SUBCONTINENTE INDIANO - VOL.18 - N.1 - THE ...

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THE
       OCCUPATIONAL
       HEALTH & SAFETY +
       ENVIRONMENTAL
       QUARTERLY
       MAGAZINE
       Jan-Mar 2020

       VOL.18 - N.1

                                     parte 2
          l'industria dello shipbreaking nel

SUBCONTINENTE INDIANO
              un raro compendio
              di problematiche di
             sicurezza sul lavoro,
              igiene industriale e
         salvaguardia ambientale
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Campaign to Clean up

ship breaking
   the world’s most dangerous job
The workers in this industry suffer precarious working conditions,
lack training, and face serious hazards.
The industry has a responsibility to provide, and workers have
a right to expect, safe, healthy, clean and sustainable jobs.
IndustriALL Global Union demands that all member states of the
International Maritime Organization (IMO) :
Ratify the Hong Kong International Convention for the Safe and
Environmentally Sound Recycling of Ships NOW!
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HS+E MAGAZINE
               Jan-Mar 2020 / VOL. XVIII N.1
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                                                                   04
                             EDITOR IN CHIEF                                     L'INDUSTRIA DELLO SHIPBREAKING
                              Roberto Nicolucci                                  nel subcontinente indiano // parte II

            EDITING // GRAPHIC DESIGN
                          Graziela Duarte
                     editor@hse-mag.com                            15            EVENTS CALENDAR
                                                                                 I prossimi eventi del settore

                             CONTRIBUTORS
                                Silvia Signorini
                                 Lucia Lontani
                                                                   16            PRIMO BILANCIO SOCIALE DI ATTIVITÀ
                                                                                 Fondazione Flaminia

                                                                   22
                             Roberto Nicolucci                                   RIFLESSIONI SULLA DELEGA FUNZIONI DEL COMMITTENTE
                              Michela Casadei                                    CSE Planner
                           Giuseppe Semeraro

                        COVER IMAGE
 By Stéphane M Grueso - Shipwreck-23, a                            26            TECHNO NEWS
                                                                                 Le ultime notizie del mondo HSE

 screencap from documentary Shipwreck
       by Stéphane M. Grueso and Javier
   Gómez Serrano, CC BY-SA 2.0, https://
       commons.wikimedia.org/w/index.
                  php?curid=16109269

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parte 2
                         l'industria dello shipbreaking nel

         SUBCONTINENTE INDIANO
        un raro compendio di problematiche di sicurezza sul lavoro,
               igiene industriale e salvaguardia ambientale

                                             
                                      Roberto Nicolucci

Per quanto riguarda il PCB - una sostanza        Bangladesh e in Pakistan; sebbene l’India
cancerogena per l’uomo e fortemente              possa vantare un livello di tutela superiore,
ecotossica - le navi (militari e mercantili)     anche in questo paese si incontrano forti
costruite fino agli anni Ottanta del             resistenze a modificare lo status quo; la
Novecento presentano, come già                   ferrea opposizione dell’associazione dei
accennato, contenuti potenzialmente              proprietari dei cantieri alla creazione di un
molto elevati soprattutto nelle                  efficace sindacato dei lavoratori ne è una
apparecchiature elettriche e nei fluidi          prova.
idraulici.
                                                 Indagini condotte delle testate
Si calcola che una nave costruita negli          giornalistiche locali o dalle ONG,
ultimi decenni del Novecento possa ancora        evidenziano frequentemente i continui casi
contenere, a seconda delle dimensioni            di infortuni mortali nell’industria e di scarsa
e della tipologia, tra i 250 e gli 800 kg di     protezione sociale.
sostanze contaminate da PCB.
                                                 Il 1 novembre 2016 una esplosione a
Una indagine svolta nel 2005 in Pakistan         Gadani in Pakistan a bordo del FPSO Aces
ha portato all’identificazione entro i confini   provocò, secondo dati diffusi da alcune
nazionali di circa 56 tonnellate di PCB; di      ONG, 31 vittime e una sessantina di feriti;
queste oltre 22 tonnellate provenivano           si tratta del più grave incidente sul lavoro
dalle attività di demolizione navale.            accaduto nell’industria dello shipbreaking
                                                 asiatico, ma certamente non un episodio
Amianto, PCB e in generale l’alto indice di
                                                 isolato; l’esplosione fu probabilmente
infortuni sul lavoro sono i principali motivi
                                                 provocata dal malfunzionamento di un
per cui l’industria delle demolizioni navali
                                                 impianto di ossitaglio; la presenza a bordo
negli ultimi due decenni è stata soggetta
                                                 delle navi in demolizione di centinaia di
a forti pressioni soprattutto da parte delle
                                                 bombole di gas tecnici utilizzate senza le
ONG e oggetto di provvedimenti mirati da
                                                 dovute precauzioni e le approssimative
parte di ILO, IMO e EU.
                                                 procedure di bonifica delle atmosfere
La tutela dei lavoratori e dell’ambiente         esplosive presenti negli ambienti confinati,
è molto debole in tutti i paesi del
subcontinente indiano, ma in particolare in
                                                 rende altamente probabile questo genere
                                                 di eventi.
                                                                                                   
                                                        jan-mar 2020 HS+E Magazine  5
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L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano

                                                        fig.1 - i lavoratori sono continuativamente
                                                                immersi in una nube di fumi tossici

                                  fig.2 - l’incendio della FPSO “Aces” nel novembre del 2016

6  HS+E Magazine jan-mar 2020
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L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano

La FPSO Aces, precedentemente battezzata Mobil                  completata a freddo prima di avviare qualsiasi altra
Flinders, era in origine un tanker costruito per la Mobil       attività; un incendio dovuto alla medesima causa era
nel 1982, poi convertito nel 2007 in FPSO; nell’estate          avvenuto due settimane prima a bordo della stessa nave,
del 2016 era stato venduto a un cash buyer, sottoposto          senza provocare vittime.
ad un cambio di bandiera in Indonesia e poi a Djibouti
                                                                A seguito di questo secondo evento, sotto la pressione
e infine arenato sulle spiagge pakistane; secondo fonti
                                                                di numerose ONG, il governo pakistano mise al bando la
locali al momento della esplosione la nave aveva a bordo,
                                                                demolizione di tanker e gasiere per 18 mesi, senza tuttavia
illegalmente, ancora diverse centinaia (forse migliaia,
                                                                intraprendere azioni mirate alla efficace prevenzione di
secondo la ONG francese Robin de Bois) di tonnellate di
                                                                questo tipo di episodi. Prova ne sia che a 12 mesi dalla
idrocarburi pesanti e leggeri anche questa una circostanza
                                                                tragedia, il Dipartimento dell’Ambiente pakistano, in
non infrequente.
                                                                deroga al divieto di demolizione dei tanker, ha autorizzato
L’estinzione dell’incendio, seguente alle ripetute esplosioni   la ripresa dei lavori sulla Aces al fine di completarne la
a bordo, ha richiesto diversi giorni anche a causa della        demolizione e immediatamente un nuovo incendio si è
insufficiente disponibilità di schiuma estinguente e di         sviluppato a bordo per fortuna, anche questa volta, senza
idonei equipaggiamenti per i soccorritori.                      provocare vittime.
                                                                A prescindere da singoli eventi eccezionali i dati
                                                                infortunistici aggregati relativi all’attività di shipbreaking
         Nel periodo 1991 – 2000 sono stati                     sono preoccupanti anche considerando il fatto che
            riportati infortuni mortali su                      nonostante l’impegno delle ONG i dati rilevati sono in
                 2528 navi demolite                             realtà sempre fortemente sottostimati a causa della
                                                                scarsa trasparenza tipica del settore.
                                                                Alcuni studi, analizzando dati ufficiali divulgati dal Gujarat
                                                                Maritime Board (GMB) e relativi a 174 plots (un plot
                                                                equivale, grosso modo, ad una striscia di spiaggia di
In questo caso alla famiglia di ciascuna vittima è andata       larghezza sufficiente a demolire una nave) di Alang riferiti
una compensazione di circa 14.000 USD; ma si è trattato         al decennio 1991 – 2000, riportano 258 infortuni mortali
di una compensazione eccezionale “forzata” dalla eco            su 2528 navi demolite pari a 19 milioni di tonnellate di
mediatica internazionale; in caso di infortunio mortale         rottame ferroso prodotto; si tratta di una media di un
l’indennizzo alle famiglie è previsto solo in Pakistan e in     infortunio mortale ogni 10 navi demolite o ogni 75.000
India mentre in Bangladesh è a discrezione del datore           mila tonnellate di steel scrap prodotto.
di lavoro; si tratta di cifre molto basse, in nessun caso
                                                                Altri dati diffusi dal GMB riportano 372 infortuni mortali tra
compensative del danno biologico ed economico che le
                                                                il 1983 (anno di inizio ufficiale delle attività di shipbreaking)
famiglie devono sopportare.
                                                                e il 2004.
Usualmente le compensazioni sono infatti nell’ordine
                                                                Relativamente al medesimo distretto e
di poche migliaia di USD e in molti casi si ha avuto
                                                                approssimativamente in riferimento allo stesso periodo
testimonianza del fatto che le famiglie delle vittime non
                                                                (1983 – 2003) alcune organizzazioni indipendenti
abbiano ricevuto alcuna compensazione e addirittura
                                                                riportano 470 casi di infortuni mortali.
abbiano dovuto provvedere a proprie spese al rientro
della salma al paese di residenza.                              Sempre in riferimento alle attività nella zona di Alang
                                                                – Sosiya, statistiche diffuse dal Gujarat State Industrial
Sempre a Gadani, a poca distanza di tempo dall’incidente
                                                                Safety and Health Department riportano, tra il 1983 e il
della Aces, all’inizio di gennaio del 2017, cinque
                                                                2013, oltre 400 incendi ed esplosioni a bordo di navi in
lavoratori sono rimasti uccisi a bordo di un LPG carrier
                                                                fase di demolizione e circa 470 infortuni mortali.
il cui taglio delle lamiere era stato avviato senza avere
preventivamente rimosso la coibentazione (probabilmente         In questo periodo di riferimento poco meno del 30%
schiuma poliuretanica) dei serbatoi criogenici, rimozione       dei decessi è stato attribuito a schiacciamenti dovuti
che seguendo le buone pratiche operative, deve essere           a movimenti improvvisi dei blocchi tagliati, a cadute di         
                                                                                       jan-mar 2020 HS+E Magazine  7
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L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano

                                                          oggetti pesanti o a urti accidentali, circa il 23%
                                                          dei decessi è stato attribuito ad incendi o
                                                          esplosioni, oltre il 20% a caduta dall’alto (spesso
                                                          conseguente a scivolamenti dovuti alla diffusa
                                                          presenza di lamiere contaminate con sostanze
                                                          sdrucciolevoli), circa il 10% ad atmosfere
                                                          tossiche o sottossigenate; il rimanente circa
                                                          15% è attribuibile ad altre cause.
                                                          Uno studio che prende in considerazione il
                                                          periodo 1999 – 2008 indica in 130 le vittime a
                                                          seguito dei soli incendi ed esplosioni.
                                                          Secondo NGO Shipbreaking Platform (una
                                                          piattaforma che raggruppa alcune decine di
                                                          ONG locali e internazionali) dal 2009 al 2018
                                                          nel subcontinente indiano si sono registrati 310
                                                          infortuni mortali e 195 infortuni non mortali
                                                          che hanno comportato gravi menomazioni
                                                          permanenti (principalmente l’amputazione di
                                                          uno o più arti a causa di schiacciamenti) a fronte
                                                          dello spiaggiamento di quasi 6000 navi.
                                                          Uno studio svolto da una università di
                                                          Chittagong stima che nei cantieri del
                                                          Bangladesh nei 20 anni tra l’inizio degli anni
                                                          Novanta e l’inizio degli anni Dieci del XXI secolo
                                                          si siano verificati almeno 400 infortuni mortali
                                                          e almeno 6000 infortuni gravi con lesioni
                                                          permanenti.
                                                          Secondo dati raccolti dall’ILO nei cantieri del
                                                          Bangladesh la media è di un infortunio mortale
                                                          alla settimana, che equivarrebbe ad un migliaio
                                                          di vittime in venti anni.
                                                          Una indagine indipendente condotta all’inizio
                                                          degli anni Duemila ha riscontrato che circa l’88%
                                                          dei lavoratori intervistati aveva subito infortuni
                                                          di varia entità nell’arco dei precedenti 12 mesi.

                                                                fig.3 - immagini di lavoratori addetti a varie
                                                               mansioni nei canteri del subcontinente indiano

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SUBCONTINENTE INDIANO - VOL.18 - N.1 - THE ...
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano

Queste statistiche non tengono naturalmente conto              accennava anche precedentemente, difficilmente
della mortalità correlata alle malattie professionali          monitorabili nel tempo.
di cui si accennava precedentemente difficilmente
                                                               I dati infortunistici di settore vengono usualmente
quantificabile per la assenza di qualsivoglia controllo
                                                               raccolti in relazione ad alcune categorie standard di
sanitario al momento dell’inizio dell’attività lavorativa,
                                                               lavoratori sebbene risulti poi difficile comparare i dati
per l’elevato ricorso a lavoratori irregolari e, non in
                                                               riferiti a India, Pakistan e Bangladesh a causa dalla
ultimo, per la elevata rotazione degli stessi lavoratori,
                                                               mancanza di omogeneità nei criteri di raccolta dei dati;
molto spesso provenienti da villaggi rurali distanti
                                                               le categorie standard in cui vengono inclusi i lavoratori
centinaia o migliaia di chilometri e quindi, come si
                                                               sono le seguenti:

                                                             smontano e rimuovono arredi, pannellature,
   Addetti allo smontaggio (fitters)                         apparecchiature e impianti di valore con modalità non
                                                             distruttiva

                                                             tagliano le lamiere con impianti ossigas (sono i più
   Addetti all’ossitaglio (gas cutters)
                                                             esperti e meglio pagati)

                                                             trasportano e collegano i cavi di acciaio e le catene dei
   Movimentatori (cable pullers)
                                                             verricelli ai pezzi tagliati da trascinare a riva

                                                             raddrizzano con martelli e mazzuoli le lamiere
   Addetti al raddrizzamento delle lamiere
                                                             non destinate al forno elettrico e riducono in pezzi i
   (hammer group)
                                                             manufatti in ghisa per la successiva fusione

                                                             caricano lamiere e altri materiali sui camion
   Facchini (loaders)                                        (rappresentano la categoria più vasta e sono i meno
                                                             pagati)

                                                             svuotano le cisterne del fuel e degli altri combustibili
   Addetti alle cisterne (oil group)                         e lubrificanti di bordo separando la parte commerciabile
                                                             dalle morchie di fondo

                                                             sorvegliano e dirigono le attività lavorative delle varie
   Capisquadra (foremen)
                                                             squadre

   Gruisti (crane operators)                                 sono addetti alla guida delle gru semoventi di cantiere

                                                             fissano il carico e guidano gli autocarri utilizzati per il
   Autisti (truck drivers)
                                                             trasporto dei vari materiali

                                                                                                                           
                                                                                     jan-mar 2020 HS+E Magazine  9
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L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano

                                                          Considerando che la maggior parte dei
                                                          lavoratori addetti alla industria dello
                                                          shipbreaking del subcontinente indiano sono
                                                          migranti provenienti dalle regioni rurali più
                                                          povere, analfabeti e senza alcuna esperienza
                                                          nel mondo industriale, è assai improbabile che
                                                          posseggano a priori una conoscenza, seppur
                                                          vaga, dei pericoli dell’attività che andranno a
                                                          svolgere; è altrettanto irrealistico che i brevi
                                                          training a cui dovrebbero venire sottoposti
                                                          possano fornire loro una consapevolezza dei
                                                          rischi lavorativi. Anche laddove vengano forniti
                                                          dispositivi di protezione individuale (DPI) questi
                                                          vengono scarsamente utilizzati dai lavoratori.
                                                          Durante le inchieste condotte dalle ONG è
                                                          frequentemente emerso il disagio di indossare
                                                          tute protettive, guanti, scarpe, occhiali e
                                                          maschere di sicurezza a causa dell’elevata
                                                          temperatura ambientale e dell’elevato tasso di
                                                          umidità; in questo quadro non vanno trascurati
                                                          motivi culturali e naturalmente anche la scarsa
                                                          disponibilità dei datori di lavori a reintegrare i
                                                          DPI danneggiati a fronte delle elevate usure.
                                                          Per tutte queste popolazioni lavorative,
                                                          all’elevato rischio professionale si aggiunge la
                                                          piaga dell’HIV che negli ultimi anni ha subito
                                                          una impennata dovuta alle precarie condizioni
                                                          sanitarie e allo stile di vita, soprattutto da parte
                                                          di chi vive per lunghi periodi lontano dalla
                                                          propria famiglia.
                                                          Soprattutto in Bangladesh, ad aggravare
                                                          ulteriormente lo stato di disagio dei lavoratori,
                                                          si aggiungono anche le precarie condizioni di
                                                          alloggio dei migranti che molto spesso vivono
                                                          in strutture di proprietà dei cantieri in 15-20
                                                          persone per stanza.

                                                                fig.4 - immagini di lavoratori addetti a varie
                                                               mansioni nei canteri del subcontinente indiano

10  HS+E Magazine jan-mar 2020
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano

Vi sono poi tanti altri fattori sociali ed economici di rilievo.     Le operazioni di taglio possono potenzialmente portare
                                                                     anche alla emissione di diossina (soprattutto nel caso di
In Pakistan, ad esempio, all’inizio degli anni Novanta,
                                                                     lamiere trattate con vernici contenenti composti clorurati).
il governo istituì una tassazione del 45% sulle navi
destinate alla demolizione andando a penalizzare,                    Un’altra sostanziale fonte di inquinamento ambientale
di fatto, ulteriormente i livelli di sicurezza e                     (nonché di danno per la salute) deriva dalla pratica
salvaguardia ambientale dell’industria: la riduzione                 di bruciare (cospargendoli di benzina) i cavi elettrici
dei margini di guadagno e la contestuale necessità di                recuperati dalle navi al fine di eliminarne la guaina per
approvvigionamento di prodotti siderurgici da materiale              potere rivendere il rame puro. Questa pratica consente di
di recupero a prezzi comunque calmierati è quasi                     decuplicare il prezzo al peso del rame. Il denso fumo nero
completamente ricaduta sulla contrazione dei salari e sulla          che si leva dalle aree in cui questa attività viene praticata
riduzione dei costi per la sicurezza delle attività.                 testimonia la presenza certa di un concentrato di sostanze
                                                                     tossiche che vanno dal dall’acido cianidrico al PCB, dalle
Se la situazione relativamente alla sicurezza e salute dei
                                                                     diossine all’acido cloridrico.
lavoratori appare critica, quella relativa all’ambiente non è
migliore e le problematiche sono le più variegate.                   Non sono ad oggi disponibili dati attendibili relativamente
                                                                     al livello di emissione di POP (diossine e furani) in questi
Per quanto riguarda i metalli pesanti una delle principali
                                                                     paesi.
cause di dispersione in atmosfera, nel terreno e in
acqua è provocata dal taglio ossiacetilenico dello scafo,            Uno studio commissionato alla società di consulenza
delle strutture e delle sovrastrutture verniciate e dalla            danese Litehauz ha evidenziato che per una nave di
successiva laminazione delle lamiere non preventivamente             10.000 tonnellate di peso (LDT) almeno 120 tonnellate di
sabbiate; a seconda del ciclo di pitturazione le vernici             acciaio e 2-3 tonnellate di pittura vengono perse durante
e le antivegetative applicate alle lamiere, soprattutto              il taglio e finiscono nel suolo o in acqua mentre solo una
quando relative agli strati più “datati” che non sempre              minima parte viene trascinata dal vento lontano dalle aree
nelle operazioni di carenaggio vengono rimossi mediante              dei cantieri.
sabbiatura, possono facilmente contenere elevati livelli di
                                                                     La dispersione accidentale dei metalli pesanti generata
piombo, TBT, cromo, cadmio, a volte anche PCB e amianto.
                                                                     dal recupero di anodi sacrificali, accumulatori, cuscinetti,
                                                                     guarnizioni, materiali d’attrito, ecc. è solitamente molto
                                                                     più limitata grazie alla più facile manipolazione di questi
                                                                     componenti e all’interesse al loro integrale recupero.
                                                                     L’inquinamento delle varie matrici (terreno, acqua e aria)
                                                                     comporta un notevole impatto sulle attività dell’agricoltura
                                                                     e della pesca da cui derivano effetti indiretti sulla salute –
                                                                     a causa dell’ingresso nella catena alimentare - che vanno
                                                                     a sommarsi a quelli provocati dall’esposizione diretta su
                                                                     tutta la comunità residente.
                                                                     Le specie vegetali ed animali tipiche dell’ecosistema del
                                                                     subcontinente indiano potenzialmente interessate alla
                                                                     esposizione a sostanze tossiche derivanti dalle attività di
                                                                     shipbreaking sono migliaia; dal punto di vista della flora
                                                                     oltre alle specie acquatiche possono venire facilmente
                                                                     danneggiate le vegetazioni costiere, in particolare le
                                                                     mangrovie, che a loro volta possono compromettere
       fig.5 - un rogo di cavi elettrici deliberatamente provocato   indirettamente l’habitat costiero per centinaia di specie
       per eliminare la guaina isolante dei cavi in rame             faunistiche; queste includono specie ittiche, anfibi, volatili,
                                                                     animali terrestri.

                                                                                                                                  
                                                                                         jan-mar 2020 HS+E Magazine  11
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano

Uno studio diffuso dalla Commissione Ambiente della
UE, condotto nella zona di Alang-Sosiya e mirato
a valutare l’inquinamento da metalli pesanti (in
particolare manganese, piombo, cadmio, rame, cromo
e zinco oltre al ferro) ha messo in luce dati allarmanti:
rispetto ad una zona di controllo, la concentrazione
di metalli pesanti nei sedimenti della zona intertidale
(detto anche piano mesolitorale) è risultata 100 volte
superiore.
Un altro studio condotto sempre nel distretto di Alang,
direttamente finanziato dalla UE, ha messo in evidenza
come il processo di ossitaglio delle lamiere generi
una quantità non trascurabile di emissioni nocive per
l’ecosistema e per la comunità residente.
In particolare è risultato che per ogni chilometro
lineare di taglio e per millimetro di spessore delle
lamiere vengono mediamente immessi in atmosfera
circa 0,9 kg di prodotti protettivi (antivegetativa o
vernice pigmentata) sotto forma di vapori e gas mentre
1,3 kg precipitano al suolo o in acqua sotto forma di
particolato; a queste emissioni si aggiungano 21,8 kg di
CO2 prodotti dalla combustione ossigas.
Si tratta naturalmente di valori indicativi poiché molto
dipende dal tipo di acciaio, dalla abilità dell’operatore,
dal gas utilizzato e da altri fattori, ma questi dati
sono tuttavia sufficienti a dare un’idea del livello di
inquinamento prodotto.

