Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
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Ristorazione & Ospitalità Organo ufficiale dell’AMIRA Anno 43 - Numero 9 Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi Settembre 2019 Ciao Raffaello
FILIALI PREGIS S.P.A. TRANSIT POINT AREA SERVITA Riva del Garda (TN) San Bonifacio (VR) Galliate (NO) Chiesina Uzzanese (PT) Cesena (FC) San Vito al Torre (UD)
Professionisti nel settore del Food Service con un’esperienza di oltre 55 anni, siamo in grado di soddisfare tutte le esigenze della Ristorazione moderna. Ristoranti Pizzerie Hotel Banqueting Catene Ristorazione di Ristorazione Bar Collettiva
Sommario Ristorazione & Ospitalità L’EDITORIALE 5 Raffa Valerio Beltrami IN RICORDO DI RAFFAELLO SPERI Anno 43 n° 9 6 - 12 ATTUALITÀ 14 64° Congresso Internazionale Amira Settembre 2019 Rivista di alimentazione, gastronomia, enologia e turismo ATTUALITÀ EDITORE AMIRA 17 IlDamiano film “L’apprendistato” Oberoffer Associazione Maîtres Italiani IN PRIMO PIANO Ristoranti e Alberghi 20 L’olio extravergine in tavola Valerio Beltrami ATTUALITÀ DIRETTORE RESPONSABILE Diodato Buonora dbuonora@libero.it 21 Formaggi, diversificare l’offering Vincenzo D’Antonio DALLE AZIENDE DIRETTORE EDITORIALE Valerio Beltrami 25 AGROLIO Radici di Puglia. Eccellenza Italiana. LA STORIA GRAFICA E IMPAGINAZIONE Veronica Gatta 28 La bella storia del maître Oscar del Waldorf Filippo Fratta VINI DAL MONDO CONTRIBUTI EDITORIALI 31 IRodolfo vini della Valle del Rodano (Francia) Introzzi VINI ITALIANI 35 Alla Valerio Beltrami, Diodato Buonora, Vincenzo D’Antonio, Antonio Di scoperta dei vini italiani regione per regione Ciano, Alessandro Dini, Antonio Di Il Molise - Michele Policelli IL MAESTRO 37 IlClaudio Mattia, Giovanni Favuzzi, Filippo Fratta, Rodolfo Introzzi, Cesare Lo Gran Maestro Antonio Di Ciano si racconta... Verde, Damiano Oberoffer, Recchia Giovannangelo Pappagallo, Michele “COME COLUI CHE SERVE” (LC 22, 27) Policelli, Claudio Recchia, Antonino Reginella, Antonio Rotondaro, 38 Riflessione spirituale di don Beppe de Ruvo Davide Rotondi, Giacomo Rubini, ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE don Beppe de Ruvo. 40 L’estasi dell’uva Giovanni Favuzzi SITO UFFICIALE DISTILLATI E DINTORNI www.amira.it FILO DIRETTO CON AMIRA 42 Distillati di frutta: cogliere l’essenziale Antonio Di Mattia A TAVOLA CON IL MAÎTRE Tel. 02 49458768 dalle 9 alle 12 dal lunedì al venerdì 43 Filetto di maiale ai porcini Alessandro Dini RUBRICA info@amira.it sedelegale@amira.it 44 Spigolature Antonio Di Ciano SEZIONE PAESTUM REGISTRAZIONE TRIBUNALE n. 16754 del 26 marzo 1977 46 25Davide anni di successi per l’AMIRA Paestum Rotondi I NUOVI LOCALI DEL CRAVATTINO D’ORO ASSOCIATO USPI 4 | R & O | Settembre 2019 48 “Dal Falco”, il più antico ristorante di Pienza
L’editoriale Raffa N on ricordo in quale oc- Molte volte ci siamo incontrati Posso dire che di lui ricorderò casione incontrai per la non in veste ufficiale ma come sempre l’umiltà, l’altruismo, la prima volta Raffa (sì io cari amici, anzi fratelli e ci sia- lealtà, la sincerità, la franchezza lo chiamo così), posso solo dire mo confidati “segreti” e ci sia- e l’onestà intellettuale, doti non che mi sembra di conoscerlo da mo scambiati consigli molto comuni a tutti. sempre. utili. Alcune sue scelte lungimiranti Quando fu eletto Presidente, In questo momento di dolore non sono state al momento con- nel viaggio di ritorno da Galli- solo un fatto mi rende felice divise ed apprezzate da tutti, poli in pullman, mi disse: “un … sono stato con lui il giorno ma alla lunga hanno dato i loro giorno sarai tu Presidente, hai prima che ci lasciasse. Se non frutti e sono sempre state det- la stoffa”. Allora sorrisi e non lo avessi rivisto, avrei avuto un tate unicamente dal suo grande diedi peso alla frase, ma tre rimorso di coscienza per tutta animo buono e umile. anni fa, quando fu fatto il mio la vita. Era più di un mese che Grazie di tutto Raffa, sarai sem- nome per la nomina, Raffa mi ci sentivamo e gli dicevo sem- pre nel mio/nostro cuore. disse: “Accetta e qualsiasi cosa pre: “tra qualche giorno arrivo avrai bisogno, io sarò sempre al a trovarti” e per fortuna lunedì’ Valerio Beltrami tuo fianco”. E così è stato. 29 luglio eravamo insieme. Presidente Nazionale Amira Il Presidente Beltrami e Speri in una visita a Piazza San Pietro a Roma Settembre 2019 | R & O | 5
In ricordo di Raffaello Speri Ci lascia Raffaello Speri, il Presidente “Signore” di Diodato Buonora L o scorso 30 luglio abbiamo ricevuto la triste notizia del- la scomparsa di Raffaello Speri, Presidente Amira dal 2004 al 2012 e Presi- dente Onorario dal 2012 al 2019. Amatissimo da tutti i soci che lo hanno cono- sciuto. La sua disponibi- lità verso l’Amira e verso tutti quelli che avevano bisogno di aiuto era senza limiti. Il suo albergo “Al Fiore” di Peschiera del Garda era sempre a dispo- sizione per tutti gli even- ti associativi dell’Amira. La nostra associazione gli deve molto per tutto quello che ha fatto. Molti volevano scrivere delle ri- ghe in suo ricordo, ma per questioni di spazio, noi di Ristorazione & Ospitalità lo ricordiamo con le pa- role di alcuni membri di giunta e delle foto del no- stro archivio. Diodato Buonora, Direttore Responsabile R.&O. 6 | R & O | Settembre 2019
In ricordo di Raffaello Speri Carlo Hassan racconta… di Antonino Reginella I l 30 luglio l’A.M.I.R.A. ha subito una grave perdita: è venuto meno il past Presidente Raf- faello, grande Maître / albergatore, grande professionista e lavoratore indefesso. Si era già distinto per aver creato dal niente un grande al- bergo ed un rinomato ristorante, tutt’ora il fiore all’occhiello dell’hotellerie e della ristorazione di Peschiera del Garda. Con la stessa energia, entusiasmo ed abnegazione, eletto Presidente dell’A.M.I.R.A. per due legislature, coadiuvato dalla Giunta, è stato un vero e proprio “beefe- ater” della professionalità. Aperto a tutte le oc- casioni, propedeutiche alla visibilità del maître, mantenendo alta la professione, è stato il tra- ghettatore “dal vecchio al nuovo” lasciando ai suoi successori “la via aperta al rinnovo”, fatto di visibilità e di attenzione al mondo del lavoro e della scuola. Di lui il Presidente Onorario G.M. Carlo Has- san, suo grande amico, ci racconta: Raffaello è stato il mio grande amico di sempre con cui ho combattuto e vinto tante battaglie; l’amico con cui ho condiviso tante soddisfazioni fino ad arrivare Una copia di R.