Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi

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Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi
Anche   i   Geologi   UniCam
impegnati   nel  lavoro   di
ricerca   alle   Grotte   di
Frasassi
A FRASASSI UNA GROTTA FREQUENTATA DALL’UOMO 16.300 ANNI FA:
RESTI DI CACCIAGIONE, DI FOCOLARI E UN PROBABILE TUMULO
FUNERARIO

Camerino, 18 agosto 2020 – Un nuovo studio scientifico
presenta un’importante scoperta archeologica fatta in una
grotta appartenente al complesso carsico di Frasassi del
Comune di Genga nelle Marche. Allo studio del sito, effettuato
da un gruppo di ricercatori internazionali guidato da
Alessandro Montanari, direttore dell’Osservatorio Geologico di
Coldigioco (MC), ha preso parte anche la Sezione di Geologia
della Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Università di
Camerino, col paleontologo Marco Peter Ferretti che ha
analizzato i reperti fossili negli scorsi anni.
Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi
La ricerca, pubblicata nella Rivista Internazionale di
Speleologia,            disponibile            al        link
https://scholarcommons.usf.edu/ijs/vol49/iss2/2/, ha permesso
la mappatura della cosiddetta “Sala del Fuoco” nella Grotta
del Fiume (complesso carsico di Frasassi) e l’analisi di
reperti archeologici e paleontologici, come i resti di carbone
di almeno quattro focolari, varie ossa di stambecco e
manufatti in selce. Il materiale fu scoperto nel 1989 dal
Gruppo Speleologico Marchigiano di Ancona e successivamente
archiviato dalla Soprintendenza archeologica regionale.

Lo mappa della grotta è stata effettuata con moderni strumenti
di rilevamento, tra cui scanner laser terrestre e radar a
penetrazione terrestre. Le datazioni al radiocarbonio ottenute
sui resti di stambecco e sui carboni dei focolari hanno dato
un’età di circa 16 mila anni, per cui la Sala del Fuoco
rappresenterebbe uno dei pochi siti archeologici italiani
datati radiometricamente riferibile all’ultimo Pleniglaciale.
Inoltre, la datazione U-Th della calcite da speleotemi ha
aiutato a ricostruire l’ambiente ipogeo nel momento in cui era
frequentato dall’uomo. I manufatti litici, studiati da Gaia
Pignocchi, archeologa di Ancona e coautrice dello studio,
testimoniano una rara industria epigravettiana in quest’area
dell’Appennino settentrionale. È stato anche rilevato un
deposito peculiare di lastre di crosta di speleotemi
accatastate in un angolo della caverna, che potrebbe
rappresentare un tumulo funerario.

L’ipotesi è che la Sala del Fuoco della Grotta del Fiume nel
complesso carsico di Frasassi rappresentasse un luogo di culto
Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi
utilizzato sporadicamente da pochi rappresentanti di una
comunità locale di cacciatori epigravettiani durante l’ultimo
periodo glaciale.

Il termine Epigravettiano indica una cultura preistorica della
fine del Paleolitico superiore, diffusasi in gran parte
dell’Europa a partire da circa 20.000 anni fa, durante
l’ultima fase glaciale (glaciazione würmiana). L’ambiente in
Italia era molto diverso dall’attuale, i ghiacci e le nevi
perenni scesero a 1400 m sul livello del mare. L’alto
Adriatico emerse a causa della regressione marina. Nelle
regioni tirreniche si alternavano paesaggi di steppa arborata
a pino, ad aree di rifugio della vegetazione mediterranea. Le
regioni adriatiche furono maggiormente esposte alle influenze
continentali con ambienti di prateria montana, di tundra e,
nelle fasi più aride e fredde, di steppa di tipo
asiatico. Stambecchi, camosci, cervi, cavalli e uri
rappresentavano la cacciagione preferita delle comunità umane
dell’epoca, che si trovano prevalentemente in ripari sotto
roccia e all’imboccatura di grotte.

Open Day all’UniCam
Camerino, 4 agosto 2020 – L’Università di Camerino ha aperto
nella giornata di ieri le porte delle proprie strutture nelle
sedi di Camerino ed Ascoli Piceno alle ragazze ed ai ragazzi
che insieme alle loro famiglie sono venuti a conoscere da
Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi
vicino l’Ateneo!

