Deltaplano - Il Mascalzone

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Deltaplano - Il Mascalzone
Volo    in   deltaplano    e
parapendio, gli appuntamenti
di giugno
Laveno Mombello (Varese) – Il trofeo con la più lunga
tradizione nelle gare di volo in deltaplano in Italia e
dedicato alla memoria di Valerio Albrizio compie trentadue
anni.

Festeggerà l’anniversario dal 31 maggio al 2 giugno con una
torta a base di decolli dal Monte Sasso del Ferro, correnti
ascensionali per alzarsi in quota, efficienza delle ali per
scavalcare valli e montagne e atterraggi a Laveno Mombello
(Varese) dopo voli spettacolari.

Sono attesi piloti italiani e stranieri che si sfideranno
sulle ali del vento in questa storica competizione organizzata
dall’Aero Club Lega Piloti in collaborazione con il Delta Club
Laveno.

Per gli amanti del volo la stagione non è iniziata nel
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migliore dei modi e molti raduni hanno dovuto essere
rimandati. È il caso di Presolana 2.019 (il punto è voluto
come gioco tra edizione e anno) che gli organizzatori hanno
dovuto posticipare al 1 giugno a causa di un maggio che non ha
lesinato piogge. Meteo permettendo, la manifestazione si
svolgerà tutta in un solo giorno in Val Gandino sopra Bergamo
e si prefigge di unire la passione per il volo in parapendio e
quella dell’escursionismo, entrambe sinonimo di libertà e
spirito d’avventura. Tecnicamente la chiamano hike & fly, cioè
cammina e vola, perché gli atleti quando non riescono a volare
in parapendio ci devono dar dentro di scarpe per raggiungere
il traguardo.

Il prossimo 16 giugno da Salisburgo in Austria prenderà il via
la nona edizione della biennale Red Bull X Alps, la regina
dell’hike & fly, volo ed escursionismo lungo le Alpi fino al
Principato di Monaco. Prologo il 13 per assegnare il secondo
night pass, vale a dire il permesso di camminare durante la
notte quando è di norma la sosta. Di uno ne hanno diritto
tutti i 32 piloti tra cui 2 donne provenienti da 20 paesi.

Il percorso di ben 1.138 km attraversa Austria, Germania,
Italia, Svizzera, Francia e Monaco. 14 i punti di aggiramento
obbligatori, detti “turn point” o “boe”, alcuni da passare a
piedi, altri in volo entro un raggio stabilito.

Il tricolore sarà portato in volo da Aaron Durogati e Tobias
Grossrubatscher, piloti trentini, ma l’uomo da battere sarà
l’eterno Christian Maurer, pilota elvetico che di X-Alps ne ha
già vinte cinque. L’ultima volta arrivò a tuffarsi nel
Mediterraneo in 10 giorni e 23 ore.
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Il volo in deltaplano e
parapendio alle soglie del
nuovo anno
Il volo libero in parapendio e deltaplano si appresta ad
affrontare l’anno nuovo con tutte le carte in regola per i
migliori successi.

Bergamo – A cavallo tra la fine del 2018 e la Befana 2019 si è
volata la prima edizione della Winter Cup Sicilia che ha
coinvolto tutte le realtà di volo libero dell’isola. Ben 70
piloti di parapendio provenienti da tutta Italia e dall’estero
hanno levato le loro vele dal letargo invernale, un indiscusso
successo di partecipazione. Non hanno intaccato il generale
entusiasmo le difficoltà con le quali gli organizzatori hanno
dovuto fare i conti a partire dalla meteo non eccellente a
dispetto delle aspettative.

Alla fine hanno trovato il sito giusto per due voli: Niscemi
in provincia di Caltanissetta. Dal decollo Belvedere, una
terrazza panoramica a 322 metri d’altitudine con una magnifica
vista sulla piana di Gela, la moltitudine di parapendio
colorati si è alzata in cielo percorrendo tragitti
ragguardevoli per la stagione invernale prima di toccare
terra.

