PROTEZIONE CIVILE, FACCIAMO SISTEMA - Arpae

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PROTEZIONE CIVILE, FACCIAMO SISTEMA - Arpae
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2018

PROTEZIONE CIVILE,
FACCIAMO SISTEMA
Angelo Borrelli • Capo Dipartimento della protezione civile

S
        olo qualche settimana fa abbiamo         anni, raccogliendo ottimi frutti, e                standard con le associazioni di categoria
        celebrato l’anniversario del tragico     partendo proprio da esperienze positive,           degli albergatori, per far sì che il costo
        terremoto di Ischia, la prima            come la vostra, vogliamo lavorare –                massimo per ogni ospite accolto durante
emergenza che ho gestito nel ruolo di            insieme all’Anci, alle Regioni e ai nostri         la fase emergenziale sia concordato
Capo Dipartimento della protezione               centri di competenza – per arrivare ad un          preventivamente, regione per regione.
civile. Nel corso di quest’ultimo anno           sistema che parli a tutti i cittadini con lo       La priorità è dare risposte rapide ai cittadini
il paese ha purtroppo vissuto altre              stesso linguaggio, da nord a sud, evitando         e per questo anche nella realizzazione
emergenze, dall’alluvione che ha colpito         che ogni ente locale sia costretto a dotarsi       delle Soluzioni abitative d’emergenza
la città di Livorno alla recente piena del       di un proprio sistema di allertamento.             (Sae) dobbiamo remare tutti dalla stessa
Raganello, che ha causato la perdita di          Fornendo, così, anche l’Italia di una              parte, fare in modo che i pezzi migliori

                                                                                                                                                                                             EDITORIALE
dieci vite umane in Calabria. Tanto a            piattaforma moderna già in uso in tanti            del nostro paese lavorino assieme. Tutte
Livorno quanto a Cosenza il Sistema              altri paesi del mondo.                             le aziende, impegnate nella realizzazione
nazionale di protezione civile ha risposto       Non sarà semplice ma certamente                    delle Sae, anche quelle subappaltatrici
in modo egregio ma questi episodi                sarà stimolante e proprio per questo               dovranno essere individuate, “radiografate”
drammatici hanno evidenziato l’urgente           vogliamo iniziare a lavorarci da subito.           e bollinate anticipatamente. E soprattutto
necessità di dotare il paese di un migliore      Nelle scorse settimane ho avuto modo               dovranno garantire personale sufficiente
sistema di allertamento per i cittadini.         di confrontarmi, su questo tema, con gli           per coprire tre turni, perché in emergenza è
Il nostro Sistema di protezione civile,          assessori regionali di Protezione civile,          indispensabile lavorare 24 ore su 24.
apprezzato in tutto il mondo, ha raggiunto       raccogliendo un grande interesse. Il               Per seguire da vicino tutta la fase della
livelli di efficienza così alti perché è stato   prossimo 25 settembre, con loro e con              realizzazione delle “casette” immagino,
in grado di migliorarsi, di crescere dopo        tutti gli altri attori in campo, ci riuniremo      invece, una task force formata dalle
ogni emergenza. Per questo motivo, dal           a Roma – nella sede del Dipartimento –             strutture operative del Sistema nazionale.
momento in cui il presidente del Consiglio       per gli Stati generali dell’allertamento. Sarà     Gli aspetti amministrativi, ad esempio,
Giuseppe Conte ha deciso di confermarmi          l’occasione per un confronto importante,           potrebbero essere seguiti direttamente
a capo del Dipartimento, ho scelto di porre      per riflettere, insieme, su quali saranno i        della Guardia di Finanza, mentre la
in cima alle priorità del mio mandato la         primi passi da compiere per raggiungere            lavorazione nei cantieri potrebbero
realizzazione di una piattaforma nazionale       questo importante risultato.                       essere coordinati dai militari del Genio,
per l’allertamento, che accrescerà la            Un altro fronte su cui mi piacerebbe               affiancando le Regioni e i Comuni, già
sicurezza dei cittadini e contribuirà al         intervenire è quello della cosiddetta              duramente provati dall’emergenza.
miglioramento del nostro sistema. La             seconda fase dell’emergenza. La fase               La storia del Sistema nazionale di
tecnologia, ormai, ci permette di realizzare     immediatamente successiva al soccorso              protezione civile, se pur breve, ci ha
una piattaforma nazionale che metta a            e alla primissima assistenza alla                  consentito di raggiungere i risultati che
sistema i piani di protezione civile e la        popolazione, quella fase che apre le porte         conosciamo, ma abbiamo tutti il dovere,
nostra capacità di prevenzione e previsione.     al rientro alla normalità. È necessario, per       e io ancor di più, di lavorare affinché la
La realizzazione di un simile intervento         iniziare, velocizzare le verifiche di agibilità,   nostra efficacia ed efficienza, al servizio del
rappresenterebbe, inoltre, un’utile occasione    avvalendoci anche di professionisti a              cittadino, raggiunga risultati sempre più alti.
per rivedere e aggiornare i piani comunali       supporto dei tanti volontari impiegati,            Quando è necessario stringere i tempi,
di protezione civile e renderne più agevole      stabilendo un doveroso rimborso spese.             il modo migliore per farlo è dividersi i
la consultazione da parte dei cittadini.         Allo stesso modo, sempre nell’ottica               compiti, poggiarsi sulle tante eccellenti
Sul tema dell’allertamento l’Emilia-             della riduzione dei tempi, sarebbe                 strutture del nostro stato: questo è fare
Romagna ha lavorato tanto in questi              importante stipulare appositi contratti            sistema, questo è protezione civile in Italia.
                                                                                                                                                      FOTO: DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE

                                                                                                                                                                                               3
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EMERGENZE, ALLERTE
     E PREVENZIONE
Dalle previsioni alla comunicazione,
  l’impegno per cittadini più pronti

        L
                 a cultura del rischio e della   di intervento (sia a livello di
                 prevenzione non è ancora        prevenzione, sia per le attività in
                 un patrimonio comune in         emergenza) sul territorio nazionale.
         Italia, nonostante il paese conviva,    Il nuovo Codice riconosce
         oltre che con il rischio derivante      ufficialmente anche l’importante
         dalle attività umane, con un’elevata    ruolo del Sistema nazionale di
         vulnerabilità a fenomeni naturali       protezione dell’ambiente nella
         potenzialmente catastrofici (rischio    complessiva organizzazione della
         sismico e idrogeologico in primis).     protezione civile.
         L’estate 2018 ha mostrato in più
         occasioni, con eventi tragici di        Un ruolo chiave nei sistemi di
         varia natura, che se da un lato il      allerta è quello giocato dalla
         Sistema di protezione civile può        comunicazione del rischio,
         essere considerato in grado di          spesso sottovalutata e tenuta in
         affrontare le emergenze, dall’altro     considerazione solo tardivamente.
         risulta assolutamente necessario        Avere un sistema efficace per
         potenziare l’efficienza dei sistemi     diffondere e ricevere tutte le
         di allertamento e le attività di        informazioni necessarie in
         prevenzione in genere, con una          tempo utile, sapere interpretare
         migliore integrazione tra i diversi     correttamente le comunicazioni
         soggetti (istituzionali e non)          di allerta, essere preparati
         coinvolti nelle varie fasi.             ad affrontare le situazioni di
                                                 emergenza: sono questi gli
         Nel 2018 è entrato in vigore il         obiettivi che si dovrebbero
         nuovo Codice della protezione           raggiungere per l’intera
         civile, che dovrebbe contribuire a      cittadinanza – con la più ampia
         garantire una migliore risposta del     partecipazione – e a cui un Sistema
         sistema e una omogeneizzazione          di protezione civile che funzioni
         delle procedure e dei livelli           alla perfezione deve tendere. (SF)
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ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2018

                                     IL SUPPORTO SNPA AL SISTEMA
EMERGENZE, ALLERTE E PREVENZIONE

                                     DI ALLERTAMENTO NAZIONALE
                                     IL SUPPORTO TECNICO-SCIENTIFICO DEL SISTEMA NAZIONALE DI PROTEZIONE
                                     DELL’AMBIENTE ASSUME UN RUOLO STRATEGICO ALL’INTERNO DELLA PIANIFICAZIONE DEL
                                     MECCANISMO DI PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE, CON LA DEFINIZIONE DEGLI SCENARI DI
                                     RISCHIO AMBIENTALE. L’EMERGENZA TIANGONG-1 NE È UN CASO ESEMPLIFICATIVO

