PROGRAMMA LUMIÈRE - 2023 ANNO XXXIX/N.4 - Cineteca Bologna
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
APRILE 2023 ANNO XXXIX/N.4 A qualcuno piace caldo (1959) di Billy Wilder PROGRAMMA LUMIÈRE Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311
Editoriale La Cineteca ha aperto la sua prima sala, il Lumière di via Pietralata, nel 1983, dunque la mia formazione alla storia del cinema, nella seconda metà degli anni Settanta, si realizzò in parte a scuola, dove la Cineteca offriva agli studenti una spettacolare rassegna di film muti, e in parte grazie alla televisione. Guardando l’offerta delle tv generaliste oggi, sembra impossibile immaginare che, quando esistevano solo due canali, quelli della Rai, settimanalmente venissero mostrati capolavori della storia del cinema presentati da grandi critici come Claudio G. Fava, Ernesto G. Laura, Callisto Cosulich… I canali poi si moltiplicarono, le reti Fininvest conquistarono il pubblico anche grazie a un’abbondantissima offerta di cinema e nacque la fenomenale Rai 3 di Angelo Guglielmi, con programmi, alcuni dei quali proseguono ancora oggi, che hanno segnato la storia della televisione. Sono da sempre un amante del cinema al cinema e conseguentemente non sono mai stato un consumatore di televisione, tranne quando Enrico Ghezzi nel 1985 inventò La magnifica ossessione, maratona televisiva di quaranta ore non-stop, poi nel 1988 il contenitore notturno Fuori orario. Cose (mai) viste e nel 1989 Blob. Ghezzi, senza dichiararlo, riuscì a trasformare Rai 3, per alcuni anni, in un cineclub programmato con coraggio, coltissimo, sorprendente, che scopriva autori che in Italia non erano distribuiti nelle sale e ci faceva viaggiare avanti e indietro nella storia del cinema e nel presente. Riuscì in un’impresa impossibile, formando al gusto di un ‘certo cinema’ varie generazioni di giovani e offrendosi come pensatore, critico fuori sync, pifferaio capace di invertire l’inarrestabile tendenza della televisione degli anni Ottanta, che, quotidianamente, abbassava il livello, puntando invece su una programmazione che credeva nell’intelligenza, nella competenza e nell’ironia del pubblico. La Cineteca distribuirà da maggio in sala Gli ultimi giorni dell’umanità, il monumentale (non)film di Ghezzi, realizzato a quattro mani con Alessandro Gagliardo e presentato a Venezia 2022, a cui ci siamo ispirati per le nostre matinée domenicali: è il nostro omaggio a un maestro che ha creduto nel valore del servizio pubblico, che ha saputo onorare con una programmazione esemplare. Il nostro film del mese è Él di Luis Buñuel. Al regista aragonese, nato a Calanda nel febbraio del 1900 e scomparso a Città del Messico quarant’anni fa, oggi molto dimenticato, dedichiamo un omaggio messicano. Negli ultimi anni del muto, assieme a Salvador Dalí realizzò due opere d’avanguardia tra le più rilevanti del gruppo surrealista parigino che ruotava attorno ad André Breton. A seguito della Guerra civile spagnola, in fuga dalle truppe franchiste, riparò prima a New York e poi a Città del Messico, nel periodo in cui il cinema messicano viveva la sua età dell’oro. Dopo un silenzio di quindici anni, nel 1946 riprese la sua attività e nel 1951 vinse a Cannes, con I figli della violenza, il premio per la regia. Realizzò film iconoclasti, mai ideologici, sovversivi, dove denunciò una borghesia paralizzata e ipocrita. I suoi film sono ironici, feticisti, cinici, poetici. Él è tutto questo ed è uno dei suoi film più amati. Don Luis diceva di aver studiato il protagonista come un insetto, trasformando la macchina da presa in uno strumento di analisi. La precisione del film ha sedotto Jacques Lacan, che mostrava Él ai suoi studenti. Come ha scritto Truffaut, Él non è né anticlericale, né surrealista, ma piuttosto una requisitoria, il preciso racconto di un vero caso clinico, sia pur dissimulato; un film che all’epoca non ebbe successo, ma che col tempo la critica e i cineasti hanno riconosciuto tra le opere maggiori di Buñuel; un grande messicano contemporaneo, Guillermo del Toro, lo considera il suo film preferito; improbabile che Hitchcock non lo avesse visto: la scena del campanile di La donna che visse due volte sembra una citazione diretta. Aprile ci porterà anche il maestro della commedia Billy Wilder, l’omaggio al genio di David Bowie, il ricordo della Resistenza e molti documentari, tra cui segnalo Le mura di Bergamo di Stefano Savona, cineasta unico per coraggio e lucidità, che ci racconta i primi mesi dell’emergenza sanitaria Covid-19 nella città epicentro della pandemia in Europa. Un film essenziale per non rimuovere ciò che è accaduto e che ha segnato la coscienza di tutti noi. Buone visioni. Gian Luca Farinelli
Ad aprile IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA dal 2 al 25 aprile Torna in sala, in un nuovo fiammante restauro, Él, uno dei vertici del ‘periodo messicano’ di Buñuel, cronaca dettagliata del terrificante calvario vissuto da una donna vittima di un marito megalomane e accecato dalla gelosia. Tra le pieghe di un tradizionale impianto melodrammatico, riecheggia implacabile il grido surre- alista di un maestro assoluto della storia del cinema. IL MESSICO DI BUÑUEL dal 10 al 24 aprile Nei film della lunga e prolifica parentesi messicana di Buñuel, ingiustamente rite- nuti ‘minori’ dalla critica, basta scrostare la patina della convenzione drammatica o della commedia popolare per ritrovare intatte le ossessioni del regista, dall’erotismo trasgressivo alle sarcastiche allusioni religiose, alla forza delle invenzioni visive. Accanto ad alcuni riconosciuti capolavori (lo sconvolgente I figli della violenza e il feroce L’angelo sterminatore), vi proponiamo autentiche perle come l’antiborghese Il grande teschio e l’oscuro melodramma Il bruto. INTORNO A ‘GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITÀ’ dal 2 al 30 aprile A enrico ghezzi le definizioni stanno strette: critico radicale, raffinato intellettuale, autore di epocali programmi tv, sorprendente regista sperimentale. La Cineteca distribuisce in sala Gli ultimi giorni dell’umanità, suo monumentale (non)film realizzato con Alessandro Gagliardo e presentato a Venezia 2022, da cui prendia- mo spunto per un blob della sua magnifica ossessione per il cinema, da Fellini a Kubrick, da Bertolucci al Vigo ‘fuori orario’ dell’Atalante. IL CINEMA DELLA LIBERAZIONE dal 18 al 25 aprile In occasione della Festa della Liberazione, una rassegna per celebrare i valori del- la Resistenza, di tutte le resistenze, e della lotta antifascista. Accanto a classici come Roma città aperta, Paisà, Le quattro giornate di Napoli e L’Agnese va a mo- rire, il più recente L’uomo che verrà, un programma sui Fratelli Cervi e uno sulla Liberazione di Bologna, a cui è dedicato anche il documentario The Forgotten Front. QUALCUNO È PERFETTO: BILLY WILDER dal 6 al 13 aprile La sarabanda irresistibile dei generi e dei sessi di A qualcuno piace caldo, la disumana modernità metropolitana dell’Appartamento, il gioco delle parti di Irma la dolce, il cinismo della stampa nel vertiginoso Prima pagina: nessuno come Billy Wilder ha saputo coniugare con la stessa perfezione spassosa commedia, critica al vetriolo e graffiante ironia, mettendo a nudo attraverso i suoi personaggi piccolezze, dubbi, meschinità dell’uomo moderno. OMAGGIO A DAVID BOWIE dal 26 al 30 aprile Da Life on Mars al Duca Bianco, fino ad assurgere a idolo pop degli anni Ottanta, David Bowie è stato voce e simbolo di diverse generazioni. In occasione dell’al- lestimento all’Arena del Sole della sua opera rock Lazarus, ne ripercorriamo la eclettica carriera di attore cinematografico: dall’alieno veggente dell’Uomo che cadde sulla terra al soldato neozelandese di Furyo, dal sensuale vampiro di Mi- riam si sveglia a mezzanotte all’elegante sicario di Tutto in una notte. SCHERMI E LAVAGNE tutti i sabati e i festivi del mese Il cineclub per bambini e ragazzi si muove questo mese nel tempo e nello spa- zio, spinto dalla passione per il cinema: vedremo la terra dall’alto con l’astro- nauta Samantha Cristoforetti, incontreremo due geni del comico come Keaton e Chaplin, viaggeremo sull’Himalaya (Il ragazzo e la tigre), nell’America on the road (La stanza delle meraviglie) e indietro fino alla Parigi anni Trenta (Hugo Cabret).
