DI MAIALI ALLEVAMENTI - Un'investigazione di Essere Animali

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DI MAIALI ALLEVAMENTI - Un'investigazione di Essere Animali
ALLEVAMENTI
DI MAIALI
IN ITALIA
Un’investigazione di Essere Animali

                                      Un’investigazione di Essere Animali   1
DI MAIALI ALLEVAMENTI - Un'investigazione di Essere Animali
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      © Essere Animali Onlus 2018
2 Allevamenti di maiali in Italia
Indice

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

Produzione e consumo della carne di maiale in Italia . . . . . 6

Il maiale: un animale intelligente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Gli allevamenti di maiali in Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Le gabbie di gestazione e le gabbie parto . . . . . . . . . . . . . 12

La mutilazione della coda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

La castrazione chirurgica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

La troncatura dei denti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

La nostra indagine negli allevamenti italiani . . . . . . . . . . . . 26

Il parere degli esperti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

Bibliografia e fonti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

                                                                                Un’investigazione di Essere Animali   3
4 Allevamenti di maiali in Italia
Introduzione

Migliorare le condizioni degli animali da allevamento sarà la nuova sfida del prossimo
decennio. L’attenzione degli italiani verso questa tematica è in costante aumento e
gestioni non rispettose dell’etologia e della salute degli animali non sono più tollerate.

A dispetto di questa crescente sensibilità, gli allevamenti italiani di maiali sono ancora
oggi caratterizzati dall’utilizzo di pratiche che causano gravi sofferenze fisiche e
psicologiche agli animali, confermate da una densa bibliografia scientifica.

Tali problematiche sono state documentate dall’associazione Essere Animali in una lunga
indagine realizzata in diversi allevamenti, assunti come campione, ma sono la
conseguenza di prassi sistematiche adottate da tutte le aziende suinicole italiane, o
perlomeno dalla quasi totalità.

Parliamo dell’uso delle gabbie di gestazione e parto per le scrofe e delle mutilazioni a
cui sono sottoposti i suinetti: ovvero il taglio della coda, la castrazione chirurgica per i
maschi e, talvolta, la troncatura dei denti.

Pare incredibile che negli allevamenti italiani, in cui i maiali sono destinati alla produzione
di prodotti simbolo dell’eccellenza alimentare del nostro paese nel mondo, siano tuttora
in vigore pratiche vietate nell’Unione Europea da oltre 20 anni o, quando non vietate,
comunque già superate da paesi ma anche da gruppi alimentari esteri virtuosi.

L’analisi contenuta in questo report va oltre al fatto che esistano già alternative a metodi
di allevamento cruenti verso gli animali, purtroppo non ancora avviati in Italia. Ci mostra
che l’approccio della politica, sia quella europea che quella italiana, è stato troppo soft.

Se da un lato si riconosce, con il Trattato di Lisbona, la natura degli animali quali esseri
senzienti, dall’altro si chiudono gli occhi di fronte alle tante violazioni delle direttive di un
settore che fattura ogni anno miliardi di euro e che potrebbe quindi apportare modifiche
sostanziali per migliorare le condizioni di vita dei maiali, animali che la comunità
scientifica ha definito complessi e molto intelligenti.

Per questo motivo ci rivolgiamo alla grande distribuzione organizzata. Siamo convinti,
infatti, che le principali catene di supermercati debbano promuovere un cambiamento
concreto vincolando i propri allevamenti fornitori al rispetto di policy che pongano fine a
queste crudeltà nei confronti dei maiali.

Il ruolo dei consumatori, di conseguenza, è fondamentale al fine di spingere la GDO a
intraprendere questo percorso, ragion per cui dobbiamo mobilitarci e agire tempestiva-
mente per raggiungere questo importante obiettivo.

                                                                      Un’investigazione di Essere Animali   5
Produzione e consumo della carne di maiale in Italia

      In Italia nel 2017 sono stati macellati oltre 11,3                         Il numero di maiali allevati in Italia risulta leg-
      milioni di maiali1. Il 99% è allevato in modo                              germente in calo rispetto al passato e, come
      intensivo, con una presenza costante di 8,7                                in altri paesi, si è assistito ad un fenomeno di
      milioni di maiali e 525 mila scrofe2, a fronte                             concentrazione che ha visto una riduzione del
      dei soli 56 mila maiali censiti negli allevamenti                          numero di allevamenti ma una considerevole
      biologici3.                                                                crescita del numero di animali per struttura5.
                                                                                 Circa l’80% delle aziende suinicole è situata
      Il 70% appartiene alla categoria del “suino                                in una zona di pochi chilometri quadrati all’in-
      pesante”, destinata alla produzione di salumi                              terno della Pianura Padana, tra le province di
      e insaccati prevalentemente a marchio DOP o                                Mantova, Brescia, Reggio Emilia e Modena6.
      IGP, come il prosciutto di Parma e San Daniele.                            Quasi la metà dei maiali allevati in Italia si trova
      Si tratta di animali macellati non prima di nove                           in Lombardia, con ben 3.937.201 capi7.
      mesi di vita e ad un peso che può superare i
      160 kg. Le razze comunemente più allevate                                  Il consumo di carne di maiale in Italia si attesta
      sono Large White, Duroc e alcuni ibridi com-                               attorno ai 29,3 kg pro capite8, con un trend
      merciali. Nel resto d’Europa invece si alleva                              leggermente in calo negli anni, probabilmen-
      principalmente il “suino leggero”, destinato                               te dovuto ad una maggiore informazione e
      alla produzione di carne fresca e macellato a                              attenzione sui rischi per la salute associati ad
      sei mesi di vita, quando raggiunge un peso di                              un’elevata assunzione di carni rosse. In crescita
      95-120 kg4.                                                                le esportazioni dei salumi italiani, che hanno
                                                                                 raggiunto quota 179.318 ton (+3,3%) per un
      Il restante 30% dei maiali allevati in Italia è co-                        valore di 1,5 miliardi di euro (+6,9%) e che
      stituito da animali nati nel nostro paese oppure                           vedono la Germania primo mercato di destina-
      provenienti dall’estero, soprattutto da Olanda                             zione con oltre 33.857 ton (+3,2%) e 329,8 mln
      e Danimarca e che affluiscono negli allevamen-                             di euro (+10,2%)9.
      ti d’ingrasso a ciclo aperto. Di recente si sta
      sviluppando anche la produzione di un “suino
      intermedio”, macellato intorno ai 125-135 Kg,
      adatto al consumo fresco e alla lavorazione.
                                                                                 5
                                                                                   Macrì, M. C. (a cura di) [2017], La zootecnia in Italia. Produzioni,
                                                                                 regolamentazione, ricerca, politiche per la qualità e la biodiversità.
      1
        Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) [2018], Allevamenti e Produ-    6
                                                                                   Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) [2017], Allevamenti e Produ-
      zioni animali, Macellazione.                                               zioni animali, Consistenza Allevamenti.
      2
        Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) [2018], Anagrafe Naziona-    7
                                                                                   Ibid.
      le Zootecnica - Statistiche.                                               8
                                                                                   Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi (ASSICA) [2018],
      3
        Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica (SINAB)      Statistiche sul consumo di carne di maiale.
      [2017], Statistiche sul numero di animali allevati a biologico per anno.   9
                                                                                   Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi (ASSICA) [2018],
      4
        Definito peso ‘standard’ di macellazione.                                L’industria della carne e dei salumi.