&O. del 2013 alla massima onorificenza del cavalierato dell’Ordine con Hassan e Speri in copertina di Santa Marta, protettrice dei maître. In 50 anni di rio Beltrami, Rubini, Del Zotto, Lo Verde, Di Ciano, amicizia mai una parola di scontro, nemmeno quando Patruno, Monti e Cantarella, a piangere e rimpian- lui Presidente ed io il suo vice, ci siamo trovati ad af- gere l’amico perduto, sicuri che da lassù te ne com- frontare situazioni con punti di vista diversi; mai un piacevi. diverbio o una parola detta o interpretata male. - Arrivederci Raffaello, grato ai tuoi figli per avermi - Arrivederci Raffaello, amico mio, sono sicuro che permesso di darti l’ultimo saluto, resterai per sempre come hai protetto e cautelato l’A.M.I.R.A. e la nostra nei cuori di tutti noi !!!. professione, da lassù proteggerai tutti noi ed interce- derai con la Divina Provvidenza per la pace dei tuoi Tutto questo ci ha raccontato il presidente Has- cari figli, dei tuoi carissimi nipotini e di tutti noi ami- san del grande presidente Speri e noi, maîtres si- rini ed amirine. ciliani, ci uniamo al suo cordoglio ed assieme a - Caro Raffaello, in una chiesa gremita da tantissime lui conserviamo il ricordo indelebile dell’amico persone che in vita ti stimavano e ti volevano bene, ci Raffaello nelle pieghe del sentimento, dove sono siamo ritrovati, tanti amici fra cui il presidente Vale- posti i nostri ricordi più cari. Settembre 2019 | R & O | 7
In ricordo di Raffaello Speri Giacomo Rubini racconta… S ono innumerevoli i modi in cui potrei e vorrei tributare con de- gne parole l’Amico e socio Raffaello Speri, una perso- na che in ogni circostanza mi ha sempre coinvolto con trasporto e autentico spiri- to collaborativo nelle scelte dell’associazione. Un’asso- ciazione di cui sono fiero di far tutt’ora parte. Insieme io e Raffaello abbia- mo vissuto molte avventure, ma per rendergli omaggio nella maniera migliore, vo- glio descrivere un aneddo- to indelebilmente impresso Speri il giorno che è stata conferita a Rubini l’onoreficenza di Ufficiale nella mia memoria. È un ricordo che risale al “50° Congresso Internazio- nale A.M.I.R.A.” tenutosi a so e trasmettendo loro una mi di salute e si prodigava Grado-Trieste nell’ottobre palpabile voglia di rinnovo sempre nel trovare lavoro a 2005. in quella che, prima di lui e quelli di noi che erano pri- ...Al termine della serata di della sua presidenza, stava vi di occupazione. Questo galà a luci soffuse, adagia- diventando un’“A.M.I.R.A. era Raffaello che, immanca- ta su una “batela” (piccola arcaica e obsoleta”. Fu un bilmente, non appena lo in- imbarcazione di legno) una momento di svolta epocale, contravi esordiva con: - Caro torta dalle notevoli dimen- l’entusiasmo esplose e tra- come stai? E la sua non era sioni venne portata in sala volse tutti i presenti. Nono- una semplice e retorica do- accompagnata dalle note in stante le prevedibili critiche manda di circostanza. crescendo della colonna so- di pochi scettici. Con profondo rammarico nora del film” Titanic”. Nes- Un evento indimenticabile so che tutto ciò che lui era e suno se l’aspettava, e di col- che rispecchia esattamente rappresentava mi mancherà po Raffaello si mise in piedi quale fosse l’animo di Raffa- infinitamente. su una sedia e cominciò a ello. Lui era semplicemente Ciao Raffaello. sventolare euforicamente così, spontaneo e vero. Giacomo Rubini il tovagliolo incitando tutti Sappiamo tutti che era solito Vice Presidente Vicario i 400 invitati a fare lo stes- far visita ai soci con proble- 8 | R & O | Settembre 2019
In ricordo di Raffaello Speri Claudio Recchia racconta… Claudio Recchia Rubini, Hassan, Recchia, Bellotti, Speri e Beltrami ad un congresso di qualche anno fa C aro Raffaello, che sei stato: una persona ge- hai fatto per noi ed ora che sei solo un breve saluto di nerosa con tutti, sempre pron- vicino alla tua amata Maria commiato per ringra- to ad aiutare chiunque fosse Luisa ogni tanto buttateci un ziarti per quello che sei riu- in difficoltà con consigli pa- occhio da lassù e noi saremo scito a trasmettermi della tua terni ed anche materiali. ben felici di ricevere ancora persona. Tu mi hai insignito nel 2006 qualche prezioso consiglio da Non voglio soffermarmi all’a- della nomina a Grande Mae- voi. spetto professionale che tut- stro della Ristorazione e hai Ciao Raffaello. ti ben conoscono, ma come contribuito a farmi amare Claudio Recchia uomo mi hai insegnato cosa sempre di più la grande fami- Cancelliere dell’Ordine significa la generosità. Ebbene glia A.M.I.R.A. Dei Grandi Maestri della sì, voglio ricordarti per quello Grazie per tutto quello che Ristorazione Settembre 2019 | R & O | 9
In ricordo di Raffaello Speri Antonio Rotondaro racconta… … Raffaello mi ha insegnato tanto, mi ha fatto scoprire strade che non avrei mai immaginato di percorrere. È stato una persona meravigliosa, un uomo gentile, genero- so e di buon cuore come pochi al mondo. Nel dicembre del 2012, in occasione della cena di Natale della sezione Paestum, a fine serata, l’al- lora Vicepresidente Nazionale Buonora insieme al fiduciario Grippo, dissero che tra i convivia- li c’era da nominare un nuovo Grande Maestro della Ristorazione, voluto fortemente dal Presi- dente Speri. Nella mia mente passava di tutto, mi guardavo intorno per cercare di indovinare, mai avrei immaginato che quella persona potessi Antonio Rotondaro e Raffaello Speri essere io. Dissero il mio nome, pensai immedia- tamente ad uno scherzo, tanto che, dopo che mi misero il collare lo tolsi e dissi: “è uno scherzo?”. uno dei miei ricordi più belli e importanti, non Diodato rispose: “no, è tutto vero”. Per tutta la solo nell’ambito A.M.I.R.A., ma anche della mia serata rimasi sbalordito, non riuscivo a crederci. vita. Il collare è stato un premio per il mio at- Dormii poco. La mattina dopo telefonai al Presi- taccamento alla professione e all’AMIRA. Grazie dente Speri per la conferma, mi rispose: “amico infinite Presidente. Riposa in pace, resterai per mio, te lo meritavi”. Poi, chiamai il Cancelliere sempre nel mio cuore. Valerio Beltrami (attuale Presidente A.M.I.R.A.) Antonio Rotondaro e mi confermò il tutto dandomi il benvenuto Vicepresidente Nazionale nei Grandi Maestri della Ristorazione. Questo è Cesare Lo Verde ricorda… Cesare Lo Verde … Raffaello sei stato mi ero sposato anche in averti conosciuto e averti un signore di stile chiesa, mi hai inviato un avuto come amico. e di vita. Quando simpaticissimo cadeau. Cesare Lo Verde ad Assisi hai saputo che Grazie, Grazie, Grazie di Tesoriere Nazionale 10 | R & O | Settembre 2019
