RIFLESSOLOGIA PLANTARE CINESE BAGUA - Qi Gong
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
LIBERA UNIVERSITA’ POPOLARE DUE CIELI Centro di formazione per Operatori Olistici e Naturopati, Centro Studio Arti Orientali TESINA ESPERIENZIALE RIFLESSOLOGIA PLANTARE CINESE BAGUA TORINO, DICEMBRE 2019 BARBARA NEGRI
CENNI STORICI Le origini della Riflessologia sono antichissime. E’ infatti facilmente intuibile come, sin dagli albori della sua storia, l’uomo malato abbia cercato attorno a sé quanto poteva dargli sollievo e istintivamente utilizzò le proprie mani che gli offrivano l’immediata possibilità di portar soccorso direttamente alla parte malata attraverso diverse forme di “toccamento”: nasceva così il Massaggio, integrato poi con altri elementi che la natura metteva a disposizione dell’uomo. E’ fondato pensare che già cinquemila anni fa, in India e in Cina, fosse noto un trattamento di punti particolari situati sulle mani e sui piedi mediante la pressione. La diffusione di questo massaggio è provata storicamente da un dipinto murale rinvenuto nella tomba di un medico a Saqqara, in Egitto, risalente al 2330 a.C. Sono rappresentati due terapeuti (di pelle scura) che stanno eseguendo un massaggio riflessologico sulle mani e sui piedi. Nel dipinto, il terapista che sta operando sui piedi rivolge la schiena al cliente, si pensa che questa posizione servisse per evitare di essere colpiti al volto nel caso il paziente sollevasse d’istinto il piede. Un’altra particolarità è che entrambi i clienti tengono la mano sotto l’ascella, si pensa che questo avvenisse per trattenere all’interno del corpo l’energia che durante il trattamento si andava a disperdere facendola così rientrare. Questa antica arte di massaggio aveva e ha infatti lo scopo di smuovere l’energia del corpo, della mente e dello spirito per ritrovare il benessere perduto a causa di problematiche fisiche o emotive, rafforzando anche la capacità di autoguarigione.
1 LA RIFLESSOLOGIA I piedi sono le nostre radici, sono il nostro punto di contatto con le energie della terra, costituiscono la base su cui poggia tutta la nostra struttura corporea. Nei piedi troviamo il punto di partenza dei riflessi nervosi in direzione dei differenti organi e, inoltre, il piede costituisce una sede importante del sistema circolatorio e vascolare. La pianta del piede infatti è come una spugna che, attraverso la compressione esercitata dall’atto del camminare, favorisce il ritorno del sangue venoso verso il cuore. La teoria riflessologica presuppone l’esistenza di strutture anatomiche che collegano aree somatiche a punti del territorio cutaneo: la stimolazione di questi, evocando precise risposte a livello neurologico, tende a ristabilire una situazione di equilibrio e ad attenuare l’eventuale sintomatologia dolorosa. Uno degli effetti primari di una stimolazione eseguita sulle zone riflesse porta ad una immediata sensazione di grande rilassamento. Allentare le tensioni nervose può dare risultati apprezzabili fin dalle prime sedute, soprattutto in quei soggetti che tendono a somatizzare anche le più piccole contrarietà. Un secondo importantissimo risultato che immediatamente si ottiene attraverso un trattamento riflessologico è la depurazione: drenare e disintossicare attraverso le vie di eliminazione è infatti uno degli obiettivi determinanti di questa tecnica. Il terzo aspetto riguarda il riequilibrio energetico. Il nostro corpo è governato da ritmi ben precisi e da una circolazione di energie che si integrano a vicenda. Un’alterazione di questo equilibrio porta automaticamente ad uno scompenso a carico di qualche organo che entra in una fase di sofferenza. CHE COS’è UN RIFLESSO Il riflesso è una risposta involontaria, obbligata, a uno stimolo iniziatosi dai ricettori nervosi esterni o da quelli interni, trasmesso al midollo spinale attraverso vie centripete ben definite. Possiamo quindi facilmente comprendere come la stimolazione di zone periferiche ben determinate possa creare, a livello cerebrale, delle risposte particolarmente interessanti. Tutto il nostro corpo è sede di riflessi nervosi ma esistono delle zone in cui questi riflessi sono maggiormente presenti e attivi. Queste zone sono localizzate nella testa, nelle mani e nei piedi.
