RASSEGNA STAMPA MERCOLEdì 3 FEBBRAIO 2021 - CGIL - UFFICIO COMUNICAZIONE CGIL
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8 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2021 Economia ECONOMIA@ECO.BG.IT La Borsa in rialzo dell’1,1% In evidenza Tenaris e Intesa La Borsa di Milano in crescita dell’1,1% ieri ha premiato in particolare Tenaris (+4,1%) grazie www.ecodibergamo.it/economia/section/ alla spinta del greggio, e Intesa Sanpaolo (+2,7%) Imprese vincenti Le imprese che viaggiano controvento Imprese “Controvento” Prime province in Italia per numero di imprese “Controvento” e controvento Bergamo 216 Italia 4.656 1 2 3 Milano Vicenza Brescia 7,2% 5,6% 5,3% Bergamo è quarta 4 Bergamo 4,6% Imprese che rispettano i parametri Ricavi 2019 delle imprese “Controvento” di competitività “Controvento” in miliardi di euro Nomisma. Con 216 realtà che svettano per crescita Bergamo 7,2% Bergamo 2,9 e solidità, siamo alle spalle di Milano, Vicenza e Brescia Media nazionale 6,6% Totale Italia 60,9 Ma la Lombardia perde terreno rispetto al Nord-Est Primi quattro settori a Bergamo LUCIA FERRAJOLI all’investimento: più si investe, competitività. Ci sono imprese capa- più l’impresa ha successo». I ricavi 2019 delle imprese Autoveicoli Fabbricazione di prodotti in metallo Gomma e plastiche Macchinari ci di avere ottime performance Fra le realtà capaci di naviga- bergamasche prese in conside- anche quando l’economia è sta- re controvento, 216 sono berga- razione da Nomisma ammon- 32% 16% 12% 10% gnante o addirittura va male. Lo masche. Due di queste, Brembo tano a 2,9 miliardi di euro (con Propensione settoriale “Controvento” dimostra «Controvento», lo e Pedrali, sono fra le veterane una variazione del +4,6% ri- Settori vincenti Settori altalenanti Settori perdenti studio condotto per il secondo del report, cioè entrano nel spetto al 2018 e del +57,7% ri- Packaging Elettronica e biomedicale Carta e stampa Altri mezzi di trasp. anno consecutivo da Nomisma gruppo di «Controvento» per la spetto al 2014): il 32% del totale Farmaceutica Mobili Riparazione macchine Chimica in collaborazione con Crif Ra- seconda volta consecutiva. deriva dal settore autoveicoli, il Altro manufatturiero Minerali non metalliferi Bevande Alimentare tings prendendo in esame i bi- In termini assoluti, Bergamo 16% dai prodotti in metallo, il lanci di oltre 70 mila aziende è la quarta provincia per nume- 12% da gomma e plastica, il 10% Autoveicoli Macchinari e Nca Apparech. elettriche Nautica italiane: un manipolo di 4.656 ro di aziende che hanno supera- dai macchinari. Metallo Gomma e plastiche Tessile Metallurgia imprese ha ottenuto risultati to i criteri di performance dello Fin dalla prima edizione del- Abbigliamento Pelle Legno Coke e petrolio nettamente migliori del pro- studio di Nomisma, pari al 4,6% la ricerca di Nomisma si è visto Fonte: elaborazione dati Nomisma su dati Cribis D&B prio comparto. I parametri per del totale. Meglio hanno fatto che le regioni con la maggior passare dalla cruna dell’ago so- Milano (7,2%), Vicenza (5,6%) e propensione a viaggiare contro- tecnica, con il Pil a +0,9%, men- no strettissimi: per esempio, il Brescia (5,3%). Rispetta i para- vento sono Trentino Alto Adi- tre nel 2019 il Pil era a +0,3% con In base ai bilanci aziendali 2019 margine operativo lordo fra metri di «Controvento» il 7,2% ge, Emilia Romagna e Veneto, l’ultimo trimestre a -0,3%. E la 2014 e 2018 dev’essere stato su- periore al 10% dei ricavi e de- delle realtà manifatturiere ber- gamasche, contro una media mentre nel report presentato ieri è emerso un ridimensiona- spaccatura fra chi viaggiava ve- loce e chi no era già evidente nel Packaging e farmaceutica v’essere addirittura migliorato nel 2019, mentre il tasso annuo nazionale del 6,6%: il territorio orobico, quindi, dimostra una mento della Lombardia, che non è riuscita a rientrare fra i 2018. Quando il Covid inizierà a rallentare l’economia ripartirà: i