Bollettino Astronomico 423 / 2017 - 20 dicembre 2017 - SETTORE STORIA

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Bollettino Astronomico 423 / 2017 - 20 dicembre 2017 - SETTORE STORIA
Bollettino Astronomico

     423 / 2017
      20 dicembre 2017
Bollettino Astronomico 423 / 2017 - 20 dicembre 2017 - SETTORE STORIA
Bollettino di informazione astronomica nr. 423 del 20/12/2017

                                OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO
                                G.Galilei 28019 SUNO (NO)

                                Tel. 032285210 / 335275538

www.osservatoriogalilei.com info@osservatoriogalilei.com
Mercoledì 20 Dicembre 2017, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del terzo mercoledì di
ogni mese, vi sarà una serata dedicata alle proiezioni al planetario e, in caso di condizioni meteo favorevoli,
osservazioni al telescopio . In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario.

La Luna al primo quarto, con fase di 0.05 e illuminazione 5%, tramonta alle 18:26 tali condizioni renderanno
possibile l’osservazione di oggetti deboli del profondo cielo. Si potranno vedere le principali costellazioni
invernali. Urano sarà visibile nella costellazione dei Pesci.

Urano sarà visibile per tutta la notte.

CALENDARIO LUNARE DI DICEMBRE

           Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino Astronomico 423 / 2017 - 20 dicembre 2017 - SETTORE STORIA
Bollettino di informazione astronomica nr. 423 del 20/12/2017

          Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino Astronomico 423 / 2017 - 20 dicembre 2017 - SETTORE STORIA
Bollettino di informazione astronomica nr. 423 del 20/12/2017

IL CIELO DEL 20 DICEMBRE 2017 (a cura di Oreste Lesca)

                               Il cielo la sera del 20 dicembre alle ore 21.00

          Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino Astronomico 423 / 2017 - 20 dicembre 2017 - SETTORE STORIA
Bollettino di informazione astronomica nr. 423 del 20/12/2017

RECENSIONI    (a cura di Silvano Minuto)

                                           ANDREA CIMATTI
                                           L’UNIVERSO OSCURO
                                           Viaggio astronomico tra i misteri del cosmo
                                           Carocci Editore
                                           Maggio 2017
                                           Pagine 192 – Dim: 11x18 cm
                                           € 14.00

                                           Il 95% dell'Universo è composto da materia ed energia oscure, invisibili e di
                                           natura ignota. Solo il 5% è materia ordinaria di cui siamo composti anche
                                           noi.

                                           Il libro offre una panoramica sul mistero dell'Universo oscuro tramite un
                                           viaggio che va dalla Terra all'origine del cosmo, passando anche attraverso
                                           il piccolissimo mondo di atomi e particelle.
                                           Il linguaggio è accessibile a tutti e non ci sono formule matematiche.
                                           Esempi e illustrazioni aiutano a farsi strada senza problemi tra le grandi
                                           domande della cosmologia.

    Andrea Cimatti insegna Astronomia e Formazione ed evoluzione delle galassie all'Università di Bologna.

    DIARIO ASTRONOMICO             (a cura di Silvano Minuto)

    Presentazione nel bollettino n. 355 del 21.1.2015

    Le osservazioni si riferiscono al mese di novembre. Viene descritta in maniera particolareggiata l’eclisse di Luna
    del 7 novembre e una osservazione della variabile Mira.

    Parte 68 -1 938

    7 Novembre 1938. Eclissi totale di Luna (1.359).
    Principio della penombra 20h 39m; dell’ombra 21h 41m; della totalità 22h 45m; istante medio 23h 26m; fine
    della totalità 0h 7m dell’8; dell’ombra 1h 12m; della penombra 2h 13m.
    Incominciata a dissiparsi dopo 20h 30m la densa nebbia che si era levata in principio della serata e aveva fatto
    temere per la visibilità dell’eclissi, questa ha potuto essere osservata nelle migliori condizioni.
    21h 0m. La Luna appare ancora in un cielo nebbioso, che però, se toglie brillantezza all’astro, non attenua la
    visibilità dei dettagli. E’ difficile dire se la regione intorno a Grimaldi presenti o meno un principio di
    offuscamento (binocolo).

    21h 10m. Un sensibile offuscamento sempre visibile intorno e sopra Grimaldi.

    21h 25m. A quest’ora l’offuscamento è visibilissimo, da sinistra di Aristarco a sinistra di Tycho, attraverso
    Oceanus Procellarum e Mare Humorum.

               Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino Astronomico 423 / 2017 - 20 dicembre 2017 - SETTORE STORIA
Bollettino di informazione astronomica nr. 423 del 20/12/2017

21h 34m. L’oscuramento è assai aumentato d’intensità e quasi raggiunge Tycho, conglobando gli oceani
orientali.
21h 44m. La Luna è da poco tempo penetrata nell’ombra, ma ad occhio nudo l’estensione della parte eclissata
appare esagerata. Il lembo non è visibile neppure al binocolo, e il contorno dell’ombra è sfumato e orlato di una
zona grigia scura.

21h 55m. Al binocolo il lembo è ora visibile anche nella parte eclissata, che per effetto di contrasto sembra avere
un raggio minore. Aristarco è già in ombra; questa si avvicina a Copernico.