In ricordo di Raffaello Speri Giovannangelo Pappagallo racconta… C osa posso dire del Presiden- sentiti per discutere dell’organiz- te Amico Raffaello Speri? zazione del prossimo congresso. Oltre al rapporto associa- Come al solito mi dava consigli per tivo, che ho avuto nel ruolo di se- non lasciare nulla al caso. Lo face- gretario, dal lontano 1996 la nostra va per la nostra associazione che amicizia era pura e senza interes- amava tanto, a volte tralasciava le si. Condividevamo assieme al mio sue cose per occuparsi dell’Ami- carissimo amico Franco Misino dei ra che considerava la sua seconda momenti di svago indimenticabili famiglia. Raffaello, ti ringrazio per con Luisa. Dopo la sua dipartita, il tutto quello che mi hai insegnato, nostro legame era diventato ancora che Santa Marta ti accolga tra le sue più intenso. Il suo modo di fare non braccia. Ciao Raffaello, ti ho sem- aveva regole, si donava sempre per pre stimato e voluto bene. Il tuo il prossimo, alcuni non avevano ca- umile amico Giovannangelo. Giovannangelo Pappagallo pito quanto fosse importante aver- Giovannangelo Pappagallo lo come amico. A marzo ci eravamo Cerimoniere Nazionale Antonio Di Ciano ricorda… Milano Laghi ha proposto di sempre un sostegno importante organizzare il Primo Concorso per l’Associazione e per me… Mondiale di Flambé. Forte del Caro Raffaello, un amico come te parere favorevole della Sezione, non si dimentica, un amico come mi sono recato a Peschiera del te si ricorda tutti i giorni e a tut- Antonio Di Ciano Garda per illustrare punto per te le ore, perché sono le persone punto il progetto e il programma come te a rendere bella l’amici- di massima. In quell’occasione e zia, a far sentire speciali le perso- C on Raffaello ho avuto un poi successivamente ogni volta ne che amano, a dar valore anche bellissimo rapporto as- che si è presentata l’occasione, alla singola ora passata assieme. sociativo che, strada fa- ho trovato un amico e collabora- Qualcuno ha detto che l’amici- cendo, si è trasformato in un tore prezioso e propositivo, ca- zia consiste non nell’essere inse- rapporto di amicizia speciale. I pace di trasmettere entusiasmo e parabili ma nel potersi separare ricordi sono tanti, ma uno in par- passione per rendere ogni mani- senza che nulla cambi… è vero e ticolare mi ha dato l’opportunità festazione ancora più prestigiosa me lo hai fatto capire… ciao ami- di conoscerlo sotto svariati punti ed importante. co mio… di vista: risalgo al lontano 2003, Il suo entusiasmo, la sua dispo- Antonio Di Ciano quando la Sezione A.M.I.R.A. nibilità e generosità sono stati Segretario Nazionale Settembre 2019 | R & O | 11
In ricordo di Raffaello Speri Da: L’Arena, 31 luglio 2019 L’addio a Speri. Fu il pioniere del turismo U n’altra grave perdita ha colpito Peschiera: si è spento Raffaello Speri, uno dei pionieri del turismo ari- license. Settantacinque candeli- ne spente il 3 giugno e una vita di una persona buona, semplice e che ha sempre aiutato chiun- que ne avesse bisogno. A Raf- faello era stato diagnosticato un tumore a luglio del 2018, un male che purtroppo conosceva e che nel 2000 gli aveva portato via la moglie Maria Luisa Bo- nato. Nonostante il grave lutto, ha continuato a darsi e a dare al prossimo attraverso realtà come la Gav (Giovani amici ve- ronesi) e la comunità Exodus. «È sempre stato un mediatore, un uomo buono e onesto», han- no ricordato i figli, «pensava Raffaello Speri con la figlia Claudia sempre prima agli altri e poi a sé stesso». A raccontare la vita del padre sono Gianmaria e 1982, comprò le proprietà e la- presidente, tra i sostenitori per Claudia che, con gli occhi rossi vorò per portarle allo splendore l’apertura del Benacus, una e la voce spezzata da un dolo- di oggi, entrando così nella rosa scuola secondaria sul territorio, re incolmabile, condividono i degli imprenditori locali che membro del collegio dell’aero- ricordi di un uomo che ha fat- hanno contribuito alla crescita porto, segretario della Demo- to molto per il territorio. L’arte del paese. Nominato Cavaliere crazia Cristiana e attivo tra gli gli scorreva nelle vene, aveva della Repubblica nel 1987 per anni Settanta e Novanta. Nella allestito anche un paio di mo- il suo impegno nel settore tu- sua carriera è stato anche pre- stre ma lui è proprio l’esempio ristico, Raffaello è stato anche sidente dell’Amira (Associazio- di una persona che «ha fatto di il fondatore dell’associazione ne maître ristoranti e alberghi) necessità, virtù». Approdato alberghi e campeggi di Peschie- dove è stato nominato maestro nel 1961 a Peschiera, ha iniziato ra e Castelnuovo del Garda, dopo la moglie, prima donna a a lavorare come ristoratore. Nel della quale la figlia Claudia è ottenere quel titolo nel 1999. 12 | R & O | Settembre 2019
Attualità 64° Congresso Internazionale Amira Siracusa, Grand Hotel Villa Politi Periodo: dal 10 al 14 novembre 2019 Durata: cinque giorni/quattro notti Programma di massima Domenica 10 Novembre 2019 - Dalle ore 14,00 check-in. Per chi arriva entro le 13,45 è previsto lunch in albergo. - Ore 18,00 – Riunione di giunta. - Ore 19,00 – Consiglio Nazionale. - Ore 20,15 – Aperitivo, Dinner e Piano Bar. Lunedì 11 Novembre 2019 - Dalle 7,30 – Breakfast. - Ore 9,30 – Assemblea Nazionale – Congresso “L’Olio extravergine d’Oliva”, alimento nella ristorazione. - Ore 12,30 – Lunch. - Ore 14,30 – Ripresa lavori assembleari. - Ore 16,30 – Master sull’olio extravergine di oliva. - Ore 20,00 – Aperitivo, Dinner e Piano Bar. Martedì 12 Novembre 2019 - Dalle 7,00 – Breakfast. - Ore 8,00 – Finale “Maître dell’Anno 2019”. Per i non interessati, possibilità di visitare Siracusa e i suoi monumenti: Teatro Greco, Anfiteatro Romano, Orecchio di Dionisio, La Grotta dei Cordari. - Ore 13,00 – Lunch. - Ore 15,00 – Partenza in pullman. Gita in barca per visitare l’Isola di Ortigia, 14 | R & O | Settembre 2019
Attualità le meraviglie di Siracusa vista dal mare e il Museo del Papiro. Rientro in albergo. - Ore 20,00 – Aperitivo, Dinner e Piano Bar. Mercoledì 13 Novembre 2019 - Dalle 7,00 – Breakfast. - Ore 8,00 – Partenza per Noto. Santa Messa officiata da Sua Eccellenza Antonio Stagliano, Vescovo di Noto. Visita alle meraviglie Barocche (patrimonio Unesco). - Ore 12,30 – Partenza per Noto Marina e pranzo presso l’Hotel Elios. Rientro in albergo. - Pomeriggio libero. - Ore 20,00 – Aperitivo, Gala Dinner e Piano Bar. Giovedì 14 Novembre 2019 - Dalle 7,00 – Breakfast e … partenza. Per tutte le informazioni contattare il cerimoniere dell’Amira Nazionale, Giovannangelo Pappagallo: papgaljon@libero.it - 335 814 7480 Settembre 2019 | R & O | 15
