PROGRAMMA LUMIÈRE - 2022 ANNO XXXVIII/N.9 - Cineteca di Bologna
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DICEMBRE 2022 ANNO XXXVIII/N.9 The Fabelmans (2022) di Steven Spielberg PROGRAMMA LUMIÈRE Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311
Editoriale Cosa ricorderemo di questo 2022 cinematografico? Sicuramente il centenario Pasolini con i tanti momenti cittadini, le pubblicazioni, i suo film restaurati, la mostra nel sottopasso di Piazza Re Enzo, che ce lo hanno restituito nella dimensione del cineasta pittore, e il documentario firmato da Fiore Angelini con la sceneggiatura di Andrea Speranzoni che, in maniera precisa, quasi ossessiva, ci riporta alla notte tra l’1 e il 2 novembre del 1975, quando fu compiuto un omicidio premeditato e politico che ebbe la copertura di parti importanti dello stato. È il film che apre il nostro ultimo programma del 2022 di cui provo a raccontarvi i momenti salienti. Inizio dal nostro film del mese, la versione restaurata del più classico dei classici, Cantando sotto la pioggia, meraviglioso capolavoro di Gene Kelly e Stanley Donen, di cui festeggiamo i settant’anni, che porta con bella leggerezza, tanta è la qualità delle canzoni, delle interpretazioni, dei balletti, delle coreografie, del ritmo, del racconto, dei colori… Un film eterno che il passare del tempo rende ancora più prezioso. Ci dà l’occasione di un omaggio al musical, con classici degli anni Cinquanta, Settanta, Ottanta, e due film (La La Land e West Side Story) che, più recentemente, hanno dimostrato la vitalità di un genere fortemente radicato nella cultura angloamericana. L’omaggio a Buster Keaton è il punto di arrivo di un progetto di restauro decennale, che ha coinvolto decine di cineteche e che ha consentito il restauro dei trentadue film, corti, medi e lunghi, che costituiscono l’apogeo della sua arte muta. Ne presentiamo otto a cui aggiungiamo l’ultimo film realizzato da Peter Bogdanovich, The Great Buster, luminoso documentario che disvela le ragioni dell’unicità di Keaton, adorato dai grandi surrealisti, frequentemente citato da Wes Anderson. Le sue gag, di precisione matematica, sono il frutto di una cultura acrobatica che non ha pari in tutta la storia del cinema. Per realizzarle oggi sarebbe necessario ricorrere a complessi effetti speciali. Keaton, assieme a una sfida continua delle regole della fisica, mette in scena la fatica del vivere in un mondo nel quale le macchine e le regole stanno soffocando la natura dell’essere umano. Poi tre matinée dedicate a Roger Deakins. Il maestro del Devon, cui è dedicata Byways, la mostra fotografica con accesso gratuito che ospitiamo nel sottopasso, ha scelto per la rassegna a lui dedicata non solo grandi successi dalle immagini iconiche che lo hanno reso uno dei più consacrati direttori della fotografia in attività, ma anche opere che non hanno avuto il successo che avrebbero meritato: il film tibetano di Scorsese, Kundun, la prima collaborazione con Sam Mendes, Jarhead, sull’assurdità della guerra del Golfo, e uno dei migliori western degli ultimi decenni, L’assassinio di Jesse James per Avatar – La via dell’acqua di mano del codardo Robert Ford di Andrew Dominik. James Cameron, The Fabelmans di Steven Spielberg e Fairytale L’omaggio a Luca Guadagnino. Mentre scriviamo sta per uscire nelle sale di Aleksandr Sokurov saranno italiane Bones and All, ed è facile prevedere il successo di un film che conferma programmati, in versione le grandi qualità di questo autore, cinéphile, allievo di Bernardo Bertolucci, in originale con sottotitoli italiani, dialogo da sempre con una musa assoluta, Tilda Swinton, riconosciuto prima nel cartellone di dicembre. ad Hollywood che in Italia, primo a intuire e valorizzare le doti del giovane Maggiori informazioni su sito, Chalamet, con una filmografia già densa di sorprese, tra cui segnalo Inconscio newsletter e quotidiani. italiano, coraggioso documentario che racconta senza sconti la barbara avventura coloniale italiana in Africa. Natale è il momento in cui si misura lo stato di salute delle sale. Quest’anno, per la prima volta dal 2020, sono in uscita molti film importanti. Noi offriamo al nostro pubblico, rigorosamente in versione originale, tre opere esemplari di altrettante idee di cinema: Avatar, il kolossal che dovrebbe restituire il sorriso agli esercenti di tutto il mondo; The Fabelmans, capolavoro di Steven Spielberg, che ci racconta la sua infanzia, la sua giovinezza, la sua famiglia, le ragioni del suo amore per il cinema – come solo i più grandi artisti sanno fare, raccontando intimamente sé stesso, parla all’anima di ognuno di noi; Fairytale, il nuovo film di Aleksandr Sokurov, nel quale il maestro russo rimette in scena la storia, da Hitler a Mussolini, da Churchill a Gesù, per parlare magistralmente del presente. Molte le ragioni per andare a dicembre al Lumière. Buone visioni e buon 2023! Gian Luca Farinelli
A dicembre IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA dal 4 al 31 dicembre Il progetto di distribuzione in sala di classici restaurati prosegue a passo di danza con Cantando sotto la pioggia, uno dei capolavori assoluti del cinema musicale di tutti i tempi, esuberante satira della Hollywood travolta dall’arrivo del sonoro, tra slanci amorosi e una debordante vis comica cadenzati da ineguagliate coreografie. E a proposito di comicità, cinque film, tre lunghi e due corti, per ritrovare il genio di Buster Keaton, il suo sguardo che contiene tutti i sensi, il suo spirito surreale e la sua audacia acrobatica. Opere che a cent’anni di distanza ci fanno ancora ridere senza freni. OSSESSIONE E DESIDERIO IL CINEMA DI LUCA GUADAGNINO dal 4 al 12 dicembre L’arrivo in sala dello sconvolgente Bones and All ci spinge alla riscoperta del più insolito, ambizioso, cosmopolita dei registi italiani contemporanei. Con i suoi film Guadagnino ha analizzato il desiderio come mezzo di distruzione (Io sono l’amore) e liberazione (Chiamami col tuo nome), indagato con sguardo cinefilo coscienze private e collettive (The Protagonists, Inconscio italiano), riletto classici del ci- nema in modo autonomo e sorprendente (A Bigger Splash, Suspiria). Una visione estremamente personale che ci destabilizza, guardandoci nel profondo. OMAGGIO A ROGER DEAKINS – seconda parte dal 4 al 18 dicembre Continua, in occasione della mostra delle sue foto nel sottopasso di Piazza Re Enzo, la personale dedicata a Roger Deakins, uno dei maestri della luce del cine- ma contemporaneo: dall’oriente spirituale di Kundun, kolossal intimista di Scor- sese sul Dalai Lama, all’accecante deserto della Guerra del Golfo evocata da Sam Mendes in Jarhead, dalle atmosfere crepuscolari dell’Assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford fino al West contemporaneo del capolavoro dei fratelli Coen Non è un paese per vecchi. THAT’S MUSICAL! dall’8 al 31 dicembre Mentre torna nelle sale Cantando sotto la pioggia in versione restaurata, vol- teggiamo nella storia del cinema alla scoperta dei capolavori del musical d’ogni epoca. Da intramontabili classici hollywoodiani come Spettacolo di varietà, Gli uomini preferiscono le bionde e Il mago di Oz (anche in 3D!), alle scintillanti riletture contemporanee del genere come La La Land e il sontuoso remake spiel- berghiano di West Side Story, dal cult esplosivo The Blues Brothers all’allucinato inno rock di Tommy. Senza dimenticare il caustico anti-musical dei Monty Python e le note dark di Sweeney Todd e Labirinth. DIVERGENTI. Festival Internazionale di Cinema Trans dal 1° al 3 dicembre Nuova edizione del primo e unico festival cinematografico in Italia dedicato al tema del transessualismo/transgenderismo e identità di genere. Un evento ideato e realizzato dal M.I.T. – Movimento Identità Trans, associazione onlus impegnata nella difesa e tutela dei diritti, del benessere e della dignità delle persone trans. SCHERMI E LAVAGNE tutti i sabati e i festivi del mese L’inverno e le feste imminenti al centro della fitta programmazione dicembrina dedicata ai più piccoli: dai ghiacci del profondo nord di Nanuk l’eschimese, ai fantastici scenari da fiaba di alcune splendide animazioni. E poi classici musicali senza tempo come Mary Poppins e La bella e la bestia e gli immancabili campioni della risata senza parole, Buster Keaton e Charlie Chaplin. In Cinnoteca, aspet- tando Natale, un appuntamento dedicato alla magia della neve.