settori più performanti di crescita medio del fatturato maggiore propensione alla territori relativamente più per- c’è da scommettere che le vete- deve aver superato il 5% e addi- formanti sia per numero di im- rane di “Controvento” e le loro Packaging e farmaceutica sono i ging, con un’incidenza del +215% in rittura l’8,1% nel 2019. prese sia per ricavi. filiere saranno quelle che guide- comparti che più viaggiano contro- rapporto alla manifattura, seguito Il segreto per riuscirci? «Gli La fotografia del 2020, che ranno la ripresa». elementi che giocano a favore n A rispettare racconterà le conseguenze del «Alle imprese mi sento di vento, per restare nella metafora che fa da titolo allo studio di Nomi- dalla farmaceutica (+184%) e dalle altre industrie manifatturiere sono diversi - ha spiegato il pre- i rigidi parametri Covid, sarà disponibile l’anno suggerire di investire in big da- sma sui bilanci aziendali 2019, che (+144%). Ma all’interno di comparti sidente di Nomisma, Piero prossimo. Sappiamo già che il ta, intelligenza artificiale, ma- Gnudi, durante la presentazio- sono il 7,2% delle Pil è calato di quasi il 9% a segui- chine learning e industria 4.0 in identifica come vincenti anche autoveicoli, metallo e abbiglia- con tassi di crescita moderati o negativi, sono presenti singole ne del report ieri in diretta stre- realtà manifatturiere to della peggiore crisi mai vista generale - è stato l’invito del mento. Il settore che per numero di imprese che presentano un’innata aming -. Sicuramente conta la dal secondo dopoguerra, «ma lo presidente di Crif Ratings, Car- localizzazione: il Nord-Est ha del nostro territorio scopo del nostro osservatorio lo Gherardi - perché di qui a po- imprese più ha aumentato la propria quota in «Controvento» è capacità di realizzare ottime performance. Un’altra variabile è dimostrato una maggiore voca- non è mostrare dati congiuntu- co il divario fra chi è già attrez- la farmaceutica, con un’incidenza la dimensione dell’azienda, ma zione a sviluppare aziende di rali - ha sottolineato Lucio Po- zato e chi è ancora indietro di- successo. Poi pesa la dimensio- n n Quando il ma, responsabile scientifico venterà incolmabile. E siccome del +197% rispetto al totale del manifatturiero. Seguono compu- mentre nel packaging sembra essere un fattore determinante ne: in genere le medie imprese Covid rallenterà della ricerca - quanto capire la le competenze stanno cam- ter ed elettronica (+45%) e packa- per la competitività, non altrettan- riescono a rispondere meglio struttura industriale del Paese. biando, bisogna investire anche alle difficoltà. Certamente an- saranno le prime Non dobbiamo dimenticare che nella formazione e nella scuola, ging (+37%). Al contrario, sono diminuite le imprese tessili pre- to di può dire nella farmaceutica. Il motivo? Forse innovazione e che la solidità finanziaria del- a ripartire e a veniamo da una situazione dif- se vogliamo dare un futuro ai senti in «Controveneto» (-36,4%). propensione agli investimenti l’azienda ha un ruolo. Ma è im- ficile già prima della pandemia: giovani». portante anche la propensione guidare la ripresa» nel 2018 eravamo in recessione ©RIPRODUZIONE RISERVATA Se, invece, si guardano i ricavi, al primo posto si posiziona il packa- sono nel dna di alcune categorie, al di là della dimensione. LU. FE. Freni Brembo in carbonio-ceramico culmine di 15 anni di storia con Cadillac. «Con un motore da 668 caval- Macchine strumentali per la prima volta su una Cadillac li di potenza - spiega una nota aziendale - il pacchetto freni Si spera nel rimbalzo Brembo in carbonio ceramico Il nuovo modello CT5-V anche l’altro nuovo modello Ca- della CT5-V Blackwing è in gra- Previsto +9% quest’anno (-15,9%), a 27.177 milioni, sia il dillac CT4-V Blackwing. En- do di far risparmiare 28,8 kg di calo delle consegne dei costrut- La partnership con la trambi i modelli, monteranno di peso, aumentando ulterior- Dopo un 2020 «da