Piano dell'offerta Formativa I.C. " Don Milani" FE 2016-2019
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Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO “DON LORENZO MILANI” - FERRARA Scuola dell’ Infanzia di Quartesana Sede: Scuole Primarie: D. Milani – Pontegradella – Baura – Via Pacinotti, 48 – 44123 Ferrara Villanova – “B. Ciari” Cocomaro di Cona – Quartesana Tel. 0532/62214 – Fax 0532-742629 Scuola Secondaria di 1° grado di Baura e succ. di Cona e mail : feic807008@ istruzione.it – c.f. 9307618038 Spesso gli amici mi chiedono come faccio a far scuola. […] Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare scuola, ma solo di come bisogna essere per poter fare scuola.[…] E allora il maestro deve essere per quanto può, profeta, scrutare i “segni dei tempi”, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani e che noi vediamo solo in modo confuso. (Don Lorenzo Milani) LA DIRIGENTE SCOLASTICA Prof.ssa Daniela Veloccia AGGIORNATO nell’ottobre 2017 2
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 Indice Premessa 4 Atto d’Indirizzo 5 L’Istituto si presenta 7 Intercultura- Alunni adottati- Istruzione domiciliare 8 Rapporti con Enti e Istituzioni 9 Tabella delle collaborazioni 10 Le scelte educative: mission e vision dell’Istituto 12 La continuità 13 Eguaglianza e pari opportunità 13 La costruzione del curricolo 14 Scelte organizzative 15 La formazione del personale 16 I percorsi formativi 17 Piano nazionale scuola digitale 18 Il patto formativo 19 La valutazione degli apprendimenti e del comportamento 20 RAV e Autovalutazione 28 Modello organizzativo dell’Istituto 29 Organismi gestionali e Organigramma 29 Gruppi di progetto e Commissioni d’Istituto 32 Il funzionigramma 34 Il personale amministrativo 38 I collaboratori scolastici 41 La comunicazione 42 Il Sito WEB 43 Le scuola dell’Istituto. Servizi – orari-strutture 44 L’arricchimento dell’offerta Formativa: i progetti integrazione-continuità- 54 offerta formativa I progetti in rete 61 Fabbisogno di personale 63 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali 71 Allegati • Piano di Miglioramento (PDM) • Rapporto di Autovalutazione (RAV) • Piano annuale per l’inclusione • Protocollo per l’inclusione • Protocollo integrazione alunni stranieri • Linee di indirizzo Piano Triennale Formazione Docenti • Piano Triennale PNSD di Istituto • Patto educativo di corresponsabilità • Regolamento di disciplina della Secondaria di I Grado • Consiglio orientativo- Secondaria • Documento di passaggio Infanzia/Primaria • Scheda tecnica progetti 3
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 PREMESSA Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. Ogni istituzione scolastica lo predispone con la partecipazione di tutte le sue componenti, è rivedibile annualmente, è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa , relativo all’Istituto Comprensivo “Don Milani” elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e amministrazione definiti dal dirigente con proprio atto d’indirizzo è stato approvato con delibera del Collegio n. 7 del 15/01/2016. Nell’anno scolastico 2016/17 si è reso necessario riorganizzarne la struttura, inserendovi sia l’area dei principi e dei valori fondamentali che caratterizzano l’Istituto, sia la descrizione dei plessi che lo costituiscono, in precedenza contenuti nel P.O.F., nonché un aggiornamento in relazione alle risorse professionali e all’area progettuale. Un ulteriore aggiornamento è stato effettuato ad ottobre 2017, al fine di inserire le nuove proposte formative, il nuovo PON Piano Digitale e le modifiche all’Organigramma e alla organizzazione del personale Nell’individuare gli obiettivi didattici ed educativi e le scelte metodologiche, il documento tiene conto: - dei traguardi per lo sviluppo delle competenze aggiornati alle più recenti Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012; - delle peculiarità del contesto territoriale considerate in termini di risorse e di bisogni formativi rilevati. L’iter progettuale che ha condotto all’elaborazione del P.T.O.F. nell’Istituto Comprensivo Statale “Don Milani” di Ferrara si è concretizzato attraverso le seguenti fasi: - analisi dei bisogni formativi e individuazione delle priorità emerse dal RAV; - individuazione delle risorse e dei legami tra la scuola e il territorio; - definizione di un Piano di Miglioramento; - definizione dei tempi e delle modalità di realizzazione delle azioni; - definizione degli strumenti per la misurazione e il controllo sul processo e sugli esiti. La dimensione triennale del PTOF rende necessario mantenere due piani di lavoro tra loro intrecciati. L’uno è destinato ad illustrare l’offerta formativa a breve termine e, in un certo senso, alla fotografia dell’esistente. L’altro è orientato a disegnare lo scenario futuro, l’identità dell’istituto auspicata al termine del triennio di riferimento, i processi di miglioramento continuo che si intendono realizzare. Se il primo comunica alle famiglie e agli allievi lo status dell’istituto scolastico, i servizi attivi, le linee pedagogiche e formative che si è scelto di adottare, il secondo ha natura spiccatamente processuale, è una anticipazione dei traguardi che si vogliono raggiungere, è una proiezione verso il futuro per disegnare un possibile scenario al termine del triennio 4
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 La caratteristiche del PTOF triennale deve essere la fattibilità, il suo innestarsi nella situazione contestuale, tenendo presente le risorse economiche e professionali che potranno essere disponibili. Esso è dunque un documento dinamico, che definisce un orientamento e una direzione e disegna un percorso evolutivo dell’istituzione scolastica. La redazione del PTOF 2016/2019 si caratterizza per tratti di forte coerenza sia all’impianto formativo in essere (esigenze che emergono dal territorio, bisogni formativi degli alunni, traguardi definiti dalle Indicazioni Nazionali) sia ai documenti di analisi e di monitoraggio disponibili . L’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV) e del conseguente Piano di Miglioramento (PdM) hanno costituito elementi rilevanti ai quali si è continuamente guardato. Il PTOF E’ stato elaborato, ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio Atto (Prot. n. 3999/B18 dell’11 ottobre 2015) poi aggiornato con Atto ( prot. N. 3490/B18 del 10 ottobre 2016 ) di seguito riportato. Pertanto il documento contiene dati riferiti all’a.s. 2015/16 che hanno motivato la sua stesura, nonché il loro aggiornamento sulla base del contesto attuale. ATTO D’INDIRIZZO Con l’Atto di indirizzo n.3490/B18 del 10 ottobre 2016, il Dirigente scolastico ha dato disposizioni per la revisione del PTOF 2016/19, stabilendo