Tra le attività di orientamento alla scelta universitaria,
infatti, Unicam ha promosso per oggi in presenza l’iniziativa
“Unicam Open Day”, nel periodo estivo in cui gli studenti che
devono scegliere il percorso universitario hanno bisogno di
avere maggiori informazioni e chiarire eventuali dubbi.

Nella sede di Camerino, presso il Polo di Informatica ed altre
due sedi, nel rispetto delle norme di sicurezza e del
distanziamento, gli oltre 370 partecipanti sono stati accolti
dal Rettore Claudio Pettinari e dalla delegata
all’orientamento Valeria Polzonetti e dopo un saluto di
benvenuto ed una presentazione dell’Ateneo, hanno avuto le
informazioni relative ai corsi di laurea attivati dalle Scuole
di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze
del Farmaco e dei prodotti della salute, Scienze e Tecnologie,
ai servizi, alle borse di studio ed alle agevolazioni,
all’organizzazione della didattica. Hanno poi avuto la
possibilità di visitare le strutture, gli alloggi e gli
impianti sportivi.

Nella sede di Ascoli i partecipanti hanno potute avere tutte e
informazioni sui corsi della Scuola di Architettura e Design e
sul corso di laurea in Tecnologie innovative per i beni
culturali.

“Lavoreremo per dare a ciascuno di voi – ha sottolineato il
Rettore Unicam Claudio Pettinari rivolgendosi ai giovani
presenti – quello di cui avete bisogno. Per noi non siete e
non sarete un numero qualsiasi, siete persone, e se proprio
doveste essere numeri, sareste tutti numeri 1!”.

“Abbiamo voluto dare alle ragazze ed ai ragazzi e alle loro
famiglie – ha proseguito il Rettore Unicam Claudio Pettinari –
l’opportunità di venire a conoscerci, di incontrare docenti e
studenti, di chiarire dubbi e di avere tutte le informazioni
necessarie per scegliere al meglio il percorso universitario.
Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi
Dal nuovo anno accademico avremo poi importanti novità
nell’offerta formativa con una particolare attenzione alla
sostenibilità: è rinnovato il curriculum del corso di laurea
in Scienze Geologiche e Tecnologie per l’ambiente, ora di
nuovo in lingua italiana, ed istituito il nuovo corso in
Ambiente e Gestione sostenibile delle risorse naturali”.

Prosegue poi fino al 7 agosto e dal 17 agosto al 4 settembre,
sia in presenza che in modalità telematica, presso le sedi
Unicam di Camerino, Ascoli Piceno, Matelica e San Benedetto
del Tronto, l’iniziativa “Porte aperte in Unicam – estate
2020”.

Consulta il programma

orientamento_estate2020 porte aperte open day def (1).jpg

UNICAM ORIENTA IN ESTATE CON “PORTE
APERTE IN UNICAM ESTATE”, DALL’8 LUGLIO
AL 7 AGOSTO E DAL 17 AGOSTO AL 4
SETTEMBRE! IN ARRIVO ANCHE OPEN DAY E
LABORATORI APERTI!
Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi
Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi
Per tutte le informazioni dettagliate e per prenotare un
appuntamento    è   possibile    consultare    il   sito
orientamento.unicam.it
Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi
La montagna per tutti
                                                ANCHE UNICAM
                                                AL CONVEGNO
                                                “LA MONTAGNA
                                                PER TUTTI”

Camerino, 1 agosto 2020 – Anche l’Università di Camerino ha
preso parte al convegno “La montagna per tutti”, tenutosi nel
pomeriggio di ieri 31 luglio a Fiuminata e promosso dai Comuni
di Fiuminata, Pioraco e Sefro.

Nel corso dell’incontro la professoressa Catia Eliana
Gentilucci, docente della Scuola di Giurisprudenza di Unicam,
ha avuto l’opportunità di presentare la guida “Sentieri
Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi
Fruibili delle Marche. 24 percorsi per utenza ampliata”, unica
nella regione Marche, realizzata nell’ambito di un progetto
educativo e formativo di Percorsi per le Competenze
Trasversali e l’Orientamento, promosso da Unicam in
collaborazione con l’ITCG “Antinori” di Camerino, diretto dal
prof. Francesco Rosati.

