PRESENTATA STAGIONE 2020-2021 DEL TEATRO STABILE DEL FVG - Il Discorso

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PRESENTATA STAGIONE 2020-2021 DEL TEATRO STABILE DEL FVG - Il Discorso
PRESENTATA    LA    STAGIONE
2020-2021 DEL TEATRO STABILE
DEL FVG
“ 28 spettacoli fra ottobre e gennaio: poi un
“secondo atto” che si conoscerà a fine anno. La
Stagione 2020-2021 del Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia – sottolineano il Presidente
Francesco Granbassi e il Direttore Franco Però –
mantiene il livello degli anni passati e se
l’emergenza COVID limita la capienza in sala, non fa
altrettanto con la fantasia e la qualità artistica
delle proposte

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”: il verso dantesco
accompagna la Stagione 2020-2021 del Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia ed oltre a fare omaggio al poeta – di cui
ricorrerà l’anniversario della morte – sottolinea come, dopo
un periodo difficile, sia giunta l’ora di ritornare , sicuri,
sotto le stelle del Politeama Rossetti, ad applaudire le tante
“stelle” protagoniste del nuovo cartellone.

La Stagione 2020-2021/“atto primo” è stata presentata in
conferenza stampa al Politeama Rossetti mercoledì 9 settembre
alle ore 10, dal Presidente dello Stabile regionale Francesco
Granbassi e dal Direttore Franco Però, dopo il saluto delle
autorità presenti.

La Stagione si inaugura il 6 ottobre, con il debutto nazionale
de “La pazza di Chaillot”, produzione firmata da Franco Però e
interpretata da Manuela Mandracchia, Giovanni Crippa, e dagli
attori della Compagnia Stabile con alcuni nuovi apporti:
Filippo Borghi, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea
Germani, Mauro Malinverno, Riccardo Maranzana, Francesco
Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos, Zoe Pernici,
PRESENTATA STAGIONE 2020-2021 DEL TEATRO STABILE DEL FVG - Il Discorso
Miriam Podgornik.

La commedia poetica e premonitrice di Jean Giraudoux è un
capolavoro del teatro del Novecento che nell’intrigante
adattamento di Letizia Russo affronta temi, di capitale
importanza, capaci di sollecitare l’impegno civile e politico
dei giovani d’oggi: la fragilità dell’ambiente, l’avidità
degli speculatori.

Ma le sfide civili ed etiche che riverberano potentemente nel
mondo attuale, percorrono tutta la proposta di Prosa: a
partire dal “Peachum” che Fausto Pravidino, un altro
interessante autore contemporaneo, trae dall’“Opera da tre
soldi” di Brecht e affida a un protagonista come Rocco
Papaleo, per parlare di corruzione e ingiustizia. Poi
“Scintille” con Laura Curino diretta da Laura Sicignano,
ottimo esempio di teatro civile che invita a riflettere sul
diritto alla sicurezza e alla dignità nel mondo del lavoro.
Più interiore ed etica è la sfida che lo scrittore inglese
Steven Knight racconta in “Locke” che Filippo Dini dirige e
interpreta: un viaggio nella notte vissuto dal pubblico “in
tempo reale” con il protagonista, che prende alcune coraggiose
e traumatiche decisioni esistenziali. Lo spettacolo è
coprodotto dallo Stabile regionale con il Teatro Franco
Parenti e lo Stabile di Torino. Sensibilità contemporanea
anche ne “Il delirio del particolare” di Vitaliano Trevisan in
cui Giorgio Sangati dirige la bravissima Maria Paiato assieme
a Carlo Valli e Alessandro Mor in una struggente riflessione
sull’arte e sulla vita.

