Officina Anno II - Numero III - Rabbia - Liceo Classico Statale Socrate

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Officina Anno II - Numero III - Rabbia - Liceo Classico Statale Socrate
Officina
Anno II - Numero III - Rabbia
Officina Anno II - Numero III - Rabbia - Liceo Classico Statale Socrate
Il giornale
Agorà, La Canestra, Utòpia… il giornale scolastico del nostro Liceo, nella
sua lunga tradizione, si è trasformato di anno in anno, ogni redazione
l’ha fatto proprio e ha lasciato un segno del suo passaggio. Nel 2014 è
diventato Officina, ispirandosi alla rivista letteraria fondata da Pier
Paolo Pasolini nel 1955. Da tre anni a questa parte è un progetto inte-
ramente autogestito e autofinanziato da noi studenti, perché, anche in
mancanza di fondi, desideriamo portarlo avanti, credendo fermamente
nella sua importanza e nel suo enorme potenziale. Officina è un luogo di
fermento, di dibattito, di scambio, ospitale e accogliente, che offre a tutti
la possibilità di esprimersi e di dare fondo alla propria creatività e fanta-
sia. Vogliamo che quest’anno Officina ritorni nelle classi del Socrate ad
alimentare nuovi confronti e ci auspichiamo che ogni studente e studen-
tessa la senta propria e voglia dare il suo contributo.

Il tema – la rabbia
Il filo rosso che collega tutti gli articoli presenti in questo numero di
Officina è la rabbia: un sentimento primitivo, potente, che ci accomuna
tutti e che abbiamo, perciò, deciso di studiare, analizzare e declinare in
tutte le sue sfumature; abbiamo svolto ricerche, ci siamo rivolti a degli
psicologi, siamo stati aiutati da chi l’ha trasformata in arte: Basquait,
Matthieu Kassovitz con il suo film “La Haĩne”, i The Doors, John Lennon,
Bob Dylan... Con “La Chimera” di Vassalli abbiamo visto come l’invidia e
l’ignoranza si trasformino in cieca rabbia in ogni epoca: nel ‘600 come al
giorno d’oggi, fra haters sui social network e violenti neofascisti e
neonazisti. Zerocalcare, invece, ci ha permesso di riflettere sulla nostra
generazione talmente delusa e scoraggiata da non riuscire a trarre dalla
rabbia qualcosa di costruttivo. Ci auguriamo che possiate trovare i nostri
articoli e le nostre riflessioni interessanti e ci piacerebbe sentire la vostra
opinione. Vi aspettiamo in redazione!

La redazione
Alessia Milillo IH        Claudio Martinelli IVH    Domitilla Caponio IH

Eleonora De Camillis VD   Fabrizio Iacovazzi IB     Flavia Fucilli IIK

Flavio Cibelli IB         Francesca Gallo IH        Giuseppe Albergo IG

Nicola Moretti IA         Pamela Moliterni VD       Serena Schiavone IIK

Simona Clarizio IA        Sofia Padovano VD
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Ad Antonella
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La vita è un cinema, tanto che taci
              Le tue bottiglie non hanno messaggi
              Chi dice che il mondo è meraviglioso
Non ha visto quello che ti stai creando per restarci
                         Rimani zitto, niente pareri
                     Il tuo soffitto: stelle e pianeti
     A capofitto nel tuo limbo, in preda ai pensieri
              Procedi nel tuo labirinto senza pareti
                      Da Caparezza -“Una Chiave”
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LA RABBIA
                               (breve guida all’utilizzo della rabbia)

La rabbia, come le                                                                         soddisfazione.
altre       emozioni                                                                  Negli             ultimi
della          triade                                                                 millenni però, la
dell’ostilità1,     è                                                                 percezione             di
spesso associata a                                                                    quest’emozione è
primo impatto ad                                                                      mutata, in seguito
un esperienza e a                                                                     ad una naturale
delle     sensazioni                                                                  evoluzione
negative,          ma                                                                 emotiva        e      ad
bastano             a                                                                 un’artificiale
chiunque        pochi                                                                 inibizione, imposta
attimi di riflessione                                                                 dai costumi della
per maturare un                                                                       società. Gli effetti
punto di vista più                                                                    di quest’inibizione
ampio: la rabbia
                                                                                      hanno          lasciato
permette            di                                                                evidenti         tracce
superare difficoltà, di reagire, di inibire                  nella storia umana e ancora oggi minano
le paure per raggiungere uno scopo                           gli equilibri sociali. Quando la rabbia non
ritenuto necessario, di abbattere gli                        viene sfogata (e bisogna precisare che
ostacoli più intimidatori. Come può                          solo in rari ed estremi casi la rabbia
allora un’emozione dal potenziale tanto                      sfocia in violenza fisica o verbale), essa
alto, un’emozione fondamentale per la                        può sia evolvere in rancore o rabbia
sopravvivenza          stessa,       essere                  narcisistica, sia subire dei cambiamenti:
considerata istintivamente “negativa”?                       l’oggetto verso cui si indirizza la rabbia
La risposta è semplice, si trova                             si sposta (spesso in modo casuale), fino
all’interno del concetto stesso di rabbia.                   ad         arrivare         all’identificazione
Che cos’è la rabbia?                                         dell’oggetto frustrante con se stessi o ,
                                                             peggio ancora, con TUTTO ciò che ci
La rabbia (emozione primitiva2) è la
                                                             permetta       di     sfogarci.     Razzismo,
tipica emozione che scaturisce in seguito
                                                             sessismo e specismo sono solo i casi più
ad una frustrazione, fisica o psicologica.
                                                             evidenti.
Eppure, come chiunque può constatare,
la relazione frustrazione  rabbia non                       Esiste un modo per evitare che
è immediata, ma necessita d’un fattore                       questo jolly, di cui la natura ci ha
intermedio: la volontà che si attribuisce                    premurosamente            fornito,     si
ad un ente, di provocare la nostra                           trasformi in uno strumento di
frustrazione. La rabbia, quindi, nasce da                    distruzione di massa? La rabbia, a
un DOLORE, ed è necessaria per                               differenza di ciò che scrivono numerosi
provocare in noi quella passione che                         rotocalchi,   non    va     domata,   né
inibisce la paura e ci porta ad attaccare                    tantomeno      “sprecata”     accanendosi
l’oggetto frustrante, liberandoci dal                        contro un povero sacco da box: la
dolore e provocando in noi piacere e                         rabbia va COMPRESA (identificazione

 1
 La triade dell’ostilità comprende il disgusto, il disprezzo e, apice della piramide, la rabbia.
 2
 Un’emozione che può essere osservata sia in bambini molto piccoli che in specie animali diverse dell'uomo.
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della     frustrazione     e    dell’oggetto   avendo      sviluppato   una   maggiore
frustrante), RIELABORATA (riflessione          sensibilità, e quindi a provare più
sull’oggetto           frustrante          e   frustrazione …       spesso essere colti
contestualizzazione dell’accaduto) ed          comporta essere arrabbiati.
infine    ESPRESSA.       Per   riuscire   a   Eppure, il sapiente ha le facoltà per
compiere questo viaggio all’interno delle      sfruttare la propria rabbia in modo
proprie emozioni è necessario un               costruttivo, trasformando quel fuoco
requisito, tanto caro a noi classicisti:       interiore, che distrugge e brucia, in una
bisogna conoscersi. Conoscenza e               fiamma che non ustiona ma riscalda e
cultura sono gli strumenti che ci              illumina. Nel sapiente rabbia e amore
permettono di accedere ed usufruire            sono posti sullo stesso piano: la cultura
delle     nostre    emozioni.      Imparare    e lo studio non passivo regalano
significa abbattere confini, ampliare i        all’uomo quella rabbia che permette
propri orizzonti e saper           cambiare    all’amore per il mondo di non spegnersi
opinione: l’uomo colto è colui che sa          mai.
empatizzare con l’altro e vedere
nell’altro se stesso. Chi riesce a trattare
il prossimo con amore, chi medita sulle
conseguenze delle azioni proprie ed
altrui, sarà portato a riconoscere le                                  Flavia Fucilli II K
ingiustizie del mondo più vividamente,
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LO SPORTELLO DELLO PSICOLOGO
  intervista alla dott.ssa Maria Antonella
    Balzano, specializzata in psicologia
      dell’infanzia e dell’adolescenza
Cos’è lo “Sportello dello Psicologo”?         il confronto con i loro genitori o con gli
                                              insegnanti. E lo psicologo, come un
Si tratta di uno sportello di ascolto di 35
                                              amico, ma con delle competenze in più,
ore, gratuito e aperto a tutti voi,
                                              può essere d’aiuto per dare il giusto
studenti e studentesse del Liceo
                                              peso alle difficoltà che si incontrano in
Socrate. Gli incontri non hanno una
                                              questo particolare momento della vita.