Il progetto, che ha visto il coinvolgimento di 40 studenti
dell’Antinori, ha avuto l’obiettivo di promuovere un
escursionismo aperto alle disabilità promuovendo percorsi ad
esse adeguati, ed è stato realizzato anche in collaborazione
con il CAI.

Lo scorso mese di febbraio si sono svolte lezioni e seminari
in aula per gli studenti, così come la verifica dei sentieri,
per poi redigere le schede dei 24 percorsi pubblicati nella
guida.

“L’obiettivo primario del progetto – sottolinea la prof.ssa
Gentilucci – è stato quello di avvicinare i ragazzi al
territorio, come risorsa e patrimonio da rispettare e
valorizzare, e all’inclusione sociale, aspetto fondamentale
per un contesto sociale che vuole crescere integrandosi con
diverse realtà. Ringrazio tutti coloro che lo hanno reso
possibile: questo lavoro, faticoso ed impegnativo, è il frutto
di una squadra vincente che ha condiviso, fatto proprio e
sviluppato un pezzo dell’iniziativa”.
Anche i Geologi UniCam impegnati nel lavoro di ricerca alle Grotte di Frasassi
Cerimonia di proclamazione
dei laureati della Scuola di
Architettura e Design UniCam
Ascoli Piceno – Alle 18.30 di oggi giovedì 30 luglio presso il Teatro Ventidio Basso

di Ascoli Piceno si terrà la cerimonia di proclamazione dei laureati della Scuola di

Architettura e Design UNICAM nella sessione estiva 2020/2021
Ancora   successi                           per          la
ricerca UniCam
NUOVI MATERIALI PER BATTERIE AL LITIO PIÙ POTENTI E PIU’
VELOCI

Camerino, 29 luglio 2020 – E’ stato pubblicato nei giorni
scorsi sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale
Advanced Energy Materials un lavoro di ricerca che vede tra
gli autori anche il prof. Gabriele Giuli, docente della
sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di
Unicam, riguardante lo studio di nuovi materiali da utilizzare
nelle batterie al litio ricaricabili.

Come è noto, le batterie al litio ricaricabili sono presenti
non solo in dispositivi di uso comune, ma anche in altri
strumenti quali veicoli per automozione.

C’è quindi attualmente una forte spinta nel mondo per attività
di ricerca su materiali alternativi da poter utilizzare
all’interno delle batterie stesse, sia nei materiali da
mettere negli anodi e nei catodi che nei materiali da
utilizzare come elettroliti, con l’obiettivo di ottenere
maggiori capacità di carica e maggior velocità nella ricarica
della batteria stessa.

“Il nostro lavoro si è incentrato sulle caratteristiche di uno
di questi materiali che potrebb essere utilizzato negli anodi
delle batterie al litio: si tratta di un ossido di cerio, che
esiste come minerale ma in questo caso è un composto
sintetico, che è stato “drogato”, ossia è stato aggiunto, con
del ferro. In questo nuovo composto abbiamo riscontrato delle
capacità addirittura triple rispetto alla capacità teorica:
cioè se questo materiale poteva immagazzinare una certa
quantità di corrente, con questa modifica ne immagazzina tre
volte tanto”.

In   questo   gruppo   di   ricerca   multidisciplinare      e
internazionale, composto oltre che da Unicam anche da
ricercatori de Helmholtz Institute di Ulm, dal Karlsruhe
Institute of Technology e dalla linea italiana del CNR del
Sincrotrone di Grenoble, il prof. Giuli si è occupato di
coordinare il gruppo che ha studiato la struttura atomica del
nuovo materiale, con particolare attenzione ai legami atomici
ed al comportamento del cerio e del ferro durante i cicli di
carica e scarica della batteria.

“Abbiamo osservato – ha proseguito il prof. Giuli – che
durante i cicli di ricarica e di conseguente scaricamento, il
nuovo materiale è riuscito a non cambiare la struttura, il
cerio è passato da tetravalente a trivalente, ed il ferro
contenuto nella struttura si è addirittura ridotto da
trivalente allo stato metallico senza provocare cambiamenti
strutturali nella struttura ospitante. Abbiamo quindi trovato
un nuovo meccanismo per il funzionamento delle batterie a
litio ricaricabili, Il fine ultimo delle nostre attività di
ricerca è quello di trovare materiali che riescano ad
immagazzinare più energia possibile e riescano a subire
processi di ricarica nel minor tempo possibile: questo nuovo
meccanismo di funzionamento delle batterie al litio che
abbiamo individuato grazie al nuovo materiale va proprio in
queste due direzioni”.