6 Allevamenti di maiali in Italia
Numero dei maiali macellati in Italia nel corso degli anni
Fonte: ISTAT [2018]

               2010                                2014                        2017

        13.764.354                          10.930.709                   11.380.546

Animali più macellati in Italia
Fonti: ISTAT [2018]; IZS [2018]

       Polli            Tacchini         Galline       Conigli      Quaglie           Maiali

Tipologia di allevamenti italiani
Fonti: IZS [2018]; SINAB [2017]

                                  Biologico 1%
                                                      Allevati con             Allevati con
                                                    metodo intensivo:        metodo biologico:

                                  Intensivo 99%
                                                    8.704.544                    56.567
                                                          maiali                     maiali
                                                     525.690
                                                          scrofe

Consumo annuale pro capite di carne in Italia nel 2017 in chilogrammi
Fonti: ASSICA, UNAITALIA, ASSOCARNI, Commissione europea [2017]

     Carne                         Carne                   Carne                    Carne
    di maiale                      avicola                 bovina                di coniglio

        29,3                        20,9                     17,1
                                                                                     0,5-1

                                                                        Un’investigazione di Essere Animali   7
Il maiale: un animale intelligente

      Notevoli doti cognitive                                                Alta socialità
      Lo sostiene l’EFSA10, l’Autorità Europea per la                        Non sono troppo dissimili dai cinghiali selva-
      Sicurezza Alimentare. Secondo recenti studi11 i                        tici12 di cui sono diretti discendenti, addome-
      maiali possono:                                                        sticati per la prima volta in Oriente circa 9000
      • manipolare un joystick per muovere un curso-                         anni fa13 e poi incrociati con gruppi asiatici ed
      re sullo schermo, una capacità che condivido-                          europei14. Studi15 su maiali domestici rinselva-
      no con gli scimpanzé;                                                  tichiti, fuggiti da allevamenti e su maiali tenuti
      • superare in astuzia i cani, districarsi in labirinti                 in semi-libertà hanno dimostrato che manten-
      e usare uno specchio per trovare cibo nasco-                           gono lo stesso repertorio comportamentale del
      sto;                                                                   loro antenato.
      • comprendere un linguaggio simbolico e
      imparare combinazioni complesse di simboli
      associate ad azioni e oggetti;                                         12
                                                                                Held, S., Cooper, J. J., & Mendl, M. T. [2009], Advances in the
      • imparare rapidamente, hanno un’eccellente                            study of cognition, behavioural priorities and emotions. In J. N. Mar-
      memoria a lungo termine.                                               chant-Forde (Ed.), The welfare of pigs (pp. 47-94), Springer Science
                                                                             Business Media B.V..
                                                                             13
                                                                                Giuffra, E., Kijas, J. M. H., Amarger, V., Carlborg, O, Jeon, J. T., &
                                                                             Andersson, L. [2000], The origin of the domestic pig: Independent
                                                                             domestication and subsequent introgression. Genetics, 154, 1785-
                                                                             1791.
      10
         EFSA [2017], Scientific Opinion of the Panel on Animal Health and   14
                                                                                Ibid.; Larson, G., Dobney, K., Albarella, U., Fang, M., Matisoo-Smi-
      Welfare on a request from The Commission on Animal Health and          th, E., Robins, J., & Cooper, A. [2005], Worldwide phylogeography of
      welfare in fattening pigs in relation to housing and husbandry, The    wild boar reveals multiple centers of pig domestication. Science, 307,
      EFSA Journal, 564, 1-14.                                               1618-1621
      11
         Marino, C. [2015], “Thinking Pigs: A Comparative Review of Cogni-   15
                                                                                Kurz J.C., Marchinton R.L. [1972], Radiotelemetry studies of feral
      tion, Emotion, and Personality in Sus domesticus”, Emory University.   hogs in South Carolina. Journal of Wildlife Management 36: 1240.

8 Allevamenti di maiali in Italia
“Abbiamo dimostrato che i maiali
                    condividono un certo numero di capacità
                      cognitive con altre specie altamente
                       intelligenti come cani, scimpanzé,
                        elefanti, delfini e persino umani.
                     Esistono buone prove scientifiche che
                     suggeriscono che dobbiamo ripensare
                         il nostro rapporto con loro16”.
                       Prof. Lori Marino, neuroscienziato della Emory University

Ciò è dovuto alla selezione avvenuta negli                              Necessità di movimento e di un
anni, che ha riguardato la ricerca di caratteri-
                                                                        ambiente pulito
stiche legate a qualità e parametri di crescita
                                                                        Sono animali molto attivi, il gruppo può esten-
della carne, oltre che alla mansuetudine dell’a-
                                                                        dersi e pascolare in un territorio di 100-800
nimale. Non sono stati dunque intaccati i tratti
                                                                        ettari17, prediligendo habitat vicini a zone bo-
relativi alla socialità e alla genitorialità16.
                                                                        schive e valli fluviali.
• In natura vivrebbero in comunità composte
                                                                        • Normalmente trascorrerebbero gran parte
da 2-4 scrofe e dai loro piccoli, che da adulti si
                                                                        del tempo a grufolare, esplorando e frugando
disperderebbero per avviare il proprio gruppo
                                                                        il terreno in cerca di cibo. Sono onnivori, con
familiare.
                                                                        una dieta composta sia da piante che da picco-
                                                                        li animali, ma per lo più ricca di fibre.
• Le scrofe sono molto protettive nei confronti
dei suinetti e continuano a nutrirli fino all’età di
                                                                        • Nonostante i pregiudizi che lo indicano come
13-17 settimane.
                                                                        un animale sporco, il maiale espleta i propri
                                                                        bisogni fisiologici in un’area lontano dalla zona
• Creano forti legami con i loro simili, coopera-
                                                                        di riposo18 e di nidificazione19 e si immerge
no, imparano gli uni dagli altri e amano gioca-
                                                                        nel fango per regolare la propria temperatura
re, dimostrando un comportamento simile a
                                                                        corporea e per proteggersi da eventuali paras-
quello dei cani.
                                                                        siti20.
• Sono empatici, mostrano capacità di imme-
desimazione nelle emozioni in un altro indivi-
duo.                                                                    17
                                                                           EFSA [2017], op. cit. p.8.
                                                                        18
                                                                           Simonsen H.B. [1990], Behaviour and distribution of fattening pigs
                                                                        in the multi-activity pen. Applied Animal Behaviour Science 27: 311-
                                                                        324.
16
   Graves, H. B. [1984], Behavior and ecology of wild and feral swine   19
                                                                           Wiepkema, P.R. [1986], Remarks on the behaviour of wild boar.
(Sus scrofa). Journal of Animal Science, 58, 482-492; Jensen, P.        Applied Animal Behaviour Science 15, 179–180. .
[1986], Observations on the maternal behavior of free-ranging dome-     20
                                                                           John J. McGlone, Ph.D. [1999], “Managing Heat Stress in the
stic pigs. Applied Animal Behavior Science, 16, 131-142                 Outdoor Pig Breeding Herd,” Texas Tech University.

                                                                                                     Un’investigazione di Essere Animali        9
Gli allevamenti di maiali in Italia

        Nel nostro paese esistono tre diverse tipologie
        di allevamenti di maiali.                                                   A ciclo aperto specializzato nell’ingrasso
                                                                                    Qui vi sono i maiali allevati nella fase finale
        A ciclo aperto specializzato nella produ-                                   d’ingrasso. Questi allevamenti dipendono
        zione di lattonzoli21                                                       dall’acquisto di suinetti e sono la tipologia più
        In questo tipo di allevamento sono presenti le                              diffusa, soprattutto nelle aree a maggiore con-
        scrofe e qui nascono i maiali che saranno poi                               centrazione come Lombardia, Emilia Romagna
        venduti a strutture collegate che si occupano                               e Piemonte22, poiché è nel ciclo aperto che
        dell’ingrasso. Questi allevamenti sono suddivisi                            sono solitamente allevati i suini pesanti. Sono
        in aree in cui vi sono gli animali che risultano                            organizzati in aree in cui gli animali vengono al-
        omogenei per età o fase produttiva:                                         levati in recinti collettivi a seconda di età, peso
        • l’area di fecondazione, dove le scrofe sono                               e tipologia di razionamento:
        stabulate singolarmente nelle gabbie di gesta-                              • fase di magroncello (durata 55 giorni): il
        zione per essere sottoposte a inseminazione                                 lattonzolo da un peso in entrata di 20-35 Kg
        artificiale ;                                                               raggiunge circa 60 Kg;
        • la zona gestazione, dove le scrofe sono                                   • fase di magrone (durata 75 giorni): l’animale
        stabulate in recinti collettivi assieme ad altre                            viene portato a 110 Kg;
        scrofe;                                                                     • fase di ingrasso (durata 85 giorni): fino al
        • la sala parto, dove le scrofe sono stabulate                              peso finale di macellazione di circa 160 Kg.
        singolarmente nelle gabbie parto. Qui partori-
        scono e allattano i suinetti, che sono sottoposti                           A ciclo chiuso
        a mutilazioni di routine effettuate senza ane-                              In questa tipologia di allevamento vi sono le
        stesia e analgesia: la castrazione, se maschi, il                           scrofe, i lattonzoli e i maiali avviati all’ingrasso.
        taglio della coda e talvolta la troncatura dei                              Questi allevamenti combinano i due prece-
        denti;                                                                      denti cicli e contengono le aree destinate alla
        • le sale post-svezzamento, dove i suinetti                                 nascita e all’ingrasso. Sono mediamente diffusi
        sono allevati in box multipli dopo la separazio-                            nelle aree a maggiore concentrazione, dove
        ne dalla madre. Qui trascorrono 4-6 settimane                               rappresentano circa il 30-35% del totale e più
        fino a raggiungere un peso di 20-35 Kg, prima                               frequenti nelle regioni del Centro, come Mar-
        di essere venduti e trasportati a strutture colle-                          che e Lazio e al Sud, in Campania, Basilicata,
        gate.                                                                       Calabria e Sardegna23.
        21
          Sono chiamati lattonzoli i piccoli suini durante il periodo dell’allat-   22
                                                                                         Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) [2017], op. cit. p.6.
        tamento.                                                                    23
                                                                                         Ibid.