                                              Il tema scelto per questo numero è
finalità terapeutica, ma vi offrono
                                              la   “rabbia”.   Come   gestirla e
l’opportunità   di    confrontarvi   con
                                              trasformarla   in   un  sentimento
qualcuno in possesso di competenze
                                              costruttivo?
specifiche relative alle problematiche
che possono sorgere alla vostra età. La       La rabbia è un’emozione universale; ci
vostra privacy e la vostra intimità sono      spaventa, perché ci fa perdere il
ovviamente     protette    dal   segreto      controllo. Molte volte crediamo che la
professionale.                                soluzione per gestirla sia reprimerla, ma
                                              questo può portare a conseguenze
Cosa ne pensa dei pregiudizi nei
                                              estremamente negative e deleterie. La
confronti degli psicologi?
                                              soluzione, invece, sta nel mezzo:
Sono molti i pregiudizi nei confronti         canalizzare la rabbia, ovvero saperla
degli psicologi e spesso sono più gli         assecondare nel modo giusto. Non ci
adulti che i ragazzi a mostrare               sono, però, delle regole determinate che
reticenza. Le sedute sembrano quasi           insegnino       a      farlo;       trovare
delle    chiacchierate, in cui potete         autonomamente la propria modalità di
sentirvi a vostro agio. Non ci sono           gestione    di     questo      sentimento
contenuti    “giusti”   o   “sbagliati”.      rappresenta, infatti, un importante
L’adolescenza viene spesso definita           momento      nella   crescita    di    ogni
come una “seconda nascita”, un                individuo.
momento in cui ai ragazzi non basta più
                                                        a cura di Domitilla Caponio IH
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TUTTO QUELLO CHE AMO FARE
            È ILLEGALE O IMMORALE
                                              muro, ma quella più invadente, quella
                                              più ostile, ma a cui ogni giorno
                                              stringiamo la mano è la rabbia.
                                              Vi assicuro che è difficile essere così
                                              piccoli rispetto a quest'emozione così
                                              grande ed adulta.
                                              Una rabbia che fa da padrona ad ogni
                                              sigaretta, a ogni pagina strappata, a
                                              ogni riga scritta e ricancellata almeno
                                              venti volte; la rabbia delle sei di
                                              mattina, la rabbia degli autobus presi al
                                              volo, che Fantozzi al nostro confronto ci
                                              fa un baffo. La rabbia di non sentirsi
                                              parte di qualcosa, di essere troppo o
                                              troppo poco, di, come diciamo noi,
                                              "sfrasiare" sempre .
                                              Quell'impeto, quella voglia di scappare,
                                              quella voglia di sparire che ci accomuna
                                              tutti come le versioni di Cesare in quarto
                                              ginnasio, a volte prende il sopravvento e
                                              in un istante, in una frazione di secondo,
                                              sei dissolto chissà dove.
                                              Ci chiedete cosa vorremmo? In cosa
                                              speriamo e volte anche in cosa
                                              crediamo. La risposta è sempre più
                                              vaga, sempre più irrisoria e incerta, ma
                                              la volete la verità? Quella che arde
                                              ancora?
Corriamo o rincorriamo? Ascoltiamo o          Vorremmo un mondo che non è
sentiamo? Parliamo o muoviamo solo le         esattamente come quello che ci state
labbra dalle quali escono flebili suoni?      lasciando, speriamo nel domani, nel "io
Viaggiamo       o   più     semplicemente     speriamo che me la cavo". Crediamo in
scappiamo?                                    tutto e in niente, poiché ci ritroviamo
Vorremmo urlare eppure non riusciamo          costantemente a un bivio tra cos'è il
ad emettere neanche una vocale.               bene e cos'è il male, tra chi frequentare
Ci     definiscono    una     generazione     e tra chi no, tra cosa sognare e cosa
sbagliata, priva di valori e quasi insulsa,   ripiegare e chiudere a chiave in un
mia nonna direbbe: gioventù bruciata.         vecchio baule.
Forse non siamo bruciati, magari              Vorremmo svegliarci un giorno ed essere
ardiamo ancora perché il fuoco si è           ancora in tempo, capire quali sono le
spento ma la brace, il cuore è ancora         nostre scelte sbagliate, accorgerci che il
vivo.                                         mondo è là fuori e non nella nostra
Un vecchio detto dice: "un uccello in         cameretta con i muri tappezzati di
gabbia non canta per amore, canta per         vecchi miti ormai andati.
rabbia".                                      Vorremmo essere padroni non del
Qual è la nostra gabbia allora? È fatta di    mondo, ma quanto meno della nostra
cemento, di lamiera, di legno? Ha             vita.
realmente delle pareti in fondo, e se le      Chiediamo troppo? Probabilmente no, in
ha, si potranno mai abbattere?                fondo questo è solo l'urlo della
Siamo immersi nei sentimenti, nelle           generazione bruciata.
emozioni più strazianti e sconvolgenti, in
quelle che ti fanno battere il cuore a                              Simona Clarizio I A
ritmo di bit e di una frase vista su un
L’ERA DIGITALE TRA LUCI E OMBRE
Allo scoccare del terzo millennio, il         collera e, in un vano tentativo di
mondo delle intercomunicazioni globali e      ritrovarlo,   si    estremizzano      questi
la sfera delle dinamiche sociali e            sentimenti fino al limite del ridicolo, fino
politiche sono stati catapultati in una       al punto di privarli totalmente di rilievo.
nuova era: l’era digitale. Con l’isteria      I     protagonisti      siamo     noi:    i
di Internet e con le varie rivoluzioni in     “millennials”,        nati   insieme    al
campo       informatico      che    stanno    millennio, inghiottiti sin dalla nascita
travolgendo gli utenti, il fenomeno della     dalla rete informatica globale che ormai
rete si fa strada tra luci e ombre.           regola quasi ogni azione e transizione, a
I sentimenti e le opinioni personali          tal punto da non contemplare mai la
escono a pezzi dall’incontro-scontro con      possibilità     di    farne    a    meno.
lo strapotere del web e la sua potenza        Semplicemente perché il mondo, per
in costante ascesa. È ormai dilagante la      noi, è ormai questo ed è impossibile
tendenza a perdere di vista, volenti o        concepirne uno diverso. Occhi incollati
nolenti, il valore della libera espressione   allo schermo, urla fatte di pixel, ira e
del proprio pensiero. La possibilità data     aggressività gratuita… Se pure talvolta
dai social media di condividere i propri      commettiamo l’errore di sfogarci sui
pensieri senza limiti di tempo o di           media senza poi concretizzare questo
distanza e senza censure si sta               nostro sfogo in azione, altre volte invece
trasformando in un abuso della libertà e      la fase reattiva del nostro sentimento
ci sta gradualmente facendo perdere di        c’è, ma è oscurata dall’invadenza e dalla
vista il valore delle parole. Una così        platealità della fase precedente.
grande libertà di esternazione delle          La rabbia è nella natura dell’essere
proprie         emozioni,         impiegata   umano, non appartiene a una cultura o
impropriamente, ci fa perdere di vista i      a un’epoca. Essa è insita in qualsiasi
sentimenti stessi che cerchiamo di            generazione: cambia solo il modo in cui
esprimere, troppo impegnati nell’atto di      viene espressa. La nostra rabbia, nel
renderli plateali piuttosto che viverli.      millennio dell’egemonia tecnologica, ha
La banalizzazione dei sentimenti finisce      un valore o è solo un sentimento
per causare una visione alterata della        vuoto? E se così fosse, la colpa è
realtà. Si pensi al sentimento della          davvero da imputare a Internet? L’arrivo
rabbia, forse quello più abusato sulle        della    rete    si  può    considerare
piattaforme mediatiche. Ci si lamenta e       un’evoluzione dell’umanità, o piuttosto
ci si adira così tanto che a volte si         una sua involuzione?