01 GIOVEDÌ dei suoi familiari, Flaherty riuscì a fare in modo che il suo pubblico etnocentrico si identificasse con il popolo del grande Nord, di cui il film esalta la nobiltà d’ani- mo, la capacità di adattamento e lo spirito gaio. Ciò DIVERGENTI fu possibile non solo grazie all’ingegnoso montaggio Festival Internazionale di Cinema Trans lirico di situazioni drammatiche e didascalie, ma so- dal 1° al 3 dicembre prattutto grazie alla collaborazione senza precedenti Programma completo: www.divergentifestival.org con i protagonisti, secondo un metodo che più tardi gli antropologi avrebbero definito ‘partecipativo’. Accompagnamento al piano di Daniele Furlati Uno sguardo al documentario Versione originale con traduzione in oversound Fare cinema a Bologna e in Emilia-Romagna Documentario. Dai 6 anni in su 18.00 PASOLINI. CRONOLOGIA DI UN DELITTO POLITICO Prima visione. Anteprima (Italia/2022) di Paolo Fiore Angelini (120’) 18.00 MA NUIT Un ‘itinerario istruttorio’ nella vita di Pasolini dal (Francia-Belgio/2021) di Antoinette Boulat (87’) 1960 al 1975, alla ricerca della verità politica del suo Marion ha diciotto anni e vive a Parigi. Gli svaghi e omicidio. Il 2 novembre 1975 Pasolini viene ucciso le chiacchiere con i coetanei non riescono a scalfire all’Idroscalo di Ostia. Il diciassettenne Pino Pelosi si l’immenso dolore che si porta addosso. Per fortuna autoaccusa. La stampa e i media diffondono la noti- nella sua vita precipita Alex: passano la notte insie- zia. E la ‘verità’ viene scritta definitivamente nero su me esplorando la città e filosofeggiando sulla vita e bianco. Ma che fine hanno fatto le testimonianze degli sulle loro paure. “Ma nuit affronta il dolore e il modo abitanti dell’Idroscalo? Perché il “concorso con ignoti” in cui esso trasforma, e distorce, la nostra visione del del primo grado sparirà poi nella sentenza d’Appello e mondo. Ho scelto la forma del viaggio sia interiore sia di Cassazione? Per raccontare quella ‘verità’ è allesti- fisico. È come una lontana versione dell’errare mito- ta una messa in scena, dove Pasolini muore, più volte logico, in cui gli eroi si perdono, si affrontano, alla e in molti modi. ricerca di uno scopo stabilito da eventi esterni che loro non riescono a controllare. La notte di Marion a Parigi DIVERGENTI diventa il riflesso di una generazione che sente di aver perduto per sempre la sua spensieratezza, abbando- 02 VENERDÌ nata in un mondo spezzato” (Antoinette Boulat). In collaborazione con No.Mad Intertainment Omaggio a Stefano Accorsi DIVERGENTI 18.00 IL CAMPIONE (Italia/2019) di Leonardo D’Agostini (105’) “Il cinema sportivo fa da contesto narrativo a un romanzo di formazione. La vicenda di un giovane, 04 DOMENICA famoso e immaturo calciatore alle prese con le inde- siderate lezioni private di un professore fallito è già Domenica matinée di per sé una di quelle idee di partenza forti e limpide che il cinema italiano sembra far fatica a mettere in Omaggio a Roger Deakins luce. Una volta impostato questo conflitto/attrazione, 10.30 KUNDUN la sceneggiatura articola in varie direzioni il rapporto (USA/1997) di Martin Scorsese (135’) tra pubblico e privato del protagonista. La credibili- Giovinezza del XIV Dalai Lama, figlio di contadini tà della rappresentazione del mondo del calcio (più scelto da bambino come reincarnazione del Bud- veritiera che moralista) consente di raggiungere una dha e costretto all’esilio dall’invasione cinese del piena universalità del racconto”. (Roy Menarini) Tibet del 1950. Sostenuto dalla fotografia di Ro- ger Deakins e dalle scenografie di Dante Ferretti, DIVERGENTI Scorsese realizza un kolossal intimista (scritto da Melissa Mathison, sceneggiatrice di E.T.) che rie- 03 SABATO sce a coniugare realtà storica, riflessione religiosa e straziante memoria personale. “Forse il cuore di questo film spiazzante è proprio nell’infanzia del Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani Dalai Lama, nel suo resuscitare il mito di un potere 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO puro, perfetto, mondato dalla sua contropartita di Il mercato contadino in Cineteca ospita una trentina violenza, senza angoscia né ombra, senza errori né di produttori del nostro territorio. Spesa a km zero, tormenti. Un potere che non esiste, almeno su que- spazi didattici per adulti e bambini, concerti, cibi di sta Terra” (Fabio Ferzetti). strada, anche vegetariani e vegani, birre artigianali e vini autoctoni. Inaugurazione della rassegna Ossessione e desiderio Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi Il cinema di Luca Guadagnino 16.00 NANUK L’ESCHIMESE 11.00 CHIAMAMI COL TUO NOME (Nanook of the North, USA-Francia/1922) (Call Me by Your Name, Francia-Italia-USA- di Robert J. Flaherty (79’) Brasile/2017) di Luca Guadagnino (132’) Se non è il primo documentario della storia del cine- ma, è senz’altro il più importante. Raccontando ‘sul Tratto dall’acclamato romanzo di André Aciman e campo’ la vita e le peripezie di un cacciatore Inuit e sceneggiato da James Ivory (premiato con l’Oscar),
Chiamami col tuo nome completa, dopo Io sono l’a- more e A Bigger Splash, una sorta di ‘trilogia del desiderio’ di Guadagnino: “Se nei due precedenti il desiderio spingeva al possesso, al rimpianto, al disprezzo, al bisogno di liberazione, qui abbiamo voluto esplorare l’idillio della giovinezza”. “È una storia d’amore, ma è anche qualcosa di più: il racconto di una vacanza estiva, la scoperta di un diverso se stesso, il sogno di un mondo accogliente e comprensivo” (Paolo Mereghetti). Prima della proiezione, specialty coffee e pasticceria del Forno Brisa per tutti gli spettatori Il Cinema Ritrovato al cinema 18.00 CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA (Singin’ in the Rain, USA/1952) di Stanley Donen e Gene Kelly (103’) La satira esuberante di una Hollywood travolta dal sonoro, la torrenziale celebrazione dello slancio amoroso, l’energia comica che incrocia e si risol- ve nella perfetta stilizzazione coreografica. L’idea stessa del musical, nel fuggevole apogeo della sua felicità. È davvero il film dei magici accordi: di Stanley Donen e Gene Kelly, di una formidabile coppia di sceneggiatori come Betty Comden e Adol- ph Green, di un produttore di straordinario talento come Arthur Freed. La squadra che ha consegnato il musical americano all’eternità. Restaurato in 4K nel 2022 da Warner Bros. Dal 4 all’8 dicembre Prima visione PINOCCHIO DI GUILLERMO DEL TORO Cinema del presente (Francia-USA/2022) 20.00 CUT! ZOMBI CONTRO ZOMBI di Guillermo del Toro e Mark Gustafson (117’) (Coupez!, Francia-GB-Giappone/2022) L’immaginifico Guillermo del Toro reinventa il gran- di Michel Hazanavicius (110’) de classico di Carlo