di- tori italiani sul mercato interno Brembo va avanti da 15 anni ma serie un sistema frenante Brem- mente le performance di questa menticare», con cali a doppia ci- (-21,8%) a 12.497 milioni di euro. è la prima volta che una Cadillac bo con dischi in ghisa ad alte pre- berlina ad alte prestazioni. Inol- fra per tutti i principali indicato- L’effetto della pandemia «è ap- - la famosa casa americana sim- stazioni. Ma, come detto, la tre, l’esclusivo nuovo colore ri, l’industria italiana costruttri- parso pesante sull’andamento bolo dell’auto lussuosa - e, in CT5-V Blackwing potrà monta- bronzo delle grandi pinze Brem- ce di beni strumentali è pronta del consumo interno, che ha re- particolare la CT5-V Blackwing re anche come optional il più bo, visibili attraverso le ruote, per la ripresa, attesa già que- gistrato un crollo del 22,6%, at- 2022, monta un impianto fre- avanzato sistema frenante in contribuisce a sottolineare il st’anno. Emerge dalle rilevazio- testandosi a 19.826 milioni». nante Brembo in carbonio-ce- carbonio-ceramico Brembo, look raffinato della CT5-V ni effettuate a gennaio dal grup- Quindi, anche le importazioni ramico. Altra novità per questo novità assoluta per Cadillac. Blackwing». po statistiche Federmacchine. sono diminuite (-23,9%, a 7,3 modello il freno di staziona- Questi nuovi impianti rap- La leadership di Brembo nel- Nel 2020, il fatturato dell’indu- miliardi). Quest’anno, secondo mento elettrico Brembo e la presentano la quarta generazio- la tecnologia dei freni in carbo- stria italiana di settore è sceso a le previsioni di Federmacchine, centralina dei sensori che se- ne di sistemi frenanti Brembo nio è frutto di decenni di espe- 39.674 milioni di euro, in calo del recupererà solo in parte il terre- gnalano l’usura delle pastiglie forniti per la Cadillac Serie V e rienza in Formula 1. Poi nel 17,9% rispetto al 2019. A pesare è no perso, con un incremento at- freni. La Brembo equipaggerà rappresentano per l’azienda il Il freno Brembo per Cadillac 2002 le applicazioni stradali. sia la riduzione dell’export teso dell’8,9% a 43.200 milioni.
Economia 9 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 3 FEBBRAIO 2021 L’allarme Femca per il tessile orobico Ricerca i.lab Italcementi «In aprile a rischio 300 posti di lavoro» Dai lavoratori sì all’accordo Sindacati soddisfatti La previsione. Il segretario Verdi: «Con lo sblocco dei licenziamenti, tagli del personale» Dalle assemblee Ital- Si stima che possano esserci 20 aziende in difficoltà. Crisi iniziata prima della pandemia cementi nella sede al Kilometro Rosso e nei cementifici di Calu- sco e Tavernola è arrivato il via ASTRID SERUGHETTI del personale». Il comparto de- libera dei lavoratori all’accordo L’andamento del set- scritto da Verdi è molto variega- raggiunto (ma non ancora defi- tore tessile in Bergamasca pre- to, si va da realtà che fanno pic- nitivo) la settimana scorsa tra occupa la Femca-Cisl di Berga- coli confezionamenti, a cami- l’azienda e i sindacati sul centro mo e il suo segretario generale cerie, da chi lavora sul tessile, di ricerca per l’innovazione di Cristian Verdi. Secondo una sti- come chi opera più ampiamen- prodotto che non sarà più tra- ma ancora provvisoria elabora- te nel campo della moda, come sferito in Germania, come nelle ta dal sindacato sarebbero circa bottonifici, concerie, pellette- iniziali intenzioni dell’azienda, 300 i posti a rischio immediato, rie e calzaturifici. Anche le di- ma resterà al Kilometro Rosso. che cioè alla data del 31 marzo, mensioni variano parecchio, si Per Simone Alloni (Filca-Ci- con il conseguente sblocco dei va da grandi realtà a laboratori sl), «i lavoratori hanno espresso licenziamenti, potrebbero tra- artigiani con cinque o otto di- un parere positivo, però adesso dursi in posti di lavoro effettiva- pendenti, comprendendo nel dobbiamo essere sicuri della mente persi. Femca-Cisl parla mezzo una costellazione di me- presa di impegno da