DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI - D.Lgs. 81/2008 s.m.i.
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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI D.Lgs. 81/2008 s.m.i. Dipartimento di Sanità Pubblica Azienda Usl di Ferrara Versione 3 del 7 febbraio 2012 Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 1 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Indice Capitolo 1.............................................................................................................................................3 1.1 Introduzione .......................................................................................................................... 3 1.2 Dati Generali Dipartimento................................................................................................... 4 1.3 Organigramma Dipartimento ................................................................................................ 5 1.4 Elenco Dirigenti e Preposti UU.OO. del Dipartimento ........................................................ 6 1.5 Descrizione delle attività del Dipartimento .......................................................................... 7 Capitolo 2...........................................................................................................................................10 2.1 Tipologie di Rischio.............................................................................................................. 10 2.2 Criteri e metodi di valutazione.............................................................................................. 17 2.3 Stima del rischio.................................................................................................................... 18 2.3.1 Gravità delle conseguenze derivanti dall’effettivo verificarsi del rischio ......................... 20 2.3.2 Pianificazione delle misure preventive .............................................................................. 22 2.4. Legislazione di riferimento .................................................................................................. 24 2.5 Procedure di sicurezza e tutela della salute........................................................................... 24 2.6 Informazione e Formazione .................................................................................................. 24 Capitolo 3...........................................................................................................................................25 3.1 Dati sugli infortuni ................................................................................................................ 25 Capitolo 4...........................................................................................................................................27 4.1 Schede di Rischio Specifico.................................................................................................. 27 UNITA’ OPERATIVA: U.O. FUNZIONI AMMINISTRATIVE.............................................. 27 UNITA’ OPERATIVA: U.O. IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE ...................................... 29 UNITA’ OPERATIVA: U.O. IGIENE PUBBLICA .................................................................. 33 UNITA’ OPERATIVA: U.O. IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA ............................ 37 UNITA’ OPERATIVA: U.O. SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO 40 UNITA’ OPERATIVA: CENTRO MEDICINA DELLO SPORT (VIA BIANCHI, FERRARA)44 UNITA’ OPERATIVA: ORGANIZZAZIONE ONCOLOGICA .............................................. 47 UNITA’ OPERATIVA: AREA SANITA’ VETERINARIA ..................................................... 49 Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 2 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Capitolo 1 1.1 Introduzione La Valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori (dizione completa presente nel D.Lgs. 81/2008, art.15) cioè la valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, deve essere finalizzata a individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione, e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza e di salute. Costituisce uno dei due obblighi indelegabili del datore di lavoro (art. 17, a) in perfetta aderenza al precetto comunitario (Dir. 89/391/CEE). L’obiettivo della Valutazione dei Rischi è quello di consentire al datore di lavoro di prendere i provvedimenti che sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Le aree o argomenti che devono esserne oggetto sono (art.28, c. 1): • la scelta delle attrezzature di lavoro; • la sistemazione dei luoghi di lavoro; • la scelta delle sostanze e dei preparati chimici impiegati o da impiegare; Tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, comprendendo anche: • quelli di gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari; • il rischio di stress lavoro-correlato; • quelli connessi a differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri paesi. Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 3 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
1.2 Dati Generali Dipartimento SEDE/I STABILIMENTO: via Fausto Beretta, 7 – 44121 Ferrara via Borgo dei Leoni, 128 - 44121 Ferrara via Gandini, 26 - 44124 Ferrara via Gustavo Bianchi, 4 - 44122 Ferrara via Gramicia, 35 - 44123 Ferrara via Giosuè Carducci, 54 - 44034 – Copparo via Fiorella, 8 - 44027 Migliarino via E.de Amicis, 22 - 44015 Portomaggiore via Trepponti, 15 - 44022 Comacchio via Marina, 31 - 44022 Comacchio via XXV Aprile, 1/b-c - 44042 Cento ATTIVITA’: Prestazioni Sanitarie Servizio Sanitario Nazionale DATORE DI LAVORO: Dr. Giuseppe Cosenza RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE: Dr. Marco Nardini MEDICO COMPETENTE: Dr. Guido Tonetto N° LAVORATORI: 223 Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 4 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
