Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi
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Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi A FRASASSI UNA GROTTA FREQUENTATA DALL’UOMO 16.300 ANNI FA: RESTI DI CACCIAGIONE, DI FOCOLARI E UN PROBABILE TUMULO FUNERARIO Camerino, 18 agosto 2020 – Un nuovo studio scientifico presenta un’importante scoperta archeologica fatta in una grotta appartenente al complesso carsico di Frasassi del Comune di Genga nelle Marche. Allo studio del sito, effettuato da un gruppo di ricercatori internazionali guidato da Alessandro Montanari, direttore dell’Osservatorio Geologico di Coldigioco (MC), ha preso parte anche la Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Università di Camerino, col paleontologo Marco Peter Ferretti che ha analizzato i reperti fossili negli scorsi anni.
La ricerca, pubblicata nella Rivista Internazionale di Speleologia, disponibile al link https://scholarcommons.usf.edu/ijs/vol49/iss2/2/, ha permesso la mappatura della cosiddetta “Sala del Fuoco” nella Grotta del Fiume (complesso carsico di Frasassi) e l’analisi di reperti archeologici e paleontologici, come i resti di carbone di almeno quattro focolari, varie ossa di stambecco e manufatti in selce. Il materiale fu scoperto nel 1989 dal Gruppo Speleologico Marchigiano di Ancona e successivamente archiviato dalla Soprintendenza archeologica regionale. Lo mappa della grotta è stata effettuata con moderni strumenti di rilevamento, tra cui scanner laser terrestre e radar a penetrazione terrestre. Le datazioni al radiocarbonio ottenute sui resti di stambecco e sui carboni dei focolari hanno dato un’età di circa 16 mila anni, per cui la Sala del Fuoco rappresenterebbe uno dei pochi siti archeologici italiani datati radiometricamente riferibile all’ultimo Pleniglaciale. Inoltre, la datazione U-Th della calcite da speleotemi ha aiutato a ricostruire l’ambiente ipogeo nel momento in cui era frequentato dall’uomo. I manufatti litici, studiati da Gaia Pignocchi, archeologa di Ancona e coautrice dello studio, testimoniano una rara industria epigravettiana in quest’area dell’Appennino settentrionale. È stato anche rilevato un deposito peculiare di lastre di crosta di speleotemi accatastate in un angolo della caverna, che potrebbe rappresentare un tumulo funerario. L’ipotesi è che la Sala del Fuoco della Grotta del Fiume nel complesso carsico di Frasassi rappresentasse un luogo di culto
utilizzato sporadicamente da pochi rappresentanti di una comunità locale di cacciatori epigravettiani durante l’ultimo periodo glaciale. Il termine Epigravettiano indica una cultura preistorica della fine del Paleolitico superiore, diffusasi in gran parte dell’Europa a partire da circa 20.000 anni fa, durante l’ultima fase glaciale (glaciazione würmiana). L’ambiente in Italia era molto diverso dall’attuale, i ghiacci e le nevi perenni scesero a 1400 m sul livello del mare. L’alto Adriatico emerse a causa della regressione marina. Nelle regioni tirreniche si alternavano paesaggi di steppa arborata a pino, ad aree di rifugio della vegetazione mediterranea. Le regioni adriatiche furono maggiormente esposte alle influenze continentali con ambienti di prateria montana, di tundra e, nelle fasi più aride e fredde, di steppa di tipo asiatico. Stambecchi, camosci, cervi, cavalli e uri rappresentavano la cacciagione preferita delle comunità umane dell’epoca, che si trovano prevalentemente in ripari sotto roccia e all’imboccatura di grotte. Open Day all’UniCam Camerino, 4 agosto 2020 – L’Università di Camerino ha aperto nella giornata di ieri le porte delle proprie strutture nelle sedi di Camerino ed Ascoli Piceno alle ragazze ed ai ragazzi che insieme alle loro famiglie sono venuti a conoscere da
