Tre mega boiler imbarcati a Venezia
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14 Febbraio 2021 - Tre mega boiler imbarcati a Venezia VENEZIA – Tre mega boiler Plug & Play di alta ingegneria made in Italy, realizzate a Porto Marghera sono state imbarcate e spedite nella penisola arabica. Sono state prodotte da Macchi (divisione della Sofinter spa con headquarter a Gallarate e con altre unità produttive in Italia e in Europa). Tre gioielli dell’ingegneria e della meccanica, dal peso di 510 tonn. ciascuno e dalle dimensioni di 23.5 metri di lunghezza, 13.5 metri di larghezza e 16.5 metri di altezza destinati a far parte di un impianto Oil&Gas. https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - Da 5 anni la Macchi ha scelto di aprire un nuovo stabilimento in via Ramo dell’Azoto a Marghera in quanto le dimensioni ed il peso di questi prodotti richiedono un “assembly yard” in prossimità dell’area portuale per permettere, fatte tutte le verifiche del caso, di raggiungere il porto ed assicurarne l’imbarco. Tutte ragioni che hanno spinto la società a puntare su Porto Marghera come luogo ideale per investire: e l’investimento ha dato i suoi frutti, se si considera che dal 2016 ad oggi sono stati prodotti ed imbarcati a Marghera ben 35 boiler, di cui 24 con modularizzazione Plug & Play. Ma non solo. A Marghera operano anche altre due eccellenze di livello europeo e globale, partner ideali per realizzare operazioni straordinarie come questa: si tratta della Fagioli, azienda leader per i servizi in questo settore – non da ultimo, la partecipazione alla ricostruzione del ponte di Genova – e del terminal Multi Service specializzato e riconosciuto a livello internazionale nella movimentazione dei project cargo da più di 20 anni terminal di riferimento per il general – project cargo per il Nord Italia. La Fagioli, che ha una sua base operativa anche a Marghera, negli ultimi anni ha eseguito a Venezia una rilevante quantità di movimentazioni eccezionali, sia per il trasporto che per il sollevamento. Tutto questo grazie all’utilizzo di mezzi altamente tecnologici di ultima generazione con capacità di trasporto e di sollevamento praticamente illimitate, e di un’ingegneria interna che si occupa di trovare le soluzioni operative più adatte e in totale sicurezza. A questo si aggiunge un servizio fluviale di chiatte di proprietà per il trasporto di carichi eccezionali via fiume da Cremona e da Mantova direttamente al porto di Venezia. Il terminal Multi Service, d’altra parte, ha un’expertise riconosciuta per la spedizione di moduli di rilevanti dimensioni a Porto Marghera, in partnership con Baker Hughes/Nuovo Pignone per i progetti Gorgon, Zadco, Tco Tengizchevronoil e Block/Calcasieu. In questa specifica spedizione segue tutte le fasi propedeutiche ed operative per permettere l’imbarco dei 3 super moduli di Macchi tramite i mezzi speciali della Fagioli , peraltro garantendo uno speciale accesso al terminal che consente ai pezzi oversize di transitare verso la banchina. https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - Il personale specializzato nella difficile manipolazione del project cargo gestito secondo i criteri di fungibilità, mobilità ed aggiornamento professionale oltre alle moderne attrezzature e ai suoi mezzi impiegati (gru da 100/200 ton con tecnologia 4.0) rendono la società un terminal portuale concorrenziale altamente competitivo, collocandolo leader nel settore con pari dignità degli altri terminal nord europei . Tutta l’operazione di preparazione all’imbarco è in corso da settimane: la nave speciale sud coreana DongBang Giant è infatti giunta a Venezia settimane fa, per essere adeguatamente attrezzata a imbarcare e trasportare in sicurezza i mega carichi. https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - Imbarchi straordinari al terminal Lorenzini LIVORNO – Sono stati imbarcati due importanti colli straordinari arrivati al terminal Lorenzini da Firenze con un convoglio di 75 metri di lunghezza. La spedizione proveniente dalla Nuovo Pignone è frutto di una partnership consolidata con la Lorenzini & C. Il primo collo del peso di 160 tonnellate ed il secondo di 180 tonnellate, per un volume totale superiore ai 6000 metri cubi, sono stati imbarcati sulla nave “Imke”. La complessa operazione, portata a termine con successo