Politica aziendale per la promozione dell'allattamento al seno nella provincia di Pavia

Pagina creata da Jacopo Franchini
 
CONTINUA A LEGGERE
Politica aziendale per la promozione dell'allattamento al seno nella
                             provincia di Pavia

INTRODUZIONE

L’ASL di Pavia si impegna a sostenere il percorso Baby Friendly Community International (BFCI)
“Insieme per l’allattamento: Comunità Amica dei Bambini”, adottato con Decreto del Direttore
Generale con il quale la nostra ASL ha approvato le Linee di indirizzo per la promozione
dell’allattamento al seno nel proprio territorio e che sono state oggetto di preliminare condivisione
con le strutture sanitarie del territorio.
Il documento contiene le linee di indirizzo per gli operatori dell'area materno-infantile ed é
coerente con i 10 passi per l’Ospedale OMS UNICEF, i 7 passi per la Comunità OMS/UNICEF ed il
Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno (da qui
denominato Codice) e successive risoluzioni OMS.
Il documento costituisce la politica in tema di allattamento materno descrivendo le azioni
necessarie e il percorso per gli operatori impegnati nel Percorso Nascita, dalla gravidanza fino ai
due anni di vita del bambino.
L’ASL di Pavia è responsabile dell’attuazione della Politica nel proprio territorio e sostiene,
attraverso accordi specifici, l’integrazione Ospedale Territorio con le Strutture Erogatrici ed i relativi
punti nascita del territorio (Irccs Fondazione S.Matteo Pavia, AO della provincia di Pavia: sedi di
Voghera, Stradella, Vigevano, Istituti Clinici di Pavia e Vigevano: sede dell’Istituto Clinico Beato
Matteo di Vigevano).
Sono previste versioni sintetiche della Politica Ospedale - Territorio rivolte ai Genitori, diffuse ed
esposte sotto forma di poster( nota 1) nei Punti Nascita, nei Consultori Familiari, nei Centri
Vaccinali e che saranno inviate anche ai Pediatri di Famiglia ed ai Medici di Medicina Generale .
Verrà anche data diffusione in altri punti del Territorio (ad es. Spazi Allattamento, Biblioteche,
Farmacie ecc).

1 POLITICA DELL’ASL DI PAVIA PER LA PROMOZIONE, PROTEZIONE E SOSTEGNO
DELL’ALLATTAMENTO MATERNO E DELLA GENITORIALITÀ
Principi
L’ASL di Pavia ritiene che l’allattamento materno sia il metodo più naturale e salutare per nutrire il
proprio bambino e riconosce gli importanti benefici derivanti da questa pratica. Ciò nel rispetto e
nell’accoglienza delle madri che non possono/vogliono allattare al seno.
I genitori hanno il diritto di ricevere un’informazione appropriata, completa ed imparziale, che li
metta in condizione di compiere una scelta consapevole riguardo alla nutrizione ed alla cura del
proprio figlio.
Tutte le donne sono accolte e sostenute nelle scelte riguardanti l’alimentazione del proprio
bambino.
Gli operatori dell'ASL di Pavia, per gli ambiti propri di competenza, sostengono la Politica, il Codice
e le successive risoluzioni OMS in materia di promozione dell’allattamento al seno.
Scopi
Gli operatori di ASL di Pavia fanno rete con i Punti Nascita, le Associazioni e le Agenzie del
territorio per promuovere, nella comunità locale, una cultura dell’allattamento in linea con i
principi OMS/UNICEF; quanto sopra è perseguito anche attraverso lo strumento del Comitato
provinciale per la promozione dell’allattamento al seno nella provincia di Pavia ed il tavolo di
Lavoro ad esso collegato per gli aspetti operativi e di declinazione della politica condivisa .
Gli operatori del percorso nascita, del consultorio familiare e dei centri vaccinali, adeguatamente
formati, danno informazione, sostegno ed aiuto pratico affinché ogni madre che lo desidera possa
allattare il proprio bambino in modo esclusivo nei primi sei mesi di vita e, successivamente, possa
continuare ad allattarlo fino ai due anni ed oltre, se mamma e bambino lo desiderano.
Gli operatori illustrano alle donne (gravide e/o puerpere) e ai genitori, i benefici dell’allattamento
materno ed i possibili rischi dell’alimentazione artificiale, affinché possano compiere una scelta
consapevole.(nota 2)
Azioni a sostegno di questa Politica
Gli operatori creano una rete con i Punti Nascita e le associazioni di sostegno per aumentare, nella
comunità, l’attenzione per la promozione della salute nel territorio.
Gli operatori ASL impegnati nel percorso, aderendo alla Politica, motivano e registrano, nella
documentazione sanitaria della madre e/o del bambino, ogni indicazione diversa da quella
suggerita. (all.1)
L’ ASL rispetta e fa rispettare il Codice e le successive risoluzioni OMS. E' prevista, pertanto, una
lettera di adesione al Codice a firma del Direttore Generale e dei Direttori delle Unità Operative
coinvolte.
Gli operatori non possono fare promozione diretta o indiretta alle madri di sostituti del latte
materno, biberon, tettarelle e/o ciucci (compresa l’esposizione di “loghi” su calendari, materiale di
cartoleria, locandine e/o poster ecc.).
Nessuna pubblicazione fornita da ditte di alimenti per bambini deve essere distribuita o accessibile
alle madri. Il materiale informativo ASL da distribuire alle donne o alle loro famiglie deve essere
conforme alle raccomandazioni OMS/ UNICEF e deve rispettare il Codice.
I Consultori familiari dell’ASL hanno un referente aziendale per l’allattamento al seno, che coincide
con la figura del Responsabile dei Consultori, affiancato da tre referenti ostetriche di Distretto per
l’allattamento, uno per ogni sede distrettuale con i seguenti compiti:
 - partecipazione a riunioni di equipe con il Responsabile del Progetto BFCI ed Il Responsabile dei
Consultori Familiari, per l’organizzazione di attività di informazione/formazione interna per il
sostegno dell’allattamento;
- coordinamento delle riunioni distrettuali per il monitoraggio ed il controllo del progetto nel
rispetto del Codice (autovalutazione e piano d’azione);
- verifica degli ambienti per il rispetto del Codice.
L’ASL, su indicazione Regionale, basandosi sulle definizioni OMS/UNICEF, attiva periodicamente,
presso i Centri Vaccinali, un sistema di monitoraggio dei tassi di allattamento al seno.