vicino l’Ateneo! Tra le attività di orientamento alla scelta universitaria, infatti, Unicam ha promosso per oggi in presenza l’iniziativa “Unicam Open Day”, nel periodo estivo in cui gli studenti che devono scegliere il percorso universitario hanno bisogno di avere maggiori informazioni e chiarire eventuali dubbi. Nella sede di Camerino, presso il Polo di Informatica ed altre due sedi, nel rispetto delle norme di sicurezza e del distanziamento, gli oltre 370 partecipanti sono stati accolti dal Rettore Claudio Pettinari e dalla delegata all’orientamento Valeria Polzonetti e dopo un saluto di benvenuto ed una presentazione dell’Ateneo, hanno avuto le informazioni relative ai corsi di laurea attivati dalle Scuole di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei prodotti della salute, Scienze e Tecnologie, ai servizi, alle borse di studio ed alle agevolazioni, all’organizzazione della didattica. Hanno poi avuto la possibilità di visitare le strutture, gli alloggi e gli impianti sportivi. Nella sede di Ascoli i partecipanti hanno potute avere tutte e informazioni sui corsi della Scuola di Architettura e Design e sul corso di laurea in Tecnologie innovative per i beni culturali. “Lavoreremo per dare a ciascuno di voi – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari rivolgendosi ai giovani presenti – quello di cui avete bisogno. Per noi non siete e non sarete un numero qualsiasi, siete persone, e se proprio doveste essere numeri, sareste tutti numeri 1!”. “Abbiamo voluto dare alle ragazze ed ai ragazzi e alle loro famiglie – ha proseguito il Rettore Unicam Claudio Pettinari – l’opportunità di venire a conoscerci, di incontrare docenti e studenti, di chiarire dubbi e di avere tutte le informazioni necessarie per scegliere al meglio il percorso universitario.
Dal nuovo anno accademico avremo poi importanti novità nell’offerta formativa con una particolare attenzione alla sostenibilità: è rinnovato il curriculum del corso di laurea in Scienze Geologiche e Tecnologie per l’ambiente, ora di nuovo in lingua italiana, ed istituito il nuovo corso in Ambiente e Gestione sostenibile delle risorse naturali”. Prosegue poi fino al 7 agosto e dal 17 agosto al 4 settembre, sia in presenza che in modalità telematica, presso le sedi Unicam di Camerino, Ascoli Piceno, Matelica e San Benedetto del Tronto, l’iniziativa “Porte aperte in Unicam – estate 2020”. Consulta il programma orientamento_estate2020 porte aperte open day def (1).jpg UNICAM ORIENTA IN ESTATE CON “PORTE APERTE IN UNICAM ESTATE”, DALL’8 LUGLIO AL 7 AGOSTO E DAL 17 AGOSTO AL 4 SETTEMBRE! IN ARRIVO ANCHE OPEN DAY E LABORATORI APERTI!
Per tutte le informazioni dettagliate e per prenotare un appuntamento è possibile consultare il sito orientamento.unicam.it
La montagna per tutti ANCHE UNICAM AL CONVEGNO “LA MONTAGNA PER TUTTI” Camerino, 1 agosto 2020 – Anche l’Università di Camerino ha preso parte al convegno “La montagna per tutti”, tenutosi nel pomeriggio di ieri 31 luglio a Fiuminata e promosso dai Comuni di Fiuminata, Pioraco e Sefro. Nel corso dell’incontro la professoressa Catia Eliana Gentilucci, docente della Scuola di Giurisprudenza di Unicam, ha avuto l’opportunità di presentare la guida “Sentieri
Fruibili delle Marche. 24 percorsi per utenza ampliata”, unica nella regione Marche, realizzata nell’ambito di un progetto educativo e formativo di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, promosso da Unicam in collaborazione con l’ITCG “Antinori” di Camerino, diretto dal prof. Francesco Rosati. Il progetto, che ha visto il coinvolgimento di 40 studenti dell’Antinori, ha avuto l’obiettivo di promuovere un escursionismo aperto alle disabilità promuovendo percorsi ad esse adeguati, ed è stato realizzato anche in collaborazione con il CAI. Lo scorso mese di febbraio si sono svolte lezioni e seminari in aula per gli studenti, così come la verifica dei sentieri, per poi redigere le schede dei 24 percorsi pubblicati nella guida. “L’obiettivo primario del progetto – sottolinea la prof.ssa Gentilucci – è stato quello di avvicinare i ragazzi al territorio, come risorsa e patrimonio da rispettare e valorizzare, e all’inclusione sociale, aspetto fondamentale per un contesto sociale che vuole crescere integrandosi con diverse realtà. Ringrazio tutti coloro che lo hanno reso possibile: questo lavoro, faticoso ed impegnativo, è il frutto di una squadra vincente che ha condiviso, fatto proprio e sviluppato un pezzo dell’iniziativa”.