                                                                                                                                                                FOTO: PROTEZIONE CIVILE REGIONE ER

                                   C
                                            on il decreto legislativo n. 1           sorveglianza in tempo reale degli eventi          fattore di rischio, il “rischio ambientale”,
                                            del 2 gennaio 2018 sono state            e della conseguente evoluzione degli              prerogativa esclusiva del Snpa.
                                            disciplinate le finalità, le attività,   scenari di rischio. I sistemi classici di
                                   la composizione e l’organizzazione del            allertamento che il Snpa può mettere
                                   Sistema nazionale di protezione civile
                                   (Snpc), del quale fa parte, con compiti di
                                                                                     a disposizione del Snpc discendono                L’esperienza Tiangong 1
                                                                                     dalla capacità di analisi dei dati delle
                                   Struttura operativa, il Sistema nazionale         reti di monitoraggio in tempo reale.              Esempio recente di allertamento del
                                   di protezione dell’ambiente (Snpa).               Allo stato attuale, sono vigenti sistemi          Snpc è stato il rientro incontrollato in
                                   Sono attività di protezione civile quelle         di allertamento per il rischio meteo-             atmosfera della stazione spaziale cinese
                                   volte alla previsione, prevenzione e              idrogeologico e idraulico, attraverso la          Tiangong 1. Il Snpa era rappresentato
                                   mitigazione dei rischi, alla gestione delle       rete dei Centri funzionali: centrale, presso      e coordinato dal Centro nazionale crisi
                                   emergenze e al loro superamento.                  il Dipartimento della protezione civile           ed emergenze e danno ambientale di
                                   La previsione consiste nell’insieme delle         (Dpc) dove opera Ispra, e decentrati,             Ispra al Tavolo tecnico istituito presso il
                                   attività dirette all’identificazione e allo       presso le Regioni e le Province autonome,         Dpc per seguire l’evoluzione del rientro
                                   studio degli scenari di rischio possibili,        presso le quali operano le Agenzie                incontrollato e pianificare l’eventuale
                                   per le esigenze di allertamento, ove              ambientali.                                       fase di emergenza, in costante contatto
                                   possibile, e di pianificazione di protezione      Presso le Regioni sono attivate anche             con la Rete operativa dei referenti per le
                                   civile.                                           le reti regionali di sorveglianza della           emergenze ambientali. Tutte le regioni
                                   La prevenzione consiste nell’insieme              radioattività ambientale, pianificate e           italiane, dall’Emilia-Romagna in giù,
                                   delle attività, di natura strutturale e non       gestite dalle Agenzie ambientali.                 erano coinvolte dal possibile impatto
                                   strutturale, dirette a evitare o a ridurre        Più recentemente è stato istituito il Siam,       di frammenti provenienti dal rientro
                                   la possibilità che si verifichino danni           Sistema di allertamento nazionale per i           incontrollato della stazione spaziale e
                                   conseguenti a eventi calamitosi anche             maremoti generati da terremoti nel mar            questo rappresentava il primo caso in cui
                                   sulla base delle conoscenze acquisite per         Mediterraneo, sotto il coordinamento del          l’intero Snpa, dalla sua istituzione, veniva
                                   effetto delle attività di previsione.             Dpc, al quale Ispra contribuisce con i dati       coinvolto in un evento di protezione
                                   Tra le attività di prevenzione non                mareografici. Se le attività di previsione        civile di portata nazionale.
                                   strutturale, un ruolo fondamentale gioca          basate sulla capacità di analisi dei dati delle   Dopo un’analisi dei dati iniziali, forniti
                                   l’allertamento che è articolato in attività       reti è rilevante, altrettanto si può definire     dall’Agenzia spaziale italiana (Asi), i
                                   di preannuncio in termini probabilistici,         il sistema di allertamento basato sulla           rappresentanti Ispra al Tavolo tecnico
                                   ove possibile e sulla base delle conoscenze       capacità del Sistema a rete di determinare        hanno illustrato ai partecipanti il “rischio
                                   disponibili, di monitoraggio e di                 dall’ambiente degradato un nuovo                  ambientale”, inteso come tipologia

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di rischio determinato dall’ambiente                Agenzie per le emergenze ambientali, si           anche per l’eventuale fase di gestione
degradato – a seguito di eventi di origine          è immediatamente attivato per fornire,            dell’emergenza.
naturale, antropica o di situazioni                 operando in una logica di sistema a rete,         L’esperienza “Tiangong-1” ci insegna che
endemiche – quale sorgente di pericolo              il supporto richiesto al Tavolo tecnico.          il rischio ambientale deve essere inteso
dalla quale può derivare, anche nel tempo           Si è così tempestivamente realizzato uno          tanto quale “componente” presente in
differito, un danno per l’uomo, i beni e            strumento informatico che, analizzando            tutte le tipologie di rischio (sia di origine
l’ambiente stesso.                                  le traiettorie di caduta e le relative fasce      naturale che antropica), quanto come
Al Tavolo tecnico sono quindi stati                 di frammentazione, ha fornito, in tempo           uno specifico “rischio” quando è lo stesso
presentati e collettivamente valutati i             reale, numero, tipologia, vulnerabilità           ambiente, degradato a causa dell’evento,
supporti informativi elaborati da Snpa              (capacità o meno di resistere all’eventuale       a divenire sorgente di pericolosità e ci dà
circa gli effetti diretti dell’eventuale            impatto con un frammento, stimato                 la misura di quanto il Snpa possa fornire,
rientro sul territorio nazionale, incluse           dall’Asi in circa 600 kg con velocità             in termini di supporto, al Snpc. Per
le acque superficiali e i mari, di rottami          di circa 200 km/h) e pericolosità delle           questo, occorre migliorare metodologie e
quali i serbatoi di propellente contenenti          installazioni coinvolte dalla singola             strumenti di allertamento.
monometil-idrazina; la fuoriuscita di               traiettoria fornita da Asi.                       In futuro, dunque, il Snpa dovrà diventare
questo combustibile avrebbe potuto dare             Le informazioni fornite da Snpa al Dpc            sempre più il punto di riferimento del
luogo alla contaminazione di luoghi,                hanno anche consentito l’allertamento             Snpc, sia a livello locale che a livello
oggetti e persone, all’innesco immediato            dei gestori di siti sensibili “minacciati”,       nazionale, per i meccanismi di allerta e
a contatto con l’atmosfera, a una nube              quali installazioni nucleari e grandi             pianificazione di emergenza per quel che
tossica con successiva ricaduta di                  dighe e la predisposizione di misure e            concerne gli impatti derivanti dal “rischio
inquinante al suolo.                                interventi da mettere in atto qualora             ambientale”. Si comprende, dunque, la
Il Sistema nazionale a rete ha considerato          masse cospicue fossero affondate nelle            necessità di rivisitare gli scenari di rischio
anche gli effetti che le masse di residui           acque di interesse nazionale. Oltre alla          ambientale connessi ad altre tipologie
in grado di attraversare l’atmosfera                fase di supporto per l’allertamento,              di rischio (naturale e/o antropico), allo
avrebbero potuto produrre cadendo,                  individuate le caratteristiche chimico-           scopo di proporne l’inserimento nella
con notevole rilascio di energia cinetica           fisiche della monometil-idrazina nonché           pianificazione di protezione civile,
su aree e strutture sensibili, creando              l’impatto potenziale del prodotto in              attraverso il ricorso a protocolli operativi.
così situazioni di emergenza indotte, di            matrici ambientali, il Snpa ha valutato le
magnitudo pari o superiore all’effetto              conseguenze di una rottura catastrofica
diretto stesso. Il Snpa, avvalendosi sia            al suolo, come le conseguenze della               Claudio Numa, Ezio Amato
delle competenze delle strutture Ispra,             caduta in mare di un serbatoio del                Centro nazionale per le crisi e le emergenze
sia della Rete operativa dei referenti delle        combustibile, fornendo elementi utili             ambientali e il danno, Ispra