                  fig.6 - proclami chiaramente falsi circa la
              sostenibilità dell’industria dello shiprecycling

12  HS+E Magazine jan-mar 2020
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano

Un ulteriore studio condotto ad Alang nel 2001,
ha mostrato livelli di mercurio e di idrocarburi
almeno 150 volte più elevati di quelli presenti nelle
zone di controllo. Anche l’inquinamento batterico
è stato rilevato 3 o 4 volte superiore alla norma. In
termini qualitativi si è anche visto che circa il 50% delle
forme di inquinamento sono imputabili alla dispersione
di microplastiche che inevitabilmente finiscono nella
catena alimentare; in questi paesi costieri la dieta
è prevalentemente basata sui prodotti della pesca
artigianale.
Analoghe ricerche svolte lungo il litorale di
Chittagong hanno rilevato una concentrazione di
ferro, manganese, cromo e nickel sostanzialmente
entro i valori raccomandati dalle principali norme
internazionali; viceversa zinco, cadmio piombo, rame
e mercurio sono stati rilevati in concentrazioni tali
da limitare la riproduzione e in alcuni casi addirittura
da pregiudicare la sopravvivenza di numerose specie
marine; in particolare in alcune zone sono stati
rilevati livelli di mercurio di quasi 100 volte superiori
al limite raccomandato dalle organizzazioni sanitarie
internazionali un valore che desta preoccupazione per
la nota capacità di questo metallo tossico di entrare
nella catena alimentare e provocare nell’uomo disturbi
al sistema nervoso.
Uno studio del 2001 diffuso da Greenpeace
sull’inquinamento nei principali cantieri asiatici indicava
nei sedimenti della zona di Alang una percentuale di
TBT, tra 10 e 100 milioni di volte più alto rispetto al
TLV (un dato peraltro contestato da diversi ricercatori
in quanto ritenuto poco credibile); lo stesso studio
riportava una presenza di amianto nell’80% dei
campioni di suolo esaminati nei cantieri e nelle zone
residenziali limitrofe.
Una ricerca della Università di Chittagong, svolta nella
zona costiera di Sitakund ha evidenziato come le attività
di shipbreaking siano da considerarsi responsabili della
scomparsa, in quella zona, di 21 specie ittiche (pesci e
crostacei) e della drastica riduzione della presenza di
almeno altre 11 specie.
Sulle spiagge di Sitakund la presenza di metalli pesanti
e di altri elementi chimici è talmente diversificata da
coprire quasi interamente la tavola periodica tanto da
meritarsi l’appellativo di Mendeleev Beaches.
                                                         
                   jan-mar 2020 HS+E Magazine  13
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano

                                                                               Protocollo di Montreal; presenti in forma gassosa, queste
                                                                               sostanze, sono comunemente rintracciabili negli impianti
                                                                               di refrigerazione e di soppressione degli incendi.
                                                                               Assai meno nota (e percepibile) la loro presenza all’interno
                                                                               delle schiume poliuretaniche a cellula chiusa (quelle
                                                                               aperte utilizzano per l’espansione generalmente vapore
                                                                               acqueo) sia preformate che applicate a spruzzo che pur
                                                                               trattandosi di materiali solidi in effetti contengono grandi
                                                                               quantità di gas dannoso per l’ambiente intrappolato nelle
                                                                               microcavità.
                                                                               Il poliuretano espanso contiene circa 60 – 70 gr di
                                                                               CFC per ogni kg; per dare una idea, un frigorifero
                                                                               domestico di medie dimensioni contiene all’incirca 120
                                                                               gr di gas refrigerante, una presenza nota ed evidente;
                                                                               ma contiene anche circa 4 kg di schiuma poliuretanica
                                                                               espansa e quindi ben 250 gr di CFC intrappolato nelle
                                                                               microcellule del materiale coibente, una quantità che
   fig.7 - la lunghezza del tratto di costa in Bangladesh dove si effettuano   invece viene usualmente ignorata sebbene maggiormente
                         le demolizioni è più che quadruplicata in 20 anni
                                                                               dannosa rispetto al quantitativo presente nel sistema di
                                                                               raffreddamento.
                                                                               Alcuni studi hanno stimato che le navi commerciali
Oltre ai citati danni alla foresta di mangrovie causati dalla
                                                                               possano contenere per ogni milione di GT, circa 7
presenza di numerosi inquinanti, si consideri che nell’arco
                                                                               tonnellate di ODS (sotto forma di gas refrigerante o
di alcuni decenni le stesse mangrovie sono state oggetto
                                                                               estinguente) e ben 1.800 tonnellate di ODS (sotto forma
di deforestazione per diversi chilometri del litorale al
                                                                               di gas espansivo presente all’interno dei pannelli in
fine di recuperare terreno da concedere in locazione ai
                                                                               materiale schiumato); rappresentano naturalmente una
cantieri.
                                                                               notevole eccezione a questa media alcune tipologie
Secondo la YPSA (Young Power in Social Action) almeno                          di navi quali le reefer o i tanker criogenici che ne
60.000 alberi di mangrovie sono stati abbattuti lungo                          contengono in misura notevolmente superiore.                              
i 13 km di costa interessata all’attività di shipbreaking
inclusi 14.000 alberi piantati grazie a un programma di
rimboschimento sostenuto dall’ONU nel 2009. A seguito
di quest’ultima deforestazione la Corte Suprema ha
condannato alcuni cantieri alla chiusura delle attività e
                                                                                         Roberto Nicolucci
alla rimpiantumazione immediata, ma nulla poi in realtà è
accaduto.                                                                                ingegnere meccanico, si occupa da trent’anni di sicurezza
                                                                                         e igiene industriale applicata al settore dell’oil&gas,
Alcune modellizzazione eseguite per simulare le
                                                                                         dello shipping, della petrolchimica e della cantieristica
conseguenze dell’aumento del livello del mare dovuto al
                                                                                         industriale; nel 1999 ha fondato Techno srl di cui è tutt’ora
riscaldamento globale nel periodo 2010 – 2030 stimano
                                                                                         presidente; nel 2016 ha fondato il network internazionale
che la zona di Gadani subirà la sommersione di circa
                                                                                         ReWorx che si occupa di decommissioning; è docente a
8.000 m3 di sabbia altamente contaminata mentre
                                                                                         contratto di “decommissioning civile e industriale” presso
saranno ben 25.000 m3 lungo i 13 km di spiaggia di
                                                                                         il corso di laurea magistrale in ingegneria civile-ambientale
Chittagong.
                                                                                         dell’Università di Ferrara.
Pur non tossiche per l’uomo, da un punto di vista
ambientale, meritano un breve cenno anche le cosiddette
ODS (Ozone Depleting Substances) messe al bando dal

14  HS+E Magazine jan-mar 2020
Agenda

EVENTS calendar
INTERSEC
Fiera internazionale per la sicurezza e protezione antincendio                                                                                             19 - 21
Dubai - UAE                                                                                                                                                GEN

SECURA NORTH AFRICA
Fiera internazionale per la sicurezza e la prevenzione incendi                                                                                             11 - 13
Algeri - Algeria
                                                                                                                                                            FEB

SICUR
Fiera internazionale per la sicurezza e protezione antincendio
                                                                                                                                                           25 - 28
                                                                                                                                                            FEB
Madrid - Spagna

GLOBAL OIL&GAS ATYRAU
Fiera internazionale Oil&Gas
                                                                                                                                                            8 - 10
Atyrau - Kazakhstan
                                                                                                                                                           APR

SECURIKA
Fiera internazionale per la sicurezza e protezione antincendio                                                                                             13 - 16
Mosca - Russia                                                                                                                                             APR

HEALTH AND SAFETY NEC
Fiera internazionale per la sicurezza sul lavoro                                                                                                           28 - 30
Birmingham - UK                                                                                                                                            APR

                                                                                                                                                                         
                                    Le date indicate potrebbero subire variazioni o alcune manifestazioni potrebbero venire annullate.
                   Prima di recarsi alle manifestazioni si consiglia di verificare con gli organizzatori dei singoli eventi la correttezza delle date indicate.

