SUBCONTINENTE INDIANO - VOL.18 - N.1 - THE ...
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THE OCCUPATIONAL HEALTH & SAFETY + ENVIRONMENTAL QUARTERLY MAGAZINE Jan-Mar 2020 VOL.18 - N.1 parte 2 l'industria dello shipbreaking nel SUBCONTINENTE INDIANO un raro compendio di problematiche di sicurezza sul lavoro, igiene industriale e salvaguardia ambientale
Campaign to Clean up ship breaking the world’s most dangerous job The workers in this industry suffer precarious working conditions, lack training, and face serious hazards. The industry has a responsibility to provide, and workers have a right to expect, safe, healthy, clean and sustainable jobs. IndustriALL Global Union demands that all member states of the International Maritime Organization (IMO) : Ratify the Hong Kong International Convention for the Safe and Environmentally Sound Recycling of Ships NOW!
HS+E MAGAZINE Jan-Mar 2020 / VOL. XVIII N.1 Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1200 del 25/02/2003 INTHISISSUE OWNER Techno Srl Via Pirano, 7 - 48122 Ravenna (I) ph. +39 0544 591393 www.hse-mag.com info@hse-mag.com 04 EDITOR IN CHIEF L'INDUSTRIA DELLO SHIPBREAKING Roberto Nicolucci nel subcontinente indiano // parte II EDITING // GRAPHIC DESIGN Graziela Duarte editor@hse-mag.com 15 EVENTS CALENDAR I prossimi eventi del settore CONTRIBUTORS Silvia Signorini Lucia Lontani 16 PRIMO BILANCIO SOCIALE DI ATTIVITÀ Fondazione Flaminia 22 Roberto Nicolucci RIFLESSIONI SULLA DELEGA FUNZIONI DEL COMMITTENTE Michela Casadei CSE Planner Giuseppe Semeraro COVER IMAGE By Stéphane M Grueso - Shipwreck-23, a 26 TECHNO NEWS Le ultime notizie del mondo HSE screencap from documentary Shipwreck by Stéphane M. Grueso and Javier Gómez Serrano, CC BY-SA 2.0, https:// commons.wikimedia.org/w/index. php?curid=16109269 HS+E MAGAZINE è pubblicato trimestralmente. The HS+E MAGAZINE is published quarterly. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della pubblicazione può essere All rights reserved. No part of this publication may be reproduced or riprodotta o trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettronico transmitted in any form or by any means, electronic or mechanical, including o meccanico, inclusa la fotocopia, senza il preventivo consenso scritto photocopying, without prior written consent of the publisher. The views and dell’Editore. I punti di vista e le opinioni espresse dagli Autori all’interno opinions expressed elsewhere in the magazine are not necessarily those of the della rivista non necessariamente coincidono con quelli del Proprietario, owner, publisher or Editor in Chief. dell’Editore e del Direttore responsabile
parte 2 l'industria dello shipbreaking nel SUBCONTINENTE INDIANO un raro compendio di problematiche di sicurezza sul lavoro, igiene industriale e salvaguardia ambientale Roberto Nicolucci Per quanto riguarda il PCB - una sostanza Bangladesh e in Pakistan; sebbene l’India cancerogena per l’uomo e fortemente possa vantare un livello di tutela superiore, ecotossica - le navi (militari e mercantili) anche in questo paese si incontrano forti costruite fino agli anni Ottanta del resistenze a modificare lo status quo; la Novecento presentano, come già ferrea opposizione dell’associazione dei accennato, contenuti potenzialmente proprietari dei cantieri alla creazione di un molto elevati soprattutto nelle efficace sindacato dei lavoratori ne è una apparecchiature elettriche e nei fluidi prova. idraulici. Indagini condotte delle testate Si calcola che una nave costruita negli giornalistiche locali o dalle ONG, ultimi decenni del Novecento possa ancora evidenziano frequentemente i continui casi contenere, a seconda delle dimensioni di infortuni mortali nell’industria e di scarsa e della tipologia, tra i 250 e gli 800 kg di protezione sociale. sostanze contaminate da PCB. Il 1 novembre 2016 una esplosione a Una indagine svolta nel 2005 in Pakistan Gadani in Pakistan a bordo del FPSO Aces ha portato all’identificazione entro i confini provocò, secondo dati diffusi da alcune nazionali di circa 56 tonnellate di PCB; di ONG, 31 vittime e una sessantina di feriti; queste oltre 22 tonnellate provenivano si tratta del più grave incidente sul lavoro dalle attività di demolizione navale. accaduto nell’industria dello shipbreaking asiatico, ma certamente non un episodio Amianto, PCB e in generale l’alto indice di isolato; l’esplosione fu probabilmente infortuni sul lavoro sono i principali motivi provocata dal malfunzionamento di un per cui l’industria delle demolizioni navali impianto di ossitaglio; la presenza a bordo negli ultimi due decenni è stata soggetta delle navi in demolizione di centinaia di a forti pressioni soprattutto da parte delle bombole di gas tecnici utilizzate senza le ONG e oggetto di provvedimenti mirati da dovute precauzioni e le approssimative parte di ILO, IMO e EU. procedure di bonifica delle atmosfere La tutela dei lavoratori e dell’ambiente esplosive presenti negli ambienti confinati, è molto debole in tutti i paesi del subcontinente indiano, ma in particolare in rende altamente probabile questo genere di eventi. jan-mar 2020 HS+E Magazine 5
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano fig.1 - i lavoratori sono continuativamente immersi in una nube di fumi tossici fig.2 - l’incendio della FPSO “Aces” nel novembre del 2016 6 HS+E Magazine jan-mar 2020
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano La FPSO Aces, precedentemente battezzata Mobil completata a freddo prima di avviare qualsiasi altra Flinders, era in origine un tanker costruito per la Mobil attività; un incendio dovuto alla medesima causa era nel 1982, poi convertito nel 2007 in FPSO; nell’estate avvenuto due settimane prima a bordo della stessa nave, del 2016 era stato venduto a un cash buyer, sottoposto senza provocare vittime. ad un cambio di bandiera in Indonesia e poi a Djibouti A seguito di questo secondo evento, sotto la pressione e infine arenato sulle spiagge pakistane; secondo fonti di numerose ONG, il governo pakistano mise al bando la locali al momento della esplosione la nave aveva a bordo, demolizione di tanker e gasiere per 18 mesi, senza tuttavia illegalmente, ancora diverse centinaia (forse migliaia, intraprendere azioni mirate alla efficace prevenzione di secondo la ONG francese Robin de Bois) di tonnellate di questo tipo di episodi. Prova ne sia che a 12 mesi dalla idrocarburi pesanti e leggeri anche questa una circostanza tragedia, il Dipartimento dell’Ambiente pakistano, in non infrequente. deroga al divieto di demolizione dei tanker, ha