Community Psychology for liberation and well-being: a radical Handbook (Alessandro Reati, 2011)

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Community Psychology for liberation and well-being: a
                    radical Handbook
                (Alessandro Reati, 2011)

“Community Psychology has sometimes been referred to as the social conscience of psychology. As
such we believe that Community Psychology should be on the cutting edge of social change.
Through-out the book, you will be exposed to a variety of social issues and problems, equipped with
analytic and research tools to help you to understand and interpret those issues/problems and
introduced to action tools that can be used to addressed them . The ways tha Community
Psychology frames and understands social issues and intervenes to create social change are often
at odds with mainstream societal views about social problems and how they should be addressed.
We hope that this book opens your eyes to different ways of thinking about social issues and
motivates you to become active agents of social change.
Many people and organizations confuse social service with social change. Too often, people try to
deal with whatever problem is at hand with , by treating the symptoms of social
problem rather than the causes. It’s very tempting for activists to do this… to respond to whatever
emergency is happening at the moment – to fix it quickly with whatever is within reach – rather
than stop and look at the bigger picture.”

Questo articolo è dedicato alla presentazione di un volume sulla Psicologia di
Comunità. Si tratta di un approccio psicologico che in Italia è diffuso ma poco
conosciuto. Per questo è utile premettere alcune informazioni generali.

La psicologia di Comunità si occupa delle relazioni interpersonali e di gruppo con
una particolare attenzione alla dimensione macrosociale. La disciplina si ritiene sia
nata "formalmente" nel 1965, in un convegno a Swampscott (nel New England, USA).
L’intento generale degli psicologi di comunità è di collaborare con le persone nella
comprensione e nelle azioni di miglioramento della qualità di vita. L’approccio
metodologico principale è quello della ricerca/intervento, ossia di una serie di azioni
tramite cui riflettere collettivamente sulle situazioni progettando ed agendo concrete
attività di riprogettazione delle regole sociali. Murrel definì la psicologia di comunità
come lo studio delle transazioni tra le reti sociali, sociali, le popolazioni e l'individuo. E’
utile ricordare anche che secondo Rappaport la prospettiva della psicologia di
comunità è di tipo ecologico-sistemico, con un focus specifico sulla relazione
persona/ambiente. In altri termini, l’intervento è mirato al sostegno del cambiamento
sociale più che sul trattamento clinico del disagio o della patologia individuale.
Secondo alcuni, i prodromi dell’attenzione al tema del potere e della distribuzione
delle risorse sono rintracciabili nell’opera di Alfred Adler, con i suoi richiami alle
dimensioni sociali e comunitarie del disagio e all'oggetto d'intervento dell'azione
psicologica

Sono facilmente osservabili aree di sovrapposizione e di vicinanza ad altre discipline
psicologiche (p. ecologica, p. ambientale, p. transculturale, p. sociale, p. delle
organizzazioni), e ad altre scienze umane (scienze politiche, sociologia, servizio
sociale). Ciò che però caratterizza fortemente l’approccio della psicologia di comunità
è il forte orientamento operativo, il privilegiare la promozione del benessere alla
prevenzione del malessere e, soprattutto, l’attenzione ad alcuni nodi di base: l’analisi
multidimensionale dei sistemi-comunità; le diverse forme di cambiamento sociale;
l’empowerment; la giustizia sociale; la difesa della diversità; la relazione tra benessere
individuale e benessere collettivo; la forme di partecipazione e di diritti di cittadinanza;
il tema della risorse e della loro distribuzione; le competenze di comunità.

La psicologia di comunità, insomma, avoca a sé il compito non di aiutare soggetti
individuali in condizione di difficoltà (approccio classico presente in molte forme di
psicologia clinica) bensì quello di essere partner e diffusori di competenza e strumenti
per soggetti collettivi impegnati in un percorso di miglioramento delle proprie
condizioni.