1.1 Declinazione della Politica in base ai sette passi della Comunità Amica dei bambini per
l’allattamento materno UNICEF Italia.

1.1.1 Definire una Politica aziendale e farla conoscere a tutto il personale
Tutto il personale a contatto con le donne in gravidanza e con le madri deve ricevere
comunicazione della Politica e dove questa è reperibile.
Ogni nuovo soggetto coinvolto nelle attività, che entra a far parte del personale dell’ASL, viene
messo a conoscenza della Politica entro sette giorni dall' inizio del suo impiego.
La Politica è comunicata a tutte le donne in gravidanza ed ai genitori.
Una versione breve della Politica per i genitori è affissa in modo visibile in tutte le sedi della
struttura nelle quali è offerta assistenza alle donne in gravidanza ed alle madri con bambini.
La versione completa é disponibile online sulla rete aziendale o su richiesta.

 1.1.2. Formare tutto il personale per attuare la Politica aziendale
Tutto il personale dell’ASL a contatto con le donne in gravidanza o con i genitori riceve una
formazione sull’allattamento, adeguata al tipo di lavoro svolto. I nuovi ingressi del personale sono
formati entro un anno dall’inizio dell’impiego. L’ASL prevede specifici programmi di formazione per
il personale dei Consultori Familiari e dei Centri Vaccinali, in base al ruolo nel sostegno
dell’allattamento al seno (operatori dedicati, coinvolti, informati). Offre inoltre formazione con
specifici programmi ai Pediatri di Famiglia (operatori dedicati) ed ai Medici di Medicina Generale
(operatori coinvolti).
 L’ASL recepisce i Contenuti della formazione per gli operatori (Corso OMS/ UNICEF 20 ore per
 Dedicati , Corso (4ore) per Coinvolti, Corso (4ore) per Informati) e ne monitora l’attuazione
 attraverso l’uso di registri.
 Il referente del Progetto BFCI verifica semestralmente lo stato della Formazione degli operatori e
 propone all’Ufficio Formazione dell’ASL l’attivazione di corsi di aggiornamento.

1.1.3 Informare tutte le donne in gravidanza e le loro famiglie sui benefici e sulla pratica
dell’allattamento al seno
Gli operatori implicati nella cura delle donne in gravidanza assicurano che sia fornita alle stesse,
entro la 34° settimana di gestazione, una corretta informazione secondo le check list pre-natali
contenute nelle Procedure dei Consultori Familiari per la Gravidanza e nei corsi relativi alla
psicoprofilassi ostetrica ( nota 3). Gli operatori comunicano informazioni sull’ importanza della
fisiologia della gravidanza, del travaglio e del parto, come elementi facilitanti l’allattamento
materno.
Tutte le madri sono informate sull’importanza del contatto precoce “pelle a pelle” e dell’offerta del
seno al proprio bambino.
Gli operatori illustreranno i benefici dell’allattamento al seno ed i potenziali rischi
dell’alimentazione con latte artificiale. Le donne in gravidanza hanno l’opportunità di discutere
della nutrizione del bambino con personale formato. Il Consultorio Familiare prevede per le
gravide incontri sull’allattamento in occasione del Corso di Accompagnamento alla Nascita,
organizzando momenti ad hoc con gruppi misti, comprendendo donne gravide che hanno seguito
corsi di psicoprofilassi ostetrica e gravide che non hanno frequentato corsi di accompagnamento
alla nascita ( nota 5). Alle gravide è distribuito l’opuscolo dell'ASL di Pavia “Latte materno: nutre il
bambino, la mente, il cuore“ che fornisce indicazioni per l'allattamento ed indica inoltre i servizi ai
quali le donne gravide ed i genitori possono rivolgersi per chiedere sostegno (allegato 6).
Gli operatori informano in modo appropriato le madri sugli interventi riconosciuti per promuovere,
sostenere e proteggere l'allattamento al seno.
CURE AMICHE DELLE MADRI
Gli operatori informano le gravide ed i loro partner che in ospedale, il giorno del parto, le donne
possono essere accompagnate dal partner o da una persona di fiducia; durante il travaglio possono
camminare, bere e mangiare cibi leggeri, scegliere di alleviare il dolore senza l’uso di farmaci e
durante il parto assumere le posizioni preferite.