autorizzato L’estinzione dell’incendio, seguente alle ripetute esplosioni la ripresa dei lavori sulla Aces al fine di completarne la a bordo, ha richiesto diversi giorni anche a causa della demolizione e immediatamente un nuovo incendio si è insufficiente disponibilità di schiuma estinguente e di sviluppato a bordo per fortuna, anche questa volta, senza idonei equipaggiamenti per i soccorritori. provocare vittime. A prescindere da singoli eventi eccezionali i dati infortunistici aggregati relativi all’attività di shipbreaking Nel periodo 1991 – 2000 sono stati sono preoccupanti anche considerando il fatto che riportati infortuni mortali su nonostante l’impegno delle ONG i dati rilevati sono in 2528 navi demolite realtà sempre fortemente sottostimati a causa della scarsa trasparenza tipica del settore. Alcuni studi, analizzando dati ufficiali divulgati dal Gujarat Maritime Board (GMB) e relativi a 174 plots (un plot equivale, grosso modo, ad una striscia di spiaggia di In questo caso alla famiglia di ciascuna vittima è andata larghezza sufficiente a demolire una nave) di Alang riferiti una compensazione di circa 14.000 USD; ma si è trattato al decennio 1991 – 2000, riportano 258 infortuni mortali di una compensazione eccezionale “forzata” dalla eco su 2528 navi demolite pari a 19 milioni di tonnellate di mediatica internazionale; in caso di infortunio mortale rottame ferroso prodotto; si tratta di una media di un l’indennizzo alle famiglie è previsto solo in Pakistan e in infortunio mortale ogni 10 navi demolite o ogni 75.000 India mentre in Bangladesh è a discrezione del datore mila tonnellate di steel scrap prodotto. di lavoro; si tratta di cifre molto basse, in nessun caso Altri dati diffusi dal GMB riportano 372 infortuni mortali tra compensative del danno biologico ed economico che le il 1983 (anno di inizio ufficiale delle attività di shipbreaking) famiglie devono sopportare. e il 2004. Usualmente le compensazioni sono infatti nell’ordine Relativamente al medesimo distretto e di poche migliaia di USD e in molti casi si ha avuto approssimativamente in riferimento allo stesso periodo testimonianza del fatto che le famiglie delle vittime non (1983 – 2003) alcune organizzazioni indipendenti abbiano ricevuto alcuna compensazione e addirittura riportano 470 casi di infortuni mortali. abbiano dovuto provvedere a proprie spese al rientro della salma al paese di residenza. Sempre in riferimento alle attività nella zona di Alang – Sosiya, statistiche diffuse dal Gujarat State Industrial Sempre a Gadani, a poca distanza di tempo dall’incidente Safety and Health Department riportano, tra il 1983 e il della Aces, all’inizio di gennaio del 2017, cinque 2013, oltre 400 incendi ed esplosioni a bordo di navi in lavoratori sono rimasti uccisi a bordo di un LPG carrier fase di demolizione e circa 470 infortuni mortali. il cui taglio delle lamiere era stato avviato senza avere preventivamente rimosso la coibentazione (probabilmente In questo periodo di riferimento poco meno del 30% schiuma poliuretanica) dei serbatoi criogenici, rimozione dei decessi è stato attribuito a schiacciamenti dovuti che seguendo le buone pratiche operative, deve essere a movimenti improvvisi dei blocchi tagliati, a cadute di jan-mar 2020 HS+E Magazine 7
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano oggetti pesanti o a urti accidentali, circa il 23% dei decessi è stato attribuito ad incendi o esplosioni, oltre il 20% a caduta dall’alto (spesso conseguente a scivolamenti dovuti alla diffusa presenza di lamiere contaminate con sostanze sdrucciolevoli), circa il 10% ad atmosfere tossiche o sottossigenate; il rimanente circa 15% è attribuibile ad altre cause. Uno studio che prende in considerazione il periodo 1999 – 2008 indica in 130 le vittime a seguito dei soli incendi ed esplosioni. Secondo NGO Shipbreaking Platform (una piattaforma che raggruppa alcune decine di ONG locali e internazionali) dal 2009 al 2018 nel subcontinente indiano si sono registrati 310 infortuni mortali e 195 infortuni non mortali che hanno comportato gravi menomazioni permanenti (principalmente l’amputazione di uno o più arti a causa di schiacciamenti) a fronte dello spiaggiamento di quasi 6000 navi. Uno studio svolto da una università di Chittagong stima che nei cantieri del Bangladesh nei 20 anni tra l’inizio degli anni Novanta e l’inizio degli anni Dieci del XXI secolo si siano verificati almeno 400 infortuni mortali e almeno 6000 infortuni gravi con lesioni permanenti. Secondo dati raccolti dall’ILO nei cantieri del Bangladesh la media è di un infortunio mortale alla settimana, che equivarrebbe ad un migliaio di vittime in venti anni. Una indagine indipendente condotta all’inizio degli anni Duemila ha riscontrato che circa l’88% dei lavoratori intervistati aveva subito infortuni di varia entità nell’arco dei precedenti 12 mesi. fig.3 - immagini di lavoratori addetti a varie mansioni nei canteri del subcontinente indiano 8 HS+E Magazine jan-mar 2020
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano Queste statistiche non tengono naturalmente conto accennava anche precedentemente, difficilmente della mortalità correlata alle malattie professionali monitorabili nel tempo. di cui si accennava precedentemente difficilmente I dati infortunistici di settore vengono usualmente quantificabile per la assenza di qualsivoglia controllo raccolti in relazione ad alcune categorie standard di sanitario al momento dell’inizio dell’attività lavorativa, lavoratori sebbene risulti poi difficile comparare i dati per l’elevato ricorso a lavoratori irregolari e, non in riferiti a India, Pakistan e Bangladesh a causa dalla ultimo, per la elevata rotazione degli stessi lavoratori, mancanza di omogeneità nei criteri di raccolta dei dati; molto spesso provenienti da villaggi rurali distanti le categorie standard in cui vengono inclusi i lavoratori centinaia o migliaia di chilometri e quindi, come si sono le seguenti: smontano e rimuovono arredi, pannellature, Addetti allo smontaggio (fitters) apparecchiature e impianti di valore con modalità non distruttiva tagliano le lamiere con impianti ossigas (sono i più Addetti all’ossitaglio (gas cutters) esperti e meglio pagati) trasportano e collegano i cavi di acciaio e le catene dei Movimentatori (cable pullers) verricelli ai pezzi tagliati da trascinare a riva raddrizzano con martelli e mazzuoli le lamiere Addetti al raddrizzamento delle lamiere non destinate al forno elettrico e riducono in pezzi i (hammer group) manufatti in ghisa per la successiva fusione caricano lamiere e altri materiali sui camion Facchini (loaders) (rappresentano la categoria più vasta e sono i meno pagati) svuotano le cisterne del fuel e degli altri combustibili Addetti alle cisterne (oil group) e lubrificanti di bordo separando la parte commerciabile dalle morchie di fondo sorvegliano e dirigono le attività lavorative delle varie Capisquadra (foremen) squadre Gruisti (crane operators) sono addetti alla guida delle gru semoventi di cantiere fissano il carico e guidano gli autocarri utilizzati per il Autisti (truck drivers) trasporto dei vari materiali jan-mar 2020 HS+E Magazine 9