10 Allevamenti di maiali in Italia
Scrofa e suinetti in gabbia parto

Suinetti nella sala post-svezzamento

Maiali all’ingrasso
                                       Un’investigazione di Essere Animali   11
Le gabbie di gestazione e le gabbie parto

        All’interno degli allevamenti le scrofe sono sta-           CE), ma sollecita al tempo stesso lo sviluppo di
        bulate singolarmente, per parte della loro vita,            sistemi in cui le scrofe abbiano “una libertà di
        in gabbie che le fasciano lungo tutto il perime-            movimento che soddisfa le loro esigenze senza
        tro del corpo, precludendo loro qualsiasi mo-               compromettere la sopravvivenza dei lattonzo-
        vimento tranne lo stare in piedi o coricate su              li”24.
        un fianco. Le gabbie di gestazione e le gabbie
        parto, sostanzialmente identiche tra loro, sono             Più di un terzo della vita in gabbia
        strutture composte da tubi metallici di 200-205             La vita delle scrofe in allevamento si sviluppa in
        cm di lunghezza, 60 cm di larghezza e 65 cm                 diverse fasi:
        di altezza. Le gabbie parto sono leggermente                • le scrofette25 entrano per la prima volta nelle
        più grandi e hanno annesso ai lati uno spazio               gabbie di gestazione all’età di 7-8 mesi, quan-
        per i suinetti. Mediamente le dimensioni di una             do sono inseminate per la prima volta;
        scrofa adulta sono di 180 x 45-50 cm.                       • trascorrono in queste gabbie le prime quat-
                                                                    tro settimane di gravidanza, la cui durata
        Queste gabbie sono state introdotte per la pri-             complessiva per una scrofa è circa di 16 setti-
        ma volta negli anni Sessanta, con lo scopo di:              mane e mezzo;
        • ridurre il rischio di schiacciamento dei suinet-          • sono poi sposate in recinti collettivi assieme
        ti rispetto ad altri sistemi di parto con scrofe            ad altre scrofe, dove hanno più spazio a dispo-
        libere o semi-libere;                                       sizione e vi rimangono fino ad una settimana
        • ottimizzare l’investimento economico e                    dal parto;
        strutturale, per il costo contenuto e la riduzione          • sono stabulate nelle gabbie parto l’ultima
        dello spazio concesso alle scrofe;                          settimana di gravidanza e le prime 4 settima-
        • garantire una semplice esecuzione degli in-               ne in cui i suinetti sono allattati (ridotte a 3 se
        terventi su scrofe e lattonzoli, in una fase in cui         questi sono destinati ad essere trasferiti in altri
        le madri, con la presenza dei piccoli, possono              impianti);
        essere più aggressive.                                      • sono riportate nelle gabbie di gestazione per

        Una vita in gabbia
                                                                    24
                                                                       Direttiva 2008/120/CE, art.7, punto 2.f.
        La legge consente l’utilizzo limitato di queste             25
                                                                       Sono chiamate scrofette le femmine che hanno raggiunto la puber-
        gabbie, ammesso dal D.Lgs 7 luglio 2011,                    tà ma non hanno ancora partorito.
        n.122 (attuazione della direttiva 2008/120/                 26
                                                                       Elaborazione dati da Opuscolo CRPA Notizie n.1/2014-2.73.

          Dimensioni di una gabbia di gestazione, di una gabbia parto e di una scrofa

                      Gabbia di                       Gabbia parto                                        Scrofa
                      gestazione
             65 cm

                                          cm
                                  2  05                                                                                 m
                               0-                                                                                    0c
                 60
                      cm     20
                                                                                                50
                                                                                                     cm           18
                                               18                               m
                                                 0c                          0c
                                                    m                     26

                                               La gabbia parto è poco più grande della
                                                gabbia di gestazione e ha annesso uno
                                                         spazio per i suinetti.

12 Allevamenti di maiali in Italia
Tempo che una scrofa passa in
gabbia nella sua vita
Fonte: Opuscolo CRPA Notizie n.1/2014-2.73
                                                        essere nuovamente inseminate ad una sola

                            7-8 mesi                    settimana dalla separazione dai suinetti;
                                                        • possono rimanere anche più tempo nelle
                           L’età in cui le scrofette    gabbie, ad esempio nel caso di ritorni di calore
                         entrano per la prima volta
                         nelle gabbie di gestazione
                                                        che costringono ad un’ulteriore inseminazione
                                                        artificiale;
                                                        • partoriscono in media 2,25 volte l’anno;
                        4 settimane                     • hanno una carriera produttiva di 5-7 parti e
                                                        sono inviate alla macellazione ad un’età di 3-4
                           Il tempo che le scrofe
                           passano nelle gabbie         anni, quando calano le performance riprodutti-
                                di gestazione           ve (numero di suinetti portati a svezzamento e
                                                        fertilità).
                                                        Sommando insieme i vari periodi, ogni scrofa
                                                        trascorre almeno il 37% del tempo della sua
                         Fino ad una settimana dal      vita in queste gabbie (in media 134 giorni
                           parto sono spostate in
                                                        l’anno26).
                              recinti collettivi

                                                        Assenza di arricchimenti ambientali

                        5 settimane
                                                        Alla severa limitazione dei movimenti27 si ag-
                                                        giunge l’assenza di materiali come la paglia,
                           Il tempo che le scrofe       che consentirebbero agli animali un’attività
                        passano nelle gabbie parto,     di esplorazione e manipolazione, obbligatori
                          dall’ultima settimana di
                                                        per legge per tutti i maiali ad eccezione delle
                        gravidanza fino alle prime 4
                         settimane di allattamento      scrofe negli allevamenti dove ciò “non sia tec-
                                                        nicamente realizzabile per il sistema di elimina-

                        1 settimana
                                                        zione dei liquami”28.

                        Il tempo che trascorre tra la
                           separazione dai suinetti
                                                        Privazioni
                           alla nuova inseminazione     Numerosi studi scientifici hanno dimostrato
                         nelle gabbie di gestazione     che queste condizioni di stabulazione privano
                                                        le scrofe dei propri pattern comportamentali,

                                 2,25
                                                        ovvero quelle attività vitali ed insopprimibili
                                                        caratterizzanti l’etogramma di specie.
                          I parti annuali in media

                           5-7 parti                    Costruire il nido
                                                        Un comportamento innato, funzionale (con uno
                           La carriera produttiva       scopo) e inalterato dalla domesticazione29, più
                                                        volte documentato nelle scrofe30.

