Medicus Mundi Italia Campagna "#oggipappabuona" Anno 2018

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Medicus Mundi Italia Campagna "#oggipappabuona" Anno 2018
Scheda Progetto
                                                                                      Campagna “#oggipappabuona”

                                  Medicus Mundi Italia
                     Campagna “#oggipappabuona”
                                               Anno 2018

Brescia, 03/10/2018
A cura di Gigi Aziani, Carlo Cerini, Monica Franchi, Lia Guerrini, Marina Martinetto, Maria Carolina Serra.
Medicus Mundi Italia Campagna "#oggipappabuona" Anno 2018
Sommario
Parte istituzionale............................................................................................................................................. 3
   Attività previste ............................................................................................................................................ 4
       Materiale promozionale ........................................................................................................................... 5
       Il logo della Campagna ............................................................................................................................. 5
       Campagna “#oggipappabuona”: messaggio veicolato .............................................................................. 5
I programmi di Medicus Mundi Italia nell’ambito della nutrizione................................................................... 6
       Come si articola ........................................................................................................................................ 6
       In base a che strategie operiamo ............................................................................................................. 9
       I progetti nella lotta alla malnutrizione .................................................................................................. 10
       Dati statistici ........................................................................................................................................... 16
La fame nel mondo ......................................................................................................................................... 16
       I numeri .................................................................................................................................................. 16
       L’ Indice Globale della Fame – Cos’è....................................................................................................... 17
       Indice Globale della Fame 2017: Le disuguaglianze della fame .............................................................. 18
       Termini usati per i differenti concetti di fame ........................................................................................ 18
                                                                                                                                                                        2
       Per ulteriori approfondimenti: ............................................................................................................... 18
Medicus Mundi Italia ...................................................................................................................................... 19
       Chi siamo ................................................................................................................................................ 19
       Mission ................................................................................................................................................... 19
       Statuto – Regolamento - Codice Etico - Organigramma ......................................................................... 19
       Certificazioni ........................................................................................................................................... 19
       Progetti e formazione ............................................................................................................................. 19
Lo Staff della Campagna “#oggipappabuona” ................................................................................................ 21

                   Medicus Mundi Italia -Via Collebeato 26 - 25127 Brescia - tel. +39 0303752517—Fax +39 030 43266
                                       www.medicusmundi.it - promozione@medicusmundi.it
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Comunicato Stampa
                                                   Campagna “#oggipappabuona”

Parte istituzionale
                      Campagna “#oggipappabuona”
Medicus Mundi Italia Campagna "#oggipappabuona" Anno 2018
Ente promotore:
    • Medicus Mundi Italia (MMI) Onlus Ong
       Sede di MMI – Via Collebeato 26 – 25127 Brescia

Luogo di azione
Brescia (città e provincia), con possibilità di espansione su territorio nazionale.

Durata
3 anni (giugno 2018-giugno 2021).

Obiettivo del progetto.
Raccolta fondi a sostegno del programma di lotta contro la malnutrizione, tematica trasversale a tutti i progetti di
Medicus Mundi Italia.

Obiettivo specifico della Campagna “#oggipappabuona”
Con la Campagna “#oggipappabuona” MMI si prefigge di raccogliere un totale di € 30.000,00, per una
media di € 10.000 (diecimila) all’anno.
Ogni donazione è fiscalmente deducibile.

Costi previsti
€ 2.100 (tra tipografia e stampa del materiale vario, promozione audio-video ecc., promozione sui social
networks) pari al 7% dell’income complessivo previsto.                                                                 4

Attività previste
Per il raggiungimento dell’obiettivo, sono previste le seguenti attività:
         Online
              • Donazioni online con materiale predisposto all’uopo e diverse possibilità di contributo da €
                 1 in su, in modo da poter offrire la possibilità di condivisione ad un più ampio numero di
                 persone, vista la difficoltà economica delle famiglie in questi anni di crisi.
              • Direct mail con inoltro di newsletter (n. 4 nell’arco di 12 mesi – Lancio campagna, giugno e
                 s. Lucia, ad esempio)
         Offline
              • Inoltro di lettere mirate per sollecitare contributo
              • Face-to-face mediante eventi di piazza e banchetti specifici con materiale illustrativo

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Materiale promozionale
Verranno predisposti i seguenti materiali:
    • CARTOLINA – Verrà predisposta una sola cartolina che diventerà il logo della Campagna. Stampa
        1000.
Ampia attenzione verrà data all’uso delle keywords su tutto il materiale divulgativo.

Media-strategy -Lancio della Campagna “#oggipappabuona”. Per il lancio della Campagna, MMI intende
utilizzare tutti i possibili canali di informazione:
     • Quotidiani, periodici siano essi online e offline
     • TV e radio, con particolare predilezione per quelle locali
     • Social network
avendo cura di predisporre per tempo il corretto materiale divulgativo.

Policy di MMI per la Campagna “#oggipappabuona”
Nell’ottica di trasparenza che la contraddistingue da sempre, MMI si atterrà ai seguenti precetti di corretta
operatività:
    A. RAPPORTO CON I DONATORI - Oltre al dettagliato consuntivo finale, MMI si impegna a diffondere n. 2
         (due) aggiornamenti con tabelle riassuntive di quanto raccolto.
    B. DEDUCIBILITÀ FISCALE - MMI si impegna ad indicare su tutto il materiale promozionale (online e offline)
         uno specifico riferimento alle NORME DI DEDUCIBILITÀ FISCALE.
    C. LEGGE SULLA PRIVACY - MMI si impegna a trattare i dati personali raccolti nel rispetto della Legge sulla
         Privacy.                                                                                                 5

Il logo della Campagna
         La fotografia della cartolina (Photo ©Medicus Mundi Italia) viene assunto come logo della
         Campagna.