finisce per perdere il senso della propria
Forse dovremmo chiederci se siamo              semplicemente rabbia che genera altra
anche noi colpevoli di questo “abuso           rabbia, ed è dunque deleteria per noi
della libera espressione” che ha portato       stessi e per gli altri. Rispondendo a
alla svalorizzazione del sentimento; se        questi ultimi quesiti, troveremo più
la nostra rabbia costituisce un metodo di      facilmente la risposta anche ai primi.
sfogo, di catarsi, e può risultare in                                  Alessia Milillo I H
qualcosa di produttivo, o se           è

               SOCIETÀ INTIMORITA
Viviamo    in   una    società     in   cui    fondamentale: la superficialità poiché la
l'importante è apparire uguali, viviamo        volontà del voler essere tutti uguali
ormai in una società in cui ci dichiariamo     deriva da una scarsa analisi dell'anima
“unici" quando tutte le nostre scelte e le     di ciascuno di noi. Ormai ha importanza
nostre opinioni si fondano su pensieri         solo l'aspetto esteriore e non si è inclini
altrui.                                        a mettere in rilievo la psicologia di noi
                                               uomini.
La ricerca del nostro io è ormai
impossibile perché “uguale" è giusto ,         I media e gli strumenti di informazione ,
“diverso" è sbagliato e tutti noi              inoltre, danno un esempio sbagliato di
accettiamo questa realtà ma ciò significa      come si dovrebbe essere , proponendo
che la nostra società è formata dalla          modelli eccessivamente “perfetti” che
maggioranza       di    deboli,    venendo
                                               aiutano solo a frantumare la debole
ingannati da questi ideali bruciando le
                                               autostima di ciascuno, generando a
tappe dei loro veri interessi. Noi tutti
dovremmo cercare di scoprire i nostri          volte numerose problematiche. Questi
veri desideri, le nostre reali aspirazioni.    mezzi di comunicazione, attraverso le
                                               comunissime pubblicità, infatti, cercano
La diversità spesso ci fa paura poiché         di influenzare il pensiero di ogni singolo
tutti noi abbiamo qualcosa di speciale, di
                                               individuo proponendo articoli di ogni
diverso     e di unicamente bello ma
spesso cerchiamo di reprimere le nostre        tipologia, dall'abbigliamento al cibo o
caratteristiche più esclusive per timore       addirittura facendo      riferimento    ad
di non essere accettati o di essere            alcune modalità di vita rendendoci
definiti diversi, difatti noi ci priviamo di   volontariamente incapaci di selezionare
essere quello che vogliamo per cercare         ogni elemento che prende parte alla
la totale omologazione.                        nostra vita secondo i nostri veri interessi
L’omologazione quindi è una forma di           e prendendo in considerazione ciò che è
“soffocamento” passivo per tutti noi           definito “bello" ed “appropriato" da voci
che speriamo di essere ben accetti nei         martellanti pubblicitarie che girano e si
confronti di un sociale sempre più incline     divulgano     attraverso una televisione,
al voler apparire qualcuno che in realtà       una radio o uno smartphone.
non siamo: fenomeno altamente tossico
per ogni generazione, poiché si sta            Ovviamente queste “voci" sono gestite e
eliminando ogni forma di neutralità e          pilotate da soggetti che influenzano le
soprattutto di spontaneità per voler           menti dei consumatori a loro vantaggio
essere qualcuno che non si è realmente;        quindi inoltre spesso sono attuate a
ciascuno di noi infatti indossa ormai una      scopo economico perciò dobbiamo
maschera       per      neutralizzare      i   renderci conto di essere oppressi
comportamenti definiti diversi e insoliti      costantemente da un sistema solo per
per paura del pregiudizio del prossimo
                                               degli interessi personali e cercare di
fondando ogni nostra caratteristica su
una figura che in verità non esiste ma è       creare    delle  personalità    che   ci
frutto di cambiamenti, di falsità e            distinguano da ognuno per aspetto
finzione. Inoltre questo fenomeno si           morale ed estetico.
fonda      su      una       caratteristica                         Pamela Moliterni V D
della    mutilazione,       che
                                                           colpisce violentemente lo
                                                           sguardo come un pugno
                                                           allo stomaco. Con questa
                                                           immagine               Stirton,
                                                           impegnato già da anni
                                                           nella    lotta     contro     il
                                                           bracconaggio             vuole
                                                           denunciare      lo    spietato
                                                           massacro dei rinoceronti
                                                           indiani e africani uccisi per
                                                           il valore dei loro corni
                                                           oggetto di un prosperoso
                                                           commercio tra la Cina e il
                                                           Vietnam       per     il   loro
                                                           presunto potere curativo.
Una macchina fotografica è capace di         Gente senza scrupoli si arricchisce
fare centinaia di scatti diversi l’uno       mutilando e uccidendo animali indifesi e
dall’altro ma solo quelle immagini che       in via di estinzione speculando sulla
non       immortalano      semplicemente     ignoranza di persone ingenue e
l’aspetto esteriore di oggetti o persone     disperate che pensano di poter curare o
e che ci mostrano l’anima dei soggetti,      di poter risolvere i loro problemi con le
sono dette fotografie. Il fotografo, o       “virtù   magiche”       del    corno      del
meglio, l’artista attraverso le foto         rinoceronte nero, di cui attualmente
trasmette emozioni, sentimenti e stati       sono rimasti 30.000 esemplari e
d’animo provati, momenti felici e tristi e   solamente cinque specie viventi. Il
luoghi e persone incise nel cuore. Con       fotografo riesce a scioccarci con una
la fotografia, non solo si esprimono         foto che pur essendo così cruenta è
sentimenti,     ma     si    può    anche    sconvolgente     nella    sua     semplicità
denunciare e urlare la propria rabbia        perché attraverso la figura chiave del
contro tutte le aberrazioni e le storture    rinoceronte     mutilato,    segnala       un
della nostra società. Uomini e donne         improrogabile problema che va risolto al
coraggiosi girano il mondo in cerca di       più presto poiché tra qualche anno la
scatti che mostrino una realtà spesso        fauna del nostro pianeta si ridurrà
nascosta ai nostri occhi. E’ questo il       talmente tanto che resteranno in vita
caso del fotogiornalista sudafricano         solo esigue specie con tutte le inevitabili
Brent Stirton che con la sua foto di un      e drammatiche conseguenze per il
rinoceronte vittima dei bracconieri ha       nostro pianeta.         La foto è un
vinto       il    premio         Wildlife    campanello d'allarme che ci vuole
Photographer of the Year 2017,               spronare a utilizzare tutta la nostra
concorso       fotografico      britannico   rabbia per trovare una soluzione perché
organizzato dal Museo di storia naturale     non dobbiamo pensare alla rabbia come
di Londra. La foto mostra la carcassa di     ad un qualcosa di distruttivo, pieno di
un rinoceronte nero morto da 24 ore          violenza e di odio, ma anzi bisogna
che giace nel fango in una riserva           imparare ad utilizzarla per reagire e
naturale del Sud Africa, il cui corno è      opporsi in maniera costruttiva a chi sta
stato tranciato dai bracconieri. Al posto    distruggendo il nostro ecosistema.
del magnifico corno resta solo il rosa                        Eleonora De Camillis V D
5 CURIOSITÀ SULLA RABBIA
Ti hanno mai detto di contare                spiegazione (che non ti aiuterà a
                                             riparare il vaso a cui i tuoi tenevano
fino a 10, quando sei arrabbiato?            tanto).    Quando      ci  arrabbiamo
Avevano ragione! Quando ci si
                                             la frequenza cardiaca, la tensione
arrabbia     la  zona      del    cervello
                                             arteriosa    e   la    produzione    di
responsabile      di     elaborare      le
                                             testosterone aumentano, e l’emisfero
informazioni in istinto (e
                                             sinistro del cervello diventa più
permetterci      di      reagire
                                             stimolato; il tuo corpo è pronto a
rapidamente       a     pericoli,            reagire, i muscoli pieni d’ossigeno
minacce e stress), l’amigdala,
                                             urlano al tuo cervello: AZIONE!