Il seguente schema può rappresentare sinteticamente una visione di insieme:

                        A journey of personal and political change
                          Oppression       Resistance & liberation        Well-being (a state of
   Ecological level                          (process to overcome         personal, relational
                                           oppression and achieve          & collective well-
                                                 well-being)                    being)
                                                       
                          Internalized,      Coscentization situates        Control, choice, self-
      Personal           psychological      personal struggles in the       esteem, competence,
                           oppression      context of larger political    independence, political
                                              and structural forces          right and a positive
                                                                                   identity
                                                                                 Positive and
     Relational          “power over”,         “power with”, power                supportive
                       domination of or by      sharing, egalitarian            relationships,
                            others            relationships, solidarity    participation in social,
                                                                               community and
                                                                                 political life
                        Oppressive social     Resistance, social action    Acquisition of valued
     Collective        practices manifested                                   resources such as
                          in policies and                                  employment, income,
                            community                                      education and housing
Community Psychology for liberation and well-being: a
                    radical Handbook
                (Alessandro Reati, 2011)

Bibliografia di riferimento in lingua italiana:
Per delle letture incrociate o complementari, si può fare riferimento alla produzione italiana o ad
alcune opere in traduzione. La disponibilità è notevole e, spesso, specialistica. Qui si segnalano
alcune opere “classiche” e facilmente reperibili:
    • Amerio, P. (2000). Psicologia di Comunità. Il Mulino, Bologna.
    • Lavanco G., Novara C. (2002) Elementi di Psicologia di Comunità. McGraw-Hill, Milano
    • Orford, J. (1995). Psicologia di Comunità. Franco Angeli Editore, Milano.
    • Zani, B., Palmonari, A. (1996). Manuale di Psicologia di Comunità. Il Mulino, Bologna

Riviste di settore:
Per eventuali approfondimenti o aggiornamenti specialistici, queste sono le principali riviste di
settore:
    • American Journal of Community Psychology (Society for Community Research and Action
         – SCRA - journal)
    • The Australian Community Psychologist (Journal of the Australian Psychological Society
    • Journal of Community & Applied Social Psychology (international journal)
    • Journal of Community Psychology (international journal)
    • Journal of Rural Community Psychology (e-journal)
Società scientifiche e professionali di riferimento:
Chi è interessato alla comprensione delle pratiche professionali può fare riferimento a diverse
aggregazioni di settore. Le principali sono:
    • Società Italiana di Psicologia di Comunità
    • European Community Psychology Association
    • Society for Community Research and Action – American Psychological Association (APA)

                 Community psychology: in pursuit of liberation and well-being
Il volume che viene qui presentato è una opera in lingua inglese, caratterizzata da una visione
internazionale e da un forte richiamo ai principi base della disciplina: il benessere sociale ed i
percorsi di partecipazione sociale. Nella sua semplicità e completezza può essere utile per
comprendere realmente il portato della disciplina fuori dai confini italiani.
A partire dal 1977 i contribuiti italiani alla disciplina sono stati sempre crescenti e di ottima qualità.
È però facilmente osservabile come l’approccio è lentamente mutato. Le iniziali attenzioni alla
dimensione macrosociale, alle comunità ed alle istituzioni si è via via stemperata in una ricerca,
metodologicamente corretta ma dalla portata più perimetrata, con una attenzione sempre più
focalizzata negli interventi all’interno dei sistemi scolastici.
L’opera di Nelson e Prilleltencky può essere un buon approccio per un recupero dei valori che
caratterizzano la disciplina ed un primo approccio per la comprensione di interventi dal più ampio
respiro. I due curatori hanno integrato alcuni loro contributi con articoli complementari prodotti da
oltre una decina di specialisti internazionali (e rivisti e sintetizzati da una ventina di commentatori),
arrivando a produrre un testo che è completo, semplice e facilmente comprensibile non solo dagli
psicologi ma anche da altri professionisti (a.e. medici, assistenti sociali e sanitari, educatori,
insegnanti, hr manager), come anche da volontari, sindacalisti e attivisti sociali.
L’esito finale è un volume che presenta sei diverse macro aree tematiche, funzionali anche per un
utilizzo non solo lineare ma anche campionato, guidato da interessi o bisogni specifici del lettore.
La prima, “Context & Overview”, riprende i valori di base, collegandoli con l’attuale panorama
scientifico e sociale. La seconda, “Values, Principles & Conceptual Tools”, enfatizza i focus di
intervento. La terza, “Tools for Action”, si concentra sulla presentazione delle possibili forme di
azione. La quarta, “Tools for Research”, presenta diversi metodi di ricerca sociale. La quinta,
“Putting It All Together: Addressing the Issues”, descrive diverse aree di potenziale
miglioramente sociale tramite le metodologie prima descritte. La sesta, “Looking Towar the
Future”, ipotizza diversi scenari futuri.
Il disegno complessivo dell’opera è mirato all’introduzione alla disciplina. Deve però essere
sottolineato come gli autori, attraverso la descrizione di casi e la proposta di esercizi di riflessione,
tengano sempre al centro della loro attenzione l’obiettivo di sensibilizzare il lettore ad una figura di
psicologo orientato all’azione sociale, al sostegno di gruppi in condizioni di marginalità, allo
sviluppo di un benessere condiviso e partecipato.
I curatori:
Geoffrey Nelson è professore di psicologia e membro della programma in psicologia di comunità
presso la Wilfrid Laurier University, Canada. E’ stato senior editor del Canadian Journal of Community
Mental Health ed è autore di cinque altri volumi dedicati alla psicologia di comunità. Isaac Prilleltenzky
è Dean presso la School of Education della University of Miami, USA. In precedenza è stato direttore del
programma di dottorato in Community Research and Action presso la Vanderbilt University. Ha insegnato
psicologia di comunità in Australia e in Canada ed è autore o curatore di altri sei volumi collegati ai temi
tipici della psicologia di comunità
Indice:
PART I: CONTEXT AND OVERVIEW
 Community Psychology: Journeys in the Global Context
 The Project of Community Psychology: Issues, Values and Tools for Liberation and Well-Being

