Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi

Pagina creata da Davide Vaccaro
 
CONTINUA A LEGGERE
Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
Ristorazione
& Ospitalità
 Organo ufficiale dell’AMIRA					                      Anno 43 - Numero 9
 Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi       Settembre 2019

 Ciao Raffaello
Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
FILIALI PREGIS S.P.A.
TRANSIT POINT
AREA SERVITA

  Riva del Garda (TN)    San Bonifacio (VR)           Galliate (NO)

Chiesina Uzzanese (PT)         Cesena (FC)    San Vito al Torre (UD)
Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
Professionisti nel settore del Food Service con un’esperienza
di oltre 55 anni, siamo in grado di soddisfare tutte le esigenze
                   della Ristorazione moderna.

                             Ristoranti                    Pizzerie

        Hotel

                                                          Banqueting

      Catene                                             Ristorazione
  di Ristorazione                 Bar                     Collettiva
Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
Sommario
   Ristorazione
   & Ospitalità                         L’EDITORIALE
                                          5 Raffa
                                             Valerio Beltrami
                                        IN RICORDO DI RAFFAELLO SPERI

            Anno 43 n° 9                  6 - 12

                                        ATTUALITÀ
                                        14 64° Congresso Internazionale Amira
           Settembre 2019

     Rivista di alimentazione,
  gastronomia, enologia e turismo       ATTUALITÀ

        EDITORE AMIRA                   17 IlDamiano
                                                film “L’apprendistato”
                                                         Oberoffer
    Associazione Maîtres Italiani       IN PRIMO PIANO
       Ristoranti e Alberghi
                                        20 L’olio    extravergine in tavola
                                             Valerio Beltrami
                                        ATTUALITÀ
   DIRETTORE RESPONSABILE
        Diodato Buonora
       dbuonora@libero.it
                                        21 Formaggi,      diversificare l’offering
                                             Vincenzo D’Antonio
                                        DALLE AZIENDE
    DIRETTORE EDITORIALE
        Valerio Beltrami
                                        25 AGROLIO
                                             Radici di Puglia. Eccellenza Italiana.
                                        LA STORIA
  GRAFICA E IMPAGINAZIONE
        Veronica Gatta
                                        28   La bella storia del maître Oscar del Waldorf
                                             Filippo Fratta
                                        VINI DAL MONDO

    CONTRIBUTI EDITORIALI
                                        31 IRodolfo
                                               vini della Valle del Rodano (Francia)
                                                       Introzzi
                                        VINI ITALIANI
                                        35 Alla
 Valerio Beltrami, Diodato Buonora,
  Vincenzo D’Antonio, Antonio Di                   scoperta dei vini italiani regione per regione
 Ciano, Alessandro Dini, Antonio Di          Il Molise - Michele Policelli
                                        IL MAESTRO
                                        37 IlClaudio
  Mattia, Giovanni Favuzzi, Filippo
 Fratta, Rodolfo Introzzi, Cesare Lo            Gran Maestro Antonio Di Ciano si racconta...
      Verde, Damiano Oberoffer,                        Recchia
 Giovannangelo Pappagallo, Michele      “COME COLUI CHE SERVE” (LC 22, 27)
 Policelli, Claudio Recchia, Antonino
   Reginella, Antonio Rotondaro,        38 Riflessione     spirituale
                                             di don Beppe de Ruvo
  Davide Rotondi, Giacomo Rubini,       ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE
          don Beppe de Ruvo.
                                        40 L’estasi    dell’uva
                                             Giovanni Favuzzi
         SITO UFFICIALE                 DISTILLATI E DINTORNI
           www.amira.it

   FILO DIRETTO CON AMIRA
                                        42 Distillati    di frutta: cogliere l’essenziale
                                             Antonio Di Mattia
                                        A TAVOLA CON IL MAÎTRE
         Tel. 02 49458768
           dalle 9 alle 12
       dal lunedì al venerdì
                                        43 Filetto    di maiale ai porcini
                                             Alessandro Dini
                                        RUBRICA
            info@amira.it
         sedelegale@amira.it
                                        44 Spigolature
                                             Antonio Di Ciano
                                        SEZIONE PAESTUM
  REGISTRAZIONE TRIBUNALE
    n. 16754 del 26 marzo 1977
                                        46 25Davide
                                                 anni di successi per l’AMIRA Paestum
                                                      Rotondi
                                        I NUOVI LOCALI DEL CRAVATTINO D’ORO
         ASSOCIATO USPI
4 | R & O | Settembre 2019
                                        48 “Dal Falco”, il più antico ristorante di Pienza
Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
L’editoriale

                                             Raffa

N
         on ricordo in quale oc-    Molte volte ci siamo incontrati       Posso dire che di lui ricorderò
         casione incontrai per la   non in veste ufficiale ma come        sempre l’umiltà, l’altruismo, la
         prima volta Raffa (sì io   cari amici, anzi fratelli e ci sia-   lealtà, la sincerità, la franchezza
lo chiamo così), posso solo dire    mo confidati “segreti” e ci sia-      e l’onestà intellettuale, doti non
che mi sembra di conoscerlo da      mo scambiati consigli molto           comuni a tutti.
sempre.                             utili.                                Alcune sue scelte lungimiranti
Quando fu eletto Presidente,        In questo momento di dolore           non sono state al momento con-
nel viaggio di ritorno da Galli-    solo un fatto mi rende felice         divise ed apprezzate da tutti,
poli in pullman, mi disse: “un      … sono stato con lui il giorno        ma alla lunga hanno dato i loro
giorno sarai tu Presidente, hai     prima che ci lasciasse. Se non        frutti e sono sempre state det-
la stoffa”. Allora sorrisi e non    lo avessi rivisto, avrei avuto un     tate unicamente dal suo grande
diedi peso alla frase, ma tre       rimorso di coscienza per tutta        animo buono e umile.
anni fa, quando fu fatto il mio     la vita. Era più di un mese che       Grazie di tutto Raffa, sarai sem-
nome per la nomina, Raffa mi        ci sentivamo e gli dicevo sem-        pre nel mio/nostro cuore.
disse: “Accetta e qualsiasi cosa    pre: “tra qualche giorno arrivo
avrai bisogno, io sarò sempre al    a trovarti” e per fortuna lunedì’                   Valerio Beltrami
tuo fianco”. E così è stato.        29 luglio eravamo insieme.               Presidente Nazionale Amira

                  Il Presidente Beltrami e Speri in una visita a Piazza San Pietro a Roma

                                                                          Settembre 2019 | R & O | 5
Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
In ricordo di Raffaello Speri

          Ci lascia
       Raffaello Speri,
  il Presidente “Signore”

                                           di Diodato Buonora

                                 L
                                        o scorso 30 luglio
                                        abbiamo      ricevuto
                                        la triste notizia del-
                                 la scomparsa di Raffaello
                                 Speri, Presidente Amira
                                 dal 2004 al 2012 e Presi-
                                 dente Onorario dal 2012 al
                                 2019. Amatissimo da tutti
                                 i soci che lo hanno cono-
                                 sciuto. La sua disponibi-
                                 lità verso l’Amira e verso
                                 tutti quelli che avevano
                                 bisogno di aiuto era senza
                                 limiti. Il suo albergo “Al
                                 Fiore” di Peschiera del
                                 Garda era sempre a dispo-
                                 sizione per tutti gli even-
                                 ti associativi dell’Amira.
                                 La nostra associazione
                                 gli deve molto per tutto
                                 quello che ha fatto. Molti
                                 volevano scrivere delle ri-
                                 ghe in suo ricordo, ma per
                                 questioni di spazio, noi di
                                 Ristorazione & Ospitalità
                                 lo ricordiamo con le pa-
                                 role di alcuni membri di
                                 giunta e delle foto del no-
                                 stro archivio.

                                           Diodato Buonora,
                                 Direttore Responsabile R.&O.