Campagna “#oggipappabuona”: messaggio veicolato
In un mondo come quello odierno, in cui sempre più si pone attenzione al cibo, alla qualità e alla quantità
del cibo da assumere quotidianamente, appare parimenti sempre più stridente il divario con la quotidianità
in Africa dove la priorità continua ad essere i bisogni minimi essenziali di sussistenza. Alla nostra
abbondanza di cibo fa da contraltare la carenza alimentare, intesa in senso lato: quantità ridotte e prive
delle necessarie sostanze nutrienti.

Si è cercato, quindi, di utilizzare keywords ad ampio impatto emotivo che possano suscitare riflessioni sul
proprio stile di vita e sul relativo divario tra Paesi del Nord e Sud del mondo.
     • oggipappabuona: rimanda alla tipica espressione usata dalle madri con i loro bambini piccoli.
     • Pappa buona: rimanda a un’idea di cibo nutriente.
     • Oggi: rimanda all’urgenza della quotidianità di un gesto.
     • Crescere: rimanda a un concetto di vita futura sulla base di una crescita sana.
     • Non aspettare: strettamente correlato al concetto del domani per sottolineare l’urgenza di agire.
     • Domani: rimanda a un’idea di futuro di vita se sostenuto da una nutrizione corretta.
     • Non credi? Chiama il lettore direttamente all’azione in prima persona.

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I programmi di Medicus Mundi Italia nell’ambito della nutrizione
Come si articola
Da anni MMI è impegnata in programmi e attività di prevenzione e lotta contro la malnutrizione infantile,
correlati alla difesa della salute materno infantile, ritenendo la prevenzione della malnutrizione essere la
madre di tutte le battaglie del futuro, in linea con l’Obiettivo 2 (“Porre fine alla fame, raggiungere la
sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile”) dell’Agenda 2030
per uno sviluppo sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) e con le direttive
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

Il corpo di un bambino malnutrito non dispone di elementi nutritivi in quantità sufficiente per crescere e
funzionare, dunque si sviluppa di meno e più lentamente: è il “ritardo di crescita”. Inoltre, fragile ed
indebolito, il bambino ha meno risorse per fronteggiare i momenti difficili (un’infezione anche banale, un
periodo di scarse risorse alimentari…). La
malnutrizione comincia già nel ventre
della madre: per esempio, in Burkina
Faso, metà delle donne sono anemiche, a
causa di una alimentazione poco
diversificata e povera di proteine e ferro,
mentre il 12% dei bambini, alla nascita,
pesa meno di due chili e mezzo. Ma il
periodo veramente critico comincia a sei
mesi di vita, quando il latte materno non
basta più e il bambino non può ancora
mangiare cibi da adulto. Avrebbe bisogno
di pappe nutrienti e digeribili, ma la
mamma dovrebbe avere il tempo e l’attrezzatura per prepararle: tostare, macinare, cuocere… E nella
maggior parte dei casi non ha né l’uno né l’altro. Nella famiglia rurale, la donna lavora 14 ore al giorno,
nonostante sia anemica. Il solo complemento alimentare per il bambino è allora la polenta di miglio – cibo
quotidiano -, diluita in un po’ d’acqua per farne una pappa. Con questo regime, il bambino non manca solo
di proteine e grassi, ma anche di micronutrienti, cioè vitamine e sali minerali: è la “fame invisibile” che
contribuisce a renderlo più fragile di fronte alle malattie.

Essenzialmente, esistono due tipi di malnutrizione che affliggono i bambini africani. La malnutrizione acuta
è la più conosciuta: il bambino è magrissimo (“marasma”) oppure gonfio di liquidi che il suo corpo sregolato
dalla mancanza di cibo non riesce più a eliminare (“kwashiorkor”). È il tipo di malnutrizione che vediamo
nelle foto e nei reportage dei campi profughi o delle grandi siccità. Meno appariscente, ma altrettanto
grave è la malnutrizione cronica o ritardo di crescita: il bambino è apparentemente in buona salute, ma ha
una statura inferiore alla norma della sua età e tutto lo sviluppo, compreso quello intellettuale, è
compromesso, talvolta in modo irrecuperabile.

Va inoltre considerato che la malnutrizione è a tutti gli effetti una immunodeficienza – anzi è la
immunodeficienza più diffusa nel mondo e come tale rende più severe le tante infezioni, anche banali
(alcuni evitabili con la vaccinazione!), aumentando la mortalità associata a polmoniti, malaria, morbillo,
tubercolosi e in particolare alla diarrea, con la quale la malnutrizione crea spesso un circolo vizioso letale!
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Per tutti e due i tipi di malnutrizione, cronica e acuta, si parla di forma “moderata” o “severa”, in base alla
differenza del bambino rispetto alla media, che si verifica con la curva di crescita e con delle speciali tabelle
dell’OMS

Per identificare la sola malnutrizione acuta si usa
anche la misura del perimetro del braccio del                                                                       7
bambino, con uno speciale braccialetto tricolore, il
bracciale MUAC (Medium UpperArmCircumference). È un sistema inventato per permettere lo screening
della malnutrizione anche agli agenti di salute analfabeti dei villaggi e viene utilizzato durante le campagne
di massa. Ma l’ideale sarebbe che la crescita del bambino sia verificata non solo con il MUAC, ma anche con
                                                 la curva di crescita e con le tabelle “peso e altezza” dell’OMS,
                                                 in primo luogo perché al MUAC molti casi di malnutrizione
                                                 acuta “scappano” e in secondo luogo perché il MUAC non
                                                 serve a riconoscere la malnutrizione cronica.
                                                 La malnutrizione colpisce soprattutto i bambini tra 6 mesi e
                                                 cinque anni, cioè nel periodo in cui non sono più
                                                 (esclusivamente) allattati dalla madre, ma non ancora
                                                 sufficientemente grandi da correre con fratelli e amici in
                                                 cerca di nutrizione complementare (dalla frutta a insetti o
                                                 anche qualche animaletto da abbrustolire).La malnutrizione
semplice si combatte (e si previene) con la buona nutrizione, cioè con un apporto sia quantitativo che
qualitativo sufficiente a garantire le normali funzioni dell’organismo, compresa la crescita.

