PIANO TRIENNALE DELL' OFFERTA FORMATIVA - (Ex art.1, comma 14, Legge n 107/2015) - Scuola dell'infanzia "Don Bosco"
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Scuola dell’Infanzia Don Bosco Scuola paritaria federata alla FISM (federazione Italiana Scuole Materne) Viale Pedavena, 3 – 32032 Farra di Feltre (BL) Tel. 0439 – 303259 E-mail: infanzia.donbosco@libero.it Sito: www.infanziadonboscofeltre.it Pec: infanziadonboscofeltre@pec.it Codice Meccanografico: BL1A018003 Codice Fiscale: 91002100252 P.Iva: 00908140254 PREMESSA La riforma del sistema nazionale di istruzione (Legge 13 luglio 2015, n.107 “riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”) stabilisce che le istituzioni scolastiche predispongano il PTOF, PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA. Il Piano Triennale dell’offerta formativa è il documento che presenta l’insieme dei servizi offerti dalla scuola, le scelte educative, i percorsi didattici, le soluzioni organizzative e operative adottate, le procedure di valutazione dell’offerta e dei risultati ottenuti (regole mano recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della Legge 15 marzo 1999, n.59). Il PTOF è un documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che le scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Il Piano ha valore triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro il mese di ottobre. Il contenuto dello stesso viene relazionato alle famiglie durante l’Assemblea generale di inizio anno, mentre il testo completo è esposto e visibile in bacheca nell’atrio della scuola. Il Piano è stato elaborato, ed ha ricevuto parere favorevole, dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione ed è stato successivamente approvato dal DIRETTIVO. La scuola dell’infanzia Don Bosco, risponde ai diritti del bambino riconosciuti dalla Costituzione italiana (art.33), dalla Convenzione internazionale dei diritti del bambino (ONU 20.11.89) dalla legge istitutiva della Scuola dell’Infanzia statale (L. 444, 18.03.68), dagli orientamenti (D.M. dello 03.06.91) e dalle Indicazioni Nazionali 2012. 2
STORIA DELLA SCUOLA Riferimenti storici Nel 1950 la frazione di Farra di Feltre sentì il bisogno di un centro per le attività pastorali, fra esse uno spazio per un asilo pastorale. Venne, così, approntato un progetto dall'architetto Carlo Canella di Padova e il 27 marzo 1952 si ebbe la concessione edilizia dal comune di Feltre. L'opera prese corpo con l'aiuto di contributi volontari delle famiglie e il volontariato di uomini e donne del luogo. Il 12 novembre 1960 la Casa Don Bosco divenne realtà e con esse anche la Scuola dell'infanzia. Ci si chiese poi quale ordine religioso vi potesse operare, per questo furono contattati vari ordini e la risposta positiva venne data dalle Suore di Gesù Buon Pastore (Pastorelle) che il 4 ottobre 1966 fecero la loro entrata in parrocchia iniziando dopo pochi giorni subito l'attività scolastica. Le prime insegnanti rispondevano ai nomi di Sr Rosanna, Sr. Franca, Sr. Clementina e Sr. Grazia. L’importante servizio delle Suore Pastorelle si è concluso, dopo quasi mezzo secolo di presenza sul territorio parrocchiale, con l’anno scolastico 2013-2014 con la presenza in Comunità di Suor Riccarda (direttrice) e Suor Costanza (maestra della scuola in pensione). Dal corrente anno scolastico 2014-15 è subentrata la Congregazione delle Suore Francescane della presentazione di Maria. Congregazione che si orienta sulle seguenti finalità: l’educazione cristiana, morale e generale rivolta specialmente ai ragazzi e alle donne; la cura degli orfani, dei malati, degli anziani e di tutti i bisognosi. In comunità sono presenti: Suor Celine(Superiora), Suor Margareth, Suor Priscilla. La presenza delle Suore è sempre stato ed è ancora oggi motivo di garanzia e di serietà educativa. IDENTITA’ e MISSION della SCUOLA “La scuola dell’Infanzia è un luogo di vita autentico per il bambino e fornisce occasioni preziose di crescita, di socializzazione e di apprendimento assolutamente irripetibili” IDENTITA’: La nostra scuola è una SCUOLA PARITARIA di ispirazione “CATTOLICA” in quanto è inserita all’interno della Comunità parrocchiale, si ispira ai valori cristiani seguendo un percorso religioso; per cui sia i bambini che le famiglie si sentono parte della “COMUNITA’ SCUOLA”. La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e bambini dai 2 anni e mezzo ai 5/6 anni aventi diritto all’educazione e alla cura. MISSION: Il bambino a scuola va per stare bene, per ritrovare nella routine della giornata scolastica una base sicura che gli permetta di aprirsi a nuove esperienze e sollecitazioni, senza fretta e precoce coinvolgimento nella vita dell’adulto. Il bambino è un “essere sociale” perché vive in relazione, dialogo e comunione con gli altri; va ascoltato, osservato e capito per poter essere accompagnato nel cammino educativo, promuovendone le potenzialità. La scuola dell'infanzia contempla la visione del bambino come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, con gli adulti, con l'ambiente, con la cultura. Essa deve, quindi, consentire a tutti i bambini e a tutte le bambine di raggiungere avvertibili traguardi in ordine a: 1. MATURAZIONE DELL'IDENTITÀ 2. CONQUISTA DELL'AUTONOMIA 3
3. SVILUPPO DELLE COMPETENZE 4. SVILUPPO DEL SENSO DELLA CITTADINANZA Per lo sviluppo delle competenze si intende "imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione e l'esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l'attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati”1 Per autonomia si intende "l'acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti, aver fiducia in sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni, esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana, partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili.”2 Per maturazione dell'identità si intende "imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell'affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio e femmina, abitante di un territorio, appartenente ad una comunità”.3 Per sviluppo del senso di cittadinanza si intende "scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l'espressione del proprio pensiero, l'attenzione