grazie all’esperienza e la professionalità del personale coinvolto, testimonia l ’ottima collaborazione tra il terminal e lo spedizioniere della merce. Al termine dell’imbarco, Daniele Grifoni, amministratore delegato del terminal ha dichiarato: “Esprimo soddisfazione e sottolineo la qualità dei servizi per la merce varia che l’azienda ha espresso nel passato ed esprime, con continuità, da anni. Questo, di fatto, è dovuto alla grande professionalità del personale del terminal e conferma la continuità aziendale in questo settore che è strategico per l’azienda, per per il porto in cui operiamo e per il retro porto”. https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - Piombino: firmati due protocolli per il futuro del porto PIOMBINO – Sono due i protocolli di intesa che sono stati firmati ieri al Comune di Piombino. Il primo, quello tra la Regione Toscana, il Comune, l’AdSp del mar Tirreno settentrionale e la Nuovo Pignone che interessano il nuovo insediamento nell’area darsena nord, l’altro tra gli enti e la Piombino industrie marittime. “Con orgoglio e convinzione abbiamo investito sulla costa -ha detto il https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - presidente della Regione Enrico Rossi- perchè il problema della Toscana è proprio quello di far crescere la costa”. Il presidente ha anche annunciato l’arrivo di una lettera che annuncia che Anas darà avvio alla progettazione esecutiva della bretella 398. Il presidente Stefano Corsini, prendendo la parola ha sottolineato come il porto di Piombino rappresenti il nodo logistico dell’Italia del Sud e il collegamento con l’Adriatico. Nelle interviste video i commenti alla giornata dei vari intervenuti. https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - Bari: progetto in Cile della Nuovo Pignone BARI – Nuovo Pignone, società del gruppo Baker Hughes, GE company (Bhge), farà partire da Bari un importante ordine destinato al Cile, confermando così il porto di Bari come snodo intermodale strategico e funzionale al florido comparto della grande industria che opera nell’area. “La spedizione dei macchinari – spiega Enrico Mangialardo, general manager Bhge Nuovo Pignone- è composta da due lotti, il primo dei quali partito da Bari pochi giorni fa e costituito da 10 skid pompa per un totale di 300 tonnellate, mentre il secondo lotto, previsto in partenza entro inizio Agosto, composto da 16 casse contenenti pompe centrifughe complete di motori e centraline di lubrificazione per un totale di oltre 400 tonnellate.” “La commessa -continua- è finalizzata ad unirsi al progetto iniziato nel 2014 per la costruzione delle stazioni di pompaggio per un acquedotto lungo circa 200 chilometri, realizzato per una grande azienda mineraria cilena.” “La vitalità e la capacità competitiva della nostra grande industria vengono servite e alimentate dalla funzionalità infrastrutturale dei nostri scali portuali” commenta il presidente dell’AdSp MAM Ugo Patroni Griffi. “Uno scambio di sinergie proficuo che rinvigorisce l’economia di tutto il territorio. Anche questo imbarco, così come quelli precedentemente effettuati da Bhge Nuovo Pignone, contribuisce notevolmente a dare ulteriore slancio ai traffici commerciali portuali. C’è da aggiungere che quando un’azienda leader come questa utilizza più volte lo scalo per operazioni commerciali rilevanti, l’immagine del porto ne risulta indubbiamente rafforzata. Peraltro, come è noto, la presenza manifatturiera del gruppo General Electric in Puglia non è costituita solo da Bhge Nuovo Pignone di Bari ma anche dalla grande fabbrica di GE Avio Aero di Brindisi, anch’esso un sito di eccellenza mondiale per la costruzione e manutenzione di motori aerei e marini” conclude il presidente. Non è la prima volta che l’azienda metalmeccanica utilizza il porto di Bari per esportare all’estero le proprie produzioni. Tra le movimentazioni più importanti, si ricorda quella avvenuta nel 2016 quando un carico di 297 tonnellate costituito da sei pompe centrifughe, più ausiliari standard Api https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - 610, costruite da Bhge Nuovo Pignone, furono destinate a una nuova raffineria in Kuwait, per la produzione di carburanti green. Mentre nel 2015 inoltre, lo stabilimento barese fornì poco più di 30 pompe destinate a sollevare elevate quantità