PER LEGGERE LA REALTA' NON BASTANO GLI OCCHIALI - Ricerca-azione economico e scientifica sullo stato della Manifattura Bellunese
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PER LEGGERE LA REALTA’ NON BASTANO GLI OCCHIALI Ricerca-azione economico e scientifica sullo stato della Manifattura Bellunese A cura di Massimiliano Lepratti e Giacomo Servi Associazione Economia e Sostenibilità www.assesta.it Marzo 2015
INDICE PREMESSA: OBIETTIVI DELLA RICERCA 1. IL CONTESTO 1.1 Il modello interpretativo 1.2 Lo sguardo globale 1.3 Lo sguardo nazionale 1.4 Lo sguardo locale 2. IL TERRITORIO 2.1 Caratteristiche generali 2.2 Caratteristiche economiche 3. LE RAGIONI DI UN SUCCESSO 3.1 Origini del distretto dell’occhialeria 3.2 Lo sviluppo industriale del dopoguerra 4. LA FOTOGRAFIA DELL’OGGI 4.1 una fotografia complessiva, tra crisi generali e macroeconomia bellunese 4.2 Struttura giuridica e livello di eterodirezione delle imprese 4.3 Export e Import Associazione Economia e Sostenibilità 4.4 Luxottica, una presenza imprescindibile Via Cuccagna 2/4 - 20135 MILANO 5. PUNTI DI DEBOLEZZA E SPUNTI PER UN POSSIBILE RILANCIO info@assesta.it 5.1 La debolezza delle infrastrutture www.assesta.it 5.2 L’industria manifatturiera Marzo 2014 5.3 Spunti per un rilancio 6. ANALISI QUANTITATIVA DEI SETTORI MANIFATTURIERI 6.1 Metodologia e risultati quantitativi CONCLUSIONI: UN PIANO INDUSTRIALE PER L’AREA Copyright © 2015, Associazione Economia e Sostenibilità. APPENDICE: Analisi Banca dati AIDA: apparato grafico È permesso copiare, distribuire e/o modificare questo documento sotto i termini della GNU Free Documentation License, Versione 1.3 o ogni versione successiva pubblicata dalla Free Software Foundation; senza sezioni non modificabili, nessun testo di copertina e senza Testi di Retro Copertina. Una copia della licenza è inclusa nella sezione intitolata “GNU Free Documentation License “. Per leggere la reatà non bastano gli occhiali Ricerca-azione economico e scientifica sullo stato della Manifattura Bellunese In copertina: Belluno Capitale del Bellunese, stampa 1750 di Tommaso Salmon. Marzo 2015 Licenza CC BY-SA 3.0
1. CONTESTO PREMESSA: OBIETTIVI DELLA RICERCA 1.1 Il modello interpretativo “Montreuil, una trasformazione inaudita s’era compiuta nella fabbricazione degli «articoli neri». Verso la fine del 1815, un uomo, uno sconosciuto, era venuto a stabilirsi nella città CAPITALISMO GLOBALE CAPITALISMO LOCALE ed aveva avuto l’idea di sostituire in quella fabbricazione la gomma lacca alla resina e, (bellunese e della Terza Italia in generale) per i braccialetti in particolare, i fermagli di latta semplicemente ravvicinati ai fermagli 1945 IL FORDISMO (i consumi di massa) MIRACOLO ECONOMICO di latta saldati: quel piccolissimo cambiamento era stato una rivoluzione. Infatti, quella 1975 defiscalizzazioni, basso costo della manodopera minuscola modificazione aveva prodigiosamente ridotto il prezzo della materia prima, 1975 POST FORDISMO (innovazioni organizzative non DISTRETTO ŰBER ALLES (flessibilità organizzativa) 1995 tecnologiche, just in time, esternalizzazioni e permettendo, in primo luogo, d’elevare il prezzo della mano d’opera, beneficio per il riduzione della dimensione d’impresa) paese, secondariamente di migliorare la fabbricazione, vantaggio per il consumato re; 1995 CAPITALISMO COGNITIVO Rivoluzione ELEMENTI DI CRISI PER I DISTRETTI infine di vendere più a buon mercato, pur triplicando il guadagno, profitto per il produttore. - ... tecnologica nascita del digitale e della Dimensioni e istruzione insufficienti per una Tre risultati, dunque, con una sola idea.” net economy, (allargamento dello rivoluzione tecnologica spazio di impresa, internazionalizzazione, Entrata nell’euro da I MISERABILI di V. Hugo. globalizzazione...) Concorrenza internazionale sui costi del lavoro... Parte prima, Libro 5°, Cap. 1° FINANZIARIZZAZIONE Crisi generale (2008) 2014 QUALE RILANCIO? Il mix locale-globale, mirato L’efficacia di una ricerca relativa ad un campo Il punto di partenza metodologico risiede nel all’innovazione e non alla compressione dei cost sensibile per la vita sociale di un territorio e immerso riconoscimento dell’impossibilità di cogliere le all’incrocio tra politiche ed economia si può in linea dinamiche particolari (del territorio bellunese, Lo schema prova a sintetizzare le tappe di 1.2 Lo sguardo globale generale valutare sulla capacità di rispondere a nel caso specifico) senza inserirle nel contesto cambiamento del capitalismo globale dal Gli anni dal 1945 al 1975 (nella figura 1 sintetizzati due domande fondamentali: più generale degli eventi economico-politici dopoguerra ad oggi e a vedere all'interno di come “1950”) sono stati eccezionali da un punto 1. Il lavoro è in grado di restituire una mappa degli ultimi anni; da questo punto di vista come questo quadro quali congruenze e quali specificità di vista della crescita economica globale. In quel significativa della realtà analizzata (ossia associazione Economia e sostenibilità abbiamo vi sono state nello sviluppo industriale del territorio trentennio la crescita registrata a livello planetario una mappa in cui tutti gli elementi tematici pertanto deciso di utilizzare anche in questo lavoro bellunese. è stata superiore a quella misurabile nei 1000 anni prescelti siano presenti e ben leggibili)? l’impianto proposto dal filosofo e sociologo Edgar 2. Al tempo stesso è in grado di fornire Morin, riassumibile nella sua frase: “È necessario elementi che permettano di migliorare nel promuovere una conoscenza capace di cogliere futuro lo scenario esaminato? i problemi globali e fondamentali per inscrivere in figura 1 essi le conoscenze parziali e locali. Questo è un Concentrazione temporale delle rivoluzioni tecnologiche La seconda domanda è la più impegnativa e problema capitale e sempre misconosciuto” (E. per rispondervi adeguatamente lo strumento più appropriato appare la ricerca-azione, un Morin: I sette saperi necessari per l’educazione del futuro) Il sistema di Il processo approccio alla ricerca che si pone l’obiettivo fabbrica Il capitalismo Bessemer nella prioritario non di approfondire determinate E dal contesto generale partiamo pertanto nel manageriale Green conoscenze teoriche, ma di analizzare una pratica capitolo successivo, per andare successivamente Il telegrafo chimica Le reti relativa ad un campo di esperienza con lo scopo ad esaminare quanto di questo quadro globale economy di introdurre cambiamenti migliorativi, ossia che si rifletta nella realtà bellunese, e quanto invece il I canali Le società per azioni La catena di montaggio non si limiti a radiografare l’esistente, ma sia anche territorio possieda una sua specificità irriducibile. capace di offrire stimoli all’azione dei soggetti interessati al tema. Beni e servizi per la La meccanizzazione della L’elettricità come tecnologia Il sistema americano di L’emergere della tecnologia Coerentemente con quanto detto sopra, nella tessitura, la siderurgia La macchina a vapore pervasiva manifattura dell’informazione e comunicazione produzione di energia da fonti stesura di questo lavoro è stato seguito un impianto rinnovabili, ambiente e cura di analisi che: • raccoglie i dati provinciali quantitativi più significativi entro la notevole quantità di 1850 l’età 1950 L’età 1800 1900 L’età 2015 L’età cifre rese disponibili grazie agli istituti di del vapore e della 2000 L’età ricerca presenti nel territorio (mentre limita rivoluzione dell’acciaio e della l’uso dei dati regionali e nazionali alla delle produzione di dell’informazione funzione di comparazione con la realtà del industriale dell’elettricità conoscenza bellunese); ferrovie massa Aggiornamento di Roberto Romano su Freeman e Soete (1997) • prova ad interpretarli in un’ottica storica, causale e orientata all’azione. Dinamica della crescita della conoscenza: 4 | Manifattura Bellunese Economia e Sostenibilità Per leggere la realtà non bastagno gli occhiali Manifattura Bellunese | 5