1.1.4. Sostenere le madri e proteggere l’avvio ed il mantenimento dell’allattamento al seno.
Gli operatori del Consultorio, al primo accesso (nota 4) di ogni madre,effettuano una valutazione
completa dell’andamento dell’allattamento, con il conseguente sviluppo di un piano di assistenza
individualizzato (vedere scheda rilevamento all 1). Detto piano è costruito sulla base delle
informazioni fornite dai Punti Nascita - attraverso il protocollo( che sarà predisposto di intesa con i
Punti Nascita) che prevede l’invio alla dimissione della scheda della puerpera e sulla base delle
informazioni e dei bisogni rappresentati dai genitori al primo accesso. Questo rende agevole
l’identificazione di potenziali difficoltà e permette di dare sostegno ed aiuto pratico. La valutazione
è supportata da specifiche check list post-natali e dalla scheda di valutazione della poppata ( nota
3).
Come parte della prima valutazione dell’allattamento al seno, l’operatore si assicura che le madri,
che allattano al seno i propri figli, conoscano:
- i segnali che indicano che il loro bambino sta ricevendo una quantità sufficiente di latte e cosa
fare se ciò non avviene;
- come riconoscere i segnali che l’allattamento al seno non sta procedendo normalmente;
- l’importanza di una suzione efficace e le diverse possibilità per favorirla.
L’operatore valuta l’andamento della poppata, connota positivamente i comportamenti istintivi
delle madri, evidenzia eventuali difficoltà e, al bisogno, sostiene le madri a provare le diverse
posizioni di attacco al seno perché ognuna possa scegliere la migliore per sé ed il proprio bimbo.
Le madri sono incoraggiate a continuare a tenere i loro bambini vicini, cosicché possano imparare a
comprenderne i bisogni.
Le madri sono informate sulle modalità ed i benefici dell’allattamento al seno del proprio bambino,
che va incoraggiato in tutti i bambini sani.
Gli operatori si assicurano che le madri conoscano i segnali di fame e l’importanza del rispondervi,
che abbiano la consapevolezza dei normali comportamenti di nutrizione, comprese le poppate a
grappolo e gli “scatti di crescita”.
L’ASL, tramite i suoi operatori, scoraggia pratiche inutili e dannose come la doppia pesata e
l’allattamento ad orari rigidamente prefissati.
Le madri sono informate dell’importanza delle poppate notturne per la produzione di latte affinché
si sentano autorizzate a svegliare il loro bambino qualora abbiano necessità di svuotare il seno o se
sono trascorse troppe ore dall’ultima poppata.
Le madri sono informate sulle strategie per l’allattamento notturno (modalità di allattamento in
posizione sdraiata) e sulla modalità di condivisione del latte in modo sicuro, secondo il protocollo
OMS/UNICEF.
L'uso del ciuccio è sconsigliato durante l’avvio dell’allattamento al seno (4-6 settimane). I genitori
che desiderino usarlo devono essere avvertiti della possibile interferenza del ciuccio sul buon
andamento dell’allattamento.
Gli operatori illustrano alle madri l’importanza della spremitura manuale del seno (per esempio nel
trattamento attivo di un ingorgo e qualora debbano togliersi il latte per la ripresa del lavoro) e
consegnano loro materiale scritto al riguardo. Devono mostrare alle madri la spremitura manuale
del seno e assicurarsi che siano in grado di attuarla.
Le madri che allattano al seno ricevono adeguato sostegno ed aiuto pratico attraverso specifici
interventi finalizzati a continuare l’allattamento materno e mantenere la lattazione alla ripresa del
lavoro.
Le integrazioni con latte artificiale sono date al bambino allattato al seno solo su indicazione
medica e per scelta pienamente informata dei genitori riguardo alle alternative possibili per
un’alimentazione AFASS (Accettabile, Fattibile, Abbordabile, Sostenibile E Sicura). Le motivazioni
dell’integrazione sono registrate nella documentazione sanitaria del bambino. Ai genitori che per
ragioni mediche (Ragioni mediche accettabili per l’uso dei sostituti del latte materne OMS/UNICEF
2009) e che abbiano compiuto una scelta informata e completamente consapevole di alimentare
artificialmente i loro bambini, deve essere mostrato dal Pediatra di Famiglia o in consultorio come
preparare il latte formulato. Viene inoltre consegnato materiale scritto riportante le istruzioni per
la preparazione e conservazione del latte artificiale e per la sterilizzazione del materiale necessario.
Nessun insegnamento di gruppo sulla preparazione di alimenti artificiali viene dato di routine.

1.1.5 Promuovere l’allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi compiuti, l’introduzione di
adeguati alimenti complementari oltre i 6 mesi e l’allattamento al seno prolungato.
II bambino allattato esclusivamente al seno solitamente non ha bisogno di nessun cibo o bevanda
diversa dal latte materno prima dei sei mesi compiuti ed i genitori sono informati dei rischi
connessi ad un'introduzione precoce di altri alimenti. L'indicazione all’introduzione di cibi o
bevande diverse dal latte materno prima del sesto mese deve basarsi sulla crescita dei bambini,
valutata secondo le curve di crescita OMS/UNICEF e dopo che è stata rivista con la madre la
gestione dell’allattamento. Ogni supplemento prescritto o consigliato deve essere registrato nella
documentazione sanitaria del bambino insieme alle ragioni che hanno indotto a prescriverlo.

1.1.6 Creare ambienti accoglienti per favorire la pratica dell’allattamento al seno.
Le madri sono informate che possono allattare in pubblico e sono loro fornite indicazioni sui luoghi
dove è favorito l’allattamento (nota 6).
Le madri possono allattare al seno i propri bambini negli spazi della ASL (nota 7), indicati da
apposita segnaletica, così come nei Consultori Familiari e nei Centri Vaccinali. L’ASL promuove
l’iniziativa, rivolta ai pediatri, di un Ambulatorio Amico dei Bambini per l’allattamento, secondo il
protocollo OMS/UNICEF.
L’ASL favorisce l’adozione di politiche favorenti l’allattamento al seno nelle Comunità infantili (nota
8).
Le dipendenti dell’ASL che allattano sono informate della possibilità di togliere il latte e/o allattare
al seno i loro bambini all'interno dei servizi.