6 | R & O | Settembre 2019
Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
In ricordo di Raffaello Speri

                 Carlo Hassan racconta…

                                                                                           di Antonino Reginella

I
    l 30 luglio l’A.M.I.R.A. ha subito una grave
    perdita: è venuto meno il past Presidente Raf-
    faello, grande Maître / albergatore, grande
professionista e lavoratore indefesso. Si era già
distinto per aver creato dal niente un grande al-
bergo ed un rinomato ristorante, tutt’ora il fiore
all’occhiello dell’hotellerie e della ristorazione
di Peschiera del Garda. Con la stessa energia,
entusiasmo ed abnegazione, eletto Presidente
dell’A.M.I.R.A. per due legislature, coadiuvato
dalla Giunta, è stato un vero e proprio “beefe-
ater” della professionalità. Aperto a tutte le oc-
casioni, propedeutiche alla visibilità del maître,
mantenendo alta la professione, è stato il tra-
ghettatore “dal vecchio al nuovo” lasciando ai
suoi successori “la via aperta al rinnovo”, fatto
di visibilità e di attenzione al mondo del lavoro
e della scuola.
 Di lui il Presidente Onorario G.M. Carlo Has-
san, suo grande amico, ci racconta:

Raffaello è stato il mio grande amico di sempre con
cui ho combattuto e vinto tante battaglie; l’amico con
cui ho condiviso tante soddisfazioni fino ad arrivare                     Una copia di R.&O. del 2013
alla massima onorificenza del cavalierato dell’Ordine                    con Hassan e Speri in copertina
di Santa Marta, protettrice dei maître. In 50 anni di         rio Beltrami, Rubini, Del Zotto, Lo Verde, Di Ciano,
amicizia mai una parola di scontro, nemmeno quando            Patruno, Monti e Cantarella, a piangere e rimpian-
lui Presidente ed io il suo vice, ci siamo trovati ad af-     gere l’amico perduto, sicuri che da lassù te ne com-
frontare situazioni con punti di vista diversi; mai un        piacevi.
diverbio o una parola detta o interpretata male.              - Arrivederci Raffaello, grato ai tuoi figli per avermi
- Arrivederci Raffaello, amico mio, sono sicuro che           permesso di darti l’ultimo saluto, resterai per sempre
come hai protetto e cautelato l’A.M.I.R.A. e la nostra        nei cuori di tutti noi !!!.
professione, da lassù proteggerai tutti noi ed interce-
derai con la Divina Provvidenza per la pace dei tuoi          Tutto questo ci ha raccontato il presidente Has-
cari figli, dei tuoi carissimi nipotini e di tutti noi ami-   san del grande presidente Speri e noi, maîtres si-
rini ed amirine.                                              ciliani, ci uniamo al suo cordoglio ed assieme a
- Caro Raffaello, in una chiesa gremita da tantissime         lui conserviamo il ricordo indelebile dell’amico
persone che in vita ti stimavano e ti volevano bene, ci       Raffaello nelle pieghe del sentimento, dove sono
siamo ritrovati, tanti amici fra cui il presidente Vale-      posti i nostri ricordi più cari.

                                                                                 Settembre 2019 | R & O | 7
Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
In ricordo di Raffaello Speri

          Giacomo Rubini racconta…

 S
       ono innumerevoli i
       modi in cui potrei e
       vorrei tributare con de-
 gne parole l’Amico e socio
 Raffaello Speri, una perso-
 na che in ogni circostanza
 mi ha sempre coinvolto con
 trasporto e autentico spiri-
 to collaborativo nelle scelte
 dell’associazione. Un’asso-
 ciazione di cui sono fiero di
 far tutt’ora parte.
 Insieme io e Raffaello abbia-
 mo vissuto molte avventure,
 ma per rendergli omaggio
 nella maniera migliore, vo-
 glio descrivere un aneddo-
 to indelebilmente impresso        Speri il giorno che è stata conferita a Rubini l’onoreficenza di Ufficiale
 nella mia memoria.
 È un ricordo che risale al
 “50° Congresso Internazio-
 nale A.M.I.R.A.” tenutosi a      so e trasmettendo loro una             mi di salute e si prodigava
 Grado-Trieste nell’ottobre       palpabile voglia di rinnovo            sempre nel trovare lavoro a
 2005.                            in quella che, prima di lui e          quelli di noi che erano pri-
 ...Al termine della serata di    della sua presidenza, stava            vi di occupazione. Questo
 galà a luci soffuse, adagia-     diventando un’“A.M.I.R.A.              era Raffaello che, immanca-
 ta su una “batela” (piccola      arcaica e obsoleta”. Fu un             bilmente, non appena lo in-
 imbarcazione di legno) una       momento di svolta epocale,             contravi esordiva con: - Caro
 torta dalle notevoli dimen-      l’entusiasmo esplose e tra-            come stai? E la sua non era
 sioni venne portata in sala      volse tutti i presenti. Nono-          una semplice e retorica do-
 accompagnata dalle note in       stante le prevedibili critiche         manda di circostanza.
 crescendo della colonna so-      di pochi scettici.                     Con profondo rammarico
 nora del film” Titanic”. Nes-    Un evento indimenticabile              so che tutto ciò che lui era e
 suno se l’aspettava, e di col-   che rispecchia esattamente             rappresentava mi mancherà
 po Raffaello si mise in piedi    quale fosse l’animo di Raffa-          infinitamente.
 su una sedia e cominciò a        ello. Lui era semplicemente            Ciao Raffaello.
 sventolare      euforicamente    così, spontaneo e vero.                            Giacomo Rubini
 il tovagliolo incitando tutti    Sappiamo tutti che era solito                Vice Presidente Vicario
 i 400 invitati a fare lo stes-   far visita ai soci con proble-

8 | R & O | Settembre 2019
Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
In ricordo di Raffaello Speri

Claudio Recchia racconta…

                                                                                         Claudio Recchia

          Rubini, Hassan, Recchia, Bellotti, Speri e Beltrami ad un congresso di qualche anno fa

C
       aro Raffaello,              che sei stato: una persona ge-        hai fatto per noi ed ora che sei
       solo un breve saluto di     nerosa con tutti, sempre pron-        vicino alla tua amata Maria
       commiato per ringra-        to ad aiutare chiunque fosse          Luisa ogni tanto buttateci un
ziarti per quello che sei riu-     in difficoltà con consigli pa-        occhio da lassù e noi saremo
scito a trasmettermi della tua     terni ed anche materiali.             ben felici di ricevere ancora
persona.                           Tu mi hai insignito nel 2006          qualche prezioso consiglio da
Non voglio soffermarmi all’a-      della nomina a Grande Mae-            voi.
spetto professionale che tut-      stro della Ristorazione e hai         Ciao Raffaello.
ti ben conoscono, ma come          contribuito a farmi amare                           Claudio Recchia
uomo mi hai insegnato cosa         sempre di più la grande fami-                Cancelliere dell’Ordine
significa la generosità. Ebbene    glia A.M.I.R.A.                            Dei Grandi Maestri della
sì, voglio ricordarti per quello   Grazie per tutto quello che                             Ristorazione

                                                                         Settembre 2019 | R & O | 9
Ristorazione & Ospitalità - Ciao Raffaello - Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
In ricordo di Raffaello Speri

        Antonio Rotondaro racconta…

 …
            Raffaello mi ha insegnato tanto, mi ha
            fatto scoprire strade che non avrei mai
            immaginato di percorrere. È stato una
  persona meravigliosa, un uomo gentile, genero-
  so e di buon cuore come pochi al mondo. Nel
  dicembre del 2012, in occasione della cena di
  Natale della sezione Paestum, a fine serata, l’al-
  lora Vicepresidente Nazionale Buonora insieme
  al fiduciario Grippo, dissero che tra i convivia-
  li c’era da nominare un nuovo Grande Maestro
  della Ristorazione, voluto fortemente dal Presi-
  dente Speri. Nella mia mente passava di tutto,
  mi guardavo intorno per cercare di indovinare,
  mai avrei immaginato che quella persona potessi                Antonio Rotondaro e Raffaello Speri
  essere io. Dissero il mio nome, pensai immedia-
  tamente ad uno scherzo, tanto che, dopo che mi
  misero il collare lo tolsi e dissi: “è uno scherzo?”.   uno dei miei ricordi più belli e importanti, non
  Diodato rispose: “no, è tutto vero”. Per tutta la       solo nell’ambito A.M.I.R.A., ma anche della mia
  serata rimasi sbalordito, non riuscivo a crederci.      vita. Il collare è stato un premio per il mio at-
  Dormii poco. La mattina dopo telefonai al Presi-        taccamento alla professione e all’AMIRA. Grazie
  dente Speri per la conferma, mi rispose: “amico         infinite Presidente. Riposa in pace, resterai per
  mio, te lo meritavi”. Poi, chiamai il Cancelliere       sempre nel mio cuore.
  Valerio Beltrami (attuale Presidente A.M.I.R.A.)                                      Antonio Rotondaro
  e mi confermò il tutto dandomi il benvenuto                                      Vicepresidente Nazionale
  nei Grandi Maestri della Ristorazione. Questo è