Cerimonia di proclamazione dei laureati della Scuola di Architettura e Design UniCam Ascoli Piceno – Alle 18.30 di oggi giovedì 30 luglio presso il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno si terrà la cerimonia di proclamazione dei laureati della Scuola di Architettura e Design UNICAM nella sessione estiva 2020/2021
Ancora successi per la ricerca UniCam NUOVI MATERIALI PER BATTERIE AL LITIO PIÙ POTENTI E PIU’ VELOCI Camerino, 29 luglio 2020 – E’ stato pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Advanced Energy Materials un lavoro di ricerca che vede tra gli autori anche il prof. Gabriele Giuli, docente della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, riguardante lo studio di nuovi materiali da utilizzare nelle batterie al litio ricaricabili. Come è noto, le batterie al litio ricaricabili sono presenti non solo in dispositivi di uso comune, ma anche in altri strumenti quali veicoli per automozione. C’è quindi attualmente una forte spinta nel mondo per attività di ricerca su materiali alternativi da poter utilizzare all’interno delle batterie stesse, sia nei materiali da mettere negli anodi e nei catodi che nei materiali da utilizzare come elettroliti, con l’obiettivo di ottenere
maggiori capacità di carica e maggior velocità nella ricarica della batteria stessa. “Il nostro lavoro si è incentrato sulle caratteristiche di uno di questi materiali che potrebb essere utilizzato negli anodi delle batterie al litio: si tratta di un ossido di cerio, che esiste come minerale ma in questo caso è un composto sintetico, che è stato “drogato”, ossia è stato aggiunto, con del ferro. In questo nuovo composto abbiamo riscontrato delle capacità addirittura triple rispetto alla capacità teorica: cioè se questo materiale poteva immagazzinare una certa quantità di corrente, con questa modifica ne immagazzina tre volte tanto”. In questo gruppo di ricerca multidisciplinare e internazionale, composto oltre che da Unicam anche da ricercatori de Helmholtz Institute di Ulm, dal Karlsruhe Institute of Technology e dalla linea italiana del CNR del Sincrotrone di Grenoble, il prof. Giuli si è occupato di coordinare il gruppo che ha studiato la struttura atomica del nuovo materiale, con particolare attenzione ai legami atomici ed al comportamento del cerio e del ferro durante i cicli di carica e scarica della batteria. “Abbiamo osservato – ha proseguito il prof. Giuli – che durante i cicli di ricarica e di conseguente scaricamento, il nuovo materiale è riuscito a non cambiare la struttura, il cerio è passato da tetravalente a trivalente, ed il ferro contenuto nella struttura si è addirittura ridotto da trivalente allo stato metallico senza provocare cambiamenti strutturali nella struttura ospitante. Abbiamo quindi trovato un nuovo meccanismo per il funzionamento delle batterie a litio ricaricabili, Il fine ultimo delle nostre attività di ricerca è quello di trovare materiali che riescano ad immagazzinare più energia possibile e riescano a subire processi di ricarica nel minor tempo possibile: questo nuovo meccanismo di funzionamento delle batterie al litio che abbiamo individuato grazie al nuovo materiale va proprio in