64° CONGRESSO INTERNAZIONALE A.M.I.R.A. SIRACUSA – 10 / 14 NOVEMBRE 2019 SCHEDA DI ADESIONE Da inviare compilata al Cerimoniere A.M.I.R.A. Giovannangelo Pappagallo Tel. 335 8147480 – Email: papgaljon@libero.it – Tramite spedizione: Via Macina, 39 – 70056 Molfetta (BA) Le prenotazioni devono pervenire entro e non oltre il 01/10/2019 Il Sottoscritto Socio _________________________________________________________________________________ Tessera n° ________________________________________ Sezione _________________________________________ Email ____________________________________________ Telefono ________________________________________ Parteciperò al 64° Congresso di Siracusa dal 10 al 14 Novembre 2019, all’Hotel Villa Politi Quota associativa aggiuntiva: in camera doppia o matrimoniale n° _____ Soci ______________________________________________ 360,00 € n° _____ non soci ___________________________________________ 380,00 € ____________ Tot. ___________ € In camera singola: n° _____ Soci ______________________________________________ 490,00 € n° _____ non soci ___________________________________________ 510,00 € ____________ Tot. ___________ € Check in 14.00 in poi. Chi arriva prima può usufruire del lunch comunicandolo anticipatamente a Giovannangelo Pappagallo. Pagamento di ______________________ € tramite: • Assegno non trasferibile n° ___________________________________ intestato a A.M.I.R.A. da inviare a Giovannangelo Pappagallo Via Macina, 39 – 70056 Molfetta (BA) • Bonifico bancario intestato a A.M.I.R.A. su UNICREDIT – Corso Paolo Ferraris 21 – 28845 Domodossola (VB) IBAN: IT 67 U 02008 45360 000102342346 Data_____________________________________________ Firma___________________________________________ PRIVACY: il partecipante esprime il consenso al trattamento dei dati personali, anche sensibili, ai sensi del Dlgs n° 196/2003. L’A.M.I.R.A. dichiara che tutti i dati dei partecipanti saranno usati esclusivamente ai fini dello svolgimento del CONGRESSO. L’inoltro di dati a terzi o altre imprese avverrà soltanto se ed in quanto necessario al predetto scopo. Data_____________________________________________ Firma___________________________________________ Transfer “Aeroporto Catania – Villa Politi Siracusa” € 50,00 (vuoto per pieno) telefonando al 342 754 7364 Ci sarà un master di aggiornamento sull’olio extravergine d’oliva. I DOCENTI DELLE SCUOLE ALBERGHIERE POTRANNO RICHIEDERE CON L’ISCRIZIONE IL CERTIFICATO DI PARTECIPAZIONE CHE POTRÀ ESSERE PRESENTATO ALLA SCUOLA COME CORSO DI AGGIORNAMENTO
Attualità Come si impara l’arte di servire a 14 anni SUCCESSO DI PUBBLICO PER IL FILM “L’APPRENDISTATO”, IN PRIMA MONDIALE AL FESTIVAL DI LOCARNO Film sostenuto anche dall’Amira di Damiano Oberoffer G rande presenza di pubblico per il film “L’apprendistato” del re- gista Davide Maldi in concorso nella sezione Cineasti del Presente al Festival del Cinema di Locarno. Per la prima proiezione assoluta, l’11 agosto scorso, si è dovuta aprire anche un’al- tra sala al PalaCinema per permettere al vasto pubblico presente di poterlo ve- dere. Sold out anche le proiezioni di lu- nedì 12 e martedì 13, tanto da spingere gli organizzatori della kermesse a pro- porre un’ulteriore replica il giorno di Ferragosto, anch’essa da tutto esaurito. La prima ha visto sul palco, insieme alla direttrice artistica del festival Lili Hin- stin, il regista, i produttori (Micol Rou- bini per L’Altauro, Gabriella Manfré per Invisibile Film, Fabio Scamoni per Red House Produzioni), i musicisti Freddie Murphy e Chiara Lee, la montatrice En- rica Gatto e i protagonisti della pellico- la: gli studenti dell’Istituto Alberghiero Mellerio Rosmini di Domodossola (set delle riprese) Luca Tufano, Mario Bur- lone, Enrico Colombini, Lorenzo Cam- pani, Christian Dellamora e i docenti di sala Damiano Oberoffer ed Ernesto Al- Settembre 2019 | R & O | 17
Attualità berti Violetti. E un commento della se- Nel film è presente anche lezionatrice Daniela Per- una bellissima scena con sico: una lezione sulla degu- Continuando una rifles- stazione del vino a cura sione sulla mercificazione del nostro Presidente Na- dell’adolescenza, Davide zionale Valerio Beltrami. Maldi trova nell’austerità “L’apprendistato” ha ri- della scuola alberghiera il cevuto un’ottima acco- modo per mettere in scena glienza anche da parte una nuova «armata Bran- della critica cinematogra- caleone», capitanata da un fica, ottenendo numerose giovane indomabile che recensioni positive italia- si scontra con un sistema ne ed estere e il plauso pronto a forgiare servi e pa- dei giornalisti. droni. Divertente e spietato, eccellente esempio di un ci- Di seguito la sinossi: nema del reale che fa implo- D’ora in avanti i capelli de- dere l’immaginario italiano, vono essere corti e ben pet- Il regista Davide Maldi restituendogli nuova linfa. tinati, le unghie devono ri- manere pulite e le dita non stituto perché lui possa im- A metà strada fra docu- devono diventare gialle per parare il più rapidamente mentario e finzione, l’o- la nicotina. Il lavoro impe- possibile il mestiere e il suo pera di Maldi ci porta a gnerà molto sia mentalmen- carattere ne risulti forgiato. (ri)scoprire il galateo e la te che fisicamente, il consi- Luca proviene da un villag- disciplina richiesti a chi glio che viene dato è quello gio di montagna tra le Alpi, ambisce a lavorare in sala di venire il meno possibile è cresciuto badando al be- ristorante. Il film ci spin- influenzati dall’atmosfera stiame di famiglia e andando ge inoltre a riflettere pro- festaiola che regna attorno. in giro nei boschi. L’appren- fondamente sul difficile Queste sono alcune delle re- distato porterà il giovane a passaggio dall’adolescen- gole che Luca, un quattor- fare i conti con se stesso e za all’età adulta, sul valo- dicenne timido e dall’animo con ciò che dovrà fare nella re e l’utilità delle regole, selvaggio, deve imparare a vita: quanto dovrà sacrifi- sul significato del sacrifi- rispettare per sopravvive- care della propria libertà e cio e - al contempo – sulla re all’interno dell’Istituto adolescenza per lavorare al necessità di sviluppare e Alberghiero. La famiglia lo servizio dei clienti? mantenere una propria li- ha spinto a iscriversi nell’i- bertà individuale, espres- Alcune scene del film 18 | R & O | Settembre 2019