2 UNA MEDICINA ENERGETICA Le tecniche riflessologiche si distinguono in due grandi filoni: quello orientale e quello occidentale. Nonostante il principio sia il medesimo (ossia stimolando un punto riflesso andiamo ad agire su un organo, su parti scheletriche o emotive), la riflessologia orientale si basa sulla Medicina Tradizionale Cinese (MTC), sulla teoria dei 5 elementi e utilizza tutte le dita delle mani. Al contrario, quella occidentale, usa solo il pollice e divide il corpo sui due piedi in base alla posizione degli organi. Esempio: il fegato è a destra quindi lo si tratta solo a destra. La Medicina Tradizionale Cinese è una medicina energetica che considera tutti i fenomeni vitali correlati perché dipendenti da cambiamenti e trasmutazioni del Ki, l’energia vitale. Per cominciare a comprendere la MTC dobbiamo accantonare l’idea moderna del corpo come una somma di organi e tessuti e cominciare a considerarlo come ha sempre fatto la tradizione orientale, come un’entità energetica impegnata in una trasformazione incessante e immersa in una rete di relazioni con altri esseri ed energie. In questa concezione, le varie componenti di un’organismo, fisiche e immateriali, risuonano insieme come parte di un tutto che non si può considerare separatamente. L’uomo è un microcosmo nel macrocosmo, la sua struttura energetica è analoga, in piccolo, a quella dell’Universo. Terra, Uomo e Cielo sono i tre livelli del cosmo e secondo l’antico pensiero cinese esiste un’armonia universale che li lega tra loro: il Tao. 3
IL SENTIERO DEL TAO Secondo il pensiero cinese, nell’universo tutto e unito in un’unica rete, tenuta insieme dal Tao, la Via o il Sentiero, intesa come Principio o cammino spirituale. Rappresenta l’eterna forza che scorre attraverso tutta la materia dell’Universo, vivente o meno. La sua forma è Circolare, il cerchio richiama il Cielo e ciò che è celeste, elevato e spirituale. Il cerchio esprime l’idea della realizzazione, ma anche il ritorno, la ciclicità, il continuo movimento. All’interno di questo scorrere continuo, troviamo due forze o “soffi” (altro non è che energia). In particolare, l’essere umano è costituito dal continuo incrociarsi dei soffi del Cielo e della Terra perché riceve le energie cosmiche del Cielo e le energie nutritive della Terra. L’incrociarsi incessante di questi soffi dà origine a tutti gli esseri che popolano il mondo sensibile. Il Tao è formato da due polarità di segno diverso che rappresentano i principi fondamentali e complementari dell’universo: YANG: il principio positivo, rappresentato in bianco YIN: il principio negativo, rappresentato in nero. Yin e Yang si fondono l’uno nell’altro senza che nessuno dei due perda la sua identità; come la notte e il giorno, la luce e l’ombra, il bene e il male, nessuno può esistere senza l’altro. Ogni movimento naturale è quindi un alternarsi di queste due forze che al loro apice non possono fare altro che trasformarsi nel loro opposto, come è rappresentato dal punto bianco in campo nero e dal punto nero in campo bianco: all’apice dello Yang è già presente la radice dello Yin e viceversa. Il concetto di Yin e Yang per noi occidentali non è così semplice da comprendere, perché è una visione totalmente diversa dalla realtà che siamo abituati a vivere. Le caratteristiche principali sono: YIN YANG femminile Maschile notte Giorno freddo Caldo riposo Attività inverno Estate autunno Primavera introversione Estroversione drago Fenice terra Cielo