   RAPPORTO ISPRA

    DISSESTO IDROGEOLOGICO IN ITALIA, PERICOLOSITÀ E INDICATORI
    DI RISCHIO. L’EDIZIONE 2018 DEL RAPPORTO ISPRA
                                            Esiste, ed è stata               idrogeologico) e più di 6 in zone a pericolosità idraulica
                                            aggiornata dall’Ispra,           nello scenario medio (ovvero alluvionabili per eventi che si
                                            la mappa nazionale del           verificano in media ogni 100-200 anni).
                                            dissesto idrogeologico           Nove le regioni con il 100% di comuni a rischio idrogeologico:
                                            sulla base dei dati forniti      Valle d’Aosta, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria,
                                            dalle Autorità di bacino         Marche, Molise, Basilicata e Calabria; a queste si aggiungono
                                            distrettuali e disponibile       l’Abruzzo, il Lazio, il Piemonte, la Campania, la Sicilia e la
                                            solo in formato elettronico.     Provincia di Trento con percentuali tra il 90% e il 100%.
                                            L’Istituto la descrive           Il 91% dei comuni italiani e oltre 3 milioni di nuclei familiari
                                            all’interno dell’omonimo         vivono in territori classificati ad alta pericolosità. La superficie
                                            rapporto pubblicato              potenzialmente soggetta a frane supera l’8% del territorio
                                            di recente, fornendo il          nazionale (+2,9% rispetto al 2015) e quella potenzialmente
                                            quadro di riferimento            alluvionabile nello scenario medio sfiora i 25.400 km2 (+4%).
                                            sulla pericolosità per           Complessivamente 16,6% del territorio nazionale è mappato
                                            frane e alluvioni dell’intero    nelle classi a maggiore pericolosità per frane e alluvioni
                                            territorio nazionale e sugli     (50 mila km2).
                                            indicatori di rischio relativi   Ancora, quasi il4 % degli edifici italiani (oltre 550 mila) si trova
                                            a popolazione, famiglie,         in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata e più del
                                            edifici, imprese e beni          9% (oltre 1 milione) in zone alluvionabili nello scenario medio.
                                            culturali. La frana che          Mappato anche il patrimonio culturale:i dati dell’Ispra
    in settembre ha coinvolto il costone retrostante la spiaggia             individuano nelle aree franabili quasi 38 mila beni, dei quali
    di Marianello nel comune di Licata (AG) e le frane di luglio             oltre 11 mila ubicati in zone a pericolosità da frana elevata e
    e agosto che hanno interessato le località balneari dello                molto elevata, mentre sfiorano i 40 mila i monumenti a rischio
    Zingarello ad Agrigento, di Chiaia a Procida e Chiaia di Luna            inondazione nello scenario a scarsa probabilità di accadimento
    a Ponza, ricadono proprio nelle aree a pericolosità per frane            o relativo a eventi estremi; di questi più di 31 mila si trovano in
    indicate nella mappa nazionale.                                          zone potenzialmente allagabili anche nello scenario a media
    Secondo il rapporto, oltre 7 milioni di persone risiedono in             probabilità.
    territori vulnerabili, più di 1 milione vive in aree a pericolosità
    da frana elevata e molto elevata (Pai, Piani di assetto                  Il rapporto è disponibile su www.isprambiente.gov.it

                                                                                                                                                       7
PROTEZIONE CIVILE, FACCIAMO SISTEMA - Arpae
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2018

                                   PROTEZIONE CIVILE-AMBIENTALE,
EMERGENZE, ALLERTE E PREVENZIONE

                                   UN’INTEGRAZIONE NECESSARIA
                                   IL SISTEMA NAZIONALE DI PROTEZIONE DELL’AMBIENTE PARTECIPA AL SISTEMA DI PROTEZIONE
                                   CIVILE CON ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E CONTROLLI A TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA
                                   SALUTE UMANA. L’INCIDENTE SULL’AUTOSTRADA DI BOLOGNA DI AGOSTO 2018 HA MOSTRATO
                                   L’IMPORTANZA DELLA COLLABORAZIONE TRA I DIVERSI ENTI IMPEGNATI NELL’EMERGENZA.

                                   I
                                        ntegrazione: è questa la parola chiave    della Polizia municipale, 26 ambulanze,
                                        che deve caratterizzare l’azione dei      3 auto mediche, un elicottero del 118
                                        sistemi di protezione civile e di         con un totale di 75 operatori sanitari
                                   protezione ambientale, per garantire           direttamente coinvolti nei primi soccorsi,
                                   una risposta efficace ed esaustiva alle        25 volontari più numerosi operatori di
                                   emergenze di qualunque tipo.                   Protezione civile. E a tutti questi vanno
                                   Il nuovo Codice della protezione civile        aggiunti,tra gli altri, anche gli operatori
                                   (Dlgs 1/2018) ha sancito ufficialmente         di Arpae Emilia-Romagna, intervenuti
                                   che il Sistema nazionale di protezione         da subito per i controlli ambientali.
                                   dell’ambiente (Snpa) entra a far parte del     Nello specifico, il Servizio
                                   Sistema nazionale di protezione civile,        IdroMeteoClima di Arpae ha fornito,
                                   confermando una collaborazione che già         durante tutta la durata dell’emergenza,        1
                                   nei fatti era attiva a livello delle singole   informazioni sulle condizioni meteo e in
                                   componenti del Snpa.                           particolare su direzione e intensità del       – soprattutto nei primi istanti dopo
                                   Dalla prevenzione (analisi di rischio,         vento. I tecnici Arpae hanno effettuato        l’esplosione –, si è preso cura dei feriti
                                   sistema di allertamento tramite i Centri       misure puntuali dello stato di qualità         e ha permesso, nei tempi strettamente
                                   funzionali ecc.) all’operatività durante le    dell’aria in vari punti, sia nell’immediato,   necessari, di far rientrare in sicurezza
                                   emergenze (monitoraggio e controllo sul        sia nei giorni successivi, con un piano        nelle loro case le persone evacuate e a
                                   campo) fino alle verifiche post-emergenza      condiviso con il Dipartimento di sanità        imprese e negozi di dedicarsi al ripristino
                                   (risultati delle analisi sul campo, verifica   pubblica dell’Ausl, oltre a una verifica       delle loro attività. A tutti vogliamo dire:
                                   di eventuali contaminazioni, indicazioni       dei dati provenienti dalle stazioni fisse      ‘Grazie’. Il nostro è il grazie di tutta la
                                   per il ripristino ambientale), l’attività      di monitoraggio più prossime. Inoltre          società regionale, di tutti gli emiliano-
                                   delle Agenzie ambientali, di concerto          hanno avvisato il gestore del servizio         romagnoli, di fronte a un lavoro di
                                   con le altre istituzioni coinvolte,            di depurazione dell’arrivo di possibili        squadra che, come è stato riconosciuto
                                   riveste un’importanza centrale per la          carichi inquinanti derivanti dallo             in tutto il paese, è stato esemplare e che
                                   sorveglianza a tutela dell’ambiente e della    spegnimento dell’incendio ed effettuato        ancora una volta, pur in una circostanza
                                   salute umana.                                  campionamenti di terreno in alcune             che mai avremmo voluto vivere, ci ha
                                                                                  aree verdi pubbliche per la ricerca delle      fatto essere comunità”.
                                   Un esempio dell’importanza                     diossine.
                                   dell’integrazione e della cooperazione         Al di là dei risultati delle analisi           Questa preziosa collaborazione deve
                                   tra gli enti coinvolti in un’emergenza è       dell’evento specifico (che hanno               caratterizzare l’attività del Sistema
                                   stato evidenziato in occasione del grave       escluso contaminazioni significative),         nazionale di protezione dell’ambiente,
                                   incidente sull’autostrada A1 a Bologna-        il coinvolgimento di Arpae in questa           che con la professionalità dei propri
                                                                                  occasione ha mostrato la capacità              tecnici sul territorio, degli addetti dei
                                   Borgo Panigale, il 6 agosto 2018, quando
                                                                                                                                 laboratori, del personale delle sale
                                   il tamponamento di un tir da parte di          di intervenire in tempi rapidi, che
                                                                                                                                 operative meteo – con una continutià
                                   un’autocisterna che trasportava gpl ha         rappresenta un tassello fondamentale
                                                                                                                                 che va al di là della normale operatività
                                   provocato un’esplosione, causando anche        nel quadro della gestione di interventi
                                                                                                                                 quotidiana – è chiamato a fornire un
                                   il crollo parziale del ponte autostradale      complessi di protezione civile
                                                                                                                                 servizio fondamentale al paese e alla
                                   sopra la via Emilia.
                                                                                                                                 sicurezza dei territori e dei cittadini.
                                   Un evento tragico (che ha causato la           Il coordinamento efficace di tutti i
                                   morte di 2 persone, il ferimento di altre      soggetti impegnati nell’emergenza
                                   145 e gravi danni all’infrastruttura viaria    è stato riconosciuto da Regione                Giuseppe Bortone
                                   e ad abitazioni e attività produttive e        Emilia-Romagna, Prefettura e Città             Direttore generale, Arpae Emilia-Romagna
                                   commerciali adiacenti), il cui bilancio        metropolitana di Bologna nel corso di
                                   sarebbe però potuto essere molto più           una cerimonia pubblica, durante la quale
                                   grave se non si fosse immediatamente           il presidente della Regione, Stefano
                                   mobilitato l’intero sistema di soccorsi e      Bonaccini, ha voluto così esprimere
                                   controlli: vigili del fuoco (un centinaio      il ringraziamento a tutti gli operatori
                                                                                                                                 1   Un momento della cerimonia di
                                   quelli complessivamente impegnati),            coinvolti: “Ognuno mettendo in campo               ringraziamento ai soccorritori di Borgo
                                   carabinieri, agenti della Polizia stradale e   professionalità, senso civico e coraggio           Panigale (Bologna, 4 settembre 2018).