Al termine sono state stilate tre classifiche: “open” con
vittoria di Marco Busetta, geologo di Paternò, seguito da
Alfio Ragaglia di Giarre e da Federico Brown Manzone di
Pedara, tutti piloti del catanese. A pari merito con Brown
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Manzone un ragusano trapiantato a Bologna, Alberto Vitale,
pilota come Busetta del team azzurro. Nella categoria “serial”
vittoria del palermitano Ciro Spataro, seguito dai catanesi
Nicola Scorza e Francesco Formica. Altri due palermitani nella
categoria “sport”: primo Walter Lo Giudice e terzo Alessandro
De Vivo. In mezzo a loro, mosca bianca tra tanti siciliani,
Flavio Perona di Torino.

Il grande successo dell’evento ha gettato le basi per la
nascita di un nuovo progetto: il Campionato Regionale
Siciliano (CReSi), patrocinato dalla FIVL come la Winter Cup.

Una pagina importante per il volo in deltaplano si aprirà in
Friuli tra il 12 e il 27 luglio dove l’Italia ospiterà la
XXXII edizione dei Campionati del Mondo di deltaplano con base
a Tolmezzo (Udine). Per la prima volta l’evento non si
svolgerà in una singola nazione, ma le gare si estenderanno ai
cieli delle vicine Austria e Slovenia. L’organizzazione, a
cura di Aero Club Lega Piloti e Flyve sta lavorando a pieno
regime per garantire il massimo successo alla competizione.
Invece attendono al successo agonistico i piloti del team
azzurro di deltaplano nove volte campione del mondo e quattro
campione d’Europa.

Subito dopo dal 5 al 18 agosto la squadra nazionale di
parapendio, vice campione d’Europa in carica, volerà a
Kruscevo in Macedonia, sito che la federazione internazionale
ha scelto per la disputa della 16.a edizione dei Campionati
del Mondo di questa specialità. Il CT della squadra, il
milanese Alberto Castagna, è già al lavoro per scegliere i
componenti del team in base ai risultati delle gare previste
dal calendario ufficiale dell’Aero Club Lega Piloti.
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Europei parapendio, argento e
bronzo per l’Italia
Montalegre – Dal 15° Campionato Europeo di parapendio gli
azzurri tornano a casa con un soddisfacente risultato,
medaglia d’argento per la squadra e bronzo per il bolognese
Alberto Vitale nel singolo.

La squadra campione d’Europa 2018 è la Spagna che precede
appunto l’Italia, la Francia campione del mondo in carica e
Germania. La medaglia d’oro nella classifica individuale è
stata messa al collo del britannico Theo Warden che ha
superato d’un soffio il tedesco Torsten Siegel e il nostro
Alberto Vitale, protagonista di una splendida rimonta.
Migliore nella graduatoria femminile la francese d’origini
nipponiche Seiko Fukuoka Naville. Argento per Yael Margelisch
(Svizzera), bronzo per Meryl Delferriere (Francia). La
campionessa d’Italia Silvia Buzzi Ferraris, milanese, ha
terminato al sesto posto dopo aver vinto una prova femminile.
Ventuno le quote rosa presenti.
Un plauso per le prestazioni di Joachim Oberhauser di Termeno
(Bolzano), di Marco Littamè (Torino) e Marco Busetta di
Paternò (Catania) che si sono messi in luce durante alcune
task, contribuendo al successo del collettivo.

L’evento ha impegnato 150 piloti in rappresentanza di 28
nazioni per due settimane nei cieli di Montalegre, nel nord
del Portogallo. Il team italiano si è presentato con la ferma
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determinazione di cancellare la prova opaca dello scorso anno
ai mondiali di Feltre. Operazione riuscita. Questi i restanti
piloti azzurri convocati dal CT Alberto Castagna di Cologno
Monzese: Christian Biasi di Rovereto (Trento), Federico
Nevastro (Padova) e l’emiliano Michele Boschi.

Durante il campionato sono stati effettuati otto voli, uno al
giorno, su distanze tra i 52 ed i 94 chilometri, percorsi
contrassegnati da punti salienti del territorio, che i
parapendio hanno aggirato prima di raggiungere l’atterraggio
in media dopo due o tre ore, in un caso anche solo un’ora e
mezza. Cancellate due task per avverse condizioni meteo, un
dovere per riguardo alla sicurezza dei piloti.