di perseguire l’aggiornamento: • dei dati relativi all’Istituto, all’organigramma e al funzionigramma; • del Piano delle attività approvato dal Collegio dei Docenti ed articolato per ordine di scuola e per plesso; • dei Progetti che verranno realizzati nel presente anno scolastico, tenuto conto delle risorse professionali e materiali di cui l’Istituto dispone; • del Piano di Formazione redatto dalla funzione strumentale “Formazione triennale del personale docente”; • del Piano annuale per l’inclusione approvato dal Collegio dei docenti. • Elaborazione del Piano triennale per l’attuazione del NSD Vengono confermati i seguenti ambiti di intervento, già definiti con l’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico dell’11 ottobre 2015: Successo formativo ed inclusione Potenziare le attività di integrazione individuando , sulla base del Piano per l’inclusione approvato annualmente dal Collegio dei docenti, le aree e gli interventi di personalizzazione dei percorsi formativi nell’ambito di un processo di inclusione degli alunni che coinvolga l’intero istituto in un unico indirizzo educativo. Autovalutazione di istituto Perseguire gli obiettivi di miglioramento indicati nel RAV. Implementare il sistema di autovalutazione di istituto con la raccolta e l’elaborazione di dati utili all’analisi della qualità del servizio scolastico ai fini del miglioramento. 5
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 Curricolo verticale Proseguire nello sviluppo di una verticalità per aree e nella pratica di azioni didattiche di continuità nella logica dell’Istituto Comprensivo. Dotazioni strumentali e innovazioni tecnologiche Sviluppare attività didattiche e formative connesse con l’utilizzo sistematico delle tecnologie a livello individuale e laboratoriale, con potenziamento della dotazione tecnologica dell’Istituto per la creazione di ambienti di apprendimento che stimolino le competenze trasversali degli alunni. Supportare l’innovazione tecnologica con azioni mirate. Area del curricolo. Completare la pianificazione curricolare con messa a punto di prove di verifica comuni, anche in ordine alle competenze trasversali di cittadinanza e digitali, per una piena e consapevole adozione del Nuovo certificato delle competenze. Continuità e orientamento. Rafforzare le procedure e gli strumenti per la continuità e l’orientamento, collegandoli maggiormente alla programmazione didattica da svolgersi anche in orario extracurricolare. Sicurezza. Aumentare la conoscenza delle procedure e dei comportamenti da tenere in caso di emergenza e dei temi inerenti la sicurezza nel luogo di lavoro. Prevedere un piano di formazione degli alunni per sensibilizzarli al rispetto delle regole sulla sicurezza. Attuare correttamente i piani di vigilanza con il coinvolgimento di tutto il personale. Collaborare con l’ Ente locale per una continua manutenzione e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Comunicazione. Migliorare la comunicazione scuola famiglia, aumentando la trasparenza e la possibilità di accesso ad informazioni e materiali prodotti dall’Istituto, attraverso il sito web. Snellire le modalità di comunicazione interna tra i plessi utilizzando tutte le potenzialità del sito, in particolare l’Albo on line, Amministrazione trasparente, modulistica a disposizione, diffusioni circolari, area riservata al personale. Ampliamento dell’offerta formativa. Elaborare progetti riconducibili alle aree di miglioramento e alle priorità collegate alla programmazione didattica e alle aree di potenziamento dell’organico dell’autonomia; Formazione. Definire proposte di formazione collegate alle aree di priorità, in particolare l’approfondimento del tema della valutazione, lo sviluppo della didattica per competenze nel lavoro quotidiano all’interno delle classi. Definire un piano di formazione anche per il personale ATA, tenendo conto dei principali adempimenti richiesti nella gestione del personale; Organico dell’autonomia. Richiedere il fabbisogno che costituirà l’organico dell’autonomia, tenendo conto dei campi di potenziamento chiesti per l’anno scolastico 2015/16 e delle aree progettuali di Istituto, nonché degli ambiti di coordinamento e di supporto all’ attività didattica. Tenere presente le figure di sistema necessarie in un Istituto con 9 plessi ubicati in una vasta area territoriale ( Collaboratore vicario del Dirigente, referenti di plesso, coordinatori di classe, funzioni strumentali, coordinatori di dipartimento ecc..). Personale amministrativo Tecnico ed ausiliario. Determinare il fabbisogno per poter gestire efficacemente i servizi generali e amministrativi di questa Istituzione scolastica in coerenza con il Piano dell’Offerta formativa. 6
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 L’ISTITUTO SI PRESENTA Denominazione Istituto Comprensivo Statale “Don Milani” Codice meccanografico FEIC807008 Dirigente Scolastico Daniela Veloccia Sede Amministrativa Ferrara Indirizzo Via Pacinotti, 48 N. Telefonico e Fax 0532 62214 Fax 0532742629 E mail feic807008@istruzione.it Sito WEB scuoleonline.comune.fe.it Scuole dell’infanzia Infanzia Quartesana Scuole primarie Primaria Don Milani Primaria Bruno Ciari Primaria Quartesana Primaria Baura Primaria Pontegradella Primaria Villanova Scuole Secondarie di I° grado Secondaria Baura / Cona L'Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani“ di Ferrara, con sede presso l’omonima scuola, nasce nell’anno scolastico 2009/2010 in seguito all’attuazione del piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche della città. Riunisce sotto un’unica dirigenza nove plessi scolastici provenienti da cinque direzioni didattiche e da tre ordini di scuola differenti: Queste scuole sono ubicate in diversi centri urbani della zona est del Comune di Ferrara (Pontegradella, Baura, Villanova, Cona e Quartesana) ad eccezione del plesso “Don Milani“, sede di dirigenza, che si trova in un quartiere residenziale del Comune di Ferrara. Nell’ultimo decennio, il territorio delle scuole dell’Istituto ha visto una crescente e continua espansione abitativa, con il conseguente aumento di popolazione scolastica e di richiesta di tempo-scuola da parte delle nuove famiglie residenti. La popolazione scolastica è costituita da 43 alunni della scuola dell’Infanzia, da 705 della Scuola Primaria e da 287 della Secondaria di I grado per un totale di 1035 di cui 57 di origine straniera. Per quanto attiene alle buone pratiche d’integrazione degli alunni stranieri, il “Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri nella scuola” (in allegato ) , permette di applicare le indicazioni normative contenute nell’art. 45 del DPR n. 394 del 31/8/99. Il “Protocollo di Accoglienza” è uno strumento operativo che contiene principi, criteri e indicazioni sull’accoglienza e l’inserimento degli alunni stranieri, presentando le modalità con le quali affrontare e facilitare le procedure d’inclusione. Il documento impone all’Istituto un’attenta riflessione sui temi dell’accoglienza, dell’apprendimento di una seconda lingua e sul confronto tra culture diverse. 7