   Cesare Lo Verde ricorda…
                                                                                          Cesare Lo Verde

 …
          Raffaello sei stato         mi ero sposato anche in averti conosciuto e averti
          un signore di stile         chiesa, mi hai inviato un avuto come amico.
          e di vita. Quando           simpaticissimo    cadeau.          Cesare Lo Verde
  ad Assisi hai saputo che            Grazie, Grazie, Grazie di      Tesoriere Nazionale

10 | R & O | Settembre 2019
In ricordo di Raffaello Speri

            Giovannangelo Pappagallo
                   racconta…

C
        osa posso dire del Presiden-   sentiti per discutere dell’organiz-
        te Amico Raffaello Speri?      zazione del prossimo congresso.
        Oltre al rapporto associa-     Come al solito mi dava consigli per
tivo, che ho avuto nel ruolo di se-    non lasciare nulla al caso. Lo face-
gretario, dal lontano 1996 la nostra   va per la nostra associazione che
amicizia era pura e senza interes-     amava tanto, a volte tralasciava le
si. Condividevamo assieme al mio       sue cose per occuparsi dell’Ami-
carissimo amico Franco Misino dei      ra che considerava la sua seconda
momenti di svago indimenticabili       famiglia. Raffaello, ti ringrazio per
con Luisa. Dopo la sua dipartita, il   tutto quello che mi hai insegnato,
nostro legame era diventato ancora     che Santa Marta ti accolga tra le sue
più intenso. Il suo modo di fare non   braccia. Ciao Raffaello, ti ho sem-
aveva regole, si donava sempre per     pre stimato e voluto bene. Il tuo
il prossimo, alcuni non avevano ca-    umile amico Giovannangelo.                  Giovannangelo Pappagallo
pito quanto fosse importante aver-             Giovannangelo Pappagallo
lo come amico. A marzo ci eravamo                  Cerimoniere Nazionale

                                               Antonio Di Ciano
                                                  ricorda…
                                       Milano Laghi ha proposto di             sempre un sostegno importante
                                       organizzare il Primo Concorso           per l’Associazione e per me…
                                       Mondiale di Flambé. Forte del           Caro Raffaello, un amico come te
                                       parere favorevole della Sezione,        non si dimentica, un amico come
                                       mi sono recato a Peschiera del          te si ricorda tutti i giorni e a tut-
        Antonio Di Ciano               Garda per illustrare punto per          te le ore, perché sono le persone
                                       punto il progetto e il programma        come te a rendere bella l’amici-
                                       di massima. In quell’occasione e        zia, a far sentire speciali le perso-

C
       on Raffaello ho avuto un        poi successivamente ogni volta          ne che amano, a dar valore anche
       bellissimo rapporto as-         che si è presentata l’occasione,        alla singola ora passata assieme.
       sociativo che, strada fa-       ho trovato un amico e collabora-        Qualcuno ha detto che l’amici-
cendo, si è trasformato in un          tore prezioso e propositivo, ca-        zia consiste non nell’essere inse-
rapporto di amicizia speciale. I       pace di trasmettere entusiasmo e        parabili ma nel potersi separare
ricordi sono tanti, ma uno in par-     passione per rendere ogni mani-         senza che nulla cambi… è vero e
ticolare mi ha dato l’opportunità      festazione ancora più prestigiosa       me lo hai fatto capire… ciao ami-
di conoscerlo sotto svariati punti     ed importante.                          co mio…
di vista: risalgo al lontano 2003,     Il suo entusiasmo, la sua dispo-                         Antonio Di Ciano
quando la Sezione A.M.I.R.A.           nibilità e generosità sono stati                     Segretario Nazionale

                                                                               Settembre 2019 | R & O | 11
In ricordo di Raffaello Speri

  Da: L’Arena, 31 luglio 2019

                     L’addio a Speri.
               Fu il pioniere del turismo
  U
           n’altra grave perdita ha
           colpito Peschiera: si è
           spento Raffaello Speri,
  uno dei pionieri del turismo ari-
  license. Settantacinque candeli-
  ne spente il 3 giugno e una vita
  di una persona buona, semplice
  e che ha sempre aiutato chiun-
  que ne avesse bisogno. A Raf-
  faello era stato diagnosticato
  un tumore a luglio del 2018, un
  male che purtroppo conosceva
  e che nel 2000 gli aveva portato
  via la moglie Maria Luisa Bo-
  nato. Nonostante il grave lutto,
  ha continuato a darsi e a dare
  al prossimo attraverso realtà
  come la Gav (Giovani amici ve-
  ronesi) e la comunità Exodus.
  «È sempre stato un mediatore,
  un uomo buono e onesto», han-
  no ricordato i figli, «pensava                        Raffaello Speri con la figlia Claudia
  sempre prima agli altri e poi a
  sé stesso». A raccontare la vita
  del padre sono Gianmaria e           1982, comprò le proprietà e la-     presidente, tra i sostenitori per
  Claudia che, con gli occhi rossi     vorò per portarle allo splendore    l’apertura del Benacus, una
  e la voce spezzata da un dolo-       di oggi, entrando così nella rosa   scuola secondaria sul territorio,
  re incolmabile, condividono i        degli imprenditori locali che       membro del collegio dell’aero-
  ricordi di un uomo che ha fat-       hanno contribuito alla crescita     porto, segretario della Demo-
  to molto per il territorio. L’arte   del paese. Nominato Cavaliere       crazia Cristiana e attivo tra gli
  gli scorreva nelle vene, aveva       della Repubblica nel 1987 per       anni Settanta e Novanta. Nella
  allestito anche un paio di mo-       il suo impegno nel settore tu-      sua carriera è stato anche pre-
  stre ma lui è proprio l’esempio      ristico, Raffaello è stato anche    sidente dell’Amira (Associazio-
  di una persona che «ha fatto di      il fondatore dell’associazione      ne maître ristoranti e alberghi)
  necessità, virtù». Approdato         alberghi e campeggi di Peschie-     dove è stato nominato maestro
  nel 1961 a Peschiera, ha iniziato    ra e Castelnuovo del Garda,         dopo la moglie, prima donna a
  a lavorare come ristoratore. Nel     della quale la figlia Claudia è     ottenere quel titolo nel 1999.

12 | R & O | Settembre 2019
Attualità

        64° Congresso Internazionale
                   Amira
      Siracusa, Grand Hotel Villa Politi
  Periodo: dal 10 al 14 novembre 2019
  Durata: cinque giorni/quattro notti
  Programma di massima

  Domenica 10 Novembre 2019

  -     Dalle ore 14,00 check-in. Per chi arriva entro le 13,45 è previsto lunch in albergo.
  -     Ore 18,00 – Riunione di giunta.
  -     Ore 19,00 – Consiglio Nazionale.
  -     Ore 20,15 – Aperitivo, Dinner e Piano Bar.

  Lunedì 11 Novembre 2019

  -     Dalle 7,30 – Breakfast.
  -     Ore 9,30 – Assemblea Nazionale – Congresso “L’Olio extravergine d’Oliva”,
        alimento nella ristorazione.
  -     Ore 12,30 – Lunch.
  -     Ore 14,30 – Ripresa lavori assembleari.
  -     Ore 16,30 – Master sull’olio extravergine di oliva.
  -     Ore 20,00 – Aperitivo, Dinner e Piano Bar.

  Martedì 12 Novembre 2019

  -     Dalle 7,00 – Breakfast.
  -     Ore 8,00 – Finale “Maître dell’Anno 2019”.
        Per i non interessati, possibilità di visitare Siracusa e i suoi monumenti:
        Teatro Greco, Anfiteatro Romano, Orecchio di Dionisio, La Grotta dei Cordari.
  -     Ore 13,00 – Lunch.
  -     Ore 15,00 – Partenza in pullman. Gita in barca per visitare l’Isola di Ortigia,

14 | R & O | Settembre 2019
Attualità
     le meraviglie di Siracusa vista dal mare e il Museo del Papiro. Rientro in albergo.
-    Ore 20,00 – Aperitivo, Dinner e Piano Bar.