al punto di vista dell'altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura."4 Tutto ciò trova conferma nelle finalità istituzionali che l'art.2 della L.148/90 assegna alle scuole dell'infanzia ed elementare sottolineando che "la continuità tra scuola dell'infanzia ed elementare nasce dall'esigenza primaria di garantire il diritto dell'alunno ad un percorso formativo organico e completo che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto..."5 Infatti la comunicazione tra docenti dei due ordini scolastici, finalizzata a garantire questo processo unitario, ha come punto di riferimento fondamentale la maturazione dell'identità personale dei bambini. Tale sviluppo non evolve armonicamente se non si assicura una effettiva continuità educativa tra la famiglia e la scuola e fra la scuola dell'infanzia e la scuola di base. CONTESTO IN CUI E’ INSERITA LA NOSTRA SCUOLA DESCRIZIONE GEOGRAFICA: Farra è una frazione della città di Feltre, quartiere tranquillo, circondato dal verde, comoda ai principali servizi, il territorio è pianeggiante, buona presenza di attività commerciali. RAPPORTI CON IL TERRITORIO: La scuola ha sempre cercato di tenere i contatti con il territorio circostante, con le associazioni e con i gruppi che vi operano. 1 Ministero della Pubblica Istruzione, Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia, settembre 2007 2 Idem nota2 3 Idem nota2 4 Idem nota2 5 Idem nota2 4
La Scuola dell’Infanzia Don Bosco, ha come punto di forza l’apertura verso il territorio ed è inserita in un contesto socio-ambientale; è ancorata alla vita della comunità locale in cui opera e collabora con le altre agenzie attraverso un dialogo aperto e rispettoso delle competenze specifiche, ed è sintetizzato nello schema sotto allegato: SCUOLA DELL’INFANZIA DON BOSCO – FARRA DI FELTRE FAMIGLIE PARROCCHIA FISM COMUNE DI FELTRE MUSEO CIVICO/BIBLIOTECA GRUPPO ALPINI FARRA ENTI PUBBLICI ASSOCIAZIONI CULTURALI FORNITORI DI SERVIZI PER LA SCUOLA ULSS DI FELTRE SCUOLE 5
RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA RISORSE FINANZIARIE La Scuola dell’Infanzia per soddisfare il proprio fabbisogno finanziario può ricorrere a varie fonti di finanziamento, tra queste la principale è sicuramente rappresentata dalle rette scolastiche, quota versata mensilmente dalle famiglie. Le altre fonti di finanziamento si possono così suddividere: Contributi Statali Contributi Comunali Contributi Regionali Contributi da privati Parrocchia Con queste risorse la Scuola copre il fabbisogno delle spese correnti di gestione. Tuttavia nel corso di questi ultimi anni i contributi degli Enti Pubblici sono diminuiti notevolmente e la gestione della Scuola non di rado è in sofferenza. Grazie al volontariato, tuttavia, vengono effettuate varie manutenzioni e altri lavori riguardanti per lo più il giardino e l’edificio. Le iniziative promosse dai genitori o dai gruppi della scuola, andranno a incrementare le offerte. Nonostante la crisi reale nella quale il Paese è sprofondato, la Direzione della Scuola ha raccolto la sfida, ed nel 2014/2015 ha rilanciato la Scuola con l’apertura di una classe Primavera. COM’E GESTITA LA NOSTRA SCUOLA LEGALE RAPPRESENTATE: Il legale rappresentate della Scuola dell’infanzia è il Parroco pro- tempore: Don Virginio de Martin che assume le responsabilità amministrative, civili e penali riguardo alle funzioni e al regolare svolgimento della gestione scolastica. DIRETTORE O VICE RAPPRESENTANTE LEGALE: La funzione del Direttore o Vice è quella di garantire il buon coordinamento di tutte le mansioni scolastiche. DIRETTIVO: Per l’attività della scuola il Parroco si avvale del Direttivo che è composto da almeno 6 persone e sono: Il Legale Rappresentante della scuola – cioè il Parroco Il Direttore o Vice Rappresentante Una Suora della Comunità religiosa La Coordinatrice didattica Un membro del consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici L’economo /segretario della scuola ORGANI DI PARTECIPAZIONE: Per favorire la partecipazione comunitaria anche dei genitori, sono stati costituiti appositi organi di partecipazione, i quali collaborano alla gestione del servizio educativo e al conseguimento dei fini proprio della scuola. Essi sono: 6
ASSEMBLEA GENERALE 2 volte all’anno (ottobre – giugno) Durante la prima riunione dell’anno (Ottobre), vengono eletti, in numero di due per ciascuna sezione e fanno parte del consiglio d’intersezione i Rappresentanti dei genitori. Tutti gli eletti durano in carica una anno e sono rieleggibili, a condizione che abbiano ancora figli frequentanti la scuola. CONSIGLIO DI INTERSEZIONE: 2 volte all’anno (novembre – aprile) E’ formato dalle insegnanti di tutte le sezioni e da due rappresentanti dei genitori per ciascuna sezione. Il consiglio di intersezione è un organo propositivo e consultivo. E’ convocato dal Legale Rappresentante, presieduto dal Direttore/vice e dalla Coordinatrice Didattica; nella prima riunione si designa una “segretaria” che rediga sintetici verbali sull’apposito registro, da conservare nella scuola. COLLEGIO DEI DOCENTI: 1 volta a settimana (mercoledì) E’ formato da tutte le docenti della scuola, convocato e presieduto dalla Coordinatrice Didattica, per l’elaborazione della programmazione annuale, settimanale e la valutazione della stessa, per esaminare i casi di alunni in difficoltà, scegliere i piani di formazione, elaborare il calendario delle attività settimanali, formulare ipotesi ed idee; è redatto un verbale per ogni incontro. Colloqui individuali Incontri fra genitori e docenti nei quali sono presentate informazioni sul percorso formativo riguardanti i singoli bambini. I colloqui si effettuano: nel mese di ottobre, per i bambini “nuovi iscritti”- bambini 3 anni nel mese di gennaio per i bambini di 4 e 5 anni nel mese di aprile/maggio per tutti i bambini – 3-4-5- anni Le insegnanti si rendono comunque disponibili ad incontrare i genitori su RICHIESTA, il primo MERCOLEDI’ del mese, PREVIO ACCORDO. PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA le feste della scuola I momenti di festa organizzati ed allestiti nella nostra scuola e le ricorrenze annuali richiamano momenti significativi, che riportano alla identità della nostra realtà educativa e sono per i bambini esperienze importanti per rafforzare il sentimento di appartenenza, consolidare le relazioni interpersonali ed evidenziare l’identità di ciascuno. Inoltre, sono anche occasioni per coinvolgere i genitori, promuovendo uno spirito di collaborazione e di rete tra di loro, e per condividere esperienze di gioia, di serenità, di solidarietà, di collaborazione, di divertimento tra i bambini, e tra bambini e adulti: 7