Europei parapendio,                             Italia
alla riscossa
Montalegre – La squadra nazionale di volo libero in parapendio
è prossima alla partenza per la 15.a edizione dei Campionati
Europei della disciplina che si terranno a Montalegre, in
Portogallo, dal 16 al 28 luglio.

Difficile il compito degli azzurri a partire dal riscatto dopo
la pallida prova ai campionati del mondo dello scorso anno,
quando la squadra non ha sfruttato il fattore campo, visto che
si sono disputati nei cieli nostrani di Feltre. Subito dopo
quello di battere i mostri francesi che da anni regnano
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incontrastati nei cieli. I piloti transalpini negli ultimi
cinque campionati del mondo hanno vinto altrettante medaglie
d’oro individuali maschili, due femminili e tre a squadra.
Durante gli scorsi europei, dove l’Italia ha vinto una
medaglia d’argento nell’individuale grazie a Joachim
Oberhauser e quella di bronzo a squadre, i cugini d’oltralpe
hanno riempito il sacco con tutte le medaglie d’oro e
l’argento femminile.

Questi i convocati dal CT Alberto Castagna di Cologno Monzese:
Silvia Buzzi Ferraris, milanese e fresca di titolo italiano,
Christian Biasi di Rovereto (Trento), Joachim Oberhauser di
Termeno (Bolzano), Federico Nevastro (Padova), l’emiliano
Michele Boschi, Marco Littamè (Torino), Alberto Vitale
(Bologna) e, dalle pendici dell’Etna, Marco Busetta.

La cittadina di Montalegre è situata nel nord del Portogallo,
nel distretto di Vila Real. Tutto intorno alte montagne, valli
aperte e vaste pianure, sito di volo collaudato che ha già
ospitato altri eventi internazionali. Dal decollo di Serra do
Larouco a 1525 metri d’altitudine i piloti dirameranno lungo
percorsi contrassegnati da punti salienti del territorio e,
con condizioni del tempo favorevoli, voleranno anche per 100
km prima di raggiungere l’atterraggio.

Il titolo è assegnato in base ai risultati conseguiti da
ciascun pilota nel corso di dieci voli, uno al giorno, meteo
permettendo. Oltre 30 le nazioni europee partecipanti per un
massimo di 150 piloti, numero dettato da ragioni organizzative
e di sicurezza.
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Parapendio, in Friuli arriva
la Coppa del Mondo
Gemona – Con oltre cento vele a colorare i cieli del Friuli,
tra qualche giorno approderà a Gemona (Udine) la Coppa del
Mondo di volo in parapendio. Lo spettacolo tra le nuvole andrà
in scena tra il 24 e il 30 di giugno.

Gemona è stata scelta perché è un posto che offre possibilità
di volo alpino e di pianura insieme, già teatro di molte
manifestazioni di questo sport entusiasmante, tanto apprezzato
che il prossimo anno ospiterà anche i campionati mondiali di
deltaplano.

L’organizzazione della tappa italiana della PWC (Paragliding
World Cup) è affidata all’associazione locale Volo Libero
Friuli, non nuova a farsi carico di competizioni di alto
livello, come la stessa PWC un paio d’anni or sono. Centro
operativo l’Hotel Willy di Gemona. Il decollo dei piloti
avverrà dal Monte Cuarnan, atterraggio ufficiale nella
splendida area verde di Bordano, minuscolo paese diviso da
Gemona dal fiume Tagliamento. Tra decollo e atterraggio il
direttore di gara Luigi Seravalli assegnerà percorsi che in
caso di meteo favorevole potranno toccare pure i 100 km. Se il
tempo volgerà al meglio, è previsto un volo al giorno per
definire la classifica finale che prevede la somma dei
punteggi di tutti i voli.
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È ammesso un numero massimo di 125 piloti, molti provenienti
dall’estero. Difficile elaborare un pronostico per l’alto il
livello dei concorrenti, a partire dai vincitori della PWC
negli ultimi anni, come il pilota di Merano Aaron Durogati che
l’ha vinta per ben due volte, il francese Charles Cazaux e lo
svizzero Stefan Wyss. Nello stesso periodo altri 16 piloti
hanno vinto almeno una tappa e daranno battaglia. Eccezionale
anche il livello in campo rosa con volatrici come la milanese
Silvia Buzzi Ferraris riconfermata di recente campionessa
d’Italia insieme all’immancabile Durogati.

