FONDAZIONE DELLA COMUNITÀ BRESCIANA - Fondazione Comunità Bresciana
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Come noto le Fondazioni di Comunità sono considerate uno degli strumenti più moderni della filantropia. Esse infatti permettono di dare concretezza ai principi di solidarietà e responsabilità civile di specifiche realtà territoriali. Nate negli Stati Uniti nei primi anni del 1900, queste organizzazioni si sono diffuse rapidamente e si sono evolute sino a diventare un punto di riferimento per la comunità. Fondazione Cariplo, da sempre impegnata in progetti di solidarietà si è ispirata al modello di “Community Foundation” americano dando vita anche in Italia alla Fondazioni di Comunità Locali, con l’obiettivo di favorire, attraverso organismi territoriali autonomi, una più efficace destinazione delle risorse. A Brescia, la Fondazione della Comunità Bresciana è nata il 21 dicembre 2001, dalla volontà di importanti Istituzioni e grazie all’entusiasmo di un gruppo di persone orientate verso il comune obiettivo di migliorare il livello di benessere della collettività bresciana e di valorizzare il territorio della provincia. la missione della Fondazione della Comunità Bresciana La Fondazione della Comunità Bresciana si propone di intervenire direttamente e concretamente sul territorio di propria competenza finanziando progetti di utilità sociale in diversi settori quali l’assistenza sociale e socio-sanitaria, la tutela del patrimonio artistico ed ambientale, l’istruzione e la cultura. In tal senso, il motto della Fondazione “Aiuta la Comunità a crescere” non racchiude soltanto il significato dell’attività svolta, ma esprime anche quell’esortazione, quell’invito alla generosità che la Fondazione rivolge a tutti coloro che sul territorio bresciano hanno a cuore il tessuto sociale, l’assistenza sanitaria, l’arte, la cultura, l’ambiente, l’istruzione. rapporto annuale 2017
consiglio di amministrazione organi sociali * Streparava Pier Luigi * Cittadini Pia Ambrosi Giuseppe * Balduzzi Elena Bertoldi Giuliana * Bonetti Michele Bonometti Marco Caldana Piergiuseppe Presidente Vicepresidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Ceni Claudio Consigliere * Corli Silvano Consigliere Funazzi Maurizio Consigliere Ghetti Massimo Consigliere Gnutti Ciocca Magda Consigliere Guizzi Pierangelo Consigliere * Marniga Alberta Consigliere Meini Dario Consigliere Meroni Luigi Matteo Consigliere * Mistretta Mario Consigliere * Moretti Luigi Consigliere Negrini Valeria Consigliere Panzera Carlo Consigliere Pasini Giuseppe Consigliere Taccolini Mario Consigliere Teodori Claudio Consigliere * Torchiani Sandro Consigliere Valtorta Silvio Consigliere Visenzi Hendrika Consigliere * Consiglieri Membri del Comitato Esecutivo collegio dei revisori Rizzardi Giovanni Presidente Baiguera Maurizio Revisore Bonardi Walter Revisore Lazzari Luca Revisore supplente Tocchella Gianpietro Revisore supplente segretario generale Ferrari Giacomo 2
siamo nuovamente qui a trarre le conclusioni di un anno di attività. Anno intenso che ha visto la struttura della Fondazione della Comunità Bresciana operare su più fronti. Prima di tutto si è operato sul fronte della nostra attività e qui dobbiamo ricordare le molte iniziative che sono illustrate in questo report. Si è continuato nell’attività di aggiornamento del sistema informatico e siamo stati indicati da Fondazione Cariplo come “stazione testing”, impegno che stiamo portando avanti non senza difficoltà. Nello scorso esercizio si è costituita l’associazione “Non Lasciamoli Soli” che è divenuta la committente per la costruzione della scuola di Gualdo, il cui avanzamento dei lavori è in linea con le nostre previsioni: è ormai certo che con il nuovo anno scolastico le aule potranno ospitare gli alunni. Nel 2017 Fondazione della Comunità Bresciana ha partecipato insieme ad altri partner locali e nazionali al primo bando dedicato al Contrasto alla Povertà Educativa emanato dall’impresa sociale “Con i Bambini” e si è aggiudicata una consistente parte del contributo a disposizione. Una descrizione più puntuale del progetto è contenuta nelle prossime pagine, all’interno della Relazione Morale. Possiamo inoltre anticipare che, al momento in cui va in stampa questo Rapporto, la Fondazione della Comunità Bresciana si è candidata per altre due iniziative proposte dalla medesima Impresa Sociale. Per ultimo, in ordine temporale, la vostra Fondazione è stata protagonista del Festival del Filantropo, che, posso dire con orgoglio, ha coinvolto tutta la città. Un grazie, voglio esprimere, a tutti coloro che hanno collaborato. Tutto il lavoro che è stato svolto è frutto di una stretta collaborazione del Segretario e dello staff della nostra Fondazione senza dimenticare l’importante contributo della Vice Presidente, del Consiglio e del Collegio dei Revisori. Questa non è che una sintesi della operatività della Fondazione della Comunità Bresciana, troverete più dettagli nel Rapporto. Se tutti Voi continuerete ad aiutare la Vostra Fondazione della Comunità Bresciana a crescere potremo continuare ad essere i protagonisti della sussidiarietà e mantenere così fede al nostro motto: Aiuta la comunità a crescere Pier Luigi Streparava 3
relazione morale La Relazione Morale è stata redatta nel rispetto delle disposizioni di legge e della norma statutaria (art. 16 comma 5) che prevede l’obbligo di presentare il Bilancio, unitamente all’elenco dei contributi erogati, mediante comunicazione pubblica alla collettività bresciana. 4
relazione morale Con la pubblicazione del quindicesimo Rapporto Annuale, la Fondazione della Comunità Bresciana illustra i fatti salienti dell’attività svolta nel 2017. I dati e le informazioni rappresentate trovano riscontro nei documenti contabili, riportati secondo le norme civilisti- che, nella sezione del Rapporto dedicata al Bilancio Contabile di Esercizio. La Relazione Morale qui presentata informa anche sui fatti di rilievo maturati dalla chiusura dell’Esercizio (31/12/2017) alla data di approvazione del Bilancio. In specifico capitolo, dedicato alla sintesi statistica dell’attività di raccolta a patrimonio e dell’attività erogativa, i grafici, i diagrammi, gli elenchi e le illustrazioni di dettaglio su quanto svolto nel corso del 2017. Brescia, 17 aprile 2018 5