prevale sulle altre. Il sangue
affluisce rapidamente verso
questa zona del cervello che
                                             Non fare quella faccia … oppure
in pochi millisecondi è in grado di          sì?
farci arrabbiare. Basta aspettare            Sopracciglia corrucciate, angoli della
qualche secondo per permettere ai            bocca tendenti verso il basso,
lobi    frontali    di    elaborare      e   mandibola serrata e denti scoperti..
razionalizzare l’accaduto, dandoti la        la riconoscete? È l’espressione della
facoltà di controllare le tue azioni.        rabbia! Nella maggior parte dei
                                             mammiferi le manifestazioni e le
Ti hanno mai dato dell’isterica?             espressioni facciali della rabbia sono
                                             le stesse, così da permettere a tutti di
Rispondi che…                                               sapere quando evitare
Il termine “isteria” (da “hysteron”,                        un animale, che sia
utero) viene coniato da Ippocrate                           cane, orso, bonobo o
secondo il quale questa malattia era                        uomo.
causata nelle donne proprio da uno
spostamento dell’utero. Decine e
decine erano i sintomi che (solo e           (Foto di Manuela Kulpa)
soltanto nelle donne) portavano alla
diagnosi di isteria, eppure la terapia
proposta rimaneva sempre e solo
                                             Μῆνιν ἄειδε θεὰ...
quella: il matrimonio, per gli antichi       Freud non è stato di certo il primo ad
greci, il rogo, per i medici precedenti      analizzare e a studiare gli effetti e le
il XVIIa.C. Il termine isteria è stato       cause della rabbia. Tra i suoi
tolto dal DSM solo nel 1980, in              predecessori, uno spicca e risalta
quanto estremamente sessista e non           rispetto agli altri, tra noi classicisti …
corrispondente     ad    un    effettiva     Omero! L’Iliade è il poema “dell’ira”
patologia.                                   per eccellenza, nonché il primo testo
                                             in cui vengono descritte le fasi, i
                                             moventi e le conseguenze della
Da Bruce Banner ad Hulk                      rabbia.   Che      l’autore   ne     fosse
             Ti è mai capitato di tirare     consapevole o no, aveva appena dato
             pugni, calci, di correre        un contributo fondamentale per
             per ore o di rompere            tracciare la storia della rabbia nella
             oggetti.. per la rabbia?        società umana indietro nei secoli.
             Per quanto questo sia un
             comportamento            da                               Flavia Fucilli II K
             evitare,      ha       una
MACERIE
Negli ultimi anni si è sentito spesso        Le vite di questi personaggi (ispirate a
parlare di Zerocalcare, un autore che        quelle di persone realmente esistenti)
riesce a parlare ai giovani in racconti      hanno preso nel corso degli anni delle
autobiografici di grande successo.           direzioni inaspettate.
Tra dialoghi in romanaccio e riferimenti
alla cultura pop anni ’80 il fumettista di   Nelle interviste Zerocalcare afferma:
Rebibbia è riuscito sempre a inserire        “Se penso che le persone con le quali
spunti     di   riflessione   sulla   sua    sono cresciuto – persone migliori di me
generazione e sulla società.                 che ancora adesso quando parlano
In Kobane Calling è riuscito a far           prendo appunti per segnarmi le cose da
capire con chiarezza la drammatica           dire nelle interviste – fanno l’inventario
situazione dei curdi e della città di        di notte nei supermercati, l’unico modo
Kobane, assediata, in un ottimo              che ho di rappresentare le loro vite è
reportage in cui narrazione e tempi          questo: un mondo di macerie.”
comici vengono perfettamente calibrati.
In Macerie Prime (la sua ultima fatica)      Un mondo di illusioni tradite e sogni
ci riporta a Roma, dove ritroviamo gli       infranti.
amici di Zero conosciuti nei libri           Macerie lasciate da chi c’era prima e da
precedenti           (La         profezia    cui bisogna iniziare a ricostruire.
dell’armadillo, Un polpo alla gola           Il mondo mostrato da Zerocalcare ha
ecc...)                                      un’ambientazione post-apocalittica ed è
Ed è proprio su questi personaggi che ci     infestato da mostri e demoni, i quali si
si concentra nell’opera.                     nutrono dei sentimenti dei protagonisti,
Ciascuno di loro deve fare i conti con la    che siano la paura dell’irreversibilità,
propria situazione attuale: c’è chi vive     della crescita o la rabbia per quello che
ancora con i genitori, c’è chi decide di     non si riesce ad ottenere dalla vita.
sposarsi e figliare e chi non può
permetterselo, c’è chi ha studiato tanto     Nulla di cui purtroppo non
per poi finire a lavorare in un’azienda      siamo    abituati a   sentir
che produce cucchiai.
                                             parlare…
Anche Zerocalcare, protagonista
del racconto, non se la passa
bene.
Lui ce l’ha fatta, ha trovato
stabilità economica, ha una bella
casa.
Eppure preme su di lui un forte
senso di responsabilità dovuto alla
popolarità.
Gli “accolli”, le scadenze, il non
voler deludere il pubblico, la
tensione, la paura di “diventare
un’altra cosa, troppo lontana da
come sembrava giusto essere”.
Il tutto lo porta ad un crollo
psicologico.
Quella sensazione causata dalla
nostra rabbia che ci porta a dire:
“Sai che c’è? Chissenefrega.”

Macerie Prime è solo la prima parte di      interessante, riuscitissima anche dal
un’opera più ampia che vedrà la sua         punto di vista grafico: splash page
conclusione in un secondo volume in         memorabili e impostazione delle tavole
uscita a maggio.                            mai statica, uno stile più pulito e
                                            “maturo”, come del resto avevamo
Il volume magari non è l’ideale per chi     notato negli ultimi libri.
volesse    avvicinarsi  ai  fumetti    di   Consigliatissimo.
Zerocalcare (per quello è sempre
consigliato “la profezia dell’armadillo”)
ma è comunque un’opera gradevole e                              Fabrizio Iacovazzi I B

        IL NAZIFASCISMO È MORTO?
Domenica 3 dicembre Matteo Renzi,           patrimonio di tutta la politica.” Inoltre
segretario del Partito Democratico,         afferma: “Questa priorità educativa e
intervistato da Fabio Fazio a Che Tempo     culturale di raccontare e far sì che la
Che Fa, per la prima volta propone una      memoria       abbia    un    valore   deve
riflessione che fa riflettere parecchio:    accomunare tutte le forze politiche.”
“Diamo per scontato che I giovani           Queste affermazioni giungono in merito
sappiano tutto riguardo l’Olocausto e la    ad alcuni episodi di cronaca avvenuti
Shoah. Stiamo sottovalutando il peso        prima e dopo la stessa intervista: la sera
dell’ignoranza che diventa occasione        del 29 novembre, durante l’assemblea
pericolosa per il farsi strada della        dell’associazione Como senza Frontiere,
violenza”, “Ognuno può votare per           associazione       che       si     occupa
qualsiasi partito politico, ma sul          dell’integrazione dei rifugiati, un gruppo
nazifascismo      non     si   scherza”,    di naziskin ha fatto irruzione nel chiostro
aggiunge. “Non possiamo fare finta di       di Sant’Eufemia ed ha obbligato i
nulla. Bisogna dire che queste cose sono    presenti all’ascolto di un volantino di
nuovi.