Come arrivare a una “buona nutrizione”? Non è facile e dipende dai contesti.

Ci sono situazioni, in cui io cibo è abbondante ma è usato male e l’educazione alimentare può essere molto
utile. È il caso – per esempio – dell’Europa, dove ci sono problemi di alimentazione squilibrata e poco sana
(troppo sale, troppo zucchero, troppi grassi, troppa carne, ma anche alimenti di cattiva qualità, conservanti,

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coloranti, ecc.). È per questo che l’OMS parla di “doppio fardello” della malnutrizione: da una parte i milioni
di bambini denutriti, dall’altra tutte le persone in sovrappeso o obese, che sono ormai milioni anche loro.
Paradossalmente, il sovrappeso e l’obesità di diffondono soprattutto nei paesi che escono dalla povertà e
tra i ceti medi dei paesi poveri: se si è conosciuta la fame, si vuole mangiare tanto, mangiare grassi,
mangiare dolci... ed essendo dei nuovi arrivati nel “paradiso dei consumi”, si è più esposti alle sirene della
pubblicità.

Ci sono situazioni in cui la gente non ha niente da mangiare, non ne ha a sufficienza o manca di certi
elementi nutrizionali: occorre allora intervenire con supplementi alimentari, soprattutto per gli elementi
nutritivi mancanti (in genere grassi, vitamine, proteine e sali minerali). Per esempio, nelle zone del Burkina
dove lavoriamo, il minimo necessario è supplementare / integrare l’alimentazione che il bambino riceve in
famiglia con dei micronutrimenti (vitamine e sali minerali, soprattutto ferro e zinco). Con il cibo di famiglia e
il complemento di micronutrimenti si arriva anche a recuperare molti casi di malnutrizione moderata.

Per la malnutrizione acuta severa oggi esistono dei veri e propri pasti terapeutici già pronti all’uso (Ready to
Use TherapeuticFood, o brevemente RUTF). Questi alimentisono disponibili principalmente in due varianti:
a) una pasta contenente arachidi, zucchero, olio e latte in polvere addizionata di vitamine e minerali,
pensata per bambini tra 6 e 24 mesi; b) dei biscotti per bambini più grandi. Un grande vantaggio è che
questi pasti possono essere consumati
direttamente dalla confezione senza necessità
di ulteriore processazione (bollitura, diluzione
etc.) – evitando così il rischio di proliferazione
batterica in caso di contaminazione                                                                                 8
accidentale.

Ma il vantaggio più grande dato da questi
prodotti sta nel fatto che i bambini malnutriti
possono essere curati direttamente a casa
loro, senza necessità di un ricovero in una
struttura sanitaria, con notevole risparmio non
solo in costi, ma anche per la famiglia, che può
continuare in tal modo la normale attività.

In Burkina Faso, MMI ha partecipato dal 2012 al 2016 alle attività di lotta contro la malnutrizione acuta,
insieme al partner LVIA e a molte altre ONG. Nei primi anni, lo screening della malnutrizione acuta si faceva
soprattutto per “campagne di massa”: gli agenti di salute dei villaggi andavano casa per casa con il MUAC, a
misurare il perimetro del braccio del bambino. Se il bambino era nel giallo o nel rosso, dicevano alla
mamma di andare al centro di salute, per curarlo. Al centro di salute, il bambino trovava i RUTF, spesso
portati dalle macchine o dai camion dell’ONG. Da allora, anche grazie alla mobilitazione delle ONG, le cose
sono migliorate: oggi, lo screening della malnutrizione acuta si fa generalmente “di routine”, al centro di
salute, o a domicilio, eseguito da mamme che hanno appreso ad utilizzare il MUAC, e i RUTF sono forniti dal
Ministero della Sanità, attraverso i suoi canali ordinari.

Dal 2016 MMI si è invece impegnata sul fronte della prevenzione della malnutrizione, acuta ma soprattutto
cronica. Nei 64 centri di salute dei 3 distretti sanitari in cui lavoriamo, abbiamo formato delle animatrici che

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insegnano alle madri come cucinare cibi nutrienti per i loro bambini, con gli alimenti di cui dispongono.
Inoltre, sotto la supervisione del personale sanitario, l’animatrice distribuisce a tutte le mamme dei
bambini di più di 6 mesi delle scatole di micronutrimenti (vitamine e sali minerali), per la fortificazione
domiciliare quotidiana del cibo del bambino. Nel solo 2017, abbiamo distribuito oltre 27.000 scatole di 30
bustine di micronutrimenti, a circa 15.000 bambini. Quanto alle oltre 3.200 dimostrazioni culinarie
condotte dalle animatrici, hanno registrato la presenza di oltre 40.000 coppie mamma-bambino.

In Mozambico, MMI lavora dal 2007 in collaborazione con le autorità sanitarie locali per il rafforzamento
della sicurezza alimentare della Provincia di Inhambane. La malnutrizione costituisce uno dei principali
problemi di salute della popolazione mozambicana, arrivando ad affliggere nella sua forma acuta fino al 5%
dei bambini e nella sua forma cronica quasi un bambino su due. Il trattamento con il RUFT è garantito dal
Ministero della Salute ed è disponibile in tutti i Centri di Salute, ma le grandi distanze tra questi e le
comunità, unite alla scarsa formazione del personale locale nel riconoscere, curare e seguire i soggetti
affetti da malnutrizione, rendono difficile realizzare un intervento concreto nelle popolazioni delle zone più
rurali come quelle che caratterizzano il distretto di Morrumbene, la zona dove lavoriamo da maggior
tempo.