Mercoledì 13 Novembre 2019

-    Dalle 7,00 – Breakfast.
-    Ore 8,00 – Partenza per Noto. Santa Messa officiata da Sua Eccellenza Antonio Stagliano,
     Vescovo di Noto.
     Visita alle meraviglie Barocche (patrimonio Unesco).
-    Ore 12,30 – Partenza per Noto Marina e pranzo presso l’Hotel Elios. Rientro in albergo.
-    Pomeriggio libero.
-    Ore 20,00 – Aperitivo, Gala Dinner e Piano Bar.

Giovedì 14 Novembre 2019

-    Dalle 7,00 – Breakfast e … partenza.

          Per tutte le informazioni contattare il cerimoniere dell’Amira Nazionale,
               Giovannangelo Pappagallo: papgaljon@libero.it - 335 814 7480

                                                                   Settembre 2019 | R & O | 15
64° CONGRESSO INTERNAZIONALE A.M.I.R.A.
                                     SIRACUSA – 10 / 14 NOVEMBRE 2019
                                                        SCHEDA DI ADESIONE

                              Da inviare compilata al Cerimoniere A.M.I.R.A. Giovannangelo Pappagallo

              Tel. 335 8147480 – Email: papgaljon@libero.it – Tramite spedizione: Via Macina, 39 – 70056 Molfetta (BA)

Le prenotazioni devono pervenire entro e non oltre il 01/10/2019

Il Sottoscritto Socio _________________________________________________________________________________

Tessera n° ________________________________________ Sezione _________________________________________

Email ____________________________________________ Telefono ________________________________________

Parteciperò al 64° Congresso di Siracusa dal 10 al 14 Novembre 2019, all’Hotel Villa Politi

Quota associativa aggiuntiva:

in camera doppia o matrimoniale

n° _____ Soci ______________________________________________ 360,00 €

n° _____ non soci ___________________________________________ 380,00 € ____________ Tot. ___________ €

In camera singola:

n° _____ Soci ______________________________________________ 490,00 €

n° _____ non soci ___________________________________________ 510,00 € ____________ Tot. ___________ €

Check in 14.00 in poi. Chi arriva prima può usufruire del lunch comunicandolo anticipatamente a Giovannangelo
Pappagallo.

Pagamento di ______________________ € tramite:

    •    Assegno non trasferibile n° ___________________________________ intestato a A.M.I.R.A. da inviare a
         Giovannangelo Pappagallo Via Macina, 39 – 70056 Molfetta (BA)
    •    Bonifico bancario intestato a A.M.I.R.A. su UNICREDIT – Corso Paolo Ferraris 21 – 28845 Domodossola (VB)
         IBAN: IT 67 U 02008 45360 000102342346

Data_____________________________________________ Firma___________________________________________

PRIVACY: il partecipante esprime il consenso al trattamento dei dati personali, anche sensibili, ai sensi del Dlgs n°
196/2003. L’A.M.I.R.A. dichiara che tutti i dati dei partecipanti saranno usati esclusivamente ai fini dello svolgimento del
CONGRESSO. L’inoltro di dati a terzi o altre imprese avverrà soltanto se ed in quanto necessario al predetto scopo.

Data_____________________________________________ Firma___________________________________________

Transfer “Aeroporto Catania – Villa Politi Siracusa” € 50,00 (vuoto per pieno) telefonando al 342 754 7364

                                  Ci sarà un master di aggiornamento sull’olio extravergine d’oliva.

  I DOCENTI DELLE SCUOLE ALBERGHIERE POTRANNO RICHIEDERE CON L’ISCRIZIONE IL CERTIFICATO DI PARTECIPAZIONE CHE POTRÀ
                            ESSERE PRESENTATO ALLA SCUOLA COME CORSO DI AGGIORNAMENTO
Attualità

  Come si impara l’arte di servire a 14 anni
     SUCCESSO DI PUBBLICO PER
    IL FILM “L’APPRENDISTATO”,
         IN PRIMA MONDIALE
      AL FESTIVAL DI LOCARNO
    Film sostenuto anche dall’Amira
                                                     di Damiano Oberoffer

G
         rande presenza di pubblico per
         il film “L’apprendistato” del re-
         gista Davide Maldi in concorso
nella sezione Cineasti del Presente al
Festival del Cinema di Locarno. Per la
prima proiezione assoluta, l’11 agosto
scorso, si è dovuta aprire anche un’al-
tra sala al PalaCinema per permettere al
vasto pubblico presente di poterlo ve-
dere. Sold out anche le proiezioni di lu-
nedì 12 e martedì 13, tanto da spingere
gli organizzatori della kermesse a pro-
porre un’ulteriore replica il giorno di
Ferragosto, anch’essa da tutto esaurito.
La prima ha visto sul palco, insieme alla
direttrice artistica del festival Lili Hin-
stin, il regista, i produttori (Micol Rou-
bini per L’Altauro, Gabriella Manfré per
Invisibile Film, Fabio Scamoni per Red
House Produzioni), i musicisti Freddie
Murphy e Chiara Lee, la montatrice En-
rica Gatto e i protagonisti della pellico-
la: gli studenti dell’Istituto Alberghiero
Mellerio Rosmini di Domodossola (set
delle riprese) Luca Tufano, Mario Bur-
lone, Enrico Colombini, Lorenzo Cam-
pani, Christian Dellamora e i docenti di
sala Damiano Oberoffer ed Ernesto Al-

                                              Settembre 2019 | R & O | 17
Attualità
  berti Violetti.                                                   E un commento della se-
  Nel film è presente anche                                         lezionatrice Daniela Per-
  una bellissima scena con                                          sico:
  una lezione sulla degu-                                           Continuando una rifles-
  stazione del vino a cura                                          sione sulla mercificazione
  del nostro Presidente Na-                                         dell’adolescenza,    Davide
  zionale Valerio Beltrami.                                         Maldi trova nell’austerità
  “L’apprendistato” ha ri-                                          della scuola alberghiera il
  cevuto un’ottima acco-                                            modo per mettere in scena
  glienza anche da parte                                            una nuova «armata Bran-
  della critica cinematogra-                                        caleone», capitanata da un
  fica, ottenendo numerose                                          giovane    indomabile     che
  recensioni positive italia-                                       si scontra con un sistema
  ne ed estere e il plauso                                          pronto a forgiare servi e pa-
  dei giornalisti.                                                  droni. Divertente e spietato,
                                                                    eccellente esempio di un ci-
  Di seguito la sinossi:                                            nema del reale che fa implo-
  D’ora in avanti i capelli de-                                     dere l’immaginario italiano,
  vono essere corti e ben pet-          Il regista Davide Maldi     restituendogli nuova linfa.
  tinati, le unghie devono ri-
  manere pulite e le dita non      stituto perché lui possa im-     A metà strada fra docu-
  devono diventare gialle per      parare il più rapidamente        mentario e finzione, l’o-
  la nicotina. Il lavoro impe-     possibile il mestiere e il suo   pera di Maldi ci porta a
  gnerà molto sia mentalmen-       carattere ne risulti forgiato.   (ri)scoprire il galateo e la
  te che fisicamente, il consi-    Luca proviene da un villag-      disciplina richiesti a chi
  glio che viene dato è quello     gio di montagna tra le Alpi,     ambisce a lavorare in sala
  di venire il meno possibile      è cresciuto badando al be-       ristorante. Il film ci spin-
  influenzati    dall’atmosfera    stiame di famiglia e andando     ge inoltre a riflettere pro-
  festaiola che regna attorno.     in giro nei boschi. L’appren-    fondamente sul difficile
  Queste sono alcune delle re-     distato porterà il giovane a     passaggio dall’adolescen-
  gole che Luca, un quattor-       fare i conti con se stesso e     za all’età adulta, sul valo-
  dicenne timido e dall’animo      con ciò che dovrà fare nella     re e l’utilità delle regole,
  selvaggio, deve imparare a       vita: quanto dovrà sacrifi-      sul significato del sacrifi-
  rispettare per sopravvive-       care della propria libertà e     cio e - al contempo – sulla
  re all’interno dell’Istituto     adolescenza per lavorare al      necessità di sviluppare e
  Alberghiero. La famiglia lo      servizio dei clienti?            mantenere una propria li-
  ha spinto a iscriversi nell’i-                                    bertà individuale, espres-