                                                                           Condivide la
                                                                           stessa linea
                                                                           di pensiero il
                                                                           Front
                                                                           National di
                                                                           Marine        Le
                                                                           Pen, la quale
                                                                           si              è
                                                                           affermata
                                                                           come
                                                                           seconda
                                                                           forza politica
                                                                           del paese alle
                                                                           presidenziali
                                                                           spaventando
                                                                           i vertici di
                                                                           Bruxelles che
                                                                           già avevano
                                                                           ammonito
                                                                           Nigel Farage,
                                                                           leader dello
di propaganda. Da tempo si denuncia           UKIP, partito antieuropeista britannico,
una forte presenza di stampo fascista in      prima che spingesse l’acceleratore sul
Lombardia. La sera del 2 dicembre viene       referendum per l’uscita del Regno Unito
trovata una bandiera nazista affissa a        dall’Unione Europea, sfidando l’allora
una parete di un ufficio della caserma dei    primo ministro Cameron e facendo false
carabinieri Baldissera, vicino Firenze,       promesse all’elettorato. In Germania,
sede del sesto battaglione dell’arma e del    cuore economico dell’Europa, si fatica a
comando regionale, filmata da una             creare un governo stabile, e si avrà
telecamera. Il carabiniere responsabile       bisogno di nuove elezioni poiché Martin
del gesto è stato deposto dalla carica e      Schulz si è opposto a un governo con la
arrestato. La mattina del 7 dicembre un       cancelliera     Merkel    e     il     partito
gruppo di esponenti di Forza Nuova a          nazionalsocialista AfD ha acquistato molti
volto coperto protesta con bandiere,          consensi, dopo che l’accordo con i verdi e
striscioni e fumogeni sotto la sede del       i liberali non è andato a buon fine. In
giornale La Repubblica, incitando a           Polonia la società è spaccata in due: da
boicottare il giornale stesso e L’Espresso,   un lato la sinistra, legata ai valori di
di sua proprietà. Nove di loro sono stati     Solidarnosc, dall’altro la desta xenofoba
identificati e arrestati. In seguito          e antieuropeista che l’11 novembre ha
l’A.N.P.I.     ha    chiesto    il   bando    trasformato il corteo previsto per la festa
dell’associazione politica; ovviamente la     dell’indipendenza     polacca      in     una
richiesta è stata ignorata e messa sotto      manifestazione ricca di scontri con la
silenzio. Un'altra forza politica orientata   polizia. La soluzione per l’Europa di
alla parte più estrema della destra è         liberarsi dei nazionalismi e dalla rinascita
Casa Pound, che forte dell’appoggio del       di    piccole    minoranze     di     stampo
clan malavitoso degli Spada ad Ostia è        nazifascista è il fare mente locale degli
riuscita ad entrare nel consiglio comunale    errori, fare fronte comune davanti ai
superando la soglia del 4%. A livello         problemi e sviluppare una coscienza
nazionale Matteo Salvini, segretario          unitaria anche davanti alle sfide
della Lega Nord, si sta allontanando dalle    internazionali. Nel 2018 parlare di lotta al
linee ferree del suo predecessore             nazifascismo sembra quasi assurdo dati i
Umberto Bossi, dando al suo partito una       valori di democrazia che hanno mosso
connotazione non più federalista, cioè        fondatori dell’Unione Europea dopo la
per l’indipendenza del Nord Italia, ma        Seconda Guerra Mondiale.
nazionalista e anti-europeista, rendendo
obsoleti i vecchi slogan e creandone di                            Claudio Martinelli IV H
Il     sabato       dell’undici                                   tale bellezza eccessiva e
settembre        1610      nella                                  fuori luogo, un elemento
campagna di un villaggio                                          scandaloso                     e
del novarese, Zardino,                                            diabolico?”                    si
Antonia Spagnolini viene                                          domandano le suore che
bruciata sul rogo per                                             l’hanno       allevata,       gli
stregoneria. Ha poco più                                          abitanti di Zardino e gli
di vent’anni e la sua vita                                        inquisitori        che         si
non è mai stata semplice                                          occupano del suo caso.
e       serena:       lei      è                                  Tutti loro sono corrosi
un’esposta, una delle                                             dall’invidia, non           solo
bambine e dei bambini                                             dovuta al suo aspetto
che vengono abbandonati                                           fisico, ma anche alla sua
alle cure delle suore nel                                         intraprendenza, alla sua
‘600, ai tempi della                                              curiosità     e     alla    sua
dominazione spagnola; in                                          bontà:        caratteristiche
quel periodo, infatti, i                                          che, evidentemente, in
soldati iberici dettano                                           quell’epoca       non      sono
legge nelle valli dell’Italia                                     apprezzate!        E     invece
settentrionale            senza                                   contribuiscono               ad
trovare              nessuna                                      alimentare                 quel
opposizione                    e                                  pregiudizio         e      quel
spadroneggiano nei piccoli villaggi e             disprezzo che diventeranno la causa
nelle città, in cui sono soliti violentare le     della sua morte.
donne, come se sia del tutto lecito e             Antonia, come molte delle ragazze
normale. Di conseguenza il fenomeno               consegnate al braccio secolare, infatti,
dei neonati lasciati negli orfanotrofi,           non è mai stata una strega, in quanto
esito di quegli abusi sessuali, è                 non ha mai commesso “malefici” o
ampiamente diffuso.                               “incantesimi”, ma ha avuto solamente il
Per Antonia quello di essere un’esposta           coraggio di opporsi alla dottrina rigida
è      un     marchio       indelebile,    che    della Chiesa dell’epoca e alla mentalità
l’accompagnerà per tutta la vita: tutto           chiusa della gente; l’essere donna,
in lei, a partire dai capelli corvini e dalla     difatti,   nel    ‘600    significa      venire
carnagione scura, urla al mondo che è             giudicata in base al proprio aspetto
figlia della violenza, e quindi non è             fisico e al proprio comportamento: se
degna di essere considerata al pari degli         una ragazza è brutta, nessuno la vuole
altri.                                            ed è considerata adatta solamente a
Solamente i suoi genitori adottivi,               lavorare in casa o ad assistere un
Francesca        e   Bartolo     Nidasio,    le   malato, se, invece, è bella, allora è
riconoscono        delle     qualità    e    le   proprietà dell’uomo; se si ribella, è
valorizzano, ma per tutti gli altri ella è        sconcia o è una strega.
destinata a rimanere per sempre                   Con questo quadro dai caratteri cupi e
un’emarginata.                                    negativi della società del ‘600, tirato
Per      di    più     Antonia      è    bella,   fuori    dal   “nulla”     di     una      valle
estremamente bella, da incanto, da                piemontese, con la sua concezione della
portare il trambusto attorno a sé,                donna,      con     i   suoi       “disvalori”,
dovunque fosse capitata; e questo non             Sebastiano Vassalli, che pubblica “La
fa         altro        che        aumentare      Chimera” nel 1990, vuol far riflettere su
esponenzialmente la distanza che c’è              quanto sia cambiato rispetto a quattro
fra lei e coloro che la circondano.               secoli fa e sui quanto ci sia da cambiare
“Che diritto aveva una ragazza del                ancora oggi sul modo di relazionarsi con
popolo, e per giunta esposta, d’esser             il “diverso”.
così bella? Non era forse implicito, in                                 Domitilla Caponio I H
Quando l’arte            conoscenza dei luoghi più disparati era
                         fa    rabbia.            frutto di uno studio condotto “a tavolino”
                        Emilio           Carlo    nella biblioteca di famiglia.
                        Giuseppe         Maria    Quest’autore, però, portò sulle spalle un
                        Salgàri, nato a           terribile peso, tanto da condurlo, il 25
                        Verona       il     21    aprile 1911, a togliersi la vita,
                        agosto 1862, è            tagliandosi la gola. Egli infatti visse
                        riuscito            ad    l’ultimo periodo della sua vita in estrema
                        imprimere, grazie         povertà e colpito da una tragedia dopo
                        ad         un’attività    l’altra: nel 1887 morì la madre e poco
                        editoriale                tempo dopo, nel 1889, anche il padre,
                        abnormemente              suicida. Nel 1892 sposò sua moglie, Ida,
                        prolifica,   il    suo    che non molti anni dopo, finì per soffrire
                        nome nella lista          di disordini mentali talmente gravi da
                        dei     più     grandi    essere costretta a ricoverarsi in un vero e
                        romanzieri italiani       proprio manicomio. Furono proprio le
                        del XX secolo e           spese contratte per le cure della moglie a
forse, di tutti i tempi. Nome che magari          farlo finire sul lastrico. Infatti a duri colpi
risulterà sconosciuto ai lettori meno             dal punto di vista familiare ben presto si
avvezzi, ma che sopraggiunge al ricordo           aggiunsero gravi problemi di carattere
di chiunque citando il nome di alcune             economico.
delle sue opere più celebri come ad
                                                  Dovette indebitarsi pesantemente e i suoi
esempio      “Sandokan”        oppure       “Il
                                                  editori,     approfittandosi     della    sua
Corsaro Nero”.