Come contribuiamo alla lotta contro la malnutrizione in Mozambico?
Grazie al potenziamento del sistema delle Brigadas Móveis (BM), cliniche mobili supportate direttamente
da MMI, é possibile raggiungere periodicamente le comunità più distanti per realizzare non solamente uno
screening mirato della malnutrizione acuta, ma anche un intervento preventivo di educazione ad una
corretta alimentazione soprattutto infantile. In concomitanza con le cliniche mobili vengono
periodicamente realizzate delle dimostrazioni culinarie, momenti di incontro con le comunità in cui un                9
gruppo di attivisti locali discute come combinare i diversi alimenti presenti sul territorio per offrire
un’alimentazione adeguata. Negli ultimi 3 anni di attività è stato possibile identificare 160 casi di
malnutrizione acuta, pari ad oltre un terzo di tutti i casi notificati dal Distretto di Morrumbene, nonché
coinvolgere oltre 8000 persone alle sessioni di educazione nutrizionale. Tra il 2015 ed il 2016, un medico di
MMI ha lavorato continuativamente per 12 mesi all’interno della Pediatria del Centro di salute primario di
Morrumbene con lo specifico scopo di affiancare il personale locale nel miglioramento del trattamento dei
casi gravi e complicati di malnutrizione acuta, ovvero quelli caratterizzati da un rischio di morte molto
elevato.
Oltre all’attività di prevenzione, screening e trattamento, e parallelamente all’affiancamento quotidiano del
lavoro nel Distretto di Morrumbene, MMI realizza regolarmente corsi di formazione per gli operatori
sanitari sul tema della malnutrizione. Diverse figure professionali (infermieri, medici, tecnici clinici, attivisti
comunitari) vengono annualmente incontrate per migliorare sempre più la capacità tecniche in questo
specifico campo. Ciò risulta particolarmente importante visto l’elevato turnover del personale sanitario in
questo contesto rurale, caratterizzato spesso da professionisti neo-abilitati appena usciti dalle scuole di
formazione.

In base a che strategie operiamo
    • Lavoriamo in collaborazione con le strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate, per
        aiutarle a mettere in atto le strategie nazionali di prevenzione, screening e lotta contro la
        malnutrizione;

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•   Non ci sostituiamo al personale di Stato: le attività di terreno sono realizzate nei centri di salute dal
        personale delle strutture sanitarie esistenti (infermieri, ostetriche, agenti di salute). Anche le
        animatrici in Burkina Faso e Mozambico, benché retribuite da MMI, lavorano in piena
        collaborazione e sotto la supervisione del personale sanitario, nella prospettiva di una possibile
        futura presa in carico da parte dei centri di salute. Cerchiamo invece di migliorare la formazione di
        questo personale, con stages di formazione strutturati e visite periodiche congiunte con lo staff
        dirigente del distretto sanitario;
    •   Aiutiamo, quando necessario, i distretti sanitari a fare arrivare al personale di prima linea i
        micronutrimenti. Anche questa attività sta ormai entrando nella routine dei distretti.
    •   Ci coordiniamo, quando possibile, con le altre strutture e associazioni che si occupano di
        malnutrizione e di mettere in comune le conoscenze e le esperienze, per produrre strategie efficaci
        di lavoro e linee guida utilizzabili a livello nazionale.

                                                                                                                    10

I progetti nella lotta alla malnutrizione

In Burkina Faso
Negli ultimi anni, MMI ha declinato il programma di lotta alla malnutrizione in modo trasversale nei vari
progetti di cooperazione sociosanitaria internazionale nei vari Paesi a risorse limitate, a partire dai progetti
in Burkina Faso, dove le attività si svolgono in partenariato con l’ONG LVIA:

    •   Il Progetto Farine volto allo sviluppo della produzione locale, della promozione e
        commercializzazione di farine di complemento alimentare per la lotta alla malnutrizione infantile in
        Burkina Faso (co-finanziamento Cariplo e Regione Lombardia
        https://www.medicusmundi.it/it/progetti/archivio-progetti/208-burkina-faso-progetto-farine.html)
    •   Progetto d'urgenza contro la malnutrizione acuta severa nella regione del Centre-Ouest, condotto
        in partenariato con la Direzione Regionale della Sanità, il cui principale obiettivo, in collaborazione

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con le autorità sanitarie della Regione e dei cinque Distretti, è stato quello di contribuire alla
        riduzione della mortalità infantile dovuta alla malnutrizione acuta severa. (co-finanziamento ECHO -
        https://www.medicusmundi.it/it/progetti/archivio-progetti/211-burkina-faso-progetto-d-urgenza-
        contro-la-malnutrizione-acuta-severa.html)
    •   Progetto 1000 giorni, sempre con la Direzione Regionale della Sanità,che si è proposto di accelerare
        la diminuzione della malnutrizione cronica infantile nella Regione del Centro Ovest. Nello specifico
        il progetto si propone di migliorare la copertura dei servizi offerti dai Centri di Salute della Regione
        nel campo della prevenzione, dello screening e della presa in carico della malnutrizione cronica
        infantile durante i primi 1.000 giorni di vita del (co-finanziamento AICS -
        https://www.medicusmundi.it/it/progetti/progetti-in-corso/52-burkina-faso-progetto-1000-
        giorni.html).
    •   È attualmente all’inizio, un altro importante progetto della Cooperazione Italiana, la cui esecuzione
        è affidata a MMI/LVIA, di lotta alla malnutrizione cronica infantile nella Regione del Centro Ovest
        del Burkina (https://www.medicusmundi.it/it/progetti/progetti-in-corso/701-burkina-faso-
        progetto-malnutrizione-cronica-infantile.html).
        Con tale progetto, MMI intende continuare le attività in corso, ossia la promozione delle buone
        pratiche alimentari per la gestante e il bambino 0-23 (allattamento esclusivo e alimentazione di
        complemento fortificata). Le dimostrazioni di cucina e la distribuzione di micronutrimenti verranno
        estese a due nuovi distretti, e tutte le attività attentamente monitorate per seguirne l’evoluzione e
        migliorarle se possibile. L’obiettivo è contribuire al miglioramento dello stato nutrizionale e di
        salute dei bambini e delle donne nella regione del Centro-Ovest, riducendo 15% il tasso di
        malnutrizione cronica tra i bambini minori di due anni e del 20% il tasso di anemia tra i bambini          11
        minori di due anni.
    •   MMI ha anche ottenuto un finanziamento dello Stato italiano (8 x 1000) per la lotta contro la
        malnutrizione acuta moderata, nella stessa zona in cui si interviene per la prevenzione. Con questo
        finanziamento, a fianco delle attività di prevenzione, sarà possibile introdurre delle attività di
        recupero dei bambini malnutriti moderati: colloqui con la madre, preparazione di ricette speciali e
        distribuzione di micronutrimenti, ma in dosi diverse da quelle dei bambini non malnutriti.