01 SABATO naca dettagliata del terrificante calvario vissuto da vittima di un marito megalomane e gelosissimo che era, in realtà, un caso grave di delirio para- Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani noide. Sebbene di solito Buñuel fosse un grande 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO umorista e un perenne surrealista, questo è pro- Il mercato contadino in Cineteca ospita una trentina babilmente uno dei suoi film più seri, e anche uno di produttori del nostro territorio. Spesa a km zero, dei più complessi e maggiormente caratterizzati da spazi didattici, concerti, cibi di strada, anche vegeta- una narrazione tesa ed ellittica, e si conclude con riani e vegani, birre artigianali e vini autoctoni. una delle più inquietanti scene finali mai girate. Da molti è considerato il migliore tra i suoi capo- Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi lavori insieme a Estasi di un delitto e a L’angelo 16.00 ASTROSAMANTHA. LA DONNA DEI sterminatore. (Miguel Marías) RECORD NELLO SPAZIO Restaurato da The Film Foundation’s World Cinema (ltalia/2016) di Gianluca Cerasola (83’) Project, Les Films du Camélia e Cineteca di Bologna Samantha Cristoforetti è stata la prima donna italiana con il supporto di OCAS e in collaborazione con nello spazio. Astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea Películas y Videos Internacionales. Con il sostegno (ESA) e pilota dell’Aeronautica Militare, detiene il prima- di Material World Foundation to di giorni consecutivi di permanenza nello spazio tra In collaborazione con Hispania – Asociación Cultural le donne europee. Il documentario rivela gli aspetti più faticosi e quelli più entusiasmanti della sua esperienza, Domenica matinée mostrando aneddoti e curiosità della vita nello spazio. Intorno a ‘Gli ultimi giorni dell’umanità’ In collaborazione con INAF-OAS (Istituto Nazionale 11.00 L’ATALANTE di Astrofisica – Osservatorio di Astrofisica e Scienza (Francia/1934) di Jean Vigo (89’) dello Spazio di Bologna) C’è un’immagine del cinema di Jean Vigo entrata Documentario. Dagli 8 anni in su nella memoria condivisa dei nostri anni. Un giova- ne uomo si tuffa da un barcone nella Senna e nuota Uno sguardo al documentario sott’acqua, a occhi spalancati, come se nell’acqua 18.00 TUTTA LA BELLEZZA E IL DOLORE cercasse il suo amore. È l’immagine che ci intro- (All the Beauty and the Bloodshed, USA/2022) duce a Fuori orario e il film è L’Atalante, ultimo e di Laura Poitras (117’) unico lungometraggio di Vigo, uscito postumo. Film Laura Poitras racconta la battaglia della celebre fotogra- immortale sull’amour fou o sulla “liquida impossi- fa e attivista americana Nan Goldin per il riconoscimento bilità dell’amore” (Enrico Ghezzi). della responsabilità della famiglia Sackler nella crisi Restaurato nel 2017 da Gaumont in collaborazione degli oppioidi che ha travolto gli Stati Uniti da fine anni con Cinémathèque française e The Film Foundation Novanta. La carriera d’artista e la militanza, il connubio con il supporto di CNC – Centre national du cinéma inscindibile d’arte, vita e politica sono il cuore di un ritrat- et de l’image animée to appassionato cui danno forza le opere di Goldin, rari filmati d’archivio e dialoghi intimi. Leone d’oro a Venezia. Prima della proiezione, specialty coffee e pasticceria del Forno Brisa Rendez-vous, il festival del nuovo cinema francese per tutti gli spettatori 21.00 PACIFICTION – TOURMENT SUR LES ÎLES (Francia-Spagna/2022) Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi di Albert Serra (163’) 16.00 LA STANZA DELLE MERAVIGLIE Nella Polinesia francese, l’alto commissario De Roller (Wonderstruck, USA/2017) si muove con cinica disinvoltura tra l’establishment e di Todd Haynes (120’) la popolazione locale, mentre circolano voci di nuovi Ben e Rose sono due bambini di epoche diverse, acco- test nucleari sull’isola. Illuminato dagli scorci di Tahi- munati dalla sordità e dal desiderio di ritrovare l’uno ti, Pacifiction dimostra come Serra sappia leggere pre- il padre che non ha mai conosciuto, l’altra la madre sente e passato con tagliente precisione, mantenendo attrice cinematografica. Negli anni Venti e negli anni una totale autonomia di sguardo. “Una feroce e sar- Settanta compiranno il medesimo viaggio verso New donica riflessione sull’eredità coloniale francese, e del York. Dopo Scorsese con Hugo Cabret, tocca a Todd colonialismo tout court” (Giona A. Nazzaro). Haynes portare sullo schermo un romanzo scritto e il- lustrato da Brian Selznick. Un altro nostalgico omag- gio al cinema muto di straordinaria ricchezza visiva. Avventura. Dagli 8 anni in su Rendez-vous, il festival del nuovo cinema francese 02 DOMENICA 18.15 VIENS JE T’EMMÈNE (Francia/2022) di Alain Guiraudie (100’) Dopo un attacco terroristico a Clermont-Ferrand, se- Domenica matinée. Il Cinema Ritrovato al cinema guiamo il precipitare degli eventi attraverso alcuni 10.30 ÉL insoliti personaggi: un simpatico trentenne, un’at- (Messico/1953) di Luis Buñuel (92’) tempata prostituta sposata e un giovane senzatetto Dopo il successo europeo di I figli della violenza, di origini arabe. Il regista dello scandaloso Sconosciu- Luis Buñuel adattò con il suo complice e collabora- to del lago firma il suo film più folle e sfrenato, “un tore abituale Luis Alcoriza il romanzo Él di Merce- inquietante vaudeville che esplora le nevrosi francesi des Pinto: più che una storia di fantasia era la cro- per meglio sfatare i luoghi comuni su di loro” (Le Mon-
de). Il risultato è un ritratto tenero, ironico, e alla fine tragedia e decide di ricomporne i tasselli per superare il estremamente serio, della Francia di oggi. trauma e tornare a vivere. Alice Winocour s’ispira all’at- Incontro con Alain Guiraudie tacco al Bataclan, al quale è direttamente legata poiché il In collaborazione con Satine Film fratello è uno dei sopravvissuti. Rielabora la ferita aperta 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca dal terrorismo nel cuore della capitale francese con un Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it racconto intimo e intenso sulla fragilità dell’esistenza. 