Ricerca preliminare per la Validazione del New Religious Life Inventory-Revised (NRLI-R) Author: (Soraci P*.; Palma M*.) Supervision:

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Ricerca preliminare per la Validazione del
                             New Religious Life Inventory-Revised (NRLI-R)
                                        Author: (Soraci P*.; Palma M*.)
                                             Supervision: (Urso A*.)

    1.   Dr. Urso Antonino - University professor: Psicologia della Religione all'Istituto Mater Ecclesiae -
         Facoltà di Teologia della Pontificia Università San Tommaso di Roma, Laboratorio di etica e deontologia Università
         Niccolò Cusano Psicologia Magistrale
    2.   Dr. Soraci Paolo Master's Degree Clinical Psychology
    3.   Dr. Palma Marco Master's Degree Clinical Psychology

Abstract
Lo scopo di questo studio è quello di creare un nuovo strumento partendo da quelli esistenti, capace
di discriminare, indagare e quantificare l'orientamento religioso di una persona. È stato reclutato un
campione con un metodo di convenienza e N=107 partecipanti attraverso diversi forum e social
network. La validità di costrutto del test NRLI-R è stata sufficientemente raggiunta tramite l'analisi
fattoriale e la validità nomologica. La validità concorrente, di criterio e l'attendibilità del test stesso
sono state investigate tramite le più comuni e consolidate tecniche di analisi dati, confermando che
lo stesso test possiede sufficienti proprietà psicometriche per essere utilizzato anche nel territorio
Italiano con i dovuti studi e modifiche se verrà confermato da ricerche con un campione più ampio.
Abstract (Under Translation – Preliminary text)

The purpose of this study is to create a new tool starting from existing ones, able to discriminate,
investigate and quantify a person's religious orientation. A sample was recruited with a method of
convenience and N = 107 participants through different forums and social networks. The construct
validity of the NRLI-R test was sufficiently achieved through factor analysis and nomological
validity. The concurrent validity, criterion and reliability of the test itself have been thoroughly
investigated through the most common and consolidated data analysis techniques, confirming that
the same test has sufficient psychometric properties to be used also in the Italian territory if
confirmed by research with a larger sample ( The Preliinary English version continues on page 20).

Introduzione
Il“fenomeno” religioso, la spiritualità, il simbolismo etc. sono una parte integrante del nostro vivere
la quotidianità. Anche una persona atea non può far a meno di capire quanto la società sia permeata
(sia nel bene che nel male) dall'entità della religione. Si pensi anche alle guerre sacre e gli attentati
che al giorno d'oggi sono, purtroppo, molto frequenti. Naturalmente la Religione non può e non
deve essere vista come qualcosa di assolutamente positivo o di assolutamente negativo, ma si deve
cercare di guardare e capire in un modo più distaccato, per essere il più obiettivi possibili. Ad oggi,
difatti, esiste una “nuova” branchia della Psicologia che tratta e studia questi argomenti (anche se le
sue radici sono molto antiche, difatti già con Freud e Jung si hanno studi Psicologici della Religione
stessa, così come Allport e Ross (1967). Tali autori hanno infatti proposto non solo un modello
teorico e metodologico, ma anche un quadro di relazioni con alcune variabili sociali. Altri studiosi
in anni successivi, in particolare Batson, Schoenrade e Ventis (1993), la cosiddetta Psicologia delle
Religioni che volendola definire in una frase ben precisa: “La psicologia della religione è quella
branca della psicologia che si occupa dello studio dei fenomeni religiosi con un approccio di
tipo empirico e scientifico.1“

1
    Wkipedia.it
La Psicologia della Religione quindi studia questo aspetto sotto due dimensioni. Da una parte si
deve intendere la religione e tutte le attività ad essa connesse come un fenomeno culturale ben
preciso e quindi studiarlo in modo oggettivo e presente in tutte le culture ad oggi conosciute nelle
sue varie forme, dall'altro, la Religione va studiato come fenomeno soggettivo dell'individuo, che in
un modo o nell'altro influisce sullo sviluppo dell'identità individuale. A conti fatti, possiamo definire
questa identità come uno stato psicologico che ha precise connotazioni e determinate modalità che
regolano il pensiero stesso di un dato soggetto2,3.
Come per altri studi empirici, la Psicologia della Religione si pone quindi come un ambito specifico
di studio e ricerca mettendo in primo piano il vissuto psichico di un soggetto verso la religione
stessa, presentando un suo contesto culturale e sociale di cui il soggetto fa esperienza, sia nel senso
di una proprio adesione e partecipazione, sia in un suo rifiuto 4. In un ottica più generale infatti, la
psicologia non vede un individuo come un soggetto “nato” religioso o non religioso, ma cerca di
capire e mettere in luce come un individuo possa “divenire” tale in una specifica cultura con una
propria religione; oppure come non lo diventi affatto. Il processo del divenire o non divenire è
quindi il punto fondamentale da indagare. Difatti, allo psicologico della religione interessano
principalmente i processi, le dinamiche, gli eventuali conflitti che un individuo affronta nel
diventare o meno religiosa5.
Inoltre, nel prendere in considerazione lo studio di questo argomento ed approfondirlo bisogna
tenere in considerazione che con il termine “Religione” si possono intendere diversi costrutti di
riferimento:
“Infatti, con la parola "religione" si possono intendere almeno quattro cose diverse: 1. Religione
come pratica Un insieme di tradizioni, di riti, di racconti, di abitudini e di cerimonie che vengono
coltivati da un certo gruppo di persone e che vengono trasmessi di generazione in generazione. 2.
Religione come visione complessiva della vita Una serie di credenze, un sistema di regole di
comportamento, una concezione di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e, in generale, una certa
"visione del mondo". 3. Religione come teologia Una dottrina che spiega il rapporto dell'essere
umano con tutto ciò che sta al di là della realtà materiale, ovvero con la sfera ultraterrena. 4.
Religione come atteggiamento spirituale intimo Un rapporto individuale che ciascuna persona
sviluppa con ciò che è sacro. A volte le persone si identificano pienamente con una determinata
religione, altre volte interpretano la tradizione a cui appartengono in maniera personale”6.
Ma se dovessimo dare una definizione generale della parola stessa, “Religione” potremmo definirla
come:”religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore
vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che
legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la
divinità“7. Queste generali ma doverose premesse ci servono per chiarire i diversi significati che
può assumere la parola stessa, per poi avere un filo conduttore per poter descrivere ed approfondire
le diverse aree e dimensioni della stessa, senza commettere l'errore di tralasciare i diversi significati
e connotazioni che può assumere. Nel campo della psicologia, la religione e i suoi diversi aspetti
sono oggetto di studio da ormai oltre cento anni. I “padri” di questa disciplina come Edwin D.