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano Considerando che la maggior parte dei lavoratori addetti alla industria dello shipbreaking del subcontinente indiano sono migranti provenienti dalle regioni rurali più povere, analfabeti e senza alcuna esperienza nel mondo industriale, è assai improbabile che posseggano a priori una conoscenza, seppur vaga, dei pericoli dell’attività che andranno a svolgere; è altrettanto irrealistico che i brevi training a cui dovrebbero venire sottoposti possano fornire loro una consapevolezza dei rischi lavorativi. Anche laddove vengano forniti dispositivi di protezione individuale (DPI) questi vengono scarsamente utilizzati dai lavoratori. Durante le inchieste condotte dalle ONG è frequentemente emerso il disagio di indossare tute protettive, guanti, scarpe, occhiali e maschere di sicurezza a causa dell’elevata temperatura ambientale e dell’elevato tasso di umidità; in questo quadro non vanno trascurati motivi culturali e naturalmente anche la scarsa disponibilità dei datori di lavori a reintegrare i DPI danneggiati a fronte delle elevate usure. Per tutte queste popolazioni lavorative, all’elevato rischio professionale si aggiunge la piaga dell’HIV che negli ultimi anni ha subito una impennata dovuta alle precarie condizioni sanitarie e allo stile di vita, soprattutto da parte di chi vive per lunghi periodi lontano dalla propria famiglia. Soprattutto in Bangladesh, ad aggravare ulteriormente lo stato di disagio dei lavoratori, si aggiungono anche le precarie condizioni di alloggio dei migranti che molto spesso vivono in strutture di proprietà dei cantieri in 15-20 persone per stanza. fig.4 - immagini di lavoratori addetti a varie mansioni nei canteri del subcontinente indiano 10 HS+E Magazine jan-mar 2020
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano Vi sono poi tanti altri fattori sociali ed economici di rilievo. Le operazioni di taglio possono potenzialmente portare anche alla emissione di diossina (soprattutto nel caso di In Pakistan, ad esempio, all’inizio degli anni Novanta, lamiere trattate con vernici contenenti composti clorurati). il governo istituì una tassazione del 45% sulle navi destinate alla demolizione andando a penalizzare, Un’altra sostanziale fonte di inquinamento ambientale di fatto, ulteriormente i livelli di sicurezza e (nonché di danno per la salute) deriva dalla pratica salvaguardia ambientale dell’industria: la riduzione di bruciare (cospargendoli di benzina) i cavi elettrici dei margini di guadagno e la contestuale necessità di recuperati dalle navi al fine di eliminarne la guaina per approvvigionamento di prodotti siderurgici da materiale potere rivendere il rame puro. Questa pratica consente di di recupero a prezzi comunque calmierati è quasi decuplicare il prezzo al peso del rame. Il denso fumo nero completamente ricaduta sulla contrazione dei salari e sulla che si leva dalle aree in cui questa attività viene praticata riduzione dei costi per la sicurezza delle attività. testimonia la presenza certa di un concentrato di sostanze tossiche che vanno dal dall’acido cianidrico al PCB, dalle Se la situazione relativamente alla sicurezza e salute dei diossine all’acido cloridrico. lavoratori appare critica, quella relativa all’ambiente non è migliore e le problematiche sono le più variegate. Non sono ad oggi disponibili dati attendibili relativamente al livello di emissione di POP (diossine e furani) in questi Per quanto riguarda i metalli pesanti una delle principali paesi. cause di dispersione in atmosfera, nel terreno e in acqua è provocata dal taglio ossiacetilenico dello scafo, Uno studio commissionato alla società di consulenza delle strutture e delle sovrastrutture verniciate e dalla danese Litehauz ha evidenziato che per una nave di successiva laminazione delle lamiere non preventivamente 10.000 tonnellate di peso (LDT) almeno 120 tonnellate di sabbiate; a seconda del ciclo di pitturazione le vernici acciaio e 2-3 tonnellate di pittura vengono perse durante e le antivegetative applicate alle lamiere, soprattutto il taglio e finiscono nel suolo o in acqua mentre solo una quando relative agli strati più “datati” che non sempre minima parte viene trascinata dal vento lontano dalle aree nelle operazioni di carenaggio vengono rimossi mediante dei cantieri. sabbiatura, possono facilmente contenere elevati livelli di La dispersione accidentale dei metalli pesanti generata piombo, TBT, cromo, cadmio, a volte anche PCB e amianto. dal recupero di anodi sacrificali, accumulatori, cuscinetti, guarnizioni, materiali d’attrito, ecc. è solitamente molto più limitata grazie alla più facile manipolazione di questi componenti e all’interesse al loro integrale recupero. L’inquinamento delle varie matrici (terreno, acqua e aria) comporta un notevole impatto sulle attività dell’agricoltura e della pesca da cui derivano effetti indiretti sulla salute – a causa dell’ingresso nella catena alimentare - che vanno a sommarsi a quelli provocati dall’esposizione diretta su tutta la comunità residente. Le specie vegetali ed animali tipiche dell’ecosistema del subcontinente indiano potenzialmente interessate alla esposizione a sostanze tossiche derivanti dalle attività di shipbreaking sono migliaia; dal punto di vista della flora oltre alle specie acquatiche possono venire facilmente danneggiate le vegetazioni costiere, in particolare le mangrovie, che a loro volta possono compromettere fig.5 - un rogo di cavi elettrici deliberatamente provocato indirettamente l’habitat costiero per centinaia di specie per eliminare la guaina isolante dei cavi in rame faunistiche; queste includono specie ittiche, anfibi, volatili, animali terrestri. jan-mar 2020 HS+E Magazine 11