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 INTERCULTURA Nel nostro Istituto la percentuale di alunni stranieri è del 5,8% con questa distribuzione: SITUAZIONE ALUNNI STRANIERI A.S. 2016- 2017 TOT. ISCRITTI 1029 TOT. STRANIERI 58 PARI AL 5,6 % SITUAZIONE ALUNNI STRANIERI A.S. 2017- 2018 TOT. ISCRITTI 1041 TOT. STRANIERI 57 PARI AL 5,5 % SITUAZIONE ALUNNI STRANIERI A.S. 2016- 2017 TOT. ISCRITTI 1029 TOT. STRANIERI 58 PARI AL 5,6 % Protocollo d'intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate all'accoglienza ed inclusione degli alunni stranieri nelle scuole del Comune di Ferrara Oltre al Protocollo di accoglienza interno, ( in allegato) l’Istituto fa riferimento al documento "Protocollo d'intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate all'accoglienza ed inclusione degli alunni stranieri nelle scuole del Comune di Ferrara", sottoscritto in data 4 aprile 2017 con il coinvolgimento del Comune di Ferrara, dell'Ufficio VI Ambito Territoriale di Ferrara, delle Istituzioni Scolastiche di Ferrara. L’obiettivo del documento è quello di contribuire, attraverso una programmazione condivisa degli interventi e la messa in comune di tutte le risorse da parte di tutti i soggetti firmatari e far si che il nostro sistema scolastico sia sempre più in grado di assicurare accoglienza e integrazione e percorsi scolastici di qualità a tutti gli alunni: ● mettendo in condizione anche i bambini stranieri di apprendere la lingua italiana con supporti didattici adeguati ● prevenire la diffusione e il radicarsi di stereotipi e di contrastare il razzismo con proposte di educazione culturale. 8
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEI MINORI ADOTTATI Il nostro Istituto ha aderito ad un Protocollo di buone prassi per l’accoglienza di minori adottati, alla stesura del quale hanno partecipato diverse istituzioni del territorio. Il fine è quello di creare una rete di supporto, comunicazione e collaborazione fra scuola, famiglia, servizi preposti ed Enti autorizzati. La scuola, nell’ottica dell’accoglienza e inclusione, assume un atteggiamento di disponibilità all’ascolto dei bisogni e di continua collaborazione con la famiglia per garantire adeguate modalità d’inserimento e di integrazione, utilizzando risorse e strategie condivise e agevolando il dialogo, la relazione e la cooperazione fra tutte le parti coinvolte. Una figura referente è anche presente all’interno del gruppo G.L.I. d’Istituto. ISTRUZIONE DOMICILIARE L’istruzione domiciliare permette di garantire agli alunni, che si trovano nell’impossibilità di recarsi a Scuola per gravi motivi di salute, il diritto all’Istruzione e all’Educazione. . L’istruzione domiciliare è un servizio che le Istituzioni scolastiche devono organizzare per gli alunni, frequentanti scuole di ogni ordine e grado (esclusa la scuola dell’Infanzia), che siano stati ospedalizzati e che siano sottoposti a terapie tali da non permettere la frequenza delle lezioni per un periodo di almeno 30 giorni. L’istruzione domiciliare è gestita dall’Ufficio Scolastico Regionale competenti per ciascun territorio con il compito di valutare i progetti delle scuole e procedere poi all’eventuale stanziamento di risorse. L’iter per l’attivazione dei percorsi d’istruzione domiciliare si articola in diverse fasi: - richiesta da parte della famiglia, contestuale presentazione della certificazione medica e conseguente valutazione da parte dell’istituzione scolastica; - realizzazione, da parte della Scuola, di un progetto formativo per l’alunno, che indichi i docenti coinvolti e le ore di lezione previste; - approvazione del progetto da parte dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto e inserimento dello stesso nel PTOF; - presentazione del progetto, con certificazione medica allegata, all’USR competente; - valutazione ed eventuale approvazione del progetto, da parte dell’USR, con conseguente assegnazione di risorse. Nel corso dell’anno scolastico 2017-18 è stato avviato nel nostro Istituto un percorso di Istruzione domiciliare. RAPPORTI CON ENTI E ISTITUZIONI Nei limiti delle risorse pubbliche a disposizione, l’Istituto collabora attivamente con le Istituzioni locali per rispondere alle diverse esigenze di un territorio in pieno cambiamento, facendosi portatore di nuove istanze e mediatore tra queste e l’Ente Pubblico di riferimento: apertura della scuola fuori l’orario delle lezioni, rette della mensa scolastica, servizi di scuolabus, interventi a sostegno di alunni con disabilità, interventi d’integrazione per alunni e famiglie straniere, etc.. La collaborazione è tratto distintivo dell’Istituto: tutti i plessi, ciascuno con proprie specificità dovute alle richieste dell’utenza, collaborano con enti ed associazioni che operano sul territorio, aprendo ad attività extra-scolastiche, culturali, formative e ricreative. Questa collaborazione è arricchita dalla partecipazione attiva delle famiglie alla vita delle scuole: nei plessi sono presenti, infatti, i Comitati dei Genitori, (http://scuole.comune.fe.it/1620/comitati-genitori), organismi da considerarsi a tutti gli effetti associazioni, che con il loro contributo volontario e appassionato, partecipano in modo pieno e proficuo, facendosi promotori di iniziative che valorizzano il Progetto Educativo, condividono il piano dell’offerta formativa, esprimendo pareri, portando proposte e, spesso, forniscono un supporto concreto per la realizzazione dei progetti previsti. 9