In Mozambico
    • Progetto “Comunità resilienti in Mozambico. La collettività del distretto di Morrumbene si attiva per
       migliorare la nutrizione e la sicurezza alimentare (2015-2017). Nel corso del triennio appena
       concluso, MMI ha operato nel distretto di Morrumbene al fine di: supportare l’organizzazione di
       equipe sanitarie mobili nell’area di Morrumbene, formare alcune figure chiave a livello comunitario
       su temi legati a malnutrizione e sicurezza alimentare, realizzare training-on-the-job degli operatori
       sanitari locali, realizzare un supporto nutrizionale specifico a bambini malnutriti ed appartenenti a
       famiglie particolarmente vulnerabili.
    • Progetto “Lotta alla malnutrizione infantile e all'insicurezza alimentare nel Distretto di
       Morrumbene” (2016). Attraverso questo progetto annuale è stato possibile realizzare un intervento
       mirato alla formazione di medici, infermieri e tecnici clinici sul trattamento ambulatoriale e
       ospedaliero dei casi di malnutrizione acuta grave. Sono state inoltre realizzate specifiche
       supervisioni ai centri di salute del distretto di Morrumbene per la verifica della corretta
       implementazione del ministeriale Programma di Riabilitazione Nutrizionale (PRN).

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•   Transformações para alimentar o planeta. Le filiere di cajù, mango, agrumi e ortaggi nella Provincia
        di Inhambane. Il progetto, in collaborazione con le ong SVI e SCAIP e disegnato in modo parallelo
        all’intervento sanitario già in essere, si propone di contribuire alla lotta alla malnutrizione e al
        miglioramento della situazione socioeconomica delle famiglie rurali della Provincia di Inhambane.
        Nello specifico, è volto a migliorare il livello di sicurezza alimentare e del reddito familiare nel
        Distretto di Morrumbene, attraverso lo sviluppo di filiere alimentari endogene per la
        trasformazione di prodotti locali quali il mango, il cajù e gli agrumi. A questo verranno abbinate
        delle dimostrazioni culinarie all’interno delle comunità raggiunte, al fine di fornire un’educazione
        nutrizionale per la valorizzazione dei prodotti locali finalizzati ad una dieta adeguata.
    •   Progetto “Seed the future: Promuovere la sicurezza alimentare e la salute materno infantile per le
        famiglie vulnerabili del Distretto di Morrumbene(2017-2018). Costruzione e avviamento di un
        centro ambulatoriale dedicato al trattamento della malnutrizione (al momento non esistente in
        tutto il Distretto) ed a tutte le patologie prevalenti durante l’infanzia presso il CS di Morrumbene.
    •   Progetto Mozamb-EAT (2018-2019). Il progetto prevede la formazione specifica di agenti
        sociosanitari comunitari nella prevenzione e nel depistaggio della malnutrizione cronica e acuta,
        accompagnando in maniera individuale i casi di malnutrizione acuta grave (DAG) e moderata
        (DAM).
    •   Progetto “CAREvolution: innovazione dei servizi di salute comunitaria nella Provincia di Inhambane”
        (2018-2020). Il progetto triennale, iniziato nello scorso mese di giugno, prevede di continuare a
        migliorare la copertura dei servizi di salute comunitaria nei Distretti di Morrumbene e Homoine,
        attraverso l’introduzione di pratiche sostenibili, innovative e validate scientificamente. Particolare
        attenzione verrà alla lotta alla malnutrizione, grazie ad un supporto a tutte le fasi del PRN.           12

In Burundi
In Burundi, MMI lavora in appoggio al Centro Nutrizionale esistente presso l’Ospedale di Distretto di
Kiremba, attraverso un progetto di formazione diversificato per il personale sanitario dei vari reparti.

La politica sanitaria messa in atto dal Governo burundese nel 2010 (Protocollo del Ministero della Salute)
garantisce cure gratuite ai bambini sotto i cinque anni di età e alle donne durante in periodo di gravidanza.
Tuttavia, poiché il ricovero dei bambini è gratuito fino al decimo giorno, nei casi di malnutrizione che
necessitano di un ricovero più prolungato, è l’Ospedale a dover far fronte alle spese per le cure mediche

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che le famiglie, perlopiù indigenti, non sono in grado di sostenere. Infatti, la durata media dei ricoveri per i
bambini malnutriti è di 14 giorni. Inoltre, l’Unicef garantisce il latte terapeutico in polvere F75, F100 e
alimenti terapeutici pronti all’uso dall’alto valore nutritivo (ATPE).

                                                          Il servizio di supporto nutrizionale fornito dal reparto di
                                                          Pediatria dell’Ospedale prevede una prima fase di
                                                          somministrazione di F75 ai bambini da 6 a 59 mesi che
                                                          presentano Kwashiorkor, Marasma o combinazione di
                                                          entrambe e ai bambini da 0 a 6 mesi con edemi
                                                          nutrizionali; mentre ai bambini da 0 a 6 mesi senza edemi
                                                          nutrizionali viene somministrato il latte F100 diluito.
                                                          Infatti, il latte F75 è utilizzato per la cura dei casi di
                                                          malnutrizione acuta grave ed è specificatamente adatto ai
                                                          bambini piccoli che presentano uno stato fisiologico di
                                                          grande fragilità.