Non mancano i classici e i collegamenti al mondo della
letteratura: colta ed esilarante sarà la messinscena di Valter
Malosti del capolavoro goldoniano “I due gemelli veneziani”,
Fabrizio Falco – pluripremiato interprete e regista – firmerà
un’edizione coinvolgente ed essenziale de “Il Misantropo” di
Molière, mentre dal romanzo di Giovanni Verga, Michela Miano
elabora per la scena “Mastro Don Gesualdo” con Enrico Guarneri
diretto da Guglielmo Ferro.
PRESENTATA STAGIONE 2020-2021 DEL TEATRO STABILE DEL FVG - Il Discorso
Il cartellone dei Passages impreziosisce la proposta di Prosa,
permettendo al pubblico di confrontarsi con scritture attuali,
contaminazioni di linguaggi, visioni e sperimentazioni. Ecco
allora il ritorno del linguaggio provocatorio di Carrozzeria
Orfeo che con il suo spettacolo più politico e critico,
“Miracoli Metropolitani” obbliga a immaginare le inquietanti
prospettive di un futuro ormai prossimo, ecco la scrittura
pinteriana spiazzante di “Tradimenti” nella sobria messinscena
di Michele Sinisi. Spazio poi alle contaminazioni musicali:
quelle nitide e colte di “Ludwig” con Alessio Boni che fa
omaggio a Beethoven nel 250° della nascita, e quelle modulate
sul cabaret, utili a Raffaele Braia e Valerio Tambone per
denunciare l’ingiustizia in “Sacco e Vanzetti” di Michele
Santeramo.

E poi la ricerca che lo Stabile traduce in insoliti e
avvincenti progetti di produzione: “Le eccellenti” per parlare
di scienza e discriminazione femminile nello spettacolo che
Marcela Serli ha creato in seno ad ESOF2020 e che sgorga da
una coraggiosa koinée di recitazione, coreografia, musica,
storie vere restituite da attrici e scienziate…

Il tema della scienza percorre anche due produzioni applaudite
lo scorso anno, che nell’ambito delle tournée nazionali
faranno nuovamente tappa alla Sala Bartoli, offrendo
l’opportunità di rivederle: si tratta de “L’infinito tra
parentesi” di Marco Malvaldi con Maddalena e Giovanni Crippa e
“Valzer per un mentalista” di Calabrese e Vagnarelli, con
Vanni De Luca e Andrea Germani diretti da Marco Lorenzi.

Infine “Tu che mi fai” nell’espressività irruente dei “matt-
attori” dell’Accademia della Follia diretti da Francesca
Varsori Barbazza: un omaggio a Claudio Misculin.

Star dei palcoscenici di Broadway e del West End, e punte di
diamante del panorama europeo ed italiano, sono i protagonisti
del cartellone “Le stelle del Musical”.
PRESENTATA STAGIONE 2020-2021 DEL TEATRO STABILE DEL FVG - Il Discorso
MUSICAL: DANIEL KOEK E KERRY
ELLIS

Daniel Koek & Kerry Ellis, Earl Carpenter, Thomas Borchert…
gli appassionati si spostano a Londra, in Germania, a New York
per ammirarli dal vivo. Programmare i loro concerti in questa
stagione, è occasione di vero orgoglio per lo Stabile
regionale che – in un periodo in cui non sarebbe possibile
immaginare in scena grandi ensemble – fa questa scelta, nel
segno della qualità.

Cinque concerti di raffinato appeal sono i momenti attraverso
cui si sviluppa questo percorso: un viaggio sonoro che con
“West End Session” ci porta sui leggendari palcoscenici
londinesi con Daniel Koek e Kerry Ellis. Lui il più giovane (e
impeccabile) Jean Valjean di “Les Misèrables” del West End,
lei magnetica interprete di “Wicked”, “Miss Saigon”, “We Will
Rock You” e di indimenticabili performance con Brian May, il
chitarrista dei Queen. Attraversano fra duetti e assoli le più
belle arie del musical.

Propone un concerto dal titolo “A Touch of West End” ma la
stella di Earl Carpenter splende anche a Broadway: è fra i
miglior Javert della storia di “Les Misèrables” e uno dei più
rinomati interpreti del “Fantasma dell’Opera” (ha preso parte
ai Galà per il 25° anniversario di entrambi i musical) e dal
suo sterminato repertorio esegue brani di rara emozione,
accompagnato dalla violoncellista Yvonne Marie Parsons.

Ci si addentra nel vecchio continente con Thomas Borchert: non
c’è ruolo da protagonista nelle più prestigiose produzioni del
mondo tedesco ed europeo che non abbia sostenuto in modo
ineccepibile, da “Jeckyll&Hyde a Vienna a Krolck ne “La danza
dei vampiri”, a der Tod in “Elisabeth”. Nel suo concerto
attraversa anche hit del pop, colonne sonore e canzoni di cui
è autore.