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 Il loro l’impegno, non solo economico, negli ultimi anni ha portato risultati evidenti: il rifacimento del campo sportivo polivalente di Cona, il restyling delle aule, dei corridoi e degli spazi comuni delle scuole; l’acquisto di lavagne multimediali, attrezzature informatiche e arredi per giardino, piuttosto che l’allestimento di serre e orti didattici in più plessi dell’Istituto. Già dal 2015 l’Istituto in collaborazione con i Comitati genitori partecipa al progetto “ Scuola Bene Comune” che con un finanziamento del Comune mette all’opera gruppi di genitori per piccole manutenzioni nei plessi. Il nostro Istituto considera tutti i soggetti istituzionali , gli Enti locali, le Associazioni e le Agenzie con cui collabora e si confronta, quali interlocutori significativi e al fine di utilizzarne proficuamente competenze, disponibilità e professionalità promuove progetti in collaborazione. Fra queste la collaborazione con il Comune e in particolare con l’Assessorato alla cultura e all’Istruzione. Ogni anno i bambini iscritti alle prime classi hanno l’opportunità di visitare gli Uffici comunali e di porre all’Assessore e al Sindaco domande e interrogativi sul tema della cittadinanza . La collaborazione con il Comune è altresì attiva per i progetti relativi all’integrazione scolastica degli alunni con diagnosi, degli stranieri e nei casi di disagio psico-sociale, grazie all’apporto del servizio di educatori , mediatori culturali e linguistici. TABELLA DELLE COLLABORAZIONI ESTERNE Appare opportuno che per gli aspetti che attengono alle scelte culturali, alle professionalità, alle didattiche, l’atto di indirizzo sia frutto di una strategia di ascolto e possibile condivisione con la comunità scolastica. La legge 107 raccomanda di tenere conto di pareri e proposte di organismi e associazioni (genitori e studenti) e di promuovere rapporti con enti locali e le diverse “realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche” operanti nel territorio. L’Istituto ha costruito nel tempo una rete di collaborazioni con sinergie d’intenti per la valorizzazione e l’efficacia delle attività proposte. 10
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 Comune di Ferrara Laboratori didattici ed interventi nelle scuole a cura di musei, biblioteche, servizi come Città Comune di Copparo Bambina, Centro Idea, Centri per le Famiglie, Assessorato alla Pubblica Istruzione CTS - Le Ali, Promeco Assessorato alla Sanità AUSL Attività di educazione alla salute AVIS Circoscrizioni Servizi di pre-scuola, mense, trasporti AUSER Interventi di ripristino aree cortilive Associazioni culturali Cooperative sociali Coop Estense Attività di educazione al consumo Finanziamento progetti Scuole dell’infanzia private Comunità religiose Partecipazione a progetti inseriti nel POF e aperti al territorio Ente Palio Ferrara ( contrada S. Giovanni) Collaborazione con i docenti nelle attività e nei progetti di arricchimento dell’offerta formativa Associazioni e cooperative sociali: Acli Ladybug, (curricolari e extracurricolari) Camaleonte, Coop Solidarietà e Servizi, Oasi Servizi di post-scuola e dopo scuola Associazioni onlus e di volontariato: Dalla Terra alla Luna, Dharmic Clown, Agire Sociale-CSV Proposte e sostegno ad attività di integrazione Ferrara CONI Società sportive: Basket Bonfiglioli, Basket4Torri, Collaborazione con i docenti nelle attività e nei Cus Ferrara, New Sport Fity, J. Planet, 4Torri progetti di educazione motoria volley, Scuola Basket Ferrara, UISP, U.S. Frutteti Attività extracurricolari Autogestione di infra-post scuola, mense ed attività di doposcuola, collaborazione nella Comitati dei Genitori realizzazione delle iniziative dei plessi e dell’istituto Polizia Municipale Collaborazione con i docenti nelle attività e nei progetti di educazione stradale, di cittadinanza Polizia di Stato attiva, di prevenzione/sicurezza 11
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 Carabinieri E.R. compagnia di Ferrara Interventi di formazione e informazione Guardia di Finanza compagnia di Ferrara Protezione Civile Partecipazione e supporto iniziative organizzate dalle scuole Filarmonica “Giuseppe Verdi” Banda di Cona Hera CEA Collaborazione con i docenti nelle attività e nei progetti di educazione ambientale CIR Lipu Coldiretti Università degli Studi di Ferrara Università degli Studi di Bologna Attività di tirocinio e formazione Scuola sec. di II grado “G.Carducci” Ferrara LE SCELTE EDUCATIVE MISSION E VISION DELL’ISTITUTO Porre l’alunno al centro del processo educativo, attraverso una continua interazione tra scuola e famiglia, per favorire nei futuri cittadini d'Europa, un apprendimento attivo, critico ed efficace. Non c’è nulla che sia ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali “ (Don Lorenzo Milani) L’Istituto, nel promuovere e realizzare le proprie intenzioni pedagogiche e didattiche nella definizione del percorso educativo dell’individuo, cerca di inserirsi nel contesto e nelle governance territoriali, assumendosi responsabilità formative in continuità con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo e le Linee Guida Comunitarie sulla cittadinanza partecipata. La costruzione di un progetto formativo unitario, al contempo complesso e rilevante, deve necessariamente tenere conto di alcuni aspetti indispensabili per un traguardo culturalmente così elevato: • la continuità educativa e didattica. Educativa, per ciò che concerne la realizzazione degli interventi formativi rivolti alle alunne e agli alunni; didattica, nella costruzione di curricoli verticali sugli apprendimenti. La continuità diviene traguardo indispensabile nella definizione degli obiettivi didattici, delle scelte metodologiche, del percorso valutativo fissati dall’Istituto. 12
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 • Il conseguimento di una reale integrazione e uguaglianza delle opportunità, che parta da un’integrazione d’intenti, nel rispetto delle diversità e delle peculiarità di ciascun soggetto attivo nel contesto educativo. LA CONTINUITÀ Pensare e progettare un percorso formativo unitario mette necessariamente al centro della riflessione pedagogica il concetto di continuità educativa e didattica. In particolare il riferimento teorico ad uno sviluppo e ad una crescita dell’individuo da realizzarsi senza salti o lacune: ogni momento formativo deve essere legittimato da quello che lo ha preceduto, così da porsi come piattaforma su cui ricercare successive ipotesi educative, ricche di senso e di significato per un’autentica integrazione delle esperienze e degli apprendimenti. Occorre, quindi, puntare ad una continuità dell’esperienza, o meglio a quel principio caro a Dewey definito il “continuum sperimentale”: egli ha individuato nel concetto "continuità" il fattore discriminante per distinguere le esperienze che hanno un valore educativo e formativo da quelle che non lo hanno. E' la continuità dell'esperienza che sta alla base della formazione delle abitudini. Ogni esperienza "riceve qualcosa da quelle che l'hanno preceduta e modifica in qualche modo la qualità di quelle che seguiranno" (…). Il problema della continuità non è solo sul piano generale delle finalità dell'intero processo di formazione, ma su quello concreto e specifico dei nessi logici dei processi di apprendimento, poiché si apprende e si progredisce nella crescita solo se le nuove esperienze si inseriscono e trovano un legame con quello che già si sa e si sapeva fare. EGUAGLIANZA E PARI OPPORTUNITÀ Il primo comma dell'articolo 3 della nostra Carta Costituzionale tutela la persona, la sua dignità e, al contempo, stabilisce