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano Uno studio diffuso dalla Commissione Ambiente della UE, condotto nella zona di Alang-Sosiya e mirato a valutare l’inquinamento da metalli pesanti (in particolare manganese, piombo, cadmio, rame, cromo e zinco oltre al ferro) ha messo in luce dati allarmanti: rispetto ad una zona di controllo, la concentrazione di metalli pesanti nei sedimenti della zona intertidale (detto anche piano mesolitorale) è risultata 100 volte superiore. Un altro studio condotto sempre nel distretto di Alang, direttamente finanziato dalla UE, ha messo in evidenza come il processo di ossitaglio delle lamiere generi una quantità non trascurabile di emissioni nocive per l’ecosistema e per la comunità residente. In particolare è risultato che per ogni chilometro lineare di taglio e per millimetro di spessore delle lamiere vengono mediamente immessi in atmosfera circa 0,9 kg di prodotti protettivi (antivegetativa o vernice pigmentata) sotto forma di vapori e gas mentre 1,3 kg precipitano al suolo o in acqua sotto forma di particolato; a queste emissioni si aggiungano 21,8 kg di CO2 prodotti dalla combustione ossigas. Si tratta naturalmente di valori indicativi poiché molto dipende dal tipo di acciaio, dalla abilità dell’operatore, dal gas utilizzato e da altri fattori, ma questi dati sono tuttavia sufficienti a dare un’idea del livello di inquinamento prodotto. fig.6 - proclami chiaramente falsi circa la sostenibilità dell’industria dello shiprecycling 12 HS+E Magazine jan-mar 2020
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano Un ulteriore studio condotto ad Alang nel 2001, ha mostrato livelli di mercurio e di idrocarburi almeno 150 volte più elevati di quelli presenti nelle zone di controllo. Anche l’inquinamento batterico è stato rilevato 3 o 4 volte superiore alla norma. In termini qualitativi si è anche visto che circa il 50% delle forme di inquinamento sono imputabili alla dispersione di microplastiche che inevitabilmente finiscono nella catena alimentare; in questi paesi costieri la dieta è prevalentemente basata sui prodotti della pesca artigianale. Analoghe ricerche svolte lungo il litorale di Chittagong hanno rilevato una concentrazione di ferro, manganese, cromo e nickel sostanzialmente entro i valori raccomandati dalle principali norme internazionali; viceversa zinco, cadmio piombo, rame e mercurio sono stati rilevati in concentrazioni tali da limitare la riproduzione e in alcuni casi addirittura da pregiudicare la sopravvivenza di numerose specie marine; in particolare in alcune zone sono stati rilevati livelli di mercurio di quasi 100 volte superiori al limite raccomandato dalle organizzazioni sanitarie internazionali un valore che desta preoccupazione per la nota capacità di questo metallo tossico di entrare nella catena alimentare e provocare nell’uomo disturbi al sistema nervoso. Uno studio del 2001 diffuso da Greenpeace sull’inquinamento nei principali cantieri asiatici indicava nei sedimenti della zona di Alang una percentuale di TBT, tra 10 e 100 milioni di volte più alto rispetto al TLV (un dato peraltro contestato da diversi ricercatori in quanto ritenuto poco credibile); lo stesso studio riportava una presenza di amianto nell’80% dei campioni di suolo esaminati nei cantieri e nelle zone residenziali limitrofe. Una ricerca della Università di Chittagong, svolta nella zona costiera di Sitakund ha evidenziato come le attività di shipbreaking siano da considerarsi responsabili della scomparsa, in quella zona, di 21 specie ittiche (pesci e crostacei) e della drastica riduzione della presenza di almeno altre 11 specie. Sulle spiagge di Sitakund la presenza di metalli pesanti e di altri elementi chimici è talmente diversificata da coprire quasi interamente la tavola periodica tanto da meritarsi l’appellativo di Mendeleev Beaches. jan-mar 2020 HS+E Magazine 13
L'industria dello shipbraking nel subcontinente indiano Protocollo di Montreal; presenti in forma gassosa, queste sostanze, sono comunemente rintracciabili negli impianti di refrigerazione e di soppressione degli incendi. Assai meno nota (e percepibile) la loro presenza all’interno delle schiume poliuretaniche a cellula chiusa (quelle aperte utilizzano per l’espansione generalmente vapore acqueo) sia preformate che applicate a spruzzo che pur trattandosi di materiali solidi in effetti contengono grandi quantità di gas dannoso per l’ambiente intrappolato nelle microcavità. Il poliuretano espanso contiene circa 60 – 70 gr di CFC per ogni kg; per dare una idea, un frigorifero domestico di medie dimensioni contiene all’incirca 120 gr di gas refrigerante, una presenza nota ed evidente; ma contiene anche circa 4 kg di schiuma poliuretanica espansa e quindi ben 250 gr di CFC intrappolato nelle microcellule del materiale coibente, una quantità che fig.7 - la lunghezza del tratto di costa in Bangladesh dove si effettuano invece viene usualmente ignorata sebbene maggiormente le demolizioni è più che quadruplicata in 20 anni dannosa rispetto al quantitativo presente nel sistema di raffreddamento. Alcuni studi hanno stimato che le navi commerciali Oltre ai citati danni alla foresta di mangrovie causati dalla possano contenere per ogni milione di GT, circa 7 presenza di numerosi inquinanti, si consideri che nell’arco tonnellate di ODS (sotto forma di gas refrigerante o di alcuni decenni le stesse mangrovie sono state oggetto estinguente) e ben 1.800 tonnellate di ODS (sotto forma di deforestazione per diversi chilometri del litorale al di gas espansivo presente all’interno dei pannelli in fine di recuperare terreno da concedere in locazione ai materiale schiumato); rappresentano naturalmente una cantieri. notevole eccezione a questa media alcune tipologie Secondo la YPSA (Young Power in Social Action) almeno di navi quali le reefer o i tanker criogenici che ne 60.000 alberi di mangrovie sono stati abbattuti lungo contengono in misura notevolmente superiore. i 13 km di costa interessata all’attività di shipbreaking inclusi 14.000 alberi piantati grazie a un programma di rimboschimento sostenuto dall’ONU nel 2009. A seguito di quest’ultima deforestazione la Corte Suprema ha condannato alcuni cantieri alla chiusura delle attività e Roberto Nicolucci alla rimpiantumazione immediata, ma nulla poi in realtà è accaduto. ingegnere meccanico, si occupa da trent’anni di sicurezza e igiene industriale applicata al settore dell’oil&gas, Alcune modellizzazione eseguite per simulare le dello shipping, della petrolchimica e della cantieristica conseguenze dell’aumento del livello del mare dovuto al industriale; nel 1999 ha fondato Techno srl di cui è tutt’ora riscaldamento globale nel periodo 2010 – 2030 stimano presidente; nel 2016 ha fondato il network internazionale che la zona di Gadani subirà la sommersione di circa ReWorx che si occupa di decommissioning; è docente a 8.000 m3 di sabbia altamente contaminata mentre contratto di “decommissioning civile e industriale” presso saranno ben 25.000 m3 lungo i 13 km di spiaggia di il corso di laurea magistrale in ingegneria civile-ambientale Chittagong. dell’Università di Ferrara. Pur non tossiche per l’uomo, da un punto di vista ambientale, meritano un breve cenno anche le cosiddette ODS (Ozone Depleting Substances) messe al bando dal 14 HS+E Magazine jan-mar 2020