Superata la fase iniziale, si passa alla somministrazione di F100 che è più ricco e facilmente assimilabile. I
bambini malnutriti da 6 a 59 mesi vengono trasferiti al Servizio di stabilizzazione terapeutica, fornito dal
Centro di Salute, per continuare il trattamento nutrizionale con gli alimenti terapeutici. Nel Servizio sono
presenti uno o due infermieri che sono stati formati sul protocollo nazionale sulla presa in carico della
Malnutrizione acuta severa.

I bambini vengono anche trattati con terapia medica quando presentano anche altre patologie legate alla
                                                                                                                        13
Malnutrizione, quali: paludismo, sepsi, anemia, febbre, polmonite, dermatiti, sindrome da rialimentazione,
disidratazione, ecc.

Ogni mese passano dal Centro Nutrizionale
dell’Ospedale di Kiremba circa una trentina di
bambini nella fascia di età che va da 6 mesi a 5
anni1, ma il numero di ricoveri può aumentare in
certi periodi dell’anno.

Si presentano anche bambini più grandi i quali
purtroppo, non potendo usufruire delle cure
gratuite da parte dello Stato, tendono a non farsi
ricoverare finché la malnutrizione non raggiunge un
livello acuto, difficile da gestire.

Un problema che spesso si presenta è quello delle
ricadute. Questo perché da un lato si possono verificare delle rotture di stock che impediscono la

1
    Nel periodo settembre 2017-agosto 2018 il numero dei casi trattati divisi per fascia d’età è stato pari a:
    - 59 mesi: 50 casi

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guarigione dei bambini inizialmente stabilizzati, dall’altro lato le mamme non sanno usare bene i prodotti
che vengono loro dati per continuare il trattamento a casa, senza contare quelle che arrivano a venderli per
poter soddisfare altre esigenze delle loro famiglie particolarmente numerose e in situazione di indigenza.

Un altro problema è quello della distanza, perché le mamme dovrebbero venire periodicamente dai loro
villaggi per approvvigionarsi dei prodotti messi a disposizione dall’Ospedale attraverso l’Unicef, ma quando
la distanza è notevole e i mezzi di trasporto scarsi e cari, l’approvvigionamento non avviene, a scapito dei
bambini malnutriti che in tal modo non possono avere
una ripresa regolare.

MMI intende continuare a rafforzare le competenze del
personale sanitario dell’Ospedale di Kiremba al fine di
garantire una sempre più efficace presa in carico dei
bambini malnutriti. Obiettivo per il futuro è anche
quello di aprirsi ai Centri di Salute del Distretto che
afferiscono all’Ospedale di Kiremba, 20 in totale,
avviando percorsi di formazione del personale e di
sensibilizzazione della popolazione finalizzati a
rafforzare il sistema sanitario a livello distrettuale.

                                                                                                               14

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È possibile leggere alcune sintesi del percorso sul nostro periodico “MedicusMundialmente”, in
particolare:

   ➢ MedicusMundialmente    n.      1/2013,    pp.      3-5    –     leggibile   al                          link
     https://www.medicusmundi.it/images/pubblicazioni/periodico_di_MMI/2013_-
     _Medicus_Mundialmente_n._1.pdf
   ➢ MedicusMundialmente    n.      1/2014,    pp.      4-5    –     leggibile   al                          link
     https://www.medicusmundi.it/images/pubblicazioni/periodico_di_MMI/2014_-
     _Medicus_Mundialmente_n._1.pdf
   ➢ MedicusMundialmente    n.     1/2015,     pp.      3-11   –      leggibile  al                          link
     https://www.medicusmundi.it/images/pubblicazioni/periodico_di_MMI/2015_-
     _Medicus_Mundialmente_n._1.pdf
   ➢ MedicusMundialmente      n.      2/2015,      p.16      –     leggibile    al                           link
     https://www.medicusmundi.it/images/pubblicazioni/periodico_di_MMI/2015_-
     _Medicus_Mundialmente_n._2.pdf

                                                                                                                    15

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Dati statistici

                                                Burkina Faso      Burundi            Mozambico          Italia

Superficie kmq                                  270.764           27.834             801.590            302.073

Popolazione (2016)                              18.000.000        10.000.000         28.000.000         59.798.000

Speranze di vita alla nascita (anni)            60/61             58/62              58/62              80/85

Letti ospedale (per 10.000 abitanti)            4 (2010)          8 (2014)           7 (2011)           34 (2012)

Reddito Nazionale Lordo pro capite              1                 820                1                  34.000
(PPP int. $)
Spesa pubblica pro capite per la salute         82                58                 79                 3.239
(PPP int. $) - 2014
                                                                           (fonte: WHO – World Health Statistics 2017
                                                                               http://www.who.int/countries/ken/en/)

                                                     La fame nel mondo
I numeri
                                                                                                                        16
Ogni giorno, troppi uomini e donne in tutto il mondo faticano a sfamare i propri figli con un pasto nutriente.
In un mondo in cui si produce cibo sufficiente per sfamare tutti, 815 milioni di persone - una su nove -
vanno ancora a letto a stomaco vuoto. Un numero ancora superiore, vale a dire una persona su tre, soffre
di qualche forma di malnutrizione.

Quasi 15.000 bambini sotto i cinque anni muoiono ogni giorno, spesso a causa di malattie prevenibili e
curabili. L’Africa Sub-Sahariana è la regione dove l’incidenza dei decessi è più alta.

830 donne muoiono invece quotidianamente per complicazioni legate al parto e alla gravidanza. Anche in
questo caso, la maggior parte delle morti potrebbe essere evitata ricorrendo a un adeguato intervento
medico.

Eliminare la fame e la malnutrizione è una delle grandi sfide del nostro tempo. Fra le conseguenze di
un'alimentazione scarsa, o sbagliata, non ci sono solo sofferenze e danni alla salute, ma anche un progresso
più lento in molte altre aree di sviluppo, come l'istruzione e il lavoro.