Gettano un ponte con l’Italia i cinque i protagonisti de “La
fuga delle voci” che riflette sui talenti italiani che fanno
carriera all’estero. Al Politeama Rossetti sono passati molti
di questi artisti, fra cui Filippo Strocchi, Gian Marco
Schiaretti e Veronica Appeddu, Laura Panzeri, Gianluca
Sticotti. Davide Calabrese tesse le fila della serata,
accompagnandoli fra arie e duetti dai musical che hanno
interpretato sui nostri palcoscenici e in cui brillano su
quelli internazionali. Con “Music All” ritorna al Politeama
Giò Di Tonno, reduce dai successi di “Notre Dame De Paris”. In
concerto sfodera il suo eclettismo, il suo rigore, l’intensità
espressiva ispirandosi in particolare alle colonne sonore più
amate.

Infine – a dicembre – il tradizionale “Galà dell’operetta e
del musical” organizzato con l’Associazione Internazionale
dell’Operetta, in cui la FVG Orchestra diretta dal Maestro
Romolo Gessi affronterà partiture da Franz Lèhar a Leonard
Bernstein.

Altri spettacoli completano questa già ricca proposta: nel
cartellone Danza, Musical & Eventi si potrà scegliere fra la
serata del pianista Remo Anzovino, il concerto “Rock Opera”,
il balletto contemporaneo “Blu Infinito” dell’Evolution Dance
Theatre, l’ormai tradizionale appuntamento con il repertorio
romantico del Russian Classical Ballet ne “Lo Schiaccianoci” e
“Il Lago dei Cigni” e il sorprendente “Machine du Cirque”.
Particolarmente intrigante la novità degli Oblivion, “Oblivion
Rhapsody” per la regia di Giorgio Gallione: si tratta di un
excursus nella loro opera omnia per festeggiare i primi 10
anni insieme, fra battute, classici della letteratura
riassunti in pochi minuti, note prese a cazzotti e tanto,
tantissimo talento.

Sono inoltre stati anticipati alcuni dei titoli in programma
nell’“atto secondo” della Stagione 2020-2021, a partire da
febbraio: fra le novità la coproduzione “Piazza degli Eroi” in
cui lo Stabile collabora con il Teatro di Napoli e Fondazione
Teatro della Toscana per portare in scena il capolavoro di
Thomas Bernhard, diretto da Roberto Andò con protagonista
Renato Carpentieri. Sarà una coproduzione con il Teatro
Nazionale Croato Ivan Zajc di Fiume e la Golden Show “L’Alfa
Romeo Jankovits” di Laura Marchig con la regia di Tommaso
Tuzzoli che è stato applaudito in forma di lettura fra gli
eventi legati a ESOF2020. Proseguirà il filone che lega teatro
e narrativa con “Orgoglio e pregiudizio” do Jane Austen nella
regia di Arturo Cirillo. E poi gli spettacoli che dopo la
sospensione della scorsa stagione hanno ritrovato una
programmazione al Rossetti: “Arsenico e vecchi merletti” con
Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini, “Slava’s Snowshow” e
“Tango Fatal” di Guillermo Berzins.

Continueranno le iniziative collaterali agli spettacoli, che
il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia propone
gratuitamente: letture, incontri, momenti di approfondimento,
spesso in collaborazione con partner come i Civici Musei di
Storia e Arte o la British School del Friuli Venezia Giulia,
il cui direttore Peter Brown cura e conduce appuntamenti molto
seguiti.

Si ricorda che tutte le informazioni su spettacoli, prezzi,
modalità di registrazione e abbonamento sono disponibili sul
sito www.ilrossetti.it, da cui si accede direttamente
all’acquisto e alla prenotazione.

Per motivi legati all’emergenza COVID-19 l’accesso alla
biglietteria sarà contingentato e sarà necessario garantire il
distanziamento nelle sale che avranno capienza ridotta: gli
abbonati a turno fisso dovranno perciò scegliere un nuovo
posto che il Teatro farà il possibile per garantire simile a
quello della passata stagione. Questa operazione si potrà fare
fino a sabato 19 settembre. Dal 21 settembre i posti liberi
saranno assegnati a nuovi abbonati.