                                                                                                                         jan-mar 2020 HS+E Magazine  15

                                                          Michela Casadei

                                                 Fondazione Flaminia

 PRIMO BILANCIO SOCIALE DI ATTIVITÀ
                    IN 30 ANNI OLTRE 50 MILIONI DI EURO DI RISORSE EROGATE
                            PER L’INSEDIAMENTO UNIVERSITARIO A RAVENNA

A            mmontano a oltre 50 milioni di euro, di
             cui 41.845.520 ricevuti dai soci, le risorse
             che Fondazione Flaminia ha, tra il 1989 e
il 2018, complessivamente destinato all’insediamento
universitario ravennate. I soci (32 nei trent’anni, 25
                                                                   promozione dell’offerta formativa; attività culturali. A tale
                                                                   gruppo sono andati 28.208.222 euro. In questo secondo
                                                                   ambito lo sforzo finanziario maggiore (14.170.121 euro)
                                                                   riguarda il finanziamento di docenze, tutoraggio e attività
                                                                   laboratoriali. Significativo è l’impegno per radicare i
attualmente) che hanno maggiormente contribuito                    docenti nel Campus: 6.607.612 euro con cui sono stati
in questo arco temporale sono: Fondazione Cassa di                 finanziate le posizioni di 1 professore ordinario e di 32
Risparmio di Ravenna (14.281.735 euro), Comune di                  ricercatori, in prevalenza junior. Un’altra voce significativa
Ravenna (9.954.793 euro), Comune di Faenza (3.429.899              sono poi le attività culturali con 3.031.471 euro (138
euro), Provincia di Ravenna (2.940.204 euro), C.C.I.A.A.           iniziative tra convegni, conferenze, congressi in città per
di Ravenna (2.784.558 euro), Regione Emilia Romagna                un totale di oltre 10 mila partecipanti dal 2014 al 2018 a
(2.483.383 euro), Fondazione del Monte (non più socia              cui Flaminia ha fornito proprie risorse e proprio supporto
dal 2012, ma presente con contributi finalizzati a progetti        organizzativo).
specifici pari a 1.151.849 euro), Confindustria Romagna
                                                                   Negli ultimi 30 anni, esattamente 8.701.026 euro
(1.146.128 euro). La cifra mobilitata da Flaminia nei
                                                                   sono poi andati all’attività di supporto agli studenti.
suoi 30 anni è stata investita in tre principali settori di
                                                                   Nello specifico si tratta di: orientamento in entrata;
intervento: attività di supporto ai corsi, alle sedi e attività
                                                                   borse di studio, tirocini, borse lavoro e orientamento
culturali; attività di supporto agli studenti; progettazione
                                                                   in uscita; biblioteche e Punto ristoro; servizio abitativo;
europea, supporto alla ricerca e all’innovazione
                                                                   associazionismo, sport, cultura e sanità; servizi di
tecnologica e sociale.
                                                                   internazionalizzazione; attività post laurea. In questo
Le risorse destinate all’attività di supporto ai corsi, alle       ambito significativo è l’impegno per il ‘post laurea’
sedi e attività culturali sono pari a 37.641.058 euro. Nel         con 4.366.922 euro in cui figurano master, corsi
supporto alle sedi figurano: interventi edilizi su immobili;       di alta formazione, summer/winter school, corsi di
manutenzione e servizi ausiliari; arredi e attrezzature;           aggiornamento, corsi di formazione professionale e
impianti dei laboratori. A questo gruppo di attività sono          corsi di formazione permanente. Le prime iniziative di
andati complessivamente 9.432.836 euro. Il supporto ai             Flaminia nel settore risalgono al 1991, ma è nel 2013 che
corsi e alle attività culturali comprende: agevolazioni al         il CdA dell’Università di Bologna individua formalmente
corpo docente; docenze, tutoraggio e attività laboratoriali;       la Fondazione Flaminia come soggetto gestore esterno
assegni di ricerca e dottorati; ricercatori e docenti;             a cui affidare la gestione amministrativa contabile dei

16  HS+E Magazine jan-mar 2020
corsi di formazione post laurea attivati nel territorio di   Università, Progetto EUCH, Unilav) per un totale
Ravenna. Complessivamente dal 2003 al 2018 sono              di 1.235.725 euro dal 1990 a oggi. La parte poi di
stati avviati 50 summer school, 47 master e 32 corsi         risorse destinate all’ampliamento degli orari di
di alta formazione.                                          apertura serale delle biblioteche (Oriani e di Palazzo
                                                             Corradini) e la realizzazione e gestione del Punto
Nell’ambito dei servizi rivolti alla comunità
                                                             ristoro è pari a 328.575 euro.
universitaria, è poi il servizio abitativo a risultare
tra i più consistenti con 1.999.553 euro. Negli ultimi       Ammonta infine a 3.947.652 euro l’investimento
5 anni, tale servizio ha fornito 60 posti letto annui        di risorse fatto da Flaminia su progettazione
(diventati 68 a settembre 2018 e 74 nel 2019) e,             europea, supporto alla ricerca e all’innovazione
considerando il valore di affitto a mercato di una           tecnologica e sociale, attività che hanno avuto
stanza a Ravenna, Flaminia ha consentito 45.360              sviluppo prevalentemente nella più recente fase
euro di risparmio annuo agli studenti, ovvero 756            dal 2013 al 2019 e dal 2015 confluite nel Centro
euro annui di risparmio annuo a studente.                    per l’Innovazione Cifla. In questo caso lo sforzo
                                                             finanziario risulta così ripartito: progetti di ricerca e
Come terza voce più rilevante nell’ambito dei servizi
                                                             progetti con il territorio (1.615.147 euro) e progetti
agli studenti figurano i progetti volti a favorire
                                                             europei (427.679 euro); attività di palazzo dei
l’acquisizione di competenze mirate al mercato del
                                                             Congressi (593.384 euro); Centro per l’Innovazione
lavoro, percorsi di incontro tra domanda e offerta
                                                             Cifla (1.311.443 euro).
di lavoro (progetto Borse Lavoro, Lavoro cerca
                                                                                                                         
“Le significative risorse erogate negli anni dai soci o     Siamo orgogliosi di presentare, attraverso questo primo
   l’efficacia con cui le stesse sono state spese, così come   Bilancio sociale, un articolato quadro delle attività
   ampiamente documentato in questo primo Bilancio             svolte da Flaminia in questi trent’anni: riteniamo sia
   sociale, sono elementi importanti, ma non sufficienti a     il modo migliore per ringraziare i tanti soci che hanno
   spiegare la storia di Flaminia – commenta il presidente     creduto e continuano a credere nel progetto di crescita
   di Fondazione Flaminia Lanfranco Gualtieri -. C’è molto     culturale, economica e sociale sotteso al decentramento
   di più.                                                     dell’Università di Bologna in Romagna.
   In questi anni Flaminia oltre ad essere lo strumento in     Un progetto che può essere ulteriormente perfezionato e
   grado di investire con efficacia ed efficienza le risorse   irrobustito, che richiede continue cure e “manutenzione”
   dei soci per supportare la crescita del decentramento       perché i risultati non sono mai acquisiti una volta per
   universitario ravennate, ha saputo porsi come               tutte.
   intermediario tra il territorio e l’Ateneo, aiutando
                                                               Un progetto che per i prossimi trent’anni ha ancora
   quest’ultimo nella concreta realizzazione della ‘terza
                                                               bisogno di risorse, competenze, idee: un progetto che ha
   missione’.
                                                               ancora bisogno di Fondazione Flaminia”.