Nel 2015 la comunità mondiale ha adottato i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per migliorare la vita delle
persone entro il 2030. L'Obiettivo 2, Fame Zero, è un impegno a mettere fine alla fame, raggiungere la
sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l'agricoltura sostenibile: questa è la priorità del
World FoodProgramme.

Ogni giorno, il WFP e i suoi partner lavorano per rendere sempre più possibile un mondo a fame zero. Con
la nostra assistenza alimentare umanitaria, forniamo cibo nutriente a chi ne ha urgente bisogno. Al tempo

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stesso, i nostri programmi sussidiari affrontano le cause di fondo della fame, costruendo comunità
resilienti, in modo che non ci sia più bisogno di salvare ripetutamente le stesse vite ogni anno.

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L’ Indice Globale della Fame – Cos’è
L’Indice Globale della Fame (o GHI, Global Hunger Index) è uno strumento statistico per la raccolta di dati
sulla fame nel mondo e sulla malnutrizione nei diversi Paesi.

L’Indice è stato adottato e sviluppato dall’International Food Policy ResearchInstitute (IFPRI) che l’ha
pubblicato per la prima volta nel 2006. Collaborano alla realizzazione annuale l’ONG tedesca
Welthungerhilfe e l’irlandese Concern Worldwide, partner europei del network Alliance2015. L’edizione
italiana è curata da Cesvi, che ha seguito le ultime 9 pubblicazioni.

L’Indice classifica i Paesi lungo una scala di 100 punti, dove 0 rappresenta il miglior valore possibile (assenza
di fame) e 100 il peggiore. Più alto è il valore, peggiore è lo stato nutrizionale di un Paese. Valori inferiori a
4,9 mostrano un’incidenza della fame molto bassa, mentre tra 5 e 9,9 il valore è moderato. Valori tra 10 e
19,9 segnalano una situazione di grave fame, mentre valori tra il 20 e il 29,9 livelli allarmanti. Oltre il 30, il
problema della fame è considerato estremamente allarmante.

Il GHI combina quattro indicatori:
    • la percentuale di popolazione denutrita;
    • la percentuale di bambini sotto i cinque anni affetti da deperimento (peso insufficiente in rapporto
         all’altezza);

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•    la percentuale di bambini sotto i cinque anni affetti da ritardo della crescita (altezza insufficiente in
         rapporto all’età);
     • il tasso di mortalità dei bambini sotto i cinque anni.
Ogni anno l’Indice — oltre all’aggiornamento dei dati sulla fame nel mondo a livello regionale, nazionale e
locale — si concentra su un tema specifico che ben rappresenta la multidimensionalità del problema
“fame” e delle sue possibili soluzioni. Gli ultimi focus hanno riguardato il legame tra fame e conflitti armati,
la sfida alla fame nascosta, e la resilienza comunitaria per la sicurezza alimentare e nutrizionale.

Indice Globale della Fame 2017: Le disuguaglianze della fame
I denutriti cronici sono circa 815 milioni, un bambino su quattro è affetto da arresto della crescita e quasi
uno su 10 da deperimento. I livelli di fame in 52 dei 119 Paesi analizzati nell’Indice Globale della Fame 2017
rimangono “gravi” (44 Paesi), “allarmanti” (7 Paesi) o “estremamente allarmanti” (un Paese). La regione
che presenta il livello più alto di fame è l’Asia meridionale, subito seguita dall’Africa a sud del Sahara.
Un quadro complessivo che si scontra con l’evidenza di una produzione alimentare globale in realtà
sufficiente a sfamare tutto il mondo. All’origine dell’attuale situazione nutrizionale c’è però un sistema
radicato di disuguaglianze nell’accesso al cibo e alle risorse. Disuguaglianze fondate sull’appartenenza
etnica, sulla provenienza geografica, sul genere, sullo status socioeconomico o sulla possibilità di esercitare
il potere che influenzano direttamente lo status nutrizionale di una persona.

Né la fame né le disuguaglianze sono inevitabili: entrambe sono il frutto di relazioni di potere disuguali,
spesso perpetuate e aggravate da leggi, politiche, atteggiamenti e pratiche.
Il GHI 2017 si configura come strumento per indagare i legami tra fame, potere e disuguaglianza, e per
                                                                                                                     18
suggerire vie percorribili verso il superamento degli squilibri esistenti.

Termini usati per i differenti concetti di fame
        Fame (Hunger): malessere legato alla mancanza di cibo
        Denutrizione (undernourishment) o carenza di cibo: cronica carenza di calorie, con un consumo di
        meno di 1800 chilocalorie al giorno, quantità minima necessaria per vivere una vita sana e
        produttiva.
        Sottonutrizione(undernutrition): carenza di energia, proteine e/o micronutrienti
        Sovranutrizione(overnutrition): assunzione eccessiva di energia o micronutrienti
        Malnutrizione (malnutrition): condizione fisiologica anormale, tipicamente dovuta all’assunzione di
        un’erronea quantità e/o tipologia di alimenti; comprende la sottonutrizione e la sovranutrizione.

Per ulteriori approfondimenti:
         Programma Alimentare Mondiale (WFP, World Food Program) - http://it1.wfp.org/
         UNICEF-WHO-The World Bank: Joint child malnutrition estimates - Levels and trends -
         http://www.who.int/nutgrowthdb/estimates2016/en/
         WHO Hunger Statistics - http://www.who.int/news-room/detail/15-09-2017-world-hunger-again-
         on-the-rise-driven-by-conflict-and-climate-change-new-un-report-says
         2017 Indice Globale della Fame. Le disuguaglianze della fame, a cura di CESVI, Milano 2017
         https://www.cesvi.org/wp-content/uploads/2017/10/Indice-Globale-della-Fame-2017.pdf

             Medicus Mundi Italia -Via Collebeato 26 - 25127 Brescia - tel. +39 0303752517—Fax +39 030 43266
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Medicus Mundi Italia
Chi siamo
Medicus Mundi Italia è una Organizzazione Non Governativa (ONG), senza fine di lucro, a carattere internazionale,
specializzata nella cooperazione sanitaria. Fondata nel 1968 a Brescia, è nel consiglio direttivo del network Medicus
Mundi International, che è presente in oltre 50 Paesi con più di 1000 progetti realizzati ed è ufficialmente riconosciuta
dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS resolution EB 63 R 27) con cui collabora regolarmente.