Quest’ultimo lavoro si inserisce nell’ambito delle attività in
un filone di ricerca importante per Unicam che vede da tempo
coinvolti diversi gruppi di ricerca coordinati oltre che dal
prof. Giuli, dal prof. Francesco Nobili della sezione di
Chimica e dai professori Andrea Di Cicco e Angela Trapananti
della sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie.

Parte il progetto UniCam Ecpe
                                                              43 ricercatori di

                                                                10 Stati per

                                                                 favorire la

                                                                produzione di

                                                              energia pulita e

                                                                 sostenibile

Camerino 28 luglio 2020 – L’Università di Camerino grazie ai Fondi di Ateneo di
Ricerca 2019, promuove attività di ricerca internazionali e favorisce l’aggregazione

di ricercatori così da cogliere le più grandi sfide offerte alla società presente e

futura.

Nel solco tracciato dal programma Horizon 2020 sono stati finanziati, su base

competitiva e dopo una procedura di referaggio, progetti proposti da dieci gruppi di

ricerca dell’Ateneo. Per la Scuola di Giurisprudenza il progetto selezionato è

incentrato sulla transizione energetica e sulla studio di un nuovo fenomeno il

“prosumerismo”. Il prosumer è, infatti un consumatore di energia che a sua volta è

in grado di produrre energia. L’auto-consumo di energia è già noto e diffuso, anche

se soltanto lo scorso anno l’Unione Europea ha adottato una nuova regolamentazione

che porterà ad una grande rivoluzione del mercato energetico: si favorirà, infatti,

la creazione di comunità energetiche costituite da condomini, quartieri o interi

piccoli villaggi in grado di produrre energia pulita attraverso l’uso integrato di

tecnologie innovative.

Nella società del futuro attraverso tecnologie quali blockchaines, nuove batterie,

nuove forme di produzione di energia i consumatori da clienti che pagano bollette

potranno divenire “venditori” di energia. Da queste innovazioni discendono nuove

sfide: come usare i proventi della vendita? Quali contratti utilizzare per aggregare

tra loro proprietari di case di un condominio o di un quartier o di un villaggio? Un

team composto da 43 ricercatori provenienti anche da Brasile, Croazia, Francia,

Giappone, Regno Unito, Kazakistan, Romania, Spagna, Stati Uniti coordinato dalla

Prof.ssa Lucia Ruggeri, cercherà per due anni di trovare soluzioni e risposte. Il

gruppo di ricerca lavorerà con un approccio multidisciplinare aggregando competenze

di ambito giuridico, socio-economico, medico-legale, informatico e ingegneristico. I

ricercatori effettueranno una ricognizione delle esperienze di successo comparando

legislazioni e analizzando problemi quali la vulnerabilità e la povertà energetica,

forme di criminalità legate al mercato energetico e tipologie di malattie connesse

alla povertà energetica. E’ previsto il coinvolgimento di municipalità, associazioni

si consumatori e utenti per poter promuovere il passaggio dall’auto-consumo alla

produzione di energia a livello diffuso e decentralizzato (il titolo del progetto è,

infatti significativamente, “Enabling Conumer to become Prosumer in the Energy

transition era”).

Nella fase finale del progetto sono previsti incontri che coinvolgeranno in

particolare le aree colpite dal sisma del 2016 con la promozione di progetti di

creazione di energy community in occasione della ricostruzione.
Importante risultato della
ricerca UniCam nell’ambito
del nuovo corso di laurea in
“Ambiente     e     Gestione
sostenibile delle risorse
naturali”
                                             Camerino,   28
                                             luglio 2020 –
                                             L’Università
                                             di Camerino
                                             tramite    la
                                             struttura
                                             dell’erbario
                                             (Herbarium
                                             Universitatis
Camerinensis) sito presso lo storico polo di Botanica, ha
concluso gli studi relativi ad un progetto nazionale sulla
mappatura delle specie endemiche italiane, finalizzato ad
accrescere le conoscenze sulla distribuzione della flora
vascolare endemica dell’Appennino, uno dei distretti più
importanti per la diversità vegetale europea. Sono specie
endemiche quelle entità distribuite solo su piccoli o
piccolissimi territori e che pertanto acquistano un
eccezionale valore ed interesse ai fini della tutela della
biodiversità in quanto elementi esclusivi e vulnerabili della
flora di un territorio.