La PWC è un circuito a tappe che da dodici anni e in
altrettante edizioni fa il giro del mondo. Nel 2018 sono già
state disputate le gare di Bright (Australia) e Baixo Guandu
(Brasile). Dopo Gemona del Friuli seguiranno gli appuntamenti
di Sopot (Bulgaria) e Aksaray (Turchia).
Vola e cammina, la nuova
frontiera del parapendio

Bergamo – Camminare lungo le valli, salire sui monti,
scegliere un buon pendio come punto di decollo, preparare il
parapendio e poi spiccare il volo verso altri monti e
attraverso altre valli.
Si chiama hike & fly, escursionismo e volo, tutto gambe e
parapendio la nuova frontiera del volo libero, quello senza
motore, sinonimo di libertà e spirito d’avventura. Qualcuno
dice che non sia proprio nuova, perché a chi pratica questa
entusiasmante attività con abitat naturale in ambienti montani
una scarpinata prima o poi tocca.
Sull’onda della celebre X-Alps, maratona biennale di oltre
mille chilometri dall’Austria a Montecarlo, i cultori di hike
& fly sono in crescita esponenziale e gli eventi si
moltiplicano. Facili le regole base: usare solo piedi e
parapendio, preferibilmente il secondo perché il volo è meno
faticoso e più veloce. Nessun altro mezzo di trasporto è
ammesso.
Le gare possono durare più giorni e lungo percorsi di
centinaia di chilometri contrassegnati da punti salienti del
territorio, detti boe o turn point, con obbligo al pilota di
aggirarli. Ogni concorrente è seguito da un team di supporto
con il compito di suggerire valutazioni tecniche sul miglior
tragitto, informazioni meteo e fornire l’occorrente alla
sussistenza. Quando non vola il pilota è obbligato a camminare
con in spalla la sacca contenente parapendio, selletta e tutta
l’attrezzatura per il volo che non può essere portata
altrimenti. Il live tracking sorveglia tramite GPS, invia in
tempo reale la posizione dei piloti, stila classifiche.
Ci proviamo anche in Italia con l’hike & fly. Nel 2018 tre
diverse organizzazioni si sono messe di buona lena per varare
altrettanti eventi. Hanno raccolto partecipanti da Europa,
Asia e America, lo svizzero Christian Maurer, vincitore di
cinque X-Alps, il più noto. Pochi posti e riservati ad atleti
ben allenati in corsa, arrampicata e altre discipline.
Indispensabile pratica costante e esperienza di volo libero.
Rare le quote rosa non senza rammarico.
Primo appuntamento dal 12 al 19 maggio per la Ironfly pensata
dal Parapendio Club Scurbatt di Suello (Lecco). Partenza dal
lungolago di Lecco e salita sul monte Cornizzolo, altitudine
1.040 m. Da qui la gara si snoderà attraverso le Prealpi
lombarde, piemontesi e Canton Ticino. Turn point a Macugnaga e
il Monte Rosa, altitudine 4.634 m., Bormio in Valtellina e il
passo della Presolana in Val Seriana prima di raggiungere
l’atterraggio di Suello. Totale 458 km in linea d’aria, di più
nella sostanza.
Il 26 agosto a Levico Terme (Trento) prenderà il via la
Dolomiti Superfly organizzata dal Volo Libero Trentino. Il
percorso, tutto dolomitico e dedicato ai luoghi della Grande
Guerra nel centenario della vittoria, misurerà 250 km. Prima
boa a Canazei (Trento) passando per la catena del Lagorai. Poi
toccherà Sesto Pusteria (Bolzano) oltre le Tre Cime di
Lavaredo e infine Cima Grappa nelle Prealpi venete.
Conclusione a Levico Terme entro l’1 settembre.
Durerà un solo giorno, l’8 settembre, la h&f Presolana 1.0,
grazie al club Volomania di Gandino (Bergamo), teatro il
comprensorio attorno al massiccio di 2.521 m nelle Prealpi
bergamasche che ha ispirato il nome dell’evento. I piloti
partiranno da Gandino, passeranno da Clusone, dalla Valzurio,
dalla valle di Castione, dal monte Pora, ancora da Clusone e
dalla Val Gandino, toccheranno lo spartiacque tra Val
Cavallina e lago d’Iseo prima dell’atterraggio di Cirano
presso Gandino.
Due italiani sul podio della
Coppa del Mondo di parapendio