21.00 ÉL (replica) 22.00 ÉL (replica) 03 LUNEDÌ 05 MERCOLEDÌ 18.00 ÉL (replica) 10.00 CINENIDO – VISIONI DISTURBATE Tutti i mercoledì mattina, film in prima visione pensati Rendez-vous, il festival del nuovo cinema francese per i neo-genitori e i loro bambini: deposito carrozzine 20.00 FRÈRE ET SOEUR presso le casse, fasciatoi nei bagni, luci e libertà di (Francia/2023) disturbo e movimento in sala da parte dei bebè. di Arnaud Desplechin (108’) Biglietto unico: 5 € Alla morte dei genitori, fratello e sorella (Melvil Pou- paud e Marion Cotillard) sono costretti a incontrarsi Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani nonostante l’odio che li divide. “C’è da sempre un fu- 17.00 – 20.00 IL MERColedì RITROVATO rore segreto nel cinema di Desplechin che qui prende Prosegue l’edizione serale del mercato contadino in tutto lo spazio. Maestro di precisione nella direzione Cineteca. Quindici aziende agricole e artigiani locali degli attori, esplora con loro le infinite risorse della con i loro prodotti stagionali, cibi e musici di strada. recitazione maturate sul set e nelle sue produzioni te- Prime visioni al Lumière a 5 €! atrali. Il risultato è una performance puramente fisica per il suo cinema letterario, mai così carnale e irrorato Uno sguardo al documentario di lacrime e di sangue” (Marzia Gandolfi). 18.15 UMBERTO ECO. LA BIBLIOTECA DEL MONDO 22.15 TUTTA LA BELLEZZA E IL DOLORE (replica) (Italia/2022) di Davide Ferrario (80’) Intere stanze e corridoi tappezzati di volumi, oltre 04 MARTEDÌ trentamila tra titoli contemporanei e secolari rarità. La biblioteca privata di Umberto Eco, lettore instancabile e raffinato bibliofilo, era un mondo a sé, “non una sem- Cinema del presente plice collezione di libri, ma la chiave per capire le sue 18.00 UNA RELAZIONE PASSEGGERA idee e la sua ispirazione”. Davide Ferrario, che ha avu- (Chronique d’une liaison passagère, Francia/2022) to accesso alla biblioteca grazie alla famiglia, firma di Emmanuel Mouret (100’) un documentario che cerca di afferrare il senso stesso Sandrine Kiberlain e Vincent Macaigne sono Charlotte dell’idea echiana di biblioteca “memoria del mondo”. e Simon, una madre single e un uomo sposato che di- ventano amanti. Entrambi cercano una relazione senza Uno sguardo al documentario impegno, passeggera, basata sul piacere, sul qui e ora. Incontri con il cinema italiano Tanto che la ‘cronaca’ del loro rapporto, come recita il 20.00 LE MURA DI BERGAMO titolo originale, si concentra solo sui momenti passati (Italia/2023) di Stefano Savona (120’) insieme ed esclude tutto il resto, cadenzata dai continui Bergamo, marzo 2020. La città è un corpo malato, un salti temporali. Emmanuel Mouret firma una commedia insieme di cellule, tessuti, organi che non interagi- romantica ironica e malinconica con i piedi ben piantati scono più. Le strade ora sono vuote. Ogni corpo è solo, a Parigi e lo sguardo rivolto a Woody Allen (in particola- dentro le mura. Un documentario potente che raccon- re Io e Annie, basti la scena della fila al cinema). (aa) ta i primi mesi dell’emergenza sanitaria COVID-19 nella città epicentro della pandemia in Europa. “In Biblioteca Renzo Renzi punta di piedi abbiamo iniziato a filmare la vita di 19.00 Premio Sandro Toni chi, rischiando in prima persona, cercava di affronta- Prima edizione del premio intitolato a Sandro Toni, re, capire e superare l’emergenza che ci stava travol- storico direttore della Biblioteca Renzo Renzi, e as- gendo tutti” (Stefano Savona). segnato alla migliore Tesi di Laurea o Dottorato che Incontro con Stefano Savona affronti problematiche di carattere storico, critico o Nell’ambito del progetto Bologna è cura – Manifesto estetico inerenti al cinema. partecipativo per la Giornata dei risvegli, promosso da Intervengono Paola Cristalli (Cineteca di Bologna), Associazione Gli amici di Luca, Comune di Bologna, AUSL Adriano Di Pietro (Comitato Amici di Sandro), Bologna con il contributo della Regione Emilia-Romagna Dominic Holdaway (Università di Urbino) e Patrizia In collaborazione con Fice Emilia-Romagna Violi (Università di Bologna) Ingresso libero 22.30 UNA RELAZIONE PASSEGGERA (replica) Rendez-vous, il festival del nuovo cinema francese 20.00 REVOIR PARIS (Francia/2022) di Alice Winocour (105’) 06 GIOVEDÌ Parigi, una sera come tante. Mia (interpretata dalla stra- 17.30 Presentazione del libro ordinaria Virginie Efira) sopravvive a un attentato terrori- Hitchcock: La donna che visse due volte stico in un bistrot. Mesi dopo, non ricorda più nulla della (Carocci, 2023)
Quattro appuntamenti, alla presenza degli autori, per CR Young. Scandalo! scoprire i primi volumi della serie Il cinema, i film, diret- 21.45 ASSASSINI NATI – NATURAL BORN ta da Alessia Cervini, Giacomo Manzoli e Christian Uva KILLERS e dedicata a grandi capolavori della storia del cinema. (Natural Born Killers, USA/1994) Incontro con l’autore Roy Menarini di Oliver Stone (118’) a seguire Nuovo appuntamento della rassegna promossa dai LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE ragazzi del Cinema Ritrovato Young dedicata ai film (Vertigo, USA/1958) di Alfred Hitchcock (128’) ‘scandalosi’. “Due amanti psicopatici con alle spalle “Sospeso tra realtà e sogno, thriller e melodramma, pro- un’infanzia traumatica scorrazzano per gli Stati Uniti dotto popolare ed esperimento d’autore, La donna che spargendo morte e distruzione e diventando uno stra- visse due volte costituisce un unicum per la sua capaci- no caso mediatico. Film spudorato, allucinato e scan- tà di esaltare ogni dettaglio dello stile cinematografico” daloso di Oliver Stone, diventa un’amara riflessione (Roy Menarini). Capolavoro tra i capolavori hitchockiani sulla società dei media e sulla follia della televisione. degli anni Cinquanta, di tutti il più esistenziale: sotto la Chissà cosa penserebbero oggi Mickey e Mallory dei vernice del Technicolor serpeggia il senso del disagio, social network”. dell’umana inadeguatezza, della ragione inservibile, delle passioni inutili, d’una tristezza che Truffaut arrivò a chiamare necrofilia. Il cinema, ovvero rendere tangibili le regole dell’attrazione: per il vuoto, per la schiena di Kim Novak bordata di seta verde. (pcris) 08 SABATO In collaborazione con Libreria Trame Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani Biglietto unico: 5 € 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO 20.15 UMBERTO ECO. LA BIBLIOTECA Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi DEL MONDO (replica) 16.00 IL CAMERAMAN (The Cameraman, USA/1928) di Buster Keaton ed Edward Sedwick (69’) Inaugurazione della rassegna “Buster Keaton – dopo essere stato sportivo e compar- Qualcuno è perfetto: Billy Wilder sa per amore – diventa, per amore, operatore d’attua- 21.45 L’APPARTAMENTO lità. Solo un acrobata può fingere una goffaggine di (The Apartment, USA/1960) quel calibro; solo un poeta può fingere un simile sonno di Billy Wilder (125’) dell’intelligenza dietro cui si cela il genio della distra- Dall’alto dei grattacieli che scorrono sullo schermo, zione. Incredibile come un fantasma a mezzogiorno, un io narrante ci precipita nella vita dell’impiegato passeggia con sobrietà attraverso storie da dormire in delle assicurazioni C.C. Baxter, e in quel suo appar- piedi. La sorte gli è costantemente avversa, la