parte di tut- di circa 20 aziende del compar- die imprese con trenta, cin- ti gli interlocutori. Il governo to tessile-moda costrette alla ri- quanta o anche più lavoratori. con il Mise e la Regione (chiedia- duzione del personale o persino «Noi stessi abbiamo conosciuto mo un tavolo di regia all’assesso- alla chiusura se la crisi dovesse alcune di queste piccole realtà re regionale Sala) devono diven- perdurare. Su questa lista ci sa- solo alla fine dello scorso anno e tare protagonisti del prosieguo e rebbero grandi nomi come re- proprio a causa della richiesta così HeidelbergCement deve altà medio piccole e artigiane, degli ammortizzatori disponi- confermare l’intesa». «Alle as- per le quali la pandemia globa- bili» spiega Verdi. semblee - aggiunge Luciana Fra- le, più che innescare la crisi, ha tus (Fillea-Cgil) - ha partecipato dato il colpo di grazia di fronte a I numeri del settore Lo sblocco dei licenziamenti previsto per il 31 marzo potrebbe innescare tagli di posti nel tessile orobico oltre un centinaio di lavoratori situazioni già precarie, come In provincia di Bergamo ci sono sui quasi 500 delle sedi berga- spiega Cristian Verdi: «Già oggi circa 230 aziende che si ricono- avuto un fermo totale, ma par- 2020, ha lasciato una perdita masche, che hanno approvato (ieri per chi legge) una piccola scono nei contratti del settore liamo di circa 150 - 180 aziende secca del 40%, mentre andando l’accordo. Dopodomani avremo confezione artigiana di otto tessile e contano 17 mila addet- n n Occorrono la che l’hanno richiesta per un nu- più indietro c’erano stati casi di un incontro in Regione e chiede- persone ha chiuso la propria at- ti, secondo i calcoli Femca-Cisl. proroga della cassa mero che supera la metà degli aziende che restavano in equili- remo che venga avviato un tavo- tività, ma l’anno scorso ha chiu- Se a questi si aggiungono un mi- occupati del settore», quindi brio solo grazie alla debole ri- lo sull’innovazione e ricerca». E so un’altra realtà con circa tren- gliaio di occupati del settore Covid e aiuti alle circa 9 mila persone. Unica no- presa del 2019. Per questo con- Giuseppe Mancin (Feneal-Uil): ta dipendenti e in questi giorni i moda, si arriva a un totale di cir- imprese che vogliono ta positiva arriva da chi produce tinueremo a chiedere la proro- «L’intesa è passata senza pro- miei colleghi sono al lavoro su ca 18 mila addetti. Più della me- e lavora il tessuto non tessuto, il ga della cassa integrazione Co- blemi, ora dobbiamo solo spera- situazioni che stanno diventan- tà hanno usufruito o stanno investire nel tessile» solo prodotto che, a seguito del- vid, il mantenimento del blocco re che in Germania la confermi- do critiche. La preoccupazione usufruendo della Cassa inte- l’emergenza sanitaria ha avuto dei licenziamenti e di un piano no. Noi come sindacati abbiamo è che nel 2021 e soprattutto a grazione Covid, come spiega il un rimbalzo positivo. «Come si di aiuti per le imprese che vo- “salvato” il polo della ricerca fine marzo, se non ci sarà una segretario generale: «Anche qui vede chiaramente, la situazione gliono investire nel tessile che è Italcementi, ora la palla passa al- netta ripresa dei consumi, qual- i casi variano molto, fra le più non è rosea - conclude Verdi, - un patrimonio del manifattu- la Regione e al Mise, tocca a loro che azienda possa arrivare a grandi che hanno usato la cassa usciamo da un anno che, nono- riero bergamasco». mettere a disposizione gli ade- presentarci piani di riduzione turnando i dipendenti e chi ha stante la piccola ripresa di fine ©RIPRODUZIONE RISERVATA guati finanziamenti». Delcon investe in ricerca so con l’ingresso nel registro delle Pmi innovative italiane e la fusione con la controllata al Contratto tute blu e amplia la rete di vendita 100% Moelca srl, realtà im- prenditoriale di Limido Coma- sco con una decina di dipenden- Le aziende chiedono che valga fino al 2024 ti e un milione di euro di fattu- rato. In