PART II: VALUES, PRINCIPLES AND CONCEPTUAL TOOLS
 Values for Community Psychology
 Ecology, Prevention and Promotion
 Community and Power
 Commitment, Accountability and Inclusion

PART III: TOOLS FOR ACTION
 An Overview of Community Psychology Interventions
 Social Interventions
 Organizational and Community Interventions
 Small Group and Individual Interventions

PART IV: TOOLS FOR RESEARCH
 The Foundations of Community Research
 Community Research Methods: Post-positivist and Social Constructivist Paradigms
 Community Research Methods: Transformative Paradigm

PART V: PUTTING IT ALL TOGETHER: ADDRESSING THE ISSUES
 Marginalisation
 Globalisation, Poverty and Social Justice
 Colonization and Racism
 Immigration and Adaptation: Confronting the Challenges of Cultural Diversity
 Gender, Power and Community Psychology
 A Journey Towards Liberation: Confronting Heterosexism and the Oppression of Lesbian, Gay, Bisexual
and Transgendered People
Ableism
 Creating New Possibilities for Promoting Liberation, Well-being and Recovery
Community Psychology for liberation and well-being: a
                    radical Handbook
                (Alessandro Reati, 2011)

Disadvantaged Children and Families
Community Psychology, the Natural Environment, and Global Climate Change
Autori:
M.Burton (Manchester Learning Disability Partnership; Manchester Metropolitan University, UK);
P.Dudgeon (University of Western Australia); A.Fisher (Victoria University, Australia); H. Gridley(Victoria
University of Melbourne, Australia); M.Glover (University of Auckland, Australia); G. Harper(De Paul
University, Chicago, USA); I.Huygens (Institute of Community Psychology Aotearoa, New Zeland);
C.Kagan (Manchester Metropolitan University, UK); B. Kloos (University of South Carolina, USA) ; M.
Montero (Universidad Central de Venezuela); G.Nelson (Wilfrid Laurier University, Canada); L. Peirson
(Canadian Health Service Research Foundation); I.Prilleltenzky (University of Miami, USA); M. Riemer
(Wilfried Laurier University, Ontario, Canada); T.Sloan (Clarck College in Portland, Oregon, USA);
C.Sonn (Victoria University, Melbourne, Australia); C.Turner (Community Development Manager,
Melbourne)        ;       G.        White                (University        of        Kansas,        USA)

Titolo: Community Psychology. In pursuit of libration and well-being
Curatori: Geoffrey Nelson, Isaac Prilleltensky
Casa editrice: Palgrave MacMillian, UK
Anno: 2010 (seconda edizione aggiornata)
N.Pagine 610
TAGS: comunità, formazione, psicologia, libri
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