IL RISTORANTE IN CORSIA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' PERCEPITA
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REGIONE LIGURIA IL RISTORANTE IN CORSIA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ PERCEPITA Collaborazione tra azienda sanitaria locale 2 savonese e centro di formazione turistico alberghiera di Celle Ligure per servizio di ristorazione presso l’U.O. Cardiologia dell’Ospedale S. Paolo di Savona Nei sondaggi sull’alimentazione ospedaliera questa risulta sempre valutata negativamente dai pazienti e spesso non corrisponde a precise norme dietetiche salutari Questa iniziativa unica nel suo genere in Italia ha voluto conciliare la qualità del cibo con l’insegnamento della prevenzione cardiovascolare per un maggior rispetto verso il malato. Responsabile del progetto Dott. Paolo BELLOTTI Direttore Dipartimento Medico Cardiologico ad alta intensità di cura e Direttore U.O. Cardiologia dell’Ospedale S.Paolo di Savona Epoca e luogo di realizzazione Il progetto nasce come ipotesi nel 2003 e nello stesso anno si formalizza, con atto deliberativo e formale convenzione tra i due enti interessati. Successivamente si implementa, presso l’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale S.Paolo di Savona, in fase operativa quanto stabilito nell’accordo realizzando, soprattutto nel corso di quest’anno, una esperienza innovativa e stimolante che coinvolge i soggetti con ruoli diversi (addetti del presidio ospedaliero, operatori dell’Istituto Alberghiero, degenti e loro familiari), ma legati da un comune obiettivo: la ricerca della salute e la qualità della cura anche dal punto di vista alberghiero. Descrizione e stato del progetto Da molti anni la cardiologia dell’Ospedale San Paolo di Savona si occupa attivamente anche di prevenzione, primaria (incontri nelle scuole) e secondaria (incontri di gruppo con pazienti in riabilitazione cardiologica). L’ASL 2 del Savonese, con il dipartimento cardiologico ed in collaborazione con l’Istituto Alberghiero E.Miretti hanno ideato un programma di prevenzione a lungo termine che, attraverso la stipula di un’apposita convenzione, ha consentito di servire nel reparto di cardiologia i pasti ai degenti e, come ulteriore espressione, di pubblicare il libro “Le ricette salvacuore” come attività di prevenzione cardiovascolare. Il progetto, ideato nel marzo 2003 e tuttora in corso, ha avuto luogo presso l’ASL 2 del Savonese, Dipartimento Medico Cardiologico dell’ Ospedale di Savona diretto dal Dott. Paolo Bellotti. Il reparto consta di n. 20 posti letto complessivi, suddivisi in Marketing sanitario
REGIONE LIGURIA n. 14 per la terapia semintensiva e n. 6 per quella intensiva. Per la sua peculiarità e specificità, l’iniziativa presenta caratteri di innovazione nella collaborazione tra strutture sanitarie e strutture private, in quanto consente una maggiore qualificazione e presa di coscienza degli operatori addetti alla ristorazione all’interno dell’ospedale, e in generale in tutti quegli ambienti dove la qualità del servizio, il rapporto umano e la specializzazione delle competenze diventano preziosi elementi per il conseguimento di obiettivi legati ad una terapia o all’assistenza verso persone in situazioni di sofferenza o disagio. Ma è facilmente intuibile come esso possa essere esteso e diffuso anche a realtà, non solo sanitarie, come ad esempio ristoranti, dove semplicemente la convivialità di un pasto voglia essere vissuta nel rispetto armonioso di sapori e profumi senza trascurare l’aspetto salutistico. Fondi utilizzati Il Progetto utilizza i fondi del bilancio ASL che rientrano in quelli previsti per il servizio di ristorazione, senza variazione di spesa in quanto il costo di ogni pasto non supera quello stanziato per i pasti forniti negli altri reparti dell’azienda. Risorse umane coinvolte Il gruppo di lavoro che ha partecipato a questa iniziativa in ambito ospedaliero è così composto: - medici cardiologi, - personale infermieristico, - dietiste dell’ Ospedale San Paolo, ASL 2 di Savona, - chef e allievi dell’ Istituto Alberghiero E. Miretti di Celle Ligure (Savona) Schema processo organizzativo Gli scopi dell’iniziativa sono stati : 1. Specializzazione delle competenze e della professionalità degli operatori nel settore della ristorazione 2. Miglioramento della qualità del servizio e del confort alberghiero concernente i pasti 3. Collaborazione con esperti cuochi al fine di trovare un punto di incontro tra le regole considerate “fondamentali” per una cucina tradizionale e le norme Marketing sanitario
REGIONE LIGURIA dietetiche mirate non solo alla prevenzione ma anche alla terapia di un paziente critico. Il progetto nell’ambito ospedaliero si è realizzato attraverso alcune fasi : • Insegnamento in tema di igiene, con particolare riferimento alla trasmissione delle malattie infettive , ed orientamenti dietetici per la prevenzione delle malattie cardiovascolari • Elaborazione di norme dietetiche finalizzate alla stesura di un menù ospedaliero (modalità di cottura, alimenti consentiti e loro quantitativi, prendendo come riferimento un apporto calorico di circa 1600-1800 calorie, ) • Incontri con gli chef della scuola per illustrare tali indicazioni • Elaborazione delle ricette da parte degli chef • Revisione delle ricette da parte delle dietiste e conteggio nutrizionale delle stesse • Realizzazione del menù e avvio del