Riunione del Consiglio dell'OCSE a livello ministeriale, Riassunto della Presidenza, Parigi, 23-24 maggio 2006 - Assicurare la prosperità
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Organisation for Economic Co-operation and Development Building Partnerships for Progress Riunione del Consiglio dell’OCSE a livello ministeriale, Riassunto della Presidenza, Parigi, 23-24 maggio 2006 – Assicurare la prosperità 24/05/2006 – La Grecia ha avuto l’onore di presiedere la riunione ministeriale del Consiglio che ha trattato come tema centrale quello di « Assicurare la prosperità ». Nel contesto di una più estesa espansione mondiale, i Ministri hanno individuato ed esaminato due serie di sfide fondamentali di politica economica. In primo luogo, essi hanno sottolineato la necessità di mantenere elevata la vivacità della crescita nei paesi in cui questa è già sostenuta e di assicurare che le economie che sono in una fase meno avanzata del ciclo economico, recuperino il ritardo accumulato. Essi hanno anche posto l’accento sull’importanza di porre rimedio a tensioni e rischi di fondo, segnatamente in relazione agli squilibri internazionali e nazionali che minacciano la prosecuzione dell’espansione mondiale. La cooperazione e il coordinamento delle politiche su scala internazionale sono stati considerati necessari, al fine di correggere gli squilibri in modo ordinato. A tale riguardo, l’OCSE e altre organizzazioni multilaterali potrebbero svolgere un ruolo di primo piano. In secondo luogo, in una prospettiva di più lungo respiro, i Ministri hanno insistito sulla necessità di accelerare il ritmo delle riforme strutturali in quei paesi dell’OCSE che nel corso degli anni si sono lasciati distanziare da quelli più efficienti ed essi hanno discusso delle priorità e delle modalità delle riforme. Per attuare le riforme sarebbe essenziale trarre insegnamenti dalle pratiche esemplari e scambiare continuamente informazioni su come assicurare una diffusa condivisione all’interno dei singoli paesi del programma di riforma e come estendere il dibattito sui costi a breve termine rispetto ai vantaggi a lungo termine. I Ministri hanno sottolineato l’importanza dell’apertura dei mercati e l’impellente necessità di concludere rapidamente il ciclo di negoziati commerciali avviati a Doha (il cd. Doha round). Essi hanno concordato che, per sostenere la crescita e la prosperità nei paesi dell’OCSE e nelle economie dei paesi non membri, sono essenziali regimi aperti e trasparenti in materia d’investimenti. Minori barriere agli scambi e agli investimenti diretti esteri così come l’introduzione di una regolamentazione dei mercati dei prodotti e del settore finanziario più favorevole alla crescita stimolerebbero l’ingresso delle imprese nel mercato, gli investimenti e la crescita. I Ministri delle economie dei paesi non membri hanno partecipato alla maggior parte dei dibattiti e il dialogo è stato mutuamente proficuo. Inoltre, i Ministri hanno avuto un utile scambio di punti di vista con i Comitati consultivi dell’industria (BIAC) e del sindacato (TUAC), così come con la società civile in modo più esteso nell’ambito del Forum dell’OCSE. I Ministri hanno concordato che ascoltare le opinioni delle parti sociali e avere la possibilità di spiegare i propri obiettivi e la propria strategia è sempre molto utile per diffondere tanto la comprensione quanto l’adesione dell’opinione pubblica ai programmi di riforma.
