Primo soccorso pediatrico - Meteor

Pagina creata da Claudia Ricci
 
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Primo soccorso pediatrico - Meteor
Primo soccorso
   pediatrico
     Meteor
Primo soccorso pediatrico - Meteor
 Tratteremo una serie di “incidenti” o
  stati morbosi di competenza pediatrica.
 Gli atti e le manovre qui spiegate non
  intendono assolutamente sostituire il
  Pediatra o il Medico ma sono piccoli
  accorgimenti che possono alleviare il
  disagio, migliorare le cure e, in alcuni
  casi, salvare la vita in attesa
  dell’intervento medico.
Primo soccorso pediatrico - Meteor
   Questa non è una lezione di Pediatric
    Basic Life Support, ma soltanto una
    serie di nozioni che tutti noi dovremmo
    conoscere
Primo soccorso pediatrico - Meteor
AVVELENAMENTO
   Ogni veleno che non agisce per contatto ma per
    assorbimento crea una sintomatologia diversa
    secondo la propria composizione chimica
   Gli acidi e le basi forti provocano un dolore e
    bruciore da ustione chimica nella bocca, nella
    faringe, nella laringe, nell’esofago, nello stomaco,
    ecc.
   Grandi quantità di acido muriatico possono
    causare la morte, tra atroci dolori, per perforazione
    dell’apparato digerente.
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AVVELENAMENTO
            che fare ?
 Prevenire
 Portare immediatamente il bambino al
  primo PS
 Portare, possibilmente, la confezione di
  quello che ha ingerito con eventuali
  istruzioni (se non è presente l’etichetta
  portare la sostanza)
 Cercare di capire al quantità ingerita
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AVVELENAMENTI
           cosa non fare
 Provocare il vomito
 Assumere latte (alcuni veleni penetrano
  o si potenziano con il latte) o altri
  “antidoti” (bianco dell’uovo,
  bicarbonato, ecc.)
 Perdere tempo inutilmente (telefonare
  al medico, al centro antiveleno, ecc.)
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CONTUSIONI
   Conseguenti a traumi diretti
   In genere infrequenti nei neonati e nei
    lattanti
   Caratterizzati da dolore immediato e
    localizzato, tumefazione localizzata
   Dolore al movimento ed ematoma in caso di
    forti traumatismi
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DISTORSIONI

   Danno all’articolazione con stiramento delle
    strutture che la contengono (muscoli,
    legamenti, tendini, capsula articolare)
   Dolore localizzato ed immediato
   Tumefazione       locale    con     eventuale
    versamento liquido articolare
   Dolore al movimento o al carico
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cosa fare ?

   Riposo
   Applicazione di ghiaccio (non diretto)
   Somministrare analgesici (Tachipirina)
   Recarsi al PS in caso il dolore sia molto forte
    e non regredisce, abbondante tumefazione
    e/o deformazione del segmento (frattura)
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cosa non fare

 Applicazioni calde
 Applicare immediatamente pomate

 Massaggiare la parte contusa

 Applicare bendaggi stretti o
  comprenssivi
FRATTURA
               cosa fare
 Tenere a riposo la parte
 Steccare con materiale di fortuna nella posizione in
  cui si trova l’arto
 Applicare ghiaccio
 Tenere l’arto “in scarico”
 Portare al PS
Se esposte :
 Coprire la ferita con materiale sterile
 Immobilizzare così come si trova (???)
 Non fare nessuna altra manovra
 Chiamare il 118
LUSSAZIONE
               PRONAZIONE
                DOLOROSA
   Sintomatologia
   Il bambino piange per il dolore
   Non muove il braccio che lascia cadente ed
    esteso il gomito
   Ogni tentativo di movimento provoca dolore
   Il bambino non riesce a sollevare il braccio
    ed a prendere degli oggetti
PRONAZIONE
 DOLOROSA
DEL GOMITO
PRONAZIONE
              DOLOROSA
             DEL GOMITO
Manovra di riduzione :
1. Afferrare con una mano il gomito e con
   l’altra mano il polso
2. Supinare gradualmente l’avanbraccio,
   tenendo fermo il gomito
3. Flettere l’avanbraccio sul braccio (si
   avvertirà uno scatto al gomito)
4. Controllare l’avvenuta riduzione facendo
   afferrare degli oggetti
TRAUMA CRANICO