4 ENERGIA VITALE – KI La forza della vita La fonte base dell’energia proviene dai genitori. L’energia in forma Yin proviene dall’ovulo della madre, mentre l’energia in forma Yang dallo spermatozoo del padre. La loro combinazione dà origine al fuoco della vita. L’energia che l’uomo ha al proprio interno dalla nascita è chiamata Ki originale. Una seconda fonte di energia Ki è l’aria che si respira e il cibo che mangiamo. Anche in questi elementi, come in tutto l’Universo, è contenuto il Ki. Quindi respirando o mangiando l’uomo assorbe Ki. Il Ki è inoltre emanato dalle stelle, poiché costituisce ogni raggio luminoso, onda elettromagnetica, vibrazione subsonica. La stella più influente per l’uomo è il Sole, in quanto è la stella più vicina alla Terra. L’uomo dipende dal Ki irradiato attraverso lo spazio. L’aria che si respira è carica di energia cosmica, polvere cosmica sottilissima, residuo dell’esplosione di stelle, pianeti e asteroidi dell’universo. Questa polvere cosmica, ricca di Ki, piove perennemente sulla Terra. Le piante sono esseri viventi che riescono, attraverso la fotosintesi, a trasformare la luce in nutrimento. Gli esseri umani assorbono l’energia Ki della luce indirettamente, mangiando qualsiasi tipo di vegetale o qualsiasi altro animale. “Il Ki è vita: un’energia abbondante è vita abbondante” Quando il Ki diminuisce, a causa di malattie o emozioni troppo intense, si sperimenta bassa vitalità e mancanza di attività. Ci si sente disconnessi dal mondo, dalla società, da noi stessi. I taoisti danno estrema importanza alla coltivazione e al mantenimento di un alto livello energetico, per mantenere stretta la connessione con l’universo e con se stessi. 5 I 5 ELEMENTI
La conoscenza del ciclo dei cinque Elementi, una delle teorie chiave della MTC, consente di abbinare con maggior efficacia i punti da trattare a livello riflessologico in quanto permette di comprendere le relazioni non solo tra le parti all’interno del corpo, ma anche con l’ambiente. I cinque Elementi rappresentano un sistema che permette all’uomo di sincronizzarsi con l’universo. Il numero 5 ha un valore simbolico; è l’espressione di 2 + 3, dove il 2 rappresenta il Cielo e 3 la Terra. L’uomo, situato tra Cielo e Terra, risente dei loro ritmi e influssi. Abbiamo visto che tutto ciò che esiste è energia. Questa energia va incontro a cinque processi di trasformazione in un ciclo che vede un continuo, ininterrotto passaggio dello yin nello yang e viceversa. Ognuno dei cinque elementi corrisponde a un momento ben preciso del ciclo yin-yang. La crescita dello yin che sale verso lo yang corrisponde all’elemento Legno. L’antico pittogramma che designa il Legno rappresenta un tronco da cui partono rami verso l’alto e radici verso il basso. Rappresentato dall’albero e dalla sua spinta verso l’alto, è l’energia del germoglio che buca il seme e crescendo si sviluppa in direzione del cielo. E’ l’inizio di ogni ciclo vitale, il principio, la crescita, il cambiamento, lo sviluppo. E’ dinamico, mobile e flessibile. Corrisponde all’inizio del giorno, all’alba, all’est con il sole che nasce, all’equinozio di primavera. Il colore della primavera e del Legno è il verde, colore che racchiude in sé la capacità di distendere lo spirito e il corpo in un movimento di espansione, come quando ci si rilassa distendendo e stirando il corpo. 6 Nel corpo umano il Legno corrisponde all’organo Fegato e al viscere Vescica biliare, centro propulsore dell’energia e ai muscoli e tendini, grazie ai quali possiamo muoverci. L’ora del giorno in cui si ha il picco di attività del Legno è dalle ore 23 all’1 (Vescica biliare) e dall’1 alle 3 (Fegato). I sintomi che si manifestano in questi
orari (es. risvegli notturni, insonnia) denotano uno squilibrio dell’elemento Legno. Inoltre nel corpo il Legno si manifesta nelle unghie attraverso il loro colore e la loro consistenza, in particolare sono da osservare le unghie degli alluci: quando l’energia dell’organo degenera, assumono una colorazione giallastra, scura, con rigature verticali. L’organo di senso correlato è l’occhio. Disturbi agli occhi sono da collegare il più delle volte all’elemento Legno. L’odore è il rancido o l’acido. L’emozione correlata è la rabbia il cui movimento energetico è di salita verso l’alto, verso la testa. Nel suo movimento di salita e di espansione, l’energia arriva al massimo yang che viene associato all’ Elemento Fuoco L’antico pittogramma che designa il Fuoco lo rappresenta come fiamme che si elevano Rappresenta la fase in cui un fenomeno si manifesta nel pieno della sua energia, è