             8
PROTEZIONE CIVILE, FACCIAMO SISTEMA - Arpae
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2018

ALLERTA METEO, L’ESPERIENZA
DI UN PORTALE UNICO IN ITALIA
IL SITO ATTIVATO IN EMILIA-ROMAGNA È A PIENO REGIME DA GENNAIO. FLESSIBILE E
INTEGRATO CON I SOCIAL MEDIA, ASSICURA PROCEDURE PIÙ SNELLE, GRANDE RAPIDITÀ NEL
RAGGIUNGERE TUTTI I DESTINATARI DELLE COMUNICAZIONI E I SOGGETTI COMPETENTI A
INTERVENIRE. LA REGIONE METTE A DISPOSIZIONE DEL PAESE IL PATRIMONIO SPERIMENTATO.

Q         uasi 376 mila “click”, 880
          mila pagine visitate, 351 mila
          messaggi di posta elettronica con
cui sono state trasmesse in modo rapido
e immediato a circa 1.800 operatori
del sistema le 195 allerte di protezione
civile emesse dall’Agenzia regionale per
la sicurezza territoriale e la protezione
civile a partire dall’attivazione del portale
allertameteo.regione.emilia-romagna.it, il      FIG. 1
1° maggio 2017.                                 PORTALE
Sono i numeri che testimoniano il               ALLERTA METEO
successo del sito voluto dalla Regione per
abbattere i confini della comunicazione         Home page
delle allerte e raggiungere direttamente,       del 31 agosto 2018
con grande velocità, tutti i destinatari        Fonte: Arpae.
delle comunicazioni, coloro che sono
chiamati ad agire e ad assumersi                qualità come quello di Arpae-Servizio         A fronte di cambiamenti climatici rapidi,
responsabilità in caso di emergenza.            IdroMeteoClima.                               i canali di comunicazione devono essere
Il nuovo strumento web si inserisce in un       Con il sito si è detto definitivamente        plurimi, veloci e selettivi.
progetto nato all’indomani dell’alluvione       addio ai fax: le allerte sono inoltrate       Il bilancio, a poco più di un anno
di Parma, nell’ottobre 2014, perché il          attraverso un semplice “click”. Aggiornato    dall’attivazione del sito, è dunque
cambiamento climatico impone di fare            quotidianamente, 24 ore su 24, riporta        assolutamente positivo. Per questo
tesoro di quanto insegna ogni emergenza,        inoltre la cartografia aggiornata dei         l’Emilia-Romagna mette a disposizione
per fare sempre meglio. Si articola in          Pai, i contenuti dei Piani di protezione      dell’intero paese il patrimonio di
una pluralità di azioni, tutte inserite a       civile comunali e consente di accedere in     esperienze e buone prassi costruito e
pieno titolo nella strategia regionale di       tempo reale a previsioni meteorologiche,      sperimentato. L’ho scritto nel mese di
adattamento e mitigazione al clima che          dati di monitoraggio, mappe di rischio        luglio al capo del Dipartimento Angelo
cambia, di cui il sistema di allertamento       e ai contenuti dei piani di protezione        Borrelli, evidenziando gli elementi di
rappresenta un tassello fondamentale.           civile delle singole amministrazioni          valore emersi dal progetto avviato, vero
Prima di tutto si sono aggiornate le            locali. Proprio per i sindaci prevede un      motivo di orgoglio per la nostra Regione.
procedure, per renderle più snelle e            ruolo attivo: sono i destinatari prioritari   Con molta umiltà, e nello spirito di
performanti. Si è inoltre puntato al            delle comunicazioni, ma hanno anche           contribuire a costruire il bene comune,
dimezzamento dei tempi di lettura della         l’opportunità di servirsi di questo           possono costituire un punto di partenza
                                                strumento per informare e aggiornare          importante e aperto a miglioramenti
rete pluviometrica, per disporre in ogni
                                                con tempestività i cittadini sulle allerte    ulteriori, per un sistema di allertamento
momento di una fotografia aggiornata
                                                emesse, sull’evolversi dei fenomeni e sui     capace di rendere sempre più resiliente
delle condizioni del territorio: è in corso
                                                comportamenti di autoprotezione da            anche l’intera comunità nazionale.
un importante intervento da circa 700
mila euro che permetterà di ridurli a           mettere in campo. Il tutto attraverso la
15 minuti – anziché 30 – in tutta la            stipula di una convenzione con l’Agenzia      Paola Gazzolo
regione. E, dal primo gennaio scorso, è         regionale per il pieno utilizzo delle         Assessora alla difesa del suolo e della costa,
diventato operativo al 100% il Portale          potenzialità di AllertaMeteo. A oggi sono     protezione civile e politiche ambientali e della
Allertameteo, dopo un periodo iniziale          già 82 i Comuni che l’hanno già siglata,      montagna Regione Emilia-Romagna
di sperimentazione. Si tratta del punto di      il 25% del totale dei 331 enti locali
riferimento unico e ufficiale della regione     emiliano-romagnoli.
per tutte le comunicazioni sulla sicurezza      E ancora: il sito è flessibile, pienamente
del territorio e delle popolazioni, uno         integrato anche con i social
strumento unico nel panorama nazionale,         media. La relativa pagina Twitter
anche perché conta su un sistema                (@ AllertameteoRER) è seguita da 3.158
previsionale meteo-idro di grande               followers (v. anche articoli pagg. 25-27).

                                                                                                                                                 9
PROTEZIONE CIVILE, FACCIAMO SISTEMA - Arpae
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2018

                                   ALLERTE METEO, RISCHIO
EMERGENZE, ALLERTE E PREVENZIONE

                                   E CULTURA DELLA PREVENZIONE
                                   QUANDO SI AFFRONTA IL TEMA DELLE ALLERTE METEO, OCCORRE CAPIRE COME FUNZIONANO
                                   LE PREVISIONI, QUALI CRITERI VENGONO ADOTTATI PER LA SUDDIVISIONE IN ZONE, QUALI
                                   FATTORI CONTRIBUISCONO A DETERMINARE IL RISCHIO. IL NUMERO DI ALLERTE È QUINDI
                                   UN INDICATORE DI SCARSA IMPORTANZA. DI FATTO, NON ESISTE UNA “ALLERTA SBAGLIATA”.