22h 0m. L’ombra raggiunge Tycho. La parte eclissata è meglio visibile, ma non vi si riconoscono le configurazioni
del suolo.

22h 10m. L’ombra raggiunge il centro del disco: la colorazione rossastra è appena sensibile.
Tutte le precedenti osservazioni sono state fatte ad occhio nudo e al binocolo. A 22h 20m viene presa l’ultima
fotografia, dopo di che il cannocchiale è utilizzato per l’osservazione diretta, con un oculare di 12 ingr. Il debole
ingrandimento si mostra assai appropriato al genere di osservazione sebbene, come ho già constatato più volte,
per l’apprezzamento delle tinte nulla valga l’osservazione fatta ad occhio nudo e al binocolo.

22h 25m. L’ombra che è prossima a raggiungere Platone ha un contorno largamente sfumato, e appare
composta di due parti; una larga zona grigia più trasparente che ne forma la parte esterna e dal contorno arriva
fin presso a Kepler, e un’altra rossastra e più cupa. In questa regione i dettagli sono meno percettibili: si
distinguono ancora abbastanza bene intorno a Grimaldi; più a Sud invece no.

A 22h 27m, quando l’ombra raggiunge Platone, la tinta rossastra arriva ad Aristarco, ciò che permette di stimare
la lunghezza della zona grigia in questo tratto uguale alla distanza Platone Aristarco, cioè 11’ circa. Questa tinta
rossa, non sembra uniforme, e mentre permette di distinguere Kepler. Aristarco e Copernico e anche intorno a
Grimaldi, più a Sud è più scura e non si riesce a scorgere Tycho.

11h 32m. La Luna da ancora ombra, ma numerose stelle sono visibili.

22h 37m. La tinta rossa appare più intensa, ma la differenza fra la parte Sud e la Nord già rilevata sussiste, e il
binocolo la conferma. Viceversa, sulla zona grigia sembra più luminosa nella parte Sud che nell’altra. La Luna dà
ancora ombra.

22h 44m. La differenza di aspetto fra le configurazioni Sud e il Nord è sorprendente. Quello che appare più
notevole è che nella parte Sud non si passa gradatamente dal grigio al rosso, ma si ha una zona netta di
delimitazione che forme una vera macchia scura. tanto più evidente perché cade sulle regioni chiare
dell’emisfero Sud, che in condizioni normali sono fra le più brillanti della superficie lunare.
Il principio della totalità avviene insensibilmente, dato che il lembo rimane a lungo chiaro; tuttavia a 22h 47m si
vede chiaramente che ha già avuto luogo.

A 22h 50m si ha una zona grigia trasparente su tutta la parte circostante i Mari Crisium, Tranquillitatis,
Serenitatis, Frigoris. Persiste una macchia brunastra a destra di Mare Nectaris; il resto del disco è coperto da
una tinta rossastra, più trasparente sulla parte a sinistra, poi sempre più oscura e meno trasparente. Tuttavia
Grimaldi è sempre visibile. Tycho si riesce invece a scorgere a stento.

22h 55m. Fra le piccole stelle vicino alla Luna una ....... la prossima alla parte boreale. La Luna nel suo movimento
si avvicina rapidamente a questa stella, che viene occultata a 23h 0m.

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Bollettino Astronomico 423 / 2017 - 20 dicembre 2017 - SETTORE STORIA
Bollettino di informazione astronomica nr. 423 del 20/12/2017

23h 4m. Tutte le configurazioni lunari sono distintamente visibili, e la distribuzione luminosa è più regolare,
sebbene la trasparenza dell’ombra sia sempre maggiore nella parte a Nord che intorno e a Sud di Tycho.

Anche a 23h 17m Tycho non si riesce a scorgere distintamente, mentre Platone non ha mai cessato di essere
visibile, e così pure Kepler, Copernico e Aristarco.
Tralascio l’osservazione al cannocchiale a 23h 20m circa, ma ad occhio nudo e al binocolo osservo fin dopo la
fine della totalità.

A 23h 45m la tinta rossa più intensa è concentrata sulle terre dell’emisfero Sud; le regioni boreali sono più
trasparenti, e lungo il lembo da Grimaldi al Mare Crisium, per il polo Nord, si stende un ...... chiaro, leggermente
ramato.

A 0h 0m, lungo il lembo, il quadrante a Nord di Grimaldi è più chiaro del resto, ciò che indica la prossima
riapparizione della luce.
Dopo l’emersione dell’ombra, a 0h 9m, si ha uno stretto segmento brillante, poi una zona grigia, e infine una
parte rossastra, che però appare ora abbastanza trasparente.
Durante questa eclissi la tinta rossa nella parte più intensa è sembrata piuttosto un rosso fuoco che l’aranciato
osservato durante altre eclissi. La luminosità generale è stata pure notevolmente superiore a quella di altre
eclissi

Fotografie
Cann. di 54mm; ingr. 16
21h 32m     Posa 1/3s Lastra Ferrania, et. rossa
21h 42m        “ “      “ Agfa Isochrom
21h 53m        “ “      “        “
22h 0m         “ “      “        “
22h 10m        “ “       “        “
22h 20m     Posa 1/2s    “       “

22 Novembre 1938. 21h 25m. Oss. di Mira, il cui splendore, in progressiva diminuzione, è assai inferiore a quello
della stella N° 70 (gr. 5.5) e anche di 66 Balena (gr. 5.7), ma notevolmente superiore a quello di 71 (gr. 6.4), e
può stimarsi di circa 6.0 (binocolo)

Cann. di 54mm; ingr. 12. Il campo corrisponde presso a poco esattamente alla distanza fra e Orione.
Con 33 ingr. è leggermente inferiore a - .

           Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino Astronomico 423 / 2017 - 20 dicembre 2017 - SETTORE STORIA
Bollettino di informazione astronomica nr. 423 del 20/12/2017

NUOVe COSTELLAZIONI:             L’UNIVERSITÀ DI BIRMINGHAM HA SMARRITO LA STRADA (a cura di Silvano Minuto)

Pensavo che le Università dovessero insegnare la conoscenza agli studenti. E invece questa università ha pensato
bene di cambiare i nomi delle costellazioni distruggendo tre mila anni di storia e di cultura astronomica.

Questo è il loro pensiero:
chi corre più veloce tra Usain Bolt e Pegaso, il più famoso dei cavalli alati, che un giorno volò verso la parte alta
del cielo e si trasformò in una nube di stelle scintillanti? Nessuno può dirlo. Senz’altro, in una gara di notorietà,
il centometrista giamaicano vince a mani basse. E la costellazione che ha preso il suo nome attirerà lo sguardo
di adulti e bambini molto più di quella che si ispira al vecchio mito greco, nato dopo che Perseo tagliò il collo a
Medusa.

Dopo aver distrutto la visione del cielo con l’inquinamento luminoso, hanno capito che i piccoli e i loro genitori
non alzano più la testa per ammirare il cosmo. Così hanno deciso di rottamare le costellazioni dai nomi criptici,
disegnandone di nuove con le forme di oggetti più conosciuti alle ultime generazioni: dagli occhialini di Harry
Potter, agli stivali dell’orso Paddington, icona della letteratura per i bambini inglesi. E ancora, la racchetta di
Serena Williams e il libro della premio Nobel Malala, la posa della vittoria di Bolt e il «Mobot», il gesto di
esultanza che il corridore Mo Farah si è inventato alle Olimpiadi di Londra nel 2012.

Per la nostra società, cosa rappresentano più Orione, Perseo o la Chioma di Berenice? Gli appassionati del mito
greco storceranno il naso e faranno fatica ad accettare la ricerca inglese, che alle dodici fatiche di Ercole
sostituisce nell’immaginario le magie di Harry Potter, all’Orsa Maggiore lo shuttle dell’astronauta britannico Tim
Peake.

Gli insegnamenti in Inghilterra sono veramente di basso livello e forse per giustificare questo stato di cose hanno
dovuto inventare queste stravaganze.
Ho conosciuto un ingegnere di Londra che ha finito gli studi con ottimi voti che una volta mi ha chiesta in quale
sobborgo di Roma si trovava il Partenone.

Forse la nostra cultura arretrata è avanti di mille anni da quella inglese.

           Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino Astronomico 423 / 2017 - 20 dicembre 2017 - SETTORE STORIA
Bollettino di informazione astronomica nr. 423 del 20/12/2017

LIBRI -   L'importanza di lasciar vivere i libri, finestre sul mondo e farmaci per l'anima

La lettura, attraverso il contatto fisico con la pagina, rappresenta un'ancora di salvezza per gli appassionati di
astronomia. Ogni libro, all’atto della pubblicazione, illustra le nuove scoperte che poi vengono superate da
altre ricerche e approfondimenti. Ripercorrere questo cammino è importante per riconoscere come si è
evoluta la ricerca astronomica.
Abbiamo quindi pensato di mettere a disposizione di soci e appassionati un certo numero di volumi che è
possibile trovare in Sede. Viene richiesta per il loro ritiro una piccola donazione a volume che abbiamo
identificato in € 5.00.
                                       Ecco alcuni esempi dei libri disponibili.

           Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino di informazione astronomica nr. 423 del 20/12/2017

INQUINAMENTO LUMINOSO                   SPENTE LE LUCI SI ACCENDE LA SOLIDARIETA’ (a cura di Silvano Minuto)

Cesara, il paese sul Lago d’Orta ripropone il Natale senza addobbi: risparmiando aiutiamo chi soffre
Quest’anno l’impegno è per le famiglie del territorio in difficoltà economica

                                                                     Niente stelle che penzolano appese da un lato
                                                                     all’altro della strada, addio alle ghirlande
                                                                     luminose. Anche quest’anno nessuna
                                                                     luminaria a Cesara: il paese sul Lago d’Orta
                                                                     sceglie, come da 28 anni, di rinunciare agli
                                                                     addobbi pubblici preferendo «un Natale a luci
                                                                     spente» e utilizzando i fondi che avrebbero
                                                                     dovuto colorare il paese per iniziative di
                                                                     solidarietà. Lo hanno comunicato, con un
                                                                     manifestino, il sindaco Erika Bonfanti e il
                                                                     parroco don Renato Sacco, coordinatore
                                                                     nazionale di Pax Christi.
                                                                      «Non abbiamo cancellato il Natale, ci
                                                                     mancherebbe altro - spiega il sacerdote -, ma
lo abbiamo riportato alla sua vera dimensione e al significato più autentico che è quello della gioia, del dono
verso gli altri e in modo particolare nei confronti di chi ha bisogno». Don Renato Sacco aggiunge: «Non sono gli
addobbi nelle piazze e nelle strade che “fanno” il Natale, ma la pace nei cuori, nelle famiglie e nel mondo».
Così, in tutti questi anni a Cesara, rinunciando alle luminarie sono stati raccolti e utilizzati 126.000 euro.
Iniziativa dal 1989