LA MANIFESTAZIONE DI PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE 2016 “Le nuove sfide della moderna filantropia “ è il titolo scelto lo scorso anno per la presentazione del Rapporto annuale 2016 del- la Fondazione della Comunità Bresciana, appuntamento ospita- to nella sala conferenze della Camera di Commercio di Brescia. Emilio Del Bono Folto il pubblico intervenuto e anche il parterre di autorità che hanno portato il loro saluto utilizzando parole di stima e totale Viviana Beccalossi apprezzamento per il ruolo svolto dalla Fondazione nel territorio bresciano. Il Sindaco Emilio Del Bono ha voluto ringraziare la Fondazione del- la Comunità Bresciana per la costanza, la trasparenza, la con- cretezza e la professionalità del proprio impegno in favore della comunità. “Con la Fondazione, ha dichiarato, condividiamo una comune visione di ciò che è il bene della comunità. Non è più tempo di puro assistenzialismo ma serve il protagonismo attivo di tutti. E in questa prospettiva di progettualità mirata, volta a rea- lizzare concretamente servizi ed opere attesi dalla gente, si tra- duce il valore dell’intervento della Fondazione.” Viviana Beccalossi nel 2017 era assessore della Regione Lombar- dia. Nel suo saluto ha posto l’accento sulla generosità discreta, costruttiva e fattiva della Fondazione. “I tempi sono difficili per la crisi. Sono cambiati i tipi di esigenze, ma il bisogno di tanti resta, ha spiegato. Oggi più che mai serve l’opera della Fondazione e Don Amerigo Barbieri la sua capacità di leggere il territorio e di intervenire a sostegno di chi opera nel sociale.” In rappresentanza di mons. Luciano Monari, che proprio nel 2017 ha concluso dopo dieci anni la sua opera di Vescovo della Dio- cesi di Brescia, è intervenuto don Amerigo Barbieri. Nel suo saluto, parole di profonda riconoscenza per quanto fatto dalla Fonda- zione nei suoi primi 15 anni di storia. In particolare don Barbieri ha dato voce all’apprezzamento da parte della Curia della capaci- tà della Fondazione di rispondere ai bisogni della società non con “atti di eroismo”, ma con la capacità di assumersi la responsabi- lità di costruire per le generazioni future. Con il suo intervento, ha spiegato ancora don Barbieri, la Fondazione sa colorare il grigio delle periferie e del disagio con i colori della generosità, della fra- ternità, della speranza attiva, riconoscendole in questo il merito di agire secondo il detto medievale “Ubi amor ibi oculos”, ovve- ro dove c’è passione c’è lo sguardo operoso. Un intervento quel- Sergio Urbani lo di don Barbieri che si è concluso con una benedizione tratta da quanto scritto dal monaco Isacco il Siro “Chi presta il proprio braccio al prossimo, riceve per sé il braccio di Dio”. A seguire il saluto di Sergio Urbani, direttore generale di Fondazio- ne Cariplo, che ha ricordato come la Fondazione della Comuni- tà Bresciana si innesti nel progetto di Fondazione Cariplo di dare vita a Fondazioni di Comunità in grado di coinvolgere i territori, attivare le risorse e incanalare le energie verso progetti concreti sentiti localmente, il tutto con credibilità, trasparenza, capacità 6
di proporre contenuti. Attualmente sono 15 le Fondazioni di Comunità at- Pier Luigi Streparava tivate, e, con soddisfazione per i presenti, il dott. Urbani ha dichiarato che tra queste la Fondazione della Comunità Bresciana è stata quella che sino ad ora ha saputo dar vita al percorso più ricco di contenuti e positivo per la restituzione giunta dal territorio. Terminati i saluti delle autorità presenti, ha preso la parola il Presidente della Fondazione della Comunità Bresciana Pier Luigi Streparava, che ha confer- mato l’impegno della Fondazione ad ascoltare e dove possibile anticipare i bisogni del territorio, diventati negli anni sempre più pressanti e diversifi- cati, aspetto questo che ha reso difficile assicurare efficacia su tutti i fronti di intervento. In questa prospettiva ha richiamato l’importanza della sus- sidiarietà e della necessità che anche i privati si mettano in gioco in una alleanza proficua per costruire il bene comune, così come richiede la mo- derna filantropia. Il 2016, ha poi aggiunto il Presidente Streparava, ha confermato la genero- sità dei bresciani: le donazioni a patrimonio sono state di 548.250 euro ed hanno contribuito a formare un patrimonio complessivo al 31-12-2016 di 20 milioni e 200 mila euro. Le donazioni nella sezione corrente sono state di 3 milioni e 200 mila euro, incluso l’aiuto raccolto specificamente destinato alle popolazioni terremotate di Umbria e Marche. Una fase della realizzazione del video per i 15 anni della Fondazione 7
Aldilà dei numeri di bilancio, ha aggiunto il Presidente, sono state fatte tante cose: è stato approvato il nuovo Statuto e applicati i nuovi Regolamenti, è stata formalizzata la Carta dei Valori, si è partecipato a bandi con al- tre città e Regioni d’Italia, si è deciso di dare maggiore attenzione ai giovani e alle loro esigenze di crescita, per accompagnarli in una maggiore partecipazione alla loro comunità. Si è inoltre dato il via al riordino degli archivi in collaborazione con l’Università Cattolica. L’incontro per la presentazione del Rapporto Annuale 2017 è stato anche occasione per mostrare al pubblico il video fatto realizzare dalla Fondazione per il proprio 15esimo compleanno dove si è cercato non di dare un taglio autocelebrativo quanto di far parlare i protagonisti della storia della Fondazione, con le motivazioni che li hanno spinti a mettersi in gioco personalmente e con quali obiettivi. Ospiti dell’assemblea sono poi stati Giovanni Rizzardi, Presidente del Col- legio dei Revisori, e Giovanni Maria Seccamani Mazzoli, nel 2017 presi- dente dell’Editoriale Bresciana e vicepresidente dell’Associazione Non Lasciamoli soli”. Giovanni Rizzardi ha centrato il suo intervento sul tema “Le novità nel regime fiscale delle fondazioni”. Innanzitutto, ha spiegato, è basilare di- stinguere tra i donatori persone fisiche e i donatori imprese. Nel primo caso i donatori possono scegliere se detrarre il 26% della do- nazione (con un limite massimo di 30mila euro) dall’Irpef oppure se de- durla dal reddito complessivo: in questo caso la donazione può essere pari al 10% del reddito complessivo dichiarato con una soglia massima di 70mila euro. Per le imprese che donano, invece, è solo aperta la strada della dedu- cibilità: la donazione può essere del 10% del reddito complessivo dichia- rato con soglia massima di 70 mila euro, oppure può essere del 2% del Giovanni Rizzardi reddito d’impresa dichiarato con limite massimo del 30%. Le cose però cambieranno, ha anticipato, nel momento in cui diverrà esecutivo il Codice del Terzo Settore, che prevede una generale riorga- nizzazione e porterà il nostro Paese all’avanguardia internazionale in questo campo. Per quanto riguarda le do- nazioni, ha detto, il