il principio generale di eguaglianza dei cittadini di fronte all'ordinamento, ponendo il divieto di discriminare in base a determinate situazioni o caratteristiche, quali il sesso, la razza, la lingua, la religione, le opinioni politiche, le condizioni personali e sociali. Questo vincolo inderogabile non deve soltanto essere inteso nel senso che tutte le norme di legge devono sempre indirizzarsi in modo eguale a tutti i cittadini, ma anche e soprattutto nel senso che l'individuazione delle "categorie" di soggetti cui ciascuna norma è destinata deve avvenire con criteri che evitino di trattare situazioni omogenee in modo differenziato, ovvero situazioni disomogenee in modo eguale. Quindi, a parità di condizioni, deve corrispondere un trattamento eguale ed a condizioni diverse un trattamento differenziato. Questo principio, sancito dalla Carta Costituzionale, è pienamente recepito dall’istituto Don Milani nel momento in cui declina e attua la norma generale, facendosi garante di eguaglianza e pari opportunità all’interno della sua organizzazione; la scuola si assume la responsabilità di differenziare la proposta formativa, offrendo ad ogni alunno la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, favorendo un percorso di costruzione della conoscenza, dell'autonomia e dell’identità personale. La scuola, inoltre, assume il ruolo di promotore socio-culturale, valorizzando le numerose opportunità formative e le risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, organismi privati, etc.). L’eguaglianza e la diversità delle opportunità non può trovare realizzazione senza un’attenzione costante ai temi dell’accoglienza e dell’integrazione. Anche in questo caso, il legislatore fissa i principi generali a cui potersi riferire: il secondo comma dell'articolo 3 della Carta Costituzionale è, infatti, la base dei diritti sociali garantiti dal nostro Paese: lo Stato ha, da un lato, il compito di assicurare le condizioni necessarie per il pieno 13
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 sviluppo della persona e per una partecipazione effettiva all'organizzazione politica, economica e sociale della società; dall'altro, ha il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscano ciò. Queste indicazioni generali si traducono, all’interno dell’istituzione scolastica, in scelte pedagogico-didattiche basate sull’accoglienza degli alunni e delle loro famiglie. È posta particolare attenzione, in fase d’ingresso e durante il percorso formativo, alle situazioni di disabilità, di svantaggio socio-economico, alla presenza di studenti stranieri e, a tutte quelle condizioni di disagio che creano differenze di fatto discriminanti e limitanti la vita dei singoli. L’istituto, inteso come l’intera comunità professionale, promuove processi di integrazione, di recupero delle situazioni di svantaggio, di riconoscimento e accettazione delle diversità, utilizzando la flessibilità e la personalizzazione degli interventi formativi nelle pratiche didattiche quotidiane, garantendo il riconoscimento dei progressi e la sperimentazione del successo personale. Nel conseguire accoglienza e integrazione, l’istituzione scolastica interagisce con i Servizi Sociali di riferimento e con gli Enti Locali territoriali, nella convinzione che solo dal confronto e dalla collaborazione fattiva possano nascere strategie e soluzioni alle diverse problematicità, da offrire a studenti e famiglie, nel pieno rispetto dei loro diritti e interessi. Tutti gli strumenti di programmazione metodologico-didattica previsti dalla normativa vigente in materia d’integrazione per gli alunni con disabilità e/o con disturbi specifici d’apprendimento (Profilo Dinamico Funzionale e Piano Educativo Individualizzato per alunni con certificazione di disabilità, Piano Didattico Personalizzato per alunni con disturbi specifici di apprendimento), sono redatti di concerto con le famiglie e i servizi educativi e riabilitativi del territorio. LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO “…finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.” (tratto dalle Finalità Generali delle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo) Il sistema scolastico e formativo del nostro paese si inserisce in contesti socio-culturali profondamente mutati in un tempo relativamente breve. L’apprendimento scolastico non è che una delle molteplici esperienze di formazione per bambini ed adolescenti, che si muovono in scenari educativi eterogenei e, a volte, contraddittori. La comunità professionale della scuola è chiamata al difficile compito di definire un percorso coerente e progressivo che, da un lato, fornisca alle nuove generazioni la capacità di ricercare il senso della conoscenza per ridurre le frammentazioni dei saperi; dall’altro, ponga al centro dell’azione educativa l’individuo in quanto tale, con i suoi bisogni, le sue inclinazioni, le sue diversità. Obiettivi generali diventano, quindi, non soltanto lo sviluppo di competenze “tecniche”, il passaggio dei saperi e dei linguaggi di base, ma principalmente la formazione della persona in senso globale, sul piano cognitivo, culturale e relazionale, in grado di aprirsi positivamente alle diversità e alle sfide future, capace di autonomia di pensiero e di senso critico. Coerentemente con le scelte organizzative dello Stato, che ha generalizzato sul territorio nazionale la presenza degli istituti comprensivi, le Indicazioni Nazionali si riferiscono ad uno studente che compie un itinerario scolastico di base all’interno di una scuola unitaria; inoltre, nelle Indicazioni, viene stabilito quale deve essere il profilo delle competenze dello studente a cui tendere al termine del primo ciclo di istruzione, profilo che diventa obiettivo generale del sistema formativo ed educativo italiano. La scuola deve, quindi, essere in grado di progettare un unico curricolo verticale, progressivo e continuo, che copra l’arco d’istruzione dai 3 anni ai 14 anni. 14
