PROGRAMMAZIONE (D.U.P.) - DOCUMENTO UNICO di PERIODO: 2017 2018 - 2019 COMUNE di GABICCE MARE

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PROGRAMMAZIONE (D.U.P.) - DOCUMENTO UNICO di PERIODO: 2017 2018 - 2019 COMUNE di GABICCE MARE
COMUNE di GABICCE MARE

DOCUMENTO UNICO di
 PROGRAMMAZIONE
     (D.U.P.)
  PERIODO: 2017 - 2018 - 2019
PREMESSA

1. LA SEZIONE STRATEGICA............................................................................................................................................................... 5
Programma di mandato 2014/2019

2. ANALISI DI CONTESTO
2.1 Analisi strategica delle condizioni esterne....................................................................................................................................15
2.2 Analisi strategica delle condizioni interne.....................................................................................................................................20
- popolazione..........................................................................................................................................................................................25
- condizione socio economica..............................................................................................................................................................27
- economia insediata..............................................................................................................................................................................28
- territorio.................................................................................................................................................................................................30
- struttura organizzativa.........................................................................................................................................................................31
- strutture operative................................................................................................................................................................................34
- organismi gestionali.............................................................................................................................................................................35
- beni di proprietà dell’ente....................................................................................................................................................................40
- servizi pubblici erogati ........................................................................................................................................................................43

3. FONTI DI FINANZIAMENTO...............................................................................................................................................................44
- analisi delle risorse..............................................................................................................................................................................45
- quadro riassuntivo...............................................................................................................................................................................53
- impieghi per missioni...........................................................................................................................................................................54

4. LA SEZIONE OPERATIVA...................................................................................................................................................................55

4.1 Parte 1^
- stato attuazione dei programmi e attività svolta................................................................................................................................56
- programmazione operativa..................................................................................................................................................................73

4.2 Parte 2^
- programmazione opere pubbliche.....................................................................................................................................................87
- programma biennale acquisizione beni e servizi …………………………………………………………………………………………..89
- spese del personale.............................................................................................................................................................................90
- variazione del patrimonio....................................................................................................................................................................91
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Premessa
La programmazione e il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente il quadro normativo con le politiche e i
piani dell’Amministrazione Comunale, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la
realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento.
Il processo di programmazione, che si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie, tenendo conto della possibile evoluzione della
gestione dell’ente, e che richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni ente, si conclude
con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente.
Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito
nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e
119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità.

IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP)
La nuova formulazione dell’art. 170 del TUEL, introdotta dal D. Lgs. n. 126/2014 e del Principio contabile applicato della programmazione, Allegato
n. 4/1 del D. Lgs. n. 118/2011 e ss. mm., modificano il precedente sistema di documenti di bilancio ed introducono due elementi rilevanti ai fini
della programmazione:
a) l’unificazione a livello di pubblica amministrazione dei vari documenti costituenti la programmazione ed il bilancio;
b) la previsione di un unico documento di programmazione strategica, senza uno schema predefinito ma con un contenuto minimo obbligatorio,
con cui presentare le linee strategiche ed operative dell’attività di governo di ogni amministrazione pubblica.
Il nuovo documento, che sostituisce il Piano Generale di Sviluppo e la Relazione Previsionale e Programmatica, e il Documento Unico di
Programmazione (DUP) e si inserisce all’interno di un processo di pianificazione, programmazione e controllo che vede il suo incipit nel
Documento di Indirizzi di cui all’art. 46 del TUEL e nella Relazione di Inizio Mandato prevista dall’art. 4 bis del D. Lgs. n. 149/2011, e che si
conclude con un altro documento obbligatorio quale la Relazione di Fine Mandato, ai sensi del DM 26 aprile 2013.
All’interno di questo perimetro il DUP costituisce il documento di collegamento e di aggiornamento scorrevole di anno in anno che tiene conto di
tutti gli elementi non prevedibili nel momento in cui l’amministrazione si e insediata.

NOVITA RIGUARDANTI LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA E IL BILANCIO
A partire dal 2015 sono state introdotte importanti novità contabili che quest’anno acquistano il loro pieno effetto sulla programmazione
economico-finanziaria. Si ricorda, infatti, che dopo un periodo di sperimentazione, avviatosi tre anni fa, dal 2015 tutti gli enti sono obbligati ad
abbandonare il precedente sistema contabile introdotto dal D. Lgs. n. 77/95 e successivamente riconfermato dal D. Lgs. n. 267/2000 e ad
applicare i nuovi principi contabili previsti dal D. Lgs. n. 118/2011, cosi come successivamente modificato e integrato dal D. Lgs. n. 126/2014 il
quale ha aggiornato, nel contempo, anche la parte seconda del TUEL, il D. Lgs. n. 267/2000 adeguandola alla nuova disciplina contabile.
In particolare il nuovo sistema dei documenti di bilancio si compone come segue:

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(DUP);
   schema di bilancio che, riferendosi ad un arco della programmazione almeno triennale, comprende le previsioni di competenza e di cassa del
primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi ed e redatto secondo gli schemi previsti dall’allegato
9 al D. Lgs. 118/2011, comprensivo dei relativi riepiloghi ed allegati indicati dall’art. 11 del medesimo decreto legislativo.
   nota integrativa al bilancio finanziario di previsione.
Altra rilevante novità e costituita dallo “sfasamento” dei termini di approvazione dei documenti: nelle vigenti previsioni di legge, infatti, il DUP deve
essere presentato al Consiglio Comunale entro il 31 luglio dell’anno precedente a quello a cui la programmazione si riferisce, mentre lo schema di
bilancio finanziario annuale deve essere approvato dalla Giunta e sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale nel corso della cosiddetta
“sessione di bilancio“ entro il 15 novembre. In quella sede potrà essere proposta una modifica del DUP al fine di adeguarne i contenuti ad
eventuali modifiche di contesto che nel corso dei mesi potrebbero essersi verificati.

Valenza e contenuti del documento unico di programmazione
Il DUP rappresenta, quindi, lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e, nell’intenzione del legislatore,
consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico ed unitario le discontinuità ambientali e organizzative.
In quest’ottica esso costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti
gli altri documenti di programmazione.