Il progetto, avviato nel 2017 dal Gruppo per la Floristica,
Sistematica ed Evoluzione della Società Botanica Italiana,
coinvolge esperti di tassonomia e fitogeografia di 20
Università italiane ed altri enti di ricerca. La realizzazione
del progetto ha consentito la mappatura della distribuzione
appenninica di oltre 200 entità floristiche endemiche, molte
delle quali rare o minacciate di estinzione a scala locale o
globale. Il data-base così realizzato oltre a consentire la
conoscenza distributiva di questo importante patrimonio della
biodiversità italiana, consentirà l’avvio di studi sulla
caratterizzazione biogeografica e la storia naturale della
penisola italiana. Studi di fondamentale importanza
scientifica e culturale che vedranno la luce grazie alla
collaborazione delle 20 Università coinvolte tra il 2020 ed il
2021.

I dati forniti dall’Erbario di Camerino (oltre 1.700 record)
rappresentano numericamente quasi il 20% di quelli nazionali
basati su campioni d’erbario, costituendo quindi un
fondamentale contributo al progetto nazionale e testimoniando
l’importanza storica e scientifica della struttura di ricerca
le cui origini possono essere fatte risalire alla fine del XIX
secolo. L’Erbario dell’Università di Camerino rappresenta uno
dei cuori pulsanti del nuovo corso di laurea triennale
“Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse Naturali” che
l’Università di Camerino attiverà dal prossimo anno accademico
nell’ambito della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.

Il corso, per il quale sarà possibile avere informazioni il
prossimo 3 agosto in occasione dell’Open day, è strutturato in
due curricula. Il primo, Gestione e Valorizzazione delle
Risorse Naturali, è maggiormente incentrato sulle classiche
scienze naturali ed ha come obiettivo quello di fornire allo
studente le conoscenze di base sui temi della botanica,
zoologia ed ecologia abbinati ad una forte acquisizione di
capacità pratiche (rilevamento in campo ed analisi dati)
finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della
biodiversità. Il secondo, Sostenibilità Ambientale delle
Produzioni e Green Economy, ha invece l’obiettivo di formare
una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide
ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta
green” dettata dalle principali economie mondiali e basata sui
principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle
produzioni e la qualità degli ambienti rurali ed urbani.

Unicam con l’attivazione di questo percorso di studi vuole
implementare l’investimento culturale e tecnologico sulla
sostenibilità ambientale dando così la possibilità agli
iscritti di acquisire competenze molto attuali, specifiche e
professionalizzanti.
Sisma in Centro Italia: il 24
luglio    la   Croce    Rossa
inaugura alloggi per studenti
dell’UniCam
L’opera è stata realizzata con il sostegno del governo canadese, della Croce Rossa

canadese e di Poste Italiane

Roma/Camerino 23 luglio 2020 – Una nuova opera di ricostruzione a sostegno della

popolazione colpita dal sisma in Centro Italia del 2016 è stata realizzata dalla

Croce Rossa Italiana, con il sostegno del Governo canadese, della Consorella

canadese e di Poste Italiane: saranno inaugurati il prossimo 24 luglio, infatti, gli

alloggi per studenti dell’Università di Camerino.

“Come promesso – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e

della Federazione Internazionale della Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa – la

CRI è accanto alle popolazioni colpite dal sisma del 2016 nel percorso di

ricostruzione. Dopo la realizzazione del nuovo complesso scolastico “Parrozzani” a

Isola del Gran Sasso in Abruzzo, inauguriamo ancora una struttura dedicata ai

giovani, il futuro del territorio e di tutto il Paese. La Croce Rossa in questi anni

ha lavorato in stretta collaborazione con le istituzioni, gli enti e i Comitati

CRI del territorio. Ringrazio, a nome di tutta l’Associazione questi ultimi e ancora

i donatori, in particolare il Governo e la Croce Rossa canadese e Poste Italiane,

che hanno dato un contributo sostanziale alla realizzazione di quest’opera così

importante. Oggi possiamo ribadire con orgoglio di essere ‘Un’Italia che Aiuta’.