1.3 Organigramma Dipartimento Comitato di Dip.to D.S.P. N. O. Distrettuale OVEST N. O. Distrett.le CENTRO/NORD N. O. Distrett.le SUD/EST Programma Dip.le Amianto U.O. Igiene Pubblica Programma L’esercizio come farmaco M.O. Igiene degli M.O. M.O. Attività Sanitarie M.O. Epid. Prof.ssi M.O. Ambienti confinati Sanità Ambientale Socio-Sanit. ed Assist.li Malattie Infettive Balneazione Area Dip.le M.O. Servizi Amministrativi IGIENE E SANITA’ U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione M.O. Epidemiologia PUBBLICA M.O. Igiene Alimenti e Bevande M.O. Igiene della Nutrizione M.O. Acque Potabili M.O. Promozione Salute U.O. Organizzazione Oncologica M.O. medicina sportiva territoriale U.O. Prev.ne e Sicurezza Ambienti di Lavoro Area Dip.le TUTELA M.O. D. attività motoria DELLA SALUTE M.O. Medicina del Lavoro M.O. Sicurezza del Lavoro M.O. Igiene Industriale per soggetti con IN AMBIENTI cardiopatie pregresse DI LAVORO U.O. Impiantistica Antinfortunistica M.O.D. attività motoria per soggetti con M.O. Appar. Pressione e M.O. M.O. Appar. sollevam. dismetabolismi Impianti Riscaldamento Impianti Elettrici e messa a terra ascensori idroestrattori U.O. Igiene Allevamenti Produzioni Zootecniche Area Dip.le SANITA’ M.O. Igiene delle Produzioni Animali M.O. Benessere animale e Igiene Allevamenti PUBBLICA VETERINARIA M.O.D. Sanità Animale Linee di afferenza M.O. Sorveglianza Epidemiol. Veterinaria M.O. Anagrafe Zootecnica M.O. Piani contr. e erad, TBC, BRC, LEB per governo clinico e supervisione tecnico- M.O.D. Igiene Alimenti Origine Animale professionale M.O. Produzione e M.O. Impianti Macellazione M.O. Produzione e M.O. Controllo fasi Comm.ne Linea della gestione Comm.ne. MBV e Lavorazione carni rosse e avicun. Comm.ne Prodotti ittici e Somm.ne Alimenti di O.A. dei fattori produttivi M.O.D. Responsabile Qualità A.D.S.P.V. Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 5 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
1.4 Elenco Dirigenti e Preposti UU.OO. del Dipartimento LOCALITÀ - INDIRIZZO SERVIZI PRESENTI DIRIGENTE PREPOSTO Direzione DSP Dr. Giuseppe Cosenza Dr. Aldo De Togni Dr. Ing. Francesco Rendine FERRARA COPPARO Dr. Giovanni Grazzi Distretto Centro Nord Dr. Gianni Mazzoni Dr. Marco Cristofori U.O. Igiene Pubblica Dr. Ugo Romagnoli Dr.a Paola Barboni Dr.a Marisa Cova Dr. Giuseppe Fersini Dr. Franco Taddia Dr. TdP PO Davide Boccati U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione Dr. Giuseppe Cosenza Dr. Lucio Andreotti Dr.a Cristina Saletti Dr. TdP PO Giovanni Martinelli Dr. TdP PO Stefano Duo U.O. Organizzazione Oncologica Dr.a Maria Cristina Carpanelli U.O. Piani per la Salute Dr. Aldo De Togni U.O. Prevenzione e Sicurezza Dr. Valerio Parmeggiani Dr. Ing. Maichi Bonazza Ambienti di Lavoro Dr.a Maria Angela Breveglieri Dr. Marco Maldotti Dr. TdP Coord Davide Fabbri Dr. TdP PO Isetta Menegatti U.O. Impiantistica Antinfortunistica Dr. Ing. Massimo Rizzati Dr. TdP Ermanno Navilli Area Sanità Veterinaria Dr.a Chiara Berardelli Dr. Lari Boschetti Dr.a Paola Faggioli Dr.a Angela Soriani Dr. Massimo Tassinari Dr. Antonio Tosi U.O. Funzioni Amministrative Dr. Andrea Persanti Dr.a Raffaella Mattioli Dr.a PO Cristiana Evangelisti CENTO U.O. Igiene Pubblica Dr. Ugo Romagnoli Dr. Franco Taddia Distretto Ovest Dr. TdP PO Mauro Ansaloni U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione Dr. Giuseppe Cosenza Dr.a Cinzia Govoni U.O. Prevenzione e Sicurezza Dr. Valerio Parmeggiani Dr.a Maria Angela Breveglieri Ambienti di Lavoro Dr. Ing. Roberto Fornasini Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 6 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
LOCALITÀ - INDIRIZZO SERVIZI PRESENTI DIRIGENTE PREPOSTO Area Sanità Veterinaria Dr.a Chiara Berardelli Dr. Clemente Quarantotto U.O. Funzioni Amministrative Dr. Andrea Persanti Dr.a Raffaella Mattioli COMACCHIO U.O. Igiene Pubblica Dr. Ugo Romagnoli Dr. Carlo Turatti MIGLIARINO Dr. TdP PO Antenore Roversi PORTOMAGGIORE U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione Dr. Giuseppe Cosenza Dr.a Ida Magri Distretto Sud Est U.O. Prevenzione e Sicurezza Dr. Valerio Parmeggiani Dr. Adolfo Buzzoni Ambienti di Lavoro Dr. Ing. Lauro Rossi Dr. TdP PO Giovanni Toschi Area Sanità Veterinaria Dr.a Chiara Berardelli Dr. Alcide Mosso Dr. Andrea Poli Dr. Gaetano Trevisi Dr. TdP Coord. Pier Michele Mezzogori U.O. Funzioni Amministrative Dr. Andrea Persanti Dr.a Raffaella Mattioli Dirigenti tot. 7 Preposti tot. 42 1.5 Descrizione delle attività del Dipartimento Il Dipartimento di Sanità Pubblica è una macrostruttura aziendale finalizzata al perseguimento degli obiettivi di sanità pubblica in ambiente di vita e di lavoro; partecipa alla definizione delle strategie aziendali di promozione della salute, prevenzione delle malattie e miglioramento della qualità di vita. L’U.O. Igiene Pubblica è la Struttura Complessa a valenza provinciale, afferente al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL, che si occupa di: • epidemiologia e profilassi delle malattie infettive, con particolare riferimento alle vaccinazioni nell’adulto; • aspetti sanitari delle problematiche ambientali, ivi comprese le acque di balneazione; • espressione di pareri ed attività di vigilanza in materia di igiene edilizia, finalizzati ad insediamenti produttivi, collettività, strutture sanitarie ecc.; • attività ambulatoriale per rilascio di certificati medici finalizzati a patenti di guida, porto d’armi ecc. L’U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione si prefigge di promuovere la salute della popolazione e prevenirne lo stato di malattia contribuendo a garantire la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti, delle bevande e dell’acqua destinata al consumo umano attraverso: • attività di controllo ufficiale nei confronti degli Operatori del Settore Alimentare e dei Gestori (Pubblici e Privati); • educazione all’assunzione di comportamenti alimentari e stili di vita corretti; • attività di controllo ufficiale e sorveglianza su deposito, commercio, vendita e utilizzo di prodotti fitosanitari; Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 7 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