Agenda EVENTS calendar INTERSEC Fiera internazionale per la sicurezza e protezione antincendio 19 - 21 Dubai - UAE GEN SECURA NORTH AFRICA Fiera internazionale per la sicurezza e la prevenzione incendi 11 - 13 Algeri - Algeria FEB SICUR Fiera internazionale per la sicurezza e protezione antincendio 25 - 28 FEB Madrid - Spagna GLOBAL OIL&GAS ATYRAU Fiera internazionale Oil&Gas 8 - 10 Atyrau - Kazakhstan APR SECURIKA Fiera internazionale per la sicurezza e protezione antincendio 13 - 16 Mosca - Russia APR HEALTH AND SAFETY NEC Fiera internazionale per la sicurezza sul lavoro 28 - 30 Birmingham - UK APR Le date indicate potrebbero subire variazioni o alcune manifestazioni potrebbero venire annullate. Prima di recarsi alle manifestazioni si consiglia di verificare con gli organizzatori dei singoli eventi la correttezza delle date indicate. jan-mar 2020 HS+E Magazine 15
Michela Casadei Fondazione Flaminia PRIMO BILANCIO SOCIALE DI ATTIVITÀ IN 30 ANNI OLTRE 50 MILIONI DI EURO DI RISORSE EROGATE PER L’INSEDIAMENTO UNIVERSITARIO A RAVENNA A mmontano a oltre 50 milioni di euro, di cui 41.845.520 ricevuti dai soci, le risorse che Fondazione Flaminia ha, tra il 1989 e il 2018, complessivamente destinato all’insediamento universitario ravennate. I soci (32 nei trent’anni, 25 promozione dell’offerta formativa; attività culturali. A tale gruppo sono andati 28.208.222 euro. In questo secondo ambito lo sforzo finanziario maggiore (14.170.121 euro) riguarda il finanziamento di docenze, tutoraggio e attività laboratoriali. Significativo è l’impegno per radicare i attualmente) che hanno maggiormente contribuito docenti nel Campus: 6.607.612 euro con cui sono stati in questo arco temporale sono: Fondazione Cassa di finanziate le posizioni di 1 professore ordinario e di 32 Risparmio di Ravenna (14.281.735 euro), Comune di ricercatori, in prevalenza junior. Un’altra voce significativa Ravenna (9.954.793 euro), Comune di Faenza (3.429.899 sono poi le attività culturali con 3.031.471 euro (138 euro), Provincia di Ravenna (2.940.204 euro), C.C.I.A.A. iniziative tra convegni, conferenze, congressi in città per di Ravenna (2.784.558 euro), Regione Emilia Romagna un totale di oltre 10 mila partecipanti dal 2014 al 2018 a (2.483.383 euro), Fondazione del Monte (non più socia cui Flaminia ha fornito proprie risorse e proprio supporto dal 2012, ma presente con contributi finalizzati a progetti organizzativo). specifici pari a 1.151.849 euro), Confindustria Romagna Negli ultimi 30 anni, esattamente 8.701.026 euro (1.146.128 euro). La cifra mobilitata da Flaminia nei sono poi andati all’attività di supporto agli studenti. suoi 30 anni è stata investita in tre principali settori di Nello specifico si tratta di: orientamento in entrata; intervento: attività di supporto ai corsi, alle sedi e attività borse di studio, tirocini, borse lavoro e orientamento culturali; attività di supporto agli studenti; progettazione in uscita; biblioteche e Punto ristoro; servizio abitativo; europea, supporto alla ricerca e all’innovazione associazionismo, sport, cultura e sanità; servizi di tecnologica e sociale. internazionalizzazione; attività post laurea. In questo Le risorse destinate all’attività di supporto ai corsi, alle ambito significativo è l’impegno per il ‘post laurea’ sedi e attività culturali sono pari a 37.641.058 euro. Nel con 4.366.922 euro in cui figurano master, corsi supporto alle sedi figurano: interventi edilizi su immobili; di alta formazione, summer/winter school, corsi di manutenzione e servizi ausiliari; arredi e attrezzature; aggiornamento, corsi di formazione professionale e impianti dei laboratori. A questo gruppo di attività sono corsi di formazione permanente. Le prime iniziative di andati complessivamente 9.432.836 euro. Il supporto ai Flaminia nel settore risalgono al 1991, ma è nel 2013 che corsi e alle attività culturali comprende: agevolazioni al il CdA dell’Università di Bologna individua formalmente corpo docente; docenze, tutoraggio e attività laboratoriali; la Fondazione Flaminia come soggetto gestore esterno assegni di ricerca e dottorati; ricercatori e docenti; a cui affidare la gestione amministrativa contabile dei 16 HS+E Magazine jan-mar 2020
corsi di formazione post laurea attivati nel territorio di Università, Progetto EUCH, Unilav) per un totale Ravenna. Complessivamente dal 2003 al 2018 sono di 1.235.725 euro dal 1990 a oggi. La parte poi di stati avviati 50 summer school, 47 master e 32 corsi risorse destinate all’ampliamento degli orari di di alta formazione. apertura serale delle biblioteche (Oriani e di Palazzo Corradini) e la realizzazione e gestione del Punto Nell’ambito dei servizi rivolti alla comunità ristoro è pari a 328.575 euro. universitaria, è poi il servizio abitativo a risultare tra i più consistenti con 1.999.553 euro. Negli ultimi Ammonta infine a 3.947.652 euro l’investimento 5 anni, tale servizio ha fornito 60 posti letto annui di risorse fatto da Flaminia su progettazione (diventati 68 a settembre 2018 e 74 nel 2019) e, europea, supporto alla ricerca e all’innovazione considerando il valore di affitto a mercato di una tecnologica e sociale, attività che hanno avuto stanza a Ravenna, Flaminia ha consentito 45.360 sviluppo prevalentemente nella più recente fase euro di risparmio annuo agli studenti, ovvero 756 dal 2013 al 2019 e dal 2015 confluite nel Centro euro annui di risparmio annuo a studente. per l’Innovazione Cifla. In questo caso lo sforzo finanziario risulta così ripartito: progetti di ricerca e Come terza voce più rilevante nell’ambito dei servizi progetti con il territorio (1.615.147 euro) e progetti agli studenti figurano i progetti volti a favorire europei (427.679 euro); attività di palazzo dei l’acquisizione di competenze mirate al mercato del Congressi (593.384 euro); Centro per l’Innovazione lavoro, percorsi di incontro tra domanda e offerta Cifla (1.311.443 euro). di lavoro (progetto Borse Lavoro, Lavoro cerca