vita quo- tamento a pochi passi da Central Park al quale non tidiana lo inibisce. […] Solo grazie alle catastrofi riesce sempre ha libero accesso – perché, in vista d’una a fornire la sua vera misura. I disastri non preoccupano carriera, lo presta come alcova ai suoi boss. È il pri- quest’uomo di un altro mondo” (Paul Gilson). mo film di Wilder, e tra i primi americani, a dare for- Comico. Dai 6 anni in su ma concreta alla ‘modernità’ del vivere occidentale e metropolitano. Jack Lemmon vive come nessun Cinema del presente altro personaggio wilderiano il dramma dell’espro- 18.00 TUTTO IN UN GIORNO priazione, l’esilio da se stesso: ed è anche lui, con il (En los márgenes, Spagna, GB/2022) suo sbalorditivo controllo comico del pathos, a fare di Juan Diego Botto (105’) del film il sommo capolavoro wilderiano. (pcris) Tre persone hanno ventiquattr’ore per affrontare uno sfratto imminente: Rafa, avvocato attivista diviso tra lavoro e sentimenti; Azucena, una madre che lotta per 07 VENERDÌ tenere unita la famiglia; Teodora, un’anziana che deve mettersi in contatto con il figlio. Come nel migliore Ken Loach, il debutto alla regia dell’attore Juan Diego Qualcuno è perfetto: Billy Wilder Botto riesce a raccontare l’impatto della crisi econo- 17.00 IRMA LA DOLCE mica sui rapporti personali, sorretto da una tensione (Irma la Douce, USA/1963) che tiene inchiodati alla poltrona. A illuminare il film di Billy Wilder (147’) “un’intensa Pénélope Cruz (anche produttrice) che Nella Parigi belle époque il gendarme Jack Lemmon si può apparire come la reincarnazione di una delle pro- sdoppia in molte parti per conquistare il cuore della tagoniste del neorealismo italiano” (Simone Emiliani). prostituta Shirley MacLaine. Les Halles che il grande scenografo Alexander Trauner ricostruisce alla MGM Cinema del presente hanno un colore iperrealista, tra splendore del falso 20.00 BUSSANO ALLA PORTA e horror vacui; la forma della commedia stilizza anti- (Knock at the Cabin, USA/2023) che convenzioni, gli equivoci a catena, il fregolismo, il di M. Night Shyamalan (100’) vaudeville. La crisi del sistema produttivo e narrativo Una coppia omosessuale è in vacanza con la figlia hollywoodiano è alle porte: Wilder rilancia, mescola in una baita isolata. Quattro sconosciuti bussano vecchio e nuovo, apre botole nel racconto, chiude il alla porta, con una richiesta: sacrificare un membro film con un punto di fuga. (pcris) della famiglia per evitare l’apocalisse. E deve essere la famiglia stessa, di comune accordo, a scegliere 20.00 ÉL (replica) chi. Riflessione sulla responsabilità del singolo e sulla fede in tutte le sue forme, il nuovo thriller di Shyamalan è “un gioco tesissimo che ci manipola
solo per farci porre domande, un film figlio di Alfred to: nessuna melanconica blonde, per lui, a risistemare Hitchcock presenta o Ai confini della realtà, ma che l’ordine prima che tutto frani, solo un superbo finale che ragiona come un pamphlet di Žižek, un saggio di lo consegna al suo kafkiano destino mutante. (pcris) filosofia” (Giulio Sangiorgio). 20.00 TUTTO IN UN GIORNO (replica) 22.00 L’APPARTAMENTO (replica) 22.00 BUSSANO ALLA PORTA (replica) 09 DOMENICA 10 LUNEDÌ Domenica matinée Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi Intorno a ‘Gli ultimi giorni dell’umanità’ 16.00 LUCI DELLA CITTÀ 10.30 8½ (City Lights, USA/1931) (Italia/1963) di Federico Fellini (138’) di Charles Chaplin (86’) Al suo ottavo film e mezzo, Fellini realizza un potente Charlie Chaplin si affaccia agli anni Trenta con un film autoritratto, privo di reticenze, specchiandosi in un muto e sonoro (senza parole, ma con musica ed effetti), regista sorpreso da un’improvvisa crisi creativa, il suo primo grande romanzo, la storia di un amore folle invaso dalle visioni fantasmatiche del passato e in e puro. Lui è il Vagabondo, lei una fioraia cieca che lo balia dei rimorsi derivanti dalla sua contraddittoria crede un milionario. Lo sfondo è la metropoli e i suoi vita privata. “Per me è uno dei più grandi film mai re- conflitti di classe, ricchi e poveri si sfiorano, si urtano, alizzati. Perché va direttamente al cuore della creati- rimbalzano gli uni contro gli altri. È il film che proietta vità, la creatività nel cinema [...]. E per il fatto che la nell’eternità il genio comico e tragico di Chaplin. storia di Guido diventa una sorta di storia di tutti noi, Commedia. Dai 6 anni in su diventa viva, vibrante, va verso il sublime” (Martin Scorsese). Uno degli emblemi del cinema moderno. 18.00 ÉL (replica) Domenica matinée Qualcuno è perfetto: Billy Wilder Inaugurazione della rassegna 11.00 PRIMA PAGINA Il Messico di Buñuel (The Front Page, USA/1974) 20.00 I FIGLI DELLA VIOLENZA di Billy Wilder (105’) (Los olvidados, Messico/1950) Terzo approdo sullo schermo della miglior newspa- di Luis Buñuel (85’) per story d’ogni tempo, The Front Page di Hecht e Los olvidados, ‘i dimenticati’, sono gli abitanti delle McArthur, dopo il dimenticato e non formidabile bidonvilles che la metropoli genera, metastasi di de- film di Milestone (1931) e dopo His Girl Friday di solazione cieca, in cui anche i bambini sono condan- Hawks (1940), che invece è formidabile e qualcu- nati alla violenza e all’odio. “Non hanno altro punto no, speriamo, ancora porta nel cuore. Wilder non è di riferimento che la vita, questa vita che pensiamo convinto, e il film non sarà convincente. Ma sono di aver soggiogato con l’ordine morale e sociale, ma con lui gli splendidi Lemmon e Matthau, ‘amici che il disordine sociale della miseria restituisce alle miei’, reporter cinici e crociati della giustizia, casi sue primitive potenzialità, a un paradiso terrestre clinici che di tutto s’infischiano tranne che dello infernale. Ma la crudeltà non è di Buñuel, egli si li- sporco mestiere. Divertimento archeologico, co- mita a evidenziarla nel mondo” (André Bazin). micità sempre ai bordi dell’angoscia. Nonostante Restaurato da The Film Foundation’s World tutto, il film di un’epoca (gli anni Settanta) in cui al Cinema Project in collaborazione con Fundación giornalismo ancora ci si credeva. (pcris) Televisa, Televisa, Cineteca Nacional Mexico e Filmoteca de la UNAM, grazie al contributo di The Prima della proiezione, specialty coffee Material World Foundation e pasticceria del Forno Brisa Rassegna in collaborazione con per tutti gli spettatori Hispania – Asociación Cultural 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi 16.00 IL CAMERAMAN (replica) 21.45 ÉL (replica) Qualcuno è perfetto: Billy Wilder 17.45 A QUALCUNO PIACE CALDO (Some Like It Hot, USA/1959) di Billy Wilder (121’) 11 MARTEDÌ Nella più celebrata commedia americana, Jack Lem- 18.00 ÉL (replica) mon e Tony Curtis, jazzisti senza fortuna in fuga dai gangster, s’infilano in abiti da donna e saltano sul tre- Il Messico di Buñuel no per Miami, facendosi passare per Dame del Ritmo. 20.00 IL GRANDE TESCHIO Spudorati e grotteschi, da che cosa stanno veramente (El gran calavera, Messico/1949) fuggendo? Dall’oscurità proibizionista di Chicago, e dal di Luis Buñuel (92’) mondo che impedisce loro di indossare gonna e reggi- “Fernando Soler avrebbe dovuto recitare e allo stesso calze – di perdersi in questa dolce esilarante deriva, tempo dirigere Il grande teschio, ma alla fine ritenne nella sarabanda irresistibile dei generi e dei sessi. La troppo faticoso fare tutte e due le cose e chiese un regi- prova di Lemmon è la più ardua, perché senza riscat- sta, uno qualsiasi. Accettai. Mi sono divertito perché mi