Appena l’emergenza sanitaria cesserà e non si sarà tenuti al
distanziamento, gli abbonati potranno ritornare alla vecchia
sistemazione dei posti.

La campagna abbonamenti sarà aperta da giovedì 10 settembre,
giorno in cui ci si potrà rivolgere per informazioni, acquisti
e prenotazioni in tutti i punti vendita dello Stabile
regionale.

Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

Primo    concerto   attività
Artistica Autunno 2020 Teatro
Verdi Trieste
Domenica 13 settembre, con inizio alle ore 18, si apre a
Trieste l’annunciata
Attività Artistica Autunno 2020 con un evento irrinunciabile
per gli amanti della
lirica: saranno infatti di straordinaria caratura gli artisti
impegnati nel concerto
assieme all’Orchestra e al Coro della Fondazione (M° del Coro
Francesca Tosi).
Marcelo Álvarez, a casa nei più importanti teatri del mondo
(non si contano, tra i
tanti, le sue presenze al Metropolitan Opera House di New
York, al Royal Opera
House di Londra, l’Opéra National de Paris, la Staatsoper di
Vienna, il Teatro Real di

                                        GianlucaDArgerio

Madrid, il Teatro Colon di Buenos Aires e il Teatro alla Scala
di Milano), ha al suo
attivo un repertorio davvero imponente costruito con rigore a
partire dal belcanto, cui
sono seguiti il repertorio francese, lirico e verista.
Vincitrice nel 2017 dell’Oscar della Lirica quale Miglior
Soprano, Maria José Siri
possiede una “vocalità d’acciaio unita a lirismo e pathos”
(The Financial Times), è
“capace di un totale abbandono”, e vanta “acuti brillanti”
(Neue Zürcher Zeitung).
Fra i maggiori soprani di oggi,        conta   un   repertorio
notevolissimo: molte tra le
protagoniste verdiane e pucciniane e i più importanti ruoli
veristi interpretati
                  trionfalmente in teatri quali La Scala di
Milano, la Staatsoper di Vienna, la
Bayerische Staatsoper di Monaco e la Deutsche Oper di Berlino.
Entrambi sono già stati acclamati ospiti di questo Teatro.
Marcelo Álvarez

Per Marcelo Álvarez alcuni ruoli interpretati a Trieste sono
stati particolarmente
significativi nella sua carriera successiva: oltre a essere
stato, nel 1996, il Duca di
Mantova in Rigoletto e Sir Edgardo di Ravenswood in Lucia di
Lammermoor nel
1999 con Stefania Bonfadelli, diretti dal M° Daniel Oren e la
regia di Giulio Ciabatti,
ebbe qui il suo debutto nel Werther nel 2002, ruolo che portò
poi nei maggiori teatri
del mondo.
Dal canto suo, Maria José Siri, fu ammirata Lucrezia Contarini
nel 2011 al Verdi di
Trieste ne I due Foscari.
Recentemente i due grandi artisti hanno cantato assieme: lo
scorso agosto nel Puccini
Gala all’Arena di Verona, in Manon Lescaut nel 2019 alla Scala
di Milano, diretti dal
M° Riccardo Chailly e, nel 2017, in Andrea Chénier alla
Deutsche Oper di Berlino
(M° Ivan Repusic).
Sarà davvero interessante ascoltarli, con l’Orchestra e il
Coro della Fondazione,
diretti dal M° Francesco Ivan Ciampa, artista emergente, per
la prima volta al
Verdi. Già assistente dei Maestri Antonio Pappano e Daniel
Oren, ha diretto ed è
regolarmente invitato a dirigere presso i teatri più
importanti del mondo come il
Covent Garden – Royal Opera House di Londra, la Bayerische
Staatsoper di Monaco,
la Deutsche Oper di Berlino, l’Arena di Verona, la Staatsoper
di Amburgo, il Teatro
San Carlo di Napoli, il Teatro Regio di Parma, La Fenice di
Venezia, il Teatro Regio
di Torino, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e molti
altri.
In turno unico e senza intervallo saranno proposte alcune tra
le più belle pagine
operistiche create tra Ottocento e Novecento dai maggiori
compositori dell’epoca, in
un’elegante alternanza tra arie, sinfonie e brani corali