NELLE PREVISIONI NORMATIVE IL DOCUMENTO SI COMPONE DI DUE SEZIONI: LA SEZIONE STRATEGICA (SES) E LA SEZIONE OPERATIVA (SEO).
LA PRIMA HA UN ORIZZONTE TEMPORALE DI RIFERIMENTO PARI A QUELLO DEL MANDATO AMMINISTRATIVO, LA SECONDA PARI A QUELLO DEL BILANCIO DI PREVISIONE.

Sezione Strategica
La Sezione Strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del TUEL e individua, in
coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. Il quadro strategico di riferimento e definito anche in coerenza con
le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in
ambito nazionale, in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione Europea.
In particolare, individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che
caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e
lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalita istituzionali e nel governo delle proprie
funzioni fondamentali, nonché gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.

Sezione Operativa
La Sezione Operativa (SeO) ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione
definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella Sezione Strategica. In particolare, la Sezione Operativa contiene la
programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale.
Il suo contenuto, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei
documenti contabili di previsione dell’ente.
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SEZIONE STRATEGICA
1. LA SEZIONE STRATEGICA
La sezione strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000,
n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che
caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo.
Nella sezione strategica vengono riportate le politiche di mandato che l’ente intende sviluppare nel corso del triennio, declinate in programmi, che
costituiscono la base della successiva attività di programmazione di medio/breve termine che confluisce nel Piano triennale ed annuale della
performance.
Il Comune di GABICCE MARE, in attuazione dell’art. 46 comma 3 del TUEL ha approvato, con deliberazione di C.C. n. 79 del 27/11/2014, il
Programma di mandato per il periodo 2014 – 2019. Attraverso tale atto di Pianificazione, sono state definite nr. 11 aree di intervento
strategico che rappresentano le politiche essenziali da cui sono derivati i programmi, progetti e singoli interventi da realizzare nel corso del
mandato.
Si riportano le linee programmatiche di mandato.

RIORGANIZZAZIONE E SPENDING REVIEW
Comune sempre più efficiente e trasparente eliminando “privilegi” per Sindaco, Assessori e Responsabili di Settore.
LINEE DI INDIRIZZO
Eliminazione di pass e telefonini.
Riduzione del numero di settori attraverso accorpamento dei medesimi.
Individuazione di un solo professionista ad incarico.
Revisione indennità correlate alle posizioni organizzative.
Razionalizzazione della spesa.
Convenzioni di servizi con comuni limitrofi.
Analisi di fattibilità per la costituzione di un’Unione di Comuni con lo scopo di migliorare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dei servizi alla
collettività.
Istituzione di uno sportello unico per il reperimento dei fondi regionali, statali ed europei.
Revisione delle tariffe e delle imposte locali al fine di rendere più equa la tassazione locale.
Implementazione di agevolazioni tributarie a favore di giovani, donne e disoccupati che vogliono avviare attività economiche nel territorio di
Gabicce Mare.
Semplificazioni amministrative ed iter più snelli per l’espletamento delle pratiche comunali.

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SCUOLA
La scuola ha e deve avere sempre di più un ruolo fondamentale per la crescita della nostra comunita.
Gli investimenti saranno principalmente indirizzati al miglioramento delle strutture scolastiche allo scopo di far diventare la scuola di Gabicce Mare
il fiore all'occhiello dell'intero paese.
LINEE DI INDIRIZZO
Linea diretta tra la Direzione Scolastica e Assessorato per pianificare i progetti e gestire tempestivamente ogni problematica.
Messa in sicurezza, manutenzione e restyling degli edifici scolastici di Case Badioli, Materna Ponte Tavollo e Scuola Media Secondaria.
Rinnovo arredi negli istituti scolastici.
Potenziamento dotazioni tecnologiche (LIM nuove lavagne Informatiche, tablet, ecc). Miglioramento attrezzature e ausili per soggetti disabili (sia
nelle scuole che nella citta) per rendere “normale” la loro vita.
Consiglio comunale dei giovani.
Percorsi formativi in collaborazione con il Parco San Bartolo.
AZIONI STRATEGICHE
Valorizzazione del patrimonio scolastico esistente e mantenimento di un elevato livello di efficienza.
Integrazione come opportunità di confronto e di crescita fin dai primi anni di scolarizzazione.
Facilitazione dei contatti tra gli istituti scolastici di Gabicce Mare e Gradara e quelli delle citta gemellate e da gemellare, al fine di sviluppare una
concezione del gemellaggio come occasione di scambio tra classi con ospitalità, attraverso la scuola e lo sport.
Rafforzamento delle attivita extrascolastiche e coinvolgimento delle famiglie per il sostegno alle attività "dopo scuola".
Reperimento fondi da investire nella scuola.
Miglioramento del livello qualitativo del Centro estivo per la formazione continua e l'integrazione con le attività scolastiche

CULTURA
Il nostro territorio si presta allo sviluppo di azioni e programmazioni culturali che si connettono con la realta sociale e storica del paese e della
comunità.
LINEE DI INDIRIZZO
Il Centro Civico Creobicce ha ormai un ruolo fondamentale per la rete.
Il sistema di iniziative culturali gestite in collaborazione con la Civica Università di Cattolica, con la Scuola di Musica di Gabicce Mare e con le altre
associazioni operanti sul territorio, deve essere sempre di più uno spazio creativo e dinamico. Di pari passo devono essere sviluppate azioni per
l'individuazione di spazi espositivi per mostre permanenti o dinamiche, per la riscoperta delle tradizioni.
AZIONI STRATEGICHE
Sviluppo Distretto Culturale Evoluto.
Regolamento Centro Civico Creobicce.
Sviluppo ECOMUSEO del Mare.
Divulgazione della Biblioteca telematica Medialibrary e attività con la Biblioteca di Cattolica e Musei di Pesaro.
Potenziamento dei corsi di espressione artistica e sviluppo delle tradizioni locali.
Biblioteche e centri di lettura per adulti e bambini all'aperto.

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Teatro: collaborazione con l’attuale gestore per una più completa gestione del teatro Astra per la realizzazione di incontri culturali, cineforum e
teatro nei luoghi naturali.