 La gravità dei danni non è
  proporzionale all’entità dell’impatto
 Ogni trauma cranico è una situazione
  diversa
 Può mostrare i suoi effetti a distanza di
  ore
TRAUMA CRANICO

   Lieve : dolore, vomito, cefalea,
            sonnolenza

   Moderato : perdita transitoria di conoscenza,
               amnesia, agitazione

   Grave : sopore, segni neurologici, coma
TRAUMA CRANICO

 Sec’è la comparsa anche di
 solo uno dei sintomi, recarsi
 in ospedale
CONVULSIONI
                FEBBRILI
   Convulsioni tonico-cloniche in corso di
    febbre
   In genere nei bambini di età inferiore ai 2
    anni
   In genere insorgono durante rapidi
    innalzamenti di febbre o rapidi sfebbramenti
CONVULSIONI
                   FEBBRILI
            cosa fare per prevenire ?
   Prevenire la crisi evitando che la febbre salga rapidamente
   Somministrare precocemente antipiretici
   Scoprire il bambino
   Borsa del ghiaccio in testa
   Spugnature d’acqua da tiepide a fredde
   rimuovere con un dito qualsiasi cosa il bambino abbia in
    bocca (se vomita, rimuovere subito il vomito);
   Profilassi farmacologica nei bambini che già ne hanno
    sofferto sotto prescrizione medica (profilassi continua con
    Luminalette o Depakin o intermittente con Diazepam)
CONVULSIONI
                FEBBRILI
         cosa fare durante la crisi ?
   Somministrare rapidamente, se il bambino
    ne ha già sofferto e dietro prescrizione
    medica, Diazepam endorettale (Micronoan)
   Tenere leggermente iperestesa la testa
   Evitare che il bambini possa farsi male
   Somministrare antipiretici e spugnature
   Trasportarlo in ospedale
COVULSIONI
              FEBBRILI
             cosa non fare

   Coprire eccessivamente il bambino per non
    fargli prendere freddo
   Somministrare farmaci
   Contenerlo con forza
   Farsi prendere dal panico
CRISI D’ASMA
   Diffusa ostruzione respiratoria per la
    contrazione della muscolatura bronchiale
   In genere di genesi allergica
   Difficoltà        respiratoria  (soprattutto
    espiratoria)
   “Fischi” respiratori
   Pallore, irritabilità
   cianosi
CRISI D’ASMA
               cosa fare

 Portare  il bambino in ospedale
 Metterlo in posizione seduta (per
  favorire la respirazione)
 Farlo bere

 Umidificare l’ambiente (vedi
  Laringospasmo)
CRISI D’ASMA
          cosa non fare

 Non sottovalutare
 Non intraprendere terapie senza la
  prescrizione medica
 Non somministrare farmaci
LARINGOSPASMO
            croup o pseudocrup
   Esordio graduale o improvviso nelle prime
    ore della notte
   Tosse abbaiante o metallica
   Stridore inspiratorio intermittente
   D.D. con l’epiglottite (emergenza medica
    potenzialmente mortale) dove l’epiglottide è
    tumefatta e color ciliegia (non usare
    assolutamente l’abbassalingua)
LARINGOSPASMO
               cosa fare