                         1° Concerto
                  Domenica 13 settembre 2020
                    Direttore: Ivan Ciampa
                   Soprano: Maria José Siri
                   Tenore: Marcelo Álvarez

               Maestro del Coro: Francesca Tosi

La biglietteria del Teatro Verdi è aperta da martedì a venerdì
con orario 9-13 e 15.30-
19, il sabato 9-16 e la domenica da un’ora prima dell’inizio
del concerto.
I biglietti sono acquistabili anche tramite il circuito
Vivaticket.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web
www.teatroverdi-trieste.com
IN FVG UNA NUOVA SCUOLA DI
TEATRO A FIRMA ANÀ-THEMA
L’offerta formativa in ambito teatrale in Friuli
Venezia Giulia si arricchisce da oggi di
un’opportunità in più.         Anà-Thema Teatro,
infatti, apre a Udine la sua prima scuola di teatro,
un percorso intensivo tenuto dai docenti delle
diverse discipline. Ma non solo, perché per chi non
volesse intraprendere la carriera di attore, ma
volesse comunque cimentarsi con gli strumenti della
scena teatrale e scoprire come sviluppare la propria
comunicazione ed espressività, sono in partenza i
laboratori teatrali per ragazzi e adulti.
«Oltre a proseguire la nostra normale attività, che
spazia dal cartellone del Teatro di Osoppo ai nostri
spettacoli, dalle cene con delitto agli spettacoli
itineranti fino alle tante proposte per il giovane
pubblico – commenta soddisfatto l’attore, regista e
direttore artistico della compagnia, Luca Ferri –
abbiamo
Luca Ferri – Foto
Elia
Falaschi/Phocus
Agency © 2016