                                                                                                                     

18  HS+E Magazine jan-mar 2020
ARE YOU
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THE ENERGY         11 - 13 MARCH
TRANSITION?        R AV E N N A / I TA LY
                   RENEWABLE ENERGY
BOOK YOUR SPACE
                    MEDITERRANEAN
AND SHOW UP
                    CONFERENCE & EXHIBITION
YOUR STRATEGIES

THE NEW                3500             450
ENERGY
                      ATTENDEES      DELEGATES

PARADIGM:
PATTERNS TOWARDS         300                 6
THE FUTURE            EXHIBITORS     STRATEGIC
                                      SESSIONS

                           30              10
                      TECHNICAL     SUPPORTING
                       SESSIONS    ASSOCIATIONS

www.remenergy.it
 Giuseppe Semeraro

RIFLESSIONI SULLA DELEGA
FUNZIONI DEL COMMITTENTE
Quali sono gli obblighi delegabili e non delegabili

INTRODUZIONE                                        OBBLIGHI DEL COMMITTENTE
Recentemente è stata posta la questione             Gli obblighi del Committente sono
di quali siano gli obblighi del Committente         rinvenibili nel D.Lgs. 81/08 agli articoli
di lavori edili o di ingegneria civile sanciti      90 (sugli obblighi del committente o del
dal D.Lgs. 81/08 delegabili al cosiddetto           responsabile dei lavori), 92 (per la verità
Responsabile dei lavori e quali non siano           si tratta di un obbligo, se così può essere
invece delegabili. A latere di ciò ricorre ancora   definito, derivato dall’obbligo del CSE di
la questione di stabilire se è necessario il        segnalazione al committente/responsabile
conferimento di idoneo potere di spesa al           violazioni che richiedono la sospensione
delegato per adempiervi.                            dei lavori, l’allontanamento delle imprese
                                                    o dei lavoratori interessati dal cantiere o la
Intanto è opportuno rammentare che il
                                                    risoluzione del contratto), 99 (sulla notifica
Responsabile dei lavori è definito dalla
                                                    preliminare), 100 (sui piani di sicurezza) e 101
legge (art. 89 c. 1 lett. c D.Lgs. 81/08)
                                                    (sugli obblighi di trasmissione dei piani di
come il soggetto che può essere incaricato
                                                    sicurezza).
dal Committente per svolgere i compiti
ad esso attribuiti dal D.Lgs. 81/08 e che           Gli obblighi in questione riguardano tutte
l’esonero delle responsabilità connesse             e tre le fasi necessarie alla realizzazione
con l’adempimento di tali obblighi opera            di un’opera o di lavori edili o di ingegneria
limitatamente ai compiti conferiti al               civile, dalla fase della progettazione a quelle
Responsabile dei lavori (art. 93 c. 1 D.Lgs.        dell’appalto sino a quella dell’esecuzione dei
81/08).                                             lavori.
                                                    Per stabilire quali compiti del Committente
                                                    siano delegabili e quali non lo siano è
                                                    necessario quindi analizzarli uno per uno.

22  HS+E Magazine jan-mar 2020
OBBLIGHI DEL COMMITTENTE                                           1. Verifica dell'idoneità tecnico-professionale, con le
NELLA FASE DELLA PROGETTAZIONE                                     modalità di cui all'allegato XVII, delle imprese e dei
                                                                   lavoratori autonomi (art. 90 c. 9 lett. a) e b) e all. XVII
In questa fase il committente è chiamato ad                        d.lgs. 81/2008)
adempiere ai seguenti obblighi:
                                                                   2. Verifica se designare e designa un coordinatore per
 1. Verifica se designare e designa un CSP (art. 90 cc. 3          l’esecuzione (CSE) (art. 90 cc. 4 e 5 d.lgs. 81/2008)
 d.lgs. 81/2008, fatto salvo quanto disposto dal successivo c.
                                                                   3. Non sottopone a ribasso i costi della sicurezza del PSC
 6)
                                                                   (se redatto) (Allegato XV punto 4 d.lgs. 81/2008)
   Nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese
                                                                     In riferimento a tele obbligo va rammentato che i
   esecutrici, anche non contemporanea, il committente,
                                                                     costi della sicurezza del PSC sono quelli di cui al
   pure nei casi di coincidenza con l'impresa esecutrice, o il
                                                                     p.to 4 dell'allegato XV al d.lgs. 81/2008 e non si
   responsabile dei lavori, contestualmente all'affidamento
                                                                     devono confondere con gli oneri che comunque le
   dell'incarico di progettazione, designa il CSP (art. 90 c.
                                                                     imprese affidatarie ed esecutrici devono sostenere
   3 d.lgs. 81/2008), tenuto conto che, qualora in possesso
                                                                     per gli adempimenti diretti derivanti dal D.Lgs.
   dei requisiti di cui all'articolo 98, ha facoltà di svolgere
                                                                     81/2008;
   le funzioni sia di coordinatore per la progettazione sia di
   coordinatore per l'esecuzione dei lavori (art. 90 c. 6 d.lgs.
   81/2008)                                                        4. Effettua, se del caso, la Notifica preliminare (art. 99 c. 1
                                                                   d.lgs. 81/2008)
 2. Verifica la fattibilità dei lavori sotto il profilo
                                                                   5. Trasmette/comunica i seguenti documenti/informazioni
 prevenzionistico (artt. 90 cc. 1 e 2 e 93 c. 2 d.lgs. 81/2008)
                                                                   sulla sicurezza al concedente il titolo abilitativo, prima
   Il committente si attiene ai principi e misure                  dell'inizio dei lavori oggetto del titolo edilizio abilitativo
   generali dell'art. 15 nella fase di progettazione               (art. 90 c. 9 lett. c) d.lgs. 81/2008):
   (art. 90 c. 1 d.lgs. 81/2008):
                                                                     •   Copia notifica preliminare (se redatta)
      a) al momento delle scelte architettoniche,
      tecniche ed organizzative, onde pianificare i                  •   DURC imprese e lavoratori autonomi
      vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno
                                                                     •   Dichiarazione attestante l’avvenuta verifica
      simultaneamente o successivamente
                                                                         della ulteriore documentazione di cui alla
      b) all'atto della previsione della durata di                       verifica d'Idoneità tecnico professionale e di
      realizzazione di questi vari lavori o fasi di                      regolarità dei lavoratori
      lavoro
                                                                   6. Comunica alle imprese affidatarie, alle imprese
   Allo scopo è tenuto a prendere in considerazione
                                                                   esecutrici e ai lavoratori autonomi il nominativo del
   il piano di sicurezza e coordinamento (PSC) e
                                                                   coordinatore per la progettazione e quello del coordinatore
   il fascicolo dell’opera (FO) (art. 90 c. 2 d.lgs.
                                                                   per l’esecuzione dei lavori. Tali nominativi sono indicati
   81/2008) e a verificare l'adempimento degli
                                                                   nel cartello di cantiere (art. 90 c. 7 d.lgs. 81/2008)
   obblighi del CSP (art. 93 c. 2 d.lgs. 81/2008)
                                                                   7. Trasmette il piano di sicurezza e di coordinamento
                                                                   a tutte le imprese invitate a presentare offerte per
OBBLIGHI DEL COMMITTENTE NELLA FASE
                                                                   l’esecuzione dei lavori. In caso di appalto di opera
DELL'APPALTO
                                                                   pubblica si considera trasmissione la messa a disposizione
                                                                   del piano a tutti i concorrenti alla gara di appalto (art.
Nella fase dell’appalto il Committente deve
                                                                   101 c. 1 d.lgs. 81/2008)
adempiere ai seguenti obblighi:
                                                                                                                                     