esercitavo tecnicamente. Mi sono soffermato sul mon- Negli anni Settanta l’Italia è sommersa dall’eroina. taggio, la composizione, le angolature” (Luis Buñuel). Carlo Rivolta è tra i primi a raccontare il fenomeno Prima collaborazione di Buñuel con lo sceneggiatore dalle colonne di un giornale nuovo, “La Repubblica”. Luis Alcoriza, altro grande spagnolo esiliato, e i due Intuisce le dinamiche che regolano il traffico e met- sembrano essersi divertiti molto a cospargere questa te il consumo crescente in relazione al naufragio dei commedia di notazioni di classe (con spigolature antie- movimenti collettivi nati dalla spinta del ’68. Una clericali). Grande successo di pubblico, fornì a Buñuel consapevolezza che non lo risparmierà dalla caduta. il necessario credito per realizzare I figli della violenza. Attraverso una miriade di materiali d’archivio – dai documentari di Alberto Grifi o Antonello Branca, alle 21.45 A QUALCUNO PIACE CALDO (replica) immagini del memorabile raduno del Parco Lambro, alle inchieste televisive di Zavoli e Marrazzo – Marco 12 MERCOLEDÌ Turco racconta “le enormi speranze e le amare delu- sioni di una generazione devastata dall’eroina”. Incontro con Marco Turco 10.00 CINENIDO – VISIONI DISTURBATE In collaborazione con Fice Emilia-Romagna 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it 17.00 – 20.00 IL MERColedì RITROVATO 22.15 IRMA LA DOLCE (replica) 18.00 IL GRANDE TESCHIO (replica) Uno sguardo al documentario 20.00 IL CANTO DELLE CICALE 14 VENERDÌ (Italia/2022) di Marcella Piccinini (67’) Uno sguardo al documentario Il filo che unisce una madre e sua figlia, vicine ma lon- 18.00 IL BIENNIO NERO. LO SQUADRISMO IN tane. Indissolubilmente. Una delle tante storie di lotta EMILIA-ROMAGNA 1920-1922 e resistenza, che parla silenziosamente anche di tutte (Italia/2023) di Paolo Soglia e le altre. “Questo film è dedicato a tutte le persone che Lorenzo K. Stanzani (76’) non sono riuscite a salutarsi durante la pandemia, che Promosso da ANPI Bologna e realizzato dagli stessi sono state abbandonate sole al loro destino. E ai loro autori di The Forgotten Front, il docufilm inquadra gli famigliari. Solo ora posso capire davvero quanto sia anni dell’ascesa del fascismo attraverso la violenza importante salvaguardare la memoria storica per evi- che si manifestò con particolare efferatezza nel pri- tare che certe cose non si ripetano” (Marcella Piccinini). mo dopoguerra in Emilia-Romagna, una terra dove Incontro con Marcella Piccinini più forti e radicate erano le organizzazioni contadine Nell’ambito del progetto Bologna è cura – Manifesto e operaie. Strutturato come un road movie di forma- partecipativo per la Giornata dei risvegli zione, segue gli incontri di alcuni ragazzi delle scuole medie in luoghi emblematici con narratori che illu- 22.00 PRIMA PAGINA (replica) strano loro la nascita e lo sviluppo dello squadrismo fino all’instaurarsi della dittatura. 13 GIOVEDÌ Incontro con Paolo Soglia, Lorenzo K. Stanzani e Daniele Ara (Assessore alla Scuola del Comune di Bologna) 17.45 Presentazione del libro In collaborazione con ANPI e Comune di Bologna De Sica: Ladri di biciclette Ingresso libero (Carocci, 2022) Incontro con l’autore David Bruni Il Messico di Buñuel a seguire 20.00 IL BRUTO LADRI DI BICICLETTE (El bruto, Messico/1953) (Italia/1948) di Vittorio De Sica (88’) di Luis Buñuel (81’) Uno dei capolavori del neorealismo e della coppia De “Luis Alcoriza mi suggerì l’idea di un vecchio proprie- Sica-Zavattini. “Un film che ha coniugato la presenza tario di un palazzo che vuole cacciare i suoi inquilini. di soluzioni originali sul piano formale con una straor- Questi si organizzano per difendersi e il proprietario, dinaria efficacia su quello emotivo, tuttora immutata” per reprimere i loro tentativi, chiama un ‘uomo di (David Bruni). Il quadro di miseria dell’Italia del dopo- mano’, un uomo, cioè, molto forte e brutale” (Luis guerra è condensato magistralmente nella storia di un Buñuel). “Dietro il melodramma a tinte forti e di forza attacchino cui viene rubata la bicicletta, unico mezzo bruta c’è un forte discorso sociale contro la borghesia di sostentamento per sé e la famiglia. Per ritrovarla at- e contro i suoi piani di modernizzazione autoritaria. Le traverserà Roma insieme al figlio “in una delle più care catapecchie del Portolés da distruggere sono in fondo e commoventi camminate della storia del cinema” (At- le stesse dei Figli della violenza” (Alberto Farassino). tilio Bertolucci). Oscar per il miglior film straniero. Restaurato da Cineteca di Bologna, Compass Film e Capolavori restaurati. Aspettando Nanni Moretti Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con Arthur 21.45 CARO DIARIO Cohn, Euro Immobilfin e Artédis (Italia-Francia/1993) di Nanni Moretti (101’) In collaborazione con Libreria Trame In attesa dell’uscita del suo nuovo film, rivediamo Biglietto unico: 5 € Caro diario, un sorprendente oggetto estraneo di un autore unico del nostro cinema. Per Nanni Moretti, Uno sguardo al documentario “splendido quarantenne”, è un punto di svolta: dopo 20.00 LA GENERAZIONE PERDUTA la crisi ideologica di Palombella rossa, abbandona (Italia/2022) di Marco Turco (80’) il suo alter ego Michele Apicella e porta sullo scher-
