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Molte delle ricette illustrate di seguito possono essere gustate tutti i giorni presso il Ristorante Valtellina e non solo - Albergo Bellevue - Via Statale 33 - Cosio Valtellino Fraz. Regoledo alle Porte di Morbegno - tel. 0342 635108
Spezialität des Hauses - Our specialities e sp ecialità della n es e L ostra cucina Valtell i n Taroz Taroz Piatto valtellinese composto da fagioli borlotti, fagio- lini e patate, bolliti e conditi con burro fuso, cipolla rosolata e formaggio valtellina casera. Si sposa benissimo con cacciatori o salame. Spezialität aus dem Veltlin bestehend aus Borlotti-Bohnen, grüne Bohnen und Kartof- feln, gesotten und angemacht mit zerlassene Butter, angebratene Zwiebeln und Valtellina- Casera-Käse. Es passt sehr gut mit Salami und Cacciatori. Valtellina dish composed of Borlotti-beans, potatoes and green beens, boiled and dressed with melted butter, browned onions and Valtellina- Casera-cheese.Very good together with sausage. Plat de Valtellina composé de haricots-Borlotti, pommes de terre et haricots verts, bouillis et assaisonnés avec beurre fondu, oignons rissoles et from- age Valtellina Casera. Trés bon servi avec des saucissons. Sciatt Sciatt: in lingua lombarda rospo Cubetti di formaggio semigrasso valtellinese passati in una pastella di grano saraceno e fritti in olio bollente, serviti con insalata di stagione. Valtellina halbfett Käse-Würfeln, welche vorerst in einen Buchwei- zen-Teig eingetaucht werden und anschliessend in Öl frit- tiert, mit Saisonsalat serviert. Buckwheat fritters filled with Valtellina cheese Petits cubes de fromage Valtellina passées dans une pâte de sarrasin et frits dans l’huile. Servi avec salade de saison. Pizzoccheri Pizzoccheri Tagliatelle con farina di grano saraceno, patate e verze, condite con abbondante formaggio grasso
Valtellina e burro fuso con aglio. Buchweizen-Nudeln, Kartoffeln und Wirsingkohl, angemacht mit reichlich Valtellina-Käse und zerlassene Butter mit Knoblauch. Buckwheat noodles, potatoes and cabbage dressed with abundant Valtel- lina cheese and melted butter with garlic Tagliatelles de sarrasin, pommes de terre et chou frisé, avec beaucoup de fromage gras Valtellina et beurre fondu avec ail rissolé. Chiscioi Fette di formaggio semigrasso valtellinese passati in una pastella di grano saraceno a formare una frittatina. Valtellina halbfett Käse-Scheiben, welche vorerst in einen Buchweizen- Teig bereitet werden, danach in eine Runde Omlet geformt. Buckwheat fritters filled with Valtellina cheese Fromage Valtellina passées dans une pâte de sarrasin . Tajadin de Villa Tagliatelle con farina di castagne e uova, condite con formaggio Valtellina casera e burro fuso con cipolla. Nudeln aus Kastanienmehl und Eier, angemacht mit Valtellina-Casera- Käse und zerlassene Butter mit Zwiebel. Noodles of chestnut flour and eggs dressed with Valtellina-Casera-cheese, melted butter, browned onions. Tagliatelles de farine de châtaignes et oeufs assaisonnés avec fromage Valtellina-Casera, beurre fondu avec oignons. Fettuccine allo Sforzato con fonduta di Bitto Fettuccine di farina bianca, uova e vino Sforzato, condite con formaggio bitto, burro e panna. Nudeln aus Mehl, Eier und Sforzato Wein, angemacht mit Bitto-Käse, Butter und Rahm.
Noodles of white flour, eggs and Sforzato (wine) dressed with bitto- cheese, butter and cream. Tagliatelles de farine, oeufs et vin Sforzato, avec fromage bitto, beurre et crème fraîche. Pasta del Delebiat Tagliatelle con farina di grano saraceno e uova, bollite insieme alle coste e cosparse con ricotta e cipolle soffritte nel burro. Nudeln aus Buchweizen-Mehl und Eier, gesotten zusammen mit dem Wirsingkohl, bestreut mit Ricotta-Käse und angebratene Zwiebeln. Noodles of buckwheat flour and eggs, boiled together with the cabbage and dressed with ricotta cheese and browned onions. Tagliatelles de sarrasin et oeufs, bouillis avec le chou frisé et assaisonnés avec ricotta et oignons rissolés dans le beurre. Ravioli di Struzzo al profumo di rosmarino Ravioli ripieni di carne di struzzo e conditi con salsa d’arrosto. Ravioli aus Eierteig, gefüllt mit Straußen- Fleisch und angemacht mit einer Braten- sauce. Ravioli with ostrich-meat and brown gravy. Ravioli farcis avec autruche avec un sauce de roti. Ravioli di Taroz con scaglie di Casera Il ripieno dei ravioli è il taroz, piatto valtellinese composto da fagioli borlotti, fagiolini e patate, bolliti e conditi con burro fuso, cipolla rosolata e formaggio valtellina casera. Ravioli gefüllt mit Taroz. Ravioli with Taroz. Ravioli farcis avec Taroz.