POLITICHE SOCIALI
UNA AMMINISTRAZIONE VICINA AI CITTADINI E ATTENTA AI BISOGNI
LINEE DI INDIRIZZO
Negli ultimi anni i tagli del Governo agli enti locali hanno inciso in maniera importante sul bilancio dei Comuni, con la concreta possibilità di una
contrazione dei fondi disponibili per gli interventi in ambito sociale.
In realtà, in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo e invece necessario fare ogni sforzo per continuare a fornire servizi di
ascolto, orientamento e sostegno alle famiglie e ai cittadini in difficolta, perseguendo quel miglioramento delle condizioni di vita che costituiscono
la base della coesione sociale.
Gli interventi in campo sociale saranno comunque progettati coinvolgendo enti e associazioni impegnate sul territorio.
AZIONI STRATEGICHE
AMBITO SOCIALE TERRITORIALE (ATS1)
Attraverso l’ambito sociale territoriale, che coinvolge 8 comuni della provincia, occorre potenziare e sviluppare nuove forme di assistenza socio-
sanitaria per dare risposte sempre più puntuali e precise al costante aumento di disagio sociale e alle correlate richieste di intervento degli enti
pubblici.
L’integrazione fra servizi sociali e sanitari, rappresenta ormai una necessita imprescindibile per organizzare risposte ed interventi fondati sul
riconoscimento delle persone nella loro globalità ed in rapporto ai loro contesti di vita.
SPORTELLO SERVIZI SOCIALI
Sara necessario il potenziamento di tale sportello, che assume un ruolo sempre più importante in quanto rivolto ai cittadini che vivono in situazioni
di disagio e necessitano di informazioni, sostegno e orientamento in ordine ai servizi offerti e alle risorse esistenti.
CONTRIBUTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE
Unitamente agli altri interventi di sostegno alle persone e alle famiglie, sarà importante mantenere per particolari situazioni i contributi alle persone
in difficolta, all'interno di un progetto che coinvolga altre iniziative e/o attività.
SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA
Saranno valorizzati il ruolo e le funzioni della famiglia come risorsa, luogo di educazione e relazione di vita attraverso IL CENTRO DELLA
FAMIGLIA, spazio dedicato ad interventi coordinati per lo sviluppo di una cultura che riconosce la famiglia come fondamentale soggetto sociale,
per trasformarla in protagonista attiva.
Verrà sostenuto il ruolo dei genitori offrendo un supporto nello sviluppo delle competenze genitioriali necessarie ad adempiere ai compiti educativi.
Sara sviluppato il progetto denominato ”la Banca del Tempo”, quale forma di associazionismo atto a favorire lo scambio di servizi su base
volontaria.
I DIVERSAMENTE ABILI
Le finalità del nostro progetto sono rivolte a favorire e sostenere lo sviluppo dell’autonomia , della piena integrazione e dell’inclusione sociale di
tutte le persone con mobilita ridotta, collaborando con associazioni, cooperative del territorio e istituti scolastici. Gli obiettivi sono perseguiti
mediante la promozione di attività di sensibilizzazione ed informazione per rimuovere gli ostacoli culturali, il coordinamento delle attività di

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consulenza sulle tematiche sul superamento delle barriere architettoniche ancora esistenti negli spazi e negli edifici pubblici, evitando di
realizzarne di nuove. Sara promosso il sostegno all’istituzione del servizio di aiuto personale.
ANZIANI: Verranno sostenute attività di incontro e aggregazione per la terza età con una serie di interventi finalizzati a sostenere l’anziano e
rivalutare il suo ruolo come risorsa per il territorio e la famiglia. Una particolare attenzione verrà rivolta all’assistenza domiciliare.

POLITICHE DI GENERE
L'amministrazione Comunale, introducendo nelle proprie politiche locali un approccio di genere, promuovera la cultura di genere.
LINEE DI INDIRIZZO
Sostegno e partecipazione a reti internazionali di donne.
Promozione di azioni di tutela dei diritti delle donne immigrate.
Introduzione e adozione di ricerche di genere interne all'Ente.
Progetti annuali da sviluppare con le classi di ogni ordine e grado dell'Istituto Lanfranco di Gabicce Mare.
AZIONI STRATEGICHE
Valorizzazione di competenze femminili in vari campi della vita sociale.
Politiche locali di conciliazione.
Lavoro di rete con cittadine, cittadini, associazioni femminili e non solo.
Miglioramento della citta con attenzione ai tempi di vita e agli spazi delle donne.
Diffusione di una cultura di riconoscimento e rispetto dei due generi al fine di contrastare forme di discriminazione e di violenza.

POLITICHE GIOVANILI
Attivare sul territorio azioni idonee a dare vita ad un sistema di interventi a valenza pubblica, che hanno l'obiettivo di offrire ai giovani mezzi,
opportunità, strumenti e possibilità, nonché percorsi per vivere in modo pieno e positivo la transizione alla vita adulta attraverso:
creazione sportello giovani;
attivazione carta giovani;
progetto formazione lavoro;
attivazione corsi formativi per i giovani.

TURISMO
Un ampliamento dell'offerta, mettendo a sistema Vallugola, il Parco del Monte San Bartolo, gli scavi archeologici di Colombarone e la stessa
Gradara, gioverebbe alla tanto auspicata destagionalizzazione.
TURISMO: o, per meglio dire, Turismi. L'attuale contesto socio-economico impone un cambiamento di rotta su questo tema. La Regione Marche
ha adottato negli ultimi anni una politica turistica incentrata sulla promozione per cluster, suddividendo il territorio in zone o ambiti: mare, collina,
enogastronomia, cultura, turismo termale, turismo sportivo e turismo religioso.
Gabicce Mare deve tornare ad essere la Perla dell'Adriatico, territorio di eccellenza di richiamo a livello regionale e nazionale. Oltre alla
tradizionale vacanza estiva legata al mare in una cornice paesaggistica unica, vanno ricercati strumenti efficaci per la destagionalizzazione,
investendo su altri modelli di turismo.