• attività di Ispettorato Micologico • organizzazione di corsi di Formazione per Alimentaristi. L’U.O. Prev. e Sicurezza Ambienti di Lavoro contribuisce alla realizzazione di condizioni di lavoro igieniche e sicure mediante un'attività di informazione, assistenza e vigilanza nei luoghi di lavoro finalizzata alla prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. L’ azione di controllo si esplica attraverso interventi sulla base di piani mirati (es. Piano Nazionale/Regionale Edilizia), attraverso la programmazione annuale del servizio ed a seguito di segnalazioni di infortuni sul lavoro che richiedano l'attivazione di una inchiesta. L’attività di servizio prevede anche: • pronta disponibilità in caso di gravi infortuni o a seguito di segnalazione di grave situazione per la salute e sicurezza dei lavoratori; • tutela delle lavoratrici madri; • vidimazione dei registri infortuni; • ricorso avverso il giudizio del medico competente. L'Unità Operativa Impiantistica Antinfortunistica provvede alle verifiche periodiche e straordinarie di: • apparecchi a pressione, generatori di vapore ed impianti di riscaldamento; • apparecchi sollevamento materiali e ponti sviluppabili (DM 12/9/59); • idroestrattori a forza centrifuga (DPR 547/55); • impianti elettrici di terra ed impianti installati in luoghi con pericolo di esplosione (DPR 462/01); • impianti di protezione contro le scariche atmosferiche (DPR 462/01); • ascensori e montacarichi (DPR 162/99). L’Area Dipartimentale di Sanità Pubblica Veterinaria (ADSPV) rappresenta il livello organizzativo a cui è affidata la conduzione tecnico professionale delle materie: • Sanità Animale • Igiene degli Alimenti di Origine Animale • Igiene degli Allevamenti e delle produzioni Zootecniche l'ADSPV è al servizio della collettività con lo scopo di salvaguardare la salute pubblica operando attraverso un’attività di controllo ufficiale di parte terza nei confronti degli operatori del settore alimentare (OSA) lungo tutta la filiera produttiva degli alimenti di origine animale, per verificare la rispondenza delle produzioni agli standard igienico/sanitari richiesti dalla normativa vigente. Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 8 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Ulteriore obiettivo è quello a tutela del benessere e sanità animale, sia degli animali allevati a scopi zootecnici sia di quelli da compagnia. Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Ferrara eroga i servizi di Medicina dello Sport previsti dalla Delibera della Giunta della Regione Emilia Romagna del 26/04/2004. L’Azienda di Ferrara coordina inoltre il progetto “L’esercizio come farmaco” che prevede la prescrizione dell’attività motoria a scopo preventivo e terapeutico a soggetti portatori di patologie sport-sensibili. Il Progetto, riconosciuto di rilevanza Regionale e Nazionale, prevede interventi di primo livello, affidati ai Medici di Medicina Generale, e interventi di secondo livello, affidati agli Specialisti del Centro di Medicina dello Sport. I servizi di Medicina dello Sport prevedono l’erogazione delle seguenti prestazioni da parte di 1) M.O. Medicina Sportiva Territoriale, 2) M.O.D. di prescrizione dell’attività motoria per soggetti con cardiopatie pregresse 3) M.O.D. di prescrizione dell’attività motoria per soggetti con dismetabolismi: • per gli atleti (rilascio di certificati per idoneità sportiva agonistica, valutazione funzionale degli atleti agonisti con discussione dei programmi di allenamento); • per praticanti sport amatoriale (rilascio di certificati per idoneità sportiva non agonistica, valutazione funzionale dei praticanti attività sportiva non agonistica); • attività di medicina sportiva (attività terapeutica e riabilitativa per soggetti colpiti da traumi da sport, ecografia cardiaca, ecografia osteoarticolare e muscolare, registrazione nelle 24 ore di ECG e pressione arteriosa, test da sforzo, consulenza nutrizionale); • attività motoria per patologie sport-sensibili (elaborazione di piani individualizzati di attività motoria e corsi di avviamento all'attività motoria tenuti da specialisti in Scienze motorie): questi servizi sono erogarti nell'ambito del progetto "L'esercizio fisico come farmaco". Le attività dei due M.O.D. sono svolte sotto la responsabilità di specialisti in Medicina dello Sport, docenti/ricercatori dell’Università degli Studi di Ferrara in Convenzione. Ulteriori strutture del Dipartimento sono: • U.O. Organizzazione Oncologica • U.O. Funzioni Amm.ve Dip.to Sanità Pubblica l'Unità Operativa in staff al Direttore del Dipartimento ha il compito di gestire tutte le attività amministrative connesse allo svolgimento delle funzioni del Dipartimento di Sanità Pubblica. • M.O. Epidemiologia • M.O. Promozione Salute\Sportello Prevenzione • M.O. Piano Monitoraggio Molluschi • Commissione Gas Tossici Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 9 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Capitolo 2 2.1 Tipologie di Rischio I Rischi lavorativi presenti negli ambienti di lavoro, in conseguenza dello svolgimento delle attività lavorative, possono essere divisi in tre grandi categorie: { * Strutture * Macchine A) RISCHI PER LA SICUREZZA DOVUTI A: * Impianti Elettrici (Rischi di natura infortunistica) * Sostanze pericolose * Incendio esplosioni B) RISCHI PER LA SALUTE { * Agenti Chimici DOVUTI A: * Agenti Fisici (Rischi di natura igienico ambientale) * Agenti Biologici C) RISCHI PER LA SICUREZZA { * Organizzazione del lavoro E LA SALUTE DOVUTI A: * Fattori psicologici (Rischi di tipo cosiddetto trasversale) * Fattori ergonomici * Condizioni di lavoro difficili Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 10 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