questo caso l’interesse Nel 2020 crescita del 25% di Delcon era focalizzato so- prattutto sui dispositivi per la separazione di emocomponen- ti prodotti in provincia di Como Rinnovo parità di genere. Per quanto ri- e grazie all’acquisizione, l’azien- Federmeccanica vorrebbe guarda invece la parte economi- Dispositivi medici da di Grassobbio ha allargato sia ca Federmeccanica e Assistal allungare la scadenza L’azienda di Grassobbio il portafoglio prodotti che il par- hanno formulato un’ipotesi mi- co clienti. Ne ha beneficiato, in- per poter incrementare gliorativa rispetto alla proposta investe il 12% dei ricavi in R&S. l’ultima offerta salariale fatti, l’area di Blood Bank, ovve- del 26 novembre (65 euro a regi- L’anno scorso ha incorporato ro i dispositivi legati ai processi me insieme ad altre voci e bene- un’azienda del Comasco trasfusionali, che hanno regi- Resta in salita la tratta- fit che portano il totale a 85 euro, strato un incremento del 37% tiva per il rinnovo del contratto ndr) inserendo però un elemen- Delcon a Grassobbio rispetto al 2019 (+24% al netto dei metalmeccanici, ma le parti to negativo che rende la trattati- investe e assume. Dopo un’esta- degli effetti della fusione). restano al tavolo per cercare di va ancora difficile». te trascorsa alla ricerca di tecni- Ma l’anno è coinciso anche trovare una conclusione nei La controparte - ha spiegato ci specializzati da integrare in con il lancio di «Milano», un’in- prossimi due giorni. Palombella - ha confermato la un organico che conta poco più novativa bilancia per le trasfu- Federmeccanica, secondo volontà di raggiungere l’aumen- di 60 dipendenti, l’azienda spe- sioni di sangue realizzata in co- quanto riportato dalla Uilm, to a terza cifra «allargando però cializzata nella progettazione di design con Cefriel, spin-off del avrebbe chiesto di allungare la la vigenza contrattuale al 2024, software e dispositivi medicali Politecnico di Milano, per un vigenza contrattuale fino al perché considera gli anni 2020 e sta cercando ora nuove figure progetto pilota avviato presso il 2024, quindi di due anni rispet- 2021 terribili dal punto di vista commerciali per ampliare la New York Blood Center. Negli to alla scadenza del 2022 (l’ulti- industriale. Emergono quindi propria rete di vendite, sia in Stati Uniti, appena la situazione mo contratto è scaduto nel ancora distanze marcate da col- ambito trasfusionale che dia- Il laboratorio di progettazione e ricerca della Delcon di Grassobbio sanitaria lo consentirà, le dodici 2019) per poter incrementare mare». gnostico, a livello italiano ed in- bilance saranno installate e te- l’ultima offerta di aumento sala- Questa mattina, ha concluso, ternazionale. mente alla definizione di «con- ti, i ricavi nel 2020 ammontano state su due bus (centri trasfu- riale. «inizieremo in plenaria e poi ve- Oltre a ciò Delcon sta selezio- cept» innovativi di prodotto e a 12,8 milioni di euro e il bilan- sionali itineranti) con sei posta- «Oggi - ha detto il segretario dremo come riprendere il con- nando, in ambito marketing, un processo, entrando in una mo- cio registra una crescita del 25% zioni di donazione ciascuno. generale della Uilm, Rocco Pa- fronto sul salario. Per ribaltare «innovation manager» che pos- dalità operativa che da qualche rispetto al 2019. «In un anno in Conclusa questa fase di test, il lombella - abbiamo registrato la questo clima di paura e incer- sa seguire da subito la nascita anno a questa parte, vede nella cui il mondo si è fermato - spie- prodotto verrà commercializ- volontà delle parti di avviare tezza bisogna avere coraggio, del laboratorio di idee creato ricerca e nell’innovazione la ga Sala, - siamo riusciti a mante- zato in altri Paesi, comprenden- questa tre giorni di trattativa abbiamo tutti la responsabilità per sviluppare innovazione in principale guida per l’azienda nere la nostra crescita grazie al- do i mercati in cui Delcon è già con l’obiettivo di