Le manifestazioni in programma per l’anno scolastico 2019 – 2020 sono state le seguenti: FESTA “ANGELI CUSTODI” S.MESSA inizio anno scolastico CASTAGNATA e SAN MARTINO – metà novembre SERATA ADDOBBO ALBERO DI NATALE con i genitori – fine Novembre RECITA DI NATALE – AUDIRORIUM CANOSSIANE – metà dicembre FESTA DON BOSCO – S.MESSA – fine gennaio FESTA DI CARNEVALE IN BIRRERIA PEDAVENA - Febbraio FESTA DELLA FAMIGLIA - Chiusura Progetto Musica – inizio maggio RECITA DEGLI ORSETTI – BIRRERIA PEDAVENA – inizio giugno SPIEDO – metà giugno SFILATA DI MODA “PIEDINI IN PASSERELLA” – fine giugno 8
RISORSE PROFESSIONALI e UMANE Sono presenti numerose figure professionali secondo le necessità della struttura. Il personale docente è fornito del titolo di studio, dell’abilitazione professionale, ed è presente nel numero e con i requisiti previsti dalla normativa vigente e annualmente partecipa a corsi di formazione per l’aggiornamento e la specializzazione. Agli effetti sindacali il personale della scuola è dipendente; i diritti e doveri sono assicurati dal CCNL FISM giacente presso la scuola. Nella struttura sono presenti anche le figure di personale ausiliario e per il servizio di ristorazione. Il servizio di pulizie è affidato con un appalto ad una ditta esterna. PERSONALE DOCENTE -EDUCATIVO N. 1 Coordinatrice Didattica + Insegnante N. 1 Insegnante Sezione N. 1 Insegnante Sezione N. 2 Insegnanti Sezione N. 1 Insegnante di supporto uso alle sezioni N. 3 Assistenti – personale religioso Vari insegnanti esterni con competenze specifiche (attività motoria, arte, musica, danza) PERSONALE NON-DOCENTE N. 1 CUOCA N. 1 INSERVIENTE/AIUTO CUOCO N. 1 SEGRETARIO/ECONOMO N. 1 OPERATORE PER LA PULIZIA E L’IGIENE RISORSE UMANE Nella Scuola collaborano alcuni volontari che collaborano con le insegnanti, offrendo ai bambini un notevole supporto, laddove necessario e per la sistemazione degli ambienti esterni ed interni. FORMAZIONE PER IL PERSONALE DOCENTE Alle insegnati viene fornita consulenza metodologica e didattica partecipando ai corsi di aggiornamento organizzati dalla F.I.S.M. provinciale. La presenza di insegnanti motivati, preparati, attenti alle specificità dei bambini e dei gruppi di cui si prendono cura, è un indispensabile fattore di qualità per la costruzione di un ambiente educativo accogliente, ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunità. Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo “mondo”, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all’evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli che mirano al raggiungimento delle competenze. 9
FORMAZIONE PER IL PERSONALE AUSILIARIO È obbligatorio per la segretaria, la cuoca, l’addetta alle pulizie partecipare a corsi di formazione sulla sicurezza e inerenti alla propria mansione. RAPPORTI CON LA “FISM” PROVINCIALE Da diversi anni la Scuola dell'Infanzia Don Bosco aderisce alla FISM. La collaborazione si è rilevata produttiva fin dai primi momenti. La FISM di Belluno organizza alcuni corsi annuali che riguardano sia la normativa che la didattica e la pedagogia. La nostra Scuola partecipa ad un progetto di coordinamento pedagogico didattico tra le strutture di scuola dell'Infanzia non statali presenti nella provincia di Belluno. Questo coordinamento fornisce strumenti di aiuto e sostegno per obiettivi pedagogico- didattici, specialmente rivolti a: formazione e aggiornamento professionale del personale docente armonizzazione dei regolamenti interni delle Scuole, con riguardo ai tempi e alle modalità di presentazione dei servizi, al calendario scolastico, alle tariffe, alla quantità e qualità dei servizi miglioramento del rapporto tra le Scuole dell'infanzia non statali, aprendo le strutture al territorio e promuovendo il costruttivo confronto di idee ed esperienze La nostra Scuola è in stretta collaborazione anche con il punto FISM di Padova il quale ci fornisce il servizio di tenuta della contabilità, gestione delle buste paga e di tutta la normativa fiscale. Questa collaborazione permette alla Scuola di essere sempre aggiornata e in regola con la normativa che riguarda questo settore. 10
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA AMBIENTE E SPAZI La scuola si trova nel comune di Feltre in località Farra, Viale Pedavena 3, a circa 100 metri dalla Chiesa Parrocchiale. Nella nostra scuola ogni ambiente è pensato ed organizzato per favorire l’autonomia del bambino. La scuola dispone: n.1 di un entrata con rampa per accessibilità delle persone portatrici di handicap n.1 ingresso e corridoio n.1 direzione/segreteria n.1 salone di accoglienza e gioco n.1 refettorio n.1 salone degli armadietti dei bambini dove riporre i propri oggetti personali n.1 locale con 6 servizi igienici per bambini n.1 dormitorio n.1 spogliatoio per le insegnanti n.1 servizio igienico per adulti n.1 cucina n.1 dispensa alimentare n.1 spogliatoio per il personale della cucina n.1 cortile e spazio verde con giochi a norma (sabbiera coperta, scivoli, casette) n.1 biblioteca n.4 aule RISORSE MATERIALI MATERIALE DIDATTICO DI VARIO GENERE (costruzioni, libri, colori, giochi, cancelleria) COMPUTER (segreteria - insegnanti) ARREDI PER INTERNO ED ESTERNO FOTOCOPIATRICE MATERIALE PER L’ ATTIVITA’ MOTORIA MATERIALE PER L’ATTIVITA’ MUSICALE MATERIALE AUDIOVISIVO LE SEZIONI E I CRITERI DI FORMAZIONE La Scuola dell'infanzia Don Bosco accoglie fino a 75 bambini divisi in età eterogenea in classi da circa 25 bambini. L'interazione tra bambini di età diverse consente di allargare le esperienze e di ampliare le opportunità di scambio, di confronto e di arricchimento anche mediante occasioni di aiuto reciproche e forme di apprendimento socializzato. Le attività di laboratorio, invece, si svolgono con la divisione dei bambini in gruppi di età omogenea; il lavoro in gruppi per età permette di portare l'attenzione alle esigenze specifiche delle diverse età e consente la realizzazione di obiettivi finalizzati e percorsi individualizzati. L’assegnazione dei bambini alle classi è decisa dalla Coordinatrice e dal collegio docenti in base ai seguenti criteri: prime osservazioni dei nuovi iscritti durante i giorni di inserimento suddivisione numerica equilibrata tra le diverse età 11