2
     Vergote, 1993; Belzen, 1997a
3
    Aletti, 1992
4
    Aletti, 1992, 1998
5
    Cfr, Vergote, 1978, 2001, 2002; Aletti & De Nardi, 2002; Aletti & Rossi, 2001
6
    Servizio di promozione europea della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Associazione non profit iscritta nel
    Registro ‘Immigrazione ‘del Dipartimento degli Affari Sociali - PICCOLO DIZIONARIO DELLE RELIGIONI a
    cura di Walter De Liva e Orsolina Valeri
7
    http://www.treccani.it/vocabolario/religione/
Starbuck8 , William James9 e Wilhelm Wundt10 fecero diverse pubblicazioni sull'argomento, tra i
quali Psychology of Religion e Völkerpsychologie. Tuttavia, nel corso di questo secolo, la
“psicologia della religione” che poteva essere vista come un “ramo” della psicologia stessa, perse
molto del suo interesse iniziale. Questo avvenne per diversi motivi. Da un lato il comportamentismo
ed il laboratorio come studio di variabili direttamente osservabili, mise in crisi le questioni che
riguardano le variabili cosi dette “astratte” e quindi si prediligeva le “nuove” metodologie
sperimentali. Il secondo motivo, forse quello più marcato è il continuo, ma costante decrescere della
forza e rilevanza sociale che la religione (e il comportamento religioso) aveva sulla società stessa.
Dagli anni 2000 in poi, anche se la religione ha “perso” l'influenza di una volta, (non solo in
Europa, ma anche negli Stati Uniti e in America Latina) pur restando comunque intensa, ha visto
“rifiorire” l'interesse da parte della psicologia stessa. Infatti, negli ultimi 10 anni, sono cresciuti
esponenzialmente le associazioni , le società e le pubblicazioni scientifiche sull'argomento11.
       Questo nuovo e riscoperto interesse verso questo argomento è dovuto principalmente alle
nuove scoperte in tutti i settori disciplinari, che non vedono più l'uomo i una concezione univoca,
ma come il risultato di fattori bio-psico-sociali (Il modello bio-psico-sociale è una strategia di
approccio alla persona, sviluppato da Engel negli anni Ottantasulla base della concezione
multidimensionale della salute descritta nel 1947 dal WHO (World Health Organization).
Uno dei primo studiosi a inserire e tracciare in qualche modo una definizione di religiose che
includesse sia gli aspetti sociali che individuali fu Allport, seguito da Gorsuch che poneva l'accento
delle sue ricerche sull'aspetto emotivo ed emozionale nei confronti delle divinità.
Batson di contro ha in sostanza sempre sostenuto ed evidenziato che è molto difficile stabile e
racchiudere la religione in un'univoca definizione che possa mettere d'accordo tutti gli studiosi.
Difatti, Leuba nel 1912 riuscì a stabile e stilare 48 concetti diversi della definizione stessa del
fenomeno religioso. Anche Piedmont nel 2009 sottolinea che per religione non può intendersi un
costrutto univoco ma bisogna coglierne i valori e il ruolo che questa assume nella vita
dell'individuo.
Vista questa difficoltà nel delinearsi di una definizione accettabile, sempre Batson e collaboratori
propongono di aggiornare sempre il termine e quindi la ricerca sul concetto di religione stessa,
delineando però tre aspetti cardine: 1) Esperienza individuale e dotata di unicità, 2) Soggettiva e
complessa 3) Diversità12.
Con il termine Esperienza individuale unica questi autori intendono definire l'esperienza religiosa
unica nel suo genere che influenza diversi aspetti della vita della persona. Con il termine complessa,
ci si riferisce alla diverse variabili che entrano in gioco nell'esperienza religiosa (aspetto
psicologico, emotivo, motivazionale etc..). Con il termine Diversità si intende l'eterogeneità che
8
     Pioneering author, scholar, and teacher primarily in the fields of psychology of religion, religious education, and
     character education—was an eighth-generation descendant of Starbucks in America.
9
           William      James (New         York, 11      gennaio 1842 – Tamworth, 26        agosto 1910)       è     stato
     uno psicologo e filosofo statunitense di origine irlandese. Egli fu presidente della Society for Psychical
     Research dal 1894 al 1895.
10
     Wilhelm        Maximilian      Wundt (Mannheim, 16          agosto 1832 – Lipsia, 31     agosto 1920)      è    stato
     uno psicologo, fisiologo e filosofo tedesco. È divenuto per la storia della psicologia "il padre fondatore" della
     disciplina (Blumenthal, 1879), grazie al suo contributo teorico e sperimentale.
11
     Ultimamente, la Division 36 - Psychology of Religion dell’APA-American Psychological Association, che raccoglie
     diverse migliaia di psicologi, ha ritenuto opportuno aggiungere al suo congresso annuale, una mid-winter
     conference. l’IAPR-International Association for Psychology of Religion che si è posta in continuità con la storica
     Gesellschaft für Religionspsychologie fondata nel 1914, conosce un grande rilancio organizzativo e scientifico
     (Belzen, 2001a, 2002, 2005a) e conta un crescente numero di partecipanti ai suoi convegni triennali (160
     comunicazioni scientifiche al congresso di Leuven 2006). Il suo organo ufficiale, la storica rivista Archiv für
     Religionspsychologie/Archive for the Psychology of Religion si affianca oggi al più diffuso The International
     Journal for the Psychology of Religion (che, a sua volta, ha recentemente aumentato le pagine annue da 280 a 352)
     ed a molte altre riviste dedicate a settori specifici (religione e salute mentale, consulenza pastorale, psicologia e
     teologia, etc)
12
     Allport, 1954; Allport e Ross, 1967. - Batson e collaboratori (1993
caratterizza le diverse religioni.
Difatti, ad oggi, esistono numerosissime tipologie di religioni che vanno oltre il “semplice” concetto
di divinità diverse e questo rende praticamente impossibile avere una singola definizione di
religione che possa includere tutte le sfaccettature presenti, passate e future. Posta quindi idea di
non avere una definizione omni-comprensiva del concetto di religione, Batson et coll. hanno deciso
di dare una definizione sul livello funzionale della regione.
Su questo livello infatti la religione può essere assimilabile alle diverse forme di pensiero che
permette ad un soggetto di rispondere alle domande esistenziali e di far luce sulla complessità della
realtà in cui esso vive. Da qui se ci pensiamo, possiamo includere i diversi “riti-miti-rituali” che
nascono per una necessità sopratutto umana: dare una risposta a quelle domande che superano i
limiti dell'uomo stesso. Gli autori quindi pensando che sia la risposta a queste domande ad avere
un'influenza sulla vita della persona. Guardando quindi la religione da una prospettiva funzionale e
distaccandosi dal classico concetto “uomo-divinità” ci si può rendere conto di dover tener conto di