sistema si evolverà per renderle più agevoli. Per le persone fisiche la detrazione dall’Irpef arriverà al 30%, con il tetto di 30mila euro; per le imprese viene abo- lito il tetto dei 70mila euro. Se questi cambiamenti verranno confermati, ha concluso Rizzardi, sarà una grande opportunità di crescita per la Fondazione della Comunità Bresciana. Il tema “Raccolta a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 2016” è invece stato approfondito da Gio- vanni Maria Seccamani Mazzoli. Il Presidente dell’Editoriale Bresciana ha ricordato come, all’indomani del ter- remoto in Umbria e nelle Marche, fu naturale per l’Editoriale pensare ad una raccolta fondi da destinare alle popolazio- ni colpite, ed altrettanto naturale fu rivolgersi a Fondazione della Comunità Bresciana, conosciuta per serietà operativa e con la quale si era già proficuamente collaborato in occa- sione nel terremoto di Emilia e Mantova. Ai primi due partner se ne aggiunsero presto altri di spicco, come AIB e Ubi Ban- ca, e poi tantissimi imprenditori e cittadini. In tutto sono stati raccolti in poco tempo un milione e 700 mila euro attraverso 3.500 versamenti, spesso operati da gruppi, associazioni, co- muni, società sportive in rappresentanza dell’intero tessuto provinciale. Primo passo da affrontare fu l’individuazione del progetto da sostenere: i centri più noti, quali Norcia e Ama- trice, avevano già attirato l’attenzione internazionale e la promessa di numerosi interventi. Dal canto proprio Brescia Giovanni Maria Seccamani Mazzoli 8
cercava un paese per il quale il proprio intervento potesse davvero fare la differenza. L’attenzione si concentrò dunque su Gualdo, piccolo comune di circa 800 abitanti che era però punto di riferimento per altri centri limitro- fi e che rischiava lo spopolamento. Ricostruire la scuola di Gualdo poteva significare dare nuova speranza per il futuro e convincere i residenti a restare. Tantissimi i problemi da affrontare, spesso di natura burocratica, per ovviare i quali è stato necessario costituire l’associazione “Non lasciamoli soli”, quale strumento operativo d’intervento. Presidente è stato nominato il Presi- dente della Fondazione Comunità Bresciana e vicepresidente il Presidente dell’Editoriale Bresciana. Grazie all’impegno di tutti, il cantiere per la ricostruzione della scuola di Gualdo è stato aperto e si prevede che la struttura potrà essere consegnata per l’inizio dell’anno scolastico 2018-2019. Importante sottolineare poi, ha continuato Seccamani Mazzoli, che come sempre da cosa nasce cosa. Il proget- to di ricostruire la scuola di Gualdo è stato motivo infatti per tanti bresciani di adottare la comunità di quel paese. Numerose le iniziative figlie di quella originaria: un paese bresciano ha ospitato un gruppo di Gualdesi, un altro è andato a Gualdo ad organizzare uno spiedo, una società sportiva ha deciso di farsi carico di rinnovare il locale campo di calcio, una parrocchia vi è andata a proporre un grest. In chiusura di assemblea, il Presidente Streparava ha preso ancora la parola per riassumere gli impegni della Fon- dazione per il 2017: celebrare i dieci anni degli interventi realizzati sul territorio della Valle Camonica, organizza- re il Festival della Filantropia, iniziare a pianificare la Campagna per i Lasciti Testamentari e le iniziative collegate alla legge “Dopo di noi”, il tutto mantenendo fede al motto della Fondazione: “Aiuta la comunità a crescere”. Un momento dell’assemblea 2017 Dopo l’ampio spazio dedicato alla rappresentazione della Manifestazione dello scorso anno, riprendiamo la Rela- zione Morale dando evidenza agli aspetti istituzionali. 9
GLI ORGANI AMMINISTRATIVI Come previsto dallo Statuto, tutti i componenti degli Organi Amministrativi ed i Revisori hanno operato gratuitamen- te disponendo, tra l’altro, per il versamento di un contributo annuo a favore della Fondazione. Per quanto riguarda l’operatività degli Organi della Fondazione, elenchiamo, qui di seguito, una sintesi dell’attività svolta nel corso del 2017. Il Comitato Esecutivo si è riunito 6 volte, mentre il Consiglio di Amministrazione si è riunito per 8 sedute. Numerose sono state inoltre le riunioni di alcuni gruppi di Consiglieri facenti parte di: – Commissione Gestione Patrimonio; – Commissioni Bandi; L’attività della Commissione Gestione Patrimonio sarà commentata in uno specifico capitolo della presente Relazione Morale. L’attività delle Commissioni Bandi, riunitesi in più circo- stanze, si è incentrata nell’analisi di 492 progetti presen- tati nel corso del 2017, nella stesura delle diverse gradua- torie di merito e nella formulazione della proposta, agli Organi della Fondazione, dell’ammontare dei contributi da assegnare. Pia Cittadini e Pier Luigi Streparava LE CONSULTE DEI DONATORI E PER LA COMPRENSIONE DEI BISOGNI - LA STRUTTURA Per migliorare la diffusione della Cultura del dono e conseguire i risultati previsti della delibera di mandato, con par- ticolare riguardo alla strategia di incremento del patrimonio, il Consiglio di Amministrazione si avvale della collabo- razione della Consulta dei donatori che formula pareri preliminari, non vincolanti, che il Consiglio di Amministrazione è tenuto ad esaminare. Alla luce della variazione del Regolamento, ogni Fondo può delegare un partecipante ad intervenire alle riunioni della Consulta stessa. Qui di seguito la composizione della Consulta dei Donatori, in carica al 31 dicembre 2017: Portavoce Bartolomeo Rampinelli Rota; Membri Samuele Alghisi – Giuseppe Ambrosi – Ornella Archetti – Paola Artioli – Gabriele Avanzi – Elena Balduzzi – Grazia Rampinelli Beccaria – Ivo Benedetti – Marcello Ber- lucchi – Giuliana Bertoldi – Maria Pia Bondioni- Silvia Bonizzoni – Marco Bonometti – Alberto Bolpagni – Cinzia Bricchi – Eugenio Busi – Pierpaolo Camadini – Roberto Cammarata – Antonio Capezzuto – Claudio Ceni – Carlotta Chiaf – Madga Ciocca Gnutti – Giuseppina Archetti Conte – Caterina Da Porto – Angela De Giacomi Goi – Massimo Ghetti – Roberto Gorla – Pierangelo Guizzi – Giuseppe Fenocchio – Alberto Festa – Maurizio Funazzi – Primo Fogassi – Pao- lo Franchi – Eugenio Frigerio – Daniela Gabana Grandi – Vittorina Gaioni – Elio Ghidoni – Giacomo Gnutti – Marina Gnutti – Cesare Giovanelli – Annalisa Granito – Ida Rizzi Lanfranchi – Pierluigi Leali – Saulo Mafezzoni – Giovanni Mar- china – Laura Marchiori – Mario Mari – Brunella Marniga – Lu- cio Mastromatteo – Fausto Montini – Paolo Morandi – Luigi Moretti – Giuseppe Pasini – Sergio Pecorelli – Angelo Piazzoli – Giorgio Rizzardi – Margherita Rocco – Daniela Scotti – Gio- vanni Maria Seccamani Mazzoli – Paolo Streparava – Clau- dio Teodori – Pietro Tomasini – Sandro Torchiani – Marcellino Valerio – Silvio Valtorta – Riccardo Venchiarutti – Hendrika Visenzi – Veronica Zampedrini. Nel corso del 2017 le riunioni si sono tenute presso il 21 gram- mi, gestito della Cooperativa Sociale Big Bang e presso il Centro Pastorale Paolo VI a Brescia. Nel corso delle riunioni, oltre a fare il punto sulla attività della Fondazione, è stato avviato un confronto tra le iniziative filantropiche proposte e sostenute dai fondisti e finalizzato a sviluppare collabora- 10