                                                                                      jan-mar 2020 HS+E Magazine  23
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OBBLIGHI DEL COMMITTENTE NELLA FASE                               4. Adotta i provvedimenti del caso in occasione delle
DELL'ESECUZIONE DEI LAVORI                                        segnalazioni da parte del CSE con proposta di sospensione
                                                                  delle lavorazioni a rischio
Nella fase dell’esecuzione dei lavori il Committente
                                                                    I provvedimenti sono la sospensione delle
deve adempiere ai seguenti obblighi:
                                                                    lavorazioni a rischio e allontanamento delle imprese
 1. Verifica l'idoneità tecnico-professionale, con le               e lavoratori autonomi colpevoli o la risoluzione del
 modalità di cui all'allegato XVII, e della regolarità dei          relativo contratto d’appalto/subappalto.
 lavoratori (art. 90 c. 9 lett. a) e b) d.lgs. 81/2008)
 2. Verifica l'adempimento degli obblighi del CSE                QUALI OBBLIGHI SONO DELEGABILI
 relativamente a quanto stabilito dall'art. 92, comma 1,         E QUALI NON DELEGABILI
 lettere a), b), c), d ed e) (art. 93 c. 2 d.lgs. 81/2008)
                                                                 Dopo aver rammentato gli obblighi del
   A riguardo va segnalato che salvo che per cantieri
                                                                 Committente si premette che non è rinvenibile
   particolari, come quelli all'interno delle aziende
                                                                 nella legge un esplicito divieto a trasferire alcuno
   dove vi è una costante presenza del Committente
                                                                 di tali obblighi.
   / Responsabile dei lavori o vi sia condivisione
   di spazi e attrezzature, la verifica non richiede             È del tutto ovvio, però, che è facoltà del
   necessariamente il controllo diretto interno al               Committente conferite l’adempimento di tutti o di
   cantiere delle condizioni di sicurezza. Normalmente           parte di tali obblighi al Responsabile dei lavori, e
   tale verifica è effettuata mettendo a regime un               che l’esonero di responsabilità nell’adempimento
   sistema di controllo dell'operato del CSE, fatto              degli stessi opera “limitatamente” all’incarico
   mediante l'obbligo di rendicontare periodicamente             conferito al Responsabile dei lavori.
   e secondo necessità per iscritto le condizioni del
                                                                 Pertanto, se da un lato il Committente è
   cantiere, di allegare le evidenze scritte delle sue
                                                                 combattuto dal desiderio di delegare ogni obbligo
   attività sul campo e di agire di conseguenza nei
                                                                 proprio al Responsabile dei lavori, ciò ai fini
   casi in cui è necessario adottare provvedimenti a
                                                                 dell’esonero delle relative responsabilità, dall’altro
   riguardo
                                                                 un’attenta analisi della natura degli stessi obblighi
                                                                 potrebbe consigliare al Committente di delegare
 3. Assicura l’attuazione degli obblighi a carico del datore
                                                                 l’attuazione solo di parte di questi o impedire
 di lavoro dell’impresa affidataria previsti dall’articolo 97,
                                                                 di delgarne alcuni, riservandosi in via esclusiva
 comma 3-bis e 3-ter (art. 100 c. 6-bis) d.lgs. 81/2008)
                                                                 l’adempimento di questi ultimi, per esempio,
   Ciò riguarda la verifica in occasione dei pagamenti           quelli che comportano un potere di spesa. Va
   all’appaltatore dell'avvenuto pagamento di quanto             rammentato a riguardo che qualora si conferisse
   dovuto dai subappaltatori, senza alcun ribasso dei            l’adempimento di un obbligo al Responsabile dei
   costi della sicurezza, e può comportare l'eventuale           lavori che comporta un potere di spesa e questo
   sospensione del pagamento nel caso in cui la verifica         non sia realmente conferito, l’esonero dalle relative
   sia negativa fino alla relativa regolarizzazione della        responsabilità è inefficace.
   situazione
                                                                 Vediamo allora fase per fase l’adempimento di
   Inoltre comporta la verifica preventiva dei requisiti         quali obblighi potrebbe non essere conferito al
   dei soggetti indicati dal datore di lavoro dell'impresa       Responsabile dei lavori.
   affidataria per l'assolvimento dei compiti di cui
                                                                 Nella fase della progettazione potrebbe essere
   all'art. 97 e la verifica in corso d'opera, con la
                                                                 conferito al Responsabile dei lavori l’obbligo
   collaborazione del CSE (che vi è obbligato dal
                                                                 di verificare se l’intervento richiede o meno la
   D.Lgs. 81/08) o del DL, che questi soggetti e non
                                                                 designazione di un CSP, ma potrebbe essere
   altri siano quelli che effettivamente assolvono ai
                                                                 conservato l’obbligo che comporta un potere di
   predetti compiti in cantiere
                                                                 spesa, ciò quello di designazione dello stesso CSP.

24  HS+E Magazine jan-mar 2020
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Analogamente nella fase dell’appalto potrebbero                   f ) prima della consegna dei lavori, tiene conto delle
non essere conferiti gli obblighi seguenti:                       eventuali proposte integrative del piano di sicurezza e
                                                                  di coordinamento formulate dagli operatori economici,
   •   designazione del CSE, poiché comporta un
                                                                  quando tale piano sia previsto ai sensi del decreto
       potere di spesa, ma non quello di verificare se
                                                                  legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
       l’intervento richieda o meno la designazione di
       un CSE                                                     g) trasmette agli organi competenti dell’amministrazione
                                                                  aggiudicatrice, sentito il direttore dei lavori, la proposta
   •   non sottoporre a ribasso di gara i costi della
                                                                  del coordinatore per l’esecuzione dei lavori relativa
       sicurezza del PSC (se redatto), poiché incidono
                                                                  alla sospensione, all’allontanamento dell’esecutore o dei
       sull’importo complessivo dell’intervento
                                                                  subappaltatori o dei lavoratori autonomi dal cantiere o
                                                                  alla risoluzione del contratto;
Nella fase dell’esecuzione dei lavori potrebbero
non essere conferiti gli obblighi seguenti:                       o) dispone la ripresa dei lavori e dell’esecuzione del
                                                                  contratto non appena siano venute a cessare le cause della
   •   verifica, in occasione dei pagamenti
                                                                  sospensione e indica il nuovo termine di conclusione del
       all’appaltatore, dell'avvenuto pagamento dei
                                                                  contratto, calcolato tenendo in considerazione la durata
       costi della sicurezza dovuti ai subappaltatori,
                                                                  della sospensione e gli effetti da questa prodotti;
       senza alcun ribasso, poiché può comportare
       l'eventuale sospensione del pagamento                      r) propone la risoluzione del contratto ogni qual volta se
       all’appaltatore nel caso in cui la verifica sia            ne realizzino i presupposti.
       negativa, fino alla relativa regolarizzazione della
                                                                  In sintesi, per alcuni obblighi per i quali serve il potere di
       situazione
                                                                  spesa, come nelle varianti in corso d’opera per motivi di
   •   di adozione dei provvedimenti del caso su                  sicurezza o nella sospensione del lavoro delle imprese che
       segnalazione da parte del CSE con proposta di              commettono violazioni a seguito di segnalazione da parte
       sospensione delle lavorazioni a rischio                    del CSE, il RUP non adotta direttamente i provvedimenti
                                                                  del caso ma si limita a segnalarli a chi di competenza, il
                                                                  committente.
IL CASO DEI LLPP