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LINEE DI INDIRIZZO
La citta e l'intero territorio hanno saputo nel tempo costituire un luogo ideale per la vacanza.
Accoglienza, simpatia, offerta turistica e culturale unita alla bellezza del territorio hanno permesso lo sviluppo del turismo. Mutando oggi le
condizioni economiche e sociali e gli scenari internazionali, e necessario sviluppare strategie, marketing condiviso e politiche di valorizzazione del
territorio.
Bisogna favorire un turismo “di qualità” al fine di incrementare nel nostro territorio le presenze di stranieri e presentare alle comunità internazionali
un nuovo modello di turismo, condiviso e programmato con le categorie economiche operanti nella citta.
AZIONI STRATEGICHE
TURISMO Culturale, facendo diventare Gabicce Mare il fulcro o il punto di partenza per escursioni nelle citta e nei borghi medievali del nostro
entroterra (Gradare, Urbino, ecc.) promuovendo pacchetti turistici con percorsi alla scoperta di luoghi e citta marchigiane e italiane.
TURISMO scolastico, rafforzando la presenza di Gabicce Mare all'interno del Distretto Culturale Evoluto con particolare riferimento agli amanti
delle "due ruote" che all'interno del Parco troverebbero un ambiente ideale per piacevoli escursioni.
Campi estivi di pallavolo o pallacanestro.
Tornei sportivi, in primavera ed estate, di calcio, basket e pallavolo.
Il vero volano per l'intera economica turistica gabiccese deve essere il connubio sport-natura-cultura.
Per una politica turistica innovativa e più efficace occorre fare promozione turistica condivisa tra tutti gli operatori economici.
Il Comune si propone come ente capofila per la costituzione di consorzi, comitati ed associazioni composti sia da operatori economici che da altri
enti pubblici (comuni limitrofi e dell'entroterra, Provincia e Regione) al fine di programmare assieme la promozione, l'accoglienza ed il reperimento
di fondi regionali ed europei.

PIANO SPIAGGIA
E estremamente necessario definire, e quindi rendere attuativo, il nuovo piano spiaggia che si deve fare interprete delle esigenze turistiche
emerse negli anni e delle mutate condizioni che caratterizzano un nuovo modello di sviluppo.
Tra le priorità: Riqualificazione del locale denominato Mississippi.
Riqualificazione di un nuovo lungomare Cristoforo Colombo in collaborazione con i frontisti. In particolar modo nella parte nord (dal molo alla
scalinata) e necessaria la creazione di una passeggiata con arredi urbani di qualità, verde di qualità ed adeguato al luogo, valorizzazione dei punti
di ristoro e aree giochi per bambini e zone relax, accessibilità dei mezzi ecologici (bicilette, navette elettriche); nella parte sud (dalla scalinata a
sottomonte) e necessaria una progettazione esecutiva che risolva definitivamente il superamento del dislivello esistente e quindi l'accessibilità alla
spiaggia per le persone anziane e per i disabili oltre ad interventi sugli arredi urbani. Occorre pensare e programmare in questi anni delle discese a
mare che risolvano definitivamente il problema dell’accesso a persone con limitate capacita motorie.
Completamento del Lungoporto tramite la riqualificazione della passeggiata fino al molo. Bilanciamento degli interessi dei bagnini e degli
albergatori: attuare un progetto scambio "qualche metro di spiaggia in cambio di benefici e sconti" tariffari per la ristrutturazione e la gestione dei
servizi balneari.
AMBIENTE, TERRITORIO, MOBILITA' E SOSTENIBILITA
"MANTENERE BENE IL NOSTRO TERRITORIO" ovvero, prima di procedere alla realizzazione di opere ambiziose e faraoniche, dobbiamo
preoccuparci di effettuare tutti quegli interventi atti alla manutenzione del patrimonio comunale esistente (manutenzione della viabilità stradale e
ciclopedonale, manutenzione del verde pubblico e manutenzione degli edifici pubblici).
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LINEE DI INDIRIZZO
Messa in sicurezza delle strade dove la velocita e particolarmente elevata (SS16 e Panoramica). Potenziamento piste ciclabili per Case Badioli,
Gradara e Cattolica.
Una ZTL condivisa, incentivi all'utilizzo dei parcheggi a ridosso del cuore cittadino e piccoli interventi sulla viabilità decongestionerebbero il traffico
con benefici anche per l'ambiente.
Messa in sicurezza del traffico ciclopedonale sul nuovo svincolo della SS 16.
Gestione diretta dei parcheggi pubblici (strisce blu): tale azione porterebbe ad un sensibile miglioramento delle entrate comunali da destinare poi
alla manutenzione del patrimonio esistente, alla realizzazioni di nuovi arredi urbani e di nuovi spazi e zone verdi in tutto il territorio comunale.
AZIONI STRATEGICHE
La gestione del verde urbano e naturale, la tutela ambientale relativamente alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo, l'attenzione alla gestione
del servizio rifiuti urbani e servizio idrico integrato e l'attività di educazione ed informazione ambientale rivolta al territorio, in questi ultimi anni,
sono divenuti di primaria importanza.
Interventi a difesa della falesia e del borgo di Gabicce Monte.
Sviluppo del patto dei Sindaci.
Incentivi per raccolta differenziata. Ci si pone come obiettivo di medio periodo l'incremento della percentuale di raccolta differenziata.
Mantenimento certificazione ISO 14001.
Mantenimento della bandiera blu.
Sviluppo della rete sentieristica del Parco S. Bartolo e fruibilità della stessa.
Parco della citta nella zona adiacente la Scuola Media "G. Lanfranco".
Casa: riduzione delle aliquote (TASI e IMU) per coloro che decidono di ristrutturare con sistemi di bioedilizia e con fonti rinnovabili. Riduzione dei
tributi per coloro che si trasferiscono ristrutturando abitazioni nell'ottica del risparmio energetico. Sostegno alle famiglie numerose e con difficolta
economiche (sconti fiscali e tariffari).
Sistemazione e monitoraggio dei torrenti Tavollo e Taviolo: messa in sicurezza dei torrenti con il fattivo contributo delle Province di Pesaro e
Rimini e delle Regioni Marche ed Emilia Romagna e con i fondi europei oltre alla costituzione di un protocollo d’intesa, con i Comuni di Gradara e
Pesaro, per la costituzione di una squadra di lavoro, che operi direttamente mediante l’utilizzo di mezzi e manodopera presenti in ciascun Ente.
Installazione di casette di fornitura di acqua, al fine di ridurre la quantità di rifiuti da imballaggi e diminuire le emissioni di anidride carbonica legate
al trasporto e alla produzione dei predetti prodotti. Procedere allo sfruttamento dell'energia solare per i fabbisogni delle strutture pubbliche e
l'installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche.
Il decoro della citta passa attraverso la sistemazione e il mantenimento e la pulizia di aree verdi comunali e private. Importante ridefinire e
condividere con le associazioni e i cittadini le zone a traffico limitato, gli accessi e la circolazione nelle zone turistiche, nel borgo di Gabicce Monte
e nelle zone esterne, al fine di controllare gli scarichi per l'inquinamento da polveri sottili ed abbassare quindi le immissioni inquinanti per la tutela
del turista e del cittadino.
Incentivare la mobilita ciclabile con la sistemazione nelle aree zone mare di reggibici e la predisposizione di byke sharing. Favorire la mobilita e le
piste pedonali (realizzazione fra le altre di una pista ciclo-pedonale che colleghi Gabicce Mare a Gradara). Favorire ed incentivare l'utilizzo di
sentieri naturalistici che possano permettere ai cittadini e ai turisti di poter raggiungere facilmente il Parco del San Bartolo. Educazione della
strada: una campagna di sensibilizzazione (educazione dei pedoni, dei ciclisti, dei motociclisti e automobilisti) diretta agli utenti della strada per far
crescere la loro consapevolezza che con l'impegno di tutti si possono evitare situazioni pericolose. Da sottolineare il valore del camminare non
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solo per la mobilita, ma anche per la salute e l'ambiente. Rispetto per il diritto alla mobilita di portatori di handicap, anziani e genitori con
passeggino evitando le soste “selvagge” e l'occupazione abusiva degli spazi.