Attualità siva e spirituale. inusuale. Luca proviene dall’AMIRA. Spiega Davide Maldi: da un piccolo borgo di Dopo la prima tappa del «Volevo trovare un con- montagna, ha un animo 18 agosto con due proie- testo reale nel quale un selvaggio e libero e ho zioni al Cinema Iride di ragazzo era portato ad scelto lui come protago- Lugano nella rassegna accelerare il suo processo nista perché attraverso “Le Vie dei Pardi”, “L’ap- di crescita imparando da la sua esperienza potevo prendistato” proseguirà subito un lavoro. L’Istitu- raccontare meglio le dif- ora il suo viaggio in vari to alberghiero mi è sem- ficoltà nell’apprendere la festival a livello interna- brato il luogo adatto dove professione a quell’età.» zionale, per poi approda- muovermi perché la pro- La produzione del film re nei cinema. fessione del cameriere è è stata sostenuta econo- fatta di regole e disciplina micamente e moralmen- Damiano Oberoffer col fine di servire il clien- te, oltre che dal Ministe- Sezione Piemonte te. Imparare a quattordici ro per i Beni e le Attività Orientale anni le regole del mondo Culturali, il Milano Film del lavoro mi è sembrato Network e la Siae, anche Settembre 2019 | R & O | 19
In primo piano L’olio extravergine in tavola Primo capitolo di un racconto di Valerio Beltrami G li ultimi approfon- dimenti di questa rubrica hanno avu- to come oggetto la carta dei vini e le acque minera- li, elementi di primo piano nell’ambito del servizio. Ora mi preme puntare l’atten- zione su un tema altrettanto importante: l’olio extraver- gine di oliva al ristorante. Siamo molto preparati su come abbinare un vino a un piatto o consigliare un’ac- qua, in quanto non sono tutte uguali e ognuna vanta una carta d’identità ben pre- cisa. Ci siamo però un po’ “seduti” per quanto riguar- da l’olio e la sua cultura, che nel nostro Paese rappresen- ta un universo composito e ricchissimo. ca “carbonara”, da dietro le e le acque, rappresentano Tanto per cominciare, un ex- quinte. L’olio al ristorante una regione, una provincia, travergine di alta gamma va deve essere presentato in un comune. E noi dobbiamo servito accompagnato da un contenitori etichettati, for- portare in tavola diverse ottimo pane. La clientela co- niti di dispositivo che eviti identità di zona, da abbina- mincia così a stuzzicare ed che il contenuto possa esse- re ad ogni portata. L’olio va esaltare il palato nell’attesa re aggiunto e modificato. raccontato ed enfatizzato. di dare il via al pasto. Un in- Questa la normativa, al Una promozione che po- cipit che diventa anche co- maître il compito promuo- trebbe lasciare il segno nel noscenza. Certo, rispetto al verne il contenuto con una nostro ristorante, anche a passato molte cose sono narrazione di cultivar e ter- vantaggio degli ospiti stra- cambiate. All’inizio della ritori. nieri, potrebbe consistere mia carriera esistevano le Dobbiamo fare in modo che nel tenere in casa un cam- oliere che venivano riempite l’olio extravergine di oliva pionario di bottiglie da 100 e poi portate in tavola. Oggi, diventi il primo capitolo di ml, di differenti tipologie, per fortuna, la legge non un racconto seducente che è da donare alla clientela. ammette più questa prati- il pasto. Gli oli, come i vini Da: italiaatavola.net 20 | R & O | Settembre 2019
Attualità Formaggi, diversificare l’offering Valore aggiunto per la ristorazione di Vincenzo D’Antonio S e le produzioni lat- tiero-casearie han- no avuto un declino nella ristorazione - a titolo esemplificativo c’è la scom- parsa del carrello - ora è il momento di un’inversione di rotta. Una rivoluzione che può partire dai nume- rosi Formaggi Dop italia- ni, che hanno bisogno di trovare un sistema di co- municazione efficace. Dal modo di “conservare” i tre elementi sacri dell’area mediterranea - grano, uli- vo, vite - ne sono scaturiti gli alimenti cardine della Formaggi nella ristorazio- nostra cucina, sedimentata- ne, è il momento di un’in- Ma adesso è giunto il mo- si in 4mila anni. Pane, pasta versione di rotta mento di dare ai formaggi e pizza (le 3 P) intese come il ruolo che essi ampiamen- conserve del grano. Olio I formaggi nella ristorazio- te meritano. L’occasione è inteso come conserva dei ne di qualità hanno vissuto data dalla sopravvenuta ne- frutti dell’ulivo. Vino inte- momenti migliori nel pas- cessità, in uno scenario ca- so come conserva del frutto sato allorquando, ben altri ratterizzato da accentuata della vite. Ma un’altra con- gli standing di servizio di competitività dove spiccato serva, fondamentale per sala, era usuale la presenza posizionamento distinti- agevolare la commutazione del carrello. Il carrello dei vo e visibilità incrementa- delle popolazioni da no- formaggi. Assortimento le sono fattori di successo, madi a stanziali, è ben pre- giusto, formaggi ben tenuti di diversificare l’offering, sente, per la soddisfazione e ben serviti. Tanti i moti- onde attrarre una più varie- dei nostri palati e per un vi che hanno provocato la gata clientela in un arco più sano nutrimento, nelle no- scomparsa del carrello, ci si lungo della giornata. In- stre abitudini alimentari: la ripromette di analizzarli in somma, il trend emergente conserva del latte. E qual è momento altro. Sta di fatto del ristorante AAO: Almost la conserva del latte? Il for- che la scomparsa c’è stata, Always Open (aperto quasi maggio. Meglio: i formaggi. al netto di lodevoli eccezio- sempre). Il ristoratore argu- ni da cercare nella ristora- to e smart, nonché propen- zione di altissimo livello. so ad acquisire incremen- Settembre 2019 | R & O | 21
Attualità seriale), bensì come insieme bene amalgamato (concetto di rete a maglie) ai fini della pregevolezza organolettica di una degustazione fuori casa fatta come si deve. Secondo fenomeno. Il 20% dei Consorzi dei formaggi Dop vale l’80% dei volumi di produzione e del valore complessivo sia alla pro- duzione (in caseificio) che al consumo (PdV a portata di cliente e Horeca). Ciò si- gnifica, in lettura ribaltata, che l’80% dei Consorzi dei tali competenze, guarda giormente attrezzati (pen- formaggi Dop non riesce ad attentamente al fenomeno siamo ai colossi che ben avere alcuna visibilità di- del Cheese Corner, agli ab- conosciamo) sanno già fare stintiva se non nel solo pro- binamenti dei formaggi e, valevole comunicazione e prio ristretto ambito locale. prima ancora, ad una pro- valevole promozione dei Costoro molto difficilmen- posta che sia pensata e pre- loro formaggi ma, come poi te riusciranno ad acquisire sentata in modo armonico e in definitiva è anche nor- questa visibilità incremen- non secondo ridotta (e tal- male che accada, questa co- tale, foriera di sviluppi pro- volta occasionale) disponi- municazione e questa pro- duttivi e commerciali, se bilità di sua dispensa. mozione sono ognuno per non si pongono “in coro” sè, al netto di episodiche con i formaggi “maggiori”, Nel contempo, a facilitare “unioni temporanee” in oc- laddove nel loro cantare in questa innovazione concor- casione di eventi fieristici coro non è detto che debba- re il variegato mondo della (soprattutto all’estero). In- no assumere posizione an- produzione dei formaggi somma, manca una comu- cillare. Dop, ben rappresentato dai nicazione che, a beneficio pertinenti Consorzi. Con- dell’end user, parli di “pro- Dal disposto combinato dei sorzi che, non dimentichia- posta di formaggi” intesa due suddetti fenomeni ne molo mai, hanno la loro ra- non come mera sommato- sortisce la percorribilità di gione costituente nel porsi ria di formaggi (concetto un ritorno al carrello dei for- come organi che sappiano tutelare e promuovere lo specifico formaggio Dop. E qui sono due i fenomeni da analizzare attentamente. I Consorzi tutelino e pro- muovano i rispettivi for- maggi Dop Primo fenomeno. I Consor- zi dei formaggi Dop mag- 22 | R & O | Settembre 2019