                                                  situazione, lo costrinsero a pubblicare con
Il tratto distintivo di questo scrittore, in      ritmi disumani tre libri all’anno: era
genere      apprezzato    dai     più,  oltre     obbligato a passare giorni e notti sullo
l’asciuttezza e la semplicità dello stile,        scrittoio e ad adoperare il poco tempo
privo di anacoluti e di perifrasi, è la           libero per le documentazioni necessarie
straordinaria perizia di particolari nella        alla stesura degli stessi, tutto ciò ad una
descrizione di ambienti, popoli, tradizioni,      retribuzione da fame. Il pover’uomo non
piante e animali esotici. I suoi romanzi,         resse quello stile di vita frenetico e
infatti, hanno ambientazioni che variano          disperato e, disgraziatamente, si tolse la
dalla Cina all’India al sud America e             vita a soli 49 anni, ignorato da tutti e
persino all’Artico. I suddetti luoghi             lasciandoci una delle produzioni letterarie
vengono resi in maniera talmente                  più ampie della lingua italiana e passando
accurata nei dettagli da riuscire a               ai suoi figli solo 150 lire e molti debiti da
trasportare facilmente il lettore in una          saldare. Questa, ahimè, è una storia che
giungla amazzonica o nel palazzo di un            fa rabbia, ossia quando l’arte, la libera
rajà, restituendone fedelmente gli odori, i       espressione dell’artista, il trionfo del suo
colori, i sapori e gli immortali personaggi.      estro artistico, è ridotta, per colpa del
Verrebbe dunque da pensare che questo             mero e basso gioco capitalista, a mucca
autore, tra l’altro apprezzato anche              da mungere a più non posso. E vi
all’estero (è ricordato come lo scrittore         confesso che dopo aver letto della triste
preferito di Che Guevara, che lesse 63 dei        fine di questo geniale scrittore, non potrò
suoi romanzi) abbia condotto una vita             più leggere un suo romanzo senza, come
peregrina ed errabonda attraverso i               minimo, l’amaro in bocca. Per quanto
continenti e le nazioni. Ma in verità ci si       piccolo, questo è il mio modesto tributo
sbaglierebbe poiché, mirabile dictu,              e, se vogliamo, riscatto a colui che è
Salgàri non lasciò mai la penisola. Tutto il      stato protagonista della mia infanzia
suo sapere e la sua approfondita                  letteraria.         Giuseppe Albergo I G
LA HAÎNE
«Questa                                                                     alla
è la storia                                                                 distruzione
di       un                                                                 in fiamme
uomo che                                                                    della
cade da                                                                     palestra che
un                                                                          gestiva      e
palazzo di                                                                  che aveva
cinquanta                                                                   faticato per
piani.                                                                      costruire, lo
Mano       a                                                                vediamo
mano che                                                                    però
cadendo                                                                     sempre
passa da                                                                    calmo,
un piano                                                                    silenzioso
all'altro, il                                                               perché      la
tizio, per farsi coraggio, si ripete: "Fino   sua rabbia lo porta al voler evadere da
a qui tutto bene. Fino a qui tutto bene.      dove si trova in quel momento e
Fino a qui tutto bene." Il problema non       immagina così di scappare lontano dai
è la caduta, ma l'atterraggio.»               tumulti. Saïd è colui, invece, che si
                                              accoda: non prende posizione nelle
L’Haîne (L’odio) racconta la storia di un     discussioni e arranca tra i doveri che gli
mondo, di una società allo sbando che         spettano, in quanto i suoi fratelli sono
più si avvicina all’atterraggio e più si      quasi     tutti carcerati,   e     la   vita
ripete che va tutto bene, preferendo in       tumultuosa del ghetto. Sequenza dopo
questo modo essere cieca davanti alla         sequenza, scopriamo insieme a questi
cruda verità. Matthieu           Kassovitz    personaggi la verità su uno Stato che è
porta così sul grande schermo una             sempre più opprimente e che cerca
pellicola che si rivelerà emblematica per     invano di non vedere i disagi dei ceti
il futuro della cinematografia europea.       più bassi e su una comunità arrabbiata,
Paragonabile a un reportage, il film ci       stanca che, da come intuiamo nel
permette di immedesimarci nella vita          significativo spezzone in cui Saïd
dei tanti ragazzi appartenenti ai             sostituisce con una bomboletta spray
sobborghi parigini più malfamati. Il film     sul manifesto che dice “Le monde est à
è ambientato, infatti, in una Parigi in       vous” la v con la n, cerca di far
preda agli scontri più feroci nati dopo la    intendere una volta per tutte con un
cattura e il pestaggio della polizia nei      mare di proteste e manifestazioni, che
confronti di un ragazzo apparentemente        “il mondo (non) è vostro” come si dice
innocente, Abdel. Nasce tra i suoi amici,     tentando      malamente     di    scaricare
Vinz, Saïd e Huber la sete di vendetta.       l’imponente responsabilità nelle mani
Questi ci mostrano tre sentimenti di          dell’altro, come se fosse qualcosa che
rabbia differenti. Quella di Vinz è una       non ci riguardasse, ma che “il mondo è
rabbia che è stata fino a quel momento        nostro”. La pellicola è distribuita in
repressa, ma che è scoppiata d’impeto,        bianco e nero perché non abbiamo
è trapelata al di fuori di sé e lui non può   bisogno di nessun’altro effetto se non
far a meno di essere un attaccabrighe,        della verità, delle emozioni forti quali la
sentendosi sempre colpito nel personale       rabbia e la forza di sovvertire lo stato
appena gli si dice qualcosa di                delle cose. Allo stesso modo noi non
spiacevole, in più è convinto che per         dobbiamo solo desiderare la fuga come
ottenere rispetto si debba sempre             Hubert, ma anche di lottare come Vinz.
ricorrere alla violenza. La rabbia di
Hubert è dovuta, più che all’accaduto,                              Francesca Gallo I H
Portabandiera per caso
                            Dritto al cuore...della Rivoluzione!

       “My      revolution”      (in   lingua   è, però, altrettanto attirato dalle
originale “Ma révolution”) di Ramzi Ben         sue origini; è troppo concentrato sui
Sliman, prodotto in Francia nel 2016, è         classici problemi adolescenziali per
selezionato a Berlino e al “Giffoni Film        preoccuparsene: è, infatti, innamorato
Festival”. Ha come sfondo la Primavera          di una ragazza, Sygrid (Anamaria
araba:       un    insieme    di     proteste   Vartolomei). Con l’aiuto dell’amico Fèlix
cominciate nel 2010 nel Nord Africa e           (Lucien Le Guern), fa di tutto per
parte del Medio Oriente, specialmente in        attirare la sua attenzione e per
Tunisia, Algeria e Marocco. Queste sono         diventare popolare come lei a scuola,
cominciate per la pessima economia              ma nulla sembra funzionare. Una sera
della Tunisia e, per le stesse ragioni,         s’imbatte casualmente in un rally di
altre rivolte sono state innescate negli        strada organizzato da dei giovani
altri paesi del mondo arabo, portando           tunisini e si fa catturare dalla musica e
alle forzate dimissioni di quattro              dalle danze. Non curandosi di cosa stia
governatori. Nel corso della rivoluzione        realmente     accadendo,    afferra   una
ci sono stati atti estremi come suicidi e       bandiera e balla con loro. Senza che lui
auto-immolazioni, partendo dal povero           se ne accorga, un giornalista del più
commerciante Mohammed Bouazizi, il              importante quotidiano di Parigi lo
cui darsi fuoco a causa del sequestro           fotografa,    e,   da   quel    momento,
della sua merce da parte della polizia ha       Marwann è diventato il volto della
risvegliato l’insoddisfazione dei cittadini     “Rivoluzione dei Gelsomini”. Accetta
e iniziato i moti rivoluzionari.                di buon grado il ruolo di eroe e di
 Ramzi Ben Sliman, pur essendo nato e           simbolo (anche se non crede realmente
cresciuto a Parigi, si è interessato alla       negli ideali che rappresenta) perché
situazione come soggetto per il suo             questo gli ha dato una chance per
primo film in quanto di origini tunisine.       avvicinarsi a Sygrid, affascinata dalla
Marwann      (Samuel      Vincent),     il      sua nuova identità di eroe. Il ragazzo si
quindicenne protagonista del film, non          informa sugli avvenimenti che accadono
nel suo paese e partecipa alle                  comprendere lo sviluppo psicologico del
manifestazioni    per    mantenere     la       protagonista, che si confida con lui.
maschera di paladino della giustizia, il        Sygrid non è solo la ragazza da
che lo porta a far parte del gruppo dei         conquistare, ma ha un suo spessore
ragazzi più in vista della scuola e a           psicologico, anche se su di lei sappiamo
fidanzarsi con Sygrid. Ottiene tutto            ben poco. Infatti, è indipendente e crede
quello che ha sempre voluto, insomma.           davvero negli ideali per cui protesta.