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 All’interno del curricolo, occorre tenere presente i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di I grado; contemporaneamente, però, è indispensabile costruire il cammino in continuità, avendo chiari i traguardi intermedi previsti a conclusione della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. In tal modo, la scuola potrà individuare obiettivi d’apprendimento, conoscenze e abilità, omogenei e progressivi, garantendo un percorso unitario per raggiungere i livelli di competenze prescritti. SCELTE ORGANIZZATIVE E’ in tale quadro concettuale anche per l’anno scolastico in corso, il Collegio dei Docenti dell’Istituto Don Milani ha delineato il percorso da seguire per dare coerenza al Progetto Educativo e realizzare il curricolo verticale d’Istituto confermando alcune scelte del passato che la Commissione Orari dell’Istituto ha declinato nei seguenti punti: La Commissione Orari, oltre ai compiti che gli sono stati affidati dal Collegio dei Docenti, per l’anno scolastico 2017-’18 si propone di raccogliere e tabulare i dati relativi alle complessità oraria dei singoli docenti per poter analizzare la situazione di Istituto e far proposte di miglioramento per il successivo anno scolastico ( numero di classi in cui lavora ogni insegnante, numero di “spezzati”, numero di pomeriggi, numero di mense...). Questo permetterebbe inoltre di controllare nel tempo il carico di lavoro di ogni insegnante, in modo tale da organizzare gli orari in maniera il più possibile equa. I criteri presentati al Collegio per la composizione degli orari sono: ● controllo del numero degli insegnanti assegnati in ogni classe in modo che non risulti eccessivo. ● equilibrio fra numero di mattine e di pomeriggi del docente in relazione ad una funzionale distribuzione delle materie. Di norma non più di tre pomeriggi settimanali. ● minor numero possibile di rientri (“orario spezzato”) Max n. 3 settimanali. ● assegnazione delle frazioni orarie di 15 o 30 minuti all’insegnante dell’ora precedente ( qualora esse si creino) ● utilizzo delle ore di compresenza dei docenti di posto comune sugli alunni con disabilità grave (da commissione integrazione) In caso di necessità di supplenza nel plesso, non devono essere utilizzate le ore di compresenza destinate ai casi gravi individuati dalla Commissione Integrazione. ● collocazione delle ore di compresenza durante i momenti di lezione ma non nei momenti di mensa o dopo mensa, a meno che non lo si ritenga indispensabile per la presenza di alunni con specifiche disabilità- ● collocazione delle ore di compresenza non in contemporaneità con l’ora di inglese o di religione. A parte lesituazioni in cui lo si ritenga necessario come sostegno per alunni con certificazione grave. ● flessibilità nella collocazione delle compresenze In modo che risulti funzionale ai bisogni della classe. ● rispetto dei limiti contrattuali per quanto riguarda l’orario max n.6 ore giornaliero dei docenti. L’orario della classe è prioritario rispetto all'orario individuale degli insegnanti. ● approvazione dell'orario a part time del docente da parte della dirigente Nel rispetto dei criteri sopraindicati. In caso di problemi personali dei docenti che risultino in contrasto con i criteri sopra definiti, questi dovranno essere motivati e documentati per iscritto epresentati alla Dirigente entro il 6/09/16. Inoltre attenzione particolare viene rivolta a: - rispettare orari minimi e massimi per ciascuna disciplina; - dedicare all’approfondimento della lingua italiana la 30esima ora di lezione della Scuola Sec. di I grado; - dedicare, nel rispetto della normativa vigente, le ore di attività alternativa alla Religione Cattolica previste 15
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 nelle Scuole dell’Istituto, ad attività didattiche/formative inerenti l’approfondimento dei valori fondamentali della convivenza civile e/o ad attività trasversali che favoriscano la reale integrazione dell’utenza. - proseguire un percorso di lingua inglese alla Scuola dell’Infanzia di Quartesana, dedicato alle bambine e ai bambini di 5 anni, tenuto da docenti dell’Istituto abilitati. In continuità con il passato e al fine di arricchire l’offerta formativa dell’Istituto, viene prolungato il tempo scuola di un terzo pomeriggio per la classe quarta a tempo modulare nel plesso Don Milani, con un’ora aggiuntiva di lingua inglese e l’approccio ad una seconda lingua comunitaria, il francese - la realizzazione di un terzo pomeriggio per le classi prima e seconda e terza a tempo modulare di Quartesana con il Progetto biennale di inglese e musica “Music Matters”, accreditato in base al D.M. n°8/2011 . - l’attivazione del progetto in collaborazione con Promeco che prevede la presenza di un operatore una volta alla settimana dedicato alle scuola secondaria con il compito di raccogliere i bisogni delle scuole in merito ad aspetti formativi, criticità presenti tra gli allievi, problematiche presenti nel dialogo tra famiglie e scuola. Nel nuovo anno scolastico la collaborazione continua come consulenza nel caso si presentino necessità. LA FORMAZIONE DEL PERSONALE Quando si parla di formazione degli insegnanti non ci si riferisce soltanto al percorso di studio intrapreso per poterlo diventare, ma alla necessità di avviare un percorso di formazione continua (lifelong learning) attraverso il quale assicurare qualità all’agire educativo e didattico degli insegnanti dentro la classe. La necessità della formazione in servizio si è fatta ancora più profonda oggi, in una società in cui si rendono necessarie all’individuo conoscenze e competenze che gli permettano di affrontare l’incertezza di una realtà che cambia continuamente e che molto probabilmente, chiederà ai nostri allievi di oggi, una volta adulti, di modificarsi più volte nel corso della loro vita professionale e lavorativa. Le competenze richieste a una professionalità docente di qualità sono articolate e complesse. L’insegnante: • deve appropriarsi dei saperi disciplinari e tenersi aggiornato rispetto alla loro evoluzione per poter scegliere quelli essenziali e tradurli in saperi scolastici; • deve essere in grado di coniugare la sua autonomia culturale e la sua soggettività con un progetto condiviso all’interno dell’Istituzione in cui opera; • deve padroneggiare le tecniche della trasmissione culturale, della comunicazione, della relazione educativa • deve riuscire ad adattare le proprie strategie comunicative alle caratteristiche degli allievi, tenendo conto della rilevanza che assumono le dinamiche relazionali ed affettive nei processi di apprendimento Questo tipo di professionalità richiede una “manutenzione” continua, perché i bambini e i ragazzi cambiano e bisogna affinare gli strumenti per conoscerli, capirli e per partire dai loro “stili” di apprendimento e dalle loro motivazioni; cambiano anche i saperi da proporre agli allievi, perché c’è un’ evoluzione incessante della ricerca e aumentano le attese della società nei confronti della scuola; cambiano, infine, le tecniche della comunicazione e della mediazione didattica, anche in relazione all’avvento di nuove tecnologie e strumenti sempre più sofisticati. Tutti i documenti sull’istruzione della Comunità europea, da Maastrich (1992) in poi, mettono in evidenza l’importanza e la necessità di una formazione in servizio che sia per tutta la vita e che consenta alla scuola di tenere il passo con la società che cambia. 16