precedenti. limitata divisione spaziale del lavoro, bassi costi Il tutto in una rinnovata necessità di attori Il motore della crescita sono stati fondamentalmente 1.3 Lo sguardo nazionale energetico-ambientale, flessibilità monetaria e istituzionali in grado di accompagnare alcuni settori industriali ben definiti: costruzioni, Dopo la fine degli anni del miracolo economico macro-economica, etica del lavoro e della politica l’innovazione con politiche delle infrastrutture, automobile, elettrodomestici (per usare uno l’elemento specifico del capitalismo italiano, (maggiormente legate di quanto non siano ora della ricerca, dell’accompagnamento sistemico slogan: casa, garage e quello che sta dentro a meritevole di indagini a livello internazionale è a principi non individualistici di appartenenza, (in una parola con “politiche industriali territoriali”) entrambi). stato senza dubbio il sistema dei distretti, le cui durata e sacrificio). particolarmente necessarie in un momento di prime individuazioni come realtà economica transizione. Politiche che devono coinvolgere una A partire dagli anni ‘80 la crescita del consumo effettiva datano alla metà degli anni ‘70. A queste Questo quadro è entrato progressivamente in crisi pluralità di attori e che devono avere un’ottica di di massa è arrivata a maturazione nei paesi a prime prese di coscienza seguiranno un ampio negli anni 2000 e gli eventi degli ultimi anni lo fanno investimento di media-lunga durata non dandosi capitalismo avanzato: mentre una parte sempre sviluppo concettuale e teorico tra la fine degli anni considerare come un sistema le cui caratteristiche alcun processo innovativo sistemico attraverso più ampia delle ricchezze si è trasferita nel mondo ‘80 e l’inizio degli anni ‘90 e una relativa attività fondamentali sono alle nostre spalle. interventi spot. della speculazione finanziaria, i settori industriali normativa e di indagine statistica. trainanti sono divenuti soprattutto settori di Se si volessero individuare i momenti esemplificativi sostituzione. Sul piano normativo la legge 5 ottobre 1991 di questo passaggio in questa sede ne vengono n° 317 all’art. 36 comma 1 ha definito i distretti suggeriti due: da un punto di vista strutturale Questo passaggio ha portato a una ridefinizione industriali come “aree territoriali caratterizzate da nazionale la perdita di produttività del sistema figura 2 dei modelli organizzativi, con un passaggio alla elevata concentrazione di piccole imprese con economico italiano a partire dalla metà degli anni flessibilità come strumento di adattamento a particolare riferimento al rapporto tra la presenza ‘90 (v. tabella 2), da un punto di vista simbolico- produzioni per mercati di sostituzione (e come tali delle imprese e la popolazione residente nonché locale il sorpasso della Cina sull’Italia nelle quote di fortemente concorrenziali) alla specializzazione produttiva dell’insieme mercato dell’occhialeria avvenuto nel 2002 delle imprese”. Il rapporto con la popolazione L’impatto della rivoluzione portata dai sistemi di e l’esistenza di una rete cooperativa di PMI che comunicazione e di informazione ha ulteriormente svolgono attività comune sono pertanto i due modificato il panorama produttivo mondiale criteri fondamentali individuati dal legislatore. 1.4 Lo sguardo locale ponendo in concorrenza territori anche Nelle pagine successive verranno indicati gli estremamente lontani e differenti fra loro. Sul piano statistico i tentativi di elencare i distretti elementi di contesto locale relativi al territorio di La rivoluzione informatica ha inoltre permesso la presenti sul territorio nazionale ha dato luogo a Belluno, un territorio fortemente segnato da due fioritura di strumenti finanziari sempre più sofisticati risultati molto diversi (dai 57 individuati da “Il Sole distretti identitari: l’occhialeria e la refrigerazione e sempre più efficaci per le operazioni speculative 24 ore” ai 187 del CENSIS) a riprova della fluidità e da una conformazione oro morfologica che che negli anni 2000 hanno raggiunto dimensioni del concetto. ne fanno un’area con potenziali di rinnovamento impressionanti, tanto da risultare la causa legati non solo al settore turistico, ma anche a una scatenante della crisi economico-finanziaria che si Sul piano socio economico la nascita dei distretti e rivisitazione del rapporto tra potenziale naturale è manifestata tra il 2007 e il 2008 il successo delle piccole e medie imprese si è dato del territorio, nuovi settori industriali e rapporto con in un quadro complessivo di stabilità tecnologica, l’extraterritorio. 6 | Manifattura Bellunese Economia e Sostenibilità Per leggere la realtà non bastagno gli occhiali Manifattura Bellunese | 7
2. IL TERRITORIO 2.1 Caratteristiche generali: caso del bellunese rappresentano un elemento ed il maggiore stabilimento posseduto dalla Safilo. Senza entrare nel dettaglio di una lettura specifica fondamentale per capirne lo sviluppo. In ragione Oltre al settore dell’occhialeria di fondamentale della provincia bellunese in questa sede si delle condizioni fisiche la provincia è quasi tutta importanza sono i settori della parte bassa della ricorderanno solo poche caratteristiche, utili per compresa nella zona alpina, lo sviluppo industriale provincia, nel campo nella metalmeccanica il meglio comprendere gli scenari dell’economia ha dovuto pertanto concentrarsi nelle ben distretto della refrigerazione industriale, nel suo locale. individuate fasce di pianura esistenti al suo interno. complesso soggetto a serie difficoltà (De Rigo Refrigeration, Epta - Costan, Electolux- Zanussi) La provincia di Belluno occupa la parte nord- Agricoltura oltre al settore dei sanitari (American Standard- orientale del Veneto e coincide, salvo alcune Oggi l’agricoltura è poco significativa, se non in Ceramica Dolomite), anch’esso in forte crisi. Tra le limitate aree marginali, con il bacino montano del ristretti settori d’eccellenza come la coltivazione aziende va ricordata anche la birreria Pedavena Piave ed è praticamente tutta compresa nella del fagiolo nell’altipiano di Lamon (Fagiolo di (ora gruppo Castello) per come storicamente zona alpina. Lamon della Vallata Bellunese, IGP) e la produzione è riuscita a sinergizzare le acque del torrente Si estende su una superficie di 3678,1 Kmq. (20% del formaggio Piave (DOP). Colmeda sia per la produzione dell’energia del territorio regionale) dei quali: l’81% è superficie La provincia può contare comunque su numerosi idroelettrica che per la produzione di birra di agraria e forestale, il 4% è area improduttiva, il 3% è prodotti tipici derivanti da ciascuna vallata qualità. coperto da acque e il 2% da fabbricati, strade ed bellunese, un esempio ne è il miele delle dolomiti, La provincia di Belluno fa parte del club dei 15, cioè infrastrutture. Il coefficiente di boscosità raggiunge realizzato dai tanti apicoltori della provincia e le quindici provincie italiane più industrializzate il 43% ed è circa il doppio di quello nazionale. premiato da numerosi riconoscimenti. secondo questi criteri: La popolazione residente ammonta a 209.364 Turismo • alto reddito (è nel primo quartile italiano); unità (ISTAT 2013) pari al 4,3% del totale veneto e Come noto uno dei settori più importanti per • contributo dell’industria (costruzioni comprese) distribuite su 69 comuni. La residenzialità rimane l’economia è il turismo, il cui