                                   D
                                             ire quante allerte meteo sono
                                             state emanate in un anno è
                                             un esercizio matematico utile
                                   per le statistiche, ma dallo scarso valore
                                   aggiunto rispetto all’importanza del
                                   sistema in sé. Bisognerebbe impostare le
                                   regole del conteggio (l’intera regione? per
                                   tutta la giornata? o basta solo una parte?
                                   e quando è un po’ di un colore e un po’
                                   dell’altro? l’allerta per pioggia vale come
                                   quella per temporali? e a livello nazionale
                                   come si fa?) e cercare di non perdersi
                                   nelle peculiarità delle 20 regioni italiane.
                                   Molto più semplice indicare quante sono
                                   le allerte meteo sbagliate in un anno: 0.
                                   Come le previsioni meteo e idro –
                                   quando effettuate con tutti i rigori
                                   scientifici disponibili – non “azzeccano”
                                   il tempo, ma indicano una più o meno
                                   alta probabilità che si verifichino certi
                                   fenomeni, allo stesso modo le allerte non         a casaccio, come qualcuno talvolta             come una centrale termoelettrica o una
                                   si sbagliano, ma sono diramate quando             obietta. Per ognuna, abbiamo soglie di         grande via di trasporto).
                                   si prefigurano le condizioni favorevoli al        riferimento di pericolosità, a cui associare   E bisogna prestare attenzione all’innesco
                                   verificarsi di effetti al suolo, con il giusto    valutazione del rischio e su cui attivare le   delle frane: 172 le principali “venute giù”
                                   anticipo (solitamente 12-24 ore) e solo           fasi operative (ma questa è un’altra storia:   in Italia nel 2017, la punta più recente
                                   dagli enti preposti (Regioni e Province           attenzione, pre-allarme e allarme sono         di un iceberg da 620.808 fenomeni
                                   autonome, sulla base delle criticità              gli stati in cui le singole amministrazioni    archiviati da Snpa (il Sistema nazionale
                                   segnalate dai Centri funzionali).                 si pongono per prepararsi a gestire, in        per la protezione dell’ambiente) nell’Iffi,
                                                                                     caso di necessità, le criticità sul proprio    l’Inventario dei fenomeni franosi in
                                   Ma procediamo con ordine, partendo                territorio).                                   Italia. Le frane occupano già il 7,9% del
                                   dalle zone di allerta. In Italia sono 158,        Sul concetto di rischio la faccenda inizia     territorio nazionale.
                                   distribuite per lo più in proporzione             a farsi complicata, anche senza numeri.        Va peggio guardando alla superficie
                                   al territorio. Trento e Bolzano ne                Perché il rischio è una cosa seria,            complessiva di aree soggette a pericolosità
                                   hanno una soltanto, mentre in Toscana             dipendente da mille fattori, inclusi i         da frana, circa 60mila kmq, quasi il 20%
                                   sono addirittura 26 (sovente, per via             comportamenti delle amministrazioni            della superficie nazionale; oltre 25mila
                                   dell’incertezza insita nella previsione,          e dei singoli individui, che spesso sono       kmq sono a maggiore pericolosità, con
                                   allertate a blocchi, riducendone nei fatti        ancora più imprevedibili del tempo             restrittivi vincoli di utilizzo del territorio.
                                   sia la quantità sia l’illusione del dettaglio).   meteorologico. Il sistema di allertamento      Partendo da questa fotografia, diventa
                                   Le zone, tranne rarissimi casi, non               meteo-idro è stato costruito negli anni        intuitivo capire come 100 mm di pioggia
                                   seguono confini amministrativi – perchè           per abbassare il rischio corso dalle           in 3 ore possano avere un certo tipo di
                                   i fenomeni meteo e le loro conseguenze            persone, in primis con alluvioni e frane:      effetto marginale o trascurabile su un
                                   al suolo hanno la brutta abitudine di             l’allerta non è per la pioggia, ma per le      suolo non franoso, mentre se cadono
                                   non fermarsi passando da una provincia            conseguenze che causa al suolo.                su un territorio a maggior vulnerabilità
                                   all’altra – ma sono state individuate             Vengono costantemente aggiornate le            possono avere conseguenze catastrofiche.
                                   studiando il territorio. Per dirla in             soglie idrometriche (corrispondenti, ad        La stessa pericolosità data dalla quantità
                                   maniera più tecnica, “... seguendo criteri        esempio, al “piene rive”; o all’esondazione,   d’acqua nel tempo implica rischi diversi
                                   di zonazione fisiografica, che rispetta sia gli   magari proprio nel punto dove è                a terra, con differenti scenari di criticità
                                   ambiti territoriali di bacino idrografico sia i   posizionato l’idrometro, oppure più a          e relative misure a contrasto del rischio
                                   criteri di congruenza meteorologica”.             valle; o a quando il livello dell’acqua        (che può essere solo ridotto, e mai
                                   Insomma, non sono state tracciate                 interessa qualche infrastruttura sensibile,    annullato completamente).

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PROTEZIONE CIVILE, FACCIAMO SISTEMA - Arpae
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2018

Anche le classi di bacini (piccoli – con         che nessuno può determinare il giorno              Emilia-Romagna, estesa oltre 4 volte
una superficie di poche decine di kmq,           prima. Ma nemmeno con sei ore di                   e con 8 zone di allerta. Nel 2017, un
grandi – superiori a diverse centinaia di        anticipo, o tre. E nei casi più difficili, i più   anno particolarmente secco, in Liguria
kmq, e medi – che stanno nel mezzo), per         impattanti, neppure un’ora prima.                  sono stati individuati 7 eventi meteo
loro stessa natura, reagiscono in maniera        L’allerta specifica per temporali segue            che hanno portato all’emanazione di 2
differente. Quelli grandi subiscono              regole differenti da quella idrologica             allerte rosse e 5 allerte arancioni, a cui
piogge anche non particolarmente                 per piogge diffuse: scatta sulla base di           aggiungere altre 11 allerte gialle (che
intense, ma prolungate su periodi più            probabilità di accadimento e, poichè il            salgono a un totale di 25 considerando
lunghi di molte ore o giorni. Invece i           fenomeno interessa piccolissime porzioni           anche la neve). Consultando il portale
nubifragi – precipitazioni molto intense         di territorio, ha solo due livelli, giallo e       dedicato, si vede che in Emilia-Romagna,
da oltre 50 mm/ora – mandano in                  arancione (fa eccezione la Toscana, dove           inclusi gli allertamenti per altri fenomeni
sofferenza i bacini piccoli, e lo fanno con      è presente anche la rossa). La sola allerta        meteo come vento e mare, le allerte
tempi rapidissimi; in presenza di suolo          per temporali, soprattutto in primavera            totali sono state 145. Insensato mettere
già saturo, bastano addirittura poche            ed estate, può vedere splendere il sole su         sullo stesso piatto della bilancia territori
decine di minuti.                                parte del territorio allertato, ma avvisa          diversi, con vulnerabilità peculiari e
Le gole del Raganello, per citare il più         su possibili flash floods, fra gli eventi          forzanti meteo differenti: dimentichiamo
recente caso occorso in Calabria, si             meteo con il maggior numero di vittime.            la classifica regionale delle allerte.
estendono su circa 16 kmq, e si sono             Restando sui colori, è vero che arancione          Solo partendo dalla condivisione di
trasformate in una trappola mortale per          e rosso sono diversi, principalmente               questi concetti, piuttosto che dei numeri,
10 persone, le più sfortunate fra oltre          per il numero di zone potenzialmente               riusciremo a uscire dalle polemiche,
30 incauti escursionisti che lo scorso           interessate e per le contromisure che le           spesso frutto di una scarsa conoscenza
20 agosto si sono avventurati, nel bel           amministrazioni devono attuare. Ma per             della materia, per arrivare a una maggiore
mezzo di un’allerta gialla per temporali,        la singola persona, con arancione o rosso          consapevolezza dei rischi che corriamo.
su un percorso il cui rischio è aumentato        (e in casi molto particolari anche giallo)         “Al lupo al lupo”, gridano sirene più o
esponenzialmente per le precipitazioni a         il rischio corso è praticamente lo stesso,         meno disinteressate, che distraggono alla
monte.                                           così come l’attenzione da porre in essere.         pari di allarmismi lanciati una settimana
                                                                                                    prima o di ingannevole precisione
Con il termine temporali si indicano             Ancora così importante sapere quante               promessa da soggetti non competenti
genericamente una serie di fenomeni              allerte si danno? Prendiamo l’esempio              e non responsabili in cerca di facile
meteo molto variegati, alcuni innocui            della Liguria, regione piccola con 5 zone          visibilità. Sarebbe il preludio a quella
e passeggeri, altri violenti e persistenti       di allerta, che per posizione geografica           cultura della prevenzione che è fra le più
(forti, organizzati e stazionari alcuni          e conformazione del territorio subisce             efficaci misure possibili di abbattimento
degli aggettivi a cui prestare la massima        alcune delle precipitazioni più intense            del rischio.
attenzione); spesso sono repentini e             (Genova detiene i poco invidiabili
impossibili da prevedere con la precisione       record italiani sulle 24 ore – 948 mm l’8          Federico Grasso
che tutti vorremmo. Si sviluppano                ottobre 1970 – e sulla singola ora – 181
                                                                                                    Arpa Liguria
su pochi chilometri quadrati con                 mm il 4 novembre 2011 – entrambe
localizzazione, intensità e tempistiche          situazioni alluvionali), e la confinante