                                        Alcune scene del film

18 | R & O | Settembre 2019
Attualità

siva e spirituale.              inusuale. Luca proviene       dall’AMIRA.
Spiega Davide Maldi:            da un piccolo borgo di        Dopo la prima tappa del
«Volevo trovare un con-         montagna, ha un animo         18 agosto con due proie-
testo reale nel quale un        selvaggio e libero e ho       zioni al Cinema Iride di
ragazzo era portato ad          scelto lui come protago-      Lugano nella rassegna
accelerare il suo processo      nista perché attraverso       “Le Vie dei Pardi”, “L’ap-
di crescita imparando da        la sua esperienza potevo      prendistato” proseguirà
subito un lavoro. L’Istitu-     raccontare meglio le dif-     ora il suo viaggio in vari
to alberghiero mi è sem-        ficoltà nell’apprendere la    festival a livello interna-
brato il luogo adatto dove      professione a quell’età.»     zionale, per poi approda-
muovermi perché la pro-         La produzione del film        re nei cinema.
fessione del cameriere è        è stata sostenuta econo-
fatta di regole e disciplina    micamente e moralmen-               Damiano Oberoffer
col fine di servire il clien-   te, oltre che dal Ministe-           Sezione Piemonte
te. Imparare a quattordici      ro per i Beni e le Attività                  Orientale
anni le regole del mondo        Culturali, il Milano Film
del lavoro mi è sembrato        Network e la Siae, anche

                                                              Settembre 2019 | R & O | 19
In primo piano

              L’olio extravergine
                   in tavola
                Primo capitolo
                di un racconto                                                  di Valerio Beltrami

  G
           li ultimi approfon-
           dimenti di questa
           rubrica hanno avu-
  to come oggetto la carta
  dei vini e le acque minera-
  li, elementi di primo piano
  nell’ambito del servizio. Ora
  mi preme puntare l’atten-
  zione su un tema altrettanto
  importante: l’olio extraver-
  gine di oliva al ristorante.
  Siamo molto preparati su
  come abbinare un vino a un
  piatto o consigliare un’ac-
  qua, in quanto non sono
  tutte uguali e ognuna vanta
  una carta d’identità ben pre-
  cisa. Ci siamo però un po’
  “seduti” per quanto riguar-
  da l’olio e la sua cultura, che
  nel nostro Paese rappresen-
  ta un universo composito e
  ricchissimo.                      ca “carbonara”, da dietro le     e le acque, rappresentano
  Tanto per cominciare, un ex-      quinte. L’olio al ristorante     una regione, una provincia,
  travergine di alta gamma va       deve essere presentato in        un comune. E noi dobbiamo
  servito accompagnato da un        contenitori etichettati, for-    portare in tavola diverse
  ottimo pane. La clientela co-     niti di dispositivo che eviti    identità di zona, da abbina-
  mincia così a stuzzicare ed       che il contenuto possa esse-     re ad ogni portata. L’olio va
  esaltare il palato nell’attesa    re aggiunto e modificato.        raccontato ed enfatizzato.
  di dare il via al pasto. Un in-   Questa la normativa, al          Una promozione che po-
  cipit che diventa anche co-       maître il compito promuo-        trebbe lasciare il segno nel
  noscenza. Certo, rispetto al      verne il contenuto con una       nostro ristorante, anche a
  passato molte cose sono           narrazione di cultivar e ter-    vantaggio degli ospiti stra-
  cambiate. All’inizio della        ritori.                          nieri, potrebbe consistere
  mia carriera esistevano le        Dobbiamo fare in modo che        nel tenere in casa un cam-
  oliere che venivano riempite      l’olio extravergine di oliva     pionario di bottiglie da 100
  e poi portate in tavola. Oggi,    diventi il primo capitolo di     ml, di differenti tipologie,
  per fortuna, la legge non         un racconto seducente che è      da donare alla clientela.
  ammette più questa prati-         il pasto. Gli oli, come i vini          Da: italiaatavola.net

20 | R & O | Settembre 2019
Attualità

 Formaggi, diversificare l’offering
Valore aggiunto per la ristorazione
                                                                        di Vincenzo D’Antonio

S
       e le produzioni lat-
       tiero-casearie    han-
       no avuto un declino
nella ristorazione - a titolo
esemplificativo c’è la scom-
parsa del carrello - ora è il
momento di un’inversione
di rotta. Una rivoluzione
che può partire dai nume-
rosi Formaggi Dop italia-
ni, che hanno bisogno di
trovare un sistema di co-
municazione efficace.
Dal modo di “conservare” i
tre elementi sacri dell’area
mediterranea - grano, uli-
vo, vite - ne sono scaturiti
gli alimenti cardine della       Formaggi nella ristorazio-
nostra cucina, sedimentata-      ne, è il momento di un’in-      Ma adesso è giunto il mo-
si in 4mila anni. Pane, pasta    versione di rotta               mento di dare ai formaggi
e pizza (le 3 P) intese come                                     il ruolo che essi ampiamen-
conserve del grano. Olio         I formaggi nella ristorazio-    te meritano. L’occasione è
inteso come conserva dei         ne di qualità hanno vissuto     data dalla sopravvenuta ne-
frutti dell’ulivo. Vino inte-    momenti migliori nel pas-       cessità, in uno scenario ca-
so come conserva del frutto      sato allorquando, ben altri     ratterizzato da accentuata
della vite. Ma un’altra con-     gli standing di servizio di     competitività dove spiccato
serva, fondamentale per          sala, era usuale la presenza    posizionamento       distinti-
agevolare la commutazione        del carrello. Il carrello dei   vo e visibilità incrementa-
delle popolazioni da no-         formaggi.      Assortimento     le sono fattori di successo,
madi a stanziali, è ben pre-     giusto, formaggi ben tenuti     di diversificare l’offering,
sente, per la soddisfazione      e ben serviti. Tanti i moti-    onde attrarre una più varie-
dei nostri palati e per un       vi che hanno provocato la       gata clientela in un arco più
sano nutrimento, nelle no-       scomparsa del carrello, ci si   lungo della giornata. In-
stre abitudini alimentari: la    ripromette di analizzarli in    somma, il trend emergente
conserva del latte. E qual è     momento altro. Sta di fatto     del ristorante AAO: Almost
la conserva del latte? Il for-   che la scomparsa c’è stata,     Always Open (aperto quasi
maggio. Meglio: i formaggi.      al netto di lodevoli eccezio-   sempre). Il ristoratore argu-
                                 ni da cercare nella ristora-    to e smart, nonché propen-
                                 zione di altissimo livello.     so ad acquisire incremen-

                                                                 Settembre 2019 | R & O | 21
Attualità
                                                                seriale), bensì come insieme
                                                                bene amalgamato (concetto
                                                                di rete a maglie) ai fini della
                                                                pregevolezza organolettica
                                                                di una degustazione fuori
                                                                casa fatta come si deve.

                                                                Secondo fenomeno. Il 20%
                                                                dei Consorzi dei formaggi
                                                                Dop vale l’80% dei volumi
                                                                di produzione e del valore
                                                                complessivo sia alla pro-
                                                                duzione (in caseificio) che
                                                                al consumo (PdV a portata
                                                                di cliente e Horeca). Ciò si-
                                                                gnifica, in lettura ribaltata,
                                                                che l’80% dei Consorzi dei
 tali competenze, guarda        giormente attrezzati (pen-      formaggi Dop non riesce ad
 attentamente al fenomeno       siamo ai colossi che ben        avere alcuna visibilità di-
 del Cheese Corner, agli ab-    conosciamo) sanno già fare      stintiva se non nel solo pro-
 binamenti dei formaggi e,      valevole comunicazione e        prio ristretto ambito locale.
 prima ancora, ad una pro-      valevole promozione dei         Costoro molto difficilmen-
 posta che sia pensata e pre-   loro formaggi ma, come poi      te riusciranno ad acquisire
 sentata in modo armonico e     in definitiva è anche nor-      questa visibilità incremen-
 non secondo ridotta (e tal-    male che accada, questa co-     tale, foriera di sviluppi pro-
 volta occasionale) disponi-    municazione e questa pro-       duttivi e commerciali, se
 bilità di sua dispensa.        mozione sono ognuno per         non si pongono “in coro”
                                sè, al netto di episodiche      con i formaggi “maggiori”,
 Nel contempo, a facilitare     “unioni temporanee” in oc-      laddove nel loro cantare in
 questa innovazione concor-     casione di eventi fieristici    coro non è detto che debba-
 re il variegato mondo della    (soprattutto all’estero). In-   no assumere posizione an-
 produzione dei formaggi        somma, manca una comu-          cillare.
 Dop, ben rappresentato dai     nicazione che, a beneficio
 pertinenti Consorzi. Con-      dell’end user, parli di “pro-   Dal disposto combinato dei
 sorzi che, non dimentichia-    posta di formaggi” intesa       due suddetti fenomeni ne
 molo mai, hanno la loro ra-    non come mera sommato-          sortisce la percorribilità di
 gione costituente nel porsi    ria di formaggi (concetto       un ritorno al carrello dei for-
 come organi che sappiano
 tutelare e promuovere lo
 specifico formaggio Dop. E
 qui sono due i fenomeni da
 analizzare attentamente.