mo se stesso, senza filtri, dalle gite in vespa nella La frustrazione come atto creativo: Archibaldo de la Roma agostana deserta fino alla sua, reale, malattia. Cruz sente la vocazione al delitto da quando, bam- Un’autobiografia profondamente collettiva, dove le bino, vide il sangue colare sulle belle cosce della ossessioni personali del regista – il passato, le case, propria istitutrice. Morte, caso, erotismo e feticismo: il ballo, i (cattivi) critici... – si fondono con quelle di elementi di poetica che spingono Archibaldo a elabo- un paese intero. Divertentissimo, colmo di indimenti- rare scenari di morte certosini e fallimentari. “I suoi cabili tormentoni morettiani, ma capace anche di mo- sono ensayos di crimini, e cioè saggi, prove, anche nel menti di autentica commozione. Premio per la regia a senso teatrale del termine. Sostituzioni, simulazioni di Cannes. (gds) delitti. Egli è un artista e un regista” (Alberto Farassi- Restaurato da StudioCanal e Cineteca di Bologna no). Una gemma di humour nero. (am) presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata Restaurato da Cineteca Nacional de México 15 SABATO 16 DOMENICA Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO Domenica matinée. Cineteca distribuzione 10.30 GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITÀ Saper guardare un film (Italia/2022) di Enrico Ghezzi e 10.30 BUSTER KEATON E LA STORIA DEL Alessandro Gagliardo (196’) CINEMA COMICO “Personaggi, situazioni e luoghi si accampano nel In occasione dell’uscita del primo (e in attesa dell’ar- vissuto di un’umanità che è al contempo colei che rivo del secondo) volume delle Edizioni Cineteca di Bo- vede e la cosa vista”. Presentato a Venezia 2022, logna Keaton! L’integrale, l’ultimo appuntamento del questo monumentale (non) film deve la sua ossa- ciclo dedicato a cinefili ed appassionati, condotto dal tura all’archivio privato di Enrico Ghezzi: una vita critico e docente universitario Roy Menarini, prende camera alla mano, dalla fine degli anni Settanta spunto dal volto impassibile del geniale Buster per un ai primi anni Duemila. A questi preziosi ed etero- percorso a rotta di collo nel cinema comico. genei materiali si sono aggiunti, in quattro anni di In collaborazione con Agis e Fice Emilia-Romagna ricerca con il coautore Gagliardo, quelli di diversi archivi internazionali ed estratti da film di Ferrara, Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi Debord, Sokurov, Tarr, Straub&Huillet, Syberberg, 16.00 HUGO CABRET Wakamatsu, Paradžanov, Iosseliani, Bertolucci, (USA/2011) di Martin Scorsese (125’) Bene, Fellini e altri grandi autori. Un ragazzino solitario guarda il mondo dalla stazio- ne-antro di Montparnasse, negli anni Trenta; ha per Domenica matinée. Il Messico di Buñuel compagno un uomo meccanico incompiuto; se esce 11.00 L’ANGELO STERMINATORE allo scoperto, è per infilarsi nelle sale cinematografi- (El ángel exterminador, Messico/1962) che; infine incontra Georges Méliès, vecchio pioniere di Luis Buñuel (95’) del cinema meraviglioso, e da lì comincia la sua vera “Un film surrealista, il più esplicito, il meno ca- vita. Sotto la trama sottile del racconto di formazione, muffato dai tempi ‘d’oro’ del movimento. […] Il l’apologo adulto è dedicato al potere del cinema e alla grande affresco-sberleffo sulla crisi e l’impotenza sua fragilità (sognare e preservare per continuare a della borghesia, la ri-trasformazione della civiltà sognare). Un film nostalgico e progressivo. (pcris) in nuova barbarie” (Alberto Farassino). Un folto Avventura. Dagli 8 anni in su gruppo di ricconi si riunisce a palazzo per cenare sontuosamente e, senza un perché, scopre che è 18.30 I FIGLI DELLA VIOLENZA (replica) impossibile guadagnare l’uscita. Un orso assiste al trionfo della barbarie inerpicandosi su una colon- Cinema del presente na. Cima tempestosa del cinema fantastico. (am) 20.15 WOMEN TALKING – IL DIRITTO DI SCEGLIERE Prima della proiezione, specialty coffee (Women Talking, USA/2022) e pasticceria del Forno Brisa di Sarah Polley (104’) per tutti gli spettatori Le donne di una remota comunità mennonita, vitti- me di orribili violenze, si riuniscono per decidere cosa fare: perdonare, vendicarsi o fuggire? Sceneggiato Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi dalla regista Sarah Polley (premiata con l’Oscar) a 16.00 IL RAGAZZO E LA TIGRE partire dal romanzo di Miriam Toews (ispirato a una (ltalia/2022) di Brando Quilici (94’) storia vera), il film si “addentra istintivamente nei Dopo aver perso la madre in un terribile terremoto che meandri più oscuri della violenza e della necessità ha devastato il Nepal, il dodicenne Belami viene man- di sopravvivere, cercando di dare voce a donne che dato in un orfanotrofio lontano da casa. Il suo sogno non ne hanno mai avuta una; è, come dice la frase in è tornare a Kathmandu. Riesce a scappare e durante apertura, un atto di immaginazione femminile” (Peter la fuga decide di liberare un cucciolo di tigre del Ben- Bradshaw). Cast di grandi attrici – tra cui spiccano gala catturato dai bracconieri. Una storia d’amicizia Claire Foy, Rooney Mara e Frances McDormand. e solidarietà e un commovente viaggio di formazione immerso nei paesaggi mozzafiato dell’Himalaya. Il Messico di Buñuel Avventura. Dagli 8 anni in su 22.15 ESTASI DI UN DELITTO (Ensayo de un crimen, Messico/1955) di Luis Buñuel (90’)
18.00 CARO DIARIO (replica) 22.00 ÉL (replica) 20.00 21.45 ESTASI DI UN DELITTO (replica) WOMEN TALKING – IL DIRITTO DI 19 MERCOLEDÌ SCEGLIERE (replica) 10.00 CINENIDO – VISIONI DISTURBATE 17 LUNEDÌ Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani 17.00 – 20.00 IL MERColedì RITROVATO 18.00 ÉL (replica) 18.00 GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITÀ (replica) 20.00 GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITÀ (replica) 21.30 LE MURA DI BERGAMO (replica) 18 MARTEDÌ 20 GIOVEDÌ Il Messico di Buñuel 17.00 Presentazione del libro 18.00 NAZARIN Tarantino: Pulp Fiction (Carocci, 2022) (Nazarín, Messico/1959) Incontro con l’autore Leonardo Gandini di Luis Buñuel (94’) a seguire Da un racconto del grande romanziere realista Benito PULP FICTION Pérez Galdós, autore a cui Buñuel sarebbe tornato più (USA/1994) di Quentin Tarantino (154’) di dieci anni dopo con Tristana. Per il regista “Nazarin Certe cose che avvennero a LA, conficcate una nell’al- è un uomo puro, fuori dal comune. Un Chisciotte del tra da un beffardo montaggio. Un dinner-dance con sacerdozio che, invece di seguire gli esempi dei libri Uma Thurman e John Travolta. Bruce Willis, pugile in di cavalleria, segue il Vangelo”. Purista dell’amore fuga, salva il suo inseguitore da sodomia sadica. Una universale (‘fratello bruco’), il cammino lo porta a macchina in cui è esploso un cervello ripulita da Harvey schiantarsi contro il principio grottesco di realtà: pe- ‘Wolf’ Keitel. “Alla sua comparsa nelle sale, nel 1994, ste, carcere, sfruttamento del lavoro. Santo o meno, a Pulp Fiction venne considerato l’emblema di un’esteti- Buñuel sta molto simpatico. (am) ca superficiale e voltatile, quella postmoderna, e come Restaurato da Cineteca Nacional de México tale destinato a volatilizzarsi nel giro di un paio d’anni. Ma le cose andarono diversamente: dopo aver vinto la Biblioteca Renzo Renzi Palma d’oro a Cannes, il film acquisì gradualmente 18.00 Omaggio a Marco Melani prestigio e consolidò la fama di Tarantino come autore “Per Marco il piacere era il motore primo della ri- di punta nel panorama odierno” (Leonardo Gandini). flessione sul cinema” (Bernardo Bertolucci). Marco In collaborazione con Libreria Trame Melani è stato critico cinematografico, regista, sce- Biglietto unico: 5 € neggiatore, curatore di festival, autore televisivo. Uno sguardo libero e acuto, capace di creare ponti e con- Sala Cervi nessioni. Chiara Seghetto, che da oltre dieci anni rac- 18.00 TOTO LE HÉROS – UN EROE DI FINE coglie tracce di questa straordinaria figura, presenta MILLENNIO il progetto del documentario Marco Melani. The Man (Belgio-Francia-Germania/1991) with the Golden Eye, con interviste inedite, materiale di Jaco Van Dormael (89’) d’archivio e letture di testi di Melani. A seguire, con- Da sempre convinto di essere stato scambiato alla na- versazione con Roy Menarini. scita con un altro bambino, Toto, ormai vecchio, ospite Ingresso libero di una casa di riposo, immagina di uccidere colui che gli avrebbe ‘rubato la vita’. Il racconto procede per sovrapposizioni temporali, secondo il libero flusso dei Inaugurazione della rassegna ricordi e delle associazioni mentali del protagonista. “È Il cinema della Liberazione. I restauri della Cineteca una storia sotto il segno della morte, ma sorvegliata 20.00 ROMA CITTÀ APERTA dagli angeli custodi di un’allegra ironia e di un bizzarro (Italia/1945) di Roberto Rossellini (98’) umorismo, molto fiammingo” (Morando Morandini). Ca- Una magistrale rievocazione dell’occupazione na- mera d’Or a Cannes come miglior film di un esordiente. zista della capitale, realizzata a distanza di pochi mesi dagli eventi e con pochi mezzi. Il film simbo- Il cinema della Liberazione lo di una nazione, del suo popolo, dei suoi valori, 20.15 Presentazione di Con le mani libere. simbolo della Resistenza e di una nuova Italia che Il cinema italiano e la liberazione dell’Algeria nasceva dal dolore della guerra. A distanza di quasi annale n. 22 dell’AAMOD (Effigi editore) ottant’anni, il capolavoro neorealista di Rossellini Incontro con Luca Peretti (Università di Warwick) e – “Cercavo di cogliere le cose nella loro essenza. Paola Scarnati (AAMOD) Nient’altro” – rimane un riferimento imprescindi- a seguire bile della cultura italiana: il film che ha rivelato al LES MAINS LIBRES mondo il nostro cinema e la figura di Anna Magnani. (Algeria/1964) di Ennio Lorenzini (56’) Rassegna in collaborazione con ANPI Pratello – Nel 1964 l’Algeria appena uscita dalla guerra si Giancarlo Grazia e ANPI Provinciale di Bologna ritrovava catapultata in nuove contraddizioni, un territorio ancora antico che incontrava la modernità portata dalla rivoluzione. Rimasto pressoché invisibile
per oltre mezzo secolo, Les Mains libres dell’italiano fermò per molti mesi lasciando alla Resistenza l’onere Ennio Lorenzini è il primo film (girato in Technicolor!) di combattere i nazifascisti sul terreno mentre anglo- dell’Algeria indipendente, “una scoperta, una testi- americani e sovietici procedevano velocemente verso monianza politica e militante delle persistenti tracce Berlino dalla Francia e dall’Europa orientale. della colonizzazione e delle discussioni che seguono la riconquista della libertà” (Zineb Sedira). Restaurato da Cineteca di Bologna in collaborazione con AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento 22 SABATO Operaio e Democratico, Casbah Entertainment Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani e Cinémathèque algérienne presso il laboratorio 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO L’Immagine Ritrovata Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi 22.15 L’ANGELO STERMINATORE (replica) 16.00 TOTO LE HÉROS – UN EROE DI FINE MILLENNIO (replica) 21 VENERDÌ Il cinema della Liberazione 18.00 LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI Il cinema della Liberazione. Uno sguardo al documentario (Italia/1962) di Nanny Loy (110’) 18.30 I MIEI 7 PADRI Settembre 1943. Il popolo napoletano armato di sassi, (Italia/2023) di Liliana Davì (55’) bottiglie e bastoni insorge contro gli occupanti te- Adelmo Cervi è un uomo inquieto, un antifascista mili- deschi cacciandoli in pochi giorni dalla città prima tante segnato dal destino, sin da quando perse il padre dell’arrivo degli Alleati. Da un trattamento di Vasco partigiano sotto il piombo di un plotone di esecuzione Pratolini, miscelando abilmente attori di nome (Jean fascista. I sette fratelli Cervi sono un mito della Resi- Sorel, Lea Massari, Gian Maria Volonté, fra gli altri) stenza, ma chi erano davvero? È questa la domanda e volti presi dalla strada, Loy ricostruisce con preci- che guida la ricerca di Adelmo (il film è ispirato al suo sione e ritmo largo una delle pagine più gloriose della libro Io che conosco il tuo cuore), un viaggio a ritroso per Resistenza italiana, un film corale dal respiro epico trovare suo padre Aldo. che procede per episodi e singoli atti di eroismo. (ac) Incontro con Liliana Davì e Adelmo Cervi Precede Il Messico di Buñuel I SETTE CONTADINI 20.15 VIRIDIANA (Italia/1958) di Elio Petri (10’) (Spagna-Messico/1961) Alcide Cervi rievoca, in una sintesi affettuosa e com- di Luis Buñuel (90’) mossa, la storia dei suoi sette figli nei luoghi in cui si Scritto in Messico, segna il ritorno di Buñuel in Spag- consumò la strage. na, dove viene girato. Perversione goyesca d’un mélo In collaborazione con AAMOD – Archivio Audiovisivo religioso: una giovane sente la vocazione, ma certi del Movimento Operaio e Democratico crudi fatti della vita la allontanano dal velo mona- cale; si sente chiamata a far del bene agli ultimi del- Sala Cervi la terra, ma un poco esagera e questi le si rivoltano 20.00 TOTO LE HÉROS – UN EROE DI FINE contro, ciurma abbrutita e blasfema. Blasfemo venne MILLENNIO (replica) giudicato anche il film, Palma d’oro a Cannes, per l’u- so surrealista dell’iconografia cattolica. Poi entrato di Il cinema della Liberazione. La Liberazione di Bologna diritto tra i capolavori. Don Luis rientrò in Messico per 20.30 LA LIBERAZIONE DI BOLOGNA il successivo L’angelo sterminatore. (pcris) Montaggio a cura di Andrea Meneghelli Le truppe alleate che si avvicinano alla città supe- Cinema del presente rando le macerie, i festeggiamenti in centro, le sfilate 22.00 LAGGIÙ QUALCUNO MI AMA dei carri armati degli alleati e della camionette dei (Italia/2023) di Mario Martone (128’) partigiani, le donne in strada che baciano i militari, Martone omaggia in forma di documentario una grande i collaborazionisti maltrattati, i prigionieri tedeschi, personalità del nostro cinema, Massimo Troisi, a set- la stazione divelta, la festa e le devastazioni. Nelle tant’anni dalla nascita. Un ritratto a tutto tondo che immagini girate da