Attualità maggi che non può essere da parte della ristorazione tali. È vincente (così non la riproposizione fossilizza- di qualità è elemento che fosse, cadrebbero i due win ta del tempo che fu ma che porta al triplice win: win precedenti) il consumatore è invece la proposta profes- win win. avveduto che conosce i for- sionale di taglieri concepiti maggi Dop e proprio per- secondo criterio di edutain- È vincente il ristoratore ché li conosce, li apprezza ment. E qui sovviene l’in- smart che amplia, diversi- e li vuole conoscere sempre terrogativo irrimandabile: fica e qualifica il suo offe- meglio, scoprendo sfaccet- “chi educa l’educatore?”. ring rendendo sempre più tature di abbinamenti an- Ed anche di questo tema ci coerente il suo sforzo di che inusuali e, con essi, inu- ripromettiamo di trattare in adeguamento ai tempi del- suali occasioni di consumo momento altro. la nuova società ponendosi conviviale. ristorante AAO. È vincente il mondo della produzione Rinascimento Prossimo Un ritorno al carrello dei dei formaggi Dop che assi- Venturo per l’insieme (can- formaggi? milano l’opportunità van- to corale) dei formaggi Dop taggiosa per tutti (grandi e del nostro Belpaese nello La riscoperta dei formag- piccini) di cantare in coro scenario della ristorazione gi Dop, di pressoché tutti i e di divenire gli uni con gli di qualità. formaggi Dop che nel no- altri abilitatori di consumi Da: italiaatavola.net stro Belpaese sono oltre 40, consapevoli ed incremen- TUTTI I VINI CAMPANI (o quasi) Vuoi inserire vini campani particola- ri sulla tua carta dei vini? Greco, Fiano, Biancolella, Falanghina, Coda di Volpe, Aglianico, Primitivo, Piedirosso, ecc. Consegniamo anche piccole quantità per ristoranti e privati. Prezzi da grossista. Contatta Diodato Buonora dbuonora@libero.it 329 724 2207 Settembre 2019 | R & O | 23
Dalle aziende AGROLIO Radici di Puglia. Eccellenza Italiana. L a famiglia Agresti ha sviluppato il proprio business olio e vino nell’arco di un secolo dal- la passione che la lega alla propria terra, la Puglia. Una storia lunga cento anni che abbraccia tre generazio- ni. Quella attuale affonda le radici nei primi anni ’90 in cui la terza generazione prende in mano l’intera ge- stione dell’azienda AGRO- LIO e, insieme alla lungi- miranza dei due giovani imprenditori Savino e Vin- cenzo Agresti, esprimerà da subito la passione verso “Grazie al nostro sistema di tavole sia quello stesso che na- l’introduzione di nuove tec- estrazione e conservazione, sce, oggi come cento anni fa, nologie agrarie che i fratelli siamo sicuri che il nostro olio dalla campagna della famiglia decidono di implementare conservi tutti i principi nutri- Agresti”. con l’inaugurazione della zionali, tutte le qualità orga- La filosofia aziendale, spie- nuovissima sede con im- nolettiche e tutto il sapore di ga Savino Agresti, “è porta- pianti tecnologici all’avan- un prodotto genuino e natu- re sulle tavole dei consumatori guardia. rale, e che l’’olio extravergine un olio extra vergine di oliva Agrolio che arriva sulle vostre puro e genuino BIO, ottenuto Settembre 2019 | R & O | 25
Dalle aziende il brand Radici di Puglia racconta, nelle forme e ne- gli aromi, la passione per la qualità, il sapore per la na- tura e il benessere del saper mangiar bene. Oltre all’olio extravergine, infatti, l’azienda Agresti produce storicamente un prodotto dell’eccellenza del made in Italy, il vino nelle diverse tipologie: vini rossi, bianchi e rosati. Dal genio creativo di Savino Agresti nasce la nuova linea di eti- chette Radici Wine. Il col- legamento con il territorio, esclusivamente da olive della Extra Gold Medal come i vigneti di famiglia, la pro- cultivar CORATINA”. miglore “organic extravir- duzione biologica del vino, Perchè la CORATINA? gin olive oil in the world” alla una storia fatta di gente te- “AGROLIO vuole trasferire XXIV edizione tenutasi lo nace con la passione per il ai consumatori tutto il sapore scorso giugno 2019 a Roma mondo vitivinicolo. di una Cultivar da sempre pre- al Ministero delle politiche La produzione in generale sente nel territorio di Andria, agricole. presenta coltivazioni di vi- e famosa per le sue proprietà tigni autoctoni sparsi in tut- organolettiche e salutistiche” RADICI DI PUGLIA ta la provincia Bari e BAT, precisa Savino Agresti che Apulian experience specialmente nella zona recentemente ha ottenu- delle Murge nei pressi del to l’attesato Tre Foglie da L’azienda fonda la sua espe- Castel del Monte, un alto- Gambero Rosso con “Ope- rienza nella salutare dieta piano carsico caratterizzato ra Intenso Monocultivar Co- mediterranea ed anche nel- da terreno prevalentemen- ratina Bio” ed ha ritirato il la tradizione gastronomica te argilloso e sabbioso sulla premio internazionale Biol pugliese. Per queste ragioni superficie e da un profondo 26 | R & O | Settembre 2019
Dalle aziende strato calcareo in profondità. Il fiore all’oc- chiello, il Nero di Troia DOC in purezza. La distribuzione è nazionale ed interna- zionale con circa 500 mila bottiglie di vino e 900 mila di olio l’export copre i seguenti paesi: Stati Uniti e Canada, Francia, Ger- mania, Repubblica Ceca e Russia, Giappo- ne. Dal 2016, attraverso i brand RADICI DI PUGLIA e CINQUE QUARTE, il concept di ristorazione inaugurato in una location al centro di Andria, l’azienda ha peraltro valorizzato un paniere di prodotti tipici della terra dove vengono utilizzati l’olio extravergine, il vino insieme agli ortaggi e agli altri prodotti del territorio incluso l’ar- tigianato d’eccellenza proposti con “con- fezioni da sogno”, orci e ampolle realizza- te in ceramica dipinte a mano da artigiani locali. E proprio dalla valorizzazione del terri- badisce “Sin dalle origini la lavorazione della torio e delle tradizioni, Savino Agresti ri- ceramica, frutto di tecniche artigianali antiche e sapienti, ha espresso perfettamente quel pro- fondo legame che intercorre tra uomo e natura. Radici di Puglia ha voluto esprimere questo bi- nomio primordiale rivolgendosi all’esperienza e alla creatività di esperti ceramisti locali che hanno dato vita ad opere d’arte originali e da collezione. Le nostre confezioni sono oggetti artistici. Nelle decorazioni e nei colori di que- sti “scrigni d’autore”, è possibile scorgere un particolare senso estetico che attraverso l’uso di un linguaggio moderno ma senza tempo, ha ricreato quel canale diretto con i sapori, i pro- fumi e le emozioni della terra, diventando il custode perfetto delle virtù e dei valori dell’au- tentica tradizione pugliese”. www.radicidipuglia.com AGROLIO S.R.L. S.P. 231 KM 55+120 - 76123 ANDRIA - PUGLIA - ITALY Tel +39.0883.546074 e-mail: commerciale@agrolio.com Settembre 2019 | R & O | 27