distribuzione equilibrata tra maschi e femmine inclusione dei bambini certificati LE SEZIONI SONO QUATTRO: MONGOLFIERA PALLONCINI AQUILONE PRIMAVERA Convenzionalmente i bambini della scuola vengono chiamati: PESCIOLINI (2-3 ANNI) PULCINI (3 ANNI) RAGGI DI SOLE (4 ANNI) ORSETTI (5 ANNI) 12
SEZIONE PRIMAVERA 24 – 36 MESI Presente dal 2014-2015 Nella nostra scuola, vista la disponibilità dei locali e del personale docente e ausiliario, nell’ anno scolastico 2014-15 è stata realizzata la Sezione Primavera, una piccola sezione con i bambini di due anni e mezzo. E’ stata un’esperienza positiva che ha avuto riscontri veramente apprezzabili sia per le famiglie che per i bambini stessi. La Sezione Primavera, integrata alla Scuola dell’Infanzia è un servizio educativo e sociale in cui la finalità educativa di base è lo sviluppo armonico di tutte le dimensioni del bambino. La nostra Sezione Primavera è stata pensata per soddisfare i bisogni, per offrire tempo e spazi adeguati alle famiglie con bambini di età compresa tra 24 e 36 mesi; per affiancare il genitore nel delicato compito educativo, per offrire ai bambini di questa età le prime esperienze di socializzazione. All’ interno della Sezione Primavera, operano: DUE insegnanti, titolari della sezione primavera ed un assistente. Le insegnanti della Sezione primavera lavorano in modo sinergico con tutte le insegnanti della Scuola dell’Infanzia; il team docenti si riunisce in attività di programmazione ogni settimana affiancato dalla coordinatrice delle attività didattiche presente all’ interno del servizio. Il nostro Progetto In questa prospettiva, il nostro progetto richiede da un lato, la continuità con la famiglia su una fattiva collaborazione, dall'altro la continuità con la scuola d'infanzia, per coordinare le scelte e le procedure metodologiche e didattiche, l'organizzazione di attività comuni, l'individuazione di condivise strategie di osservazione che favoriscono la realizzazione di progetti educativi mirati per garantire un passaggio armonioso al primo grado della scuola dell’infanzia. Finalità L’ intento del nostro progetto è quello di offrire un contributo originale al processo di crescita dei bambini affinché trovino, nella continuità del rapporto con gli educatori ed i coetanei, risorse significative per il loro sviluppo affettivo, cognitivo e sociale. La nostra scuola si propone come agenzia formativa, che offre al bambino la possibilità di realizzare diverse esperienze, di soddisfare la sua curiosità, sviluppare le proprie potenzialità e creatività Obiettivi L’obiettivo fondamentale del nostro progetto è quello di offrire ai bambini un luogo di formazione, di cura e di socializzazione per il loro benessere psico-fisico e per lo sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive e sociali cercando di sviluppare in loro nuovi interessi e nuove conoscenze. Inoltre quello di: Agevolare il distacco della famiglia Favorire l’approccio con il nuovo ambiente Creare un clima rassicurante ed accogliente Scoprire e condividere le regole ed i modi di stare insieme 13
L’accoglienza L'ingresso del bambino nella Scuola è una tappa fondamentale per la sua crescita. Questo momento costituisce il primo incontro con il mondo esterno, con le sue regole e le sue richieste. Ed è una tappa importante anche per la famiglia, che si confronta con l'esperienza del "diventare grande" del proprio figlio. E' bene che l'incontro tra le insegnanti e i genitori si svolga in un clima sereno, in modo che il bambino viva l'ingresso nella scuola come un momento di continuità affettiva con la famiglia. L'incontro tra scuola e famiglia è anche incontro di aspettative: è importante che le insegnanti ascoltino le loro richieste e offrano uno spazio di confronto per renderli partecipi dei metodi educativi e didattici attraverso un'immagine viva della giornata del bambino. Per tutti questi motivi il momento dell'accoglienza rappresenta un aspetto qualificante del progetto educativo; un buon rapporto avviato in questa fase è fondamentale per aiutare il bambino e la sua famiglia a superare eventuali difficoltà iniziali e serve all'insegnante per acquisire validi strumenti di conoscenza indispensabili allo svolgimento del suo lavoro. L'inserimento graduale dei bambini nella scuola sarà attuato dopo incontri collettivi o individuali con le famiglie prima dell'inizio dell'anno scolastico. I tempi di permanenza dei genitori nella scuola saranno concordati a seconda delle necessità dei bambini e della valutazione delle insegnanti. Progettazione dello spazio - organizzazione interna La sezione primavera ospiterà bambini tra i 24 mesi ai 36. L'organizzazione della giornata è caratterizzata da ritmi scanditi tra situazioni di routine (pranzo - cambio - sonno) e situazioni di gioco libero e attività. In questa sezione: l'autonomia, l'identità e le competenze rappresentano i tre versanti molto importanti per la crescita del bambino. La sezione è suddivisa in angoli: L'angolo delle costruzioni e degli incastri: questo spazio offre numerose occasioni ai bambini di esplorare, assemblare e realizzare le loro prime strutture scoprendo le caratteristiche degli oggetti. L'angolo della cucina delle bambole e dei travestimenti: questi angoli permettono ai bambini i giochi del "far finta" e i giochi di ruolo e costituiscono un'ottima occasione per comunicare emozioni e stati d'animo. L'angolo per le attività grafiche manipolative: questo spazio offre la possibilità di sperimentare le caratteristiche dei diversi materiali (creta, plastilina, ecc...) aiuta i bambini ad aumentare le capacità manipolative e nuove sensazioni tattili. L'angolo della lettura: la disponibilità di diversi libri per forme e consistenze e caratteristiche percettive aiuta il bambino ad arricchire le proprie informazioni. L’angolo morbido e giochi sul tappeto: è un angolo in cui al bambino è data la possibilità di ascoltare fiabe e racconti e dove è possibile ritrovarsi per cantare…. L’angolo della musica: attraverso il semplice movimento o l’utilizzo di uno strumento avviene la scoperta del suono per portare i bambini alla scoperta delle nuove sonorità. L’angolo dell’alimentazione: è ricavata nel refettorio comune, debitamente predisposto. 14