 I Consorzi tutelino e pro-
 muovano i rispettivi for-
 maggi Dop

 Primo fenomeno. I Consor-
 zi dei formaggi Dop mag-

22 | R & O | Settembre 2019
Attualità
maggi che non può essere        da parte della ristorazione   tali. È vincente (così non
la riproposizione fossilizza-   di qualità è elemento che     fosse, cadrebbero i due win
ta del tempo che fu ma che      porta al triplice win: win    precedenti) il consumatore
è invece la proposta profes-    win win.                      avveduto che conosce i for-
sionale di taglieri concepiti                                 maggi Dop e proprio per-
secondo criterio di edutain- È vincente il ristoratore        ché li conosce, li apprezza
ment. E qui sovviene l’in-   smart che amplia, diversi-       e li vuole conoscere sempre
terrogativo irrimandabile:   fica e qualifica il suo offe-    meglio, scoprendo sfaccet-
“chi educa l’educatore?”.    ring rendendo sempre più         tature di abbinamenti an-
Ed anche di questo tema ci   coerente il suo sforzo di        che inusuali e, con essi, inu-
ripromettiamo di trattare in adeguamento ai tempi del-        suali occasioni di consumo
momento altro.               la nuova società ponendosi       conviviale.
                             ristorante AAO. È vincente
                             il mondo della produzione        Rinascimento       Prossimo
Un ritorno al carrello dei dei formaggi Dop che assi-         Venturo per l’insieme (can-
formaggi?                    milano l’opportunità van-        to corale) dei formaggi Dop
                             taggiosa per tutti (grandi e     del nostro Belpaese nello
La riscoperta dei formag- piccini) di cantare in coro         scenario della ristorazione
gi Dop, di pressoché tutti i e di divenire gli uni con gli    di qualità.
formaggi Dop che nel no- altri abilitatori di consumi               Da: italiaatavola.net
stro Belpaese sono oltre 40, consapevoli ed incremen-

  TUTTI I VINI CAMPANI
                          (o quasi)
 Vuoi inserire vini campani particola-
        ri sulla tua carta dei vini?
  Greco, Fiano, Biancolella, Falanghina, Coda di

   Volpe, Aglianico, Primitivo, Piedirosso, ecc.

 Consegniamo anche piccole quantità
          per ristoranti e privati.
            Prezzi da grossista.
            Contatta Diodato Buonora

               dbuonora@libero.it

                   329 724 2207

                                                              Settembre 2019 | R & O | 23
Dalle aziende

                         AGROLIO
                      Radici di Puglia.
                     Eccellenza Italiana.

L
       a famiglia Agresti ha
       sviluppato il proprio
       business olio e vino
nell’arco di un secolo dal-
la passione che la lega alla
propria terra, la Puglia.
Una storia lunga cento anni
che abbraccia tre generazio-
ni. Quella attuale affonda
le radici nei primi anni ’90
in cui la terza generazione
prende in mano l’intera ge-
stione dell’azienda AGRO-
LIO e, insieme alla lungi-
miranza dei due giovani
imprenditori Savino e Vin-
cenzo Agresti, esprimerà
da subito la passione verso      “Grazie al nostro sistema di       tavole sia quello stesso che na-
l’introduzione di nuove tec-     estrazione e conservazione,        sce, oggi come cento anni fa,
nologie agrarie che i fratelli   siamo sicuri che il nostro olio    dalla campagna della famiglia
decidono di implementare         conservi tutti i principi nutri-   Agresti”.
con l’inaugurazione della        zionali, tutte le qualità orga-    La filosofia aziendale, spie-
nuovissima sede con im-          nolettiche e tutto il sapore di    ga Savino Agresti, “è porta-
pianti tecnologici all’avan-     un prodotto genuino e natu-        re sulle tavole dei consumatori
guardia.                         rale, e che l’’olio extravergine   un olio extra vergine di oliva
                                 Agrolio che arriva sulle vostre    puro e genuino BIO, ottenuto

                                                                    Settembre 2019 | R & O | 25
Dalle aziende
                                                                       il brand Radici di Puglia
                                                                       racconta, nelle forme e ne-
                                                                       gli aromi, la passione per la
                                                                       qualità, il sapore per la na-
                                                                       tura e il benessere del saper
                                                                       mangiar bene.
                                                                       Oltre all’olio extravergine,
                                                                       infatti, l’azienda Agresti
                                                                       produce storicamente un
                                                                       prodotto dell’eccellenza del
                                                                       made in Italy, il vino nelle
                                                                       diverse tipologie: vini rossi,
                                                                       bianchi e rosati. Dal genio
                                                                       creativo di Savino Agresti
                                                                       nasce la nuova linea di eti-
                                                                       chette Radici Wine. Il col-
                                                                       legamento con il territorio,
  esclusivamente da olive della     Extra Gold Medal come              i vigneti di famiglia, la pro-
  cultivar CORATINA”.               miglore “organic extravir-         duzione biologica del vino,
  Perchè la CORATINA?               gin olive oil in the world” alla   una storia fatta di gente te-
  “AGROLIO vuole trasferire         XXIV edizione tenutasi lo          nace con la passione per il
  ai consumatori tutto il sapore    scorso giugno 2019 a Roma          mondo vitivinicolo.
  di una Cultivar da sempre pre-    al Ministero delle politiche       La produzione in generale
  sente nel territorio di Andria,   agricole.                          presenta coltivazioni di vi-
  e famosa per le sue proprietà                                        tigni autoctoni sparsi in tut-
  organolettiche e salutistiche”       RADICI DI PUGLIA                ta la provincia Bari e BAT,
  precisa Savino Agresti che           Apulian experience              specialmente nella zona
  recentemente ha ottenu-                                              delle Murge nei pressi del
  to l’attesato Tre Foglie da       L’azienda fonda la sua espe-       Castel del Monte, un alto-
  Gambero Rosso con “Ope-           rienza nella salutare dieta        piano carsico caratterizzato
  ra Intenso Monocultivar Co-       mediterranea ed anche nel-         da terreno prevalentemen-
  ratina Bio” ed ha ritirato il     la tradizione gastronomica         te argilloso e sabbioso sulla
  premio internazionale Biol        pugliese. Per queste ragioni       superficie e da un profondo

26 | R & O | Settembre 2019
Dalle aziende
strato calcareo in profondità. Il fiore all’oc-
chiello, il Nero di Troia DOC in purezza.
La distribuzione è nazionale ed interna-
zionale con circa 500 mila bottiglie di vino
e 900 mila di olio l’export copre i seguenti
paesi: Stati Uniti e Canada, Francia, Ger-
mania, Repubblica Ceca e Russia, Giappo-
ne.

Dal 2016, attraverso i brand RADICI DI
PUGLIA e CINQUE QUARTE, il concept
di ristorazione inaugurato in una location
al centro di Andria, l’azienda ha peraltro
valorizzato un paniere di prodotti tipici
della terra dove vengono utilizzati l’olio
extravergine, il vino insieme agli ortaggi e
agli altri prodotti del territorio incluso l’ar-
tigianato d’eccellenza proposti con “con-
fezioni da sogno”, orci e ampolle realizza-
te in ceramica dipinte a mano da artigiani
locali.