queste due direzioni”. Quest’ultimo lavoro si inserisce nell’ambito delle attività in un filone di ricerca importante per Unicam che vede da tempo coinvolti diversi gruppi di ricerca coordinati oltre che dal prof. Giuli, dal prof. Francesco Nobili della sezione di Chimica e dai professori Andrea Di Cicco e Angela Trapananti della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie. Parte il progetto UniCam Ecpe 43 ricercatori di 10 Stati per favorire la produzione di energia pulita e sostenibile Camerino 28 luglio 2020 – L’Università di Camerino grazie ai Fondi di Ateneo di
Ricerca 2019, promuove attività di ricerca internazionali e favorisce l’aggregazione di ricercatori così da cogliere le più grandi sfide offerte alla società presente e futura. Nel solco tracciato dal programma Horizon 2020 sono stati finanziati, su base competitiva e dopo una procedura di referaggio, progetti proposti da dieci gruppi di ricerca dell’Ateneo. Per la Scuola di Giurisprudenza il progetto selezionato è incentrato sulla transizione energetica e sulla studio di un nuovo fenomeno il “prosumerismo”. Il prosumer è, infatti un consumatore di energia che a sua volta è in grado di produrre energia. L’auto-consumo di energia è già noto e diffuso, anche se soltanto lo scorso anno l’Unione Europea ha adottato una nuova regolamentazione che porterà ad una grande rivoluzione del mercato energetico: si favorirà, infatti, la creazione di comunità energetiche costituite da condomini, quartieri o interi piccoli villaggi in grado di produrre energia pulita attraverso l’uso integrato di tecnologie innovative. Nella società del futuro attraverso tecnologie quali blockchaines, nuove batterie, nuove forme di produzione di energia i consumatori da clienti che pagano bollette potranno divenire “venditori” di energia. Da queste innovazioni discendono nuove sfide: come usare i proventi della vendita? Quali contratti utilizzare per aggregare tra loro proprietari di case di un condominio o di un quartier o di un villaggio? Un team composto da 43 ricercatori provenienti anche da Brasile, Croazia, Francia, Giappone, Regno Unito, Kazakistan, Romania, Spagna, Stati Uniti coordinato dalla Prof.ssa Lucia Ruggeri, cercherà per due anni di trovare soluzioni e risposte. Il gruppo di ricerca lavorerà con un approccio multidisciplinare aggregando competenze di ambito giuridico, socio-economico, medico-legale, informatico e ingegneristico. I ricercatori effettueranno una ricognizione delle esperienze di successo comparando legislazioni e analizzando problemi quali la vulnerabilità e la povertà energetica, forme di criminalità legate al mercato energetico e tipologie di malattie connesse alla povertà energetica. E’ previsto il coinvolgimento di municipalità, associazioni si consumatori e utenti per poter promuovere il passaggio dall’auto-consumo alla produzione di energia a livello diffuso e decentralizzato (il titolo del progetto è, infatti significativamente, “Enabling Conumer to become Prosumer in the Energy transition era”). Nella fase finale del progetto sono previsti incontri che coinvolgeranno in particolare le aree colpite dal sisma del 2016 con la promozione di progetti di creazione di energy community in occasione della ricostruzione.