   LE LINEE GUIDA SNPA

   SULLA COMUNICAZIONE DELLE EMERGENZE, IL SISTEMA
   DI PROTEZIONE DELL’AMBIENTE PARLERÀ LA STESSA LINGUA

   Il punto di partenza per le linee guida Snpa sulla                      fatto così”). L’informazione che i comunicatori della rete
   comunicazione delle emergenze non è unico. Fra i tanti                  Snpa danno deve essere chiara, trasparente, precisa, figlia
   inizi possibili, tre sono quelli principali: la costituzione delle      della fondamentale collaborazione tra i tecnici esperti sul
   Arpa/Appa/Ispra in tutta Italia a seguito del referendum                campo e gli esperti della comunicazione, parti diverse dello
   popolare del 1993, dove gli italiani hanno votato per                   stesso sistema. Questo approccio porta a un’autorevolezza
   separare salute e ambiente e affidare i controlli ambientali            riconosciuta come fonte primaria di informazione. E quindi di
   ad agenzie dedicate; l’istituzione del Sistema nazionale per            credibilità per tutto Snpa.
   la protezione dell’ambiente (Snpa) con la legge 132 del 2016;           Se è impossibile contrastare del tutto fake news, commenti o
   le innumerevoli emergenze ambientali naturali e antropiche              post di esperti improvvisati, è doveroso, possibile e importante
   che quotidianamente l’Italia è costretta ad affrontare. Punti           che sulle emergenze Snpa abbia delle linee condivise di
   di partenza diversi confluiti in un unico percorso: predisporre         comunicazione, per dare risposte concrete, immediate e
   passi condivisi per fasi sì che Snpa gestisca le emergenze              autorevoli a chi sta subendo – o percependo – un’emergenza.
   anche dal punto di vista comunicativo.                                  Le linee guida, predisposte da Arpa Liguria e Arpa Piemonte,
                                                                           saranno visionate dalle altre componenti del Sistema, prima
   I social network, grandi protagonisti di questo momento                 dell’ufficializzazione in Consiglio. E a cominciare dalle
   comunicativo, i cittadini e i media in generale, percepiscono           emergenze, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, Snpa parlerà con la
   le emergenze ambientali per la gravità che tecnicamente                 stessa lingua.
   realmente hanno? Non sempre. Un problema ambientale può
   sembrare molto grave (brucia un piccolo deposito di rifiuti,            Federico Grasso1, Loredana Lattuca2
   “moriremo tutti”), o ignorato anche se l’impatto sulla natura           1. Arpa Liguria
   è importante (“cambiamenti climatici? Ma se ha sempre                   2. Arpa Piemonte

                                                                                                                                                   11
PROTEZIONE CIVILE, FACCIAMO SISTEMA - Arpae
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2018

                                   IMPARARE A GESTIRE
EMERGENZE, ALLERTE E PREVENZIONE

                                   UN RISCHIO TOLLERABILE
                                   NON SI PUÒ PRETENDERE DALLA SCIENZA E DALLA TECNICA IL “RISCHIO ZERO”. L’ANALISI
                                   DELL’ACCETTABILITÀ DEL RISCHIO RESIDUO DIPENDE DA UN ESAME COMPLESSO DI FATTORI
                                   DI DIVERSA NATURA. LA VALUTAZIONE E LA GESTIONE DEL RISCHIO RICHIEDONO PROCESSI E
                                   DECISIONI DIFFERENZIATI CHE DEVONO COINVOLGERE L’INTERA COMUNITÀ.

                                   E
                                           siste un rischio accettabile?

                                                                                                                                                                                    FOTO: DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE
                                           Bella domanda. Per molti, in
                                           Italia, la risposta è semplicemente
                                   “no”. Schiavi di una mentalità magica
                                   dura ad estinguersi e di una secolare
                                   difficoltà a comprendere il metodo, la
                                   forza e i limiti della scienza, vorremmo
                                   annullare – meglio, esorcizzare – la
                                   presenza del rischio nella nostra vita
                                   individuale e collettiva. Pretendiamo
                                   dalla scienza e dalla tecnica il “rischio
                                   zero”, convinti in questo modo di tendere
                                   al nostro interesse e a quello della
                                   comunità in cui viviamo. Tanto siamo
                                   tolleranti verso gli incidenti causati da
                                   errore umano (ad esempio, il guidatore
                                   assonnato), quanto non concepiamo la
                                   possibilità dell’errore tecnologico (ad
                                   esempio, l’errore dell’algoritmo che
                                   governa un’auto autonoma, per restare in
                                   tema). Il risultato pratico – non voluto,
                                   ma inevitabile – di questo atteggiamento
                                   antiscientifico è la rinuncia a gestire il
                                   rischio nel migliore dei modi possibili.        dipendere da un esame complessivo di
                                                                                   quattro diversi fattori:
                                                                                                                                     Gestire un “rischio tollerabile”
                                   Rovesciare questa consolidata abitudine         - i correnti valori della società in
                                                                                                                                     Da quanto esposto emergono due
                                   non è semplice. Occorre superare                questione (e in questo ambito si dovrà
                                                                                   tener presente anche la tradizione                conseguenze importanti.
                                   l’annoso dualismo fra cultura umanistica
                                   e cultura scientifica. Occorre far sì che       culturale di una comunità)                        La prima consiste nel fatto che il rischio
                                   coloro che devono decidere o giudicare          - la ricerca di un equilibrio ottimale fra        (tollerabile) va adeguatamente gestito.
                                   conoscano le basi del metodo scientifico.       l’ideale di assoluta sicurezza e ciò che è        Una volta ridotto il rischio a un livello
                                   Occorre abituare la pubblica opinione a         concretamente raggiungibile (“achievable”)        accettabile, peraltro, è più efficiente
                                   una discussione collettiva sui rischi e sulla   - i requisiti che devono essere rispettati        investire le risorse disponibili in efficaci
                                   loro gestione.                                  da un prodotto o da un sistema, sulla             piani di emergenza e in formazione
                                   Partiamo allora dai fondamentali. Nel           base della normativa vigente o delle linee        delle persone che potrebbero rimanere
                                   2014 è stata pubblicata la Guida Iso/Iec        guida tecniche applicabili                        coinvolte, piuttosto che insistere in
                                   n. 51, “Safety aspects – Guidelines for their   - altri fattori come l’idoneità allo scopo        improbabili, costosi e poco efficaci sforzi
                                   inclusion in standards”. Si tratta di una       di un prodotto o servizio e la sostenibilità      per ridurre ulteriormente il rischio.
                                   linea guida trasversale, che disciplina le      economica (“cost effectiveness”) delle            La seconda conseguenza riguarda la
                                   modalità per la trattazione dei profili di      misure necessarie e opportune per ridurre         natura dinamica, non statica, della
                                   rischio e di sicurezza in qualunque tipo di     il rischio.                                       nozione di “rischio tollerabile”. Ne
                                   norma tecnica, quale che ne sia l’oggetto       Non molto diversa è l’impostazione                consegue la necessità di rivedere, in ogni
                                   principale.                                     seguita dalla norma Bs Ohsas                      ambito, la “misura” della tollerabilità del
                                   La Guida Iso/Iec n. 51 tratta in modo           18001:2007 (Occupational Health and               rischio, ogni volta che un nuovo sviluppo
                                   diffuso e abbastanza approfondito la            Safety Assessment Series) che considera           tecnologico e della conoscenza si rende
                                   tematica del rischio accettabile. In sintesi,   “Rischio accettabile” quel rischio “che è stato   disponibile e concretamente utilizzabile.
                                   premesso che tutti i prodotti e sistemi         ridotto ad un livello che può essere tollerato    Naturalmente, nel definire il
                                   includono un certo livello di rischio           dall’Organizzazione, con riguardo alle            rischio tollerabile, occorrerà tenere
                                   residuo, la possibilità di considerare tale     proprie obbligazioni di carattere legale ed       specificamente conto degli utenti
                                   rischio accettabile (“tolerable”) viene fatta   alla propria Politica”.                           maggiormente vulnerabili, i quali