URBANISTICA E VALORIZZAZIONE E TUTELA DEL TERRITORIO
LINEE DI INDIRIZZO
Incentivazioni finalizzate al recupero del patrimonio edilizio esistente e realizzazione di adeguati Piani di Recupero. Revisione degli strumenti
urbanistici (piano spiaggia, piano degli alberghi, piano strutturale, norme tecniche di attuazione e regolamento edilizio comunale). Abbattimento del
“costo delle pratiche edilizie” mediante interventi correttivi e di riduzione dell’indennizzo delle monetizzazioni, oltre alla rivisitazione del calcolo e
della verifica dei posti auto privati negli interventi da effettuarsi sul patrimonio edilizio esistente.
AZIONI STRATEGICHE
Edilizia sociale convenzionata al fine di offrire alloggi e servizi per coloro che non riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercato per
ragioni economiche o per assenza di un'offerta adeguata, cercando di rafforzare la loro condizione (anche attraverso l'acquisto dell'invenduto da
parte degli istituti di credito).
Negli immobili condominiali di nuova realizzazione saranno premiati i progetti caratterizzati dalla realizzazione di adeguati spazi comuni, sia al
chiuso che all'aperto e punti di aggregazione con la finalità di incentivare la socializzazione degli abitanti del fabbricato stesso. Edilizia di massima
efficienza e risparmio energetico (bioedilizia, geotermia, fotovoltaico). Servizi e aree per il tempo libero.
Cantiere di Via XXV Aprile: occorre, dopo un’attenta e precisa valutazione dello stato dei luoghi, arrivare nel più breve tempo possibile a definire
modalità e costi di intervento per far ripartire tale area e farla diventare una zona importante per la sosta e per lo sviluppo di nuovi servizi a
disposizione della collettività. Tutta la progettazione e l’analisi dei luoghi avverrà all’interno degli uffici comunali. Occorrerà rivedere il piano
particolareggiato dell’area.

ATTIVITA ECONOMICHE, PRODUTTIVE E PESCA
Per il rilancio dell'economia vanno riviste le politiche attuali adeguandole ai tempi.
LINEE DI INDIRIZZO
Dovrà essere definito una Piano Commerciale della ex zona artigianale di Case Badioli (distretto commerciale dell'artigianato locale).
Occorre dare incentivi al cambio di destinazione d'uso.
Aziende a km zero: incentivare le aziende di qualità presenti sul territorio: cio che si investe sul territorio deve rimanere nel territorio.
Introduzione di agevolazioni per nuove imprese che decideranno di investire risorse sul territorio.
Agevolare la creazione di imprese ed attività economiche soprattutto nel quartiere di Case Badioli.
La promozione del lavoro verrà perseguita e attuata anche attraverso la ricerca delle opportune sinergie con gli enti preposti, per individuare le
strategie migliori per lo sviluppo di nuove attività, nonché per l’inserimento occupazionale dei giovani.
AZIONI STRATEGICHE
Semplificazione e sburocratizzazione non possono più attendere.
Vanno abbattute le barriere per far si che lo slogan "impresa in un giorno" possa diventare realtà Vanno individuati anche strumenti che rendano
semplice l'accesso al microcredito, oltre ad agevolazioni fiscali e tariffarie, per giovani e donne che vogliono aprire un'attività commerciale.
La valorizzazione dei prodotti ittici del Mare Adriatico deve essere da traino per il settore della pesca che tanti addetti conta nel nostro territorio.
Tra le attività economiche di rilevanza oltre a quelle turistiche c' e sicuramente la pesca.
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L'Amministrazione si impegna con le Cooperative dei pescatori a portare avanti i progetti di valorizzazione e il percorso per il riconoscimento IGP
per le cozze del San Bartolo.

SPORT
Salute e benessere e sport: occorre puntare sempre di più su tali temi al fin e di migliorare l’offerta del territorio e la salute dei cittadini.
LINEE DI INDIRIZZO
Miglioramento degli impianti esistenti e individuazione e sistemazione di aree nelle diverse zone della citta.
Sistemazione e ampliamento della struttura della palestra comunale e sistemazione e accessibilità per i disabili delle strutture e dei campi di calcio.
Sistemazione degli impianti di tennis e realizzazione a stralci di percorsi benessere nei parchi e nelle aree limitrofe al Parco San Bartolo.
Apertura di percorsi naturalistici e incremento di tutte le discipline sportive.
AZIONI STRATEGICHE
Sport: accordi di gestione degli impianti con il Comune di Gradara per l'incremento delle attività locali e per la programmazione di eventi da
collegare al turismo.
Integrazione interdisciplinari tra le società del territorio e dei comuni limitrofi per un ampio ventaglio di proposte per le attività sportive, collegamenti
con le federazioni nazionali e regionali.