Le prospettive economiche I Ministri hanno manifestato l’aspettativa che nel prossimo futuro la crescita mondiale mantenga il dinamismo registrato negli ultimi anni. Contestualmente alla sempre rapida crescita nelle economie emergenti, specie in Asia, l’espansione economica nella zona OCSE dovrebbe segnare continui progressi, con Stati Uniti e in Giappone ad un livello di attività prossimo al potenziale e l’Europa in graduale recupero. I Ministri hanno considerato che l’inflazione può essere tenuta sotto controllo, nonostante la diminuzione della capacità produttiva di riserva e il rincaro delle materie prime, dato che l’intensificarsi della concorrenza internazionale dovrebbe contribuire a contenere i prezzi. Essi reputano che la disoccupazione rimarrà contenuta in America del Nord e in Giappone e diminuirà – anche se lentamente – in un certo numero di paesi europei. Per quanto attiene ai rischi, i Ministri hanno accolto con favore il fatto che l’innalzamento dei prezzi dell’energia non abbia scardinato l’espansione mondiale, ma si sono detti preoccupati per le conseguenze di eventuali ulteriori rincari. Essi hanno riconosciuto l’importanza di rafforzare la sicurezza energetica mediante il miglioramento dell’efficienza energetica e maggiori investimenti lungo tutta la filiera produttiva. anche se sinora la domanda è stata sostenuta da favorevoli condizioni finanziarie I Ministri hanno rilevato che la situazione potrebbe cambiare: i tassi d’interesse sono attualmente in rialzo, in un contesto in cui le quotazioni delle attività finanziarie sembrano in tensione. Essi hanno evidenziato un terzo rischio legato all’ampliarsi dei disavanzi delle partite correnti che riflettono in parte gli squilibri interni. I Ministri hanno sottolineato la necessità di prendere misure tempestive – sia macroeconomiche sia strutturali - per invertire tale tendenza e facilitare un graduale riassorbimento di tali squilibri. Inoltre, i Ministri hanno concordato sulla primaria importanza di attuare prudenti politiche di bilancio. La fase attuale di ripresa congiunturale offre l’opportunità di accelerare l’aggiustamento di bilancio. Oltretutto, la sostenibilità delle finanze pubbliche è una sfida con la quale si confronta la maggior parte dei paesi dell’OCSE in considerazione delle attuali condizioni di bilancio e visto l’accumulo di pressioni dovute all’invecchiamento demografico. I Ministri hanno espresso la loro soddisfazione per gli sforzi di risanamento in materia di finanze pubbliche compiuti in alcuni paesi dell’OCSE e hanno invitato gli altri paesi a seguire la stessa via. Assicurare la stabilità economica e migliorare la performance economica I Ministri hanno quindi esaminato le sfide di lungo termine fronteggiate dalle economie OCSE. Essi hanno considerato che, tra queste, la più importante è l’ampio e persistente divario fra i tassi di crescita del PIL pro capite dei paesi membri che rivela da parte di alcuni paesi dell’OCSE un’incapacità a convergere o a seguire le pratiche esemplari. I Ministri tuttavia si sono detti sollevati nel constatare che sebbene il ritardo si sia accentuato in alcuni paesi dell’OCSE, in altri la crescita potenziale e la capacità di resistenza agli shock economici è migliorata, ivi compresi alcuni paesi che avevano registrato risultati poco soddisfacenti negli anni ottanta o all’inizio degli anni novanta. I Ministri hanno concluso che il miglioramento delle politiche strutturali in diverse aree – in particolare l’utilizzo della manodopera, la produttività, l’innovazione e i mercati di capitali – è un elemento essenziale della soluzione. Vi sono ancora notevoli spazi di riforma per il mercato del lavoro, in particolare in Europa continentale. Occorre inoltre aprire ancora di più i mercati dei prodotti, riducendo in particolare gli ostacoli agli investimenti diretti esteri e migliorando il clima imprenditoriale. L’innovazione è considerata come un ingrediente essenziale della crescita a lungo termine ed è importante migliorare gli incentivi e le misure
in questo campo. Riforme nel mercato dei capitali e maggiore concorrenza nel settore dell’attività bancaria al dettaglio hanno contribuito allo smussamento del ciclo economico e a sostenere la crescita. Inoltre, è stato enfatizzato il conseguimento di una crescita sostenibile, in termini di rispetto delle priorità ambientali su scala mondiale. Attuare riforme economiche volte alla crescita e all’occupazione I Ministri hanno scambiato i loro punti di vista sul modo migliore di attuare le riforme economiche. Anche in presenza di una forte leadership politica, una delle difficoltà riguarda i conflitti fra i diversi obiettivi dell’azione governativa, in particolare qualora gli obiettivi sociali siano in contrasto con le priorità