di acqua dal livello del mare sino a circa tremila metri di altezza nelle miniere di rame del Cile; in questo specifico segmento, oltre che nelle produzioni “su misura” per raffinerie e petrolchimici, il sito di Bari vanta una notevole specializzazione. https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - L’insediamento di ”Bhge – Nuovo Pignone” a Piombino PIOMBINO – Completare, nel più breve tempo possibile, le opere in corso di realizzazione e la progettazione delle opere restanti nell’area della darsena Nord e consentire così l’insediamento di assemblaggio moduli industriali di Nuovo Pignone, società del gruppo Baker Hughes, a GE company (BHGE), nel porto di Piombino. È questo l’obiettivo dell’accordo procedimentale firmato a Firenze alla presenza del presidente della Regione, Enrico Rossi, dal presidente dell’Autorità di Sistema portuale del mar Tirreno settentrionale, Stefano Corsini, e da Massimo Messeri, numero uno di Nuovo Pignone fino allo scorso 31 Marzo, accompagnato dal neo presidente Michele Stangarone. Assemblaggio e collaudo di grandi moduli industriali per la compressione del gas o la produzione di energia elettrica: sono queste le attività che Nuovo Pignone intende svolgere nello scalo piombinese e per sviluppare le quali sono state avviate nei mesi scorsi le opere di completa infrastrutturazione dell’area e di completamento della viabilità di accesso alla darsena Nord. In particolare, sono in corso di svolgimento le attività di consolidamento di 200 mila metri quadri di piazzale operativo della banchina interna della darsena Nord, mentre le attività di realizzazione dei sotto servizi e realizzazione dei piazzali sono in fase di progettazione esecutiva (l’affidamento dei lavori è previsto entro il 2018). Con l’accordo BHGE si impegna ad avviare a proprio carico le attività di progettazione esecutiva dei sotto servizi e delle platee per assemblaggio e collaudo dei moduli industriali. L’Authority penserà alla progettazione delle restanti opere e alla realizzazione entro il 2019. Nuovo Pignone si impegna inoltre ad investire una somma di 20milioni di euro nel triennio 2018- 2020 finalizzata anche alla realizzazione di infrastrutture per la logistica tra cui un magazzino coperto di 14 mila mq. L’Autorità di Sistema garantirà inoltre a Nuovo Pignone la collaborazione necessaria all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione del piano industriale. https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - “Quello sottoscritto oggi è un accordo di vitale importanza per lo sviluppo del porto di Piombino, che consolida la volontà comune delle parti in causa ad affrontare insieme le sfide che abbiamo davanti” ha commentato il presidente Stefano Corsini. “Ci proponiamo così il rilancio economico dell’area in un contesto di business internazionale, smentendo nei fatti i pregiudizi sull’incertezza regolatoria che spesso frena gli investimenti stranieri”. “BHGE-Nuovo Pignone aveva da tempo manifestato il proprio interesse a investire nell’area portuale di Piombino con un cantiere di assemblaggio di moduli industriali, che vediamo come una valida opportunità in vista di una crescente domanda di questo tipo di soluzioni. Questo insediamento è in supporto e complementare al cantiere di Avenza – ha dichiarato il presidente uscente di Nuovo Pignone Massimo Messeri- Questo accordo quindi è un ulteriore passo che va nella direzione tracciata tempo fa. ” “L’accordo firmato tra l’Autorità portuale di sistema e BHGE – commenta il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato grazie al lavoro congiunto tra professionalità del personale di Piombino dell’Autorità stessa ed i tecnici di BHGE. Il porto di Piombino ha infatti attratto l’interesse del principale investitore estero in Toscana (ed uno dei più importanti in Italia) per le sue nuove caratteristiche infrastrutturali (nuova diga foranea, nuove banchine, fondali a -20mt, nuovi piazzali attrezzati), rese possibili anche dall’azione sinergica del Commissario straordinario per i lavori al porto di Piombino attivato a seguito del primo accordo di programma del 2013. Tutte opere che hanno visto investire Regione Toscana più di 200 milioni e che risulteranno determinanti anche per le future necessità del Gruppo Jindal e di altri attori nel campo della logistica, così come ci