sviluppo ha ricevuto al valore aggiunto superiore al 35%. Per avere ancora abbastanza diffusa sul territorio con la una spinta importante fin dalle olimpiadi invernali un riferimento di contesto si consideri che la UE presenza di molti centri di ridotte dimensioni, del 1956 a Cortina D’Ampezzo. Ad oggi la si attesta su una media del 29% (ed individua diffusi in prevalenza nelle zone di relativo maggior provincia può vantare alcune delle stazioni la soglia dei territori considerati a vocazione isolamento dove è più accentuata la presenza di turistiche montane più note a livello nazionale, tra industriale al di sopra del 30%); l’Italia nel suo popolazione anziana che contribuisce a fare del cui la già citata Cortina e in generale le zone del complesso è al 28% territorio un’area con età media molto elevata Cadore e dell’Agordino. • quota dell’occupazione industriale superiore (nel 2013 l’indice della popolazione oltre i 65 anni Pur possedendo un patrimonio naturale tra i più al 40%; la UE ha una media del 27% e l’Italia rispetto a quella sotto i 14 anni è pari a 179,3; in belli al mondo tuttavia il modello economico nel suo complesso è al 31%. Veneto è pari a 138,3; in Italia a 142,4) . del turismo bellunese appare non aver ancora Il peso in valore assoluto della piccola e media La parte più densamente popolata ed recepito le più recenti tendenze dell’innovazione impresa è in linea con la struttura nazionale, economicamente più sviluppata è situata nelle del settore, mantenendosi concentrato sulle sebbene sia inferiore a quello veneto, collocandosi zone di fondo valle lungo l’asta del Piave, da presenze dei mesi invernali coincidenti con il al 73% del valore aggiunto nel 2010 (ultimi dati Longarone fino a Feltre. I due soli comuni di Belluno periodo dell’innevamento. disponibili) a fronte di un 80,9% del Veneto e di (ca.35.000 abitanti) e di Feltre (ca. 19.000 abitanti), un 75,2% dell’Italia. La piccola e grande impresa pur avendo dimensioni limitate, raccolgono il 26% Industria costituiscono l’ossatura industriale della provincia, dell’intera popolazione della provincia Nel Bellunese è sorto uno dei distretti industriali più ma la piccola impresa ha un valore aggiunto importanti del Nord-est, quello dell’occhiale in relativamente inferiore ad altri territori veneti e particolare nelle zone dell’Agordino e del Cadore. rispetto alla realtà regionale si indirizza un poco di 2.2 Caratteristiche economiche Ad Agordo è nata la Luxottica la più grande azienda più verso i servizi, mentre la media impresa ha un Le caratteristiche orografiche del territorio nel manifatturiera di occhiali al mondo. A Longarone apporto marginale sia in senso relativo, sia in senso sono presenti invece la Marcolin, il gruppo De Rigo assoluto. 8 | Manifattura Bellunese Economia e Sostenibilità Per leggere la realtà non bastagno gli occhiali Manifattura Bellunese | 9
3. LE RAGIONI DI UN SUCCESSO Le origini dei successi manifatturieri del bellunese della forza motrice data dalle acque, l’assenza di l’insediamento di nuove attività economiche e per l’apparato turistico con la realizzazione dei sono da rintracciarsi nella nascita della problemi di trasporto data da un prodotto leggero l’ampliamento e la ristrutturazione di quelli esistenti. grandi impianti in quota e alla individuazione fabbricazione di occhiali. e soprattutto una manodopera a basso costo (di Dal 1961 al 1971 l’erogazione complessiva è stata di circuiti sciistici (Marmolada-Ampezzano- Nel settore che ancora oggi segna i successi origine contadina montana, ossia abituata ad una di 857 milioni di cui 254 al settore meccanico e 171 Comelico e Sappada-Alto Agordino). Buona mondiali della provincia i fattori di sviluppo vita particolarmente difficile) in un settore in cui il al tessile. parte dello sviluppo manifatturiero non si innesta originario sono senz’altro da rintracciare anche costo del lavoro incide per il 40-45%. esclusivamente nel tessuto produttivo esistente, nell’alto livello di sfruttamento della manodopera, Ma è solo con le leggi 4 novembre 1963, n. 1457 e come l’occhialeria e il legno, ma presenta abituata a vivere di agricoltura in un territorio 31 maggio 1964 n° 357 “Provvidenze a favore delle caratteristiche di notevole differenziazione montano povero e avaro da un punto di vista 3.2 Lo sviluppo industriale nel dopoguerra zone devastate dalla catastrofe del Vajont del 9 settoriale (elettronica, elettromeccanica, materiale e quindi disponibile ad accettare paghe All’inizio degli anni ‘60 mentre le regioni del ottobre 1963” che si è in presenza del maggiore abbigliamento, ceramica, componentistica). É il molto basse. A distanza di oltre 140 anni la crescita triangolo industriale si specializzavano nei tre settori e decisivo incentivo all’insediamento di attività periodo in cui anche le multinazionali, approdano del settore e i successi mondiali di Luxottica sono chiave dello sviluppo industriale: metallurgico, economiche del territorio provinciale. In particolare sul territorio per coglierne i vantaggi fiscali. invece da rintracciare in altri ordini di fattori meccanico e chimico (quest’ultima nel bellunese essa ha previsto alcuni incentivi di natura fiscale, assai più evoluti e complessi, a cominciare dalla tenuta irreversibilmente lontana a causa degli finanziari ed economica estesi dal 1963 al 1998 (!) A partire dalla seconda metà degli anni ’80 si strategia di integrazione verticale di tutte le fasi del ostacoli ambientali), l’industria bellunese risultava costituiti da: esaurisce la necessità di una crescita di tipo ciclo economico. fondamentalmente specializzata nell’occhialeria • contributi a fondo perduto sino al 70% della quantitativo, l’emigrazione diventa esclusivamente e nelle costruzioni, presentando un buon sviluppo spesa di ricostruzione e contributi sino al 20% una libera scelta, gli indici di disoccupazione Ma per quanto svolga un ruolo centrale nella anche nei campi del legno e dell’installazione di della spesa relativa a nuovi insediamenti; rimangono sempre largamente al di sotto della storia della manifattura bellunese, il settore impianti e dell’energia elettrica. • esenzioni fiscali dalle imposte dirette, media nazionale ed in termini di reddito pro– dell’occhialeria è stato affiancato da una crescita dall’imposta generale sull’entrata e da capite e di qualità della vita, la provincia di Belluno industriale diffusa anche in altri settori, almeno a L’importanza degli incentivi altre imposte e contributi minori. si colloca a posti di assoluta eccellenza in ambito partire dagli anni di incentivazione fiscale successivi Dagli anni ‘60 lo sviluppo industriale del territorio Al provvedimento è seguita l’istituzione del veneto e nazionale. alla tragedia del Vajont del 1963 è stato profondamente segnato dagli incentivi Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione pubblici che hanno seguito la tragedia del Vajont della Provincia di Belluno (CONIB; ente tecnico Negli anni ‘90 il settore industriale evidenzia ancora (9 ottobre 1963) comprendente tra gli altri la Camera di Commercio una crescita dei comparti della occhialeria e della 3.1 Origini del distretto dell’occhialeria Industria e Agricoltura, la Provincia, i Comuni, e meccanica di precisione, della componentistica, Prima di quella data vi erano stati due interventi deputato tra l’altro a promuovere le proposte delle dell’industria del freddo e una flessione dell’edilizia. Gli antefatti affondano la memoria nel 1873 pubblici che avevano tentato di accompagnare agevolazioni di carattere fiscale ed economico al È significativo lo sviluppo di tutto il settore terziario, quando presso il torrente Molinà aprì una piccola la crescita