A) RISCHI PER LA SICUREZZA I rischi per la sicurezza, o rischi di natura infortunistica, sono quelli responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche (più o meno gravi) subite dalle persone addette alle varie attività lavorative, in conseguenza di un impatto fisico- traumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, chimica, termica, etc.). Le cause di tali rischi sono da ricercare, almeno nella maggioranza dei casi, in un non idoneo assetto delle caratteristiche di sicurezza inerenti: l’ambiente di lavoro, le macchine e/o le apparecchiature utilizzate, le modalità operative, l’organizzazione del lavoro. Si riportano una serie di esempi di rischi per la sicurezza: Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 11 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Rischi per la sicurezza I rischi per la sicurezza si possono suddividere in diverse categorie: A Rischi da carenze strutturali * Altezza dell’ambiente dell’Ambiente di Lavoro relativamente * Superficie dell’ambiente a: * Volume dell’ambiente * Illuminazione (normale e in emergenza) * Pavimenti (lisci o sconnessi) * Pareti (semplici o attrezzate: scaffalatura, apparecchiatura) * Solai (tenuta) * Soppalchi (destinazione, praticabilità, tenuta, portata) * Botole (visibili e con chiusura a sicurezza) * Uscite (in numero sufficiente in funzione del personale) * Porte (in numero sufficiente in funzione del personale) * Locali sotterranei (dimensioni, ricambi d’aria) A Rischi da carenze di sicurezza su * Protezione degli organi di avviamento Macchine e Apparecchiature * Protezione degli organi di trasmissione relativamente a: * Protezione degli organi di lavoro * Protezione degli organi di comando * Macchine con marchio ‘CE’. Riferimento Direttiva Macchine (89/392 CEE emendata) * Protezione nell’uso di apparecchi di sollevamento * Protezione nell’uso di ascensori e montacarichi * Protezione nell’uso di apparecchi a pressione (bombole e circuiti) * Protezione nell’accesso a vasche, serbatoi. A Rischi da manipolazione di Sostanze * Sostanze infiammabili pericolose: * Sostanze corrosive * Sostanze comburenti * Sostanze esplosive Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 12 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
A Rischi da carenza di Sicurezza Elettrica * Idoneità del progetto connessa a: * Idoneità d’uso * Impianti a sicurezza intrinseca in atmosfere a rischio di incendio e/o esplosione * Impianti speciali a caratteristiche di ridondanza. A Rischi da Incendio e/o Esplosione per: * Presenza di materiali infiammabili d’uso * Presenza di armadi di conservazione (caratteristiche strutturali e di aerazione) * Presenza di depositi di materiali infiammabili (caratteristiche strutturali di ventilazione e di ricambi d’aria) * Carenza di sistemi antincendio * Carenza di segnaletica di sicurezza. Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 13 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
B) RISCHI PER LA SALUTE I rischi per la salute, o rischi igienico-ambientali, sono quelli responsabili della potenziale compromissione dell’equilibrio biologico del personale addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano l’emissione nell’ambiente di fattori ambientali di rischio, di natura chimica, fisica e biologica,. Le cause di tali rischi sono da ricercare nelle non idonee condizioni igienico-ambientali dovute alla presenza di fattori ambientali di rischio generati dalle lavorazioni, (caratteristiche del processo e/o delle apparecchiature) e da modalità operative. Si riportano una serie di esempi di rischi per la salute. Rischi per la salute - igienico ambientali I Rischi igienico ambientali si possono suddividere in Rischi derivanti da: AGENTI CHIMICI Rischi di esposizione connessi con l’impiego di sostanze chimiche, tossiche o nocive in relazione a: * ingestione; * contatto cutaneo; * inalazione per presenza di inquinanti aerodispersi sotto forma di: * polveri, fumi, nebbie, gas, vapori. AGENTI FISICI Rischi da esposizione e grandezze fisiche che interagiscono in vari modi con l’organismo umano: RUMORE (presenza di apparecchiatura rumorosa durante il ciclo operativo e di funzionamento) con propagazione dell’energia sonora nell’ambiente di lavoro. Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 14 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
VIBRAZIONI (presenza di apparecchiatura e strumenti vibranti) con propagazione delle vibrazioni a trasmissione diretta o indiretta ULTRASUONI ◊ Ultrasuoni (Freq. >10 Khz; P > 300 Watt) RADIAZIONI NON IONIZZANTI Presenza di apparecchiature che impiegano radiofrequenze, microonde, radiazioni infrarosse, etc. ◊ Sorgenti di Radio frequenze (λ 10 4 ÷ 0,3 m) ◊ Sorgenti di Microonde (λ 0,3 ÷ 10 −3 m) ◊ Radiazioni Infrarosse (λ 10 −3 ÷ 7,8 ⋅ 10 −7 m) ◊ Radiazioni Ottica (visibile) (λ 7,8 ⋅ 10 −7 ÷ 3,8 ⋅ 10 −7 m) 315nm ÷ 280nmU .V . B. ◊ Radiazioni Ultraviolette (λ ) 280nm ÷ 100nmU .V . C. ◊ Luce Laser (visibile e ultravioletto) MICROCLIMA Carenze nella climatizzazione dell’ambiente per quanto attiene alla: ◊ Temperatura, Umidità relativa, Ventilazione, ◊ Calore radiante, Condizionamento. ILLUMINAZIONE Carenze nei livelli di illuminamento ambientale e dei posti di lavoro (in relazione alla tipologia della lavorazione fine, finissima, etc.). Non osservanza delle indicazioni tecniche previste in presenza di videoterminali. • Presenza di videoterminali: ◊ Posizionamento, Illuminotecnica, Postura, Microclima. AGENTI BIOLOGICI Rischi connessi con l’esposizione (ingestione, contatto cutaneo, inalazione) a organismi e microrganismi patogeni o non, colture cellulari, endoparassiti umani, presenti nell’ambiente a seguito di emissione e/o trattamento e manipolazione. Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 15 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
* Emissione involontaria (impianto condizionamento, emissioni di polveri organiche, etc.); * Emissione incontrollata (manipolazione di materiali infetti in ambiente ospedaliero, impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti ospedalieri, etc.); C) RISCHI TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI Tali rischi, sono individuabili all’interno della complessa articolazione che caratterizza il rapporto tra il lavoratore e l’organizzazione del lavoro in cui è inserito. Tale rapporto tiene conto di un quadro di compatibilità ed interazioni che sono di tipo oltre che ergonomico anche psicologico ed organizzativo. La coerenza di tale “quadro”, pertanto può essere analizzata anche all’interno di possibili trasversalità tra rischi per la sicurezza e rischi per la salute. Si riportano una serie di esempi di rischi trasversali: Rischi trasversali o organizzativi Tali rischi sono essenzialmente dovuti a: ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO * processi di lavoro usuranti: per es. lavori in continuo, sistemi di turni, lavoro notturno; * pianificazione degli aspetti attinenti alla sicurezza e la salute: programmi di controllo e monitoraggio; * manutenzione degli impianti, comprese le attrezzature di sicurezza; * procedure adeguate per far fronte agli incidenti e a situazioni di emergenza; * movimentazione manuale dei carichi; * lavoro ai VDT. FATTORI PSICOLOGICI * intensità, monotonia, solitudine, ripetitività del lavoro; * carenze di contributo al processo decisionale e situazioni di conflittualità; Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 16 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