Un nuovo successo del volo libero italiano arriva dal sud
America dove si è conclusa la 25.a edizione della PWC
(Paragliding World Cup), la coppa del mondo di parapendio.
Il pilota Nicola Donini si è classificato secondo alla finale
mondiale disputata a Roldanillo in Colombia e vinta dallo
svizzero Michael Siegel. Il successo italiano è consolidato
dal terzo posto di Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano).
Eccellenti le prestazioni di Donini, ventiduenne di Molveno
(Trento), durante i nove voli effettuati sui dieci previsti,
uno per giorno: ne ha vinti tre, piazzandosi secondo in altri
due. Migliori traguardi di Oberhauser un secondo e un terzo
posto. In campo femminile indiscusso successo della francese
Laurie Genovese, in assoluto la più forte delle 14 quote rosa
in volo sulle alture colombiane.
All’ultima prova si è arrivati dopo le tappe in Francia,
Serbia, Svizzera, Brasile e Ecuador disputate nel corso del
2017. Roldanillo è il principale sito di volo libero, cioè
senza motore, in parapendio e deltaplano in Colombia. Situata
sul lato ovest della Valle del Cauca, ai piedi della
Cordillera Occidentale, la città si trova ad un’altitudine di
966 metri. Dal decollo di Aguapanelas i piloti hanno spiccato
il volo per percorrere distanze tra i 62 e quasi 100
chilometri, secondo le condizioni meteo delle nove giornate di
gara, sfruttando le correnti ascensionali scaturite
dall’irraggiamento solare e l’efficienza delle ali.
Alla finale mondiale hanno partecipato 120 piloti provenienti
da 25 nazioni. Migliore e anche la più numerosa la compagine
francese con ben 27 volatori, seguita dall’Italia, ma con meno
della metà dei piloti. Oltre a Donini e Oberhauser, questi gli
altri azzurri: Christian Biasi, Alberto Vitale, Franz
Erlacher, Gianbasilio Profiti, Michele Boschi, Federico
Nevastro, Luca Donini, i campioni italiani in carica Marco
Busetta, e Silvia Buzzi Ferraris, Aaron Durogati e Nicole
Fedele, che negli anni scorsi hanno vinto rispettivamente due
e una volta la coppa del mondo.

Dall’Umbria e dal Friuli i
nuovi campioni di volo                                   in
deltaplano e parapendio
Si sono chiusi i campionati italiani di volo in parapendio e
deltaplano con l’assegnazione dei rispettivi titoli. Teatri
delle competizioni Gemona del Friuli (Udine) per i primi, ed
il tradizionale Monte Cucco sopra Sigillo (Perugia) per il
deltaplano.

A Gemona, dopo sei giornate di gara su percorsi tra i 45 e gli
83 chilometri, si laurea Campione d’Italia 2017 il catanese
Marco Busetta, seguito dal pilota di casa Alessio Voltan, da
Federico Nevastro (Padova), dai bolognesi Paolo Facchini e
Alberto Vitale e da Marco Littamé (Torino).
Reduce da una medaglia di bronzo ai mondiali, è campionessa
d’Italia la milanese Silvia Buzzi Ferraris dopo aver vinto in
campo femminile tutte e sei le manche. Dietro di lei
l’ungherese Katalin Juhász e Sandra Antony (Francia), perché
la formula “open” dei campionati apre le porte ai piloti
stranieri, accorsi da 18 nazioni. Presenti in tutto 110
volatori dei quali 56 italiani.
Classifica Sport: Stan Radzikowski (Polonia), poi gli alto
atesini Martin Stecher e Heinz Senoner. Migliore nella
categoria “serial” il milanese Alberto Castagna.
L’evento è stato organizzato da Aero Club Blue Phoenix in
collaborazione con il Volo Libero Friuli. Utilizzati il Monte
Cuarman come decollo e l’atterraggio di Gemona Godo.