si prep Come arano TAROZ 200 gr. patate bianche, 75 gr fagiolini verdi, 20 gr fagioli Borlotti, 60 gr formaggio Valtel- lina Casera, 15 gr parmigiano, 5 gr cipolla tritata, 80 gr burro d’alpe Preparazione: portare a ebollizione l’acqua mettendo i fagioli borlotti, lasciare bollire per 15 minuti, aggiungere i fagiolini verdi, bollire per altri 5 minuti, aggiungere le patate tagliate a pezzi, a cottura ultimata, scolare e mettere in un tegame con 75 gr di burro las- ciarlo incorporare, in un altro tegame fare rosolare la cipolla e con il burro restante mettere negli altri ingredienti e amalgamare il tutto fino che il formaggio è fuso. Servire caldo con salame (cacciatori). SCIATT 110 gr. farina grano saraceno, 55 gr farina bianca, formaggio semigrasso Valtellina a cubetti, 1 bicchierino di grappa, 1 bicchiere acqua minerale, 1/2 bicchiere di birra, sale e pepe, olio per friggere Preparazione: lavorare le farine, la grappa, l’acqua e la birra fino ad ottenere una pastella, con l’aiuto di un cucchiaio versare un cubetto di formaggio intinto nella pastella nell’olio bollente. Si ottengono così delle piccole bignole brune, servire con insalata di stagione PIZZOCCHERI 400 gr farina di grano saraceno,100 gr farina bianca, 200 gr formaggio grasso Valtel- lina, 50 gr parmigiano grattato, 100 gr patate, 100 gr verze, 100 gr burro d’alpe, 2 spic- chi aglio Preparazione: mischiare le farine e bagnare con acqua tiepida. Lavorare e ricavare la sfoglia di 5 mm da cui tagliare i pizzoccheri, portare ad ebollizione l’acqua con la verdura, versare i pizzoccheri e, a cottura ultimata, condire con il formaggio ed il burro fuso con l’aglio. CHISCIOI 150 gr. farina grano saraceno ,100 gr farina bianca ,400 gr formaggio, Valtellina casera semigrasso, 1 bicchierino di grappa , 1 bicchiere acqua minerale, sale e pepe, olio per friggere Preparazione: formando una pastella un pò densa tagliare il formaggio a rettangoli pic- coli, versarli nella pastella ed in una padella precedentemente scaldata con olio e una noce di burro adagiare il formaggio pastellato formando le frittelle. Lasciare cuocere da ambo i lati. TAJADIN DE VILLA 250 gr. farina bianca, 40 gr farina di castagne, 2 uova, 1 cucchiaio d’olio, sale e pepe. Per il condimento: 150 gr formaggio Valtellina Casera tagliato a quadretti, 40 gr cipolla tritata, 50 gr. burro d’alpe
Preparazione: con le farine, il tuorlo d’uovo, acqua e sale fare le tagliatelle. Cuocere in acqua bollente salata per circa 5 minuti. Scolare, aggiungere il formaggio Casera tagliato a cubetti e subito dopo il burro fuso che sarà stato fatto rosolare con la cipolla. Servire i tajadin molto caldi. FETTUCCINE ALLO SFORZATO CON FONDUTA AL BITTO 250 gr. farina bianca, 50 gr vino Sforzato ridotto, 1 uovo. Per il condimento: 50 gr burro, 250 gr panna fresca, 80 gr. Bitto tagliato a cubetti Preparazione: con le farine, il tuorlo d’uovo, vino e sale fare le fettuccine. Cuocere in acqua bollente salata per circa 5 minuti. Scolare, aggiungere il formaggio Bitto tagliato a cubetti e subito dopo la panna, servire le fettuccine molto calde. PASTA DEL DELEBIAT 150 gr. farina di grano saraceno “Scotti”,100 gr. farina bianca tipo 00, 2 uova, 125 gr. di coste, 50 gr. di ricotta di monte, 25 gr. di burro d’alpe, 10 gr. di cipolle Preparazione: impastare le farine e le uova dopo di che formare delle tagliatelle, cuocere queste ultime in acqua salata unite alle coste per cinque minuti. Scolare il tutto mettere in una pirofila e cospargere di ricotta, soffriggere le cipolle nel burro e versarle sopra le tagliatelle. RAVIOLI DI STRUZZO AL PROFUMO DI ROSMARINO Ingredienti per la pasta: 500 gr. farina bianca tipo 00, 4 uova, 1 cucchiaio di olio, 1 pizzico di sale. Per il ripieno: 200 gr. di polpa di struzzo a pezzi, 50 gr. di pancetta a cubetti, 1 foglia