Collodi dedicato al burattino di Sul set di un film di serie Z sugli zombi, gli zombi si legno che prende magicamente vita, ambientan- risvegliano davvero. E allora via a sangue, effettacci dolo in un’Italia fascista grigia e spenta e sovver- e a un lungo piano sequenza non proprio impeccabile. tendone la morale ottocentesca in un accorato inno Ma siamo sicuri che sia esattamente come sembra? alla libertà e alla diversità. Frutto di un progetto Hazanavicius gira il remake del piccolo cult giappone- covato dal regista per più di quindici anni, il film se di Shuichiro Ueda, ma lo ‘francesizza’ e lo trasfor- è uno straordinario musical in stop-motion (con le ma in un’esaltazione del cinema come arte collettiva. voci di attori del calibro di Ewan McGregor, Cate Il risultato è irresistibile e trascinante, animato da un Blanchett e Tilda Swinton) che condensa tutte le sincero amore per la creazione cinematografica. “Cut! ossessioni, le inquietudini, le dirompenti visioni del Zombi contro Zombi sta al cinema della generazione suo autore: “non è Disney, non è Collodi. È il mio. È video come The Artist stava al cinema muto. È un sag- tutt’uno con il Il Labirinto del Fauno, La Spina del gio sul piacere del falso, sulla passione del falso di Diavolo, La Forma dell’Acqua e Cronos. Volevo fare prendere il posto dell’autentico” (Giona A. Nazzaro). questo film in pratica da tutta la mia vita.” Ossessione e desiderio. Il cinema di Luca Guadagnino 22.15 A BIGGER SPLASH Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi (Italia-Francia/2015) 16.00 PRINCIPI E PRINCIPESSE di Luca Guadagnino (120’) (Princes et princesses, Francia/1999) Quattro persone in una villa di Pantelleria: una rock di Michel Ocelot (80’) star afona, l’attuale compagno, l’ex amante e la figlia Raffinata e suggestiva fiaba d’animazione ispirata diciassettenne di quest’ultimo. L’isola selvaggia e il alla tecnica del teatro delle ombre. Costumi, disegni, vulcano incombente palesano tensioni e rivalità tra magie dei paesi lontani, e due ragazzi dotati di tan- i personaggi di questo non-remake (come sarà poi ta fantasia che, in sei storie differenti, viaggiano nel quello di Suspiria di Argento) della Piscina di Deray tempo e nello spazio: dall’Antico Egitto al Medioevo, con Scheider-Delon-Ronet-Birkin (qui Swinton-Schoe- dall’arte giapponese alla più classica delle fiabe (il naerts-Fiennes-Johnson, tutti bravissimi). Per Guada- bacio della principessa al rospo) rovesciata in una si- gnino è un’ulteriore occasione per riflettere sul desi- tuazione comicamente assurda. Il film viene distribuito derio e sulla fatalità dell’attrazione, “sulla rinuncia, il contemporaneamente nelle sale e in un cofanetto Dvd rifiuto, la violenza nei rapporti tra le persone”, filtrando dalla Cineteca di Bologna. tutto attraverso la luce glamour di Yorick Le Saux, la Animazione. Dai 6 anni in su pittura di Hockney e la musica dei Rolling Stones. (gds) Per tutti i film della rassegna Ossessione e desiderio. Il cinema di Luca Guadagnino, biglietto unico a 3,50 € escluse le matinée
05 LUNEDÌ 20.00 Il Mereghetti 2023 Paolo Mereghetti presenta la nuova edizione del suo mitico Dizionario dei film Biblioteca Renzo Renzi In collaborazione con Librerie.Coop 10.00 – 17.30 Storia & Storie Anche quest’anno AIRSC (Associazione Italiana per le a seguire Ricerche di Storia del Cinema) organizza una giornata CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA (replica) di studi aperta a soci, studiosi e semplici interessati, Ingresso: 5 € volta alla presentazione di ricerche in corso e di fondi 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca archivistici, oltre alla condivisione di metodologie di Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it ricerca e problemi di carattere storiografico. Ingresso libero 22.30 COUPEZ! ZOMBI CONTRO ZOMBI (replica) Ossessione e desiderio. Il cinema di Luca Guadagnino 17.45 IO SONO L’AMORE (Italia/2009) di Luca Guadagnino (120’) La famiglia dell’industriale Recchi è sconvolta dalla 07 MERCOLEDÌ relazione della matriarca (una magnifica Tilda Swin- 10.00 CINENIDO – VISIONI DISTURBATE ton, anche produttrice) con un giovane cuoco, amico Tutti i mercoledì mattina, film in prima visione pensati del figlio prediletto. Sette anni di lavoro e sei mesi di per i neo-genitori e i loro bambini: deposito carrozzine certosina limatura al montaggio (sempre del sodale presso le casse, fasciatoi nei bagni, luci e libertà di Walter Fasano), per il film dove l’ambizione cosmopo- disturbo e movimento in sala da parte dei bebè. lita di Guadagnino trova la sua compiuta realizzazio- Biglietto unico: 5 € ne. Ritratto di borghesia in un interno (la villa-museo Necchi Campiglio di Milano) che guarda a Visconti Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani rivendicando però una propria autonomia poetica e 17.00 – 20.00 IL MERColedì RITROVATO figurativa, Io sono l’amore è un melò raggelato sulla Prosegue l’edizione serale del mercato contadino in ricerca della libertà, sul superamento dell’idea di sé Cineteca. Quindici aziende agricole e artigiani locali imposta dalle convenzioni sociali. (gds) con i loro prodotti stagionali, cibi di strada, birre ar- tigianali e vin brulé, caldarroste, musici di strada e Omaggio a Stefano Accorsi. Riusciranno i nostri eroi laboratori sulla pizza. I nuovi autori del cinema italiano incontrano il pubblico Prime visioni al Lumière a 5 €! 20.00 IPERSONNIA (Italia/2022) di Alberto Mascia (100’) 18.00 PRINCIPI E PRINCIPESSE In un futuro prossimo, dove la pena detentiva si scon- (replica) ta in uno stato di sonno profondo che rende inoffen- sivi, uno psicologo carcerario si trova alle prese con Omaggio a Stefano Accorsi un detenuto aggressivo non identificato. L’imprevisto 20.00 MARYLIN HA GLI OCCHI NERI innescherà una catena di eventi che lo costringeran- (Italia/2021) di Simone Godano (110’) no a confrontarsi con i fantasmi del proprio passato. Clara e Diego s’incontrano in un centro di riabilita- Thriller distopico insolito nel panorama del cinema zione per persone con disturbi mentali. Lei è una bu- italiano, sorretto dall’interpretazione introspettiva di giarda patologica, lui non sa mentire, ma un progetto Stefano Accorsi, “Ipersonnia è la storia di un amor comune li costringe a collaborare. Al suo terzo lun- fou, di una passione, di un’ossessione, e di un uomo gometraggio, scritto da Giulia Louise Steigerwalt, Si- che si troverà costretto a sacrificare il proprio amore mone Godano firma una commedia venata d’amarezza sull’altare di una causa più alta, dalla quale dipendo- evitando i facili stereotipi legati alla diversità. Merito no i destini di molti” (Alberto Mascia). anche dei protagonisti Stefano Accorsi e Miriam Leo- Incontro con Alberto Mascia e Stefano Accorsi ne, capaci di dare corpo e anima a disagi e fragilità di due personaggi ai margini. 