arrivare alla di assicurare un contratto digni- ambito medicale e in partner- bergamasca. La scelta di Barba- le innovazioni tecnologiche e presente: Cina, Russia, buona firma del rinnovo del contratto toso a un milione e 400mila la- ship con il mondo accademi- ra Sala, ceo di Delcon, di investi- siamo riusciti ad adattarci in parte dell’Europa, alcuni Stati dei metalmeccanici. Il confron- voratori metalmeccanici». Solo co. La richiesta, per chi si candi- re ogni anno il 12% dei ricavi in modo molto rapido a situazioni dell’Asia, Australia, Sud Africa, to ha fatto passi avanti per quan- nella nostra provincia, il rinno- da, non è solo quella di sviluppa- ricerca e sviluppo sta pagando e estreme e soprattutto impreve- Canada e America latina. to riguarda alcuni punti impor- vo contrattuale delle tute blu in- re e seguire un piano di marke- a dimostrarlo ci sono i numeri: dibili». Non solo, l’anno appena A. S. tanti della piattaforma, come teressa oltre 50 mila lavoratori. ting, ma di partecipare attiva- nonostante la pandemia, infat- trascorso per Delcon ha coinci- ©RIPRODUZIONE RISERVATA salute e sicurezza, formazione e ©RIPRODUZIONE RISERVATA
CASE DI RIPOSO, IN RITARDO GLI AIUTI. RISCHIO AUMENTO DELLE RETTE L’allarme lanciato dalla Cgil: a novembre erano stati promessi ingenti risorse e nuovi dispositivi. L’assessorato al Welfare: acconti mensili puntuali. L’Eco di Bergamo, Mercoledì 03 Febbraio 2021 «I finanziamenti promessi dalla Regione tardano ad arrivare, mettendo a dura prova il sistema di cura delle Rsa (le case di riposo), uno dei più duramente colpiti dalla pandemia. Dei fondi non c’è traccia». Il grido d’allarme arriva dalle sigle Fp Cgil di Bergamo e Spi Cgil provinciale (sindacato pensionati), ma anche da varie case di cura costrette a costi insostenibili durante la recrudescenza del Covid e che temono di non riuscire a far quadrare i bilanci, a rischio della loro stessa sopravvivenza. «A novembre la Giunta regionale, con l’allora assessore Gallera, dava ampie rassicurazioni sul fatto che sarebbero arrivate presto ingenti risorse a sostegno dell’intero sistema di cura per non autosufficienti e disabilità – rimarcano Roberto Rossi (segretario generale Fp Cgil Bergamo) e Augusta Passera (Spi Cgil provinciale) –. La Regione garantiva, inoltre, che sarebbe stata implementata la dotazione dei dispositivi sanitari per prevenire la diffusione del virus, ad esempio la fornitura gratuita di tamponi rapidi antigenici e l’intensificazione del loro utilizzo. Si sarebbe deciso di confermare il budget di quota sanitaria per tutto il 2020 sulla base della spesa storica, colmando così i mancati ricavi dalle rette dovuti alla minore occupazione di posti letto lasciati vuoti. Si sarebbe deciso l’incremento della quota sanitaria per le Rsa e per i centri diurni, ma di quei fondi si è visto poco o nulla. Recenti direttive hanno indicato alle Rsa di considerare solo un esiguo aumento del 2,5% dei contributi sanitari erogati dalla Regione in capo a ciascun ospite, in base alla gravità delle condizioni di salute, per i primi due trimestri dello scorso anno e ad alcune Rsa, che hanno chiesto di poter avere gratuitamente i tamponi rapidi, sono invece arrivate le fatture dei fornitori. Si rischiano ora ricadute negative sulle rette degli ospiti o sugli organici del personale». Dall’assessorato regionale al Welfare arriva una replica (tecnica) in cui si evidenzia che «non vi sono ritardi nel pagamento degli acconti mensili. Con deliberazione di Ats Bergamo del 23 dicembre si è provveduto alla sottoscrizione, con i soggetti gestori delle unità d’offerta sociosanitarie, del contratto definitivo 2020 con contestuale definizione dei relativi budget definitivi per l’anno 2020, che costituiscono la base di calcolo per gli acconti. Inoltre con deliberazione di Ats Bergamo del 18 gennaio si è provveduto alla definizione degli acconti mensili dovuti per l’attività erogata nel primo trimestre del 