POLLARD LO SVILUPPO REGIONALE

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POLLARD LO SVILUPPO REGIONALE
POLLARD
           LO SVILUPPO REGIONALE

                                                  Sydney Pollard
                                                   (1925-1998)
L'evidenza: dualismo nello sviluppo degli Stati

Deduzione: lo sviluppo regionale risponde meglio alla
realtà rispetto a quello nazionale

Lo sviluppo regionale non è indipendente da quello
nazionale e internazionale, che condiziona e orienta
le scelte degli Stati, positivamente o negativamente
(differenziale della contemporaneità) _
PAUL DAVID
PATH DEPENDENCE

I mutamenti non dipendono da leggi economiche
universali, ma

•   dalle condizioni iniziali

•   dal percorso, non strettamente economico ma anche
    culturale, religioso o altro, seguito precedentemente, che
    riduce il ventaglio delle scelte possibili

(Es: la tastiera qwerty) _
DOUGLASS
 NORTH

Elemento fondamentale dello sviluppo è la capacità
dello Stato di adattare le proprie istituzioni alle
esigenze delle attività economiche che operano nel
territorio _
RUOLO DELLE ISTITUZIONI
 NELLO SVILUPPO ECONOMICO
Riduzione dei costi di transazione (tempo, ricerca, diffusione
informazioni, introduzione innovazioni, stipulazione contratti)

Cause di alti costi di transazione:

  •   Asimmetrie informative

  •   Perseguimento dei propri interessi a discapito della controparte

  •   Impossibilità di prevedere tutte le scelte possibili e le
      conseguenze

 Gli Stati e le istituzioni creano un clima favorevole allo sviluppo
 definendo le regole. Si individuano due modelli: modello forte
 (Europa) e modello debole (USA) _
LA RIPRESA DOPO LA GRANDE DEPRESSIONE

Cessata la Grande Depressione, a partire dal la
fine del secolo c'è una nuova spinta allo
sviluppo.

Il periodo 1900-1914 è la Bella Époque, periodo
di tranquillità e sviluppo economico _

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LA BELLE EPOQUE
                         1900-1914
Periodo di grande espansione, elevata mobilità di merci e
persone, stabilità monetaria (Gold standard) e di innovazioni
in tutti i settori:

Tr a s p o r t i : t r a n s a t l a n t i c i , s o t t o m a r i n i , F e r r o v i e
transcontinentali, automobili

Beni di consumo: tessuti sintetici, plastiche, elettrodomestici

Comunicazioni: stampa, telegrafo, telefono

Fonti energetiche: elettricità e petrolio

Tempo libero: cinema, turismo montano, balneare e
sportivo,_
LA GRANDE GUERRA

Il periodo prosperità è interrotto dalla prima guerra
mondiale, in cui muoiono più di 16 milioni di persone

Vengono usati armi chimiche e mezzi corazzati,
aerei, sottomarini _
                               FRANCIA
GERMANIA
                               GRAN BRETAGNA
IMPERO AUSTROUNGARICO
                               RUSSIA
IMPERO OTTOMANO
                               ITALIA (1915)
BULGARIA
                               STATI UNITI (1917)
                                                        7
CAUSE DELLE PRIMA GUERRA MONDIALE

• Contrasti fra Francia e Germania conseguenti alla guerra
  franco-prussiana del 1870-71 con perdita dell’Alsazia e
  della Lorena

• contrasti fra Inghilterra e Germania per la supremazia nelle
  colonie (costituzione di una potente flotta tedesca)

• fermenti nazionalistici nell’impero austro-ungarico che
  cercavano l’indipendenza o il distacco dell’impero austriaco

• la Russia cerca di impedire all'Austria di controllare i Balcani

• alcuni industriali, soprattutto i fabbricanti di mezzi e
  strumenti bellici, favoriscono la corsa agli armamenti -
                                                                     8
Le conseguenze
•   Fine del gold standard

•   Limiti definitivi alla libera circolazione delle persone
    (immigrazione)

•   Dirigismo economico e controlli su produzione, consumi e
    prezzi

•   Fine del liberismo ottocentesco _
I PROBLEMI POST BELLICI IN EUROPA

 • Forte deficit delle bilance commerciali dei Paesi europei che
   durante la guerra importano beni e ricevono prestiti dagli USA

 Trattato di Versailles (1919)              DA CUI DIPENDE IL
                                     RIEQUILIBRIO DELLE BILANCE DEI
                                      PAGAMENTI DEGLI ALTRI PAESI
 • Nuovi confini geografici                     EUROPEI

 • Restituzione alla Francia dell'Alsazia e della Lorena

 • Ingenti riparazioni di guerra (46000 tonnellate di oro) che la
   Germania non è in grado di pagare, da cui dipendono le sorti
   dei Paesi vincitori _
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LA RIPRESA POST BELLICA

La ripresa fu lenta e iniziò a farsi sentire nei paesi
vincitori dal 1922 periodo in cui iniziano i "felici anni
Venti" e che raggiunsero l'apice a partire dal 1925.

Negli Stati Uniti, e dagli Stati Uniti, si diffusero le
auto (la Ford T) gli elettrodomestici e il cinema, ma
soprattutto un clima di ottimismo verso una crescita
possibile senza limiti_

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ECONOMIA TEDESCA
•   Debiti per riparazioni di guerra

•   Minori risorse per perdita territoriale

•   Sostegno allo sciopero degli operai della Ruhr

Enorme aumento del debito pubblico

Iperinflazione e ritorno all'economia del baratto _
IL PIANO DAWES
                1924

1924 programma di prestiti degli USA alla Germania

1929 interruzione dei pagamenti e crisi (crollo della
Borsa di Wall Street) _
LA CRISI DEL '29
I SEGNI NON COLTI DELLA CRISI
1 - Ristrutturazione della produzione

    • Eccessiva crescita della capacità produttiva dei paesi extraeuropei nel
      periodo bellico

    • Difficoltà dell'Europa a riorganizzare e riconvertire la produzione in presenza
      della forte concorrenza

    • Tendenza alla deflazione strutturale

2 - Isolazionismo americano

    • Disinteresse politico (trattati internazionali e nuova ripartizione dei territori)

    • Contingentamento dell'immigrazione

    • Blocco commerciale (tariffe doganali) _
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LA CRISI DEL '29 NEGLI STATI UNITI

 Nel clima di forte ottimismo si sviluppa fortemente la borsa e si acquistano titoli a credito

 24 ottobre (giovedì nero) e 29 ottobre (martedì nero) crolla la borsa di Wall Street

 Conseguenze: richiesta di restituzione immediata dei capitali

                           • Fallimenti

                           • Rapida recessione

                           • Forte disoccupazione

                           • Scioperi, proteste, suicidi

 La crisi si estende presto all'intera economia globalizzata _
                                                                                                 17
LA RIPRESA
USA: 1933, Piano Roosevelt per incentivare consumi e investimenti

         • Grandi opere pubbliche

         • Prezzi minimi dei beni agricoli

         • Rafforzamento dei sindacati e delle contrattazioni collettive

         • Controllo banche e finanza con Emergency Banking Act

              • Maggiori poteri di controllo alla Federal Reserve Bank

              • Controllo della Borsa

GERMANIA: autarchia e riarmo

GRAN BRETAGNA: programmi pubblici di edilizia sociale

FRANCIA: incremento dei salari e ferie pagate

ITALIA: autarchia e opere pubbliche -                                      18
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