zioni e sinergie intorno ad alcune iniziative progettuali indicate dai donatori. In particolare è stata lanciata l’iniziati- va con la quale il Consiglio di Amministrazione ha inteso sostenere con un incentivo premiale i progetti dei fondisti condivisi da almeno 5 donatori. L’iniziativa ha visto la presentazione di 9 progetti, cinque dei quali hanno raggiunto l’obiettivo, registrando apprezzamento da parte dei donatori che in occasione della riunione di dicembre hanno sollecitato la riproposizione dell’iniziativa. Nel corso del 2017 si è riunita 2 volte anche la Consulta per la comprensione dei bisogni del territorio. Il lavoro della Consulta si è concretizzato con valutazioni relative alla predisposizione dei bandi e delle politiche ero- gative da parte della Fondazione. È stata inoltre valutata l’ipotesi di presentare alla Consulta dei donatori un pro- getto condiviso e ritenuto significativo, candidandolo a raccogliere il sostegno di 5 donatori. Al 31.12.2017 i componenti della Consulta risultavano Gianpietro Briola – portavoce della Consulta, Marcello Berluc- chi – Severo Bocchio – Agnese Dialma Cantaboni – Pamela Cappellazzi – Paola Ceretta – Vincenza Corsini – Adal- berto Migliorati – Claudia Nodari Gorno – Armando Nolli – Carlo Pedretti – Gianni Tranfa – Patrizia Vastapane – Ma- ria Villa Allegri – Renato Zaltieri. GESTIONE DEL PATRIMONIO 2,27% Nel 2017 la ripresa globale si è consolidata, favorevol- 8,79% mente sostenuta dal trend positivo degli investimen- 28,75% ti. Secondo le stime del Fondo Monetario Internaziona- 15,37% le l’economia mondiale è cresciuta del +3,7% nel 2017, in lieve accelerazione rispetto all’anno precedente (+3,2%), confermandosi disomogenea nelle diverse aree geografiche (+4,7% nelle Aree emergenti; +2,3% nei Pae- si avanzati). Il ciclo economico mondiale è andato gra- dualmente rafforzandosi, quale conseguenza della so- 6,26% lidità dell’economia statunitense e dell’intensificarsi di segnali positivi in Europa e nei Paesi emergenti, in virtù 4,33% dell’uscita dalla fase recessiva di Russia e Brasile e del ri- trovato slancio dell’economia cinese. In particolare, nell’area euro nel corso del 2017 le pro- 34,23% spettive di crescita sono migliorate ma senza pressioni inflazionistiche, per la debolezza della crescita salariale ancora moderata in molte economie dell’area. ASSET ALLOCATION AL 31.12.2017 PESO Il Consiglio direttivo della BCE ha ricalibrato nel corso Liquidità conto corrente 2,27% dell’esercizio gli strumenti di politica monetaria, preser- Polizze a capitale garantito 8,79% vando però, anche in prospettiva, condizioni monetarie Bond Governativi Eurozona (€) 15,37% molto espansive, che restano necessarie per un ritorno Bond Corporate IG 6,26% durevole dell’inflazione su livelli prossimi al 2 per cento. Fondi / Sicav obbligazionari 34,23% Dopo aver attuato una prima riduzione degli acquisti di Bond Subordinati 4,33% titoli da 80 a 60 miliardi, la BCE ha esteso il programma Certificate, Fondi e Sicav Azionari 28,75% al periodo gennaio-settembre 2018, ma con un volume mensile dimezzato. L’avvicinarsi della conclusione del “quantitative easing” e le prospettive di crescita economica europea si sono riflessi in un rafforzamento del cross Euro/Usd e in un aumento dei tassi a medio e lungo termine. Il rendimento del BTP decennale è salito leggermente chiudendo l’anno al 2,0%, poco sopra il livello di fine 2016 (1,83%). Il differenziale di rendimento con la Germania è risultato transitoriamente sotto pressione soltanto durante la campagna per le elezioni francesi, ma in seguito è ca- lato fino a minimi di 133 punti base nel mese di dicembre, per terminare il 2017 a 157 punti base. In Italia il PIL ha confermato una crescita progressiva anche se ancora inferiore alla media europea, con un buon andamento delle esportazioni ed un ritorno della fiducia delle imprese ai livelli precedenti la recessione. L’occupa- 11
zione ha continuato ad aumentare in particolare negli ultimi due trimestri dell’anno anche se le ore lavorate per oc- cupato sono ancora al di sotto dei livelli pre-crisi. La dinamica salariale resta moderata anche se in ripresa. Rimane contenuta anche la dinamica inflazionistica. Nel corso del 2017, anche gli Stati Uniti hanno progressivamente rafforzato il trend di crescita con un’espansione so- stenuta del PIL oltre il 3%, guidata dai consumi e dagli investimenti. Il mercato del lavoro ha continuato a fornire se- gnali incoraggianti, mentre restano sotto osservazione la dinamica inflazionistica e l’ampliamento atteso del deficit e del debito federale in seguito alla entrata in vigore della riforma fiscale. Alla luce del consolidamento dell’economia americana e del rafforzamento del mercato del lavoro, la Federal Re- serve ha innalzato i tassi di riferimento per tre volte nel corso del 2017 (25 punti base a marzo, giugno e dicembre) mentre in ottobre ha avviato un processo di graduale ridimensionamento del portafoglio attivo attraverso il manca- to reinvestimento dei proventi dei titoli in scadenza per un ammontare massimo che verrà gradualmente innalzato (da 10 a 50 miliardi nell’arco di dodici mesi). Nonostante il differenziale dei tassi a favore della divisa americana, il dollaro si è indebolito nei confronti dell’euro (e delle principali divise internazionali) durante tutto il 2017 passando da Euro/USD 1,05 a Euro/USD 1,20. La fase di indebolimento è continuata nel primo trimestre 2018, mentre nel secondo trimestre 2018 il trend si è decisamente invertito, complice anche la recentissima crisi istituzionale italiana. Nel 2017, da luglio in poi, si è fortemente apprezzato anche il prezzo del petrolio, cresciuto di oltre 20 dollari al barile e superando quota 65 dollari a fine dicembre, sulla scia del calo delle scorte mondiali, dell’interruzione della produ- zione in alcuni Paesi esportatori e le tensioni geopolitiche in Iran e Venezuela. Nel 2017, nonostante una partenza un po’ difficile, i mercati azionari in generale hanno chiuso