di alloro, 50 gr. di cipolla tritata, 1 spicchio d’aglio, 1 litro di brodo, 1 uovo, 40 gr. di parmigiano. Preparazione: rosolare in olio la cipolla, la pancetta e l’aglio, quando il tutto è ben rosolato, aggiungere la carne di struzzo e lasciarla brasare per alcuni minuti. Aggiungere quindi il brodo e la foglia di alloro e lasciare cuocere per circa un’ora. A cottura ultimata lasciare raffreddare il ripieno, poi tritarlo finemente e mantecarlo con uova e parmigiano. Disporre a fontana la farina, aggiungervi le uova, l’olio, il sale ed impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio, lasciare riposare per mezz’ora. Stendere la pasta e formare i ravioli: cuocerli in abbondante acqua salata per 8 minuti e disporli su un piatto, per poi aggiungere il condimento. Sciogliere in una padella 30 gr. di burro, 250 ml. di sugo d’arrosto e due rametti di rosmarino tritato finemente, insaporire con sale e pepe, lasciar bollire fino ad ottenere una salsa abbastanza densa e versarla sui ravioli. RAVIOLI DI TAROZ CON SCAGLIE DI CASERA La ricetta per la pasta ricopia quella dei ravioli di struzzo, aggiungendo 50 gr. di spinaci lessati. Il ripieno dei ravioli è il taroz. Condire con 50 gr. di formaggio Valtellina casera tagliato a listarelle, burro versato, pepe e formaggio grattugiato.
INFORMAZIONI TURISTICHE 3 4 ci ac r tiv Co Vi a Piazza III Novembre 1 NEGOZI TIPICI ro la Ge 1 Alimentari - Ciapponi al ll aV e de 2 Rame - Bottega d’Arte ial v inc 3 Alimentari - Bottega Valtellinese ro d ap S tra 4 Pezzotti - Ruffoni
IL TERZIERE DI SOTTO Il turista che, lasciato il Lago di Como, si dirige verso est si inoltra in un’ampia e verde vallata incorniciata a nord dalle Alpi Retiche e a sud dalle Alpi Orobie: la Valtellina. L’ingresso della Valle è caratterizzato dalla presenza di una delle zone umide più importanti d’Europa: il Pian di Spagna. Da diversi anni classificato come Riserva è un pa- radiso naturalistico e luogo di passaggio e di svernamento di una ricca aviofauna. A destra si susseguono i solchi profondi delle valli Oro- biche: - la Val Lesina, dominata dall’impressionante mole del Homo Salvadego Monte Legnone; - le Valli del Bitto con i loro inconsueti palcoscenici di verdi pascoli e laghetti alpini, dove l’uomo ha affinato la tecnica della lavorazione del latte sino ad ottenere un prodotto di asso- luta eccellenza qual è il formaggio Bitto. La Valle di Gerola, ove, in località Sacco, è possibile ammirare la più bella rappresentazione dell’Homo Salvadego, figura leggendaria di tutto l’arco alpino, e dove si trova il comprensorio sciistico più vicino alla Pianura Pa- dana: Pescegallo. La Valle di Albaredo percorsa da an- tiche vie, quali la Priula, che collega- vano Venezia al Nord Europa. La Val Tartano, in inverno regno del- lo sci alpinismo, d’estate ammalia il visitatore con la bellezza della sua natura selvaggia e dei pascoli fioriti. Incastonati come gemme preziose nell’anfiteatro terminale della Val Lunga, i Laghi di Porcile riflettono nelle loro acque cristalline la sugge- stiva austerità delle cime circostanti. Lago di Pescegallo A sinistra il versante retico con i soleggiati pendii della Costiera dei Cèch, disseminati di paesi e antiche contrade, di architetture rurali, pa- lazzi nobiliari ed edifici sacri, in un susseguirsi continuo di terrazzamen- ti coltivati a vite. Maestoso angolo delle Porte di Val- tellina è la Valmasino: grandi vette, pareti granitiche, guglie e creste che creano un panorama mozzafiato, vero paradiso per gli alpinisti. La principale cittadina che si incon- Mello, vigneti tra percorrendo il fondovalle è Mor-