                            3-4 anni                    27
                                                           Anil L., Anil S.S., Deen J. [2002], Relationship between postural
                         L’età in cui le scrofe sono    behaviour and gestation stall dimensions in relation to sow size.
                          inviate alla macellazione     Applied Animal Behaviour Science 77(3): 173-181.
                                                        28
                                                           D. Lgs 7 luglio 2011, n.122, allegato I, parte II, punto b.3.
                                                        29
                                                           Jensen, P. [2002], Behaviour of pigs. In The ethology of domestic

                                37%                     animals (ed. P Jensen), pp. 159–172. CABI Publishing, Wallingford,
                                                        UK .
                                                        30
                                                           Gundlach, H. [1968], Brutfürsorge, Brutpflege, Verhaltensontoge-
                         La percentuale di tempo
                                                        nese und Tagesperiodik beim Europäischen Wildschwein Sus Scrofa L
                          che le scrofe passano         (translation: maternal care, ontogony of behaviour and daily periodi-
                          nelle gabbie; in media        city in European wild boars, Sus Scrofa L). Zeitschrift für Tierpsycholo-
                             134 giorni l’anno          gie 25, 955–995; Fradrich H 1974. A comparison of behaviour in the
                                                        Suidae. In The Behavior of Ungulates and its relation to management

                                                                                       Un’investigazione di Essere Animali          13
• 2-3 giorni prima del parto aumenterà l’atti-                           Accudire i propri piccoli
        vità locomotoria e l’esigenza di isolamento dal                           Osservazioni35 su scrofe in ambienti semi-natu-
        gruppo. Studi31 su scrofe libere hanno docu-                              rali mostrano un’elevata reattività nelle prime
        mentato spostamenti di 2,5-6,5 km alla ricerca                            ore dopo il parto, una cura costante dei piccoli
        di siti adatti e riparati, con costruzioni frequenti                      nei giorni successivi con una tendenza ad alzar-
        di nidi “finti”, il cui significato funzionale è                          si per ispezionarli e cercare un contatto con il
        ancora sconosciuto.                                                       naso.
        • 16-24 ore prima del parto le scrofe esegui-
        ranno specifici schemi di comportamento:                                  Problematiche
        dopo un aumento dell’irrequietezza scaveran-                              • Le ridotte interazioni con la prole sono causa
        no una conca nel terreno e vi porteranno rami,                            di stress per la scrofa36.
        foglie, erba per poi adagiarsi nel nido fino alla                         • Per contro essa non riesce a sottrarsi dall’at-
        nascita dei suinetti32.                                                   tenzione costante dei suinetti37, in alcuni alle-
                                                                                  vamenti ancora sottoposti alla troncatura dei
        Problematiche                                                             denti proprio perché possono danneggiare le
        • Indipendentemente dall’ambiente circostan-                              mammelle con poppate troppo vigorose.
        te, ogni scrofa in attesa di partorire cercherà di
        eseguire un comportamento di costruzione del                              Grufolare
        nido.                                                                     Anche se non è chiaro distinguere nei maiali il
        • La mancanza di spazio e di arricchimenti                                comportamento di esplorazione dell’ambiente,
        ambientali limita fortemente questo compor-                               tipico di questi animali curiosi, dalla ricerca di
        tamento naturale ed è causa di stress per le                              foraggiamento, studi38 dimostrano che i ma-
        scrofe33.                                                                 iali occuperebbero il 75% del tempo attivo a
        • Ricerche su scrofe mantenute in gabbie di                               grufolare.
        5 mq hanno evidenziato una media di 30 km
        percorsi al loro interno34.                                               Problematiche
                                                                                  • Il limitato movimento può portare a musco-
        (ed. V Geist), pp. 133–143. IUCN Publication New Series, University
        of Calgary, Alberta, Canada; Stolba, A., Wood-Gush, D.G.M. [1984],
                                                                                  latura e ossa meno robuste39, ad un sistema
        The identification of behavioural key features and their incorporation    cardiovascolare meno efficiente40, a disturbi
        into a housing design for pigs. Annales De Recherches Veterinaires        urinari e infiammazione della vescica41.
        15, 287–299; Jensen, P. [1986], op.cit. p.9.
        31
           Jensen, [1986], op.cit. p.9.
        32
           Stolba A., Wood-Gush D.G.M. [1984], op.cit. p.14.                      Progress 104, 9–15.
        33
           Lawrence, A.B., Petherick, J.C., Mclean, K.A., Deans, L.A., Chirnsi-   35
                                                                                     Gundlach, [1968], op. cit. p.13; Jensen, [1986], op. cit. p.9; Jarvis
        de, J., Vaughan, A., Clutton, E., Terlouw, E.M.C. [1994], The effect of   et al., [1999], op. cit. p.14; Pedersen, L.J., Damm, B.I., Marchant-For-
        environment on behavior, plasma-cortisol and prolactin in parturient      de, J.N., Jensen, K.H. [2003], Effects of feed- back from the nest on
        sows. Applied Animal Behaviour Science 39, 313–330; Jarvis, S.,           maternal responsiveness and postural changes in primiparous sows
        Lawrence, A.B., Mclean, K.A., Deans, L.A., Chirnside, J., Calvert,        during the first 24 h after farrowing onset. Applied Animal Behaviour
        S.K. [1997], The effect of environment on behavioural activity, ACTH,     Science 83, 109–124
        beta-endorphin and cortisol in pre-farrowing gilts. Animal Science        36
                                                                                     Arey D.S., Sancha, S.E. [1996], Behaviour and productivity of sows
        65, 465–472; Jarvis, S., Lawrence, A.B., Mclean, K.A., Chirnside,         and piglets in a family system and in farrowing crates. Applied Animal
        J., Deans, L.A., Calvert, S.K. [1998], The effect of environment on       Behaviour Science 50: 135-145.
        plasma cortisol and beta-endorphin in the parturient pig and the          37
                                                                                     Cronin, G.M., Smith J.A. [1992], Suckling behaviour of sows in
        involvement of endogenous opioids. Animal Reproduc- tion Science          farrowing crates and straw-bedded pens. Applied Animal Behaviour
        52, 139–151; Jarvis, S., Mclean, K.A., Calvert, S.K., Deans, L.A.,        Science 33: 175-189.
        Chirnside, J., Lawrence, A.B. [1999], The responsiveness of sows to       38
                                                                                     EFSA [2007], Scientific report on animal health and welfare in
        their piglets in relation to the length of parturition and the involve-   fattening pigs in relation to housing and husbardy. The EFSA Journal
        ment of endogenous opioids. Applied Animal Behaviour Science              564, 1-14.
        63, 195–207; Jarvis, S., van der Vegt, B.J., Lawrence, A.B., Mclean,      39
                                                                                     Marchant J.N., Broom D.M., [1996], Effects of dry sow housing
        K.A., Deans, L.A., Chirnside, J., Calvert, S.K. [2001], The effect of     conditions an muscle weight and bone strength. Animal Science 62:
        parity and environmental restriction on behavioural and physiological     105-113.
        responses of pre-parturient pigs. Applied Animal Behaviour Science        40
                                                                                     Marchant J.N., Rudd A.R., Broom D.M. [1997], The effects of
        71, 203–216; Damm, B.I., Pedersen, L.J., Marchant-Forde, J.N.,            housing on heart rate of gestating sows during specific behaviour.
        Gilbert, C.L. [2003], Does feed-back from a nest affect periparturient    Applied Animal Behaviour Science 55: 67-78.
        behaviour, heart rate and circulatory cortisol and oxytocin in gilts?     41
                                                                                     Tillon J.P., Madec F. [1984], Diseases affecting confined sows. Data
        Applied Animal Behaviour Science 83, 55–76.                               from epidemiological observations. Annales de Recherches Veterinai-
        34
           Baxter, M.R. [1991], The freedom farrowing system. Farm Building       re 15: 195-199.