economiche. Un’ulteriore difficoltà è rappresentata dai costi immediati delle riforme che colpiscono spesso e in modo visibile gruppi ben definiti della popolazione mentre i vantaggi, sebbene siano superiori ai costi, si materializzano più tardi e in maniera più diffusa. I Ministri hanno posto l’accento sulla necessità di spiegare in termini chiari all’opinione pubblica i motivi per i quali le riforme sono necessarie. Essi hanno rilevato la necessità di essere realistici, di non sottovalutare i costi delle riforme e di non sopravvalutarne i vantaggi. I Ministri hanno sottolineato che è essenziale mettere in luce i vantaggi delle riforme per i contribuenti e per i consumatori. Alcuni Ministri hanno insistito sulla necessità di spiegare in modo dettagliato il costo – fuori bilancio - dei futuri impegni delle amministrazioni pubbliche. Numerosi Ministri hanno sottolineato la necessità di strategie complessive di riforma, di attuare le riforme annunciate senza cambiare orientamento a metà percorso nella fase di messa in opera. Molti Ministri hanno messo in risalto l’importanza di creare coalizioni a favore delle riforme a livello nazionale e del ruolo della pressione tra pari e delle organizzazioni internazionali per informare l’opinione pubblica sulla necessità e i vantaggi di tali riforme, specie nel caso di problematiche politicamente controverse. Ed é proprio in tali circostanze che Organizzazioni come l’OCSE possono essere di ausilio: l’OCSE dovrebbe essere invitata ad esaminare casi di successo e fallimento nelle riforme intraprese dai paesi. I Ministri hanno inoltre riconosciuto il ruolo delle favorevoli condizioni macroeconomiche, sebbene abbiano osservato che nei periodi di crescita la necessità delle riforme è meno evidente. Essi hanno sottolineato che una situazione sana delle finanze pubbliche infonde fiducia e offre un margine di manovra che facilita l’introduzione di alcune riforme strutturali. Infine, i Ministri hanno insistito sulla necessità di trasparenza. Le diverse parti interessate hanno bisogno non solo di un chiaro quadro dei vantaggi e dei costi delle riforme, ma anche dei costi nel caso di mancate riforme. L’iniziativa dell’OCSE per gli investimenti a favore dello sviluppo I Ministri hanno accolto favorevolmente il Piano d’azione per gli investimenti (Policy Framework for Investment - PFI) e le linee guida rivolte ai donatori per un uso dell’APS teso alla promozione degli investimenti privati, che formano insieme “l’iniziativa dell’OCSE per gli investimenti a favore dello sviluppo” avviata nel 2003 dopo il Consiglio ministeriale dell’OCSE. Per i Ministri, il Piano d’azione è uno strumento importante che aiuterà i governi a migliorare il clima degli investimenti e che di conseguenza favorirà la crescita e lo sviluppo sostenibile. I Ministri hanno chiesto all’OCSE di continuare a collaborare con i governi dei paesi non membri e con altre organizzazioni intergovernative al fine di promuovere un uso attivo del Piano d’azione per gli investimenti.
Beni intellettuali e creazione di valore I Ministri hanno notato il ruolo sempre più importante dei beni intellettuali per la crescita economica e la necessità di misurarli pienamente per migliorare l’elaborazione delle politiche pubbliche. I Ministri hanno accolto con soddisfazione lo studio dell’OCSE sui beni intellettuali e la creazione di valore così come lo studio successivo proposto per comprendere meglio il ruolo dei beni intellettuali quale leva per l’innovazione e la creazione di valore, segnatamente nell’organizzazione societaria e nei poli regionali d’imprese. Economie emergenti I Ministri hanno discusso del crescente impatto che le principali economie emergenti hanno, attraverso diversi canali, sui paesi dell’OCSE e sull’economia mondiale e delle implicazioni per le future attività dell’OCSE. Essi hanno riconosciuto il proficuo contributo delle economie emergenti alla crescita mondiale e all’innalzamento dei livelli di produttività. Nell’insieme, la vitalità dei mercati emergenti ha avuto un impatto positivo sulla prosperità mondiale, come riflesso del meccanismo del vantaggio comparato internazionale. I Ministri hanno sottolineato che tali andamenti, e più generalmente l’accentuarsi delle pressioni strutturali sulle economie dell’OCSE, esigono una rapida attuazione da parte dei paesi dell’OCSE del programma di riforme strutturali. I Ministri hanno constatato un interesse sempre più condiviso per una maggiore armonizzazione delle regole del gioco a livello mondiale; ciò richiederebbe un’intensificazione della cooperazione dell’OCSE con i principali paesi non membri. I Ministri hanno incoraggiato le principali economie emergenti a partecipare più attivamente ai lavori dell’OCSE e a ravvicinarsi alle indicazioni e standard