americani, inglesi ma anche po- trae forza dagli spezzoni dei suoi film e dalle interviste lacchi e sudafricani delle truppe liberatrici. ad artisti che ne sono stati influenzati, come Sorrentino, Accompagnamento al piano di Daniele Furlati Ficarra e Picone, Francesco Piccolo, e critici che lo han- no studiato. Un viaggio personale che trova la misura Il cinema della Liberazione. La Liberazione di Bologna perfetta tra “intelligenza interpretativa e una trattenu- 21.45 THE FORGOTTEN FRONT ta commozione […], chiarendo subito una dimensione (Italia/2020) di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani (77’) insieme estetica e politica” (Emiliano Morreale). Un film realizzato con preziosissimi materiali d’ar- chivio inediti per celebrare il 75° anniversario della Liberazione. The Forgotten Front è un documentario sulla Resistenza a Bologna che racconta la guer- 23 DOMENICA ra degli alleati dal 1943 al 1945 sulla linea Gotica, l’occupazione tedesca della città durante la Repub- Domenica matinée blica di Salò e naturalmente la lotta di Liberazione Intorno a ‘Gli ultimi giorni dell’umanità’ condotta dai partigiani e dalla popolazione che li 10.30 STRATEGIA DEL RAGNO sosteneva. The Forgotten Front, il fronte dimenticato, (Italia/1970) di Bernardo Bertolucci (110’) rievoca l’espressione che usò il “New York Times” l’11 Tratto dal racconto Tema del traditore e dell’eroe dicembre 1944, quando l’avanzata alleata in Italia si di Borges, il film è una favola labirintica sull’am-
biguità, leggibile sia a livello politico che psico- dei quali oltre 770 persone, per lo più bambini, donne analitico. Bertolucci continua a interrogarsi su se e anziani, vengono trucidati. “Un film sulla guerra vi- stesso, tracciando la figura romantica di Athos sta dal basso, dalla parte di chi la subisce e si trova (Giulio Brogi), intellettuale diviso tra borghesia e suo malgrado coinvolto nei grandi eventi della storia marxismo, intrappolato nella ricerca della verità che sembrano dimenticare le vite degli uomini” (Gior- sulla morte del padre. Dramma epico, in bilico tra gio Diritti). Co-prodotto dalla Cineteca di Bologna, ha realtà e immaginazione, impressionismo e surrea- vinto otto David di Donatello e tre Nastri d’Argento. lismo, sfocia alla fine in una dimensione onirica, accentuata dalla fotografia di Vittorio Storaro. 22.15 VIRIDIANA (replica) Restaurato da Fondazione Cineteca di Bologna e Massimo Sordella in collaborazione con Compass Film Domenica matinée. Cinema del presente 25 MARTEDÌ 11.00 LAGGIÙ QUALCUNO MI AMA (replica) Il cinema della Liberazione 17.30 PAISÀ Prima della proiezione, specialty coffee (Italia/1946) di Roberto Rossellini (124’) e pasticceria del Forno Brisa Sei episodi che raccontano l’avanzata degli Alleati in per tutti gli spettatori Italia: “Due mondi entravano in contatto, ognuno con la sua psicologia e la sua struttura mentale: i vincitori e i vinti. Da quel contatto nasceva una grande confu- Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi sione, tanto che alla fine non c’era no più né vincitori 16.00 PINOCCHIO DI GUILLERMO DEL TORO né vinti; restava soltanto l’eroismo quotidiano dell’uo- (Guillermo del Toro’s Pinocchio, Francia-USA/2022) mo che si aggrappa alla vita” (Roberto Rossellini). di Guillermo del Toro e Mark Gustafson (117’) Restaurato nell’ambito del Progetto Rossellini, pro- mosso da Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, Del Toro reinventa il classico di Collodi ambientandolo CSC – Cineteca Nazionale e Coproduction Office in un’Italia fascista grigia e spenta e sovvertendone la morale ottocentesca in un accorato inno alla li- Cinema del presente bertà e alla diversità. Una straordinaria animazione 20.00 IL FRUTTO DELLA TARDA ESTATE in stop-motion che condensa tutte le ossessioni e le (Taht el Karmouss, Tunisia-Francia-Germania-Svizzera- dirompenti visioni del suo autore: “non è Disney, non Qatar/2022) di Erige Sehiri (92’) è Collodi. È il mio. È tutt’uno con Il labirinto del fauno, In Tunisia un gruppo di donne e ragazze lavora alla La spina del diavolo, La forma dell’acqua e Cronos. raccolta dei fichi. Si confidano, giocano, litigano, flir- Volevo fare questo film in pratica da tutta la mia vita”. tano e parlano di uomini. Il frutteto diviene luogo di Animazione. Dagli 8 anni in su confronto tra generazioni: una più libera e moderna, piena di sogni e speranze, e una più ancorata alle Il cinema della Liberazione tradizioni. Dopo l’apprezzato documentario La Voie 18.15 L’AGNESE VA A MORIRE normale, la tunisina Erige Sehiri esordisce nel film di (Italia/1976) di Giuliano Montaldo (135’) finzione con un’opera audace di grande impatto emo- Montaldo trascrive con toni antieroici il celebre ro- tivo, che conferma la sua capacità di raccontare le manzo resistenziale di Renata Viganò, affidando al tensioni e le aspirazioni di un popolo. volto bergmaniano di Ingrid Thulin il ruolo della la- vandaia analfabeta che acquisisce una coscienza 22.00 ÉL (replica) civile e antifascista fino a diventare staffetta parti- giana. Decisivo, nel film come nella storia, il ruolo del paesaggio – il film venne girato nella bassa romagno- la al confine con le valli di Comacchio – che con alti 26 MERCOLEDÌ argini fluviali, canali e zone umide, aveva reso pos- 10.00 CINENIDO – VISIONI DISTURBATE sibile anche in pianura l’organizzazione clandestina nell’ultimo anno di guerra. Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani Per gentile concessione dell’Istituto Storico della 17.00 – 20.00 IL MERColedì RITROVATO Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia 18.00 IL FRUTTO DELLA TARDA ESTATE (replica) 20.45 GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITÀ Biblioteca Renzo Renzi (replica) Carta bianca al fumettista José Muñoz 18.00 INCONTRO CON JOSÉ MUÑOZ 24 LUNEDÌ Nativo di Buenos Aires e milanese d’adozione, Muñoz è un maestro del fumetto contemporaneo. Attraverso un bianco e nero netto e un disegno ruvido ed espressio- 18.00 ÉL (replica) nista, nelle sue storie – in cui troviamo echi di Borges, Arlt e Cortázar – rappresenta una quotidianità distorta Il cinema della Liberazione e grottesca. Come nella serie ‘hard boiled’ di Alack Sin- 20.00 L’UOMO CHE VERRÀ ner, il detective privato cinico e disincantato nato dalla (Italia/2009) di Giorgio Diritti (117’) collaborazione con lo sceneggiatore Carlos Sampayo. Lo storico eccidio nazi-fascista di Marzabotto visto Incontro con José Muñoz, Stefano Ricci (fumettista e attraverso gli occhi di una bambina che attende la illustratore) e Enrico Fornaroli (fumettista e docente) nascita del fratellino, mentre le SS scatenano nella Ingresso libero zona un rastrellamento senza precedenti, a seguito
Puoi anche leggere