l’esercizio con otti- me performance, in molti casi a due cifre, compensando le performance deludenti del mercato obbligazionario mondiale. La Commissione Patrimonio, composta dal Presidente Pier Luigi Streparava, dai consiglieri Giuseppe Ambrosi, Elena Balduzzi, Luigi Moretti, Sandro Torchiani e da Maurizio Faroni (già consigliere, ora in qualità di membro esterno), si è confrontata con un contesto di tassi euro breve termine ancora negativi, tassi obbligazionari a medio/lungo ter- mine molto bassi ma in un contesto di significativa volatilità e mercati borsistici difficili nei primi mesi dell’anno ma complessivamente caratterizzati da una buona performance a fine esercizio. In particolare l’andamento degli in- vestimenti azionari (in media il 25% del portafoglio) ha generato circa il 75% del rendimento, mentre il 75% del patri- monio investito in obbligazioni e liquidità ha generato il residuo 25%. Le scelte di investimento della Commissione sono state assunte sulla base delle politiche monetarie della BCE e della FED, dei tassi di crescita delle varie economie e delle attese inflazionistiche in Europa e in America. Le disponibilità complessive della Fondazione, pari a circa Euro 23 milioni a fine anno (oltre a circa Euro 2,6 milioni dedicati alle erogazioni legate ai bandi ed al progetto di ricostruzione nelle zone terremotate “Non Lasciamoli Soli”, investiti in depositi di conto corrente) sono state allocate nella prospettiva di una gestione prudente e diversificata in un orizzonte temporale di medio periodo. Nel corso del 2017 è stata mantenuta un’esposizione ai mercati azio- nari (in particolare europei) mediamente del 25%, salita al 29% circa grazie alla crescita di valore degli investimenti sottostanti. Gli investimenti obbligazionari, rappresentativi di circa il 60% del portafoglio, sono allocati come segue: il 15% circa in Bond governativi anche correlati all’inflazione; il 6% circa in Bond corporate “investment grade”; circa il 35% in sicav obbligazionarie gestite da case di investimento di primario standing internazionale dedicate anche ad emittenti corporate e “high yield”, molto diversificati e con duration contenute; il 4% circa in obbligazioni subor- dinate emesse da primarie banche italiane ben capitalizzate. Una parte della liquidità (circa il 9%) è stata investita in polizze a capitale garantito ed il residuo 2% è stato fisiologicamente depositato in conto corrente. La rendita contabile complessiva maturata nel corso dell’esercizio 2017 è stata pari ad Euro 391.000, equivalente ad un rendimento medio ponderato sul portafoglio investito, dedotti tassazione e commissioni, di circa l’1,75% netto. La rendita è calcolata in coerenza con i principi contabili, che, come noto, non consentono di accertare le plusvalen- ze non realizzate. In una logica “mark to market” la rendita netta sarebbe stata superiore al 3,3%. A partire dal 2016, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, nell’ambito delle linee guida strategiche, ha de- finito i criteri di ripartizione della rendita che, anche per l’esercizio 2017, è stata allocata come segue: – Euro 112.000 circa a disponibilità per la gestione; – Euro 28.000 circa ad incremento del Fondo Patrimoniale Generale della Fondazione; 12
– Euro 135.000 circa a competenza della sezione corrente del Fondo Patrimoniale Generale, – Euro 116.000 circa a competenza della sezione corrente dei singoli Fondi dei Donatori costituiti presso la Fonda- zione, pari ad un rendimento netto medio dell’1,2%. Il Consiglio di Amministrazione ringrazia la Commissione Patrimonio per il risultato conseguito. RAPPORTI CON I DONATORI Promozione della cultura del dono. Nell’attuale perdurante situazione di crisi economica, la Fondazione della Co- munità Bresciana non ha mancato di continuare a tessere la rete della solidarietà sul territorio, coltivando tutte le sensibilità che ha ritenuto di poter sollecitare, ottenendo il seguente risultato nel corso del 2017. Donazioni raccolte Euro 4.584.122,35 di cui: – Euro 182.700,00 a sezione patrimoniale (pari al 4 % del totale); – Euro 4.104.059,03 a sezione corrente dei Fondi patrimoniali (pari al 90% del totale); – Euro 294.363,32 raccolta straordinaria terremoto 2016 (pari al 6% del totale). Le donazioni raccolte nel corso del 2017 sono rappresentate nella parte statistica di dettaglio nel capitolo dedicato all’attività collegata alle donazioni. Appare opportuno a questo punto della Relazione evidenziare le diverse caratteristiche delle donazioni ricevute: Le donazioni ricevute a sezione patrimonio (il cui andamento, comparato con gli anni precedenti, è visibile nella sotto riportata figura) sono destinate ad aumentare il patrimonio della Fondazione e, una volta effettuate, diventa- no intangibili. I rendimenti generati dalle donazioni effettuate con questa modalità vengono utilizzati per realizzare le finalità previste dal Fondo a cui esse fanno riferimento. Il dettaglio delle donazioni a patrimonio è illustrato alla pagina 38. 1.332.000 1.136.404 1.028.060 986.309 895.587 705.226 548.250 648.377 513.650 404.158 185.700 375.813 394.275 400.992 235.100 267.263 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Le donazioni ricevute a sezione corrente (il cui andamento, comparato con gli anni precedenti, è visibile nella sotto riportata figura) sono invece stanziate per finanziare iniziative giudicate più opportune ed immediate. Ognuno dei Fondi costituti presso la Fondazione prevede la possibilità di donazioni a sezione corrente. Attraverso questa moda- lità è come se all’interno della Fondazione ci fossero tante piccole fondazioni autonome, che possono indirizzare le proprie risorse verso le attività che ritengono più necessarie. 13