“Le significative risorse erogate negli anni dai soci o Siamo orgogliosi di presentare, attraverso questo primo l’efficacia con cui le stesse sono state spese, così come Bilancio sociale, un articolato quadro delle attività ampiamente documentato in questo primo Bilancio svolte da Flaminia in questi trent’anni: riteniamo sia sociale, sono elementi importanti, ma non sufficienti a il modo migliore per ringraziare i tanti soci che hanno spiegare la storia di Flaminia – commenta il presidente creduto e continuano a credere nel progetto di crescita di Fondazione Flaminia Lanfranco Gualtieri -. C’è molto culturale, economica e sociale sotteso al decentramento di più. dell’Università di Bologna in Romagna. In questi anni Flaminia oltre ad essere lo strumento in Un progetto che può essere ulteriormente perfezionato e grado di investire con efficacia ed efficienza le risorse irrobustito, che richiede continue cure e “manutenzione” dei soci per supportare la crescita del decentramento perché i risultati non sono mai acquisiti una volta per universitario ravennate, ha saputo porsi come tutte. intermediario tra il territorio e l’Ateneo, aiutando Un progetto che per i prossimi trent’anni ha ancora quest’ultimo nella concreta realizzazione della ‘terza bisogno di risorse, competenze, idee: un progetto che ha missione’. ancora bisogno di Fondazione Flaminia”. 18 HS+E Magazine jan-mar 2020
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Giuseppe Semeraro RIFLESSIONI SULLA DELEGA FUNZIONI DEL COMMITTENTE Quali sono gli obblighi delegabili e non delegabili INTRODUZIONE OBBLIGHI DEL COMMITTENTE Recentemente è stata posta la questione Gli obblighi del Committente sono di quali siano gli obblighi del Committente rinvenibili nel D.Lgs. 81/08 agli articoli di lavori edili o di ingegneria civile sanciti 90 (sugli obblighi del committente o del dal D.Lgs. 81/08 delegabili al cosiddetto responsabile dei lavori), 92 (per la verità Responsabile dei lavori e quali non siano si tratta di un obbligo, se così può essere invece delegabili. A latere di ciò ricorre ancora definito, derivato dall’obbligo del CSE di la questione di stabilire se è necessario il segnalazione al committente/responsabile conferimento di idoneo potere di spesa al violazioni che richiedono la sospensione delegato per adempiervi. dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori interessati dal cantiere o la Intanto è opportuno rammentare che il risoluzione del contratto), 99 (sulla notifica Responsabile dei lavori è definito dalla preliminare), 100 (sui piani di sicurezza) e 101 legge (art. 89 c. 1 lett. c D.Lgs. 81/08) (sugli obblighi di trasmissione dei piani di come il soggetto che può essere incaricato sicurezza). dal Committente per svolgere i compiti ad esso attribuiti dal D.Lgs. 81/08 e che Gli obblighi in questione riguardano tutte l’esonero delle responsabilità connesse e tre le fasi necessarie alla realizzazione con l’adempimento di tali obblighi opera di un’opera o di lavori edili o di ingegneria limitatamente ai compiti conferiti al civile, dalla fase della progettazione a quelle Responsabile dei lavori (art. 93 c. 1 D.Lgs. dell’appalto sino a quella dell’esecuzione dei 81/08). lavori. Per stabilire quali compiti del Committente siano delegabili e quali non lo siano è necessario quindi analizzarli uno per uno. 22 HS+E Magazine jan-mar 2020
OBBLIGHI DEL COMMITTENTE 1. Verifica dell'idoneità tecnico-professionale, con le NELLA FASE DELLA PROGETTAZIONE modalità di cui all'allegato XVII, delle imprese e dei lavoratori autonomi (art. 90 c. 9 lett. a) e b) e all. XVII In questa fase il committente è chiamato ad d.lgs. 81/2008) adempiere ai seguenti obblighi: 2. Verifica se designare e designa un coordinatore per 1. Verifica se designare e designa un CSP (art. 90 cc. 3 l’esecuzione (CSE) (art. 90 cc. 4 e 5 d.lgs. 81/2008) d.lgs. 81/2008, fatto salvo quanto disposto dal successivo c. 3. Non sottopone a ribasso i costi della sicurezza del PSC 6) (se redatto) (Allegato XV punto 4 d.lgs. 81/2008) Nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese In riferimento a tele obbligo va rammentato che i esecutrici, anche non contemporanea, il committente, costi della sicurezza del PSC sono quelli di cui al pure nei casi di coincidenza con l'impresa esecutrice, o il p.to 4 dell'allegato XV al d.lgs. 81/2008 e non si responsabile dei lavori, contestualmente all'affidamento devono confondere con gli oneri che comunque le dell'incarico di progettazione, designa il CSP (art. 90 c. imprese affidatarie ed esecutrici devono sostenere 3 d.lgs. 81/2008), tenuto conto che, qualora in possesso per gli adempimenti diretti derivanti dal D.Lgs. dei requisiti di cui all'articolo 98, ha facoltà di svolgere 81/2008; le funzioni sia di coordinatore per la progettazione sia di coordinatore per l'esecuzione dei lavori (art. 90 c. 6 d.lgs. 81/2008) 4. Effettua, se del caso, la Notifica preliminare (art. 99 c. 1 d.lgs. 81/2008) 2. Verifica la fattibilità dei lavori sotto il profilo 5. Trasmette/comunica i seguenti documenti/informazioni prevenzionistico (artt. 90 cc. 1 e 2 e 93 c. 2 d.lgs. 81/2008) sulla sicurezza al concedente il titolo abilitativo, prima Il committente si attiene ai principi e misure dell'inizio dei lavori oggetto del titolo edilizio abilitativo generali dell'art. 15 nella fase di progettazione (art. 90 c. 9 lett. c) d.lgs. 81/2008): (art. 90 c. 1 d.lgs. 81/2008): • Copia notifica preliminare (se redatta) a) al momento delle scelte architettoniche, tecniche ed organizzative, onde pianificare i • DURC imprese e lavoratori autonomi vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno • Dichiarazione attestante l’avvenuta verifica simultaneamente o successivamente della ulteriore documentazione di cui alla b) all'atto della previsione della durata di verifica d'Idoneità tecnico professionale e di realizzazione di questi vari lavori o fasi di regolarità dei lavoratori lavoro 6. Comunica alle imprese affidatarie, alle imprese Allo scopo è tenuto a prendere in considerazione esecutrici e ai lavoratori autonomi il nominativo del il piano di sicurezza e coordinamento (PSC) e coordinatore per la progettazione e quello del coordinatore il fascicolo dell’opera (FO) (art. 90 c. 2 d.lgs. per l’esecuzione dei lavori. Tali nominativi sono indicati 81/2008) e a verificare l'adempimento degli nel cartello di cantiere (art. 90 c. 7 d.lgs. 81/2008) obblighi del CSP (art. 93 c. 2 d.lgs. 81/2008) 7. Trasmette il piano di sicurezza e di coordinamento a tutte le imprese invitate a presentare offerte per OBBLIGHI DEL COMMITTENTE NELLA FASE l’esecuzione dei lavori. In caso di appalto di opera DELL'APPALTO pubblica si considera trasmissione la messa a disposizione del piano a tutti i concorrenti alla gara di appalto (art. Nella fase dell’appalto il Committente deve 101 c. 1 d.lgs. 81/2008) adempiere ai seguenti obblighi: jan-mar 2020 HS+E Magazine 23