* complessità delle mansioni e carenza di controllo; * reattività anomala a condizioni di emergenza. FATTORI ERGONOMICI * sistemi di sicurezza e affidabilità delle informazioni; * conoscenze e capacità del personale; * norme di comportamento; * soddisfacente comunicazione e istruzioni corrette in condizioni variabili; 2.2 Criteri e metodi di valutazione La valutazione dei rischi è stata condotta assumendo come riferimento gli “Orientamenti riguardo alla valutazione dei rischi sul lavoro” emessi dalla Commissione Europea che stabiliscono quanto segue: - Individuazione dei pericoli e delle persone a rischio: si procede all’identificazione dei pericoli che sussistono sul luogo di lavoro attraverso una specifica check list, predisposta dal Dipartimento Interaziendale di Prevenzione e Protezione, che viene compilata: • ispezionando il posto di lavoro; • consultando i lavoratori e/o i loro rappresentanti per conoscere i problemi riscontrati; • osservando cosa accade realmente sul luogo di lavoro o durante l’attività lavorativa; • riflettendo sulle operazioni straordinarie e intermittenti; • tenendo conto di eventi non previsti ma prevedibili, quali interruzioni dell’attività lavorativa; • tenendo conto della normativa, dei regolamenti e delle norme tecniche. - Valutazione dei rischi: consiste nel valutare il rischio derivante da ciascun pericolo. A tal fine si possono considerare i seguenti fattori: • il grado di probabilità che un pericolo possa determinare un danno; • la possibile gravità del danno; • la frequenza dell’esposizione e il numero di lavoratori esposti. - Decidere l’azione preventiva: una volta valutati i rischi, la successiva fase consiste nel mettere in atto misure preventive e di protezione. In questa fase è importante considerare gli aspetti seguenti: Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 17 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
• La possibilità di ridurre i rischi o, addirittura eliminarli alla radice, tiene conto: della valutazione di quanto il lavoro o l’attività siano indispensabili, delle possibilità di eliminare il pericolo, della possibilità di utilizzare sostanze o processi di lavoro diversi. • qualora non sia possibile evitare o prevenire i rischi, allora stabilire se sia possibile ridurli ad un livello idoneo a non compromettere la salute e la sicurezza delle persone esposte. - Intervenire con azioni concrete: dopo aver individuato le misure di prevenzione e di protezione più appropriate, la fase successiva consiste nel metterle opportunamente in atto da parte del datore di lavoro. Un intervento efficace comprende l’elaborazione di un piano che specifichi: • quali misure attuare • i mezzi messi a disposizione (tempo, risorse ecc.) • le scadenze entro cui portare a termine le azioni previste; • una data per la revisione delle misure di controllo. E’ importante coinvolgere i lavoratori e i loro rappresentanti nel processo: • informandoli delle misure messe in atto e di come saranno attuate; • fornendo loro una formazione o istruzioni adeguate sulle misure o i processi che saranno attuati. 2.3 Stima del rischio Per quantificare il rischio e disporre di parametri tali da poter gestire in modo mirato gli eventuali interventi e/o individuare le attività più pericolose, si è calcolato l’indice di rischio. L’indice di rischio deriva dalla moltiplicazione della probabilità di accadimento dell’evento sfavorevole (4 classi) per la massima potenziale quantità del danno che ne deriva (4 classi): R=PxG dove: R = Rischio P = Probabilità di accadimento Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 18 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
G = Gravità delle conseguenze (Entità del possibile danno) La matrice di rischio per il processo di lavorazione e per il rischio specifico adottata in questa sede è conforme allo standard UNI corrente Probabilità che il rischio si verifichi. PROBABILITÀ (P) CRITERI APPLICATI Estremamente raro, non sono noti episodi già verificatisi. L'esposizione al pericolo non esiste nelle normali condizioni di lavoro oppure è Improbabile (1) molto sporadica. Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. È raro che possa verificarsi. Sono noti solo rari episodi già verificatisi. Possibile (2) Può presentarsi in determinate circostanze. L'esposizione al pericolo è occasionale. Il verificarsi del danno susciterebbe grande sorpresa. Non sarebbe strano se il danno si verificasse. È noto qualche episodio in cui si è verificato. Esiste concordanza di incidenti o di infortuni con la stessa causa. Probabile (3) I sistemi e le misure applicati per il controllo del rischio non impediscono che il rischio possa manifestarsi in qualche momento data l'esposizione. Il verificarsi del danno susciterebbe una modesta sorpresa. L'esposizione alla fonte è frequente o interessa un numero sufficiente di persone. È il risultato più probabile in caso di esposizione continuata o interessa molte persone. Si verificherà con una certa sicurezza a medio o a lungo termine. Inevitabile (4) Sono noti episodi già verificatisi nella stessa azienda o in aziende simili o in situazioni operative simili. Il danno si verificherà sempre o quasi sempre. Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 19 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