La storia La bella storia del maître Oscar del Waldorf di Filippo Fratta O scar Tschirky è stato si- no di lancio”. Qui, nel giro di grande del mondo. Grazie ad curamente uno dei più breve tempo, diventa un punto un cugino che vi lavora, riesce grandi Maître d’Hotel di riferimento per la clientela. ad entrarvi. Questo traguardo della storia. Con la sua classe e il suo stile fu una consacrazione, entrò di Nato il 28 settembre del 1866 conquista tutti. I clienti strave- diritto nella “hall of fame” dei a La Chaux-de-Fonds (Svizze- dono per lui; gli stessi chef ne maîtres più grandi della storia. ra), emigrò giovanissimo negli riconoscono la grandezza e le La maggior parte dei clienti Stati Uniti, a New York. Tro- competenze indiscutibili. Era- del Waldorf (tra l’altro molto vò inizialmente impiego come no gli anni tra il 1870 e il 1900, facoltosi) volevano essere ser- bellboy (fattorino) e commis in periodo in cui la crescita eco- viti e parlare solo con lui. Era vari alberghi e ristoranti. Ave- nomica e l’aumento dei salari diventato l’uomo immagine di va capito che fare la gavetta era erano incessanti. Oscar, ormai questa famosa e lussuosa strut- utile per crescere. Infatti, non americano, cavalca con succes- tura.Tra le sue capacità spicca- tarda ad arrivare la proposta so l’ondata di fiducia che per- vano indubbiamente le sue co- da Maître al “Delmonico”, ri- vade l’America e gli americani. noscenze merceologiche; tant’è storante blasonato e di un certo Non soddisfatto pienamente che inventò anche alcune ricet- livello frequentato dai newyor- della sua carriera, tenta di en- te ancora oggi in voga. kesi dell’alta società e dell’alta trare nell’hotel più prestigioso Come ad esempio l’insala- borghesia. Risulterà, per Oscar di New York, ovvero il Wal- ta Waldorf, a base di sedano, Tschirky, un vero “trampoli- dorf-Astoria, all’epoca il più noci, maionese, mele e lattuga. 28 | R & O | Settembre 2019
La storia Specialità che dovrebbe essere presente in tutte le carte del “room service”. Famose sono anche le “Uova alla Benedict” conosciute anche come uova alla benedettina. Su questo piatto si rac- conta che Sir Benedict, un broker di Wall Street e cliente abituale del Waldorf, per rimediare ad una “sbronza” chiese delle uova piuttosto cari- che. Oscar ne prese spunto per farne una ricet- ta delle sue cercando di renderla meno calorica ma più gustosa sostituendo delle uova fritte con delle uova in camicia, il prosciutto al posto del bacon e dei muffin inglesi tostati piuttosto che dei toast al burro. Il suo estro, il suo savoir faire erano riconosciu- ti da tutti e al Waldorf la gente andava per lui piuttosto che per George Boldt, che comunque era un grande Direttore e Manager alberghie- ro; né tantomeno per i cugini William e Jacob Astor sempre in “rotta di collisione” nonostante la grande ricchezza della famiglia. Un aneddoto storico racconta di un banchetto per circa 1500 persone organizzato e servito in maniera impeccabile grazie alla direzione del Maître Oscar. Da allora, tutti per eventi e convi- vi vari, si rivolgevano al maître Oscar. Il suo talento e il suo prezioso contributo alla ri- storazione ancora oggi sono vivi. Infatti, il suo li- bro l’Oscar Cookbook contiene ricette ma anche Il Waldorf Astoria nel 1893 menù che ha collezionato durante i suoi anni di vita professionale. Una collezione utilissima per sua fattoria. Nel frattempo, il vecchio Waldorf capire i gusti ed i piatti di quel periodo storico. - Astoria fu demolito per lasciar spazio alla co- Famosi erano anche i pic nic che Oscar organiz- struzione di un grattacielo che diventerà un sim- zava per i suoi amici nella sua fattoria. Tra i tan- bolo di New York, ovvero l’Empire State Buil- ti amici invitati c’erano anche dei cuochi con i ding. Però, il Waldorf - Astoria fu ricostruito più quali si dilettava a cucinare. maestoso e ancor più lussuoso, in stile Art Deco A fine carriera, Oscar si ritirò a vita privata nella e non più alla fifth avenue, ma a Park Avenue. Attualmente, il Waldorf – Astoria è chiuso. Sembra che la proprietà che fa capo alla cinese Anbang Insurance Group ha in progetto di con- vertire le 1.413 stanze del prestigioso hotel in una serie di appartamenti esclusivi. Ritornando al grande maître Oscar, è passato a “miglior vita” nel 1950. La sua fattoria è di- ventata una sorta di casa di riposo per maîtres e chefs in pensione e la sua collezione di menu e ricette è materia di studio per diverse università. Oscar Tschirky (meglio conosciuto come Oscar del Waldorf) è stato un professionista che ha dato lustro alla nostra professione. Il Waldorf Astoria oggi Settembre 2019 | R & O | 29
Vini dal mondo I vini della Valle del Rodano (Francia) Rubrica a cura di Rodolfo Introzzi I l fiume Rodano (Rhône) nasce nelle Alpi ottenuto da uve chiamate allobrogica e vini- Svizzere e sfocia nel Mediterraneo vicino ficato in fusti di resina. Il nome Valle del Ro- a Marsiglia. Per vocazione è sempre stata dano le fu dato solo nel XIV secolo, periodo in la via di passaggio principale tra la regione cui giunsero ad Avignone i Papi che, durante mediterranea e quella atlantica. Fu utilizzato il loro soggiorno, diedero un forte sostegno nell’antichità sia dai Greci, per i loro scambi alla cultura vitivinicola al fine di soddisfare i commerciali, sia dai Romani durante le loro loro bisogni. conquiste. In questa zona, una volta chiamata La zona a vigneto, oggi, occupa la sponda de- Gallia, la cultura della vigna ed il conseguente stra e parte di quella sinistra lungo il corso del consumo di vino hanno origini quindi anti- fiume tra le città di Vienne, situata pochi chilo- chissime. I Focesi, arrivati dalla Grecia nel 600 metri a sud di Lione, ed Avignone, su una lun- a.c, dopo aver fondato Marsiglia, cominciaro- ghezza di circa 200 chilometri. L’area coltivata no a risalire il corso del fiume creando nuovi si sviluppa su circa 81’000 ettari ripartita in sei insediamenti e diedero vita alla