4.104.059 1.788.538 1.591.573 1.762.023 1.193.302 1.125.892 894.909 709.506 575.852 616.789 459.744 355.775 183.059 87.738 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Dai due grafici innanzi presentati, si rileva che i primi 6/7 anni di attività hanno registrato un’attività molto forte per quel che riguarda la donazione a sezione patrimoniale, mentre quella inerente le donazioni a sezione corrente è sicuramente risultata più debole. Dal 2008, da quando cioè la crisi ha iniziato a farsi sentire, si è invertita la tenden- za: sono aumentate le donazioni a sezione corrente e sono diminuite quelle a sezione patrimoniale. È un cambio di tendenza interessante, che fa intuire come negli ultimi anni sia cresciuta la necessità di fornire risposte più immedia- te alle necessità espresse dal territorio in questi momenti difficili. Piuttosto che attendere che i Fondi investiti generi- no risorse da destinare alle finalità per cui sono stati costituti, dunque, si preferisce effettuare donazioni che possano essere immediatamente utilizzate. Questa tendenza si è confermata anche nel corso dell’esercizio 2017. Il dettaglio delle donazioni a sezione corrente è illustrato alla pagina 39. 5 per mille Anche per il 2017 la Fondazione della Comunità Bresciana Onlus ha ritenuto opportuno non sollecitare la destina- zione del 5 per mille per proprie finalità. Nel mese di agosto 2017 l’Agenzia delle Entrate ha provveduto al versamento dell’importo di € 17.219,15 nel meri- to del 5 per mille – anno 2015 – relativo a 52 scelte, pervenute spontaneamente, sulle dichiarazioni dei redditi 2014. RAPPORTI CON I BENEFICIARI Anche nel corso del 2017 l’attenzione della Fondazione della Comunità Bresciana è stata rivolta alle numerose esi- genze e bisogni rappresentati dalle progettualità espresse dalle meritorie Organizzazioni non profit che operano sul nostro territorio. Al riguardo appare opportuno ricordare che le risorse assegnate sono state ripartite dal Consiglio di Amministrazione dedicando una particolare attenzione ai nuovi bisogni straordinari che sono emersi dal territorio, specie per quanto riguarda il settore socio-assistenziale. A tal fine sono stati emanati 15 Bandi, che hanno beneficiato di consolidate partnership con altri Enti, così come rappresentato nella tabella sotto riportata. 14
Erogazioni deliberate a fronte dei 15 Bandi di cui ai fondi Territoriali di Fondazione € 2.615.378,70 Cariplo e di risorse destinate da altri Enti cofinanziatori Erogazioni liberali € 2.954.073,60 Erogazioni per bandi a raccolta erogazione € 242.119,00 Totale erogazioni € 5.811.571,30 Le erogazioni assegnate nel corso del 2017 sono rappresentate, per quanto riguarda gli Enti beneficiari, nella parte statistica di dettaglio nel capitolo dedicato all’attività erogativa. RAPPORTI CON FONDAZIONE CARIPLO Come noto, Fondazione Cariplo è la promotrice del Progetto Community Foundation e la principale finanziatrice degli interventi promossi sul territorio, per il tramite autonomo della Fondazione della Comunità Bresciana. La linea continuativa di collaborazione viene esplicitata essenzialmente attraverso due specifici strumenti: a) Erogazioni territoriali delle Fondazioni di Comunità in partnership con la Fondazione Cariplo. Questa tipologia di erogazioni è finalizzata a sostenere iniziative e progetti filantropici locali di piccole dimensio- ni, grazie all’approfondita conoscenza del territorio da parte della Fondazione di Comunità, offrendo così una risposta alle istanze locali più trascurate ma spesso molto significative. Per questa linea di finanziamento Fondazione Cariplo ha destinato risorse nel 2017 per l’ammontare di € 1.783.400,00 che, sommate ad altre risorse disponibili, hanno determinato le assegnazioni rappresentate nel ca- pitolo dedicato all’attività erogativa nella parte statistica di dettaglio. b) Erogazioni per interventi Emblematici provinciali minori di Fondazione Cariplo – anno 2017 Fondazione Cariplo, nel corso del 2017, ha disposto un Bando congiunto con Fondazione della Comunità Bre- sciana per l’assegnazione di contributi per l’ammontare di Euro 500.000,00. Il Bando ha lo scopo di finanziare progetti ed interventi coerenti con gli indirizzi delle aree filantropiche strategi- che di Fondazione Cariplo principalmente nei macro settori: Ambiente, Arte e Cultura, Servizi alla Persona e Ri- cerca Scientifica. A valere sul predetto Bando sono pervenuti 16 progetti per un totale contributi richiesti di € 1.760.478,38. Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo, nelle sedute di fine anno, ha deliberato, dopo la prece- dente valutazione degli Organi della Fondazione della Comunità Bresciana, il finanziamento di 5 progetti, per un totale di 475.000,00 euro e nello specifico: Coop. Sociale CAUTO – Contributo € 100.000,00 Progetto “Mani in piastra” per la realizzazione di un insediamento multifunzionale a favore di CAUTO e dei cittadini. Verrà costruito un polo logistico con l’apertura di uno sportello dedicato alle associazioni del territorio e l’allestimento di un parco tematico dedicato ad esposizioni e laboratori didattici di educazione ambientale. Fondazione Bobo Archetti – Contributo € 100.000,00 Progetto “Un rifugio e un bosco per tutti”. Prevede l’infrastrutturazione del Rifugio della Valle di Mompiano come punto avanzato di protezione civile, soccorso e pre- sidio della Valle. Sarà sede di attività di educazione ambientale e punto d’accesso ai sentieri della zona. 15
Fondazione Lucchini – Contributo € 100.000,00 Progetto “Casa Emilia Lucchini”, per la trasformazione di una villa residenziale in mi- nialloggi per accogliere famiglie con minori e pazienti in cura nel centro di oncoema- tologia pediatrica dell’Ospedale Civile di Brescia, in collaborazione con AIL Brescia. Fondazione Teatro Grande di Brescia – Contributo € 75.000,00 Progetto “Grande Comunità. La musica come infrastruttura sociale”. Si prevede la creazione di una rete informale di soggetti pubblici e privati per la diffusione di cul- tura e arte attraverso concerti, recital operistici e incontri nei luoghi della cura, della solidarietà e del disagio. Kayak Canoa Club (Palazzolo sull’Oglio) – Contributo € 100.000,00 Progetto “Water Circle” per la realizzazione di attività che favoriscano l’avvicinamen- to alla pratica sportiva come strumento per il superamento delle difficoltà della vita, con particolare attenzione ai giovani. Si include anche la rifunzionalizzazione della sede del Kayak Canoa Club di Palazzolo al fine di renderlo luogo accessibile per la pratica di kayak e canoa a norma anche per atleti con disabilità. c) Welfare in Azione È un cammino che mira a trasformare il welfare in chiave comunitaria. Le prime tre edizioni del Bando confermano la volontà dei territori di riferimento della Fondazione di ingaggiarsi in questo percorso di cambiamento: 142 idee, 51 studi di fattibilità, centinaia di organizzazioni coinvolte in uno sforzo di ripensamento degli attuali assetti e servizi di welfare. Sono 27 i progetti ad oggi sostenuti nelle tre edizioni del bando, per un totale di 263 organizzazioni coinvolte, 30,4 milioni di euro di contributi deliberati a fronte di un costo complessivo pari a 67 milioni di euro. I temi affrontati in chiave trasformativa e innovativa sono molti: dalla vulnerabilità ai servizi di cura e conciliazione, dalle politiche territoriali per i giovani alle modalità di risposta ai bisogni delle persone con disabilità. Ad aprile 2017 