2021». FONDI PROMESSI Ma la polemica tiene banco e non si esaurisce. «La situazione delle Rsa nella nostra provincia continua a destare preoccupazione. Le Rsa sono in ginocchio - dichiara Davide Casati, segretario provinciale del Pd -, per i mancati incassi dovuti al blocco dei nuovi ingressi nei mesi peggiori della pandemia e alle maggiori spese sostenuti per contenere il contagi. I fondi regionali promessi, che avrebbero dovuto bilanciare i mancati introiti del 2020, tardano ad arrivare». «Questi fondi – aggiunge Michela Tintori, delegata al Welfare di comunità della segreteria provinciale Pd - verranno versati entro fine aprile». Il rischio paventato è che le strutture, per scongiurare la chiusura, si vedano costrette ad aumentare le rette degli ospiti, gravando così sulle spalle delle famiglie. Barbara Manzoni, presidente dell’associazione San Giuseppe, che raggruppa una trentina di Rsa di ispirazione cattolica della Diocesi di Bergamo, non usa giri di parole: «La Regione non sta adeguatamente sostenendo le Rsa. Abbiamo ottenuto finora provvidenze scarse e inadeguate, non abbiamo la conferma economica dell’erogazione dei budget e non abbiamo avuto nessun ristoro economico dopo la delibera di marzo che ci ha impedito di ospitare nuovi ricoverati, chiedendoci di tenere posti liberi per eventuali isolamenti. Dobbiamo fare i conti anche con le migrazioni degli infermieri verso la sanità pubblica. Quindi con i bilanci in perdita le Rsa arrancano e si pone di conseguenza il problema dei posti di lavoro». Fabrizio Lazzarini,
direttore generale della Fondazione Carisma, mette in guardia: «Il problema dei finanziamenti riguarda tutti, sono assolutamente fiducioso e certo che l’amministrazione regionale e la politica troveranno una soluzione a breve, altrimenti si rischia il collasso. Sono aumentati i costi, ora esorbitanti, anche per tenere posti liberi in caso di emergenza. Il problema del personale infermieristico e medico è evidente: sono attratti dagli ospedali per questioni economiche e un lavoro più qualificante. Abbiamo messo mano al portafoglio per aumentare i contratti, ma stiamo in piedi con due fonti di finanziamento: la parte sanitaria e le rette delle famiglie. Ognuno fa i conti in casa sua. Il rischio di un aumento delle rette non è remoto».
1 Allarme tessile, molte aziende verso il fallimento: a rischio 300 dipendenti di Redazione Bergamonews – 02 Febbraio 2021 – 17:03 Secondo una stima ancora provvisoria di Femca Cisl Bergamo, potrebbero esserci circa 20 aziende del comparto Moda (anche grandi nomi, ma soprattutto medio-piccole e artigiane) costrette alla riduzione del personale o persino alla chiusura in caso la crisi dovesse perdurare. Circa 300 dipendenti del settore moda e tessile, sparsi nella nostra provincia sono a rischio licenziamento, “ma potrebbero essere molti di più. Già oggi una piccola confezione artigiana di 8 persone ha chiuso la propria attività”. In provincia di Bergamo ci sono circa 230 aziende che si riconoscono nei CCNL industria, Piccola media industria, Artigiani del comparto tessile, più altre 20 di altri contratti del comparto Moda (calzature, lavanderie, concia, pelli e cuoio). Queste rete di aziende occupa circa 18.000 addetti totali di cui 17.000 nel tessile. I settori merceologici principali sono Abbigliamento, Automotive, Arredamento e casa e il tessuto non tessuto. “Quest’ultimo – afferma Cristian Verdi, segretario generale di Femca Cisl Bergamo – è l’unico che ha avuto un rimbalzo positivo, grazie all’emergenza sanitaria”. Per tutti gli altri settori si è registrato un calo della produzione e del fatturato. Oggi le aziende in difficoltà produttiva stanno utilizzando la Cassa Covid (12 settimane nel 2021 entro il 31 Marzo). “Come si vede chiaramente, è ancora una situazione non rosea – prosegue Verdi -. D’altronde usciamo da un anno che, nonostante la piccola ripresa di fine 2020, ha lasciato una perdita secca del 40%. E il 2021 non si è presentato meglio. La contrazione dei BergamoNews -1/2- 03.02.2021