pensato di mettere a disposizione un percorso
formativo dedicato a tutti coloro che vogliono
avvicinarsi, professionalmente e non, al mondo del
teatro. Crediamo fermamente – prosegue – che la
cultura abbia bisogno di sempre nuova linfa, ma
soprattutto è necessario avvicinarsi al teatro con
preparazione e professionalità, oltre che ovviamente
con dedizione. Questi – conclude – sono i valori che
vogliamo trasmettere ai nostri allievi».
Per quanto riguarda la scuola di teatro, la classe
sarà composta da massimo 10 allievi e l’iscrizione
sarà determinata da un colloquio preliminare. Gli
allievi dovranno avere un’età compresa tra i 18 e i
35 anni, non sono richieste esperienze teatrali, ma
una buona motivazione al percorso di formazione
attorale. Le lezioni, che si terranno nel nuovo
Atelier Teatrale in viale Ledra 70 a Udine,
partiranno il 7 ottobre e si svolgeranno da ottobre
a maggio per due volte a settimana in orario serale.
Tra le materie che saranno oggetto di studio ci
saranno tecniche di recitazione, canto, voce,
dizione, movimento, storia del teatro, trucco e
costume e altre ancora. I colloqui di selezione si
svolgeranno nella seconda metà di settembre e il
termine ultimo per iscriversi è fissato al 15
settembre 2020.
I laboratori di recitazione, come ricordato, si
rivolgono invece a coloro che vogliono cimentarsi
con gli strumenti della scena teatrale e scoprire
come sviluppare la propria comunicazione ed
espressività, il tutto in modo divertente. I
percorsi, infatti, avranno un approccio ludico e
verteranno sulle tecniche essenziali della
pratica attorale, dal linguaggio del corpo
all’improvvisazione di scene e situazioni singole e
di gruppo, dall’uso consapevole dello spazio scenico
allo studio del monologo. Le lezioni si svolgeranno
una volta alla settimana e i partecipanti
affronteranno un percorso creativo che andrà da
ottobre 2020 a maggio 2021 con un saggio finale. Le
lezioni saranno condotte dagli attori professionisti
di Anà-Thema Teatro e non è necessario aver maturato
delle esperienze teatrali per partecipare al corso.
I laboratori per ragazzi e bambini inizieranno il 5
ottobre, mentre quelli per adulti il 7 dello stesso
mese. Anche in questo caso si terranno nell’Atelier
di Anà-Thema in viale Ledra 70 a Udine e le classi
verranno       chiuse       al     raggiungimento
massimo d’iscrizioni dei partecipanti.
Per informazioni ed iscrizioni è possibile
telefonare al 3453146797 o inviare una email
all’indirizzo info@anathemateatro.com
Pordenone   Conferenza    “La
peste a Pordenone” Venerdì 11
settembre alle 20.30 presso
la chiesa di San Francesco
Venerdì 11 settembre alle 20.30 presso la chiesa di San
Francesco in via Cappuccini Angelo Crosato e Walter Arzaretti
presentano la conferenza “La Peste a Pordenone”, una serata
culturale promossa dal Comitato Beato Marco finalizzato alla
sua causa di canonizzazione e un evento che precede il
pellegrinaggio impreparatorio della salute al Santuario
“Madonna del Monte” a Marsure di Aviano in programma per
sabato 12 settembre con inizi delle celebrazioni alle 9.30.
La conferenza invita alla riflessione di alcuni episodi della
storia cittadina. Non lontano dell’attuale chiesa parrocchiale
di San Francesco e dal luogo dei demoliti chiesa di San
Gottardo e convento dei Frati Cappuccini, nella cosiddetta
“”busa dei morti” sono seppelliti quasi la metà dei
pordenonesi deceduti durante la pestilenza del 1631.
Marco d’Aviano, il friulano più importante della storia
d’Europa, in particolare per la sua “presenza ed azione” in
occasione dell’assedio degli Ottomani a Vienna nel 1683, ed
oltre alla sua invocazione all’unione fra i popoli d’Europa ,
e a quella del Friuli Venezia Giulia come regione sintesi dei
ceppi linguistici del continente, viene oggi invocato per la
cessazione del contagio dal virus. Il suo intervento, infatti,
richiesto dalle autorità pubbliche di Gorizia, ottenne nel
1682 la liberazione della città infestata dalla peste, da lui
incontrata più volte durante i viaggi missionari e diplomatici
alla corte imperiale di Vienna. E anche a lui non fu
risparmiata l’esperienza della quarantena.
Pordenone 09
Rally    San   Martino di
Castrozza: MANGHEN ANCORA
STREGATO PER RAVANELLI
Per il terzo anno consecutivo la speciale più lunga del
 Rally San Martino di Castrozza costa caro al pilota di
Bedollo, incappato in una foratura che ha chiuso subito
                        i giochi.

Centrale di Bedollo (TN) – Non c’è due senza tre ed a questo punto
Devis Ravanelli spera di aver pareggiato definitivamente il conto
aperto con la prova speciale “Manghen”, fatale anche quest’anno per il
pilota di Bedollo durante le prime battute di un Rally San Martino di
Castrozza che si è rivelato, ancora una volta, sfortunato ma solo in
parte amaro.

Il pilota di Bedollo, affiancato dall’adriese Fabrizio Handel sulla
Renault Clio Super 1600 di Erreffe Rally Team, ritornava a calcare le
strade di casa, costretto a saltare la scorsa edizione.

Uno shakedown non proprio produttivo, un solo passaggio compiuto per
vari ritardi ed uscite di strada di altri concorrenti, non abbassava
la concentrazione del portacolori di Pintarally Motorsport, deciso a
sfruttare al massimo la conoscenza del percorso di gara, nonostante si
trattasse del suo esordio sulla grintosa trazione anteriore della casa
transalpina.

Se nel 2018, ultima apparizione di Ravanelli sugli asfalti trentini,
erano stati i freni ad abbandonarlo la sorte quest’anno si è
concretizzata in una roccia centrata in piena traiettoria, a pochi
chilometri dalla cima del passo, che ha causato una foratura
all’anteriore destra.
Il tempo perso per la sostituzione della gomma ed il treno dei
migliori se ne era già andato.