il culmine dell’espansione, della dinamizzazione, del movimento. E’ il massimo yang, il fuoco che sale verso l’alto irraggiando luce e calore; è anche il sole che scalda e splende. E’ il mezzodì, il sud, il solstizio d’estate, il caldo, è l’energia del fiore che esplode in tutta la sua bellezza. Nel corpo umano il Fuoco corrisponde all’ organo Cuore e al viscere Intestino Tenue. Il cuore “regna sul sangue e sui vasi sanguigni”, regola la circolazione del sangue. La lingua come organo di fonazione è correlata al Fuoco e tutte le problematiche della parola. Come organo di senso si correla al tatto. L’ora del giorno in cui si ha il picco dell’attività è dalle 11 alle 13 per il cuore e dalle 13 alle 15 per l’intestino tenue. La secrezione corporea correlata al Fuoco è il sudore, fondamentale per la termoregolazione e per disperdere l’eccesso di calore. Il colore è il rosso. Un colorito rosso in volto e al collo manifesta problemi al cuore. L’odore è il bruciato, mentre il sapore è l’amaro. L’amaro purifica ed elimina il calore, soprattutto se l’alimento ha anche una natura fresca o fredda, ed esplica un’azione sedativa e calmante. L’emozione del Fuoco è la gioia. L’eccesso di emotività può però danneggiare l’uomo perché porta alla perdita del contatto con il “centro” e un portarsi eccessivamente all’esterno può far perdere il comando, pena le patologie psichiche. Subito dopo, il massimo yang si trasforma nello yin. Il movimento dell’energia cambia e ridiscende, i petali cadono, siamo ad un nuovo passaggio, dopo la massima espansione inizia la contrazione e si arriva all’ Elemento Terra.
L’antico ideogramma è formato da una doppia linea che rappresenta lo strato di humus, la terra in cui avvengono tutte le trasformazioni e in cui germina la vita, e da un tratto verticale che raffigura il germoglio. La Terra rappresenta la neutralità, la stabilità, il centro, la base di sviluppo di tutti gli altri elementi, il momento di equilibrio tra espansione e contrazione, yin e yang, il perno fra Elementi yang Legno e Fuoco ed Elementi yin Metallo e Acqua. L’energia si condensa nella materia solida e compatta, è il passaggio al frutto, è il primo pomeriggio, la fine dell’estate. La Terra è la madre, la nutrice di tutti i cicli, di tutte le manifestazioni, genera la vita e ad essa la vita ritorna nel ciclo di nascita e morte. Concerne tutto ciò che riguarda la nutrizione: così come il cibo introdotto con l’alimentazione viene scomposto, elaborato e digerito per mezzo delle funzioni di Stomaco e Milza, organi correlati alla Terra, così anche le impressioni esterne subiscono un processo molto simile grazie alle capacità di pensiero e di riflessione connesse alla Terra. Il colore è il giallo, collegato ai cereali e l’elemento climatico è l’umidità, fondamentale per lo sviluppo della vita. L’odore è dolce, il profumo della frutta matura, così come il sapore. Il dolce è un sapore equilibrato, tende a rilassare, ma va apportato con il giusto equilibrio, lo zucchero rappresenta un eccesso di dolce e quindi danneggia. La secrezione è la saliva, fondamentale per la digestione. Una bocca che non produce abbastanza saliva, o l’esigenza di sputacchiare di continuo rivelano problemi alla milza, spesso in squilibrio per il consumo eccessivo di dolci. L’ora del giorno in cui si ha il picco di attività è dalle ore 7 alle 9 per lo stomaco e dalle 9 alle 11 per la milza. La Terra è collegata alla carne, al tessuto connettivo; l’organo di senso associato è la bocca. L’aspetto psichico correlato è il pensiero, la riflessione, la razionalità, la capacità logica. Quando si ha disarmonia si manifestano preoccupazione e rimuginamento, pensiero fisso fino all’ossesione dove ne risente molto la milza. Nello stato di equilibrio vi è serenità, ponderazione, riflessione. Lo yin cresce ancora , aumenta la forza di coesione e di interiorizzazione, la contrazione arriva al massimo della compattezza, si passa all’ Elemento Metallo che rappresenta il massimo della durezza e della profondità.