Ma questo suo comportamento ha
colpito anche i suoi genitori, i quali           Una scena all’inizio del film potrebbe
prenderanno      una    decisione    che        lasciar intendere che provasse già
sconvolgerà      questo     idillio…    Il      qualcosa per Marwann, ma, come lui,
lungometraggio è rivolto a un pubblico          fosse vincolata dalla sua “reputazione”.
giovane, in quanto tratta i temi del            Un altro personaggio fondamentale,
primo             amore,                                       seppur in secondo piano,
dell’adolescenza e del                                         è la madre del ragazzo,
modo       in   cui    gli                                     perché      è   lei   che
avvenimenti concernenti                                        dall’inizio pensava alla
la politica siano visti e                                      Primavera araba e le sue
vissuti   dalla  maggior                                       parole, tanto piene di
parte dei ragazzi a                                            passione, sono copiate
quest’età.                                                     dal figlio per apparire
                                                               informato e interessato a
Il    primo     amore      di
                                                               riguardo. Inoltre, da lei
Marwann        è     Sygrid,
                                                               dipenderà il colpo di
l’unico vero motivo per
                                                               scena che cambierà la
cui continua a recitare il
                                                               sorte della famiglia. Il
suo nuovo ruolo, colei
                                                               nonno è il personaggio
per cui farebbe tutto.
                                                               comico del film, che
L’adolescenza               è
                                                               appare in ben poche
rappresentata in tutta la
                                                               scene,       ma     ispira
superficialità delle mode
                                                               Marwann nel continuare
e di alcuni contesti
                                                               la sua farsa.
sociali       solo       per
l’accettazione da parte                                         Dal mio punto di vista, il
dei propri coetanei, per il                                     regista ha svolto un
bisogno di mantenere un’immagine, un            ottimo lavoro nel rappresentare la
ruolo da recitare quotidianamente, di cui       prospettiva    dell’adolescente,   ma    il
la perfezione del copione diventa il più        tempo dedicato a ciascuna scena non è
importante o l’unico obiettivo da               stato spartito giustamente. Alcune scene
raggiungere. Gli avvenimenti politici in        di poco conto si sono dilungate troppo e
generale,     o    più    in   dettaglio   le   altre, effettivamente utili, durano per
manifestazioni, che erano una volta             troppo poco o mancano di dettagli, il che
condotte     quasi     esclusivamente     da    lascia lo spettatore con delle domande
giovani, ora sono da essi ignorate o            irrisolte.  L’aggiunta     di  una   voce
sfruttate, come dal protagonista del            narrante, magari quella del ragazzo,
film, per scopi più futili di popolarità.       avrebbe aggiunto carattere al film e
                                                chiarito   alcuni    punti    non   chiari,
Il personaggio di Marwann è quello del
                                                risolvendo ogni dubbio di chi guarda.
classico teenager dei giorni nostri, ma
                                                L’ambientazione, invece, è realistica e
non eccessivamente stereotipato. È se
                                                ben studiata, così come la veridicità
stesso solo con il migliore amico, Fèlix,
                                                storica degli avvenimenti.
che per questo, pur non ricoprendo un
ruolo principale, è fondamentale per                                  Sofia Padovano V D
JEAN-MICHEL BASQUIAT
                          RABBIA SUI MURI
                                             graffiti per le strade di New York,
                                             firmandosi come SAMO© (acronimo per
                                             Same Old Shit, “la solita vecchia
                                             merda”). Bomboletta e pennarello
                                             indelebile: questi sono gli strumenti che
                                             danno voce al dinamismo interiore di
                                             Basquiat. Il colore disomogeneo, e
                                             steso    in   maniera      tutt’altro    che
                                             armonica. I colori accesi e contrastanti,
                                             le forme spigolose, le linee discontinue,
                                             le figure elementari. Come se un
                                             bambino avesse preso per la prima
                                             volta una matita e stesse dando sfogo
                                             alla    sua    creatività,    con      totale
                                             noncuranza di regole, canoni e norme
                                             estetiche. I soggetti di Jean-Michel non
                                             sono chiari: si tratta di linee colorate
                                             confuse tra loro, che a volte danno
                                             origine    a    volti   umani,      perlopiù
                                             arrabbiati, con i denti ben in vista e le
Mamma portoricana, papà haitiano,            sopracciglia aggrottate.
Jean-Michel Basquiat nasce il 22             Sui muri di New York ci sono rabbia e
dicembre 1960, a Brooklyn (NY).              voglia    di   riscatto.     Una      rabbia
Passa la sua infanzia nel ghetto della       incontenibile, senza raziocinio, espressa
città e sin da piccolissimo sviluppa un      nel pieno del suo impeto, in nessun
notevole interesse per l’arte, affascinato   caso combinata a una rielaborazione
dai cartoni animati e dai musei di New       razionale, esattamente come succede
York (il Brooklyn, il Metropolitan e il      per i bambini. Una voglia di riscatto
MoMA in particolare), presso cui la          che, purtroppo, Basquiat non riesce ad
madre lo accompagna spesso.                  ottenere in vita. Il vortice delle droghe,
Nel 1968 il divorzio dei genitori lo porta   la situazione sociale, l’irruenza della
ad un disagio interiore non indifferente,    situazione complessiva, accentuano la
tanto che - preso da un impeto di            sua inquietudine, la rabbia prende il
rabbia - nel 1975 scappa di casa,            sopravvento      sulle   altre    emozioni,
utilizzando una panchina come letto.         diventa quasi primordiale, insaziabile,
Viene arrestato per vagabondaggio e          inarrestabile, impossibile da controllare
nel 1976 si iscrive alla “City as A          e da razionalizzare; impossibile da
School”, un istituto per ragazzi di          salvare.
talento, ma che non potevano essere
ammessi in scuole tradizionali.                                  Serena Schiavone II K
Questa condizione di isolamento e
discriminazione, di una società che
ancora non accetta la convivenza di
diverse realtà etniche e culturali, di una
vita da reietto, in un quartiere separato
dagli altri, in una scuola che riconosce
solo apparentemente il valore dei suoi
studenti, porta Basquiat a un livello di
rabbia e di non sopportazione estremo.
Insieme all’amico All Diaz inizia a fare
uso di LSD e, unendo le loro capacità
artistiche, i due cominciano a produrre
Rise Above – Black Flag,                Damaged        sperimentazione e ad una composizione
(1981) – Hardcore punk -.                              più articolata, e quelli di “Damaged”,
…we are born with a chance…and I am gonna              uomini primitivi dal sound selvaggio. Il
have my chance…                                        testo del brano è un chiarissimo invito a
                                                       insorgere e a lottare contro i potenti e gli
Prima traccia di uno degli LP più famosi e             oppressori, che nel brano vengono
importanti nella storia del punk rock,                 insultati e definiti come gelosi codardi. Le
“Rise Above” è forse il brano più celebre              parole dei Black Flag rivendicano la
della band californiana. La traccia si apre            rabbia degli emarginati, dei vessati,
in pieno stile hardcore: un riff di chitarra           dei deboli. Una rabbia feroce che si
semplice      ed    estremamente           veloce      scaglia contro chi tenta di mettere in
accompagnato da una batteria impazzita                 ginocchio gli altri. Una rabbia che si
che per tutto il brano suona in maniera                traduce in attenzione alla politica, alla
frenetica e dinamica. Dopo una breve                   denuncia dei mali della società e in
variazione parte subito il cantato del                 interesse verso la condizione degli ultimi,
minaccioso frontman Henry Rollins che,                 temi che soprattutto l’hardcore punk ha
incazzato come un diavolo, urla nel                    sempre trattato e che per questo rendono
microfono sul riff che accompagna ogni                 nobile e mai privo di senso o banale il
strofa. A ogni strofa sussegue una                     movimento       punk    anni   70/80,     un
variazione di accordi che dà inizio ad un              movimento capace di smuovere le masse
brevissimo ritornello lungo due versi.                 e di risvegliare la coscienza di seguaci e
Dopo due strofe e due conseguenti                      non.