moltissimi altri elementi non precedentemente tenuti in considerazione.
Il contributo di questi autori è stato di primaria importanza nel “vedere” e “concepire” la religione
come esperienza individuale ed ha portato successivamente il riconoscimento ufficiale della
Psicologia della Religione da parte dell'A.P.A.13 nel 1976. Parlare quindi di religiosità significa
includere gli aspetti di unicità, complessità e diversità infusi dell'esperienza individuale che porta a
diversi modi di essere ed approcciarsi alla religione, dove la stessa ha un determinato peso sulla vita
della persone che è al contempo influenzata (in modo diretto o indiretto) dall'ambiente in cui vive.
Quando parliamo di religione e religiosità bisogna fare una distinzione tra i diversi orientamenti
religiosi. Le diverse distinzioni tra le moltitudini di religiosi esistenti risale già negli scritti
dell'Antico Testamento che divideva le persone religiose in due categorie distinte: una riferita alla
religione vissuta in modo molto superficiale e una altra categoria per coloro che che la vivevano in
modo più sincero. Nel corso degli anni gli orientamenti religiosi hanno portato alla distinzione tra
un orientamento religioso intrinseco e estrinseco, soprattutto da parte degli psicologici sociali. In
particolare, Allport nel 1966 utilizza questi due termini per descrivere il “modo” di essere religiosi.
Con orientamento estrinseco si fa riferimento a quei soggetti che utilizzano la regione per trarne
vantaggio per i propri interessi, inclusa l'approvazione sociale e la gratificazione personale. Con
l'orientamento intrinseco, si fa invece riferimento a tutte quelle persone che utilizzano la religione
per viverla come un sentimento intenso e che può dare un significato profondo alle esperienze della
vita14.Batson et al. (1993) hanno proposto un terzo orientamento, chiamato quest, caratterizzato
dall’accettazione di dubbi religiosi e dalla visione della religione come percorso spirituale.
L’orientamento quest è opposto al fondamentalismo religioso, in cui le verità dogmatiche sono
accettate in modo acritico15. Successivamente, Allport e Ross modificarono ed ampliarono il
concetto originariamente descritto, andando a formulare un modo di essere “religiosi” a quattro
fattori e non più solo due. Nel corso degli anni e ancora oggi comunque, vi è un dibattito su come e
quantificare l'orientamento religioso, anche se vi sono numerosi strumenti e test per “misurare”
questi concetti.
Batson et al. (1993) hanno proposto il Religious Life Inventory (RLI). Secondo questi autori, tra gli
elementi della scala intrinseca mancavano tre importanti aspetti della religiosità matura(rispetto ai
test precedenti come la ROS) : (a) prontezza ad affrontare le questioni esistenziali senza ridurne la
complessità, (b) autocritica e percezione dei dubbi religiosi come positivi, e ( c) apertura al
cambiamento. Con l'obiettivo di toccare queste tre componenti, gli autori hanno proposto un nuovo
strumento, chiamato scala di ricerca o quest. Il termine "ricerca" si riferisce a una dimensione
specifica della religiosità, intesa come un approccio aperto e interrogativo alle questioni religiose,
un dialogo reattivo con domande esistenziali. Batson e colleghi (1993) hanno anche proposto due
nuovi concetti al fine di cogliere più precisamente l'essenza della religiosità intrinsecamente matura
13
     American Psychology Association
14
     Allport e Ross, 1967
15
     https://www.fisppa.unipd.it/relazione-tra-religiosita-pregiudizio
ed estrinseca immatura rispettivamente religione come fine (dove la religione è vista come fine
ultimo in sé) e religione come mezzo ( dove la religione è un mezzo per raggiungere altri fini
egoistici). Per misurare questi aspetti dell'esperienza religiosa, il RLI includeva item appartenenti a
tre sottoscale: interno (nove oggetti), esterno (sei oggetti) e ricerca (12 articoli). Gli item interni
sono stati progettati per rilevare il grado in cui la propria religione è il risultato delle esigenze
individuali di forza, direzione e certezza, come componente di un orientamento a fine intrinseco. La
dimensione del fine intrinseco è quindi fortemente legata alla necessità di trovare risposte chiare a
domande esistenziali. Di conseguenza, un item di esempio è "Il mio sviluppo religioso è una
risposta naturale al mio innato bisogno di devozione a Dio". La scala estrinseca è stata sviluppata
per valutare un aspetto specifico dell'orientamento ai mezzi estrinseci, ovvero l'influenza che
l'ambiente sociale ha sulle proprie esperienze religiose. La scala quindi misura la pertinenza delle
istituzioni sociali o delle figure di autorità sulla propria religione. Infine, la scala della ricerca è
stata progettata per valutare l'orientamento per avere un dialogo aperto con domande esistenziali,
senza ridurne la complessità, combinato con l'apertura al cambiamento e atteggiamenti positivi
verso i dubbi religiosi. Un esempio è "Si potrebbe dire che apprezzo i miei dubbi e le mie incertezze
religiose". Questa soluzione può essere considerata completa e affidabile, ma presenta
l'inconveniente di richiedere 47 item (59 se è inclusa la scala ortodossica) per misurare tre tipi di
orientamenti religiosi. Questo elevato numero di articoli potrebbe rappresentare un problema
quando le misure di orientamenti religiosi e di costrutti potenzialmente correlati devono essere
incluse in un unico questionario. Una possibile soluzione a questo problema è rappresentata dalla
scala di 24 oggetti sviluppata da Hills, Francis e Robbins (2005), denominata Religious Life
Inventory-Revised (RLI-R), che includeva elementi tratti dalle scale intrinseche ed estrinseche del
ROS e dalla sottoscala quest della RLI (dopo Batson & Schoenrade, 1991). Questo breve strumento,
tuttavia, non include elementi delle sottoscale interne ed esterne proposte da Batson e colleghi
(1993) e, quindi, non può affrontare i limiti delle dimensioni intrinseche ed estrinseche nei ROS già
discussi.
Gli item contenuti nel New Religious Life Inventory-Revised (NRLI-R) sono sostanzialmente gli
stessi già indagati in Italia da altri diversi studi 16,17. In questa versione si è cambiato solamente
alcuni termini che il linea teorica possano adattarsi bene a tutti i tipi di religioni o culti. Ad esempio
l'item originale “ Una delle ragioni per cui vado in chiesa è che questo mia aiuta ad avere un ruolo
nella società in cui vivo “ è stata modificato in “ Una delle ragioni per cui vado nei luoghi di culto
è che questo mi aiuta ad avere un ruolo nella società in cui vivo” ecc, ma solo alcuni e non tutti. Lo
scopo di questa ricerca preliminare è di indagare se queste modifiche possono adattarsi bene al
contesto Italiano con le diversi fedi e se i criteri minimi di affidabilità ed attendibilità siano
sufficienti per una sua ricerca futura.