Avevamo infatti promesso che non avremmo lasciato nessuno solo: continuiamo a farlo,

giorno dopo giorno, soprattutto grazie al lavoro dei nostri straordinari Volontari”.

“E’ un giorno di grande festa per l’intera comunità universitaria – dichiara il

Rettore Unicam, Claudio Pettinari – e in special modo per le studentesse e gli

studenti. Ringrazio sentitamente la Croce Rossa Italiana per aver compreso

l’importanza di un intervento presso il nostro Ateneo e quindi per aver sostenuto

questo progetto. Non ci siamo arresi e abbiamo realizzato un sogno: con il sostegno

di tutti i partner siamo riusciti a concretizzarlo e di questo l’intera Università
di Camerino è grata. Non ci ha fermato il sisma del 2016, non ci ha fermato la

recente pandemia: sappiamo di essere un punto di riferimento culturale ed economico

per l’intero nostro territorio e non ci sottraiamo a questa funzione, ma il fulcro

di tutte le nostre attività sono e rimangono gli studenti.         Siamo convinti che

aumentare e consentire la loro residenzialità vuol dire sostenere e sviluppare

queste nostre zone così duramente colpite dagli eventi sismici.”

“Il Canada è orgoglioso di aver contribuito – dichiarano dall’Ambasciata del Canada

– alla costruzione di queste nuove residenze studentesche all’Università di Camerino

e ringrazia la Croce Rossa italiana per il suo eccellente lavoro. Il Canada e

l’Italia, ed entrambe le nostre popolazioni, hanno capito da tempo l’importanza

della solidarietà e della collaborazione, e questo progetto dimostra ancora una

volta ciò che siamo in grado di realizzare insieme. Come partner sulla scena

internazionale, e come amici stretti, i nostri paesi possono contare l’uno

sull’altro per affrontare situazioni difficili, dal terremoto del 2016 all’attuale

pandemia di COVID.”

“Quando un terremoto colpisce un territorio e una vasta comunità, come è accaduto

nelle Marche e in altre regioni dell’Italia Centrale – rimarca il Responsabile Area

Responsabilità sociale d’ impresa di Poste Italiane, Massimiliano Monnanni – non

bisogna ricostruire solo le case e le strade ma tutto l’insieme dei rapporti umani

sfaldati dagli eventi. In questo senso Poste Italiane, la cui presenza è diffusa su

tutto il territorio nazionale, nei piccoli comuni e nelle città, ha voluto

partecipare alla ricostruzione degli alloggi destinati agli studenti dell’Università

di Camerino, simbolo di comunità in tutto il mondo. Poste Italiane crede nella

sostenibilità sociale come opportunità per trasformare il profitto in valore, per

coniugare solidità economica e aspettative della collettività, nella consapevolezza

che la responsabilità sociale non è beneficenza, ma è semplicemente l’unico futuro

possibile”.

SPECIFICHE ALLOGGI

Si tratta di due palazzine a schiera, realizzate nel rispetto dei vigenti criteri e

standard antisismici, costituite da 17 stanze singole e 13 stanze doppie, per una

capacità di 43 posti letto in totale. Alcuni appartamenti sono idonei ad ospitare

studenti con disabilità. Inoltre, l’accesso alle palazzine è caratterizzato dalla
presenza di percorsi LOGES per consentire l’accessibilità a persone ipovedenti.

LA CERIMONIA

La cerimonia inizierà alle ore 15:00, presso il Campus UNICAM di Camerino.

Interverranno, tra gli altri, il Rettore UNICAM, Claudio Pettinari, l’Assessore

Regione Marche, Angelo Sciapichetti, il Sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, il

Presidente CRI Marche, Andrea Galvagno, il Responsabile Area Responsabilità sociale

d’ impresa di Poste Italiane, Massimiliano Monnanni. Chiuderà la cerimonia il

Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale della Croce

Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca. Il Governo del Canada porterà il suo

saluto attraverso Anna Kapellas, Ministro Consigliere incaricata dall’Ambasciata del

Canada. Seguiranno gli interventi via web di rappresentanti della Croce Rossa

canadese e della Comunità italiana in Canada, il taglio del nastro e la visita agli

appartamenti.