La prima volta, nel 1989, vennero risparmiati e inviati all’Unicef un milione e 743 mila lire, e poi, con il trascorrere
degli anni e delle feste di Natale, rinunciando alle luci sono stati inviati soldi in Burundi, nella ex Jugoslavia
martoriata dalla guerra, e in altri Paesi come il Pakistan, a costruire pozzi dove l’acqua non esiste. All’estero, ma
anche in Italia: decine di migliaia di euro sono andati a sostenere gli alluvionati in Ossola e i terremotati in
Abruzzo e nel Centro Italia e anche alle associazioni che aiutano le persone disabili. Sarà così anche quest’anno.
«Con quanto risparmieremo rinunciando alle luci, 3.000 euro è l’impegno del Comune, e con le offerte che
arriveranno quest’anno aiuteremo alcune famiglie della zona che si trovano in difficoltà economica - spiega il
sindaco Bonfanti -. Altri fondi andranno a Chiara Castellani, da 26 anni medico a Kimbau nella Repubblica
democratica del Congo».

Lumini sui balconi
Luci lungo le strade resteranno quindi spente, ma centinaia di lumini saranno accesi sui balconi e sui davanzali
di Cesara. L’effetto è suggestivo e testimonia l’impegno di una comunità a favore di chi soffre. Tutti i fine
settimana dell’Avvento al termine di ogni messa ad offerta si potranno acquistare lumini che ogni domenica sera
alle 19 verranno accesi contemporaneamente fuori dalle case e davanti ai monumenti dei caduti di tutte le
guerre: passate e presenti. «Per ricordare che la guerra non ha mai vincitori - conclude don Renato Sacco - ma
è una sconfitta di tutti. A Natale, festa della pace, queste cose bisogna ricordarle».

            Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino di informazione astronomica nr. 423 del 20/12/2017

IMPARARE GLI ALLINEAMENTI – ERIDANO                              (a cura di Silvano Minuto)

Da: Osservare il Cielo – Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni

Un osservatore che per la prima volta affronta un cielo stellato con la volontà di riconoscere le costellazioni, può
essere preso dallo sconforto: le stelle sono tante, più o meno luminose, più o meno vicine fra loro; orientarsi in
un mare così caotico può sembrare difficile. Quando si inizia ad osservare il cielo, occorre innanzitutto cercare
delle forme caratteristiche, dette asterismi. Fondamentale per l'apprendimento è un cielo non inquinato e buio,
possibilmente sgombro da intralci fisici (come montagne alte molto vicine) che impediscano l'osservazione di
grandi aree della volta celeste. In questa esposizione non seguiremo necessariamente le stagioni, ma
procederemo ad illustrare le varie costellazioni per raggruppamenti omogenei.

Una sezione interattiva per imparare gli allineamenti di base è disponibile sul sito istituzionale APAN alla pagina:
http://www.osservatoriogalilei.com/home/index.php/didattica/imparare-gli-allineamenti

 I - Riconoscere il Grande Carro (o Orsa Maggiore) – 31.3.2011      II – Riconoscere la Stella Polare – 30.4.2011
 III – Cassiopeia – 31.5.2011                                       IV – Costellazioni circumpolari – 28.7.2011
 V – Cefeo – 31.8.2011                                              VI – Drago – 30.9.2010
 VII – Perseo – 27.10.2011                                          VIII – Cani da Caccia – 30.11.2011
 IX – Triangolo estivo – 31.12.2011                                 X – La Lira – 31.01.2012
 XI – Il Cigno – 28.02.2012                                         XII – L’Aquila – 31.03.2012
 XIII – Alcune costellazioni minori – 30.04.2012
 XIX – Boote e dintorni – 31.05.2012                                XX – Boote e Corona Boreale – 30.06.2012
 XXI – Chioma di Berenice – 31.07.2012                              XXII – Spica e la Vergine – 31.8.2012
 XXIII – Trovare Ercole – 30.9.2012                                 XXIV – Dal Triangolo estivo all’Ofiuco – 2.11.2012
 XXV – La testa dell’Ofiuco – 30.11.2012                            XXVI – Ofiuco – 31.12.2012
 XXVII – Serpente – 31-1-2013                                       XXVIII – Scorpione – 28.2.2013
 XXIX – Bilancia 31.3.2013                                          XXX – Sagittario – 30.04.2013
 XXXI – Capricorno – 31 05 2013                                     XXXII – Verso l’Acquario – 30 06 2013
 XXXIII – Pegaso – 31 07 2013                                       XXXIV – Andromeda – 31 08 2013
 XXXV – Il Quadrato del Pegaso – 31102013                           XXXVI – Perseo – 30112013
 XXXVII – Ariete e Triangolo – 31122013                             XXXVIII – Pesci – 31012014
 XXXIX – Il grande pentagono di Auriga - 28022014                   XL – Il Toro – 31032014
 XLI – I Gemelli – 30402014                                         XLII – Auriga – 31052014
 XLIII – Lepre – 27062014                                           XLIV – Colomba 31072014
 XLV – Eridano 31082014                                             XLVI – Poppa 30092014
 XLVII – Canopo 30102014                                            XLVIII – Le Vele 31122014
 XLIX – L’Orsa Maggiore                                             XLX - Il Leone
 XLXI – Il Cancro                                                   XLXII – Verso l’Idra
 XLXIII – Arturo e dintorni                                         XLXIV – Boote e Corona Boreale
 XLXV – Spica e la Vergine                                          XLXVI – Chioma di Berenice
 XLXVII – Il triangolo di primavera                                 XLXVIII – Il Leone
 XLXIX – Il Cancro                                                  XLXX – Verso l’Idra
 XLXXI – Il gigante Orione                                          XLXXII – Sirio e il Triangolo invernale
 XLXXIII – Il Cane Maggiore
 XLXXIX – Il Cane Minore e l’Unicorno                               XLXXX – A Nord di Orione
 XLXXXI – Il Toro                                                   XLXXXII – I Gemelli
 XLXXIII – L’Auriga                                                 XLXXIV – Il Centauro
 XLXXV – Il Corvo                                                   XLXXVI – Lo Scorpione
 XLXXVII – La Bilancia                                              XLXXVIII – La testa del Serpente
 XLXXIX – La Lira

            Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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ERIDANO (Eridanus - Eridani - Eri)

Culmina al meridiano intorno alle ore 22 del 10 dicembre.

Copre 1138 gradi quadrati e contiene 100 stelle più brillanti della sesta magnitudine.

           Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Costellazione poco conosciuta anche se è la sesta più estesa del cielo; si estende in lunghezza per più di 60°
partendo dal Toro e, con andamento contorto, costeggia parecchie costellazioni australi fino a lambire quella
dell’Idro, a 58 gradi di declinazione sud. La parte meridionale di questa costellazione non è visibili alle nostre
latitudini. Non contiene oggetti importanti del profondo cielo adatti alla visione degli astrofili ma in essa sono
presenti alcune interessanti curiosità astronomiche. Nella mitologia greca rappresentava il fiume in cui
cadde Fetonte, figlio di Apollo, quando volle guidare il carro del Sole e la sua imperizia portò scompiglio tra
gli astri. E’ facilmente individuabile in quanto la stella Beta di mag. 2.8 si trova in prossimità di Rigel (Beta
Orionis).

Alfa  - Achernar.

A.R. 01h 37m – D. – 57° 14’
Mag. 0.5 – Sp. B5

Il nome significa “foce del fiume” ed è la sesta stella del cielo più luminosa. E’ posta all’estremità
meridionale della costellazione e non è visibile alle nostre latitudini. Dista dalla Terra 142 al, con una
temperatura superficiale di 15000° K.

Beta  - Cursa.

A.R. 05h 07m – D. – 05° 05’
Mag. 2.8 – Sp. A3

Il nome arabo significa “sgabello, trono” e deriva dal fatto che la stella, un tempo inclusa nella costellazione
di Orione, si trovava in prossimità di un suo pie. Si localizza a poco più di 3° a NO di Rigel (beta Orionis),
pertanto molto facile da rintracciare e può servire per individuare le stelle meridionali di Eridano. Indica la
sorgente del fiume che sfocia presso Alfa Eridani.

Gamma .

A.R. 03h 58m – D. – 13° 30’
Mag. 3.0 – Sp. K5
Il nome indica “la luminosa stella della barca”, è interessante per il suo colore rosso arancio.

Delta  - Rana.

A.R. 03h 43m – D. – 09° 45’
Mag. 3.5 – Sp. K0
E’ una stella relativamente vicina alla Terra; si trova a circa 29,5 al dal Sistema Solare.

Epsilon .

A.R. 03h 32m – D. – 09° 27’
Mag. 3.7– Sp. K0
La stella si trova a 10.5 anni luce da noi. Nana gialla abbastanza simile al Sole con una luminosità pari a 0.28
volte quella della nostra stella. Si ritiene sia circondata da uno o più corpi celesti di classe planetaria. Per
questo motivo è stata oggetto di molte ricerche per l’ascolto di messaggi radio, per il momento senza
successo.

             Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Theta  Acamar

A.R. 02h 58m – D. – 40° 18’
Componenti 3.2 e 4.4 - sep. 9”

Stella doppia con componenti bianco-azzurre. Si tratta di una delle doppie più lucenti del cielo, si trova però
al limite di osservabilità alla nostre latitudini. Facile con un 8 cm. a 45 ingrandimenti.

Omicron 2

A.R. 04h 15m – D. – 07° 39’
Componenti 4.4, 9.4, 11.2 – sep. 83” e 7.6” – AP° 104-347

Conosciuta anche come 40 Eridani, è un sistema triplo composto da una stella principale di mag. 4.4,
circondata da un astro di mag. 9.4 (colori giallo arancio e blu); intorno a questa seconda stella ruota un astro
più debole di mag. 11.2 di colore blu. Il sistema si trova a poco più di 16 al dalla Terra e la stella di 9.4 è una
nana bianca, la stella di questa categoria più facilmente visibile in cielo e alla portata di piccoli strumenti.

           Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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32 Eri Eridani

A.R. 03h 54m – D. – 02° 57’
Componenti 4.8, 6.1 – sep. 6.8”- AP° -347
Stella doppia con componenti di colore giallo e bianco

Z Eridani

A.R. 02h 48m – D. – 12° 28’
Variabile semiregolare
Mag. Da 7.0 e 8.6 in un periodo di 80 giorni
E’ la stella variabile con luminosità (al massimo) più alta della costellazione. E’ localizzata nei pressi della
Balena 1,7° a NNEW di Pi Ceti

IC 2118 Witch Head – Nebulosa a riflessione – Testa           della Strega

AR 05 02 – Dec – 07 54
Distanza 685 al – Dimensioni 180 x60’

Si trova nella parte settentrionale della costellazione, tra le stelle β Eridani e Rigel (Orione), dalla quale riceve
la luce; si presenta all'osservazione telescopica come una chiazza notevole di colore blu.

            Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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NGC 1232

A.R. 03h 10m – D. – 20° 35’
Dimensioni 6.8x5.6’ – mag. 10.0 - Galassia
Galassia a spirale che presenta una brillante zona centrale.

      Ngc 1232

NGC 1300

A.R. 03h 20m – D. – 19° 25’
Dimensioni 5.5x2.9 – mag. 10.4 – Galassia
Notevole esempio di una galassia barrata

Ngc 1300

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Ngc 1309

A.R. 03h 22m – D. – 15° 24’
Dimensioni 2.3x2.2’ – mag. 11.5 – Galassia

Galassia a spirale che si trova a circa 120 milioni di anni luce di distanza. Le sue dimensioni sono di 75.000
anni luce (circa tre quarti della Via Lattea). Membro dell’ammasso di galassie di Eridano che conta circa 200
membri.

Ngc 1332

A.R. 03h 26 – D. – 21° 20’
Dimensioni 5.0 x 1.8’ – mag. 10.5 – Galassia

Galassia bassa sull’orizzonte, per osservarla occorre una serata molto limpida e una zona esente da
inquinamento luminoso. Dista dalla Via Lattea 100 milioni di al.

NGC 1535

A.R. 04h 14m – D. – 12° 44’
Dimensioni 18” – mag. 9.6 – Planetaria

Nebulosa planetaria distante circa 2200 al dalla Terra. Il suo diametro è inferiore ai 20” con stella centrale di
12^. La temperatura superficiale si aggira sui 40.000° K. Per poterne apprezzare qualche particolare occorre
disporre di uno strumento di buona qualità. Si può rintracciare partendo dalla Gamma di mag. 3.0,
spostandosi verso est di 4° per poi salire verso nord di un altro grado.

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QUADRANTI SOLARI – MÜNSTER (Westfalia)- Orologio Astronomico                  (a cura di Salvatore Trani)
Second Parte

Figura n. 6: Cattedrale di Münster, Orologio astronomico - Astrolabio

I quattro punti cardinali sono indicati con: ORIENS (Est) a destra, OCCIDENS (ovest) a sinistra, MERIDIES (Sud) in
alto e SEPTENTRIO (Nord) in basso.
Il fondo del quadrante rappresenta una proiezione stereografica dell'emisfero boreale terrestre, secondo le
conoscenze di allora, con il polo Nord al centro.
Davanti si trova un disco traforato che rappresenta il firmamento; sull'eclittica, messa eccentrica-mente, sono
dipinti i segni dello zodiaco sormontati dall'iscrizione: Signum bonum, Signum malum, Signum indif., per
designare quei mesi che erano reputati, secondo le credenze medievali, più o meno propizi ad intraprendere
determinate imprese.
Le lancette solare, lunare e quelle dei pianeti allora noti, girano tutte in senso opposto a quello del-le lancette
degli orologi normali (fig. n. 7).
La prima, che indica le ore, è munita di un disco con raggi,rappresentante il sole, che scorre sull'a-sta della
lancetta seguendo una scanalatura ricavata sull'eclittica; ciò permette di conoscere sempre la posizione del sole
rispetto alle costellazioni dello zodiaco.
La lancetta lunare rappresenta il movimento apparente del nostro satellite intorno alla Terra; è provvista di una
sfera di circa 10 cm di diametro, mezza scura e mezza chiara e, descrivendo un movimento di rotazione intorno
a se stessa, simula le fasi lunari.
Le due fenditure verticali che si trovano ai lati dell'astrolabio riportano i nomi dei pianeti che gli astrologi
dell'epoca consideravano come reggenti delle 24 ore della giornata. Le aperture portano le seguenti
denominazioni: regit in 1ma hora; regit in 2da hora, ecc. fino alla 24ma ora.
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Negli angoli del quadrante sono rappresentati i quattro evangelisti.
Gli automi installati sopra l’astrolabio sono divisi in tre gruppi.
In mezzo, su una piattaforma che sporge, è seduta la Vergine con il Bambin Gesù sulle ginocchia; davanti a lei
sfilano, a mezzogiorno, i tre Re Magi che, passando, si girano verso di lei e s’inchinano (fig. n. 8).