E proprio dalla valorizzazione del terri-          badisce “Sin dalle origini la lavorazione della
torio e delle tradizioni, Savino Agresti ri-       ceramica, frutto di tecniche artigianali antiche
                                                   e sapienti, ha espresso perfettamente quel pro-
                                                   fondo legame che intercorre tra uomo e natura.
                                                   Radici di Puglia ha voluto esprimere questo bi-
                                                   nomio primordiale rivolgendosi all’esperienza
                                                   e alla creatività di esperti ceramisti locali che
                                                   hanno dato vita ad opere d’arte originali e da
                                                   collezione. Le nostre confezioni sono oggetti
                                                   artistici. Nelle decorazioni e nei colori di que-
                                                   sti “scrigni d’autore”, è possibile scorgere un
                                                   particolare senso estetico che attraverso l’uso
                                                   di un linguaggio moderno ma senza tempo, ha
                                                   ricreato quel canale diretto con i sapori, i pro-
                                                   fumi e le emozioni della terra, diventando il
                                                   custode perfetto delle virtù e dei valori dell’au-
                                                   tentica tradizione pugliese”.

                                                   www.radicidipuglia.com

                                                   AGROLIO S.R.L.
                                                   S.P. 231 KM 55+120 - 76123 ANDRIA -
                                                   PUGLIA -
                                                   ITALY
                                                   Tel +39.0883.546074
                                                   e-mail:
                                                   commerciale@agrolio.com

                                                                    Settembre 2019 | R & O | 27
La storia

                La bella storia del maître
                   Oscar del Waldorf
                                                                                         di Filippo Fratta

 O
          scar Tschirky è stato si-   no di lancio”. Qui, nel giro di      grande del mondo. Grazie ad
          curamente uno dei più       breve tempo, diventa un punto        un cugino che vi lavora, riesce
          grandi Maître d’Hotel       di riferimento per la clientela.     ad entrarvi. Questo traguardo
 della storia.                        Con la sua classe e il suo stile     fu una consacrazione, entrò di
 Nato il 28 settembre del 1866        conquista tutti. I clienti strave-   diritto nella “hall of fame” dei
 a La Chaux-de-Fonds (Svizze-         dono per lui; gli stessi chef ne     maîtres più grandi della storia.
 ra), emigrò giovanissimo negli       riconoscono la grandezza e le        La maggior parte dei clienti
 Stati Uniti, a New York. Tro-        competenze indiscutibili. Era-       del Waldorf (tra l’altro molto
 vò inizialmente impiego come         no gli anni tra il 1870 e il 1900,   facoltosi) volevano essere ser-
 bellboy (fattorino) e commis in      periodo in cui la crescita eco-      viti e parlare solo con lui. Era
 vari alberghi e ristoranti. Ave-     nomica e l’aumento dei salari        diventato l’uomo immagine di
 va capito che fare la gavetta era    erano incessanti. Oscar, ormai       questa famosa e lussuosa strut-
 utile per crescere. Infatti, non     americano, cavalca con succes-       tura.Tra le sue capacità spicca-
 tarda ad arrivare la proposta        so l’ondata di fiducia che per-      vano indubbiamente le sue co-
 da Maître al “Delmonico”, ri-        vade l’America e gli americani.      noscenze merceologiche; tant’è
 storante blasonato e di un certo     Non soddisfatto pienamente           che inventò anche alcune ricet-
 livello frequentato dai newyor-      della sua carriera, tenta di en-     te ancora oggi in voga.
 kesi dell’alta società e dell’alta   trare nell’hotel più prestigioso     Come ad esempio l’insala-
 borghesia. Risulterà, per Oscar      di New York, ovvero il Wal-          ta Waldorf, a base di sedano,
 Tschirky, un vero “trampoli-         dorf-Astoria, all’epoca il più       noci, maionese, mele e lattuga.

28 | R & O | Settembre 2019
La storia
Specialità che dovrebbe essere presente in tutte
le carte del “room service”. Famose sono anche
le “Uova alla Benedict” conosciute anche come
uova alla benedettina. Su questo piatto si rac-
conta che Sir Benedict, un broker di Wall Street
e cliente abituale del Waldorf, per rimediare ad
una “sbronza” chiese delle uova piuttosto cari-
che. Oscar ne prese spunto per farne una ricet-
ta delle sue cercando di renderla meno calorica
ma più gustosa sostituendo delle uova fritte con
delle uova in camicia, il prosciutto al posto del
bacon e dei muffin inglesi tostati piuttosto che
dei toast al burro.
Il suo estro, il suo savoir faire erano riconosciu-
ti da tutti e al Waldorf la gente andava per lui
piuttosto che per George Boldt, che comunque
era un grande Direttore e Manager alberghie-
ro; né tantomeno per i cugini William e Jacob
Astor sempre in “rotta di collisione” nonostante
la grande ricchezza della famiglia.
Un aneddoto storico racconta di un banchetto
per circa 1500 persone organizzato e servito in
maniera impeccabile grazie alla direzione del
Maître Oscar. Da allora, tutti per eventi e convi-
vi vari, si rivolgevano al maître Oscar.
Il suo talento e il suo prezioso contributo alla ri-
storazione ancora oggi sono vivi. Infatti, il suo li-
bro l’Oscar Cookbook contiene ricette ma anche                      Il Waldorf Astoria nel 1893
menù che ha collezionato durante i suoi anni di
vita professionale. Una collezione utilissima per       sua fattoria. Nel frattempo, il vecchio Waldorf
capire i gusti ed i piatti di quel periodo storico.     - Astoria fu demolito per lasciar spazio alla co-
Famosi erano anche i pic nic che Oscar organiz-         struzione di un grattacielo che diventerà un sim-
zava per i suoi amici nella sua fattoria. Tra i tan-    bolo di New York, ovvero l’Empire State Buil-
ti amici invitati c’erano anche dei cuochi con i        ding. Però, il Waldorf - Astoria fu ricostruito più
quali si dilettava a cucinare.                          maestoso e ancor più lussuoso, in stile Art Deco
A fine carriera, Oscar si ritirò a vita privata nella   e non più alla fifth avenue, ma a Park Avenue.
                                                        Attualmente, il Waldorf – Astoria è chiuso.
                                                        Sembra che la proprietà che fa capo alla cinese
                                                        Anbang Insurance Group ha in progetto di con-
                                                        vertire le 1.413 stanze del prestigioso hotel in
                                                        una serie di appartamenti esclusivi.
                                                        Ritornando al grande maître Oscar, è passato
                                                        a “miglior vita” nel 1950. La sua fattoria è di-
                                                        ventata una sorta di casa di riposo per maîtres e
                                                        chefs in pensione e la sua collezione di menu e
                                                        ricette è materia di studio per diverse università.
                                                        Oscar Tschirky (meglio conosciuto come Oscar
                                                        del Waldorf) è stato un professionista che ha
                                                        dato lustro alla nostra professione.
               Il Waldorf Astoria oggi

                                                                          Settembre 2019 | R & O | 29
Vini dal mondo

      I vini della Valle del
        Rodano (Francia)
                                                                  Rubrica a cura di Rodolfo Introzzi