“Lo shakedown potevamo fare anche a meno di farlo” – racconta
Ravanelli – “perchè siamo riusciti a completare un solo passaggio
reale. Tra incidenti, ritardi ed un percorso che poco si rendeva utile
per prendere le misure alla Renault Clio Super 1600 questo shakedown è
stato per noi inutile. Siamo partiti comunque carichi sulla prima
prova ma, in una destra, abbiamo centrato una pietra che spuntava ed
abbiamo bucato. Il tempo di trovare lo spazio per fermarsi, sostituire
la gomma e ripartire ma ormai la classifica era già compromessa, così
come due anni fa. È il terzo anno di fila che il Manghen non mi dà
tregua, seppure lo ami come percorso. Quel che è certo è che non
abbiamo mollato, decisi a divertirci ed a dare il meglio di noi
stessi.”

Il secondo round del Campionato Italiano WRC continuava, vedendo un
Ravanelli rivitalizzato sul primo passaggio a “Gobbera”, annullata la
prima “Val Malene”, in grado di staccare il terzo tempo di classe
S1600, a 1”4 da Cocco, escludendo dal confronto il marziano Vescovi.

Si ritornava su “Manghen” con il pilota di casa che restava accorto,
deciso ad evitare altri inciampi nel proprio cammino, prima di segnare
il quinto a “Val Malene”, a otto decimi dal terzo.

Sulla conclusiva “Gobbera” un altro terzo parziale per Ravanelli
chiudeva un’edizione del San Martino di Castrozza, quella del
quarantennale, che poteva valere un potenziale podio di classe e che
si è invece conclusa con un amaro quinto finale, incapace di scalfire
la gioia del trentino.

“Avere l’opportunità di correre con un top team come Erreffe è stata
un’esperienza significativa” – conclude Ravanelli – “perchè ci hanno
fatto sentire alla pari degli ufficiali. Agostino e tutti i ragazzi
sono stati spettacolari. La macchina è stata perfetta, dandomi
sensazioni indescrivibili. Vescovi non era alla portata di nessuno,
figuriamoci di noi che eravamo alla prima. Grazie a tutti i nostri
partners ed alla scuderia Pintarally Motorsport, sempre al nostro
fianco.”

Il geniale contrabbasso di
Caterina   Palazzi  aprela
quinta edizione di Ibrida
Festival
La musicista di fama internazionale si esibirà all’Arena San
Domenico di Forlì insieme al visual artist Kanaka. In
programma, venerdì 11 settembre, anche la presentazione di
un’antologia sulla video arte e moltissime opere di video
artisti da tutto il mondo, live e online.

Jazz, rock psichedelico e musica noise: questi i generi tra
cui spazia l’eclettica contrabbassista Caterina Palazzi, che
venerdì 11 settembre alle ore 21.30 si esibirà in un live
concert all’Arena San Domenico di Forlì insieme al visual
artist Kanaka in apertura della quinta edizione di Ibrida –
Festival delle Arti Intermediali.

«È una live performance musicale e video in cui i due
linguaggi creativi interagiscono sulla tematica del nostro
alter ego » spiegano i Direttori Artistici Francesca Leoni e
Davide Mastrangelo «Il contrabbasso è pensato come strumento
orchestrale nonostante sia in solo, le sovraincisioni di bassi
creano un’orchestra profonda innescando risonanze ed echi che
spostano l’aria intorno alle fonti sonore. Il visual fa uso di
tecniche ibride: immagini concrete che diventano digitali e
poi di nuovo materiche, in un alternarsi ipnotico di visioni.
Uno spartito di frame eseguito seguendo le atmosfere sonore,
che lascia tuttavia spazio all’improvvisazione, irrompendo con
squarci di luce. Un percorso introspettivo e disgregante che
condurrà lo spettatore alla conoscenza del suo io più
recondito e profondo».

La prima giornata di Ibrida Festival 2020 inizierà alle ore
16.30 negli spazi dell’EXATR, dove Piero Deggiovanni
presenterà la sua recente Antologia critica della videoarte
italiana 2010-2020.