22.30 CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA (replica) 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it 06 MARTEDÌ Ossessione e desiderio. Il cinema di Luca Guadagnino 22.15 SUSPIRIA Ossessione e desiderio. Il cinema di Luca Guadagnino (USA-Italia/2018) di Luca Guadagnino (152’) 18.00 INCONSCIO ITALIANO (Italia/2011) di Luca Guadagnino (100’) Dopo il successo di Chiamami col tuo nome, Gua- Film-saggio che riflette sull’identità italiana parten- dagnino si cimenta con il classico orrorifico di Dario do dalla sanguinosa esperienza coloniale fascista in Argento. Non un vero e proprio remake, piuttosto una Etiopia (1936-1941). A una prima parte che dà voce a rilettura in chiave autoriale. La storia è la stessa importanti storici, antropologi e filosofi – ognuno pron- – una giovane americana (la Dakota Johnson delle to ad analizzare dalla sua prospettiva questo doloroso Cinquanta sfumature) arriva in una città tedesca capito di storia patria – ne segue una seconda dove il (non più Friburgo ma la Berlino divisa del 1977) per montaggio destruttura la propaganda di regime, rive- entrare a far parte di una prestigiosa scuola di danza lando ciò che, pur velato, era profondamente immerso che si rivela un covo di streghe – ma Guadagnino ag- nell’inconscio collettivo. Lo scopo è sovvertire il luogo giunge alcuni riferimenti storici, il passato nazista, il comune degli ‘italiani brava gente’ con cui spesso ci Muro, la banda Baader Meinhof. La critica s’è divisa siamo auto-assolti, per scoprire le radici di un passato sull’appartenenza del film all’horror, ma il nuovo Su- scomodo troppo facilmente rimosso e dimenticato. spiria è attraversato da tensione e inquietudine co-
stanti, che si sprigionano nell’energia febbrile delle segni che Landis tiene sempre a fuoco nell’apoteosi coreografie di danza. (aa) di musica blues e di macchine sfasciate. (pcris) Per gentile concessione di Videa S.p.a. 08 GIOVEDÌ Cinema del presente 21.00 TRIANGLE OF SADNESS (Svezia-Germania-Francia-GB/2022) di Ruben Östlund (142’) Matinée Un nuovo capitolo della feroce satira della società occidentale di Ruben Östlund, seconda Palma d’oro Omaggio a Roger Deakins a Cannes dopo quella del 2017 per The Square. Dopo 10.30 NON È UN PAESE PER VECCHI il mondo dell’arte, il regista svedese mette nel miri- (No Country for Old Men, USA/2007) no quelli della moda e della grande industria, ovvero di Ethan e Joel Coen (122’) tutto il sistema capitalistico fondato sulla disparità “Adattando un riuscito romanzo di Cormac McCar- tra classi sociali e sulla prevaricazione, che col suo thy, i fratelli Coen se ne appropriano senza defe- stile eccessivo e provocatorio si diverte a sezionare e renza (che non sia quella narrativa) allo scopo di rovesciare. Film tripartito, nell’episodio centrale am- mettere in scena un attacco ‘astratto’ alla violenza bientato su uno yacht di lusso tocca le sue vette d’iro- contro la società. Disincarnato fino a diventare nia distruttiva, facendo ridere di gusto e prendendo a spettrale, il personaggio del killer Chigurh strito- pugni nello stomaco gli spettatori. (aa) la e massacra tutto ciò che gli si para davanti. Tutt’intorno, il reduce dal Vietnam – ancora una volta indicata come guerra da cui tutto origina – e il vecchio sceriffo custode di un’America pionieri- 09 VENERDÌ stica che non è più, rischiano di venire travolti da 17.45 TRIANGLE OF SADNESS (replica) un mutamento antropologico più grande di loro” (Roy Menarini). Fondamentale presenza del pae- That’s Musical! saggio del West, ben fotografato da Deakins, alla 20.30 GLI UOMINI PREFERISCONO LE BIONDE nona delle sue dodici collaborazioni con i Coen. (Gentlemen Prefer Blondes, USA/1953) di Howard Hawks (91’) 11.00 CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA Una blonde come nessun’altra e una bruna esplosi- (replica) va percorrono in lungo e in largo i corridoi, i ponti e le oniriche scale d’un panfilo. Lusso e lascivia, cru- Prima della proiezione, specialty coffee deltà nascoste e divertimento sopraffino. Seconda e e pasticceria del Forno Brisa ultima commedia musicale di Hawks dopo Venere e per tutti gli spettatori il professore. “La ninfomania tranquilla di Dorothy, la cupidigia ragionata di Lorelei non generano nessun conflitto tra le due amiche [...] Hawks infilza sullo Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi schermo come farfalle in un quadro la mostruosità 16.00 LO SCHIACCIANOCI E IL FLAUTO MAGICO di ognuna di loro, luminosa di evidenza e semplicità. (The Nutcracker and the Magic Flute, Il tono hawksiano è altrettanto estraneo, nella sua Russia-Ungheria/2022) di Goergi Gitis (90’) asciuttezza, al disprezzo come alla compassione o Alla morte del padre e con la madre costretta a spo- alla connivenza nei confronti dei personaggi. Questa sare un perfido usuraio, la giovane Marie esprime asciuttezza, che è per Hawks la ricerca della distanza un desiderio e viene rimpicciolita fino ad assumere esatta a partire dalla quale si può stigmatizzare una le stesse dimensioni dei suoi giocattoli, che improv- mania, un’ossessione, un vizio senza indignarsi né visamente prendono vita. Inizia così un’avventura sporcare chi ne sia la preda, non è mai stata più clas- incredibile fatta di divertenti peripezie, amore e sica, più serena, più espressiva che in questo film” tanta magia. Rivisitazione animata in chiave di (Jacques Lourcelles). commedia della classica fiaba di Alexandre Du- mas, accompagnata dalle celeberrime musiche di 22.15 SUSPIRIA (replica) Čajkovskij. Animazione, Fantastico. Dai 6 anni in su 10 SABATO Inaugurazione della rassegna Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani That’s Musical! 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO 18.00 I BLUES BROTHERS (The Blues Brothers, USA/1980) Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini ragazzi di John Landis (130’) 16.00 HOW I LEARNED TO FLY Quando il gioco si fa duro... Questione di stile. Che (Leto kada sam naučila da letim, cosa ha fatto di una farsa slapstick, concepita da Serbia-Croazia-Bulgaria-Slovacchia/2022) John Landis e Dan Aykroyd come “un incrocio tra di Radivoje Andrić (87’) Singin’ in the rain e Ben Hur”, un cult inossidabile, Una vacanza apparentemente noiosa con due anziane un fenomeno di costume, uno degli ultimi titoli della signore, la prepotente nonna Maria e la dolce zia Luce, (post)modernità a suscitare un’autentica vampata si trasforma in un’esperienza destinata a cambiare la cinefila? Sagome nere ben disegnate, cappelli e cra- vita della dodicenne Sofia. Riceve il suo primo bacio, vattine, occhiali Wayfarer, le taciturne camminate di si confronta con i nodi irrisolti di una complicata sto- Aykroyd e Belushi, orfani ribelli con una buona causa: ria famigliare e si scontra per la prima volta l’idea