L’antico ideogramma che designa il Metallo raffigura quattro preziose pepite separate da linee orizzontali che indicano la stratificazione del terreno in cui i giacimenti metalliferi sono raccolti. Termina con un coperchio che simboleggia come il tutto sia coperto e nascosto nelle viscere della Terra. L’ Elemento Metallo rappresenta la decelerazione, il passaggio dal movimento alla stasi, l’energia che dal Cielo entra nella Terra e si condensa; oltre alla caratteristica della lucentezza, ha quella della freddezza e della durezza. Durezza e rigidità rappresentano la condensazione, la concentrazione, l’interiorizzazione; il Metallo è sensibile alle ingiustizie e, nella vita civile, è il giudizio finale sulla condotta delle persone, nell’antica Cina le esecuzioni venivano effettuate in autunno, la stagione correlata a questo Elemento. Nell’uomo è connesso al giusto distacco dalle cose, all’interiorizzazione, alla saggezza e all’ordine. L’Elemento Metallo corrisponde alla sera, alle ore del tramonto, all’ovest, all’autunno in cui le piante iniziano a ritirare l’energia al loro interno. La secchezza è l’energia climatica connessa al Metallo che prosciuga i liquidi e conferisce durezza. Il colore è il bianco/grigio che dà la sensazione di lucentezza, chiarezza. L’odore è l’acre. Nel corpo umano il Metallo corrisponde all’organo Polmone e al viscere Grosso Intestino. L’ora del giorno in cui si ha il picco di attività del polmone è dalle 3 alle 5, dalle 5 alle 7 è il picco del Grosso Intestino; i sintomi che si manifestano in questi orari sono da collegarsi al Metallo, così come i disturbi che riguardano la pelle avendo anch’essa una funzione respiratoria. Come organo di senso abbiamo il naso con l’olfatto, un odorato carente rivela possibili problemi polmonari. La secrezione corporea è il muco che protegge le mucose. L’emozione è la tristezza. Uno squilibrio porta a manifestare facilità al pianto, al lamento, ad un’eccessiva emotività. Nello stato di equilibrio vi è un buono scambio tra mondo interno ed esterno. 9 Prima di risalire, l’energia passa attraverso una fase di pausa, è l’Elemento Acqua che corrisponde in natura al tempo del riposo.
L’antico pittogramma che designa l’Acqua lo rappresenta con quattro tratti attorno a una linea che rappresentano le turbolenze dell’ acqua attorno al flusso centrale della corrente. L’ Acqua rappresenta la fine di un ciclo, la massima stasi, il massimo yin, la morte come fase di preparazione per la vita, è lo stato intermedio tra il Metallo che si fonde e l’energia che riprende a scorrere. Corrisponde alla notte, al buio, al nord, al freddo dell’inverno, tempo in cui la neve copre la terra proteggendo la vita che rifiorirà in primavera. La caratteristica dell’ Acqua è il suo carattere mutevole, fluido, che col freddo si condensa diventando neve o ghiaccio. Per quanto mutevole, è la madre della vita, dell’organizazione generale e materiale di tutte le forme della natura. Secondo la tradizione taoista è il simbolo del “non agire”, della saggezza in cui si lascia scorrere fluidamente, senza attaccamenti o opposizioni. Vuota di forma, come è vuoto il cuore del saggio, in cui tutto passa e nulla si ferma. Nel corpo umano è collegata all’ organo Rene e al viscere Vescica. Il Rene è la sede dell’energia ancestrale, genetica, sessuale. Problematiche di invecchiamento precoce o di infertilità, potrebbero essere correlate ad uno squilibrio dell’energia renale. Il colore è il nero che richiama l’oscurità in cui avvengono i mutamenti, uno squilibrio di questo elemento si manifesta nel corpo con occhiaie nere e un colorito grigiastro in volto. L’ odore è putrefatto, la muffa dei luoghi umidi. L’ Acqua è correlata alle ossa. L’ ora del giorno è dalle 15 alle 17 per la Vescica e dalle 17 alle 19 per il Rene, la manifestazione esterna sono i capelli di cui occorre notare trofismo, vitalità e lucentezza. Come organo di senso abbiamo le orecchie; molti disturbi come acufeni, vertigini, eccesso di cerume, ecc, sono indice di squilibrio renale. Il sapore è il salato come l’acqua del mare. L’ emozione è la paura che nasce quando manca la capacità di far fluire le cose e la vita. Nello stato di equilibrio si hanno forza di volontà, indipendenza, stabilità, determinazione; in eccesso diventa rigidità caratteriale, eccesso di volontà, temerarietà, mentre in vuoto prevalgono paura, mancanza di volontà, incapacità di realizzazione, scoraggiamento. 10 Quando lo yin raggiunge il massimo della sua espressione si trasforma nello yang, si torna così all’ Elemento Legno in un ciclo che non ha mai fine. I 5 Elementi simboleggiano cinque diverse direzioni di movimento dei fenomeni naturali. Il Legno rappresenta l’espansione, il movimento verso