14 Allevamenti di maiali in Italia
Scrofe in gabbie di gestazione

• Ulteriori studi42 che dissociano gli effetti                              Conseguenze
delle mancanze di movimento e arricchimento                                 Sofferenze fisiche
ambientale hanno dimostrato che la restrizio-                               • Lesioni che si possono sviluppare su fianchi,
ne spaziale di per sé induce un’elevata attività                            schiena e spalle, causate dal continuo sfrega-
ipotalamo-pituitaria adrenale considerata indi-                             mento della pelle con le sbarre della gabbia o
cativa di stress fisiologico.                                               dal contatto prolungato con il pavimento47, con
• Queste condizioni di stabulazione inoltre                                 rischio di infezioni.
obbligano le scrofe, animali puliti, a sporcare                             • Effetti negativi si possono registrare anche
l’ambiente in cui vivono.                                                   su unghie e zampe48. Rispetto a scrofe libere
                                                                            di muoversi manifestano più zoppie e stanno
Interagire con altri suini                                                  sdraiate molto tempo49.
I maiali sono animali sociali43 e per rapportarsi                           • Riduzione del benessere per l’impossibilità di
con i propri simili utilizzano principalmente                               utilizzare l’ambiente per controllare la propria
il muso44 che contiene la più alta densità di                               temperatura corporea. Le scrofe infatti necessi-
recettori tattili45. L’olfatto è il loro senso più                          terebbero di temperature molto più basse dei
sviluppato.                                                                 suinetti e il confinamento aumenta i problemi
                                                                            di termoregolazione50.
Problematiche
• L’utilizzo anche parziale delle gabbie di ge-                             Sofferenze psicologiche
stazione e parto priva le scrofe della possibilità                          • Stereotipie, ovvero ripetizioni di sequenze
di socializzare liberamente con altri maiali con                            invariate e costanti di uno o più comportamen-
conseguente stress46.                                                       ti che sembrano non avere uno scopo. Sono
• Alcune ricerche dimostrano incrementi di cor-                             considerate segno di scarso benessere51 e
tisolo, l’ormone dello stress, nel sangue delle                             sono causate dalle restrizioni comportamentali,
scrofe stabulate in gabbia.
                                                                            47
                                                                               Bonde M., Rousing T., Badsberg J.H., Sorensen J.T. [2004],
                                                                            Associations between lying down behaviour problems and body
                                                                            condition, limb disorders and skin lesions of lactating sows housed
42
   Jarvis, S., Calvert, S.K., Stevenson, J., van Leeuwen, N., Lawrence,     in farrowing crates in commercial sow herds. Livestock Production
A.B. [2002], Pituitary-adrenal activation in pre-parturient pigs (Sus       Science 87: 179-187.
scrofa) is associated with behavioural restriction due to lack of space     48
                                                                               Barnett J.L., Hemsworth P.H., Cronin G.M., Jongman E.C., Hutson
rather than nesting substrate. Animal Welfare 11, 371–384.                  G.D. [2001], A review of the welfare issues for sows and piglets in
43
   EFSA [2007], op.cit. p.14.                                               relation to housing. Australian Journal of Agricultural Research 52(1):
44
   Stolba, A., & Wood-Gush, D.G.M. [1989], The behavior of pigs in a        1- 28.
semi-natural environment. Animal Production 48, 419-425.                    49
                                                                               Edwards S.A., Fraser D. [1997], Housing systems for farrowing and
45
   Kruska, D. [1988], Mammalian domestication and its effect on brain       lactation. The Pig Journal 39: 77-89.
structure and behavior. In H.J. Jerison & Jerison, I. (Eds.) Intelligence   50
                                                                               Black J.L., Mullan B.P., Lorschy M.L., Giles L.R. [1993], Lactation in
and evolutionary biology (pp. 211-250). Berlin, Germany: Sprin-             the sow during heat stress. Livestock Production Science 35: 153-170.
ger-Verlag.                                                                 51
                                                                               Mason G., Rushen J. (Eds.) [2006], Stereotypic Animal Behaviour:
46
   Pedersen L.J. [2007], Sexual behaviour in female swine. Hormones         Fundamentals and Applications to Welfare. 2nd edition, CAB Interna-
and Behaviour. 52(1): 64-69.                                                tional Wallingford, UK.

                                                                                                          Un’investigazione di Essere Animali           15
Mortalità suinetti in gabbie parto
                                                                                    e in gabbie con scrofe libere

        ma anche da quelle dietetiche. Alle scrofe in                                                               Gabbie          Gabbie con
        gravidanza infatti viene spesso somministrata                                                                parto         scrofe libere

        una razione di cibo limitata. Soffrono di frustra-                          Numero nati morti                  0,7               0,6
        zione e fame cronica52 che si manifesta con il
        morso ripetuto delle sbarre (combattimento                                  Suinetti per nidiata               11                 11
        con la gabbia) e la masticazione vuota (morde-
                                                                                    Suinetti svezzati/nidiata          9,6               9,6
        re l’aria). Studi53 hanno dimostrato che alcune
        scrofe trascorrono sino al 22% del tempo attivo                             Morti per schiacciamento          0,52              0,62
        in comportamenti stereotipati, con segni di
        elevata inadattabilità documentate nelle scro-                              Morti per altre cause             0,89              0,78
        fette tenute per la prima volta nelle gabbie di
                                                                                    Morti totale                      1,42               1,4
        gestazione.
        • Apatia, ovvero mancanza di attività e sen-
                                                                                    Indagine su 655 allevamenti in Svizzera.
        sibilità all’ambiente circostante, con compor-
        tamenti che possono essere paragonati alla
        depressione clinica54. Ricerche su scrofe selvati-                     suinetti nelle gabbie parto rispetto a sistemi
        che hanno mostrato un livello di irrequietezza e                       alternativi. Nelle prime può verificarsi una
        reattività verso i maialini e l’ambiente maggiore                      maggiore prevalenza di morti per fame, mentre
        rispetto alle scrofe allevate55.                                       nelle seconde la principale causa può essere lo
                                                                               schiacciamento. Ma anche nelle gabbie parto
        Lo schiacciamento dei suinetti                                         i suinetti possono essere calpestati e uccisi
        La mortalità media dei suinetti negli alleva-                          dalla scrofa. Il fenomeno ha diverse cause in
        menti, considerando sia i fattori pre che post                         cui intervengono fattori multipli che riguardano
        natalità, varia dal 16% al 20%56. L’utilizzo delle                     scrofa, suinetti e ambiente:
        gabbie parto è appoggiato dai produttori
        perché, rispetto a sistemi con scrofe libere o                         Fattori fisici
        semi-libere, si ritiene che il confinamento della                      In natura la scrofa al momento di coricarsi ef-
        scrofa riduca l’eventuale schiacciamento dei                           fettua un movimento circolare volto ad allonta-
        maialini, uno dei principali fattori di morte post                     nare i piccoli che eventualmente sostano al di
        natalità, assieme alla fame. Le preoccupazioni                         sotto. Se così non fosse le scrofe non riuscireb-
        sono scontate: le scrofe moderne hanno un                              bero ad allevare la propria prole. Nelle gabbie
        peso che può raggiungere 300 kg e partorisco-                          parto l’impossibilità di compiere i movimenti
        no anche più di dieci piccoli che pesano 1-2 kg                        atti a scansare i suinetti può aumentare il ri-
        ciascuno.                                                              schio di schiacciamento.

        In realtà non vi sono evidenze scientifiche57 che                      Fattori comportamentali
        attestino una minor mortalità complessiva dei                          La costruzione del nido, così come la moti-
                                                                               vazione a farlo, influiscono sulla regolazione
                                                                               neuro-endocrina del comportamento della
        52
           Jarvis S., Lawrence A.B., McLean K.A., Deans L., Chirnside J.,
        Calvert S.K. [1997], op. cit. p.14.                                    scrofa58, contribuendo ad un comportamento
        53
           Jensen P. [1980], Fixeringens effect pa sinsuggors beteende – en
        etologisk studie. Institutionen for husdjurshygien med hovslagarsko-
        lan. Rapport 2, pp. 66. Uppsala: Sveriges Lantbruksuniversitet.
        54
           Wemelsfelder F. [1993], The concept of animal boredom and its
        relationship to stereotyped behaviour. In: Stereotypic Behaviour:      58
                                                                                  Castre n, H., Algers, B., de Passille, A-M., Rushen, J., Uvnäs-Mob-
        Fundamentals and Applications to Animal Welfare (Lawrence A.B.,        erg, K. [1993], Preparturient variation in progesterone, prolactin,
        Rushen J., Eds.), CAB International Wallingford, UK. Pp. 65-95.        oxytocin and somatostatin in relation to nest building in sows. Ap-
        55
           Ahlström S., Jarvis S., Lawrence A.B. [2002], Savaging gilts are    plied Animal Behaviour Science 38, 91–102; Damm, B.I., Pedersen,
        more restless and more responsive to piglets during the expulsive      L.J., Marchant-Forde, J.N., Gilbert, C.L. [2003], op. cit. p.14; Peder-
        phase of parturition. Applied Animal Behaviour Science 76(1): 83-91.   sen, L.J., Damm, B.I., Marchant-Forde, J.N., Jensen, K.H. [2003], op.
        56
           Testo disponibile qui.                                              cit. p.14; Algers, B., Uvnäs-Moberg, K. [2007], Maternal behavior in
        57
           Testo disponibile qui.                                              pigs. Hormones and Behavior 52, 78–85.