Metodologia della ricerca e strumenti utilizzati:

New Religious Life Inventory-Revised (NRLI-R) che si basa essenzialmente sugli item originali
del Religious Life Inventory-Revised (con analisi esplorativa fià effettuata da altri studi 18 citati in
precedenza) leggermente modificati come descritte in precedenza. Questo test “misura” i diversi
orientamenti religiosi presenti in un soggetto e li classifica in : Orientamento Intrinseco (INT),
Estrinseco (EX) e Quest (QS). Essendo quindi gli item essenzialmente uguali (a parte il cambio di
modesti termini come Chiesa in Luogo di culto et simili, gli autori di questo studio si sono basati su
questi dati delle ricerche già svolte nel territorio Italiano.

16
     http://paduaresearch.cab.unipd.it/6446/1/bosetti_giulialuisa_tesi.pdf.pdf
17
     http://www.tpmap.org/wp-content/uploads/2017/03/24.1.5.pdf
18
     http://paduaresearch.cab.unipd.it/6446/1/bosetti_giulialuisa_tesi.pdf.pdf
Progettazione dello studio e selezione dei partecipanti Questa indagine è stata progettata come
uno studio trasversale. Le persone sono state invitate tramite un sondaggio online utilizzando
Google Forms, che è uno strumento open source per lo sviluppo di questionari online. Data la
natura esplorativa dello studio, è stata utilizzata una strategia di campionamento per convenienza. I
questionari online sono stati diffusi principalmente tra studenti universitari e persone facente parte
di gruppi di preghiera. Tutte le procedure eseguite nel presente studio erano conformi agli standard
etici del comitato di ricerca istituzionale e alla dichiarazione di Helsinki del 1964 e successive
modifiche. Analisi statistica I dati continui sono stati rappresentati come medie e deviazioni
standard (SD), mentre i dati categoriali sono stati espressi come percentuali. L'asimmetria e la
curtosi sono state calcolate per ogni punteggio dell'item. I valori accettabili per asimmetria /
asimmetria e curtosi sono nell'intervallo da -2 a +2 in caso di normale distribuzione univariata dei
dati. Analisi dei dati In primo luogo, è stata effettuata un'analisi descrittiva dei punteggi ottenuti
sulla versione italiana del NRLI-R modificata come ad esempio sesso, età e livello di istruzione. La
coerenza interna del punteggio complessivo è stata calcolata utilizzando il coefficiente alfa di
cronbanch. La validità nomologica è stata indaga tramite alcune correlazioni tra le domande poste
agli utenti e lo scoring dell'NRLI-R e le sue 3 dimensioni creando una rete di validazione che
riflette il costrutto indagato e quelli teoricamente connessi ad esso. Le analisi dei dati sono state
eseguite utilizzando SPSS versione 25 (IBM ©) e FACTOR 9.2 26. Ci siamo prefissatati tre ipotesi
per capire e ragionare sulla validità ed attendibilità di questo studio esplorativo:

Hypothesis 1. Il NRLI-R ha una struttura fattoriale a 3 dimensioni con un carico di almeno >.40 su
tutti gli item e i principali indici di adattamento devono essere sufficienti (root mean square error of
approximation [RMSEA] < 0.09, comparative fit index [CFI] > 0.70.

Hypothesis 2. NRLI-R ha una consistenza interna media sui 24 item della scala. (Cronbach’s alpha
> 0.70) e Factor Determinacy Index > 70

Hypothesis 3. NRLI-R è correlato con alcune domande sui comportamenti religiosi e della vita di
tutti i giorni ed idee dei soggetti con almeno r= >.20 .