          Figura n. 7: Cattedrale di Münster, Orologio astronomico - Lancette dell'Astrolabio

            Figura n. 8: Orologio astronomico - Piattaforma con la Vergine e il Bambin Gesù
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A destra, su una cornice, vi è un gruppo di due statuette: la Morte che batte i quarti su una campa-nella con un
martello, ed un vecchio che rappresenta il Tempo e che gira, ogni quarto d’ora, la clessi-dra che ha in mano (fig.
n 9). Sul lato sinistro e alla stessa altezza, vi sono altre due statuette (fig. n. 9): un soldato con spada e farsetto
che porta alla bocca una lunga trombetta e emette suoni quando l’orologio batte le ore. Una donna, posta al
suo fianco, che personifica l’ora, accompagna ogni suono della trombetta con un colpo di martello vibrato su
una campanella.

               Figura n. 9: Orologio astronomico - Le statuette del Tempo e della Morte.

              Figura n. 10: Orologio astronomico - Le statuette del soldato e della donna.

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I due pannelli, situati ai fianchi della piattaforma della Vergine, sono stati dipinti da Ludger tom Ring, di
Münster, assistito dal figlio Hermann (figg. n. 11 e n. 12).

                        Figura n. 11: Orologio astronomico - Pannello di sinistra

                         Figura n. 12: Orologio astronomico - Pannello di destra

Bibliografia: Alfred Ungerer: “Les Horloges astronomiques et monumentales les plus remarquables de
l’Antiquité jusqu’à nos jours” (Strasburgo, 1931)
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TECNICA      gli script di Astroart (a cuira di Corrado Pidò)

Il famoso software di acquisizione e trattamento delle immagini astronomiche digitali, giunto alla versione 6SP3
incorpora il linguaggio di script estremamente potente che permette l’automazione di molte procedure tipiche
delle sessioni di acquisizione delle immagini astronomiche e di calibrazione.
In questa scheda si propone un esempio di script per l’esecuzione per l’allineamento polare assistito da CCD
descritto nella sezione tecnica del bollettino 421
L’accesso alle funzionalità di script avvengo dall’apposita funzione presente nell’interfaccia CCD di Astroart:

Apparirà la finastra dello scripts editor:

           Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Il codice da inserire è il seguente:

Rem CCD Polar Alignment Routine

Rem ------------------------ VERIFICA AZIMUTH ------------------------------

Telescope.Stop
imgnr=1
Message (" REGOLAZIONE AZIMUTH: Puntare una stella verso SUD all'incrocio tra
meridiano e equatore (DEC=0)")
reg_az:
Telescope.Speed(1)
print"Imposto la velocità di guida"
Camera.Start(65)
print "Inizio esposizine CCD"
print "Attendo 5 secondi"
pause (5)
print "Muovo il telescopio verso OVEST per 30sec"
Telescope.Pulse("W")
pause (30)
print "Inversione"
Telescope.Stop
print "Muovo il telescopio verso EST per 30sec"
Telescope.Pulse("E")
pause (30)
Telescope.Stop
print "Completato"
Camera.stop
message ("Fine esposizione CCD - operare le necessarie correzioni in AZIMUTH")
Image.Rename("AZIMUTH_"+ str$(imgnr)+".fit")

Rem Image.BlinkAlign

input "ripetere (s/n): ",res$

if res$ = "s" or res$="S" then
  imgnr=imgnr+1
  goto reg_az
endif

imgnr=1

           Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Rem ------------------------ VERIFICA ALTEZZA ------------------------------

reg_alt:
Message ("REGOLAZIONE ALTEZZA: Puntare una stella Sull'orizzonte EST o OVEST")
Telescope.Speed(1)
print"Imposto la velocità di guida"
Camera.Start(65)
print "Inizio esposizione CCD"
print "Attendo 5 secondi"
pause (5)
print "Muovo il telescopio verso OVEST per 30sec"
Telescope.Pulse("W")
pause (30)
print "Inversione"
Telescope.Stop
print "Muovo il telescopio verso EST per 30sec"
Telescope.Pulse("E")
pause (30)
Telescope.Stop
print "Completato"
Camera.stop
message ("Fine esposizine CCD - operare le necessarie correzioni in ALTEZZA")
Image.Rename("ALTEZZA_"+ str$(imgnr)+".fit")

Rem Image.BlinkAlign

input "ripetere (s/n): ",res$

if res$ = "s" or res$="S" then
  imgnr=imgnr+1
  goto reg_alt
endif

end

Per la corretta funzionalità dello script è necessario che la piattaforma ASCOM ( https://ascom-standards.org/ )
sia installata e che i drivers relativi alla montatura in uso siano stati caricati e configurati, oltre naturalmente, a
una camera CCD di ripresa o guida indifferentemente a colori o monocromatica. Lo script va rilanciato dopo ogni
correzione an ALTEZZA o AZIMUTH.

Per agevolare ulteriormente la procedura di allineamento conforntando l’immagine corrente con quella
successiva decommentare, l’istruzione

Image.BlinkAlign

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Bollettino di informazione astronomica nr. 423 del 20/12/2017

ASTRONAUTICA           40 ANNI DI METEOSAT (Fonte originale: EUMETSAT)

40 anni fa Meteosat-1 veniva lanciato in orbita e il 9 dicembre inviava la sua prima immagine.

Il 23 novembre 1977 l’ESRO, antesignano dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), lanciò Meteosat-1, il primo
satellite meteorologico europeo, che inviò la sua prima immagine il 9 dicembre.