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PROTEZIONE CIVILE, FACCIAMO SISTEMA - Arpae
ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2018

potrebbero trovarsi nella condizione di          perché gli scienziati non hanno, in questo     principio di precauzione, COM/2000/0001
dover utilizzare un prodotto o usufruire         ambito, il monopolio delle competenze.         def.), comporta l’adozione, nei confronti
di un servizio.                                  Ne occorrono anche altre, di tipo              dei rischi identificati e anche in
                                                 giuridico, economico e di comunicazione        condizioni di incertezza scientifica,
Per quanto concerne nello specifico i            del rischio. Per la gestione del               di misure precauzionali rispettose del
rischi gestiti nell’ambito del sistema della     rischio, dunque, l’opinione degli              principio di proporzionalità.
protezione civile, enorme importanza             scienziati deve essere ascoltata con           In definitiva, pertanto, riconoscere
assume il profilo della corretta                 attenzione e ha un ruolo significativo,        l’esistenza – e persino la necessità – del
comunicazione con il pubblico. Si                ma non è necessariamente quella                concetto di “rischio accettabile” significa
ricorderà del resto come, nel controverso        (democraticamente) “giusta”. E non             prepararsi nel modo migliore e più
caso giudiziario verificatosi dopo il            sempre è agevole convincere di questo          moderno per ridurlo efficacemente. E
terremoto di L’Aquila del 2009, proprio          gli scienziati, i quali sbagliano quando       per fronteggiare, grazie alla cultura, i
questo profilo sia stato della massima           pretendono di avere il monopolio delle         disagi e i pericoli creati non solo dalla
importanza. Occorre allora qui ricordare         decisioni (anche) in tema di gestione del      nostra imprudenza, ma anche dalla stessa
la fondamentale distinzione fra la fase          rischio.                                       natura, per gli scherzi del caso o per le
di valutazione e quella di gestione del          Per esempio, valutare l’efficacia dei          regole della necessità (sempre e ancora
rischio.                                         vaccini e gli obiettivi di copertura           fondamentale, su questi concetti, il
Nella prima (valutazione del rischio),           rientra nella valutazione del rischio,         volume – ripubblicato da Mondadori nel
è determinante solo l’opinione                   che compete esclusivamente alla                2017 – del premio Nobel per la medicina
della comunità scientifica. Questa               scienza. Decidere invece se sia più            Jacques Monod, Il caso e la necessità.
affermazione emerge chiaramente dal              appropriata la strategia dell’obbligo o        Saggio sulla filosofia naturale della biologia
nostro ordinamento costituzionale,               quella della raccomandazione coinvolge         contemporanea).
come riconosciuto dalla stessa Corte             prevalentemente profili di gestione del        Dobbiamo dunque destarci, insegna
costituzionale, ad esempio con la                rischio, in merito ai quali la comunità        Monod, dal nostro “sogno millenario”
sentenza n. 116/2006. Non sempre                 nel suo complesso deve essere coinvolta,       di poter vivere da protagonisti al centro
il Parlamento è stato rispettoso di              attraverso una politica informata e attenta.   dell’universo. E dobbiamo invece
questa indicazione: non lo è stato, ad                                                          prendere atto della complessità e dei
esempio, quando – nel caso Stamina –                                                            molteplici rischi dell’esistenza, per
ha deciso (quasi all’unanimità, peraltro)        Rischio e principio di precauzione             imparare a gestirli nel modo migliore.
l’effettuazione di inutili, costose e
pericolose sperimentazioni al di fuori di        Tutto ciò è perfettamente compatibile          Luciano Butti
qualsiasi criterio di correttezza scientifica.   con la rigorosa applicazione del principio
Nella fase di gestione del rischio, invece,      di precauzione. Tale principio, infatti,       B&P Avvocati
                                                                                                Professore a contratto di diritto internazionale
sarebbe improprio, per gli scienziati,           nella versione di esso sostenuta e
                                                                                                dell’ambiente, Università di Padova
pretendere di avere il monopolio del             promossa dalla Commissione europea
potere decisionale. Semplicemente                (Comunicazione della Commissione sul

                                                                                                                                                   FOTO: DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE

                                                                                                                                                                                          13
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                                   LA TUTELA PENALE DEL
EMERGENZE, ALLERTE E PREVENZIONE

                                   SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE
                                   AL SERVIZIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE SONO APPLICABILI NORME PENALI
                                   DESTINATE A TUTELARE INCISIVAMENTE IL SISTEMA DI RISPOSTA ALL’EMERGENZA.
                                   LA CORRETTEZZA DEI FLUSSI INFORMATIVI RENDE IN PARTICOLARE NECESSARIO VALUTARE
                                   L’APPLICAZIONE DELLA NORMA SUL PROCURATO ALLARME.