Importante risultato della ricerca UniCam nell’ambito del nuovo corso di laurea in “Ambiente e Gestione sostenibile delle risorse naturali” Camerino, 28 luglio 2020 – L’Università di Camerino tramite la struttura dell’erbario (Herbarium Universitatis Camerinensis) sito presso lo storico polo di Botanica, ha concluso gli studi relativi ad un progetto nazionale sulla mappatura delle specie endemiche italiane, finalizzato ad accrescere le conoscenze sulla distribuzione della flora vascolare endemica dell’Appennino, uno dei distretti più importanti per la diversità vegetale europea. Sono specie
endemiche quelle entità distribuite solo su piccoli o piccolissimi territori e che pertanto acquistano un eccezionale valore ed interesse ai fini della tutela della biodiversità in quanto elementi esclusivi e vulnerabili della flora di un territorio. Il progetto, avviato nel 2017 dal Gruppo per la Floristica, Sistematica ed Evoluzione della Società Botanica Italiana, coinvolge esperti di tassonomia e fitogeografia di 20 Università italiane ed altri enti di ricerca. La realizzazione del progetto ha consentito la mappatura della distribuzione appenninica di oltre 200 entità floristiche endemiche, molte delle quali rare o minacciate di estinzione a scala locale o globale. Il data-base così realizzato oltre a consentire la conoscenza distributiva di questo importante patrimonio della biodiversità italiana, consentirà l’avvio di studi sulla caratterizzazione biogeografica e la storia naturale della penisola italiana. Studi di fondamentale importanza scientifica e culturale che vedranno la luce grazie alla collaborazione delle 20 Università coinvolte tra il 2020 ed il 2021. I dati forniti dall’Erbario di Camerino (oltre 1.700 record) rappresentano numericamente quasi il 20% di quelli nazionali basati su campioni d’erbario, costituendo quindi un fondamentale contributo al progetto nazionale e testimoniando l’importanza storica e scientifica della struttura di ricerca le cui origini possono essere fatte risalire alla fine del XIX secolo. L’Erbario dell’Università di Camerino rappresenta uno dei cuori pulsanti del nuovo corso di laurea triennale “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse Naturali” che l’Università di Camerino attiverà dal prossimo anno accademico nell’ambito della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria. Il corso, per il quale sarà possibile avere informazioni il prossimo 3 agosto in occasione dell’Open day, è strutturato in
due curricula. Il primo, Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali, è maggiormente incentrato sulle classiche scienze naturali ed ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base sui temi della botanica, zoologia ed ecologia abbinati ad una forte acquisizione di capacità pratiche (rilevamento in campo ed analisi dati) finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della biodiversità. Il secondo, Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy, ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” dettata dalle principali economie mondiali e basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni e la qualità degli ambienti rurali ed urbani. Unicam con l’attivazione di questo percorso di studi vuole implementare l’investimento culturale e tecnologico sulla sostenibilità ambientale dando così la possibilità agli iscritti di acquisire competenze molto attuali, specifiche e professionalizzanti.
Sisma in Centro Italia: il 24 luglio la Croce Rossa inaugura alloggi per studenti dell’UniCam L’opera è stata realizzata con il sostegno del governo canadese, della Croce Rossa canadese e di Poste Italiane Roma/Camerino 23 luglio 2020 – Una nuova opera di ricostruzione a sostegno della popolazione colpita dal sisma in Centro Italia del 2016 è stata realizzata dalla Croce Rossa Italiana, con il sostegno del Governo canadese, della Consorella canadese e di Poste Italiane: saranno inaugurati il prossimo 24 luglio, infatti, gli alloggi per studenti dell’Università di Camerino. “Come promesso – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale della Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa – la CRI è accanto alle popolazioni colpite dal sisma del 2016 nel percorso