Come rispondono le piante ai cambiamenti climatici in atto? - Consolata Siniscalco Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi ...

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Come rispondono le piante ai cambiamenti climatici in atto? - Consolata Siniscalco Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi ...
Come rispondono le piante ai
         cambiamenti climatici in atto?

                 Consolata Siniscalco
Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi
                  Università di Torino
Come rispondono le piante ai cambiamenti climatici in atto? - Consolata Siniscalco Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi ...
1. Risposte nel cambiamento dei periodo
delle fasi vegetative e riproduttive (fenologia)

I fenomeni più facilmente osservabili nei vegetali sono
quelli vegetativi (emissione delle foglie, decolorazione,
disseccamento, caduta)
e quelli riproduttivi (apertura dei fiori, fioritura, formazione
del frutto, disseminazione).
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2. Migrazioni di specie sul territorio
Migrazione di specie in alta quota:
progetto Gloria (Global Observation Research Initiative in
Alpine Environments)
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Che cos’è la fenologia
E’ lo studio dei tempi degli eventi biologici ricorrenti e delle
cause dei loro cambiamenti temporali che comprendono
fattori biotici e abiotici       Rhododendron ferrugineum

                                                             Larix
                                                             decidua

                                              Una comunità
                                              di prateria
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Il termine fenologia deriva dal greco “apparire” ed è oggi inteso
come quel settore della biologia che considera i rapporti fra il clima
e i fenomeni che si manifestano periodicamente negli organismi
viventi.

In particolare per i vegetali la fenologia evidenzia i cambiamenti di
aspetto di una pianta in rapporto con i cambiamenti climatici che
avvengono durante tutto l’anno.
Si parla di autofenologia quando si considerano organismi singoli,
sinfenologia che si considerano intere formazioni vegetali.

Già gli antichi Cinesi avevano osservato alcuni eventi fenologici.
Per arrivare però alla fenologia come disciplina scientifica legata
alla climatologia dobbiamo attendere il secolo XVII quando Linneo
propose il primo protocollo delle osservazioni fenologiche.
Nella seconda metà del secolo XIX quasi tutti gli Stati europei
disponevano di serie storiche.
In Italia i primi studi risalgono alla fine dell’800.
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Che cos’è un Giardino Fenologico
E’ un’area in cui vengono coltivate piante guida,
e vengono monitorate secondo le norme
della Rete nazionale dei giardini fenologici
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La procedura del rilievo fenologico
  Una chiave priva di ambiguità in cui in qualsiasi periodo dell’anno è possibile
   attribuire una fenofase precisa alla pianta (rilevamento obiettivo)
- una scheda di rilevamento su cui riportare il risultato delle osservazioni;
- un numero minimo di esemplari da osservare
   rappresentativi della fase fenologica
   (rappresentatività del rilevamento);
- una periodicità dei rilievi;
C’è possibilità di effettuare valutazioni statistiche
   quantitative per riuscire a creare modelli
   matematici previsionali.
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Rilevamento fenologico

          1. L’unità di osservazione è stata la pianta intera

2. I rilevamenti fenologici sono stati effettuati su almeno 5 esemplari
        per le specie arbustive e su almeno 3 individui per le specie
              arboree; gli individui sono stati scelti casualmente

3. Le osservazioni fenologiche sono state effettuate settimanalmente

4. Sono stati allestiti campioni d’erbario delle piante in esame per ogni
                       fase fenologia di ciascuna specie
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Chiave fenologica
   vegetativa utilizzata nei Giardini fenologici
V01 Gemme in riposo
V02 Gemme rigonfie prossime alla chiusura
V03 Gemme rigonfie insieme a gemme aperte,
       con foglioline ripiegate
V04 Gemme appena aperte insieme a foglioline
       con lembo disteso
V05 Foglie giovani a lembo disteso
V06 Foglie giovani insieme a foglie adulte
V07 Foglie adulte
V08 Inizio della decolorazione fogliare
V09 Foglie prevalentemente decolorate
V10 Inizio disseccamento foglie
V11 Foglie prevalentemente disseccate
V12 Inizio caduta foglie
V13 Foglie prevalentemente cadute
V14 Pianta completamente spoglia
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La centralina meteorologica “SIAP
        SM 3840 Meteo 4”
                 Fornisce dati giornalieri scaricabili
                            da Internet di:
                  - Temperatura minima, media e
                                massima (° (°C)
                        - Precipitazione (mm)
                     - Umidità minima, media e
                                massima (%)
                    - Bagnatura fogliare minima

                   La stazione fornirà i dati
                      utili per correlare le
                  variazioni climatiche con le
                  diverse fenofasi registrate
Protocollo della fenologia vegetativa del larice

5 fasi primaverili e 5 fasi autunnali
Rilevamenti settimanali
La fase fenologica della parcella considerata è la media delle 10 piante
scelte a caso
• Le date sono state calcolate per interpolazione rispetto al momento di
                              rilevamento fenologico

                                      BGS = 142 [DOY]

