Il Servizio Nazionale di Protezione Civile - Un sistema al servizio del Paese Angela Tosoni Ufficio Promozione ed Integrazione del Sistema ...
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Il Servizio Nazionale di Protezione Civile Un sistema al servizio del Paese Angela Tosoni Ufficio Promozione ed Integrazione del Sistema Nazionale
• Cenni sui rischi • Riferimenti storici di eventi e leggi • Istituzione del Dipartimento di protezione civile • Evoluzione normativa • Compiti del DPC • Componenti del Sistema • Gestione dell’emergenza • La struttura in emergenza • Il coordinamento delle attività
I RISCHI DEL TERRITORIO ITALIANO Rischio sismico Rischio Incendi Tutto il territorio italiano è 30 % del territorio italiano esposto al rischio sismico è esposto al rischio incendi Rischio vulcanico Rischio Maremoto 10 vulcani, 2 attivi e 8 Diversi maremoti storici quiescenti. (es. 1693, 1908) e attuali (2002) Vesuvio e Campi Flegrei ad alto rischio Rischio Idraulico Rischio Siccità e Rischio idro-geologico A causa dei cambiamenti 82% del territorio italiano climatici questo rischio è esposto a questi rischi è in aumento
GLI ALTRI RISCHI IL SERVIZIO NAZIONALE PUÒ ESSERE ATTIVATO ANCHE PER I RISCHI: • Chimico; • Ambiente; • Nucleare; • Sanitario; • Radiologico; • Caduta incontrollata di • Tecnologico; oggetti dallo spazio; • Industriale; • Effetti cinetici • Trasporti; cyber/hybrid attacks PIÙ DI 1000 IMPIANTI INDUSTRIALI SONO ESPOSTI A RISCHI
UNA LUNGA SERIE DI DISASTRI E DI LEZIONI APPRESE 1908 Terremoto Reggio Calabria 1951 Alluvione Polesine 1968 Terremoto Belice Calabria e e Messina Veneto 84 vittime Sicilia 296 vittime Sicilia 86mila vittime 1915 Terremoto Avezzano 1954 Alluvione Salerno 1968 Alluvione Biella e Asti Abruzzo 30mila vittime Campania 318 vittime Piemonte 72 vittime 1930 Terremoto Vulture 1963 Disastro ambientale Diga del Vajont 1976 Terremoto Friuli Irpinia e 1404 vittime Veneto 1917 vittime Friuli 965 vittime Basilicata 1951 Alluvione Sicilia, Calabria 1966 Alluvione Firenze 1976 Disastro industriale Seveso Italia del e Sardegna 38 vittime 6000 residenti esposti Sud 70 vittime Toscana Lombardia 3300 animali morti 76000 animali abbattuti
LA NASCITA DEL SISTEMA 1980 Terremoto Irpinia MW 6.8 Campania 2734 vittime Grandissimo sforzo ma evidente carenza di coordinamento tra le forze in campo Epicentro ancora non ben definito dopo 3 giorni
1982 - ISTITUZIONE DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE ASPETTI FONDAMENTALI Non più solo SOCCORSO ma PREVISIONE, PREVENZIONE, SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA e SINTESI ORGANIZZATIVA tra più Amministrazioni Il Dipartimento della Protezione Civile viene incardinato nella Presidenza del consiglio dei Ministri
3 MOMENTI FONDAMENTALI 1992 2018 1982 Istituzione del Legge 225 Dal 1992 al 2018 il D.lgs. 1 Dipartimento sistema di della Protezione Istituzione del Codice protezione civile si Civile Servizio è evoluto grazie ad della protezione Nazionale della civile altri provvedimenti Protezione Civile normativi
IL MANDATO “ Salvaguardia della vita e della salute umana, dei beni, del patrimonio culturale e abitativo, degli animali e dell’ambiente dai disastri naturali o causati dall’uomo.