di ricostruzione. Dopo la realizzazione del nuovo complesso scolastico “Parrozzani” a Isola del Gran Sasso in Abruzzo, inauguriamo ancora una struttura dedicata ai giovani, il futuro del territorio e di tutto il Paese. La Croce Rossa in questi anni ha lavorato in stretta collaborazione con le istituzioni, gli enti e i Comitati CRI del territorio. Ringrazio, a nome di tutta l’Associazione questi ultimi e ancora i donatori, in particolare il Governo e la Croce Rossa canadese e Poste Italiane, che hanno dato un contributo sostanziale alla realizzazione di quest’opera così importante. Oggi possiamo ribadire con orgoglio di essere ‘Un’Italia che Aiuta’. Avevamo infatti promesso che non avremmo lasciato nessuno solo: continuiamo a farlo, giorno dopo giorno, soprattutto grazie al lavoro dei nostri straordinari Volontari”. “E’ un giorno di grande festa per l’intera comunità universitaria – dichiara il Rettore Unicam, Claudio Pettinari – e in special modo per le studentesse e gli studenti. Ringrazio sentitamente la Croce Rossa Italiana per aver compreso l’importanza di un intervento presso il nostro Ateneo e quindi per aver sostenuto questo progetto. Non ci siamo arresi e abbiamo realizzato un sogno: con il sostegno di tutti i partner siamo riusciti a concretizzarlo e di questo l’intera Università
di Camerino è grata. Non ci ha fermato il sisma del 2016, non ci ha fermato la recente pandemia: sappiamo di essere un punto di riferimento culturale ed economico per l’intero nostro territorio e non ci sottraiamo a questa funzione, ma il fulcro di tutte le nostre attività sono e rimangono gli studenti. Siamo convinti che aumentare e consentire la loro residenzialità vuol dire sostenere e sviluppare queste nostre zone così duramente colpite dagli eventi sismici.” “Il Canada è orgoglioso di aver contribuito – dichiarano dall’Ambasciata del Canada – alla costruzione di queste nuove residenze studentesche all’Università di Camerino e ringrazia la Croce Rossa italiana per il suo eccellente lavoro. Il Canada e l’Italia, ed entrambe le nostre popolazioni, hanno capito da tempo l’importanza della solidarietà e della collaborazione, e questo progetto dimostra ancora una volta ciò che siamo in grado di realizzare insieme. Come partner sulla scena internazionale, e come amici stretti, i nostri paesi possono contare l’uno sull’altro per affrontare situazioni difficili, dal terremoto del 2016 all’attuale pandemia di COVID.” “Quando un terremoto colpisce un territorio e una vasta comunità, come è accaduto nelle Marche e in altre regioni dell’Italia Centrale – rimarca il Responsabile Area Responsabilità sociale d’ impresa di Poste Italiane, Massimiliano Monnanni – non bisogna ricostruire solo le case e le strade ma tutto l’insieme dei rapporti umani sfaldati dagli eventi. In questo senso Poste Italiane, la cui presenza è diffusa su tutto il territorio nazionale, nei piccoli comuni e nelle città, ha voluto partecipare alla ricostruzione degli alloggi destinati agli studenti dell’Università di Camerino, simbolo di comunità in tutto il mondo. Poste Italiane crede nella sostenibilità sociale come opportunità per trasformare il profitto in valore, per coniugare solidità economica e aspettative della collettività, nella consapevolezza che la responsabilità sociale non è beneficenza, ma è semplicemente l’unico futuro possibile”. SPECIFICHE ALLOGGI Si tratta di due palazzine a schiera, realizzate nel rispetto dei vigenti criteri e standard antisismici, costituite da 17 stanze singole e 13 stanze doppie, per una capacità di 43 posti letto in totale. Alcuni appartamenti sono idonei ad ospitare studenti con disabilità. Inoltre, l’accesso alle palazzine è caratterizzato dalla