ha preso il via la quarta edizione del bando. Sono state presentate 33 idee progettuali e ne sono state selezionate 12, attualmente in valutazione. Tra esse anche 2 della nostra provincia. d) World cafè Fondazione Cariplo ha avviato l’iniziativa World Cafè in favore delle Fondazioni di Comunità. Il “caffè” è storica- mente un luogo in cui si parla, si discute, ci si confronta. Uno spazio dove la comunicazione è informale, imme- diata e aperta. Il World Cafè è una metodologia che nasce proprio da questi presupposti: creare un ambiente di lavoro non convenzionale, che stimoli la libera discussione e lo scambio di idee tra i partecipanti su alcuni temi di rilevanza comune, sotto la guida di alcune domande formulate dai consulenti. Un’occasione per riflettere su se stessi, riconoscere il valore del sistema sociale costituito negli anni sul territorio, esplicitare e condividere il profilo identitario e gli elementi valoriali distintivi di ciascuna Fondazione in modo cre- ativo ma concreto. Il progetto prevede la realizzazione di 15 incontri nel volgere di 3 anni presso le sedi delle diverse Fondazioni di Comunità. Nel corso del 2017 si sono tenuti i World Cafè a Sesto San Giovanni (Fondazione Nord Milano), a Como e a Verbania (Fondazione VCO). e) Road show presso le Fondazioni di Comunità Fondazione Cariplo ha avviato una iniziativa di presentazione nei territori delle Fondazioni di Comunità dei pro- getti più significativi. In particolare sono stati presentati a Brescia il BANDO: CAPACITY BUILDING DEL TERZO SETTO- RE, il progetto BEEurope promosso da Fondazione Triulza ed il progetto DIGITAL EDU 2018 promosso da Techsoup Italia. 16
ATTIVITÀ E PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA Progetto con la Consulta dei donatori Collaborazione è una delle parole chiave sulle quali si basa l’attività della Fondazione della Comunità Bresciana per ottenere risultati migliori e più incisivi sul territorio. Ma il far rete può e deve partire anche dall’interno della stes- sa Fondazione, creando occasioni in cui i diversi fondi possano diventare gli uni partner degli altri su progetti di co- mune interesse. Per questo il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione ha deliberato nel 2017 di destinare 80.000 euro quale in- centivo premiale a progetti che raccolgano il sostegno di almeno 5 donatori. In particolare è stata data la possibilità a ciascun Fondo costituito presso la Fondazione di presentare alla Consulta dei Donatori un progetto da condividere e per il quale chiedere il sostegno economico e la collaborazione di altri Fondi. Ogni Fondo può presentare un solo progetto, ma può diventare sostenitore di tutti i progetti ritenuti d’interesse. La ripartizione degli 80.000 euro stanziati dalla Fondazione come incentivo premiale avviene tenendo conto dell’entità della donazione del donatore proponente e dell’entità della raccolta delle donazioni degli altri (almeno 4) donatori. Nel 2017 sono stati 5 i progetti avviati con queste caratteristiche. 1. Progetto “Contrasto alle nuove povertà” Proponente: F.do Marginalità Partner: F.do Bertola, F.do Visenzi, F.do Marniga, F.do Ciocca, F.do Golgi Il progetto “Contrasto alle nuove povertà”, proposto dal Fondo Marginalità, nasce nel gennaio 2017, quando Fondazione della Comunità Bresciana ha sollecitato il mondo delle organizzazio- ni che lavorano in questo settore ad incontrarsi ad un tavolo di confronto affinché dessero vita ad una progettualità congiunta. Al tavolo si sono presentate oltre 25 realtà attive nel contrasto alle nuove povertà ed operanti sul territorio bresciano. L’uscita del bando “Doniamo energia”, lanciato da Fondazione Cariplo e dal Banco dell’Energia Onlus, ha fatto sì che il tavolo si concentrasse in due gruppi di lavoro che hanno enucleato i pro- getti “Energie in circolo” e “Rilancio”. Obiettivo, in entrambi i casi, è stato dare nuova speranza e slancio vitale a chi rischia di affon- dare sotto il peso dei problemi così da permettere una ripartenza. Destinatari delle due iniziative sono stati dunque coloro che si trovano all’improvviso in una situazione di disagio eco- nomico per un fattore scatenante quale può essere la perdita del lavoro, una malattia, una separazione familiare. I progetti puntano infatti ad arginare il problema appena si presenta, senza aspettare che la difficoltà temporanea si cronicizzi e diventi povertà permanente. Individuare precocemente la vulnerabilità sociale ed economica, aumentare il reddito familiare attraverso azioni di risparmio e di attivazione occupazionale, prevenire i possibili peggioramenti, sperimentare modalità innovative di intervento, implementare la partecipazione attiva della comunità, strutturare stabili reti di prossimità a supporto di un concreto welfare della comunità sono infatti gli obiettivi che ci si è preposti. Queste le realtà partecipanti: Ass. Casa Betel 2000 Onlus – Ass. Rut – Coop. Soc. La Rete – Ass. Il Baule di Solidarietà – Acli Bresciane – Ass. Bimbo Chiama Bimbo – Ass. – Coop. Soc. Articolo Uno – Amici del Cala- brone Coop. Soc. La Vela – Coop. Soc. Cauto – Ass. Aiuto per l’ultimo – Ass. Dignità e lavoro – Confcooperative Brescia – Coop. Soc. Scalabrini Bonomelli – Ass. Bresciana Famiglie affidatarie – Ass. Gruppo Volontari Brescia 3 – Ass. Maremosso. 17
Enti partner e sostenitori: Fondazione Comunità Bresciana – Fondazione Maria Enrica – Congrega della Carità Apo- stolica – Società San Vincenzo de Paoli. Enti della rete: Solco – Fond. Consulenti Lavoro. Enti sostenitori: Comune di Brescia – Ass. Comuni Bresciani. 2. Progetto “Laboratorio Macchine Utensili Itis Castelli” Proponente: F.do Castelli Partner: F.do Moretti, F.do Marniga, F.do Torchiani, F.do ORMA, F.do Ghidoni, F.do Streparava, F.do Benedetti Ampliare la dotazione didattica del laboratorio di macchine utensili già presente in istituto, da un lato per allineare le com- petenze in uscita degli studenti con quelle auspicate dalle aziende manifatturiere, dall’altro per rendere fruibile il labora- torio stesso a tutti gli alunni, adeguandolo alla loro numerosità. Da queste esigenze si è sviluppato il progetto “Laboratorio macchine utensili Itis Castelli”, proposto dal F.do Castelli, che ha per obiettivo l’acquisto e l’inserimento di 15 torni tradiziona- li, il cui costo è di circa 9.200 euro cad, e di due centri di lavoro a CNC del costo di circa 100.000 euro cad, per un importo to- tale di quasi 340.000 euro. I lavori di ristrutturazione I torni tradizionali sono previsti nella didattica dei programmi del terzo anno, mentre le macchine utensili a CNC verranno utiliz- zate