begno, centro ricco di testimonianze storiche ed artistiche e sede di manifestazioni culturali ed enogastronomiche di tutto rilievo. Tra i tanti modi che il turista ha a disposizio- ne per gustare il paesaggio, lo “slow walk” è senz’altro quello che gli consente di mante- nersi più a contatto con la realtà che lo cir- conda. Da questo punto di vista la pista ci- clopedonale che si snoda a fianco del fiume Adda, con partenza dalla statale 36 per Chia- Pian di Spagna venna e arrivo a Regoledo (Cosio Valtellino), alle porte di Morbegno, rappresenta il percorso ideale per assaporare il paesaggio della Bassa Valtellina da una prospettiva diversa e ricca di suggestione. I TESORI D’ARTE DI PORTE DI VALTELLINA Accanto alle evidenti bellezze naturalistiche e paesaggistiche il territorio del Mandamento di Morbegno può vantare un considerevole patrimonio artistico. Patrimonio che complessivamente presenta testimonianze di un storia artistica che spazia dal Romanico sino ai giorni nostri, con livelli di assoluta eccellenza per quanto riguarda l’epoca del Rinascimento e quella del Barocco. Un percorso ideale attraverso la storia dell’arte in Bassa Valtellina, ancorchè limitato alle opere più significative, non può non partire da Piagno, nel comune di Cosio Valtellino, per una vi- sita ai ruderi dell’antico Priorato di San Pietro in Vallate (sec. XI), vero gioiello del romanico lombardo. Da ammirare a Morbegno lo splendido dipinto gotico della Vergine con Bambino, incastonato nella sontuosa cornice dell’ancona lignea nel Santuario della Beata Vergine Assunta. Opera che, con buona ragione, può esse- re assunta ad emblema del- l’espressione artistica del Ri- nascimento nel Morbegnese. Sempre a Morbegno son di rilievo gli affreschi cinque- centeschi dell’ex chiesa do- menicana di Sant’Antonio, ora riconvertita in audito- rium. Una menzione particolare merita la “Camera Picta” di Sacco in Valgerola (datata
1464) dove è possibile ammirare la figura leggendaria dell’Homo Salvadego. Numerosissime sono le testimonianze barocche. Di rilievo le numerose chiese della Costiera dei Cech. Tra queste la chiesa di San Fedele a Mello, con dipinti di Carlo Innocenzo Carloni, la prepositurale di San Giacomo di Roncaglia e la chiesa di S. Andrea di Civo nelle quali sono presenti affreschi di epoche precedenti. Di assoluto rilievo infine l’Oratorio Peregalli di Delebio, vero gioiellino rococò, e, a Morbegno, la collegiata di San Giovanni Battista dalla sontuosa facciata e il celebre Palazzo Malacrida, raffinata dimora ricca di affreschi e decorazioni a stucco. L’Ottocento e il Liberty trovano espressione nelle facciate dei palazzi del centro storico, mentre l’edificio della Biblioteca Civica e il Tempietto che domina la città di Morbegno rappresentano interessanti esempi di architettura contemporanea. MORBEGNO Morbegno è il centro più importante della Bassa Valtellina. Posizionata allo sbocco delle Valli del Bitto è una cittadina provvista di buona vivacità sotto l’aspetto economico e culturale. L’importante sviluppo industriale de- gli ultimi anni non ha per niente com- promesso l’ampio patrimonio artisti- co, architettonico e storico, che non manca mai di stupire il visitatore. Da vedere Piccolo scrigno ricolmo di monumen- ti ed opere d’arte la città offre il suo volto migliore nel centro storico che si caratterizza per le viuzze dalla ti- pica impronta medioevale, le vecchie corti, gli antichi palazzi e i balconcini dalle caratteristiche ringhiere in ferro battuto. In aggiunta ai siti segnalati S. Pietro in Vallate nel capitolo “I Tesori d’Arte”, l’antico Ponte di Ganda (sec. XVIII), dal ca- ratteristico profilo a schiena d’asino a tre arcate, merita senz’altro una visita. Questo ponte, rifacimento di un pre- cedente manufatto cinquecentesco, ha rappresentato per secoli l’unica possi- bilità di collegamento tra il versante retico e quello orobico. Infine, da non perdere il Museo Civi- co di Storia Naturale. Numerosissime manifestazioni si svolgono durante tutto l’anno. Da segnalare: Morbegno in Cantina (de- gustazione di vini di Valtellina nelle Roncaglia