del dolore e della morte. Tratto da un romanzo di Ja- Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi sminka Petrović, un delicato racconto di formazione That’s Musical! che regala alla protagonista e ai giovani spettatori un 16.00 MARY POPPINS importante insegnamento: rivelare dolorosi segreti è (USA/1964) di Robert Stevenson (140’) impegnativo ma estremamente liberatorio. Storia semplice e toccante, momenti di puro diverti- In collaborazione con Imago Company mento, dialoghi brillanti, canzoni celeberrime e perso- Commedia. Dagli 8 anni in su naggi indimenticabili, in un mix tra animazione e live action. Dal cielo della Londra dell’ultimo Ottocento That’s Musical! arriva, nella disastrata famiglia Banks, una camerie- 18.00 IL MAGO DI OZ – 3D ra tuttofare, che risolve i problemi e insegna a vivere (The Wizard of Oz, USA/1939) sereni. Incassi stellari negli anni Sessanta: da allora di Victor Fleming (101’) è stato visto al cinema da più di duecento milioni di Una favola musical che trova la sua ragion d’esse- spettatori. Cinque Oscar: musiche, la canzone Chim re in un’immortale canzone, Over the Rainbow, e in Chim Cheree, montaggio, effetti speciali e Julie An- una voce che s’impenna limpida sulla soglia estrema drews come miglior attrice. dell’infanzia. Un film di fondazione dell’immagina- Musical, Commedia, Animazione. Dai 4 anni in su rio americano. Judy Garland s’aggira inquieta nella terra di nessuno che precede l’adolescenza, finché Congresso FIOM Bologna un tornado la solleva in volo dal grigio Kansas e la 18.00 WOODCUTTERS OF THE DEEP SOUTH trasporta oltre l’arcobaleno. Lo schermo s’accende di (USA/1973) di Lionel Rogosin (85’) colori e forme ai bordi dell’allucinazione, le immagini si compongono in allegorie, le scarpette rosse schiac- Lionel Rogosin è considerato uno dei più importanti ciano streghe cattive come Eva la testa del serpente. documentaristi del cinema americano, tra i primi au- La morale che tanto dispiacque a Salman Rushdie, tori bianchi a occuparsi esplicitamente della realtà “nessun posto è bello come casa mia”, avrebbe nera e della lotta per i diritti civili negli Stati Uniti. dominato almeno due decenni successivi di cinema Woodcutters è il suo film più politico, un’inchiesta americano (pcris). sulla The Gulf-Coast Pulpwood Association di Montgo- Il film viene qui presentato nella versione 3D, che natural- mery (Alabama), neonata cooperativa di taglialegna mente nel 1939 non esisteva: è uno spettacolare esperi- che vede uniti operai bianchi e neri al fine di tutelare mento di ‘reinvenzione’ realizzato dalla Warner nel 2014, i propri diritti contro le aziende che speculano sul la- lavorando fotogramma per fotogramma una scansione voro e sulla sicurezza dei boscaioli. “Mi sembrava il ottenuta a partire dal negativo originale Technicolor. soggetto ideale per illustrare le dinamiche dell’ostilità tra bianchi e neri e un tentativo molto creativo di su- 20.00 CHIAMAMI COL TUO NOME (replica) perare quell’ostilità attraverso la reciproca coopera- zione” (Lionel Rogosin). 22.30 TRIANGLE OF SADNESS (replica) Incontro con Emily Clancy (Vice Sindaca del Comune di Bologna), Alessandro Portelli (Università La Sa- 11 DOMENICA pienza), Simon Dubbins (Unite the Union) e Michele Bulgarelli (FIOM). Restaurato nel 2021 da Cineteca di Bologna in colla- borazione con Rogosin Heritage presso il laboratorio Domenica matinée L’Immagine Ritrovata. Ingresso libero Omaggio a Roger Deakins 10.30 JARHEAD Ossessione e desiderio. Il cinema di Luca Guadagnino (USA/2005) di Sam Mendes (123’) 20.00 THE PROTAGONISTS Opera terza di Sam Mendes e primo capitolo (Italia/1999) di Luca Guadagnino (92’) della collaborazione con Roger Deakins (corona- Una piccola troupe italiana va a Londra per ricostruire ta dall’Oscar per la fotografia di 1917), è tratto un delitto commesso a Cambridge nel 1994, quando dall’autobiografia di un ex-marine reclutato du- due ragazzi dell’alta borghesia britannica uccisero rante la prima guerra del Golfo. Un film di guerra senza motivo, forse solo per svago, un cameriere di non tradizionale perché, spiega Deakins, “non origine indiana. Tilda Swinton fa da narratrice e nume succede nulla. Si tratta di questi ragazzi che tutelare all’opera prima Guadagnino, che costruisce vengono portati in un posto che non capiscono, a (grazie anche al montaggio di Walter Fasano) un eser- combattere una guerra che non capiscono, se non cizio metacinematografico citazionista, ambizioso ed che riguarda il petrolio. La storia non racconta le estremamente personale, dimostrazione della sua vo- battaglie, non è piena di effetti speciali ed esplo- lontà di allontanarsi dal cinema ombelicale dell’Italia sioni. Volevamo rappresentare l’ambiente duro del a cavallo del nuovo millennio. deserto e la brutalità della guerra, ma anche la noia e la monotonia dell’attesa, un senso di clau- 22.00 TRIANGLE OF SADNESS (replica) strofobia in un deserto senza fine”. 11.00 IL MAGO DI OZ – 2D (replica) 12 LUNEDÌ Prima della proiezione, specialty coffee 17.45 A BIGGER SPLASH (replica) e pasticceria del Forno Brisa per tutti gli spettatori 20.00 CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA (replica) 22.00 THE BLUES BROTHERS (replica)
13 MARTEDÌ artisti che hanno aderito al film ne sono la conferma più bella” (Francesco Zippel). Con interventi di Clint Eastwood, Martin Scorsese, Steven Spielberg, Quentin 18.00 CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA (replica) Tarantino, Tsui Hark, Dario Argento e molti altri. 