Alle ore 20.30 Mara Oscar Cassiani proporrà, in diretta
streaming, una performance pensata ad hoc per Ibrida Festival:
Airmax, aria al massimo – webcam version 2k20 è il titolo del
«techno rituale meditativo» che sarà possibile seguire nella
Live Room presente nel sito www.ibridafestival.it

Prima dell’evento live di Caterina Palazzi e Kanaka, alle ore
21 all’Arena San Domenico sarà presentata la selezione di
videoarte The Best of Ibrida Festival 2016-2019, a cura dei
Direttori Artistici Francesca Leoni e Davide Mastrangelo.

Sempre all’Arena San Domenico, inoltre, sarà possibile vedere
la video installazione multicanale Vanitas vanitatum, et omnia
vanitas di Francesca Fini.

Infine: nelle tre stanze virtuali (Red, Green e Blue Room)
create sul sito www.ibridafestival.itsaranno disponibili
gratuitamente per tutto il giorno diverse selezioni di video
arte internazionale.

Siate curiosi, seguite Ibrida.

Ingresso unico ore 21 all’Arena San Domenico: € 6.

Accesso alla Live Room per seguire online Ibrida Festival: € 6
per le tre serate (11,12 e 13 settembre).
EXATR si trova in via Ugo Bassi 16 a Forlì.

L’Arena San Domenico si trova in piazza Guido da Montefeltro
12 a Forlì.

Prenotazione consigliata scrivendo a ibridafestival@gmail.com.

Info e programma dettagliato: http://ibridafestival.it/.

                                                    Michele P.

Emma Dante al Palamostre di
Udine per Contatto Blossom
«Misericordia è una favola contemporanea. Racconta la
fragilità delle donne, la loro disperata e sconfinata
solitudine» così la drammaturga e regista siciliana Emma Dante
racconta il suo nuovo spettacolo Misericordia, uno dei più
attesi della scorsa Stagione Contatto. Dopo il debutto al
Piccolo di Milano, Misericordia approda finalmente in
esclusiva regionale, giovedì 10 settembre con doppia replica
ore   19   e  ore   21.45,    al  Teatro    Palamostre     per
Teatr
o Contatto Blossoms   /   Fioriture   in   collaborazione con
Mittelfest.
Emma Dante torna alla sua lingua, al suo stile, al suo
universo emotivo e restituisce la voce a creature che, nella
società e nella storia, non ne hanno, mettendo in luce
l’umanità con tutti i suoi drammi e l’inferno del degrado.
Rimanendo fedele a temi a lei cari da sempre come le relazioni
e la famiglia, con Misericordia porta in scena un silenzio,
quello delle donne.

Misericordia, racconta la storia di tre di loro, tre
prostitute Anna, Nuzza e Bettina – interpretate da Italia
Carroccio, Manuela Lo Sicco, Leonarda Saffi, tre presenze
storiche della Compagnia Sud Costa Occidentale co produttrice
dello spettacolo assieme a il Piccolo Teatro di Milano e al
Teatro Biondo di Palermo –       che vivono in un tugurio
fatiscente con un ragazzo menomato e orfano Arturo, in scena
Simone Zambelli.

Durante il giorno, le donne lavorano a maglia; al tramonto si
mettono sulla soglia di casa e offrono ai passanti i loro
corpi cadenti. ‘U picciutteddu si muove frenetico nella
stanza, non sta mai fermo, ogni tanto siede davanti alla
finestra e parla con lo spigolo del palazzo di fronte. Anna,
Nuzza e Bettina l’hanno ereditato da Lucia, ancora in fasce.
Lucia partorisce Arturo e poi muore. Anna, Nuzza e Bettina se
lo crescono come se fosse figlio loro, in un monovano lercio e
miserevole.

Ma a un certo punto della storia non se lo possono più tenere.
Gli preparano la valigia e lo lasciano andare. Prima, però,
gli raccontano la verità; Lucia era zoppa. Teneva i bigodini
‘ncapo perchè voleva assomigliare a “marilin monroy” e aveva
una radiolina scassata da dove ascoltava la musica e abballava
pi tutti! A 38 anni viene uccisa a calci e pugni dal padre di
Arturo.

Misericordia, con le luci realizzate da Cristian Zucaro, dà
vita ad una realtà squallida, intrisa di povertà,
analfabetismo e provincialismo, per esplorare l’inferno di un
degrado terribile, sempre più ignorato dalla società
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