cantine del centro storico) e l’annuale Mostra del Bitto, dedicata al noto formaggio locale ed all’enogastronomia valtellinese in generale. Per informazioni: www.portedivaltellina.it Testo e fotografie: Sergio Pedretti (Consorzio Turistico Porte di Valtellina) Parco delle Orobie Valtellinesi Parco montano-forestale con estensione di 44.100 ha Quota: massima 3052 m (Pizzo Coca) Quella delle Orobie è la prima catena alpina che si incontra risalendo verso nord la pianura lom- barda Il versante settentrionale, quello valtelli- nese, scende ripido verso la valle dell’Adda, se- gnato da profonde incisioni vallive ad andamento più o meno parallelo. È su questo versante che si estende il Parco delle Orobie Valtellinesi. Il con- Morbegno, Santuario dell’Assunta fine superiore del Parco corre lungo la linea di cresta e coincide con quello della provincia di Sondrio dal Monte Legnone, a ovest, fino al Passo dell’Aprica, a est. Poco conosciute dal turismo di massa, queste montagne custodiscono, accanto ad un’antica pre- senza umana, i segreti di una natura ancora intatta. Porta del Parco di Albaredo per San Marco Qui si tengono delle mostre annuali ed una mostra permanente sulla montagna Centro visitatori “La Casa del Tempo” Ex chiesa di Gerola Alta La Val Gerola è una delle valli più interessanti del Parco delle Orobie Valtellinesi, sia dal punto di vista naturalistico che della storia dell’uomo con importanti rinvenimenti paleontologici. Dopo la visita è possibile andare alla ricerca delle tracce lasciate dal tempo direttamente su tre sentieri attrezzati: il sentiero della natura, il sentiero della memoria ed il sentiero “Il sesto senso dell’Homo salvadego” Centro visitatori “Il Legno materiale di Vita in Val Tartano” Comune di Tartano Ente gestore Parco: Consorzio Parco delle Orobie Valtellinesi - Via Toti, 30/c - 23100 SONDRIO Tel. 0342 211236 - Fax 0342 210226 www.parcorobievalt.com - info@parcorobievalt.com Cosa comprare Oltre ai buonissimi salumi Valtellinesi più conosciuti ed ai famosi formaggi la slinzega, muscolo del manzo trattato come la bresaola; è un salume ideale da regalare, non necessita l’affettatrice ed è di piccola pezzatura. La bisciöla, tipico dolce Valtellinese, ripiena di fichi, uvetta, noci, intiepi- dita con una spruzzata di grappa rende felice ogni fine pasto, la cupeta con noci e miele, miele che si trova con facilità proveniente dagli alveari della zona. I funghi dei boschi della valle freschi o conservati, le mele, i mirtilli ed i piccoli frutti di bosco sono delizie per ogni palato. Per l’artigianato; i pezzotti, tappeti una volta fatti di stracci e che ora danno un’impronta partico- lare all’arredamento di ogni casa, la pietra ollare ed il rame sono solo alcune delle cose per avere un ricordo continuo della Valtellina.
Sala banchetti Sala convegni Camere Sala ristorante/banchetti
Wellness club Tennis/Calcio a 5 illuminato
INNSBRUCK Foto MaghinA DISTANZE KILOMETRICHE Spluga BOLZANO Stelvio dal nostro albergo LIVIGNO SONDRIO 25 km ST. MORITZ BORMIO COMO 80 km MILANO 105 km CHIAVENNA 30 km CHIAVENNA LECCO 55 km COLICO TIRANO ST. MORITZ 86 km MORBEGNO LUGANO Tonale SONDRIO LIVIGNO 100 km (estate-Forcola) EDOLO LIVIGNO 130 km (Foscagno) LECCO VARESE COMO BORMIO 90 km BERGAMO VALGEROLA-PESCEGALLO 18 km MILANO BRESCIA (stazione sciistica più vicina a Morbegno) LODI COLICO - LAGO DI COMO 15 km PAVIA CREMONA MANTOVA TENNIS - RISTORANTE - BAR - WELLNESS CLUB Frazione Regoledo (alle porte di Morbegno) Via Statale, 33 - S.S. 38 km 11+900 23013 Cosio Valtellino (Sondrio) Tel. 0342 635108 / 635107 / 637270 - Fax 0342 635686 www.bellevuevaltellina.com - info@bellevuevaltellina.com
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