20.00 Omaggio a Donna Zakowska 22.30 GLI UOMINI PREFERISCONO LE BIONDE GIGOLÒ PER CASO (replica) (Fading Gigolò, USA/2013) di John Turturro (90’) Pluripremiata per i costumi della serie La fantastica signora Maisel, Donna Zakowska è anche e prima di 15 GIOVEDÌ tutto costumista per il cinema (ma ha spaziato fino Cinema del presente al teatro, al circo e ai concerti rock). Specializzata in 17.30 WAR – LA GUERRA DESIDERATA produzioni d’ambientazione storica, ha lavorato con (Italia-Francia/2022) di Gianni Zanasi (130’) Jeffrey Kurland per Woody Allen e collaborato con John Una rissa tra ragazzi sfociata in violenza fa scoppiare Turturro regista, ritrovandoli entrambi in questa intel- la guerra tra l’Italia, la Spagna e la Francia. A Roma, ligente commedia in cui i due per sbarcare il lunario l’esistenza di un allevatore di vongole, di una psico- decidono di cimentarsi con il mestiere più antico del loga e della variegata umanità che li circonda scivola mondo: l’uno (Fioravante-Turturro) nei panni di un gi- inesorabilmente nella paranoia bellica. Con il tocco golò, l’altro (Woody Allen) nel ruolo di manager. “Il film surreale e l’attenzione alla psicologia dei personaggi parla di solitudine e intimità che può essere sessuale che sempre lo caratterizzano, Gianni Zanasi scrive ma anche no. L’idea del gigolò è una metafora per le e dirige una commedia romantica ambientata in un relazioni perché le persone in una maniera o nell’altra mondo distopico ma drammaticamente intrecciato pagano per avere amore” (John Turturro). con la nostra realtà quotidiana. Splendida colonna Incontro con Donna Zakowska, costumista del film sonora e affiatato gruppo di interpreti, capitanato In collaborazione con Dipartimento delle Arti (Univer- dalla coppia Edoardo Leo-Miriam Leone. sità di Bologna) e Fondazione Fashion Research Italy 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca That’s Musical! Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it 20.15 SPETTACOLO DI VARIETÀ (The Band Wagon, USA/1953) 22.30 CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA (replica) di Vincente Minnelli (102’) Nel 1931 Fred Astaire aveva portato in scena uno spet- 14 MERCOLEDÌ tacolo di varietà dallo stesso titolo; le canzoni erano di Alfred Schwartz e Howard Dietz; il film ne recupera cinque, Schwartz e Dietz ne aggiungono altre (tra cui la 10.00 CINENIDO – VISIONI DISTURBATE trascinante dichiarazione di poetica That’s Entertain- ment). Tony Hunter, ex song-and-dance man di Broa- Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani dway con un avvenire (hollywoodiano) dietro le spalle, 17.00 – 20.00 IL MERColedì RITROVATO torna e trova la scena cambiata. Esplodono i colori e Tony/Astaire, pur fedele al suo vestito grigio, in quei Omaggio a Raffaele Pisu colori che eccitano il pubblico del 1953 deve immer- 17.00 ITALIANI BRAVA GENTE gersi. Quel che conta è che le canzoni circolino, che i (Italia-URSS/1965) passi di danza diano forma visiva al sentimento. E mai di Giuseppe De Santis (146’) tale forma visiva ha raggiunto la purezza della notturna La campagna di Russia raccontata da De Santis offre passeggiata a due nel Central Park della MGM. (pcris) un inedito, sorprendente ruolo drammatico per Raffae- le Pisu. L’attore, ironicamente, ricorda: “Undici mesi di That’s Musical! lavorazione, gran parte dei quali in Russia. Ricordo un 22.15 TOMMY grande freddo. De Santis alla fine del film mi disse: ‘Raf- (GB/1975) di Ken Russell (111’) faele, tu sei un grande attore, bravissimo nel drammati- Alla base del film c’è il famoso concept album del co, vedrai quante offerte ti arriveranno’. Tre mesi in casa 1969 realizzato dagli Who. Nel 1975 Ken Russell deci- senza che il telefono squillasse. Poi ci fu una chiamata de di dare un’immagine a quel disco che ha segnato in cui mi offrirono tre giorni con Gianni Morandi per In una generazione di rockers. Il film è in fondo un inno ginocchio da te. Mandai un telegramma ironico a De San- al rock: vi compaiono, oltre agli Who al gran completo, tis: tre giorni con Morandi e a te?”. Eric Clapton, Elton John, Tina Turner. E poi Jack Nichol- Incontro con Paolo Rossi Pisu son e Robert Powell. Roger Daltrey interpreta la parte Ingresso libero dello stesso Tommy, sordo muto e cieco a causa di un trauma: ha assistito da bambino all’uccisione del pa- Uno sguardo al documentario dre. Scopre però di essere un mago al flipper (Pinball 20.15 SERGIO LEONE – L’ITALIANO CHE wizard). Fino alla catarsi e alla trasformazione in uno INVENTÒ L’AMERICA strambo Messia. (Italia/2021) di Francesco Zippel (107’) L’omaggio a una leggenda del cinema, il regista italiano che ha reinventato il genere americano per eccellenza, il western. “Ho voluto provare non solo a 16 VENERDÌ raccontare Sergio Leone ma anche a chiarire quanto il 18.00 SERGIO LEONE – L’ITALIANO CHE suo cinema e il suo genio creativo siano ancora cen- INVENTÒ L’AMERICA (replica) trali e fonti indiscutibili d’ispirazione per i più grandi cineasti del cinema contemporaneo. Tutti i grandi
Cinema Ritrovato Young. Scandalo! Sala Cervi / Cinnoteca 20.00 ARANCIA MECCANICA Schermi e Lavagne. Cinnoteca (A Clockwork Orange, USA/1971) 16.00 RACCONTI D’INVERNO di Stanley Kubrick (137’) Selezione di cortometraggi (45’) Durante la scorsa edizione del festival un gruppo di L’inverno è il momento del racconto, delle storie con- giovani appassionati di cinema ha iniziato un per- divise per scaldare i freddi pomeriggi. In Cinnoteca corso sull’affascinante lavoro della programmazione un appuntamento speciale per godere dell’atmosfera e della comunicazione cinematografica. Ora i ragazzi della misteriosa stagione della neve, in attesa del Na- del Cinema Ritrovato Young propongono una rassegna tale. Si comincerà con una lettura ad alta voce dei a cadenza mensile di sei film ‘scandalosi’ che, tra lettori volontari di Biblioteca Salaborsa Ragazzi. A temi tabù e immagini esplicite, hanno provocato all’u- seguire, proiezione di corti a tema e un piccolo gioco scita polemiche, accuse, censure, turbamenti. Si par- per accogliere la nuova stagione. te con Arancia meccanica, “capolavoro distopico di Animazione. Dai 3 anni in su Kubrick, adattamento del romanzo di Anthony Burgess Ingresso libero presentando la tessera Schermi e La- in cui Alex (Malcolm McDowell) è il giovane protago- vagne, acquistabile in loco. Prenotazione obbligatoria: nista che compie ultra-violenze assieme ai suoi amici schermielavagne@cineteca.bologna.it drughi. Il visionario regista rappresenta le pericolose influenze politiche su una gioventù fragile in un film dallo sguardo innovativo e provocatorio, affrontando il tema della violenza come mai nessuno prima” (la redazione di Cinema Ritrovato Young). That’s Musical! 