CICLO DELLA GESTIONE DEI RISCHI E PRINCIPALI ATTIVITÀ PREVISIONE PREVENZIONE E PREPARAZIONE Identificazione e studio dei possibili Misure volte alla scenari di rischio riduzione del rischio SUPERAMENTO GESTIONE DELL’EMERGENZA DELL’EMERGENZA Rimozione degli Insieme integrato e ostacoli alla ripresa coordinato delle misure e delle normali degli interventi per condizioni di vita l’assistenza e il soccorso
LE COMPONENTI DEL SISTEMA Il Dipartimento della Protezione Civile coordina il Servizio Nazionale della Protezione Civile, che include moltissime Istituzioni e organizzazioni PUBBLICHE Governo, Ministeri, Regioni, Province, Comuni e città metropolitane, Servizi di emergenza, strutture operative ecc. SCIENTIFICHE/ACCADEMICHE Università, Istituti di ricerca, ecc. SOCIETÀ CIVILE Volontari, Aziende private, Associazioni professionali ecc.
LE STRUTTURE OPERATIVE DEL SISTEMA Corpo Nazionale dei Vigili Capitaneria di Porto Enti e Istituti di ricerca del Fuoco di rilievo nazionale Croce Rossa Italiana Aeronautica Militare CNR- Consiglio Nazionale Strutture del Servizio Ricerche Esercito Italiano Sanitario Nazionale ISPRA Marina Militare Organizzazioni di volontariato INGV-Istituto Nazionale Carabinieri Geofisica e Vulcanologia Corpo Nazionale Polizia di Stato Soccorso Alpino e Guardia di Finanza Speleologico
FUNZIONE COME SISTEMA In Italia la protezione civile è una FUNZIONE attribuita a un SISTEMA ARTICOLATO e NON UN COMPITO assegnato a una singola amministrazione
I CITTADINI ED IL VOLONTARIATO In Italia il CITTADINO è Esistono già esempi di chiamato ad una NUOVA PIANIFICAZIONE RESPONSABILITÀ, attraverso PARTECIPATA, come anche la partecipazione individuale o di diffusione della conoscenza collettiva alle attività di e di formazione da parte di protezione civile, non solo in singoli cittadini e volontariato emergenza ma sempre. organizzato
LA GESTIONE DELL’EMERGENZA
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DURANTE LE EMERGENZE Vigili del fuoco MINISTERI Polizia Interno Prefetture Affari Esteri e cooperazione internazionale ANPA Ambiente, tutela del territorio e del mare 118 Salute Guardia di Finanza PRESIDENZA DIPARTIMENTO Economia e Finanze Esercito DEL CONSIGLIO DELLA Difesa Marina DEI MINISTRI PROTEZIONE Areonautica CIVILE Sviluppo economico,lavoro,politiche sociali Carabinieri Infrastrutture e Trasporti GRTN Istruzione, Università e Ricerca Guardia Costiera Politiche agricole e forestali ANAS Beni e attività culturali Autostrade Giustizia Ferrovie INGV Regioni ORGANIZZAZIONI DI CNR VOLONTARIATO Livello inter-comunale Altri Istituti di ricerca NAZIONALI E REGIONALI Comuni Ordini professionali Polizia locale
PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ Il Servizio Nazionale della Protezione Civile opera a livello locale, regionale e centrale A – Locale B – Provinciale o regionale C – Nazionale o Internazionale I livelli A e B possono essere gestiti attraverso una GESTIONE Il livello C può essere gestito con ORDINARIA delle risorse RISORSE STRAORDINARIE Lo Stato deve intervenire solo dove e quando gli enti territoriali non riescono a provvedere (sussidiarietà verticale).