È Socio Focsiv – Volontari nel mondo e, dal 2011, Socio Aderente dell’Istituto Italiano della Donazione.

Finalità di Medicus Mundi Italia è contribuire alla promozione integrale della persona umana mediante la realizzazione
di programmi sanitari di sviluppo strutturale e, in situazione particolari, di emergenza.

Medicus Mundi Italia in collaborazione con istituzioni pubbliche (Ministero Affari Esteri, Unione Europea, Agenzie
ONU, Regioni, Province, Comuni, etc) e private senza fine di lucro, è impegnata a migliorare la qualità e l’efficienza dei
servizi sanitari locali, promuovendo la medicina di base e comunitaria, realizzando adeguate infrastrutture e formando
personale medico, infermieristico e tecnico.

Mission
I programmi di Medicus Mundi Italia nascono sempre da precise richieste delle comunità interessate ed i partners
locali partecipano fin dalle prime fasi alle scelte strategiche ed operative. Medicus Mundi Italia è indipendente da
formazioni politiche o religiose ed agisce nel pieno rispetto delle culture locali in un’ottica di auto-sviluppo e di
autodeterminazione.
Fin dalle origini, la visione di Medicus Mundi Italia è stata orientata ad un volontariato ad alta professionalità nella
cooperazione per lo sviluppo, in stretta correlazione con i principi dell’OMS e senza venir meno alla forte motivazione
                                                                                                                             19
umanitaria di tutte le sue azioni. L’obiettivo principale è quello di condividere con i più poveri del Sud del mondo
l’abbondanza delle tecnologie sanitarie e il knowhow medico-scientifico dei Paesi più sviluppati. L’opzione per i poveri
e il servizio not for profit ha sempre caratterizzato e continua anche oggi a caratterizzare il suo operato. Medicus
Mundi Italia ha cercato di integrare l'approccio basato unicamente sulla malattia, interessandosi soprattutto alla
prevenzione e alla cura in ambito di salute comunitaria, con particolare attenzione a madri e bambini.

Statuto – Regolamento - Codice Etico - Organigramma
Statuto - L’Assemblea Generale Ordinaria e Straordinaria del 28 aprile 2012, ha approvato il nuovo Statuto.
Statuto – Regolamento - Codice Etico – Organigramma sono disponibili online sul sito dell’Associazione.

Certificazioni
    1.    Formazione in loco dei cittadini di PVS - Decreto MAE N. 2011/337/002057 del 31/05/2011
    2.    Socio Aderente dell’Istituto Italiano della Donazione - Autorizzazione 2011/05 del 27 luglio 2011

Progetti e formazione
Nel Sud del Mondo
Medicus Mundi Italia opera con regolarità in Africa, America centrale e Asia (nel 2017 MMI ha operato in Burkina
Faso, Burundi, Kenya, Mozambico, Brasile ed Ecuador), nei seguenti settori prioritari di intervento:
         Lotta alla malnutrizione infantile
         Lotta all'AIDS
             o attività di prevenzione della trasmissione verticale madre-bambini
             o attività di assistenza ai pazienti adulti e pediatrici negli ospedali distrettuali

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o    supervisione della attuazione protocolli, preventivi e curativi da parte dei responsabili sanitari
                  distrettuali
              o potenziamento delle attività di informazione in tema di infezione da HIV/AIDS
              o supporto tecnico diagnostico a distanza
        Formazione degli operatori sanitari mediante
              o corsi di formazione tecnico professionale del personale medico locale
              o corsi di formazione relativi alle malattie sessualmente trasmissibili e alle malattie tropicali, con
                  particolare attenzione alla malaria
              o corsi di formazione di tecnici di laboratorio clinico e di infermieri
        Formazione degli agenti di salute ed educazione socio-sanitaria nelle comunità mediante:
              o programmi di educazione igienico-sanitaria e alimentare
              o programmi specifici per le donne, quali interlocutrici privilegiate di un processo formativo
                  indispensabile nelle nuove generazioni, per combattere la malnutrizione infantile e diminuirne la
                  relativa mortalità
              o programmi per migliorare la gestione delle risorse idriche
14 i medici espatriati nel 2013, tra operativi ed in missione di varia durata.

In Italia, MMI si occupa di educazione allo sviluppo:
           promuovendo incontri di formazione e pubblicando periodicamente un periodico informativo;
           organizza da più di 30 anni un Corso di Medicina Tropicale e Medicina Internazionale, suddiviso in 3 moduli,
           della durata complessiva di 3 settimane, volto all’aggiornamento professionale sia per gli operatori nel Sud
           del Mondo, sia per gli operatori impegnati nelle strutture italiane sanitarie, oggi sempre più coinvolte nella
           diagnosi e nella terapia delle patologie di origine tropicale.

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Lo Staff della Campagna “#oggipappabuona”

          Referenti per la Campagna “#oggipappabuona” per ideazione e stesura progetto,grafica
          materiale divulgativo,media-strategy
           ➢ Monica Franchi mail: monica.franchi@medicusmundi.it – mob.: 3397534972
           ➢ Lia Guerrinimail: community@medicusmundi.it– tel. +39 030 3752517

           Segreteria
           ➢ Cinzia Ferrante – info@medicusmundi.it– tel. +39 030 3752517

© Il Progetto Campagna "#oggipappabuona”di Medicus Mundi Italiaè una pubblicazione a cura di Medicus Mundi
Italia. Può essere liberamente distribuito, riprodotto e pubblicato, se la fonte (Medicus Mundi Italia -
www.medicusmundi.it) è correttamente indicata. Non sono disponibili copie cartacee.
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