UniCam nel pool di esperti
per la sicurezza di ponti e
viadotti
L’Università di Camerino tra i fondatori del consorzio FABRE
per la sicurezza di ponti e viadotti

Camerino, 23 luglio 2020 – Nasce l’alleanza tecnico-
scientifica per la sicurezza di ponti e viadotti italiani. A
pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo viadotto sul
Polcevera a Genova, l’Università di Camerino, insieme ad ENEA,
Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di
Pisa, Università di Padova, Università di Perugia, Università
della Campania e Università di Messina hanno dato vita al
Consorzio FABRE (Consorzio di ricerca per la valutazione e
monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture) che metterà
in campo gli esperti più qualificati e le tecnologie più
avanzate per monitorare e valutare lo stato di salute delle
infrastrutture stradali del nostro Paese, promuovendo e
coordinando le attività che riguardano la classificazione del
rischio strutturale e ambientale.

In particolare, i consorziati valuteranno i vari rischi
(statico, fondazionale, sismico e idrogeologico) e
promuoveranno la verifica, il controllo e il monitoraggio
delle infrastrutture, oltre a sviluppare e utilizzare tecniche
innovative negli interventi di riparazione e/o miglioramento
di ponti, viadotti e altre strutture esistenti. “Le
infrastrutture invecchiano e si ammalano come le persone, di
questo ormai siamo consapevoli e le conseguenze di una mancata
prevenzione le viviamo quotidianamente percorrendo le nostre
strade. Oggi è possibile mettere in campo sistemi di
diagnostica e monitoraggio che ci permettono di intervenire
nel momento giusto per evitare conseguenze gravi, a volte
drammatiche. La cronaca recente ha reso tutti più consapevoli
del problema e il mondo della ricerca può fare molto per
contribuire ad un cambio di passo nella gestione delle
infrastrutture e nella consapevolezza del rischio”, spiega
Andrea Dall’Asta, docente di Ingegneria Strutturale della
Scuola di Architettura e Design di Unicam, che rappresenta
l’Ateneo nel consorzio, insieme al collega Alessandro Zona.

“Il Consorzio è un’importante occasione per mettere a
disposizione della collettività le esperienze teoriche e
sperimentali dei maggiori centri di ricerca nazionali che si
occupano di infrastrutture, con l’obiettivo di dare il nostro
contributo alla soluzione di un problema sempre più attuale
che richiede con urgenza soluzioni innovative ed efficaci”,
aggiunge Dall’Asta.

La cerimonia di firma di costituzione del consorzio si è
svolta ieri nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria
dell’Università di Pisa.

Il   Rettore   UniCam   prof.
Pettinari nominato delegato
Crui       nel       Comitato
Coordinamento Unisport Italia
Camerino, 22 luglio 2020 – Nei giorni scorsi il Rettore
dell’Università di Camerino prof. Claudio Pettinari è stato
nominato dal Presidente della CRUI Prof. Ferruccio
Resta, quale rappresentante della stessa CRUI all’interno del
Comitato di Coordinamento di Unisport Italia.

Unisport Italia – Sistema sportivo universitario nazionale è
la Rete degli Atenei italiani che si propone la finalità di
valorizzare le potenzialità dello sport universitario come
strumento efficace e trasversale di formazione, ricerca,
innovazione e di miglioramento del benessere e dell’esperienza
universitaria in generale.

Unicam ha aderito da poco alla Rete Unisport Italia e delegato
a rappresentare l’Ateneo è il Prof. Riccardo Pettinari.

“Si tratta di una nomina che mi rende particolarmente
orgoglioso – ha sottolineato il Rettore Pettinari – perché
Unicam ha investito molto nelle attività sportive, come
dimostrano i nostri impianti, altamente moderni e funzionali e
quasi unici nel panorama universitario italiano, perché siamo
estremamente convinti che lo sport sia importante nella vita
di ciascuno di noi e rappresenti un fondamentale momento di
formazione”.
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