1.1.7 Promuovere la collaborazione tra il personale sanitario, i gruppi di sostegno e la comunità
locale.
Le donne e le loro famiglie ricevono indicazioni sui servizi che possono offrire informazione,
sostegno ed aiuto pratico per l’allattamento, sia in gravidanza sia dopo la nascita del bambino. Il
personale dell’ASL e dei Punti Nascita consegna alle donne l’opuscolo “Latte materno: nutre il
bambino, la mente, il cuore“ ( nota 9) che fornisce, oltre alle indicazioni per l’allattamento, l’elenco
dei servizi e delle associazioni alle quali è possibile rivolgersi per ricevere sostegno.
I punti nascita trasmettono ai Consultori Familiari le schede puerpera/neonato al momento della
dimissione (richiesta ai punti nascita).
Il personale del Percorso Nascita dei Consultori, entro le 72 ore dalla ricezione della scheda,
telefona (l’implementazione sarà graduale in ogni distretto) alla madre e si informa sul
benessere/bisogni della coppia mamma/bambino, proponendo un primo accesso allo Spazio
Mamma. Illustra le offerte di sostegno del territorio, invitando in particolare ad iscriversi al
Pediatra di Famiglia per avere un contatto precoce.
Le madri possono partecipare a gruppi di sostegno tra pari, attivati nei Consultori (gruppi
allattamento per gravide, gruppo massaggi, gruppo per alimentazione, ecc.) e ad eventuali gruppi
organizzati dalle associazioni di sostegno presenti sul territorio.
L’ASL trasmette la Politica ai Nidi ed informa gli operatori di queste strutture sui benefici
dell’allattamento materno e sulla modalità di conservazione e somministrazione del latte materno
spremuto. Fornisce inoltre indicazioni scritte sulle modalità di preparazione e conservazione del
latte artificiale e sulla sterilizzazione del materiale necessario per i bimbi allattati artificialmente.
1.2 Rispetto del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno
in ASL
Nei 3 Distretti dell’ASL l’accesso dei dipendenti o collaboratori di una ditta che produce o
distribuisce sostituti del latte materno, biberon, tettarelle, paracapezzoli o ciucci è regolamentato
in modo che non abbiano contatti diretti o indiretti con le donne in gravidanza o con i genitori.
L'ASL non accetta da ditte che producono o distribuiscono prodotti che rientrano nell’ambito di
applicazione del Codice:
- forniture gratuite o sovvenzionate di sostituti del latte materno;
- regali/omaggi (comprese penne, agende, blocchi appunti, ecc);
- materiale non scientifico di qualsiasi tipo;
- attrezzature o contributi in denaro per il loro acquisto;
- contributi economici per la formazione continua o altri eventi per i dipendenti/collaboratori.
L’ASL non espone né distribuisce materiali forniti da ditte che producono o commercializzano
paracapezzoli, ciucci o prodotti che rientrano nell’ambito di applicazione dei Codice.
Gli operatori non distribuiscono alle gravide ed ai genitori regali/doni/omaggi e materiali (anche se
non riferiti all’alimentazione infantile) contenenti i “loghi” delle aziende citate.
Gli operatori ASL non consegnano alle donne in gravidanza, madri o loro familiari, materiali
pubblicitari, campioni o valigette contenenti sostituti del latte materno, biberon, tettarelle,
paracapezzoli, ciucci o altri strumenti per l’alimentazione dei bambini, oppure buoni sconto.
I Materiali come tiralatte, scalda biberon, DAS, presenti in ASL sono acquistati regolarmente e
custoditi in armadi chiusi e non trasparenti.
Nel caso di materiale donato dalle madri, ne viene registrata la donazione.
I referenti distrettuali dell’allattamento eseguono un controllo regolare su:
- presenza di confezioni omaggio o pubblicazioni fornite da ditte esterne, per proteggere le madri
da pubblicità dirette o indirette di sostituti del latte materno, biberon, tettarelle, paracapezzoli o
ciucci contrari al Codice.

2 RAPPORTI CON I PUNTI NASCITA NELL’AMBITO DELLA POLITICA PER LA PROMOZIONE,
PROTEZIONE E SOSTEGNO DELL’ALLATTAMENTO MATERNO E DELLA GENITORIALITÀ

L’Asl di Pavia non gestisce direttamente i Punti Nascita ma riveste un ruolo di accreditamento,
verifica e controllo dell’erogazione delle prestazioni oltre ad un ruolo di promotore di attività
favorevoli alla salute del territorio.
Sul territorio di pertinenza della Asl di Pavia sono presenti 5 Punti Nascita presso le seguenti
strutture:
- IRCCS S. Matteo Pavia;
- Azienda Ospedaliera della provincia di Pavia , Presidio Ospedaliero di Vigevano ;
- Azienda Ospedaliera della provincia di Pavia , Presidio Ospedaliero di Voghera ;
- Azienda Ospedaliera della provincia di Pavia , Presidio Ospedaliero di Stradella ;
- Istituti Clinici di Pavia e Vigevano, sede Istituto Clinico Beato Matteo, Vigevano

Gli operatori della ASL di Pavia fanno rete con i Punti Nascita, le Associazioni e le Agenzie del
territorio per promuovere, nella comunità locale, una cultura dell’allattamento in linea con i
principi OMS/UNICEF, anche attraverso lo strumento del Comitato provinciale per la promozione
dell’allattamento nella provincia di Pavia ed il tavolo di Lavoro ad esso collegato, per gli aspetti
operativi e di declinazione della Politica condivisa.
Azioni da definire e concordare
Con i punti nascita di:
- IRCCS S. Matteo Pavia;
- Azienda Ospedaliera della provincia di Pavia, Presidio Ospedaliero di Vigevano;
- Azienda Ospedaliera della provincia di Pavia, Presidio Ospedaliero di Voghera;
- Azienda Ospedaliera della provincia di Pavia, Presidio Ospedaliero di Stradella;
- Istituti Clinici di Pavia e Vigevano, sede Istituto Clinico Beato Matteo, Vigevano,
nell’ambito degli incontri del gruppo di lavoro per la promozione dell’allattamento materno, è stato
avviato un percorso per definire l’adesione ai 10 passi per un efficace allattamento al seno:
         1. definire un protocollo scritto per l’allattamento al seno da far conoscere a tutto il
         personale
         2. preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo
         3. informare tutte le donne in gravidanza sui vantaggi e sulla conduzione dell’allattamento
         al seno
         4. aiutare le madri perché inizino ad allattare già mezz’ora dopo la nascita
         5. mostrare alle madri come allattare e come continuare a farlo anche nel caso in cui siano
         separate dal bambino
         6. non somministrare al neonato alcun cibo o bevanda che non sia latte materno, a meno
         che non vi sia una prescrizione medica in senso contrario
         7. sistemare i neonati nelle stesse stanze delle madri, in modo che trascorrano insieme
         24/24 ore
         8. incoraggiare l’allattamento a richiesta (senza orari rigidi)
         9. non dare tettarelle artificiali ai neonati durante il periodo di allattamento
         10. creare gruppi di sostegno all’allattamento al seno in modo che le madri possano
         rivolgersi a loro dopo la dimissione dall’ospedale o dalla clinica.

 3 INSIEME PER L’ALLATTAMENTO MATERNO: PROMOZIONE, PROTEZIONE E SOSTEGNO
Nel seguito è riportata una versione breve della Politica Aziendale per l’allattamento e
l’alimentazione dei bambini basata sui “Dieci Passi per il successo dell’allattamento al Seno” e sui
“Sette Passi per una Comunità Amica dei Bambini per l'Allattamento Materno” - OMS/UNICEF.