l’esterno; il Metallo rappresenta il movimento di contrazione verso l’interno; l’ Acqua il movimento verso il basso, il Fuoco il movimento verso l’alto e la Terra rappresenta la stabilità. I 5 Elementi sono regolati da precise leggi che garantiscono un corretto rapporto tra loro, la legge di generazione (o produzione) Padre-Figlio e la legge di controllo (o inibizione) Nonno-Nipote. Secondo la LEGGE DI GENERAZIONE (possiamo seguire le frecce esterne) ogni elemento nutre il successivo (in caso di vuoto o carenza energetica). Quindi: ° il legno nutre il fuoco (dandogli legna da ardere) ° il fuoco nutre la terra (donando ceneri ricche di nutrimento) ° la terra nutre il metallo (dando i suoi sali minerali) ° il metallo nutre l’acqua (cedendole i minerali) ° l’acqua nutre il legno (facendo crescere le piante) Con la LEGGE DI INIBIZIONE (frecce interne) andiamo a ricreare una forma di equilibrio, una forza che “ferma e rallenta” (in caso di eccesso o sovraccarico): ° il legno inibisce la terra (la trattiene evitando le frane) ° il fuoco inibisce il metallo (lo fonde) ° la terra inibisce l’acqua (impedendo le inondazioni) ° il metallo inibisce il legno (lo taglia) ° l’acqua inibisce il fuoco (lo spegne) 11 Tutto questo nella Riflessologia plantare ci occorre per poter agire con maggior precisione nelle zone dolenti e raggiungere i nostri obiettivi con facilità. Ogni nostro dito del piede e della mano corrisponde ad uno dei 5 elementi e questo occorre conoscerlo bene durante il trattamento.
Mano: POLLICE METALLO INDICE TERRA MEDIO FUOCO ANULARE LEGNO MIGNOLO ACQUA Piede: ALLUCE LEGNO 2° DITO FUOCO 3° DITO TERRA 4° DITO METALLO 5° DITO ACQUA 12 LE MAPPE OPERATIVE Le mappe operative utilizzate nella riflessologia plantre cinese Bagua sono otto: ° Mappa del Cielo Anteriore (agisce sulla parte emotiva): rappresenta i fattori ancestrali, prenatali, innati che influenzano le caratteristiche personali. I malesseri che si nascondono nella psiche si manifestano con disagi
modificando il carattere reale della persona. Gli effetti del trattamento sono lenti perché influiscono sulle radici. Agisce su problemi antichi e cronici. ° Mappa del Cielo Posteriore (catena di Montagne-problemi della colonna vertebrale): rappresenta i fattori postnatali, acquisiti, ambientali. Agisce su problemi acuti. Ha un effetto più veloce e profondo rispetto alla mappa del Cielo Anteriore. ° Mappa del Paesaggio Interno: agisce sugli organi interni (organi Fu, organi molli) e si basa sul ciclo dei 5 elementi. ° Mappa del Paesaggio Esterno: agisce sugli organi di percezione (cinque sensi) e sulle parti esterne del corpo. ° Mappa dei 9 Palazzi: comprende nove punti situati nell’asse centrale della pianta del piede. Utile come check up generale per capire quale mappa scegliere del “paesaggio interno”. ° Mappa dei Meridiani Curiosi o degli Otto Laghi: agisce sulla circolazione del Ki (energia vitale) e sulla circolazione del sangue nei Meridiani Principali aumentandone le interazioni. I 12 Meridiani Principali si posono immaginare come dei fiumi che attraversano il nostro corpo alimentandolo con la loro energia, i Meridiani Curiosi sono invece paragonabili a otto grandi laghi che raccolgono energia e la distribuiscono dove ci sia necessità. Stimolano le difese immunitarie dell’organismo. Sono legati al rapporto con il Rene, depositario energetico e ancestrale. ° Mappa dei Sei Yin/Yang: anche questa mappa agisce sulla parte emotiva armonizzando lo yin e lo yang. ° Mappa delle Montagne Sacre: vengono trattati sia gli organi molli che gli organi di senso. 