CSE Planner OBBLIGHI DEL COMMITTENTE NELLA FASE 4. Adotta i provvedimenti del caso in occasione delle DELL'ESECUZIONE DEI LAVORI segnalazioni da parte del CSE con proposta di sospensione delle lavorazioni a rischio Nella fase dell’esecuzione dei lavori il Committente I provvedimenti sono la sospensione delle deve adempiere ai seguenti obblighi: lavorazioni a rischio e allontanamento delle imprese 1. Verifica l'idoneità tecnico-professionale, con le e lavoratori autonomi colpevoli o la risoluzione del modalità di cui all'allegato XVII, e della regolarità dei relativo contratto d’appalto/subappalto. lavoratori (art. 90 c. 9 lett. a) e b) d.lgs. 81/2008) 2. Verifica l'adempimento degli obblighi del CSE QUALI OBBLIGHI SONO DELEGABILI relativamente a quanto stabilito dall'art. 92, comma 1, E QUALI NON DELEGABILI lettere a), b), c), d ed e) (art. 93 c. 2 d.lgs. 81/2008) Dopo aver rammentato gli obblighi del A riguardo va segnalato che salvo che per cantieri Committente si premette che non è rinvenibile particolari, come quelli all'interno delle aziende nella legge un esplicito divieto a trasferire alcuno dove vi è una costante presenza del Committente di tali obblighi. / Responsabile dei lavori o vi sia condivisione di spazi e attrezzature, la verifica non richiede È del tutto ovvio, però, che è facoltà del necessariamente il controllo diretto interno al Committente conferite l’adempimento di tutti o di cantiere delle condizioni di sicurezza. Normalmente parte di tali obblighi al Responsabile dei lavori, e tale verifica è effettuata mettendo a regime un che l’esonero di responsabilità nell’adempimento sistema di controllo dell'operato del CSE, fatto degli stessi opera “limitatamente” all’incarico mediante l'obbligo di rendicontare periodicamente conferito al Responsabile dei lavori. e secondo necessità per iscritto le condizioni del Pertanto, se da un lato il Committente è cantiere, di allegare le evidenze scritte delle sue combattuto dal desiderio di delegare ogni obbligo attività sul campo e di agire di conseguenza nei proprio al Responsabile dei lavori, ciò ai fini casi in cui è necessario adottare provvedimenti a dell’esonero delle relative responsabilità, dall’altro riguardo un’attenta analisi della natura degli stessi obblighi potrebbe consigliare al Committente di delegare 3. Assicura l’attuazione degli obblighi a carico del datore l’attuazione solo di parte di questi o impedire di lavoro dell’impresa affidataria previsti dall’articolo 97, di delgarne alcuni, riservandosi in via esclusiva comma 3-bis e 3-ter (art. 100 c. 6-bis) d.lgs. 81/2008) l’adempimento di questi ultimi, per esempio, Ciò riguarda la verifica in occasione dei pagamenti quelli che comportano un potere di spesa. Va all’appaltatore dell'avvenuto pagamento di quanto rammentato a riguardo che qualora si conferisse dovuto dai subappaltatori, senza alcun ribasso dei l’adempimento di un obbligo al Responsabile dei costi della sicurezza, e può comportare l'eventuale lavori che comporta un potere di spesa e questo sospensione del pagamento nel caso in cui la verifica non sia realmente conferito, l’esonero dalle relative sia negativa fino alla relativa regolarizzazione della responsabilità è inefficace. situazione Vediamo allora fase per fase l’adempimento di Inoltre comporta la verifica preventiva dei requisiti quali obblighi potrebbe non essere conferito al dei soggetti indicati dal datore di lavoro dell'impresa Responsabile dei lavori. affidataria per l'assolvimento dei compiti di cui Nella fase della progettazione potrebbe essere all'art. 97 e la verifica in corso d'opera, con la conferito al Responsabile dei lavori l’obbligo collaborazione del CSE (che vi è obbligato dal di verificare se l’intervento richiede o meno la D.Lgs. 81/08) o del DL, che questi soggetti e non designazione di un CSP, ma potrebbe essere altri siano quelli che effettivamente assolvono ai conservato l’obbligo che comporta un potere di predetti compiti in cantiere spesa, ciò quello di designazione dello stesso CSP. 24 HS+E Magazine jan-mar 2020
CSE Planner Analogamente nella fase dell’appalto potrebbero f ) prima della consegna dei lavori, tiene conto delle non essere conferiti gli obblighi seguenti: eventuali proposte integrative del piano di sicurezza e di coordinamento formulate dagli operatori economici, • designazione del CSE, poiché comporta un quando tale piano sia previsto ai sensi del decreto potere di spesa, ma non quello di verificare se legislativo 9 aprile 2008, n. 81; l’intervento richieda o meno la designazione di un CSE g) trasmette agli organi competenti dell’amministrazione aggiudicatrice, sentito il direttore dei lavori, la proposta • non sottoporre a ribasso di gara i costi della del coordinatore per l’esecuzione dei lavori relativa sicurezza del PSC (se redatto), poiché incidono alla sospensione, all’allontanamento dell’esecutore o dei sull’importo complessivo dell’intervento subappaltatori o dei lavoratori autonomi dal cantiere o alla risoluzione del contratto; Nella fase dell’esecuzione dei lavori potrebbero non essere conferiti gli obblighi seguenti: o) dispone la ripresa dei lavori e dell’esecuzione del contratto non appena siano venute a cessare le cause della • verifica, in occasione dei pagamenti sospensione e indica il nuovo termine di conclusione del all’appaltatore, dell'avvenuto pagamento dei contratto, calcolato tenendo in considerazione la durata costi della sicurezza dovuti ai subappaltatori, della sospensione e gli effetti da questa prodotti; senza alcun ribasso, poiché può comportare l'eventuale sospensione del pagamento r) propone la risoluzione del contratto ogni qual volta se all’appaltatore nel caso in cui la verifica sia ne realizzino i presupposti. negativa, fino alla relativa regolarizzazione della In sintesi, per alcuni obblighi per i quali serve il potere di situazione spesa, come nelle varianti in corso d’opera per motivi di • di adozione dei provvedimenti del caso su sicurezza o nella sospensione del lavoro delle imprese che segnalazione da parte del CSE con proposta di commettono violazioni a seguito di segnalazione da parte sospensione delle lavorazioni a rischio del CSE, il RUP non adotta direttamente i provvedimenti del caso ma si limita a segnalarli a chi di competenza, il committente. IL CASO DEI LLPP D’altronde già nei lavori pubblici, per precisa scelta