Un totale di n=133 utenti ha completato il questionario. Dopo aver scremato i dati, il campione
finale dello studio comprendeva n=107 partecipanti. Visto il campione piccolo che si è riusciti a
trovare per questo particolare studio, i risultati che seguono non possono essere considerati come
validi ed attendibili e sopratutto generalizzabili alla popolazione di riferimento, ma solo per gettare
le basi su eventuali studi futuri con campioni più grandi e rappresentativi. Si sono omesse quindi
alcune analisi più approfondite (ad esempio analizzare il Test con due fattori anziché tre, visto che
alcune analisi sono state discordanti in questo senso) che si utilizzano comunemente, in quanto il
campione esiguo permette solamente un'indagine preliminare e non confermativa.
Indagine Socio-demografia
Il questionario comprende domande relative a sesso, età, livello di istruzione per ottenere un profilo
delle caratteristiche demografiche degli intervistati.
Risultati
Le caratteristiche sociodemografiche dei partecipanti al campione sono riassunti nella Tabella 1. I
partecipanti di genere maschile sono l'80.4% mente quelli di genere femminile sono il 19.6%. L'età
va da un minimo di 18 anni ad un massimo di 73 con una media di 40 anni ed una deviazione
standard di 14. Il livello di istruzione è così suddiviso: il 71% dei partecipanti ha un titolo
universitario (laurea,master ecc), mentre il 24.30% ha un titolo di scuola superiore. La stragande
maggioranza del campione (96.3%) è di fede Cristiana. Rispetto al totale il 32.7% dei soggetti
partecipa attivamente alle funzioni religiose.
Tabella 1 Princiali caratteristiche Socio-demografiche del campione.
N                                                                                              107
Genere (maschile, %)                                                                           80.4
Genere (femminile, %)                                                                          19.6
Età (anni) (range)                                                                             18-73
Età (anni) (media,SD)                                                                          40,14
Livello di Istruzione (%)
Diploma                                                                                        24.30
Titolo Universitario                                                                           71.00
Tipo di Religione (%)
Cristiana                                                                                       96.3
Altra religione                                                                                  3.7
Attività Religiose, Partecipazione (%)                                                          32.7
NRLI-R Total score (media,SD)                                                              101.11, 33.20
NRLI-R EX F1 (media,SD)                                                                        22.87, 10.10
NRLI-R QS F2 (media,SD)                                                                        36.96, 13,93
NRLI-R INT F3 (media,SD)                                                                       41.90, 17,87

Validità del costrutto – Analisi fattoriale esplorativa (EFA)

Questa analisi è stata eseguita sui ventitre item del NRLI-R usando il modello teorico a tre fattori,
sul campione (N = 107). Poiché non vi è consenso sugli indici di adattamento per la valutazione dei
modelli (vedi Bollen & Long, 1993; Boomsma, 2000; Hoyle & Panter, 1995), la bontà
dell'adattamento si è basata su diversi indici, tra i quali: Procedure for determining the number of
dimensions : Optimal implementation of Parallel Analysis (PA) (Timmerman, & Lorenzo-Seva,
2011), Robust analyses : Bias-corrected and accelerated (BCa; Lambert, Wildt & Durand, 1991),
Method for factor extraction : Minimum Rank Factor Analysis (MRFA) (ten Berge, & Kiers, 1991)
e altri indice per la Goodness-of-fit measure. I risultati ottenuti per il modello a un fattore hanno
fornito un adattamento accettabile del modello. Questi risultati supportano sufficientemente la
validità fattoriale di NRLI-R dato che gli indici stessi ottenuti erano accettabili . Per i risultati si
rimanda alle Tabelle 2,3; 3.1 e 3.2, 3.3

Tabella 2 Italian 24-item NRLI-R Test Model Fit Sommario
Goodness-of-fit measure*                                     Risultati
KMO                                                           0.82
                       19
Bartlett's statistic                                         1177.2 (df = 276; P = 0.000010)
ECV (%)                                                      61.46
RMSR                                                         .072
WRMR                                                         .065
RMSEA                                                        .065
CFI                                                          .957

19
     ADEQUACY OF THE CORRELATION MATRIX
GFI                                                             .969
AGFI                                                            .936
Ts-RMSEA                                                        .081
Ts-CFI                                                          .922
*ECV=Explained common variance, KMO= Kaiser-Meyer-Olkin, RMSR=Root Mean Square of Residuals,
WRMR=Weighted Root Mean Square Residual (WRMR), Comparative Fit Index (CFI), Goodness of Fit Index (GFI),
Adjusted Goodness of Fit Index (AGFI), T-Size Comparative Fit Index (Ts-CFI), Root Mean Square Error of
Approximation (RMSEA20)

Tabella 3 Sommario dell'analisi fattoriale confermativa (CFA) e statistiche descrittive del NRLI-R
Item                  M           CI (95%)        SD       Sk           Ku
EX3                  2.729    ( 2.19    3.27)    4.702     1.081       0.167
QST1                 4.617    ( 3.87    5.36)    9.040     0.086       -1.484
EX4                  2.570    ( 2.01    3.13)    5.124     1.409       0.845
INT1                 4.991    ( 4.24    5.74)    9.187    -0.003       -1.487
QST2                 4.178    ( 3.55    4.81)    6.408     0.248       -0.981
EX1                  4.869    ( 4.24    5.50)    6.488    -0.010       -1.071
INT2                 4.355    ( 3.56    5.15)    10.248    0.278       -1.522
QS3                  3.579    ( 2.91    4.25)    7.178     0.716       -0.746
INT3                 5.065   ( 4.37     5.76)    7.893    -0.182       -1.221
EX2                  2.112   ( 1.61     2.61)    4.081    2.118        3.740
INT4                 3.776    ( 3.07    4.48)    8.043     0.558       -1.104
EX5                  2.645    ( 2.12    3.17)    4.509     1.236       0.654
INT5                 4.729    ( 4.00    5.46)    8.684     0.019       -1.520
QS4                  5.028    ( 4.29    5.77)    8.812    -0.114       -1.447
INT6                 3.888    ( 3.21    4.56)    7.408     0.445       -1.047
INT7                 4.692    ( 3.98    5.40)    8.082     0.058       -1.407
QST5                 6.028    ( 5.40    6.65)    6.345    -0.528       -0.906
EX6                  4.776    ( 4.07    5.48)    8.099     0.023       -1.386
QS6                  4.832    ( 4.13    5.53)    7.953     0.062       -1.311
INT8                 5.813    ( 5.07    6.56)    8.956    -0.553       -1.211
QS7                  5.215    ( 4.54    5.89)    7.346    -0.187       -1.236
INT9                 4.598    ( 3.89    5.31)    8.184     0.082       -1.359
EX7                  3.178    ( 2.54    3.82)    6.613     0.826       -0.707
QS8                  3.486   ( 2.85     4.12)    6.586    0.735        -0.719
M = mean; SD = standard deviation; Sk = skewness; Ku = kurtosis Scale CI= confidence interval instructions: “– Ex=
Item per il fattore estrinseco, INT=Item per il fatto interno, QS= Item per il fattore quest, in totale sono 24 item