presenza di percorsi LOGES per consentire l’accessibilità a persone ipovedenti. LA CERIMONIA La cerimonia inizierà alle ore 15:00, presso il Campus UNICAM di Camerino. Interverranno, tra gli altri, il Rettore UNICAM, Claudio Pettinari, l’Assessore Regione Marche, Angelo Sciapichetti, il Sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, il Presidente CRI Marche, Andrea Galvagno, il Responsabile Area Responsabilità sociale d’ impresa di Poste Italiane, Massimiliano Monnanni. Chiuderà la cerimonia il Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca. Il Governo del Canada porterà il suo saluto attraverso Anna Kapellas, Ministro Consigliere incaricata dall’Ambasciata del Canada. Seguiranno gli interventi via web di rappresentanti della Croce Rossa canadese e della Comunità italiana in Canada, il taglio del nastro e la visita agli appartamenti. UniCam nel pool di esperti per la sicurezza di ponti e viadotti L’Università di Camerino tra i fondatori del consorzio FABRE per la sicurezza di ponti e viadotti Camerino, 23 luglio 2020 – Nasce l’alleanza tecnico- scientifica per la sicurezza di ponti e viadotti italiani. A
pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo viadotto sul Polcevera a Genova, l’Università di Camerino, insieme ad ENEA, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Pisa, Università di Padova, Università di Perugia, Università della Campania e Università di Messina hanno dato vita al Consorzio FABRE (Consorzio di ricerca per la valutazione e monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture) che metterà in campo gli esperti più qualificati e le tecnologie più avanzate per monitorare e valutare lo stato di salute delle infrastrutture stradali del nostro Paese, promuovendo e coordinando le attività che riguardano la classificazione del rischio strutturale e ambientale. In particolare, i consorziati valuteranno i vari rischi (statico, fondazionale, sismico e idrogeologico) e promuoveranno la verifica, il controllo e il monitoraggio delle infrastrutture, oltre a sviluppare e utilizzare tecniche innovative negli interventi di riparazione e/o miglioramento di ponti, viadotti e altre strutture esistenti. “Le infrastrutture invecchiano e si ammalano come le persone, di questo ormai siamo consapevoli e le conseguenze di una mancata prevenzione le viviamo quotidianamente percorrendo le nostre strade. Oggi è possibile mettere in campo sistemi di diagnostica e monitoraggio che ci permettono di intervenire nel momento giusto per evitare conseguenze gravi, a volte drammatiche. La cronaca recente ha reso tutti più consapevoli del problema e il mondo della ricerca può fare molto per contribuire ad un cambio di passo nella gestione delle infrastrutture e nella consapevolezza del rischio”, spiega Andrea Dall’Asta, docente di Ingegneria Strutturale della Scuola di Architettura e Design di Unicam, che rappresenta l’Ateneo nel consorzio, insieme al collega Alessandro Zona. “Il Consorzio è un’importante occasione per mettere a disposizione della collettività le esperienze teoriche e sperimentali dei maggiori centri di ricerca nazionali che si occupano di infrastrutture, con l’obiettivo di dare il nostro
contributo alla soluzione di un problema sempre più attuale che richiede con urgenza soluzioni innovative ed efficaci”, aggiunge Dall’Asta. La cerimonia di firma di costituzione del consorzio si è svolta ieri nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa. Il Rettore UniCam prof. Pettinari nominato delegato Crui nel Comitato Coordinamento Unisport Italia Camerino, 22 luglio 2020 – Nei giorni scorsi il Rettore dell’Università di Camerino prof. Claudio Pettinari è stato nominato dal Presidente della CRUI Prof. Ferruccio Resta, quale rappresentante della stessa CRUI all’interno del Comitato di Coordinamento di Unisport Italia. Unisport Italia – Sistema sportivo universitario nazionale è la Rete degli Atenei italiani che si propone la finalità di
valorizzare le potenzialità dello sport universitario come strumento efficace e trasversale di formazione, ricerca, innovazione e di miglioramento del benessere e dell’esperienza universitaria in generale. Unicam ha aderito da poco alla Rete Unisport Italia e delegato a rappresentare l’Ateneo è il Prof. Riccardo Pettinari. “Si tratta di una nomina che mi rende particolarmente orgoglioso – ha sottolineato il Rettore Pettinari – perché Unicam ha investito molto nelle attività sportive, come dimostrano i nostri impianti, altamente moderni e funzionali e quasi unici nel panorama universitario italiano, perché siamo estremamente convinti che lo sport sia importante nella vita di ciascuno di noi e rappresenti un fondamentale momento di formazione”.
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