3.1 Politica Congiunta Ospedale - Territorio per i Genitori

Allattare secondo natura
L’allattamento al seno è il modo naturale per una madre di alimentare il suo bambino ed è
importante per la salute della madre, del bambino e per la società.
Essere protetti dalla pubblicità
L’ASL di Pavia e le Aziende Ospedaliere partecipano all’iniziativa OMS/UNICEF “Insieme per
l’allattamento”, aderendo alle Buone Pratiche previste per le strutture sanitarie. L’Azienda ha
sottoscritto il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei sostituti del latte materno
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che protegge le famiglie da qualsiasi tipo di
promozione o pubblicità di sostituti del latte materno, biberon e tettarelle. Gli operatori forniscono
sostegno e informazioni pratiche, indipendenti da interessi commerciali.
Essere sostenuti da operatori formati
Per aiutarvi nell’alimentazione del vostro bambino tutti gli operatori hanno ricevuto una
formazione specifica sull’allattamento e l’alimentazione dei bambini.
Scegliere informati
Tutti i genitori hanno il diritto di scegliere l’alimentazione del proprio bambino. Già dal momento
della gravidanza riceverete dai nostri operatori tutte le informazioni e l’aiuto pratico necessario per
allattare il bambino al seno. Ci sono delle gravi ragioni che impediscono l’allattamento? La vostra
scelta è diversa? Riceverete informazioni e sostegno per alimentare in tutta sicurezza il vostro
bambino con il latte artificiale.
Partorire secondo natura
In ospedale, il giorno del parto puoi essere accompagnata dal tuo partner o da una persona di
fiducia. Durante il travaglio puoi camminare, bere e mangiare cibi leggeri e scegliere di alleviate il
dolore senza l’uso di farmaci. Durante il parto puoi assumere le posizioni che preferisci.
Promuoviamo il parto naturale: pratiche cliniche che possono interferire saranno utilizzate solo se
necessario e sarai sempre informata prima.
Stare vicini da subito
Faremo in modo che tu possa tenere il tuo bambino subito vicino a te, nudo a contatto “pelle a
pelle”. In ospedale i nostri operatori saranno lì vicini a te per sostenerti e aiutarti con la prima
poppata, senza nessuna fretta. Questa possibilità ti sarà offerta anche in caso di taglio cesareo con
anestesia loco-regionale (epidurale).
Allattare naturalmente
Nei nostri servizi riceverai tutto l'aiuto che ti serve per trovare la posizione più adatta per attaccare
correttamente il tuo bambino al seno e per capire se prende abbastanza latte. Ti incoraggeremo ad
allattarlo tutte le volte che dimostrerà di avere fame. I nostri operatori ti comunicheranno tutte le
informazioni su come spremere il latte dal seno, una pratica che in alcuni casi è molto utile (es.
seno troppo pieno e dolente).
Stare sempre insieme
Abbiamo fatto in modo che tu possa tenere il tuo bambino sempre vicino perché tu scopra le sue
reazioni e possa rispondere prontamente ai suoi segnali di fame. Anche dopo la dimissione sarà
importante tenere il tuo bambino vicino e farlo dormire nella tua stessa stanza.
Senza interferenze
Ti sconsigliamo di usare ciucci, tettarelle e paracapezzoli mentre il bambino sta imparando a
poppare al seno, perché può complicare l’allattamento nel periodo di avvio.
Allattare esclusivamente per 6 mesi e poi continuare
Allattare al seno in modo esclusivo fino a sei mesi compiuti è molto importante. Ti aiuteremo a
capire quando il tuo bambino è pronto per i cibi solidi e ti spiegheremo come introdurli. É
importante proseguire l’allattamento anche fino ai 2 anni e oltre, se tu e il tuo bambino lo
desiderate.
Trovare aiuto per essere sostenuti
Le nostre strutture sono sempre a tua disposizione: ti forniremo le indicazioni necessarie per
contattarci. Ti daremo un elenco delle persone (gruppi di mamme e operatori) che ti saranno di
aiuto e sostegno nell’allattamento, nell’alimentazione e in generale nella cura del tuo bambino. Se
hai bisogno non esitare a chiedere aiuto.
Poter allattare ed essere bene accolte, ovunque
L’allattamento al seno è benvenuto in ogni spazio dedicato di questa azienda sanitaria. Siamo
impegnati a incoraggiare l’accoglienza della mamma che allatta in ogni spazio pubblico della
comunità.

4 RAPPORTI CON I PEDIATRI ED I MEDICI DI FAMIGLIA

La popolazione dell’Asl è assistita da 401 Medici di Medicina Generale e da 58 Pediatri di Famiglia.
L’Asl offre ai medici e ai pediatri una formazione sull’allattamento al seno che rispecchia il loro
ruolo professionale nel percorso nascita e nel sostegno alla genitorialità.
Nel modello di percorso nascita, i Pediatri di Famiglia (PDF) sono considerati operatori dedicati,
cioè coloro che oltre alle conoscenze teoriche sull’allattamento al seno hanno anche le
competenze pratiche per aiutare le madri.
I Medici di Medicina Generale (MMG) invece, sono operatori coinvolti che devono avere le
conoscenze teoriche e sapere a chi indirizzare per ulteriori approfondimenti.
La ASL, pertanto, attiva la diffusione delle informazioni attraverso i seguenti documenti:
- Politiche di protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno dell’ASL di Pavia ;
- le linee di indirizzo per l’allattamento al seno;
- Report sulla prevalenza dell’allattamento al seno;
- materiali informativi (libretti, ecc.),
- collegamenti dal proprio sito web aziendale a link utili come WHO breastfeeding.
Inoltre la ASL ha attuato e continuerà a programmare percorsi di formazione specifici, in relazione
alle differenti attribuzioni degli operatori.
L’Asl sostiene inoltre i pediatri che, prendendo una posizione chiara ed univoca sulla pratica
dell’allattamento al seno, aderiscono agli standard per le buone pratiche della comunità, quindi
anche nel rispetto del codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte
Materno, definendosi come “ambulatori amici dei bambini” e cerca di coinvolgerli nell’opera di
sensibilizzazione anche degli altri pediatri che operano nel territorio.