22.30 MONTY PYTHON – IL SENSO DELLA VITA (Monty Python’s The Meaning of Life, GB/1983) di Terry Gilliam e Terry Jones (103’) Premiato a Cannes nel 1983, è l’ultimo film dei Mon- ty Python, per molti il loro capolavoro: un ritorno alla formula a sketch delle origini e la summa della loro comicità. Diviso in capitoli, vede i nostri prodi inter- rogarsi sulle fasi cruciali della vita umana. Molte le Inaugurazione della rassegna gag (il gentleman grasso che esplode, il trapianto Il Cinema Ritrovato al cinema. Buster Keaton! degli organi, l’addestramento militare) e le canzo- 16.00 SHERLOCK JR. ni memorabili: basterebbero Every Sperm Is Sacred, (La palla n° 13, USA/1924) di Buster Keaton (45’) cantata dalla famiglia cattolica ossessionata dalla Uno dei film più incredibili di Keaton, nel quale procreazione, I’m So Worried, in cui un paranoico ha il geniale comico dall’espressione impassibile è paura anche di come finirà la canzone, e la conclusiva un proiezionista aspirante detective che sogna di e caustica Christmas in Heaven, per farne l’anti-mu- entrare e uscire dallo schermo cinematografico in sical per eccellenza. un susseguirsi di gag surreali e irresistibili. L’uso che Keaton faceva del sogno e dei raccordi – di cui 17 SABATO andò sempre molto fiero – fu definito rivoluziona- rio da Antonin Artaud e Robert Aron, che sottolineò come il surrealismo di Keaton fosse superiore a Piazzetta Pier Paolo Pasolini, Piazzetta Magnani e quello di Man Ray e di Luis Buñuel, poiché Keaton Biblioteca Renzo Renzi era riuscito a conquistare la libertà espressiva ri- 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO spettando le regole del cinema narrativo. La Biblioteca Renzo Renzi apre eccezionalmente le ONE WEEK porte al Mercato Ritrovato. Oltre ai cineregali e alle (Una settimana, USA/1920) di Buster Keaton nuove edizioni natalizie di Cineteca, in vendita i libri ed Eddie Cline (25’) dell’Associazione Equilibristi. Letture dal vivo di Asso- Una coppia di sposini riceve in dono una casa ciazione Malippo. L’iniziativa fa parte del Patto per la prefabbricata tutta da costruire, ma l’imprevisto è Lettura promossa dal Comune di Bologna. dietro l’angolo. Probabilmente il primo capolavoro di Keaton e uno dei migliori cortometraggi della storia del cinema. Lo stile visivo, il raffinato senso Saper guardare un film della comicità, la straordinaria inventiva e l’istinto 10.30 – 13.00 CANTANDO SOTTO LA d’attore di Keaton sembrano aver già raggiunto la PIOGGIA DI DONEN. RECITAZIONE E DIVISMO perfezione. Come scrisse un critico, sorbirsi decine NEL CINEMA di comiche del muto e poi imbattersi in One Week è Secondo appuntamento del ciclo di lezioni condotte come vedere qualcosa che nessun uomo riesce mai a cadenza mensile dal critico e docente universi- a vedere: un giardino mentre fiorisce. tario Roy Menarini, rivolte a tutti i cinefili e ap- passionati. Ogni lezione prende spunto da un film del Cinema Ritrovato al cinema, di cui offre un’a- That’s musical! nalisi completa, per poi ampliare l’orizzonte verso 17.45 SWEENEY TODD: IL DIABOLICO l’alfabetizzazione del linguaggio cinematografico e BARBIERE DI FLEET STREET verso temi generali stimolati dall’opera. (Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street, Biglietto: 12 € (ridotto 10 €) USA-GB/2007) di Tim Burton (116’) In collaborazione con Agis e Fice Emilia-Romagna Un musical low key, un musical sottovoce, con le can- zoni di Stephen Sondheim sussurrate più che cantate
a voce spiegata. Tutto il resto, invece, s’innalza ver- de, dedicato a Marilyn Monroe; L’assassinio di tiginosamente sopra le righe: “Come l’originale era Jesse James era la sua opera seconda. Così come stato la più sanguinaria produzione della storia di decostruisce l’immagine della diva cinematografi- Broadway, così il film è il musical più sanguinario del- ca per eccellenza, nel film tratto dal romanzo omo- la storia del cinema” (Roger Ebert). La storia è quella nimo di Ron Hansen il regista australiano tentava del barbiere che anziché le barbe taglia le teste e del- una rilettura del mito del western, scavando nella la locandiera innamorata che le spolpa e confeziona vita privata del più famoso fuorilegge d’America e gustosi pasticci al forno. L’ambiente, splendidamente mettendolo a confronto col giovane bandito Robert reinventato, è la Londra cupa, sordida e dickensiana Ford (i due sono Brad Pitt e Casey Affleck). Roger di fine Ottocento: all’origine di tanto orrore, c’è una Deakins illumina e immerge nell’oscurità gli infini- storia di umanità vessata e offesa. Se si accetta di ti spazi del West, conferendo un lirismo epico alle seguire la fantasia di Tim Burton fino al suo estremo immagini widescreen. (aa) limite macabro, si è ripagati da una magnifica squa- dra di attori, Johnny Depp e Helena Bonham-Carter, Prima della proiezione, specialty coffee Alan Rickman e Timothy Spall. (pcris) e pasticceria del Forno Brisa per tutti gli spettatori 20.00 WAR – LA GUERRA DESIDERATA (replica) That’s Musical! Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi 22.30 LABYRINTH – DOVE TUTTO È POSSIBILE 16.00 PRINCIPI E PRINCIPESSE (replica) (Labyrinth, GB-USA/1986) di Jim Henson (101’) Animazione. Dai 6 anni in su Un altro film fatto della stoffa di cui son fatti gli incu- bi, con declinazione escheriana. Un altro paese di si- nistre meraviglie, con un’Alice che ha la grazia auro- Uno sguardo al documentario. Keaton! rale di Jennifer Connelly persa tra cunicoli antieuclidei 18.00 THE GREAT BUSTER e scale pluridirezionali; ha sognato quel che a un certo (USA/2018) di Peter Bogdanovich (102’) punto sogna ogni figlio maggiore, che l’intruso mino- Un’attenta ricostruzione biografica e una puntuale ana- re sparisca dal visibile; e come ogni figlio maggiore, lisi critica dell’opera e della vita di Buster Keaton. Ma poi non può che disperarsi e affannarsi per riportare soprattutto un omaggio affezionato firmato da uno dei a casa il pargolo (rapito dagli gnomi). Sceneggiatura maestri della New Hollywood, Peter Bogdanovich, che di Terry Jones dei Monty Python, regia di Jim Henson firma qui la sua ultima regia. “Nel 1965 ho perso l’oc- mago dei Muppet. Un musical? Mah. Certo sul labi- casione di dire a Buster Keaton che era un genio. Ora rinto torreggiano David Bowie, minotauro pop in alta ho l’occasione per dirlo al mondo intero!”. È attraver- tenuta anni Ottanta, e la sua colonna sonora. (pcris) so la sua voce, e quella di molti altri (da Orson Welles a Quentin Tarantino), che ripercorriamo la carriera del 18 DOMENICA geniale comico dall’espressione impassibile, dalle origini fino alla malinconica parabola discendente, accompagnati dalle immagini dei suoi film e dalle sue gag surreali e irresistibili. Leone d’Oro a Venezia per il Domenica matinée miglior documentario sul cinema. Anteprima That’s Musical! 