SICUREZZA E LEGALITA’
La domanda di sicurezza vedrà l’impegno dell’amministrazione in vari ambiti, a partire dalla sicurezza nei luoghi di lavoro.
LINEE DI INDIRIZZO Sviluppo di protocolli con Prefettura e forze di Polizia nazionali per la tutela dei cittadini contro la microcriminalità.
AZIONI STRATEGICHE
Campagne promozionali a favore della legalità ed attivazione di strumenti contro le infiltrazioni malavitose.
Sviluppo protocolli e convenzioni con le associazioni di categoria per il potenziamento della videosorveglianza.
Mantenimento dei presidi delle forze dell'ordine e consolidamento dei rapporti con tutte le forze di polizia.

QUARTIERI E POLITICHE DI SOSTEGNO

QUARTIERE CASE BADIOLI
Un quarto della popolazione gabiccese vive in questo quartiere, attraversato al centro dalla strada nazionale, frequentata da autoveicoli che
procedono ad alta velocita. Ecco perché e necessario mettere in sicurezza i pedoni, i ciclisti, i motociclisti e gli automobilisti dai pericoli che la
strada principale può creare.
AZIONI STRATEGICHE
Realizzare una rotatoria all'altezza dello spartitraffico di via Don Luigi Sturzo
Progettare e realizzare una rotatoria per l'ingresso verso Gabicce Monte e Gabicce Mare.
Progettare e realizzare un marciapiede e una pista ciclabile lungo la strada principale, cosi da permettere ai pedoni e ai ciclisti di raggiungere il
centro della citta in piena sicurezza.

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Creazione del centro sociale – centro civico, per dar vita ad un vero punto di incontro e aggregazione sia per i più giovani sia per i più anziani,
prevedendo la creazione di una ludoteca - un centro ricreativo con sala da ballo e animazione, ipotizzato nel compartimento collocato sopra la
scuola primaria.
Sistemazione percorso vita oggi presente nell'area verde di Case Badioli, attrezzandolo anche con giochi per bambini al fine di farlo diventare il
parco verde del quartiere e punto di ritrovo per i bambini, le famiglie e gli anziani.
Ex zona artigianale di Case Badioli: occorre procedere immediatamente alla definizione con le categorie economiche di un piano di sviluppo
commerciale dell'area anche mediante l'introduzione di forti incentivi economici al fine di favorire il cambio di destinazione d'uso (da artigianale a
commerciale/terziario).

QUARTIERE PONTE TAVOLLO
Quartiere popoloso con servizi, ma con la necessita di sistemare Piazza Gramsci, di un restyling e una sistemazione delle aree verdi, del parco e
della piantumazione di nuovi alberi e essenze.
La piazza e il ritrovo di bambini, giovani e anziani.
AZIONI STRATEGICHE
Sistemazione del parcheggio di Piazza Aldo Moro.
Valorizzazione del Centro Sportivo con indicazioni stradali per chi proviene da Gradara, Pesaro e Cattolica. Per quanto riguarda la zona di Via del
Cardellino, ex area Enel, saranno promosse tutte le iniziative affinché sia possibile la realizzazione del progetto di sviluppo e lo spostamento o
l'adeguamento del Centro Ambiente.
Anche il magazzino comunale dovrà essere sistemato e riorganizzato.
Coinvolgimento continuo dei cittadini e delle associazioni di volontariato per la fruizione degli orti per gli anziani a Campoquadro.
Realizzazione di un impianto di recupero delle acque per l'irrigazione dei terreni di gioco, realizzando cosi anche un notevole risparmio nel
consumo di acqua.
Gli ambulanti richiedono un'area controllata e una maggiore attenzione per l'abusivismo commerciale e il controllo sarà costante e l'area del
parcheggio sistemato.
Collegamento dei parchi di Via Guido Rossa, Via Strada Ferrata e Via della Chiusa.
Sistemazione delle piste ciclabili.

GABICCE MONTE
E il gioiello della citta, insieme a Vallugola. Tale area rappresenta la cartolina promozionale per i turisti.
AZIONI STRATEGICHE
Dovranno essere incentivate le aperture di nuove attività e potenziati i controlli per la messa in sicurezza della viabilità.
La sistemazione dei marciapiedi e la piazza non dovrà essere destinata a parcheggio,
Sistemazione del sentiero pedonale Gabicce Monte/Gabicce Mare e di tutti i sentieri che si dirigono verso il mare.
Sistemazione area verde e creazione di un anfiteatro naturale nel parco sotto la piazza per la realizzazione di spettacoli e concerti in uno
scenario unico in Italia e nel mondo.

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GABICCE MARE CENTRO
Rappresenta il cuore della citta e il centro economico per antonomasia da cui dipende la quasi totalita dello sviluppo economico del territorio.
AZIONI STRATEGICHE
Sistemazione dell'area a mare.
Piano Spiaggia e la sistemazione del Lungoporto e del Lungomare.
Sistemazione strade di accesso alle vie dello shopping.
Sistemazione di Piazza Matteotti e dell'area davanti al Municipio.
Piazzale del Turismo dovrà essere la porta di accesso alla citta del mare e per questo saranno installati pannelli e arredi con la manutenzione
delle scale che collegano la zona dell'area di sosta di Via Madonna di Loreto con l'area parcheggio sottostante. Anche i giardini e soprattutto il
Monumento ai Caduti del Mare necessitano di un intervento di manutenzione immediato.

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2. ANALISI DI CONTESTO
2.1 - Analisi strategica delle condizioni esterne
Questa sezione si propone di definire il quadro strategico di riferimento all’interno del quale si inserisce l’azione di governo della nostra
amministrazione.
Questa attività deve essere necessariamente svolta prendendo in considerazione:
a) lo scenario nazionale ed internazionale per i riflessi che esso ha, in particolare dapprima con il Documento di Economia e Finanza (DEF) e poi
con la Legge di Stabilita sul comparto degli enti locali;
b) lo scenario regionale al fine di analizzare i riflessi della programmazione regionale sul nostro ente;
c) lo scenario locale, inteso come analisi del contesto socio-economico e di quello finanziario dell’ente, in cui si inserisce l’azione amministrativa.

Partendo da queste premesse, la seguente parte del documento espone le principali scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione
Comunale da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che hanno un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente
vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di
programmazione, sempre riferiti al periodo di mandato.