2.3.1 Gravità delle conseguenze derivanti dall’effettivo verificarsi del rischio Deve essere preso in considerazione il danno più grave che può essere associato al rischio in esame, senza però tendere al catastrofismo, a tale fine non può essere utilizzato il solo dato statistico aziendale che potrebbe mostrare un basso numero di incidenti e/o patologie ovvero una loro modesta gravità: di per sé tale dato non autorizza ad adottare misure di sicurezza meno restrittive. Di contro risulterà utile la valorizzazione dell’informazione su tipologie di infortuni che si ripetono con dinamica analoga e di segnalazioni di disturbi riscontrati in gruppi omogenei di lavoratori. La gravità del danno verrà stimata in funzione dei seguenti criteri: GRAVITÀ (G) CONSEGUENZE PREVEDIBILI In generale lesioni o disturbi che non richiedono cure mediche o, anche se le richiedono, non necessitano Danni molto lievi di ricovero. Ad esempio: Semplici medicazioni. Dolore alla testa o altri disturbi lievi che non richiedono interventi. Senso di malessere, affaticamento della vista. In generale lesioni o disturbi che richiedono cure mediche e che possono in alcuni casi provocare esoneri Lesione lieve di breve durata. Ad esempio contusioni, escoriazioni, tagli superficiali, distorsioni, irritazioni o piccole ferite superficiali. Lacerazioni. Bruciature estese. Commozioni. Lesione grave Fratture minori. Infermità cronica che conduce a una invalidità minore (sordità, dermatite, asma). Traumi muscolo-scheletrici. Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 20 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
GRAVITÀ (G) CONSEGUENZE PREVEDIBILI Amputazioni. Fratture gravi. Intossicazioni. Lesioni multiple, se una di queste è grave. Lesione molto grave o mortale Cancro. Infermità croniche che accorciano in modo sensibile la vita. Inabilità permanenti. Grande invalidità. Morte. Laddove sia individuata una gravità delle conseguenze dell’evento di tipo “Lesione molto grave o mortale”, a prescindere dalla probabilità di accadimento dell’evento stesso, sarà cura del Datore di Lavoro adottare tempestivamente tutte le misure preventive e protettive provvisorie necessarie a limitare il rischio per i lavoratori fino a che non saranno applicate le misure di adeguamento programmate nei tempi previsti. Una volta determinata la probabilità e la gravità, la classificazione del rischio verrà ottenuta dalla combinazione di entrambi i fattori, come indicato nella tabella che segue: Probabilità (P) Improbabile (1) Possibile (2) Probabile (3) Inevitabile (4) Danni molto Irrilevante (1) Basso (2) Tollerabile (3) Discreto (4) lievi (1) Lesione lieve Basso (2) Tollerabile (3) Discreto (6) Considerevole (8) (2) Lesione grave Gravità (G) Tollerabile (3) Discreto (6) Considerevole (9) Importante (12) (3) Lesione molto grave o mortale Discreto (4) Considerevole (8) Importante (12) Intollerabile (16) (4) Questa classificazione è usata principalmente per stabilire una scala delle priorità per l’implementazione delle azioni correttive. La stima degli indici di rischio è stata effettuata per ogni pericolo individuato all’interno delle schede delle singole attività. Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 21 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
2.3.2 Pianificazione delle misure preventive Dalla valutazione dei risultati emersi, si sono individuate le priorità di intervento sia di tipo tecnico che di tipo organizzativo e procedurale. Le stesse priorità sono state discusse e concordate con il Datore di Lavoro e i Dirigenti e andranno a costituire nel loro insieme il documento del programma degli adeguamenti. Allo stesso modo si stabiliranno anche, per ciascuna azione, i controlli e le verifiche necessari per garantirne la corretta implementazione. Non si stabiliranno azioni correttive per i rischi classificati come irrilevanti o bassi, ma in fase di programmazione è necessario valutare la possibilità di apportare azioni migliorative per eliminarli o ridurli a rischi controllati. L’incidente con rischio di conseguenze mortali, anche se improbabile, va considerato come priorità nella programmazione delle misure di prevenzione. Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 22 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Le condizioni si stabiliranno in base ai seguenti criteri: Classificazione del Tempo di Controllo e Osservazioni Priorità rischio esecuzione verifica Irrilevante (1) Non richiede la determinazione di alcuna misura. - - - Basso (2) Non richiede la determinazione di misure con i controlli esistenti. - - - Tollerabile (3-4) Stabilire controlli e mettere in atto soluzioni semplici. Bassa 1 anno 6 mesi Verificare periodicamente l'efficacia delle misure di controllo. Migliorare l'azione preventiva a medio termine. Discreto (4-6) Se le conseguenze sono molto gravi o mortali, il tempo deve essere ridotto e, se necessario, si deve condurre una Media 1 anno 6 mesi valutazione specifica per determinare con maggiore precisione le informazioni necessarie per l'adozione di misure. È necessario implementare delle misure per ridurre il rischio a breve termine. Se le conseguenze sono molto gravi o Considerevole (8- mortali, il tempo deve essere ridotto e, se necessario, si deve condurre una valutazione specifica per determinare con Medio-alta 6 mesi 3 mesi 9) maggiore precisione le informazioni necessarie per l'adozione di misure. Se il lavoro viene svolto abitualmente, si devono adottare misure provvisorie immediate e misure definitive per ridurre 1 mese e Importante (12) il rischio a brevissimo termine. Se il lavoro non viene svolto abitualmente, non si deve iniziare fino a quando il rischio Alta 3 mesi mezzo non è stato ridotto. Valutare quindi l'adozione di misure. Non si deve iniziare né continuare il lavoro fino a quando il rischio non è stato ridotto. Se non è possibile ridurre il Azione Intollerabile (16) Immediato Immediato rischio, il lavoro deve essere vietato. Richiedere una nuova valutazione dopo la correzione. immediata Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 23 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