13 COME SI EFFETTUA UN TRATTAMENTO DI RIFLESSOLOGIA Prima di cominciare il vero e proprio trattamento di riflessologia, è una buona abitudine sottoporre la persona ad un pediluvio rilassante per qualche minuto sciogliendo nell’acqua un po’ di sale con aggiuta qualche goccia di olio essenziale. Somministrare una tazza di tè verde prima o dopo il trattamento, oltre che una coccola, può aiutare il nostro cliente a drenare ed eliminare le tossine oltre che favorire un buon ricambio energetico. Negli uomini si inizia il trattamento dal piede sinistro (yang), nelle donne dal piede destro (yin). Per creare un primo contatto con la persona, si inizia eseguendo un leggero massaggio preparatorio con borotalco, o crema, o olio impastando e accarezzando il piede. (Personalmente uso borotalco in estate per
contrastare la sudorazione eccessiva del piede o un goccio di olio da massaggio quando la stagione è più fredda o se il mio cliente ha piedi particolarmente secchi). Dopo aver “studiato” il piede (osservandolo, toccandolo e odorandolo) si passa alle 20 fasi del massaggio preliminare. Questi passaggi ci danno molte informazioni sull’equilibrio e sull’energia della persona. Dopodichè si effettua il trattamento dell’ “Energia delle acque”, passaggio che va ripetuto anche alla fine del trattamento. Questo passaggio drena il canale del rene che serve a far circolare le informazioni energetiche a beneficio di ormoni, sangue e sistema nervoso. Alla fine delle tre ripetizioni dell’energia delle acque, si passa alla mappa dei 9 Palazzi. Questa mappa può essere usata come check up generale se non conosciamo ancora bene la persona che dobbiamo trattare. Si può ripetere per i primi due o tre trattamenti e una volta indoviduato il “problema” possiamo passare direttamente alle mappe degli organi Fu (organi molli, Paesaggio Interno). Le mappe del Paesaggio Interno possiamo alternarle con quelle delle Montagne Sacre. Dopo 4 o 5 sedute trattando la parte fisica, possiamo passare a trattare la parte emotiva con le Mappe del Cielo Anteriore o la Mappa dei Sei Yin Yang. In alternativa alle “mappe emotive” possiamo andare a trattare i meridiani riattivando e riequilibrando l’energia con le Mappe degli Otto Laghi o Meridiani Curiosi. Con queste mappe possiamo andare a trattare molte patologie come, ad esempio, le patologie pelviche sia nell’uomo che nella donna (con la mappa Ren Mai); oppure dolore lombare o addominale, disturbi quali stitichezza o diarrea, mestruo troppo scarso o abbondante (Dai Mai, Canale Cintura) e disturbi come astenia, sensazione di “testa vuota” o testa pesante (con il canale che controlla Du Mai riequilibrando l’energia yang). Una volta concluso il trattamento si ripete il passaggio di canalizzazione delle acque e si lascia riposare la persona per circa 10 minuti. COME MI SONO AVVICINATA ALLA RIFLESSOLOGIA Il mio percorso di riflessologia plantare è iniziato due anni fa durante gli studi di Naturopatia. La prima parte, ovvero i primi due livelli, mi hanno dato modo di imparare le basi di MTC e le mappe dei Monti e degli Organi Interni in modo da poter iniziare a praticare e riempire il mio piccolo bagaglio di esperienza ma, avendoli fatti on line, non vedevo l’ora di poter frequentare e approfondire perché ho sempre trovato questa pratica molto affascinante. Quest’anno, finalmente, sono riuscita ad iscrivermi alla seconda parte del corso e, grazie agli insegnamenti del Maestro Vincenzo, ho ampliato la mia conoscenza su nuovi metodi di lavoro che mi consentono di arrivare dove in precedenza trovavo difficoltà. Non è sempre facile, lo ammetto, soprattutto adesso che sono ancora all’inizio delle mie esperienze, ma sono soddisfatta del mio percorso. Questo è stato un anno ricco di gioie ed emozioni! Ho iniziato l’anno con grande soddisfazione realizzando il sogno di diventare Naturopata a febbraio e mamma della mia splendida bambina a marzo e, tra