D’altronde già nei lavori pubblici, per precisa scelta           CONCLUSIONI
del legislatore, l’adempimento di alcuni obblighi
del Committente non è pienamente trasferito al                   Riguardo alla possibilità di conferire al
Responsabile dei lavori.                                         Responsabile dei lavori l’adempimento di tutti
                                                                 gli obblighi propri del Committente, non si rileva
In tali casi, infatti, il Resaponsabile unico del
                                                                 nel D.Lgs. 81/08 alcun motivo ostativo affinché
procedimento (RUP), che ex lege assume il ruolo
                                                                 ciò avvenga. Solo per ragioni di opportunità il
di Responsabile dei lavori, non deve adempiere
                                                                 Committente potrebbe non conferire alcuni di
completamente a tutti gli obblighi del Committente,
                                                                 questi obblighi, ai quali potrebbe preferire di
cioè del Dirigente con potere decisionale e di
                                                                 adempiervi direttamente, così come in parte
spesa nello specifico appalto di lavori. Per alcuni di
                                                                 avviene nei contratti pubblici. Va sottolineato,
questi, infatti, vi adempie parzialmente o in forma
                                                                 infatti, che un limite dell’efficacia esimente della
mediata. Vediamo quali.
                                                                 delega al Responsabile dei lavori è rappresentato
Secondo le Linee guida n. 3 dell’ANAC, sezione 6,                dall’assenza o carente potere di spesa conferito.
nella fase di esecuzione il RUP:                                 Proprio ciò potrebbe consigliare il Committente a
                                                                 non delegare al Responsabile dei lavori gli obblighi
 c) adotta gli atti di competenza a seguito delle iniziative e
                                                                 che richiedono un potere di spesa per adempiervi
 delle segnalazioni del coordinatore per la sicurezza in fase
                                                                 correttamente.
 di esecuzione sentito il direttore dei lavori, laddove tali
 figure non coincidano;

                                                                                     jan-mar 2020 HS+E Magazine  25
TECHNOnews
       SICUREZZA E IGIENE INDUSTRIALE

       RISCHIO CEM                                         GUIDA DELLA DIRETTIVA
       quali requisiti del personale che                   MACCHINE
       svolge la valutazione?                              un nuovo aggiornamento
       In questi anni sta aumentando sempre                Dal 29/12/2009 è in vigore la “nuova direttiva
       più l’attenzione verso il rischio da campi          macchine”, Direttiva 2006/42/CE del Parlamento
       elettromagnetici (CEM); vista la complessità        europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006, la
       della tipologia di esposizione è importante         quale è stata recepita in Italia con il Decreto
       che la valutazione del rischio sia effettuata da    Legislativo 27 gennaio 2010, n. 17 e stabilisce i
       personale qualificato e in possesso di specifiche   requisiti essenziali per la salute e la sicurezza
       conoscenze in materia.                              relativi alla progettazione e alla costruzione delle
                                                           macchine con il fine di migliorare la sicurezza dei
       La Consulta Interassociativa Italiana per la
                                                           prodotti immessi sul mercato europeo.
       Prevenzione (CIIP), in collaborazione con il
       Gruppo di lavoro Agenti Fisici del Coordinamento    In relazione all’importanza di questa direttiva
       Interregionale Sicurezza e Salute nei luoghi        e alle conseguenze dirette sulla sicurezza delle
       lavoro, ha prodotto il documento “Requisiti di      macchine immesse sul mercato, è importante
       conoscenza, abilità e competenza del personale      sapere che Commissione Europea per favorire
       qualificato per la valutazione dei rischi da        una corretta applicazione della direttiva ha
       esposizione a campi elettromagnetici (0 hz-         pubblicato delle guide all’applicazione della
       300 GHz nei luoghi di lavoro)” per fornire          direttiva macchine 2006/42/CE.
       informazioni e indicazioni sulle abilità e
                                                           Nel mese di ottobre 2019, dopo poco più di
       competenze degli esperti nella valutazione dei
                                                           due anni dalla pubblicazione dell’edizione
       rischi da campi elettromagnetici (ECEM). Tale
                                                           2.1 della guida è stato pubblicato un nuovo
       documento aggiorna e sostituisce il precedente
                                                           aggiornamento, la versione 2.2, per ora solo in
       predisposto dalla Consulta Interassociativa in
                                                           lingua inglese.
       data 26 novembre 2006.

26  HS+E Magazine jan-mar 2020
PREVENZIONE INCENDI

                                                          compartimentazione, alla determinazione dei profili
IN VIGORE IL NUOVO                                        di rischio ed al controllo dell’incendio.
codice di prevenzione incendi
                                                          Il D.M. 18/10/2019 ha infatti chiarito alcuni aspetti
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 31/10/2019 S.O. n.
                                                          che rendevano particolarmente complessa, se non
41, è stato pubblicato il D.M. 18/10/2019: Modifiche
                                                          irrealizzabile, e comunque per lo più sconveniente, la
all'allegato 1 al decreto del Ministro dell'interno
                                                          progettazione con il Codice di Prevenzione Incendi,
3 agosto 2015, recante «Approvazione di norme
                                                          in particolare, quando le Regole tecniche Orizzontali
tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell'articolo
                                                          (RTO) si dovevano integrare con le Regole Tecniche
15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139».
                                                          Verticali (RTV) successivamente emanate: uffici
L’allegato tecnico è una profonda e sostanziale           (V.4), alberghi (V.5), autorimesse (V.6), scuole (V.7),
riscrittura del Codice del 2015 finalizzata a risolvere   locali commerciali (V.8); soprattutto nel caso di
le criticità che sono emerse nei quattro anni di          valutazioni di attività esistenti per le quali il Codice
doppio binario, in merito, soprattutto, all’esodo, alla   non ammetteva norme transitorie.
                                                                                                                
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                                                                                     NG S
                                                                                         ER V I C E S
Documentazione di cantiere e ruolo del CSE
Guida per imprese e coordinatori per la sicurezza
Semeraro Giuseppe
Una guida snella, rigorosamente pensata per gli addetti ai lavori, in particolar modo per le imprese, i
coordinatori per la sicurezza nei cantieri e i consulenti in materia di salute e sicurezza nel lavoro. Nonostante
il tentativo di farla apparire semplice adempimento burocratico, la documentazione di sicurezza è alla base
della prevenzione infortuni nei cantieri, in quanto consente di stabilire a priori la conformità a requisiti
legislativi e regolamentari di determinati aspetti del cantiere, di accertare l’adeguatezza dell’elemento al
lavoro specifico e di prendere conoscenza delle regole prevenzionistiche a cui attenersi durante l’esecuzione
dei lavori. In questa guida è presa in esame la documentazione di sicurezza che deve essere presente in
cantiere, a seconda della sua tipologia, che all’occorrenza deve essere esibita agli organi di vigilanza. Sono
stati considerati settantacinque documenti che variano dagli aspetti generali a quelli particolari del cantiere.
La verifica di tutti questi documenti è attribuita, nelle diverse fasi preliminari e poi in itinere nel cantiere, in
maniera differenziata ai diversi soggetti che hanno specifiche responsabilità in materia prevenzionistica.
Molti dei documenti inseriti nel volume possono essere scaricati in formato .doc dagli acquirenti del volume.

Edizione: febbraio 2018
Pagine: 248
Formato: 150x210 mm
ISBN: 978-88-6310-793-7
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SICUREZZA in EDILIZIA

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                                        in ambito civile ed industriale
                                        Gli ambienti confinati sono particolarmente pericolosi e infatti gli incidenti che vi acca-
                                        dono sono spesso mortali. Il motivo che trasforma un incidente all'interno di un am-
                                        biente confinato in un infortunio mortale è spesso riconducibile alla scarsa percezione
                                        della rischiosità di questi luoghi.
                                        Il volume unisce la teoria e la pratica delle attività lavorative svolte negli ambienti
                                        confinati e affronta i principali aspetti delle operazioni condotte in ambiente confinati,
                                        fornendo una serie di informazioni al tecnico per avvicinarsi alla materia per affrontare
        di Nicolucci Roberto            con maggiore consapevolezza una delle problematiche riconosciute per essere tra le
pagg. 400,  50,00 - Codice: 00141429   più subdole e complesse all'interno della sicurezza occupazionale.

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