ritornelli arriva un assolo tipicamente
punk:       virtuosismo        completamente           Masters of War – Bob Dylan,               The
assente, velocità fulminante e note                    Freewheelin’ Bob Dylan (1963) -.
stridule rendono la composizione ancora                You've thrown the worst fear that can ever be
                   più interessante proprio            hurled, fear to bring children into the world…
                   perché          il       rifiuto
                                                       Musicalmente parlando, non c’è molto da
                   dell’artificio tecnico e            dire sulla canzone; come già fatto in
                   dell’esibizionismo è una            precedenza, Dylan sceglie una melodia
                   scelta      stilistica      non
                                                       popolare, qui quella di Nottamun Town,
                   sempre dovuta a scarsa              sulla quale modella il suo semplice stile
                   bravura o incapacità di             chitarristico e il suo cantato caustico dai
                   eseguire       un     corretto
                                                       toni profetici e predicatori. A rendere il
                   assolo.      Seguono         poi
                                                       pezzo, seppur composto agli esordi, un
un’altra strofa/ritornello e un outro sulle            gran capolavoro del canone dell’artista
note della strofa. Quel che rende “Rise                sono le sue strofe, ognuna delle quali tira
Above” un capolavoro e di conseguenza                  fuori schiette e brutali proteste, sentenze
una delle più memorabili canzoni di genere             e minacce contro l’industria bellica, il
punk      della   storia    è     la     perfetta
                                                       militarismo e tutte quelle persone di
combinazione delle componenti del brano                potere definibili “mastri della guerra”,
che dà vita ad un impeccabile prototipo di             responsabili per la morte di milioni di
canzone       hardcore      punk:        risultato
                                                       persone. Non sono adottate metafore o
dell’enorme fiuto di Rollins e compagni nel            simbolismi di alcun genere, perché il
trovare e comporre melodie per ogni                    messaggio deve essere chiaro: i peccati
strumento che, nonostante durezza e
                                                       commessi da tali persone sono così gravi
complessità, creano una paradossale                    che “nemmeno Gesù li potrebbe mai
armonia. La voce di Rollins si fonde                   perdonare” e “meriterebbero di morire al
eccellentemente        con       la       chitarra
                                                       più presto”. Di nascosto, dietro maschere
pesantemente distorta di Greg Ginn:                    e scrivanie, progettano strumenti di
musicalmente, lo stile dei black flag è uno            morte, li mettono nelle mani degli
stile aggressivo, cattivo, dirompente,                 incoscienti    e    fuggono     non    appena
ruvido, pieno di rabbia, energia ed                    accadono tragedie, si rintanano nei loro
esplosività. Uno stile che ha influenzato              lussuosi palazzi e contano il denaro
vari artisti appartenenti alla scena                                     accumulato
alternative degli anni 90 come i Nirvana e                               massivamente,       con   il
i Melvins, che ha saputo distinguersi dal                                quale pensano vanamente
punk anni 70, caratterizzato da melodie                                  di    potersi    ricomprare
più allegre e meno pesanti, e che                                        un’anima che da troppo
soprattutto pone un muro fra i Black Flag                                tempo è volata via.
di    “My       war”(1984),       inclini       alla
Ogni elemento di questo loro stile è                nonostante la povertà di note, crea
perfettamente rintracciabile in Fortunate           un’atmosfera           catastrofica        e
Son, dedicata, come il resto dell’album,            misteriosa. Vi è poi un lungo bridge pieno
alla classe proletaria, di cui tutti i              di effetti e suoni bizzarri (come noise rock
membri del gruppo facevano parte. Il                vuole che sia) che precede l’ultima strofa
pezzo è in particolare un’ironica e                 ritornello del brano.
violenta accusa rivolta ai “figli fortunati”        Il brano parla di un ragazzo a cui piace
dei ricchi, dei capi militari e dei politici, che   divertirsi con una ragazza prendendola in
in un modo o nell’altro sfruttavano la loro         giro e illudendola con parole d’amore,
posizione per sfuggire alla coscrizione o           quando in realtà non ricorda nemmeno il
perlomeno per trovare una posizione                 suo nome ed ha il solo obiettivo di portarla
rassicurante al di fuori                            a letto. Le parole di Kim Gordon descrivono
del    vero    e    proprio
                                                    i sentimenti della ragazza, che reagisce
conflitto armato che, al                            con scombussolamento e rabbia alla falsità
tempo                 della
                                                    del ragazzo, definendo se stessa una
pubblicazione del pezzo,                            farfalla ubriaca, disorientata dalla cattiveria
avveniva in Vietnam.                                di un vero stronzo.
L’ultima strofa è inoltre
un derisorio riferimento                            The Unknown Soldier
a quel eccessivo e cieco                            – The Doors, Waiting For
patriottismo tipico di chi                          The Sun (1968) -.
“è nato con gli occhi che luccicano di
stelle”.                                            And it's all over for the
                                                    unknown soldier… Make a
Drunken Butterfly – Sonic Youth, Dirty              grave for the unknown
(1992) – Noise Rock -.                              soldier, nestled in your
                                                    hollow shoulder…
…deep down inside, drunken butterfly...
                                                    La mano creativa di Jim Morrison,
I Sonic Youth sono sempre stati dei tipi            abilissima nel creare una poesia ricca di
strambi, non a caso sono rinomati come              simbolismi e metafore che, incastrate in
artisti   fondamentali    per    la    scena        situazioni e ambientazioni suggestive,
alternative anni 80/90. Ma quando nel 92’           celavano le sue emozioni e istinti più forti,
pubblicarono “Dirty” lasciarono tutti a             ha tuttavia dimostrato, analizzando tutta la
bocca aperta: un album interamente noise            carriera dei Doors, di aver sempre dato
rock,    genere    al   tempo     pressoché         prove minori nel realismo impegnato, e
sconosciuto, che ebbe ottimi riscontri da           questo pezzo, chiaramente anti-guerra,
parte del pubblico. “Drunken Butterfly” è           sembra quasi un’accozzaglia di luoghi
una delle tracce più potenti del disco ed ha        comuni del genere, ma aggiunge in realtà
una sonorità decisamente violenta ed                un’interessante figura alla galleria classica
abrasiva, ma allo stesso tempo intrigante.          del gruppo, quella appunto del “milite
Un’ intro del tutto singolare dal sound             ignoto”. Egli non è altro che la
sporco, confuso e aggressivo apre il                rappresentazione        della      situazione
brano scombussolando l’ascoltatore che              d’anonimato della sofferenza e della
viene assordato dalla cruda distorsione di          morte del singolo soldato, la cui vita,
due chitarre. Si parte subito con la prima          confrontata con tutte le altre di milioni che
strofa, nella quale delle note strumentali          in guerra si spengono, sembra perdere
rabbiose e cattive vengono cavalcate dalla          qualsiasi valore per diventare un altro
voce sinuosa e sensuale di Kim Gordon.              semplice numero che va ad unirsi a bilanci
Nel ritornello la voce della bassista cambia,       e statistiche delle vittime, continuamente
facendosi più ruvida ed energica, capace di         riportati dalle TV nei salotti di migliaia di
addolcire le chitarre di Thurston Moore e           famiglie, la cui realtà è ben diversa. E’
                       Lee Ranaldo, che per         interessante osservare come la struttura
                       tutto      il     brano      del pezzo e le sue dinamiche siano
                       sembrano strafatti di        funzionali alla situazione riportata dal
                       cocaina               (e     testo; la canzone vera e propria, introdotta
                       probabilmente         lo     da una litania in cui è evocata la figura del
                       erano).       Dopo     il    “milite ignoto” e accompagnata da una
                       ritornello        segue      terrifica linea d’organo, è interrotta nel
                       un’altra         strofa/     mezzo da un’esecuzione, magistralmente
                       ritornello e si arriva       prodotta ed eseguita con rullate, colpi di
                       all’assolo          che,     grancassa e urla a ritmo di marcia.
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