10.30 THE FABELMANS 20.00 LA LA LAND (USA/2022) di Steven Spielberg (150’) (USA/2016) di Damien Chazelle (128’) L’eterno Peter Pan del cinema americano ci raccon- Lui suona il piano nei locali e vorrebbe aprire un club, ta come (non) è cresciuto. I Fabelman sono, trasfi- lei serve caffè agli studi Warner e sogna una carriera gurati, lui e la sua famiglia, circondati dal cinema d’attrice. Cercano a loro modo il ‘magico accordo’. In- visto, fatto e immaginato dal regista tra i sette e torno c’è una Los Angeles filmata dal vero ma in modo i diciotto anni. Un’arma potentissima, sconvol- che sembri tutto finto, city of stars drappeggiata di rosa gente, che può mettere a nudo la verità e insieme e d’arancio. Memorie di Astaire e Charisse, e di New amplificare la finzione. Ed è ciò che fa Spielberg York New York, e dell’esotico Josephine. E quel che resta con questo suo divertentissimo e struggente home del jazz nella visione ossessiva e ‘pura’ di un millen- movie, trasformando la realtà in un gigantesco, nial, appello emotivo cui è difficile opporre resistenza: meraviglioso, spaventoso sogno. L’insegnamento è musica che s’insinua negli ascensori, nei ristoranti, nei quello di John Ford (che nel film fa un’apparizione club, tra lo svuotarsi dei bicchieri e il rumore bianco folgorante, ma non diciamo di più), esplicitato nel delle chiacchiere, e si fa strada, produce un varco, sca- finale dell’Uomo che uccise Liberty Valance: tra va un ascolto, apre una porta su quel che sembrava verità e leggenda, nel cinema – almeno in quello inaccessibile: e qualche volta spalanca il mondo, e lo di Spielberg – vince la leggenda. E va benissimo fa vacillare. Alla fine le loro preghiere saranno esaudite, così. (gds) dunque non saranno felici. Il solo musical, da cinquan- ta o chissà quanti anni a questa parte, che possa dirsi Omaggio a Roger Deakins all’altezza dell’età dell’oro. (pcris) 10.30 L’ASSASSINIO DI JESSE JAMES PER MANO DEL CODARDO ROBERT FORD 22.30 WAR – LA GUERRA DESIDERATA (replica) (The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford, USA/2007) di Andrew Dominik (160’) Non è certo un autore prolifico Andrew Dominik. 19 LUNEDÌ Oggi è molto dibattuto il suo quarto e ultimo Blon- 18.00 CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA (replica)
Il Cinema Ritrovato al cinema. Keaton! That’s Musical! 20.00 THE GENERAL 17.30 WEST SIDE STORY (Come vinsi la guerra, USA/1927) di Buster Keaton e (USA/2021) di Steven Spielberg (156’) Clyde Bruckman (79’) “West Side Story fu per il musical un canto del cigno La comica poesia delle rotaie. Un treno che si chia- lussuoso, esuberante, di magnifiche proporzioni” (Pe- ma The General lanciato a gran velocità nei maestosi ter von Bagh). Sessant’anni dopo Spielberg riprende paesaggi americani, e al comando (contromano) un in mano questo materiale storico, questa stilizzazione macchinista che ama il suo treno quasi quanto la fi- autoritaria, questa trasfigurazione coreografica della danzata Annabelle. Siamo negli anni della guerra di violenza per un esperimento molto intimo (la dedica Secessione, i generali veri fumano sigari e pianificano è ‘for dad’). Ancora un Romeo e una Giulietta, ancora gli scontri mortali; sulla locomotiva, intanto, Buster due giorni e due notti nel West Side newyorkese dei mette un perno, toglie un perno, e il mondo si allonta- tardi anni Cinquanta. Stesse musiche di Leonard na. Accolto freddamente dal pubblico dell’epoca, poi Bernstein, stesse parole di Stephen Sondheim. Ma nel considerato tra i capolavori di Keaton e del cinema suo West Side Story produce un di più di ‘realtà’, di tutto, girato dal vero (nelle foreste dell’Oregon), tra psicologia, di sentimento domestico, di colore lingui- incendi veri e simulati, ponti e dighe costruiti e di- stico, di dettaglio urbano, di travaglio interiore. Come strutti, senza modellini, senza risparmio di denaro e ogni remake, è un omaggio e una sfida. Ripropone il di rischio. modello originale, lo complementa, lo contraddice. Se Restaurato da Cohen Film Collection e Library of Con- a dettare il ritmo di West Side Story 1961 erano le dita gress/Packard Campus for Audio Visual Conservation. che schioccano, a dettare il ritmo di West Side Story 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca 2021 sono i cuori che battono. (pcris) Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it 20.15 THE GREAT BUSTER (replica) 21.30 MONTY PYTHON – IL SENSO DELLA VITA (replica) 22.15 THE GENERAL (replica) 20 MARTEDÌ 22 GIOVEDÌ 18.00 20.00 CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA 15.30 18.30 21.30 (replica) THE FABELMANS (replica) Il Cinema Ritrovato al cinema. Keaton! 22.00 STEAMBOAT BILL, JR (Io e il ciclone, USA/1928) di Charles Reisner (70’) 23 VENERDÌ Quando torna dopo molti anni nella natia cittadina Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani fluviale del Sud, William, giovanottino gracile e azzi- 9.00 – 14.00 IL MERCATO RITROVATO mato, è una vera delusione per il padre, ruvido pro- prietario di un battello a vapore, anche perché il ra- 15.30 18.30 21.30 gazzo s’innamora della figlia del suo ricco rivale, che THE FABELMANS (replica) ha da poco comprato un grande e moderno battello. Ma sarà proprio William a salvare tutti dal tremen- do ciclone abbattutosi sulla città. “Basterebbe, alla bellezza e alla gloria di questo film, la ricostruzione 24 SABATO ambientale, dove l’umile America provinciale, ritarda- Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi taria, ottocentesca, è sentita così poeticamente [...] E Keaton! la definizione dei personaggi principali, così perfetta- 16.00 THE CAMERAMAN mente individuati” (Mario Soldati). (Il cameraman, USA/1928) di Buster Keaton ed COPS Edward Sedgwick (69’) (Poliziotti, USA/1922) di Buster Keaton ed Eddie Cline (20’) “Vi auguro di rivedere The Cameraman dove Buster In Cops il personaggio di Keaton, pur armato delle Keaton – dopo essere stato sportivo e comparsa per migliori intenzioni, scivola progressivamente in una amore – diventa, per amore, operatore d’attualità. spirale kafkiana di colpevolezza alla quale, sul finire, Solo un acrobata può fingere una goffaggine di quel sembra non avere più la forza di opporsi, scegliendo di calibro; solo un poeta può fingere un simile sonno lasciarsi ‘inghiottire’ dai cancelli del commissariato dell’intelligenza dietro cui si cela il genio della distra- di polizia. L’ultima sequenza, in cui Buster è inseguito zione. Incredibile come un fantasma a mezzogiorno, da una “moltiplicazione terribile di poliziotti invaden- passeggia con sobrietà attraverso storie da dormire ti e vendicativi che anneriscono lo schermo col loro in piedi. La sorte gli è costantemente avversa, la vita pullulare”, resta tra le più celebri e immediatamente quotidiana lo inibisce. Ecco un uomo che non sa vive- riconoscibili della storia del cinema. re. Solitario assume un’aria di grande rassegnazione. Ignorando le formule, gli usi, le mode si trova a proprio 21 MERCOLEDÌ agio solo in mezzo al panico. Solo grazie alle catastro- fi riesce a fornire la sua vera misura. I disastri non preoccupano quest’uomo di un altro mondo. L’amore 10.00 CINENIDO – VISIONI DISTURBATE guida costantemente i suoi tentativi di soccorso; rie- sce solo in situazioni disperate; fa l’impossibile senza Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Piazzetta Magnani neppure rendersene conto” (Paul Gilson). 17.00 – 20.00 IL MERColedì RITROVATO Comico. Dai 6 anni in su
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