5 RAPPORTI CON I NIDI

L’ASL trasmette la Politica ai Nidi e informa gli operatori di queste strutture sui benefici
dell’allattamento materno e sulla modalità di conservazione e somministrazione del latte materno
spremuto.
Fornisce inoltre indicazioni scritte sulle modalità di preparazione e conservazione del latte
artificiale e sulla sterilizzazione del materiale necessario per i bimbi allattati artificialmente.
Organizza inoltre corsi di formazione volti a far comprendere:
- la rete dei servizi e le politiche attuate in favore dell’allattamento al seno;
- l’importanza dell’allattamento al seno;
- i servizi offerti per proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento al seno
- le modalità di accoglienza in modo che le mamme si sentano benvenute e libere di allattare nel
nido;
- le modalità di conservazione del latte materno;
- consigli su come proseguire l’allattamento al seno ai nidi.
6 RAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI

Il settore socio sanitario da diversi anni ha intrapreso un cammino finalizzato ad integrare i propri
obiettivi legati alla necessità garantire servizi clinici e curativi con azioni sempre più importanti
nell’ambito della promozione della salute, sostenendo i bisogni degli individui e delle comunità,
stabilendo interconnessioni con le diverse componenti sociali, politiche ed economiche e
dell’ambiente fisico (Carta di Ottawa per la promozione della salute – anno 1986).
L’Asl di Pavia cerca ed attiva alleanze con soggetti ed istituzioni del territorio come:
Enti Locali, che sono alleati insostituibili per favorire il radicamento territoriale di interventi
efficaci, attraverso la diffusione di materiali informativi, il sito aziendale ed il coinvolgimento per
quanto riguarda la creazione di spazi allattamento.
La Rete regionale HPH, che è attiva dal 1998 con la finalità di consolidare le alleanze tra i
componenti della rete (AO, ASL, RSA, Cliniche Accreditate…) per promuovere la salute secondo i
principi e i metodi dettati dalla “Carta di Ottawa”, sviluppando iniziative, progetti, eventi inerenti
alla promozione dei corretti stili vita a favore della comunità di riferimento.
Le Farmacie, già luogo di riferimento per attività di promozione della salute, possono essere
ulteriormente coinvolte diffondendo, anche attraverso i materiali informativi, le buone pratiche
per l’allattamento al seno, sostenendo e incoraggiando le madri ad iniziare e mantenere
l’allattamento al seno, allestendo uno spazio per accogliere le madri con i loro bambini,
promuovendo ed attivando nella comunità iniziative e progetti in rete con altri attori sociali, che
tutelano l’allattamento al seno.
Le Associazioni sono interlocutori fondamentali per la diffusione di una logica di promozione e
sostegno dell’allattamento al seno, promossa da mamma a mamma. Le associazioni incoraggiano
le donne che vogliono allattare, fornendo informazioni, ascolto e aiuto e, se necessario, aiutandole
a recuperare la fiducia nell’istintiva capacità di soddisfare i bisogni dei propri piccoli.
Una delle principali azioni per favorire l’allattamento al seno è la creazione sul territorio di spazi
accoglienti dedicati alla coppia mamma-bambino nei quali sia garantita un sufficiente livello di
privacy per permettere l’allattamento al seno anche fuori di casa (ad esempio nelle biblioteche,
nelle farmacie, nelle sedi istituzionali).
Oltre alle attività già citate nel documento, sono inoltre promossi incontri e collaborazioni con la
cittadinanza.
BIBLIOGRAFIA
Standard per le buone Pratiche – Iniziativa Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento
Materno – UNICEF Italia 2012-12-06
Ragioni mediche accettabili per l’uso di sostituti del latte materno – OMS Ginevra 2009
Protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno in Europa : un programma d’azione
(versione riveduta 2008) – Luxembourg European Commission, Directorate Public Health an Risk
Assessment
Linee di indirizzo nazionali sulla protezione, la promozione ed il sostegno dell’allattamento al seno-
Promuovere l’allattamento al seno Conferenza Stato Regioni del 20/12/2007 – GU n. 32 del
07/02/2008 – Suppl. Ordinario n. 32
Linee guida per la promozione e tutela dell’allattamento al seno in Regione Lombardia a- Decreto
Direzione Generale Sanità n. 15132 del 14 settembre 2004
Strategia Globale per l’alimentazione dei Neonati e dei Bambini – OMS/UNICEF 2003 (Global
Strategy Infant and Young Child Feeling. OMS/UNICEF GENEVE 2003).
Breastfeeding : Foundation for a Healty Future – UNICEF 1999
Evidence for ten steps to successful breastfeeding – OMS 1998
Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei sostituti del Latte Materno e le sue successive
pertinenti risoluzioni (International Code of Marketing of Breast Milk Substitutes) – OMS 1981
ALLEGATI
All 1. Scheda di rilevamento

SCHEDA DI RILEVAMENTO N°............
COGNOME........................... NOME.................................. Indirizzo................................ Tel...................................
............................................. ............................................. ............................................. ….......................................
..............................                ................................              ...............................               ….......................................

SETT. DI GRAVIDANZA.............................                                            G.ta DI PUERPERIO..................................
ED. SANITARIA                                                                               PROBLEMATICA

O    POSIZIONE MAMMA/NEONATO                                                                O    MONTATA LATTEA
O    ATTACCO AL SENO                                                                        O    CAPEZZOLI DOLENTI
O    DURATA/FREQUENZA POPPATE                                                               O    INGORGO MAMMARIO
O    SPREMITURA MANUALE                                                                     O    MASTITE
O    CONSERVAZIONE DEL LATTE MAT.                                                           O    RAGADI
O    ALIMENTAZIONE                                                                          O    CAPEZZOLO PIATTO /INTROFLESSO

CORSO DI PREPARAZIONE AL PARTO
O SI
O NO
PERCORSO POST PARTO
O SI
O NO
CONSULENZA
O AMBULATORIALE
O DOMICILIARE

ESITO
O RISOLUZIONE PROBLEMATICA
O NON RISOLUZIONE PROBLEMATICA/ABBANDONO ALLATTAMENTO MATERNO
motivazione.........................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................
O RICHIESTA DI CONSULENZA                                              o COLLEGA
                                                                        o LECHE LEAGUE
                                                                        o PEDIATRA

Data................../........../.................