Per i campionati nazionali di deltaplano, a Sigillo si sono
ritrovati 50 piloti dei quali 14 provenienti da 10 nazioni
estere. Organizzazione a cura di AeC Lega Piloti in
collaborazione con il Volo Libero Monte Cucco, nome preso
dallo storico rilievo, tra i primi spettatori dei cimenti in
cielo di questi mezzi che, come i parapendio, si reggono in
aria sfruttando le correnti ascensionali. Dallo stesso monte
sono avvenuti i decolli dei partecipanti all’evento.
Per il forte vento e sovrasviluppi di nubi con minaccia di
temporali, si sono dovute cancellare tre delle cinque task
previste. Deltaplani in aria solo per la prima ed ultima
prova, sulle distanze di 103 e 124 km. Le vince entrambi
Alessandro Ploner, pilota di San Cassiano (Bolzano), che si
laurea per la quinta volta Campione d’Italia, medaglia da
aggiungere alle numerose vinte in campo internazionale.
Seguono Christian Ciech, trentino trapiantato a Varese, Davide
Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia) e Valentino Bau di
Padova. Tutti questi piloti volano con deltaplani detti ala
flessibile e fanno parte del team azzurro, campione del mondo
in carica. Ciech detiene anche il titolo individuale. Dal
prossimo 9 agosto in Brasile costoro, più Filippo Oppici di
Parma ed il ciociaro Marco Laurenzi, saranno impegnati a
difendere il titolo iridato.
Luca Comino di Mondovì (Cuneo) è stato il migliore a volare
con deltaplani ad ala rigida durante il campionato del Monte
Cucco.
Parapendio, stagione                              amara
per l’Italia
Feltre – Un indiscusso successo di pubblico e visibilità ha
contrassegnato il 15° Campionato del Mondo di parapendio,
chiuso dopo due settimane alle pendici del Monte Avena, vicino
Feltre (Belluno).
Valutato in oltre 30.000 presenze il pubblico che ha seguito i
piloti in lizza e le decine di vele a colorare il cielo sopra
un’area di circa 5.000 kmq, uno spettacolo unico e mozzafiato.
Alla cerimonia inaugurale satura la grande piazza di Feltre e
limiti di capienza superati anche per quella maestosa di
chiusura a Pedavena, non lontano dal quartier generale della
manifestazione, il nuovo Centro del Volo in località
Boscherai. Una ricaduta benefica in termini di promozione del
territorio.
Gli organizzatori dell’Aero Club Feltre e Para & Delta Club
Feltre, possono vantare anche un favoloso successo di
partecipazione con ben 149 piloti presenti per 47 nazioni,
record assoluto quest’ultimo nella storia del mondiale.
Undici le gare disputate su percorsi che vanno dai 45,3 ai
117,2 km, utilizzando decolli ed atterraggi anche fuori
provincia. Domina ovunque la Francia, insidiata dalle ottime
prestazioni dei piloti sloveni, un’altalena estenuante sia nel
singolo, che a squadre. Il nuovo campione del mondo è Pierre
Remy che raccoglie il testimone dal connazionale Honorin
Hamard, terzo classificato alla pari con lo sloveno Jurij
Vidic. Medaglia d’argento al britannico Guy Anderson. Il
miglior azzurro è l’alto atesino di Termeno Joachim
Oberhauser, undicesimo.
Ha difeso con successo il titolo femminile la nippo-francese
Seiko Fukuoka Naville, in testa alla classifica dall’inizio
alla fine, seguita dalla rivelazione Kari Ellis (Australia), e
da Silvia Buzzi Ferraris, unica consolazione azzurra in un
campionato che prometteva ben altri allori. Classifica a
squadre: Francia, Slovenia, Svizzera, Gran Bretagna, Austria e
Italia.