16 Allevamenti di maiali in Italia
positivo verso i piccoli59. Diversi autori60 hanno                         Gabbie illegali?
proposto un collegamento tra la nidificazione                              L’interpretazione della legge è tale da consen-
e il ridotto rischio di schiacciamento: anche in                           tire, a una prima lettura, l’utilizzo delle gabbie
gabbia le scrofe mostrano la volontà di co-                                nei tempi consentiti. Tuttavia, il D.Lgs. 7 luglio
struire il nido, di conseguenze aumenta la loro                            2011, n. 122, prevede infatti che ad ogni suino
attività e la possibilità di calpestare i suinetti.                        debba essere consentita la possibilità di sdra-
                                                                           iarsi per il riposo, alzarsi senza difficoltà e avere
Fattori psicologici                                                        accesso ad una zona in cui coricarsi che deve
Studi61 hanno dimostrato che esiste un legame                              essere confortevole dal punto di vista fisico e
tra l’alloggio restrittivo e lo sviluppo dell’ag-                          termico, oltre che adeguatamente prosciugata
gressività della scrofa verso i suinetti, conside-                         e pulita. Il legislatore non ha indicato le dimen-
rata una risposta materna anormale. Esistono                               sioni minime delle gabbie, limitandosi a stabi-
prove62 che i comportamenti violenti sono più                              lire che gli animali devono potersi “muovere
diffusi nelle scrofe confinate in gabbie parto.                            liberamente” al loro interno.

Fattori genetici                                                           In assenza di deroga, anche per le scrofe
Le scrofe sono state selezionate negli anni per                            dovrebbero valere queste norme generali,
avere parti più numerosi. Rispetto al passato                              compreso il periodo in cui ne è consentito
quindi i suinetti appena nati tendono ad essere                            l’allevamento in gabbie singole. Questa tesi è
più piccoli e deboli. Ciò causa un aumento del-                            confortata anche dal Brambell Report, il cano-
la competizione per l’allattamento: quelli nati                            ne delle cosiddette “cinque libertà” elaborato
prima sono più vulnerabili, soffrono facilmente                            negli anni Sessanta e ormai acquisito come
il freddo e se non raggiungono la mammella                                 riferimento minimo in etologia, che include:
possono essere più inclini a schiacciamenti ac-                            • libertà dalla sete, dalla fame e dalla malnutri-
cidentali. Studi63 dimostrano come la mortalità                            zione;
dei suinetti sia maggiore in nidiate numerose,                             • libertà dai disagi ambientali;
senza rilevare relazioni tra il tipo di alloggio                           • libertà da lesioni, malattie e dolore;
delle scrofe.                                                              • libertà di poter manifestare il proprio reperto-
                                                                           rio comportamentale;
                                                                           • libertà da paura e stress.
59
   Arey, D.S., Petchey, A.M., Fowler, V.R. [1991], The preparturient
behavior of sows in enriched pens and the effect of preformed nests.       Inoltre anche la circolare 22766-P-12/12/2012
Applied Animal Behaviour Science 31, 61–68; Jensen, P. [1993],
Nest building in domestic sows: the role of external stimuli. Animal       del Ministero della Salute64 ammette la pos-
Behaviour 45, 351–358; Damm, B.I., Pedersen, L.J., Marchant-Forde,         sibilità di adoperare sistemi di bloccaggio sia
J.N. Gilbert, C.L. [2003], op. cit. p.14; Pedersen, L.J., Damm, B.I.,
Marchant-Forde, J.N., Jensen, K.H. [2003], op.cit. p.14.
                                                                           per singoli animali che in gruppo ma fintanto
60
   Andersen, I.L., Berg, S., Bøe, K.E. [2005], Crushing of piglets by      che vengano “utilizzati temporaneamente per
the mother sow (Sus scrofa) – purely accidental or a poor mother?          operazioni di pulizia o per medicazioni”, avval-
Applied Animal Behaviour Science 93, 229–243; Pedersen, L.J.,
Jorgensen, E., Heiskanen, T., Damm, B.I. [2006], Early piglet mortality    lando l’ipotesi che l’uso anche parziale delle
in loose-housed sows related to sow and piglet behaviour and to            gabbie non dovrebbe essere consentito.
the progress of parturition. Applied Animal Behaviour Science 96,
215–232; Baxter, E.M., Jarvis, S., D’Eath, R.B., Ross, D.W., Robson,
S.K., Farish, M., Nevison, I.M., Lawrence, A.B., Edwards, S.A., [2008],
Investigating the behavioural and physiological indicators of neonatal
survival in pigs. Theriogenology 69, 773–783..
61
   Ahlström S., Jarvis S., Lawrence A.B. [2002], op. cit. p.16.
62
   Cronin, G.M., Simpson, G.J., Hemsworth, P.H. [1996], The effects
of the gestation and farrowing environments on sow and piglet beha-
viour and piglet survival and growth in early lactation. Applied Animal
Behaviour Science 46, 175–192; Jarvis, S., Lawrence, A.B., Mclean,
K.A., Chirnside, J., Deans, L.A., Calvert, S.K. [1998], op. cit. p.14.
63
   Nowa, R., Porte, R.H., Lév, F., Orgeu, P., Schaal, B. [2000], Role of
mother–young interactions in the survival of offspring in domestic         64
                                                                             Allegato I della Circolare 22766-P-12/12/2012 del Ministero della
mammals. Reviews of Reproduction 5: 153-163.                               Salute, che detta i i criteri applicativi del D.Lgs 7 luglio 2011, n.122.

                                                                                                          Un’investigazione di Essere Animali          17
La mutilazione della coda

        Il taglio della coda è una procedura in cui si
        rimuovono circa 2/3 della coda dei suinetti,                          Una direttiva ignorata
        con un bisturi o un utensile dotato di fiamma                         Un audit della Commissione Europea70 ha in-
        e lama che taglia e cauterizza la ferita. Viene                       dividuato che una percentuale compresa tra il
        effettuata per prevenire o ridurre la caudofa-                        98% e il 100 % dei maiali allevati in Italia subi-
        gia, ovvero la morsicatura della coda da parte                        sce la mutilazione della coda, mentre è diffusa
        di altri maiali, considerata un comportamento                         l’assenza di materiale manipolabile.
        anormale, associato a frustrazione e ridotto
        benessere65.                                                          Già dal marzo del 2016, con la Raccomanda-
                                                                              zione (UE) 2016/336 e il correlato documento
        Una pratica vietata                                                   tecnico di applicazione71, la Commissione
        Nell’Unione Europea la mutilazione sistematica                        Europea aveva prodotto diverse linee guida,
        della coda è illegale dal 199466. Il D.Lgs 7 lu-                      ma gli allevatori e le autorità competenti non si
        glio 2011, n.122 stabilisce67 che “il mozzamen-                       sono conformati alla legislazione.
        to della coda dei lattonzoli non deve costituire
        operazione di routine, ma deve essere prati-                          Ora con il piano di azione nazionale del Mini-
        cato soltanto ove sia comprovata la presenza                          stero della Salute “Misure particolari finalizzate
        di ferite agli orecchi o alle code di altri suini.                    alla prevenzione del ricorso al taglio delle code
        Prima di effettuare tale operazione si devono                         e ad assicurare la disponibilità del materiale
        adottare misure intese ad evitare le morsicatu-                       di arricchimento ambientale” è prevista, dal
        re delle code e altri comportamenti anormali                          2019, l’introduzione negli allevamenti di piccoli
        tenendo conto delle condizioni ambientali e                           gruppi di suinetti con code non tagliate, il cui
        della densità degli animali”.                                         numero dovrà aumentare progressivamente