   Tenere il bambino nella stanza da bagno
    con tutti i rubinetti dell’acqua calda aperti e
    farlo respirare nella nebbia
   Non usare assolutamente abbassalingua o
    altri strumenti per controllare la gola
    potrebbero scatenare l’arresto respiratorio in
    caso di epiglottite
   Se non recede dopo 20 minuti portare in
    ospedale
DISSENTERIA
                   cosa fare
   Sospendere latte vaccino
   Dieta idrica
   Riprendere l’alimentazione gradualmente se i
    sintomi regrediscono
   Recarsi dal Pediatra non accenni a diminuire dopo
    24 ore
   Recarsi dal Pediatra o in Ospedale se le feci hanno
    un colore anomalo (sangue, acqua di riso,
    eccessivo muco) o se il bambino mostra segni di
    disidratazione (secchezza della cute e delle
    mucose, scarsa urina, pianto senza lacrime,
    sonnolenza o confusione
DISSENTERIA
               cosa fare
Nel bambino sopra l’anno di vita :
 Primo giorno : The, camomilla, succhi di
  frutta, brodo)
 Secondo giorno : Minestrina, semolino,

 Dal terzo giorno : riso in bianco, patata e
  carota bollita, pollo lesso o ai ferri
 Evitare sempre latte e derivati, grassi
  animali e sughi fino a completa risoluzione
EPISTASSI
                cosa fare
   Pinzare le narici con le mani
   Tenere la testa leggermente reclinata in avanti
   Non deglutire il sangue
   Applicare ghiaccio sulla fronte
   Cessata l’emorragia non soffiare e toccare il naso
    per qualche ora
   Avere pazienza
   Recarsi in ospedale se l’emorragia
    non cessa
FERITE o
                 ESCORIAZIONI
                    cosa fare
   Pulire e disinfettare le escoriazioni con
    disinfettanti non alcolici (H2O2, Betadine, Citrosil,
    Mercurocromo)
   Medicare con garze sterili
   Le escoriazioni superficiali non vanno bendate,
    quelle profonde (molto siero) possono necessitare
    di bende grasse
   Le ferite più profonde vanno valutate dal Medico
    (eventuale sutura)
   Eventuali emorragie vanno tamponate con
    medicazioni compressive e applicazioni di
    ghiaccio in attesa di un intervento medico
FERITE o
         ESCORIAZIONI
           cosa non fare

 Medicare con cotone
 Applicare polveri emostatiche
  (Cicatrene)
 Applicare il laccio emostatico per
  fermare le emorragie
INALAZIONE DI
            CORPI ESTRANEI
Ostruzione parziale :
 Astenersi da qualsiasi manovra
 Incoraggiare a tossire
 Portare al PS o allertare il 118
Ostruzione completa nel lattante :
 Allertare il 118
 Alternare 5 pacche interscapolari a 5 compressioni
  compressioni toraciche esterne controllando al
  termine di ogni ciclo la presenza di corpi estranei
  in bocca
 In caso di perdita di coscienza PBLS
Inalazione di corpi
      estranei
cosa fare nei lattanti
INALAZIONE DI
         CORPI ESTRANEI
Nel bambino :
 Allertare il 118
 Eseguire la Manovra di Heimlich
     pressioni decise sottodiaframmatiche
     dal basso verso l’alto fino alla
     disostruzione
 Se perdita di coscienza PBLS
Inalazione di corpi
estranei nel bambino
Manovra di Heimlich
Inalazione di corpi
estranei nel bambino
Manovra di Heimlich
INALAZIONE DI
          CORPI ESTRANEI
            COMPLETA
            cosa non fare
   Non correre subito in ospedale
   Non dimenticarsi di chiamare il 118
   Non sollevare il bambino per i piedi e
    scuoterlo
INGESTIONE DI
            CORPI ESTRANEI

Cosa fare :
 Cercare di capire se e il tipo di oggetto ingerito
 Cercare di individuare dove sta
 Controllare le feci dopo qualche giorno
 Attenzione alle batterie

Cosa non fare :
 Provocare il vomito
 Se si vede spingerlo più in basso
 Far assumere cibo
FEBBRE