auguriamo anche per attività di refitting e carpenteria navale”. https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - A Piombino un’area per la logistica industriale PIOMBINO – Baker Hughes GE company (Bhge) – Nuovo Pignone. C’è il parere favorevole del Comitato tecnico amministrativo al progetto dei lavori di infrastrutturazione per la realizzazione di un’area per la logistica industriale del porto di Piombino. Il via libera del ”Cta”, organo del Provveditorato Interregionale alle Opere pubbliche Toscana-Marche-Umbria, con funzioni consultive per opere il cui ammontare è inferiore a 50 milioni di euro, è uno step importante, che consente all’Autorità di Sistema di procedere con la predisposizione del progetto esecutivo e del successivo bando di gara. Gli interventi si estendono su una superficie di circa 200 mila metri quadri e consistono nella completa infrastrutturazione dell’area e nel completamento della viabilità di accesso alle aree della Darsena Nord. I lavori sono https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - finalizzati alla realizzazione di un’area attrezzata da destinare alla logistica industriale. Tra le opere previste, il completamento della viabilità di accesso alla Darsena Nord in prosecuzione della nuova strada di ingresso al porto (stralcio SS 398 dello svincolo Gagno-Terre Rosse); la posa in opera delle reti di distribuzione dei servizi interni all’area e delle reti di servizi necessari per lo svolgimento delle attività industriali; l’allestimento della rete anti incendio, la realizzazione delle strutture di fondazione dei manufatti principali da realizzare nell’area e la sistemazione a verde della striscia di terreno che costeggia l’area di intervento. Il progetto è diviso in due fasi, in una prima fase verranno realizzati lavori che comprendono tutte le opere, servizi ed impianti che interessano la porzione occidentale dell’area di recupero al mare e il primo settore della vasca impermeabile per una superficie di 150 mila metri quadrati, mentre nella seconda verranno realizzati gli stessi lavori per la rimanente porzione: 48 mila metri quadrati. Successivamente, il tempo stimato per realizzare tutte e due le fasi è di un anno e mezzo. Il costo vivo delle opere è di circa 40 milioni di euro. Con questi interventi sarà possibile dare sostanza all’insediamento di Bhge – Nuovo Pignone nel porto di Piombino. Procedere speditamente: è questa la priorità per il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini. Programma Galileo, soddisfazione del presidente Rossi FIRENZE – Una notevole soddisfazione per il più grande investimento mai fatto da un’impresa in Toscana: 600 milioni di euro che sono in parte già impiegati e in parte nei programmi di Nuovo Pignone. L’ha espressa il presidente della Regione Toscana a margine della firma che ha apposto insieme al ministro dello sviluppo economico sull’addendum all’Accordo di programma, con cui si finanzia con ulteriori 65 milioni euro, https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - in aggiunta ai precedenti 120, il programma Galileo che si pone l’obiettivo di creare in Toscana un centro di eccellenza mondiale per lo sviluppo di turbine e compressori oil & gas, concentrando in Italia tutte le fasi di progettazione e produzione. Il programma Galileo è stato presentato da Baker Hughes, una company di General electric che in Italia opera principalmente attraverso il Nuovo Pignone. Secondo il presidente si tratta di un progetto che sta funzionando, gli investimenti sono stati fatti, così come le assunzioni che l’accordo prevedeva. Baker Hughes GE conferma dunque la sua presenza in Toscana anche grazie al supporto, economico e non solo, che la Regione ha fornito ai suoi progetti di sviluppo. Ha poi osservato, ringraziandolo per questo, come nell’attuale ministero per lo sviluppo economico la Regione ha trovato un più sicuro e attento punto di riferimento e la sua azione azione ha rappresentato un punto di svolta nelle politiche industriali dell’esecutivo. Quanto alla ventilata ipotesi di una cessione del settore oil & gas da parte di Baker Hughes GE, il presidente della Regione ha detto di non essere preoccupato e di fidarsi delle rassicurazioni che sono state fornite e anche la firma di oggi fornisce un ulteriore motivo di conforto circa la conferma del volume di