        Prima di procedere con la mutilazione della                           70
                                                                                 SIVeMP [2018], Prevenzione del taglio delle code dei suini, piano di
        coda bisogna quindi fornire ai maiali arricchi-                       azione nazionale.
        menti ambientali. Il D.Lgs 7 luglio 2011, n.122                       71
                                                                                 European Commission, Tail-docking.
        stabilisce68 che “i suini devono avere acces-
        so permanente a una quantità sufficiente di
        materiale per consentire adeguate attività di
        indagine e manipolazione, come paglia, fieno,                                    “Le autorità italiane non hanno
        legno, segatura, composta di funghi, torba o                               adottato provvedimenti efficaci per far
        una miscela di questi”.                                                    rispettare le disposizioni della direttiva
                                                                                        in materia di prevenzione della
                                                                                          morsicatura della coda e del
        Se praticato, il taglio della coda può essere
                                                                                        mozzamento della stessa come
        effettuato69:
                                                                                    operazione di routine nei suini. Il fatto
        • senza l’utilizzo di anestesia e analgesia, su                             che le autorità non dispongano di una
        suinetti con meno di 7 giorni di vita, da un ve-                            strategia nazionale per ridurre la mor-
        terinario o da una persona con formazione sul                              sicatura della coda o evitarne il mozza-
        benessere animale;                                                          mento come operazione di routine nei
        • con anestesia e analgesia prolungata, su                                 suini indica che, attualmente, gli stimoli
        suinetti a partire dal settimo giorno di vita, da                           principali per ogni iniziativa in questo
        un veterinario.                                                              settore provengono dall’industria e
                                                                                     dalla ricerca e che manca una spinta
                                                                                         ufficiale verso la conformità.”
        65
           EFSA [2007], Conclusions 1,2, The EFSA Journal 2007, 611, 1-13.
        66
           Direttiva 91/630/CEE (attuata in Italia con il D.Lgs 30 dicembre
        1992, n. 534).                                                             Commissione Europea – Direzione Generale del-
        67
           D.Lgs 7 luglio 2011, n.122, allegato I, parte I, punto 9.               la Salute e della Sicurezza Alimentare, Relazione
        68
           D.Lgs 7 luglio 2011, n.122, allegato I, parte I, punto 4.                       finale dell’audit, novembre 2017
        69
           D.Lgs 7 luglio 2011, n.122, allegato I, parte I, punto 10.

18 Allevamenti di maiali in Italia
Percentuale stimata di utilizzo della procedura del taglio della coda nei paesi UE

            >85-100%

            40-85%

            10-40%

            60-100%

            40-60%

            10-40%
Taglio della coda di un suinetto

        nel tempo. In casi estremi, la Commissione ha                           Anche la selezione genetica sembra avere un
        annunciato che avvierà procedura di infrazione.                         ruolo, le razze suine moderne mostrano una
                                                                                predisposizione al morso della coda.
        Dolore e stress
        Studi72 dimostrano che la mutilazione della                             Il fattore scatenante non è necessariamente
        coda causa dolore, come indicato dallo scodin-                          quello che incide maggiormente, individua-
        zolare e dai grugniti dei suinetti. Può portare73                       to in numerosi studi75 nella mancanza di un
        allo sviluppo di neuromi, tumori del tessuto                            adeguato arricchimento ambientale e nella
        nervoso che possono manifestarsi quando le                              conseguente impossibilità di soddisfare un
        estremità recise dei nervi tentano di ricrescere                        comportamento esplorativo. La caudofagia si
        e che possono causare dolori cronici o “fan-                            configura quindi come una risposta alla noia e
        tasma”, simili a quelli sofferti dagli amputati                         alla stimolazione insufficiente, in associazione
        umani.                                                                  ad altri fattori ambientali e gestionali negativi
                                                                                che possono aumentare i livelli di stress.
        L’EFSA sostiene74 inoltre che il taglio della coda
        riduca la caudofagia, ma non risolva il proble-
                                                                                75
                                                                                     Raccomandazione n. 5 EFSA Journal 2007; 611, 8-13.
        ma. Nonostante infatti sia la coda la parte più
        aggredita, le morsicature possono comunque
        riguardare i moncherini, oltre che orecchie e
        fianchi. Sono diversi infatti i fattori che concor-                                  “L’assenza di paglia è un
        rono alla manifestazione del fenomeno:                                              importante rischio per la
        • materiale di arricchimento;
                                                                                         morsicatura della coda. Inoltre
        • comfort termico, qualità dell’aria e luce;
                                                                                         sono importanti sia la quantità
        • salute e benessere;
        • competizione;
                                                                                                che la sua forma.”
                                                                                       Conclusione n. 15 EFSA Journal 2007; 611,8-13
        • dieta;
        • struttura/pulizia dei recinti.
                                                                                       “E’ escluso che vi siano evidenze
        72
           Noonan G.J., Rand J.S., Priest J., Ainscow J., Blackshaw J.K.
                                                                                        tali per cui la fornitura di giochi
        [1994], Behavioural observations of piglets undergoing tail docking,                 come catene, bastoncini
        teeth clipping and ear notching. Applied Animal Behaviour Science
        39: 203-213.
                                                                                             masticabili e palle possa
        73
           Simonsen H.B., Klinken L., Bindseil E. [1991], Histopathology of             ridurre il rischio di morsicatura
        intact and docked pigtails. British Veterinary Journal 147: 407- 411.
        74
           EFSA [2007], The risks associated with tail biting in pigs and
                                                                                                   della coda.”
        possible means to reduce the need for tail docking considering the              Conclusione n. 7 EFSA Journal 2007; 611,8-13
        different housing and husbandry systems.

20 Allevamenti di maiali in Italia
La castrazione chirurgica

La castrazione, chiamata anche orchiectomia, è                           avanzati rispetto agli altri paesi UE81. L’odore
quell’intervento chirurgico che prevede l’aspor-                         di verro, una conseguenza degli ormoni scato-
tazione dei testicoli, dell’epididimo e del tratto                       lo e androstenone, può essere percepito più
prossimale del funicolo spermatico. Nei suinet-                          frequentemente durante il consumo di queste
ti maschi viene effettuata per eliminare il cosid-                       carni.
detto “odore di verro”, un odore penetrante
accompagnato da un sapore sgradevole che                                 Dolore e stress
può svilupparsi durante la cottura o il consumo                          È stato ampiamente dimostrato82 che la castra-
della carne di maiali non castrati che abbiano                           zione chirurgica senza l’utilizzo di anestesia e
raggiunto la pubertà. Con la castrazione inoltre                         analgesia prolungata causa dolore intenso e
i maiali, non sviluppando comportamenti ses-                             persistente, anche se eseguita su maialini in
suali, sono meno aggressivi e ciò riduce sia le                          tenerissima età. Questa procedura induce la
ferite dovute a lotte fra animali sia i rischi per la                    liberazione di glucocorticoidi tra cui il cortiso-
sicurezza degli operatori.                                               lo, l’ormone dello stress e porta ad alterazioni
                                                                         comportamentali a breve e lungo termine83.
Una direttiva ignorata
La castrazione dei maiali è regolamentata dal                            Dolore
D.Lgs 7 luglio 2011, n.122 che consente l’ope-                           I suinetti diventano consapevoli pochi minuti
razione “con mezzi diversi dalla lacerazione dei                         dopo la nascita84 e sono da un punto di vista
tessuti76”. Può essere effettuata77:                                     neurologico simili ai neonati umani85. Rispon-
• senza l’utilizzo di anestesia e analgesia, su                          dono subito agli stimoli dolorosi, reagendo
suinetti con meno di 7 giorni di vita, da un ve-                         tramite vocalizzazioni e cambiamenti del com-
terinario o da una persona con formazione sul                            portamento86. La castrazione provoca dolore87
benessere animale;                                                       durante:
• con anestesia e analgesia prolungata, su                               • l’incisione dello scroto;
suinetti a partire dal settimo giorno di vita, da                        • la manipolazione del testicolo;
un veterinario.                                                          • il taglio dei dotti spermatici (dolore più inten-
Studi78 dimostrano però che è impossibile ca-                            so);
strare chirurgicamente un maiale senza strap-                            • i successivi 2-3 giorni (dolore persistente).
pare i tessuti, come ad esempio il gubernacu-
lum testis, il cordone spermatico e la direttiva
viene largamente ignorata.
                                                                         81
                                                                            Lo studio LEI Wageningen UR LiveStock Research 2012/2013 dimo-
                                                                         stra che solo il 3,31% dei “suini leggeri” sviluppa l’odore di verro.
                                                                         82
                                                                            Taylor, A., Weary, D.M., Lessard, M., Braithwaite, L. [2001], Beha-