L’angolo del riposo: è un ambiente confortevole particolarmente protetto. L’angolo esterno: lo spazio esterno è una risorsa preziosa della nostra scuola in quanto dispone di un giardino ampio e organizzato con la stessa cura e attenzione con la quale sono organizzati gli spazi interni, perché il giardino è il luogo libero per eccellenza, il luogo del movimento, il luogo dei grandi giochi. Vi sono angoli per i giochi simbolici e spazi strutturati con giochi. Nel giardino possono accedervi contemporaneamente anche tutte le altre sezioni ; i bambini dai 24 ai 36 mesi, oltre ad avere la possibilità di usufruire talvolta dell’ampio e spazioso giardino comune, avranno a loro disposizione “un’isola giardino”, separata dall’altro, sicura e confortevole, alla quale potranno accedere direttamente dal salone gioco e a loro riservata, evitando così la promiscuità con i bambini più grandi. I bambini potranno così conoscere ed esplorare lo spazio esterno ed avere la possibilità di gioco, di fare nuove esperienze e di giocare negli spazi attrezzati per loro. Programmazione Le attività didattiche hanno carattere ludico e sono calibrate sulle capacità collettive ed individuali della sezione. Le attività sono: Attività motorie: tendono alla conoscenza graduale del proprio corpo sviluppando le capacità motorie: (camminare, correre, saltare, scendere, salire, arrampicarsi, stare in equilibrio, andare indietro, ecc...). Per le attività motorie vengono utilizzati tappeti, strutture in legno e in plastica, scivoli: sono svolte sia all'interno che nello spazio aperto. Vengono realizzate individualmente o a piccoli gruppi. Attività per comunicare: hanno per obiettivo lo sviluppo del linguaggio e della conoscenza di persone, cose, ambienti. Filastrocche, canzoncine, piccole storie sviluppano il senso del ritmo, la memoria, la socializzazione ed altri concetti spaziotemporali. Attività manipolative: hanno lo scopo, attraverso l'uso di materiali diversi, di sviluppare la sensibilità tattile e la motricità, e di offrire la possibilità di imparare a modellare forme semplici, concetto di trasformazione della materia. I materiali usati sono didò, pongo, das, creta, farina, zucchero… Attività da incastro: sono strettamente collegati allo sviluppo delle capacità spazio-temporali e per la coordinazione occhio-manuale del bambino. Attività grafico -espressive- pittoriche: l'attività di pittura viene proposta individualmente o per piccoli gruppi di bambini, utilizzando diverse tecniche e materiali. Usati comunemente sono pennarelli, cere, colori e dita, tempere, fogli, cartoni, zucchero, cacao, ecc... Gioco libero: è la massima espressione spontanea del bambino che sviluppa la creatività e la ricerca di sé favorendone la socializzazione tra bambini. Laboratori Laboratorio del gioco simbolico: in diversi spazi (angolo della cucina, angolo dei travestimenti e delle bamboline, angolo della lettura) i bambini imitano i gesti quotidiani dell'adulto, imparano e sperimentano attraverso le loro esperienze con giochi del "far finta". 15
Laboratorio di pittura: i bambini hanno la possibilità di esplorare vari materiali quali tempere, colori a dita, acquerelli, pennarelli, matite e tecniche diverse, dal collage alla pittura. Si utilizzano vari tipi di strumenti: pennello, spugne, mani; Queste attività favoriscono lo sviluppo della creatività e della motricità fine, oltre ad ampliare le conoscenza che il bambino ha del mondo. Laboratorio di psicomotricità: si gioca con il corpo; salire-scendere, apparire,sparire, chiudere,aprire. Laboratorio di manipolazione: i bambini hanno la possibilità di sperimentare e lavorare attraverso i propri sensi, con materiali diversi: pastella, acqua, farina, riso, la sabbia, carta, stoffe, dido’. Laboratorio di lettura: lettura di immagini, ascolto e racconto di storie: queste esperienze sollecitano l'espressività, la creatività e l'elaborazione fantastica del bambino. Laboratorio di musica: Approccio alla musica con esperienze ritmiche e musicali; l'ascolto , il movimento in sintonia con i ritmi e i tempi della musica, i suoni, l'apprendimento di filastrocche e canzoni. I nostri “pesciolini” sono inseriti nel progetto Musica, tenuto da un insegnate esterna. Per loro si tratterà di un'esperienza ricca ed istruttiva dal punto di vista percettivo, emotivo e relazionale. Documentazione La documentazione delle esperienze e delle attività svolte con i bambini a scuola sarà per le insegnanti uno strumento fondamentale di riflessione sui processi pedagogici e didattici. Serve anche per informare le famiglie sui percorsi di conoscenza dei loro bambini. Il pranzo a scuola Il pranzo a scuola è considerato un momento educativo sia rispetto allo sviluppo di un adeguato rapporto con il cibo sia come momento di condivisione. Il pranzo dei bambini viene preparato dal personale addetto della scuola. La preparazione delle vivande avviene nella cucina della scuola rispettando il menù. I genitori potranno consultare il menù giornaliero esposto all'ingresso della scuola. 16
Giornata tipo La giornata tipo del bambino si articola nei seguenti momenti: 7.30-9.00 Accoglienza del bambino, giochi liberi 9.00-9.30 Merenda, gioco delle presenza 9.30-10.30 Attività strutturali e di laboratorio 10.30-11.00 In bagno per il cambio e per l'igiene personale e preparazione al pranzo 11.00-12.00 Pranzo e igiene personale al termine del pranzo 12.30-13.00 Gioco libero e prima uscita dei bambini 13.00-15.00 Riposo pomeridiano 15.30-16.00 merenda pomeridiana e seconda uscita dei bambini CONTINUITA’ – SEZ.PRIMAVERA E SCUOLA INFANZIA Nella seconda parte dell’anno si definisce collegialmente tra le insegnanti e l’educatrice, la condivisione di alcuni momenti della giornata dei bambini della Sezione Primavera con i bambini della Scuola dell’Infanzia e dal mese di maggio, ha inizio il progetto continuità per favorire un approccio sereno dei più piccoli e un atteggiamento di accoglienza dei più grandi. Inoltre durante l’anno scolastico occasionalmente e in modo programmato i bambini della sezione primavera si incontrano con i bambini della scuola dell’infanzia. 17