Si gettarono così le basi per quella che sarebbe diventata una straordinaria storia di successo per la
meteorologia satellitare e per EUMETSAT, la stessa Organizzazione Meteorologica Satellitare Europea. In
effetti, la storia dei satelliti meteorologici geostazionari europei si estende dai satelliti Meteosat iniziali, lanciati
da ESRO/ESA fino agli attuali Meteosat Second Generation (MSG) di EUMETSAT e i previsti programmi MTG
(Meteosat Third Generation), che dovrebbero essere lanciati nel 2021 proseguendo questa storia di successo.

Anche se la strumentazione a bordo di Meteosat-1 sembra primitiva per gli standard odierni, era
all'avanguardia per il suo tempo.

Secondo Livio Mastroddi, direttore delle operazioni presso EUMETSAT: "Meteosat-1 ha introdotto il concetto
di un sistema globale di piattaforme geostazionarie in grado di osservare la circolazione atmosferica e le
condizioni meteorologiche attorno all'equatore in tempo quasi reale".

"È stato anche il primo satellite meteorologico geostazionario ad avere un canale sul vapore acqueo, che
monitorava il movimento dell'umidità nell'aria".

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L'imager di Meteosat-1 si guastò due anni dopo, ma i piani erano già in corso presso ESRO/ESA, per un
secondo satellite e Meteosat-2 fu lanciato con successo il 19 giugno 1981. A quel punto l'istituzione di
EUMETSAT fu concordata e fu pianificato il lancio di una serie di satelliti operativi sotto l'egida della nuova
organizzazione, fondata nel 1986, per assumere il controllo operativo dei satelliti Meteosat dall'ESA.

Il lancio di Meteosat-1

https://youtu.be/PFwnbHvTvmA
Ora, 31 anni dopo, EUMETSAT gode dello status di attore chiave nell'infrastruttura meteorologica operativa
globale, con la sua gamma di programmi satellitari in continua espansione che sono di beneficio sociale,
economico e ambientale per l'umanità.

Da allora i satelliti Meteosat hanno inviato una serie continua di immagini e dati che costituiscono la serie di
dati climatici più lunga dallo spazio e fornendo informazioni cruciali per la previsione di eventi meteorologici
avversi.

Mentre la capacità di Meteosat-1 di inviare un'immagine del "disco completo" di Europa e Africa ogni 30
minuti era una tecnologia all'avanguardia nel 1977, la terza generazione di questi satelliti invierà un'immagine
ogni 10 minuti, usando 16 canali spettrali, quindi migliorando costantemente la missione chiave di Meteosat.

Articolo fonte originale:
https://www.eumetsat.int/website/home/News/DAT_3729453.html?lang=EN&pState=1

COMETE      C/2017 O1 ASASSN (a cura di Osservatorio Galilei)

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Astronomy Picture of The Day (APOD)            - dicembre 2017 (a cura di Corrado Pido)

è un archivio redatto a partire dal 1995 da Robert Nemiroff e Jerry Bonnell. L’archivio APOD contiene la più
grande raccolta di immagini astronomiche ed ognuna di esse è corredata da una breve descrizione fatta da
esperti. Per visio nare l’archivio basta digitare in internet la sigla “APOD” e di seguito l’indice.

                                            A Wintry Shower
                                   Image Credit & Copyright: Jack Fusco

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ASTROFOTOGRAFIA – M24 e M1 (a cura di Alessandro Segantin)

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EVENTI – Omegna (VB) incontri di Astronomia (a cura di Corrado PIdò)

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FLY ME TO THE MOON – Il cratere Gassendi (a cura di Osservatorio)

Formazione circolare situata sulla riva Nord del Mare Humorum, Versanti scoscesi a Nord inglobati a Sud nel
Mare Humorum e su cui si trova la coppia Gassendi A e B a Nord. Pareti più elevate ad Ovest. e inglobate a Sud
nel Mare Humorum. Fondo piatto molto vasto ricoperto dalle Rimae Gassendi. Anello montuoso interno.
Doppia montagna centrale di 1200 m di altezza. Collinette. piccoli crateri e linee di creste.

Osservazione:

Interesse: Formazione eccezionale
Periodo migliore per l'osservazione: 3 giorni dopo il Primo Quarto oppure 2 giorni dopo l'Ultimo Quarto

Minimo strumento ottico: Binocolo 10x

Quadrante: Sud-Ovest
Area: Regione del Mare Humorum

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Origine del nome:
Dettagli: Pierre Gassend (o Gassendi) Filosofo e astronomo francese del 17° secolo nato in Francia
Nato a: Champtercier nel 1592
Morto a: Parigi nel 1655
Fatti notevoli: Pioniere dell'osservazione con un rifrattore.
Primo ad osservare il transito di Mercurio sul disco solare nel 1631. Di convinzioni copernicane con Keplero e
Galileo.
Autore del nome: Riccioli (1651)
Nome dato da Langrenus: Annulus Neptuni
Nome dato da Hevelius: Mons Cataractes
Nome dato da Riccioli: Gassendi

Hanno collaborato: Silvano Minuto, Corrado Pidò, Davide Crespi, Vittorio Sacco, Salvatore Trani ,Oreste Lesca,
                  Giuseppe Bianchi.

Immagine di copertina: Cometa Hale-Bopp - Giuseppe Bianchi

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                   www.osservatoriogalilei.com – www.apan.it

                           APAN - Associazione Provinciale Astrofili Novaresi - Onlus
                                       C.F. osservatorio 00437210032
                                      Casella sostegno del volontariato.

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