industriale del territorio: Ministero dell’Industria e del Commercio) compresi gli apparati creditizi e finanziari, nonché azienda l’ex venditore ambulante di chincaglierie la legge 29 luglio 1957 n° 635 (modificata all’articolo La legge ha dispiegato i suoi effetti nei decenni: una significativa espansione delle strutture a servizio Angelo Frescura, un emigrante che aveva fatto 8 con legge 13 giugno 1961 n° 626). Questa legge nei soli 10 anni successivi alla sua attuazione sono delle imprese; l’occupazione nel settore primario fortuna ed era tornato in Cadore con l’idea di operava nelle regioni economicamente depresse stati impegnati circa 45 miliardi per contributi resta ormai stabile, ma registra i livelli più bassi investire qui il piccolo capitale accumulato in dell’Italia settentrionale e centrale a favore delle una tantum a fondo perduto e contributi dell’intero arco alpino. Dalla storica localizzazione precedenza. L’opificio - in passato adibito a nuove imprese artigiane e delle industrie con attraverso l’accollamento da parte dello Stato nell’area cadorina l’industria dell’occhialeria si molino e a fabbricazione di olio di noci - riceveva meno di 100 addetti (200 in territori montani) che di quote di interessi passivi per finanziamenti. espande progressivamente a sud, nel longaronese l’energia per azionare i macchinari dall’acqua del venivano a localizzarsi nel territorio dei comuni Complessivamente i finanziamenti previsti al e lungo la Val Belluna, sia per esigenze torrente e dava lavoro inizialmente a dieci operai con popolazione inferiore ai diecimila abitanti, settore industriale nel primo decennio sono stati occupazionali, sia per avvicinarsi alle grandi reti di che si limitavano all’applicazione manuale della esentandole per dieci anni dalla data di inizio pari a 64 miliardi e 247 milioni ripartiti per 50 miliardi comunicazione e di servizi alle imprese. La stessa montatura alla lente. Solo successivamente si iniziò della loro attività da ogni tributo diretto del reddito e 999 milioni a nuove imprese e per 13 miliardi e Luxottica, leader mondiale del comparto, realizza a produrre montature. Fu nel 1883 che si dispose (è un’estensione dell’analoga legge del 10 agosto 248 milioni a imprese già esistenti1. a Sedico un secondo stabilimento piuttosto che il potenziamento del primitivo insediamento, 1950 n° 3 che prevedeva interventi per le zone Al di là delle cifre impiegate è importante ampliare in modo abnorme la struttura produttiva costruendo una nuova fabbrica in località Molinà depresse dell’Itala meridionale). Tuttavia detta valutare l’impatto della prima fase dell’intervento di Agordo. nei pressi dell’omonimo ponte (primo edificio legge non pare avere minimamente influito come legislativo in termini di dimensione industriale: tra Nel complesso il sistema occhiale all’inizio degli della Società anonima fabbricazione italiana elemento determinante nella localizzazione di il 1961 e il 1971 gli addetti al settore industriale anni 2000 occupa quasi 14 mila addetti, quasi il lavorazione occhiali, SAFILO) e della chiesetta nuove attività industriali e negli ampliamenti delle della manifattura passano da poco più di 12.000 a 40% del totale dell’industria manifatturiera, il che cinquecentesca di S. Maria delle Grazie. Fu questo attività esistenti anche se la quasi totalità delle quasi 18.500, trascinando la crescita complessiva fa comprendere la sua fondamentale importanza il primo nucleo dei futuri stabilimenti Safilo e qui si imprese operanti allora ha comunque beneficiato da 20.430 a 28.462 di tutto il settore industriale per l’economia provinciale, ma anche i rischi può tuttora vedere la sede storica dell’occhialeria di alcuni vantaggi. (comprendendovi l’ambito delle costruzioni). e le possibili conseguenze di carattere sociale cadorina. Più incisiva appare la decisione operata nel 1960 sottese ad una tale concentrazione produttiva e dal Consorzio dei comuni bellunesi appartenenti Tra gli anni ‘60 e gli anni ‘80 il profilo del territorio occupazionale. Passando dall’aneddotica all’analisi degli al Bacino Imbrifero Montano (BIM) di orientare pertanto cambia. L’emigrazione si arresta, il elementi strutturali, decisivi per i futuri successi i programmi alla creazione di nuovi posti di comparto manifatturiero acquisisce un ruolo dell’occhialeria bellunese furono la presenza lavoro mediante l’erogazione di contributi per trainante per l’economia provinciale, si rafforza 10 | Manifattura Bellunese Economia e Sostenibilità Per leggere la realtà non bastagno gli occhiali Manifattura Bellunese | 11
del totale. Quelle del commercio sono il 22,8%, I coefficienti di specializzazione delle attività 4. LA FOTOGRAFIA DELL’OGGI quelle delle costruzioni il 17,2%, mentre quelle economiche sono stati calcolati nel 2007 (anche manifatturiere sono il 12,8%. Le imprese artigiane in questo caso non esistono tabelle più recenti) sono 5.420. prendendo a riferimento i codici ATECO 2007 per Il tasso di natalità delle imprese, 5,9%, è inferiore al la Categoria, il numero di addetti in Provincia e in tasso di mortalità (6,5%). Italia e infine i coefficienti di specializzazione veri Le unità locali con 50 o più addetti erano 121 (dati e propri2. Di seguito sono stati estratti e sottolineati Tuttavia, dalla figura 5 poco sotto, e dall’esame del 2010), ed occupavano quasi 22mila lavoratori, i dati relativi ai 10 risultati più significativi sui 147 4.1 una fotografia complessiva, tra crisi condotto attraverso interviste risulta come lo stato mentre il numero di addetti complessivo è di circa censiti. generali e macroeconomia bellunese di salute dell’economia sia stato compromesso 72mila, ciò significa che circa il 70% degli addetti dall’esito della crisi iniziata nel 2008, in particolar lavora in unità di dimensioni inferiori ai 50 addetti. Incrociando il livello di specializzazione con la Il valore aggiunto e la crisi occupazionale modo per quei settori che operano nel mercato L’anzianità media delle imprese attive è di 15,43 quantità di addetti emergono 6 settori manifatturieri La Provincia di Belluno ha prodotto nel 2011 5,52 interno. In questo senso la sensazione complessiva anni (2010). che segnano la struttura provinciale. Tra questi è che di fronte a una crisi di vasta portata gli esiti miliardi di euro di valore aggiunto circostanza Sono 11.056 le strutture ricettive nella Provincia di senza dubbio due, l’occhialeria e il comparto della locali non si discostino dagli esiti globali (e siano più che la pone al 78° posto tra le province italiane. Belluno (2a Provincia in Italia), che offrono 90mila refrigerazione non domestica, segnano l’identità forti sul piano dell’aumento della disoccupazione Il valore aggiunto di Belluno rappresenta il 4,1% di posti letto (2012), circostanza quest’ultima che la del territorio. quello del Veneto e lo 0,39% del valore aggiunto rispetto a quelli nazionali, nonostante il PIL pone al 13° posto nella classifica delle province provinciale almeno fino al 2010 – anno in cui il italiano (mentre Belluno in termini di popolazione italiane. Queste strutture hanno consentito 4,25 Debolezza dell’alta tecnologia rappresenta il 4,3 % della Regione e lo 0,35% dell’ tasso di disoccupazione è già raddoppiato – si milioni di giornate di presenza di turisti (25° posto Continuando l’esame delle specializzazioni Italia). Il valore aggiunto pro capite è di 25.900 euro, mantenga sostanzialmente inalterato). tra le province italiane), di cui 0,96 milioni di turisti produttive emerge una debolezza del territorio circa 2.500 euro in più rispetto al valore italiano stranieri (dati del 2011). bellunese: rispetto ai settori manifatturieri figura 5 medio (23.240). Per questo parametro Belluno è al Durante gli anni della crisi il numero di Unità locali considerati ad alta tecnologia dalla classificazione 28° posto tra le province italiane. presenti nel bellunese è diminuito di circa il 3% Eurostat 2009 (farmaceutica; aeromobili e La fotografia della ripartizione delle attività nel Tasso di 2008 2012 scendendo fino alle 19.145 del 2012, mentre il veicoli spaziali; computer, elettronica e ottica) bellunese ci mostra oggi il ritratto di un territorio disoccupazione ISTAT Italia nello stesso periodo il numero è leggermente occorre scendere al 32° posto nella classifica di che rimane più industriale della media del Veneto, Belluno 2,4 6,1 aumentato. Stessa dinamica ha seguito il dato specializzazione della provincia, prima di trovare del Nord Est e dell’Italia, sia per numero di imprese, Veneto 3,5 6,6 delle imprese vere e proprie, tendenza misurata un settore (oltretutto con un numero di addetti sia soprattutto per valore aggiunto prodotto. Italia 6,7 10,7 dalla statistica Istat e confermata sia dalle modesto): interviste condotte, sia dalla letteratura di settore 32. Fabbricazione figura 3 che sottolineano in particolare il fenomeno di 26110 di componenti 396 33.271 272,34 Nel recente passato non era stato così: nonostante scomparsa delle piccole imprese terziste legate al elettronici i primi segnali di ci crisi (poco visibili) del sistema dei distretto dell’occhialeria. distretti datino a partire dagli anni ‘90, il territorio manifatturiero bellunese fino alla crisi iniziata nel figura 6 2008 non ha dato segni di rallentamento. Categoria Denominazione Prov Italia Coeff Al contrario l’ISTAT nel suo studio sui valori aggiunti provinciali (purtroppo aggiornati solo fino al 1. Fabbricazione di armature per occhiali di qualsiasi tipo; 32505 12.120 21.331 13.000,64 2008) ci dice che il valore aggiunto del settore montatura in serie di occhiali comuni manifatturiero è passato da 1,336 mld di euro del 55203 2. Rifugi di montagna 306 2.226 3.140,71 1995 a 1,664 nel 2000 a 1,998 nel 2008 (dopo aver in realtà attraversato un periodo di stasi nei primi 5 anni del millennio) 23420 3. Fabbricazione di articoli sanitari in ceramica 715 5.930 2.757,88 Nello stesso periodo è molto interessante osservare 4. Fabbricazione di elementi ottici e strumenti ottici di 26701 109 1.332 1.867,78 figura 4 l’altro settore industriale (le costruzioni, a cui misura, controllo e precisione altri comparti del territorio, a cominciare dalle 5. Commercio all’ingrosso di articoli per fotografia, ceramiche sanitarie, sono legati). Tra il 1995 e il 46433 369 5.608 1.507,37 cinematografia e ottica 2000 di fatto il valore aggiunto delle costruzioni bellunesi non si muove (265 milioni di euro nel 1995 28130 6. Fabbricazione di altre pompe e compressori 802 12.242 1.498,49 e 266 milioni nel 2000), mentre negli anni 2000 conosce una grande crescita, raggiungendo i 427 7. Fabbricazione di attrezzature di uso non domestico milioni nel 2008 e passando dal 5,5% del valore 28250 per la refrigerazione e la ventilazione; fabbricazione di 2.127 32.531 1.496,09 aggiunto territoriale del 2001 al 7,5 del 2011. condizionatori domestici fissi 8. Fabbricazione di contatori di elettricità, gas, acqua ed altri liquidi, di bilance analitiche di precisione, di 26512 849 16.274 1.193,33 apparecchi di misura e regolazione (incluse parti staccate Tessuto industriale e coefficienti di specializzazione e accessori) I dati di Unioncamere ci dicono che con 16.540 imprese registrate (2012) la Provincia di Belluno 24420 9. Produzione di alluminio e semilavorati 671 13.194 1.164,30 raccoglie il 3,3% delle imprese venete, e lo 0,27% di tutte le imprese italiane. In Italia è al 96° posto fonte: Atlante della competitività Unioncamere 22112 10. Rigenerazione e ricostruzione di pneumatici 101 2.195 1.053,08 per imprese registrate. La Provincia presenta una significativa quota di imprese agricole: 12,2% 12 | Manifattura Bellunese Economia e Sostenibilità Per leggere la realtà non bastagno gli occhiali Manifattura Bellunese | 13
4.2 Struttura giuridica e livello della finanziarizzazione, problema che in Italia figura 9 di eterodirezione delle imprese fortunatamente non ha conosciuto i livelli figura 11 Le figure 7 e 8 forniscono altri due dati di un certo toccati in Paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna, interesse. Irlanda o Islanda. Nella provincia bellunese La struttura giuridica (tabella 7) è un indice la finanziariazzazione di imprese industriali ha approssimativo della robustezza delle imprese. comunque conosciuto un caso emblematico Utilizzando questo parametro si può vedere come durante il braccio di ferro occorso nel 2009 tra le società di persone nel bellunese siano ancora il fondo olandese Hal Holding e i possessori di il doppio delle società di capitali, mentre a livello obbligazioni della Safilo, in un periodo in cui per nazionale le seconde superino le prime. In questo il rilancio dell’impresa avrebbe invece meritato campo anche la dinamica della provincia appare discussioni su piani industriali e rivisitazione delle votata alla staticità, come si vede dalla penultima politiche commerciali e distributive. colonna della figura 7 il livello di incremento delle 4.3 Export e import figura 12 AZIONISTI RILEVANTI società di capitali è molto minore di quello italiano ed è abbondantemente al di sotto anche della Unioncamere ha quantificato che la propensione media veneta. all’export (esportazioni / valore aggiunto) nel figura 10 La maggiore robustezza delle società di capitali 2012 ha raggiunto nella provincia il 54%, un valore non è comunque una garanzia certa: nel distretto assai elevato sia rispetto al contesto regionale dell’occhialeria di Belluno anche le società di (38,5) che nazionale (27,8). Il bellunese intrattiene capitali hanno subito un calo non trascurabile, di preferenza rapporti con partner europei cui è superiore al 20%3. destinato l’86% delle esportazioni, mentre il Veneto risulta più aperto sia nei confronti dell’Asia (18% figura 7 contro il 7,7% di Belluno) sia dell’America (14,8% contro 2,9%). La forte propensione alle esportazioni risulta in particolare se confrontata con il livello delle importazioni: mentre nel bellunese le prime superano le seconde di quasi 4 volte (nel 2012 l’export bellunese valeva € 2.802 milioni mentre l’import assommava a 769 milioni), l’Italia invece Il forte controllo del ciclo produttivo è testimoniato aveva un export pari a € 389.725 milioni, a fronte di anche dall’ampio controllo che l’azienda di un import di 378.759, ossia una sostanziale parità. famiglia esercita sul pacchetto azionario. altre imprese legate al design il colosso bellunese è Altri elementi capaci di mostrare la robustezza del Fondamentale per il bellunese resta ancora una stato capace di una crescita continua che anche gruppo sono: volta il settore dell’occhialeria che da solo crea un negli ultimi anni non ha conosciuto arresto (anzi, il • il radicamento forte con la zona di export di € 1.903 milioni (il 68%!) e un import di 345 2012 è stato l’anno dei record). produzione: l’espansione del gruppo La figura 8 invece mostra un dato che potrebbe milioni. ha addirittura visto la rilocazione negli prestarsi ad una serie di approfondimenti Un primo elemento di forza di Luxottica è stabilimenti italiani di attività prima collocate attualmente non disponibili: il territorio bellunese 4.4 Luxottica, una presenza imprescindibile l’integrazione verticale di tutte le fasi del ciclo: all’estero (tuttavia nel territorio bellunese risulta particolarmente appetibile per aprire sedi Non è questa la sede appropriata per l’analisi l’impresa controlla al suo interno