AUTORITÀ DI PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE E TERRITORIALI • IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CHE SI AVVALE: del Dipartimento della protezione civile per l’indirizzo e il coordinamento del Servizio nazionale e per assicurare l’unitaria rappresentanza presso l’Unione europea e gli organismi internazionali in materia di protezione civile; delle Prefetture - Uffici Territoriali di Governo • I Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano • I Sindaci e i Sindaci metropolitani
MOBILITAZIONE DEL SERVIZIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE Il Presidente del Consiglio dei Ministri, con proprio decreto dispone la mobilitazione IN CASO DI straordinaria del Servizio nazionale a supporto dei sistemi regionali interessati EVENTO ECCEZIONALE Vengono attivate le colonne mobili delle (tipo C) Regioni e delle Province autonome e del volontariato organizzato di protezione civile, nonché delle strutture operative nazionali.
IL COMITATO OPERATIVO DELLA PROTEZIONE CIVILE Viene attivato in caso di emergenza di RILIEVO NAZIONALE Viene convocato nella sede di Roma del DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Assicura una gestione efficiente e coordinata delle attività in emergenze di tipo nazionale. È costituito dai rappresentanti delle strutture operative e delle componenti nazionali del sistema, in grado di DECIDERE
CENTRO OPERATIVO DI COORDINAMENTO SALA SITUAZIONI ITALIA PERSONALE Dipartimento della protezione civile SUPPORTO Vigili del fuoco Forze armate al Comitato Polizia operativo e/o Carabinieri MONITORAGGIO all’Unità di Crisi Croce Rossa Avere sempre Guardia di Finanza informazioni Guardia Costiera ATTIVITÀ AFFIDABILI ed in Giorno e notte TEMPO REALE (24/7/365) dal territorio italiano.
CENTRO FUNZIONALE CENTRALE Settore Idro-Meteo È il centro di raccordo della Rete dei Centri Funzionali PREVISIONE SETTORE IDRO SETTORE METEO MONITORAGGIO Preannuncio, monitoraggio e sorveglianza degli scenari di rischio Dichiarazione dei livelli di criticità attesi Allertamento ed attivazione della risposta operativa in tempo reale ai diversi livelli territoriali
COMMISSIONE NAZIONALE PER LA PREVISIONE E LA PREVENZIONE DEI GRANDI RISCHI È l’organo di CONSULENZA TECNICO SCIENTIFICA del Dipartimento Nazionale della protezione civile 5 settori di rischio: Settore Settore rischi rischio Settore rischio Settore meteo – Settore chimico, ambientale e Rischio idrogeologico, Rischio sismico nucleare, incendi Vulcanico idraulico e di industriale e boschivi frana trasporti
LA PREVENZIONE NON STRUTTURALE STRUTTURALE • Allertamento • Partecipazione alla definizione delle • Diffusione della cultura di protezione politiche di prevenzione strutturale dai civile, informazione alla popolazione e rischi comunicazione in emergenza • Partecipazione alla programmazione • Autoprotezione e norme di degli interventi di mitigazione comportamento • Pianificazione di protezione civile e • Esecuzione di interventi strutturali di raccordo con le pianificazioni mitigazione in caso di eventi territoriali calamitosi • Formazione • Azioni integrate di prevenzione • Esercitazioni strutturale e non strutturale • Applicazione della normativa tecnica
LE ATTIVITÀ DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE ALL’ESTERO A livello globale A livello Europeo • Meccanismo Unionale di protezione civile • Sendai Framework for DRR • EU Action Plan on Sendai framework for DRR • Sustainable Development • EU Direttiva Alluvioni Goals • EU Climate Adaptation Strategy • UNFCCC Paris Agreement • EU Green Infrastructure Strategy
IL MECCANISMO EUROPEO DI PROTEZIONE CIVILE Richiesta di assistenza Accettazione o rifiuto UN dell’assistenza offerta DISASTRO Aggiornamento delle COLPISCE informazioni UNA NAZIONE Offerta di assistenza Dispiegamento di EU CP Teams ERCC Agevolare l’arrivo e la distribuzioni degli aiuti ATTIVAZIONE DEL MECCANISMO
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