dagli studenti del quarto e quinto anno. L’Istituto Tecnico Benedetto Castelli ha formato nella sua lunga storia la stragrande maggioranza dei tecnici che hanno dato impulso al dinamismo dei settori produttivi del territorio brescia- no. Questo è stato possibile anche grazie all’interesse dimostra- to dalle aziende verso l’Istituto, tradotto in impegno economico per la realizzazione dei laboratori. La necessità, da parte del- le istituzioni scolastiche, di fare i conti con budget sempre più La risistemazione ridotti ha però prodotto il risultato di penalizzare gli acquisti al rinnovo dei macchinari e delle attrezzature di laboratorio con la conseguenza di incidere negativamente sulle competenze finali degli studenti. Questo progetto ha però raccolto ancora una volta grande entusiasmo tra le forze imprenditoriali bresciane ed è dunque già stato trasformato in realtà: il laboratorio-officina, che si estende su 800 mq, è stato svuotato delle attrez- zature obsolete, tinteggiato, dotato di nuova illuminazione e implementato con nuovi arredi e macchinari. L’inau- gurazione della struttura rinnovata è avvenuta il 26 maggio del 2018. 3. Progetto “Piccole Pesti” Proponente: F.do Fraternità Partner: F.do Bertola, F.do Visenzi, F.do Marniga, F.do Ciocca, F.do Golgi Il progetto “Piccole Pesti”, proposto dal F.do Gruppo Fraternità, è finalizzato all’attivazione di interventi specialistici a sostegno di bambini tra i 6 e gli 11 anni in situazione di grave disagio psicologico e sociale ed a carattere innovativo poiché sul territorio al momento non esistono servizi specialistici rivolti ai bambini con evidenti alterazioni di comportamento. Gli atteggiamenti più frequenti sono iperattività, provocatorietà, oppositività, inat- tenzione, ansia generalizzata, impulsività, rifiuto scolastico e ritiro sociale, tutti com- 18
portamenti che spesso generano sia negli adulti sia nei pari reazioni di allontanamento, giudizio e spesso espulsione. Il progetto “Piccole Pesti” vuole dunque farsi carico di questi bambini e delle loro famiglie, offrendo loro un interven- to specialistico volto a prevenire la cronicizzazione dei disturbi, promuovere lo sviluppo della capacità adattiva nel bambino in risposta alle richieste ambientali, fornire sostegno e informazioni alla famiglia, mantenere rapporti co- stanti con la scuola, rinforzare gli insegnanti. In questo modo ci si attende anche una riduzione degli accessi al pronto soccorso e dei ricoveri, una riduzione dei tempi di attesa per la presa in carico specialistica del problema, l’aumento di risposte integrate e professionalmente competenti di fronte a problematiche sempre più diffuse, la diminuzione dello stigma che accompagna le problema- tiche legate ai disturbi del comportamento. 4. Progetto “Attrezzature per simulazioni pediatriche agli Spedali Civili” Proponente: F.do Golgi Partner: F.do Bertola, F.do ORMA, F.do Torchiani, F.do Moretti, F.do Ciocca La Scuola di Specializzazione in Pediatria degli Spedali Civili e dell’Università degli Studi di Brescia è tra le più ambi- te d’Italia per il livello di formazione garantito. Preparare gli specializzandi ad affrontare le diverse possibili situazioni di emergenza-urgenza che si possono presentare in pronto soccorso come in reparto è fondamentale perché sono molte le situazioni in cui l’intervento tempestivo da parte di personale adeguatamente addestrato e competente fa la differenza tra la vita e la morte. Per questo il F.do Golgi ha presentato il progetto di dotare la Clinica Pediatrica degli Spedali Civili di manichini par- lanti d’ultima generazione, dotati di sensori collegati a un computer, che permettano ai medici specializzandi in Pe- diatria di sviluppare nel corso dei 5 anni curricolari sempre maggiore esperienza di lavoro in team su casi simulati di crescente difficoltà impostati dagli istruttori. In questo modo possono imparare a prendere decisioni tempestive e ad intervenire con le manovre rianimatorie d’emergenza in un contesto di massima sicurezza. Grazie ai manichini è infatti possibile simulare diversi scenari e valutare concretamente le performance dei medici e la velocità d’inter- vento oltre al risultato d’aver salvato, o meno, il “paziente”. I manichini acquistati possono essere utilizzati anche per il retraining, ovvero l’aggiornamento del personale medico strutturato del dipartimento pediatrico, e per insegnare ai genitori con figli ammalati a gestire le situazioni di emergenza in qualsiasi luogo. 5. Progetto “Risonanza Magnetica Pediatrica” Proponente: F.do Sogno di Natale Partner: F.do Bertola, F.do ORMA, F.do Fraternità, F.do Ciocca L’Ospedale dei Bambini di Brescia è uno dei 13 Ospedali Pediatrici formalmente riconosciuti in Italia ed è centro di riferimento per diverse patologie di tutto l’est della Lombardia, coprendo dunque un bacino d’utenza molto vasto. La Radiologia in particolare occupa oggi un ruolo fondamentale nella diagnosi di un numero sempre crescente di 19
patologie e definisce di conseguenza il corretto percorso di cura del paziente. Nel 2016, grazie al progetto “Sogno di Natale”, che aveva come capofila il Rotary Club Valle Sabbia Centenario, si è già riusciti a raccogliere i fondi per l’acquisto di un ecografo 3D da destinare al reparto, ma le necessità sono più ampie. Per questo il F.do Sogno di Natale ha attivato attraverso la Consulta dei Donatori della Fondazione della Comunità Bresciana un ulteriore progetto che punta ad acquisire una Risonanza Magnetica d’ultima generazione, che verrà inserita in un ampliamento strutturale che verrà costruito accanto alla Radiologia Pediatrica. Il rendering dell’ampliamento del reparto Per quanto riguarda l’acquisto della risonanza magnetica, il costo supera il milione di euro, in gran parte già finanziato, e ci si augura di poterlo interamente coprire entro il 2018. Progetto sala multimediale per la clinica pediatrica degli Spedali Civili È stata inaugurata il giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre 2017, la sala multimediale realizzata per i bambini malati ricoverati nei reparti pediatrici dell’Ospedale Civile di Brescia. Una coin- cidenza voluta per sottolineare il valore del dono, divenuto realtà grazie al cospicuo finanziamento, 200.000 euro, messo a disposizione dal Fondo Gaetano e Tina Lanfranchi, costituito nel 2011 all’interno della Fondazione della Comunità Brescia- na proprio per sostenere iniziative sociosanitarie e assistenzia- li con particolare attenzione agli Spedali Civili. La sala multimediale Il taglio del nastro 20
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