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 Anche il Contratto di lavoro del personale della scuola (art. 61) afferma che la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale e quindi per il sostegno ai processi di innovazione in atto e al potenziamento dell’offerta formativa con particolare riguardo alla prevenzione dell’insuccesso scolastico e al recupero degli abbandoni. La formazione in servizio si realizza attraverso i canali formali, quali possono essere percorsi di ricerca-azione, corsi di aggiornamento, seminari, convegni, ecc. organizzati dalla scuola stessa, dall’Amministrazione o da Enti accreditati, ma anche informali quali giornali, mostre, cinema, concerti, partecipazione ad eventi di ampio respiro culturale. Essa deve cioè tradursi in una forma mentis, una tensione tesa al miglioramento che deve caratterizzare tutta la vita professionale. Le occasioni di aggiornamento a cui il personale può aderire vengono stabilite secondo un piano annuale o pluriennale, sono finanziate con risorse interne all’istituto e/o esterne ad esso, sono molteplici e promosse da soggetti diversificati: amministrazione, scuola, in rete con altre scuole, soggetti esterni accreditati. I PERCORSI FORMATIVI Le misure di accompagnamento all'introduzione delle Indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, DM n. 254 del 2012, hanno consentito, negli anni scolastici 2013/2014 e 2014/2015, di avviare iniziative di ricerca didattica, formazione e documentazione: il nostro Istituto ha aderito ad un Progetto in rete con la partecipazione di 6 docenti (Primaria e Secondaria), che si sono formati e dopo aver realizzato nelle loro classi micro esperienze di didattica per competenze, hanno costituito una Commissione col compito di coordinare la diffusione degli esiti e di promuovere l’innovazione, nell’Istituto. Nel primo anno il Collegio Docenti, in forma plenaria o con suddivisione in gruppi, ha approfondito la conoscenza delle Indicazioni Nazionali e ha revisionato le Progettazioni Curricolari e didattiche; il secondo anno, supportato anche dalla lectio magistralis di Franca Da Re, il Collegio si è occupato della didattica per competenze, lavorando attraverso dipartimenti verticali, sui compiti significativi che alcuni docenti hanno poi sperimentato nelle classi e che sono stati opportunamente documentati, condivisi e archiviati in un apposito spazio nel sito della scuola (http://scuole.comune.fe.it/2605/la-didattica-per-competenze). Azioni per l’anno scolastico 2015/16 La terza annualità della formazione prevista dalle "Misure" dovrà consentire l’approfondimento dei temi connessi alla valutazione e alla certificazione delle competenze con la sperimentazione dei nuovi modelli di certificazione “….Si intende, infatti, evitare il rischio che l'operazione di certificazione sia interpretata come semplice adempimento amministrativo, trasformandola invece in una occasione per rendere coerenti i momenti della progettazione, dell'azione didattica, della valutazione degli apprendimenti con il quadro pedagogico delle Indicazioni, ispirato non casualmente al tema delle competenze, che richiamano l'idea di un apprendimento significato di conoscenze, abilità, atteggiamenti capaci di contribuire ad una piena formazione della persona dell'allievo. Analogamente, si auspica che la nuova impostazione della "certificazione" possa contribuire ad arricchire le pratiche valutative correnti nelle scuole autonome (si indicano, a titolo esemplificativo: verifica degli apprendimenti, uso "intelligente" del voto, valutazioni periodiche, uso degli strumenti formali, accompagnamento alle prove d'esame, significato del testing, ecc.) orientandole verso una dimensione di valutazione autentica connessa alla promozione di tutte le caratteristiche della personalità degli allievi e dei loro talenti, piuttosto che richiamarsi ad una logica meramente classificatoria.” (C.M. n.3 del 2015). 17
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 In questa prospettiva il nostro Istituto, come indicato nel Piano della Formazione (v. allegato 4), oltre ad aderire alla prosecuzione del Progetto in rete con una rappresentanza dei propri docenti, ha organizzato una formazione interna sul tema della Valutazione e Certificazione, con il Collegio organizzato per Dipartimenti verticali e coordinato dagli insegnanti partecipanti alla formazione in rete e da altri costituiti in Commissione. Sono state previste due fasi di lavoro: tre incontri entro il primo quadrimestre, con l’obiettivo di individuare alcune linee guida d’istituto per la valutazione degli apprendimenti e del comportamento. Tre incontri nel secondo quadrimestre, con l’obiettivo di studiare il nuovo modello di Certificazione e individuare strumenti utili per la rilevazione e la valutazione delle competenze lungo il percorso, ai fini della Certificazione finale (quinta classe primaria, terza classe secondaria di I grado per i soli alunni che superano l'esame di Stato) Verranno individuate, inoltre, forme di informazione e divulgazione ai genitori, così come previsto dalla Circolare stessa e dalle linee guida che la accompagnano. Nell’anno 2016/17 il lavoro prosegue con la modalità di incontri in Dipartimenti per la costruzione di unità di apprendimento Per quanto concerne la formazione del personale ATA, nell’anno scolastico 2015/2016, verranno valutati, in base all’offerta formativa, gli aggiornamento più consoni alle problematiche in corso. Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale 2016/17 Il Piano Nazionale Scuola Digitale prevede tre grandi linee di attività: • miglioramento dotazioni hardware • attività didattiche • formazione insegnanti Ciascuna di queste mette in campo finanziamenti importanti, quasi tutti tramite bando di progetti che le scuole devono presentare. Inoltre, con nota 17791 del 19 novembre, è stato disposto che ogni scuola dovrà individuare entro il 10 dicembre un “animatore digitale”, incaricato di promuovere e coordinare le diverse azioni. L’Istituto, in coerenza con il PNSD, ha promosso a partire dal 2016 le seguenti azioni che proseguiranno anche negli anni seguenti: - individuazione e nomina dell’animatore digitale - adesione ad attività di formazione degli insegnanti sui temi della robotica, del coding, del making e del pensiero computazionale (Progetto “Robocoop”) - miglioramento delle dotazioni hardware della scuola (acquisto strumentazioni/pc/ampliamento cablaggio e potenziamento reti nelle scuole dell’Istituto e donazioni comitati genitori e enti privati) - introduzione nel curricolo degli studi di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti (cl@ssi 2.0 e Progetto RoboCoop) - partecipazione a bandi per finanziare specifiche attività: a) PON “LAN/WLAN” Avviso per la realizzazione, l'ampliamento o l'adeguamento delle infrastrutture di rete b) PON “Ambienti Digitali” – Avviso pubblico per la realizzazione di ambienti multimediali 18