Cosa fare :
 Riposo a letto

 Scoprire per evitare surriscaldamenti

 Bere abbondantemente

 Somministrare tachipirina se >38,5°C

 Spugnature fredde se >39°C
FEBBRE

Cosa non fare :
 Coprire il bambino

 Somministrare antibiotici immediatamente

 Somministrare antipiretici se la febbre è
  bassa
 Allarmarsi se l’antibiotico non fa effetto
  subito
PUNTURE
               D’INSETTO
Cosa fare :
 Rimuovere il pungiglione con delle pinzette
  senza comprimere la zona (api, vespe,
  calabroni, ecc.)
 Applicare ghiaccio (non diretto)
 Disinfettare e applicare un pomata
  antistaminica o cortisonica
 In caso di reazione generalizzata recarsi al
  PS
PUNTURE
                  D’INSETTO
In caso di puntura di zecca cosa fare :
 Ricoprirla di olio, pomata grassa o etere
 Rimuovere la zecca con una pinzetta (mai a mani
  nude) con un movimento brusco
 Controllare il bambini per 2-3 mesi

Cosa non fare :
 Usare petrolio, benzina, ecc.
 Usare strumenti appuntiti
 Usare il calore
MEDUSE e ATTINIE

 Applicare impacchi caldo umidi (le
  sostanze urticanti sono termolabili)
 Terapia analgesica e antistaminica
  per os
PESCI

   Scorfani, tracine, razze :
   Immersione per 30-60 minuti della parte
    colpita in acqua più calda possibile (veleno
    termolabile
   Terapia analgesica e antistaminica in caso
    di reazioni sistemiche
VIPERA

   Riconoscere il morso
   Immobilizzare la parte colpita in posizione declive
   Detergere e disinfettare
   Applicare un bendaggio compressivo non troppo
    stretto (benda elastica)
   Immobilizzare l’arto con una stecca o un ramo
   Se il paziente non può essere ospedalizzato entro
    40 minuti : praticare delle incisioni lunghe meno di
    6 mm e profonde meno di 3 mm nei punti del
    morso
IL MORSO
DELLA VIPERA
USTIONI
   Primo grado
                    Eritema
   Secondo grado
                    Eritema e flittene (vescica)
   Terzo grado
                    Lesioni ulcerative
                    circondate da eritema e
                    flittene
USTIONI

Cosa fare immediatamente :
 Autoprotezione
 Allontanare il bambino dalle fonti di calore
 Tagliare e rimuovere i vestiti eventualmente
  bagnati con liquidi bollenti o direttamente a
  contatto con l’ustione (se adesi alla cute lasciar
  perdere)
 Lavare con abbondante acqua fredda
 Applicare ghiaccio (non diretto)
 In caso di vesciche o lesioni coprire con materiale
  sterile
USTIONI

Cosa fare dopo :
  Ustioni di 1° grado delimitate o di 2° grado
  localizzate :
 Impacchi freddi

 Medicazioni sterili (garze grasse)

 Non applicare nessuna preparazione senza il
  consiglio di un medico
 Mantenere pulite le lesioni

 Rivolgersi al pediatra in caso di complicazioni
USTIONI

Cosa non fare :
 Sottovalutare

 Medicare con cotone

 Applicare oli o creme senza consiglio
  medico
 Bucare le flittene

 Trascurare le medicazioni (bagnate o
  sporche)
VOMITO

   Farlo bere a piccoli sorsi (cucchiaino) acqua
    zuccherata o integratori idro-salini (no gassate)
   Provare a somministrare Coca-Cola degassata
    (aggiungere zucchero) con il cucchiaino.
   Continuare l’allattamento al seno ma pati brevi e
    frequenti
   No latte artificiale (sostituire con thè, camomilla,
    tisane)
   Tenere a dieta liquida o semi-liquida
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