quasi amichevole e con la Spal ormai salva gli azzurri hanno mostrato nella trasferta di Ferrara un forte carattere e una positiva voglia di vincere, elementi importanti (e in passato smarriti) in vista della prossima stagione, merce rara in un finale di campionato che rischiava di diventare anonimo e senza gioie. Ancelotti ha ricevuto qualche segnale da elementi che probabilmente meriterebbero di essere confermati, Younes su tutti. Poi è chiaro che dal mercato ci si aspetti parecchio per potenziare un gruppo che nella seconda parte dell’annata ha giocato ad intermittenza con il primo posto lontanissimo e la seconda posizione mai a rischio in verità più per demerito di chi rincorreva che per forza mostrata. Il primo elemento sul quale il mister dovrà lavorare è quello della mentalità: le partite, anche quelle che sembrano non avere storia ed interesse, vanno sempre giocate al massimo della concentrazione e con l’intento di portare a casa l’intera posta in palio. Per rispetto dei tifosi e per mantenere sempre alte le motivazioni in tutte le competizioni. Con Inter e Bologna si giocherà quindi più per la gloria che per reali interessi di classifica, ma ci aspetteremo ugualmente, anche negli ultimi 180’, una squadra motivata e vogliosa di portare i sei punti a casa al di là dell’avversario e dei contorni relativi ad un campionato che chiaramente non avrà più nulla da raccontare per quel che concerne le tinte azzurre. Poi si calerà il sipario su una stagione che ha rappresentato il punto di partenza dell’era Ancelotti. Se lo i tifosi che non aspettano altro per poter ritornare in massa a gremire il san Paolo che si spera il prossimo anno possa diventare anche più
Chi scende,chi sale ed i colori del San Paolo Raffaele Castiello Con largo anticipo rispetto alla fine del gestione finanziaria dell’azienda Napoli da torneo, con un secondo posto ed un parte di De Laurentiis. Tuttavia, ed è bene accesso alla prossima Champions ormai dirlo, le potenzialità del Napoli nel prossimo acquisiti, la giostra targata Napoli ha iniziato torneo , che vedrà ai nastri di partenza oltre il suo giro. Chi scende e chi sale sarà da alla solita Juve tritatutto anche, questo momento l’argomento principale dei probabilmente, un’Inter ringalluzzita dalla vari salotti televisivi, delle testate probabile guida del Conte per eccellenza, giornalistiche e dei siti web tematici che si cresceranno se e solo se la società sarà occupano delle vicende della Napoli capace di mantenere all’ombra del Vesuvio calcistica. La vittoria contro la SPAL è stata alcuni dei calciatori al momento più quasi un contrattempo, un momento di attenzionati : leggasi Insigne, Allan, calcio vero condito da due gol di pregevole Koulibaly. Staremo a vedere, mentre cresce fattura di Allan e Mario Rui, e strepitose anche un’altra attesa legata alle imminenti parate di Ice Man Meret, per iniziare subito Universiadi. Il S. Paolo si sta infatti dopo a puntare gli occhi sul prossimo rifacendo il look tra sontuosi giochi di luci , campionato con, obiettivamente, grande colorati sediolini e supermoderni schermi curiosità di capire quale potrà essere la luminosi con l’obiettivo di restituire ai tifosi dimensione del Napoli dopo il primo vero azzurri uno stadio più comodo e moderno. mercato targato Ancelotti. Tanti i nomi che si Già da domenica, per la sfida con l’Inter di fanno e che si faranno nei prossimi mesi Spalletti alla ricerca della qualificazione in ma, come sempre, bisognerà misurarsi con Champions, qualche effetto del restyling la consolidata strategia societaria che sarà visibile. Finalmente! Con la speranza predilige equilibrio nella danza tra entrate ed che prevalga, a lavori finiti, il senso di uscite. Il campo, galantuomo e veritiero, educazione e civiltà delle persone per sembra comunque aver suggerito nel corso evitare di vergognarci di noi stessi. Per di questa annata ed in relazione al nuovo concludere, un invito a tutti i tifosi, quelli modulo sposato da Ancelotti, quali saranno i veri: il Napoli si ama e non solo in TV. ruoli da rinforzare a discapito di protagonisti Perché vuoi mettere lo sfizio di sedersi su che hanno già da un po' la valigia pronta per un nuovo sediolino giallo e numerato del S. raggiungere altri lidi. Saranno probabilmente Paolo l’anno prossimo? # 4 o 5 i volti nuovi pronti a subentrare ad forzanapolisempre. altrettanti partenti, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare il Napoli sugli esterni di difesa, di alzare la qualità a centrocampo e dare maggior peso ad un attacco che pur contando su un redivivo Milik ha mostrato in tante occasioni, alcune decisive, poca concretezza ed istinto killer. Le premesse sembrano buone visti gli identikit finora filtrati. Tippier, Veretout, Lazzari, Lozano, Fornals, Almendra sembrano rispondere pienamente agli obiettivi di crescita della qualità della rosa secondo la collaudata
La vignetta della settimana Armando Lupini
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