Sapore amaro per l’Italia pure nella Red Bull X-Alps, maratona
biennale di volo in parapendio ed escursionismo lunga 1138 km,
da Salisburgo a Montecarlo, aggirando sette turn point nelle
sette nazioni attraversate: Austria, Slovenia, Germania,
Italia, Svizzera, Francia e Monaco. In due parole le regole: o
voli o cammini.
Due gli italiani in gara, il veterano Aaron Durogati, già
sesto nel 2015, e l’esordiente Tobias Grossrubatscher, che si
è ben comportato. Il primo si è dovuto ritirare per guai al
menisco, mentre il secondo non è andato oltre il 10° posto.
Solo due piloti sono riusciti a raggiungere il Mediterraneo:
lo svizzero Christian Maurer, che vince la X-Alps per la
quinta volta consecutiva in 10 giorni e 23 ore, ed il francese
Benoit Outters che ci ha piegato due ore in più. Terzo
l’austriaco Paul Guschlbauer fermo a 5 km dal traguardo,
perché le regole vogliono che la gara finisca 24 ore dopo
l’arrivo del primo pilota. In quel momento dei 32 piloti
decollati da Salisburgo, in rappresentanza di 21 nazioni, ne
restavano in lizza 19.
Mondiali di parapendio, la
Francia domina: ecco i nuovi
campioni del mondo
Mondiali di parapendio Monte Avena 2017 _   La Francia domina
indiscussa.

PIERRE REMY (FRA) É IL NUOVO CAMPIONE DEL MONDO. LA FRANCESE
SEIKO FUKUOKA NAVILLE MANTIENE IL TITOLO PER LA CATEGORIA
DONNE E ANCHE LA CATEGORIA SQUADRE VEDE NEL GRADINO PIÚ ALTO I
FRANCESI

Feltre, 2017-07-15 – Il parapendio ha i suoi nuovi campioni
del mondo: a dominare in ogni classifica la Francia. Nella
categoria Overall l’oro va al francese Pierre Remy che
raccoglie il testimone dal connazionale Honorin Hamard.
Argento al britannico Guy Anderson e doppia medaglia di bronzo
per Honorin Hamard (FRA e a questo punto ex campione del
mondo) e per Jurij Vidic (SLO).

                                                           Ne
lla categoria donne resta regina indiscussa la già campionessa
in carica Seiko Fukuoka Naville (FRA) che ha difeso il titolo
in solitaria. Argento per Kari Ellis, l’australiana
rivelazione di questo campionato, bronzo per l’italiana Silvia
Buzzi Ferraris.

Ancora Francia anche per l’oro a squadre. Argento alla
Slovenia e bronzo alla Svizzera.
Si chiude quindi con la task di oggi il Monte Avena 2017, 15°
Mondiale di Parapendio, che per la prima volta è stato
ospitato in Italia e che con le 48 Nazioni in gara, ha segnato
il record assoluto nella storia di questa disciplina.

Più di 30.000 gli appassionati che negli 11 giorni di gara si
sono mossi per seguire da vicino i 150 piloti in lizza per il
titolo. 150 vele che si sono mosse in un’area di 5.000 kmq,
regalando uno spettacolo mozzafiato che ha coinvolto i cieli
di tutto il triveneto.

Un risultato straordinario per gli organizzatori di casa
nostra che hanno raccolto il plauso e il consenso non solo
delle Istituzioni italiane, ma anche quello delle Federazioni
internazionali di disciplina: “Un risultato che fa onore al
nostro Paese. Abbiamo senza dubbio alzato l’asticella degli
standard in questo sport. Siamo soddisfatti e orgogliosi del
lavoro svolto” dichiarano gli organizzatori.

LE CLASSIFICHE FINALI –   PODI MONTE AVENA 2017

CATEGORIA OVERALL_ Pierre Remy (FRA), Guy Anderson (GBR),
Jurij Vidic (SLO)

DONNE_Seiko Fukuoka Neville (FRA), Kari Ellis (AUS), Silvia
Buzzi Ferraris (ITA)

SQUADRE_ France, Slovenia, Svizzera
DONNE_ORO_Seiko Fukuoka Neville (FRA), ARGENTO_ Kari Ellis
(AUS), BRONZO_Silvia Buzzi Ferraris (ITA)
CATEGORIA OVERALL_ ORO_Pierre Remy (FRA), ARGENTO_Guy
Anderson (GBR), BRONZO_ Jurij Vidic (SLO) e Honorin Hamard
(FRA)
SQUADRE_ ORO_ France, ARGENTO_ Slovenia, BRONZO_ Svizzera
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