investimenti previsto in Toscana. In questa regione, che non è soltanto la terra delle bellezze artistiche, ma anche del manifatturiero, della ricerca e dell’innovazione, ha sede il maggiore centro mondiale di progettazione e realizzazione delle turbine per l’oil & gas ed è per ”Bhge” la prima nel mondo in questo settore, un risultato non scontato che pone buone basi anche per futuri sviluppi e mostra la capacità di trattenere sul proprio territorio le imprese multinazionali come ”Bhge”. Accordo da 200 mln per General Electric ROMA – La Regione Toscana ha firmato ieri a Roma con il ministero dello https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - Sviluppo economico, l’accordo per il “programma Galileo” che finanzia con 120 milioni di euro la ricerca e lo sviluppo che General Electric Oil&Gas realizzerà attraverso la controllata Nuovo Pignone nel settore delle turbine a gas. L’azienda potrà così attivare una prima tranche di investimenti per complessivi 200 milioni di euro. A firmarlo sono stati il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, alla presenza di Massimo Messeri presidente di Nuovo Pignone. Il programma Galileo prevede lo sviluppo in Italia di turbomacchine innovative (turbine a gas e compressori centrifughi) con una potenza compresa tra 5 e 65 MW e di tecnologie di digitalizzazione per l’intero ciclo di vita dei prodotti, per ottimizzarne prestazioni e vita operativa. Si stima che da qui al 2020 saranno coinvolte nel progetto Galileo fino a 500 figure altamente qualificate, provenienti sia da GE Oil & Gas (circa 330), sia dal mondo accademico, della ricerca e delle Pmi (circa 170) nell’arco dei cinque anni del progetto (2016-2020). L’azienda, a partire dal 2012 e in vista anche dell’avvio del programma Galileo, ha incrementato il proprio organico di circa 150 nuovi assunti, due terzi dei quali in Toscana. La firma ha riguardato una parte del programma Galileo, cioè il cofinanziamento dei primi tre dei cinque progetti da 40 milioni ciascuno che ne costituiscono il totale. Il contributo pubblico concesso per i primi tre progetti è di 38,4 milioni di euro, 24 da parte del Mise e 14,4 dalla Regione Toscana. Si stima che la ricaduta di Galileo sull’indotto sarà pari a circa 640 milioni di euro, mentre l’azienda ha già annunciato investimenti complessivi fino a 400 milioni di euro, la metà dei quali prendono avvio dall’accordo siglato ieri. I primi tre progetti che hanno preso il via ieri si concentreranno sullo sviluppo di turbomacchine entro i 20 MW di potenza per il primo progetto, tra i 20 e i 40 MW per il secondo e oltre i 40 MW per il terzo. Gli altri due progetti, per complessivi 80 milioni di euro cofinanziati con 26 milioni di risorse pubbliche, dovrebbero partire nel 2017. Uno riguarderà la realizzazione di una nuova turbomacchina, l’altro è legato alla digitalizzazione. «In Toscana non abbiamo soltanto paesaggi splendidi, bellezze artistiche e buon vivere, ma ci sono anche ricerca, industria, produzione e lavoro: questo è il nostro sforzo e la firma di stamani ne è la testimonianza», ha commentato Enrico Rossi. «Grazie a questa nuova iniziativa, la Toscana diventa il cuore della https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - produzione mondiale di turbine e compressori, venduti in tutto il mondo e prodotti qui da noi. La triplice presenza di GE, a Firenze, Massa Carrara e a Piombino significa molto in termini di occupazione di qualità e di capacità produttiva. Con la firma di oggi si compie un passo importante, direi decisivo, in questa direzione». Il ministro Carlo Calenda dal canto suo ha osservato che «il lavoro fatto con la Toscana è il modello di ciò che si dovrebbe fare in tutte le Regioni, un lavoro di squadra al quale hanno dato un buon contributo anche le strutture tecniche. È il modello con il quale stiamo cercando di lavorare per un’industria 4.0». I progetti di formazione con Pmi porteranno ad inizio 2017 ulteriori 90 assunzioni e il futuro insediamento di nuove attività nel porto di Piombino. Sace: margini crescita per export Toscana FIRENZE – L’export toscano vanta «ampi margini di crescita al di fuori delle destinazioni attualmente più battute». E’ quanto afferma Sace in un suo focus dedicato a rischi e opportunità per l’impresa regionale, presentato in occasione del convegno “L’export