20
   MacCallum, Browne and Sugawara (1996) have used 0.01, 0.05, and 0.08 to indicate excellent, good, and mediocre
fit, respectively. However, others have suggested 0.10 as the cutoff for poor fitting models
Tabella 3.1 INTER-FACTORS CORRELATION MATRIX
Factor*    F 1      F 2     F 3
 1        1.000
 2        0.251   1.000
 3        0.215   0.262      1.000
F1= Estrinseco, F2=Quest, F3= Intrinseco

Tabella 3.2 EXPLAINED VARIANCE OF ROTATED FACTORS AND RELIABILITY OF PHI-INFORMATION
OBLIQUE EAP SCORES Ferrando & Lorenzo-Seva (2016)*
Factor     Variance ORION             Factor Determinacy Index
 1          5.242          .941         .970
 2          3.078          .842          .917
 3          2.077          .818         .905
The appropriate implementation of EAP score estimation in factor model involves to obtain point estimates that make
use of the full prior information (in particular the inter-factor correlation matrix), and to complement the point
estimates with measures of the reliability of these estimates. In order to achieve it, FACTOR computes: (1) the EAP
score estimation named ' Fully-Informative Prior Oblique EAP scores'; and (2) the reliability estimates named ORION
(acronim for 'Overall Reliability of fully-Informative prior Oblique N-EAP scores'). See Ferrando & Lorenzo-Seva
(2016) for further details.
Tabella 3.3 Italian 24-item NRLI-R Test Correlazioni Item e fattore
Correlazioni                                                     Risultati
ITEM                F1EX      F2QST F3INT
EX3                 .564
EX4                 .534
EX5                 .531
EX2                 .551
EX7                 .557
EX6                 .765
EX1.                .674
QS1                           .543
QS2                           .503
QS3                           .532
QS4                           .667
QS5                           .709
QS6                           .701
QS7                           .731
QS8                           .709.
IN1                                      .816
IN2                                      .700
IN3                                      .288
IN5                                      .834
IN6                                      .237
IN7                                  .837
IN8                                  .736
IN9                                  .844

Tabella 3.3.1 Rotation to achieve factor simplicity : Direct Oblimin
UNROTATED LOADING MATRIX
Variable                      F 1 F 2 F 3 Communality
EX3                         -0.194 0.487 0.261       0.654
QST1                         -0.154 0.609 0.122       0.674
EX4                         -0.205 0.357 0.362       0.707
INT1                         -0.785 -0.139 -0.130    0.918
QST2                         -0.516 0.079 -0.223      0.727
EX1                         -0.413 0.155 0.506       0.807
INT2                         -0.646 -0.382 0.082     0.861
QS3                         -0.442 0.084 -0.408      0.705
INT3                         -0.304 0.352 0.189      0.667
EX2                         -0.478 0.207 0.270       0.810
INT4                         -0.702 -0.273 -0.303    0.868
EX5                         -0.426 -0.006 0.267      0.488
INT5                         -0.746 -0.431 -0.072    0.877
QS4                         -0.379 0.429 -0.255      0.759
INT6                         -0.175 0.210 -0.151     0.580
INT7                         -0.796 -0.330 0.103     0.903
QST5                         -0.513 0.435 -0.190      0.720
EX6                         -0.581 0.242 0.556       1.000
QS6                         -0.555 0.321 -0.288      0.821
INT8                         -0.636 -0.270 0.202     0.728
QS7                         -0.373 0.583 -0.257      0.829
INT9                         -0.727 -0.489 -0.092    0.922
EX7                         -0.595 -0.108 0.070      0.719
QS8                         -0.244 0.645 -0.303      0.768

ROTATED LOADING MATRIX
Variable                      F 1 F 2 F 3
EX3                          0.267    0.476 -0.221
QST1                          0.432 0.378 -0.304
EX4                          0.110    0.527 -0.148
INT1                         0.241 0.055     0.720
QST2                          0.371 -0.031 0.389
EX1                         -0.062    0.650 0.116
INT2                         -0.120 0.125    0.730
QS3                          0.467 -0.225 0.365
INT3                         0.247 0.392 -0.034
EX2                          0.148    0.466 0.178
INT4                           0.221 -0.180      0.778
EX5                            -0.028 0.371 0.279
INT5                           -0.027 -0.007     0.869
QS4                            0.608 0.026 0.060
INT6                           0.310 -0.015 0.027
INT7                           -0.044 0.207 0.807
QST5                            0.617    0.127 0.147
EX6                            0.029    0.776 0.177
QS6                            0.608 0.006 0.274
INT8                           -0.114 0.275      0.625
QS7                            0.723    0.077 -0.044
INT9                           -0.064 -0.053     0.897
EX7                            0.076 0.198      0.514
QS8                            0.754 0.020 -0.175

Vista la natura di questo studio, possiamo comunque vedere che alcuni degli item saturano poco nel
fattore desiderato ed altri hanno una varianza in comune troppo alti. Difatti, in una analisi fattoriale
di più ampio respiro, si potrebbero potenzialmente eliminare questi dati e ripetere le operazioni
effettuate. Oltre a questo, bisogna ricordare la natura degli item. Infatti, molte delle domande
presenti nello studio possono andare bene sia in un fatto che nell'altro. Questo riguarda sopratutto il
contesto socioculturale in cui questi orientamenti religiosi vengono misurati. In Italia per esempio,
probabilmente, anche chi ha un orientamento intrinseco utilizzata in parte la religione come fine
sociale per certi versi.
Analisi di affidabilità
L'affidabilità della versione italiana di NRLI-R è stata valutata utilizzando diversi indicatori. Il
coefficiente di affidabilità alfa di Cronbach è buono sul totale (a = .87) e non poteva essere
migliorato dalla cancellazione di alcun item. Nei singoli fattori abbiamo avuto un risultato
sufficiente F1=.72, F2=.75, F3=.82 . La determinazione dei fattori NRLI-R è di .97 per il primo,
.917 per il secondo e .905 per il terzo. che è ben al di sopra della soglia desiderata di .80 (Muthén &
Muthén, 2012). Infine, il potere discriminante è stato valutato usando correlazioni. Tutti gli elementi
sono statisticamente significativi (a uno o a due code) e positivamente associati al punteggio totale e
al punteggio dei singoli fattori. Per i risultati si rimanda alla Tabella 3.2 e 4, 4.1.
Tabella 4. Sommario dell'affidabilità del NRLI-R
Coefficenti di Affidabilità                                            Correlazione tra gli item ed il totale del proprio fattore*
 α      Item 1     Item 2 Item 3 Item 4 Item 5 Item 6 Item 7 Item 8 Item 9
.72     .509       .512       .663      .670       .586      .760     .560       -         -
.75     .543       .503       .532      .667       .709      .701     .731     .709        -
.82     .816       .700       .288      .765       .834      .237     .837     .736       .844
*All correlation coefficients were statistically significant (p ≤ .001). Note. α = Cronbach’s alpha on 3 factor. Note: F1=
7 Item, F2= 8 Item, F3= 9 Item