La situazione in Italia                                                  vioural responses of piglets to castration: the effect of piglet age.
                                                                         Applied Animal Behaviour 73, 35–43; Carroll, J.A., Berg, E.L., Strau-
Il 93% dei maiali allevati in Italia è sottopo-                          ch, T.A., Roberts, M.P., Kattesh, H.G. [2006], Hormonal profiles, beha-
sto a castrazione chirurgica e il 97% di questi                          vioral responses and short-term growth performance after castration
                                                                         of pigs at three, six, nine or twelve days of age. Journal of Animal
viene operato senza l’utilizzo di anestesia o                            Science 84, 1271–1278; Von Borell, E., Baumgartner, J., Giersing,M.,
analgesia79. Il ricorso alla castrazione è consi-                        Jäggin, N., Prunier, A., Tuyttens, F. A. M. and Edwards, S. A. [2009],
                                                                         Animal welfare implication of surgical castration and its alternative in
derato inevitabile per le produzioni DOP, IGP e                          pigs, Animal, 3: 1488-1496.
STG80, molto diffuse nel nostro paese, per cui                           83
                                                                            Rault JL, Lay Jr DC, Marchant-Forde JN. [2011], Castration induced
sono macellati maiali con un’età e un peso più                           pain in pigs and other livestock. Appl Anim Behav Sci. 2011;135:214–
                                                                         25.
                                                                         84
                                                                            Mellor, D.J., Gregory, N.G. [2003], Responsiveness, behavioural
76
   D.Lgs 7 luglio 2011, n.122, allegato I, parte I, punto 8.c.           arousal and awareness in fetal and newborn lambs: experimental,
77
   D.Lgs 7 luglio 2011, n.122, allegato I, parte I, punto 10.            practical and therapeutic implications. N Z Vet J. 2003;51:2–13.
78
   EFSA [2004], Welfare aspects of the castration of piglets, The EFSA   85
                                                                            Mellor DJ, Stafford KJ. [2004], Animal welfare implications of neo-
Journal (2004) 91, 1-18.                                                 natal mortality and morbidity in farm animals. Vet J. 2004;168:118–
79
   N. De Briyne, C. Berg, T. Blaha, D. Temple [2016], “Pig castration:   33.
will the EU manage to ban pig castration by 2018?”.                      86
                                                                            EFSA [2004], op.cit. p.21.
80
   Sono i maiali allevati per le produzioni “Denominazione di Origine    87
                                                                            Taylor, A.A., Weary, D.M. [2000], Vocal responses of piglets to
Protetta”, “Indicazione Geografica Protetta”, “Specialità Tradizionale   castration: identifying procedural sources of pain. Applied Animal
Garantita” e altre razze suine autoctone.                                Behaviour Science, 70:17-26.

                                                                                                       Un’investigazione di Essere Animali          21
Sebbene siano inclini ad emettere grida ad                                  Un problema di salute pubblica
        ogni manipolazione, sono state registrate88 nei                             L’antibiotico-resistenza, ovvero l’aumento co-
        suinetti operati senza anestesia vocalizzazioni                             stante di batteri resistenti agli antibiotici, è un
        più frequenti e di alta intensità rispetto a quelli                         problema di salute pubblica globale. La castra-
        trattati.                                                                   zione chirurgica può avere effetti dannosi sulla
                                                                                    crescita, sul sistema immunitario e quindi sulla
        Alterazioni comportamentali                                                 salute dei maiali, che possono ammalarsi più
        Modifiche del comportamento persistono per                                  frequentemente rispetto a quelli non castra-
        giorni dopo la castrazione. I suinetti tendono                              ti. Inoltre lascia una ferita aperta a suinetti di
        a passare meno tempo con la scrofa di conse-                                pochi giorni di vita, con un’immunità limitata e
        guenza vengono allattati per periodi più bre-                               più inclini alle infezioni, facendo aumentare il
        vi89. Da svegli si mostrano inattivi, rimangono                             ricorso all’utilizzo di antibiotici sugli animali92.
        più frequentemente isolati e riducono i com-
        portamenti di gioco90. Inoltre impiegano più
                                                                                    Sull’uso di anestesia e analgesia
        tempo a sdraiarsi, sono più propensi a tremare,
                                                                                    Nonostante in Italia la castrazione chirurgica
        a scuotere le gambe e possono continuare a
                                                                                    dei suinetti sia diffusa e praticata senza alcun
        scodinzolare per giorni, aspetti indicativi della
                                                                                    sollievo dal dolore, l’utilizzo di anestesia e
        presenza di dolore post operatorio91.
                                                                                    analgesia non risolve il problema, così come
        88
           Marx, G., Horn, T., Thielebein, J., Knubel, B., von Borell, E. [2003],   confermato dalla Commissione Europea93.
        Analysis of pain related vocalization in young pigs. Journal of Sound
        and Vibration, 266:687-698.
        89
           McGlone, J.J., Hellman, J.M. [1988], Local and general anesthetic
                                                                                    • Anestesia: stato in cui a seguito della perdi-
        effects on behavior and performance of two- and seven-week-old              ta di coscienza indotta da farmaci, non si è in
        castrated and uncastrated piglets; McGlone, J.J., Nicholson, R.I., Hel-
                                                                                    grado di comprendere lo stimolo doloroso, né
        lman, J.M., Herzog, D.N. [1993], The development of pain in young
        pigs associated with castration and attempts to prevent castration-in-      di ricordarlo in seguito.
        duced behavioral changes. Journal of Animal Science, 71:1441-1446;          • Analgesia: stato in cui a seguito dell’assun-
        Hay, M., Vulin, A., Genin, S., Sales, P., Prunier, A. [2003], Assessment
        of pain induced by castration in piglets: behavioral and physiological
                                                                                    zione di farmaci, non si prova dolore94.
        responses over the subsequent 5 days. Applied Animal Behaviour
        Science, 82:201-218.
        90
           Marchant-Forde JN, Lay Jr DC, McMunn KA, Cheng HW, Pajor EA,
        Marchand- Forde JN. [2009], Postnatal piglet husbandry practices
        and well-being: The effects of alternative techniques delivered sepa-       92
                                                                                       EFSA [2004], op.cit. p.21.
        rately, Journal of Animal Science 2009;87:1479–92.                          93
                                                                                       European Commission, Alternatives to pig castration.
        91
           Hay, M., Vulin, A., Genin, S., Sales, P., Prunier, A. [2003], op. cit.   94
                                                                                       Prys-Roberts, C. [1987], Anaesthesia: A practical or impossible
        p.22.                                                                       construct? Br J Anaesth; 59: 1341-5.

             Analgesia e anestesia non sono la soluzione

                     Sola                         Anestesia locale                  Anestesia generale                           Sola
                   analgesia                        e analgesia                        e analgesia                             anestesia

             - un utilizzo prolungato          - parziale sollievo dal              - alcuni anestetici possono         - effetti collaterali
             può mitigare il dolore            dolore                               causare effetti collaterali         dell’uso di anestestici
             post chirurgico                                                        indesiderati, depressione
                                               - alcuni anestetici possono          cardiocircolatoria, respira-        - nessun sollievo dopo
             - nessun sollievo du-             causare effetti collaterali          toria, ipotermia                    l’atto chirurgico, dolore
             rante l’atto chirurgico,          indesiderati, dolore e                                                   intenso
             dolore intenso                    stress                               - rischio concreto di
                                                                                    schiacciamento
                                               - doppia manipolazione
                                               dei suinetti con stress              - doppia manipolazione
                                               aggiuntivo                           dei suinetti con stress
                                                                                    aggiuntivo

22 Allevamenti di maiali in Italia
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