poco, a fine anno, spero di riuscire a diventare anche riflessologa! Sarebbe un anno indimenticabile! ;-) Come ho accennato prima, non è una disciplina delle più facili. Trovo ancora qualche difficoltà nell’abbinare la medicina cinese alla riflessologia, in particolare alle “leggi”dei 5 Elementi, ovvero se devo trattare secondo il ciclo generativo o di inibizione e ricordarmi tutte le caratteristiche dei 5 Elementi, ma credo che l’unica soluzione sia la pratica. ;-) L’insegnamento (e la pazienza) che ci ha trasmesso il nostro Maestro è stato per me illuminante, in quanto mi ha dato modo di capire che le vie di guarigione sono veramente infinite! Il corpo, le emozioni e lo spirito di un individuo reagiscono ad ogni mappa in maniera completamente diversa: là dove non si raggiunge un obiettivo c’è sempre un’alternativa per trovare il rimedio. Questo grazie allo studio dei Meridiani Curiosi, le mappe del Nord, dell’Est e dell’Ovest e le mappe “delle emozioni” oltre che quelle degli organi fisici. Sono molto soddisfatta di questo corso perché mi sono accorta di quanto è bello e soddisfacente vedere dei miglioramenti nelle persone in poco tempo, non avrei mai immaginato fino a qualche anno fa che il piede potesse essere lo specchio del nostro corpo. 15 LE MIE ESPERIENZE Ho notato che la maggior parte delle persone si rivolgono ai trattamenti olistici quando tutti gli altri mezzi sono risultati vani o quasi: dopo aver consultato medici, preso farmaci,ecc ma, ciò nonostante, il problema persiste. Dopo la mia gravidanza mi sono iscritta a questo corso di riflessologia e ho messo in pratica gli insegnamenti del Maestro Vincenzo trattando una signora. Franca ha 53 anni, due figli e un marito col quale da due anni non va più d’accordo, ma non riesce a prendere decisioni importanti (anche se vorrebbe) per tutte le paure e le insicurezze che crea questa situazione. Oltretutto fa un lavoro che non la soddisfa, è insegnante ma fa le pulizie a casa di due famiglie. Il primo trattamento che le ho fatto, durante la mappa dei 9 palazzi, risuonava il punto dello stomaco. Aveva dolore e le ho trattato la mappa dello stomaco degli organi Fu. Quando premevo il punto specifico di stomaco e pancreas aveva dolore tanto da far fatica a respirare. Sono andata avanti a trattare questa mappa anche per i due trattamenti successivi con una frequenza di una seduta a settimana. La terza seduta mi ha detto che da qualche giorno aveva fastidio alla gola, sentiva come un senso di oppressione quando deglutiva. Le
ho trattato, oltre che lo stomaco, anche i punti della gola secondo la mappa del Paesaggio Esterno e la Mappa dell’Est e ho notato che quest’ultima risuonava molto di più. La settimana a seguire, dopo una visita da uno specialista, mi ha detto che il problema alla gola era dato dal reflusso gastrico che le stava causando infiammazione alla trachea. Le ho di nuovo trattato i punti dello stomaco e gola. Dopo altre due sedute il fastidio alla gola stava cominciando a passare. La seduta successiva lamentava dolore alla cervicale, le ho trattato così, la mappa dalla Catena di Montagne e delle vertebre cervicali. Grazie a questi trattamenti, dopo due sedute, ha notato un miglioramento del dolore e della postura dovuta agli sforzi del lavoro. Sono poi ritornata, col trattamento successivo, sui punti stomaco e gola e ho notato che la gola andava meglio, infatti era migliorato il problema del reflusso. Sono poi passata alla Mappa del Cielo Anteriore per il trattamento delle emozioni e ho notato che a fine seduta era molto più rilassata e sorridente, si stava addormentando durante il trattamento. La settimana successiva sono passata alla Mappa dei Sei Yin Yang, non so se è normale, ma a differenza di tutte le altre volte, ha parlato durante tutto il trattamento raccontandomi i problemi tra i suoi genitori anziani da guardare e il marito che non sopporta più..si è “aperta emotivamente”. Ritrattando, la volta successiva, la Mappa del Cielo Anteriore, si è rilassata di nuovo. E’ bello e soddisfacente vedere come le persone reagiscono e migliorano dopo questi trattamenti. Non avrei mai immaginato, fino a qualche anno fa, che il piede potesse veramente essere lo specchion del nostro corpo. Grazie Maestro 16
Puoi anche leggere