Obiettivi individuati dal governo nazionale
Come previsto dalla L. 7 aprile 2011 n. 39, il Governo presenta alle Camere, entro il 10 aprile di ogni anno, il Documento di economia e finanza
(DEF). Si tratta del principale strumento di programmazione economico-finanziaria, in quanto indica la strategia economica e di finanza pubblica
nel medio termine. La “Nota di aggiornamento”, invece, viene presentata alle Camere entro il 20 settembre di ogni anno per aggiornare le
previsioni economiche e di finanza pubblica del DEF in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull’andamento
del quadro macroeconomico. Il documento contiene l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, le osservazioni e le eventuali modifiche ed
integrazioni del DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea relative al Programma di stabilità ed al Programma
nazionale di riforma.
Il DEF 2016, approvato dal Consiglio dei Ministri e dal Parlamento nel corso del mese di aprile 2016, ha quale obiettivo principale “il rilancio della
crescita e dell’occupazione.

Gli strumenti operativi si possono riassumere in quattro punti:
    1. una costante azione di riforma strutturale del Paese e di stimolo agli investimenti, privati e pubblici;
    2. una impostazione della politica di bilancio al tempo stesso favorevole alla crescita e volta ad assicurare un graduale ma robusto
        consolidamento delle finanze pubbliche, tale da ridurre in misura via via crescente il rapporto tra debito e PIL;
    3. la riduzione del carico fiscale, che si associa a una maggiore efficienza della spesa e dell’azione delle pubbliche amministrazioni;
    4. il miglioramento del business environment e della capacità competitiva del sistema Italia.
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Nonostante la problematicità del contesto sia interno che esterno all’Italia, con la debolezza dell’Eurozona ed il permanere di spinte
deflazionistiche, la contrazione della domanda interna, la flessione di fiducia dei consumatori, la crescita del rapporto debito/pil, l’instabilità dei
mercati finanziari e la minaccia terroristica, il DEF prefigura un quadro di crescita, con un incremento del PIL nel 2016 pari all’1,2%, che
proseguirebbe, nella previsione programmatica, nel 2017, nel 2018
e nel 2019, rispettivamente dell’1,4% e dell’1,5% e dell’1,4% “beneficiando di una politica di bilancio orientata al sostegno dell’attività economica e
dell’occupazione.”

Anche gli investimenti, secondo il DEF, dovrebbero essere in aumento, mentre la spesa della Pubblica Amministrazione è prevista in aumento nel
2016 ed in diminuzione nei due anni successivi. Per quanto riguarda i livelli di indebitamento, il DEF prevede un rapporto debito/PIL, in calo
progressivo dal 2016 al 2019, dopo l’innalzamento a 132,7 registrato nel 2015 rispetto ai 132,5 del 2014.
Negli obiettivi del Governo vengono previste misure riguardanti la spending review, accompagnate da provvedimenti volti ad aumentare il gettito
fiscale a parità di aliquote attraverso il contrasto all’evasione e il miglioramento della fedeltà fiscale.
Un obiettivo ritenuto prioritario da parte del Governo è “conseguire una maggiore efficienza della Pubblica Amministrazione”, anche attraverso le
norme recentemente approvate riguardanti l’amministrazione digitale, gli appalti pubblici, i servizi pubblici locali e le società partecipate.
Ulteriori interventi di riforma sono previsti relativamente all’organizzazione della Pubblica Amministrazione.
Il DEF presenta due scenari di previsione macroeconomica, uno tendenziale ed uno programmatico. Le proiezioni tendenziali, a differenza di
quelle programmatiche, non riportano gli impatti derivanti dalle scelte che il Governo intende perseguire nel prossimo triennio.

Obiettivi individuati dal governo regionale
Anche a livello regionale l’atto di indirizzo per l'attività di governo è costituito dal Documento di economia e finanza regionale (DEFR), previsto dal
nuovo sistema contabile armonizzato, in sostituzione del Documento di programmazione economica finanziaria (DPEF). Il DEFR, che detta le linee
programmatiche per il successivo triennio, è adottato dalla Giunta regionale e presentato al Consiglio regionale entro il 30 giugno di ogni anno per
la successiva approvazione.

Con deliberazione di Giunta Regionale n. 727 del 12.07.2016 è stata approvata la proposta di deliberazione del Consiglio – Assemblea Legislativa
Regionale concernente il “Documento di Economia e Finanza Regionale – DEFR – 2017/2019 della Regione Marche”. Il DEFR, che costituisce la
declinazione regionale del DEF nazionale, rappresenta lo strumento programmatico a carattere generale e finanziario con cui la Regione Marche
concorre al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale ed individua le strategie di intervento nei vari ambiti di
attività dell’ente per il triennio 2017-2019.

La Giunta Regionale ha presentato la proposta di atto amministrativo n. 21/16 al Consiglio Regionale, in data 18.07.2016 avente ad oggetto:
“Documento di economia e finanza regionale – DEFR – 2016-2018 della Regione Marche”.

Per l’analisi del contenuto dei documenti programmatici regionali si rimanda agli atti sopra indicati.
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Si delineano ora, in maniera sintetica e sulla base delle norme attualmente in vigore, in particolare della Legge di Stabilità 2016, i principali vincoli
che gli Enti Locali devono osservare al momento in cui viene predisposto questo Documento Unico di Programmazione, nella consapevolezza che
con la Legge di Stabilità 2017, così come è avvenuto negli anni pregressi, moltissime disposizioni subiranno modifiche sostanziali:

- regola dell’equilibrio di bilancio: con la Legge di Stabilità 2016, commi da 707 a 729, è stato sostituito il patto di stabilità interno con il nuovo
vincolo del pareggio di bilancio di competenza finale, che applica le novità della L. 24/12/2012, n. 243 sul pareggio di bilancio costituzionale.