coltura della dipartimenti: Rhône, Loire, Drôme, Ardèche, vite potando e domando le numerose piante Vaucluse, Gard. La sua superficie rappresenta selvatiche già presenti in loco. Dopo la crea- la seconda regione viticola della Francia dopo zione della città di Vienne, i Romani impianta- quella di Bordeaux. I tipi di terreni sono mol- rono i primi vigneti sorretti da terrazzamenti teplici, soprattutto granito e gneiss nel setten- lungo le rive del fiume Rodano ed in seguito trione fino alle sabbie più o meno grossolane iniziarono a produrre il famoso “vinum pica- dei vigneti a sud. La zona vinicola è divisa in tum”, molto apprezzato. Questo vino, descrit- due parti, Rodano Settentrionale e Meridiona- to da Plinio nella sua “Storia naturale”, era le, distanti tra loro circa 50 chilometri. Fra le uve a bacca bianca quelle più diffuse sono: Bourboulenc, Clairette, Grenache Blanc, Marsanne, Muscat a petitd grains, Picardan, Picpoul, Rousanne, Ugni Blanc e Viognier. Fra le rosse: Calitor, Carignan, Cinsaut, Cou- noise, Grenache Noir, Mourvèdre, Muscardin, Syrah. Valle del Rodano Settentrionale: qui si elabo- ra meno del 10% della produzione totale, ma vi sono concentrati tutte le appellazioni prin- cipali. Grazie a una maggiore piovosità, la ve- getazione è più verdeggiante, le viti sono col- tivate in forti pendii terrazzati sulle due rive del fiume; i terreni sono generalmente com- Vigneti dell’azienda nella Côte-Rôtie posti da detriti granitici con esposizione sud, Settembre 2019 | R & O | 31
Vini dal mondo di appena 3,4 ettari, che prende il nome dall’o- monimo produttore famoso in tutto il mondo per la classe, vini di grande finezza, caratte- ristici per gli aromi floreali e di frutta esotica matura. Valle del Rodano Meridionale: compresa tra Montélimar ed Avignone situata ai bordi dell’area mediterranea, i vigneti seguono oltre che il corso del fiume principale anche quel- lo dei suoi affluenti. Poggia su dolci rilievi e calde pianure dove le viti si riscaldano al sole cocente in terreni formati da ciottoli rotondi e lisci. Il clima presenta giornate torride spazza- Veduta di Châteauneuf-du-Pape, te dal Mistral. Tutte condizioni che favorisco- uno dei più importanti comuni viticoli no la crescita della grenache noir, qui general- sud-est. L’uva simbolo di questa parte del Ro- mente associata in uvaggio a syrah, carignan, dano è la syrah da cui si elaborano tutti i vini a cinsault e mourvèdre. denominazione della regione, ma sono anche Gran parte della produzione è assorbita dalla coltivate tre varietà autoctone a bacca bianca: denominazione regionale Côte du Rhône. Vi marsanne, roussane e viognier, utilizzati per sono poi cinque crus: una produzione comunque piuttosto ridotta. Châteauneuf-du-Pape si trova poco a nord Le principali appellazzioni sono: dalla città di Avignone ed è particolarmente Côte-Rôtie, si producono solo vini rossi da celebre per i vini rossi, per la cui composizio- uve Syrah in purezza, famosi per il loro in- ne possono essere utilizzate ben 13 varietà di tenso aroma di pepe nero. I migliori vigneti si uve diverse, sia a bacca nera che bianca, famo- trovano in costoni collinari ad un’inclinazione si per la varietà di aromi e la struttura. che può arrivare anche a 60° e con esposizione Gigondas, Vacqueyras, Tavel e Beau- a sud; comprende le sottozone Côte Brune e mes-de-Venise sono AOC i cui vini rossi sono Côte Blonde, i cui nomi sono legati alla tonali- prodotti con Grenache Noir, Syrah, Mourvèd- tà di colore del suolo. re e Cinsaut, sono in genere corposi, con carat- Hermitage e Crozes-Hermitage, i migliori vi- teri piuttosto ruvidi e aromi di frutta a bacca gneti sono disposti in collina e rivolti a sud. rossa e spezie. Anche in questa zona per i vini rossi si impie- Tavel è invece famosa per i suoi vini rosati, ga lo Syrah, accompagnato da disciplinare da prodotti con uve a bacca nera e bianca, princi- uve bianche Marsanne e Roussanne fino a una palmente Grenache Noir noti per i loro aromi percentuale del 15%. Meno esposta al sole è speziati. l’area di Crozes-Hermitage. Beaumes-de-Venise produce un eccellente Saint-Joseph è l’area più vasta. I vini che vi si producono vanno da tipologie molto leggere ad altre decisamente più robuste. I vini rossi vengono prodotti con uve Syrah. I vini bianchi con uve Marsanne e Roussanne. Cornas ha invece un’estensione molto ridot- ta e produce solo vini rossi da uve Syrah, ro- busti e con aromi complessi, caratterizzati da grande longevità. Condrieu e Château-Grillet è il regno del Viognier. Si trova nella parte più a nord della Vigneti della Valle del Rodano valle e comprende la piccola Château-Grillet, (Foto Christophe Grilhe) 32 | R & O | Settembre 2019
Vini dal mondo vin doux naturel con il Mu- dons (cardi gratinati), i Que- scat à Petits Grains, ricco di nelles de brochet (cannelloni aromi varietali di muschio cui fatti con il luccio) e l’Andouil- si aggiungono pesca, albicoc- lette (salsiccia di stomaco e ca, melone e arancio. intestino di maiale). A questi A sud di Valence nel piccolo piatti si aggiungono il Pom- centro di Die vi è una produ- me dauphine (purè di patate zione di spumanti a base di misto a pasta per bignè sala- uve Clairette e Muscat a petit ta), il fegato di vitello alla lio- grains, spesso con il metodo nese. Nella zona si trovano detto “ancestrale”. A sud in- salade lyonnaise, un’insalata anche formaggi tipici degni fine troviamo due vini detti verde insaporita con uovo in di nota, come il Saint-Marcel- Vin Doux Naturel: Beaume camicia, pancetta e crostini di lin, il Saint-Félicien, il Rigot- de Venise e Rasteau prodotti pane, la zuppa di cipolla gra- te, il Mont-d’Or e il Cervelle con uve Grenache da piante tinata e la rosette de Lyon, un de canut. secolari, ricchi di alcool e mol- salame tipico. Imperdibili i Lione è nota anche per i suoi to longevi, da assaggiare con wurstel chiamati cervelas, e lo dolci, quali la Pogne de Ro- cioccolato fondente. sformatino di fegati di pollo main (una brioche con essen- La cucina nella Valle del Ro- conosciuto con il nome di ga- za di fiori d’arancio), i bignè dano più tipica è quella di teau de foies de volaille. Tra i Bugnes, i dolcetti natalizi Pa- Lione, un incrocio tra molte piatti principali il Boudin aux pillote, le crepes Matefaim e tradizioni culinarie regiona- pommes (ovvero sanguinac- il Coussin de Lyon (fatto di li. Tra gli antipasti la famosa cio con mele), il Gratin de car- pasta di mandorle). SETTEANIME SRL SOCIETÀ AGRICOLA - NEGRISIA DI PONTE DI PIAVE (TV) - +39 0422 854607 - www.setteanime.com Settembre 2019 | R & O | 33
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