2 consumi non favorisce certo positive previsioni. Questi numeri colpiscono soprattutto le medio piccole imprese, di cui il nostro territorio è ricco, e che hanno fatto la ricchezza di questo territorio nei periodi migliori. Ma le difficoltà sono dietro l’angolo per tutti. Fatto salvo qualche piccola realtà, non abbiamo grosse aziende che parlano di tagli o esuberi”. “Ma abbiamo la preoccupazione – conclude Verdi – che nel 2021, se non ci sarà una netta ripresa dei consumi, a fine marzo , con lo sblocco dei licenziamenti, qualche azienda possa arrivare a presentarci piani di riduzione del personale. Per questo continueremo a chiedere la proroga della cassa integrazione Covid, il mantenimento del Blocco dei licenziamenti e di un piano di aiuti per le imprese che vogliono investire nel Tessile che è un patrimonio del manifatturiero Bergamasco”. BergamoNews -2/2- 03.02.2021
CGIL: “DOVE SONO FINITI I FONDI PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA COVID NELLE RSA LOMBARDE?” "Dove sono finiti i fondi per fronteggiare l'emergenza Covid nelle RSA lombarde?" La CGIL attende risposte certe dalla regione. ValserianaNews, 2 Febbraio 2021 A che punto è l’erogazione dei finanziamenti promessi per sostenere il sistema delle RSA, uno dei più duramente colpiti dalla pandemia lo scorso anno? Se lo chiedono oggi Roberto Rossi, segretario generale della FP-CGIL di Bergamo, e Augusta Passera, che guida il sindacato pensionati SPI-CGIL provinciale. Dei fondi promessi da Regione Lombardia, infatti, non c’è ancora traccia. IL COMUNICATO DELLA CGIL A novembre la giunta regionale, con l’allora assessore Gallera, dava ampie rassicurazioni sul fatto che sarebbero arrivate presto ingenti risorse a sostegno dell’intero sistema di cura dei non autosufficienti e delle disabilità. Garantiva, inoltre, che sarebbe stata implementata la dotazione dei dispositivi sanitari per prevenire la diffusione del virus, ad esempio la fornitura gratuita di tamponi rapidi antigenici e l’intensificazione del loro utilizzo. Si sarebbe deciso di confermare il budget di quota sanitaria per tutto il 2020 sulla base della spesa storica, colmando così i mancati ricavi dalle rette dovuti alla minore occupazione di posti letto lasciati vuoti. Ricordiamo infatti, che per diversi mesi le RSA non hanno potuto accettare nuovi ospiti. Si sarebbe deciso l’incremento della quota sanitaria per le RSA e per i centri diurni e si sarebbe parlato di una riforma strutturale dei finanziamenti, in aumento per il 2021. Ad oggi, purtroppo, di quei fondi si è visto poco o nulla. In un confronto informale con diversi direttori di case di riposo abbiamo verificato che questi aiuti non sono ancora arrivati. Poco o nulla si è visto nel senso che recentissime direttive hanno indicato alle RSA di considerare solo un esiguo aumento del 2,5% dei contributi SOSIA (cioè i contributi sanitari erogati dalla Regione in capo a ciascun ospite in base alla gravità della sua condizione di salute) per i primi due trimestri dello scorso anno, da richiedere in Regione. Qualcosa di non paragonabile con quanto dovuto affrontate dalle strutture nei mesi scorsi. Anzi, paradossalmente in alcune RSA che hanno chiesto di poter avere gratuitamente, come promesso, i tamponi rapidi sono invece arrivate le fatture dei fornitori. Sottolineiamo come il mancato introito di queste risorse rischi di riverberarsi negativamente sulle rette deli ospiti o sugli organici del personale e, comunque, mette in seria difficoltà i bilanci e quindi il funzionamento delle nostre strutture socio-assistenziali. Questo episodio pensiamo si possa annoverare tra i molti altri che hanno dimostrato un livello di inadeguatezza preoccupante della giunta nella gestione dell’emergenza sanitaria. In ogni caso, al di là delle polemiche, auspichiamo che vi si ponga rimedio al più presto.
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