Firma..............................................................................................................................................

DURATA (verifica a distanza, chiamata programmata a 6 mesi)                  ….........../.........../...............
O ALLATTAMENTO MATERNO ESCLUSIVO            .............................................
O ALLATTAMENTO MATERNO PREDOMINANTE …..........................................
O ALLATTAMENTO COMPLEMENTATO …............................................................................
All. 2

                   “LATTE MATERNO: NUTRE IL BAMBINO, LA MENTE, IL CUORE”

Il latte materno contiene in modo bilanciato tutte le sostanze di cui ha bisogno il tuo bambino, non
serve altro, neanche acqua o tisane. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di
“ALLATTARE IN MODO ESCLUSIVO AL SENO FINO AL 6°MESE DI ViTA “.

Il latte materno è un “alimento vivo”, perché contiene cellule attive contro virus e batteri ed è
ricco di anticorpi; per questo protegge il bambino da otiti e infezioni respiratorie, gastrointestinali ,
urinarie e meningiti. Riduce il rischio di eczema, asma , diabete e obesità.
Quando il bambino e’ al seno, ascolta la voce della mamma, ne sente l’odore e il calore della pelle,
si rilassa e il suo respiro diventa più regolare.
Anche nella madre si innescano risposte ormonali, che danno una profonda sensazione di
benessere e di gratificazione. Le donne che allattano al seno hanno meno rischi di diabete,
depressione post- parto, tumore alla mammella e all’utero prima della menopausa. L’allattamento
facilita la perdita dell’eccesso di peso acquisito in gravidanza e riduce la probabilità di insorgenza di
osteoporosi in epoca post meno-pausale.

1 .Come avviare l’allattamento

Per un buon avvio dell’allattamento sarebbe opportuno che nei Punti Nascita si rispettasse il
legame ( bonding ) tra mamma e bambino, favorendo il “contatto pelle a pelle” subito dopo la
nascita. E' prassi ospedaliera, consentire alla mamma di poter tenere in stanza il suo bimbo giorno
e notte, per tutta la durata di degenza (il cosiddetto rooming in) permettendo così alla mamma di
prendere subito confidenza con i piccoli problemi quotidiani ( allattamento, igiene del neonato,
cambio del pannolino.
Il bambino dovrebbe poppare entro due ore dalla nascita per sfruttare al massimo il riflesso della
suzione e il picco ormonale.
Per avviare con successo l’allattamento al seno ricorda:
il neonato deve succhiare spesso, tutte le volte che lo desidera, senza limiti a frequenza e durata
delle poppate, inoltre deve succhiare in maniera efficace, correttamente posizionato e attaccato al
seno.
Il meccanismo della produzione di latte e’ dunque molto semplice: se il neonato succhia al seno, il
seno produce latte, quindi:
PIU’ POPPATE=PIU’ STIMOLI=PIU’ LATTE.
Il latte dei primi giorni si chiama “colostro” ed è prezioso, anche se prodotto in piccola quantità:
contiene tutto quello di cui il bambino ha bisogno. La “ montata lattea” arriverà dopo qualche
giorno , talvolta provocando tensione delle mammelle.
2. Come allattare: Vicino al Cuore

2.1 POSIZIONE DELLA MAMMA.
Prima di tutto è importante creare un ambiente tranquillo,sereno e trovare una posizione
comoda.
 Se sei seduta assicurati che:
    - la schiena sia diritta e ben sostenuta;
    - i piedi siano ben appoggiati, magari sopra ad uno sgabello;
    - vi sia disponibilità di cuscini, utili per sostenere la schiena e le braccia o per tenere il
         bambino all’altezza del tuo seno.
Allattare stando sdraiate e’ utile dopo un taglio cesareo, nei primi giorni successivi al parto o tutte
le volte che ti senti particolarmente stanca. E’ la posizione piu’ comoda anche nelle ore notturne,
perche’ puoi riposare mentre il bambino poppa.
Distenditi sul letto e mettiti comoda sul fianco, con cuscini sotto la testa e la spalla. Possono essere
d’aiuto un cuscino sotto la schiena e un altro tra le gambe.

2.2 POSIZIONE DEL BAMBINO.
Puoi tenere il bambino in molti modi quando allatti. Qualsiasi posizione tu scelga, ecco alcuni
consigli per aiutarlo a poppare bene:
   - tieni il bambino vicino a te;
   - il suo volto deve essere di fronte al seno con testa, spalle e corpo allineati;
   - il naso deve essere di fronte al capezzolo:
   - il bambino deve poter raggiungere il seno senza il bisogno di allungarsi o girarsi;
   - aspetta che spalanchi bene la bocca e portalo velocemente al seno con un rapido
        movimento del tuo braccio senza chinarti verso di lui.
2.3 Quando il bambino e’ attaccato bene noterai che:
    - La bocca e’ bene aperta ;
    - Il mento è appoggiato al seno;
    - Il labbro inferiore quando visibile e’ rovesciato in fuori;
    - L’areola, cioè la parte scura intorno al capezzolo, e’ meglio visibile sopra il labbro superiore
        piuttosto che sotto quello inferiore;
    - Il modo di poppare varia da suzioni brevi a movimenti lunghi e profondi, intervallati da
        pause.
E’ normale sentire qualche fastidio nelle prime poppate ma se provi dolore, devi cambiare il modo
di attaccare al seno il bambino. In questo caso prova a staccarlo inserendo un dito nell’angolo della
bocca cosi’ da interromperne la suzione e
aiutalo a riattaccarsi. Se senti ancora male chiedi consiglio.