2.4. Legislazione di riferimento o Decreto Legislativo 9 aprile 2008 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” o Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”. 2.5 Procedure di sicurezza e tutela della salute L’insieme delle procedure relative alla sicurezza e alla tutela della salute è reperibile sul sito intranet, docweb dell’Azienda Usl, sezione Dipartimento Interaziendale di Prevenzione e Prevenzione. 2.6 Informazione e Formazione L’informazione e la formazione dei lavoratori costituisce uno strumento decisivo per la realizzazione del modello di prevenzione. Gli obblighi di informazione, formazione, addestramento nel D.Lgs. 81/2008 riguardano: - l’informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori (Obblighi generali del Titolo I – art. 18 c. 1 e artt. 36 e 37); - la formazione dei lavoratori incaricati dell’attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza (art. 18 c.1 e art. 37 c.9); - la formazione dei rappresentanti dei lavoratori (art. 18 c.1 e art. 37); - la formazione dei dirigenti e preposti (art. 18 c.1 e art. 37 c.7); - l’informazione e la formazione e l’addestramento dei lavoratori prevista dai titoli particolari (art. 71 c. 7 e 73; 77; 116 c.2 e c.3; 136 c.6 e c.7; 169; 177;184 e 195; 227; 239; 257 e 258; 278; 294-bis;) è a carico del datore di lavoro; - i lavoratori hanno l’obbligo di sottoporsi ai programmi di formazione ed addestramento (art. 20, c. 2 lett. h), art. 78, c.1); - i programmi di informazione e formazione sono proposti dal Servizio di prevenzione e protezione. Tutta la documentazione relativa ai corsi inerenti la sicurezza e salute negli ambienti di lavoro, effettuati dal Dipartimento Sanità Pubblica, è archiviata presso la segreteria del Dipartimento Interaziendale di Prevenzione e Protezione. Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 24 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Capitolo 3 3.1 Dati sugli infortuni Anno 2008 Distretto Centro-Nord SPSAL Ferrara ACCIDENTALE 1 UOIGAL Ferrara MOVIMENTAZIONE DI 1 FERRARA CARICHI ADSPV Ferrara ITINERE 1 RISCHIO BIOLOGICO 1 Totale 4 Distretto Sud-Est CODIGORO SANITA’ RISCHIO BIOLOGICO 1 PUBBLICA Comacchio PORTOMAGGIORE SANITA’ RISCHIO BIOLOGICO 1 PUBBLICA Argenta Totale 2 Distretto Ovest CENTO SPSAL Cento ITINERE 1 Totale 1 Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 25 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Anno 2009 Distretto Ovest FERRARA SANITA’ ITINERE 1 PUBBLICA Ferrara ADSPV Ferrara ACCIDENTALE 1 CENTO ADSPV ACCIDENTALE 1 Totale 3 Anno 2010 Distretto Centro-Nord FERRARA ADSPV Ferrara RISCHIO 1 BIOLOGICO Totale 1 Distretto Sud-Est CODIGORO SANITA’ ITINERE 1 PUBBLICA Comacchio ADSPV Migliarino ITINERE 1 SANITA’ RISCHIO 1 PORTOMAGGIORE PUBBLICA Argenta BIOLOGICO ADSPV Porto RISCHIO 1 BIOLOGICO Totale 4 Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 26 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Capitolo 4 4.1 Schede di Rischio Specifico SCHEDA DI RISCHIO SPECIFICO UNITA’ OPERATIVA: U.O. FUNZIONI AMMINISTRATIVE N° Lavoratori: 37 Sedi: via Fausto Beretta, 7 Ferrara ; via Giosuè Carducci, 54 - 44034 – Copparo; via E.de Amicis, 22 - 44015 Portomaggiore via Fiorella, 8 - 44027 Migliarino via XXV Aprile, 1/b-c - 44042 Cento via Trepponti, 15 - 44022 Comacchio DATORE DI LAVORO: Dr. Giuseppe Cosenza DIRIGENTE: Dr. Andrea Persanti PREPOSTI: Dr.ssa Raffaella Mattioli, Dr.ssa PO Cristiana Evangelisti Attività lavorative Note: AMMINISTRATIVI Rischio P – Probabilità che avvenga il danno. G – Gravità del danno. RISCHI TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI P G I.R I.R. – Indice di rischio derivante da PxG (può variare da un minimo di 1 a un massimo di 16). A CONTATTO CON PUBBLICO 2 2 4 USO VDT > 20 ORE 2 2 4 RISCHI INFORTUNISTICI AUTOMEZZI 1 3 3 Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 27 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
VENGONO ATTRIBUITE LE SEGUENTI ISTRUZIONI OPERATIVE E PROCEDURE PUBBLICATE IN DOCWEB AZIENDALE • NORME GENERALI DI SICUREZZA doc. Nr. 3102 • ESERCITAZIONI ANTIINCENDIO doc. Nr. 3083 • POSTAZIONE DI LAVORO AL VIDEOTERMINALE doc. Nr. 3091 PROTOCOLLO SORVEGLIANZA SANITARIA PROFESSIONE PERIODICITA’ VISITE ACCERTAMENTI INTEGRATIVI AMMINISTRATIVO QUINQUENNALE VISITA OCULISTICA O BIENNALE SECONDO DL 81/2008 (SECONDO DL 81/2008) Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 28 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
SCHEDA DI RISCHIO SPECIFICO UNITA’ OPERATIVA: U.O. IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE N° Lavoratori: 34 Sedi: via Fausto Beretta, 7 Ferrara; via Giosuè Carducci, 54 - 44034 – Copparo; via E.de Amicis, 22 - 44015 Portomaggiore via Fiorella, 8 - 44027 Migliarino via XXV Aprile, 1/b-c - 44042 Cento via Trepponti, 15 - 44022 Comacchio DATORE DI LAVORO: Dr. Giuseppe Cosenza DIRIGENTE: Dr. Giuseppe Cosenza PREPOSTI: Dr. Lucio Andreotti; Dr.ssa Cristina Saletti; Dr. TdP PO Giovanni Martinelli; Dr. TdP PO Stefano Duo ; Dr.ssa Cinzia Govoni; Dr.ssa Ida Magri Ambiente di Lavoro MEDICO TECNICI PREVENZIONE BIOLOGI ASS. SANITARIE DIETISTE Rischio RISCHI BIOLOGICI P G I.R. P G I.R. P G I.R. P G I.R. P G I.R. AGENTI BIOLOGICI 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 RISCHI CHIMICI AGENTI CHIMICI 2 2 4 2 2 4 RISCHI FISICI AMBIENTI FREDDI 1 2 2 2 2 4 1 2 2 RISCHI INFORTUNISTICI INCENDIO BASSO 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 29 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Attività lavorative MEDICO TECNICI PREVENZIONE BIOLOGI ASS. SANITARIE DIETISTE Rischio RISCHI BIOLOGICI P G I.R. P G I.R. P G I.R. P G I.R. P G I.R. AGENTI BIOLOGICI RISCHIO BASSO 1 2 2 1 2 2 1 2 2 1 2 2 RISCHI CHIMICI AGENTI CHIMICI 1 2 2 1 2 2 1 2 2 RISCHI INFORTUNISTICI AUTOMEZZI 2 3 6 2 3 6 2 3 6 2 3 6 2 3 6 USO ATTREZZATURE 2 1 2 1 2 2 2 1 2 LAVORI IN ALTEZZA 2 3 6 ELETTRICO 1 4 4 1 4 4 1 4 4 RISCHI TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI MMC 2 3 6 Note: P – Probabilità che avvenga il danno. G – Gravità del danno. I.R. – Indice di rischio derivante da PxG (può variare da un minimo di 1 a un massimo di 16). CRITICITA’: - Prelievi campioni acque da torri piezometriche - Necessità di formazione per MMC - DPI non idonei per protezione da freddo Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 30 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