La norma è meno stringente rispetto a quanto previsto dalla legge predetta, ma per il solo 2016.
Infatti, mentre per il 2016 il nuovo obbligo richiede di conseguire un saldo non negativo calcolato in termini di competenza tra le entrate finali (titoli
1, 2, 3, 4 e 5) e le spese finali (titoli 1, 2 e 3), la regola prevista dalla legge 243 e che verrà applicata per gli anni successivi al 2016 richiede che
siano rispettati ben quattro vincoli: un saldo non negativo tra entrate finali e spese finali e un saldo non negativo tra entrate correnti e spese
correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti, espressi in termini sia di competenza che di cassa.
Questi vincoli sono da rispettare sia nella fase di previsione che di rendiconto. Inoltre, sono state limitate solo al 2016, la possibilità di far rientrare
nel calcolo il Fondo Pluriennale Vincolato di Entrata e di Spesa, per la sola parte alimentata da risorse proprie e l’esclusione dal conteggio delle
spese sostenute per interventi di edilizia scolastica. Sono stati confermati, inoltre, i patti di solidarietà regionale, con l’introduzione di un
meccanismo di flessibilità per gli investimenti ed il patto orizzontale nazionale, così come permane un pesante sistema sanzionatorio in caso di
inadempimento. Il disegno di legge approvato dal Governo a marzo 2016 ed attualmente all’esame parlamentare, introduce modifiche nella legge
243 del 2012 per adeguare i vincoli di finanza pubblica degli enti territoriali alla riforma di contabilità degli enti stessi, sostituendo i quattro saldi di
riferimento con un unico saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, nella fase sia di previsione sia di
rendiconto. Vengono inoltre disciplinate le operazioni di indebitamento e l’utilizzo dell’avanzo degli esercizi precedenti per operazioni di
investimento.

- tributi: il comma 14 della Legge di Stabilità 2016 ha esentato le abitazioni principali dall’applicazione della Tasi, tranne che quelle di lusso
(categorie A/1, A/8 e A/9). Modifiche rispetto al 2015 sono state apportate anche per i comodati tra parenti entro il primo grado e sull’IMU
relativamente agli “imbullonati” ed ai terreni agricoli. Sono previste misure compensative del minor gettito IMU e TASI conseguente dall'attuazione
del nuovo sistema di esenzione per le abitazioni principali ed i terreni agricoli mediante l’incremento della dotazione del fondo di solidarietà
comunale. La disposizione del comma 26 per cui non possono essere previsti aumenti di aliquote o tariffe, ad eccezione della Tari vale solo per il
2016, così come si è applicata solo al 2016 la possibilità per i comuni di mantenere con espressa deliberazione del Consiglio Comunale la
maggiorazione della TASI di cui al comma 677 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, nella stessa misura applicata per l'anno 2015 e
limitatamente agli immobili non esentati.

- fondo di solidarietà comunale: cresce dal 20 al 30% per il 2016, al 40% dal 2017 ed al 55% dal 2018, la quota da ripartire in base ai fabbisogni
standard. Con D.M. 13 maggio 2016 è stata approvata la nuova Nota Metodologica sulla Stima delle Capacità Fiscali per l'anno 2016. Con
successivo DPCM 18.05 2016 è stato approvato, dopo un nuovo e complesso iter che è incorso in vari vizi di legittimità, il nuovo riparto definitivo
del F.S.C. 2016, le cui risultanze di riparto, così come anticipate nel comunicato del Ministero dell'Interno, si traducono in una penalizzazione per
Comune di Gabicce Mare che ha visto determinarsi una quota negativa a titolo di FSC 2016. Dal 2017 i numeri relativi al riparto dovrebbero esseri
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noti già dal 30/11/2016. Il fondo incorpora il mancato gettito di IMU e Tasi. Il fondo sarà ancora alimentato con una quota della propria IMU
trattenuta alla fonte dall'Ag. Entrate. Persiste la complessità nelle modalità di calcolo per la trattenuta ed il riparto del fondo.

- contributo alla finanza pubblica: il comma 451 della Legge di Stabilità 2015 ha integrato l’art. 47 del D.L. 24/4/2014, n. 66, convertito, prevedendo
un contributo alla finanza pubblica da parte delle province, delle città metropolitane e dei comuni pari a 585,7 milioni di euro per ciascuno degli
anni 2016, 2017 e 2018

- anticipazione di cassa: per evitare crisi di liquidità, l’art. 3 del D.L. 19/6/2015, n. 78, convertito, ha disposto che, a decorrere dall’anno 2016, i
comuni riceveranno dallo Stato, entro il 31 marzo, un acconto di cassa pari all’8% delle risorse di riferimento pubblicate dal Ministero dell’Interno,
da recuperare sull’IMU che verrà riscossa con la rata di giugno.

- fondo crediti di dubbia esigibilità: la Legge di Stabilità 2015, comma 509, ha fissato uno stanziamento minimo del 55% di accantonamento per il
2016, del 70% per il 2017 e dell’85% per il 2018.

- limite all’indebitamento: dal 2015 è passato dall’8 al 10%, come stabilito dal comma 539 della Legge di Stabilità 2015

- proventi derivanti dai permessi a costruire: il comma 737 della Legge di Stabilità 2016 consente, ma solo per gli anni 2016 e 2017, l’utilizzo
integrale (fino al 2015 era al massimo del 75%) per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale, nonché
per spese di progettazione delle opere pubbliche

- partecipazione dei comuni alle azioni di contrasto all’evasione fiscale: la legge di conversione del D.L. 192/2014 “Milleproroghe” ha prorogato fino
al 2017 la quota del 100% in favore dei Comune, modificando la disposizione della Legge di Stabilità 2015 che l’aveva ridotta al 55%

- spese di funzionamento degli uffici giudiziari: il comma 526 della Legge di Stabilità 2015 ha stabilito che a decorrere dall’1/9/2015 le spese di
funzionamento degli uffici giudiziari sostenute dai Comuni fino a quella data sono a carico del Ministero della Giustizia; dalla medesima data lo
Stato non liquida più ai Comuni i canoni di locazione per gli immobili comunali adibiti a sede di uffici giudiziari

- sospensione del regime di tesoreria unica mista: con il comma 395 della Legge di Stabilità 2015 è stata prorogata fino al 31/12/2017

- personale: il comma 219 e seguenti della Legge di Stabilità 2016 ripristina dei vincoli in materia di assunzioni, fondo per la contrattazione
decentrata, dotazioni organiche e ricollocazione personale delle Province. In particolare si può procedere, nel triennio 2016-2018, ad assunzioni di
personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di un contingente di personale corrispondente, per ciascun anno, ad una
spesa pari al 25% di quella relativa al medesimo personale cessato nell'anno precedente. Tra i vari obblighi in materia di personale, invece, l’art.
16 del D.L. 24/6/2016, in attesa di conversione, ha abrogato la disposizione contenuta nel comma 557 della L. 296/2006 (Finanziaria 2007)
secondo la quale gli enti dovevano ridurre l’incidenza delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti

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