2.4 Quando e quante volte allattare ?
I bambini non sono tutti uguali e poppano in modo diverso l’uno dall’altro; alcuni possono apparire
disinteressati durante i primi giorni.
In seguito le poppate possono diventare molto frequenti, soprattutto nelle prime settimane. Ciò è
del tutto normale.
Attacca il bambino quando mostra i primi segni di fame (succhia il pugno, apre la bocca, muove
la testa di lato ) senza aspettare il pianto. Sono normali otto/dodici poppate nelle 24 ore
soprattutto nelle prime settimane. A volte la poppata può durare molto. Se il bambino e’
attaccato correttamente non ci sono rischi di ragadi; la durata della poppata varia da bambino a
bambino e anche a secondo dell’età: più cresce e più la poppata sarà veloce.
Alterna la mammella con cui si inizia ad allattare, lascia comunque che si stacchi dal seno
spontaneamente perche’ il latte è più ricco e nutriente alla fine della poppata.
Almeno nelle prime settimane di allattamento,evita suchiotto e biberon, perchè possono creare
confusione nella suzione.
Una crescita di circa 150-200 grammi / settimana e il cambio di 5/6 pannolini al giorno con urine
chiare e abbondanti, sarà segno che l’allattamento procede bene.
3.ALCUNI MITI DA SFATARE
Non è vero che:
   - la neo mamma deve seguire una dieta specifica
   - il ruttino è fondamentale per tutti i lattanti
   - e’ necessario lavarsi il seno prima di ogni poppata
   - non si possono assumere farmaci
   - non si possa allattare dopo un parto cesareo o in caso di anemia o miopia

4. Quando chiedere aiuto?
    - Se avete dolore al capezzolo
    - Se si sono formate le ragadi
    - Se senti il seno ingorgato, teso e dolente
    - Se il bambino è molto sonnolento, non si sveglia per le poppate o si addormenta al seno,
       senza poppare
    - Se ti sembra di non riuscire a soddisfare le richieste del bambino
    - Se non cresce.
    - Se devi riprendere a lavorare
    - Se soffri di “sbalzi d’umore “
    - Qualunque difficoltà tu abbia.

5. Farmaci e allattamento
I farmaci effettivamente controindicati sono pochi anche se è difficile stilare un elenco completo e
definitivo.
Questo non significa che i farmaci vadano presi inutilmente.
La mamma deve sapere che, anche se allatta , può assumere una medicina in caso di mal di denti
o mal di testa o un antibiotico, senza necessariamente interrompere l’allattamento al seno.
Al Centro Antiveleni di Bergamo esiste un servizio dedicato a” farmaci ed allattamento” al quale
rivolgersi in caso di dubbio:
                                     Numero verde 800883300

6. Riferimenti utili:
    - l'ostetrica del Consultorio Famigliare ASL a te più vicino (centralino ASL 0382 4311)
    - il pediatra di fiducia
    - www.unicef.it
    - www.lllitalia.org (la leche league)
    - www.allattare.netwww.unicef.it
    - www.aicpam.org
    - www.epicentro.iss.it
    - www.mami.org
NOTE

1) Versioni sintetiche della Politica Ospedale - Territorio rivolte ai Genitori, diffuse ed esposte sotto
forma di poster :azione successiva alla deliberazione della politica aziendale sull’allattamento al
seno
2) Gli operatori del percorso nascita, del consultorio familiare e dei centri vaccinali adeguatamente
formati, danno informazione, sostegno e aiuto pratico affinché ogni madre che lo desidera possa
allattare il proprio bambino in modo esclusivo nei primi sei mesi di vita ; tale azione per poter
essere realizzata comporta interventi formativi,ambientali strategici quali:
    - formazione per gli operatori dedicati
    - lavoro in rete con consultori familiari accreditati ,ospedali ,neonatologie
    - organizzazione del lavoro e delle risorse umane per consentire il lavoro informativo,di
        sostegno e aiuto pratico nel consultorio familiare e nei centri vaccinali
    - definizione della politica aziendale
    - definizione dei requisiti minimi e censimento degli spazi con stanza dedicata nei consultori
        familiari .In allegato lo strumento per il censimento degli spazi dedicati,stralciato dal
        protocollo per allattamento al seno .

Ambulatorio o stanza dedicata nei Consultori Famigliari:
Distretto Lomellina:
O si O no Vigevano
O si O no Mortara
O si O no Garlasco
O si O no Sannazzaro;

Distretto Pavese :
O si O no Pavia
O si O no Cava Manara
O si O no Corteolona
O si O no Vidigulfo

Distretto Oltrepo':
O si O no Voghera
O si O no Casteggio
O si O no Broni
3. Una corretta informazione, secondo le check list pre-natali contenute nelle Procedure dei
Consultori Familiari per la Gravidanza e nei corsi relativi alla psicoprofilassi ostetrica,prevede un
lavoro informativo realativamente alle presenti aree di cura connesse con l’allattamento e riportate
nel protocollo per l’allattamento materno:
    - come avviare l'allattamento
    - educazione sanitaria sul bonding
    - numero e frequenza delle poppate
    - posizioni della mamma per allattare
    - posizioni del bambino per succhiare al seno
    - prevenzione e cura delle ragadi
    - prevenzione e cura dell'ingorgo mammario
    - consigli pratici in presenza di capezzoli piatti e/o introflessi, dolenti o con infezioni
        micotiche
    - spremitura manuale del seno
    - conservazione del latte materno
    - allattamento materno nel neonato prematuro

4. Attualmente non sono previsti gruppi misti di donne gravide

5. Attualmente nei consultori familiari ASL Pavia.questa pratica è condotta a macchia di
leopardo,non ci sono momenti dedicati istituzionalizzati

6. allestire spazi per l’allattamento in ASL.Per gli spazi allattamento nelle comunità raccordarsi con
le associazioni

7. Attraverso apposita cartellonistica baby pit stop creata riferendosi ad esperienze già attivate

8. Attraverso corsi di formazione dedicati per il personale dei nidi

9. Attraverso un link nell’home page ASL Pavia dedicato all’allattamento materno per consentire
alle gravide madri e puerpere di accedere in modo diretto ed immediato alla lettura della
documentazione specifica integrata con indirizzi , recapiti telefonici e mail dei consultori familiari
e die gruppi di sostegno all’allattamento materno .Attualmente il reperimento di tale
documentazione risulta altamente problematico per la mancanza di un link dedicato
Puoi anche leggere