                                   N
                                             ell’interpretare e applicare le

                                                                                                                                                                                        FOTO: DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE
                                             norme penali è sempre utile
                                             porre attenzione a quali siano
                                   i beni giuridici protetti, al fine di “dare
                                   senso” alla tutela penale.
                                   Quest’operazione, applicata alle norme
                                   del codice penale, rivela come esse, in
                                   molti casi, nonostante l’entrata in vigore
                                   risalente al 1930, mostrino una buona
                                   capacità di adattamento alle realtà –
                                   sociali e di fatto – emerse nel corso del
                                   tempo.
                                   Un sistema organizzato di risposta
                                   all’emergenza necessita di forme incisive
                                   ed effettive di tutela, strutturale e
                                   funzionale, poiché ogni compromissione
                                   di funzionalità sottrae risorse all’intero
                                   sistema e di per se stessa comporta la
                                   probabilità di ulteriori pregiudizi per la
                                   pubblica incolumità, ai cui bisogni si è
                                   costretti a rispondere con risorse minori.
                                   Questo è senz’altro vero per il Servizio
                                   nazionale della protezione civile,
                                   disciplinato dal Dlgs 2 gennaio 2018, n.
                                   224 come “il sistema che esercita la funzione
                                   di protezione civile costituita dall’insieme      rifiuto di atti di ufficio (art. 328 c.p.) o      la norma a tutela degli impianti di
                                   delle competenze e delle attività volte a         l’omissione di soccorso (art. 593 c.p.)           pubblica utilità (art. 420 c.p.) in cui il
                                   tutelare la vita, l’integrità fisica, i beni,     o il rifiuto di prestare la propria opera         termine “impianto” indica un insieme di
                                   gli insediamenti, gli animali e l’ambiente        in occasione di un pubblico infortunio            strutture tecniche collegate per garantire
                                   dai danni o dal pericolo di danni derivanti       (art. 652 c.p.). Quest’ultimo è reato             funzioni a servizio della collettività, il cui
                                   da eventi calamitosi di origine naturale o        comune, che può commettere qualsiasi              malfunzionamento o distruzione è idoneo
                                   derivanti dall’attività dell’uomo”.               cittadino sollecitato a collaborare da            a porre in pericolo la sicurezza collettiva;
                                   Tra le norme penali applicabili a tutela          soggetti pubblici qualificati: la Corte           le fattispecie di cui agli artt. 615-ter,
                                   strutturale del Servizio, si può citare           costituzionale, nel riconoscerne la               615-quater, 615-quinquies, 617-quater
                                   l’art. 436 c.p., che punisce la condotta          legittimità, l’ha collocato nell’ambito           e 617-quinquies del codice penale, che
                                   di chiunque “sottrae, occulta o rende             “di un obbligo di solidarietà sociale e           puniscono varie forme di cosiddetta
                                   inservibili” mezzi e strumenti destinati          precisamente dell’obbligo di prestazione          criminalità informatica.
                                   all’“opera di difesa o di assistenza” di fronte   consistente nel collaborare, in determinate       Altre norme penali risultano utilizzabili
                                   a un disastro.                                    situazioni di pericolo, all’opera di difesa, di   al fine di garantire una tutela funzionale
                                   È una norma ad ampio spettro di                   aiuto e di soccorso” (Corte cost., sentenza       del Servizio.
                                   efficacia, intesa a scongiurare qualsiasi         9 luglio 1959, n. 49).                            Così è a dirsi della fattispecie penale
                                   forma di sabotaggio di attività a tutela                                                            di interruzione di pubblico servizio
                                   dell’incolumità pubblica, a prescindere           Altre norme incriminatrici sono idonee            (art. 340 c.p.) riferibile all’intervento
                                   dal fine che l’agente si pone.                    a garantire la tutela strutturale del             invasivo di soggetti terzi sul regolare
                                   Le condotte rilevanti ai sensi dell’art.          Servizio: la figura del danneggiamento            svolgimento delle attività del Servizio.
                                   436 c.p. sono esclusivamente attive;              (art. 635 c.p.), costruita con previsione         La giurisprudenza ha inteso ricercare un
                                   l’omissione d’intervento da parte                 assai ampia, e quella specifica prevista          criterio quantitativo-qualitativo minimo
                                   di chi sia tenuto a prestare la sua               per il danneggiamento di sistemi                  per individuare i confini di rilevanza
                                   opera in caso di disastro potrà invece            informatici e telematici, programmi,              penale di condotte incidenti su tale
                                   integrare il delitto di omissione o               informazioni o dati (art. 635-bis c.p.);          regolarità.

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ECOSCIENZA Numero 4 • Anno 2018

Tra le contravvenzioni concernenti la             La natura contravvenzionale della norma          del Servizio nazionale, al verificarsi di
“polizia di sicurezza” è inserito all’art.        fa sì che il reato possa essere integrato        emergenze di rilievo nazionale, sulla base
658 c.p., il “procurato allarme”: si tratta       oltre che per dolo anche per colpa,              delle informazioni acquisite tramite una
della condotta di “chiunque, annunziando          e quindi ne risponde chi impegna il              sala operativa nazionale interforze operante
disastri, infortuni o pericoli inesistenti,       Servizio comunicando eventi inesistenti a        con continuità, allo scopo di assicurare
suscita allarme presso l’Autorità, o presso       causa di sua leggerezza o scarsa diligenza.      l’assistenza e il soccorso alle popolazioni
enti o persone che esercitano un pubblico                                                          colpite”.
servizio”.                                        Nell’attività del Servizio nazionale             L’uso corretto dei sistemi di risposta
La norma intende in primo luogo                   della protezione civile è evidente la            all’emergenza da parte dei cittadini è
evitare che l’attività dei soggetti operanti      centralità dei flussi informativi, non           un tema sociale di grande rilevanza
per il Servizio, nella loro espressione           soltanto in applicazione di criteri              e attualità; opportunamente il Dlgs
organizzata e disciplinata dalla legge,           scientifici internazionalmente condivisi         224/2018 promuove “l’adozione di
subiscano intralci o ritardi dovendosi            nella materia degli eventi maggiori e            comportamenti consapevoli e misure di
dedicare a processare informazioni                delle catastrofi, ma anche per espressa          autoprotezione da parte dei cittadini” (art.
fuorvianti, senza reale necessità e               previsione del dettato normativo.                2, quarto comma, lettera e) nonché “la
quindi sottraendo risorse ai reali e coevi        Questo si rileva sia nel Capo III (Attività      diffusione della conoscenza e della cultura di
bisogni; la norma tutela inoltre l’ordine         per la previsione e prevenzione dei rischi)      protezione civile” (art. 31, primo comma):
pubblico, poiché attraverso il procurato          che nel Capo IV (Gestione delle emergenze        ma dove può non arrivare l’auspicabile
(inesistente) allarme potrebbe propagarsi         di rilievo nazionale) del Dlgs 224/2018,         crescita di coscienza e percezione
nella collettività un analogo, amplificato        ma costituisce corollario di diverse             collettiva degli strumenti di protezione
e ingiustificato allarme, a sua volta             previsioni: ad esempio, nel già citato art.      della popolazione deve intervenire
produttivo di un impatto indesiderato sul         2, sesto comma: “la gestione dell’emergenza      un’oculata applicazione delle norme
Servizio.                                         consiste nell’insieme, integrato e coordinato,   penali, rivisitate in sede interpretativa,
                                                  delle misure e degli interventi diretti ad       come è possibile, o – se i decisori politici
Il tenore letterale della norma ne rende
                                                                                                   sapranno farlo con la necessaria qualità
assai ampia la portata: infatti “annunciare”      assicurare il soccorso e l’assistenza alle
                                                                                                   tecnica – modificate in maniera mirata
è termine comprensivo delle più varie             popolazioni colpite dagli eventi calamitosi
                                                                                                   per la tutela del Servizio nazionale della
forme di comunicazione; mentre “disastri,         e agli animali e la riduzione del relativo
                                                                                                   protezione civile.
infortuni o pericoli” sono tutte le evenienze     impatto, anche mediante la realizzazione
per le quali può operare il Servizio.             di interventi indifferibili e urgenti ed il
Ai fini dell’integrazione del reato,              ricorso a procedure semplificate e la relativa   Giuseppe Battarino
si richiede che l’annuncio o la                   attività di informazione alla popolazione”;      Magistrato
comunicazione siano idonei a suscitare            nell’art. 8, primo comma, lettera e, in
allarme presso i soggetti individuati dalla       base al quale il Dipartimento della
norma.                                            protezione civile coordina “l’intervento

    21-23 NOVEMBRE 2018

    A ROMA IL FORUM EUROPEO PER LA RIDUZIONE
    DEL RISCHIO DA DISASTRI
    Dal 21 al 23 novembre 2018 i rappresentanti dei paesi europei,
    di organizzazioni internazionali, delle Nazioni unite (Unisdr)
    e diversi stakeholder si riuniranno a Roma per lo European
    Forum on Disaster Risk Reduction (Efdrr), che sarà presieduto
    dall'Italia (e in particolare dal Dipartimento di protezione
    civile). L'Efdrr (istituito nel 2009) è la piattaforma regionale
    europea dell'Accordo quadro di Sendai per la riduzione del
    rischio da disastri 2015-2030 e rappresenta un’importante
    sede di discussione per affrontare le sfide che si pongono
    su questo tema a livello europeo, mettendo insieme e
    promuovendo l'integrazione delle competenze internazionali
    per trovare soluzioni che vadano a vantaggio dei cittadini
    e dei territori europei, con il coinvolgimento di tutti gli
    stakeholder interessati.

    Il forum di quest'anno si baserà sui risultati di quello svoltosi
    in Turchia nel 2017 e della Piattaforma globale per la riduzione
    dei rischi da disastro che si è tenuta lo scorso anno in Messico.
    Obiettivo del forum, che sarà guidato dall'Italia, è risolvere
    le questioni chiave che possono accelerare l'attuazione
    dell'Accordo quadro di Sendai, in coerenza con gli Obiettivi
    di sviluppo sostenibile e l'Accordo di Parigi. Il confronto sarà
    incentrato sulla resilienza a livello locale, sui rischi economici e
    sul raggiungimento degli obiettivi prioritari per il 2020.

    Tutte le informazioni su www.unisdr.org/conference/2018/efdrr

                                                                                                                                                    15
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