toscano alla prova dei nuovi rischi globali”, a Firenze. Le aree che per Sace possono rivelarsi interessanti sono Medio Oriente (Arabia Saudita, Emirati Arabi e, in prospettiva, Iran) e Asia (India, Cina e Thailandia), ma anche Paesi come Kenya e Repubblica Ceca. Mentre le destinazioni di riferimento per l’export toscano ora sono i mercati avanzati (Usa ed Europa in primis), la Mappa dei Rischi di Sace segnala infatti «importanti margini di crescita verso un paniere diversificato di mercati emergenti, con profili di rischio certamente non trascurabili, che possono tuttavia essere affrontati con successo e profitto, puntando su coperture specifiche e un approccio strategico». Tra le destinazioni più rischiose per il 2016 si evidenziano invece Algeria, Turchia, Brasile, Bulgaria, Grecia e Russia. Per aumentare la capacità di esportare delle imprese di Firenze e della https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - Toscana «la sfida si pone sulla capacità di fare sistema, di aggregarsi, di entrare in filiere, di fare reti di imprese, perché è questo quello che esigono i mercati internazionali», ha detto Massimo Messeri, presidente di Confindustria Firenze, parlando coi giornalisti a margine del convegno. «Le competenze, le eccellenze, la qualità dei nostri prodotti non mancano», ha spiegato Messeri, secondo cui «la sfida globale è quella legata alla frammentazione dell’industria, nostro punto di debolezza: noi abbiamo sopratutto una situazione di piccole e medie industrie che non raggiungono, normalmente, i 50 addetti, e questa non è la dimensione ideale per affrontare i mercati internazionali». Secondo Messeri, presidente anche di Nuovo Pignone (Ge Oil&Gas), «i dati sull’export toscano sono indubbiamente positivi: la Toscana è una regione che è riuscita a passare attraverso gli anni della crisi marcando un + 21% di export che non è poco vista la crisi che ha colpito la nazione, e comunque più del doppio della crescita a livello nazionale. Questo è stato trainato dal fatto che la Toscana è un hub manifatturiero marcatamente Made in Italy e questo è un dato importante per essere apprezzati sui mercati internazionali». Alla domanda se la capacità di esportare sia davvero più forte a Firenze rispetto ad altre zone della Toscana, Messeri ha risposto che «ci sono la farmaceutica, la meccanica, che non sono necessariamente a Firenze. Se mi metto il cappello di Ge Oil&Gas, come presidente di Nuovo Pignone, dico che abbiamo industrializzato un pezzo di costa. Da lì partono molti manufatti per i mercati mondiali, e lì si fattura, quindi anche questo è un esempio di internazionalizzazione». Durante il convegno, l’amministratore delegato di Sace, Alessandro Castellano, ha ricordato: «Solo nell’ultimo anno abbiamo seguito oltre mille aziende toscane, in prevalenza Pmi, nei loro piani di crescita internazionale, con più di un miliardo di operazioni di export assicurate e investimenti garantiti». Castellano, nel suo intervento ha inoltre sottolineato come la società da lui guidata possa in prospettiva operare ancora di più con le imprese toscane, «che in totale realizzano 32 miliardi di esportazioni», lodando il loro lavoro: «esportare e crescere in mercati nuovi, in un mondo ad alto rischio, è una sfida complessa, ma all’altezza di questo territorio fatto di arte e bellezza, ma anche di manifattura, spirito d’impresa e innovazione». https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
14 Febbraio 2021 - Nuovo Pignone Avenza: accordo occupazione FIRENZE – Un protocollo d’intesa per dare piena realizzazione al polo industriale del Nuovo Pignone ad Avenza, e quindi per contribuire in maniera incisiva al rilancio dell’economia e dell’occupazione nell’area di Massa Carrara, sarà sottoscritto oggi nella sede della presidenza della Regione, a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. L’accordo sarà siglato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (nella foto), dal presidente di Nuovo Pignone Massimo Messeri, dal presidente della Provincia di Massa-Carrara Narciso Buffoni, dai sindaci di Massa, Alessandro Volpi, e di Carrara, Angelo Zubbani, e dal presidente del Consorzio Toscana costruzioni Mauro Angelucci. https://www.messaggeromarittimo.it/tag/nuovo-pignone/ | 14 Febbraio 2021 -
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