I
    l fiume Rodano (Rhône) nasce nelle Alpi         ottenuto da uve chiamate allobrogica e vini-
    Svizzere e sfocia nel Mediterraneo vicino       ficato in fusti di resina. Il nome Valle del Ro-
    a Marsiglia. Per vocazione è sempre stata       dano le fu dato solo nel XIV secolo, periodo in
la via di passaggio principale tra la regione       cui giunsero ad Avignone i Papi che, durante
mediterranea e quella atlantica. Fu utilizzato      il loro soggiorno, diedero un forte sostegno
nell’antichità sia dai Greci, per i loro scambi     alla cultura vitivinicola al fine di soddisfare i
commerciali, sia dai Romani durante le loro         loro bisogni.
conquiste. In questa zona, una volta chiamata       La zona a vigneto, oggi, occupa la sponda de-
Gallia, la cultura della vigna ed il conseguente    stra e parte di quella sinistra lungo il corso del
consumo di vino hanno origini quindi anti-          fiume tra le città di Vienne, situata pochi chilo-
chissime. I Focesi, arrivati dalla Grecia nel 600   metri a sud di Lione, ed Avignone, su una lun-
a.c, dopo aver fondato Marsiglia, cominciaro-       ghezza di circa 200 chilometri. L’area coltivata
no a risalire il corso del fiume creando nuovi      si sviluppa su circa 81’000 ettari ripartita in sei
insediamenti e diedero vita alla coltura della      dipartimenti: Rhône, Loire, Drôme, Ardèche,
vite potando e domando le numerose piante           Vaucluse, Gard. La sua superficie rappresenta
selvatiche già presenti in loco. Dopo la crea-      la seconda regione viticola della Francia dopo
zione della città di Vienne, i Romani impianta-     quella di Bordeaux. I tipi di terreni sono mol-
rono i primi vigneti sorretti da terrazzamenti      teplici, soprattutto granito e gneiss nel setten-
lungo le rive del fiume Rodano ed in seguito        trione fino alle sabbie più o meno grossolane
iniziarono a produrre il famoso “vinum pica-        dei vigneti a sud. La zona vinicola è divisa in
tum”, molto apprezzato. Questo vino, descrit-       due parti, Rodano Settentrionale e Meridiona-
to da Plinio nella sua “Storia naturale”, era       le, distanti tra loro circa 50 chilometri.
                                                    Fra le uve a bacca bianca quelle più diffuse
                                                    sono: Bourboulenc, Clairette, Grenache Blanc,
                                                    Marsanne, Muscat a petitd grains, Picardan,
                                                    Picpoul, Rousanne, Ugni Blanc e Viognier.
                                                    Fra le rosse: Calitor, Carignan, Cinsaut, Cou-
                                                    noise, Grenache Noir, Mourvèdre, Muscardin,
                                                    Syrah.
                                                    Valle del Rodano Settentrionale: qui si elabo-
                                                    ra meno del 10% della produzione totale, ma
                                                    vi sono concentrati tutte le appellazioni prin-
                                                    cipali. Grazie a una maggiore piovosità, la ve-
                                                    getazione è più verdeggiante, le viti sono col-
                                                    tivate in forti pendii terrazzati sulle due rive
                                                    del fiume; i terreni sono generalmente com-
       Vigneti dell’azienda nella Côte-Rôtie        posti da detriti granitici con esposizione sud,

                                                                      Settembre 2019 | R & O | 31
Vini dal mondo
                                                       di appena 3,4 ettari, che prende il nome dall’o-
                                                       monimo produttore famoso in tutto il mondo
                                                       per la classe, vini di grande finezza, caratte-
                                                       ristici per gli aromi floreali e di frutta esotica
                                                       matura.
                                                       Valle del Rodano Meridionale: compresa
                                                       tra Montélimar ed Avignone situata ai bordi
                                                       dell’area mediterranea, i vigneti seguono oltre
                                                       che il corso del fiume principale anche quel-
                                                       lo dei suoi affluenti. Poggia su dolci rilievi e
                                                       calde pianure dove le viti si riscaldano al sole
                                                       cocente in terreni formati da ciottoli rotondi e
                                                       lisci. Il clima presenta giornate torride spazza-
           Veduta di Châteauneuf-du-Pape,              te dal Mistral. Tutte condizioni che favorisco-
         uno dei più importanti comuni viticoli        no la crescita della grenache noir, qui general-
  sud-est. L’uva simbolo di questa parte del Ro-       mente associata in uvaggio a syrah, carignan,
  dano è la syrah da cui si elaborano tutti i vini a   cinsault e mourvèdre.
  denominazione della regione, ma sono anche           Gran parte della produzione è assorbita dalla
  coltivate tre varietà autoctone a bacca bianca:      denominazione regionale Côte du Rhône. Vi
  marsanne, roussane e viognier, utilizzati per        sono poi cinque crus:
  una produzione comunque piuttosto ridotta.           Châteauneuf-du-Pape si trova poco a nord
  Le principali appellazzioni sono:                    dalla città di Avignone ed è particolarmente
  Côte-Rôtie, si producono solo vini rossi da          celebre per i vini rossi, per la cui composizio-
  uve Syrah in purezza, famosi per il loro in-         ne possono essere utilizzate ben 13 varietà di
  tenso aroma di pepe nero. I migliori vigneti si      uve diverse, sia a bacca nera che bianca, famo-
  trovano in costoni collinari ad un’inclinazione      si per la varietà di aromi e la struttura.
  che può arrivare anche a 60° e con esposizione       Gigondas, Vacqueyras, Tavel e Beau-
  a sud; comprende le sottozone Côte Brune e           mes-de-Venise sono AOC i cui vini rossi sono
  Côte Blonde, i cui nomi sono legati alla tonali-     prodotti con Grenache Noir, Syrah, Mourvèd-
  tà di colore del suolo.                              re e Cinsaut, sono in genere corposi, con carat-
  Hermitage e Crozes-Hermitage, i migliori vi-         teri piuttosto ruvidi e aromi di frutta a bacca
  gneti sono disposti in collina e rivolti a sud.      rossa e spezie.
  Anche in questa zona per i vini rossi si impie-      Tavel è invece famosa per i suoi vini rosati,
  ga lo Syrah, accompagnato da disciplinare da         prodotti con uve a bacca nera e bianca, princi-
  uve bianche Marsanne e Roussanne fino a una          palmente Grenache Noir noti per i loro aromi
  percentuale del 15%. Meno esposta al sole è          speziati.
  l’area di Crozes-Hermitage.                          Beaumes-de-Venise produce un eccellente
  Saint-Joseph è l’area più vasta. I vini che vi si
  producono vanno da tipologie molto leggere
  ad altre decisamente più robuste. I vini rossi
  vengono prodotti con uve Syrah. I vini bianchi
  con uve Marsanne e Roussanne.
  Cornas ha invece un’estensione molto ridot-
  ta e produce solo vini rossi da uve Syrah, ro-
  busti e con aromi complessi, caratterizzati da
  grande longevità.
  Condrieu e Château-Grillet è il regno del
  Viognier. Si trova nella parte più a nord della                Vigneti della Valle del Rodano
  valle e comprende la piccola Château-Grillet,                    (Foto Christophe Grilhe)

32 | R & O | Settembre 2019
Vini dal mondo
vin doux naturel con il Mu-                                                                            dons (cardi gratinati), i Que-
scat à Petits Grains, ricco di                                                                         nelles de brochet (cannelloni
aromi varietali di muschio cui                                                                         fatti con il luccio) e l’Andouil-
si aggiungono pesca, albicoc-                                                                          lette (salsiccia di stomaco e
ca, melone e arancio.                                                                                  intestino di maiale). A questi
A sud di Valence nel piccolo                                                                           piatti si aggiungono il Pom-
centro di Die vi è una produ-                                                                          me dauphine (purè di patate
zione di spumanti a base di                                                                            misto a pasta per bignè sala-
uve Clairette e Muscat a petit                                                                         ta), il fegato di vitello alla lio-
grains, spesso con il metodo                                                                           nese. Nella zona si trovano
detto “ancestrale”. A sud in-               salade lyonnaise, un’insalata                              anche formaggi tipici degni
fine troviamo due vini detti                verde insaporita con uovo in                               di nota, come il Saint-Marcel-
Vin Doux Naturel: Beaume                    camicia, pancetta e crostini di                            lin, il Saint-Félicien, il Rigot-
de Venise e Rasteau prodotti                pane, la zuppa di cipolla gra-                             te, il Mont-d’Or e il Cervelle
con uve Grenache da piante                  tinata e la rosette de Lyon, un                            de canut.
secolari, ricchi di alcool e mol-           salame tipico. Imperdibili i                               Lione è nota anche per i suoi
to longevi, da assaggiare con               wurstel chiamati cervelas, e lo                            dolci, quali la Pogne de Ro-
cioccolato fondente.                        sformatino di fegati di pollo                              main (una brioche con essen-
La cucina nella Valle del Ro-               conosciuto con il nome di ga-                              za di fiori d’arancio), i bignè
dano più tipica è quella di                 teau de foies de volaille. Tra i                           Bugnes, i dolcetti natalizi Pa-
Lione, un incrocio tra molte                piatti principali il Boudin aux                            pillote, le crepes Matefaim e
tradizioni culinarie regiona-               pommes (ovvero sanguinac-                                  il Coussin de Lyon (fatto di
li. Tra gli antipasti la famosa             cio con mele), il Gratin de car-                           pasta di mandorle).

                    SETTEANIME SRL SOCIETÀ AGRICOLA - NEGRISIA DI PONTE DI PIAVE (TV) - +39 0422 854607 - www.setteanime.com

                                                                                                        Settembre 2019 | R & O | 33
Puoi anche leggere