RISCHIO INDICE DI ATTIVITA’ PRINCIPALI DPI RISCHIO GUANTI SOVRACAMICI BIOLOGICO BASSO SOPRALLUOGHI E VERIFICHE CALZARI FFP2/FFP3 OCCHIALI O VISIERA GUANTI INFORTUNISTICO BASSO SOPRALLUOGHI E VERIFICHE CALZARI BARRIERA CLIMA CALZATURE DI SICUREZZA CHIMICO ELMETTO FISICO FFP3 INDUMENTI PROTETTIVI IN TYVEK INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA’ DISPOSITIVI ANTICADUTA (IMBRACATURA) VENGONO ATTRIBUITE LE SEGUENTI ISTRUZIONI OPERATIVE E PROCEDURE PUBBLICATE IN DOCWEB AZIENDALE • NORME GENERALI DI SICUREZZA doc. Nr. 3102 • ESERCITAZIONI ANTIINCENDIO doc. Nr. 3083 • GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE doc. Nr.1516 • PREVENZIONE DEL RISCHIO DA ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI/INFETTIVI doc. Nr. 3343 • POSTAZIONE DI LAVORO AL VIDEOTERMINALE doc. Nr. 3091 Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 31 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
PROTOCOLLO SORVEGLIANZA SANITARIA ACCERTAMENTI PROFESSIONE PERIODICITA’ VISITE INTEGRATIVI MEDICO A RICHIESTA ASSISTENTE SANITARIO A RICHIESTA TECNICO DELLA PREVENZIONE A RICHIESTA AMMINISTRATIVO QUINQUENNALE VISITA OCULISTICA O BIENNALE SECONDO DL 81/2008 (SECONDO DL 81/2008) Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 32 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
SCHEDA DI RISCHIO SPECIFICO UNITA’ OPERATIVA: U.O. IGIENE PUBBLICA N° Lavoratori: 45 Sedi: via Fausto Beretta, 7 Ferrara; via Giosuè Carducci, 54 - 44034 – Copparo; via E.de Amicis, 22 - 44015 Portomaggiore via XXV Aprile, 1/b-c - 44042 Cento p.zza XX Settembre, 45 Comacchio DATORE DI LAVORO: Dr. Giuseppe Cosenza DIRIGENTE: Dr. Ugo Romagnoli PREPOSTI: Dr.ssa Paola Barboni; Dr.ssa Marisa Cova; Dr. Giuseppe Fersini; Dr. Franco Taddia; Dr. TdP PO Davide Boccati; Dr. TdP PO Mauro Ansaloni; Dr. Carlo Turatti; Dr. TdP PO Antenore Roversi Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 33 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Ambiente di Lavoro MEDICO TECNICO INGEGNERI ASS. SANITARIE PREVENZIONE Rischio P G I.R. P G I.R. P G I.R. P G I.R. RISCHI INFORTUNISTICI POSTI PASSAGGIO (SCALE) 1 3 3 1 3 3 1 3 3 1 3 3 ELETTRICO 1 3 3 1 3 3 1 3 3 1 3 3 Attività lavorative MEDICO TECNICI INGEGNERI ASS. SANITARIE PREVENZIONE Rischio P G I.R. P G I.R. P G I.R. P G I.R. RISCHI BIOLOGICI AGENTI BIOLOGICI 1 3 3 1 3 3 1 3 3 1 4 4 RISCHI INFORTUNISTICI AUTOMEZZI 2 3 6 2 3 6 2 3 6 2 3 6 RISCHI TRASVERSALI ORGANIZZATIVI A CONTATTO CON IL PUBBLICO 4 1 4 4 1 4 4 1 4 4 1 4 Note: P – Probabilità che avvenga il danno. G – Gravità del danno. I.R. – Indice di rischio derivante da PxG (può variare da un minimo di 1 a un massimo di 16). CRITICITA’: - Piano Terra: dislivello scala di ingresso non adeguatamente segnalato; - Infiltrazioni di acqua meteorica a diversi livelli; Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 34 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
RISCHIO INDICE DI ATTIVITA’ PRINCIPALI DPI RISCHIO GUANTI SOVRACAMICI BIOLOGICO MEDIO SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE INFETTIVE E MONITORAGGI CALZARI AMBIENTALI FFP2/FFP3 ESECUZIONE DI VACCINAZIONI e INTRADERMOREAZIONI MASCHERINA OCCHIALI O VISIERA GUANTI INFORTUNISTICO BASSO SOPRALLUOGHI E VERIFICHE CALZARI BARRIERA CLIMA CALZATURE DI SICUREZZA CHIMICO ELMETTO FISICO FFP3 INDUMENTI PROTETTIVI IN TYVEK INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA’ VENGONO ATTRIBUITE LE SEGUENTI ISTRUZIONI OPERATIVE E PROCEDURE PUBBLICATE IN DOCWEB AZIENDALE • NORME GENERALI DI SICUREZZA doc. Nr. 3102 • ESERCITAZIONI ANTIINCENDIO doc. Nr. 3083 • GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE doc. Nr.1516 • UTILIZZO SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI doc. Nr. 3092 • PREVENZIONE DEL RISCHIO DA ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI/INFETTIVI doc. Nr. 3343 • POSTAZIONE DI LAVORO AL VIDEOTERMINALE doc. Nr. 3091 Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 35 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
PROTOCOLLO SORVEGLIANZA SANITARIA ACCERTAMENTI INTEGRATIVI PROFESSIONE PERIODICITA’ VISITE MEDICO QUADRIENNALE ASSISTENTE SANITARIO QUADRIENNALE TECNICO DELLA PREVENZIONE A RICHIESTA AMMINISTRATIVO QUINQUENNALE VISITA OCULISTICA O BIENNALE SECONDO DL 81/2008 (SECONDO DL 81/2008) Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 36 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
SCHEDA DI RISCHIO SPECIFICO UNITA’ OPERATIVA: U.O. IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA N° Lavoratori: 12 Sedi: via Fausto Beretta, 7 Ferrara; DATORE DI LAVORO: Dr. Giuseppe Cosenza DIRIGENTE: Dr. Ing. Massimo Rizzati PREPOSTI: Dr. TdP Ermanno Navilli Ambienti di Lavoro INGEGNERE TECNICO PREVENZIONE OPERATORE Rischio TECNICO RISCHI CHIMICI P G I.R. P G I.R. P G I.R. AGENTI CHIMICI 2 3 6 2 3 6 2 3 6 RISCHI FISICI CONDIZIONI CLIMATICHE 1 3 3 1 3 3 1 3 3 RISCHI INFORTUNISTICI ELETTRICO 2 3 6 2 3 6 2 3 6 INCENDIO BASSO 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 37 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
Attività Lavorative INGEGNERI TECNICI PREVENZIONE OPERATORI TECNICI Rischio RISCHI INFORTUNISTICI P G I.R. P G I.R. P G I.R. LAVORI IN TENSIONE 2 3 6 2 3 6 2 3 6 AUTOMEZZI 2 3 6 2 3 6 2 3 6 LAVORI IN ALTEZZA 2 3 6 2 3 6 2 3 6 RISCHI TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI LAVORO CON DPI 2 3 6 2 3 6 2 3 6 Note: P – Probabilità che avvenga il danno. G – Gravità del danno. I.R. – Indice di rischio derivante da PxG (può variare da un minimo di 1 a un massimo di 16). RISCHIO INDICE DI ATTIVITA’ PRINCIPALI DPI RISCHIO GUANTI RISCHIO MECCANICO INFORTUNISTICO GUANTI CALORE E/O FUOCO CLIMA MEDIO SOPRALLUOGHI E VERIFICHE GUANTI RISCHIO CHIMICO CHIMICO GUANTI RISCHIO ELETTRICO FISICO CALZATURE DI SICUREZZA ANTISTATICHE ELMETTO Maschera FFP3 INDUMENTI PROTETTIVI IN TYVEK INSERTI AURICOLARI OCCHIALI CON PROTEZIONE LATERALE INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA’ VENGONO ATTRIBUITE LE SEGUENTI ISTRUZIONI OPERATIVE E PROCEDURE PUBBLICATE IN DOCWEB AZIENDALE • NORME GENERALI DI SICUREZZA doc. Nr. 3102 • ESERCITAZIONI ANTIINCENDIO doc. Nr. 3083 • GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE doc. Nr.1516 Dipartimento Interaziendale Strutturale di Prevenzione e Protezione 38 Segreteria Direzione Via Arginone, 179 – 44100 Ferrara T. +39. 0532.250.301 – 250.302 F. +39. 0532.250.314 Dip.prevenzione@ospfe.it
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