servizio di ristorazione nel reparto di cardiologia • Correttivi delle ricette sono stati attuati nel primo trimestre • Verifica periodica del servizio di ristorazione da parte del personale di reparto e delle dietiste viene a tutt’oggi effettuato, trasformando questi momenti in attività di formazione dal “vivo” per trasmettere le conoscenze e le informazioni necessarie per lo svolgimento dei compiti assegnati Difficoltà • Adeguare a nuove esigenze gli spazi presenti, quali : cucinetta di reparto, tavolo per i degenti , locali attigui • Persuadere gli chef che alle volte il paziente ricoverato gradisce di più una buona minestrina o 1 piatto di verdure bollite, rispetto a ricette, che pur studiate nel rispetto di norme dietetiche ben precise, risultano tuttavia ancora troppo elaborate • Integrare le nozioni di igiene dei ragazzi della scuola con le nozioni di igiene necessarie per chi opera in ambito ospedaliero • Integrazione del personale della scuola con il personale di reparto • Preparazione di diete personalizzate non solo nella qualità, ma anche nelle quantità Punti di forza • Il momento del pasto è diventato un momento di incontro (per i malati autorizzati, il pasto viene servito a tavola) Marketing sanitario
REGIONE LIGURIA • L’incontro con i giovani allievi della scuola alberghiera, ossia personale < non in camice bianco > rappresenta un momento di positiva distrazione dalla routine ospedaliera • A parità di costi essere riusciti a servire un pasto più curato nel gusto e soprattutto nella presentazione • Presa di coscienza per gli operatori della ristorazione, che il cibo può diventare strumento terapeutico e non solo gratificazione del palato. Conclusioni Si tratta certamente di un’esperienza pilota, difficilmente attuabile in più reparti contemporaneamente, senza sostanziali modifiche nell’organizzazione, tuttavia, sarebbe nostro desiderio poter ripetere tale esperienza in ambito ospedaliero, in reparti come nefrologia, chirurgia pediatrica e pediatria, neurologia (con particolare riferimento alle disfagie), nei quali è altrettanto difficile coniugare la buona cucina con severi limiti dietetici oppure sperimentare un’iniziativa analoga in ambito non sanitario. RISULTATI Il lavoro interdisciplinare svolto tra professioni non solo sanitarie è risultato essere un momento di crescita professionale per i partecipanti. Se il medico cardiologo trova nel dietista un professionista qualificato anche per curare l’aspetto educazione inteso come graduale modifica dello stile di vita, la dietista ha trovato nello chef l’anello di congiunzione per tradurre ai pazienti le conoscenze scientifiche in piatti realizzati con “arte e sapore”. Gli incontri di educazione alimentare successivi alla dimissione hanno un nuovo importante punto di forza : l’esperienza ospedaliera vissuta, ha contribuito a modificare l’idea di una vita di sacrificio per la salute con una vita in salute senza troppo sacrificio ! IL LIBRO : “Le ricette salvacuore” Il libro, che ha riunito il sapere di cardiologi, chef, dietiste e dietologhe, per imprimere su carta una esperienza unica nel suo genere ma soprattutto per fornire un manuale per la popolazione utile sia come strumento di educazione alla salute nelle sue parti introduttive, sia come pratica guida ad una corretta alimentazione. Esso rispecchia anche quanto previsto nel piano socio-sanitario della Regione Liguria, 2003-2005, che suggerisce come l’azione preventiva e educazionale debba esplicarsi con concrete “raccomandazioni dietetiche “ sia per i cittadini in buone condizioni di salute che per i malati. Marketing sanitario
REGIONE LIGURIA Il libro è stato donato anche ai medici curanti al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e la stessa classe medica sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria, che non necessariamente, o non solo, deve passare attraverso la “vecchia” dieta piena di divieti e grammature, reperibile anche su autorevoli siti internet, rotocalchi o pubblicazioni mediche. Il valore aggiunto quindi di figure professionali specializzate in dietetica in grado di stabilire anche una relazione terapeutica positiva con l’utente, consente di attuare educazione sanitaria non solo intesa come informazione ma come stimolo ad un graduale cambiamento del ormai famoso “stile di vita” Dopo la dimissione ai nostri pazienti è data l’opportunità di frequentare incontri di educazione alimentare individuali o di gruppo. A tali incontri sono graditi anche i famigliari, in quanto riteniamo che sia sicuramente fallimentare preoccuparsi solo delle “note cliniche” perdendo di vista i condizionamenti (percepiti e non) che l’interessato può ricevere dalla realtà in cui è inserito. Un’esperienza dunque che, iniziata durante il ricovero, possa proseguire nella vita di tutti i giorni con l’aiuto di validi strumenti quali: una dieta personalizzata quando occorre, un libro di “ricette salvacuore“ ed incontri di educazione alimentare bimensili con le dietiste affinché sfumi il concetto di alimento proibito per lasciare posto all’idea di alimentazione equilibrata, che può anche prevedere un’eccezione se inserita in un valido contesto. Il Progetto è stato illustrato a Roma il 2 luglio nel corso del II Convegno Nazionale SIAN “Europa 2004: L’Adeguatezza Nutrizionale e la Sicurezza Alimentare”. Marketing sanitario
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