tutte le attività questo effetto positivo sull’occupazione secondarie di imprese. Un dato che negli anni ‘60 approfondita di un caso aziendale che che accompagnano un occhiale dalla produzione è stato accompagnato dalla generale appariva in linea con le facilitazioni apportate dalle meriterebbe uno studio monografico di ampie delle singole parti, alla vendita. Produce all’ingrosso forte riduzione delle aziende terziste che normative successive alla tragedia del Vajont, ma dimensioni. Il maggior colosso dell’occhialeria con i propri marchi (ricavando circa il 40% del producono per le grandi imprese); che prosegue a ritmi sostenuti anche negli anni mondiale è comunque imprescindibile citando suo fatturato complessivo di 7 miliardi nel 2012) • il forte investimento nella ricerca e 2000, mantenendo al bellunese il secondo posto e cura la vendita al dettaglio (ricavando circa il nell’innovazione; il panorama industriale bellunese e italiano tutto, all’interno della Regione e un numero di unità • un portfolio di marchi prestigioso e non solo per le sue dimensioni, ma anche per la 60%) con una rete capillare di punti vendita sparsi bilanciato locali non sedi di impresa che è oltre il doppio capacità di mantenere una capacità espansiva in a livello globale: l’azienda ha acquisito le catene della media italiana (anche se non è presente un un settore tipico di industria di distretto. di negozi di ottica statunitensi LensCrafters (nel Passando all’analisi delle debolezze, un punto dato su quante fra queste siano controllate da Le origini storiche dello sviluppo di Luxottica sono 1995), Sunglass Hut International (nel 2001), oltre a potenzialmente fragile dell’azienda è il cambio multinazionali). in parte state ricordate nel capitolo 3 (Le ragioni OPSM (nel 2003) in Australia, per un totale di 6.250 euro/dollaro, vista l’importanza del mercato All’interno di questi brevi spunti sull’ eterodirezione di un successo) all’interno di un quadro di analisi negozi in tutto il mondo (dato di dicembre 2008). statunitense. Tuttavia finora il rischio ha avuto delle imprese si può inserire anche il problema della nascita dell’occhialeria. Ma a differenza di Suggestiva la descrizione che ne ha dato Gabriele un impatto marginale, alla luce della continua Polo in un articolo pubblicato su Il Manifesto il crescita dell’azienda stessa in termini di redditività. 7 luglio 2012: “ Luxottica ha al suo interno il ciclo Un altro fattore di rischio, comune ad altre società figura 8 completo, dalla progettazione ai punti vendita, del settore (Safilo, De Rigo e Marcolin) è la licenza Belluno, Veneto, Italia. Imprese per forma giuridica: incidenza percentuale anno 2012 e 2000, variante percentuale 2012/2000 e 2012/2011. come fosse Ford degli anni ‘30; concentra il lavoro di produrre occhiali per conto di grandi stilisti, in fabbriche “lineari” come un novello Taylor; licenze destinate a scadere e quindi da rinnovare organizza la produzione sul flusso continuo come o sostituire con altre (esemplificativo il ritorno nel la Toyota del just in time e del ciclo integrato; 2012 di Armani da Safilo a Luxottica). Da notare coinvolge i dipendenti in un sistema di welfare tuttavia che per l’azienda agordina tale situazione aziendale, quasi ispirandosi al paternalismo di è più che bilanciata da un portfolio di marchi propri redditizi e di successo, con brand come Alessandro Rossi o Gaetano Marzotto...” Ray-Ban (acquisita nel 1999 e rilanciata), Oakley, Vogue-Eyewear e Persol. 14 | Manifattura Bellunese Economia e Sostenibilità Per leggere la realtà non bastagno gli occhiali Manifattura Bellunese | 15
5. PUNTI DI DEBOLEZZA E SPUNTI PER UN POSIBILE RILANCIO Dalla fotografia mostrata nel capitolo precedente 3) Migliorare del 20% l’efficienza energetica. vuol diventare il territorio in termini produttivi e quello meno in grado di reggere alle condizioni emergevano già alcuni elementi di debolezza logistici, uno studio sulla riduzione degli impatti modificatesi già durante gli anni ‘90 e 2000 la cui sintesi viene ben mostrata dai macro dati Dentro questo quadro di prospettiva come si ambientali una volta dati gli scenari sui flussi e sulle ed esplose durante la crisi. Come ricordato in sul lavoro. La provincia ha infatti conosciuto un colloca oggi l’economia del bellunese? Quali proiezioni. precedenza la nascita dei distretti e il successo aumento della disoccupazione dal 2,4 al 6,1% in sono le sue debolezze e le sue opportunità? delle PMI dopo la crisi del fordismo si è avuto in soli quattro anni e la delocalizzazione e la chiusura I paragrafi seguente provano a portare l’analisi su b) una rete di trasmissione dati (banda larga) in un quadro complessivo di stabilità tecnologica, delle piccole imprese terziste dell’occhialeria che questi livelli. preoccupante ritardo limitata divisione spaziale del lavoro, bassi costi stanno alle spalle del dato segnano una debolezza Nella infrastruttura telematica Belluno si colloca al energetico-ambientale, flessibilità monetaria non tanto della singola impresa (si è visto anzi che 102° posto su 107 province italiane (e l’Italia è lo e macro-economica, diversa etica del lavoro Luxottica cresce), quanto dei modelli di distretto 5.1 La debolezza delle infrastrutture Stato europeo con la velocità internet inferiore...), e della politica. Essendo cambiato il quadro che l’accompagnavano. manifestando un’arretratezza che appare tecnologico, energetico, spaziale, sociologico, Oltretutto la crisi dell’edilizia, settore fortemente Il quadro infrastrutturale complessivo della fondamentale colmare quanto prima. politico e valutario di riferimento, quello che è presente nella provincia, è probabilmente provincia è fortemente deficitario, i problemi Il grande ritardo appare ancora più grave se stato per anni un modello di successo appare irreversibile e i livelli conosciuti fino al 2008 non principali appaiono due: rapportato alle esigenze dell’economia attuale sempre meno in grado di rispondere alle solo a livello locale e non solo a livello nazionale dove non solo le industrie più connesse con nuove dinamiche produttive. Un recente studio sono destinati a non essere più raggiunti, un altro a) Una rete di infrastrutture per i trasporti fortemente l’esterno, ma anche i servizi più territorializzati (v. condotto dalla nostra associazione (Economia campanello d’allarme intorno a cui orientare le inadeguata. ad esempio il turismo) necessitano di una struttura e sostenibilità) sull’industria metalmeccanica riflessioni. La rete ferroviaria in particolare è in condizioni di comunicazione internet rapida e stabile. lombarda ha evidenziato ad esempio che di allarme rosso: fatto 100 il dato italiano, in una Non si tratta solo di un problema (pur sensibile) di nel corso del periodo 2007 – 2012 le imprese La riconversione ecologica dell’economia regione Veneto che si colloca a una media di trasmissione di file per le imprese o di difficoltà a maggiormente in grado di reggere la crisi sono L’analisi specifica delle debolezze inquadrate già 126,5 e con una punta di eccellenza a Venezia mantenere aggiornati i siti internet delle località state quelle di maggiori dimensioni. Pur avendo da queste macro contesto e soprattutto gli spunti (248) il miserrimo 12,5 di Belluno spicca in negativo. turistiche, oggi attraverso la telematica passa esaminato con procedimenti econometrici rigorosi per un possibile rilancio passano da un presupposto Problema non secondario in un territorio che conta una gran parte delle possibilità di innovazione sia le altre variabili possibili (settoriali, provinciali, legati di contesto da cui occorre necessariamente anche sul turismo come fonte di entrate e problema