IL TEMPO SCUOLA La scuola è aperta da settembre a giugno e segue il calendario della Regione Veneto, con la possibilità di effettuare modifiche in base alla legge sull’autonomia scolastica (legge n.59/97 (legge Bassanini) – art. 21). La prima settimana di settembre: 3 giorni sono dedicati alla programmazione e organizzazione della attività da parte del corpo docente. 2 giorni sono dedicati solo per i bambini neo-iscritti (3 anni) con orario ridotto dalle ore 9.00 alle ore 11.00 La seconda settimana di settembre: I primi 2 giorni, arrivo dei bambini già frequentatati la nostra scuola (4,5 anni) con orario ridotto dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e continuazione dell’inserimento dei bambini nuovi iscritti. Nei giorni a venire la scuola seguirà l’orario dalle 7.30 alle 16.30. ORARIO SCUOLA GIORNALIERO E SETTIMANALE LA SCUOLA E’ APERTA DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ DALLE ORE 7.30 ALLE ORE 16.30 ENTRATA AL MATTINO DALLE 7.30 ALLE 9.00 PRIMA USCITA DOPO IL PRANZO DALLE 13.00 ALLE 13.30 SECONDA USCITA DOPO IL RIPOSO DALLE 15.40 ALLE 16.30 ORARIO PROLUNGATO SERVIZIO A PAGAMENTO (2 Euro) DALLE 16.30 ALLE 17.30 ORARIO POSTICIPATO E’ possibile usufruire del servizio di orario posticipato, anche saltuariamente, dalle ore 16.30 alle ore 17.30; questo servizio è a pagamento. I bambini interessati si fermeranno direttamente a scuola, dove un educatrice li intrattiene con giochi, simpatici passatempi. 18
ORARIO INSEGNANTI – A.S. 2021-2022 INSEGNANTI - SCUOLA INFANZIA Insegnante Orario Settimanale dal Lunedì al Venerdì Beatrice Tedeschi 8.00 – 15.00 Coordinatrice Didattica Beatrice Tedeschi 8.00 – 15.00 Elda Licini 8.00 – 13.00 Elena Castellaz 8.30 – 15.30 Elisa De Carli 9.30 – 16.30 Ana Koller 8.30 – 15.30 Laura Ciccolella 8.30 – 14.30 19
GIORNATA SCOLASTICA Soluzioni Attività Bisogni Obbiettivi Organizzative Prevalenti Emergenti Educativi 7.30-9.00 Accoglienza: giochi liberi e Bisogno affettivo Favorire: Salone simbolici,lettura di libri su (essere rassicurati, un sereno distacco dalla figura Gruppi Spontanei richiesta, conversazione bisogno di comunicare con i genitoriale; informale, attività grafiche compagni e con l’adulto un inizio soft della giornata libere scolastica: La spontanea aggregazione dei bambini con età eterogenee e di sezioni diverse 9.00-9.30 Balli, canti, coreografie, Benessere psicofisico Educare a una corretta Aula filastrocche Condivisione di esperienze comuni alimentazione Gruppo Salone Spuntino a base di frutta Orientarsi temporalmente nell’organizzazione routinaria 9.30-9.50 Routine:bagno Riconoscersi come gruppo Sviluppo sociale Servizi igienici Appello di sezione Aiutare il bambino con il rituale e Aula Preghiera ad acquisire punti di riferimento Meteo per orientarsi nel tempo e spazio Giorno della settimana/mese 9.50-11.10 Attività previste dal Comunicazione, Soddisfare i bisogni Aula e/o salone Progetto educativo- interazione,socializzazione, cognitivi,affettivi e sociali, Gruppo Sezione didattico operatività,conoscenza,espressione effettuare esperienze concrete Gruppi per fasce di età Esprimersi attraverso la pluralità dei linguaggi Lasciare tracce di sé 11.10-11.30 Riordino spazi Cura di sé Favorire l’autonomia personale e Servizi Igienici Igiene personale incentivare la stima di sé Preparazione per pranzo 11.30-13.00 Pranzo Bisogno alimentare primario per Vivere il pranzo come un Refettorio il proprio benessere psicofisico momento conviviale e di benessere Grande gruppo psicofisico 13.00-13.30 Prima uscita Libera espressione e Sviluppare la capacità di Aula Giochi liberi e guidati comunicazione nel gioco e con gli autogestirsi nel gioco Salone altri Interiorizzare regole per un Giardino corretto comportamento sociale Gruppi Spontanei (autonomia, socialità) all’interno del grande gruppo 13.30-15.15 Attività inerenti la Mettere in gioco le proprie Esplorare ed attuare “traguardi Aula programmazione per capacità, “di fare per apprendere” per lo sviluppo della competenza” bambini di 5 anni Giochi liberi e simbolici 13.30-15.15 Preparazione al riposino Cura di sé Rispondere a soddisfare un Servizi igienici per bambini 2 anni e Bisogno affettivo bisogno specifico Stanza della nanna mezzo,3,4 Favorire un clima sereno Riposo 15.15-16.30 Risveglio Bisogno di sicurezza e tranquillità Favorire un buon risveglio e un Salone Merenda clima favorevole a riprendere Grande gruppo Canti contatto con la realtà scolastica. Giochi Favorire l’attesa dei familiari in Preparazione per USCITA modo rilassato 20
SERVIZIO MENSA E MENU’ SCOLASTICO La scuola fornisce un servizio mensa e cucina interna, con personale qualificato, per la preparazione dei pasti, alle norme dell’HACCP. Il menù’ è suddiviso in 8 settimane e sono previsti due menù’ distinti per far assaggiare ai bambini i prodotti di stagione. Un MENU’ INVERNALE cha va da settembre a marzo Un MENU’ ESTIVO che va aprile a giugno Merenda: la merenda del mattino prevede frutta fresca di stagione e biscotti la merenda pomeridiana comprende, alternativamente, pane e cioccolato, pane e marmellata, yogurt, frullato, cracker. Il pranzo caldo e completo viene servito verso le ore 11.30. Il pane fresco accompagna tutti i pasti. In caso di allergie o intolleranze il genitore presenterà il certificato medico con l’indicazione precisa della dieta. In occasione di compleanni, la scuola consente al bambino/festeggiato di vivere questo momento con tutti gli altri bambini; in questo caso vengono accettate torte e dolci confezionati; aranciata, succhi di frutta e the deteinato sigillati. Il menù’ giornaliero è esposto in bacheca nell’ atrio della scuola e segue le indicazioni del servizio dietologico della dott.ssa Anna Rita Proietti di Feltre. TRASPORTO I bambini raggiungono la scuola accompagnati dai genitori in quanto la posizione logistica del quartiere facilita il raggiungimento anche per quelli provenienti da quartieri vicini. 21
LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVO-DIDATTICI IL NOSTRO CURRICOLO I criteri guida educativi a cui i docenti fanno riferimento sono quelli contenuti nelle indicazioni per il curricolo del 2007 (scuola dell'infanzia) e nelle indicazioni nazionali del 2012. “Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina”.6 Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza: "i campi di esperienza sono luoghi del fare e dell'agire del bambino orientati dall'azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico- culturali. Le scuole, all'interno della loro autonomia didattica, articoleranno i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività."7 Il curricolo della scuola dell'infanzia si articola nei cinque campi di esperienza così definiti: 1. Il sé e l'altro 2. Il corpo e il movimento 3. Immagini, suoni e colori 4. I discorsi e le parole 5. La conoscenza del mondo Il sé e l’altro In questo campo confluiscono tutte le esperienze ed attività esplicitamente finalizzate che stimolano il bambino a comprendere la necessità di darsi e riferirsi a norme di comportamento e di relazione indispensabili per una convivenza umanamente valida. "In questi anni si definisce e articola l'identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità e del proprio stare con gli altri. Sono gli anni della scoperta degli adulti come fonte di protezione e contenimento, degli altri bambini come compagni di giochi e come limite alla propria volontà. Il bambino cerca di dare un nome agli stati d'animo, sperimenta il piacere e le difficoltà della condivisione e i primi conflitti, supera progressivamente l'egocentrismo e può cogliere altri punti di vista. Esperienze, emozioni, pensieri e domande generano riflessioni, ipotesi, discorsi, comportamenti sociali che hanno bisogno di spazi di incontro e di elaborazione." In questo campo d'esperienza si tende allo sviluppo delle seguenti capacità strettamente collegate tra loro: • sviluppare il senso d'identità personale, essere consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, saperli controllare ed esprimere in modo adeguato; • saper di aver una storia personale e familiare, conoscere le tradizioni della famiglia, della comunità e svilupparne un senso di appartenenza; • porre domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male; • riflettere, confrontare, discutere con gli adulti e con gli altri bambini, rendersi conto che esistono punti di vista diversi e saperne tener conto; • essere consapevole delle differenze e saper averne rispetto; • ascoltare gli altri e dare spiegazioni del proprio comportamento e punto di vista; • dialogare, discutere e progettare confrontando ipotesi e procedure, giocare e lavorare in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini; 6 Idem nota1 7 Idem nota2 22
• comprendere che è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, saper seguire regole di comportamento e assumersi la responsabilità. Il corpo e il movimento E' un campo di esperienza che contribuisce alla crescita e alla maturazione complessiva del bambino attraverso una forma privilegiata di attività motoria costituita dal gioco. "I bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e di relazione e imparano ad averne cura attraverso l'educazione alla salute.....La scuola dell'infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere, capire e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare attraverso di esso per raggiungere ad affinarne la capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo fantasia e creatività." In questo campo i traguardi da raggiungere sono: • raggiungere una buona autonomia personale nell'alimentarsi e nel vestirsi, riconoscere i segnali del corpo, conoscere il proprio corpo, le differenze sessuali di sviluppo e conseguire pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione; • provare piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l'uso di attrezzi e il rispetto di regole, all'interno della scuola e all'aperto; • controllare la forza del corpo, valutare il rischio, sapersi coordinare con gli altri; • esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo; • conoscere le diverse parti del corpo e rappresentare il corpo in stasi e in movimento. Immagini, suoni, colori Questo campo di esperienza considera tutte le attività che riguardano la comunicazione e l'espressione drammatico-teatrale, manipolativo-visiva, mass-mediale e il loro continuo intreccio. "I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri: l'arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere del bello. Lo sforzo di esplorare i materiali, di interpretare e creare sono atteggiamenti che si manifestano nelle prime esperienze artistiche. I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti: con la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione e la trasformazione dei materiali più diversi, le esperienze grafico —pittoriche, i mass media, ecc. la fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà." Gli obiettivi considerati maggiormente significativi sono: • comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzare le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventare storie e esprimere attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Esprimere attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative utilizzando diverse tecniche espressive. • esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creatività; • formulare piani di azione con il gruppo e scegliere con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare; • essere precisi, rimanere concentrati, appassionarsi e portare a termine il proprio lavoro; • ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. 23