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ( PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana. Il nostro Istituto Comprensivo, in attuazione della L 107 che pone come finalità delle istituzioni scolastiche lo sviluppo e il miglioramento delle competenze digitali degli studenti e vede la tecnologia digitale come strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, promuove l’avvio del Piano Nazionale Scuola Digitale in allegato a questo Piano triennale Nell’Istituto è in corso da alcuni anni un processo di riflessione sul ruolo delle nuove tecnologie nella didattica intesi come possibili strumenti di innovazione metodologica per l’apprendimento. L’istituto ha già promosso azioni per modificare gradualmente gli ambienti di apprendimento per integrare i diversi linguaggi pedagogici e didattici. Le azioni compiute riguardano : copertura wifi e cablaggio delle scuole, Lim, Cl@ssi 2.0, registro elettronico, revisione ed implementazione del sito web di Istituto, segreteria digitale, partecipazione a progetti PON e bandi/avvisi nell’ambito delle Azioni del PNSD, formazione PNSD interna ed esterna. IL PATTO FORMATIVO Il Patto Formativo è la dichiarazione d’intenti, esplicita e partecipata, dell'operato della scuola stabilito tra tutte le componenti, interne ed esterne, che contribuiscono con le loro azioni alla realizzazione dell’offerta formativa dell’Istituto. Dirigente scolastico, corpo docente, personale di segreteria e collaboratori scolastici, famiglie e comunità locale si assumono questo impegno reciproco condividendo gli obiettivi generali dell’Istituto, le linee progettuali e i valori espressi dal piano dell’offerta formativa. Nello specifico, il Patto Formativo è lo strumento finalizzato ad esplicitare i comportamenti che alunni, genitori, personale della scuola e Enti esterni preposti a servizi scolastici si impegnano a realizzare nei loro rapporti. Nel redigere questo documento, la scuola ha il compito di interpretare le istanze dell’utenza, rielaborando le richieste coerentemente con le scelte e gli obiettivi indicati dal piano dell’offerta formativa. Essa deve proporre soluzioni che nascano dal confronto e dalla corresponsabilità dei soggetti coinvolti e che puntino al raggiungimento della qualità del servizio offerto, sfruttando al meglio tutte le risorse a disposizione. Data l’importanza di quanto esplicitato, il presente piano dell’offerta formativa vede tra i suoi allegati il “Patto Educativo di Corresponsabilità”(v. allegato 56), documento ufficiale che la scuola chiede di sottoscrivere alle famiglie all’atto dell’iscrizione. 19
Piano dell’offerta Formativa I.C. “ Don Milani” FE 2016-2019 LA VALUTAZIONE degli apprendimenti e del comportamento Per procedere ad una declinazione del significato che l’Istituto attribuisce a questi termini, occorre sottolineare che essi si riferiscono ad aspetti diversi dell’attività didattica. Con il termine Verifica si intende il processo che ha lo scopo di controllare l’avvenuto raggiungimento di conoscenze/abilità, definite in sede di progettazione didattica, in riferimento a traguardi in cui è articolato il percorso formativo. La verifica si riferisce a segmenti limitati del processo di insegnamento/apprendimento, e viene resa oggettiva con l’adozione di particolari metodi e procedure. Con il termine Valutazione, si intende l’insieme delle attività con cui la scuola esprime un giudizio sul risultato della propria azione formativa e, quindi, costituisce atto finale di un processo di medio/lungo periodo. Per procedere ad una valutazione qualitativa e quantitativa efficace, occorre che l’Istituto compia una scelta di criteri condivisi e coerenti con i traguardi formativi della scuola; inoltre, si deve prevedere sin dall’inizio la possibilità di apportare rivisitazioni e modifiche ad approcci didattico/metodologici, a tipologie e modalità di verifica attivate, a parti del curricolo, ad aspetti organizzativo-gestionali interni Nel rispetto delle norme contenute nel D.P.R n°122/09, concernente il Regolamento per la valutazione degli alunni, l’Istituto si è dotato di strumenti valutativi che consentono una lettura complessiva del processo di apprendimento, del comportamento e dello sviluppo personale e sociale dell’alunna/o. Tali strumenti, costruiti con omogeneità ed equità, garantiscono alle famiglie la trasparenza nella valutazione e la tempestività nella comunicazione circa il processo di apprendimento delle/gli alunne/i nei diversi momenti del percorso scolastico. Per ciascun ordine di scuola, sono stati fissati criteri docimologici condivisi per: - la valutazione delle prove di verifica che ciascun docente/team in ogni ambito disciplinare/interdisciplinare propone alle/gli alunne/i, siano esse prove strutturate o non strutturate (in via di definizione per la Scuola Primaria, già stabiliti per la Scuola Sec. di I grado) - l’attribuzione del voto in decimi a ciascuna disciplina sulla scheda di valutazione intermedia e finale - il giudizio globale intermedio e finale sui progressi nell’apprendimento, nello sviluppo personale e sociale sulla scheda di valutazione (previsto solo per la Scuola Primaria) . Scuola Secondaria di I grado Nell’a.s. 2016/17 è stata rivista da un’apposita Commissione di lavoro della scuola Secondaria la Griglia di valutazione del COMPORTAMENTO degli alunni/e per la scuola Secondaria di I° grado. Ai sensi del D.P.R. del 22 giugno 2009, n. 122, art. 1 e del D.M. del 16 gennaio 2009, n. 5, art. 2, c. 2, “la valutazione del comportamento viene espressa collegialmente dal Consiglio di Classe e concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente”. Tenuto conto della normativa vigente, del Regolamento d’Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità, si elencano di seguito i criteri per l’attribuzione del voto nel comportamento: Disciplina • Rispetto di se stessi (cura personale, ordine ed abbigliamento consoni, senso di responsabilità). • Rispetto degli altri (solidarietà, attenzione alle necessità ed alla sensibilità altrui, autocontrollo nei rapporti con gli altri, rispetto della diversità culturale). • Rispetto dell’ambiente (cura e attenzione degli arredi e del materiale proprio, degli altri e della scuola). Partecipazione alle lezioni • Attenzione e coinvolgimento durante gli interventi educativi e le attività scolastiche. • Collaborazione con docenti, compagni e personale scolastico. Frequenza e puntualità • Rispetto degli orari. • Assiduità nella frequenza delle singole lezioni. 20
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