dell’OCSE, segnatamente in materia di crediti all’esportazione, investimenti, lotta alla corruzione, beni immateriali, aiuto allo sviluppo e di ambiente. Essi hanno chiesto all’Organizzazione di sostenere tale processo e di rafforzare la sua capacità per affrontare problematiche di dimensione mondiale e le ripercussioni dell’emergere di nuovi importanti attori, in modo esauriente, sistematico e in una prospettiva aperta sul futuro, al fine di aiutare i suoi Membri a raccogliere pienamente i vantaggi di tali evoluzioni e a rispondere alle sfide della globalizzazione. I Ministri hanno rilevato con preoccupazione la notevole progressione della contraffazione e della pirateria nel mondo. Essi le hanno considerate come una minaccia sempre maggiore per la società che potrebbero incidere in modo negativo non solo sulla salute e la sicurezza dei consumatori, ma anche sul volume d’affari e sui profitti delle imprese interessate. Nel corso delle discussioni il Giappone ha proposto nuovi studi sui mezzi destinati a prevenire la proliferazione delle contraffazioni e dei prodotti pirata. Commercio Pascal Lamy, Direttore Generale dell’OMC, ha fatto il punto sullo stato di avanzamento dei negoziati dell’OMC sull’Agenda di Doha per lo Sviluppo. I Ministri hanno sottolineato che il buon esito dei negoziati darebbe un notevole impulso all’economia mondiale e in particolare ai paesi in via di sviluppo e che ciò rafforzerebbe la credibilità del sistema multilaterale. Il tempo a disposizione è breve e le scadenze non possono più essere posticipate. Di conseguenza, i Ministri si sono impegnati ad esaminare nelle prossime settimane soluzioni che risolverebbero in modo equilibrato tutte le problematiche dei negoziati che concernono in particolare l’agricoltura, l’accesso ai mercati (NAMA) e i servizi. Ciò potrebbe consentire di progredire notevolmente sulla via della liberalizzazione e del rafforzamento delle regole multilaterali. I Ministri hanno riconosciuto che tale impegno dovrebbe continuare oltre l’Agenda di Doha, in particolare nei settori e nei paesi in cui vi sono ancora ampi spazi di liberalizzazione. I
Ministri hanno concordato, conformemente alla Convenzione dell’OCSE, di continuare a condurre un ambizioso programma per rafforzare e rinnovare il sistema multilaterale. Inoltre, i Ministri hanno reso omaggio ai lavori dell’OCSE a sostegno dell’Agenda di Doha per lo Sviluppo, segnatamente ai suoi contributi alle delibere dell’OMC sull’ « aid- for- trade », che dovrebbero consentire di tenere pienamente conto dei bisogni dei paesi in via di sviluppo in tale campo. Inoltre, essi hanno chiesto all’OCSE di intraprendere lavori sui risultati del Doha-round e sui relativi legami con le riforme nazionali, così come sulle problematiche del dopo Doha. La governance e l’allargamento dell’OCSE I Ministri hanno accolto favorevolmente la risoluzione del Consiglio sulla nuova struttura di governance per l’Organizzazione che entrerà in vigore dal 1mo giugno 2006 e chiedono al Segretario Generale di prendere le misure necessarie per la completa attuazione della risoluzione. Per i Ministri è essenziale potenziare l’influenza mondiale dell’OCSE e il suo impatto sull’azione dei poteri pubblici attraverso l’allargamento a nuovi paesi membri e il rafforzamento dei legami con le principali economie non OCSE; essi hanno accolto con soddisfazione la decisione del Consiglio di istituire entro il mese di luglio 2006 un meccanismo per individuare i paesi candidati all’adesione all’OCSE e i paesi con i quali l’Organizzazione deve rafforzare i propri rapporti e hanno invitato il Segretario generale a presentare un rapporto sui progressi compiuti alla prossima riunione ministeriale. I Ministri hanno invitato il Segretario Generale a sviluppare nuove idee e ad adottare un approccio pro-attivo nell’avvicinarsi alle economie non OCSE al fine di trasformare l’OCSE in un centro nevralgico di dialogo permanente sui problemi economici mondiali fra membri e non membri e a presentare un rapporto sui progressi compiuti in questo campo alla riunione del Consigli a livello dei Ministri nel 2007. oo00oo I Ministri hanno espresso la loro gratitudine e la loro profonda stima al Segretario Generale, Donald J. Johnston, per le sue grandi qualità di leader e la sua dedizione eccezionale nel condurre l’Organizzazione lungo tutto l’arco degli ultimi dieci anni. Essi hanno reso omaggio alla trasformazione e all’ammodernamento delll’OCSE e hanno sottolineato che egli lascia un Organizzazione ben preparata per far fronte alle future grandi sfide. I Ministri gli hanno espresso i loro migliori auguri per il futuro. Essi danno il benvenuto a Angel Gurria, il suo successore a partire dal 1mo giugno 2006.
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