I discorsi e le parole E' lo specifico campo di esercizio delle capacità comunicative riferite al linguaggio orale e al primo contatto con la lingua scritta. "I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a conversare e dialogare, a rifletter sulla lingua, e si avvicinano alla lingua scritta. Attraverso la conoscenza e la consapevolezza della lingua materna e di altre lingue consolidano l'identità personale e culturale e si aprono verso altre culture.(. . .) La lingua diventa via via uno strumento con il quale giocare ed esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati; sul quale riflettere per comprendere il funzionamento; attraverso il quale raccontare e dialogare, pensare logicamente, approfondire le conoscenze, chieder spiegazioni e spiegare il proprio punto di vista, progettare, lasciare tracce. (...) La scuola dell'infanzia ha il compito di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana..." Si vogliono perseguire i seguenti obiettivi educativi e didattici: • sviluppare la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchire e precisare il lessico del bambino; • sviluppare nel bambino fiducia e motivazione nell'esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività; • raccontare, inventare, ascoltare e comprendere narrazioni, letture di storie, dialogare, discutere, chiedere spiegazioni, usare il linguaggio per progettare le attività e definirne le regole; • sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza; • riflettere sulla lingua, confrontare lingue diverse, riconoscere, apprezzare e sperimentare la pluralità linguistica e il linguaggio poetico; • essere consapevole della propria lingua materna; • formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme dicomunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie. La conoscenza del mondo "Partendo da situazioni di vita quotidiana, dal gioco, dalle domande e dai problemi che nascono dall'esperienza concreta il bambino comincia a costruire competenze." In questo campo si vogliono perseguire i seguenti obiettivi educativi e didattici: • raggruppare e ordinare secondo criteri diversi, confrontare e valutare quantità; utilizzare semplici simboli per registrare; compiere misurazioni mediante semplici strumenti; • collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; seguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali; • orientarsi nel tempo della vita quotidiana; • riferire eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale. cogliere le trasformazioni naturali; • essere curiosi, esplorativi, porre domande, discutere, confrontare ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni; • utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze. 24
CURRICOLO IRC La scuola dell’infanzia Don Bosco è una scuola di ispirazione cristiana. Questo significa che ha come punto di riferimento del suo essere e del suo agire i valori cristiani, radicati in Gesù, riconosciuti come importanti anche dalla Costituzione Italiana. L’OBIETTIVO della Scuola Don Bosco è quello di aiutare i bambini a crescere armoniosamente offrendo risposte anche ai bisogni spirituali, innati in ogni persona fin dall’infanzia. L’insegnamento della religione non è quindi un’offerta opzionale aggiuntiva, ma uno degli elementi fondamentali e significativi del percorso pedagogico e scolastico, indirizzato a un progetto di vita. Fin dagli inizi (1966) la nostra Scuola ha sempre formulato un progetto formativo dove si fondono in un tutt’uno i valori della religione con i principi educativi ed istituzionali delle scuole dello Stato. La presenza del PERSONALE laico con le religiose, forma una comunità educante che garantisce un’educazione integrale dei bambini, rispecchiando la ricchezza dell’intera comunità. Il personale lavora in sinergia operativa e personale, nel rispetto reciproco, come cristiani, così da creare un clima di famiglia tra di loro e che si manifesta nell’accoglienza dei bambini e nelle relazioni con le famiglie. La presenza della Comunità religiosa inoltre, disponibile dal canto suo 24 ore su 24, ha il vantaggio di far sentire ai bambini e alle famiglie che la scuola Don Bosco è una casa vera, una casa sempre aperta, la loro seconda casa. La Scuola dell’Infanzia Don Bosco è di ispirazione cristiana anche nel METODO PEDAGOGICO. Essa si rifà alla pedagogia di Don Bosco, impareggiabile educatore e formatore di ragazzi. Le linee alle quali si ispira tutto il personale è condensato in alcune osservazioni di Don Bosco stesso rivolte ai maestri e agli educatori, eccole: “Per educare bisogna scendere col proprio cuore nel cuore del bambino e quando questo risponde, tutta l’educazione è assicurata. …In ogni bambino, anche il più disgraziato, vi è un punto accessibile al bene, dovere primo dell’educatore, è di cercare questo punto, questa corda sensibile del cuore, e trarne profitto”. “Non basta amare i ragazzi, occorre che i ragazzi si sentano amati”. “Difficilmente quando si castiga, si conserva quella calma, che è necessaria per allontanare ogni dubbio che si operi per far sentire la propria autorità o sfogare la propria passione. “L’educazione è cosa del cuore e solo Dio ne è padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l’arte, e non ce ne mette in mano le chiavi”. L’ispirazione cristiana dunque interpreta i bisogni dei bambini, i desideri dei genitori e orienta non solo l’insegnamento ma anche lo stile di coloro che operano nella Scuola don Bosco. I temi trattati per quanto riguarda l’insegnamento della religione cattolica sono i seguenti: L’ANGELO CUSTODE LA CREAZIONE SAN FRANCESCO NOE’ 25
SAN MARTINO IL NATALE L’INFANZIA DI GESU’ LE PARABOLE LA PASQUA LA CHESA, CASA DI GESU’ MARIA MADRE DI GESU’ LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE La programmazione dell’attività didattica avviene in collegio docenti. Per la realizzazione del progetto didattico le insegnanti seguiranno i seguenti criteri-guida: L’attenzione agli specifici bisogni educativi di cui ogni bambino è “portatore” La valorizzazione della componente educativa: momenti di convivialità e routine Il riferimento continuo alla dimensione ludica e all’esperienza diretta, che stimolano la motivazione e l’interesse dei piccoli. L’esperienza diretta ed il gioco consentono al bambino di effettuare le prime scoperte, che gli insegnanti accolgono e valorizzano costruendo specifici progetti di apprendimento La promozione di attività nelle quali l’apprendimento è basato sull’osservazione, sull’esplorazione, sull’esperienza diretta e sulla rielaborazione delle esperienze effettuate. 26
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