all’interno dei settori economici, sia nel rapporto fra a MOL, ROE, investimenti, brevettazioni etc.) passare. Fin dalla figura 1 di questa stesura più evidente se si confronta quanto racconta i settori stessi: le possibilità offerte dalla telematica l’unico risultato empiricamente apprezzabile, (che individua i grandi paradigmi tecnologici il rapporto Pendolaria 2013 di Legambiente sul nel campo del controllo e del miglioramento almeno relativamente all’occupazione è legato attraverso i quali l’economia capitalistica si è territorio di Bolzano, dove un potenziamento del di flussi (relativi a merci, energia, servizi...) è un alla grandezza delle imprese: “La capacità di rilanciata nel tempo) appare evidente l’ipotesi servizio ferroviario in Val Venosta e Val Pusteria ha elemento strutturale imprescindibile per l’efficienza mantenimento, o addirittura di aumento, dei livelli che un rilancio complessivo dell’economia non permesso in soli due anni (2011-2013) di triplicare delle imprese, delle infrastrutture, della pubblica occupazionali seguito della crisi sembra legata può prescindere da innovazioni sistematiche di i viaggiatori portandoli da 11.000 a 29.000, a amministrazione. positivamente alla dimensione” e ancora “La prodotto, di processo e di contesto che colleghino dimostrazione che laddove si investe gli utenti Una rete internet lenta e faticosa produce oltretutto dimensione di impresa è sempre una variabile la produzione e i servizi ad obiettivi di riconversione arrivano. un effetto scoraggiamento sulla popolazione determinante rispetto alla capacità di un tessuto ecologica dell’economia. Un cambiamento di La rete stradale non si presenta a livelli così lavorativa e studentesca, rallentando o addirittura produttivo di fare fronte ad una recessione paradigma già parzialmente in atto, segnato sconsolanti, ma comunque ottiene un dato non annullando la predisposizione dei singoli all’utilizzo economica. Tanto più piccole sono le imprese, ad esempio da alcuni cambiamenti nei modelli lusinghiero (63,6, sempre facendo 100 il livello delle nuove tecnologie e alla creazione di tanto più sono economicamente fragili, subalterne di produzione energetica e incardinato non italiano), dovuto al fatto che la Provincia pur innovazioni (o di nuovi modelli di utilità). e a rischio di soccombere in fretta di fronte a solo nelle visioni degli ecologisti quanto negli disponendo di un tessuto viario interno lungo e insolvenze o ritardi nei pagamenti. Una fragilità obiettivi di innovazione, principalmente collegati articolato, sconta la lentezza delle comunicazioni aggravata dal fatto che, nella maggior parte dei al miglioramento dell’impatto ambientale che intervallive e la mancanza di collegamenti con la 5.2 L’industria manifatturiera casi, si tratta di imprese subfornitrici”. Oltre tutto il l’Europa si è data per il 2020, il 2030 e il 2050. viabilità veloce verso l’Austria e l’Europa dell’Est. tema della dimensione (e quello spesso connesso Alcuni di questi obiettivi hanno già una forza Un intervento infrastrutturale possibile riguarda I problemi generali della piccola impresa dalle sforma giuridica) ha effetti rilevanti anche cogente, altri rappresentano comunque un allora la necessità di predisporre nel territorio Non esistono dati territoriali aggregati che ci nell’accesso al credito: le banche tendono infatti traguardo rispetto al quale il muoversi in anticipo una piattaforma logistica che permetta di ridurre permettano di offrire con certezza scientifica una a fidarsi meno di imprese che non hanno una e in modo coordinato con una strategia almeno i costi delle imprese locali (mediamente di limitate spaccato specifico sulla dimensione di impresa del dimensione di capitale sufficiente a garantire i decennale appaiono pre-condizioni fondamentali. dimensioni) e di ridurre efficacemente l’impatto bellunese. Tuttavia sia i macrodati ( La provincia prestiti, dinamica resa ancora più netta nel periodo In estrema sintesi gli obiettivi che l’Unione europea ambientale. Per piattaforma logistica si intende di Belluno nel 2012 conta circa 94mila occupati, dell’attuale crisi economica e finanziaria. si è posta per il 2020 sono: un’area di movimentazione e stoccaggio merci di cui il 42,1% -ossia poco meno di 40mila - dotata di servizi (digitali e telematici, strutture di nell’industria, la più alta percentuale in Italia; allo I problemi della piccola impresa non sono bellunesi, 1) Ridurre le emissioni di gas a effetto serra almeno produzione di energia pulita...) per le imprese (così stesso tempo escludendo gli artigiani la provincia veneti o italiani, ma si inquadrano in una dinamica del 20% (proposta della CE a gennaio 2014: 40% da conoscere e controllare i flussi in tempo reale), conta 11.120 imprese e le unità locali con 50 o più più ampia globale, di modificazione delle entro il 2030, almeno 80% nel 2050) rispetto ai livelli collocata in un punto ben pianificato rispetto gli addetti sono solo 121), sia le interviste e i documenti specializzazione produttiva verso i settori ad alta del 1990 o del 30%, se sussistono le necessarie assi viari esistenti e ben pianificato rispetto ai flussi di letti e già citati concordano su un’ampia diffusione tecnologia, necessariamente legati a dimensioni condizioni. merci presenti e futuri e alla riduzione dell’impatto di piccole imprese, minore di altre zone del Veneto, maggiori, dinamica testimoniata ad esempio dalla 2) Portare al 20% (proposta della CE a gennaio ambientale. Naturalmente per un tipo di intervento ma comunque fondamentali per la lettura del quota crescente della componente di hi tech 2014: 27%% entro il 2030) la quota delle fonti di simile non esistono ricette prefabbricate, occorre tessuto produttivo. rispetto alla manifattura classica nel commercio energia rinnovabile nel consumo finale di energia. uno studio sui flussi attuali, una proiezione su cosa Il settore delle piccole imprese appare in generale internazionale (v. figura 13) 16 | Manifattura Bellunese Economia e Sostenibilità Per leggere la realtà non bastagno gli occhiali Manifattura Bellunese | 17
figura 13 territoriale non può non ripartire dall’analisi di è senza dubbio l’attenzione alla cosiddetta 5.3 Spunti per un rilancio Sviluppo tecnologico e sostenibilità economica temi strategici quali la dimensione e la tendenza “green economy”, l’area industriale e dei servizi nella nuova geo-economia mondiale – La all’innovazione, analisi resa possibile dall’utilizzo verso la quale gli osservatori e l’Unione europea Naturalmente tutte le considerazioni di cui domanda tecnologica globale (commercio degli abbondanti materiali offerti dalla Camera di prevedono un ruolo di rilancio dell’economia delle sopra vanno contestualizzate e non vogliono internazionale, 1980=100). Da uno studio di Daniela commercio locale. aree industrializzate. configurare una prospettiva troppo negativa per Palma ENEA l’economia bellunese e dei distretti in generale, Rispetto al sottodimensionamento delle imprese figura 14 quanto segnalare come minimo la necessità di un bellunesi e ai problemi che ne conseguono non nuovo modello di distretto, capace di innovarsi, sembra aver sortito grandi effetti di modifica anticipando le tendenze globali e ponendo l’innovazione giuridico organizzativa dei contratti di in connessione i settori locali con piattaforme, rete. Negli ultimi anni il Parlamento (legge 33/2009 tecnologie, linguaggi e mercati globali. e successive modificazioni – DL 78/2010) ha inteso intervenire sulle reti di impresa soprattutto per A questo proposito è senz’altro interessante aumentare la competitività delle imprese stesse e l’evoluzione del distretto dello SportSystem di per superare