                                                                  dell’anno))
DOY è il Day of the year o giorno giuliano (in numeri dall’inizio dell’anno
Date di BGS, EGS e di GSL (lunghezza stagione vegetativa) per 2005,
                                 2006 e 2007
    2005                                                                 2006
                              BGS          EGS      GSL 2005                                          BGS       EGS       GSL
                    elev                                                                    elev
     SITE                     2005         2005      [days]                 SITE                      2006      2006      2006
                   [m asl]                                                                 [m asl]
                              [doy]        [doy]                                                      [doy]     [doy]    [days]
   Etroubles                 108 ± 1      312 ± 5    211 ± 5              Etroubles         1330     114 ± 3   315 ± 3   201 ± 2
                    1330
     Allein                  129 ± 3      302 ± 1    172 ± 5               Allein           1820     135 ± 3   303 ± 1   168 ± 3
                   1820
   Menouve                   141 ± 3      298 ± 2    158 ± 5              Menouve                    139 ± 3   300 ± 2   161 ± 5
                   1950                                                                     1950
                             142 ± 4      296 ± 3    154 ± 6         Saint Barthélemy                140 ± 1   298 ± 2   158 ± 2
Saint Barthélemy   2100                                                                     2100
                             143 ± 4      291 ± 2    149 ± 4                                2080     141 ± 1   295 ± 1   154 ± 1
    Torgnon         2080                                                  Torgnon

                              2007
                                                                BGS        EGS           GSL
  BGS 3.7 giorni                       SITE
                                                      elev
                                                                2007       2007          2007
                                                     [m asl]
  di ritardo per                                                [doy]      [doy]        [days]
                                   Etroubles                   101± 1     310 ± 3       208± 3
  ogni 100 m di                                       1330
                                       Allein        1820      112 ± 1    299 ± 1     187 ± 5
       quota                                                   118 ± 2    297 ± 2     179 ± 3
                                   Menouve           1950
                                Saint Barthélemy               123± 5     296 ± 3     173 ± 2
                                                     2100
                                                      2080     128 ± 4    291 ± 3     163 ± 2
                                    Torgnon

     1) 30 giorni di ritardo nell’inizio tra bassa/
                                             bassa/alta quota

     2) 50 di riduzione della lunghezza della stagione vegetativa
BGS and EGS relazioni con la quota e quindi con
              la temperatura

Inizio stagione vegetativa   Fine stagione vegetativa
Inizio stagione vegetativa nel 2007

    Inverno caldo nel 2006
                      2006--2007
1. Le fasi fenologiche compaiono in date
diverse di anno in anno

2. Negli anni con inverno e primavera più
caldi le fasi fenologiche (fioritura e
emissione foglie) sono anticipate
3. Nelle specie di climi temperati esiste il
fabbisogno in freddo che viene quasi
sempre soddisfatto

4. Dopo che è soddisfatto si accumulano
le unità di caldo
5. Le fasi di senescenza sono legate alle
temperature ma anche al fotoperiodo
6. L’umidità nei nostri climi temperati o
continentali non risulta fondamentale, se
non in anni particolari (2003) come
invece in clima mediterraneo
Perché studiare la fenologia: applicazioni
1. In campo agricolo
2. Per poter fare previsioni: specie esotiche

     Ambrosia artemisiifolia
Senecio inaequidens: previsione della
   distribuzione in Valle d’Aosta
3. Nella didattica ambientale
Esperienze:
CREA Chamonix www.creamontblanc.org
  ARPA Valle d’Aosta www.arpa.vda.it
         Progetto PhenoAlp
            Progetto Interreg cofinanziato dall’UE nel contesto del
             programma operativo di cooperazione transfrontaliera
                               Italia--Francia
                               Italia  Francia..

             Obiettivo: ottenere una migliore comprensione delle
             Obiettivo:
             variazioni fenologiche sulle Alpi in conseguenza dei
                            cambiamenti climatici.
Osservare la natura, osservare i
cambiamenti è facile ma bisogna anche
       dare un’interpretazione
Il mondo vegetale è in continua trasformazione:
        studiare il passato per prevedere il futuro
Conoscere la risposta dei vegetali ai cambiamenti climatici nel passato e oggi (e
all’impatto antropico) come strumento fondamentale di previsione del futuro e
di indicazione sulla gestione: cosa dobbiamo fare per vivere
Come si studia la vegetazione del passato?
Fossili da 3500 milioni di anni (alghe) e poi da 450 milioni di anni le prime
piante vascolari .
Ricostruzione dei paleoambienti e della paleoecologia (tanto più ci allontaniamo
dal presente tanto più è difficile)
Polline
1. Si possono riconoscere i diversi tipi pollinici
2. Il polline aerodiffuso si deposita sulla superficie del globo e si fossilizza
(mantiene le sue caratteristiche per tempi indefinitamente lunghi in certe
condizioni)
3. Vi sono luoghi indisturbati in cui si può studiare la dinamica della
deposizione pollinica almeno per gli ultimi 20.000 anni con eccezioni fino a
100.000 anni
4. Si può tentare la ricostruzione della vegetazione dei vari periodi

5 Si può cercare di ricostruire il clima? La vegetazione è una delle componenti
che, insieme ad altre, contribuiscono a ricostruire il clima del passato
Deposizione, sedimentazione e conservazione del polline
Analisi palinologiche in siti indisturbati: torbiere
Carotaggio in torbiere o bacini lacustri
Il laboratorio palinologico
Artemisia vulgaris L.
Pinus sylvestris L.

Clima e vegetazione: studiare il passato per fare
               ipotesi sul futuro
Castagno (Castanea sativa Miller)
Nocciolo (Corylus avellana L.)

Clima e vegetazione: studiare il passato per fare
               ipotesi sul futuro
Il diagramma palinologico negli ultimi 12000 anni

Lago di Lutten (Gottingen),
                Gottingen), S
                            Steinberg
                              teinberg e Bertsch
               in Walter e Straka
Obbiettivi per i ragazzi:

- Imparare a osservare le piante
- Individuare i fiori degli alberi
- Ragionare sui cambiamenti
climatici nel passato e oggi
-Capire che le piante rispondono
ai cambiamenti ambientali
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