CONCLUSIONI del legislatore, l’adempimento di alcuni obblighi del Committente non è pienamente trasferito al Riguardo alla possibilità di conferire al Responsabile dei lavori. Responsabile dei lavori l’adempimento di tutti gli obblighi propri del Committente, non si rileva In tali casi, infatti, il Resaponsabile unico del nel D.Lgs. 81/08 alcun motivo ostativo affinché procedimento (RUP), che ex lege assume il ruolo ciò avvenga. Solo per ragioni di opportunità il di Responsabile dei lavori, non deve adempiere Committente potrebbe non conferire alcuni di completamente a tutti gli obblighi del Committente, questi obblighi, ai quali potrebbe preferire di cioè del Dirigente con potere decisionale e di adempiervi direttamente, così come in parte spesa nello specifico appalto di lavori. Per alcuni di avviene nei contratti pubblici. Va sottolineato, questi, infatti, vi adempie parzialmente o in forma infatti, che un limite dell’efficacia esimente della mediata. Vediamo quali. delega al Responsabile dei lavori è rappresentato Secondo le Linee guida n. 3 dell’ANAC, sezione 6, dall’assenza o carente potere di spesa conferito. nella fase di esecuzione il RUP: Proprio ciò potrebbe consigliare il Committente a non delegare al Responsabile dei lavori gli obblighi c) adotta gli atti di competenza a seguito delle iniziative e che richiedono un potere di spesa per adempiervi delle segnalazioni del coordinatore per la sicurezza in fase correttamente. di esecuzione sentito il direttore dei lavori, laddove tali figure non coincidano; jan-mar 2020 HS+E Magazine 25
TECHNOnews SICUREZZA E IGIENE INDUSTRIALE RISCHIO CEM GUIDA DELLA DIRETTIVA quali requisiti del personale che MACCHINE svolge la valutazione? un nuovo aggiornamento In questi anni sta aumentando sempre Dal 29/12/2009 è in vigore la “nuova direttiva più l’attenzione verso il rischio da campi macchine”, Direttiva 2006/42/CE del Parlamento elettromagnetici (CEM); vista la complessità europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006, la della tipologia di esposizione è importante quale è stata recepita in Italia con il Decreto che la valutazione del rischio sia effettuata da Legislativo 27 gennaio 2010, n. 17 e stabilisce i personale qualificato e in possesso di specifiche requisiti essenziali per la salute e la sicurezza conoscenze in materia. relativi alla progettazione e alla costruzione delle macchine con il fine di migliorare la sicurezza dei La Consulta Interassociativa Italiana per la prodotti immessi sul mercato europeo. Prevenzione (CIIP), in collaborazione con il Gruppo di lavoro Agenti Fisici del Coordinamento In relazione all’importanza di questa direttiva Interregionale Sicurezza e Salute nei luoghi e alle conseguenze dirette sulla sicurezza delle lavoro, ha prodotto il documento “Requisiti di macchine immesse sul mercato, è importante conoscenza, abilità e competenza del personale sapere che Commissione Europea per favorire qualificato per la valutazione dei rischi da una corretta applicazione della direttiva ha esposizione a campi elettromagnetici (0 hz- pubblicato delle guide all’applicazione della 300 GHz nei luoghi di lavoro)” per fornire direttiva macchine 2006/42/CE. informazioni e indicazioni sulle abilità e Nel mese di ottobre 2019, dopo poco più di competenze degli esperti nella valutazione dei due anni dalla pubblicazione dell’edizione rischi da campi elettromagnetici (ECEM). Tale 2.1 della guida è stato pubblicato un nuovo documento aggiorna e sostituisce il precedente aggiornamento, la versione 2.2, per ora solo in predisposto dalla Consulta Interassociativa in lingua inglese. data 26 novembre 2006. 26 HS+E Magazine jan-mar 2020
PREVENZIONE INCENDI compartimentazione, alla determinazione dei profili IN VIGORE IL NUOVO di rischio ed al controllo dell’incendio. codice di prevenzione incendi Il D.M. 18/10/2019 ha infatti chiarito alcuni aspetti Sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 31/10/2019 S.O. n. che rendevano particolarmente complessa, se non 41, è stato pubblicato il D.M. 18/10/2019: Modifiche irrealizzabile, e comunque per lo più sconveniente, la all'allegato 1 al decreto del Ministro dell'interno progettazione con il Codice di Prevenzione Incendi, 3 agosto 2015, recante «Approvazione di norme in particolare, quando le Regole tecniche Orizzontali tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell'articolo (RTO) si dovevano integrare con le Regole Tecniche 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139». Verticali (RTV) successivamente emanate: uffici L’allegato tecnico è una profonda e sostanziale (V.4), alberghi (V.5), autorimesse (V.6), scuole (V.7), riscrittura del Codice del 2015 finalizzata a risolvere locali commerciali (V.8); soprattutto nel caso di le criticità che sono emerse nei quattro anni di valutazioni di attività esistenti per le quali il Codice doppio binario, in merito, soprattutto, all’esodo, alla non ammetteva norme transitorie.
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Documentazione di cantiere e ruolo del CSE Guida per imprese e coordinatori per la sicurezza Semeraro Giuseppe Una guida snella, rigorosamente pensata per gli addetti ai lavori, in particolar modo per le imprese, i coordinatori per la sicurezza nei cantieri e i consulenti in materia di salute e sicurezza nel lavoro. Nonostante il tentativo di farla apparire semplice adempimento burocratico, la documentazione di sicurezza è alla base della prevenzione infortuni nei cantieri, in quanto consente di stabilire a priori la conformità a requisiti legislativi e regolamentari di determinati aspetti del cantiere, di accertare l’adeguatezza dell’elemento al lavoro specifico e di prendere conoscenza delle regole prevenzionistiche a cui attenersi durante l’esecuzione dei lavori. In questa guida è presa in esame la documentazione di sicurezza che deve essere presente in cantiere, a seconda della sua tipologia, che all’occorrenza deve essere esibita agli organi di vigilanza. Sono stati considerati settantacinque documenti che variano dagli aspetti generali a quelli particolari del cantiere. La verifica di tutti questi documenti è attribuita, nelle diverse fasi preliminari e poi in itinere nel cantiere, in maniera differenziata ai diversi soggetti che hanno specifiche responsabilità in materia prevenzionistica. Molti dei documenti inseriti nel volume possono essere scaricati in formato .doc dagli acquirenti del volume. Edizione: febbraio 2018 Pagine: 248 Formato: 150x210 mm ISBN: 978-88-6310-793-7 EPC Editore
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