Tabella 4.1 Sommario dell'affidabilità del NRLI-R
Coefficenti di Affidabilità             Correlazione tra i fattori e il totale del test
 α*                                     F1       F2        F3
.87                                     .74      .75       .85
*All correlation coefficients were statistically significant (p ≤ .001). Note. α = Cronbach’s alpha on all 24-item
Validità del costrutto – Convalida nomologica
La valutazione della validità del costrutto di NRLI-R ha comportato anche l'identificazione di una
rete rilevante di costrutti chiave associati e di spiegare i modelli di interrelazioni esistenti tra loro
(Bryant, King & Smart, 2007). Questa procedura è stata elaborata e discussa da Cronbach e Meehl
(1955), i quali sostenevano che fosse necessario comprendere la natura di un costrutto attraverso le
leggi statistiche o deterministiche alla base della rete di costrutti chiave, spesso denominata rete
nomologica. La rete nomologica è considerata un aspetto della validità di costrutto di un
determinato fenomeno ed è stata valutata replicando le relazioni strutturali e causali tra NRLI-R ed
età, famiglia di origine (religiosa o meno), pensieri ed idee su argomenti che possono essere
influenzati dal proprio orientamento religioso rilevato dal test. Analisi di validità di convergenza e
criterio. La validità convergente è stata analizzata esaminando la correlazione tra il NRLI-R totale e
le sue sotto dimensioni con delle domande specifiche. Ad esempio, come successivamente riassunto
nella tabella 5, si è correlato i diversi fattori con domande del tipo: “Sei favorevole all'interruzione
di assistenza medica con macchine nei casi di gravi patologie terminali? “ ; Sei favorevole ad
accogliere persone extracomunitarie (che fuggono da guerre, per fame ecc? ) ; Sei favorevole al
sesso prima del Matrimonio”? Ecc. Naturalmente per rendere ancora più valida la scala
bisognerebbe ampliare il campione ed effettuare ancora più domande che possano ricondurre ai
diversi fattori, ma vista la natura di questa ricerca non è stato possibile farlo. I risultati però, anche
se presi con le dovute precauzioni, ci danno degli indizi sulla sufficiente validità della scala stessa.

Tabella 5. Correlazioni tra NRLI-R e le sue tre sottodimensioni e le risposte alle domande dei soggetti credenti.
Correlazioni*           RF                   IRP              SS          PF .       IM.
NRLI-R EX             .245                  .332            -.083         .172       -.001
NRLI-R QS             .045                   .133           -.036         .187       .000
NRLI-R IN             .447                   .745           -.400         .202      -.300
NRLI-R TOT            .365                   .583           -.246         .254      -.141
NRLI-R EX = Orientamento Estrinseco, NRLI-R QS = Orientamento quest, NRLI-R IN = Orientamento Interno, RF =
Famiglia Religiosa o meno (da 1 a 10 punti dove 1 è per nulla e 10 molto religiosa), IRP = Influenza percepita della
religione sulla vita del soggetto, SS= Favore o meno a comportamenti omessuali, PF = Credenza che i peccati dei
genitori possano influenzare la salute dei figli, NRLI-R TOT = Totale delle tre dimensioni, IM= Interruzioni supporto
vitale medico in caso di malattie gravi, essere favorevoli o meno.
Successivamente,   tramite l'analisi delle medie abbiamo suddiviso i 107 partecipanti in 3
macrogruppi, definiti in base alla media raggiunta dell' orientamento religioso ( Cluster K-Medie)
ottenendo tre gruppi visibili nella tabella numero 5.01

Tabella 5.0.1 Numero soggetti nei cluster divisi in base alle proprie medie nelle dimensioni
Cluster     EX     QS        INT     N
1          23.73 41.20       35.77   44
2          27.38 40.64       60.29   42
3          12.10 20.71       18.00   21

Come possiamo vedere dalla tabella 5 e 5.1, il test discrimina ed è abbastanza ben correlato alle
domande poste ai soggetti. Le persone con un orientamento religioso intrinseco infatti, sono
negativamente correlate ad accettare comportamenti omosessuali e percepiscono una maggiore
influenza nella loro vita da parte delle religione. L'orientamento quest invece è quello più bilanciato
visto che questi soggetti, in linea teorica, credono ma ponendosi diversi dubbi sulla religione stessa.
Inoltre, è stata effettuato uno studio con le persone che hanno partecipato al sondaggio che però si
sono definite non credenti, per avere quindi un punto di vista differente ed una comparazione:

Tabella 5.1. Relazioni le persone credenti (n= 103) e le risposte alle domande dei soggetti non credenti basandoci sul
totale ottenuto nelle tre sottodimensioni (n = 28 )
Favorevoli al sesso prima del matrimonio non credenti (%)                                                 100
Favorevoli al sesso prima del matrimonio credenti (%)                                                      80
Favorevole a comportamenti Omosessuali non credenti(media)*                                                 8
Favorevole a comportamenti Omosessuali credenti(media)*                                                     6
Favorevoli ad accogliere extracomunitari non credenti (%)                                                  89
Favorevoli ad accogliere extracomunitari credenti (%)                                                      80
Favorevoli all'interruzione di sostegno medico in caso di gravi malattie non credenti (%)                  94
Favorevoli all'interruzione di sostegno medico in caso di gravi malattie credenti (%)                      57
*Calcolata su una scala da 1 a 10, dove uno è no e 10 e assolutamente si.
Da questi dati, come ipotizzato, i tre orientamenti religiosi sono presenti in misura
significativamente maggiore tra i partecipanti cattolici rispetto ai partecipanti non religiosi.
Tuttavia, in modo coerente con le associazioni tra l'orientamento quest e l'agnosticismo, la
differenza nei punteggi su quest'ultimo tra cattolici e non religiosi è meno forte di quella relativa
all'orientamento intrinseco e all'estrinseco. (Vedi tabella 5.1.1)
Tabella 5.1.1 Medie*, Deviazioni Standard e Confronti tra Religiosi(n=107) e Non Religiosi (n=28) nelle Scale
                                        Intrinseco          Estrinseco          Quest
Religiosi (media,SD)                    41,17*              22,10*              36.13*
Non Religiosi (media,SD)                20,11*              13,10*              28,15*
* La differenza tra la medie risulta significativa p
dimensione o nell'altra, in quanto, come sottolineato dagli studi precedenti, i diversi orientamenti
possono coesistere all'interno di un singolo soggetto. Gli item quindi, derivanti dal ROS, RLI e
RLI-R (tradotti in Italiano da altri studi, qui leggermente modificati cercando di essere adatti a tutti i
tipi di religione) sembrano essere sufficientemente chiari e nessuno dei partecipanti riporta di non
aver capito le domande presenti nel test.
Inoltre, sebbene il presente studio abbia fornito risultati affidabili, non è privo di limiti. Innanzitutto
perché lo studio è stato condotto utilizzando un campione accidentale di utenti di Internet che non
era necessariamente rappresentativo di tutti gli utenti. In secondo luogo la numerosità del campione
è appena sufficiente per una analisi preliminare di validità. Un altro limite sono le poche domande
poste ai soggetti per avere una più forte validità di convergenza e discriminante.
In sintesi, i risultati del presente studio supportano il concetto degli orientamenti religiosi e la sua
valutazione psicometrica. È da aggiungere che NRLI-R può rivelarsi uno strumento
psicometricamente sufficiente per valutare il tipo di orientamento se studi futuri possono replicare
ed espandere i risultati attuali in diversi contesti di ricerca e campioni clinici.
Questa traduzione effettuata per portare questo test in Italia può essere considerata valida,
ricordando che il campione di n=107 persone coinvolte nell'inchiesta è sufficiente solo per una
ricerca esplorativa e sarebbe necessario un campione più ampio per poter decretare i punteggi di
cut-off in modo valido e affidabile. Bisogna comunque, in futuro procedere ad un eventuale analisi
fattoriale confermativa, ma essendo il nostro campione troppo eseguo per tale scopo, si è deciso
solamente di indagare su questa scala con l'analisi fattoriale esplorativa e condividere i risultati.
Inoltre, esistono altre versioni della stessa scala che sono state ridotte a 14 item con studi di analisi
fattoriale confermativa21.

Allegati
 New Religious Life Inventory-Revised (NRLI-R) – (Soraci P.; Palma M.)
          Scala da 1 a 5 dove 1 è in disaccordo e 5 è molto d'accordo.
     1.   Cerco di portare la mia religione in tutti gli aspetti della mia via. INT1

     2.   Andare in un luogo di culto (chiesa, moschea etc) è importante per avere buone relazioni sociali. EX1

     3.   Sto costantemente mettendo in discussione le mie credenze religiose. QS1

     4.   Prego principalmente perché mi è stato insegnato pregare. EX2

     5.   Come io cresco e cambio, mi aspetto che la mia religione cresca e cambi. QS2

     6.   Occasionalmente trovo necessario compromettere le mie credenze religiose per proteggere il mio benessere
          sociale ed economico. EX3

     7.   È importante per me trascorrere periodi di tempo nel pensiero religioso privato e/o di meditazione. INT2

     8.   Nella mia esperienza di vita porsi domande sulla religione è molto più importante che darsi delle risposte QS3

     9.   Lo scopo principale della preghiera è avere sollievo e protezione. EX4

     10. Frequento il mio luogo di culto (chiesa,moschea, etc..) a meno che non mi venga impedito da circostanze
         inevitabili. INT3

     11. Non sono stato molto interessato alla mia religione fino a quando non ho cominciato a pormi domande circa il
          significato e lo scopo della mia vita. QS4

     12. Le preghiere che recito da solo hanno per me un maggior significato e mi provocano più emozioni di quelle
21
     http://paduaresearch.cab.unipd.it/6446/1/bosetti_giulialuisa_tesi.pdf.pdf
che recito nei luoghi di culto. INT4

    13. Una delle ragioni per cui vado nei luoghi di culto è che questo mi aiuta ad avere un ruolo nella società in cui
        vivo. EX5

    14. Leggo letteratura riguardante temi religiosi. INT5

    15. Lo scopo della preghiera è assicurarsi una vita felice e pacifica. EX6

    16. Le mie convinzioni religiose sono molto importanti per come mi approccio alla vita. INT6

    17. Le esperienze della vita mi hanno portato a riconsiderare le mie convinzioni religiose QS5

    18. Se dovessi unirmi ad un gruppo religioso organizzato , ne preferirei uno che si occupasse di studio e
        riflessione, piuttosto che uno dedicato alle relazioni sociali. INT7

    19. La religione è particolarmente importante per me, perché risponde a molte domande sul significato della vita.
        INT8

    20. Per me, porsi dei dubbi su alcuni temi della religione è importante QS6

    21. Quello che la religione mi offre maggiormente è conforto quando il dolore e la sfortuna mi affliggono. EX7

    22. Sono stato portato a pormi domande riguardanti la religione, spinto dalla crescente consapevolezza delle
        tensioni che si sono generate tra il mio mondo interiore e il mio rapporto con essa. QS7

    23. Spesso sono stato vivamente consapevole della presenza di una entità superiore ( Dio, Buddha etc). INT9

    24. Ci sono molte questioni religiose sulle quali il mio punto di vista sta ancora cambiando. QS8
Item Dimensioni INT=9 ; Item QS=8 ; Item EX=7

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