in parte il limite derivante dal nostro Montebelluna, capitale mondiale della calzatura tessuto produttivo formato da imprese di piccole e sportiva già a metà degli anni ‘80, capace di piccolissime dimensioni. Infatti entrando nella rete anticipare gusti globali appropriandosi di un grosso le imprese diventano parte di un grande sistema mercato estero, di innovare in continuazione, e possono beneficiare delle economie di scala. di attirare investimenti esteri; osservazioni simili si I problemi del mercato interno Più in particolare il contratto offre la possibilità di possono fare fuori regione sul metadistretto della Naturalmente non esistono solo il mercato aumentare la loro capacità di investire in R&S, moda a Milano e sul metadistretto del gusto in internazionale e le sue dinamiche a dominare gli estendere il loro bacino di domanda, aprire servizi Piemonte (rilevando tra i fattori centrali di sviluppo andamenti economici dei territori, ma un problema di vendita all’estero, aumentare la gamma di Anche su questo campo nel bellunese le ombre l’importanza della Settimana della moda nel primo ulteriore è dato dal fatto che la crisi del 2007-08 ha prodotti/servizi offerti. Le reti possono rimanere superano le luci, stando almeno a quanto scrive caso e di Slowfood nel secondo). colpito soprattutto le aziende che operano per il sia all’interno dei distretti e delle filiere produttive la Camera di Commercio locale in occasione mercato interno (dinamica facilmente spiegabile oppure possono anche attivare collaborazioni dell’11a giornata dell’Economia di Unioncamere (i A livello generale è corretto premettere che in con una riduzione della domanda aggregata, che con centri di ricerca o di formazione, banche, grassetti sono dell’autore): “Se, invece, prendiamo questa sede non è naturalmente possibile offrire si manifesta a livello nazionale e che nel bellunese istituzioni pubbliche...non solo operanti nel territorio in considerazione le aziende che hanno investito o altro se non iniziali spunti di riflessione (basati su non manca di mostrare effetti: tra il 2008 e il 2010, di riferimento. programmato di investire in prodotti e tecnologie buone pratiche presenti in altre parti di Europa in una fase cioè in cui la crisi non aveva ancora Questo tipo di innovazione nel territorio bellunese green la collocazione della provincia appare e d’Italia), lasciando a momenti successivi manifestato il suo impatto pieno sui consumi, ha tuttavia goduto di scarso impiego, i contratti di meno deludente. Unioncamere ha approfondito l’approfondimento del tema. l’arretramento pro capite dei consumi finali interni rete che al 29 dicembre 2012 erano 91 in Veneto, l’analisi di queste imprese individuando in politiche non alimentari nel bellunese era già stato di quasi ma solo 4 a Belluno (per un raffronto si segnala che aziendali di questo tipo una delle strategie Entrambi gli spunti presentati partono dalle 2.000 euro: dai 17.691 nel 2008 ai 15.745 euro nel alla stessa data erano 5 a Rovigo). importanti per tentare di uscire dall’impasse attuale; caratteristiche naturali di un territorio montagnoso 2010). in provincia tali imprese costituiscono il 26,5% ed e boscoso come pochi, risorse importanti da Parlando di mercato interno non è possibile Il tema dell’innovazione sembra purtroppo è, questa volta, la percentuale più elevata tra le rilanciare in un’ottica innovativa di relazione fra non riconoscere un ruolo fondamentale alle generalmente poco presente nel territorio: delle province venete e superiore alla media nazionale. locale e reti esterne. dinamiche del settore edilizio tanto in Italia, start up innovative (ossia che abbiamo ad oggetto La tipologia più applicata di investimento è la quanto in un territorio fortemente votato al settore sociale prevalente lo sviluppo, la produzione e la riduzione dei consumi di materie prime ed energia, Un primo spunto riguarda il futuro del turismo. come il bellunese. Ad oggi non esistono ricerche commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ovunque (tranne a Treviso) con percentuali Senza voler attribuire al settore un compito salvifico complessive che misurino ad esempio l’impatto ad alto valore tecnologico) censite al 22 aprile superiori al 70% e Belluno, con pochissimo scarto, generale (le economie che i settori industriali sono della crisi sulle intere filiere collegata al settore, ma 2013 ne sono registrate 73 in Veneto, con Verona si colloca al di sopra la media regionale e al di in grado di muovere sono molto più rilevanti e l’esito darebbe senza dubbio risultati di grande (16) e Treviso (15) capofila, ma con solo 1 presenza sotto della nazionale. Assai meno è stato investito hanno un valore aggiunto incomparabilmente impatti rivelando una sofferenza che non riguarda a Belluno. per la sostenibilità del processo produttivo (più superiore) è comunque corretto rilevare come il solo i comparti appartenenti al manifatturiero e che in Italia ma meno che in Veneto) e così dicasi turismo sia un’opportunità di sviluppo sistematico al settore finanziario (si consideri a puro titolo di La scarsa tendenza all’innovazione si riflette anche per gli investimenti sul prodotto o servizio offerto, in quanto motore capace di integrare le altre aree curiosità la diminuzione degli atti notarili...). nelle figure professionali assunte con contratti in questo caso la percentuale è la più bassa del economiche montane: l’agricoltura, con obiettivi non stagionali, l’imprenditore bellunese, ben Veneto. Quindi, il vantaggio competitivo di Belluno di preservazione del paesaggio; le costruzioni, Alcuni punti deboli del sistema di imprese del più dell’imprenditore veneto e italiano ha poca deriva, sostanzialmente, dalla capacità di investire in ottica di ristrutturazione dell’esistente; ancora bellunese tendenza a circondarsi di figure dotate di alta per ridurre i consumi, cosa senz’altro importante, l’agricoltura e l’allevamento, con obiettivi di Ceramica Dolomite è un esempio di quanto professionalità (v. figura 14) e probabilmente ma molto probabilmente a basso contenuto valorizzazione delle produzioni tipiche. descritto sopra, l’azienda è strettamente legata questo è uno dei motivi principali che conduce tecnologico (ad es. la razionalizzazione NdR), É però importante indirizzare il turismo bellunese agli andamenti dell’edilizia (che nella provincia i giovani del territorio, mediamente più istruiti dei confermando, così, la scarsa propensione del verso la destagionalizzazione dell’offerta slegando bellunese ha ridotto sensibilmente gli addetti, ma loro coetanei italiani (la Provincia è 21a in Italia bellunese a innovare. Non stupisce, quindi, che la la montagna dalla pura offerta sciistica e non il numero di imprese) ed è andata subito in per rapporto fra laureati e giovani), a cercare percentuale delle assunzioni programmate per il rilanciandola verso un’offerta integrata, capace crisi. occasioni di lavoro altrove. 2012 da queste imprese (cioè che hanno fatto o di proporsi anche oltre l’inverno. Con un’ottica Ma al di là della narrazione di singole storie previsto investimenti di tipo green) sia a Belluno la così indirizzata è più facilmente realizzabile anche aziendali, seppure importanti, un’analisi strutturata Un settore fondamentale per misurare la tendenza più bassa del Veneto”. l’obiettivo di attrarre un turismo stabile, fatto di dei punti deboli del sistema manifatturiero all’innovazione delle imprese negli anni presenti seconde case ristrutturate (o comunque non 18 | Manifattura Bellunese Economia e Sostenibilità Per leggere la realtà non bastagno gli occhiali Manifattura Bellunese | 19
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